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GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 13 PARMA Divulgatore Piero Dorfles durante l'incontro con gli studenti. FESTEGGIAMENTI IL PATROCINIO DI CARIPARMA E UPI. LA PRESENZA DEL SINDACO. IL RICORDO DEL PRESIDE NUCCI L'Itis «Da Vinci» e i suoi ragazzi: una storia nata cinquant'anni fa Foto e testimonianze: un volume sul passato ma proiettato nel futuro Vittorio Rotolo II Tra la doverosa attenzione per il passato, coltivabile attraverso la memoria, e la capacità di guar- dare al futuro, si collocano i 50 anni di presenza nel nostro ter- ritorio dell’Itis Leonardo Da Vin- ci. Che, forte di un immenso pa- trimonio di competenze e specia- lizzazioni, fulcro di un’offerta am- pliata nel tempo, rilancia. E lo fa cercando di sfatare quel luogo co- mune che induce tanti giovani a scartare, in maniera troppo fret- tolosa, la possibilità di iscriversi ad un istituto tecnico, attratti dal miraggio di una carriera mana- geriale o prettamente scientifica. Eppure, consultando i vecchi registri del «Da Vinci», non è dif- ficile trovare il nome di un affer- mato manager o di un impren- ditore di successo, un tempo alun- ni in via Toscana. A raccontarlo è un volume dedicato proprio al cinquantenario dell’Itis e presen- tato nell’ambito delle iniziative messe a punto, per celebrare la speciale ricorrenza, con il contri- buto di Cariparma Crédit Agricole insieme, tra gli altri, a Unione Par- mense degli Industriali e Periti In- dustriali e il patrocinio di Comune e Provincia. Edita da Atelier 65, la pubbli- cazione ripercorre la storia del- l’Itis attraverso suggestive foto d’epoca, ricordi e testimonianze di insegnanti ed ex alunni. «Un libro che vuole essere però anche un utile strumento divulgativo sulle opportunità offerte dal no- Pubblico attento L'intervento di Pizzarotti. Tra i presenti, molti ex alunni. Cinque chilometri a piedi e poi torta fritta, salumi, dolci e tanti sorrisi Luca Molinari II Scarpette da ginnastica, tuta, maglietta e cappellino. I trecento partecipanti alla camminata del Csi - aperta agli iscritti ai corsi di attività motoria per persone con almeno 55 anni – ieri pomeriggio si sono presentati alla partenza in perfetta tenuta sportiva. Sport e torte Guidati da Florio Manghi, pre- sidente del Centro sportivo italia- no, hanno percorso cinque chilo- metri per le strade della città, da via Po agli orti di via Bonomi. Una volta conclusa la passeggiata – non era prevista nessuna compe- tizione - i partecipanti hanno tra- scorso un pomeriggio di festa ne- gli spazi di via Bonomi, gustando torta fritta, salume e torte prepa- Gli appuntamenti Conferenze, dibattiti, arte, un po' di sport e un concerto Conferenze, dibattiti, attività sportive e un concerto. Sono tante le iniziative pensate per festeggiare il mezzo secolo di vita dell’Itis Da Vinci. Celebrazioni che si concluderanno oggi e che, ieri, dopo la presentazione del volume «Cinquantesimo Itis» nella sede della Cariparma, sono proseguite all’interno dell’istituto di via Toscana con un incontro riservato agli studenti sul processo di integrazione nell’Unione Europea e un altro sulla cristallografia. Nella giornata odierna, oltre al trofeo dedicato alla memoria del preside Nucci, ci sarà spazio nel pomeriggio (ore 17.30) per l’inaugurazione del dipinto donato all’istituto dal maestro Roberto Peroncini e per la festa con gli ex alunni, mentre a chiusura dei festeggiamenti, alle 21, è prevista l’esibizione della «Symphonic Wind Band» del Conservatorio Arrigo Boito. EVENTO IL CRITICO LETTERARIO E CONDUTTORE TV HA INCONTRATO GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO TECNICO Lezione di libri. Docente: Piero Dorfles II Il libro come canale di incon- tro e condivisione. Nonostante la lettura dia l’idea dell’attività solitaria per eccellenza, c’è chi, come Piero Dorfles – gior- nalista, critico letterario e con- duttore del programma tv «Per un pugno di libri» – è in grado di dimostrarti l’esatto contrario. Ospite nei giorni scorsi all’Itis «Leonardo da Vinci» per incontrare gli studenti, Dorfles ha colto l’occasione per raccon- tare ai ragazzi il suo ultimo volume «I cento libri che ren- dono più ricca la nostra vita» (Garzanti editore, 304 pa- gine, 14,90 euro), opera che trac- cia un itinerario appassionato tra i cento libri che vale la pena leggere. L’ospite, introdotto dai saluti della preside Elisabetta Botti e della docente Elisabetta Dondi, ha da subito chiarito il valore della lettura. «Incontrare qual- cuno che abbia letto o stia leg- gendo un libro che anche noi abbiamo letto significa avere qualcosa in comune con quella persona». «La lettura ci arricchisce nel senso che ci permette di con- frontarci e capirci meglio con chi ci sta attorno – ha spiegato -. Nei libri incontriamo persone, cono- sciamo personaggi, entriamo nei pensieri di qualcun altro, riu- scendo così a capire meglio tutto ciò che ci sta intorno. In fondo, si tratta di uno strumento utile a viaggiare senza muoversi da ca- sa». Da «La fattoria degli anima- li» di Orwell a «La chiave a stella» di Primo Levi, da «Il Con- te di Montecristo» di Dumas a «Delitto e castigo» di Dostoev- skij: cento «irrinunciabili» della letteratura che Dorfles ha selezionato con non poca fa- tica. «Tra questi mancano i grandi classici che solitamente ci inse- gnano a scuola. Perché? Perché credo che siano ormai, di fatto, entrati nella nostra cultura. Tut- ti sappiamo chi sia Don Abbon- dio o cosa si intenda con l’espres- sione “combattere contro i mu- lini a vento” - ha commentato l’autore rispondendo alle do- mande -. Dobbiamo puntare ad allargare il patrimonio di lette- ratura condivisa, così da alimen- tare quel sistema di riferimenti, esperienze e sapere che ci con- sente di vivere in armonia con gli altri». uM.P. stro istituto - fa notare Elisabetta Botti, dirigente scolastico dell’Itis Da Vinci -: i progetti di eccellenza e i nuovi indirizzi, dalle Biotec- nologie ambientali e sanitarie alla Logistica, tutti finalizzati a faci- litare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro». «Scuole come l’Itis hanno il merito di creare profili professio- nali oggi assai richiesti sul mer- cato. Competenze che vanno as- solutamente recuperate», ha ri- badito il sindaco di Parma, Fede- rico Pizzarotti, durante l’incontro sui 50 anni del «Da Vinci» mo- derato dal giornalista Luca Som- mi e aperto dai saluti di Cesare Cucci, responsabile Risorse uma- ne di Cariparma. «Non è un caso che in questo territorio, gli studenti dell’Itis sia- no quelli che trovano più facil- mente lavoro: segno di un istituto vicino al mondo economico e pro- duttivo», ha aggiunto l’assessore provinciale alle Politiche scolasti- che, Giuseppe Romanini, al fianco del provveditore agli studi di Par- ma Giovanni Desco e di Guido Conti, tra i curatori del volume «Cinquantesimo Itis». Dove si ri- corda la figura di Nicola Nucci, per 19 lunghi anni preside dell’Itis Da Vinci, fino alla prematura scom- parsa avvenuta nel 2011. «Di que- sta giornata sarebbe stato orgo- glioso – ha ricordato la moglie, Fiorella Dodi -: viveva per la scuo- la e questo suo amore era capace di trasmetterlo ogni giorno ai col- leghi insegnanti, al personale e ai ragazzi». u rate per l’occasione da un gruppo di volontari di Eia e degli orti. «Ho partecipato per tanti anni ai corsi di attività motoria – racconta Ma- riella, una sorridente pensionata – ora invece mi sono iscritta a yoga, però non sono voluta mancare al- la camminata perché è un bel mo- mento per stare assieme ad altre persone. Ogni volta trascorro un bel pomeriggio di festa». Le veterane Parole ribadite da un altro gruppo di «veterane» della cam- minata. «Siamo presenti ogni an- no – sottolineano – è un’occasione per camminare e rilassarsi in compagnia. Non è un percorso troppo impegnativo, non ci sono vincitori o perdenti, e poi si in- contrano tanti amici e conoscen- ti». Rosella, Fernanda, Ivana, Sil- vana e Franca partecipano da tempo ai corsi di attività motoria. «Sono molto utili – dichiarano – aiutano a mantenersi in forma e a conoscere altre persone. E’ bello partecipare ai corsi perché si vi- vono tanti momenti in compagnia anche al di fuori delle lezioni. Spesso infatti capita di uscire a mangiare una pizza insieme o di trascorrere qualche ora diverten- dosi». I partecipanti alla cammi- nata erano in maggioranza don- ne, ma non mancavano gli uomi- ni. «L’età non la rivelo perché so- no talmente in forma che nessuno ci crederebbe – scherza un anzia- no signore in t-shirt – E’ il terzo anno che partecipo perché amo camminare, ma soprattutto farlo in compagnia. Passeggiare per la nostra bella città è sempre stu- pendo, questa iniziativa andrebbe ripetuta più volte l’anno». Il debutto «E’ la mia prima camminata del Csi – aggiunge un altro an- ziano alla partenza – mi sembra una bella iniziativa, pensata per tenersi in forma e stare assieme ad altri». Hanno partecipato alla camminata anche alcuni compo- nenti del gruppo di trekking, sem- pre presenti all’iniziativa. «Sono ormai diversi anni che organiz- ziamo questa iniziativa – spiega Florio Manghi – e colgo l’occasio- ne per ringraziare dell’aiuto gli amici degli orti e di Eia, che hanno preparato torta fritta, torte e sa- lume per tutti». Il fine ultimo della camminata non è soltanto quello di favorire l’attività motoria, ma anche la socializzazione dei par- tecipanti. «Soprattutto i più an- ziani – aggiunge Manghi – spesso sono persone piuttosto sole, che solitamente non hanno grandi oc- casioni per socializzare. Questo appuntamento permette a tutti di trascorrere un pomeriggio salu- tare in compagnia». u TRA SPORT E SOLIDARIETA' LA CAMMINATA ORGANIZZATA DAL CSI PER GLI ISCRITTI AL CORSO DI ATTIVITA' MOTORIA Passeggiata in città, anziani felici II «Chi e perché ha ucciso Aldo Moro?». Se lo chiedono ancora in tanti poiché sull’assalto in via Fani (16 marzo 1978), che costò la vita a cinque agenti della scorta, e sull’uccisione del presidente della Dc dopo 55 giorni di pri- gionia, ci sono ancora tanti mi- steri. L’onorevole Gero Grassi, pugliese come Moro, ha raccolto in quattrocento pagine (dossier scaricabile dal sito dei deputati Pd) tutta la documentazione che riguarda il sequestro dello sta- tista scomparso e le azioni delle Brigate Rosse. Grassi è stato an- che il promotore della legge sulla nuova commissione d'inchiesta sul caso Moro che attende il sì definitivo del Senato. Di tutto questo e cercando di dare alcune risposte ai tantissi- mi interrogativi che avvolgono il «caso Moro», si parla domani a Salsomaggiore (ore 18 presso la sala Mainardi del Palazzo dei Congressi). Al convegno parte- cipano il sindaco Filippo Fritelli, Paola De Micheli, vicepresidente vicario del gruppo Pd alla Ca- mera, il senatore parmigiano Giorgio Pagliari e l’onorevole Gero Grassi che è vicepresidente del gruppo Pd a Montecitorio. Quello predisposto da Grassi è un dossier ragionato sui «buchi neri» della vicenda che riguarda le Brigate Rosse, Aldo Moro, gli agenti della scorta e le coperture che i terroristi possono avere avuto prima e dopo l’assalto in via Fani. «La verità è più grande di qualsiasi tornaconto. La verità è sempre illuminante e ci aiuta ad essere coraggiosi», ha lasciato scritto proprio Aldo Moro. u 9 maggio 1978 Il corpo di Aldo Moro in via Caetani a Roma. STORIA DOMANI AL PALAZZO DEI CONGRESSI I tanti misteri sul «caso Moro»: convegno a Salso

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Page 1: L'Itis Da Vinci e i suoi ragazzi: una storia nata cinquant ... 2.pdf · Foto e testimonianze: un volume sul passato ma proiettato nel futuro Vittorio Rotolo II Tra la doverosa attenzione

GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 13PARMA

Divulgatore Piero Dorfles durante l'incontro con gli studenti.

FESTEGGIAMENTI IL PATROCINIO DI CARIPARMA E UPI. LA PRESENZA DEL SINDACO. IL RICORDO DEL PRESIDE NUCCI

L'Itis «Da Vinci» e i suoi ragazzi:una storia nata cinquant'anni faFoto e testimonianze: un volume sul passato ma proiettato nel futuro

Vittorio Rotolo

II Tra la doverosa attenzione per ilpassato, coltivabile attraverso lamemoria, e la capacità di guar-dare al futuro, si collocano i 50anni di presenza nel nostro ter-ritorio dell’Itis Leonardo Da Vin-ci. Che, forte di un immenso pa-trimonio di competenze e specia-lizzazioni, fulcro di un’offerta am-pliata nel tempo, rilancia. E lo facercando di sfatare quel luogo co-mune che induce tanti giovani ascartare, in maniera troppo fret-tolosa, la possibilità di iscriversiad un istituto tecnico, attratti dalmiraggio di una carriera mana-geriale o prettamente scientifica.

Eppure, consultando i vecchiregistri del «Da Vinci», non è dif-ficile trovare il nome di un affer-mato manager o di un impren-ditore di successo, un tempo alun-ni in via Toscana. A raccontarlo èun volume dedicato proprio alcinquantenario dell’Itis e presen-tato nell’ambito delle iniziativemesse a punto, per celebrare laspeciale ricorrenza, con il contri-buto di Cariparma Crédit Agricoleinsieme, tra gli altri, a Unione Par-mense degli Industriali e Periti In-dustriali e il patrocinio di Comunee Provincia.

Edita da Atelier 65, la pubbli-cazione ripercorre la storia del-l’Itis attraverso suggestive fotod’epoca, ricordi e testimonianzedi insegnanti ed ex alunni. «Unlibro che vuole essere però ancheun utile strumento divulgativosulle opportunità offerte dal no- Pubblico attento L'intervento di Pizzarotti. Tra i presenti, molti ex alunni.

Cinque chilometria piedi e poi tortafritta, salumi, dolcie tanti sorrisi

Luca Molinari

II Scarpette da ginnastica, tuta,maglietta e cappellino. I trecentopartecipanti alla camminata delCsi - aperta agli iscritti ai corsi diattività motoria per persone conalmeno 55 anni – ieri pomeriggiosi sono presentati alla partenza inperfetta tenuta sportiva.

Sport e torteGuidati da Florio Manghi, pre-

sidente del Centro sportivo italia-no, hanno percorso cinque chilo-metri per le strade della città, davia Po agli orti di via Bonomi. Unavolta conclusa la passeggiata –non era prevista nessuna compe-tizione - i partecipanti hanno tra-scorso un pomeriggio di festa ne-gli spazi di via Bonomi, gustandotorta fritta, salume e torte prepa-

Gli appuntamenti

Conferenze,dibattiti, arte,un po' di sporte un concerto

Conferenze, dibattiti, attivitàsportive e un concerto.Sono tante le iniziativepensate per festeggiare ilmezzo secolo di vita dell’ItisDa Vinci. Celebrazioni che siconcluderanno oggi e che,ieri, dopo la presentazionedel volume «CinquantesimoItis» nella sede dellaCariparma, sono proseguiteall’interno dell’istituto di viaToscana con un incontroriservato agli studenti sulprocesso di integrazionenell’Unione Europea e unaltro sulla cristallografia.Nella giornata odierna, oltreal trofeo dedicato allamemoria del preside Nucci,ci sarà spazio nelpomeriggio (ore 17.30) perl’inaugurazione del dipintodonato all’istituto dalmaestro Roberto Peroncinie per la festa con gli exalunni, mentre a chiusuradei festeggiamenti, alle 21,è prevista l’esibizionedella «Symphonic WindBand» del ConservatorioArrigo Boito.

EVENTO IL CRITICO LETTERARIO E CONDUTTORE TV HA INCONTRATO GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO TECNICO

Lezione di libri. Docente: Piero DorflesII Il libro come canale di incon-tro e condivisione. Nonostantela lettura dia l’idea dell’attivitàsolitaria per eccellenza, c’èchi, come Piero Dorfles – gior -nalista, critico letterario e con-duttore del programma tv«Per un pugno di libri» – è ingrado di dimostrarti l’esattocontrario.

Ospite nei giorni scorsi all’Itis«Leonardo da Vinci» perincontrare gli studenti, Dorflesha colto l’occasione per raccon-

tare ai ragazzi il suo ultimovolume «I cento libri che ren-dono più ricca la nostravita» (Garzanti editore, 304 pa-gine, 14,90 euro), opera che trac-cia un itinerario appassionatotra i cento libri che vale la penaleggere.

L’ospite, introdotto dai salutidella preside Elisabetta Botti edella docente Elisabetta Dondi,ha da subito chiarito il valoredella lettura. «Incontrare qual-cuno che abbia letto o stia leg-

gendo un libro che anche noiabbiamo letto significa averequalcosa in comune con quellapersona».

«La lettura ci arricchisce nelsenso che ci permette di con-frontarci e capirci meglio con chici sta attorno – ha spiegato -. Neilibri incontriamo persone, cono-sciamo personaggi, entriamonei pensieri di qualcun altro, riu-scendo così a capire meglio tuttociò che ci sta intorno. In fondo, sitratta di uno strumento utile a

viaggiare senza muoversi da ca-sa».

Da «La fattoria degli anima-li» di Orwell a «La chiave astella» di Primo Levi, da «Il Con-te di Montecristo» di Dumasa «Delitto e castigo» di Dostoev-skij: cento «irrinunciabili»della letteratura che Dorflesha selezionato con non poca fa-tica.

«Tra questi mancano i grandiclassici che solitamente ci inse-gnano a scuola. Perché? Perché

credo che siano ormai, di fatto,entrati nella nostra cultura. Tut-ti sappiamo chi sia Don Abbon-dio o cosa si intenda con l’espres -sione “combattere contro i mu-lini a vento” - ha commentatol’autore rispondendo alle do-mande -. Dobbiamo puntare adallargare il patrimonio di lette-ratura condivisa, così da alimen-tare quel sistema di riferimenti,esperienze e sapere che ci con-sente di vivere in armonia con glialtri». uM.P.

stro istituto - fa notare ElisabettaBotti, dirigente scolastico dell’ItisDa Vinci -: i progetti di eccellenzae i nuovi indirizzi, dalle Biotec-nologie ambientali e sanitarie allaLogistica, tutti finalizzati a faci-litare l’ingresso dei giovani nelmondo del lavoro».

«Scuole come l’Itis hanno ilmerito di creare profili professio-nali oggi assai richiesti sul mer-cato. Competenze che vanno as-solutamente recuperate», ha ri-badito il sindaco di Parma, Fede-rico Pizzarotti, durante l’incontrosui 50 anni del «Da Vinci» mo-derato dal giornalista Luca Som-mi e aperto dai saluti di CesareCucci, responsabile Risorse uma-ne di Cariparma.

«Non è un caso che in questoterritorio, gli studenti dell’Itis sia-no quelli che trovano più facil-mente lavoro: segno di un istitutovicino al mondo economico e pro-duttivo», ha aggiunto l’assessoreprovinciale alle Politiche scolasti-che, Giuseppe Romanini, al fiancodel provveditore agli studi di Par-ma Giovanni Desco e di GuidoConti, tra i curatori del volume«Cinquantesimo Itis». Dove si ri-corda la figura di Nicola Nucci, per19 lunghi anni preside dell’Itis DaVinci, fino alla prematura scom-parsa avvenuta nel 2011. «Di que-sta giornata sarebbe stato orgo-glioso – ha ricordato la moglie,Fiorella Dodi -: viveva per la scuo-la e questo suo amore era capacedi trasmetterlo ogni giorno ai col-leghi insegnanti, al personale e airagazzi». u

rate per l’occasione da un gruppodi volontari di Eia e degli orti. «Hopartecipato per tanti anni ai corsidi attività motoria – racconta Ma-riella, una sorridente pensionata –ora invece mi sono iscritta a yoga,però non sono voluta mancare al-la camminata perché è un bel mo-mento per stare assieme ad altrepersone. Ogni volta trascorro unbel pomeriggio di festa».

Le veteraneParole ribadite da un altro

gruppo di «veterane» della cam-minata. «Siamo presenti ogni an-no –sottolineano –è un’occasioneper camminare e rilassarsi incompagnia. Non è un percorsotroppo impegnativo, non ci sonovincitori o perdenti, e poi si in-contrano tanti amici e conoscen-ti». Rosella, Fernanda, Ivana, Sil-vana e Franca partecipano datempo ai corsi di attività motoria.«Sono molto utili – dichiarano –aiutano a mantenersi in forma e aconoscere altre persone. E’ bellopartecipare ai corsi perché si vi-vono tanti momenti in compagniaanche al di fuori delle lezioni.Spesso infatti capita di uscire amangiare una pizza insieme o ditrascorrere qualche ora diverten-dosi». I partecipanti alla cammi-nata erano in maggioranza don-ne, ma non mancavano gli uomi-ni. «L’età non la rivelo perché so-

no talmente in forma che nessunoci crederebbe – scherza un anzia-no signore in t-shirt – E’ il terzoanno che partecipo perché amocamminare, ma soprattutto farloin compagnia. Passeggiare per lanostra bella città è sempre stu-pendo, questa iniziativa andrebberipetuta più volte l’anno».

Il debutto«E’ la mia prima camminata

del Csi – aggiunge un altro an-ziano alla partenza – mi sembrauna bella iniziativa, pensata pertenersi in forma e stare assieme adaltri». Hanno partecipato allacamminata anche alcuni compo-nenti del gruppo di trekking, sem-pre presenti all’iniziativa. «Sonoormai diversi anni che organiz-ziamo questa iniziativa – spiegaFlorio Manghi – e colgo l’occasio -ne per ringraziare dell’aiuto gliamici degli orti e di Eia, che hannopreparato torta fritta, torte e sa-lume per tutti». Il fine ultimo dellacamminata non è soltanto quellodi favorire l’attività motoria, maanche la socializzazione dei par-tecipanti. «Soprattutto i più an-ziani – aggiunge Manghi – spessosono persone piuttosto sole, chesolitamente non hanno grandi oc-casioni per socializzare. Questoappuntamento permette a tutti ditrascorrere un pomeriggio salu-tare in compagnia».u

TRA SPORT E SOLIDARIETA' LA CAMMINATA ORGANIZZATA DAL CSI PER GLI ISCRITTI AL CORSO DI ATTIVITA' MOTORIA

Passeggiata in città, anziani felici

II «Chi e perché ha ucciso AldoMoro?». Se lo chiedono ancorain tanti poiché sull’assalto in viaFani (16 marzo 1978), che costò lavita a cinque agenti della scorta,e sull’uccisione del presidentedella Dc dopo 55 giorni di pri-gionia, ci sono ancora tanti mi-steri. L’onorevole Gero Grassi,pugliese come Moro, ha raccoltoin quattrocento pagine (dossierscaricabile dal sito dei deputatiPd) tutta la documentazione cheriguarda il sequestro dello sta-tista scomparso e le azioni delleBrigate Rosse. Grassi è stato an-che il promotore della legge sullanuova commissione d'inchiestasul caso Moro che attende il sìdefinitivo del Senato.

Di tutto questo e cercando didare alcune risposte ai tantissi-mi interrogativi che avvolgono il

«caso Moro», si parla domani aSalsomaggiore (ore 18 presso lasala Mainardi del Palazzo deiCongressi). Al convegno parte-cipano il sindaco Filippo Fritelli,Paola De Micheli, vicepresidentevicario del gruppo Pd alla Ca-mera, il senatore parmigianoGiorgio Pagliari e l’onorevoleGero Grassi che è vicepresidentedel gruppo Pd a Montecitorio.

Quello predisposto da Grassiè un dossier ragionato sui «buchineri» della vicenda che riguardale Brigate Rosse, Aldo Moro, gliagenti della scorta e le copertureche i terroristi possono avereavuto prima e dopo l’assalto invia Fani. «La verità è più grandedi qualsiasi tornaconto. La veritàè sempre illuminante e ci aiutaad essere coraggiosi», ha lasciatoscritto proprio Aldo Moro.u

9 maggio 1978 Il corpo di Aldo Moro in via Caetani a Roma.

STORIA DOMANI AL PALAZZO DEI CONGRESSI

I tanti misterisul «caso Moro»:convegno a Salso