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LO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE PARTE I - Definizione e Inquadramento giuridico

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LO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE

PARTE I - Definizione e

Inquadramento giuridico

Sulla base della normativa e dei relativi regolamenti attuativi, è istituito presso ciascuna

Prefettura - UTG lo Sportello Unico per l’Immigrazione, quale struttura istituzionale di

riferimento per la trattazione delle richieste di nulla osta per l’accesso al lavoro subordinato o

stagionale, per ricongiungimento familiare, per ricerca scientifica e volontariato

Lo Sportello Unico per l’immigrazione - Finalità

Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n° 286 (Testo Unico) «Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina

dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero.» così come modificato dalla Legge 30 luglio 2002, n° 189

«Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo» (Legge Bossi-Fini)

Art 22: istituzione presso le Prefetture di uno Sportello Unico per l’Immigrazione, responsabile dell’intero procedimento relativo

all’assunzione di lavoratori subordinati stranieri

La normativa in materia di immigrazione

Modalità di funzionamento dello S.U.I.: • Art 30 Istituzione e composizione • Art 30-bis Richiesta assunzione dei

lavoratori stranieri-Procedure • Art. 30-ter Modulistica • Art. 30-quater Archivio informatizzato

dello SUI • Art 30-quinquies Verifica disponibilità

di lavoro presso i centri per l’impiego • Art. 30-sexies Rinuncia all’assunzione • Art. 31 Nullaosta dello SUI e visto

d’ingresso

Regolamento di attuazione

del T.U. in materia di Immigrazione,

emanato con D.P.R. 394/1999,

come modificato dal D.P.R. 18

ottobre 2004 n. 334.

La normativa in materia di immigrazione

Regolamento per la razionalizzazione e la interconnessione delle comunicazioni

tra Amministrazioni pubbliche in materia di immigrazione. DPR 27 luglio 2004, n.242

Art 2, comma 2 istituzione presso il DLCI di archivi automatizzati interconnessi in materia di Immigrazione

La normativa in materia di immigrazione

Direttive congiunte Ministro dell’Interno e Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 13 maggio 2005

Decreto del Ministro dell’Interno di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 31 marzo 2006

Criteri di designazione dei funzionari responsabili di SUI Definizione della modulistica per lo SUI

La normativa in materia di immigrazione

Legge 15 luglio 2009, n. 94 – Disposizioni in materia di sicurezza pubblica

Modifica trattamento del ricongiungimento familiare Miglioramenti nel trattamento degli ingressi per personale altamente

qualificato e per l’accesso al lavoro degli studenti

La normativa in materia di immigrazione

Decreto legislativo 16 luglio 2012 n. 109 «Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme

minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi

il cui soggiorno è irregolare

Procedura di emersione dal lavoro irregolare.

La normativa in materia di immigrazione

• Decreto Legislativo dell’8 gennaio 2007 n. 5

• Decreto Legislativo dell’8 gennaio 2007 n. 3/2007

• Attuazione della direttiva 2003/86/CE relativa al diritto di ricongiungimento familiare

• Attuazione della direttiva 2003/109/CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo, in vigore dal 15 febbraio 2007

La normativa in materia di immigrazione

Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109

Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti

di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.

La normativa in materia di immigrazione

Decreto legislativo n. 108/2012

inserimento nel T.U sull’immigrazione

dell’art. 27 comma quater

e art. 9 ter.

• 27 quater: Ingresso e soggiorno per lavoratori altamente qualificati. Rilascio della carta blu Ue.

• 9 ter: Status di soggiornante di lungo periodo CE per i titolari di carta blu UE.

La normativa in materia di immigrazione

LO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE

PARTE II – Semplificazione

ed efficienza

Legge 7 agosto 1990, n° 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo

e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.», con modifiche introdotte dalle L.15/2005 e L.80/2005

Principio del giusto procedimento e principio di semplificazione

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Legge 11 febbraio 2005 n. 15

• Principio di leale collaborazione istituzionale (art 22, comma 5)

• Principio di informatizzazione dell’azione amministrativa: dovere delle PA di incentivare l’uso della telematica, sia nei rapporti interni tra PA che tra queste e privati

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Legge 28 febbraio 2005 n. 42

• Istituzione del Sistema Pubblico di Connettività

• Stabilite le finalità, i servizi e gli obblighi per le PA

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Decreto legislativo 7 marzo 2005, n°82 «Codice dell’amministrazione digitale»

Utilizzo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione nella PA; i nuovi diritti dei cittadini e delle imprese; modalità e obblighi in relazione

alla fruibilità dei dati, dematerializzazione degli atti

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Direttive 4 gennaio 2005,

18 novembre 2005, 27 luglio 2005

• Linee Guida per la Pubblica Amministrazione digitale;

• Indicazioni sulla qualità dei servizi online e la misurazione della soddisfazione degli utenti

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Provvedimento CNIPA 19 gennaio 2007 (progetti di riuso)

• Valorizzazione degli investimenti realizzati

• Piena interoperabilità tra Amministrazioni

• Sempre più ampia erogazione dei servizi online

• Razionalizzazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150.

Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza

delle pubbliche amministrazioni.

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Legge 35 del 4 aprile 2012 conversione in legge con modificazioni del decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5 recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo.

• Art. 1: Modifiche alla legge 7 agosto 1990, in materia di conclusione del procedimento e poteri sostitutivi;

• Art. 6: comunicazione di dati per via telematica tra amministrazioni;

• Art. 17: semplificazione in materia di assunzione di lavoratori extra-UE e di documentazione amministrative per gli immigrati (modifiche all’art. 24, 38 e 38 bis del T.U.)

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Legge 183 del 12 novembre 2011 legge per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato

(legge di stabilità 2012).

Art. 15: Norme in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive e divieto di introdurre, nel recepimento di Direttive dell’Unione europea,

adempimenti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalle direttive stesse.

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

Circolare funzione pubblica del 17 aprile 2012: ambito di applicazione delle novelle introdotte dall’art. 15,

legge 183 del 2011 in materia di certificazione

Proroga al 30 giugno 2013 del termine di non applicabilità delle nuove disposizioni in materia di certificazione alla disciplina dell’immigrazione e della condizione dello straniero in particolare con riferimento ai certificati

necessari per ottenere il permesso di soggiorno, l’attestato di idoneità abitativa e alla cittadinanza.

La normativa in materia di semplificazione amministrativa

• Primo esempio di servizio della Pubblica Amministrazione aperto a tutti richiedibile

solo per via telematica

• Eliminazione delle file per la presentazione e eliminazione del cartaceo

• Trasparenza del procedimento e riduzione dei possibili illeciti

• Sicurezza nel trattamento dei dati per mancanza di interventi di correzione manuale

• Piena attuazione della collaborazione telematica fra le amministrazioni: sportello unico

virtuale

• Riduzione dei costi di gestione per un previsto minore utilizzo delle risorse umane

• Miglioramento delle capacità di monitoraggio del sistema

Semplificazione ed efficienza

LO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE

PARTE III - L’assetto organizzativo

Regioni a Statuto ordinario

Gli Sportelli unici sono costituiti e operativi a partire dal 2005 presso ogni Prefettura – UTG

Sez. 1- Costituzione dello sportello unico

Regioni a Statuto speciale e Province Autonome di Trento e Bolzano

Fino all’emanazione di apposite norme di attuazione degli accordi fra gli Sportelli unici e gli

Uffici regionali e provinciali del lavoro, le funzioni dello Sportello unico sono svolte dagli

stessi uffici precedentemente competenti. In occasione dell’avvio delle procedure

telematiche di invio delle domande per ricongiungimento familiare, la competenza è stata

attribuita agli Sportelli Unici appositamente costituiti presso le Prefetture.

Sez. 1- Costituzione dello sportello unico

Sono state promosse specifiche forme di collaborazione

• Adozione della modulistica predisposta dal Ministero dell’Interno di concerto con il

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per le esigenze dello Sportello unico

• Uso del sistema informatico che assicura la connessione con tutti gli uffici competenti

• Risoluzione delle problematiche giuridico-amministrative connesse con le nuove

procedure

Sez. 1- Costituzione dello sportello unico

Iniziative e intese specifiche

• Intesa con la Regione Sicilia del 6 febbraio 2006 e successive

• Protocollo d’intesa con la Regione Friuli - Venezia Giulia del 23 febbraio 2006

• Nella Regione Sardegna, le funzioni dello Sportello unico sono svolte dalle Direzioni

Regionale e Provinciali del Lavoro

• Costituzione dello Sportello unico nella Regione Valle d’Aosta, il 20 febbraio 2006, da

parte del Presidente della Regione nell’esercizio delle funzioni prefettizie

• Protocollo d’intesa con la Provincia autonoma di Trento, del 6 marzo 2007, per la gestione

dei Decreti flussi

Sez. 1- Costituzione dello sportello unico

Norme di attuazione

Friuli Venezia Giulia: decreto legislativo 30 luglio 2012 n. 153 con il quale si è data

attuazione al raccordo tra lo sportello unico per l’immigrazione e gli uffici regionali e

provinciali per l’organizzazione e l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di lavoro,

attribuite allo sportello medesimo

Sez. 1- Costituzione dello sportello unico

Diretto da un Dirigente della carriera prefettizia o da un Dirigente della Direzione

territoriale del lavoro

Sez. 2 - Organizzazione dello sportello unico

Composto da

• almeno un rappresentante della Prefettura - UTG

• almeno un rappresentante della Direzione territoriale del lavoro, designato dal

Dirigente della Direzione territoriale del lavoro

• almeno un appartenente ai ruoli della Polizia di Stato, designato dal Questore

Sez. 2 - Organizzazione dello sportello unico

Organizzato in una o più unità operative di base

Sez. 2 - Organizzazione dello sportello unico

LO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE

PARTE IV - Gli ambiti di competenza

dello Sportello Unico

Le procedure di interesse dello Sportello unico sono quelle indirizzate:

• all’emissione del nulla osta al lavoro

• all’emissione del nulla osta per il ricongiungimento familiare

• alla conversione del permesso di soggiorno

• all’emersione del lavoro irregolare

• allo svolgimento del test di lingua italiana

Le procedure di interesse

Richieste di nullaosta al lavoro

• Accesso al lavoro subordinato art. 22 del T.U.

• Accesso al lavoro domestico art. 22 del T.U.

• Accesso al lavoro stagionale art. 24 del T.U.

• Accesso al lavoro in casi particolari art. 27 del T.U.

• 27 comma 1 lett. a: Dirigenti e personale altamente specializzato

• 27 comma 1 lett. b: lettori universitari

• 27 comma 1 lett. c: professori universitari e ricercatori

• 27 comma 1 lett. d: traduttori e interpreti

• 27 comma 1 lett. e: collaboratori familiari con rapporto precedente all’estero

• 27 comma 1 lett. f: formazione e lavoro subordinato

Le procedure di interesse

Richieste di nullaosta al lavoro

• 27 comma 1 lett. g: lavoratori con incarichi temporanei specifici

• 27 comma 1 lett. i: lavoratori per appalti

• 27 comma 1 lett. r: lavoro occasionale o alla pari

• 27 comma 1 lett. r bis: personale infermieristico

• 27 comma 1 bis: distacco per lavoro da paesi dell’unione europea

• 27 comma 4: blu card

• 27 comma ter: ricerca scientifica

• 27 comma bis per volontariato

• Legge 103 del 24 maggio 2002: accesso al lavoro subordinato per docenti di scuole e

università straniere operanti in Italia

Le procedure di interesse

Richieste di nullaosta per ricongiungimento familiare

• Richieste presentate dallo straniero titolare di regolare permesso o carta di soggiorno per

i propri familiari all’estero

• Richieste presentate da delegato dello straniero entrante in possesso di visto per lavoro

subordinato relativo a contratto non inferiore a un anno o per lavoro autonomo non

occasionale ovvero per studio o per motivi religiosi (Decreto Interministeriale del 12 luglio

2000, punto 5, lettera b) e con familiari al seguito

Le procedure di interesse

Richieste di conversione di permesso di soggiorno

• Conversione di permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso di soggiorno per

lavoro subordinato

• Conversione di permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso di soggiorno per

lavoro autonomo

• Conversione di permesso di soggiorno per tirocinio in permesso di soggiorno per lavoro

subordinato e autonomo

• Conversione di permesso di soggiorno per lavoro stagionale in permesso di soggiorno

per lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato

Le procedure di interesse

Di competenza dello Sportello unico sono, poi, le richieste di emersione dal lavoro

irregolare.

Non si tratta di procedure “a regime”, ma di procedure collegate agli specifici provvedimenti

del Governo che decidono l’emersione, come la Legge 102 del 2009 e il D. Lgs 109 del

2012.

Lo sportello Unico ha competenza anche sull’accordo di integrazione, tematica che verrà

trattata in un apposito modulo.

Le procedure di interesse

LO SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE

PARTE V – LA PROCEDURA

Il diagramma di contesto

Sportello Unico per l’Immigrazione

I richiedenti Gli stranieri

richiesti

Le Associazioni di categoria,

Patronati, Enti locali

Le Questure

Le Direzioni Territoriali del

Lavoro

I Centri per l’Impiego

L’Agenzia delle Entrate

Le Ambasciate

Le fasi del Procedimento in sintesi

INVIO DOMANDE

• Utente singolo

• Associazioni di categoria, Patronati, Enti locali

EMISSIONE NULLA OSTA

• Questure • Direzioni Territoriali

del Lavoro • Centri per l’Impiego • Agenzia delle

Entrate • Sportello Unico

CONCESSIONE VISTO

• Ministero degli Affari Esteri / Autorità Consolare competente

SOTTOSCRIZIONE DEL CONTRATTO DI SOGGIORNO E RICHIESTA DI PERMESSO DI SOGGIORNO

• Agenzia delle Entrate

• Sportello Unico

Preparazione e presentazione del modello comunicazione

Sito web del Ministero

La procedura in sintesi

Compilazione del modello

Invio modello al Dipartimento delle Libertà Civili e l’Immigrazione

Inoltro allo Sportello Unico competente …alle fasi successive

Fasi operative per rilascio nullaosta all’ingresso per lavoro

Valutazione della domanda di nullaosta

Esito positivo?

Rilascio e consegna del Nullaosta

Emissione del Decreto di rigetto

SI

NO

Domanda di nullaosta

Provvedimento di rigetto

Nullaosta … alle fasi successive

Trattazione della domanda di nullaosta

presso lo Sportello Unico

… al rilascio del permesso di soggiorno

Fasi successive alla consegna del NO

Rilascio dei visti d’ingresso in Rappresentanza Diplomatica

Nullaosta rilasciato

Visto concesso?

SI

NO Chiusura del procedimento con esito negativo

Preparazione della domanda di permesso di soggiorno

Domanda di rilascio di permesso di soggiorno

Provvedimento di revoca del NO

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Attraverso un collegamento link presente sul sito del Ministero dell’Interno,

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