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Il fantasma dell’identità TRENTO 2008 / Catherine Destivelle in vetta al festival ISSN 1590-7716 Si allarga il dibattito sul tramonto delle identità tradizionali e lo spaesamento delle popolazioni di montagna, tema del libro di Annibale Salsa vincitore a Trento del 37° Premio Itas Numero 5 - Giugno 2008 - Mensile - Sped. in abbon. postale - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone NOTIZIARIO MENSILE GIUGNO 2008 La ricerca dell'identità viene adombrata in questo curioso “rudùn” (campanaccio per le mucche) decorato da Guido Palmero con le parole di Brunella Pelizza. L’opera è stata esposta a Cuneo, alla terza edizione del Festival della montagna di cui si riferisce da pagina 6.

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Il fantasma dell’identità

TRENTO 2008 / Catherine Destivelle in vetta al festivalISSN 1590-7716

Si allarga il dibattito sul tramontodelle identità tradizionali e lospaesamento delle popolazioni

di montagna, tema del librodi Annibale Salsa

vincitore a Trento del 37° Premio Itas

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NOTIZIARIO MENSILE GIUGNO 2008

La ricerca dell'identità vieneadombrata in questo curioso “rudùn”(campanaccio per le mucche)decorato da Guido Palmero con leparole di Brunella Pelizza. L’opera è stata esposta a Cuneo, alla terzaedizione del Festival della montagna di cui si riferisce da pagina 6.

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Presidente generale: Annibale Salsa

Vicepresidenti generali: Francesco Bianchi, Valeriano Bistoletti, Umberto Martini

Componenti del Comitato direttivo centrale: Francesco Carrer, Gianfranco Garuzzo, Vincenzo Torti

Consiglieri centrali: Flaminio Benetti, Ettore Borsetti, Luigi Brusadin, Sergio

Chiappin, Onofrio Di Gennaro, Luca Frezzini, Cecilia Genisio, Umberto Giannini,

Luigi Grossi, Claudio Malanchini, Gian Paolo Margonari, Francesco Maver,

Vittorio Pacati, Elio Protto, Francesco Riccaboni, Francesco Romussi, Enrico

Sala, Luigi Trentini, Sergio Viatori.

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Probiviri nazionali: Carlo Ancona, Silvio Beorchia, Giorgio Carattoni, Tino

Palestra, Vincenzo Scarnati

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Giacomo Priotto

Direttore: Paola Peila

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

Unione Internazionale

delle Associazioni

Alpinistiche

Associazione

dei Club Alpini

delle Alpi

SOMMARIO In questo numero

4 ESCURSIONISMOLa Via Francigena di Pier Giorgio Oliveti

LetterAltura 2008

5 SOCIETÀAiutiamo le scuole di montagna

6 RASSEGNECuneo, un festival in salita

Lassù, dove l’identità resiste

Un patrimonio da conservaredi Gianfranco Garuzzo

10 TRENTOFILMFESTIVAL

Catherine Destivelle in vetta

L’alpinismo fa spettacolodi Piero Carlesi

12 EVENTINovant’anni dalla Grande guerra

La settimana dell’escursionismo

13 ADDIICesarino Fava

14 TURISMO ALPINOLe Fortezze dell’Imperatore

18 DOCUMENTILa Dichiarazione di Villach

19 PREMI LETTERARII vincitori di Leggimontagna

20 EDITORIATutta l’Ossola in 21 guide

21 TREKKINGLa Via Etrusca riscoperta

27 SENTIERIAvanza il progetto REI

28 CAI SCUOLAPer una didattica dell’ambientedi Francesco Carrer

29 SCI ESCURSIONISMO

Un cocktail di emozionidi Massimo Miot

RUBRICHE16 FILO DIRETTO22 VETRINA24 HOME VIDEO26 NEWS DALLE AZIENDE30 QUI CAI35 VITA DELLE SEZIONI38 LA POSTA DELLO SCARPONE39 PICCOLI ANNUNCI

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 3

Predazzo (TN), nel cuore delleDolomiti, ospiterà il 18 e 19 ottobreil 98° Congresso nazionale del ClubAlpino Italiano. L’importante eventosi terrà nella Scuola alpina dellaGuardia di Finanza (la più anticascuola militare alpina nel mondo,istituita alla fine del 1920) in viaFiamme Gialle 8. L’organizzazione èaffidata alla Sezione SAT (SocietàAlpinisti Tridentini) del CAI e inparticolar modo alla Sezione SAT diPredazzo con la collaborazione delComando della Scuola militarealpina. Informazioni complete edettagliate sui prossimi numeri delloScarpone e sul sito www.cai.it

Congresso nazionale il 18 e 19 ottobre

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In maggio le Sezioni di Sarzana eSiena hanno percorso tratti di ViaFrancigena in Val d’Orcia lungo unpercorso con bellissime vedute

verso l’Amiata. Comprensibile l’interes-se culturale e formativosuscitato da questa espe-rienza. Lungo l’itinerariosi scopre infatti il pregiodel territorio nei suoiaspetti più nascosti, lastratificazione dell’arte edei manufatti dell’uomo, ilsignificato dei toponimi, lecorrelazioni culturali, reli-giose, sociali.

Si tratta in altri terminidi una modalità nuova per“leggere il territorio”,ricercando guadi, ponti, lastricati ocomunque “segni” francigeni, e ancheun’occasione per rivivere l’intensomondo devozionale dei pellegrini, attra-verso le rappresentazioni della religiosi-tà. Curiosi sono anche i retaggi tradizio-nali, come ad esempio l’uso in cucinadel dragoncello, l’estragon francese aSiena, il pane di Altopascio, il cui hospi-tale era talmente vasto che viene citatoanche da Boccaccio come sinonimo dismisuratezza...

La Francigena fa parte dei cosiddetti“cammini del cielo”, gli itinerari di pelle-grinaggio mossi dalla fede, che in etàmedievale avevano tre mete fondamen-tali: Santiago de Compostela,Gerusalemme e Roma. Munito di “bor-done” e scarsella, l’homo viator percor-reva a piedi o a dorso di mulo migliaia dichilometri attraverso l’Europa medieva-le. Portava addosso - come confermaDante nella “Vita Nova” - la “conchiglia”se diretto a Santiago, la “palma” se diret-to in Terra Santa e le “chiavi di SanPietro” per i pellegrini Romei.

Questa sorta di foga peregrinatoriafondata su motivazioni religiose profon-de faceva parte del modello di vitamedievale europeo e ne rappresentavaun risvolto esistenziale: attraverso illungo cammino denso di pericoli e inco-gnite, un’immensa folla salmodiantepercorreva su e giù l’Europa, per purifi-carsi e meritare il cospetto di Dio.

Era un grande trekking catartico,diremmo oggi, e per di più collettivo.Una delle direttrici viarie più importanti

e frequentate era per forza di cose la ViaFrancigena o Francesca, o Romea,secondo una denominazione italocentri-ca. Per i francesi infatti era la Route desFlandres, Chemin Romiou o meglio lo

Chemin des Anglais. La Francigena conduce-

va a Roma folle di pellegri-ni provenienti dal Grandenord, dall’Islanda, dalleisole Britanniche, dallaGermania, dalla Francia,dai Paesi Bassi. Come con-fermano i medievisti, nonsi trattava di una stradacome la pensiamo noioggi, ma di un fascio di iti-nerari sub-paralleli,distanti anche alcuni chi-

lometri. Si parla infatti di “territorio-strada” come in Val d’Orcia ed Elsa.

Per l’inquadramento geografico dell’i-tinerario ci sono d’aiuto i resoconti diviaggio, alcuni dei quali giunti in origina-le fino a noi. Uno dei più completi edesaustivi è quello dell’abate Sigerico -Sigeric che nell’anno 990 si recò a Romada Canterbury, città inglese di cui erastato nominato arcivescovo. L’ormaifamoso Diario di Sigerico, custoditopresso la British Library di Londra,descrive l’itinerario a ritroso da Roma aCanterbury in 79-80 tappe, per comples-sivi 1600 chilometri.

Particolare importante. Dopo il rico-noscimento da parte del Segretariatogenerale del Consiglio d’Europa in data

21 aprile 1994, la Via Francigena è ilsecondo “Itinerario culturale” europeodopo quello di Santiago. Il progetto divalorizzazione fu inaugurato il 24 giugno‘94 a Viterbo con l’insediamento ufficia-le del comitato promotore composto daOMT, Consiglio d’Europa, UNESCO,Città del Vaticano. Voluto e informatodalla DG XXIII Unità turismodell’Unione Europea, il progetto ha vistopoi la costituzione di un comitato scien-tifico e di uno organizzativo cui sonostate chiamate a partecipare tutte leregioni europee interessate. Il 18 feb-braio ‘95 con un protocollo d’intesa sti-lato dalle regioni francigene convenutea Roma in Campidoglio si è conclusa laprima fase d’avvio del progetto.Nell’anno giubilare la Francigena è statauna realtà di turismo religioso e cultura-le consolidata e attrezzata.

Pier Giorgio Oliveti

ESCURSIONISMO

4 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Questo modo di “leggere ilterritorio”ricercando guadi,ponti, lastricati èanche un’occasioneper rivivere l’intensomondo devozionaledei pellegrini

Attualità della Via Francigena

Lungo antiche tracce

Personaggi di primo piano della cultura si incontreranno sul Lago Maggiore

e nelle valli circostanti per parlare di letteratura di montagna, viaggio e

avventura in occasione della seconda edizione di LetterAltura 2008 in pro-

gramma a Verbania dal 25 al 29 giugno, a Domodossola dal 5 al 6 luglio, in Valle

Strona dal 12 - 13 luglio, nelle Valli Antigorio e Formazza, alle sorgenti del Toce,

il 19 e 20 luglio. Oltre 75 sono gli eventi e più di 130 ospiti nazionali ed interna-

zionali. Si potranno incontrare, tra gli altri, Vandana Shiva, Serge Latouche,

Carlin Petrini, Nives Meroi, Marc Batard, Franco Brevini, Ettore Mo, Antonio

Ferrari, Folco Portinari, Anne Menatory, Roberto Giardina, Lorenzo Cremonesi,

Patrick Edlinger, Valeria Palumbo, Marco Revelli, Massimo Cirri da Caterpillar e,

per i ragazzi, Silver (Lupo Alberto). Nel programma ci sono alcune interessanti

novità, che si possono ritrovare consultando la versione online (disponibile sul

sito www.letteraltura.it). Info: Associazione culturale LetterAltura, via Fratelli

Cervi 14, 28921 Verbania, [email protected]

Cultura

LetterAltura di valle in valle

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SOCIETÀ Il CAI e la Fondazione per la Scuola della Compagnia San Paolo

Contribuire a migliorare la qualità della didat-tica nei territori di montagna, questo loscopo del concorso “Centomontagne”,avviato nel 2004 dalla Fondazione per la

scuola della Compagnia San Paolo in collaborazio-ne con la Regione Piemonte e l’Ufficio scolasticoregionale. Arrivata alla terza edizione, l’iniziativa sigiova della collaborazione del Club AlpinoItaliano, da tempo impegnato sul fronte scolasticocon progetti formativi, mettendo a disposizionedei docenti un grande patrimonio di competenze econoscenze. In particolare il concorso (il cuibando è riportato nella sua integrità nel portalewww.cai.it) intende valorizzare progetti tesi amigliorare la qualità dei processi formativi nei ter-ritori di montagna, facendo emergere le “buoneesperienze” realizzate dagli istituti collocati in taliaree e supportando le scuole stesse nel supera-mento delle criticità (decentramento, spopola-mento, frammentazione dei plessi scolastici, turn-over dei docenti, digital divide, ecc) tipiche di talicontesti.

A questo scopo la Fondazione si è assicurata lacollaborazione - oltre che del CAI - di istituzioni edenti locali, associazioni, partner tecnici, avviandointerventi e iniziative mirate: la valorizzazionedegli aspetti distintivi dei contesti montani, l’ero-gazione di formazione specifica, la creazione diuna banca dati di “buone pratiche” trasferibili,finalizzata a fornire alle scuole di montagna (e nonsolo) contenuti, spunti metodologici, modelli, stru-menti di lavoro.

La terza edizione del Concorso “Centomontagne”è rivolta alle scuole primarie e secondarie di primoe secondo grado delle comunità montane in ambi-to nazionale. Sono ammessi a partecipare ancheistituti scolastici aventi plessi/succursali/sezionistaccate in comuni di comunità montana, anche sela propria sede scolastica non si trova nel territo-rio della comunità.

I progetti, da realizzarsi nell’anno scolastico2008-2009, riguardano quattro distinti “assi”: lascoperta e la conoscenza dell’ambiente montano,la montagna come laboratorio a cielo aperto conprogettazione e documentazione di unità didatti-che correlate all’ambiente montano (che eventual-mente possano essere frequentate anche da ragaz-zi di altre scuole), l’ideazione e la realizzazione dimateriali che illustrino la realtà montana, le attivi-tà della montagna e le professioni ad esse correla-te. In quest’ultimo caso saranno privilegiati nellavalutazione i progetti che coinvolgono istituzionied enti locali, altri istituti scolastici, il CAI o altre

associazioni che operano per la valorizzazionedella montagna.

La procedura di partecipazione prevede che leistituzioni scolastiche presentino la propria candi-datura compilando il modulo allegato al bando escaricabile dal sito della Fondazione per la scuola(www.fondazionescuola.it). Tale modulo, sotto-scritto dal legale rappresentante dell’istituzionescolastica, va inviato per posta alla Fondazioneper la Scuola della Compagnia di San Paolo -Concorso Centomontagne - C.so Ferrucci, 3 -10138 Torino, entro il 30 giugno.

Una giuria valuterà le candidature e proclamerà iprogetti vincitori sulla base di precisi criteri: atti-tudine del progetto a migliorare la qualità dei pro-cessi formativi nei territori di montagna; innovati-vità, cantierabilità e trasferibilità del progetto;chiarezza e coerenza tra i bisogni rilevati, gli obiet-tivi dichiarati e le attività previste; coinvolgimentonel progetto di altri soggetti e/o di altri istituti sco-lastici; capacità di investimento e di attivare co-finanziamenti da parte di terzi. Venti saranno iprogetti vincitori e a ciascuno verrà assegnato unpremio di 10.000 euro da destinarsi alla realizza-zione del progetto stesso. Il premio verrà corrispo-sto entro il 31 ottobre.

Info: [email protected]

Lavorare con le scuole per promuovere una

migliore qualità dell’istruzione, con parti-

colare riferimento ai cambiamenti legati

all’introduzione dell’autonomia scolastica: è

questa la missione della Fondazione per la

Scuola della Compagnia San Paolo fondata

nel 1563 nel Ducato di Savoia. Nella seconda

metà del XIX secolo, nel quadro di una gene-

rale riorganizzazione delle attività filantropi-

che del San Paolo, ormai divenuto “Istituto

delle Opere Pie di San Paolo”, la Casa del

Soccorso e l’Opera del Deposito furono unifi-

cate in un’unica istituzione di carattere edu-

cativo che nel 1883, in occasione delle nozze

del principe Tommaso di Savoia, duca di

Genova, con la principessa Isabella di

Baviera, assunse il nome di “Educatorio

Duchessa Isabella”. Nel 2001 la Compagnia

ha riorganizzato le attività dell’Educatorio, bat-

tezzato Fondazione per la Scuola della

Compagnia San Paolo, dotato di propri organi

di amministrazione.

Un’antica missione

Aiutiamo le scuoledi montagna

SPECIALE

TREKKING

Parco Nazionale

d’Abruzzo

20–27 luglio

€ 490

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Un programma ricco di eventi conl’esemplare coinvolgimento “atappeto”di duemila ragazzi dellevallate della Provincia Granda

impegnati in decine di attività didatti-che, letture-spettacolo, laboratori, gio-chi, esercitazioni pratiche. La sera arichiamare folle di cittadini è invece larassegna cinematografica proponendofreschi documentari proiettati simulta-neamente in tre sale con l’immancabilepresenza di protagonisti e registi pungo-lati dalle incalzanti domande di SandroGastinelli, cineasta doc, coadiuvatodalla moglie Marzia Pellegrino. E natu-ralmente incontri (se ne parla in questepagine), mostre, tanta musica elargitada variopinti suonatori debitamente incostume occitano, e perfino una rasse-gna di teatro di montagna del “Teatroofficina residenza multidisciplinare”con l’omaggio alla leggendaria guida

alpina Mattia Zurbriggen, le mucche bal-lerine e la storia del suonatore ambulan-te Briga.

Infine, ciliegina sulla torta, un inequi-vocabile profumo di mucca viene sugge-

rito daldin don dei campa-nacci di lamiera ramata, i “roudun diartista” decorati da mani sapienti, cheaccolgono gli spettatori nell’atrio, pezzipregiati della rassegna “Arti vaganti -Vaches champeirà”.

Non c’è dubbio che, tra le giovani ras-segne specializzate, il Festival della mon-tagna organizzato dal 15 al 20 aprile dallaProvincia di Cuneo abbia mostrato diaver fatto alla sua terza edizione passi dagigante, senza vergognarsi di calzare gliscarponi un po’ infangati la cui immagine(foto accanto al titolo) campeggia neimanifesti. Che abbia acquisito una ben

6 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

RASSEGNE Cuneo, un festival in salita

Alla sua terza edizione il Festival della montagna si conferma una preziosaoccasione d’incontrocoinvolgendo cittadini,valligiani e scolaresche con spettacoli e animazioni

Con passo montanaro

La presenza dei ragazzi delle scuole è una notadominante del Festival della montagna diCuneo. Nelle immagini due gruppi di alunnidella scuola dell’obbligo impegnati in attività dianimazione al suono di un organetto e nellasimulazione di un salvataggio sotto la guidadei vigili del fuoco. La rassegna è statainaugurata il 15 aprile dal presidente dellaProvincia Raffaele Costa, dal sindaco AlbertoValmaggia, dall’assessore regionale BrunaSibille e da quello provinciale Silvano Dovetta.

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definita identità lo dimostrano le imma-gini che hanno aperto la selezione deifilm: nella fattispecie quelle premiate nel2007 a Trento de “L’isola deserta dei car-bonai” di Andrea Fenoglio, con il metico-loso lavoro di Cesarino “Cesu”Bianciotto e Felice Gaido, superstiti car-bonai della Val Lemina, per tenere sottocontrollo il fuoco. Che per assolvere ilsuo compito deve come noto covaresenza divampare.

L’accento è stato posto anche sullemontagne tormentate del Kurdistan(“Primavera in Kurdistan” di StefanoSavona) e del Siachen nel cuoredell’Himalaya dove si combatte dal 1984(“Siachen, una guerra per il ghiaccio” diFulvio Mariani e Mario Casella). Nientedi più logico e in sintonia con i tempi dioggi, dominati dalle desolanti vicendedel Tibet alla cui popolazione, in occa-sione del festival, la Giunta provincialeha espresso piena solidarietà.

“È un festival dove sono rappresentatitutti gli aspetti della montagna, anche diquella dove non tutto gira per il versogiusto”, spiega Sandro Gastinelli a cui èaffidata l’area cinematografica. “Il moti-vo è semplice. A rimboccarci le manicheper tenere in piedi questo evento siamotutta gente che vive in montagna. E ilpubblico lo capisce, consapevole diassistere a qualcosa che non è datovedere nei normali circuiti”.

Scelte anche coraggiose quelle diGastinelli, che opera in piena sintoniacon la moglie Marzia, nell’affrontare peresempio tematiche legate alla caccia,considerate tabù almeno quanto la guer-riglia curda.

Il mix messo a punto dai Gastinelliappare equilibrato tra storie di vita, cul-tura e tradizioni di montagna. Ma a qual-cuno è sembrato di vedere emergere uneccesso di problematicità, un’immaginetroppo insistita della montagna povera.“E invece è una fortuna che se ne possaparlare di questa montagna emargina-ta”, si accalora Gastinelli. “Quando hoiniziato io, e sono passati quindici anni,su quel mondo era calato il silenzio,come se fosse una vergogna nazionale.La verità è che qui in Piemonte noidocumentaristi viviamo in una specie diisola felice grazie al fondo a cui è possi-bile attingere semestralmente. Una bellaboccata d’ossigeno per i piccoli produt-tori che alla rassegna di Cuneo vengonopresentati con pari dignità rispetto aproduzioni di più ampio respiro”.

Calato il sipario sul Festival della mon-tagna, l’impegno dei Gastinelli è rivoltoal microfestival di Rosbella, comunità di

sette anime arroccata sulle pendici dellaBisalta dove ogni estate, in agosto, siripete un evento che richiama appassio-nati anche da altre regioni.

E infine li aspettano gli ultimi ritocchialla loro ultima fatica cinematografica,“OSSignùr! La montagna assistita” pre-miata all’ultimo Filmfestival di Trentocon un importante riconoscimento.L’esclamazione del titolo, che significa“Oh, mio Dio!”, è quella che sorge spon-tanea di fronte ai “casi” che il documen-tario racconta richiamando la sigla cheidentifica coloro i quali svolgono unlavoro fondamentale per la gente dellamontagna, e non solo: gli OSS, operato-ri socio sanitari (Ser).

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 7

La società dell’incertezza descritta dai sociologi è a pochichilometri dal centro storico di Cuneo, ammesso pureche siano fonti di certezza le vetrine colme di merce cheilluminano di sera i portici di piazza Galimberti. La ritro-

viamo nelle austere immagini in bianco e nero con cui MichelePellegrino documenta lo spopolamento nelle valli dellaProvincia Granda. “E pensare che risalgono quasi tutte aglianni Settanta: oggi se torno dove le ho scattate trovo solo ildeserto”, racconta sconsolato il maestro al quale - unico tra ifotografi di montagna - il Parco della Vel Pesio ha recentemen-te dedicato un museo permanente.

Con Pellegrino, nella “conversazione sull’identità alpina” cheil Palazzo della Provincia ha ospitato nell’ambito del tradizio-nale Festival della montagna, ci sono il 16 aprile tre studiosiseveramente impegnati al capezzale dell’Illustre inferma: il pre-sidente del Club Alpino Italiano Annibale Salsa nella sua vestedi antropologo e scrittore, la bolzanina Barbara Passerelladell’Istituto culturale mòcheno di Trento e, in veste di modera-tore, Fredo Valla, scrittore e sceneggiatore del bellissimo film“Il vento fa il suo giro” ambientato fra le asprezze della ValMaira. A seguire i lavori un pubblico attento e competen- ➔

Qui sopra l’insignefotografo cuneeseMichele Pellegrino.Nell’altra foto, dasinistra, gli studiosiBarbara Passerella,Annibale Salsa eFredo Valla. In altosuonatori di musicaoccitana a Cuneo.

Lassù, dove un’identità

resiste

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8 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

te, con il direttore editoriale della stampa sociale GianMario Giolito e il consigliere centrale Ettore Borsetti.

A Valla - che vive a Ostana, paesino del Cuneese con 28 abi-tanti - il compito di guardare con fiducia al futuro, pur nelclima di perdita d’identità e spaesamento analizzati da Salsa.Palese è la sua insofferenza per il rinchiudersi in se stessadella popolazione della montagna, e in un modo direttamenteproporzionale alla sua rarefazione. Con pacatezza, Valladeplora altresì un certo abuso che si fa (nei documentari? neireportage fotografici?) della “mistica della miseria” in questevallate dove ancora oggi vivono “gli ultimi” descritti da NutoRevelli: quei vecchi fossilizzati in rituali primordiali che il gio-vane regista Andrea Fenoglio ha annunciato di voler portaresullo schermo.

Contrario alla “mistica della miseria” Valla invita a guardarela realtà con altri occhi. Una strada può essere quella indica-ta nel recente, premiatissimo libro di Salsa “Il tramonto delleidentità alpine” (Priuli & Verlucca). Dove è chiaro l’invito aritrovare la propria identità al di fuori di sterili folclorizzazio-ni, sull’esempio di quanto è stato fatto negli anni Settantanelle valli del Cuneese con la riscoperta dell’”occitanismo”.

“Una scoperta quasi casuale”, sottolinea Valla. “Ma fonda-mentale, perché ha fatto capire a noi occitani di avere delleradici che affondano in profondità nello scenario europeo.Facendoci comprendere che non siamo una minoranza cometante, ma apparteniamo a una realtà culturale importante”.Importante e sterminata, viene da aggiungere. La promozionedella lingua occitana riguarda infatti un patrimonio culturalecondiviso dalla popolazione di 31 dipartimenti in Francia, 12valli alpine in Piemonte, un’area in Liguria e la Val d’Aran inCatalogna, per circa 13 milioni di abitanti.

“L’identità”, spiega del resto Salsa nel suo libro vincitore delprestigioso Premio Itas (vedere in questo numero la rubrica“Vetrina”), “si presta a molti equivoci, a cominciare da quellosecondo cui si tratta di un concetto statico, immutabile.Concetto tanto più sbagliato oggi che assistiamo a una verti-ginosa accelerazione dei mutamenti. Con conseguente spae-samento di chi non si riconosce più nel luogo dove è nato”.

Alternative? “La perdita dei riferimenti culturali riguardaoggi tutto l’arco alpino, comprese le minoranze del Sudtirolpur ampiamente tutelate”, conferma Barbara Passerella,direttore del bimestrale “Lem” sulle culture e minoranze inEuropa pubblicato dall’Istituto culturale mòcheno di Trento.

Di qui la necessità di costruire “reti” di salvataggio con lacodifica di linguaggi tramandati per via orale: come quelli,sembra di capire, dei mòcheni (1300 parlanti nel Trentino) odei cimbri (520 parlanti).

Possibilmente, conclude la studiosa, con la collaborazionedi quegli stessi montanari che fino agli anni Settanta eranoscesi a valle per sfuggire a condizioni drammatiche di miseriae abbandono. Un soffio di speranza, un invito a pensare posi-tivo anche nell’incerto contesto delle identità alpine? La sto-ria e l’economia della val dei Mòcheni sono lì a testimoniaredi una “coscienza di sé” che non si può liquidare sbrigativa-mente. E Salsa non dimentica di avere da una vita l’aquila delCAI appuntata al bavero della giacca sottolineando, in defini-tiva, come l’alpinismo abbia compensato in parte la dissolu-zione della cultura locale, facendo nascere un turismo alpinorispettoso dell’ambiente e delle tradizioni. ■

L’arco alpino occidentale è caratterizzato dalla presenza diuna consistente rete viaria d’alta quota che si stima este-sa per almeno 2000 km dal Verbano al Mar Ligure. Essa ècostituita da:

Strade ex militari, costruite in diverse fasi storiche tra il1700 e il 1940, epoca nella quale venne portato a compimentoil cosiddetto “Vallo Alpino”, un imponente sistema di strade edi opere di difesa che attraversava l’intero arco alpino occi-dentale quasi senza soluzione di continuità. Ne sono princi-pali testimoni la “Linea Cadorna” tra Varesotto e Verbano,nonché gli scenari strategico-militari di tutte le valli alpine ein particolare delle valli Orco-Lanzo, Susa-Chisone, Po-Varaita-Maira-Grana, Stura di Demonte, Colle di Tenda-Roia,nonché delle Alpi Liguri.

Strade bianche d’alta quota, costruite a integrazione dellafitta rete di strade militari con lo scopo di assicurare i collega-menti intervallivi, raggiungono quote ragguardevoli, moltesopra i 2000 m (Colli delle Finestre, di Sampéyre, della Boaria),alcune sfiorano i 2500 m (Colli dell’Assietta, di Valcavera) e unasupera addirittura i 3000 m (M. Chaberton).

Questo vasto complesso viario di straordinaria bellezza,dotato di pregevoli manufatti, ardite opere d’arte e di difesa epoderose fortificazioni, è stato realizzato con massimo ingegnoe perizia, a prezzo di grandi sacrifici. Lungo queste strade sisono svolte le vicende umane dei nostri predecessori per alme-no tre secoli, in tempi di pace ma soprattutto di guerra. Trattasiquindi di un patrimonio di eccezionale valenza storico-cultura-le che ben si integra nel paesaggio montano e ne caratterizzaprofondamente l’aspetto, che merita di essere tutelato, valoriz-zato e correttamente utilizzato a fini escursionistici, cicloe-scursionistici e di turismo equestre.

Per il conseguimento delle proprie finalità statutarie il ClubAlpino Italiano “opera per la conservazione della cultura alpi-na e per la pratica di ogni attività connessa con la frequenta-zione e la conoscenza della montagna; assume e promuoveiniziative atte a perseguire la difesa dell’ambiente montano ein genere delle terre alte, anche al fine di salvaguardare dallaantropizzazione le zone di particolare interesse alpinistico onaturalistico”.

In ossequio a tali principi, il Club Alpino Italiano, valutatepositivamente le tematiche connesse alla tutela, valorizzazionee corretta utilizzazione delle ex strade militari e bianche d’altaquota dell’arco alpino occidentale, intende promuovere le sot-toelencate iniziative.1. istituzione, nell’ambito dell’Area LPV e sotto il coordinamen-

to del GR Piemonte (in quanto regione con la maggioreestensione di tali strade), di un “Gruppo di lavoro interdisci-plinare (escursionismo, cicloescursionismo, TAM) per le

Un patrimonio dCuneo 2008

Il convegno “Le strade militari alpine, un patrimonioda conservare”, tenutosi il 19 aprile nell’ambito dellaterza edizione del Festival della montagna di Cuneo,ha dato l’opportunità al Club Alpino Italiano direndere nota la propria posizione in merito al delicatoargomento. Ecco la relazione illustrata da GianfrancoGaruzzo del Comitato direttivo centrale.

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strade d’alta quota” con il compito di raccogliere la docu-mentazione storica, tecnica, ambientale e naturalistica relati-va alle stesse e di stabilire rapporti collaborativi e scambi diesperienze con altre associazioni, italiane ed estere, impe-gnate in analoghe problematiche;

2. costituzione di un catasto delle strade ex militari e bianched’alta quota, con priorità per quelle piemontesi, vista la giàavviata opera di coordinamento del catasto sentieri da partedella Consulta regionale per la sentieristica costituita pressol’Assessorato alla montagna della Regione Piemonte;

3. inserimento delle strade nell’ambito degli Itinerari Storici edelle infrastrutture ad esse connesse nel circuito degli eco-musei;

4. sensibilizzazione degli enti pubblici territoriali per una rigo-rosa regolamentazione della viabilità, e in particolare:- chiusura regolamentata (totale, parziale o stagionale) (ad

esempio: la ZTL Montana del Comune di Bardonecchia e lachiusura della Via dell’Assietta nei giorni festivi di agosto2007);

- divieto di circolazione dei mezzi motorizzati privati (moto-ciclette e fuoristrada);

- divieto di organizzazione di raduni motoristici;- libera circolazione dei mezzi motorizzati per i residenti

sino alle loro abitazioni, per i valligiani per raggiungere glialpeggi, per le emergenze antincendio, nonché per gli inter-

venti di soccorso;5. sensibilizzazione degli enti pubblici territoriali per un’attenta

programmazione e una puntuale realizzazione degli interven-ti di manutenzione al fine di prevenire il naturale degrado;

6. interventi dissuasivi presso gli enti pubblici territoriali perimpedire anacronistiche opere di asfaltatura (ad esempio: lastrada del Colle delle Finestre nel 2005);

7. formazione/aggiornamento, a livello interdisciplinare, percreare una base comune di conoscenze/competenze tra idiversi operatori sulle problematiche della viabilità alpina el’uso della stessa per fini escursionistici.Solo in tal modo il grande patrimonio delle strade ex militari

e bianche d’alta quota potranno essere restituite a una fruizio-ne consapevole e rispettosa dell’ambiente montano dove gliunici segni di passaggio sulla sede viabile dovranno essereorme di scarpone, lunghe strisce corrugate o zoccoli ferrati.

Gianfranco Garuzzo

Comitato direttivo centrale del Club Alpino Italiano

o da conservareLa bella strada militare che da Bardonecchia sale fino al poggio delleTre Croci (da “Strade e sentieri del vallo alpino” di Diego Vaschetto,Edizioni del Capricorno, Torino).

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La bandiera olandese sventola sullacinquantaseiesima edizione delTrentofilmfestival con la Genzianad’oro “Gran Premio città di Trento”

alla regista Jiska Rickels, autrice di “4Elements”, film-sinfonia sul diuturnoimpegno dell’uomo con gli elementi pri-mari terra, acqua, fuoco e aria. Secondola giuria formata dal regista MaurizioZaccaro (presidente), Tue Steen Mueller(Danimarca), Sylviane Neuenschwander-Gindrat (Svizzera), Elio Orlandi e SibaShakib (Iran) è questo “il miglior film chein assoluto corrisponde agli obiettivi cul-

turali del festival”. Note liete amche perla Genziana d’oro del Club Alpino Italianoa “Au delà des cimes” del francese RemyTezier mirabilmente interpretato dall’al-pinista francese Catherine Destivelle dicui riferisce in queste pagine PieroCarlesi tracciando un primo bilanciodella rassegna. Che quest’anno ha rag-giunto un nuovo traguardo: uno spettaco-lare portale informatico definito “web-tv”con brevi spezzoni dei film in concorsoche era possibile votare cliccando. E conun palinsesto, una redazione, intervistedal vivo. Le cifre di questo festival “paral-lelo” a portata di mouse risultano piutto-sto eloquenti: 22 mila sarebbero stati icontatti secondo i primi trionfali bolletti-ni. Meglio di così...

Più che positivo anche il bilancio diMontagnalibri il cui tendone si è rifatto illook a due passi dal Centro Santa Chiarache rappresenta il fulcro della rassegna.Tra gli scaffali il CAI era presente con duebelle rassegne: quella dedicata dall’omo-nima fondazione ad Antonio Berti, leg-gendario cantore delle Dolomiti orientali;e quella allestita dalla Biblioteca naziona-le nel cinquantennale della conquista delG4, in evidenza le prime pagine delloScarpone che seguì “in diretta” l’impresadi Walter Bonatti e Carlo Mauri.

Importante è stata infine l’impronta delCAI anche nel settore dell’editoria con iriconoscimenti assegnati nell’ambito delprestigioso Premio Itas (vedere in questonumero e anche nel precedente la rubrica“Vetrina”) al libro del presidente generalesul tramonto delle identità tradizionali e aun volume realizzato dai benemeriti ope-ratori naturalistici del Club alpino.

R.S.

Nel firmamento del cinema dialpinismo brilla la stella dellaDestivelle, protagonista delfilm “Au delà des cimes”. Il Gran premio “Città diTrento” assegnato a un’altradonna, una regista olandese

Catherine Destivelle risponde agli applausiall’annuncio della vittoria. Da oltre vent’annisulla breccia, dopo l’esordio nelle gare diarrampicata l’alpinista francese si è impostanell’alpinismo ripetendo in solitaria (1990) ilpilastro Bonatti al Petit Dru e realizzandonotevoli invernali sulle pareti nord dell’Eiger,delle Grandes Jorasses e del Cervino.

• Gran premio Città di Trento “Genziana d’oro” a “4 elements” (nella

foto in basso) di Jiska Rickels (Olanda)

• Premio del Club Alpino Italiano “Genziana d’oro” per il miglior film

di alpinismo a “Au delà des cimes” di Rémy Tezier (Francia).

• Premio Città di Bolzano “Genziana d’oro” per il miglior film di esplo-

razione a “Heimatklange” di Stefan Schwietert (Svizzera).

• Genziana d’argento per il miglior cortometraggio a “Il neige à

Marrakech” di Hicham Alhayat

(Svizzera).

• Genziana d’argento per la miglior pro-

duzione televisiva a “Journey of a red

fridge” di Lucian Muntean e Natasha

Stankovic (Serbia).

• Genziana d’argento per il miglior contri-

buto tecnico-artistico a “Schafskalte” di

August Pflugfelder (Germania).

• Premio della giuria a “Daughters of

wisdom” di Bari Pearlman (Stati Uniti

d’America)

Le Genziane

Il premio del CAI alla grande alpinista

Catherine in vetta

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LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 11

Quale il bilancio di questa edizione del Trentofilmfestival,almeno per quanto riguarda i film di alpinismo? Intantooccorre subito rilevare che l’annata è stata più che posi-tiva. Si sono visti a Trento diversi bei film e fra tutti l’ec-

cellente “Au delà des cimes” di Rémy Tezier, con CatherineDestivelle superba protagonista di un’opera di altissima quali-tà, girata in alta definizione, che ripercorre la storia alpinisticae umana di una delle più estroverse e capaci rappresentantidell’alpinismo femminile di tutti i tempi.

Un altro film che ha particolarmente impressionato, annun-ciato da un gran battage, è “The beckoning silence” di LouiseOsmond, dove Joe Simpson racconta una delle epiche impreseche hanno costellato la conquista della parete nord dell’Eiger.Qui si torna indietro di oltre settant’anni, al 1936, quando arrivaai piedi della terribile parete Toni Kurz con i suoi tre compagni.Una ricostruzione perfetta. Splendido per le scene di arrampi-cata è invece “The Wall” del sudcoreano Lim Il Jin. Non si trat-ta di un puro exploit tecnico: qui l’arrampicata del climber sipone in parallelo con il superamento degli ostacoli che s’incon-trano nella vita di tutti i giorni. Interessante per la panoramicache offre sul talento dei climber britannici è invece “MagicNumber” di Alastair Lee, girato al seguito di alcuni tra i più fortiarrampicatori inglesi. Le riprese di alcuni passaggi estremi di 8ce di 9a fanno di quest’opera una chicca per tutti coloro cheamano il supertecnicismo dell’arte arrampicatoria. E ancora da

segnalare “G IV e GIII - The forgotten giants” di SebastianAlvaro, girato al seguito di un gruppo di alpinisti spagnoli, tracui Alberto Inurrategi, impegnati a salire i due colossi delKarakorum. Tra i film di alpinismo fuori concorso da segnalare“Facing obsession” di Jochen Schmoll, girato al Cerro Murallonin Patagonia con Stefan Glowacz: un film piacevole e ben mon-tato. “La montagne perdue” di Christian Deleau riprende nonsenza commozione la triste fine di Jean Christophe Lafaille sulMakalu, “Gli anni dei lunghi inverni” di Gianni Rusconi com-menta un periodo intenso dell’alpinismo quale quello dellaricerca delle prime vie invernali negli anni Settanta, quando lecordate dei fratelli Rusconi erano tra le più competitive.

Chiudiamo questa passerella con “Il grande sogno” diErmanno Salvaterra, un’opera un po’ casalinga del fortissimoalpinista trentino, che racconta il tentativo, non concluso, dicompiere la lunga traversata in Patagonia di quattro famosipilastri di granito, dal Cerro Standhardt alla Punta Herron, allaTorre Egger e al Cerro Torre.

Piero Carlesi

Sezione di Milano e GISM

•Premio Museo usi e costumi

della gente trentina a

“OSSignùr! La montagna assi-

stita” di Sandro Gastinelli e

Marzia Pellegrino.

•Premio Città di Imola a

“Martha. Memorie di una stre-

ga” di Giovanni Calamari.

•Premio Solidarietà Cassa rura-

le di Trento a “Dalai Lama

renaissance” di Khashyar

Darvich (Stati Uniti d’America).

•Premio “Mario Bello”

(Commissione cinematografica

centrale del CAI) a “The wall” di

Lim II Jin (Sud Corea).

•Premio “Andrea Morelli” a

“Grande traversata delle Alpi -

GTA” di Achim Burkart e Gül

Yavuz (Germania).

•Premio Studenti università di

Trento e Innsbruck a “Un Noel

au Tibet” (Francia).

•Premio della stampa “Bruno

Cagol” a “Au delà des cimes”

di Remy Tezier (Francia).

Altri premi

Al Centro Santa Chiara, incalzato

dalle domande di Pietro Crivellaro

e con il supporto di una ricostru-

zione filmata da Lothar Brandler, il

grande alpinista francese Pierre

Mazeaud ha rivissuto il dramma del

1961 sul Pilone del Frenèy sul Monte

Bianco, quando quattro compagni per-

sero la vita e lui stesso si salvò grazie a

Walter Bonatti. Ha anche raccontato

della via dei francesi alle Lavaredo con

cinque bivacchi e 250 chiodi e della

sua carriera di uomo politico: dapprima

ministro dello sport e della gioventù e

poi presidente della Corte costituziona-

le. A Trento Mazeaud ha ritrovato con

piacere vecchi amici come Rolly

Marchi, Kurt Diemberger (che girò le

sequenze in quota del film sulla prima

salita francese all’Everest), Spiro Dalla

Porta Xydias e Brandler (che lo filmò

sulle Lavaredo). Durante la serata il

presidente generale del CAI Annibale

Salsa ha voluto appuntargli sul petto il

distintivo del Club alpino accademico

italiano. Come sempre il presidente ha

poi partecipato alla cerimonia conclusi-

va del festival insieme con altre perso-

nalità dell’associazione tra cui i vice-

presidenti generali Valeriano Bistoletti e

Umberto Martini e il presidente delega-

to della Biblioteca nazionale Gianluigi

Montresor. Nella foto, da sinistra,

Mazeaud, Crivellaro e Salsa.

Onore al grande Mazeaud accolto nell’Accademico

L’alpinismo fa ancora spettacolo

Nel prossimo numero una più esauriente panoramicadella 56ª edizione del TrentoFilmfestival con nuovicontributi di Piero Carlesi e Lorenzo Revojera.

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Tra gli eventi organizzati per celebrare il novantesimo anni-versario della fine della prima guerra mondiale va segna-lata una manifestazione che in Lombardia, il 17 agosto alpasso del Gavia, coinvolgerà gruppi alpini, musei, bande,

centri di studi storici, sezioni del CAI, stazioni del Corpo nazio-nale soccorso alpino e speleologico, organizzazioni varie sia diparte valtellinese e camuna, sia della trentina Val di Sole (lamanifestazione verrà “clonata” il 3 settembre in Val di Pejo).

Del “comitato organizzatore” fa parte il portale “Alpinia”(www.alpinia.net) che in occasione del suo decennale organizzain Valtellina un trekking di 9 giorni lungo il Sentiero della Pace,che prenderà il via l’11 agosto da Livigno toccando la prima lineadi combattimento tra gli alpini italiani e gli Standschutzenaustro-ungarici durante la Grande guerra nel 1915 - 1918. Il 17agosto d’obbligo il passaggio al Passo del Gavia in memoria deicaduti delle battaglie del San Matteo, le più alte della storia(3.678 m). Il trekking si concluderà il 20 agosto al Passo delTonale. Sarà comunque possibile percorrerne solo alcuni tratti.Le iscrizioni sono aperte.

“Alpinia” annuncia anche la realizzazione di un libro di grandeformato con immagini inedite intitolato “Battaglie per il SanMatteo”, opera gemella di “Battaglie per la Trafojer” appenauscito (http://www.alpinia.net/editoria/libreria/scheda_trafo-jer.php), autori Giuseppe Magrin, Giovanni Peretti e UdalricoFantelli. Le battaglie di agosto e settembre del 1918 sul SanMatteo assumono particolare importanza in quanto vi sono stateparecchie decine di vittime, dall’una e dall’altra parte, e molti deicorpi sono ancor oggi custoditi dai ghiacci. Per maggiori infor-

mazioni e per iscriversi al trekking http://www.alpinia.net/sen-tiero_della_pace/index.php

NELLE DOLOMITI SPETTACOLI E SFILATENella prima settimana di luglio, dall’1 al 6, anche nei comuni di

Cortina d’Ampezzo, Badia e Livinallongo del Col di Lana, diver-si eventi commemoreranno i novant’anni dalla fine della Grandeguerra. Da segnalare a Cortina la sfilata della Fanfara dellaBrigata Julia lungo il Corso Italia con il concerto in Conchiglia ela giornata di dimostrazione con prove di abilità per bambini eragazzi organizzata dal Comando truppe alpine.

Giovedì 3 e venerdì 4 sempre a Cortina è in programma il con-vegno “Dalle rovine al parco divertimenti?” su conservazione erestauro del paesaggio della Grande guerra.

Venerdì 4 alle Torri di Falzarego è prevista un’esercitazionealpinistica del Comando truppe alpine. Sabato 5 tra PassoFalzarego, Arabba e Livinallongo del Col di Lana resa degli onoriai caduti presso i cimiteri-sacrari della zona, visita ufficiale almuseo all’aperto, rancio al passo Falzarego; in serata spettacolocon cori e lettura di brani d’epoca, proiezione di immagini sui sitirecuperati. Domenica 6 “1918-2008 dalla Grande guerraall’Europa unita, cerimonia commemorativa e “Premio fedeltàalla montagna”. Per maggiori informazioni: Lagazuoi 5 TorriTurismo - [email protected] - 0436.2863. ■

EVENTI Le celebrazioni della Grande guerra

12 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Dal 21 al 28 giugno le Valli di

Lanzo, a meno di un’ora d’auto

da Torino e a mezz’ora dall’aero-

porto di Caselle, ospiteranno l’11°

Settimana nazionale dell’escursioni-

smo del Club Alpino Italiano. Infinite

sono le possibilità per gli amanti delle

camminate in montagna, come infor-

ma un esauriente opuscolo della

Comunità montana di Lanzo che offre

il patrocinio insieme con la Regione

Piemonte, il Museo nazionale della

montagna e il Gruppo di lavoro

Trenotrekking. Particolare non trascu-

rabile. Le Valli di Lanzo conservano,

oltre alla loro identità montanara, una

tradizione gastronomica secolare

legata a piatti semplici e genuini che

richiamano gli antichi sapori di un

tempo. Il programma delle escursioni

che è possibile scaricare dal sito

www.vallidilanzotrekking2008.it si apre

il 22 giugno con un’escursione su un

sentiero natura con posa

della segnaletica e dimo-

strazione della sistema-

zione del sentiero stesso.

In calendario anche tre

trekking: il tour della

Bessanese (dal 24 al 27),

il tour dei rifugi delle valli

(dal 23 al 27) e il tour delle

valli attraverso la GTA - Via

Alpina (dal 23 al 26). Tra gli eventi col-

laterali il trenotrekking da Torino a

Lanzo (il 21), il 10° Meeting nazionale

della sentieristica CAI (il 21 e 22), uno

spettacolo dei gruppi folcloristici locali

(il 22), una rassegna fotografica di

immagini naturalistiche (Cantoira),

un’esibizione di cori alpini (il 23), un

convegno sulle minoranze linguistiche

(il 25) e nello stesso gior-

no un’escursione notturna

nel Parco naturale della

Mandria con visita ai

Giardini reali e alla reggia

di Venaria, un convegno

sulla Via Alpina (il 27) e

una serata alpinistica

nella stessa giornata.

Sabato 28 a Lanzo ceri-

monia di chiusura.

Per informazioni e prenotazioni contat-

tare il Consorzio operatori turistici Valli

di Lanzo, tel e fax 0123.521149,

email: [email protected]

Settimana dell’escursionismo

Appuntamento nelle Valli di Lanzo

Trekkingin trincea Reparti degli alpini in

marcia verso il Passodel Tonale dove il 20

agosto si concluderà iltrekking lungo il

Sentiero della pace.

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A88 anni se ne è andato il23 aprile nella sua Val diSole (TN) Cesarino Fava,personaggio tenacemen-

te al centro del dibattito sull’alpi-nismo moderno, depositariodella storia del Cerro Torre chelo vide nel ‘59 impegnato conCesare Maestri e Toni Eggernella controversa scalata sullaparete est. “Di Cesarino vorreidire che la sua scomparsa è unagrande perdita per noi tutti.Generoso com’era e così sensibile e profondo nella sua modestia”.Questo è stato, nell’apprendere la dolorosa notizia, il commento diMirella Tenderini che nel 1999 curò il suo libro autobiografico “Terradi sogni infranti” (CDA, collana “Le tracce”).

Nato a Malé, nei primi anni del dopoguerra Cesarino emigrò inArgentina e trasferì nelle Ande la sua passione alpinistica. Subì serieamputazioni a entrambi i piedi scalando l’Aconcagua, ma questo nonlo distolse dal praticare anche in tarda età l’alpinismo: nel 2003, a 81anni, ha aperto con Elio Orlandi una via di roccia alla parete sud dellaCima d’Ambiez con difficoltà di 4° e 5°, battezzata Patacorta con rife-rimento alla sua statura (LS 8/99, pag. 26).

Protagonista nel 2003 al Filmfestival di Trento di un film di Orlandi(“Non la vogliono capire”), è tornato nel 2006 sullo schermo dellarassegna nel reportage di Gianluigi Quarti e Tiziano Gamboni“Cesarino e i colori della vita”, che ben rappresentava il personaggioattraverso interviste girate a Malé, a Buenos Aires e in Patagonia,dove ancora vivono e lavorano i suoi figli.

Cesarino sapeva raccontare le storie con l’antica sapienza dellagente di montagna. Il suo modo di conversare era indimenticabile:tutto scatti, argute osservazioni, frecciate non prive di veleno, gliocchi chiari e mobilissimi. E ogni volta ci si domandava come faces-se ad andare per monti con quegli scarponcini che sembravano pic-coli perfino per un bambino.

Sullo Scarpone (numero 17/1991) aveva riaperto il libro delle gran-di conquiste in Patagonia raccontando come il suo destino si fosseintrecciato con quello del grande amico Cesare Maestri al quale, nellaterribile esperienza del ‘59, aveva salvato la vita raccogliendolo esau-sto al termine della discesa dal “grido pietrificato”. “Io non so”, haraccontato in quella circostanza, “se Maestri ed Egger siano arrivatiin cima al Torre, o no. So solo che non ho il diritto di dubitare che cisiano arrivati”.

Il nostro giornale si è occupato di lui (settembre 1999) anche peruna brillante scalata al Campanil Basso con l’amico Maestri comecapocordata e più tardi alla Tosa nel Gruppo del Brenta, ancora conMaestri e con il nostro redattore. “La montagna è stata trasformata inun mezzo per uscire dall’anonimato e soddisfare gli sponsor”, hascritto nell’agosto 2003 in queste pagine intervenendo nel dibattitosull’alpinismo di questi tempi. Una testimonianza che dovrebbeindurre gli alpinisti di oggi a farsi un esame di coscienza.

Ser

ADDII Fava, eroe della Patagonia

L’eredità di Cesarino

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14 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Leggere la montagna come un librodi storia per poterla frequentare evivere come luogo concreto dotatodi identità. Questo lo spirito che

anima il progetto “Le Fortezzedell’Imperatore” con il propositodi far scoprire le operemilitari chehanno segnato ilterritorio trentino dametà Ottocento allaGrande guerra: unlavoro durato mezzo secolo per costrui-re un baluardo inespugnabile a difesadell’Impero asburgico di fronte allanascente Italia.

Andare alla scoperta delle opere recu-perate e bene conservate è un modo peraddentrarsi in questi luoghi in manieraintelligente. Perché, come scrive l’alpini-sta ed esploratore Reinhold Messner,testimonial della proposta, “la montagnaè dimensione spirituale, viaggio nell’esi-stenza”.Il progetto vede schierate cinqueApt che hanno collaborato alla realizza-zione di questo servizio (vedere box):Trento, Monte Bondone e Valle deiLaghi, come capofila, e Valsugana,Altipiano di Folgaria Lavarone eLuserna, Rovereto e Vallagarina, eIngarda Trentino. Per ogni zona vengonoproposti pacchetti-vacanza con 4 o 5 iti-nerari: trekking nella natura ma anchenella storia, lungo un percorso dal capo-luogo alla Valsugana, al Garda..

GLI ITINERARI PRINCIPALI

Zona di TrentoDal Monte Celva al Bondone sono

molte le fortificazioni da sco-prire. Tra i diversi itinerarinon può mancare il Giro delSorasass che porta fra l’al-tro al Forte di Cadine, una“tagliata” che sbarrava la

via per il Garda, oggi completamenterestaurato e che sta per diventare centrodi documentazione permanente di tuttoil sistema dei forti del Trentino.

Busa Granda (1.500 m)Partenza dalla località Compet a

Vetriolo. Si prosegue su mulattiera per

circa un’ora fino ai trinceramenti austro-ungarici con postazione di artiglieria.Rientro per lo stesso percorso. Tempo dipercorrenza: circa 2 h e mezzo. Facile.

Val di Gresta - Monte CreinoI manufatti militari, ancora oggi ben

conservati e visitabili, facevano partenegli anni 1915-18 della prima lineaaustro-ungarica che collegava il settoredel lago di Garda a quello dellaVallagarina. Sono percorribili lunghitratti di trincea e sono visibili postazio-ni di artiglieria. Dalla cima del monteCreino si gode un suggestivo panoramadel Trentino meridionale: dal gruppodel Pasubio alla Vallagarina, al lago diGarda, all’Adamello. Da Ronzo Chienissi prosegue fino alla località SantaBarbara da dove si sale sul monteCreino e si raggiungono le trincee dellacima. I percorsi sono facili, con pocodislivello, adattto anche per le scuole.

La Tagliata del PonaleEccezionale sistema fortificatorio in

galleria, la Tagliata del Ponale è costi-tuita da un complesso di corridoi e trin-cee scavate direttamente sopra il lagodi Garda in posizione panoramica nelperiodo 1904/1918. La si raggiunge daRiva del Garda (78 m) seguendo la S.S.45 bis verso Limone e al primo biviodopo la centrale Idroelettrica si sale adestra per la vecchia strada della Val di

Un’iniziativa con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento

Le Fortezze dell’Imperatore

Fortificazioni del Monte Celva (foto M. Montibeller).

Pacchetti-vacanza con 4 o 5trekking nella natura ma anchenella storia, lungo un percorso cheva dal capoluogo al lago di Garda

Condizioni e agevolazioni particolarisono previste per gruppi e sezioniCAI in visita agli itinerari delleFortezze dell’Imperatore. Contattando via mail o per telefonole cinque aziende turistiche partnerdel progetto sarà possibile chiederel’invio di cartine geografiche e altromateriale informativo e documenta-le a completamento delle indicazionisui percorsi disponibili sul sitowww.fortezzeimperatore.it

Offerta ai soci

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Ledro. La parte indubbiamente più spet-tacolare è la lunga scalinata che scendedalla terza galleria fino al livello del lagocon quattro grandi aperture verso ilGarda. Dislivello 100 m, tempo com-plessivo ore 1,30, difficoltà media.

Sul Trekking della storiaL’Altopiano di Folgaria, Lavarone e

Luserna porta i segni della Grande guer-ra, in particolare le sette fortezze austro-ungariche protagoniste della cosiddettaGuerra dei forti. Siamo sul Trekking dellastoria. Difficoltà media. Il Trekking puòessere percorso a tratti, con dislivellidiversi, a seconda delle destinazioni.

Monte ZugnaUno dei luoghi di maggiore attrito fra i

due eserciti nel Trentino meridionale èstato il Monte Zugna. Dalla sua cima losguardo si allarga su Rovereto, laVallagarina, la Vallarsa e il Pasubio. DaMalga Zugna si sale alla cima del monte(1864 m), da dove una mulattiera rag-giunge Passo Buole, teatro della battagliadi arresto dell’offensiva austriaca nelmaggio del 1916 (la “Strafexpedition”).Sulle sue pendici di grande interesse ilcampo trincerato di Matassone.

Maggiori dettagli sul sito

www.fortezzeimperatore.it

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 15

Il forte delle Benne(foto M. Montibeller).

Dove rivolgersi

APT TRENTO, MONTE BONDONE,

VALLE DEI LAGHI

Via Manci, 2 - 38100 Trento

Tel. 0461.216000 Fax 0461.216060

[email protected]

www.apt.trento.it

VALSUGANA

Villa Sissi - Loc. Parco, 3

38056 Levico terme

Tel. 0461.706101 fax 0461.706004

[email protected]

www.valsugana.info

APT ALTOPIANO DI FOLGARIA,

LAVARONE E LUSERNA

Via Roma, 67 - 38064 Folgaria

Tel. 0464.724100 fax 0461.720250

[email protected]

www.montagnaconamore.it

APT ROVERETO E VALLAGARINA

Corso Rosmini, 6 - 38068 Rovereto

Tel. 0464.430363 fax 0463.435528

[email protected]

www.aptrovereto.it

INGARDA TRENTINO AZIENDA

PER IL TURISMO S.P.A.

Largo Medaglie d’Oro al Valor

Militare, 5 - 38066 Riva del Garda

Tel. 0464.554444 fax 0464.520308

[email protected]

www.gardatrentino.it

Proposte legate e ispirate a un turismo intelligente e

moderno, che sia conoscenza dei luoghi, dell’ambien-

te e delle vicende dell’Uomo: un turismo che sia ricer-

ca di valori e contenuti, incontro e confronto. Credo sia una

formidabile prospettiva di lavoro per quanti, nelle zone di

montagna, vivono di turismo: e vogliono realizzare progetti

di crescita sociale ed economica all’insegna della sosteni-

bilità e dell’equilibrio con la natura, con le popolazioni, la

loro identità e soprattutto il loro passato.

Dobbiamo avere sacro rispetto della gente di montagna e

della loro storia; le montagne sono un libro aperto dedicato alla storia delle popo-

lazioni, quelle del Trentino e di tutto il mondo. Perché le montagne sono sempre

state luogo di vita e d’incontro, di confronto fra l’Uomo e la Natura.

Sulle montagne è scritta la storia della gente. Basta che noi viaggiatori del ven-

tunesimo secolo - spesso troppo frettolosi, distratti e superficiali - sappiamo

abbandonare l’ansia e la frenesia della velocità che pervade la nostra esistenza.

E camminando sui sentieri, ci fermiamo ogni tanto a guardare, indagare e riflet-

tere, a pensare. La montagna è dimensione spirituale, viaggio nell’esistenza.

Tutto questo si arricchisce di ulteriori valori e contenuti se a entrare in gioco

sono le grandi vicende che novant’anni or sono hanno segnato e determinato i

destini dell’Europa. Proprio su queste montagne, al confine fra mondo italiano e

tedesco, il conflitto è stato un fitto e lacerante groviglio di incredibili sofferenze,

eroismi, tragedie.

In questo senso i Trekking delle Fortezze dell’imperatore proposti dalle aziende

per il turismo di Trento, Folgaria, Valsugana, Riva del Garda e Rovereto sono una

proposta preziosa: perchè proprio attraversando questi territori il viaggiatore

intelligente e sensibile avrà modo di rivivere emozioni e situazioni appartenute a

chi, 90 anni or sono, ebbe parte nel tragico gioco del conflitto.

In nessun luogo delle Alpi e dell’Europa vi è una così alta concentrazione di for-

tezze e manufatti realizzati in territorio di montagna: ed un viaggio attraverso le

fortezze realizzate nel Trentino sarà per questo come navigare solcando il mare

della storia, in vista delle magiche Dolomiti.

Reinhold Messner

“Un turismo intelligente e moderno”

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16 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Da luglio a settembrealla Alexander Hall diCortina d’Ampezzouna mostra anticiperà

i festeggiamenti per il cente-nario dell’incoronazione diAlberto I, terzo re del Belgio,padre di Maria Josè di Savoia,ultima regina d’Italia: il perso-naggio che negli anniNovanta fu al centro dellabella mostra del Museomon-tagna “Picchi, piccozze ealtezze reali”.

L’evento, annunciano gliorganizzatori, è stato pensatoper raccontare la storia di unsovrano energico e coraggio-so, un re cavaliere, ma soprat-tutto un re appassionato diDolomiti e di Cortinad’Ampezzo che fu proprio luia scoprire nel 1907 eleggen-dola a meta turistica delgotha internazionale.

Il progetto della mostra è diRoberto Casanova Rosolo,ricerche storiche di CarloGandini, fotografie stereosco-piche della collezione FrancoGaspari, fototografie dell’ar-chivio Gandini e della colle-zione Gaspari, testi e video-proiezione stereoscopica diVinicio Stefanello, proiezionee restauro immagini di

Antonello Satta. Web-site:www.kingandqueen.eu

Lessinia■ La quattordicesima edi-

zione del Film festival

della Lessinia (vita, storia etradizioni in montagna) diret-to da Alessandro Anderloni sisvolgerà dal 23 al 31 agosto aBosco Chiesanuova (VR)[email protected],tel 045.6799216.

Bouldering■ “Devero Block”, radunoboulder all’alpe Devero, sisvolgerà il 7 e l’8 giugno.Preiscrizoni: www.devero-block.it

Tedofori■ “No ai tedofori sull’E-

verest” era il titolo del docu-mento diffuso il 13 aprile dalGroupe Haute Montaigne,associazione francese di alpi-nisti fondata nel 1919. La sca-lata dei portatori della fiacco-la di Pechino 2008 è statadefinita contraria ai principietici su cui si basa il GHM, trai quali il rispetto dei dirittidell’uomo e delle popolazioniautoctone. Il GHM ha invitatoi club alpini a non prestarealcuna collaborazione all’ini-ziativa. Invito prontamenteraccolto dall’Unione interna-zionale delle associazionialpinistiche (UIAA) che haritirato l’adesione alla salitacondannando le limitazioniimposte sulla montagna dalleautorità cinesi. “Stiamo sem-

plicemente difendendo esostenendo il libero accessoalle montagne”, ha spiegatoMike Mortimer, presidentedell’UIAA.

Valgrisanche■ Uno dei più suggestivi

rifugi della Valle d’Aosta,

lo Scavarda nel gruppo delRutor in Valgrisanche, è statoriaperto dopo un’integralericostruzione. Anche se nonappartiene più al CAI conti-nua a svolgere egregiamentela sua funzione.

Non solo teatro■ Sul Monte di Brianza

(LC) dal 20 al 29 giugno sisvolge la quarta edizione delfestival itinerante di teatro enatura “Il Giardino delleEsperidi”, con un ricco pro-gramma di spettacoli e con-certi nei borghi e nelle casci-ne della montagna lariana epasseggiate a cura dellaSezione CAI di Calco. Perinformazioni e prenotazioniwww.scarlattineteatro.it, tel039 9276070.

Culle■ Tra i suoi primati, Kurt

Diemberger può ora orgo-gliosamente annoverare quel-lo di essere diventato bisnon-no. Ènata infatti a Cambridge(GB) Lucia, figlia di Jana lacui madre è Ilde Diemberger,antropologa e figlia di Kurt. Alconquistatore di due ottomilainviolati le più affettuose con-gratulazioni della redazioneinsieme con il benvenuto allapiccola Lucia.

Pericolo!■ Nell’ambito dei test

legati alla sicurezza deimoschettoni Salewa sonostate riscontrate, in base a un

FILO DIRETTO Echi e notizie dal mondo della montagna

Il 12 e 13 luglio l’organizzazione “Cime di pace” organiz-

za un raduno al Viso Mozzo. Il ritrovo è al Pian del Re da

dove si procederà per il rifugio Quintino Sella. Per infor-

mazioni e prenotazioni Gianfranco Rapetta, presidente

GEAT Torino ([email protected]). Il ricavato della

vendita delle bandiere e del materiale promozionale andrà

a favore della scuola in Sierra Leone per il recupero degli

ex bambini soldato (foto), in fase di ultimazione.

Cime di pace

Un aiuto alla Sierra Leone

Cortina ritrova il “suo” re

Re Alberto I del Belgiosullo sfondo del Cristallo.

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comunicato dell’azienda, irre-golarità nel modello SUB WireG2 che hanno suggerito il riti-ro precauzionale dal mercatodi tale modello. “L’azioneavviata non deve allarmare”, èspiegato, “poiché i responsabi-li dei collaudi sottolineano chei test a cui regolarmente sotto-pongono i moschettoni vannoben oltre i consueti limiti: leprove di laboratorio sono ese-guite in condizioni estremeche nella realtà sono altamen-te improbabili”. La sostituzio-ne del modello SUB Wire G2 ègratuita. Aggiornamenti suquesta azione all’indirizzowww.salewa.it

Internet■ Sfogliando le pagine delsito di Christian Roccati(www.christian-roccati.com)è possibile ritrovare, a quantosostiene l’autore, “sia il saporedella tradizione della monta-gna semplice e trascendente,sia la voglia e la possibilitàriservata a chiunque di rag-giungere e superare i proprilimiti”. Roccati, ex atleta dialto livello (8 volte sul podio aicampionati italiani e numerosirecord), è socio CAI e mem-bro del Gruppo italiano scrit-tori di montagna; propone convideo e libri l’amore per lamontagna in ogni sua forma edisciplina, dalle grandi salitealle più semplici iniziative divolontariato.

Scialpinismo■ A Madonna di Campiglio

i francesi hanno chiuso in bel-lezza la Coppa del mondo discialpinismo 2008. Al suonodella Marsigliese, i vincitoridel 34° Ski Alp Race Dolomitidi Brenta, valevole come fina-le di Coppa, sono stati infattiFlorent Perrier e Laetitia

Roux. Succedono nell’albod’oro agli italiani DennisBrunod e Roberta Pedranzini.Con la gara di Campiglio si èconclusa anche la Coppa delleDolomiti che ha visto vincitoriMartin Riz e Orietta Calliari.

Quota 450■ Il 21 luglio partirà laseconda edizione del raduno“Quota 450” dall’ospedaleGaslini di Genova (Sturla),famoso per le cure specialisti-che ai bambini, grazie alla col-laborazione del direttore, sca-latore e skyracer GiovanniTripodi. I partecipanti andran-no a donare 450 ml di sangue.“E poi tutti a far colazioneinsieme e a parlare di monta-gna!”, annuncia l’organizzato-re Christian Roccati precisan-do che le donazioni si distri-buiranno nelle 6-8 settimaneseguenti per coprire il periodoestivo. Info: www.christian-roccati.com o www.quotaze-ro.com o www.arrampicate.it

Alpweek■ Le Alpi sono il territorio

dove tutto è possibile, dovel’innovazione assume un ruolofondamentale. Condividere,analizzare, comprendere: que-sta sarà la vera essenza dellaSettimana alpina 2008 chedall’11 al 14 giugno riunirà aL’Argentière-La-Bessée, inFrancia, scienziati, ammini-stratori locali, gestori di areeprotette, operatori della mon-tagna e semplici cittadini.Programma e modulo di iscri-zione: www.alpweek.org.

Gambrinus ■ Scade il 7 giugno il termi-ne per la presentazione delleopere per il premio letterarioGambrinus “Giuseppe Maz-zotti” che verrà consegnato il15 novembre a San Polo diPiave (TV). Info e regolamen-to presso la segreteria, tel0422.855609, email: [email protected]

In luglio l’associazione Itineraria (www.itineraria.eu) invi-

ta a “viaggiare” a piedi da Milano a Roma lungo la Via

Francigena. Chiunque può partecipare gratuitamente:

basta che sia disponibile a camminare per almeno una set-

timana e s’impegni a tenere un diario, che sarà pubblica-

to ogni giorno sul sito. La partenza dell’iniziativa denomi-

nata “Cammminafrancigena” è prevista da Milano il 30 giu-

gno, l’arrivo a Roma avverrà un mese più tardi. I parteci-

panti dovranno pagare solo i costi vivi di vitto e alloggio (in

genere molto spartano, in ostelli, parrocchie, o case priva-

te). Non è prevista una guida, né ci sarà alcun vincolo di

viaggiare in gruppo: ogni camminatore avrà a disposizione

un navigatore GPS fornito da Garmin, partner tecnico del

progetto, o in alternativa una mappa cartacea.

Parte il 30 agosto da Vinadio (CN) la “Camminata occi-

tana” che attraverserà tutta la Francia arrivando in

Spagna dopo 70 giorni e 1300 chilometri di marcia.

L’obiettivo è quello di promuovere la lingua occitana, un

patrimonio culturale condiviso dalla popolazione di 31

dipartimenti in Francia, 12 valli alpine in Piemonte, un’area

in Liguria e la Val d’Aran in Catalogna per una popolazio-

ne di circa 13 milioni di abitanti. Info: Associazione

“Chambra d’Oc” (CN), 0171.918971 - www.chambradoc.it

A passo d’uomo

Camminafrancigena

Occitania a pe’

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Popolazione e cultura delle Alpi èstato il tema di un incontro il 3 e4 marzo a Villach (Austria) orga-nizzato dai ministeri dell’Am-

biente austriaco e italiano e dal Segre-tariato permanente della Convenzionedelle Alpi. È stato il primo convegnointernazionale sull’argomento dopol’approvazione, nel 2006, di una dichia-razione sul tema da parte dei ministri

dei paesi alpini. L’incontro ha rappresentato il primo

passo concreto verso l’attuazione diuna dichiarazione dai contenuti moltoampi (vedere box in questa pagina).

Oltre a una sessione plenaria sonostati organizzati cinque workshop sutemi corrispondenti ai cinque capitolidella dichiarazione.

Ciò che è emerso con chiarezza a

Villach è il grande interesse per lepotenzialità di questa tematica. Lacoscienza di comunità, la diversità cul-turale, lo spazio di vita e di opportuni-tà, lo spazio economico e il rapportofra città e territori rurali sono temichiave per attribuire alle Alpi quelladignità endogena che oggi sembra inparte essere venuta a mancare a segui-to dei grandi cambiamenti economici edemografici degli ultimi anni.

La convergenza e lo scambio d’idee suquesti temi offrono anche l’opportunitàdi costituire reti e veri e propri centri dipotere politico nelle aree extra-urbane,oggi costrette a subire le scelte dellapolitica fabbricata in centri extra-alpinio in città alpine divenute di fatto dor-mitori per turisti.

Un forte impulso ai lavori è venutodal presidente generale del CAIAnnibale Salsa, presidente del gruppodi lavoro su popolazione e cultura cheha elaborato la dichiarazione adottatadai ministri nel 2006. Salsa, cui hannofatto eco esperti provenienti da varipaesi, ha messo in luce quanto sbaglia-te e controproducenti per la tutela dellearee montane nel mondo globalizzatosiano le scelte politiche fondate su unacompartimentazione linguistica.

Luigi Zanzi ha a sua volta evidenziatocome i centri di potere politico oggi sisiano concentrati esclusivamente nellecittà extra-alpine, con la conseguentenecessità di reinventare centri decisio-nali nelle aree montane aggregandorealtà extra-urbane accomunate da esi-genze simili, costruendo laboratori ecentri di eccellenza per l’economiarurale, attribuendo alle regioni il poterepolitico nell’ambito di un’Europa fede-rale, creando così un’unica granderegione alpina, immune da spintesecessionistiche ed egoistiche.

I lavori della conferenza sono statimoderati dal segretario generale dellaConvenzione delle Alpi Marco Onida ilquale ha concluso rallegrandosi per laricchezza di contributi forniti dai parte-cipanti coniugando in modo armonicoe intelligente fragilità territoriale eambientale con le esigenze della popo-lazione. ■

18 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

DOCUMENTI Importante dichiarazione sottoscritta in Austria

Popolazione e cultura nelle Alpi

Nella dichiarazione sottoscritta il 4 marzo a Villach i ministri

delle parti contraenti della Convenzione delle Alpi “convinti

che il valore dello spazio alpino risieda nella sua multiforme

varietà”, invitano a conservare e promuovere la diversità cul-

turale nelle Alpi, nonché a favorire il dialogo interculturale e l’avvi-

cinamento delle comunità e ritengono “che solo una politica orien-

tata alle esigenze, alle aspettative e alle idee delle persone può far

sì che le popolazioni si identifichino con i contenuti della

Convenzione delle Alpi e dei suoi Protocolli”. Nel documento viene

ribadito “il diritto delle popolazioni alpine di vivere e operare nelle

Alpi, e di godere di pari opportunità all’interno delle Alpi e rispetto

alla popolazione dei territori extra - alpini, come un orientamento

fondamentale del loro agire politico, consapevoli dell’effetto dei

cambiamenti demografici sulle condizioni di vita e di lavoro nello

spazio alpino”.

Tra gli obiettivi da attuare nell’ambito degli ordinamenti statali

vigenti e delle risorse disponibili viene indicato in primo luogo l’af-

fermazione della comune responsabilità della popolazione alpina ed

extra - alpina nella conservazione delle peculiarità culturali dello

spazio di vita alpino e in particolare nel rafforzamento della coscien-

za di comunità e dell’identità della popolazione residente.

Nel documento si fa riferimento anche alla necessità di promuove-

re la comprensione linguistica, il dialogo, la cooperazione e lo

scambio di conoscenze nell’arco alpino nonché tra la popolazione

alpina ed extra-alpina, il rafforzamento di uno sviluppo regionale

sostenibile, il riconoscimento dell’importante ruolo della società civi-

le nell’impegno per lo sviluppo sostenibile dello spazio alpino e pro-

mozione della massima trasparenza nei rapporti tra la pubblica

amministrazione e la popolazione nonché della partecipazione della

popolazione alle decisioni pubbliche che interessano la società.

Il documento si conclude con il riconoscimento dell’importanza dei

territori rurali alpini quali luoghi naturali, economici e culturali con

caratteristiche di molteplicità, eterogeneità e indipendenza, e promo-

zione di strategie integrate che siano adeguate alle loro potenzialità.

È possibile scaricare il testo integrale su www.cai.it

La Dichiarazione di Villach

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:00 Pagina 18

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Premiate aTolmezzo dueopere dedicatealla “cattedrale di granito” delleRetiche (quicome appare da un vicolo di Soglio).Camanni (“Il Grandedizionario delleAlpi”) e Salsa(“Il tramontodelle identitàtradizionali”) ai primi postinella saggistica

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 19

Importante riconoscimento a Tolmezzo (Udine) per un’operarealizzata con il patrocinio del Club Alpino Italiano. Nellasezione saggistica la sesta edizione del premio letterarioLeggimontagna consegnato il 18 e 19 aprile è andata ai 12

volumi del “Grande Dizionario - Le Alpi” (Priuli & Verlucca)curato da Enrico Camanni. “Un lavoro che non trova preceden-ti nel panorama editoriale italiano”, ha spiegato la giuria ravvi-sando un solo limite: concedere poco spazio alla sezione orien-tale dell’arco alpino. Al secondo posto, ex aequo, “Il tramontodelle identità tradizionali” (Priuli & Verlucca) del presidentegenerale del CAI Annibale Salsa e “Badile, cattedrale di granito”di Giuseppe Miotti e Marco Volken (Bellavite).

La giuria ha sottolineato il grande impegno di Salsa (vincitorea Trento anche del prestigioso Premio Itas, come si riferisce inaltra parte del giornale) nell’esaminare e analizzare le trasfor-mazioni socio-economiche e i problemi attuali del mondo dellamontagna. L’opera sul Pizzo Badile è stata invece elogiata per lastraordinaria veste iconografica e la completezza.

Al terzo posto “Dal Pordoi a Katzenau” di Maria Piaz, dell’isti-tuto culturale ladino. “Un’opera”, secondo la giuria, “che descri-ve e interpreta in maniera apprezzabile la cultura alpina attra-verso la storia di un personaggio forte del ‘900 fassano”.

Nella categoria audiovisivi il primo premio è andato al lec-chese Giovanni Rusconi per il film “Gli anni dei lunghi inver-ni” (vedere la rubrica “Vetrina”); il secondo a “La via eterna”(idem) di Giorgio Gregorio in cui l’alpinista friulana NivesMeroi racconta la celebre traversata degli Dei allo Jof Fuàrt;il terzo a “La strada dei capelli” di Fredo Valla, una storia d’al-tri tempi nella Val Maira quando gli artigiani locali vendevano

i capelli delle giovani donne ai fabbricanti di parrucche. Nella sezione narrativa primo premio ex equo a “Prigioniero

dell’Annapurna” di Jean Christophe Lafaille e a “La Via d’Uscita”di Marc Batard, entrambi editi da CDA Vivalda nella collana deiLicheni. Al terzo posto un libro famoso, “342 ore sulle GrandesJorasses” di Renè Desmaison rieditato da Corbaccio.

Nella sezione guide si è infine imposto il giovane Andrea Gaddidi Lecco con un altro volume che vede al centro il meravigliosoBadile: “Masino Bregaglia, regno del Granito” (Polaris). “Unaguida ordinata, chiara, completa per veri alpinisti”, come l’hadefinita la giuria. “Dietro la tecnica descrittiva, unita a testi raf-finati e a immagini impeccabili, si legge la passione per il Regnodel granito”. Il presidente della giuria Spiro Della Porta Xydiasha sottolineato che lo stile dell’autore si rifà a Ettore Castiglionie Antonio Berti, noti compilatori della collana “Guide dei Montid’Italia” del CAI e TCI. Al secondo posto “Monte Nanos.L’Altopiano della Bora” (Transalpina) di Ettore Tommasi eGiovanni Stegù. Al terzo Giorgio Vedovelli e Michele Zanetti conle “Escursioni sul Monte Baldo” (Cierre).

Le giurieNarrativa: Spiro Della Porta Xidias (presidente), Sergio De

Infanti, Caterina Furlan e Luciano Santin. Saggistica: GianpaoloCarbonetto (presidente), Novella Cantarutti, Gian Paolo Gri,Marcello Manzoni. Audiovisivi: Dante Spinotti (presidente),Luciano Santin, Livio Jacob, Leonardo Quaresima. Guide:Francesco Micelli (presidente), Spiro Della Porta Xidias,Luciano Santin, Gianpaolo Carbonetto. Inediti: FrancescoMicelli (presidente), Spiro Della Porta Xidias, Luciano Santin. ■

PREMI LETTERARI I vincitori di “Leggimontagna”

La Carnia s’inchina al Badile

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20 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Dalle dolci colline che sovrastanoDomodossola alle ventose prate-rie dei piani alti di Premia, daicampi terrazzati di Montecrestese

alle severe solitudini del Cistella, la ValleAntigorio è il paradiso di chi camminacon spirito di scoperta e uno sguardoalla storia e alla cultura che nell’Ossolatraboccano.

Spesso per camminare su questi sentie-ri occorrono allenamento e fiuto per lamontagna, che qui si mantiene ostinata-mente selvaggia benché la poltiglia vene-fica di Milano non disti più di un’ora emezzo di macchina. E ora c’è un motivoin più per percorrere a piedi questo“ambiente di cerniera” tra la pianura e ighiacciai della Val Formazza: la nuovaguida “Valle Antigorio: escursioni, storiae natura” di Paolo Crosa Lenz e GiulioFrangioni, ventunesima della collana“Mondo alpino” dell’editore Grossi diDomodossola (tel 0324.242743 - mail:[email protected]).

Aspetto non da poco, con il volumesulla valle Antigorio (156 pagine in for-mato 13x18, prezzo di copertina 19,50euro) la tiratura complessiva della colla-na dovrebbe aver raggiunto e superato lecentomila unità. Più che comprensibilequindi che le prime copie fresche distampa di questo libro siano state tenutea battesimo il 26 aprile a Villadossola dauna piccola folla di estimatori dei dueautori. Tra i quali, in rappresentanzadelle Sezioni Est Monterosa del CAI,

Sergio Rossi e Renato Boschi, quest’ulti-mo nella duplice veste di coordinatoredell’associazione e di presidente dellaSezione di Villadossola; e l’editore libraioCarlo Alberti il cui negozio - laboratoriodi Verbania fu inaugurato mezzo secolofa dall’illustre Giovanni Cenzato, indi-menticabile autore degli “itinerari pro-vinciali” che all’epoca costituivano unappuntamento costante nelle pagine delCorriere della Sera.

Va da se che centomila copie di unacollana nata quasi per caso vent’anni fameriterebbero riconoscimenti ufficiali efeste in pompa magna. Ma nell’appartata“Repubblica dell’Ossola” questo ambitotraguardo non esclude che sia più impor-tante restare - e giustamente, data la cir-costanza - con i piedi per terra. Così aofficiare la piccola cerimonia aVilladossola ha provveduto lo stesso edi-tore Alessandro Grossi, con l’assistenzadel redattore dello Scarpone, in occasio-ne della rassegna “La fabbrica di carta2008” che per più di dieci giorni ha dipa-nato affollati incontri con gli autori sullosfondo di un moderno salone dedicatoquest’anno all’architettura dei luoghi delVerbano Cusio Ossola, in un alternarsi diconvegni, letture, giochi a squadre tralettori di varie età.

Le guide scritte a quattro mani e inpiena sintonia da Crosa Lenz e Frangionierano allineate sugli scaffali insieme congli altri titoli che onorano questo editorelibraio le cui vetrine si aprono nella sto-rica piazza Mercato di “Domo”: titoli tra iquali l’ormai leggendario “Almanaccostorico ossolano”, affidato nel 1985 allecure di Edgardo Ferrari, e il sontuoso“Terra d’Ossola”, raccolta di saggi pub-blicata sotto l’egida del Lion’s Club.

“Certo, in vent’anni nelle nostre monta-gne molto è cambiato, e in meglio: si

EDITORIA Una collana entrata nella storia

Il 21° volume di “Mondoalpino” del libraio Grossi,dedicato ai sentieri della ValleAntigorio, è stato tenuto abattesimo nella cornice della“Fabbrica di carta” diVilladossola con gli autoriCrosa Lenz e Frangioni

Ossola dei primati

Sulle punte tra i forti

Il gesto lieve ed effimero dei danzatoricontemporanei e le strutture massiccedei forti militari: su questo suggestivoaccostamento si basa la terza edizione

della rassegna “Forts et dance” in pro-gramma dal 4 al 12 agosto nella città for-tificata di Briançon, in Francia, uno dei 14siti in cui ha operato il celebre architettomilitare Vauban.

Hip hop, danza verticale e danza moder-na, incontri tra coreografi di varie tenden-ze e tra appassionati di danza caratterizza-no questo incontro estivo “sulle punte”nella suggestiva città alpina. In cartelloneesibizioni di danze Tao, dei gruppi diMarieke de Koenig, Jerôme Aussibal, Lecil du loup, La friture moderne, ballettiaerei in parapendio con un omaggio aFrançois Veyrunes.

Infine è previsto un omaggio a FredAstaire, indimenticato interprete dellacommedia musicale hollywoodiana. Info: Pierre Osella e mail: [email protected] tél 04 76 41 08 23

Proposte

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nota un maggiore rispetto per la natura,una ricerca di nuove modalità per il turi-smo slow e sostenibile, ciaspolate e bici-clettate comprese. Da aggiungere che,mentre si assiste a un declino dell’alpini-smo classico, l’escursionismo viene pra-ticato in tutte le stagioni ed è ormai parteintegrante dell’offerta turistica: unbiglietto da visita rivolto anche agli stra-nieri con l’impeccabile rete dei sentiericurata dai volontari del Club alpino edalle Pro loco”, osserva Frangioni, istrut-tore di alpinismo del CAI e tecnico delSoccorso alpino e speleologico a lungoresponsabile della Delegazione“Valdossola” del CNSAS.

“Su questi sentieri per più di vent’anniabbiamo consumato le scarpe mettendoa repentaglio anche qualche menisco”,sorride Crosa Lenz, accademico degliScrittori di montagna e direttore delperiodico di Macugnaga “Il Rosa”. “Ilsegreto del nostro operare? Sull’esempiodelle celebri guide di Antonio Berti dedi-cate alle Dolomiti orientali, abbiamocurato in ogni dettaglio la documentazio-ne mettendo a frutto soprattutto la nostraappartenenza al territorio”.

Crosa Lenz, occorre convenirlo, haragione da vendere. Non c’è sito internetche possa fare ombra a questo “mondoalpino” cartaceo che ha conquistato ilcuore di migliaia di escursionisti, non c’èblog che possa sostituirsi al nitore di que-ste pagine accattivanti anche nella sceltadelle immagini a colori. Da leggere e con-sultare possibilmente nella penombra diuna baita o di un bosco di larici, mentre inlontananza fa immancabilmente capolinoun capriolo.

Red

Esiste dall’antichità una viabilitàtransappenninica di innegabilevalore commerciale che fin dalsesto secolo avanti Cristo univa il

porto di Spina (Comacchio)sull’Adriatico con quello di Pisa sul MarTirreno. Ora grazie al Club AlpinoItaliano (gruppi regionali dell’Emilia /Romagna e Toscana) che ha concesso ilpatrocinio un nuovo percorso vieneannunciato lungo questa direttrice. Sitratta della “Via Etrusca dei due mari”(www.viaetruscadeiduemari.it) allo stu-dio di un comitato di tecnici delle dueregioni coordinati da Gianfranco Bracci.

“Questa strada”, spiega Bracci, “vienecitata dallo storico greco Sciliace diCariando (VI - V secolo a.C.) il qualeavvalora l’esistenza di una via di comu-nicazione che consentiva di andare daun mare all’altro. A sostenere l’ipotesi diquesta strada vi sono anche i numerosioggetti provenienti dagli scavi di Spina,Bologna, Claterna, Marzabotto, MonteBibele di Monterenzio, Gonfienti diPrato. In questi siti, oltre ai soliti corredifunerari, sono stati ritrovati pezzi dilavorazione del ferro provenientidall’Elba che confermano il trafficominerario del prezioso metallo verso ilnord-est. Da Gonfienti di Prato il viaggiodelle merci proseguiva in direzionedell’Etruria meridionale, e soprattuttovia Arno, in direzione di Pisa e quindi diogni porto del Mediterraneo. È dunque

facilmente rilevabile che le città diGonfienti, di Marzabotto e il villaggio diMonterenzio, situati in modo contrappo-sto ai piedi dell’Appennino, fossero leprincipali stazioni di stoccaggio delpopolo etrusco”.

Dopo millenni di abbandono e trasfor-mazioni, con la consulenza di un team distudiosi quali Daniele Vitali (Universitàdi Bologna), Claudio Calastri(Università di Bologna), GiuseppeCentauro (Università di Firenze) insie-me con Sergio Gardini e AntonioZambrini, è stata sentita l’esigenza distudiare e ripercorrere quest’antica viatra paesaggi meravigliosi, siti archeolo-gici, parchi e riserve. Chiunque puòaggregarsi alla spedizione (prenotazio-ni: [email protected]).In otto giorni, usando mezzi ecologiciquali le gambe, la bici e la canoa, gliescursionisti si muoveranno a bassavelocità da Comacchio a Pisa con lapossibilità di partecipare ad alcuni signi-ficativi eventi: il 4 luglio Festa celtica diMonterenzio (Bo) ([email protected]), il 6 luglio cena etrusca in piazza aFirenzuola (FI) con rappresentazioneteatrale di Roberto Cacini e concertodel maestro Luciano Tristaino ([email protected]), l’8 luglioteatro etrusco sotto le stelle a PoggioCastiglioni di Prato con la prima nazio-nale di “Laris Pulenas” di Maila Ermini([email protected]). ■

TREKKING Riscoperte

La Via Etrusca dei due mari (www.viaetruscadeiduemari.it)è un’antica direttrice da percorrere a piedi e in bici

A sinistra e a destra gli autori della collanaCrosa Lenz e Frangioni. Al centro, nello stessoordine, gli editori-librai Carlo Alberti di Verbaniae Alessandro Grossi di Domodossola. All’iniziativa di quest’ultimo si deve la collana“Mondo alpino” giunta al ventunesimo volume,con una tiratura complessiva di centomila copie.

2/7 Comacchio - Campotto (Argenta)

3/7 Campotto-Agriturismo Dulcamara (Ozzano)

4/7 Agriturismo Dulcamara - Monterenzio

5/7 Monterenzio - La Martina (Monghidoro)

6/7 La Martina (Monghidoro) - Firenzuola

7/7 Firenzuola - S. Piero a Sieve

8/7 S. Piero a Sieve - Calenzano - Città etrusca di Prato (Prato)

9/7 Città etrusca di Prato - Pontedera

10/7 Pontedera - Pisa

Le prime due tappe sono previste in mountain bike, nell’ultima si

utilizzeranno canoa e/o bici da corsa o Mtb. In ogni tappa è possibi-

le unirsi al gruppo.

Tappa per tappa

Da mare a mare

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La valanga di Selvapiana di Italo Zandonella Callegher,Corbaccio, 320 pagine, 18,60 euro.

Tragedia nell’immensa tra-gedia della Grande guerra:nell’inverno del 1915 unavalanga travolge una cinquan-tina di territoriali riservistiimpegnati a servire nelleDolomiti del Comelico l’a-vamposto incaricato di con-quistare il Passo della senti-nella. È intorno a questo epi-sodio che si sviluppa unappassionante racconto cora-le sullo sfondo del gruppo

dolomitico del Popèra. Dove,a testimonianza di quegli annicupi, corre un rinomato sen-tiero degli alpini percorribileda escursionisti esperti. Civoleva probabilmente laconoscenza di queste monta-gne di Italo ZandonellaCallegher, accademico esocio onorario del CAI, non-ché il suo talento di scrittoree la sua competenza di stori-co, per spremere da ognidocumento e da ogni anfrattodella roccia testimonianze diuna vita infame che nonimpediva ad alpini eKaiserjager austriaci di effet-tuare scalate di sorprendente

livello tecnico. Nelle pagine siaffaccia con toni epici la figu-ra del grande SeppInnerkofler, le cui spogliefurono al centro di un gestoumanitario dei nostri soldati,peraltro documentato anchein un’immagine eccezionale.In appendice ZandonellaCallegher ricostruisce ammi-revolmente le biografie delleundici vittime della valanga(“uomini semplici, dediti allafatica dei campi e al durolavoro della stalla”) e offreuna piccola guida escursioni-stica per chi desidera visitarerispettosamente i luoghi dellatragedia. Un libro documen-

tatissimo e appassionante,una lettura da non lasciarsisfuggire mentre si celebrano inovant’anni dalla soffertaconclusione della Grandeguerra.

Filmistan Effetto Tibet di Nico Bosa, Vallecchi editore, collana Off the road, 325 pagine, 9,50 euro.

Due amici “affetti da evi-dente priapismo e con le sca-tole piene dei grafici in cre-scita del dinamico Nord-est”partono a caccia di avventureper l’Asia misteriosa.

Nonostante il piglio decisa-mente cool e antiretorico, l’o-pera prima del veneto Bosamette insieme con rara pro-fondità due decenni di viaggie incontri transhimalayani,sulle tracce dei grandi miticulturali che da sempre affa-scinano noi occidentali. Permisurare con sguardo amma-liato e molto consapevoleche cosa rimane oggi di quell’“effetto Tibet” descritto daigrandi esploratori del passa-to. A cominciare dal gesuitapistoiese Ippolito Desideri, ilprimo occidentale ad avermesso piede a Lhasa nel lon-tano 1716, il cui viaggio vieneripercorso dalla burrascosatroupe veneta (l’altro è il regi-sta Massimiliano Vitali,“straordinario compagno diviaggio” al quale il libro èdedicato) con l’intento difarne il film presentato alTrentoFilmfestival nel 2001con il titolo “Desideri”. Dallefantasie immaginifiche di unviaggio a lungo sognato,attraverso eterogenee lettureche vanno da Kipling aifumetti pulp degli anni ‘60, ilPaese delle Nevi emerge dalsogno e dal mito per prende-re i connotati della realtàodierna, fra militari cinesi,

VETRINA Leggere, sfogliare, guardare: le novità del mese

Un tragico inverno

Passerella prestigiosa per il Club alpinoCom’è stato preannunciato il mese scorso in questa rubrica,

Annibale Salsa si è aggiudicato con “Il tramonto delle identità tra-dizionali - Spaesamento e disagio esistenziale nelle Alpi” il “Cardod’oro” del 37° Premio ITAS del libro di montagna, nell’ambito delTrentoFilmfestival. Il volume del presidente generale del CAI, editoda Priuli & Verlucca Editori di Scarmagno (TO), racconta come letrasformazioni socio-economiche nell’età moderna hanno deter-minato la crisi dell’identità tradizionale alpina, provocando la pro-gressiva marginalizzazione dello spazio alpino (l’argomento è statotra l’altro affrontato e sviluppato in aprile a Cuneo nel corso del-l’annuale Festival della montagna di cui si riferisce ampiamente inaltra parte del giornale).

Gli altri premi ITAS sono stati così assegnati: Cardo d’argento(per la saggistica) a “Cani, camosci, cuculi (e un corvo)” di MauroCorona (A. Mondadori); Cardo d’argento (per opere che rivelinointeresse nell’ambiente montano) a “Alberi. Le colonne del cielo -Come riconoscere 100 + 1 alberi e arbusti delle montagne italia-ne” di Ugo Scortegagna (Linea Grafica Duck Edizioni, CastelfrancoV.); “Premio speciale della giuria” a Emanuela Renzetti per “La grammatica della salvezza - Ritualitàpopolare tra protezione e morte nel mondo alpino” (Priuli & Verlucca Editori). Tre le segnalazioni:“L’abisso. Ottant’anni di esplorazioni nella Spluga della Preta” di Francesco Sauro (CDA&Vivalda);“Maria Piaz de Pavarin dal Pordoi a Katzenau. Il racconto di una vita in Val di Fassa nel primoNovecento” a cura di Luciana Palla (Istitut Cultural Ladin); “Dolomiti e calcari di nordest. 150 anni divie di roccia” di Alessandro Gogna (CDA&Vivalda).

A quanto risulta, sono stati 104 i titoli di 52 case editrici sottoposti alla commissione giudicatrice.Per il CAI si è trattato di un’edizione particolarmente felice: fra le sette opere finaliste, oltre al Cardod’oro al volume del presidente generale Annibale Salsa, il Cardo d’argento ha premiato una persona-lità di primo piano della nostra associazione, Ugo Scortegagna (foto), da tempo coordinatore degliOperatori naturalistici e alla guida del Comitato scientifico nel Veneto, Friuli e Venezia Giulia. Il pre-miato ha voluto dedicare il riconoscimento a Mario Rigoni Stern sottolineando la coralità della suaopera alla quale hanno collaborato numerosi operatori naturalistici.

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Premi ITAS

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lama ieratici e avvenenti turi-ste. Confermandosi alla finecome quel “luogo dell’anima”che, nonostante tutto quelloche succede, è. (Maser)

Valtellina,Valchiavenna e Grigioni sotto la lente A cura di Silvia Bianchi con il contributo di GiorgioAliprandi e Guido Scaramellini. Priuli&Verlucca editori (tel0125.712266), 336 pagine,formato 24 x 32 cm., 90 euro

Con un ricco apparato ico-nografico che si giova di 168antiche mappe, il volume èdedicato all’antica cartogra-fia dal XVI al XVIII secolo,ideale continuazione dellamostra della storia della car-tografia provinciale tenutasinel 2006 a Sondrio.Interessante è la redazionedelle schede illustrative cheaccompagnano ogni tavolariprodotta. Alle carte prese inesame è stato applicato unmetodo storico-artistico inte-grato dall’analisi iconografi-ca. Il volume si apre con unsaggio di Guido Scaramellinisu Valtellina e Valchiavennadurante il dominio grigionesementre a Giorgio Aliprandi,alle cui collezioni si devonomolte delle opere riprodotte,è affidato un saggio sullaValtellina come terreno digioco ideale per la cartogra-fia storica delle Alpi.

Camminare in Altavalle del Tevere di Graziano Vinti. Ali&noEditrice (tel 075.7921684www.alienoeditrice.net, 175pagine, 15 euro.

Vengono illustrati 22 itine-rari ad anello “tra paesaggi ememorie” con cenni storici,leggende, schede botaniche efaunistiche. Di ogni percorsosono indicati lunghezza, disli-vello e tempo di percorrenza.

Gli anelli sono stati scelti,d’intesa con il CAI, per pro-muovere e valorizzare questoterritorio ricchissimo d’inse-diamenti, pievi, castelli, evecchie strade.

La vita colta in flagrante di Carlo Alberto Pinelli. DinoAudino Editore (www.audinoe-ditore.it), 160 pagine,16 euro.

La storia del documentari-smo mondiale dagli inizi allesoglie del 2000 viene raccon-tata da Pinelli privilegiandoquelle opere e quei movimen-ti che hanno costituito l’asseportante di questa cinemato-grafia in costante evoluzione.Si parte quindi con i funeralidi Umberto I filmati nel 1900da Calcina e Pecchioni e siarriva alla “Marcia dei pingui-ni” (2006) di Luc Jaquet. Ildovuto spazio è riservato aregisti e documentaristi insi-gni come Robert J. Flaherty,Roberto Rossellini, FolcoQuilici con un’analisi ragio-nata delle loro opere. Unlibro non solo per addetti ailavori che Pinelli, accademi-co del CAI e “padre” dell’am-bientalismo moderno, hascritto alla luce della suaesperienza, con più di centodocumentari realizzati in tuttii continenti e un’intensa atti-vità come insegnante di cine-ma documentaristico per ilturismo presso l’Universitàdegli studi Suor OrsolaBenincasa di Napoli.

8000 metri di vita di Simone Moro. Grafica &Arte, 168 pagine, 48 euro.

“Milioni di metri cubi dighiaccio e roccia, pareti verti-cali, creste scintillanti, che sistagliano nel cielo come dise-gnate dalla mano di un gigan-te e che si elevano fino allaquota di volo di un jumbo,sopra gli 8.000 metri”. Così ilrinomato alpinista bergama-sco ci racconta la zona dellamorte, quella parte di territo-

rio, cioè, identificato con lecatene dell’Himalaya e delKarakorum, nel quale lasopravvivenza umana èmessa a dura prova.

Rispetto ad altre opere sul-l’argomento, il libro fa ilpunto visivo della situazionedegli ottomila mostrando lepareti e le linee di via già spe-rimentate dai migliori alpini-

sti degli ultimi sessant’anni.Per ciascuna delle 14 vette,infatti, Moro propone i trac-ciati precisi per le scalate e,con foto ravvicinate, permet-te di capire le eventuali viealternative da sperimentare,versante per versante. Unlavoro minuzioso, realizzatoanche con l’aiuto del materia-le fotografico e informa- ➔

In libreria i 12 volumi delGrande dizionario

Dopo l’esordio nelle edicolein abbinata con i quotidianiLa Stampa, L’Adige, ilMattino di Padova, la Tribunadi Treviso, la Nuova Venezia, IlResto del Carlino e presto con LaNazione, Il Giorno e altri quotidiani delNordest, i 12 volumi del “Grande diziona-rio enciclopedico delle Alpi” curato da Enrico Camanni e realizzatoda Priuli & Verlucca con la collaborazione del Club Alpino Italianosono approdati in libreria racchiusi in un elegante cofanetto.L’iniziativa riguarda per ora le librerie di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta e Lombardia.

L’opera, com’è stato riferito a suo tempo in queste pagine, nasceda un progetto dell’editore Glénat di Grenoble, un nome che nel-l’editoria di montagna è una garanzia almeno quanto lo è l’azien-da editoriale di Scarmagno (TO). Una collaborazione ampiamentecollaudata nella realizzazione della rivista semestrale “L’Alpe” diret-ta dallo stesso Camanni, che inanella monografie colte e aggior-natissime, corredate da immagini prestigiose in un contesto grafi-co che non ha eguali nell’editoria di montagna.

I sette volumi del Grande Dizionario sommati ai cinque dellaGrande Enciclopedia hanno rappresentato uno straordinario impegnoper Camanni che ha realizzato l’ardua impresa di sostituire almeno1000 voci dell’edizione originale con altrettante più corrispondenti alnostro arco alpino e alla nostra storia, comprese quelle che riguar-dano la storia e la vita del Club Alpino Italiano. I primi sette volumicontengono un dizionario di 3.400 voci in ordine alfabetico, i rima-nenti cinque ospitano un centinaio di saggi tematici affidati a illustrispecialisti. L’opera completa con 2.000 illustrazioni è in vendita a159 euro e può essere reperita anche sul sito www.priulieverluc-ca.com. Andrà in libreria nel resto d’Italia per Natale.

Segnalibro

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tivo di altri alpinisti,oltre, ovviamente, all’impie-go del vasto archivio perso-nale di Moro.

La quinta stagione di Lino Leggio([email protected]). NuoviSentieri, Belluno, 261 pagine.

Dopo avere dato convin-centi prove nel “Cacciatore divalanghe - Her Eiger” e inaltri romanzi in cui intrecciacon sapienza realtà e fiction,Lino Leggio, udinese, affron-ta in queste pagine il suocimento letterario più matu-ro. Ricoverati in una clinicasvizzera, uno sciatore, unalpinista, una surfista eun’appassionata di jogging,dopo aver subito un grave

incidente stanno ora pagan-do un prezzo salato per laloro passione e affrontano laloro “quinta stagione”, quan-do la sfida più grande èriuscire a riprendere a viveree ad amare. Le loro vite siintrecciano con quella di unacaposala del reparto di chi-rurgia plastica, dotata dipoteri paranormali. Nelricomporre tanti destini,Leggio dipinge l’imprevistoquasi in presa diretta conimmagini forti: qua l’ombrascura della jeep “che agguan-ta quella nera della notte”,poco dopo “un dolore atroceche esplode nel cervello tra-passandolo da parte a parte”.E poi eccoci a tu per tu con“un corpo afflosciato comeuno spaventapasseri liberato

dal palo”. E con un K2 “chenon vuole saperne di farsistrappare la cima a qualun-que costo”.

Il Sentiero naturalistico di MacugnagaMonte Rosa di Teresio Valsesia. CarloAlberti Libraio, 80 pagine, 12 euro.

Dopo il successo dellaguida sul “Tour Monte Rosa -Cervino” (della quale è pros-sima la seconda edizione),Teresio Valsesia pubblica unnuovo itinerario più ridotto,ma di grande interesseambientale e storico che è

illustrato da oltre cento foto-grafie. Si tratta del Sentieronaturalistico che si sviluppada 1.200 a 2.100 metri diquota, ai piedi della pareteest del Rosa, fra boschi ealpeggi, toccando anche ilfacile ghiacciaio delBelvedere. Un itinerario allaportata di tutti, nell’Oasi diprotezione faunistica diMacugnaga, ricca di stam-becchi, camosci, caprioli,cervi e marmotte. Il capitolosulla flora è curato da AldoAntonietti e Oscar Casanova.Inoltre viene illustrato per laprima volta l’antico villaggiodel Buord, del quale rimango-no solo i ruderi, che secondouna tradizione locale è statoil primo costruito dai walsernel XIII secolo.

Vetrina

I lunghi inverni dei RusconiUn isolamento totale, la paradisiaca sen-

sazione di essere i primi e unici frequenta-tori della montagna, l’idea di non lasciaretracce del proprio passaggio: questi alcunielementi che dovrebbero conferire fascinoall’alpinismo nella cosiddettabrutta stagione. Il film “Glianni dei lunghi inverni”,per la regia di AndreaFrigerio e di GianniRusconi, distribuitoin dvd da Antersass(tel 0444.695140,internet: www.intri-sass.it/multivision),mostra tuttaviaanche l’altra faccia diquesta attività in cui l’al-pinista di Valmadrera(Lecco) eccelleva in cordata con ilfratello Antonio, scomparso in aprile perun male incurabile: bufere di neve furibon-de, notti interminabili passate a bivaccarecon temperature artiche, mani e piedimacerati dai congelamenti. “Proprio undivertimento non era”, ammette oggiGianni che a 65 anni, guida alpina dal1970, gode del privilegio di affrontareancora itinerari di grande impegno con unfisico intatto.

Ma poi, con ammirevole filosofia, nelricucire le sequenze di tante esperienze dabrividi nelle Alpi Retiche e nelle Dolomiti,si affretta ad aggiungere che il segreto statutto nella perseveranza e in un certo inna-to ottimismo. “In parete riuscivamo a con-

vivere con le valanghe badando bene adevitare che la neve finissima ci

finisse nei polmoni”, rac-conta con calma serafica

Gianni. “Gianni era untestone, ma con luisiamo sempre tornatia casa”, dice a suavolta Antonio chenegli anni Sessanta

dopo una durissimainvernale alla Torre

Trieste (conquistata alprezzo di sette bivacchi)

aveva giurato a se stesso e a suamoglie che quella sarebbe stata l’ultimavolta. Il film riguarda soprattutto le salite alPizzo Badile (via del Fratello), PizzoCengalo (via Attilio Placco), Crozzon diBrenta (via delle Guide) e Civetta (via deiCinque di Valmadrera), quasi sempre ingara con i Ragni di Lecco. Soprattutto inCivetta i maglioni rossi si sono dovutiinchinare alla classe e alla determinazionedei Rusconi che nella via impeccabilmente

tracciata con dieci bivacchi attraverso ilcuore della gigantesca parete nord ovesthanno avuto per compagni, l’inverno del‘72, Gian Battista Crimella (di frequente alcomando della cordata), Gian Battista Villa,Giorgio Tessari e Giuliano Fabbrica. Nel filmc’è spazio anche per altri ragguardevoli spe-cialisti quali Roberto Chiappa, GianluigiLanfranchi e Heinz Stenkotter.

Sulla cengia di Julius KugyCon il fascicolo di “Meridiani Montagne

(Editoriale Domus, 7,50 euro) dedicato alleGiulie occidentali viene offerto in allegato, arichiesta, il dvd “La via eterna” (2.50 euro)con un film di Giorgio Gregorio su soggettoe testi di Marco Albino Ferrari. Nel docu-mentario Nives Meroi è impegnata conFerrari in veste di secondo di cordata sullasuggestiva “Cengia degli dei”, la via chegira intorno allo Jof Fuart.

L’itinerario venne intuito i primi delNovecento dal grande Julius Kugy di cuiricorre quest’anno il 150°anniversario dallanascita (Gorizia, 19 luglio 1958). Il 31 ago-sto del 1930, seguendo l’idea di Kugy, fu iltriestino Emilio Comici insieme con MarioCesca a unire l’anello dimostrando che l’in-tuizione era esatta. La via ha uno sviluppodi circa sette chilometri e comporta difficol-tà in arrampicata intorno al VI grado.

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Il libro può essere richiestoal CAI Macugnaga ([email protected]) o all’editoreCarlo Alberti di Verbania, tel.0323-402534, [email protected]

Viaggio ai confinidel mondo di Enrico Mazzoli, Biblion edi-zioni (www.biblionedizioni.it),88 pagine + 16 pagine ditavole a colori, 18 euro.

L’associazione Circolo pola-re nell’Anno polare interna-zionale 2007- 2008 inauguracon questo libro una collanadi studi storici con il compitod’illustrare “in modo scienti-fico e semplice” vite e sco-perte di esploratori talvoltadimenticati. Qui viene ricor-data la spedizione polareaustro ungarica del 1872-74guidata dal tedesco, ma trie-stino d’adozione, CarlWeyprecht. Con ricchezza didettagli e d’immagini fotogra-fiche e delicate tavole al trat-to viene ricostruito ogni det-taglio dell’avventura cheportò alla creazione delleprime stazioni scientificheintorno ai Poli.

L’Alpe Direttore Enrico Camanni,Priuli & Verlucca, 119 pagine+ cop. , 10,10 euro.

Dedicato a fotografia emontagna, il diciottesimofascicolo di questo bellissimosemestrale si apre con unsaggio di Giuseppe Garimoldiche ne ricostruisce la storiaconcludendo con una notapessimistica: l’invito “a rive-dere al ribasso la nostraquota di certezze sull’imma-gine fotografica” alla lucedelle mirabolanti prospettiveofferte dall’immagine digitaleche tanto si presta a esseremanipolata e alterata.

Sull’argomento si addentrain finale anche AngeloSchwarz analizzando la stu-pefacente evoluzione dell’im-

magine digitale e delle sueinfinite applicazioni e condi-videndone i risultati. Ma ilfascicolo si sofferma soprat-tutto sull’avventura dellafotografia di montagna rac-cogliendo le voci autorevolidi Giovanni Kezich, RobertoMantovani, Aldo Audisio,Marie-Florence Bennès,Giorgio Daidola, DuccioCanestrini e Melania Lunazzi.

I sentieri delleCinque Terre di Albano Marcarini, Lyasisedizioni, 128 pagine, 12 euro.

Una montagna verde cheprecipita nel mare, terrazzecoltivate a vigne e ulivi, bor-ghi affastellati casa su casanascosti dentro angusti sol-chi, una trama di sentieri cheuniscono le spiagge ai bor-ghi, i borghi ai coltivi, i colti-vi ai santuari e ai belvedere.Non si potrebbe immaginaredi meglio per un escursioni-sta. Per questa ragioneMarcarini ha realizzato que-sta piccola guida portatile epittorica, un compagno diviaggio che accompagnapasso dopo passo lungo lasplendida cornice daPortovenere a Levanto attra-versando tutti i celebri bor-ghi marinari in sei giornate dicammino.

Infine una settima giornataè riservata alla scoperta dellapiù nota strada di questaregione: l’antica Via Aurelia,nell’aspro passaggio delBracco, percorribile a piedisul crinale della montagnafra le memorie di lontani pel-legrini. La guida, come è con-suetudine dell’autore, è illu-strata con acquarelli emappe accuratamente dise-gnate. Di ogni borgo si forni-sce una dettagliata mappadel centro abitato con le indi-cazioni di tutti i servizi utiliall’escursionista. Digressionie aneddoti storici alleggeri-scono opportunamente lameticolosità della descrizio-ne dei percorsi.

Adamello di Franco Solina. Editoriale Bresciana SpA, tel 030.37901, 131 pagine formato 30x30 cm.

Capita sempre più di fre-quente che i giornali offranoai lettori libri di montagna.Tra questi, il Giornale diBrescia è l’artefice di unalodevole iniziativa, la distri-buzione di “Adamello”, volu-me fotografico che includeimmagini del gruppo scattatenell’ultimo quarto di secoloda Franco Solina, grandissi-mo alpinista (è il “padre” conArmando Aste della leggen-daria “Via dell’ideale” ed èstato tra i primi italiani asuperare la parete norddell’Eiger). Ennesima dimo-strazione che il fotografoSolina non è da meno dell’al-pinista, il volume si aggiungead altre opere dedicate dall’il-lustre bresciano alle monta-gne di casa: “Adamello granteatro”, “Guglielmo, il montesul tetto” e “Montagna.Paesaggio e materia”.

Qui le immagini sono ordi-nate in capitoli corrispon-denti alle valli che salgonofino all’acrocoro. Senzaintenti scientifici, il volumedocumenta anche l’evolu-zione climatica che ha fattocambiare il volto ai ghiac-ciai. ■

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Con il CAI alle sorgenti dell’ArnoSi è iniziato in aprile dal Falterona, o meglio dalla Falterona,

montagna madre, il viaggio lungo l’Arno del Corriere fiorentino,neonata testata regionale consorella del Corriere della Sera.

Il servizio in sei puntate sullo stato di salute del fiume con leimmagini di Gianluca Panella, è stato affidato alla penna del gior-nalista Matteo Serafin. Che per cominciare è salito “in” Falteronaritrovandosi davanti a un mucchio di sassi nella boscaglia e a unalapide che riporta gli inevitabili versi danteschi: “Per mezzaToscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona”.

“Ma più che un fiumicel, qui si tratta al massimo di un riga-gnolo”, osserva l’inviato del Corriere, “un feto ancora avvolto inverde placenta. L’acqua? “Il problema”, a quanto racconta LandoLandi del Club Alpino Italiano, “sono le sorgenti più alte, appenasotto la vetta. L’acqua dopo la pioggia è piena di polveri sottili.Anche la neve si scioglie più in fretta, come corrosa dal terrenoacido. E gli alberi? Gli viene come un grosso tumore sulla cor-teccia, poi crollano a migliaia…”.

Edicola

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26 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

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ZIEL E CAI INSIEME PER FAR VIVERE LA MONTAGNA:

ARRIVA Z-CAI ALTAQUOTA, IL BINOCOLO CHESOSTIENE I RIFUGI ALPINI

Insieme per mantenere vivo il legame tra uomo e montagna, CAI e Ziel lanciano il nuovo binocolo

Z-CAI AltaQuota e l’operazione “Io sostengo i rifugi alpiniCAI”. È questa la nuova iniziativa fortemente volutada Ziel Italia, nota azienda venetaproduttrice di strumenti ottici, incollaborazione con il Club AlpinoItaliano. Una prestigiosa versione delbinocolo Z-CAI con una vestecompletamente nuova e una particolaritàche lo rende concretamente utile: una parte deiproventi derivati dalla vendita di questi binocoliandrà al fondo Pro Rifugi istituito dal CAI per pagaregli interventi di ristrutturazione e manutenzione delle698 strutture alpine, tra rifugi, punti di appoggio, ricoveri e bivacchi, gestite dal ClubAlpino. Il nuovo binocolo Z-CAI AltaQuota, realizzato nelle misure 8x26, 10x26,8x42 e 10x42, è adatto sia per l’escursionismo che per uscite più impegnative ditrekking e alpinismo. Il corpo è realizzato in lega leggera di alluminio conrivestimento in gomma morbida, antiurto e antiscivolo, con punti di presaergonomici e oculari in gomma. Per questa operazione, il Club Alpino Italiano e ZielItalia hanno deciso di applicare, incastonato sul rivestimento, il fregio del CAI nellaprestigiosa finitura dorata destinata solo ai soci più fedeli, e di premiare chiacquista il binocolo con un moschettone e un pendaglio personalizzato, comesimbolo di riconoscimento di tutti coloro che hanno scelto di aderire all’iniziativa“Io sostengo i Rifugi Alpini”. A tutti i soci CAI, inoltre, è riservato uno sconto del10% sull’acquisto del binocolo. Per ulteriori informazioni contattare: Ziel Italia Srlt. +39 0421 244432 - f. +39 0421 244423 - web: www.ziel.it - email: [email protected]

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Articolato in aree geografiche connessetra loro in cui si possono individuare ipercorsi di interesse nazionale raccor-dati con la Rete europea e quelli di

interesse locale regionali e provinciali, il pro-getto REI (Rete escursionistica italiana) èstato concepito dalla Commissione centraleescursionismo per contribuire al completa-mento della rete dei sentieri anche nelle areein abbandono e disagiate, portandovi compe-tenza e cultura nell’ambiente della montagna.Per realizzare questo obiettivo primario ènecessario organizzare e valorizzare le risorseumane volontaristiche disponibili, strutturan-dole in un sistema nazionale di gestori regio-nali e provinciali o d’area delle singole porzio-ni della rete, in stretta collaborazione rispetti-vamente con i gruppi regionali interessati e lesezioni.

Con questa premessa, di notevole interesseè stato a Rimini l’1 e 2 marzo il convegnonazionale sulla sentieristica e la segnaleticadel CAI il cui scopo primario è di far conosce-re ai referenti regionali/provinciali il puntodella situazione. Interventi con proiezioni didati e indirizzi di carattere generale su varitemi, dalla manutenzione al catasto nazionaledei sentieri, si sono svolti presso la sala con-gressi dell’Hotel Holiday Inn di Rimini. Dopo isaluti del coordinatore Giuseppe Rulfo dellaCommissione centrale, del presidente dellaSezione di Rimini Loris Succi, del presidentegenerale Annibale Salsa portati da GianfrancoGaruzzo del Comitato direttivo centrale e diLuigi Grossi, referente della CCE presso ilConsiglio centrale, il presidente CCE LuigiCavallaro ha elogiato il Gruppo lavoro sentie-ri per l’impegno peraltro confermato dallanumerosa partecipazione dei rappresentantiregionali, esortando a continuare sulla viaintrapresa nella gestione e nella manutenzio-ne della sentieristica.

Tarcisio De Florian ha delineato la struttura-zione per l’applicazione del Catasto dei sen-tieri e l’uniformità della segnaletica nel rispet-to delle direttive CAI, illustrando che cosarappresenta oggi un sentiero, quale impegnoviene richiesto per mantenerlo, l’importanzanella valorizzazione del territorio, i criteri e letecniche per effettuare la segnaletica utiliz-zando il DC della Commissione centrale, laformazione degli addetti alla segnaletica e allamanutenzione; Bruno Zannantonio si è soffer-mato sugli aspetti normativi differenziati perregioni-provincie; Guido Bellesini, presidentedel Gruppo regionale lombardo, ha relaziona-

to sulla rete dei sentieri in Lombardia; SandroSelandari ha parlato del rilievo e dei luoghi diposa sul territorio; Stefano Mordazzi è inter-venuto sull’organizzazione dei gruppi sentierisezionali; Sergio Pigato ha portato l’esperien-za del Veneto nella formazione e nel coinvol-gimento dei volontari; Giorgio Vassena, rap-presentate del SIT-CAI, ha illustrato un database per la gestione del catasto sentieri con ilsistema GIS utilizzato dal Club alpino;Marcello Pesi ha esposto gli aspetti burocrati-ci attinenti alle uscite e ai lavori del volonta-rio e l’aspetto assicurativo degli interventi sulterritorio.

Nella seconda giornata dei lavori, Deflorianha illustrato la manutenzione dei sentieri conla presentazione di un CD, Bellesini ha ribadi-to la responsabilità delle sezioni CAI nellagestione della rete e Zannantonio ha messo inevidenza l’importanza delle convenzioni edelle collaborazioni con gli enti pubblici. Lacollaborazione con professionisti o terzi èstata messa in evidenza da Giuseppe Pedrottidella SAT mentre Alessandro Geri, compo-nente della Commissione centrale escursioni-smo, ha offerto preziose indicazioni sull’orga-nizzazione e il rilievo dei sentieri e le lineeguida con la rilevazione del GPS per una car-tografia escursionistica CAI sempre più tecni-ca e precisa. E ancora, Selandari ha illustratol’uso del sistema Luoghi e Giovanni Sosi delsistema SentieriDoc. Interessante il contribu-to di Emanuele Pisarra, referente sentieridella provincia di Cosenza, che ha relazionatosul progetto CAI Castrovillari - Parco delPollino. In chiusura Filippo Di Donato del GRAbruzzo ha esposto il progetto del catastoAbruzzo e Rulfo ha ringraziato i presidentiregionali e i gestori provinciali: è infatti anchegrazie al loro impegno, con la preziosa colla-borazione con la CCE, che si è potuto svolge-re questo importante simposio.

La Commissione

centrale escursionismo

del Club Alpino Italiano

SENTIERI Convegno della CCE a Rimini

È stata ribadita la necessità di organizzare e valorizzare le risorse umane volontaristichedisponibili, strutturandole in un sistema nazionale di gestori regionali e provinciali o d’area

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Aromi profondi, inebrianti, di vigo-rosa primavera. Cromatismiintensi di corolle iridescenti, sca-glie di colore sparpagliate nel sot-

tobosco. Sapori di una terra ricca di sola-re bellezza. Tracce appassionanti di cul-ture remote d’ogni tempo tenacementecustodite, etimi arcaici sovrapposti eintrecciati dentro uno scenario di saperiraffinati, splendori edecadenze sparsi in ogniangolo, speranzosi diuno sguardo stupito, diun momento di rinatavitalità.

Terra felice, la Sicilia,dove l’ospitalità rivesteancora un significatosacrale, terra di dei e dimagnifiche civiltà ete-rogenee, come nelleesternazioni del princi-pe di Salina al malcon-cio cavaliere AimoneChevalley. Questa l’in-vidiabile cornice delcorso nazionale di formazione perdocenti della scuola primaria e secon-daria di primo grado a Petralia Sottana

(PA), nel parco regionale delleMadonie: corso con riconoscimento

ministeriale, organizzato

dalla CCTAM, col supporto della CCAGe del CSC, corso generosamente soste-nuto dal CAI GR Sicilia.

Quattro sono state le giornate dedicatea feconde riflessioni nello splendido cen-tro congressuale ricavato nel seicente-sco convento dei Padri Riformati, luogoideale di ascolto e di testimonianza.Relazioni di esperti CAI in sinergicafusione tra le diverse figure di titolati:operatori ed esperti TAM, operatorinaturalistici del CSC, ANAG, AE, IN dispeleologia e del soccorso alpino inter-vallati da dirigenti di parchi e riservenaturali, di musei e di agenzie ragionaliper la gestione dell’acqua e dei rifiuti,hanno approfondito, sotto diversi profili,il tema “La lettura sistemica del territo-rio montano: proposta metodologica peruna didattica dell’ambiente”.

Escursioni nel parco della Madonie sisono svolte alla ricerca del romito Abiesnebrodensis, rifugiato sulle alte pendicidel Monte Quacella, o dell’impressionan-te boschetto di agrifogli giganti nascostinelle pieghe del Piano Pomo. Tante espe-

28 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

CAI-SCUOLA Il corso nazionale per docenti

Quattro sono state le giornatedi studio nello splendore delparco regionale delle Madonie

Per una didattica dell’ambiente

Una mostra sulla condizione femminile

Un itinerario nel tempo alla ricerca della condizione

femminile attraverso le collezioni del Museomontagna:

questo il senso della nuova mostra “Finalmente una

donna” al Monte dei Cappuccini di Torino inauguratasi

il 30 maggio. Il titolo si ispira a un film americano del

1936, regista George Fitzmaurice, con Myrna Loy e

Robert Montgomery. Non è tuttavia alla trama che si è

voluto guardare, ma al titolo e al concetto che non

richiede limiti temporali. “Finalmente non propone un

traguardo”, viene precisato in un comunicato, “resta

invece una porta aperta dalla quale entra il passato e

dalla quale si sbircia al futuro. Un passato che non si può definire

roseo se non in casi eccezionali. Lo sguardo però va soprattutto a quella maggio-

ranza che ha piegato la schiena sotto la fatica, che ha lottato per emergere, che è

arrivata con intelligenza e convinzione ad affrancarsi”. La mostra è aperta fino al 21

settembre al Museo nazionale della montagna CAI-Torino, realizzata con la collabo-

razione della Regione Piemonte, della Città di Torino e del CAI (sede: piazzale Monte

dei Cappuccini 7, 10131 Torino; apertura salvo il lunedì dalle 9 alle 19).

Museomontagna

Una veduta di Petralia Sottana e un gruppo di docenti impegnati nell’apprendimento della metodologia dell’osservare.

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LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 29

rienze intrecciate tra l’aula e l’ambiente,contornate di simpatia e calore, di entu-siasmo e solarità, di voglia di conoscenza,di scambio e di confronto, contesto felicedove non è stato difficile proporre a inse-gnanti per due terzi non soci, provenientida dieci diverse regioni d’Italia, il valoredella scoperta attraverso il silenzio, esal-tando la metodologia dell’osservare, delsentire, dello scoprire.

È stata un’opportunità per uscire dall’or-dinario, misurarsi con il nuovo, con ildiverso, per introdurre alle valenzeambientali con un approccio non scolasti-co, partendo invece dal contatto diretto,dalla ricchezza della percezione sensoria-le, dal gioco, dalla curiosità e dalle emo-zioni, dal senso di conquista e di scompo-sizione. Per insegnare l’osservazione: ildisegno, il ritrovamento occasionale diforme, di colori, di contrasti, di sensazio-ni; l’uso della carta topografica, importan-tissimo perchè aiuta l’osservazione, avviala capacità di distinzione, sostiene lo spi-rito di esplorazione, assicura competenza.Per far conquistare (non imparare amemoria) ai bambini, ai ragazzi, il valoredell’ambiente: un valore assoluto, prestitoo eredità che sia.

Da qui la trasversalità e la fondamentaleimportanza dell’educazione ambientalerivolta alle giovani generazioni, percepitacome un dovere morale, una necessità eun’emergenza.

Un ringraziamento particolare va aMiranda Bacchiani, Oscar Casanova,Mario Vaccarella, agli esperti intervenuti,a tutti gli amici di Petralia Sottana e agliappassionati madoniti che hanno sostenu-to la migliore riuscita della proposta CAIal mondo della scuola.

Francesco Carrer

Circa 150 soci provenienti datutt’Italia in rappresentanza di40 sezioni hanno partecipato dal2 al 9 marzo a Chiavenna (SO)

alla XIX Settimana nazionale di scifondo escursionismo organizzata dallaCoRSFE Lombardia su mandato dellaCoNSFE e con il prezioso supportodella locale sezione del CAI. Comesempre arduo il compito degli organiz-zatori, attenti a trovare i giusti adatta-menti al programma previsto in funzio-ne delle condizioni nivo meteo.

Pur essendo richiesta esperienza ealmeno una discreta tecnica, l’età, ilgrado di allenamento, l’attrezzatura ele capacità dei partecipanti a questaormai consolidata manifestazione sonodifferenti: così come le conseguentirichieste in merito alla difficoltà e/odislivello degli itinerari da affrontare,all’andatura da tenere, al numero e alladurata delle soste. La proposta di per-corsi diversificati, la formazione di sot-togruppi e la presenza di 14 istruttoriaccompagnatori hanno comunque per-

messo di far fronte alla situazione.Al principale degli ingredienti -

magnifiche gite sci escursionistiche inValle Spluga e in Engadina - si è cerca-to di affiancarne altri, consoni allo spi-rito del CAI: momenti di socializzazio-ne, a partire dai trasferimenti in busper finire a quelli più conviviali, eopportunità di conoscenza del territo-rio attraverso visite guidate e stimolan-ti conversazioni serali. Occasioni dipartecipazione vissute intensamentegrazie alla passione e competenza deiconduttori tra i quali vogliamo ricorda-re Giovanni Giorgetta (Chiavenna e levie storiche), Gian Andrea Walter (Allascoperta della Val Bregaglia edell’Engadina) e, splendido anfitrione,Sergio Salini (I crotti, storia e realtà).

Per ottenere il giusto sapore il dosag-gio non sempre è stato facile ma l’esito,documentato dai risultati del questio-nario distribuito a fine settimana econsultabili sul sito www.settimana-sfe.it, ha premiato gli sforzi organizza-tivi. ll concorso fotografico “La neve ela montagna invernale” e la serata diLuca Merisio dedicata alla fotografiadel paesaggio hanno stimolato tutti adalzare lo sguardo dalla punta degli sciper cogliere l’attimo giusto e fissarlo“scrivendo con la luce”.

Il concorso era stato ideato per ricor-dare l’istruttore SFE Carlo Borioni diJesi, deceduto tragicamente alla vigiliadella XVIII edizione. Alla presenza deifigli Lorenzo ed Elena sono stati asse-gnati i premi della giuria a CesareGuida (SEM), quelli della giuria popo-lare a Franco Margutti (Bergamo - s/sVaprio d’Adda) e della famiglia Borionia Giovanni Sacillotto (SEM).

Massimo Miot

Vicepresidente CoNSFE

SCI ESCURSIONISMO La XIX Settimana a Chiavenna

Un cocktail di emozioni

Alpinismo giovanile

Iniziativa di pace per Pechino 2008

I Giochi di Olimpia erano un momento importante per la vita dell’antica Grecia, tanto

da determinare durante il periodo delle gare l’interruzione di ogni conflitto. A questo

aspetto dei Giochi olimpici fa riferimento in un comunicato la Commissione centrale

alpinismo annunciando, d’intesa con l’Unione internazionale associazioni alpinistiche

(UIAA), un importante evento. In occasione della chiusura dei Giochi di Pechino la

commissione intende infatti celebrare e dare continuità all’antico messaggio di pace

organizzando un’iniziativa battezzata “Ekecheiria”, il nome dato dai greci al periodo

di pace durante i Giochi. A quanto si apprende, il 24 agosto, in concomitanza con la

cerimonia di chiusura, 204 gruppi di alpinismo giovanile saliranno su altrettante vette

in tutta Italia - contestualmente al gruppo internazionale UIAA che raggiungerà la

cima del Monte Olimpo in Grecia - e accenderanno una fiaccola inviando un forte

messaggio di pace. Il numero di vette è stato scelto a rappresentanza dei 205 Comitati

olimpici di tutto il mondo: saranno collegate fra loro “via etere” attraverso un contatto

radio organizzato dall’ARI (Associazione radioamatori italiani).

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30 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

TRIESTECelebrazioni per i 50 anni della SNS

Un centinaio di specialisti e addetti ai lavorihanno preso parte il 12 e 13 aprile al teatro “F.Preseren” di Bagnoli della Rosandra (TS) allaprima parte delle celebrazioni per il 50° anniversa-rio della Scuola nazionale di speleologia organiz-zata con il coordinamento dell’organo tecnico

periferico operativo delFriuli Venezia Giulia. Laprima giornata è statadedicata a una serie diescursioni sotterraneecon visita a due fra le piùbelle cavità scopertenegli ultimi tempi: lagrotta “G. Savi” e la grot-ta “Impossibile”. I lavoridel convegno sulla sto-ria della Scuola naziona-le hanno animato la

seconda giornata. Dopo i saluti delle autorità e per-sonalità convenute, fra cui il sindaco di SanDorligo, signora Premolin, e i presidenti dellaFederazione speleologica FVG e della Società spe-leologica italiana Gianni Benedetti e GianpietroMarchesi, sono intervenuti in rappresentanza delComitato direttivo centrale del CAI FrancescoCarrer, il presidente della Commissione centraleper la speleologia Edoardo Raschella e il direttoredella Scuola nazionale Salvatore Sammataro. Durante i lavori èstata ricordata la figura di Carlo Finocchiaro, primo direttoredella SNS, che capì l’importanza della creazione di un organi-smo nazionale in grado di insegnare e diffondere la speleologia.Ad Augusto Diqual e Franco Gherbaz, pionieri della SNS, sonostate consegnate targhe ricordo mentre particolare commozio-ne ha suscitato la consegna dell’analogo riconoscimento alla

memoria di Finocchiaro nelle mani della signora Roma (foto).Il cinquantennale sarà ancora celebrato a Costacciaro inUmbria in settembre e a Palermo in dicembre.

VIAREGGIOUn premio al direttore del CAI

In occasione del concorso nazionale “DonnaèWeb” rivolto alledonne che si sono distinte in vari ambiti della “rete” il direttoredel Club Alpino Italiano Paola Peila ha presentato il portale delSodalizio nello scenario del Centro congressi Principe diPiemonte di Viareggio. Nel corso del suo intervento su“Montagna e cultura: nuovi linguaggi per una passione antica”,la dottoressa Peila ha sottolineato i numeri del portale e il note-vole successo ottenuto: nel solo mese iniziale della sua messaon-line, in settembre, i contatti sono stati più di 1.300.000, con-tro i pur notevoli 390.000 del vecchio sito. “Ciò significa”, haspiegato il direttore, “che l’operazione ha raggiunto il suo scoposviluppando esponenzialmente le potenzialità di comunicazio-ne e l’immagine del CAI”. A Paola Peila è stato consegnato ilpremio “Buone prassi”.

MILANO“Macchina del tempo” alla SEM

Un viaggio nella storia della Terra è quanto propone venerdì 6giugno alle ore 20 alla Società Escursionisti Milanesi (via Volta22) il geologo - naturalista Ugo Scortegagna. Certo, le manife-stazioni esteriori di questo percorso sono straordinarie e spes-

QUI CAI

Ideata e realizzata dal CAI e dall’UNICEF in

occasione del 135° anno di fondazione della

Sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano, è

in programma l’8 giugno l’iniziativa battezzata

“Aiutiamo i giovani a scalare il futuro” a sostegno del

progetto UNICEF “Uniti per i giovani, uniti contro

l’Aids” e per l’incremento del fondo patrimoniale

“Gente in montagna” che ha l’obiettivo di generare

risorse per sostenere la conoscenza, la tutela e la

valorizzazione dell’ambiente alpino bergamasco.

L’iniziativa prevede la salita in contemporanea di

almeno 135 mete/cime da parte di giovani nominati

per questa giornata “ambasciatori UNICEF”, accom-

pagnati dalle rispettive famiglie, dagli istruttori,

accompagnatori ed esperti della sezione, delle sot-

tosezioni e del Coordinamento scuole di montagna

del CAI di Bergamo, con l’assistenza del Soccorso alpino della VI Delegazione

orobica CNSAS. Tutti i gestori dei rifugi alpini bergamaschi aderenti all’iniziati-

va per quel giorno saranno nominati “ambasciatori UNICEF”. Le iscrizioni

potranno essere fatte presso le sedi del CAI della provincia di Bergamo e

l’Ufficio scolastico provinciale. A tutti i bambini e ragazzi che parteciperanno

verrà regalato un libretto per il concorso “Appunti di montagna” al fine di pro-

muovere lo “scrivere” di montagna. Ogni giovane iscritto riceverà inoltre una

maglietta, una spilla e uno zainetto con materiale divulgativo CAI e UNICEF.

Info: [email protected] - [email protected]

Nuova grande iniziativadella Sezione di Bergamo incollaborazione con l’UNICEF

Attività, idee, proposte

Un futuro da scalare

Un colpo al cuore delle Dolomiti

Facendosi portavoce del Comitato scientifico, nello specifi-

co quello veneto, friulano e giuliano, Davide Berton della

Sezione di Camposampiero (PD) ha diffuso un comunicato

“per dire basta alla pratica di sfruttare per la valorizzazione

turistica tutti gli ambienti più belli e naturalisticamente signi-

ficativi”. In particolare Berton segnala che il “Piano neve”

della Regione Veneto comporta la devastazione di una note-

vole porzione di territorio alpino con interventi di ammoder-

namento, ampliamento, collegamento o nuova realizzazione

di impianti (per i dettagli contattare la TAM Veneto) sottoli-

neando che quasi tutti gli interventi si trovano in zone SIC e

ZPS. “È giunto il momento”, scrive Berton che definisce il

Piano neve un colpo al cuore delle Dolomiti, “di adottare

comportamenti coerenti, opponendosi con un no deciso e

forte a tutto ciò che minaccia la natura”.

Montagne tradite

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so ci lasciano letteralmente a bocca aperta. Ma Scortegagnaoffre molto di più. Con lui si salirà su una virtuale “macchina deltempo” per tornare indietro di milioni di anni e rivivere tutti glieventi che hanno plasmato il nostro pianeta. Socio dellaSezione di Mirano (VE), presidente della Commissione scienti-fica veneto-friulano-giuliana, nonché socio accademico delGruppo italiano scrittori di montagna, Scortegagna ci mostrerà,con ricostruzioni effettuate grazie alla “paleogeografia” (scien-za che studia gli elementi utili per la ricostruzione della geogra-fia delle ere passate), come si sono formate, come si sono evo-lute nel tempo e perché si presentano ai nostri occhi con il loroattuale aspetto quelle che a buon diritto sono considerate lemontagne più belle del mondo: le Dolomiti. Assisteremo così auna rassegna delle principali formazioni rocciose che le com-pongono, con una descrizione degli ambienti in cui sono nate esi sono plasmate, andando anche alla scoperta delle antichescogliere fossili. Un bellissimo ed appassionante viaggio,descritto con un linguaggio scientificamente corretto ma acces-sibile a tutti. (D.D.F.)

VALMADRERA (LC)La scomparsa di Antonio Rusconi

Nel corso degli inverni a cavallodegli anni Sessanta e Settanta ini-zia l’epopea delle prime invernalidei fratelli Rusconi. Gianni, lamente, l’ideatore, Antonio il brac-cio forte, generoso e altruista: uncuore grande così che ha cessatodi battere in aprile a Valmadrera(LC). Di Antonio si ricorda ladeterminazione, gli allenamentifolli con bivacchi in quota per pre-pararsi adeguatamente alle grandi

salite: la Piussi - Redaelli alla sud-ovest della Torre Trieste, laPhilipp - Flamm e la prima della Via dei Cinque di Valmadrerasulla muraglia nord-ovest della Civetta. La perla più bella, vuoiper la motivazione vuoi per la realizzazione, resta la Via delFratello sulla parete est nord-est del Pizzo Badile dedicata aCarlo, il fratello più grande caduto nel 1955 in Grigna. AntonioRusconi, Togn Palferi per tutti noi, è stato in quegli anni la puntaavanzata dell’alpinismo valmadrerese: scorrazzava sulle paretidei Corni di Canzo, delle Grigne e del Masino con gli amici disempre: Giorgio Tessari, Dionigi e Castino Canali, Gianin Villa eGianbattista Crimella. Antonio ha messo a disposizione la suaesperienza della neonata Scuola di alpinismo Piacco ed è statoammesso al Club alpino accademico italiano per l’immensaattività svolta. Ci ha lasciato com’era nel suo stile schivo e dis-creto. Ci ha lasciato in silenzio. L’ambiente alpinistico gli volu-to tributare tutto l’affetto partecipando alla cerimonia funebrecelebrata dal fratello Angelo nella chiesa dello Spirito Santogremita all’inverosimile per dare l’addio a quest’uomo grande,umile e generoso. (Gianbattista Magistris)

AURONZO (BL)Dalle Lavaredo alla Capanna Margherita

Il Gruppo filatelici di montagna del Club Alpino Italianoannuncia l’emissione di “Un francobollo per le Lavaredo” nellacornice della manifestazione denominata “Lavaredo, alle portedel cielo” che aprirà i battenti il 20 luglio ad Auronzo (BL) e siprotrarrà fino al 17 agosto. Per l’occasione è prevista una serie

di eventi. La Valsesia e il suo territorio avranno quale punto diriferimento e contenitore di altri eventi la manifestazione “DalRosa alle Lavaredo” dal 12 al 20 luglio con un trasporto postaleche salirà alla Capanna Margherita (4554 m) e giungerà quindicon vari mezzi sino a Varallo dove sarà apposto uno specialeannullo filatelico per poi farlo proseguire per Auronzo diCadore in occasione dell’emissione del francobollo per le

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 31

Attività, idee, proposte QUI CAI

La Presidenza generale intende promuovere e organiz-

zare nel corso del 2008, con la collaborazione dei gruppi

regionali e delle sezioni interessate, delle commissioni

centrali, università, centri di ricerca, associazioni e il patro-

cinio di UniCai, una serie di “giornate culturali” presso i

rifugi quali imprescindibili presidi culturali nel territorio.

Una di queste, inserita nelle manifestazioni celebrative per

l’anno kughiano sul tema “In cordata con Julius Kugy”, si

svolgerà domenica 15 giugno al rifugio F.lli Grego (1.389

m) sulle pendici orientali dello Jof di Somdogna, in località

Sella di Somdogna, Malborghetto Valbruna (Udine), con il

coordinamento di Vinicio Vatteroni e la collaborazione del

CAI Friuli Venezia Giulia, della Società Alpina delle Giulie,

Sezione di Trieste, della Sezione XXX Ottobre di Trieste,

del Club alpino accademico italiano (CAAI), della

Commissione centrale Biblioteca nazionale, della

Commissione centrale

per le pubblicazioni e del

Gruppo italiano scrittori

di montagna (GISM).

Alle ore 9.30, dopo l’in-

troduzione del presiden-

te generale Annibale

Salsa, si svolgerà una

tavola rotonda moderata

da Andrea Bianchi,

responsabile di Mountain

blog, con interventi di

Spiro Dalla Porta Xydias,

accademico, socio ono-

rario e presidente del GISM; Dante Colli presidente della

Commissione centrale per le pubblicazioni e vicepresi-

dente del GISM; Bepi Pellegrinon accademico ed editore;

Luciano Santin giornalista; Armando Scandellari vicediret-

tore del periodico Le Alpi Venete. Dalle ore 13 alle 14 buf-

fet con prodotti tipici e alle 16 chiusura dei lavori.

Il rifugio è raggiungibile in auto percorrendo la statale dal-

l’uscita del casello di Pontebba (per chi proviene da

Tarvisio) o da quello di Carnia (per chi proviene da Udine)

dell’Autostrada A23 Alpe Adria. Seguendo le indicazioni

per la Val Dogna e il rifugio Grego si giunge dopo 18 chi-

lometri alla Sella di Somdogna. Da qui, lasciata l’auto, in

10 minuti circa su strada carrozzabile (vietata al traffico) si

raggiunge il rifugio. Per partecipare segnalare al più pre-

sto l’adesione. E-mail: [email protected], tel 348

6933184 (Vinicio Vatteroni); [email protected], tel 040

630464 (Paola Rimari dalle ore 16.30 alle ore 19.30).

Vinicio Vatteroni

Responsabile Eventi e Manifestazioni

Giornate culturali

Kugy al rifugio Grego

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:02 Pagina 31

Page 32: LO SCARPONE 06 - CAI – Club Alpino Italiano...Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio

32 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Lavaredo. La salita alpinistica del dispaccio, coordinata dalCAI Varallo e con la assistenza dalla Guardia di Finanza di RivaValdobbia, permetterà agli alpinisti di apporre il timbro del rifu-gio più alto d’Europa sul materiale filatelico. Un ufficio postalesarà aperto dalle ore 10 alle 16 di domenica 13 luglio pressoVilla Virginia (sede della Comunità montana Valsesia) per labollatura con l’annullo postale speciale. In contemporanea,negli stessi locali, si aprirà la mostra filatelica tematica“Montagna”, curata dal Circolo filatelico di Varallo. Il tutto saràinserito nella cornice de “L’alpa’a” manifestazione-simbolo del-l’estate valsesiana. Per informazioni, proposte, disponibilità acollaborazione: CAI Varallo - e.mail: [email protected] /[email protected]

PASSO ROLLELa conduzione in ambiente innevato

Attraverso il Gruppo interregionale di escursionismo delTrentino Alto Adige la Commissione centrale per l’escursioni-smo rivolge alla conoscenza dell’ambiente innevato particolariattenzioni, considerato anche che tale attività è in continua ecostante espansione. Di particolare rilievo la due giorni a PassoRolle, riservata alle sezioni della provincia di Vicenza. La strut-

tura didattica e i campi scuola della caserma “Colbricon -Cimon”, messe a disposizione dalla Guardia di Finanza, sonostati sedi ideali per le lezioni teoriche, mentre le prove pratichehanno compreso l’autosoccorso con l’ausilio di Arva, pala esonda. I docenti, accompagnatori AE titolati INV, hanno tratta-to tra l’altro la conduzione del gruppo, l’osservazione del terri-torio, la ricerca di traccia e microtraccia in ambiente libero.Particolarmente gradita è stata la partecipazione di una buonaquota rosa, pari a un quarto dei partecipanti. In un comunicatola Commissione regionale del Trentino Alto Adige dichiara lapropria disponibilità a promuovere su richiesta analoghi corsinel proprio territorio per rispondere sempre più a criteri disicurezza e prevenzione. infine è stato editato un libretto dedi-cato all’accompagnamento in ambiente innevato, in vendita alprezzo di cinque euro. È possibile richiederlo al Gruppo regio-nale Trentino Alto Adige, Commissione regionale di escursioni-smo, via Manci 57, 38100 Trento.

QUI CAI Attività, idee, proposte

• Paolo Valoti è stato confermato alla presidenza della

Sezione di Bergamo fondata nel 1873, vicepresidenti

Giovanni Cugini, Gianni Mascadri, Piermario Marcolin,

segretario Maria Corsini, vicesegretario Stefano Morosini,

tesoriere Angelo Diani.

• Remo Nicolini è stato confermato alla presidenza della

Società operai escursionisti trentini (SOSAT, www.sosat.it,

www.corososat.it, email - [email protected]).

Quattro i nuovi consiglieri: Gianni Dorigatti, Giorgio Zeni,

Daniela Gabardi e Lorenza Sighel. Gli altri componenti il

direttivo sono Giovanni Nino Baratto, Claudio Pegoretti,

Remo Detassis, Mattia Filippi.

• Sabato 18 ottobre alle ore 9 a Bergamo presso il

Palamonti la Commissione medica organizzerà il 13°

Corso di aggiornamento per medici di trekking e spedizio-

ni extra-europee. Il corso è gratuito e aperto a tutti i medi-

ci interessati alle problematiche sanitarie dei trekking e

delle spedizioni extra-europee. Info: [email protected]

In breve➔

Marcello MeroniLa Scuola “Silvio Saglio” della SEM

del CAI ha promosso un premio intitola-

to alla memoria di Marcello Meroni, con

il consenso e il sostegno della famiglia

di Marcello e con il patrocinio della

Scuola regionale lombarda di alpini-

smo. Possono partecipare i soci delle

sezioni lombarde che abbiano portato a

termine, nel corso dell’anno o degli

anni precedenti, iniziative (non profes-

sionistiche) particolarmente meritevoli

in ambito CAI. Per le candidature è

necessario scaricare dal sito www.cai-

sem.org il relativo modulo e inviarlo

entro il 10 settembre, opportunamente

compilato, all’indirizzo e-mail: premio-

[email protected]

Le Alpi VeneteLa Rassegna “Le Alpi Venete” istitui-

sce un premio letterario annuale riser-

vato a soci CAI d’età non superiore ai

45 anni. Dotato di 1.500 euro, il ricono-

scimento andrà all’autore-i/curatore-i di

una pubblicazione edita per la prima

volta e nel periodo anno 2007 - 15 mag-

gio 2008 e che apporti nuovi e interes-

santi contributi di conoscenza sotto il

profilo alpinistico, socio-culturale e sto-

rico-antropico, riguardanti uno o più set-

tori delle Alpi e Prealpi Trivenete. Le

opere dovranno pervenire, in numero di

sei copie e a titolo gratuito, alla segre-

taria della rassegna Silvana Rovis, via

Monte Rosso, 4 30171 - Mestre VE,

entro il 31 maggio di ogni anno.

Antonio BertiLa Fondazione Berti istituisce il

“Premio A. Berti” dotato di 1.500 euro

destinate all’autore di un’opera inedita

storico-alpinistica o biografica pubblica-

ta nel periodo 1 gennaio 2007 - 15 giu-

gno 2008 e spedita ai membri della giu-

ria entro il 20 giugno.

Una copia deve pervenire alla

Segreteria c/o Armando Scandellari,

Via Abruzzo, 12 - 30174 Mestre VE. In

giuria Antonio Berti jr (Pra’ della Valle

109, 35100 Padova), Melania Lunazzi

(V. T. Ciconi 18b, 33100 Udine), Tullio

Trevisan (V.le Marconi 42,33170

Pordenone), Riccardo De Carli (SAT, Via

Manci 57, 38100 Trento), Ernesto

Majoni (c. Italia 43, 32043 Cortina BL).

Concorsi

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MIRANO (VE)Aggiornamento per non titolati

Il Comitato scientifico VFG, in collaborazione con la Sezionedi Mirano (VE), ha organizzato una giornata di aggiornamentosu conduzione e osservazione dedicata ai soci privi di titolo ches’impegnano in sezione come “capigita”, istruttori di alpinismoo accompagnatori sdi escursionismo. Ben 110 sono stati i par-tecipanti. La manifestazione è stata riconosciuta dalla Scuolainterregionale VFG di Alpinismo giovanile come aggiornamen-to per i titolati. Sulla psicologia di gruppo è intervenutaGiordana Gabrieli, psicologa, del CAI di Rovigo, mentre il coor-dinatore di UniCAI Gian Carlo Nardi si è espresso sulla condu-zione dei gruppi e la lettura del paesaggio. Massimo Collavo,presidente della TAM veneta, ha parlato del piano neve. InfineMichele Zanetti ha relazionato su “Leggere la montagna”. Lagiornata è stata registrata e il cd rom può essere richiesto alCSVFG c/o CAI Mirano, via Belvedere 6, 30035 Mirano (VE), c.aUgo Scortegagna, inserendo all’interno di una busta chiusa 5euro in francobolli. Info: www.caimirano.it

LANZO (TO)Sigillo d’oro ad Audisio

Dal 1978 alla direzione del Museonazionale della montagna “Ducadegli Abruzzi” dove ha curato ecoordinato due riallestimenti com-pleti delle sale espositive e oltrecentosessanta mostre con i relati-vi cataloghi presentate anche invarie sedi in Italia e nel mondo,Aldo Audisio ha ricevuto il 19aprile a Lanzo (TO) un’ambita onori-ficenza che va ad aggiungersi al premio del presidentedella Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e alla commenda rice-vuta “Al merito della Repubblica italiana” dal presidenteGiorgio Napolitano. Nel corso di una cerimonia nella salacomunale della cittadina piemontese gli è stato conferito ilSigillo d’oro della Società storica delle Valli di Lanzo di cuiAudisio è presidente onorario dopo esserne stato il presidentedal 1977 al 1994. Ha consegnato il sigillo, alla presenza del sin-daco di Lanzo Andrea Filippin e del presidente della Comunitàmontana Mauro Marucco, il presidente della Società storicaBruno Maria Guglielmotto-Ravet che ha ricordato i meriti con-seguiti da Audisio “portando la cultura della valle di Lanzo

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 33

Attività, idee, proposte

Corsi

Istruttori nazionali di scialpinismo

La Scuola centrale di scialpinismo (SCSA), su mandato

della Commissione nazionale scuole di alpinismo, sci alpini-

smo e arrampicata libera del Club Alpino Italiano, organizza

nel periodo ottobre 2008 - settembre 2009, il XXIV

Corso/Esame per Istruttori nazionali di scialpinismo diretto da

Angelo Panza (INSA - INA). Possono partecipare i soci in

regola con il pagamento della quota associativa 2008, che

abbiano compiuto il 23° anno di età entro il 31/12/2008 e in

possesso di almeno uno dei seguenti titoli: istruttore di scial-

pinismo, istruttore di snowboardalpinismo, istruttore naziona-

le di alpinismo, istruttore nazionale di arrampicata libera,

guida alpina, aspirante g.a. Istruttori e guide alpine per esse-

re ammessi devono essere in possesso del titolo da almeno

due anni e in quel periodo aver collaborato nell’ambito di una

scuola di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera del

CAI. La modulistica necessaria per la presentazione delle

domande è reperibile presso il sito www.cnsasa.it oppure

presso il segretario della CNSASA [email protected] .

Ogni candidato dovrà presentare la sua domanda, redatta

su apposito modulo, controfirmata dal presidente di sezione

e dal direttore della scuola entro il 15 settembre. La quota di

150 euro dovrà essere versata con le modalità che verranno

comunicate ai candidati accettati. Il corso è organizzato

secondo cinque diversi moduli al cui superamento è subordi-

nato il conseguimento del titolo e che si svolgeranno il 24, 25,

26 ottobre a Padova, il 29, 30, 31 gennaio a Passo Rolle, il 16,

17, 18, 19 aprile in Valle d’Aosta, il 2, 3, 4 e 5 luglio a Solda,

il 3, 4, 5, 6 settembre in Val Canali.

Operatori naturalistici e operatori TAM

Il Comitato Scientifico e la Commissione tutela ambiente

montano del CAI Lombardia organizzano un Corso per ope-

ratore naturalistico regionale del Comitato scientifico o per

operatore regionale di tutela ambiente montano. Il corso,

strutturato in 6 fine settimana con lezioni frontali e uscite in

ambiente, inizierà il 27 settembre per concludersi alla fine di

maggio 2009. Per informazioni o preiscrizioni scrivere a:

[email protected] - Comitato Scientifico CAI Lombardia;

[email protected] - Commissione TAM CAI Lombardia.

QUI CAI

L’Hotel (1500 mt) èsituato tra boschi e

prati in zona particolarmen-te tranquilla, a 4,5 Km dalcentro di Folgaria. Punto dipartenza per: trekking aivicini forti della GrandeG u e r r a , e s c u r s i o n i i nmountain bike, passeggiatetra malghe e sentier i .Dispone di 24 stanze dotatedi ogni comforts, quasi tutte con balcone: ambienti freschi e confortevoli,ottima cucina con prelibati piatti tipici. Centro relax con sauna, bagno turco,idromassaggio, lakonicum, tepidarium, solarium viso. Mountain bike a dispo-sizione gratuitamente. Escursioni guidate con palmare GPS.

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LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:03 Pagina 33

Page 34: LO SCARPONE 06 - CAI – Club Alpino Italiano...Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio

ad aprirsi alla storiografia”. Nella circostanza è stata pre-sentata da Alessandro Rossboch l’ultimo libro curato daAudisio: una ricerca basata sulle “Memorie antiche di Lanzo evalli” scritte nel 1749 secolo da Gioanni Tommaso Periolatto. Sitratta del 102° volume pubblicato dall’attivissima Società stori-ca. Dell’impegno di Audisio per la valorizzazione della culturadella montagna ha parlato Roberto Serafin. Al Monte deiCappuccini, sotto la guida di Audisio, è conservato uno straor-dinario patrimonio con 115 mila fotografie di montagna, 8000manifesti e documenti di cinema, 1050 libretti e libri matricola-ri di guide alpine: ai quali si aggiungono, nell’annessa Bibliotecanazionale del CAI, 26.000 volumi e 17.500 periodici.

Nella pagina precedente la copertina del nuovo libro curatoda Audisio e un momento della premiazione.

MILANOI mosaici vegetali di Renata Tornaghi

Una folta serie di piccoli quadri haportato nelle sale della Sezione diMilano la natura “in carne e ossa”ricreata in forma artistica. La naturavegetale, per essere precisi. Paesaggicampestri e alpini, scorci di abitati,antiche porte e finestre, animali, figu-re umane in atteggiamenti della vitaquotidiana, non sono “dipinti”, maricreati dal colore naturale e dallastruttura vegetale di foglie, petali,bucce, membrane, cortecce, compo-sti in mosaici. Non per niente RenataTornaghi, milanese appassionata dimontagna e delle sue forme di vita, haintitolato la mostra, aperta dal 1 al 24aprile, “Il Giardino, l’Orto, il Bosco

dipingono”. “Nessun colore aggiunto”, assicura l’artista.“Occorre fare molti esperimenti, vedere quali colori e qualiaspetti conservano nel tempo le foglie, i petali o le bucce, e poi

utilizzare le loro caratteristiche per comporre le immagini comemosaici. I ‘pezzi’ giusti sono raccolti e seccati. Io poi scelgo leparti con le tinte, le sfumature, le macchie o le venature che miservono e le taglio delle dimensioni e forme che occorrono”.

BELLUNOOmaggio in musica al Solstizio d’estate

Da segnalare, in omaggio al solstizio d’estate, l’evento pro-grammato presso il rifugio Semenza al Monte Cavallo, 2.020 m,sul confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, sopra il Comunedi Tambre: domenica 22 giugno, poco dopo le 6 del mattino, coni primi raggi del sole inizierà il concerto dei maestridell’Orchestra Dolomiti Symphonia di Belluno.

L’iniziativa è organizzata dal CAI di Vittorio Veneto, proprieta-rio del rifugio, dalla Provincia di Belluno, dalla Comunità mon-tana dell’Alpago e dal Comune di Tambre. Per informazionitelefonare al gestore Alessia Peruccon, tel. 349.1881250.

LUSERNA S. GIOVANNI (TO)Davide, figlio d’arte,lettore appassionato

“Forse non è il più giovanedei vostri lettori ma è giàmolto appassionato”, scrivo-no allegando la foto del pic-colo Davide (otto mesi)Sandro ed Elisabetta Girlodidi Lucerna San Giovanni, inVal Pellice (TO).

Guida alpina lui, accompa-gnatrice lei, si definiscono dasempre lettori dello Scar-pone. Davide come si puònotare mostra a sua voltamolto interesse per questepagine: un interesse che laredazione cercherà ovvia-mente di coltivare a lungo.

34 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

QUI CAI Attività, idee, proposte

Gli aquilotti volano su Milano

Alle sezioni SEM e Melzo è stata affi-

data l’organizzazione del convegno

d’inverno degli accompagnatori AG

lombardi al Centro sportivo Vismara -

Don Calabria di Milano. “Alpinismo gio-

vanile? Si grazie” era lo slogan. Circa

duecento persone si sono registrate, tra

accompagnatori, presidenti di sezione,

simpatizzanti e giovani. In rappresen-

tanza del Comitato centrale d’indirizzo e

controllo il consigliere Elio Protto ha

seguito con particolare attenzione i

lavori, come pure il presidente del CAI

Lombardia Guido Bellesini e il segreta-

rio Pozzi, e molti presidenti di sezione.

Hanno aperto il convegno i presidenti

delle sezioni ospitanti Enrico Tormene

per la SEM di Milano e Valerio Grigis

per il CAI di Melzo, invitati al tavolo dei

relatori dalla presidente CRLAG

Antonella Bonaldi. Il dibattito, focalizza-

to sul racconto delle esperienze “AG”

dei presidenti di sezione, ha fornito

spunti interessanti: chi scrive ha avuto

la netta impressione di trovarsi nel bel

mezzo di un importante momento di

sensibilizzazione e cambiamento.

Quando quattro ragazzi sono “entrati in

campo”, sono bastate poche parole

(con tanta emozione) per rendere cri-

stallini gli obiettivi e i risultati pratici

dell’AG. Amicizia, solidarietà, conquista,

autonomia, fatica: gli ingredienti del

Progetto educativo c’erano proprio tutti.

E ben miscelati. Sono stati presentati la

nuova Commissione regionale e il neo

eletto direttivo della Scuola regionale di

AG, presenti il presidente e il segretario

della CCAG Aldo Scorsoglio e Walter

Brambilla e il direttore SCAG Giancarlo

Berchi. Interessanti i dati raccolti con la

mappatura su 267 sezioni: ben 8200

sono i giovani coinvolti e oltre 1800 gli

adulti, fra accompagnatori titolati e ope-

ratori sezionali; più della metà delle

sezioni svolgono attività con le scuole, e

qui i numeri salgono parecchio con

quasi 30.000 studenti coinvolti e circa

2000 insegnanti, per oltre 200 giornate

in ambiente. Visti i risultati, è stato fatto

proprio un bel lavoro…Il futuro sembra

decisamente roseo per i nostri aquilotti!

Dolores De Felice

Convegni

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:03 Pagina 34

Page 35: LO SCARPONE 06 - CAI – Club Alpino Italiano...Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio

MILANO

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581 Lu. 18-20 - Mer. 18-22,[email protected] telefonici:02/89072380■ TREKKING. 5-13/7 Abruzzo:Gran Sasso; 3-13/7 Isole Azzorre;19-27/7 Dolomiti Friulane; 26/7-9/8 Norvegia. Nella terra dei Troll;3-9/8 Dolomiti Carniche; 10-30/8Namibia; 23-30/8 Alta viaValmalenco; 11-28/10 Malesia-Borneo.■ ESCURSIONISMO. 31/5-2/6Toscana. Monte Forato/Paniadella Croce; 8/6 Liguria Ferratarocca di Reopasso; 15/6 Vald’Aosta Laghi Parco M. Avic;22/6 Lombardia Pizzo Tre Signori;29/6 Piemonte cima Sassone; 5-6/7 Trentino Bocchette di Brenta;13/7 Val d’Aosta rif. Mezzalana;20/7 Val d’Aosta Corno Bussola;27/7 Val d’Aosta Testa Grigia; 7/9Svizzera Piz Julier; 13-14/9Lombardia Sasso Nero; 13-14/9Veneto. Ferrate della Schiara.■ ALPINISMO. 14-15/6 Stage sughiacciaio. Settembre/ottobreXXIII Corso di arrampicata suroccia (7 lezioni teoriche, 4 sera-te indoor, 7 uscite).■ MOUNTAIN BIKE. 31/5-2/6Carnia; 14/6 Monte Tramezzo;28/6 rif. Calvi; 5-6/7 Sellaronda;18-20/7 Alp D’Huez (Francia); 9-17/8 Svizzera itinerante; 6/9Passo della Fobbiola; 13-14/9Lago di Garda occidentale; 27-28/9 Francia Roc D’Azur; 11/10Castelli Colli Piacentini. ■ SCAMPAGNATE IN BICICLET-TA. 8/6 Ciclabile Lago di Varese;21/6 Ris. Nat. Muzzetta e villeCernusco; 21/9 Tra Po e Ticino.I partecipanti sono coperti daassicurazione infortuni

F.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113 (entrata da Via Bramantino, 4)20155 MilanoTel. 339 [email protected]. 21,15 -23

■ ESCURSIONISMO “PATRIZIAPAGANI”. 7/6 rif. Carlo Emilio -Lago del Truzzo (2153) daS.Bernardo 1242m (G.Gobbi);21/6 M. Grignone (2409) daCainallo 1270m (R.Bana); 28-29/6 Valle delle Meraviglie(G.Motta)■ CINQUE GIORNI D’ESTATE.Anello Grossvenediger. 28/7 Inauto a Matri (AUT) e quindiStreden. Salita rif. Essener-Rostocker; 29/7 Maurer Torl(3108), cima facoltativa, rif.Kursinger (2547) 30/7 cimaVenediger, rif. Defregger; 31/7Vallhorner Torl, cima Weisspitz(rif. Eissee e traversata per ilZoparscharte al rif. Johannis);1/8 Streden o traversataEssener-Rostocker- Streden.■ PALESTRA. Martedì e giovedìdalle 19 alle 23. Info: Sandro([email protected]).

GAMVia C. G. Merlo, 3tel. 02.799178fax [email protected] e Gio 21-23■ ESCURSIONISMO. 31/5-2/6 Ibambini si divertono in monta-gna.Val di Ledro e val Concei(Claudio Demichelis [email protected] - M.Barsanti marco_barsanti@fast-webnet); 15-21/6 Valli ValdesiPellice e Germanasca (G. [email protected] -Giorgio Vanaria 02 417812) 29/6esc. Naturalistica da Pasturo nelParco regionale della Grigna,accompagnati dalla guardacacciaCristina Rovelli (R. Girola02312938 [email protected] -Giorgio Vanaria).■ ESCURSIONISMO - ALPINI-SMO - TURISMO. 13-27/7Settimane verdi a Campitello diFassa, Dolomiti. Ottimo alber-go, escursioni organizzate dasoci qualificati. Interessantiopportunità per turisti. Aperteprenotazioni (Roberta Comi eTino Riva 0399907037 [email protected]).■ CORSO DI ALPINISMO. 8/6neve/misto, piolet traction; 21-22/6 Piz Morteratsch ValRoseg; 24/6 preparazione di

una salita, chiusura corso(Giovanni Gaiani [email protected]).

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02-653842Fax. 1786040543C.Post. 1166 20101 [email protected]. 15-19 Gio. 21-23.Segr. e Biblioteca: gio 21-22,30.■ PREMIO “M. MERONI”. Aricordo di Marcello Meroni laScuola Silvio Saglio premieràun socio che si sia distinto inambito alpinistico, scientifico-culturale, didattico-educativo.Le sezioni della Lombardia pos-sono segnalare gli iscritti meri-tevoli secondo le modalità indi-cate sul sito http://www.cai-sem.org/4s-premiomm.htm■ GITE. 8/6 75° Collaudo anzia-ni al Cimone di Margno (m.1815, Valsassina), E, disl. 1Km; 14/6 rifugio Bietti (m.1719) da ronzio, E, disl. +/-1200 m treno + bus; 22/6Testa del Duca (m. 2052), anel-lo molto panoramico tra le mon-tagne calcaree dell’alta VallePesio, E, disl +/- 1020 m; 28-29/6 giro del Sassolungo eSassopiatto. Possibilità di salirein vetta al Sassopiatto dalla fer-rata Schuster (EEA) oppure girointorno al Sassopiatto (E).Ritorno per il sentiero “F.Augusto”; 5-6/7 Cima diCastello (m. 3392) In ValBregaglia dalla capannaAlbigna. A.■ NEWSLETTER. Chi desiderariceverla, può richiederla a [email protected]

BOVISIO MASCIAGOPiazza San Martino, 4Tel. e Fax O362.593163Merc. e ven. 21 - 23www.clubalpino.nete-mail: [email protected]■ NUOVO CONSIGLIO.Presidente Fabio Cattaneo, viceBeniamino Mazzola, consiglieriEzio Balzarotti, Natale Itria, LauraZappa, segretario Alberto Caimi,tesoriere Daniela Veronesi, revi-sori Daniele Cattaneo, Patrizio

Lucchini, Giuliana Pianello, dele-gato Mirko Mazzolari. Auguri diun buon lavoro. ■ MANIFESTAZIONI. 7/6 “Sportin piazza” con palestra di rocciamobile.■ GITE. 15/6 rifugio Gerli Porro,Val Malenco. Per le famiglie conbambini, partenza dal camposportivo con mezzi propri alle ore7; 29/6 Grigna, salita alla vetta daivari versanti; 6/7 cicloescursionein mountain bike o a piedi, in ValRoseg (Svizzera) da Pontresinapartenza dal campo sportivo conmezzi propri alle ore 7.■ BAITA SOCIALE. A Dezzo inVal di Scalve, 10’ minuti di cam-mino su facile sentiero, 25 postiletto. Prenotarsi per tempo insede. 14/9 festeggiamenti per i40 anni di attività.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected]://caicarateb.netsons.orgMart. e ven. 21-22,30■ ESCURSIONI. 15/6 rifugioMargaroli (2.196) Val Formazza;5-6/7 Apertura stagionale rif.Carate (Valmalenco).■ RIFUGIO CARATE. AngeloPedrolini e Francesca Vanottisono i nuovi gestori. Prenotazionie informazioni 0342.452560(rifugio) - 338.3878416 -347.9208166.■ 3° CORSO ARRAMPICATAdall’8/9, iscrizioni dal 6/6.

DESIOVia Lampugnani, 7820033 Desio (MI) Tel. e Fax 0362 621668Mercoledì e Venerdì

LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 35

Vita delle sezioni QUI CAI

Programmi e indirizzi aggiornati

di tutte le sezionidel Club Alpino

Italiano nel portalewww.cai.it

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:03 Pagina 35

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36 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

Vita delle sezioni

dalle ore 21 alle ore 22.30www.caidesio.nete-mail: [email protected]■ NUOVO DIRETTIVO.Presidente Favarato Roberto,consiglieri Colleoni Antonio,Colombini Paolo, ComoGianluca, Frigerio Renato,Malgrati Enrico, Martin Gabriella,Mazzoleni Maria Luisa, NavaRenato, Perfetti Enrico, RiboldiLuigi, Rovelli Claudio e SpinelliMarco. Revisori dei contiFumagalli Enrico, Villa Claudio eVilla Franco, delegato sezionaleCarcano Enrico, testoriere NavaRenato, segretario Riboldi Luigi.■ ESCURSIONISMO GIOVANI-LE. 2/6 casolari dell’Herbetet; 7-8/6 Rifugio Ca’ Runcasc.GITE.15/6 cinque terre; 29/6 rifu-gio Oriondè; 12-13/7 rifugioCasati.■ “MALTRAINSEM”. 4/6 rif.Piazza; 11/6 giro dei Campelli;18/6 bivacco Linge; 25/6 lago diBaldiscio; 2/7 rif. Sciora; 5-12/7Valle Aurina; 9/7 rif. Menaggio;23/7 rif. Duca degli Abruzzi; 30/7rif. Tagliaferro.■ A TUTTI I SOCI ricordiamoche sono aperti i rifugi Pio XI,2557 m, Val Venosta e Bosio-Galli, 2086 m, Val Malenco; ibivacchi Regondi-Gavazzi, 2560

m, Val Pelline; Caldarini, 2500 m,Val Viola Formina. Il rif. Desio èancora inagibile.

MELEGNANOSezione “F. e G. Bianchi”Via Crocetta 620077 MELEGNANO (MI)tel/fax 02 [email protected], Gv: 21-23, Do: 10.30-12■ ESCURSIONISMO E ALPINI-SMO. 8/6 rif. Benigni (BG); 28-29/6 rif. Claudio e Bruno (VB);13-14/9 rif. Pedrotti-Rosetta(TN); 5/10 Pontremoli-Cisa (MS);26/10 pranzo sociale rist. Diavoloa Piano Rancio (CO).■ ALPINISMO GIOVANILE. 1/6Arrampicata in Val Chiavenna(SO); 4-5-6/9 trekking Gruppo delSella (BZ); 19/10 castagnata inVal d’Intelvi (CO).■ MOUNTAIN BIKE. 29/6 PassoS. Giacomo - Passo Gries(IT.CH); 21/9 Monte Alpe (PV);26/10 Forti di Genova.■ CORO CAI il giovedì ore 21.

SEREGNOVia S. Carlo, 47CP n.27- Seregno (MI)Tel. 0362 638236www.caiseregno.org

[email protected] e Ven 21-23Mer e Sab 16-18■ TEMPO LIBERO 11/6Chamois-Val Tournanche; 16/7Stuetta - rif. Bertacchi.■ ESCURSIONISMO (con Sez.Mariano C.) 8/6 rif.Margaroli(Formazza); 29/6 Tierberglihütte(Alpi Bernesi).■ XXXIII CORSO DI ALPINISMO4/6, 18/6, 25/6 lezioni teoriche.■ RIF. LONGONI 6/7 apertura.

GALLARATEVia Cesare Battisti n. 121013 Gallarate (VA)Tel e fax 0331 [email protected] Mar. e Ven. 21-23■ ESCURSIONI. 8/6 Presolanaocc.m.2521 da Passo Presolana,disl. m1224, A+R h 6.30 - AF(alpinistica) (L.Chiarello, G.Bressan); 15/6 Monte Mars m.2600 da Oropa in funivia fino alMucrone disl. m.710, A+R h 5,

EE (M.Cremonese, M.Carù); 22/6Pizzo Ragno (val Vigezzo) dallaval Loana,disl m. 1400, h 7/8A+R, EE (M.Fariol, G.Sironi);29/6 inaug. Bivacco Belloni(monte Rosa) ristrutturato h 2, E(A.Macchi, G.Benecchi).■ MOUNTAIN BIKE. 22/6 Vald’Ayas (Mauro).■ RIFUGI. Enrico Castiglioni,Alpe Devero, 1640 m, gestoreMichele Galmarini, tel 0324619126. Pietro Crosta, AlpeSolcio, 1750 m.

CALCOvia S. Carlo 5 - (LC)tel. 039 [email protected]. e Ve. 21 - 23■ ESCURSIONI. 8/6 Cima delBecco (Laghi Gemelli ); 21-22/6Capanna Boval - Morteratsch.

SOTTOSEZIONEDI AIRUNOMar e ven. 21 - 23

➔ Il disagio psichico e il mondo della montagna si incontrano sulla rete! Connettiti su

www.sopraimille.itIl forum dei saperi della montagna che aiuta.

Il trenoescursionismo, promosso

dalla Commissione centrale per l’e-

scursionismo in collaborazione con

Trenitalia e realizzato sul territorio con il

concorso di numerose sezioni e sotto-

sezioni CAI, offre in giugno interessan-

ti occasioni per appassionati di sentieri

e binari. Per informazioni consultare

www.trenotrekking.it. Ecco le prossime

escursioni.

7-8/6 UMBRIA. Linea Orte-Falconara.

Gualdo T. - M. Serra Santa.

Trenoescursione notturna. CAI

Ancona, tel/fax 071.200466. Info:

[email protected]. Resp. Crucianelli,

Pergolini, Trulli CAI Gualdo Tadino.

8/6 EMILIA-ROMAGNA. Linea

Bologna-Pistoia. Riola di Vergato -

Porretta T. Nell’ambito di “Fiume in

festa”. CAI Bologna 051.234856,

resp. 331.9184640.

15/6 EMILIA-ROMAGNA. Linea

Bologna-Pistoia + Bus ATC.

Madonna dell’Acero - Cascate del

Dardagna - rif. Duca degli Abruzzi -

Cavone. CAI Bologna, tel.

051.234856, esp. 331.9184640.

15/6 ABRUZZO / LAZIO. Linea Terni-

Sulmona. Sella di Corno - Piano

Cornino - Rocca di Fondi -

Antrodoco. CAI Antrodoco. AE E.

Boccacci 338.8836700, AAAG G.

Cipriani 348.7491439.

21/6 PIEMONTE. 11ª Settimana

nazionale dell’escursionismo.

Trenoescursione inaugurale sulla

Linea Torino-Ceres (GTT). Treno spe-

ciale da Torino Dora a Lanzo

Torinese ed escursione nei dintorni

di Lanzo. CAI Canavese Valli di

Lanzo, UGET Torino. info@vallidilan-

zotrekking2008.it

22/6 TOSCA-

NA / EMI-

LIA-ROMA-

GNA. Linea Bologna-Pistoia.

Pracchia - passo della Collina -

Posola - Molino del Pallone. Festa

del Trekking nell’Alto Reno. CAI

Bologna, 051.234856, resp.

331.9184640.

29/6 EMILIA-ROMAGNA. Linea

Bologna-Pistoia + Bus ATC.

Madonna dell’Acero - Lago di

Pratignano - La ca’. Parco Regionale

del Corno alle Scale. CAI Bologna,

051.234856, resp. 331.9184640.

13/7 EMILIA-ROMAGNA. Linea

Bologna-Pistoia. Biagioni - rif. M.

Cavallo - Porretta Terme. CAI

Bologna 051.234856, resp.

331.9184640.

Trenotrekking 2008

Giugno per sentieri e binari

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:03 Pagina 36

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LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 37

Vita delle sezioni QUI CAI■ 1/6 Monte Cavallo; 15/6 rif.Albigna - P. Casnile; 29/6 LagoCaprara - Pizzaccio.■ ETÀ D’ORO. 11/6 rif. MottaValmalenco); 25/6 Cima diMenna (Oltre il Colle).■ ALPINISMO GIOVANILE. 1/6raduno a Calolziocorte; 8/6 lagoAngeloga - rif. Chiavenna; 22-23/6 rif. Chabod - rif. V.Emanuele.■ IN MONTAGNA CON I GIOVA-NI. 5/6 Grigna Meridionale.

COLICOVia Campione, 723823 Colico (LC)tel.0341 940516mail: [email protected] 21-22,30tel. rif. Scoggione 0343 63034■ GITE: 22/6 M. Sobretta m3296; 28-29/6 Sasso Manduino2888 m; 12-13/7 Via delle boc-chette.■ ALPINISMO GIOVANILE: 1/6meeting regionale; 14-15/6rifugio Scoggione scuole ele-mentari; 21-22/6 TraversellaWE in rifugio scuole medie;28/6-5/7 rifugio Bosio.■ GRANDI TREKKING: 3-10/6via alpina gialla verso leDolomiti; 3-10/7 via alpinarossa dalla Slovenia all’Austria.■ ARGENTO VIVO: uscite tutti igiovedi.

COMOVia Volta 56/5822100 COMO - C.P. 309tel. e fax 031.264177c/c post. n. [email protected] www.caicomo.it■ ALPINISMO GIOVANILE. 8/6Grigna merid.; 15/6 Musica efavole rif. Prabello; 21-22/6 rif.Bosio (Valmalenco). ■ ESCURSIONISMO. 8/6 PizzoForno, cap. Alpe Sponda; 28-29/6 con il CAO in Alta Val Badia.■ SPELEOLOGIA. Giugno: tra-versata grotte Zelbio-Aurora(Tivano).

SOTTOSEZIONEBIZZARONE■ 14-15/6 Parco Alta Valsesia;28-29/6 rif. Agostini ValD’Ambiez.

SOTTOSEZIONEMASLIANICO■ 8/6 rif. Brioschi (Valsassina);22/6 rif. Maria Luisa (Formazza).

SOTTOSEZIONEMONTE OLIMPINO8/6 Pizzo Bello (Valtellina); 21-22/6 Sentiero dei fiori(Adamello).

SOTTOSEZIONEOLGIATE COMASCO■ 8/6 Capanna Como; 22/6Kuffenkallhutte CH.

ERBAVia Riazzolo, 2622036 Erba (CO)Tel. 031/627873Mar. e ven. 21-22,[email protected]■ GITA. 15/6 Monte Pizzaccio2588 m Val Chiavenna (SO) disl.1.493 m. ■ SENIORES. 4/6 San Sisto -rifugio Maria Curti 1.855 m (SO)disl. 300 m; 18/6 rifugio Porrom. 1.960 - Lago Pirola m. 2.280da Chiareggio (SO) disl. 700.■ ALPINISMO GIOV.:1/6 rif.Casera di Trona,Valgerola; 8/6Malga Palabione, Aprica; 21 e22/6 rif. Curò, Valbondione (BG).Aperte iscrizioni per rif. Casati esalita al Cevedale (5, 6/7) e rifu-gio Auronzo alle Tre Cime diLavaredo (12 e 13/7)

LANZO TORINESE Via Don Bosco, 3310074 Lanzo (To)Gio. 21 - 23Tel. [email protected]■ SETTIMANE IN BAITA. Sonoancora disponibili per tutti i socianche di altre sezioni, dettagli sulsito.■ ALPINISMO GIOVANILE. 1/6rifugio Jervis, ■ SETTIMANA VERDE GIOVANI-LE Baita San Giacomo dal 13 al15/6.■ ESCURSIONISMO 1/6 corsoerbe; 8/6, 23/6 alla ricerca di ani-mali con esperti;15/6 Bellavarda;21 - 28 Settimana nazionaleescursionismo. ■ GITA INFRASETTIMANALE26/6 rifugio Daviso.

SOTTOSEZIONEVALLE DI VIÚ V. Roma, 32 - 10070 VIÚ (TO) Sabato 21 - 22.30 ■ SETTIMANA ESCURSIONI-SMO. 22/6 Fubina - Calcante -Viù; 23/6 Colle Lys - Molar; 26/6Alpe Bianca - Lago Viana; 28/6Malciaussia - Colle Croce di Ferro13-14-15/6 Marguareis (MTB);28/6 M. Granoon, Claree (MTB).

MACUGNAGA Piazza Municipio28876 Macugnaga (VB)Tel. e fax [email protected]. Il Club dei 4000 e il CAIorganizzano dal 21 al 26/7 pres-so il rifugio Zamboni - Zappa,con le guide di Macugnaga, il35° Corso di perfezionamentoalpinistico per chi desideraapprendere e approfondire tecni-che su roccia, ghiaccio e misto,manovre di sicurezza e autosoc-corso. Età minima 14 anni,attrezzatura adeguata, iscrizioneobbligatoria al CAI. Info e iscri-zioni: Schranz Sport 0324.65172- UIT 0324.65119 - www.monte-rosa4000.it/clubdei4000

MONCALIERI Piazza Marconi 110027 Moncalieri (Fraz. Testona)Tel e Fax 011 6812727Cell. 333 [email protected] 18-19 e mer 21-23■ ESCURSIONISMO. 8/6Ferrata Orrido di Foresto, D;15/6 Bellavarda (2345 m) disl.1150 m, h. 3,5, EE; 22/6 GrandQueyron (3060 m) disl. 1318 m,h. 3,5, EE; 29/6 Sea Bianca(2721 m), disl. 720 m, h. 3, E.■ ALPINISMO GIOV. 14/6 gitanotturna; 21 e 22/6 rifugioJervis e Col di Nel.■ APPUNTAMENTI. 7/6 ore 14pulizia dei sentieri collinari,iscrizione obbligatoria entro 4/6.

SALUZZOSezione “Monviso”P.zza Cavour, 1212037 Saluzzo Tel e fax 0175/249370www.caisaluzzo.it

[email protected]ì dalle 21■ ESCURSIONISMO. 5 e 6/7Rocciamelone (m 3538), pernot-tamento al rifugio La Riposa. (AEFlavio Bai e Bartolo Giusiano).■ ALPINISMO GIOVANILE. 8/6giochi di arrampicata, località dadefinire; 29/6 Colle dell’Assiettada Baulboutet per la strada mili-tare. Visita ad antiche strutture didifesa.■ GIRO DEL MONVISO. Dall’1 al3/8 sui sentieri attorno al Re diPietra, itinerario adatto a tutti, siagiovani sia escursionisti esperticon un minimo di allenamento eattrezzatura adeguata. Franco 0175/248839 (ufficio)0175/46391 (casa) 335/5606712(cell), Flavio 348/2822444 [email protected] entro il 25/6.

DOLOVia C.Frasio30031 Dolo (VE) c.p. 87Mer. 21-23www.caidolo.it■ ESCURSIONISMO. 14-15/6Misurina - Monte Piana.Bambini e famiglie; 22/6 ValCampelle - Biv. Argentino (Gr.Rava,TN); 28-29/6 M. Mulaz(Pale S.Martino); 5-6/7 PuntaGnifetti (M. Rosa) Cap.Margherita 4554m, salita sughiacciaio; 5-6/7 Val Badia -Longiarù (BZ) Uscita TAM-ILadini; 13/7 Sentiero attrezzatoBepi Zac (Passo S.Pellegrino);20/7 Cima d’Oltro (Pale di S.Martino); 26-27-28/: Val Mairae Val Grana (CN). Uscita TAM -Gli Occitani

MIRANOSezione «Alberto Azzolini»Via Belvedere, 630035 Mirano - VE C.P. 56Cell. 340 1820277Fax 049 616031 [email protected] Merc. 21-22.30■ ESCURSIONI: 8/6 Val di Sellaper famiglie (collab. A.G., autoproprie o corriera, ref.E.Berton,S. Notini, M. Obexer; 15/6Marmarole orient., if. Ciareidoauto proprie, ref R. Masiero, C.Silvestrini; 22/6 uscita ➔

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:03 Pagina 37

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QUI CAI Vita delle sezioni

38 - LO SCARPONE, GIUGNO 2008

naturalistica dal Castello diAndrai al Col di Lana auto pro-prie ref.U. Scortegagna; 29/6 TreCime di Lavaredo auto proprieref.L. Spagnol, M. Miato.■ 8ª FESTA DELLO SPORT:31/5 ore 17 dry-tooling; 1/6 dalleore 10 prova non competitiva diarrampicata e premiazioni; 2/6dalle ore 11 dimostrazione di eli-soccorso. Saranno proiettati fil-mati e immagini sull’attivitàsezionale.

SPRESIANOVia dei Giuseppini 131027 Spresiano (Treviso)Tel e Fax 0422.8800391Cell. 3471054798■ ESCURSIONI. 15/6 M.Pavione da Croce d’Aune per rif.Dal Piaz (Elio Bernardi0422779705), EE; 29/6 CimaOmbretta da Malga Ciapela perrifugio Falier (Elio Bernardi 0422779705), EE.

■ MOSTRE. 22/6 piante sponta-nee commestibili e non. PiazzaRigo - Spresiano (R. Girotto).

AMATRICEVia L. Spinosi 4602012 AMATRICE (RI)tel/fax 0746 826468Parco Nazionale Gran Sasso eMonti della Lagawww.amatrice.nete-mail [email protected]. e ven. 21-23

■ ESCURSIONI. 8/6 Monti dellaLaga La Forca - Pizzo di Sevo(EE) dir. A. Attenni. ■ PALESTRA DI ARRAMPICATAal coperto mercoledì e venerdìalle. ore 21.■ IN BACHECA le escursioni delweek end. ■

Quell’estrema obiezione

Desidero fare alcune rettifiche all’arti-

colo “Un estrema obiezione” apparso

nel n. 4 (aprile 2008) dello Scarpone. La

prima edizione in lingua italiana del libro

di Jon Krakauer “Into the wild” è stata

pubblicata con il titolo “Nelle terre estre-

me” nella traduzione di Laura Ferrari e

Sabrina Zung, nel maggio 1977 dalla

Rizzoli; quindi ben undici anni prima

dell’edizione di Corbaccio.

McCandless donò i suoi averi, 24.000

dollari meno una piccola somma ritenu-

ta necessaria per intraprendere la sua

egira, alla Oxfam America, un’associa-

zione che combatte la fame e tagliò la

carta di credito prima di gettarla nei rifiu-

ti. L’unico falò di banconote, 123 dollari,

lo fece nel Detrital Wash dove abbando-

nò la sua apprezzata Datsun. Da questo

momento fece i più svariati lavori per

pagarsi il viaggio nei luoghi solitari attra-

verso gli Stati dal Messico all’agognata

Alaska.

Dalla lettura del libro e dalla visione

del film omonimo del regista Sean Penn

(per me un capolavoro di riflessioni pro-

fonde sullo sfondo di riprese suggestive

e alludenti) aderente ai fatti descritti dal

libro (a proposito, perché avrebbe dovu-

to aggiungere qualcosa di nuovo modifi-

cando la realtà?) ho dedotto che il viag-

gio nella solitudine alla scoperta di altri

orizzonti sia una miscela composta da

rifiuto della vita agiata e consumistica e

sano desiderio di scoperta e cimento

con la natura. E l’impeto giovanile ha

sottovalutato la preparazione lacunosa:

ad esempio il rifiuto di una carta topo-

grafica, che gli sarebbe stata utile per

raggiungere un passaggio con teleferica

(a poche miglia di distanza) e raggiun-

gere l’altra sponda del fiume, evitando

di morire sull’isolotto.

Credo che la sua ribellione verso l’or-

dine costituito (“Disobbedienza civile” di

Thoreau era il suo vangelo) dipendesse

in parte dallo smisurato odio verso il

padre, che lo aveva profondamente

deluso con il suo comportamento fari-

saico mentre pontificava sempre sul

rispetto delle regole. Poi gli incontri con

la coppia di hippies, l’agricoltore

Westerberg e l’ex militare in pensione

Ron Franz rimasto solo dopo che un

incidente gli aveva ucciso moglie e

figlio. Secondo Krakauer e Penn proprio

Ron darà il via a un rapporto padre-figlio

come McCandless avrebbe voluto con il

proprio padre. Questo seme germoglie-

rà e farà compiere un’inversione nel

comportamento di McCandless, che ini-

zierà a negare il punto di vista tenuto

fino in quel momento. Durante la lunga

agonia nel bus-ricovero tra le righe de “Il

dottor Zivago” “…si accorsero allora che

solo la vita simile alla vita che ci circon-

da, la vita che si immerge nella vita

senza lasciare segno, è vera vita, che la

felicità isolata non è felicità […]. Era

questo che amareggiava più di ogni

altra cosa”. McCandless scrisse:

“Felicità è vera soltanto se condivisa”.

A pagina 163 e seguente nel libro edito

da Rizzoli si legge che nel 1988 all’uni-

versità di Emory McCandless fondò con

altri un club per repubblicani che par-

teggiava per Regan, mentre sul giornale

dell’università “The Emory Wheel” ogni

tanto scriveva articoli satirici su Carter,

Biden e altri politici. Per questo mi pare

una forzatura dire che la fuga di

McCandless abbia preso le mosse da

un paese già in marcia verso la follia e il

dispotismo militare di Bush senior; nè

Krakauer né Penn (notoriamente poco

tenero verso Bush junior) ne fanno

cenno. Ma forse loro sono esenti dal

vezzo radical-chic nostrano secondo cui

per avere un poco di effimera notorietà

si doveva sempre dare addosso agli

Yankee. Forse gli intellettuali non devo-

no cercarla, mentre gli intellettualoidi

sono sempre impegnati nell’inseguirla.

Tiziano Lozza

Società Escursionisti Milanesi

Chi siamo

Ho letto con interesse sullo Scarpone

che i soci CAI sono 305.306. E sono

contento di essere uno di questi! Ma mi

è venuta spontanea una domanda: chi

sono questi soci? È mai stata fatta un’in-

dagine sociologica? Si sa che persone

siamo? Sappiamo come i non soci ci

percepiscono? Pazzi, generosi, scontro-

si, allegri, ubriaconi o che cos’altro? Mi

piacerebbe saperlo. È possibile?

Flaminio Cattabeni

Sezione di Milano

Alle domande che il cortese socio ci

pone è stata in parte data risposta qual-

che anno fa, in occasione del 140°anni-

versario della nostra associazione, e i

risultati sono stati pubblicati in uno spe-

ciale dossier sullo Scarpone numero

11/03. È emersa l’immagine di un corpo

sociale molto variegato e ricco di sfac-

cettature ma, comunque, legato dal

comune amore per la montagna. Un po’

poco, dirà l’amico Cattabeni la cui curio-

sità è più che legittima. Sulle modifica-

zioni in atto nella base associativa occor-

re dunque indagare ulteriormente ed è

possibile anticipare che il suo invito verrà

presto raccolto quale doveroso atto verso

i soci nell’ambito di un progetto comuni-

cazione recentemente avviato. ■

La posta dello Scarpone

LO SCARPONE 06 8-05-2008 11:04 Pagina 38

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LO SCARPONE, GIUGNO 2008 - 39

PICCOLI ANNUNCI

- Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per posta

elettronica a [email protected], fax 011/9916208

oppure inviata per posta a GNP Sas, via Udine 21/a,

31015 Conegliano, TV.

- Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni prima

della data di uscita (il primo di ogni mese).

- Tariffa. € 0.50 a battuta, spazi esclusi, IVA inclusa.

- Pagamento. Può avvenire tramite bonifico bancario

intestato a GNP Sas su Banca di Credito Cooperativo

delle Prealpi – c/c 38973 - ABI 8904/5 - CAB 88310/8

- IBAN IT36U0890488310000000038973 oppure

inviando assegno bancario non trasferibile intestato a

GNP Sas di Nenzi Giorgio & C. La pubblicazione sarà

effettuata a incasso avvenuto. Per informazioni tel.

n.011.9961533.

- Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa

voce devono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il

Collegio di appartenenza loro personale o della scuola

o associazione.

Guide alpine

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