L’iter del libro in biblioteca · I dieci anni di lavoro del ... delle Aziende sono da...

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Le scienze del libro L’iter del libro in biblioteca Salvatore Leopaldi

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Le scienze del libro

L’iter del libro in biblioteca

Salvatore Leopaldi

Shiyali Ramamrita Ranganathan è uno dei più grandi bibliotecari del XX secolo. Formatosi originariamente come un matematico, Ranganathan venne a contatto con il mondo delle biblioteche del suo paese, l'India, in modo casuale. Tuttavia, nel corso di un viaggio in Europa, fu fortemente colpito dalla realtà delle biblioteche occidentali, rendendosi conto del valore e delle potenzialità della biblioteconomia; così, al suo ritorno prese a lavorare instancabilmente nel

S. R. Ranganathan (1892-1972)

campo della documentazione: con la sua opera promosse in modo straordinario lo sviluppo delle biblioteche indiane, e soprattutto introdusse alcune idee di grande importanza per tutta la biblioteconomia moderna.

Il reference

Reference significa riferimento, relazione, o consultazione. Per servizio di reference in biblioteca si intendono, come è noto, tutte le attività dei bibliotecari volte ad aiutare gli utenti a trovare quello che stanno cercando: quali sono le fonti più appropriate da consultare, le migliori strategie per usare i cataloghi e i repertori, e come sviluppare passo per passo un percorso che li porti all'acquisizione delle conoscenze che li interessano.

Cinque Leggi della biblioteconomia

1. I libri sono fatti per essere usati

2. Ad ogni lettore il proprio libro

3. Ad ogni libro il proprio lettore

4. Non sprecare il tempo degli utenti

5. La biblioteca è un organismo che cresce

(S. R. Ranganathan)

L’iter del libro in biblioteca

• Settore amministrativo

• Catalogazione

• Collocazione a scaffale

Iter del libro in biblioteca

Settore amministrativo

• Il libro entra in biblioteca : nuove acquisizioni ; donazioni.

• Registro cronologico d’ingresso

• Timbratura o bollatura

Iter del libro in biblioteca

Catalogazione

Catalogazione: Cosa è? a cosa serve?

La catalogazione è un insieme di procedure che consentono alla biblioteca di far conoscere ai propri lettori i documenti che possiede e dare le indicazioni per poterli individuare e quindi recuperare negli scaffali in cui sono conservati.

Come usare il catalogo: accessi formali e semantici

• Il catalogo a schede mobili

• L’Opac (on-line public access catalogue)http://opac.bncf.firenze.sbn.it/opac/controller.jsp?action=search_baseedit

Le regole italiane e gli standard internazionali

Per eseguire la catalogazione in Italia si fa riferimento alle Regole Italiane di Catalogazione (REICAT) che a loro volta si basano sui Principi Internazionali di Catalogazione (ICP), sul modello FRBR e sullo standard di descrizione bibliografica ISBD.

REICAT

Con D.M 17.10.1996 l’Ufficio centrale per i beni librari, le istituzioni culturali e l’editoria, accogliendo la richiesta dell’ICCU, ha istituito una Commissione permanente per l’aggiornamento e le eventuali semplificazioni delle regole per la compilazione del catalogo alfabetico per autori nelle biblioteche italiane. La Commissione, attiva dal gennaio 1997, dopo aver sottoposto ad un accurato riesame critico il testo delle RICA (Regole italiane di catalogazione per autore), ha dato vita a un nuovo codice, le REICAT (Regole italiane di catalogazione), pubblicato a stampa nel giugno 2009.

Regole italiane di catalogazione : REICAT / a cura della Commissione permanente per la revisione delle regole italiane di catalogazione. - Roma : ICCU, 2009.

Principi Internazionali di Catalogazione (ICP)

L’obiettivo dei Principi internazionali di catalogazione (ICP) è stato quello di fornire un corpus di regole guida al fine di creare un codice di catalogazione internazionale. La standardizzazione delle logiche che sottendono alla creazione di un catalogo bibliografico avrebbe agevolato lo scambio di dati tra le varie biblioteche a livello globale.

Gli ICP pubblicati nel 2009 dall’International Federation of Library Association (IFLA) furono il risultato di anni di lavori e scambi.I Principi internazionali di catalogazione del 2009 hanno esteso i cosiddetti Principi di Parigi (1961), che facevano riferimento a un mondo catalografico rivoluzionato dalla diffusione degli strumenti informatici e del web.

FRBR - Functional Requirements for Bibliographic Records

Il rapport finale FRBR fu inizialmente pubblicato nel 1998 da K.G. Saur. Già nel1992 l’IFLA Section on Cataloguing, con la collaborazione della Section on Classification and Indexing, costituì lo Study Group on the FunctionalRequirements for Bibliographic Records (FRBR).

I dieci anni di lavoro del Gruppo IFLA hanno prodotto un modello concettuale di registrazione bibliografica, i cui pregi vanno ben al di là di quelli definiti a priori, soprattutto per il tipo di "approccio globale, che tiene cioè conto di esigenze di descrizione, d'indicizzazione, sia semiotica che semantica, e di gestione.

Modello FRBR = Entità/Relazione

Le entità:

1° gruppo: Opera ; Espressione ; Manifestazione ; Item (Esemplare)2° gruppo: Persone ; Enti3° gruppo: Concetti ; Oggetti ; Eventi ; Luoghi

Le Relazioni:

Stabiliscono collegamenti tra le entità

Gli attributi:

Forniscono informazioni sulle entità

Opera = I promessi sposi

Espressione = I promessi sposi (testo italiano) ; The Betrothed(traduzione inglese) Die Verlobten (traduzione tedesca) ; Los novios (traduzione spagnola) ; Les Fiancés (traduzionefrancese) ecc.

Manifestazione = Edizione Fabbri 1991 ; BUR 2004 ; BUR 2012 ; Mondadori 2011 ; Mursia 1999.

Item (Esemplare) = Singola copia posseduta dalla biblioteca

ISBD – International Standard Bibliographic Description

International Standard Bibliographic Description (ISBD) intende proporsi come standard fondamentale per promuovere il controllo bibliografico universale e per rendere universalmente e facilmente disponibili, in una forma accettabile in ambito internazionale, i dati bibliografici di base relativi a tutti i tipi di risorsa pubblicati in ogni paese. Fin dall’inizio, lo scopo principale dell’ISBD è stato fornire criteri uniformi per la Condivisione delle informazioni bibliografiche.

L’International Standard Bibliographic Description risale al 1969, anno in cui l’IFLA Committeeon Cataloguing organizzò l’International Meeting of Cataloguing Experts. Il convegno approvò una risoluzione che proponeva la creazione di standard per normalizzare la forma e il contenuto delle descrizioni bibliografiche.

La prima ISBD fu l’International Standard Bibliographic Description for MonographicPublications – ISBD(M) –, che apparve nel 1971.

L’International Standard Bibliographic Description for Serials– ISBD(S) – venne pubblicata nel 1974.

Altre ISBD apparvero successivamente per specifici tipi di materiale: l’ISBD(CM) per i materiali cartografici, l’ISBD(NBM) per i materiali non librari e l’ISBD(S) rivista per i seriali furono pubblicate nel 1977; l’ISBD(A) per le pubblicazioni monografiche antiche e l’ISBD(PM) per la musica a stampa furono pubblicate nel 1980.

Vi furono diverse revisioni. Le ISBD furono ripubblicate in quest’ordine: l’ISBD(M), l’ISBD(CM) e l’ISBD(NBM) nel 1987, l’ISBD(S) nel 1988, l’ISBD(CF) per computer file nel 1990, l’ISBD(A) e l’ISBD(PM) nel 1991, l’ISBD(G) nel 1992. Alla fine degli anni Ottanta il primo progetto generale di revisione era stato completato. In seguito l’ISBD(CF) diventò ISBD(ER) per le risorse elettroniche, pubblicata nel 1997.

Nel corso della Conferenza IFLA di Berlino del 2003 l’ISBD Review Group decise di costituire lo Study Group on Future Directions of the ISBDs. Il gruppo di studio decise che il consolidamento di tutte le ISBD era possibile. Esso fu incaricato dal Review Group di preparare un testo definitivo, che costituì l’edizione consolidata preliminare.

L'edizione consolidata definitiva venne pubblicata nel 2011.

ISBD : International Standard Bibliographic Description. Consolidated edition. Edizione italiana a cura dell’ICCU (novembre 2012)

Le aree descrittive previste dallo standard ISBD sono le seguenti:

•Area 0: Area della forma del contenuto e del tipo di supporto

•Area 1: Area del titolo e della formulazione di responsabilità

•Area 2: Area dell'edizione (1. ed. ; 3. ed. ecc.)

•Area 3: Area specifica del materiale o del tipo di risorsa

•Area 4: Area della pubblicazione (luogo, nome e anno di pubblicazione)

•Area 5: Area della descrizione materiale (numero pagine, altezza)

•Area 6: Area della collezione

•Area 7: Area delle note

•Area 8: Area dei numeri standard (ISBN, ISSN)

L'ISBN

L’International Standard Book Number è un numero che identifica a livello internazionale in modo univoco e duraturo un titolo o una edizione di un titolo di un determinato editore.È diventato uno standard nel 1970 (quando era di sole 10 cifre) ne 2007 è stato aggiornato aggiungendo 3 cifre.

Descrizione semantica

• Soggettazione = Nuovo soggettario (BNCF)

• Classificazione = Classificazione Decimale Dewey; Classificazione Decimale Universale (esistono altri sistemi di classificazione ma questi sono i più usati)

Il Nuovo Soggettario

Il progetto del Nuovo soggettario è nato per impulso della Biblioteca nazionale centrale di Firenze con l’obiettivo di rinnovare il Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane (1956). La BNCF ha avviato il progetto nel 2000, con uno “Studio di fattibilità” realizzato con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, tramite la Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore, e dell'ICCU. L’Istituto, che ha seguito lo sviluppo dello strumento fin dalle prime fasi - partecipando alle riunioni del Gruppo di lavoro coordinato da Luigi Crocetti - auspica che esso venga diffuso e adottato dalle biblioteche della rete SBN.

Esempi di costruzione della stringa di soggettazione

Enunciato: L’occupazione tedesca dell’Italia durante l’ultima guerra(la Germania è agente dell‟azionetransitiva „occupazione bellica‟ diretta verso l‟oggetto „Italia‟)Stringa : Italia–Occupazione bellica [da parte della] Germania–1943-1945

Enunciato: L’organizzazione delle biblioteche aziendali (nel Thesaurus Biblioteche aziendali è stato scomposto in Aziende, Biblioteche; tra i due termini c’è una relazione di appartenenza; le Biblioteche delle Aziende sono da considerare oggetto-meta dell’azione espressa dal termine “organizzazione”)Stringa: Aziende–Biblioteche–Organizzazione

Enunciato: Il colloquio come principale strumento nelle relazioni di aiuto (“colloquio” denota lo strumento, “assistenza sociale” indica l‟ambito d‟impiego dello strumento)Stringa: Assistenza sociale–Impiego[del]Colloquio

Enunciato: La malinconia nella musica, nella letteratura, nelle arti figurative (il concetto di “malinconia” viene qui accostato a un concetto diverso dalla sua classe generica, stabilita nel Thesaurus, deve essere quindi introdotto da un elemento contestualizzante, il termine “temi”. Stringa: Arte–Temi[:] Malinconia

CDD - Classificazione decimale Dewey

La Classificazione decimale Dewey è uno schema di classificazione bibliografica per argomenti organizzati gerarchicamente, sviluppato nel 1876 da Melvil Dewey.

000 Informatica, informazione e opere generali100 Filosofia e psicologia200 Religione300 Scienze sociali400 Linguaggio500 Scienza600 Tecnologia700 Arti e attività ricreative800 Letteratura900 Storia e geografia

100 - Filosofia e discipline connesse

110 Metafisica (filosofia speculativa)120 Epistemologia, causalità, genere umano130 Fenomeni e tecniche paranormali140 Specifiche posizioni filosofiche150 Psicologia160 Logica170 Etica (filosofia morale)180 Filosofia antica, medievale, orientale190 Filosofia occidentale moderna

Iter del libro in biblioteca

Collocazione

Collocazione

In biblioteconomia, la collocazione indica la posizione occupata da un singolo volume in una collezione libraria. L'insieme di numeri e simboli che rappresentano tale posizione e che generalmente viene riportato sia sul libro che nel catalogo si definisce segnatura di collocazione.

• Collocazione a scaffale aperto

• Collocazione a scaffale chiuso

Esempio di collocazione a scaffale chiuso

Segnatura = SA.IV.C.29

Sigla della sala = SANumero dello scaffale = IVLettera del palchetto = CPosizione del volume nel palchetto = 29

Esempio di collocazione a scaffale aperto (con CDD)

Segnatura = 813.5 HEM

813.5 (Narrativa americana in lingua inglese del 900)813.54 (Narrativa americana in lingua inglese dal 1945 al 1999)813.6 (Narrativa americana in lingua inglese del 2000 -)

Numero di classificazione + le prime tre lettere del cognome dell’autore

Etichettatura

La segnatura di collocazione viene scritta (o stampata) su una etichetta apposta sul dorso dei volumi e registrata sul verso del frontespizio vicino al timbro della biblioteca.

I volumi vengono collocati negli scaffali e resi disponibili alla consultazione e al prestito.

Grazie per l’attenzione!