LITURGIA DELLA PAROLA - Diocesi di Brescia · 14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le...

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LITURGIA DELLA PAROLA IN PREPARAZIONE DELL’INGRESSO IN DIOCESI DEL VESCOVO DI BRESCIA MONS. PIERANTONIO TREMOLADA MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE 2017

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LITURGIA DELLA PAROLAIN PREPARAZIONE DELL’INGRESSO IN DIOCESI

DEL VESCOVO DI BRESCIA MONS. PIERANTONIO TREMOLADA

MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE 2017

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Canto di inizio

Tu sei vivo fuoco

1. Tu sei vivo fuoco che trionfi a sera,del mio giorno sei la brace.Ecco, già rosseggia di bellezza eternaquesto giorno che si spegne.Se con te, come vuoi, l’anima riscaldo,sono nella pace.

2. Tu sei fresca nube che ristori a sera,del mio giorno sei dimora.Ecco, già fiorisce di freschezza eternaquesto giorno che sfiorisce.Se con te, come vuoi, cerco la sorgente,sono nella pace.

3. Tu sei l’orizzonte che s’allarga a sera,del mio giorno sei dimora.Ecco, già riposa in ampiezza eternaquesto giorno che si chiude.Se con te, come vuoi, m’avvicino a casa,sono nella pace.

Presidente:Nel nome del Padre e del figlio e dello spirito santo.Amen.

il Dio della speranza,che ci riempie di ogni gioia e pace nella fedeper la potenza dello spirito santo,sia con tutti voi.E con il tuo spirito.

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Preghiamo. (MR p. 783)Dona, o Padre, al tuo servo Pierantonio,che nella successione apostolica hai posto a guidare il tuo popolo in Brescia,spirito di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e di pietà,perché fedele alla sua missione edifichi la tua chiesa,sacramento universale di salvezza.Per il nostro signore Gesù cristo, tuo figlio, che è Dio,e vive e regna con te, nell’unità dello spirito santo,per tutti i secoli dei secoli.Amen.

LA PARoLA Di Dio

i lettura (At 4,32-35)Un cuore solo e un’anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli.32La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.33Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurre-zione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.34Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedeva-no campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto 35e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

Parola di Dio.Rendiamo grazie a Dio.

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salmo 22 (23)il signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:non manco di nulla.Su pascoli erbosi mi fa riposare,ad acque tranquille mi conduce.Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto camminoa motivo del suo nome.Anche se vado per una valle oscura,non temo alcun male, perché tu sei con me.Il tuo bastone e il tuo vincastromi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensasotto gli occhi dei miei nemici.Ungi di olio il mio capo;il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagnetutti i giorni della mia vita,abiterò ancora nella casa del Signoreper lunghi giorni.

Alleluia, alleluia. (Gv 10,14)Io sono il buon pastore, dice il Signore,conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.Alleluia.

il signore sia con voi.E con il tuo spirito.

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vangelo (Gv 10,11-18)Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.

Dal vangelo secondo Giovanni.In quel tempo, Gesù disse: 11«Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. 12Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; 13per-ché è un mercenario e non gli importa delle pecore.14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore co-noscono me, 15così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non provengo-no da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.17Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi ri-prenderla di nuovo. 18Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

Parola del signore.Lode a te, o Cristo.

Canto di meditazione

cReDo iN Te, siGNoR1. Credo in te, Signor, credo in te:grande è quaggiù il mister, ma credo in te.

Luce soave, gioia perfetta sei, credo in te, signor, credo in te.

2. Spero in te, Signor, spero in te:debole sono ognor, ma spero in te.

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3. Amo te, Signor, amo te:o crocifisso Amor, amo te.

4. Resta con me, Signor, resta con me:pane che dài vigor, resta con me.

iNseGNAMeNTo

Il Vescovo riceve una missione che gli farà vivere in un servizio particolare la vocazione battesimale [alla sequela di Gesù]. “Se mi atterrisce l’essere per voi - diceva sant’Agostino - mi consola l’essere con voi. Perché per voi sono vescovo, con voi sono cri-stiano. Quello è nome di ufficio, questo di grazia; quello è nome di pericolo, questo di salvezza.” È motivo di consolazione sapersi amati da Dio, redenti da Cristo, santificati dallo Spirito; è motivo di timore svolgere un servizio dove ogni negligenza comporta una responsabilità grave. Sono anche per noi le parole che il Signore rivolse a Ezechiele, quando lo chiamò a essere sentinella per Isra-ele: “Se io dico al malvagio: Tu morirai! E tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io chiederò conto a te”. Se le cose stanno così, verrebbe da chiedersi, vale la pena essere vescovo? Dico senza esitazione: sì! e senza dub-bio alcuno! È vero che l’episcopato moltiplica il numero e il peso dei nostri peccati: rimaniamo sempre in difetto di fronte ai bisogni del presbiterio, delle comunità e dei cristiani; costringiamo preti e laici ad avere un’immensa pazienza con noi, per i nostri limiti; dobbiamo ricorrere ogni giorno alla misericordia di Dio. Ma se vogliamo un poco di bene al Signore, che cosa è più desiderabile che spendere la vita per coloro che Cristo ama e per i quali Cristo ha portato la croce? e se vogliamo un poco di bene all’uomo ferito, che cosa di meglio possiamo fare per lui che dargli un motivo vero di speranza? Cristiano è nome di salvezza - dice sant’Agostino -

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vescovo è nome di pericolo. Ma si può dire che anche ‘vescovo’ è nome di grazia, nella misura in cui non lo consideriamo un titolo di grandezza mondana ma, con umiltà e con gioia, ne facciamo un’occasione di amore per Dio e per gli uomini.(Dall’omelia del vescovo Luciano Monari per l’ordinazione episcopale di mons. Marco Busca, 11 settembre 2016).

unione del collegio presbiterale con il vescovoIV. Conviene procedere d’accordo con la mente del vescovo, come già fate. Il vostro presbiterato ben reputato degno di Dio è molto unito al vescovo come le corde alla cetra. Per questo dalla vostra unità e dal vostro amore concorde si canti a Gesù Cristo. E ciascu-no diventi un coro, affinché nell’armonia del vostro accordo pren-dendo nell’unità il tono di Dio, cantiate ad una sola voce per Gesù Cristo al Padre, perché vi ascolti e vi riconosca, per le buone opere, che siete le membra di Gesù Cristo. È necessario per voi trovarvi nella inseparabile unità per essere sempre partecipi di Dio.

La persona del vescovoV. Se in poco tempo ho avuto tanta familiarità con il vostro vesco-vo, che non è umana, ma spirituale, di più vi stimo beati essendo uniti a lui come la Chiesa lo è a Gesù Cristo e Gesù Cristo al Padre perché tutte le cose siano concordi nell’unità. Nessuno s’inganni: chi non è presso l’altare, è privato del pane di Dio. Se la preghiera di uno o di due ha tanta forza, quanto più quella del vescovo e di tutta la Chiesa! Chi non partecipa alla riunione è un orgoglioso e si è giudicato. Sta scritto: «Dio resiste agli orgogliosi». Stiamo attenti a non opporci al vescovo per essere sottomessi a Dio.(Dalla Lettera agli Efesini di s. Ignazio di Antiochia)

omelia.

Silenzio.

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iNTeRcessioNi

Presidentechiediamo al signore di moltiplicare le sue benedizionisulla chiesa bresciana in cammino nel mondo verso la gloria eterna,affinché, fiduciosa nella provvidenza divina,custodisca e serva con gioia il vangelo di cristo.

Lettore : Preghiamo insieme dicendo: Signore, aumenta la nostra fede.

Per la Chiesa universale sparsa su tutta la terra, popolo e famiglia di Dio: riconosca con certezza anche oggi il Signore Risorto e lo annunci con genuinità di fede e senza alcun timore. Preghiamo.

Per il nostro santo padre Francesco e per tutto il collegio dei Vesco-vi, successori degli Apostoli: guidino la Chiesa universale coltivan-do la preghiera, la trasparenza del cuore e la coerenza della vita. Preghiamo.

Per la Santa Chiesa che è in Brescia: continuando fedele alla sua antichissima storia e aiutata dall’intercessione dei suoi figli già Santi e Beati, proclami con franchezza il Vangelo di salvezza. Pre-ghiamo.

Per il vescovo Luciano, che nella successione apostolica consegna al vescovo Pierantonio la nostra grande famiglia diocesana: abbia sempre la nostra filiale gratitudine e sia sostenuto dall’affetto di coloro che egli ha sapientemente guidato e servito. Preghiamo.

Per il vescovo Pierantonio, che il Santo Padre ha chiamato e man-dato come pastore della nostra Diocesi: il Signore gli dia pace e

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benedizione, lo accompagni con la luce della sua Parola e la poten-za della sua Grazia, gli dia la forza del suo Amore perché guidi la Chiesa bresciana secondo il Vangelo di Gesù. Preghiamo.

Imploriamo dal Signore il dono costante di vocazioni al presbitera-to, perché non manchi mai nelle nostre comunità il dono prezioso del Vangelo e della Santissima Eucaristia. Preghiamo.

Per i poveri della terra e per chi si sente schiacciato dalla solitudine e dallo smarrimento: trovino in Dio presente in loro la consola-zione che cercano, e in noi credenti una testimonianza sorridente, accogliente e generosa. Preghiamo.

Preghiera per il vescovo PierantonioO Dio grande e misericordioso,che in Gesù Cristo, Buon Pastore,ci hai donato un’immagine viva del Tuo amore per noi,sii benedetto per tutti i Vescoviche hai chiamato a presiedere questa Chiesa bresciana.Ascolta la nostra unanime preghieraper il nuovo Pastore che la tua bontà infinita ci offre:effondi sul vescovo Pierantonio il Tuo Santo Spirito,perché possa amare e governare questa Chiesa secondo il Tuo cuore di Padree sappia ascoltare e comprendere le attese e i bisogni di tutti i suoi figli.Donagli tenerezza, determinazione e un ardente desideriodi offrire ogni giorno la vita per il bene del gregge a lui affidato.Fa’ che sia santo nelle intenzioni e nelle opere,incessante nella preghiera, sapiente nel discernimento.Aiuta i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e tutti i fedeli, nella loro specifica vocazione,a riconoscere in lui il Cristo Buon Pastoree ad obbedire con gioia e piena fiducia alle parole

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e agli orientamenti pastorali che Tu vorrai ispirargli.Te lo chiediamo per intercessione di Maria Immacolata,dei santi patroni della nostra Diocesi,e per i meriti di Gesù Cristo, Tuo Figlio e nostro Signore.Amen.

PADRe NosTRo (cantato)

o Dio, pastore e guida di tutti i credenti, (MR p. 782)guarda il tuo servo Pierantonio,che hai posto a presiedere la chiesa che è in Brescia;sostienilo con il tuo amore,perché edifichi con la parola e con l’esempioil popolo che gli hai affidato,e insieme giungano alla vita eterna.Per il nostro signore, Gesù cristo, tuo figlio, che è Dio,e vive e regna con te, nell’unità dello spirito santo,per tutti i secoli dei secoli.Amen.

BeNeDiZioNe

il signore sia con voi.E con il tuo spirito.

(con le mani stese sull’assemblea)

conferma, signore, i tuoi fedeli, (MR p. 450)sostienili con il vigore della tua grazia,perché perseverando nella preghiera e nella carità fraterna,ti riconoscano come Padre.Per cristo, nostro signore.Amen.

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e la benedizione di Dio onnipotente,Padre e figlio † e spirito santo,discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.Amen.

Glorificate il signore con la vostra vita. Andate in pace.Rendiamo grazie a Dio.

sALve, ReGiNASalve, Regina, mater misericórdiae;vita, dulcédo et spes nostra, salve.Ad te clamámus, éxsules fílii Evae,ad te suspirámus, geméntes et flentes,in hac lacrimárum valle.

Eia ergo, advocàta nostra,illos tuos misericórdes óculosad nos convérte.Et Jesum, benedíctum fructum ventris tui,nobis post hoc exsílium osténde.

O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.