LIVENZA NR.4 - novembre-dicembre 2011

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Supplemento a - N. 7/11 Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170 DISTRIBUZIONE GRATUITA INDICE n. 4 Novembre-Dicembre 2011 Bimestrale delle Associazioni di olontariato La Salute S. Giorgio e .... dintorni 1861 > 2011 >> 150° anniversario Unità d’Italia Tela “La Battaglia di El Alamein” di Paola Pasqual e Valentina Perissinotto presso sede ANPDI di San Giorgio di Livenza Editoriale 2 Io, Schiavo di Hitler 3 Intervista a Olindo Tomaselli 4 Passione per il canto Anna Marsonetto e le Creamy 5 Sei il benvenuto don Alberto 6 Associazione Rugby Educativo Caorle 7 Le nostre Associazioni 8-10 Settembre Sangiorgese 12 Parliamo di... Marta Fantin 13 L’Angolo della poesia e viaggio nel tempo 14 Calendario delle Associazioni 15 L i v e n z a

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bimestrale delle Associazioni di Volontariato di La Salute|San Giorgio di Livenza e ..... dintorni. Un'idea del RUGBY EDUCATIVO CAORLE e Associazione PETER PAN.

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Supplemento a - N. 7/11

Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170

DISTRIBUZIONE GRATUITA

INDICE

n. 4 Novembre-Dicembre 2011

Bimestrale delle Associazioni di olontariato

La Salute S. Giorgio e .... dintorni

1861 > 2011 >>150° anniversario Unità d’Italia

Tela “La Battaglia di El Alamein” di Paola Pasqual e Valentina Perissinotto presso sede ANPDI di San Giorgio di Livenza

Editoriale 2

Io, Schiavo di Hitler 3

Intervista aOlindo Tomaselli 4

Passione per il cantoAnna Marsonetto e le Creamy 5

Sei il benvenutodon Alberto 6

Associazione Rugby Educativo Caorle 7

Le nostre Associazioni 8-10

SettembreSangiorgese 12

Parliamo di...Marta Fantin 13

L’Angolo della poesiae viaggio nel tempo 14

Calendariodelle Associazioni 15

Livenza

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EDITORIALE

la storia...di questa ItaliaCi avviciniamo alla conclusione del 2011 e, con esso, al termine delle celebrazioni relative al 150° anno dell’Unità d’Italia. Anche noi, come redazione, vogliamo dare un pic-colo contributo: tramite il nostro giornalino abbiamo, così, deciso di raccontarvi degli episodi legati alla storia sia del nostro Paese, l’Italia, sia delle nostre località, San Giorgio e La Salute di Livenza. Abbiamo così raccontato la storia della battaglia di El Alamein, in cui i paracadutisti della Fol-gore difesero arduamente, durante la 2^ guerra mondiale, il valore del Tricolore. Qui accanto la foto della meridiana realizzata dal Cap. d’Albertis duranle le azioni difensive del basso Piave, riporta tutte le date delle eroiche battaglie sostenute dai Marinai e dagli Artiglieri nella zona di Cor-

tellazzo dove in meno di un anno di conflitto, tra la fine del 1917 e il 1918, perirono 3000 soldati italiani ed austro-ungarici, installata in origine nella sede del Comando delReggimento Marina a Cà Gamba di Cortellazzo (attualmen-te è situata presso una casa privata edificata nel medesi-mo luogo). Potete leggere, infine, la testimonianza di Gino Marchesin che, sopravvissuto ai campi di concentramento, ci racconta perché non si debba mai perdere la speranza. Non mi resta che invitarvi alla lettura e, soprattutto, se ne avete voglia e tempo, a collaborare con la nostra redazione perchè questa avventura possa continuare e contribuire alla crescità della nostra Comunità.

Giorgia Valente

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Un’idea di:Rugby Educativo Caorle Associazione Peter Pan

EDITORE: Ass. Culturale Doge Stampa

DIRETTORE RESPONSABILE: Flavio Ineschi

IN REDAZIONE:Ernesta Buoso, Domenico Danzo, Rosanna Doretto, Moni Lazzarini, Lucia Salvalaio, Irene Cecotto, Giorgia Valente

AMMINISTRAZIONE E REDAZIONE:Rugby Educativo Caorle A.S.D.

Strada San Giorgio, 15

30020 San Giorgio di Livenza – Caorle (Ve)

Tel. 366 1963881 - Fax 0421 584599

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STAMPA: Tipografia Colorama

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FOTO: Camilla Brichese

ART DIRECTOR: Cinzia Mengo

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Barbara Danzo, Dorino Rossi, Federico Corona,

Steve Ongaro, Nicola Gallo, Marta Fantin, Diana

Villardi, Anna Marsonetto

nel nostro bimestrale

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L’ODISSEA DI UN GIOVANE MILITARE DA CORFÙ AL LAGER DI BELGRADO

IO, SCHIAVO DI HITLER Gino Marchesin è nato il 27 settembre 1923 (Mussolini era da poco andato al governo) a La Salute di Livenza, dove tuttora risiede. Non aveva ancora 20 anni quando viene scelto e arruolato per il servizio militare. Partecipa in seguito alla resistenza contro i tedeschi nell’isola di Corfù con gli uomini del reggimento del colonnello Bettini. L’isola cade il 25 settembre del ’43 e fino al 18 ottobre, giorno della partenza per la Grecia, gli italiani sono costretti a mangiare erba o, i più fortunati, muli abbattuti, poiché mai nulla è stato offerto loro dai tede-

schi. Nell’autunno del ’43, prima in camion e poi in vagoni (dove riesce a sopravvivere, insieme ai suoi compagni prigionieri, per ben otto giorni con provviste di cibo solo per due e completamente senza acqua), arriva a Belgrado, dove rimane per sei terribili mesi. Qui Marchesin si ritrova a condividere uno stanzone con una cinquantina di persone ed a dormire su un po’ di paglia ammucchiata (un unico cambio di “materassi” in un mese e mezzo!). Alle sei del mattino sveglia con il caffè (un po’ di acqua nera), quindi l’attesa, che poteva durare anche fino alle dieci del mattino, tutti immobili all’esterno degli edifici, con temperature di due o tre gradi sotto lo zero, per essere trascinati a lavoro. A mezzogiorno una semplice minestra con qualche foglia di rapa mentre alla sera una pagnotta da di-videre in sei e una fetta di salame rosso. I prigionieri non potevano lavar-si, erano malvestiti, sporchi e pieni di pidocchi. Era fortunato chi veniva scelto per andare a lavorare all’albergo al Soldaten: qui, infatti, trovava da mangiare a volontà. Gino Marchesin è riuscito qualche volta ad an-darci: la prima volta l’hanno messo a pelare patate e poteva mangiarne le bucce! A metà gennaio un fatto straordinario: i prigionieri vengono radunati in una piazza per la disinfestazione. Finalmente, dopo ore e ore di attesa, si sente un fischio: la gente di Belgrado, mossa dalla compas-sione, lanciava pane dalle finestre! I prigionieri affannati lottavano per cercare di appropriarsene ma lo scompiglio fu tale che a quel punto i tedeschi furono costretti a bloccare il tutto respingendo i poveretti nelle baracche, senza disinfestazione e ancora tormentati dai pidocchi. In una giornata inaspettatamente fortunata, invece, Marchesin riesce ad en-trare, con un gruppo di cento e più compagni, in un magazzino pieno di scarpe e vestiti. Il lavoro dei prigionieri consisteva nel caricare nei vagoni merci dei cassoni sigillati già riempiti di indumenti. E pur nella tragedia accade un fatto di umanità: uno slavo, accorgendosi della precaria si-tuazione di Marchesin, rischiando la propria vita, lo lascia uscire con ben due maglie, due camicie, un maglione, dei pantaloni e dei calzini grossi, che Gino userà per vestirsi o come merce di scambio per ottenere del cibo. Nell’ultimo mese di prigionia fu relegato, con i suoi compagni, nella

baracca, poichè in attesa di trasferimento. Trenta giorni sena poter uscire a vedere la luce del sole, senza poter respirare aria pulita, senza uscire a lavorare e, quindi, senza poter racimolare qualcosa in più da mangiare, costretti a sopravvivere con una pagnotta da dividere in sei e un po’ di burro o margarina. Poi, con il trasferimento, tutto cambia...Un’odissea tutta da leggere e su cui meditare… Perché la lettura di que-sto libro permette ai giovani, e non solo, di riflettere sul passato, sulle tragedie e sofferenze dei soldati mandati a difendere la Patria e sulle vicende dei sopravvissuti, che nonostante tutto ce l’hanno fatta dimo-strando come non possiamo dare nulla per scontato perché anche l’im-pensabile può diventare realtà. Il 27 settembre Gino Marchesin è stato premiato a Padova con una medaglia d’argento come sopravvissuto della Quarta Divisione Acqui.

Barbara Danzo

INTERVISTA: a cura di Barbara Danzo D: Perché ha deciso di scrivere le proprie memorie?R: Un giorno la signora Lucia Antonel mi ha chiesto di poter inserire la mia storia all’interno del suo libro “San Stino tra storia e memoria. 1920-1945. Ritratto di un’epoca”. Trattandosi della raccolta di una serie di testimonianze, anche la mia esperienza sarebbe stata raccontata solo in parte. Ed io non volevo che ciò accadesse; se dovevo raccontare la mia storia, l’avrei dovuta raccontare tutta.D: Si è mai pentito della sua scelta?R: No, anzi, da quando ho terminato il progetto mi sono sentito come “svuotato”, è come se avessi affidato parte delle mie esperienze a carta e penna. Inoltre, come in molti mi hanno confermato, si tratta di un’im-portante testimonianza storica e, quindi, sono contento di rendermi utile anche in questo modo...D: Perché ha scelto il titolo “Io schiavo di Hitler”?R: Dopo lunghi mesi trascorsi nel lager di Belgrado, nel maggio del ’44 sono stato trasferito a Nis. Qui ho dovuto firmare un documento per sottoscrivere le condizioni di lavoratore presso un’officina, altrimenti sarei stato trasferito nuovamente in un campo di concentramento. Ho dovuto accettare o sarei morto, ma da quel momento non sono stato più lo stesso.D: Nel maggio del ’45 la Germania è capitolata: finalmente era li-bero di tornare a casa. Come mai, però, un’accoglienza cosi fredda al suo rientro?R: Noi prigionieri siamo stati accolti con diffidenza per vari motivi: la gente non conosceva le nostre vicende e le sofferenze che abbiamo do-vuto subire, non sapevano da che parte politica ci saremmo schierati, erano preoccupati del nostro reinserimento nel mondo del lavoro o, for-se, semplicemente volevano voltare pagina.D: In quei giorni la fede ha vacillato o le ha dato forza?R: Posso solo dire che ho pregato, ho pregato molto.

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MOSTRA “QUANDO IL LAVORO E’ ARTE!”

E per conoscerlo e farlo conoscere ho pensato di rivolgergli qualche do-manda.Quando e dove è nata questa grande passione per la pittura?Un giorno, andando a scuola a Venezia, ho visto un vecchietto che dipin-geva sotto la neve con il freddo e il gelo. Lui era lì... concentrato e preso dal

suo dipinto, nonostante le condizioni atmosferiche non si degnava di staccare il pennello dalla mano. Così mi dissi che avrei dipinto anch’io per sempre e grazie a questo sconosciuto ho iniziato ad apprezzare quest’ar-te, che nel corso degli anni è diventata la mia più grande passione.Ha fatto molti sacrifici da piccolo per riuscire a studiare?Si, moltissimi! A quei tempi non c’erano corriere, quindi, di mattina mi alzavo alle 5 perchè ero costretto a farmi la strada in bici: in due ore arrivavo a Punta Sabbioni e qui prendevo il traghetto fino a Venezia. Ricordo che una volta tornando a casa mi si era rotta una ruota della bici e me la sono fatta a piedi, arrivando a casa a mezzanotte! Ma non mi sono fermato comuque. Appena arrivato, ho aggiustato la ruota e alle 5 del mattino seguente mi sono svegliato e sono ripartito. Dopo alcu-ni anni, ho dovuto interrompere le lezioni a scuola, a causa della guerra, del lavoro e della famiglia e ho ripreso gli studi a 60 anni, sempre a Venezia all’Accademia delle Belle arti. Sono stato allievo di importan-

tissimi insegnanti nel campo dell’arte, come: Emilio Vedova, Vittorio Ba-salia, Luciano Gaspari e Luciano Zarrotti.Quante tecniche di pittura ha utilizzato fino ad oggi?Ne ho utilizzate 5. Ho cominciato con il Realismo, per seguire poi con il Futurismo, l’Espressionismo, il Simbolismo e il Raggismo. Adesso adopero solo pittura ad olio.In quante importanti mostre sono state esposte le sue opere?In tantissime mostre, dal 1983 ad oggi, sia in Italia che in Europa. Mostre sia collettive che personali, dove ho riscosso molto entusiasmo da parte del pubblico, della critica e dei giornalisti.Cos’è quella cosa che dopo 91 anni tiene ancora accesa questa passione per la pittura?Beh, è un pò difficile da spiegare. E’ una cosa che senti tua! Però posso dirti cos’è la passione. Essa, per me, è come una piccola fiamma, che anno dopo anno si alimenta sempre di più fino a raggiungere il suo equi-librio per poi rimanere così, donandoti ancora dopo tanto tempo forza, spirito, gioventù interiore e una barca d’esperienza alle spalle.Posso anche dire che a 91 anni la mano non mi trema e che traccio an-cora la linea perfettamente dritta!

Terminato il mio incontro con Olindo Tommaselli, che si è dimostrata una per-sona molto dolce, gentile e calorosa.Pen-so a come, attraverso le sue opere e con il suo giovane spirito, sia riuscito negli anni a far sognare tantissime persone, grandi e piccole. E mi piacerebbe sottolineare anche un’altra cosa: la passione per l’arte di questo importante personaggio non si ferma alla pittura, ma si allarga an-che alla musica. Infatti, il signor Olindo è molto bravo a suonare il violino... c’è dav-vero molto da imparare da persone come lui, non è vero?

Irene Cecotto

Intervista a Olindo Tomaselli

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Dal 17 al 25 Settembre si è tenuta, presso il “Teatro Salone” del Centro Sociale di San Giorgio di Livenza, la mostra “Quando il lavoro è arte” giunta ormai alla sua diciottesima edizione. Ben 21 le opere pittoriche e scultoree esposte: tra gli artisti, provenienti da varie città del Veneto e del vicino Friuli, l’ospite di rilievo è stato Olindo Tomaselli, “Nino” per gli amici e conoscenti stretti. Olindo ha 91 anni e vive ed opera a La Salute di Livenza. E’ lui l’autore delle opere pittoriche, custodite nella chiesa di S. Pietro alla Salute di Livenza, ‘le stazioni della via crucis’ e le grandi tele, una con gli apostoli e San Pietro e l’altra con Maria Goretti.

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ANNA MARSONETTO e le Creamy

Anna è entrata a far par-te del Coro Arcobaleno, un coro con più di 50 bambini di tutte le età, a soli 2 anni e mezzo, quando la mamma Mara ha deciso di iscriverla per gioco. Da qui ha avuto inizio la sua passione per la musica, passione che ha col-tivato pian piano negli anni a seguire. Nel 1997, accom-

pagnata dai suoi genitori, Anna ha partecipato a Bologna alle selezioni dello Zecchino d’Oro, ma purtroppo non è stata scelta. Un anno dopo, però, in un giorno d’Estate, Anna si è trovata per caso a Caorle proprio mentre si stavano svolgendo le selezioni per partecipare al programma. I suoi genitori non l’avevano iscritta ma la maestra del Coro Arcobaleno, che faceva parte della giuria, alla fine delle selezioni l’ha fatta salire sul palco e, a microfono spento, l’ha fatta cantare “Gira gira con la lira”. Sembra incredibile ma è piaciuta così tanto alla direttrice dello Zecchino d’Oro che è stata selezionata per il programma! E così nel Novembre del ‘98 Anna e la mamma si sono trasferite per quasi un mese a Bologna, presso la sede dell’Antoniano (un’istituzione che si occupa di solidarietà, intrattenimento e comunicazione sociale diretta dai frati minori) dove si trovano gli studi dello Zecchino d’Oro. Sono molti i ricordi di Anna legati a quell’esperienza: la bellissima atmosfera accogliente e famigliare dell’Istituto, i frati sempre gentili e sorridenti, Liliana, la responsabile del coro, una dolce signora che accudiva e coccolava tutti i piccoli cantanti, il padre Mauro che la raggiungeva nei weekend e la riempiva di pensie-rini, i ragazzi del programma con cui mantiene ancora i rapporti. E come dimenticare le serate della trasmissione nelle quali ogni partecipante ve-

niva accompagnato da un personaggio dello spettacolo? Lei fu accom-pagnata, con altre due bambine, dal grande Nino Manfredi! Dopo questa fortunata e meritata esperienza Anna è tornata a casa ed ha continua-to la sua “carriera” da piccola cantante partecipando a concorsi canori, certe volte vincendo ed altre volte no ma, come le ricordavano sempre mamma e papà, i suoi fan numero 1, l’importante non è vincere ma partecipare e divertirsi. All’età di 13 anni Anna ha cominciato a studiare il canto seriamente, iscrivendosi alla scuola di canto Paul Jeffrey. Qui ha avuto, ed ha tuttora, delle maestre eccezionali che non solo le hanno insegnato le tecniche vocali da utilizzare, ma le hanno trasmesso ancora di più la passione per la musica e le hanno insegnato anche a vivere!

PASSIONE PER IL CANTO

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“Musica: un’unica parola di sei lettere che racchiude una miriade di emozioni infinite e profondissime, che fanno vivere e sognare rendendo migliori le giornate di tutti quelli che la amano”: è così che Anna, una normalissima ragazza di 17 anni che studia al liceo e vive a La Salute di Livenza, definisce la Musica, la sua più grande passione.

Questa è la sua storia...

Ed eccoci qui alla fine del racconto di questa giovane ma grande ragazza. Una fine che insieme ad altre 4 speciali ragazze è diventata un nuovo inizio. Loro sono le “Creamy”: (da sinistra) Patricia, Flora, Giorgia, Anna e Alessia. Sono 5 giovani ragazze, dai 15 ai 19 anni, tutte con voci diversissime, ma con una sola grande passione che le accomuna e che le lega ogni giorno sempre di più: la Musica. La Musica con la “M” maiuscola, perchè per loro è come qualcosa di divino. E’ tutto ciò che dal paradiso viene quaggiù. Le Creamy si esibiscono in luoghi come Bibione, Jesolo, Caorle e si divertono moltissimo, non solo durante le performances: le 5 giovani non sono, infatti, solo componenti di un gruppo ma anche grandi amiche. Sono sempre più orgogliose di loro stesse e si impegnano duramente, giorno dopo giorno, per dare sempre di più... perchè la loro intenzione è quella di “arrivare in alto”!

Irene Cecotto

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…Sei il benvenuto Don AlbertoLASCIATEMI ENTRARE NELLE VOSTRE CASE!

L’ingresso nella comunità parrocchia-le è avvenuto quasi in punta di piedi, nei modi del tutto naturali, una pre-sentazione semplice ed emozionata di un giovane sacerdote che, della nuova parrocchia, sapeva solo che fosse vici-no a Caorle in una zona con tanti ca-nali. Don Alberto è stato accolto con un grande e lungo applauso. Al suo fianco, sull’altare della Chiesa di San Gior-gio Martire, a rappresentare la Diocesi di Vittorio Veneto, il vicario generale vescovile Monsignor Martino Zagonel, che nei cuori della gente è ancora il loro parroco: Don Martino. Anche se il tempo ha solcato più di trent’anni, il “passaggio” di Don Martino nella parrocchia di San Giorgio di Livenza ha lasciato nelle famiglie un particolare piacere di fede cristiana e di grande senso dell’amicizia. Mol-ti genitori, presenti domenica 16 ottobre, hanno rivissuto con i propri figli questo ricordo nella celebrazione che ha avvici-nato la Comunità di San Giorgio al giovane sacerdote di 39 anni : tanti quanti sono gli anni di sacerdozio di Don Martino. Molta attenzione hanno suscitato le parole del vicario ve-scovile che, sempre armonioso nel suo modo di comunicare, ha invitato ad una piena collaborazione negli impegni par-rocchiali ereditati e ad un sostanziale sostegno alla volontà

di Don Alberto di valorizzare la “forza giovanile”, ca-ratteristica già evidenziata e dimostrata nelle parroc-chie in cui ha trascorso i suoi primi anni di sacerdozio. La partecipazione in massa di tantissimi giovani e la presenza delle Autorità Civili di Colle Umberto e del gruppo Alpini delle Comunità Trevigiane, stanno a te-

stimoniare che, nella parroc-chia di San Giorgio, è arrivato non solo un giovane sacerdo-te carico di entusiasmo, ma anche dotato di una bellis-sima “missione”: stimolare il singolo per amalgamare un gruppo di volontari a servizio della Comunità. Per la nostra Comunità parrocchiale la fi-gura e il ruolo del sacerdote è

ancora troppo importante: penso che la Curia Vescovile abbia meditato bene in questo, riservandocene ancora uno, tutto per noi. E’ un’opportunità che ci è stata offerta e forse ripar-tendo dalla base, dai giovani, don Alberto potrà ricostruire un ambiente di serenità e collaborazione. “Lasciatemi entrare nelle Vostre case” è quello che tutti desideravano sentire. Le famiglie della nostra comunità sono sempre state aperte e desiderose di fratellanza ed amicizia.

Domenico Danzo

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RUGGERO TREVISANUN NAZIONALE CON IL RUGBY EDUCATIVO CAORLE

Il giovane Elias Toffoletto, per affrontare al meglio l’esperien-za 2011-2012 con i bambini del Rugby Educativo Caorle, ha frequentato il corso organizzato dal Comitato Interregionale Ve-neto per la formazione di edu-catori del minirugby. Nonostante per Elias sia un anno scolastico molto importante, con l’esame finale di maturità scientifica, ha voluto essere ancora a fianco dei bambini e ci sentiamo di ringraziarlo infinitamente per il suo affetto. Ad uno degli ultimi allenamenti abbiamo avuto anche la piacevole presenza in campo di Ruggero Trevisan giovane rugbysta di Caorle, già Nazionale U20 e schierato nell’europeo della Churchill Cup 2011, che at-tualmente gioca con gli Aironi, formazione di Viadana Parma, nell’impegnativo campionato europeo della Heineken Cup/RaboDirect Pro 12. Trevisan, estremo classe ’90, è passato in pochi anni dalla serie A con il San Donà al RaboDirect Pro 12: “E’ stato un anno positivo finito con la Churchill Cup, una competizione per me difficile essendo abituato all’Eccellenza. Lì, invece, capisci che arrivati ad un tale livello ad ogni errore vieni punito e, quindi, bisogna abituarsi a questo rigore;

mi sento pronto ad affrontare questa positiva esperienza”. E’ venuto a San Giorgio di Livenza per accompagnare il piccolo fratellino Loren-zo, 6 anni di statura e tanta voglia di giocare. E’ stato un bellissimo pomeriggio dove il più divertito era proprio il più grande “Ruggero”, per lui un allenamento insolito, attorniato dai piccoli atleti del Rugby Educativo Caorle. Ha ripromesso di ritornare nei momenti di pausa del suo campionato professionistico, i bambini lo attendono per una nuova sfida in campo. Elias Toffoletto quest’anno si ritrova qualche

piccolo atleta in più: Kevin Lunardelli, Cristian Bragato, Nicolò Rossetti e il piccolo Lorenzo. A seguire l’allena-mento i fedelissimi : Alex Azzalin, Pa-trik Bettin, Daniele Draicchio, Nicolò Lollo, Tiziano Masiero e Simone Sutto, Davide Visentin e gli inseparabili Ta-zio Zoldan, Mirco Gerardi e Leonardo Serena che dopo gli allenamenti col San Donà trovano ancora il desiderio di ritrovarsi con gli amici a giocare. La sede del Rugby Educativo presso la

struttura Ater è aperta al ritrovo dei piccoli atleti, per la redazione del giornalino e per eventuali richieste di chi desiderasse UTILIZZARE LA SALA DEL CLUB PER LE FESTE DEI LORO BAMBINI.

Domenico Danzo

Il rugby educativo ha ripreso dal mese di Settembre a frequentare i campi dell’impianto sportivo di San Giorgio di Livenza, ogni venerdì pomeriggio dalle ore 17,00 alle ore 18,30. Per informazioni tel. 3661963881 – [email protected]

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LE NOSTRE ASSOCIAZIONI

il loro vero significato

SEZIONE DI CAORLE - SEDE DI S. GIORGIO DI LIVENZA

LA BATTAGLIA DI EL ALAMEIN Cenni storici: I primi reparti di paracadutisti italiani furono istruiti e formati poco prima della se-conda guerra mondiale a Castel Benito, nei pressi di Tripoli, dove sorse la prima Scuola Militare di Paracadutismo. Le prime truppe ad essere addestrate furono due battaglioni libici del Regio Corpo Truppe Colo-niali: i “Fanti dell’Aria”. A questi fece seguito un primo battaglione di truppe italiane ed il Battaglione Carabinieri Paracadutisti. Nel 1941 era operativa una Divisione Paracadutisti completa: la 185ª Divi-sione Paracadutisti “Folgore” (nata ed addestrata per l’occupazione di Malta fu, invece, impegnata a terra in Africa Settentrionale dal luglio 1942, visto l’andamento della guerra). Il comportamento eroico della divisione Folgore durante la battaglia di El Alamein, dove 3.500 pa-racadutisti resistettero all’attacco portato da tre divisioni britanniche, la 7ª Divisione Corazzata (i famosi Desert Rats, veterani di tante battaglie africane) e due di fanteria, per un totale di circa 50.000 uomini, 400 pezzi di artiglieria, 350 carri e 250 blindati, suscitò il rispetto e l’ammirazione anche da parte degli stessi nemici britannici. Dal fronte di El Alamein i paracadutisti della Folgore si ritirarono il 3 novembre 1942, alle 2:00 di notte, privi di tutto, senza autocar-ri, senza acqua e trasportando a braccia i propri pezzi anticarro e le poche mitragliatrici. Verso le 2 del pomeriggio vennero accerchiati dagli inglesi che gli offrirono la resa ma i paracadutisti risposero con il grido “Folgore!” ed aprirono il fuoco met-tendoli in fuga. Dopo due giorni di marcia nel deserto, alle 14:35 del 6° giorno, dopo aver esaurito tutte le mu-nizioni ed aver distrutto le armi, ciò che restava della Divisione si arrese alla 44ª divisione fanteria britannica del generale Hugues, ma senza mo-strare bandiera bianca e senza mai al-zare le mani ai nemici. I paracadutisti ottennero dai britannici l’onore delle armi e dopo la resa il generale Hugues volle ricevere il generale Enrico Frat-tini, a cui strinse la mano, ed i colon-

nelli Bignami e Boffa, complimentandosi per il comportamento della divisione. Dopo la battaglia di El Alamein alla Folgore verrà conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il 23 ottobre si festeggia l’an-niversario della battaglia di El Alamein. Da qualche anno è esposta, presso la sede dell’Associazione Paracadutisti a S.Giorgio di Livenza, una rappresentazione pittorica della battaglia di El Alamein. Questa opera (nel riquadro qui sotto) è tratta da una copia ed è stata riportata su di una tela di m 4,50 x m 2,50. Le due artiste che si sono occupate di questa riproduzione, Paola Pasqual e Valentina Perissi-notto, abitano rispettivamente a La Salute di Livenza ed a San Giorgio di Livenza.

Che ne dite di presentarvi?- Mi chiamo Paola Pasqual, sono nata a Ceggia nel 1960 ed abito a San Giorgio di Livenza. - Mi chiamo Valentina Perissinotto, sono nata a San Donà di Piave nel 1986 ed abito a La Salute di Livenza.Come vi siete avvicinate all’arte della Pittura e quali sono le vostre esperienze nel campo? Paola Pasqual - Dal 1986 ad oggi ho eseguito numerose mostre col-lettive, personali, permanenti e concorsi ex tempore (realizzazione di un quadro sul posto in un determinato tempo, che si conclude co-munque entro la giornata). Valentina Perissinotto - Ho frequentato l’Istituto d’Arte Mestre ed ho conseguito il diploma di Laurea in Restauro con indirizzo pittorico a Venezia presso l’ Accademia delle Belle Arti. Dal 2006 al 2007 ho

restaurato due quadri della seconda metà del ‘700 (aventi come soggetti uno il Sacro Cuore di Gesù e l’altro La Madonna), trovati all’interno del Col-legio Marconi di Portogruaro dove si trovano tuttora. Inoltre ho partecipato alla Mostra “Quando il Lavoro è Arte” a San Giorgio di Livenza nel 2010 con alcuni quadri figurativi. Quanto tempo avete impiegato per realizzare quest’opera?Circa quaranta giorni, con nostra grande soddisfazione.Quando l’avete inaugurata?Il 3 Aprile 2009 in occasione della Festa del Paracadutista.E solo in queste occasioniè possibile visionare la rappresentazione….

Giorgia Valente

ASSOCIAZIONE NAZIONALEPARACADUTISTI D’ITALIA

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ASSOCIAZIONE LA MACCHIA VERDE E IL COMITATO GENITORI

LE NOSTRE ASSOCIAZIONI

il loro vero significato

Con la rassegna delle torte, organizzata dalle si-gnore del paese, in concomitanza con la sagra della Salute di Livenza, sono stati raccolti 803 euro che sono stati devoluti interamente alla “VIA DI NATALE”.

21ª edizione della “LUCCIOLATA” si svolgerà Sabato 05 Novembre 2011 alle ore 20.00. Tre i punti di partenza, con fiaccole che illumineranno le vie, la prima dal Panificio Perissinotto di San Giorgio di Livenza e la seconda da Piazza della Repubblica di La Salute di Livenza. I due cortei si congiungeranno sul punte Livenza dove aspetteranno il terzo gruppo, dei sommozzatori, che a nuoto, creeranno uno spet-tacolo di luci che si rifletterà sulla superficie del fiu-me. Da qui i cortei raggiungeranno nuovamente Piazza della Repubblica, alla Salute di Livenza. L’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto all’Associazione “Via di Natale”.

Con l’arrivo di Natale un componente dell’Associazione, nei panni di Babbo Natale, provvederà a consegnare un pensierino augurale a tutti gli ospiti del Centro Diurno per disabili di Cà Cottoni. A fine anno ci sarà la chiusura dell’anno in corso e l’apertura del nuovo tesseramen-to dei Soci per l’anno 2012. Grazie Presidente Dorino Rossi

L’ORTO….Con il rientro a scuola si riprende in collabora-zione con l’Associazione LA MACCHIA VERDE il progetto “ORTO DIDAT-TICO - BIOLOGICO”, pro-getto che è partito verso la fine dello scorso anno scolastico con la classe 4° e la maestra Anna e tutti i bimbi della materna con rispettive maestre. Du-rante l’estate l’attività è proseguita, mantenendo in vita ciò che era stato piantato, grazie a un gruppetto di 8 bambini e alla pa-zienza e dedizione dell’ortolano Giorgio, che li ha seguiti costan-temente. L’orto ha dato un buon raccolto, ed è stato consumato dai ragazzi stessi e dalle famiglie; sono cresciute delle bellissime zucche pronte per la festa di Halloween ed ora attendiamo i

nuovi frutti che quest’orto ci darà. Per “frutti” non si intende solo ciò che si può mangia-re, ma anche nozioni uti-li alla crescita dei nostri figli, come conoscere, ac-cudire e far crescere una piantina. Con l’occasione, a nome di tutti i genitori della classe 4°, ora 5°, e dei ragazzi, porgo un GRA-ZIE di cuore a Giorgio Bertuzzo (mastro ortola-no) per il tempo che ha dedicato e per quello che

ancora dedicherà alla buona riuscita di ciò che abbiamo iniziato…

Ernesta Buoso

ANZIANI E GIOVANI DUE LIVENZE

ASSOCIAZIONECALENDARIO DONAZIONI

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DOMENICA 6 NOVEMBRE Siamo vicini al natale quindi ci sentiamo più buoni... un piccolo sacrificio che non vi costa proprio nulla ma che salverà una vita... Pensateci...Vi aspettiamo...

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A.S.D. LA SALUTE DI LIVENZA

LE NOSTRE ASSOCIAZIONI

il loro vero significato

COMITATO GENITORI

I Comitati dei genitori degli alunni delle scuole Elementare, Mater-na e Medie, alla fine dello scorso anno scolastico, hanno incontrato la Dottoressa Lucia Santesso, la professionista che lo scorso anno si è occupata del progetto di Counselling, e l’assessore al bilancio ed alla pubblica istruzione del Comune di San Stino di Livenza Rita Zanutel per proporre loro una più stretta collaborazione nel promuovere, ap-punto, l’attività di Counselling Educativo (si tratta di consulenze aventi lo scopo di agevolare nelle nostre scuole, le relazioni interpersonali tra docente/studente, docente/genitore, genitore/figlio, qualora ce ne fosse la necessità). Durante l’incontro è emersa la necessità di far conoscere meglio questa attività, magari dimostrandone gli innumerevoli benefici sia nell’ambito scolastico che in quello della vita quotidiana. Nel mese di novembre il progetto dovrebbe ripartire, per il secondo anno conse-cutivo, nelle nostre scuole, anche se le modalità sono ancora in via di definizione. Non ci resta, quindi, che attendere le date definitive di inizio progetto che ci verranno comunicate a scuola. Confidiamo nella par-tecipazione attiva dei genitori per far sì che queste iniziative possano soddisfare sempre di più le necessità di tutti.

Ernesta Buoso

E’ ormai entrata nel vivo la stagione sportiva 2010-2011 per l’Associa-zione Sportiva La Salute. Dopo aver passato il primo turno del Trofeo Regione Veneto, la prima squadra ha iniziato in modo soddisfacente il campionato di seconda categoria. Quest’anno si preannuncia molto difficile ed equilibrato, con molte squadre attrezzate e nessuna for-mazione che parte nettamente al di sotto delle altre. I prossimi impegni, da qui fino alla sosta natalizia, delineeranno meglio le re-ali forze e faranno capire quali potranno essere gli obiettivi e le ambizioni del-la squadra.Per quanto riguarda il set-tore giovanile, è iniziata l’attività anche per quanto riguarda le catego-rie primi calci, pul-cini ed esordienti, attività che vede impegnati circa 50 bambini. Questi i giocatoridella categoria esordienti, allenati da Gianluca Didonè: Andrea Abadini, Giovanni Acampora, Dylan Ave, Stefano Bincoletto, Alessio Buttò, Davide Celeghin, Nicolò Grandin, Riccardo Lessi, Gianmaria Marangoni, Luigi Moretto, Pietro Padovese, Alessandro Rorato, Bjor-di Saatciu, Devid Sciessere, Roberto Simonetti, Loris Trevisan, Mattia Zanon. Da segnalare inoltre che, come già anticipato nello scorso numero, sono terminati i lavori di sistemazione del campo secondario che, grazie alla messa a norma dell’impianto di illuminazione e della recinzione, potrà cosi ospitare, come già accaduto in occasione delle gara di coppa con San Stino e Zensonese, partite ufficiali in notturna.

Nicola Gallo

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TESTI SCOLASTICI ANNO 2011-2012

SETTEMBRE SANGIORGESESi sono chiusi martedì 30 agosto, con i tradizionali Fuochi d’Artificio, i fe-steggiamenti della Sagra della Madonna della Salute a La Salute di Liven-

za iniziati venerdi 13 agosto. Il divertimento è poi continuato a S.Giorgio di Livenza con il ‘Settembre Sangiorgese’, iniziato sabato 10 settembre e concluso con la processione domenica 25 settembre. Le due serate a tema, la Tirolese e l’Irlandese organizzate dal gruppo dei giovani, si sono svolte i venerdì con musica e menù tipici. Soddisfatti gli organizzatori per la buona riuscita delle due serate ha riscosso un notevole successo.Per i più piccoli e non, si è svolta LA GARA DI PESCA (ben 82 iscritti). A tutti i partecipanti è stata consegnata una coppa. Grazie a tutti gli sponsor che hanno contributo, è stato possibile aggiudicare un premio ad ognuno. Un grazie particolare a Massimo della Pasticceria da Bordon di Eraclea, che in questa ed in altre occasioni ha offerto brioche a volontà per la colazione dei nostri ragazzi, con l’augurio che il prossimo anno possa essere ancora più ricca. Si sono aggiudicati il primo posto: nel 1° Settore Davide Sartori, 2° Settore Nicolò Marsonetto, 3° Settore Cristian De Marchi, 4° Settore Alessandro Dorigo, 5° Settore Siria Salvalajo, 6° Settore Alex Anese, 7° Settore Davide Celeghin , mentre tutti gli altri a pari merito si sono guadagnati il secondo posto.Il 18 settembre si è svolta LA GARA DI GIMKANA dove 31 bambini si sono destreggiati in un percorso con l’ob-biettivo di raggiungere il traguardo nel più breve tempo possibile. Si sono aggiudicati i primi posti per categoria(da sinistra): Eugenio Schifani, Scomparin Giacomo, Zanutto Daniele, Padovese Nicolas, Girardi Mirco, Fantinello Giaco-mo, Benatelli Irene, Tieppolo Davide.IL 5° CONCORSO DI PITTURA, il tema di quest’anno: 150°Unità d’Italia, il Tricolore, dove 17 provetti pittori: Gioele Bortoluz, Sara Ragragui, Camilla Perissinotto, Federico Perissinotto, Camilla Grando, Cristina Guglielmi, Irene Bena-telli, Eleonora Benatelli, Giorgia Zanetti, Elisa Ricca, Kledi Catto, Andrei Delea, Nicholas Padovese, Ginevra Buoso, Marta Vendrame, Francesca Villardi, Mirco Gerardi, hanno dimostrato impegno e fantasia, vista la difficoltà dell’ar-gomento. Durante l’inaugurazione della Rassegna “Quando il lavoro è arte” è stata consegnata a tutti i partecipanti una targa ricordo, con la presenza del Presidente del Consiglio Comunele Sig. Zusso Ivone (Comune di Caorle), di Don Angelo Arman, (parroco di S. Giorgio), del Sindaco Sig. Luigino Moro (S. Stino di Livenza) ed el il Sig. Olindo Tomaselli (Artista), ospite di questa edizione. Tra i premiati per categoria: Giorgia Zanetti per il Colore, Kledi Catto per la Prospettiva, Marta Vendrame per il Soggetto , Irene Benatelli per l’Assoluto. Simpatica anche la proposta degli operatori della Bibliomobil di Caorle, che hanno coinvolto i bambini in una rappresentazione della loro ‘CITTÀ IDEALE ’. Su di un foglio di carta catramata, che rappresentava la strada della loro città, i bambini si sono divertiti disegnando negozi, case, ospedali, ma non sono mancati giostre e parchi di divertimento, elemento indispensabile perché una città sia funzionale sotto il loro punto di vista. Sono stati tre week end all’insegna del gioco, della musica e dell’allegria grazie soprattutto alla disponibilità di tutti quelli che hanno collaborato per la buona riuscita di questa tradizionale festa paesana.

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PARLIAMO DI....

Marta Fantin

Ciao Marta, iniziamo dagli inizi... o quasi. Come hai scelto la facoltà di laurea?Come tutti, finite le superiori mi sono trovata di fonte alla grande domanda “Cosa voglio fare nella vita?” e, come molti, l’unica risposta che mi sono saputa dare è stata “ancora non lo so”. Così, non seguendo i consigli di chi mi diceva “se vuoi trovare lavoro devi fare ingegneria o medicina”, ho optato per Scienze della Comu-nicazione.In pratica hai deciso di seguire il cuore... e mi riferisco alla tua passione per la musica...

Eh già. Desiderosa di vivere in una città più popolata di quella che mi aveva accolta fino ad allora, guardando soprattutto la programmazione musicale, ho capito che Bologna era la città adatta a me. Nei 3 felici anni di triennale, oltre a studiare, ho coltivato la mia grande passione, la musica appunto, ed in particolare quella che gira attorno alla scena indipendente. Così tra recensioni di dischi, report di concerti e organizzazione di piccoli eventi nei locali sono riuscita in breve tempo a fare un po’ di esperienza sul campo.Da Bologna agli studi di MTV: com’è andata?Poco prima di laurearmi, ho trovato in un sito web indirizzato ai comunicatori, un annuncio per un lavoro da web editor per un’azienda di Milano. Ho inviato imme-diatamente il mio curriculum. Dopo qualche settimana mi ha chiamato un ragaz-zo che mi ha chiesto se fossi ancora interessata alla posizione ed io, ovviamente, ho detto che mi sarei presentata al colloquio. L’azienda era MTV, la stessa MTV che mi aveva tenuto compagnia per tutta l’adolescenza! I 3 colloqui che ho fatto sono andati bene e dopo poco più di un mese, da Bologna, mi sono trasferita a Milano con un tesserino da stagista in mano.Quali erano i tuoi compiti?Nei 6 mesi di stage (retribuito) ho imparato molte cose. Il mio lavoro consisteva nel fornire materiali audio, video, testuali e fotografici alla folta community di MTV. Dopo lo stage mi hanno anche offerto un contratto di un anno: in questo periodo, oltre a seguire la community, ho collaborato alla redazione dei testi per alcuni programmi televisivi come Tocca a Noi, @yourplace e MTV Music Awards. Purtroppo per via della crisi finanziaria mondiale MTV, scaduto il mio contratto, non ha potuto più garantirmi lavoro così ho pre-so in considerazione un’interessante proposta lavorativa che mi aveva fatto una conoscente. Il lavoro era quello di

Web Marketing per un’azienda che vende biglietti per concerti, spettacoli teatrali e cinematografici in tutto il territorio italiano (Umbria Jazz, Festival del Cinema di Venezia, Festival del Cinema di Torino solo per fare qualche esempio). Recuperando le mie nozioni di marketing acquisite all’università mi sono spostata nuovamente a Bologna, dove tutt’ora vivo.Qual’è l’ultimo evento a cui hai collaborato?La Mostra del Cinema di Venezia. La nostra azienda ha coordinato le vendite ed il sistema di gestione degli accreditati, giornalisti, etc. In breve ci siamo occupati di alcuni aspetti del lato organizzativo e gestionale della Mostra. Attenzione, non stiamo noi ai botteghini a vendere i biglietti! A volte quando spiego il mio lavoro la gente capisce che sto in una cassa a vendere biglietti, ma non è così. Noi facciamo strategia di vendita. Ad esempio: c’è la proiezione del film di George Clooney con 600 posti disponibili in sala. Il nostro compito è quello di decidere dove vendere i biglietti (se in internet nel nostro sito o se ai botteghini) e quanti destinarne agli accreditati (giornalisti, case di produzione cinematografiche,...). Poi mi sono occupata di scrivere le newsletter da inviare agli iscritti alla Biennale in cui sono riportate le disponibilità dei film, le variazioni d’orario e in cui facciamo pubblicità ad alcune proiezioni. Dovevo dare visibilità alle varie informazioni nei social net-work come Facebook e Twitter dove abbiamo le nostre pagine. Il tutto tenendoci in contatto con l’ufficio stampa della Biennale per capire se ci sono dei film da promuovere maggiormente rispetto ad altri. Ogni giorno ci sono poi da fare dei report in cui visualizziamo tutti i dati di vendita. E per finire ho gestito gli spazi pubblicitari della Mostra sui motori di ricerca come Google o anche su Facebook. Non so se sono stata chiara... il mio obiettivo è quello di studiare nei minimi detta-

gli le vendite in corso per vendere sempre di più!Chiarissima! Ora guai a chi ti immagina dietro una cas-sa a vendere biglietti! Spirito d’iniziativa e grinta non ti mancano di certo!Pensa che oltre a gestire campagne pubblicitarie ed il sito internet di acquisto biglietti ho recentemente aperto un mio sito (www.vpervegetariano.com) in cui raccolgo recensioni di locali vegetariani sparsi in giro per il mondo. La musica è comunque e sempre la mia grande passione e nel tempo libero mi diletto come dj in alcuni locali e tutti i lunedì con-duco una trasmissione per una radio bolognese.Prossimo obiettivo che voglio raggiungere è quello di diven-tare sommelier! Allora non ci resta che brindare a te con un ottimo bicchiere di... Beh, il vino ce lo consiglierai tra qualche mese, no?!

Marta Fantin e Giorgia Valente

rubrica livenza

Si chiama Marta, è nata e cresciuta a San Giorgio di Livenza, si è laureata a Bologna e poi è approdata agli studi di MTV, alla Biennale di Venezia e molto altro ancora... conosciamola insieme!

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L’ANGOLO DELLA POESIA e VIAGGIO NEL TEMPO

La terraSento palpabile l’odoredella terra aspraspaccata dall’aratro.

Ricade a grosse zolle,disadornadei suoi colorial suo avanzare.

Uccelli inseguono la lamache rovescia il solco,brulicanti e rumorosifan festa d’insettinella terra fresca e bruna.

S’allontana l’aratrospandendo terra e rumore.

Il sole laggiùchiude il suo splendoredi un infuocato rosso.

Silenzio e pace rispondonoall’emozione che mi dàla mia Terra.

Diana Villardi

Poesia tratta dal Libro “L’erba da Accarezzare”

Questo libro fa parte di una collana di poesia di Editore Campanato promuovendo così Diana Villardi a far parte dei nuovi poeti emergenti.

Souvenir in bianco e nero: asilo (non ancora scuola materna) Virginia Romiati San Giorgio di Livenza …… anno 1963 – 1964 !?

Chi lo riconosce …. Chi si riconosce !?

Cerchiamo un nome per ogni bambino: ci aiutate ? Chi si riconosce o riconosce l’amico, il parente e il nome delle suore ci invii per cortesia il nome e la posizione della foto. Indicando il numero della fila : prima (piedi a terra) fila, seconda fila, terza fila. Contando fila per fila, dal primo di sinistra a destra.

Posta elettronica : [email protected]

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Tel. 0421.80234 - CAORLE/VE

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Calendario delle Associazioniin

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ASSOCIAZIONE CULTURALE ARCOBALENO www.coroarcobaleno.it - [email protected] Tel. 0421.290255 - cell. 339.1394341 SONO INIZIATI I “CORSI CORO ARCOBALENO” SCUOLA DI CANTO E STRUMENTI MUSICALI PAUL JEFFREY NELLE SEDI DI SAN GIORGIO DI LIVENZA, CAORLE E SAN DONA’ DI PIAVEEVENTI NOVEMBRE - DICEMBRE 13 NOVEMBRE presso Palazzetto a Caorle“IO AMO LA VITA” raccolta fondi FIBROSI CISTICA7 dicembre presso Teatro Pascutto S. Stino di LivenzaCONCERTO PER I BAMBINI ANGOLANi di padre ZulianelloPeriodo Natalizio “A CHILD IS BORN” raccolta fondi PER I BAMBINI CHIRURGICI dell’ospedale Burlo di TriesteTutti i mercoledì e giovedì RASSEGNA JAZZISTICA all’Angolo del Grop a San Donà di Piave e da Duilio a Caorle

ASSOCIAZIONE AUSER per informazioni Paolo Zecchin - cell. 347.9865561SONO INIZIATI I “CORSI DI GINNASTICA DOLCE” PER GLI ANZIANI PRESSO LA DELEGAZIONE COMUNALE DI LA SALUTE DI LIVENZAMaria Rosa - cell. 3479865561Martedì e Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 11,00

ASSOCIAZIONE AVIS - DUE LIVENZEPer informazioni rivolgersi a Federico Corona - cell. 328.9188286EVENTI NOVEMBRE 5 NOVEMBRE - LUCCIOLATA6 NOVEMBRE - DONAZIONE AVIS

ASSOCIAZIONE BALLETTO ITALIANO Direzione Ketty Dal Rovere Per informazioni rivolgersi a Consuelo Ilenia Dal Rovere - cell. 347.7000190EVENTI NOVEMBRE - DICEMBRE 13 NOVEMBRE presso Palazzetto a Caorle“IO AMO LA VITA” raccolta fondi FIBROSI CISTICA Periodo Natalizio PARTECIPAZIONE GIOCHI SOTTO L’ALBERO

ASSOCIAZIONE FACCIAMO MUSICA per informazioni Giovanna Amadio cell. 340.8501764

SONO APERTE LE ISCRIZIONI: CHITARRA: MAESTRO STEFANO TOFFOLOPIANOFORTE: MAESTRO FABRIZIO DALLA BIANCA

ASSOCIAZIONE MACCHIA VERDE per informazioni Steve Ongaro - cell. 3284920235

CERCASI NONNI VOLONTARI PER ORTO DIDATTICO

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARACADUTISTI D’ITALIA per informazioni Giorgio De Lazzari - cell. 348.8409284

ASSOCIAZIONE NERO ARGENTOper informazioni Marco Sartor - cell. 392.5659628www.neroargento.org - [email protected]

ASSOCIAZIONE PETER PAN per informazioni Lucia Salvalaio - cell. 340.1456787 EVENTI NOVEMBRE 4 NOVEMBRE MOSTRA DI PITTURA 13 NOVEMBRE presso Palazzetto a Caorle“IO AMO LA VITA” raccolta fondi FIBROSI CISTICA

ASSOCIAZIONE RUGBY EDUCATIVO per informazioni Domenico Danzo - cell. 348.6030520

ASSOCIAZIONE SPORTIVA CALCIO SANGIORGESE per informazione Marco De Lazzari - cell. 338.3851590

ASSOCIAZIONE SPORTIVA CALCIO LA SALUTE per informazione Ladis De Toni - cell. o421.290078Gianluca Di Donè Pizzeria Bell’Italia

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