Lo Specchio...l’associazione Cittaviva) a calare l’asso di briscola, unendo forze e programmi e...
Transcript of Lo Specchio...l’associazione Cittaviva) a calare l’asso di briscola, unendo forze e programmi e...
Secondo quanto emer-
ge da indiscrezioni gior-
nalistiche, “l’Unità”, lo sto-
rico quotidiano fondato
da Antonio Gramsci nel
1924, si avvierebbe alla
chiusura dell’edizione car-
tacea per rimanere solo
in versione online, esat-
tamente come lo è da
tempo l’altro quotidiano sto-
rico della sinistra: il socialista
“Avanti!”.
E’ evidente che i ricchi
imprenditori amici non
sono più disponibili a fi-
nanziare un giornale in
perdita, soprattutto ades-
so che Renzi, che aveva
saputo coinvolgerli, non è
più presidente del Con-
siglio.
Che l’ultima versione del
quotidiano sia stata re-
centemente rilanciata per
ragioni strumentali ap-
pare oggi in tutta la sua evi-
denza. Renzi aveva bi-
sogno di un marchio e
delle relative omonime
feste per dare un con-
tentino al popolo ex co-
munista del suo partito, vi-
sto che la politica e la
gestione del potere era-
no diventata solo prero-
gativa degli ex democri-
stiani.
L’Unità era diventato l’or-
gano ufficiale del gover-
no Renzi.
Osservatorio
Il futuro de ‘l’Unità’
di Ciemme
Segue a pag. 10
di Sesto San GiovanniLo Specchio
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A volte vale la pena farsi leggere o co-
noscere, per giustificare una pre-
senza o più semplicemente per far sa-
pere cosa si é e come ci si pone sul
territorio.
Ovviamente mi riferisco a “Lo Spec-
chio di Sesto” di cui sono direttore. Da
oltre trenta anni (inizialmente come “Il
Diario di Sesto”, poi come “Lo Spec-
chio di Sesto”), questo giornale ha co-
me missione il compito di raccontare
la vita della città.
Come noto, negli ultimi tempi, il set-
tore dell’editoria (soprattutto la carta
stampata) non gode ottima salute.
Tuttavia, pur di continuare a infor-
mare i lettori, anche Lo Specchio pro-
va a resistere come può. Va avanti in-
somma, grazie al volontariato dei
suoi collaboratori e al necessario ri-
dimensionamento in termini di tiratu-
ra e frequenza di uscite.
Malgrado la pesante situazione del-
la carta stampata, “Lo Specchio di
Sesto” (giornale distribuito gratuitamente)
gode ancora di una straordinaria fiducia
da parte di lettori e inserzionisti: fat-
tore, quest’ultimo, che ci incoraggia ad
andare avanti, anche per il profondo
legame con la città, per noi grande mo-
tivo d’orgoglio. Una grande attenzio-
ne dunque verso il nostro giornale
ma anche verso il nostro sito web
(specchiosesto.it) che si potrebbe
spiegare con i tanti attestati d’interesse
sulle nostre pagine Facebook e Twit-
ter, nella zona di Milano e nel suo
hinterland, ma anche in tantissimi
territori extra Lombardia.
“Lo Specchio di Sesto” piace a più di
1000 persone su Facebook, rag-
giungendo, con il quotidiano online, an-
che picchi di gradimento di oltre due-
mila visitatori a settimana. Quanto
invece alla distribuzione cartacea in
città (fino a 20.000 copie), notiamo con
orgoglio che molti cittadini, quando non
ricevono il giornale, telefonano in re-
dazione, passando anche personal-
mente a ritirare la loro copia.
Un altro vanto del giornale è l’inten-
sa corrispondenza con i lettori, alla qua-
le da anni dedichiamo una rubrica
molto seguita. Tutto questo sta a in-
dicare buona salute? Lasciamo che
a giudicare siano i lettori ma credia-
mo che possa essere un buon segno
e pertanto desideriamo ringraziare
tutti, lettori e inserzionisti, che attra-
verso il loro aiuto ci permettono di
continuare ancora nella nostra missione.
Entra nel vivo la competizione elettorale
POLITICA
A pagina 7
SPORT
A pagina 2
Diavoli Sesto, intervistaal presidente Romeo
A pagina 11
ATTUALITA’
Oggi parliamo un po’ di noi ...
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I volontari Anc Sesto sui luoghi del sisma
di Mario Guerrisi
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Nuova
A PARTIRE DA
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I probabili competitori han-
no utilizzato il lungo perio-
do delle feste dandosi da fa-
re e buttando giù le prime
idee del programma e per
selezionare le prime can-
didature da presentare ai cit-
tadini. Fin qui hanno sicu-
ramente ragionato al loro in-
terno, ma da adesso, per for-
za di cose, dovranno mi-
surarsi con quanto pensa-
no gli elettori.
Del resto, questa è la pras-
si consolidata se vorranno
davvero vincere o sem-
plicemente offrire una me-
ra testimonianza di una
presenza. Non è mai sta-
to facile e non lo sarà ne-
anche questa volta, con-
vincere i cittadini, senza
essersi preparati anzitem-
po, della bontà delle loro pro-
poste. Sicuramente, come
sempre, ci sarà qualcuno
che scenderà in campo al
solo scopo di mettersi
in luce, ma senza ripor-
tare alcun risultato positivo.
Altri invece, che si sono
lungamente rapportati con
la cittadinanza, proponen-
do idee e progetti fattibili,
potranno assaporare una
qualche legittima soddi-
sfazione, magari andando
molto vicino al successo.
Di certo non siamo più ai
tempi di Pierre De Cou-
bertin e del suo celebre mot-
to «L’importante è parteci-
pare». Oggi, dati i costi
elevati di una competizio-
ne elettorale, non si deve
appagare soltanto la vo-
glia di partecipare - sia pu-
re visto come un diritto - ma
occorre anche riportare un
qualche successo!
Si sa bene che si tratta di
una cosa molto difficile,
ma appunto per questo,
prima di buttarsi nella mi-
schia, alla garibaldina, bi-
sognerebbe pensarci non
una ma tantissime volte,
perché trattandosi di un
avvenimento di alto livello
competitivo, occorre an-
che salvaguardare le minime
e necessarie forme di se-
rietà.
Detto questo, si devono
attentamente analizzare
alcune condizioni politiche
del quadro generale della
città, come realmente si
presentano oggi. Ovvia-
mente, quanto ai partiti e ai
movimenti civici, si preve-
de possano essere trop-
pi, ma su questo non è
proprio il caso di essere
pignoli. Come giornale, il cui
compito é quello d’infor-
mare i cittadini, non pos-
siamo tuttavia limitarci a
raccontare visioni parziali
o mezze verità. Ecco dun-
que un buon motivo per
entrare nel merito dei pro-
blemi, osservando anco-
ra una volta, lo stretto legame
che esiste tra politica na-
zionale e locale.
Analizzando bene la piega
degli avvenimenti nazio-
nali e la loro ricaduta nei ter-
ritori, si può facilmente
prendere atto della ri-
spondenza molto negati-
va dei partiti, che non riu-
scendo ad andare al di là
di risposte assai delu-
denti, fa pensare che og-
gi, specialmente nelle com-
petizioni elettorali locali,
sarebbe meglio affidarsi
alle liste civiche.
E tuttavia, pur consape-
voli di toccare un punto
molto delicato, insistiamo
ugualmente nella nostra
idea, affermando che, pur
favorendo le liste civiche,
sarebbe meglio che queste
avessero origine esclusi-
vamente nella nostra città,
piuttosto che altrove. A ta-
le proposito, corrono voci
di gruppi civici sestesi,
pronti ad apparentarsi con
un sistema di liste civiche
lombarde, e che intende-
rebbero competere nella
nostra città. Qualora si do-
vesse verificare questo,
saremmo anche propensi
a raccogliere la preoccu-
pazione che stanno mani-
festando diversi cittadini
sestesi, di sconsigliare una
tale evenienza. A parte poi,
che nessuno riuscirebbe
a capire il senso di una si-
mile operazione, rimar-
rebbe da chiedersi, quale
valore aggiunto rappre-
senterebbe un siffatto si-
stema di liste civiche, estra-
neo alle tradizioni e ai rea-
li bisogni di Sesto San Gio-
vanni.
Altra forte preoccupazio-
ne, avanzata da molti cit-
tadini, riguarda l’Ammini-
strazione comunale uscen-
te e la sua inefficace ope-
rosità, soprattutto consta-
tando le pessime condi-
zioni in cui versa la città e
la necessità di una vera
inversione di rotta.
Va tenuto conto, insom-
ma, che un effettivo cam-
biamento di prospettiva
non può essere consegui-
to attraverso una riconfer-
ma di chi, fino ad oggi, non
è stato in grado di opera-
re per il bene comune. Ec-
co perché, il tutto va in-
quadrato nella necessità
di garantire un futuro più pro-
spero, fatto di benessere
collettivo, effettivo pro-
gresso sociale e di un di-
verso stile qualitativo di vi-
ta per tutti i cittadini, peraltro
già stanchi di un perenne
grigiore e di un desolante
degrado ambientale e so-
ciale.
Cambiare, dunque, si de-
ve e si può!
Da sempre, la prima cosa da fare a inizio
gioco è mischiare le carte. Sembra andare
così anche nella campagna elettorale a Se-
sto San Giovanni, dove i primi a muover-
si sono le liste civiche, dandosi da fare e
mettendo giù le prime mosse. E’ di questi
giorni, infatti, il lavoro del M5S, per individuare
via Internet i probabili candidati da mettere
in lista, con cui presentarsi al giudizio de-
gli elettori. Stessa cosa, stanno facendo
i Democratici per il cambiamento e i Gio-
vani Sestesi che, tra un riposizionamen-
to e l’altro, sono in azione per costruire il
Polo Civico Popolare di Filippo Penati.
A parte ogni legittima ambizione, si tratterebbe
di un tentativo di mettere insieme perso-
ne che già da anni, hanno condiviso scel-
te sbagliate nelle passate compagini am-
ministrative e i cui risultati negativi, sono
sotto gli occhi di tutti.
E’ vero, non si dovrebbe infierire sul lavoro
altrui, ma un qualsiasi cronista non può fa-
re a meno di osservare quanto un tale me-
todo non rappresenti niente di nuovo,
quando invece, questa città ha un’impel-
lente necessità di cogliere al volo l’op-
portunità di rigenerare persone e idee.
Va ricordato, a tale proposito, come si
sono comportati a suo tempo i cittadini di
Bologna: tappandosi gli occhi, hanno vo-
tato per Guazzaloca e solo dopo cinque an-
ni, hanno ridato fiducia ai partiti della sinistra.
Tanto per ritornare al nostro “gioco im-
maginario”, bene hanno fatto, invece, le due
liste civiche, Cittadini di Sesto e Sesto
nel Cuore (alle quali si è anche aggiunta
l’associazione Cittaviva) a calare l’asso di
briscola, unendo forze e programmi e po-
nendoli al servizio della città. Si tratta,
chiaramente, di un nuovo metodo, non
certo calato dall’alto ma costruito dopo
una lunga preparazione e confrontando-
si continuamente con i cittadini per costruire,
man mano, un programma fattibile e con-
diviso.
Primo sondaggio del PD per incoro-
nare Monica Chittò. Una diversa analisi,
però, dice che il percorso è ancora lungo.
Commissionato dal PD Metropolitano a SWG,
il PD di Sesto San Giovanni ha presentato
il suo primo sondaggio che in anticipo,
tende a incoronare l’attuale Sindaco Mo-
nica Chittò. Questi, i principali dati:
Clima moderatamente positivo riguardo al-
la qualità della vita dei sestesi: concorda
il 75%, dice no circa il 22% dei cittadini. No-
torietà e gradimento del Sindaco: la conosce
il 79%, il 21% non la conosce. Apprezza-
mento per Sindaco Chittò: 53%, il 34% non
apprezza. Lo scarto tra chi apprezza e chi
non lo fa – afferma il PD – è del 19%, una
distanza netta che rende molto positivo il
clima attorno al sindaco.
Intenzione di voto ai partiti alle elezioni co-
munali: totale area Chittò 42,5%; totale area
Di Stefano 23%; M5S 14,5%; Sesto nel Cuo-
re 11,5%; Giovani Sestesi 3,5%; NCD
1,0%; Altri 4,0%; non si esprime il 29%.
Stando davvero così le cose – verrebbe da
dire – non ci sarebbe neanche l’utilità di an-
dare a votare, perché, risparmiando, si po-
trebbe riconfermare l’attuale Amministra-
zione. Se però, c’è permesso avanzare qual-
che osservazione, diciamo che dal quadro
politico della città, rilevato dalla lettura
dei dati, mancano diverse parti politiche che,
invece, sono presenti nel panorama poli-
tico cittadino. I Democratici per il cam-
biamento, ad esempio, che non compaiono
da nessuna parte. Stessa cosa per il Po-
lo Civico Popolare di Filippo Penati, in
campagna elettorale fin dall’epoca del ri-
levamento, realizzato attorno al quattro di-
cembre 2016. Nei dati, mancherebbe an-
che un preciso riferimento al nuovo Polo
Civico formato da Cittadini di Sesto e Se-
sto nel Cuore che, quasi sicuramente, ha
provocato un ridimensionamento della li-
sta dei Giovani Sestesi, una parte della qua-
le è ora confluita nel Polo popolare di Pe-
nati. Se poi, si dovesse aggiungere Roberto
Di Stefano che pare voglia presentarsi
con una sua lista civica, il quadro an-
drebbe, sia pure leggermente, a modificarsi.
Ci riferiamo dunque, a una zona, non
considerata dal sondaggio, che certa-
mente qualche peso elettorale l’avrà. Eb-
bene, valutando attentamente questa si-
tuazione, siamo del parere che in voti,
possa valere almeno il 15%, che invece,
nel sondaggio non compare. E dunque, ri-
facendo i dovuti conti, si potrebbero ave-
re dati diversi: area Chittò: 32,5%: area Di
Stefano: 21,00%; area Polo civico popo-
lare di Penati: 7,00%; Polo civico Aio-
sa/Caponi/Cittaviva: 19,5%; M5S: 14,5%;
altri: 5,5%.
Fin qui, quello che passa il convento. Per
qualche altro miracolo, invece, bisogna at-
tendere il ballottaggio e il successivo re-
sponso delle urne.
M.G.
2 Lo Specchiodi Sesto San Giovanni 27 gennaio 2017POLITICAwww.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto
Partiti ancora al palo e liste civiche in fermento
L’asso di briscola lo calano Cittadini di Sesto, Sesto nel Cuore e Cittaviva
Entra nel vivo la competizione elettorale della primavera 2017
Passate le feste tutti al lavoro per definire i programmi e approntare le liste dei candidatidi Mario Guerrisi
3Lo Specchiodi Sesto San Giovanni27 gennaio 2017 www.specchiosesto.it @specchiosestoPOLITICA
Viaggio nel mondo delle Istituzioni
La nuova Città Metropolitana di Milano al posto della Provincia E’ bene che i cittadini imparino
a conoscere le nuove isti-
tuzioni che il cambiamento
in corso sta realizzando. Ci
riferiamo alla Città Metro-
politana (ex Provincia di Mi-
lano, che ha cessato di esi-
stere), nuovo ente entrato in
funzione il 9 ottobre 2016, da-
ta di elezione dei suoi or-
ganismi ufficiali, in primis, il
Consiglio metropolitano, di
cui, secondo la legge istitutiva,
è Presidente il Sindaco del-
la città capoluogo, Giusep-
pe Sala. Detti organi ri-
mangono in carica per cin-
que anni. La sede è quella
della ex provincia, via Vi-
vaio 1 a Milano (centralino
telefonico: 02.7740.1).
La legge istitutiva ha sta-
bilito che a votare per i Con-
siglieri metropolitani, fos-
sero soltanto gli ammini-
stratori dei 134 Comuni fa-
centi parte del nuovo ente ter-
ritoriale, tra cui anche Sesto
San Giovanni. Il Consiglio me-
tropolitano è formato da un
totale di 24 consiglieri ed è
così composto: 14 consi-
glieri della lista “Città me-
tropolitana”; 1 della lista ci-
vica “La Città dei Comuni”;
6 della lista “Insieme per la
Città metropolitana”; 2 del-
la Lega Nord; 1 del M5S.
In seguito alle elezioni per
il rinnovo del Consiglio me-
tropolitano del 9 ottobre
2016, il sindaco Sala ha af-
fidato l’incarico di vice sin-
daco metropolitano ad Arian-
na Censi - già sindaco di Lo-
cate di Triulzi per nove an-
ni - e assegnato le deleghe
ai consiglieri in carica. Tra que-
ste la delega a Risorse, Bi-
lancio, Spending review, In-
vestimenti, Patrimonio a
Franco Maria Antonio D'Al-
fonso; delega in materia di
Politiche abitative, Perife-
rie, Reti dello sport a Barbara
Agogliati; delega alla Mobilità
e servizi di rete a Siria Trez-
zi, attuale Sindaco di Cini-
sello. Segnaliamo inoltre
che l’Ufficio Relazioni con il
Pubblico, risponde al nu-
mero verde 800.88.33.11.
M.G.
Palazzo Isimbardi
L’ex premier aveva solo
formalmente toccato il
cuore degli ex comuni-
sti, ma in realtà si era
appropriato del nome del
vecchio quotidiano per
assecondare la sua linea
politica. Si sapeva dei
debiti enormi accumula-
ti in questi ultimi tempi
dal quotidiano ex-comu-
nista in versione renzia-
na. E si conosceva il nu-
mero ridottissimo di lettori
attratti da altri quotidiani,
tipo “il Fatto” o “il Mani-
festo”, in grado di rap-
presentare meglio gli umo-
ri del popolo di sinistra. Da
un momento all’altro ci
si attendeva il crollo. Che
questo avvenga proprio in
un momento se non di
crisi, di evidente difficol-
tà del renzismo, non ci
deve più di tanto stupire.
Ciemme
Il futuro de ‘l’Unità’Dalla primaFinanziato il progetto sulle periferie
Previsto l’interramento dell’elettrodotto12 milioni di euro è il rega-
lo che complessivamente
porterà il nuovo anno ai
Comuni di Cinisello e Sesto
San Giovanni per la riqua-
lificazione dei quartieri pe-
riferici. E’ di fine dicembre
la notizia del finanziamen-
to ottenuto dal Ministero
per il progetto “Rigenerazione
urbana nel Nord Milano”,
presentato lo scorso set-
tembre dai due comuni in-
sieme a Milano, e inserito da
Città Metropolitana nella
delibera di candidatura al ban-
do nazionale.
«Il finanziamento – dichia-
rano le sindache Siria Trez-
zi e Monica Chittò – è pernoi l’occasione per dare unnuovo volto a luoghi im-portanti della città, risol-vendo problemi difficilmenteaffrontabili da una singola am-ministrazione comunale».
A Sesto San Giovanni il fi-
nanziamento consentirà l’in-
terramento - atteso da an-
ni - dell’elettrodotto di pro-
prietà di Terna che divide il
parco Adriano dal parco di
Cascina Gatti e segna il
confine tra Sesto e Mila-
no. «L’interramento del-l’elettrodotto – commenta-
no gli assessori all’Urbani-
stica Edoardo Marini e al-
l’Ambiente Elena Iannizzi
– ha l’obiettivo di dare con-tinuità e rendere piena-mente fruibili il Parco Adria-no di Milano, il Parco di Ca-scina Gatti in Sesto e il Par-co della Media Valle delLambro». L’opera sarà rea-
lizzata ed è stata promos-
sa anche con il contributo del
comune di Milano. Si tratta
di un tassello importante
per rafforzare un esteso si-
stema verde della città me-
tropolitana che troverà com-
pletamento nella realizzazione
dello “skatepark” e della
“Terrazza Bottoni” del par-
co di Cascina Gatti.
Abbonamenti 2017Continua la nostra campagna abbonamenti per il 2017. Due le formule previste: 50,00euro (socio ordinario), 100 euro (socio sostenitore). Sottoscrivendo l’abbona-mento sarà possibile ricevere la copia del giornale al proprio domicilio (a Sesto SanGiovanni) o via mail in formato pdf. Le nostre coordinate bancarie: Lo Specchio diSesto Snc Iban IT26K0886520703000000151171.
Riceviamo e pubblichiamo
Claudio Zucchi: lascio il Comitato popolare x Sesto
Quando Filippo Penati mi
ha illustrato il suo progetto
politico ho aderito con en-
tusiasmo e sono stato tra i
promotori del Comitato Po-
polare x Sesto. La mia ade-
sione però era vincolata,
determinati soggetti e pre-
cise entità politiche mai
avrebbero dovuto far parte
del comitato: Democratici
per il cambiamento, ex Ver-
so Sesto ed ex Italia dei
Valori. Questo vincolo era sta-
to accettato e di conse-
guenza sono stato uno dei
firmatari del primo manife-
sto e della prima lettera
aperta ai cittadini. Il 4 gen-
naio, giorno di ingresso nel
comitato delle entità di cui ave-
vo avuto l’assicurazione che
mai sarebbero entrate a far-
ne parte, ho comunicato la
mia intenzione di uscirne. Fi-
lippo Penati mi ha chiesto di
aspett are il suo rientro dal-
le vacanze, ho accettato
soprattutto per evitare
rappi in sua assenza.
Mentre io ero in attesa del-
l’ultimo incontro, come con-
cordato, per stabilire le mo-
dalità di uscita mie e della li-
sta civica che rappresen-
tavo, qualcuno si è premu-
rato di pubblicare un post in
cui si annunciava la mia
esclusione dal comitato. Fi-
darsi è bene, non fidarsi è me-
glio, quindi già il 9 gennaio
sulla mia pagina facebook
avevo anticipato le inten-
zioni di uscirne ed il motivo
della mia attesa.
Pur in disaccordo con Fi-
lippo Penati sulle adesioni al
comitato, confermo, come
da sue ultime dichiarazioni,
che non vi è mai stata una
sua candidatura a nessun
ruolo, solo il tentativo di
creare un polo civico che
oggi ancora non esiste.
Claudio Zucchi
Eleganti ed importanti dimore storiche
della città di Milano continuano ad avere
un ruolo determinante nella vita cittadina
della nostra metropoli, è il caso di Palaz-
zo Isimbardi le cui origini risalgono al XV
secolo, lungo quella che un tempo era
chiamata la strada di Monforte, nella par-
rocchia di S.Babila, poco distante dalla
Casa degli Umiliati di San Damiano.
Proprio Palazzo Isimbardi, sotto il maestoso
soffitto, dipinto magistralmente dal Tiepo-
lo, ha ospitato lo scorso 15 dicembre la con-
ferenza stampa organizzata dopo l’ap-
provazione del bilancio 2016 da parte del
Consiglio metropolitano, dichiarandolo de-
finitivamente in equilibrio. Nel corso dell’incontro
il vicesindaco metropolitano Arianna Cen-
si ha introdotto il tema dell’approvazione
del bilancio 2016, indicando questo come
ultimo degli obiettivi fissati per il 2016, in
quanto erano già stati approvati lo Statu-
to, il piano strategico, la definizione delle
sette zone omogenee (Sesto San Gio-
vanni fa parte della zona omogenea Nord
Milano) e l’autonomia del decentramento
amministrativo del Comune di Milano. Il mes-
saggio che la vicesindaca ha voluto con-
vogliare è che la città metropolitana, pur es-
sendo un’istituzione di secondo livello,
costituisce una potenzialità per il futuro del
territorio in cui si trova ad operare, in
quanto può contribuire a migliorarne l’or-
ganizzazione, accrescerne l’attrattvità e la
competitività e semplificarne la sua am-
ministrazione.
Un tema su cui ha insistito molto la vice-
sindaca Censi è l’esistenza di un effettivo
piano strategico che è quello che veramente
differenzia la Città Metropolitana dalla
Provincia di Milano: basta a provvedimenti
provvisori che, rispondendo di emergen-
za in emergenza, non portano mai ad una
soluzione definitiva dei problemi, come è
accaduto negli ultimi due anni, e via libe-
ra ad un piano territoriale triennale che la
Città Metropolitana avrà il potere di at-
tuare e non solo coordinare, come veniva
richiesto alla Provincia. Altro aspetto ribadito
è la volontà di costruire un rapporto di fi-
ducia con tutti i cittadini e non solo con Re-
gione Lombardia, che è stata definita la mi-
gliore amica istituzionale della Città Me-
tropolitana (ciò che fa la Città Metropolitana
non fa la Regione e viceversa!).
Un esempio di piani urgenti che devono as-
solutamente partire: l’investimento di 24 mi-
lioni di euro destinati all’edilizia scolastica
per opere non solo di manutenzione ordi-
naria ma anche straordinaria, come la
messa a norma degli impianti elettrici.
Inoltre, come ha dichiarato il consigliere de-
legato al Bilancio Franco D'Alfonso «lamacchina della Città metropolitana nonpresenta gravi inefficienze. Anzi, vi è un po-tenziale avanzo di gestione e un debito so-stenibile in costante diminuzione. Pertan-to ci sono tutti i presupposti per poter pro-grammare i progetti futuri senza ulteriori osta-coli».
Sul tema dei servizi da offrire agli stu-
denti disabili, la consigliera Elena Busce-
mi ha dichiarato: «abbiamo fin da subito da-to priorità al tema dell'inclusione scolasti-ca degli studenti disabili, e la mancanza deifinanziamenti per garantirla si è rivelato unproblema che derivava da una certa con-fusione normativa e da un rimpallo di re-sponsabilità fra istituzioni. Occorreva unasemplificazione e per questo ho incontra-to l'assessore regionale Aprea, con cuiho concordato che la Regione riprendes-se la delega, evitando così di penalizzareulteriormente gli alunni disabili e loro famiglie».
Si è infine trattato il tema della manuten-
zione delle strade: «Con l'approvazione delbilancio - ha sottolineato la vicesindaca Cen-
si - facciamo oggi partire le gare di affidamentoper la manutenzione delle strade. Cer-cheremo di adottare una logica che ri-sponda alle esigenze dei vari sindaci. Perfare ciò puntiamo a una semplificazione del-le strade, in un'ottica di risparmio e so-stenibilità».
Città metropolitana, approvato il bilancio 2016di Rita Giampieri
Il vicesindaco Arianna Censi
All'appello lanciato dal Co-
mitato di Sesto della Croce
rossa nei giorni di emer-
genza freddo hanno rispo-
sto numerosi cittadini. In
pochi giorni sono stati infatti
raccolti oltre 500 capi fra co-
perte, sacchi a pelo e giub-
botti.
La generosità dei sestesi è
stata talmente grande da por-
tare il Comitato a sospen-
dere momentaneamente
la raccolta per permettere
le operazioni di stoccag-
gio e immagazzinamento.
«Abbiamo ricevuto moltepiù donazioni di quanto ciaspettavamo - spiega il
presidente del Comitato
Sesto Cri Pasquale Crisci
-. Da una prima stima sonostati raccolti più di 500 ca-pi fra coperte, sacchi a pe-lo e cappotti. Non dispo-nendo però di un magazzinoadatto a raccogliere unacosì grande quantità di be-ni e si è reso necessario pro-cedere quanto prima alla si-stemazione. La raccolta dicoperte ed indumenti, infatti,non è la nostra attività prin-cipale».
Inoltre le operazioni di stoc-
caggio non sono semplici in
quanto è necessario dividere
i beni per diverse tipologie
(coperta/piumino - uo-
mo/donna/bambino - giub-
botto/cappotto/pesante/leg-
gero, etc...) e selezionarli («Gliutenti seguiti sono per lo piùuomini, adulti, vivono per stra-da», precisa Crisci).
Per quanto riguarda la rac-
colta, al momento è so-
spesa principalmente quel-
la avviata attraverso il ga-
zebo sistemato all'esterno
della sede di via Manin
110, che ha permesso a
moltissime persone di por-
tare beni anche quando i vo-
lontari non erano presenti.
«Se qualcuno ha dei benida donare, ovviamente, noisiamo presenti, si può pas-sare in sede, ma consi-gliamo di contattarci primaallo 02 2405603 per assi-curarsi che ci sia qualcunoad accoglierli. Chiediamo co-munque, di consegnareprincipalmente coperte esacchi a pelo».
Ma in che modo i beni rac-
colti vengono poi conse-
gnati dai volontari? «Co-perte, sacchi a pelo e cap-potti - spiega Crisci - ven-
gono distribuiti agli utenti sen-za dimora seguiti dalle uni-tà di strada. Tutto l'anno leunità, per tre sere a setti-mana, sono in strada per por-tare supporto a chi ha fat-to della strada la propriacasa, per tentare un rein-serimento sociale o, sem-plicemente, portare un po'di conforto».
Nei periodi di particolare
freddo, le unità di strada
sono invece attive tutte le
sere intensificando anche
la distribuzione di coperte
e sacchi a pelo. «In questiultimi dieci giorni, sono sta-ti distribuiti un centinaio dibeni selezionati fra quantogià in possesso in magaz-zino e quanto donato at-traverso l'ultima raccolta».
Attività a cui si aggiungono
due volte la settimana an-
che le unità di strada in-
fermieristiche con un equi-
paggio completato dalla
presenza di un infermiere o
medico volontario per as-
sistere il senza dimora dal
punto di vista medico at-
traverso medicazioni o som-
ministrazione di farmaci.
Dunque un lavoro prezioso
che contribuisce anche a sol-
levare il territorio di una
spesa sociale rilevante a
carico del servizio sanitario,
traducendosi, in sostanza,
in meno chiamate al 112
e meno visite in guardia
medica.
4ATTUALITÀ
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni 27 gennaio 2017www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto
di Francesca Paciulli
Emergenza freddo, raccolti oltre 500 capi
Croce Rossa Sesto: coperte e sacchi a pelo distribuiti con le unità di strada
Un intervento dei volontari CRI
Cambiamenti in vista per la fon-dazione La Pelucca. Nei giorni scor-si il cda ha infatti risolto il rapportodi lavoro con il direttore genera-le Gianluca Peschi. «Il cda – spiega il presidente del-la fondazione Nino Berti – ha ri-tirato la fiducia al direttore (il cuicontratto scadeva nel 2018, ndr)per divergenze di vedute rispet-to alle attività della fondazione.». Due ora le scelte a cui sarà mes-so di fronte il cda: aprire un ban-do per selezionare una nuova fi-gura (il quinto dg in poco più di due
anni) o ripescare dai curriculagià presentati un candidato.Intanto le criticità per la fondazionecontinuano ad essere legate al-la mancata contrattualizzazionedella residenza sanitaria per disabili(«Purtroppo non ci sono in talsenso ancora novità, ma entroaprile, grazie alle nostre capaci-tà, riusciremo a portare a casa unasoluzione») e al ritardo nella con-segna del cantiere dell’ex Mu-tuo Soccorso in via Falck, slitta-ta alla primavera. In mezzo aquesti scossoni, l’onlus di via
Campanella ha trovato però ilmodo per rispondere all'appello diPapa Francesco, aprendo le por-te ai più sfortunati in questi gior-ni di grande freddo. Ha infattimesso a disposizione i proprispazi per alcuni interventi di emer-genza rivolti a 5 persone per unperiodo massimo di 15 giorni (sa-ranno offerti pasti caldi e un ricoveronotturno). Un’iniziativa nata grazie all'azio-ne congiunta con l'Amministrazionecomunale e la CRI. «Anche inquesto modo - conclude Berti - laFondazione intende adempiere al-la propria mission di attenzione al-le persone più fragili della nostrasocietà».
Fondazione Pelucca, bando perselezionare il nuovo direttore
5Lo Specchiodi Sesto San Giovanni27 gennaio 2017 www.specchiosesto.it @specchiosesto
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6www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto ATTUALITÀ
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni 27 gennaio 2017
De profundis per il boccio-
dromo di via Cantore. Lunedì
16 gennaio, il consiglio co-
munale ha approvato la
delibera (votata dalla mag-
gioranza, astenuti Pasto-
rino-PD, Boccia-Democra-
tici per il cambiamento) con
la quale sarà destinata
l’area per i prossimi trenta
anni alla società Cierre, at-
tuale gestore e unica de-
positaria di un progetto di ri-
qualificazione del centro
sportivo che sarà trasformato,
con un investimento di 1
milione e duecentomila eu-
ro, in un centro fitness e
ludico, con piscine all’aperto
e piscine coperte per lo
svolgimento di attività ac-
quatiche, nuovi campi da ten-
nis in coabitazione con le at-
tività di calcetto. Con buo-
na pace del bocciodromo di
cui nel progetto del gesto-
re non c'è alcuna traccia.
Amareggiati per questo epi-
logo i rappresentanti delle
bocciofile sestesi, presen-
ti con una nutrita delegazione
in sala consiliare e prima del-
la seduta impegnati in una
manifestazione di protesta
davanti al municipio.
«Con l'approvazione di que-sta delibera – commenta
Marco Montrasio, vice pre-
sidente della bocciofila Ri-
sorgimento – è stata po-sta fine alla vicenda delcentro sportivo Falck. Be-ne sarebbe stata una so-luzione che salvaguardas-se le strutture esistenti,eventualmente ingranden-dole con nuove attività con
investimenti molto più con-tenuti e che sicuramenteavrebbero toccato una fa-scia eterogenea di popo-lazione. Anche perché dob-biamo sempre sperare nelsuccesso di tutti, ma diquesti tempi è alquanto im-probabile che masse con-sistenti di sestesi abbianola possibilità di affrontare spe-se extra del bilancio fami-liare per i giochi d'acqua».
In realtà, nella delibera è sta-
to inserito un emendamento
per una futura costruzio-
ne di un nuovo bocciodro-
mo in zona demaniale.
Provvedimento che suona
un po' come un contentino
per i vecchi frequentatori
del centro. «Un’altra favo-la della politica in vista del-le vicine elezioni! - com-
menta Montrasio -. Sicu-ramente tanti saranno con-vinti da questa favola, manoi frequentatori del vecchiocentro preferiamo attener-ci alla realtà. E, purtroppo,crediamo sarà brutta, inquanto sappiamo cosa èstato mandato in malora, unastruttura ad alto contenutosociale».
Nell’indifferenza delle isti-
tuzioni chiude così uno de-
gli ultimi luoghi di aggre-
gazione per la terza età,
un importante presidio so-
ciale e sportivo. Con la
chiusura del bocciodromo,
Sesto rinuncia infatti alla
possibilità di ospitare ma-
nifestazioni sportive di pre-
stigio. Come ad esempio le
finali dei campionati na-
zionali di bocce in pro-
gramma in primavera. «Sen-za contare - aggiunge Ro-
berto Folla della Risorgi-
mento - la dispersione deivari membri delle società boc-ciofile in giro per gli im-pianti sportivi di altre cit-tà».
A manifestare contro la
chiusura del bocciodromo,
in piazza della Resisten-
za, c’erano anche i consi-
glieri della lista civica Sesto
nel Cuore. «La società pro-motrice del project finan-cing - commenta il capo-
gruppo Gianpaolo Caponi
-. vorrebbe fare business pertrent’anni senza dare, anostro avviso, alla città e atutti noi le necessarie ga-ranzie di sviluppo e man-tenimento delle disciplinesportive esistenti. Legitti-mo da parte degli investitorivoler trarne il massimo pro-fitto, ma miope e indifendibilel’amministrazione che per-mette alla medesima so-cietà di disimpegnarsi senon dovesse trovare le sod-
disfazioni economiche dicui ha aspettativa. Oltre il dan-no la beffa!»Parlano invece di amplia-
mento dell'offerta sportiva
della città l’assessore allo
Sport Andrea Rivolta e il
PD di Sesto. «Il progetto pre-sentato dalla Cierre - di-
chiara il capogruppo con-
siliare Marco Tremolada - as-sicurerà alla città uno spa-zio con un’offerta sportiva
multidisciplinare, un luogodi svago e pratica sportivaper famiglie e bambini fin quiassente in città».
E gli anziani che frequen-
tavano il centro sportivo? Di
loro non si parla. Si an-
nuncia piuttosto la realiz-
zazione di un bocciodro-
mo in uno spazio demaniale.
Annuncio accolto con com-
prensibile scetticismo dai rap-
presentanti delle bocciofi-
le. E, del resto, non possiamo
non domandarci come sia
anche solo pensabile an-
nunciare la realizzazione
ex novo di un impianto per
le bocce quando quello esi-
stente – anche se da due an-
ni in abbandono – funzionava
perfettametne ed era tra i mi-
gliori di Milano.
La gestione del centro, re-
plicherebbe l'amministra-
zione comunale, era inso-
stenibile economicamen-
te. «In assenza di un nuo-vo gestore - conclude il PD
cittadino - dall’1 settembre2017 sarebbe rimasto chiu-so trasformandosi in unospazio dismesso nella cit-tà». L'ennesimo, aggiun-
giamo noi, esattamente co-
me la piscina scoperta Car-
men Longo abbandonata
al suo destino dopo anni di
carente manutenzione da
parte della stessa ammi-
nistrazione comunale.
Approvata la delibera per la riqualificazione del centro sportivo Falck
Addio al bocciodromo: protesta dei bocciofili in consiglio comunale
«Il gioco delle bocce, un giocoantico di oltre duemila anni, ca-pace all’epoca di unire patrizi eplebei. Un’attività che il medicogreco Ippocrate elogiava comesport molto salutare. Dal 16gennaio, a Sesto, non esistepiù!». Non nasconde la delu-sione Silvano Mordenti, rap-presentante dei bocciofili di Se-sto. «Le responsabilità - ag-giunge - sono da ritrovarsi inprimis nell’amministrazione co-munale e nella giunta che han-
no approvato il project finan-cing che chiude definitivamen-te lo spazio a noi dedicato da mol-tissimi anni». Non meno colpe-vole, secondo Mordenti, sa-rebbe però anche l’atteggia-mento di tre membri dell’oppo-sizione: Eros De Noia (Democraticiper il cambiamento), AntonioLamiranda (FdI) e Franca Lan-ducci (Gruppo Misto) assentidurante la votazione («Dopoche per mesi ci hanno mostra-to la loro solidarietà».).
«Ma anche il Presidente delconsiglio comunale Boccia, an-che lui solidale con noi da me-si, pretestuosamente astenu-tosi dalla votazione». A contifatti, con il voto contrario di que-sti quattro consiglieri la delibe-ra non sarebbe passata. «Altriinvece - conclude Mordenti -sono stati coerenti raccoglien-do prima le firme a nostro sostegno,appoggiando la nostra manife-stazione, e soprattutto, votandocoerentemente contro la delibera».
Bocciofili: responsabilità dell’A.C. ma anche di alcuni membri dell’opposizione
M1, prolungamento verso Bettola Entro giugno riapre il cantiere
Ripartono i lavori per realizzare il pro-
lungamento della linea M1 dalla
stazione di Sesto FS fino alla sta-
zione di Monza Cinisello in locali-
tà Bettola. Il 16 gennaio scorso
MM è stata incaricata di riavviare l’iter
procedurale per aprire a giugno i can-
tieri che nell’arco di due anni por-
teranno alla costruzione della nuo-
va stazione della metropolitana
rossa, che sarà connessa diretta-
mente con la A4, la superstrada
36 proveniente da Monza e Lecco,
la tangenziale Nord di Milano e la
viabilità di Monza, e avrà un siste-
ma di parcheggi costituito da com-
plessivamente 2.500 posti auto
per assicurare le esigenze di in-
terscambio. Fermo da oltre un an-
no per il fallimento della ditta ap-
paltatrice e per la necessità di una
variante e di un rifinanziamento, il
progetto di prolungamento della li-
nea rossa da Sesto FS a Monza Ci-
nisello – con la stazione intermedia
di Sesto Restellone per comples-
sivi 1,9 chilometri – è stato riattivato
dai Comuni di Milano, Cinisello,
Sesto e Monza, dalla Città metro-
politana e da Regione Lombardia,
che hanno dato mandato ad MM di
procedere all’affidamento dei la-
vori al nuovo appaltatore. Un pas-
so reso possibile dall’approvazio-
ne a dicembre da parte del Cipe del
finanziamento di 23 milioni di euro
all’interno del Patto tra l’Esecutivo
e Regione Lombardia, con il suc-
cessivo via libera del Comitato Tec-
nico del Ministero dei Trasporti. Il cro-
noprogramma prevede il riavvio
dei lavori a marzo 2017, la pre-
sentazione e approvazione del pro-
getto esecutivo entro maggio. Quin-
di esecuzione di tutti i lavori con con-
clusione prevista per l’estate del 2019.
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Gli striscioni dei bocciofili in aula consiliare
727 gennaio 2017 ATTUALITÀ www.specchiosesto.it @specchiosesto
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni
«Ad Amatrice l'impatto emo-tivo è stato fortissimo. Hoancora negli occhi quei mo-menti: i cumoli di macerie, lagente stremata. L'emozio-ne era quasi insostenibile, poi,è chiaro, bisogna reagire elo abbiamo fatto per portareaiuto alle persone. Perché èquesto il nostro compito: sta-re al fianco della popolazio-ne».
Nelle parole di Giampaolo Dal
Pastro, volontario del 168° nu-
cleo volontariato Protezio-
ne civile e Associazione Na-
zionale Carabinieri di Sesto
San Giovanni (uno dei due
soli nuclei di protezione civile
ANC di tutta la città metro-
politana di Milano), l'emo-
zione è palese, mentre ri-
corda voci e volti atterriti e in-
freddoliti, di quell'ultimo viag-
gio nel comune laziale di
Amatrice e, successivamente,
a Norcia, sui luoghi deva-
stati dal sisma.
Li incontriamo a pochi gior-
ni dal rientro da Cascia di Do-
menico D'Angelo e Massimo
Azzolini, recatisi in Umbria per
portare aiuto alle popola-
zioni terremotate. Così come
hanno fatto in ottobre ad
Amatrice e a novembre e
dicembre a Norcia, deva-
stata dal terribile sisma di
agosto e ottobre.
«A Norcia - racconta Dario
Avellis, uno dei volontari, in-
sieme a Dal Pastro, Franco
Rota, Vito Lovascio, Massi-
mo Azzolini, Davide Botrugno
e Roberto Trombini partiti in
momenti diversi per l'Um-
bria - il campo base eraenorme e l'ANC ne gestivatutti i servizi: dalla vigilan-za al cambio delle lenzuola,alla distribuzione del mate-riale».
I volontari erano a disposizione
del Coc, il centro operativo
comunale che ospitava i va-
ri uffici del comune, delle
protezioni civili regionali e
nazionali, le forze dell'ordine.
«A Norcia è stato particola-re - ricorda Avellis –, a un pri-mo sguardo gli effetti del si-sma sembravano meno visibili.Pur non avendo accesso al-la "zona rossa", vedendoquello che è successo fuo-ri, ci siamo resi conto che, pro-babilmente, la ricostruzionedopo il terremoto del '79 e del’97 ha fatto sì che le case te-nessero. Certo, in molti ca-si sono crepate e quindi nonagibili e le persone, stre-mate, dormono nelle tendein condizioni sfavorevoli, so-prattutto con il gelo delle ul-time settimane».
A stretto contatto con la po-
polazione, in quei giorni dif-
ficili ma pieni di emozione, ci
sono volti che non si di-
menticano. «Gli occhi di tan-ti anziani di Norcia ci sono ri-masti dentro - spiegano al-
l'unisono -. Nei loro volti leg-gevi la disperazione, l’im-potenza». Come la signora
Fernanda, 81 anni. «L'ab-biamo conosciuta la seradel nostro arrivo. Non vole-va saperne di lasciare la suaabitazione, aveva lo sguar-do smarrito e un sorriso dol-cissimo. Ci siamo avvicina-ti e abbiamo iniziato a parlarle.E da quel momento anche pernoi è diventata nonna Fer-nanda».
Sono un fiume in piena i vo-
lontari ANC, hanno tanti ricordi,
tanti aneddoti da racconta-
re. «Era la nostra prima vol-ta, come Protezione civile, suiluoghi colpiti dal sisma - rac-
conta Avellis -. E’ stata unaesperienza complessa mabellissima, soprattutto a livelloumano. Portare un aiuto con-creto, ti fa sentire utile e nonvedi l'ora di tornare per da-re una mano. Purtroppo, an-che volendo, non è cosìsemplice».
La buona volontà, in as-
senza di mezzi e risorse, da
sola non basta: non dispo-
nendo di un mezzo proprio,
il nucleo sestese si è infatti
potuto recare sui luoghi del
sisma aggregandosi ai col-
leghi di Caravaggio, Giussano,
Lecco e Saronno. «Purtroppo- spiega il presidente del
168° Nucleo Volontariato e
Protezione civile Dino Gigli
- non abbiamo un furgone, in-dispensabile per caricarel'attrezzatura e per ospitareuna squadra intera, e quin-di siamo costretti a manda-re di volta in volta due o trevolontari al massimo chevanno ad aggregarsi ad al-tri gruppi in partenza».
Insomma c'é il potenziale
(28 iscritti alla protezione ci-
vile), ma mancano le risorse
economiche. La convenzio-
ne biennale con il comune non
copre neanche le spese di
benzina e assicurazione e gli
sponsor in città non sem-
brano essere particolarmente
sensibili alle richieste di
un’associazione preziosa
per il territorio. Oltre a svol-
gere interventi di presidio e
controllo in occasione di ma-
nifestazioni o eventi pubbli-
ci, i volontari sono impegnati
anche per intervenire sugli sce-
nari di esondazione del Lam-
bro. «Ad esempio avremmobisogno di un palo luce congruppo elettrogeno, da uti-lizzare negli interventi notturninelle cantine allagate, e poinaturalmente di un furgone,anche usato ma funzionan-te».
E poi c'è la questione della
sede: quella di via Bene-
detto Croce 12 è inadegua-
ta alle esigenze del grup-
po. «Ci siamo permessi di pro-porre al Comune l’ex sede del-la biblioteca in piazza Oldri-ni». La proposta però non è
stata accolta e i volontari
continuano a riunirsi nella
sede di via Croce, dividendosi
l'attrezzatura nei garage.
Ma ora c'è da pensare ai
prossimi impegni, a comin-
ciare dal 25 marzo quando
presteranno servizio in oc-
casione della visita a Milano
di papà Francesco. «Fa-cendo parte della Protezio-ne civile regionale della Lom-bardia e nazionale della Anc- conclude Gigli con un sor-
riso -, potremmo essere im-pegnati su entrambi i fronti».
Una altra sfida da affronta-
re e una nuova emozione
da vivere.
Il 168° nucleo di protezione civile Anc Sesto ad Amatrice e Norcia
I volontari sestesi al fianco delle popolazioni colpite dal sisma
Avellis, Dal Pastro e Rota con i colleghi volontari a Norcia.
di Francesca Paciulli
8 ATTUALITÀwww.specchiosesto.it Lo Specchio di SestoLo Specchio
di Sesto San Giovanni 27 gennaio 2017
Incidente in via Ferri, appello di una lettriceGentile redazione, chiedo il vostro aiuto per trovare un testimone che abbia assistito al-la dinamica di un incidente accaduto il 14 novembre 2016 ore 18.10 al semaforo di ViaE. Ferri incrocio con viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo, incidente che ha visto coin-volta la mia auto Nissan Quashqai bianca e l'autobus 727 (ATM). Ringrazio sin d'ora.Giovanna (349.4322326)
Nei tempi passati le famiglie si
raccoglievano intorno ai camini
ed il crepitare delle fiamme face-
va da sfondo al racconto di fatti di
ogni tipo, dal pettegolezzo, alla
narrazione di eventi straordinari, o
semplici scambi di opinioni su po-
litica o società.
Il nostro “camino moderno” non ha
il bagliore giallo e rosso del fuoco,
ma piuttosto il riflesso blu della
televisione che ogni giorno fa en-
trare nelle nostre case fatti di vita
quotidiana, ma soprattutto avve-
nimenti di importanza nazionale e
internazionale. Spesso sono sto-
rie che fanno ripiegare i lembi del-
la bocca all’ingiù, costringendoci ad
uno stato d’animo di profonda tri-
stezza. Uno di questi fatti sono le
notizie tragiche che riguardano
donne uccise per mano di coloro
a cui avevano donato il proprio
cuore. La nostra nazione pur-
troppo compete con molti altri sta-
ti del resto del mondo nell’eleva-
to numero di omicidi di donne per
mano di uomini. Accanto a queste
morti violente vi sono donne che
vengono quotidianamente pic-
chiate, umiliate, vessate da quel-
lo che considerano il loro amore.
Per non abituarsi mai a queste
notizie, per far sentire la propria so-
lidarietà, vicinanza e disponibilità
ad un aiuto concreto, molte sono
le istituzioni che fanno sentire la lo-
ro voce e che tendono una mano
a tutte quelle donne che subisco-
no maltrattamenti fisici e psicolo-
gici. Una di queste è il Credito
Cooperativo che ha contribuito al-
la produzione del film L’AmoreRubato liberamente tratto dal-
l’omonimo romanzo di Dacia Ma-
raini. La scrittrice ispirandosi a
fatti di cronaca realmente accaduti
ci fa conoscere da vicino la storia
di 8 donne diverse tra loro per
età, estrazione sociale, cultura,
ma aventi un denominatore co-
mune, quello di portare dentro e su
di sé le ferite psicologiche e fisiche
che l’ombra di un amore ha infer-
to loro con brutale violenza por-
tandone qualcuna all’estremo epi-
logo finale: cadere tra le braccia fred-
de della morte.
La BCC Sesto ha aderito all’iniziativa
“Cinema in Banca”, promossa pro-
prio dal Credito Cooperativo, ed ha
patrocinato la visione del film tenutasi
il 20 gennaio scorso al Cinema
Rondinella.
Grande è stata la partecipazione
alla proiezione, preceduta dal sa-
luto del Presidente BCC, Licciar-
di il quale ha voluto sottolineare l’at-
tenzione della sua banca verso i pro-
blemi sociali, il suo lavoro di sen-
sibilizzazione su fatti di cronaca ter-
ribili e sempre più frequenti. Andrea
Mandelli, responsabile Ufficio mar-
keting della banca ha ricordato
che i ricavi derivati dalla distribu-
zione del film, sono stati devoluti
all’Associazione Onlus WEworld e
supportano il progetto SOStegno
Donna, per la creazione di sportelli,
all’interno di alcuni pronto soc-
corso italiani, in grado di riconoscere
e affrontare il grave problema del-
le violenze degli abusi e dei mal-
trattamenti contro donne e bambini.
Il film che ha visto come partner,
tra gli altri, il Ministero per i Beni e
le Attività Culturali e Rai Cinema,
vede impegnati nel cast, tra gli
altri, Stefania Rocca, Elena Sofia
Ricci, Gabriella Pession, Ales-
sandro Preziosi, Chiara Mastalli.
Il film ha dato voce a cinque del-
le otto donne protagoniste del libro
della scrittrice: Marina che conti-
nua a "cadere dalle scale" (una giu-
stificazione valida soltanto per il Pron-
to Soccorso), Francesca, adolescente
vittima di violenza di gruppo, Ale che
è vittima di violenza da parte del
suo datore di lavoro e vive il con-
seguente travaglio di una mater-
nità indesiderata, Angela che è
vittima del geloso Gesuino che
dimostra la sua insana passione con
il coltello. Ma ha mostrato anche
il dolore di un padre che ha il tre-
mendo rimpianto di non essere
riuscito ad aiutare la figlia Anna, al-
la fine uccisa dalla violenza di un
uomo.
Ma ascoltiamo il parere di tre del-
le attrici protagoniste. Elena Sofia
Ricci evidenzia come «La crona-ca ci fornisce, quasi quotidianamente,fatti come quelli che si raccontanone L’Amore Rubato. Ma la buonanotizia è che se ne parla molto dipiù. Si deve lavorare sull’educazione,perché i figli di padri violenti sarannoanche loro violenti. L’intelligenza ra-zionale, purtroppo, avanza in ma-
niera più rapida di quella emotiva.Bisogna eliminare il gap».
Gabriella Pession, a cui è tocca-
to il ruolo di una trentenne che ri-
nuncia a tutto pur di compiacere il
fidanzato egocentrico e folle, so-
stiene che «Il tema affrontato nelfilm è trasversale perché interes-sa varie fasce d’età e classi sociali».
A subire invece violenza fisica,
da parte del marito e fra le pareti
di casa, è la Marina di Stefania Roc-
ca: «Il nostro è il racconto di unafamiglia che in realtà sembra per-fetta - spiega l’attrice -, con unmarito che lavora, una moglie bel-la che si occupa di un figlio me-raviglioso e una casa splendida incui però accadono cose orribili».
Femminicidio, 120 casi nel 2016. Escalation violenta spesso tra le mura domestiche
Nel film ‘L’amore rubato’ cinque storie di donne vittime di violenzadi Rita Giampieri
Una giovane donna aggredita con l'aci-do e una cinquantenne uccisa dal ma-rito dopo venti anni di violenze mai de-nunciate. Il 2017 si apre con due nuo-vi dolorosi casi di aggressioni alle don-ne, un’escalation violenta, spesso tra lemura domestiche, con 120 casi solonel 2016. Allarmante la fotografia fornitadai dati del Telefono Rosa: 1740 donneuccise dal 2006 al 2016, delitti matura-ti per il 73 per cento dei casi in famiglia. Un fenomeno dilagante che può esse-re arginato sensibilizzando le donnevittime di violenza a denunciare.A livello locale, a Sesto San Giovanni èattiva una rete territoriale cittadina con-tro la violenza sulle donne (www.se-stosg.net), impegnata a diffondere lacultura della prevenzione. E proprio perfavorire la prevenzione e il contrasto
della violenza sulle donne in un’ottica ter-ritoriale è stato realizzato e inauguratonei giorni scorsi il Centro antiviolenza,per donne sole o con figli minori, pres-so l’Ospedale Bassini di Cinisello. Alsuo interno sono previsti servizi di ascol-to, mediazione linguistica, assistenza psi-cologica e legale, e accompagnamen-to all'autonomia. La gestione del Centro (punto di riferi-mento qualificato per Bresso, Cinisello,Cormano, Cusano e Sesto) verrà fi-nanziata, nella fase iniziale, da Regio-ne Lombardia per 40.000 euro, dal-l’Ambito di Cinisello per 39.000 euro edal Comune di Sesto per 37.000 euro.Frutto della progettazione dell'AziendaSpeciale Consortile “Insieme per il So-ciale”, il centro sarà gestito da una re-te di realtà del privato sociale.
Inaugurato all’ospedale Bassini il centro antiviolenza sovrambito VErso NUove Strade
Continuano i saldi invernali
in Lombardia. E a Sesto San
Giovanni, Aladino Illuminazione
non si fa di certo cogliere
impreparato. Le vetrine del
negozio sestese di via Saint
Denis 191 sono già piene
di promozioni appetibili e
vantaggiose.
Per tutto il periodo dei sal-
di, il negozio specializza-
to nella vendita e produzione
di lampadari e articoli per
l’illuminazione, propone
infatti sconti fino al 20% su-
gli articoli esposti: lam-
padari, lampade da inter-
no e esterni, piantane, ap-
plique.
Una offerta molto articolata
riferita ad articoli dal design
essenziale ma ricercato e
caratterizzata da quella ori-
ginalità progettuale da cinque
generazioni alla base della fi-
losofia aziendale di Aladi-
no.
Anche durante il periodo dei
ribassi Aladino, infatti, non ri-
nuncia alla qualità e propo-
ne un ampio panorama di
lampadari, lampade, ac-
cessori ed elementi di illu-
minotecnica per soddisfare
le esigenze di una clientela
vasta e diversificata. Sen-
za mai tralasciare l’atten-
zione all’ambiente: «Propo-niamo infatti una ampia pro-posta di lampadine a LED –
spiega la titolare, Vittoria Mi-
neo – una tecnologia chepermette un consumo ener-getico inferiore dal 65 al 90per cento rispetto alle lam-padine tradizionali. I saldisono dunque l’occasione perfarne una bella scorta!».
Per conoscere più da vicino
tutte le proposte di Aladino,
non resta che recarsi all’ac-
cogliente show-room di via
Saint Denis e lasciarsi con-
sigliare dal suo staff. «Saremolieti di accogliere i nostri piùaffezionati clienti e i nuovi cheverranno a trovarci - con-
clude Vittoria -, mettendocome sempre a loro dispo-sizione tutta la professiona-lità e cortesia che sono da an-ni il nostro migliore bigliettoda visita».
Info: Aladino showroom
via Saint Denis 191 tel. 02
2483475 orari 9.30-
12.30/15.30-19).
Tempo di saldi in città
Da Aladino tante proposte vantaggiose
PU
BB
LIR
ED
AZ
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Una scena del film.
Bersaglieri, terzo raduno sesteseÈ diventata una conso-
lidata tradizione del me-
se di gennaio la reunion
dei bersaglieri in con-
gedo. Anche quest’anno
ad ospitare il 3º pranzo
dei bersaglieri sarà il ri-
storante pizzeria Il Gal-
lo in via Picardi 203, nel
cuore del quartiere Ron-
dinella.
Come sempre, a fare gli
onori di casa saranno i
Bersaglieri Flavio Mi-
nardi e Andrea Gessa
(anche nella veste di ti-
tolare del ristorante),
pronti a radunare per il terzo anno con-
secutivo un gran numero di bersaglieri,
provenienti da varie regioni d’Italia.
Appuntamento domenica 29 gennaio, al-
le 11, con il raduno sul piazzale della Chie-
sa Maria Ausiliatrice per l’immancabile
foto di gruppo. Alle 11.30 ci si sposterà
alla vicina Pasticceria Camozzi per un gu-
stoso aperitivo. «E alle 12.30 – spiega
Flavio Minardi – allineamento e corsa al-la bersagliera accompagnata da qualchetromba di fanfara verso il ristorante.L’appuntamento è con il piumato o ilfez in testa».
Un’immagine di un precedente raduno.
9CULTURA E BENESSERE
Lo Specchiodi Sesto San Giovanni27 gennaio 2017 www.specchiosesto.it @specchiosesto
Eliana Liotta presenta la prima dieta italiana a marchio scientifico
30 Smartfood alleati della linea e della salute
Quali sono i 32 alimenti che ci aiuta-
no a vivere meglio e più a lungo?
Ce ne ha parlato Eliana Liotta, gior-
nalista, scrittrice e divulgatrice scien-
tifica, martedi 17 gennaio presso l'au-
ditorium della Banca di Credito Coo-
perativo di Sesto San Giovanni, do-
ve ha presentato uno dei suoi ultimi
libri "La Dieta Smartfood", la prima die-
ta italiana a marchio scientifico nata
in collaborazione con l'Istituto Euro-
peo di Oncologia che si fonda su più
di 30000 ricerche scientifiche. Infat-
ti SmartFood é un progetto di divul-
gazione scientifica e ricerca sui fattori
protettivi della dieta che si propone di
individuare nuove strategie per ri-
durre il rischio di malattie croniche e
aumentare la longevità.
Il libro, edito da Rizzoli, ha raccolto con-
sensi in tutta Europa ed é stato tra-
dotto in molte lingue.
Perché smart? Perché gli alimenti
protagonisti sono super cibi intelli-
genti capaci di dialogare con il nostro
organismo, curarlo e proteggerlo non
solo dal cancro ma anche da pato-
logie cardiovascolari o neuro dege-
nerative. Sono dunque alleati della no-
stra salute saziando ma contempo-
raneamente allungandoci la vita. Ed
inoltre combattendo i chili di troppo.
La dieta non é difficile da seguire e pre-
vede l'inserimento di alimenti molto co-
muni nei nostri menù quotidiani. Per
primi i cereali integrali ricchi di vitamine
e fibre, la frutta e la verdura fresca. Del-
la pasta, pane o riso non possiamo far-
ne a meno perché ci forniscono glu-
cosio. L'importante é controllarne il pe-
so e ridurne le porzioni. Nella dieta é
inclusa anche la carne: non c'é una
demonizzazione della carne rossa. L'Or-
ganizzazione Mondiale della Salute
suggerisce di non superare i 500
grammi alla settimana (compresi gli
affettati!).
Sono benvenute le uova, il pesce
che contiene grassi insaturi e omega
3, gli spazzini delle arterie e i legumi,
senza grassi ma con tanta fibra. Aran-
ce e mandarini aiutano ad assorbire
il ferro e l'olio extra vergine é un con-
dimento davvero privilegiato che fun-
ziona come un antinfiammatorio (la die-
ta smart food ne consiglia quattro o
cinque cucchiaini al giorno).
Purtroppo per noi, gli insaccati e i
formaggi non sono dei buoni amici per-
ché contengono grassi saturi e tan-
to sale. Anche se la dieta smart food
riconosce l'eccezionalità e il benes-
sere come una questione sia fisica che
psichica e include delle sostanze
amiche che ritroviamo in alimenti da
noi molto apprezzati: le antocianine
nelle ciliege, nelle fragole o nei frut-
ti di bosco, il resviratrolo nell'uva , nel
vino e nel cioccolato fondente .
Ogni consiglio è improntato al rigore
scientifico, perché la Dieta Smartfo-
od si basa sugli studi all’avanguardia
di nutrigenomica, la disciplina che
va a individuare le relazioni tra patri-
monio genetico e cibo. Si è scoper-
to infatti che alcune molecole che
assumiamo con l’alimentazione in-
fluenzano i nostri geni e quindi il no-
stro stato di salute. Non solo: l’ipotesi
più affascinante, in corso di speri-
mentazione, è che addirittura rie-
scano a imbavagliare i geni che ci fan-
no invecchiare. Il pioniere di questi stu-
di è uno dei coautori del libro, Pier Giu-
seppe Pelicci, il primo scienziato al mon-
do ad aver dimostrato l’esistenza dei
geni dell’invecchiamento nei mammiferi.
di Maria Sole Citraro
Tra tutte le emozioni, la rabbia è una di quel-
le considerate negative. Forti condizio-
namenti familiari, culturali e sociali (la rab-
bia “non sta bene”) ci hanno forse porta-
to a questa opinione; oppure, abbiamo
osservato delle persone (magari anche
noi stessi) che, in preda ad accessi di
rabbia, hanno detto o fatto qualcosa di
inappropriato. Da qui, l’etichetta di negatività.
E, da qui, una serie di problemi psico-
somatici, legati al non saper esprimere ade-
guatamente la rabbia, oppure a cercare pro-
prio di non provarla.
Come tutte le emozioni, però, la rabbia è
tutt’altro che negativa! E’ la emozione che
si scatena di fronte ad una frustrazione: noi
percepiamo un nostro desiderio, o un no-
stro bisogno, come frustrato, non lo pos-
siamo realizzare e ci arrabbiamo, soprat-
tutto quando pensiamo che l’ostacolo che
si frappone tra noi e la soddisfazione del
bisogno sia “doloso”, e quindi non dovu-
to al caso. Decidere di non provare rabbia,
è quindi come decidere che non ha im-
portanza, se i nostri desideri vengono
frustrati. Quindi, la rabbia è molto positiva,
in quanto importante campanello di allar-
me di qualcosa che non va.
Per la sua stessa natura di reazione alla
frustrazione, la rabbia produce una forte
attivazione psico-corporea, oltre che
emotiva, proprio al fine di portare l’indivi-
duo a reagire, a difendere il proprio biso-
gno. Questa componente può portare a
sentirsi “accecati dalla rabbia”, e ad adot-
tare comportamenti non funzionali allo
scopo. E sono proprio questi, che vanno
gestiti: i comportamenti, più che l’emo-
zione.
Sia la persona passiva, che la persona ag-
gressiva, possono avere dei grossi problemi
in questo senso: la persona passiva, in quan-
to la sua abitudine alla compiacenza l’ha
portata, nel corso del tempo, a non sviluppare
sufficienti abilità sociali per affrontare que-
sta emozione, e per saperla esprimere; la
persona aggressiva, in quanto spesso
portata ad esprimere la sua rabbia tra-
mite comportamenti prevaricatori.
L’acquisizione di competenze compor-
tamentali e sociali, tramite un training ap-
posito, può modificare gli aspetti legati
ad una espressione disfunzionale della
emozione, sdoganandola così dalla sua ap-
parente “negatività” e consentendoci di
…arrabbiarci, ma con giudizio.
*Counselor
Per informazioni:
L’ANGOLO DEL COUNSELORGestire la rabbia
a cura di Claudia Muccinelli*
DDEHOREHOR
RISCALDATORISCALDATO
BAR E GELATERIA ARTIGIANALE
PRODUZIONE PROPRIA
via Sicilia, 6 Ang. Corridoni Sesto S.G.
� Gustose colazioni
� Pause pranzo veloci
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� Gelato artigianale
� Dolci da asporto Prova il caffè monorigine 100 % arabica
Inoltre:� cioccolate � panna montata
� crepes � waffel
� spremuta di melograno
tutta salute
Al via nel mese di febbraio
il corso “Il punto di vista
in fotografia – Il il luogo
da dove si guarda” pro-
posto dal fotogruppo se-
stese Freecamera.
Il corso sarà articolato
in otto incontri, suddivisi
in cinque lezioni teori-
che (tra gli argomenti le
regole e la tecnica, l’in-
troduzione al digitale) e
tre lezioni pratiche con fo-
tografie in esterno e interno
(in località e date da con-
cordare).
Questi gli argomenti al
centro degli incontri: la
macchina fotografica, le
pellicole, il sensore e gli
obiettivi, inquadratura,
messa a fuoco e espo-
sizione, la composizio-
ne dell’immagine, per-
cezione e coscienza del-
l’immagine (audiovisivo),
la luce necessaria, dal
pixel all’immagine: teoria
della fotografia digitale,
commento delle imma-
gini realizzate.
I corsi si terranno in via
Giardini 8 a Sesto San
Giovanni lunedì 27 feb-
braio, lunedì 6, 13, 20 e
27 marzo, dalle 21 alle 23.
Info: Quota associativa
d’iscrizione euro 80,00, po-
sti disponibili 15.
Informazioni e iscrizioni:
Romano tel 389 2185886
- romano.campalani @ti-
scali.it, www.freecame-
ra.it, [email protected]
Fotogruppo Freecamera
Al via il corso ‘Il puntodi vista in fotografia’
1027 gennaio 2017www.specchiosesto.it Lo Specchio di Sesto CULTURA Lo Specchio
di Sesto San Giovanni
I versi semplici e immediati di Graziella Tonon
In libreria “Nino e gli altri”
“Una vita, un brulichio di vi-
te, che dall'ombra cercano
un cono di luce nel quale per
un istante sostare: con un ge-
sto, con una piega delle
labbra”, introduce Antonio Pre-
te.
Il volume “Nino e gli altri” è
diviso in tre parti: Nino e gli
altri, Tu, Gli altri.
Le pagine che compongono
i versi di “Nino e gli altri”, so-
no spesso tragiche, con ri-
cordi di guerra, “Sotto il co-
lore dei vestiti/ rigido e fred-
do è il grigio dei corpi”. Co-
me quello di Viola e suo
fratello / quando li hanno
estratti da sotto le mace-
rie. Con marionette/ non ha
più giocato.
Oppure “Prigionieri nelle
baracche/ la terra ingom-
bra di macerie/e lui a im-
parare/a lanciare le bocce/
al volo/ come dal cielo le
bombe.
La guerra era molto più ef-
ficace nel cambiare pae-
saggi antichi rispetto agli
attuali terremoti.
“Tre case/ la prima si apri-
va sull'aia/ spaccata dalla li-
nea del fronte/ come fosse
una scure/ la notte di Ca-
poretto. La seconda all'ulti-
mo piano/ a sventrarla è ta-
ta una bomba del quaran-
taquattro./ la terza l'ha in-
cendiata una fuga di gas/ ap-
pena firmata la pace.
Oltre alla guerra i versi sem-
plici e immediati di Graziel-
la Tonon fotografano anche
le disgrazie umane, come ...
“Puro nel gesto un vero gin-
nasta /ne hai di stoffa gli
avevano detto. Poi l'inci-
dente e aveva smesso. Da
vecchio...a fare esercizi di pie-
gamento/ in silenzio”.
“Tu”, la seconda parte, co-
mincia con un ricordo in-
tenso di quelli che non si
dimenticano: “Si lo so sei mor-
to/eppure ogni mattina/ e
la sera prima di dormire/
quando passo davanti alla
tua foto/ è come essere in sta-
zione da bambina”.
“E sempre qui/ nel palmo del-
la mano/ l'ultima carezza/ te-
nera soffice piena/ come in
un nido vuoto le piume”.
Ne “Gli altri” ci sono sempre
personaggi che pagano il
loro ruolo speciale spesso tra-
gicamente. “Lei non vole-
va/temeva un malore/lui sor-
do a ogni ragione è uscito col
solleone in gola il boccone
/ di corsa in tempo per la cor-
riera... la morte/ quel giorno
benigna/ lo ha preso allo
stadio con l'emozione al go-
al della squadra del cuo-
re.”
O ricordi familiari. “Di lui
bambino/ ho perso/la foto sul
marciapiede/ con il cesti-
no/ il cappotto marrone ab-
bottonato/ il mattino velato
/ era il suo primo giorno
d'asilo”.
Graziella Tonon, architetto e
docente del Politecnico, ha
pubblicato tre volumi di poe-
sia Irma Ed. All'insegna del
pesce d'oro Scheiwiller 1996,
“Diva” Ed. Manni 2000; Tra-
slochi Ed. Manni 2008. Al-
cune sue poesie sono inol-
tre in antologie, riviste e
plaquettes delle Edizioni
Pulcino elefante.
Nino e gli altri di Graziel-
la Tonon La vita felice.
Euro 13.
di Paolo Lezziero
Giorno della Memoria 2017
Testimonianze, film, mostre, teatro, incontri
Testimonianze, teatro, ci-
nema, musica, incontri: una
trama di eventi fino a febbraio
per diffondere e condivide-
re la memoria di una parte
drammatica della nostra sto-
ria.
«Celebrare il 27 gennaio,Giorno della Memoria, è perSesto San Giovanni qual-cosa che va oltre il dovero-so ricordo di un evento tra-gico che ha segnato pro-fondamente e dolorosa-mente, oltre che la nostra co-munità, l’intero Novecento ela stessa identità europea –dichiara l’assessore alla Cul-
tura Rita Innocenti -. La vo-lontà di non dimenticare ciòche è stato il progetto poli-tico nazista e fascista - cul-minato nella deportazionee sterminio di interi popoli eculture - ci richiama allasempre incombente minac-cia che i fondamentali dirit-ti umani possano venire le-si ad opera di visioni delmondo totalitarie e intolleranti,incapaci cioè di accettarele differenze tra gli indivi-dui, di qualsiasi natura essesiano».
Numerosi anche quest’anno
gli appuntamenti proposti
dall’amministrazione in col-
laborazione con istituzioni
culturali e associazioni cit-
tadine, come ad esempio i la-
boratori con visita guidata ai
bunker antiaerei della Bre-
da (Parco Nord sabato 28 al-
le 15 e domenica 29 gennaio
alle 11 e alle 15, prenotazione
obbligatoria: ecomu-
[email protected], tel.
324.9598176).
Venerdì 27 la sala consilia-
re (piazza della Resisten-
za, 20) ospiterà invece la
presentazione dei libri ‘Il ra-
gazzo della quinta. Dalla
Breda a Fossoli, vita e mor-
te di un gappista’ di e con Mar-
co Manuele Paolini e ‘Vietato
scrivere tra le righe La sto-
ria sconosciuta di un gapp’,
la storia romanzata del par-
tigiano Angelo Villa Fiorita di
e con Melania Villa. Sempre
venerdì, alle 20 il Cinema Ron-
dinella (viale Matteotti 425)
propone la proiezione de Ilviaggio di Fanny di Lola Doil-
lon (Francia 2016 durata 94
min).
Sabato 28 alle 14.15 ap-
puntamento con la manife-
stazione al monumento dei
deportati al Parco Nord (via
Clerici 150) e domenica 29
gennaio alle 17 a Spazio
Talamucci (via Dante 6) le at-
trici Itala Cosmo, Ida Spal-
la e Giulia Uccheddu porte-
ranno in scena ‘Natalia e il
mestiere di scrivere’, con il
quale raccontano il mestie-
re di scrittrice e la vita di
Natalia Ginzburg, ferita dal-
le leggi razziali e dal fasci-
smo. A SpazioMil invece,
venerdì 3 febbraio, alle 21,
Sara Valota e gli artisti del-
l’Hdemia Il Camaleonte emo-
zioneranno il pubblico con lo
spettacolo di teatro-danza
‘La fabbrica della memoria’
(ingresso euro 5, tel. 02
36533401).
Il programma completo del-
le iniziative è disponibile sul
sito www.sestosg.net
Il cielo limpido e un vento gelido han-
no accompagnato il 6 gennaio il tra-
dizionale cammino dei Re Magi per
le vie di Sesto San Giovanni.
Partito dalla chiesa di San Giuseppe,
il corteo ha attraversato alcuni
punti salienti della città, fino al-
l'emozionante momento conclusivo
sul sagrato della basilica di San-
to Stefano, dove in mezzo alla
suggestiva ricostruzione del bor-
go degli artigiani di Betlemme, i Ma-
gi hanno consegnato a Gesù i lo-
ro doni: oro, incenso e mirra.
«Sono dieci anni che celebriamoquesta festa per promuovere ecustodire il Presepe - spiega An-
gela Tittaferrante, presidente del
Comitato per il presepe -. Non è so-lo una tradizione, significa celebrareil Mistero del Natale. Con questoevento della rievocazione della
nascita di Gesù, teniamo vivo il le-game della solidarietà e dell’ami-cizia e rendiamo più bella la nostracittà».
Proprio in occasione di questo
decimo anniversario di attività,
l'associazione ha ricevuto a di-
cembre la benedizione dal cardi-
nale Angelo Scola attraverso la
quale l'arcivescovo ha espresso "vi-
va gratitudine per l’opera attenta
e appassionata realizzata nella
città".
Ma per la riuscita di una così im-
ponente e particolare rievocazio-
ne tanti sono i nomi e i volti da rin-
graziare: dal prevosto della parrocchia
di Santo Stefano Don Roberto
Davanzo, al decano don Leone Nuz-
zolesi della chiesa di San Giu-
seppe, dai parroci don Carlo Con-
falonieri e don Stefano Croci, al Co-
mune di Sesto e alle autorità pre-
senti.
«Per la realizzazione - aggiunge
Tittaferrante - abbiamo avuto un gran-de aiuto da tante persone e as-sociazioni: la squadra della Poli-zia municipale con il personalein alta uniforme, l’Associazionenazionale Carabinieri, i Carabi-nieri, gli amici della SOS di Sesto,Sestoproloco, gli amici dell’OratorioSant’Andrea, delle parrocchie S.s.Redentore e Santa Maria Ausi-liatrice, gli amici dell’Oratorio s.Luigi per i costumi, gli amici del Cen-tro Tenebiaco, gli scout di Sesto,Il maneggio Erbastro. Una menzioneva anche ai fotografi Romano,Giovanni e Giulio dell’associazio-ne Freecamera, a Monica Pave-si. A Claudia Cavallari di “Profumodi Viaggi” per l’allestimento della
scena delle nozze di Cana. Ungrazie particolare inoltre va alla fa-miglia che ha rappresentato lanatività e agli amici della parroc-chia di San Giorgio alle Ferriere perla dolce atmosfera della capannadi Betlemme e per gli artigiani delborgo. Ricordo inoltre gli amiciche hanno allestito la mostra deiPresepi alla chiesa dell’Assunta ela mostra dei Presepi premiatipresso la Casa delle Associazio-ni. Un grazie particolare va agli Al-pini della sezione Mone Ortigarae un grazie agli sponsor senza i qua-li non avremmo potuto sostenerele spese dell’evento».
Ma la festa continua: domenica 5
febbraio il Grand Hotel Villa Torretta
ospiterà infatti l’attesa cerimonia
di premiazione del concorso “Le vie
del Presepe”.
Le vie del presepe, grande partecipazione all’Arrivo dei Magi
Domenica 5 febbraio premiazione al Grand Hotel Villa Torretta
La natività (Foto Romano Campalani Freecamera).
Festa e spavento venerdì 6 gennaio du-rante la festa della befana dei bambini inVilla Zorn. Poco dopo la discesa dellavecchina dal tetto, è infatti scoppiato unprincipio di incendio propagatosi rapida-mente anche ai locali del primo piano eprontamente circoscritto e spento dai vi-gili del fuoco. Sembrerebbe che a provocareil fuoco sia stato un fumogeno posizionatosulla torretta della Villa (quindi un fuoco
artificiale, quelli che pochi giorni prima ilComune aveva vietato con un’ordinanza...).Essendo ancora in corso le attività diverifica e messa in sicurezza della Civi-ca scuola d'arte Faruffini ospitata dalla Vil-la, sono quindi ancora sospese le lezioni.Di questo e altro si parlerà il 31 genna-io alle 18 in un incontro con tutti gli iscrit-ti ai corsi a Spazio Contemporaneo in viaDante 6.
Incendio Villa Zorn, ancorachiusa la civica scuola d’Arte
I Magi in cammino (fotoDiego Copetti Freecamera).
11SPORTLo Specchio
di Sesto San Giovanni27 gennaio 20176 www.specchiosesto.it @specchiosesto
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Crederci non costa nulla. In
un Girone A che ancora fa-
tica a stabilire le gerarchie,
la Pro Sesto è rientrata nel
folto gruppo che si gioca
l’accesso in Lega Pro con l’im-
portantissima vittoria al Bre-
da sul Chieri (sotto gli occhi
di Paolo Maldini e del figlio
Christian, possibile prossimo
acquisto della Pro), di misura
e decretata da una rete del
solito Cristofoli.
Era importante riprendere
il feeling con i 3 punti dopo
i due pareggi poco esaltan-
ti con Bra e soprattutto Le-
gnano e i biancocelesti lo
hanno fatto offrendo nel
complesso una buona pre-
stazione al cospetto di quel-
la che, prima di questa par-
tita, era la terza forza del
torneo. La rete decisiva del
bomber friulano è arrivata do-
po 70 minuti di partita sul lan-
cio smarcante di Di Renzo,
approfittando di un errato
rinvio del portiere. Sotto di un
gol, i piemontesi si sono ri-
trovati subito dopo anche
con un uomo in meno per
l’espulsione di Fabbro, che
ha compromesso definiti-
vamente la loro partita.
Le due sconfitte interne di Ca-
ronnese (0-1 con il Cuneo)
e Varese (4-5 con l’Inveru-
no, al termine di una partita
quasi fantascientifica) han-
no accorciato la classifica
e adesso la vetta dista 7
punti. Un divario ancora si-
gnificativo ma il calendario
sembra dare una mano al-
la Pro, attualmente quinta in
classifica a braccetto con il
Borgosesia e che nelle pros-
sime due giornate deve af-
frontare prima Varesina e
poi Verbania, due forma-
zioni che lottano per tra-
guardi meno nobili e dunque
alla portata.
Dovesse arrivare il pieno,
sognare a quel punto di-
venterebbe cosa lecita.
Calcio Serie D, Pro Sesto vittoriosa con il Chieri
E in tribuna spuntano Paolo e Christian Maldini
di Fabio Casati
Paolo e Christian Maldini al Breda
Continua a crescere l'-
hockey giovanile sul ter-
ritorio sestese. Prosegue
infatti la serie di vittorie dei
Diavoli Sesto nelle cate-
gorie Under 14 e Under 16,
con entrambi i derby vin-
ti contro il Milano Ros-
soblu, storico avversario
da sempre. Altra importante
vittoria anche il 17 gennaio
dell’Under 14 contro il Pi-
neroloBlu.
Domenica 22 gennaio si
è invece disputato al Pa-
lasesto un raggruppa-
mento degli Under 10 a cin-
que squadre tra i Diavo-
li Sesto con due formazioni:
Milano RossoBlu, H.C.
Chiavenna e Hockey Va-
rese. In questo caso non
era il risultato a contare,
perché l'obiettivo della
giornata di sport era pro-
prio quello di dare vita
allo spirito di squadra ed
alla socialità che sono
proprie dell’hockey.
«Felici dei risultati rag-giunti – commenta il pre-
sidente dei Diavoli Se-
sto Antonio Romeo -vo-gliamo confermare que-sti progressi sul campo nel-le prossime partite». Ma
non è tutto, prosegue in-
fatti il progetto portato
avanti dai Diavoli Sesto di
sviluppo del movimento
hockeistico lombardo.
«Anche questa settimana- conclude Romeo - ab-biamo avuto numerosibambini e ragazzi che sisono avvicinati a questosport frequentando le le-zioni di prova che orga-nizziamo ogni sabato mat-tina dalle ore 10 alle 12 alPalasesto in piazza PrimoMaggio. Non possiamoche confermare il nostroentusiasmo nel conti-nuare a dare voce aduno sport capace di met-tere in campo il cuore!».
Prende piede a Sesto San Giovnni l’hockey su ghiaccio
Continuano a crescere i Diavoli Sesto
«Come mai mio figlio Riccar-do si è avvicinato all’hockey?Era l’estate del 2009, aveva con-cluso la prima elementare, edin vacanza, il suo caro amicoLeonardo, gli parlò con entu-siasmo dell’hockey su ghiaccioche aveva iniziato a frequen-tare, cosicché ci siamo ritrovatia settembre al Palasesto per pro-vare questa esperienza. Nonne siamo più usciti». Con que-
ste parole il presidente dei
Diavoli Sesto Antonio Romeo
(nella foto) ricorda l’inizio del-
l’avventura di Riccardo nella un-
der 16 dei Diavoli Sesto.
Perché i Diavoli Sesto si so-
no divisi dai Diavoli Rosso-
neri?
«I Diavoli Sesto nascono dal-l’iniziativa di due genitori dibambini che frequentavano ilcorso di hockey su ghiaccio.E che hanno voluto creare unanuova associazione per veni-re incontro alle specifiche esi-genze di bambini e ragazzi
che sono molto diverse daquelle degli adulti, creandouna struttura ad hoc, con al-lenatori dedicati ed una orga-nizzazione indipendente».
La stagione del ghiaccio par-
te a settembre e termina di so-
lito in primavera. Per molti que-
sto potrebbe essere consi-
derato un limite …
«In realtà a Sesto San Gio-vanni abbiamo la fortuna diavere un palazzetto che ci ga-rantisce il ghiaccio fino a finemaggio. E poi i Diavoli Sestopartecipano ai campionati re-gionali per le categorie under8, under 10, under 12, under 14ed al campionato nazionaleunder 16».Un’ultima domanda, come
riesce a gestire un ruolo di
presidente ed una attività
commerciale rinomata sul
territorio?
«Il segreto sta nel creare unostaff organizzato e coinvoltonel progetto, sia nella mia at-
tività lavorativa (Il Gelatiere diSesto San Giovanni, ndr), siaai Diavoli Sesto. L’inizio stagionelo scorso anno è stata dura, nonc’era un gruppo dirigente ed ionon conoscevo la maggior par-te dei genitori in quanto, nel mioruolo mi occupavo principalmentedei ragazzi più grandi, quelli del-l’età di mio figlio.L’entusiasmo poi è l’altra armafondamentale che mi ha per-messo di contagiare un grup-po di genitori che collabora esenza i quali tutto questo nonsarebbe stato possibile».
Antonio Romeo: organizzazione, grinta e entusiasmo alla base dei nostri successi
Sembra aver fretta di tornare
subito in massima serie il Ge-
as basket, che sta domi-
nando il campionato di Se-
rie A2.
Nell’ultimo turno le rossonere
hanno travolto 73-52 il Tec-
Mar Crema, consolidando ul-
teriormente il primato in
classifica: 4 i punti di vantaggio
su Empoli, mentre salgono
a 6 quelli su Orvieto (battuta
proprio dalle toscane), a 8
quelli sulle cremasche e su
Costa, k.o. in casa con Ca-
stelnuovo.
E’ stata una partita domi-
nata dal primo all’ultimo mi-
nuto, con le geassine partite
a razzo (già 8-0 dopo 75
secondi) per poi controllare
la situazione per l’intera par-
tita grazie a una prestazio-
ne tutta qualità del quintet-
to: i 26 punti di Galbiati, mi-
glior realizzatrice del match,
e i 15 di Barberis a guidare
un attacco illuminato dagli 8
assist di Arturi, mentre la
difesa di Ercoli (10 rimbal-
zi e 2 stoppate) ha garanti-
to il predominio in area, e
Schieppati, in barba all’in-
fluenza che l’aveva colpi-
ta, ha fornito una prova tut-
ta sostanza (50% al tiro, 7
rimbalzi, 2 stoppate, 3 recuperi
senza palle perse). «Veni-vamo da una settimana nonfacile, con Gambarini an-
cora fuori per precauzionee Schieppati reduce da un’in-fluenza che le ha fatto sal-tare tutti gli allenamenti.Non mi aspettavo di vince-re così nettamente. Inveceabbiamo giocato una bellapallacanestro, con tanta in-tensità in difesa» ha com-
mentato a fine partita il co-
ach Cinzia Zanotti. Sabato
prossimo il Geas è atteso a
Cagliari dal Virtus, mentre il
4 febbraio al PalaNat sarà
derby con Milano.
Basket femminile
Il Geas doma anche Cremaed è sempre più primo
di Fabio Casati
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