Lo straniero e cultura occidentale

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Filosofia e Filosofia e intercultura intercultura Prof. S. Curci Prof. S. Curci SIMI 30 ottobre SIMI 30 ottobre

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Filosofia e interculturaFilosofia e interculturaProf. S. CurciProf. S. Curci

SIMI 30 ottobreSIMI 30 ottobre

Mondo biblicoMondo biblico «Ricordati di quando eri straniero!» «Ricordati di quando eri straniero!»

(Deut.)(Deut.) Abramo alle querce di Mamre Abramo alle querce di Mamre

(Genesi)(Genesi) «non c’è più né giudeo né greco, né «non c’è più né giudeo né greco, né

schiavo né libero, né uomo né donna» schiavo né libero, né uomo né donna» (Gal, 3,28)(Gal, 3,28)

OmeroOmero I ciclopi sono ottusi perché non considerano I ciclopi sono ottusi perché non considerano

le regole della le regole della xeniaxenia: Polifemo dice che : Polifemo dice che divorare gli ospiti è il suo divorare gli ospiti è il suo xeineionxeineion, dono , dono ospitale. La guerra di Troia comincia da una ospitale. La guerra di Troia comincia da una lesa ospitalità. Quando il greco Diomede lesa ospitalità. Quando il greco Diomede deve combattere il troiano Glauco desiste deve combattere il troiano Glauco desiste quando scopre che quello discende da un quando scopre che quello discende da un antico ospite della sua famigliaantico ospite della sua famiglia

Nausicaa dice alle ancelle: “stranieri e Nausicaa dice alle ancelle: “stranieri e mendicanti vengono tutti da Zeus; ciò che mendicanti vengono tutti da Zeus; ciò che ricevono, anche se poco, è gradito”ricevono, anche se poco, è gradito”

Platone Platone SofistaSofista, Socrate presenta lo straniero , Socrate presenta lo straniero

dicendo “simili a stranieri di altri dicendo “simili a stranieri di altri paesi, anche gli dei, assumendo paesi, anche gli dei, assumendo forme diverse, vanno per le città a forme diverse, vanno per le città a vedere se gli uomini sono giusti o vedere se gli uomini sono giusti o ingiusti”. È lo ingiusti”. È lo xenosxenos che viene da Elea che viene da Elea che spinge al parricidio parmenideo.che spinge al parricidio parmenideo.

SimposioSimposio, Diotima straniera e donna. , Diotima straniera e donna.

Mondo grecoMondo greco Lo Lo xenosxenos è sempre “ospite” a meno è sempre “ospite” a meno

che non sia che non sia barbarosbarbaros, (antiumano), (antiumano) Nel mondo greco-romano spesso Nel mondo greco-romano spesso

l’ostilità verso lo straniero si combina l’ostilità verso lo straniero si combina con l’oblio degli deicon l’oblio degli dei

Nella Grecia classica c’è il Prosseno, un Nella Grecia classica c’è il Prosseno, un abitante che prende sotto il suo abitante che prende sotto il suo patrocinio una comunità immigrata patrocinio una comunità immigrata (sponsor)(sponsor)

Kant, terzo articolo della Pace perpetua “ospitalità (Wirthbarkeit) significa il diritto che uno

straniero ha di non essere trattato come un nemico a causa del suo arrivo sulla terra di un altro. Questi può mandarlo via, se ciò non mette a repentaglio la sua vita, ma fino a quando sta pacificamente al suo posto non si deve agire verso di lui in senso ostile. Non è un diritto d’accoglienza a cui lo straniero possa appellarsi (…), ma un diritto di visita, che spetta a tutti gli uomini, il diritto di offrire la loro società in virtù del diritto della proprietà comune della superficie terrestre, sulla quale, in quanto sferica, gli uomini non possono disperdersi all’infinito, ma alla fine devono sopportare di stare l’uno a fianco dell’altro; originariamente però nessuno ha più diritto di un altro ad abitare una località della Terra”

Kant ha avuto un seguito? Il diritto all’ospitalità universale proibisce

agli Stati di negare asilo a chi ha intenzioni pacifiche.

La dichiarazione universale dei diritti umani riconosce il diritto a emigrare, ma non a immigrare (art. 13). L’articolo 14 condiziona il diritto d’asilo a determinate circostanze. Ma non parla di obblighi per gli Stati, perciò mantiene la contraddizione tra diritti umani universali e sovranità territoriale.

La Convenzione di Ginevra (1951) e il protocollo aggiunto nel 1967 sono vincolanti solo per i Paesi firmatari. Però contestano la sovranità westfaliana, per cui lo Stato ha l’autorità ultima su tutti i soggetti presenti nel suo territorio

Norme cosmopolitiche Con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo

(ONU 1948) siamo entrati in una nuova fase della società mondiale, caratterizzata da un passaggio da norme internazionali a norme cosmopolitiche, come un diritto pubblico internazionale che vincola e sottomette il volere degli Stati sovrani.

La diffusione di norme cosmopolitiche e la nascita di un regime internazionale dei diritti umani incontra rapporti sempre più conflittuali con la sovranità dello Stato.

Freud Freud Das unheimlicheDas unheimliche

Un- (negazione) heim (casa)Un- (negazione) heim (casa) ““Ciò che doveva restare nascosto e che è Ciò che doveva restare nascosto e che è

invece affiorato”. Il ritorno di qualcosa di invece affiorato”. Il ritorno di qualcosa di familiare che è stato rimossofamiliare che è stato rimosso

Il sosia, l’ombra è in connessione con il Il sosia, l’ombra è in connessione con il soggetto ma è altro da luisoggetto ma è altro da lui

Egli porta la morte non come minaccia Egli porta la morte non come minaccia immediata ma come sfondo oscuro e immediata ma come sfondo oscuro e indeterminatoindeterminato

Il perturbante consiste “nell’imbattersi in Il perturbante consiste “nell’imbattersi in qualcosa che è capace di evocare in noi il qualcosa che è capace di evocare in noi il senso della morte, come conseguenza della senso della morte, come conseguenza della scoperta di una ineludibile duplicità. scoperta di una ineludibile duplicità.

A turbarmi profondamente è la A turbarmi profondamente è la consapevolezza che ciò con cui entro in consapevolezza che ciò con cui entro in rapporto è, in se stesso, irriducibilmente rapporto è, in se stesso, irriducibilmente duplice; è uno e molti; è una cosa e insieme duplice; è uno e molti; è una cosa e insieme anche il suo opposto”anche il suo opposto”

L’elemento angoscioso è il rimosso L’elemento angoscioso è il rimosso che ritorna, è l’idea che non c’è che ritorna, è l’idea che non c’è opposizione assoluta tra “casa” e opposizione assoluta tra “casa” e “non-casa”, in ciò che è familiare c’è “non-casa”, in ciò che è familiare c’è la minaccia. La casa ospita anche ciò la minaccia. La casa ospita anche ciò che è estraneo ad essa. Il vacillare dei che è estraneo ad essa. Il vacillare dei confini che separano il “me” e “l’altro-confini che separano il “me” e “l’altro-da-me” destabilizza le certezze.da-me” destabilizza le certezze.

Julia Kristeva, Stranieri a se stessi Riprende il perturbante di Freud, che Kristeva legge

come una lezione per imparare a tollerare nello straniero la controfigura dell'estraneo che portiamo in noi.

La tesi dell'autrice è radicale: la possibilità di vivere «con gli altri» senza rifiutarli, ma allo stesso tempo senza annullare le differenze, passa attraverso il riconoscimento del nostro essere «stranieri a noi stessi». Rispettare lo straniero nella sua differenza significa riconnettersi al nostro diritto alla singolarità, che è l'ultima conseguenza dei diritti e dei doveri dell'essere umano.

Letteratura Letteratura Homo sum, nihil humani a me Homo sum, nihil humani a me

alienum puto (Terenzio)alienum puto (Terenzio) Tu proverai si come sa di sale lo pane Tu proverai si come sa di sale lo pane

altrui, e come è duro calle lo scender altrui, e come è duro calle lo scender e’l salir per l’altrui scale (Dante, e’l salir per l’altrui scale (Dante, Paradiso XVII)Paradiso XVII)

LévinasLévinas La filosofia di Lévinas è incardinata La filosofia di Lévinas è incardinata

sulla venuta dell’altro, assolutamente sulla venuta dell’altro, assolutamente estraneo e separato, straniero e estraneo e separato, straniero e irriducibile ai miei schemi mentali: “la irriducibile ai miei schemi mentali: “la trascendenza del volto è, ad un trascendenza del volto è, ad un tempo, la sua assenza dal mondo in tempo, la sua assenza dal mondo in cui entra, lo sdradicamento da un cui entra, lo sdradicamento da un essere, la sua condizione di straniero, essere, la sua condizione di straniero, di privo di tutto, di proletario…. di privo di tutto, di proletario….

…….. L’estraneità che è libertà è anche .. L’estraneità che è libertà è anche estraneità-miseria. La libertà si estraneità-miseria. La libertà si presenta come l’Altro; al Medesimo presenta come l’Altro; al Medesimo che, per conto suo, è sempre che, per conto suo, è sempre l’autoctono dell’essere, sempre l’autoctono dell’essere, sempre privilegiato nella sua dimora. L’altro, il privilegiato nella sua dimora. L’altro, il libero è anche lo straniero” libero è anche lo straniero”

LévinasLévinas Caterina Resta: Lévinas non intende con Caterina Resta: Lévinas non intende con

questo negare la libertà, ma contestarne questo negare la libertà, ma contestarne quel primato che il pensiero occidentale, quel primato che il pensiero occidentale, soprattutto a partire dall’Età moderna, gli soprattutto a partire dall’Età moderna, gli ha riconosciuto, in quanto il Soggetto si ha riconosciuto, in quanto il Soggetto si autoponeautopone

l’auto-nomia è la legge dello Stesso l’auto-nomia è la legge dello Stesso incapace di aprirsi al totalmente altro, incapace di aprirsi al totalmente altro, legge di una libertà incondizionata, che con legge di una libertà incondizionata, che con altri si scopre arbitraria e tirannicaaltri si scopre arbitraria e tirannica

LévinasLévinas ““la nudità del volto è indigenza. Riconoscere la nudità del volto è indigenza. Riconoscere

significa riconoscere una fame. Riconoscere significa riconoscere una fame. Riconoscere Altri significa donare”. Altri significa donare”.

L’incontro con l’altro, con il suo volto è L’incontro con l’altro, con il suo volto è traumatico, perché mette in questione la mia traumatico, perché mette in questione la mia libertà, visto che prima di essa c’è la libertà, visto che prima di essa c’è la responsabilità che già mi ha convocato, anche responsabilità che già mi ha convocato, anche se non ho firmato nessun contratto, come se se non ho firmato nessun contratto, come se fossi già da subito in ritardo e con il fiato corto. fossi già da subito in ritardo e con il fiato corto. Questa situazione paradossale è possibile Questa situazione paradossale è possibile perché il volto proviene da un al di là, mi porta perché il volto proviene da un al di là, mi porta uno scompiglio misterioso che ha il significato uno scompiglio misterioso che ha il significato di una di una tracciatraccia: “l’al di là da cui proviene il volto : “l’al di là da cui proviene il volto significa in quanto traccia (…) significa in quanto traccia (…)

Il volto è precisamente l’unica Il volto è precisamente l’unica apertura in cui la significatività del apertura in cui la significatività del Trascendente non annulla la Trascendente non annulla la trascendenza per farla entrare in trascendenza per farla entrare in una una dimensionedimensione immanente, ma in immanente, ma in cui, al contrario, la trascendenza si cui, al contrario, la trascendenza si mantiene come trascendenza mantiene come trascendenza sempre dileguata del trascendente” sempre dileguata del trascendente”

LévinasLévinas l’altro, il prossimo, prima di essere l’altro, il prossimo, prima di essere

individuato con qualche categoria individuato con qualche categoria psicologica o sociologica, è il perseguitato, psicologica o sociologica, è il perseguitato, “perseguitato di cui io sono responsabile “perseguitato di cui io sono responsabile fino ad essere il suo ostaggio e in cui la mia fino ad essere il suo ostaggio e in cui la mia responsabilità – invece di scoprirmi nella responsabilità – invece di scoprirmi nella mia ‘essenza’ di Io trascendentale – mi mia ‘essenza’ di Io trascendentale – mi spoglia, e non cessa di spogliarmi, di tutto spoglia, e non cessa di spogliarmi, di tutto ciò che potrei avere in comune con un altro ciò che potrei avere in comune con un altro uomo – che potrebbe così sostituirmi – per uomo – che potrebbe così sostituirmi – per interpellarmi nella mia unicità come colui a interpellarmi nella mia unicità come colui a cui nessuno può sostituirsi” cui nessuno può sostituirsi”

Derrida Derrida Commemorando la morte dell’amico, Commemorando la morte dell’amico,

Derrida ha parlato di un’implacabile Derrida ha parlato di un’implacabile legge dell’ospitalità: l’ospite che legge dell’ospitalità: l’ospite che accoglie e che si crede proprietario dei accoglie e che si crede proprietario dei luoghi è in realtà un ospite ricevuto luoghi è in realtà un ospite ricevuto nella propria casa. “Egli riceve nella propria casa. “Egli riceve l’ospitalità che offre l’ospitalità che offre nellanella propria casa, propria casa, la riceve la riceve dalladalla propria casa – che in propria casa – che in fondo non gli appartiene” fondo non gli appartiene”

Derrida Derrida ““la venuta dell’altro è dunque la parola la venuta dell’altro è dunque la parola

d’ordine cui si ispira la decostruzione d’ordine cui si ispira la decostruzione dell’etica e della politica, che come dell’etica e della politica, che come ogni decostruzione non è demolizione, ogni decostruzione non è demolizione, ma ricostruzione (…) le riflessioni sulle ma ricostruzione (…) le riflessioni sulle tematiche etiche si configurano come tematiche etiche si configurano come una sorta di fenomenologia una sorta di fenomenologia dell’impossibile, dell’impresentabile, dell’impossibile, dell’impresentabile, dell’irrappresentabile” dell’irrappresentabile”

Derrida Derrida Da Platone in poi si può parlare di una Da Platone in poi si può parlare di una

legge dell’ospitalità, “legge formale legge dell’ospitalità, “legge formale sottesa al concetto generale di sottesa al concetto generale di ospitalità, appare come una legge ospitalità, appare come una legge paradossale, snaturabile o paradossale, snaturabile o snaturante. Sembra suggerire che snaturante. Sembra suggerire che l’ospitalità assoluta rompe con la l’ospitalità assoluta rompe con la legge dell’ospitalità come diritto o legge dell’ospitalità come diritto o dovere, con il ‘patto’ d’ospitalità. dovere, con il ‘patto’ d’ospitalità.

In altre parole, l’ospitalità assoluta esige In altre parole, l’ospitalità assoluta esige che io apra la mia dimora e che la offra non che io apra la mia dimora e che la offra non soltanto allo straniero (provvisto di un soltanto allo straniero (provvisto di un cognome, di uno statuto sociale di straniero cognome, di uno statuto sociale di straniero eccetera), ma all’altro assoluto, eccetera), ma all’altro assoluto, sconosciuto, anonimo, e che gli sconosciuto, anonimo, e che gli dia luogodia luogo, , che lo lasci venire, che lo lasci arrivare e che lo lasci venire, che lo lasci arrivare e aver luogo nel luogo che gli offro, senza aver luogo nel luogo che gli offro, senza chiedergli né reciprocità (l’entrata in un chiedergli né reciprocità (l’entrata in un patto) e neppure il suo nome. La legge patto) e neppure il suo nome. La legge dell’ospitalità assoluta impone di rompere dell’ospitalità assoluta impone di rompere con l’ospitalità di diritto, con la legge o la con l’ospitalità di diritto, con la legge o la giustizia come diritto” giustizia come diritto”

Derrida Derrida Infatti lo straniero – scrive Derrida – non è solo Infatti lo straniero – scrive Derrida – non è solo

qualcuno a cui dire “vieni”, ma “entra senza qualcuno a cui dire “vieni”, ma “entra senza aspettare”, “affrettati a entrare”, “prendi posto in aspettare”, “affrettati a entrare”, “prendi posto in me”: “strana logica, ma per noi chiarificatrice, quella me”: “strana logica, ma per noi chiarificatrice, quella di un padrone di casa impaziente che attende l’ospite di un padrone di casa impaziente che attende l’ospite come un liberatore, il suo emancipatore. È come un liberatore, il suo emancipatore. È come secome se lo lo straniero tenesse le chiavi”, come se lo straniero straniero tenesse le chiavi”, come se lo straniero potesse salvare il padrone di casa dal suo potere, per potesse salvare il padrone di casa dal suo potere, per cui, riecheggiando Lévinas, “l’ospite, l’ostaggio cui, riecheggiando Lévinas, “l’ospite, l’ostaggio invitato (invitato (guestguest), diviene colui che invita chi lo invita, il ), diviene colui che invita chi lo invita, il padrone dell’ospite (padrone dell’ospite (hosthost). L’ospite diviene l’ospite ). L’ospite diviene l’ospite dell’ospite. L’ospite (dell’ospite. L’ospite (guestguest) diviene l’ospite () diviene l’ospite (hosthost) ) dell’ospite (dell’ospite (hosthost)” )”

DerridaDerrida Lo straniero (l’arrivante assoluto) richiede Lo straniero (l’arrivante assoluto) richiede

un’ospitalità assoluta, un rispetto assoluto un’ospitalità assoluta, un rispetto assoluto della sua alterità irriducibile, al di là di ogni della sua alterità irriducibile, al di là di ogni norma e persino di ogni diritto o legge di norma e persino di ogni diritto o legge di ospitalità? ospitalità?

L’incondizionatezza di questa ospitalità L’incondizionatezza di questa ospitalità potrebbe persino doversi spingere fino al potrebbe persino doversi spingere fino al punto di non richiedere più nulla punto di non richiedere più nulla all’arrivante assoluto, di ospitarlo, di all’arrivante assoluto, di ospitarlo, di rispondere alla sua venuta rispondere alla sua venuta primaprima di ogni di ogni domanda?domanda?

Derrida Derrida C’è dunque una grande aporia, legata allo C’è dunque una grande aporia, legata allo

scarto che c’è tra il diritto che ha bisogno che scarto che c’è tra il diritto che ha bisogno che ognuno sia legato al suo documento di identità ognuno sia legato al suo documento di identità e una giustizia molto più esigente, iperbolica, e una giustizia molto più esigente, iperbolica, incondizionata, al di là della legge: la legge incondizionata, al di là della legge: la legge dell’ospitalità assoluta. dell’ospitalità assoluta.

Come se la legge assoluta dell’ospitalità ci Come se la legge assoluta dell’ospitalità ci spingesse a trasgredire le leggi del diritto che spingesse a trasgredire le leggi del diritto che condizionano e regolamentano l’ospitalità: condizionano e regolamentano l’ospitalità: “ma pur tenendosi al di sopra delle leggi “ma pur tenendosi al di sopra delle leggi dell’ospitalità, dell’ospitalità, lala legge incondizionata legge incondizionata dell’ospitalità ha bisogno delle leggi, le dell’ospitalità ha bisogno delle leggi, le esigeesige” ”

Derrida Derrida La radicalità della proposta di Derrida è sulla linea di La radicalità della proposta di Derrida è sulla linea di

quella di Lévinas: l’ospitalità non è un etica tra le quella di Lévinas: l’ospitalità non è un etica tra le altre, ma l’etica stessa, che implica una precedenza altre, ma l’etica stessa, che implica una precedenza dell’altro, come se avessimo contratto un debito verso dell’altro, come se avessimo contratto un debito verso colui che deve arrivare, prima che potessimo colui che deve arrivare, prima che potessimo assumere esplicitamente qualsiasi impegno. assumere esplicitamente qualsiasi impegno.

Una simile filosofia non è traducibile nel diritto e nella Una simile filosofia non è traducibile nel diritto e nella politica di uno Stato? politica di uno Stato?

Ma Una politica che non faccia riferimento al principio Ma Una politica che non faccia riferimento al principio di ospitalità incondizionata è destinata a perdere il di ospitalità incondizionata è destinata a perdere il contatto con la giustizia. Questo principio è contatto con la giustizia. Questo principio è impossibile da applicare nell’immediato, ma non è un impossibile da applicare nell’immediato, ma non è un desiderio irenico, ma un pungolo incessante per il desiderio irenico, ma un pungolo incessante per il diritto e la politica. diritto e la politica.

Derrida Si tratta di decostruire l’abusato Si tratta di decostruire l’abusato

schema che lega la politica al schema che lega la politica al concetto di amicizia e fraternità, intesi concetto di amicizia e fraternità, intesi come rapporto simmetrico di come rapporto simmetrico di uguaglianza.uguaglianza.

Derrida: Cosmopoliti di tutti i paesi, Derrida: Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzoancora uno sforzo Con il pretesto di lottare contro Con il pretesto di lottare contro

un’immigrazione travestita da esilio o un’immigrazione travestita da esilio o in fuga dalla persecuzione politica, gli in fuga dalla persecuzione politica, gli Stati respingono sempre più spesso le Stati respingono sempre più spesso le domande di diritto d’asilo. Anche domande di diritto d’asilo. Anche quando non lo fanno sotto la forma di quando non lo fanno sotto la forma di una risposta giuridica esplicita e una risposta giuridica esplicita e motivata, lasciano spesso che sia la motivata, lasciano spesso che sia la polizia a fare la legge”.polizia a fare la legge”.

Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzouno sforzo Ma se la polizia fa la legge invece di limitarsi a Ma se la polizia fa la legge invece di limitarsi a

farla rispettare “diventa onnipresente e spettrale”, farla rispettare “diventa onnipresente e spettrale”, perché la sua violenza è “senza forma”, dunque senza perché la sua violenza è “senza forma”, dunque senza responsabilità. L’azione della polizia deve essere responsabilità. L’azione della polizia deve essere sempre subordinata a chi vigila sui diritti dell’uomo e sempre subordinata a chi vigila sui diritti dell’uomo e del diritto d’asilo allargato. del diritto d’asilo allargato.

Contro leggi che vorrebbero punire per “associazione Contro leggi che vorrebbero punire per “associazione a delinquere” anche chi dà ospitalità a stranieri a delinquere” anche chi dà ospitalità a stranieri “irregolari” o ““irregolari” o “sans-papierssans-papiers”, Derrida sostiene un’etica ”, Derrida sostiene un’etica dell’ospitalità:dell’ospitalità:

Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora Cosmopoliti di tutti i paesi, ancora uno sforzouno sforzo “ “l’ospitalità è la cultura stessa e non è l’ospitalità è la cultura stessa e non è

un’etica fra le altre. Nella misura in cui un’etica fra le altre. Nella misura in cui tocca l’tocca l’ethosethos, cioè la dimora, l’esser presso-, cioè la dimora, l’esser presso-di-sé, il luogo del soggiorno familiare di-sé, il luogo del soggiorno familiare quanto il modo di esserci, il modo di quanto il modo di esserci, il modo di rapportarsi a sé e agli altri, agli altri come rapportarsi a sé e agli altri, agli altri come ai propri o agli estranei, ai propri o agli estranei, l’etica è ospitalitàl’etica è ospitalità, , (…) c’è una storia dell’ospitalità, una (…) c’è una storia dell’ospitalità, una perversione sempre possibile perversione sempre possibile delladella Legge Legge dell’ospitalità (che può sembrare dell’ospitalità (che può sembrare incondizionata) e incondizionata) e delledelle leggi che la limitano leggi che la limitano e la condizionano, iscrivendola in un diritto”e la condizionano, iscrivendola in un diritto”

Ricoeur Ricoeur Primato dell’etica: “aspirazione ad una vita Primato dell’etica: “aspirazione ad una vita

buona con e per l’altro all’interno di buona con e per l’altro all’interno di istituzioni giuste” istituzioni giuste”

Ci sono tre tipi di stranieri nella nostra Ci sono tre tipi di stranieri nella nostra realtà quotidiana: il visitatore, l’immigrato e realtà quotidiana: il visitatore, l’immigrato e il rifugiato. Il visitatore è una figura pacifica, il rifugiato. Il visitatore è una figura pacifica, gode della libertà di circolare e gode della libertà di circolare e commerciare, condivide alcune garanzie commerciare, condivide alcune garanzie sociali, incarna il “diritto di visita” di cui sociali, incarna il “diritto di visita” di cui parlava Kant. Il modello di questo incontro parlava Kant. Il modello di questo incontro con lo straniero è testimoniato dalla con lo straniero è testimoniato dalla traduzione, come ospitalità di linguaggiotraduzione, come ospitalità di linguaggio

Ricoeur Ricoeur I lavoratori stranieri esistono per il crescente bisogno di I lavoratori stranieri esistono per il crescente bisogno di

manodopera poco qualificata, e l’ambito non è più quello manodopera poco qualificata, e l’ambito non è più quello della libera scelta ma quello della necessità. Essi della libera scelta ma quello della necessità. Essi dovrebbero avere diritti sindacali e diritti di alloggio come i dovrebbero avere diritti sindacali e diritti di alloggio come i residenti, ma non sono cittadini e non possono dare il loro residenti, ma non sono cittadini e non possono dare il loro consenso a chi governa. consenso a chi governa.

Vengono chiamati talvolta “ospiti” (Vengono chiamati talvolta “ospiti” (GastarbeiterGastarbeiter in Germania in Germania e e Guest workersGuest workers in Inghilterra) ma non per gentilezza, ma in Inghilterra) ma non per gentilezza, ma perché si calcola che quando il loro contratto sarà terminato perché si calcola che quando il loro contratto sarà terminato e il loro visto scaduto andranno via. e il loro visto scaduto andranno via.

Hanno molti problemi, che spaziano dal ricongiungimento Hanno molti problemi, che spaziano dal ricongiungimento familiare al recupero della loro cultura di origine, dalla familiare al recupero della loro cultura di origine, dalla libertà di culto alla precarietà che si aggrava quando libertà di culto alla precarietà che si aggrava quando entrano in competizione con i cittadini nel mercato del entrano in competizione con i cittadini nel mercato del lavoro: oltre ai “fantasmi dell’opinione pubblica” (sospetto, lavoro: oltre ai “fantasmi dell’opinione pubblica” (sospetto, diffidenza, xenofobia, paura del terrorismo). diffidenza, xenofobia, paura del terrorismo). [[

Ricoeur Ricoeur La situazione – afferma Ricoeur – è La situazione – afferma Ricoeur – è

degradata e va affrontata su due livelli: il degradata e va affrontata su due livelli: il primo è quello della giustizia politica che si primo è quello della giustizia politica che si deve ai lavoratori, per cui bisogna pensare deve ai lavoratori, per cui bisogna pensare un’ammissione di primo grado, prima un’ammissione di primo grado, prima dell’ammissione di secondo grado dell’ammissione di secondo grado consistente nella naturalizzazione e nella consistente nella naturalizzazione e nella partecipazione alle elezioni locali. Serve partecipazione alle elezioni locali. Serve una negoziazione con gli Stati di una negoziazione con gli Stati di provenienza provenienza

Ricoeur Ricoeur Si chiede Ricoeur: “il richiedente non Si chiede Ricoeur: “il richiedente non

dovrebbe forse, fin dal suo ingresso dovrebbe forse, fin dal suo ingresso sul territorio del paese di accoglienza, sul territorio del paese di accoglienza, essere presunto rifugiato? E la essere presunto rifugiato? E la definizione del rifugiato, che data definizione del rifugiato, che data essenzialmente al 1951, non è forse essenzialmente al 1951, non è forse troppo restrittiva? Non bisognerebbe troppo restrittiva? Non bisognerebbe forse inventare un nuovo diritto forse inventare un nuovo diritto d’asilo?” d’asilo?”

Ricoeur Ricoeur Il problema è che i paesi industrializzati si coalizzano Il problema è che i paesi industrializzati si coalizzano

come fortezze contro i flussi migratori scatenati dai come fortezze contro i flussi migratori scatenati dai disastri del XX secolo, spesso adottando misure che disastri del XX secolo, spesso adottando misure che contrastano con la tradizione di asilo e protezione dei contrastano con la tradizione di asilo e protezione dei diritti della persona, tutto per respingere il più alto diritti della persona, tutto per respingere il più alto numero di quelli che chiedono asilo lontano dalle numero di quelli che chiedono asilo lontano dalle proprie frontiere. proprie frontiere.

Perciò “il dovere di prestar soccorso agli stranieri Perciò “il dovere di prestar soccorso agli stranieri sfortunati resta di poco peso, per tutto il tempo in cui sfortunati resta di poco peso, per tutto il tempo in cui il senso dell’ospitalità universale e la dedizione a un il senso dell’ospitalità universale e la dedizione a un nuovo ‘progetto di pace perpetua’ non avranno nuovo ‘progetto di pace perpetua’ non avranno superato, fin nella comprensione che abbiamo di noi superato, fin nella comprensione che abbiamo di noi stessi, la legittima soddisfazione di appartenere, a stessi, la legittima soddisfazione di appartenere, a titolo di liberi cittadini, alla ‘nostra’ comunità titolo di liberi cittadini, alla ‘nostra’ comunità nazionale” nazionale”

Bibliografia Curci S., Pedagogia del volto. Educare dopo Lévinas, Emi,

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