L’italiano da apprendere · Tecnologia: Un bene o un male? Negli ultimi anni, in tutto il mondo,...

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Habemus papam! 13 marzo 2013: fumata bianca! Verso le ore 20.00 il neo Papa si affaccia dal suo balcone in Vatica- no, applaudito e incitato dai cri- stiani presenti in Piazza S. Pietro . Il nuovo vescovo di Roma è Jorge Mario Bergoglio che ha scelto il nome di “Francesco I” . Nominato cardinale da Giovanni Paolo II, è nato a Buneos Aires nel 1936. Egli ha antichi legami con il Piemonte. Infatti, i suoi geni- tori sono originari di Bricco Marmorito di Portacoma- ro: il bisnonno aveva sei figli, tra cui Giovanni Ange- lo Bergoglio, che poi si trasferisce a Torino, dove na- sce il padre del nuovo pontefice, Mario Giuseppe Francesco. Questi si trasferisce con la mogli in Ar- gentina dove, nel 1936, nasce Jorge Mario Bergoglio ( Papa Francesco ). Bergoglio ha mantenuto i legami con il Piemonte: 10 anni fa ha visitato Bricco Marmo- rito, incontrando alcuni suoi cugini, perchè era molto interessato a conoscere la sua terra d’origine.Si ipo- tizza che la prima uscita ufficiale del nuovo pontefice possa essere proprio a Torino (ma in diretta televisi- va mondiale) prevista per il 30 marzo, la vigilia di Pasqua. Bergoglio sembra il Papa della speranza del- la riconciliazione tra la Chiesa ed i suoi fedeli, del rinnovamento e della semplicità che tutti gli uomini oggi invocano. Speriamo che tutto ciò si avveri. M. Cavaliere 1°A. Noi, i ragazzi dell’italiano da ap- prendere! Il nostro sogno … qualcuno ha detto: “sapere è potere “.Il potere è la capacità di scegliere; il potere è la capa- cità di capire; il potere è la ca- pacità di interpretare; il potere è la capacità di trasmettere idee in cui credere. Ma per fa ciò bi- sogna impossessarsi degli stru- menti della lettura, della scrittu- ra e dell’ interpretazione. Dob- biamo imparare a mettere insie- me le idee, dobbiamo saperle confrontare e costruire, affinché esse si trasformino in forza co- municativa. Questa è la finalità del nostro progetto, che attra- verso un preparatorio esercizio linguistico-grammaticale, è ap- prodato alla costruzione del “nostro” giornale d’istituto, un giornale che ci rappresentasse, che diventasse la nostra voce e la nostra volontà di essere attori del presente. La redazione. L’italiano da apprendere Tutti si sono interessati di quello che è successo in questi giorni in poli- tica. Il Partito Democratico (PD) ha avuto la maggioranza dei voti alla camera, seguito poi dal Partito Della Libertà (PDL), dal Movimento 5 stelle e infine dalla Scelta civica con Monti per l’Italia. La vera rivelazione è stato il partito di Grillo che, senza alcuna coalizio- ne, è riuscito ad avere 108 seggi alla Camera dei Deputati e 54 seggi al Senato. Oggi l’Italia si trova ad affrontare la più grossa crisi economi- ca che si sia mai avuta, così come in tutto il mondo. L’Italia potrebbe fare la fine della Grecia, se non si risolve il debito pubblico, se questa governo non migliora, se anche noi non miglioriamo… Tutti criticano i risultati delle elezioni, soprattutto i cittadini si lamentano di coloro che loro stessi hanno votato….. Intanto il Capo dello Stato deve decidere sul da farsi, deve formare il governo per questa difficile Italia che sem- bra davvero ingovernabile. Noi giovani ci guardiamo intorno: ascoltia- mo, capiamo poco, vediamo i nostri genitori preoccupati per l’immedia- to futuro… Le piazze sono sempre più fitte di cortei di disoccupati; la “precarietà” contraddistingue il poco lavoro dei giovani; le speranze di uscita dalla crisi economica sembrano lontanissime… Cosa fare?Non lo sappiamo. La nostra certezza, in questo difficile momento, è una sola: abbiamo paura! M.Postiglione 1°C, L.Donnarumma 2°A. Pagina 1 di 6

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Habemus papam!

13 marzo 2013: fumata bianca! Verso le ore 20.00 il neo Papa si affaccia dal suo balcone in Vatica-no, applaudito e incitato dai cri-stiani presenti in Piazza S. Pietro . Il nuovo vescovo di Roma è Jorge Mario Bergoglio che ha scelto il nome di “Francesco I” . Nominato cardinale da Giovanni Paolo II, è nato a Buneos Aires nel 1936. Egli ha antichi legami con il Piemonte. Infatti, i suoi geni-tori sono originari di Bricco Marmorito di Portacoma-ro: il bisnonno aveva sei figli, tra cui Giovanni Ange-lo Bergoglio, che poi si trasferisce a Torino, dove na-sce il padre del nuovo pontefice, Mario Giuseppe Francesco. Questi si trasferisce con la mogli in Ar-gentina dove, nel 1936, nasce Jorge Mario Bergoglio ( Papa Francesco ). Bergoglio ha mantenuto i legami con il Piemonte: 10 anni fa ha visitato Bricco Marmo-rito, incontrando alcuni suoi cugini, perchè era molto

interessato a conoscere la sua terra d’origine.Si ipo-tizza che la prima uscita ufficiale del nuovo pontefice possa essere proprio a Torino (ma in diretta televisi-va mondiale) prevista per il 30 marzo, la vigilia di Pasqua. Bergoglio sembra il Papa della speranza del-la riconciliazione tra la Chiesa ed i suoi fedeli, del rinnovamento e della semplicità che tutti gli uomini oggi invocano. Speriamo che tutto ciò si avveri. M. Cavaliere 1°A.

Noi, i ragazzi dell’italiano da ap-prendere! Il nostro sogno … qualcuno ha detto: “sapere è potere “.Il potere è la capacità di scegliere; il potere è la capa-cità di capire; il potere è la ca-pacità di interpretare; il potere è la capacità di trasmettere idee in cui credere. Ma per fa ciò bi-sogna impossessarsi degli stru-menti della lettura, della scrittu-ra e dell’ interpretazione. Dob-biamo imparare a mettere insie-me le idee, dobbiamo saperle confrontare e costruire, affinché esse si trasformino in forza co-municativa. Questa è la finalità del nostro progetto, che attra-verso un preparatorio esercizio linguistico-grammaticale, è ap-prodato alla costruzione del “nostro” giornale d’istituto, un giornale che ci rappresentasse, che diventasse la nostra voce e la nostra volontà di essere attori del presente. La redazione.

L’italiano da apprendere

Tutti si sono interessati di quello che è successo in questi giorni in poli-tica. Il Partito Democratico (PD) ha avuto la maggioranza dei voti alla camera, seguito poi dal Partito Della Libertà (PDL), dal Movimento 5 stelle e infine dalla Scelta civica con Monti per l’Italia. La vera rivelazione è stato il partito di Grillo che, senza alcuna coalizio-ne, è riuscito ad avere 108 seggi alla Camera dei Deputati e 54 seggi al Senato. Oggi l’Italia si trova ad affrontare la più grossa crisi economi-ca che si sia mai avuta, così come in tutto il mondo. L’Italia potrebbe fare la fine della Grecia, se non si risolve il debito pubblico, se questa governo non migliora, se anche noi non miglioriamo… Tutti criticano i risultati delle elezioni, soprattutto i cittadini si lamentano di coloro che loro stessi hanno votato….. Intanto il Capo dello Stato deve decidere sul da farsi, deve formare il governo per questa difficile Italia che sem-bra davvero ingovernabile. Noi giovani ci guardiamo intorno: ascoltia-mo, capiamo poco, vediamo i nostri genitori preoccupati per l’immedia-to futuro… Le piazze sono sempre più fitte di cortei di disoccupati; la “precarietà” contraddistingue il poco lavoro dei giovani; le speranze di uscita dalla crisi economica sembrano lontanissime… Cosa fare?Non lo sappiamo. La nostra certezza, in questo difficile momento, è una sola: abbiamo paura! M.Postiglione 1°C, L.Donnarumma 2°A.

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Tecnologia: Un bene o un male?

Negli ultimi anni, in tutto il mondo, la Tecnologia sta godendo di un grandissimo sviluppo, que-

sto grazie alla diffusione di prodotti sem-pre più tecnologicamente avanzati, primi tra tutti computer e cellulari e ancora internet, social network e così via. C’è chi si ricorda e rimpiange i vecchi telefo-ni, pesantissimi e appesi al muro. Giorno per giorno la tecnologia avanza e nessuno più può farne a meno; prova ne è uscire per strada e guardarsi intor-no: il semaforo, le auto, le insegne lumi-nose e i lampioni… sono tutte evoluzioni tecnologiche. I giovani sono completa-mente avvolti nella tecnologia; si può capire dai modi di fare che hanno e an-che da cosa fanno. Sempre più persone diventano “telefono - dipendente” che secondo alcuni scienziati è una sindrome provocata dal prolungato uso del telefo-no mobile. I telefonini e tutta questa tec-nologia, inoltre, possono nuocere alla salute. Per esempio, le onde elettroma-gnetiche del Wi-Fi, che permettono ad un Pc di connettersi ad una rete senza il classico “cavetto”, sono dannose per gli utenti, soprattutto se prolungate nel tempo. Facciamo un altro esempio, i gio-vani con i loro social network, siti internet o applicazioni che mettono in collegamento due o più persone, per-mettendo loro di comunicare e scambia-re messaggi senza essere fisicamente presenti, rendendo sempre meno fre-quenti i contatti umani e chiudendo sem-pre più i giovani nelle loro solitudini Però la tecnologia ha anche degli effetti anche positivi, perché può esercitare la mente con giochi di intelligenza e memo-ria, può favorire lo scambio di messaggi e permettere lo spostamento da un luo-go ad un altro senza realmente spostarsi nello spazio. Quindi, ricapitolando, la tecnologia ha “aspetti positivi e negati-vi”: può danneggiare alcune cose ma, contemporaneamente, favorirne altre. Ora, chiedo a voi lettori : cos’è la tecno-logia? Un bene o un male? Questo è il quesito che ogni giorno almeno il 30% della popolazione mondiale si chiede e che resta irrisolto. M. De Simone 1°A.

Parole del grande:Sneijder al Galatasary Sneijder: - Dopo una trattativa lunga e complessa, è finalmente il giorno della presentazione ufficiale di Wesley Sneijder con la nuova maglia, quella giallorossa del Galatasaray. ''Sia Mourinho che Van Gaal mi hanno detto di andare al Galatasaray, è stata una decisione facile - ha raccontato l'ex interista - Mourinho è stato impor-tante nella mia carriera, quindi ho volu-to chiedere una sua opinione e mi ha dato un ottimo consiglio''. Questo giocatore è molto coraggioso e forte, se ne è andato dall’Inter perchè ci furono dei contrasti tra giocatore-allenatore e non lo faceva giocare mai, lo portava solo come panchinaro o anche in tribuna. “Adesso in questa squadra mi trovo molto bene, è una delle più forti al mondo e voglio aiutare il club a fare ancora meglio. La mia decisione è stata facile, avevo molte offerte ma quella del Gala è stata la prima. E se la risposta non è arrivata in fretta è perché avevo dei problemi col mio vecchio club, l’Inter, e volevo sistemare tutte le questioni prima. Ho un buon rapporto con il presidente Moratti, volevo risolvere tutto con la società prima di fare qualunque mossa. Forse per voi è stato un tormentone, ma per me no". Sicuramente nella trattativa hanno giocato un ruolo anche i suoi ex allenatori. P. Maisto 1°B.

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Piovono Meteoriti In questo ultimo periodo si sono verificati moltissimi eventi ma ciò che è accaduto poche settimane fa in Russia è incredibile. Un Meteori-te con una Forza maggiore di una bomba nucleare è quasi precipita-to nel suolo russo. Fortunatamen-te non ci sono morti, ma il numero dei feriti è veramente molto alto (Circa 1.200). Il meteorite, che stava per schiantarsi contro la cit-tà di Chelyabinsk (Russia) con la forza del suono, ha rotto quasi tutti i vetri degli edifici mettendo fuori uso tre sottostazioni di gas , circa sei ospedali e sedici scuole.Il governatore della città ha aggiun-to che i danni ammontano a 25mi-lioni di euro (1Miliardo di rubli).

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Il Cibo? Attenti anche a

quello

Il Ministero della Salute ha dichia-rato che la “Star” ha ritirato dal mercato alcuni Ragù-Star pron-ti nei quali sono state riscontra-te tracce di carne di cavallo, non dichiarata sull’etichetta. L’allarme lanciato in Europa aveva fatto già bloccare i prodotti ed effettuare il ritiro dal mercato. I Nas di Milano aveva ritirato 30-0.000 confezioni e sequestrate giudiziariamente, per violazione dell’articolo 515 del codice penale, cioè per frode commerciale. La carne macinata presente nei prodotti, era quella proveniente dalla Romania, acquistate dal for-nitore francese GEL ALPES di Saint Maurice-Manosque. Siamo arrivati al quarto caso di presenza di trac-ce di carne di cavallo riscontrate dall’analisi del DNA. Precedente-mente erano stati ritirati i tortellini Buitoni, la pasta fresca ripiena Piemontesino al vitello, le Lasagne alla Bolognese, della ditta Primia di San Giovanni in Persiceto, Bolo-gna. Continua dunque il serrato monitoraggio ministeriale su tutto il territorio nazionale. Ora, secon-do Coldiretti, gli italiani hanno paura quando si mettono a tavola: dai dati risulta che sei italiani su dieci hanno paura di incappare in cibi “contaminati” P.Maero 1°A.

La modernità di Svevo. La coscienza di Zeno è un romanzo di Italo Svevo. Nella prefazione del libro il sedicente psicoanalista Dottor S. dichiara di voler pubblicare "per vendetta" alcune memorie, redatte in forma autobiografica di un suo paziente, Zeno Cosini, che si è sottratto alla cura. Gli appunti dell'ex-paziente costituiscono il contenuto del libro. Il roman-zo non è altro che l'analisi della psicologia di Zeno, un individuo che si sente "malato" o "inetto" ed è continuamente in cerca di una guarigione dal suo males-sere attraverso molteplici tentativi a volte assurdi. Zeno Cosini, il protagonista dell'opera, proviene da una famiglia ricca e vive nell'ozio ed in un rapporto difficile con il padre, che si rifletterà su tutta la sua vita. In realtà solo più tardi scoprirà che non è lui a essere malato, ma la società in cui vive. Il protagonista parla della sua malattia del fumo, narrando fatti che coprono tutta la sua vita . Oltre all'inet-titudine, il suo grande problema è il vizio del fumo, del quale non riesce a liberarsi. Il protagonista, infatti, ricorda di aver iniziato a fumare già nell'adolescenza a causa del rapporto conflittuale con il padre, a quale rubava inizialmente soldi per comprare le sigarette. Dopo essere stato scoperto, raccoglieva i sigari fumati a metà sparsi per casa. Nonostante più volte si sia ripropo- sto di smettere, non vi riesce e per questo si sente frustrato. Gli sforzi si molti- plicano ma il problema non viene risol-to. Ogni volta che prova a smettere di fuma- re, Zeno decide di fumare un‘ultima sigaretta e di annotare la data di questa. Dopo numerosi fallimenti Zeno si rende conto che fumare "ultime sigarette" è per lui un'esperienza piacevolissima, in quanto quelle assumono ogni volta un sapore diver- so. Egli ha iniziato a fumare con un si-garo lasciato in giro per casa dal padre. Ma l'aspetto che subito viene evidenziato da egli stesso è che appena creatosi il vizio, Zeno tenta, invano, di liberarsene: ogni occasione, come una bella giornata, la fine dell'anno, il piacevole accostamento delle cifre di una data, coincide con la scritta U.S.-ultima sigaretta. Zeno si rivolge a facoltosi medici, riempie libri e addirittura pareti con la sigla U.S., ma non riesce a smettere: il tentativo dura moltissimi anni, e non si realizza mai, neanche dopo essersi re-cato in una clinica specialistica dove, una volta pentitosi di avere iniziato la cura, corrompe l'infermiera con l'alcol per scappare, pensando erroneamente che la moglie lo stia tradendo con il dottore della clinica. Il continuo ri-mandare un evento è tipico del nevrotico, che così, in questo caso, può gustare sempre di più l'ultima sigaretta. Tommaso Micillo-Danilo Zinno 1C

Bob Marley:the legend.

Robert Nesta “Bob” Marley na-sce, come data di riferimento, il 6 febbraio 1945 nella zona più settentrionale della Giamaica. Fin da piccolo è stato vittima di molti pregiudizi razziali, cause sia il colore della sua pelle(nato

da madre bianca e uomo nero) che la sua statura: il problema delle razza lo affronta per tutta la sua vita (nonostante abbia avuto una vita abbastanza breve dal momento che è morto alla giovane età di 36 anni).A fronte di questa vergognosa situazione, Bob decide di basarsi sull’auto-difesa riuscendo così ad ottenere una buona reputazione per la sua forza fisica. All’età di 15 anni decide di abbandonare la scuola e di dedicarsi al mondo del lavoro facendo l’elettricista. È a quest’età però che si avvicina anche al mondo della musica: no-nostante la povertà, lui e il suo amico Bunny comincia-no a suonare accompagnando Joe Higgs, personaggio ritenuto il “modello” di Bob. A 16 anni registra “Judge not” e “One cup of coffee”, senza riscuotere però molto successo. Negli anni ’60, Marley con dei suoi amici fon-da “The teenagers”, un gruppo d’impronta ska e rock steady; più avanti il nome verrà cambiato in “The Wai-lers”, di cui Bob era il capo-gruppo, il cantante ma so-prattutto il maggior compositore di testi. Sempre in questi anni si sposa con Rita, e avrà ben 13 figli (ovviamente non tutti della partner). Il 1975 è la data storica del suo successo internazionale col famosissimo singolo “No woman. No cry”. L’anno dopo viene aggredito in casa insieme a sua moglie, pro-babilmente per motivi politici e si trasferisce in Inghil-terra dove incrementa la sua fama con “Exodus”.Nel ’77 gli viene trovato un melanoma maligno, ma decide di non farsi curare nel rispetto della sua religione. Nell’80 produce il suo ultimo disco, “Uprising”, e dopo un feno-menale concerto a Milano, conclude la sua carriera a Pittsburgh. Il tumore intanto si espande: dopo il ricove-ro (in Giamaica, la sua terra),Bob Marley muore l’ 11 maggio 1981. P.Maero 1°A.

A cucin e’ Napl.

La cucina napoletana ha antichissime radici storiche che risalgono al periodo greco-romano, e si è arric-chita nei secoli con l'influs-so delle differenti culture che si sono susseguite durante le varie domina-

zioni della città e del territorio circostante. Importantis-simo è stato l'apporto della fantasia e creatività dei na-poletani nella varietà di piatti e ricette oggi presenti nella cultura culinaria partenopea. In quanto capitale del regno, la cucina di Napoli ha acquisito anche gran parte delle tradizioni culinarie dell'intera Campania, rag-giungendo un giusto equilibrio tra piatti di terra (pasta, verdure, latticini) e piatti di mare (pesce, crostacei, molluschi). A seguito delle varie dominazioni, principal-mente quella francese e quella spagnola, si è delineata la separazione tra una cucina aristocratica ed una popo-lare. La prima, caratterizzata da piatti elaborati e di i-spirazione internazionale, sostanziosi e preparati con ingredienti ricchi, come i timballi o il sartù di riso, men-tre la seconda legata ad ingredienti della terra: cereali, legumi, verdure, come la popolarissima pasta e fagioli. A seguito delle rielaborazioni avvenute durante i secoli, e della contaminazione con la cultura culinaria più nobi-le, la cucina napoletana possiede ora una gamma va-stissima di pietanze, tra le quali spesso anche quelle preparate con gli ingredienti più semplici risultano e-stremamente raffinate. Nonostante le contaminazioni avvenute durante i secoli, compreso quello appena tra-scorso, la cucina napoletana conserva tutt'oggi un re-pertorio di piatti, ingredienti e preparazioni che ne ca-ratterizzano una identità culturale inconfondibile. P.Maero 1°A

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Ancora violenza! Dall’inizio del 2013 sono già state 42 le donne che si sono rivolte all’associazio-ne “IoTuNoiVoi” di Udine, 42 donne che hanno subìto violenza nelle sue varie forme e che hanno lanciato un grido sperando che qualcuno lo udisse, anche solo in lontananza. Questo è uno specchio significativo e anche drammatico di una realtà socio-culturale generalizzata e molto diffusa, riguardante la violenza domestica. «Il maltrattamento, fisico e psicologico, è un fatto molto “reale” ed essendo una questione profondamente culturale non può essere trattato come una malattia», dice Eleonora Baldacci, presidente e fondatrice di “IoTuNoiVoi”, un’associazione che da 18 anni si occupa di queste tematiche a Udine, dove ha la sede. Per la festa del 8 Marzo molte città come Padova hanno aperto le loro porte alle donne che entreranno gratis per visitarli. G.Marigliano 1°A.

(Continuo pagina 2) Nei feriti ci sono circa 160 bambini, la maggior parte colpiti dai vetri andati in frantumo dopo l’ esplosione. Le dimensioni del meteorite sono sconvolgenti: 50 metri di diametro, un peso di circa 10 tonnellate e dai 30 ai 50 km. Solo un’assurda idea? Ci sono moltissime teorie su come la terra si pos-sa essere salvata : forse la più assurda è quella che noi terrestri siamo stati salvati dagli UFO,che hanno frantumato il grandissimo meteorite che stava per colpire la terra . La foto parla chiaro: un oggetto non identificato colpisce il meteorite fa-cendolo esplodere pochi secondi dopo, sono stati gli UFO ?. Tutta fantasia oppure realtà ?

Fnac! Probabile chiusura? Il Vomero potrebbe perdere uno dei suoi negozi più popolari e ricchi di articoli,“La Fnac”. Si dice che la multinazionale fran-cese potrebbe chiudere saraci-nesca nei prossimi mesi, cosa inspiegabile poiché il negozio, posizionato in una zona centra-le , sembra non abbia problemi economici. Siccome le fonti non sono certe, non sappiamo anco-ra il futuro del grande store. Ma il problema è più grave di quello che sembra, poiché il negozio ha varie funzioni: è una meta di incontro per i giovani, è un luogo di aggregazione e di cul-tura /eventi, pubblicazioni). I-noltre la Fnac avrebbe potuto offrire, in futuro, una possibilità lavorativa per i nostri ragazzi, e se chiude la toglierà a tanti po-veri dipendenti napoletani. L.Troiano 1°C.

Napoli... è di cenere.

Un incendio durato più di tredici ore ha quasi totalmente ra-so al suolo Città della scienza, polo scientifico inaugurato nel 2001 e fiore all’occhiello della nostra città. O così avrebbe dovuto essere. I 160 dipendenti che da undi-ci mesi non percepivano lo stipendio oggi non sanno più nemmeno se e quando ricominceranno a lavorare. Di quel gioiello culturale, oggi resta poco. Vi è uno scheletro sul ma-re. Lo Science center è completamente distrutto, e così pure il planetario, sei capannoni per dodicimila metri quadri. I danni ammontano ad oltre venti milioni di euro. Nulla sem-bra sopravvivere a Napoli. Resta il teatro, e da lì bisognerà ripartire. Chi non c'è stato, non può immaginare la bellezza di questo luogo: per descriverla bisognerebbe rievocare Vir-gilio, che a questa baia si è ampiamente ispirato. Città della scienza non è però stata soltanto bellezza: è an-che un luogo in cui la scienza, per i suoi visitatori, diveniva vita. Città della scienza doveva resistere anche alle manate della politica, perché era diventata un succulento boccone delle clientele. Purtroppo, però, tutto doveva passare sempre attraverso la politica. Spesso la Città della scienza è stata utilizzata come un'estensione del potere politico, e quindi per scambi di favori, posti di lavoro, voti. La vera vittima è quel-la fetta della popolazione interessata alla cultura e le centi-naia di giovani che ne erano abituali visitatori. “L’incendio di Città della Scienza ha inferto un colpo durissi-mo e provocato un dolore immenso non solo a Napoli, ma all’Italia tutta, perché Città della Scienza era, è e tornerà ad essere uno dei simboli della nostra Italia migliore”. Sono queste le parole pronunciate da Flavio Corradini, Rettore U-nicam, che noi giovani ci sentiamo di condividere pienamen-te perché Napoli, la nostra città, dovrà avere un futuro mi-gliore, dovrà eliminare tutta la delinquenza che tende ad o-stacolare la nostra vita. Questo ci dimostra che la camorra, la delinquenza in generale, non permette di realizzare il no-stro sogno, una Napoli migliore per un’Italia migliore. Bagnoli 6 Marzo 2013: sono questi gli avvenimenti che ci fanno capire che Napoli deve essere salvata, curata e protet-ta, perché vale molto più di quanto crediamo. A. La Porta 2°A,G. Argentato 1°C.

La realtà fatta gioco!

Dopo aver abbondantemente sviscerato la versio-ne PC di Battlefield 3 abbiamo ulteriormente te-stato il titolo incarnato su console, in questo caso PlayStation 3, con risultati altrettanto lusinghieri, anche se sono palesi i limiti delle versioni "next gen" che hanno portato gli sviluppatori svedesi a scendere a compromessi sotto numerosi aspetti. È chiaro a tutti che DICE ha realizzato il suo titolo più ambizioso avendo come base l'architettura di un PC di fascia alta, mettendo in scena battaglie su grandissima scala, graziando il tutto con un Frostbyte 2 che mostra i muscoli in ogni singolo frame mandate a schermo, e proprio la scalabilità, tanto visiva quanto di gameplay, è il settore che ha visto i maggiori cambiamenti. L'offerta di gioco di Battlefield 3 è composta dalla campagna single player, vera novità per il franchise, sei mis-sioni cooperative e ovviamente il multiplayer, vero cuore del prodotto. Senza troppi giri di parole è possibile affermare da subito che campagna e co-op non sono all'altezza della parte competitiva del gioco, ma rappresentano la parte più debole del pacchetto e che, contrariamente alla controparte PC, perdono in parte la spinta di una cosmesi stre-pitosa che copre le magagne narrative e di game-play vero e proprio. M.Marrone 1°C.

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Intervista… a noi. Salve, sono il vicedirettore del “Corriere della Porta”, questo è il nostro spazio. Vorrei fare qualche domanda ai miei redattori.

• Come mai avete scelto questo indirizzo di studi?

• Quali sono le vostre aspettati-ve per il futuro?

• Cosa vi piace di questa scuo-la?

• Cosa vorreste migliorare ?

• Cosa ne pensate su un proba-bile accorpamento con il Por-zio?

(le risposte sono la sintesi del cam-pione di 20 ragazzi frequentanti il nostro corso)

• Per diventare un futuro geo-metra o un bravo architetto.

• Di trovare una possibile occu-pazione nella nostra città sen-za trasferirmi altrove.

• Di questa scuola mi affascina-no molto i laboratori e le loro aggiornate tecnologie.

• Vorrei l’inserimento di una palestra al coperto.

• L’accorpamento con il Porzio potrebbe far perdere l’impor-tanza del diploma finale e del-l’immagine storica della scuo-la.

E questa è la mia opinione. “Ho scelto questo indirizzo per la mia passione per il disegno. Ho mol-te aspettative per il futuro, una di queste è quella di diventare un bra-vo architetto. Mi piace la funzionalità dei laboratori e la presenza di un bar per poter fare un breve intervallo. Vorrei poter avere una palestra fun-zionante e più laboratori. Non sono d’accordo sul futuro accorpamento con il Porzio, perché il Della Porta è un Istituto importante e molto cono-sciuto, così perderebbe gran parte della sua “storia” e della sua “memoria”. G.Argentato 1°C.

La nostra canzone!

Discorsi sull'umanità ne sento di tutti i tipi ma non siamo umani, siamo scimmie avvolte in bei vestiti. Figli senza valori ma molto bene istruiti, vomitati da un sistema che da tempo ci ha inghiottiti. Qui per diventare grande ti serve davve-ro poco, basta non finire dentro il girone degli invertiti, passare metà del tempo a sputare su chi è diverso per poi nel tempo libero andare coi tra-vestiti. Ma questa è la mia nazione che pesa sulle mie scelte, gridando rivoluzione ma con le braccia

conserte. Ora che il beneficio lascia spazio al benestare capisco quant'è avvilente morire senza lottare. Nessun istinto di fuga solo un trascinarsi gli uni sugli altri dentro una sovrappopolata cisterna. Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati. Ma qua la verità, è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Scambio segni di pace al ballo degli emarginati ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati. Ma qua la verità, è che si scrive schiavitù ma si legge libertà. Non cercare propaganda nei messaggi insoliti, non ho il carisma e l'autostima dei tuoi personaggi scomodi. Sono finto quanto te, sono falso quanto te, sono l'ultimo degli stronzi e il primo degli ipocriti. Se Dio ci ha fatto a sua somiglianza non credere nel suo sguardo perché è lui che ci ha insegnato a saper piangere a comando. Dove c'è sofferenza c'è sempre dietro un guadagno e se Dio non esistesse, beh, dovrebbero inventarlo. Anche se non siamo realmente dietro le sbarre, questo mondo è una prigione con la cella un po' più grande e prendere frasi fatte e ficcarcele dentro un testo è il modo più intelligente per dire ciò che non penso. E se il mondo ti esclude ti chiudi nel tuo universo ma nulla ti gira intorno se giri attorno a te stesso. Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati

Ma qua la verità

è che si scrive schiavitù ma si legge libertà.

Scambio segni di pace al ballo degli emarginati

ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati

Ma qua la verità

è che si scrive schiavitù ma si legge libertà.

Mangiare un piatto di polvere condito col sudore,

ma basta un po' di successo e ne dimentichi il sapore.

Mio padre aveva ragione, Guccini aveva ragione:

a far canzoni non si fanno le rivoluzioni

Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati

ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati

Ma qua la verità

è che si scrive schiavitù ma si legge libertà.

Scambio segni di pace al ballo degli emarginati

ma è difficile abbracciarsi quando hai i polsi legati

Ma qua la verità

è che si scrive schiavitù ma si legge libertà, ma si legge libertà.

[Fedez] (Biografia dietro ->)

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Noi! (La redazione)

Alario Giovanni

Annunziata Antonio

Argentato Giovanni (Capo-Redattore)

Cavaliere Mirko

De Simone Massimiliano (Direttore)

Donnarumma Luigi

Iorio Pasquale

La Porta Andrea

Maero Paolo

Maisto Pasquale

Marigliano Gennaro

Marrone Massimo

Mellini Raffaele

Mercolini Raffaele

Micillo Tommaso

Molisse Alfonso

Palladino Mario

Pochet Antonio

Postiglione Marco

Sapio Antonio

Troiano Luca

Zinno Danilo

La Più Piccola Casa In Gran Bretagna La casa più piccola della Gran Bretagna, anche conosciuta co-me la House Quay, è una attrazione turistica sulla banchina di Conwy, Galles. La casa, che ha una superficie di 3,05 metro di 1,8 metri, è stato utilizzato come residenza dal 16 ° secolo fino al 1900, come indica il nome, è noto per essere più picco-la casa della Gran Bretagna. La casa è stata vissuta in fino al 1900, quando il proprietario era alto 1,9 metri pescatore di nome Robert Jones. Le camere erano troppo piccole per lui stare in piedi pienamente e final-mente è stato costretto a uscire quando il Consiglio ha dichia-rato non idoneo casa per l'abitazione umana. La casa è ancora di proprietà dei suoi discendenti. Nel giugno 2006, c'è stata una perdita del 50% dei turisti a casa a causa di lavori in corso nelle vicinanze. Questa casa è attualmente in rosso. Si trova vicino alle mura del Castello di Conwy e le persone possono entrare per £ 1.00 (o 50p per i bambini). Ci sono informazioni sul dentro casa. Una signora gallese sta fuori quasi tutti i giorni. Il piano supe-riore è così minuto che ci sia spazio solo per un letto e un co-modino. I visitatori non possono camminare per circa al 2 ° piano, ma può vedere dalla scaletta. Non si tratta solo di spazio sufficiente per una stufa, un rubi-netto, un comodino e un letto

A. Annunziata 1°A

“I nostri ringraziamenti alla dirigente Prof. R.A. Stellato che ci ha per-

messo di realizzare il nostro giornale.”

La redazione.

Federico Lucia, meglio conosciuto con lo pseudonimo Fedez, è un rapper italiano. Nasce a Milano il 15 ottobre 1989 ,muove i primi passi nel mondo della musica partecipando a varie gare di free-style ,poi arriva in 2008 finale piemontese del TecnichePerfette2008. Nel 2006 incide il suo primo EP (extended play è il nome dato nel settore discografico ai dischi in vinile o ai CD la cui durata sia superiore a un singolo e inferiore a un album). Nel 2010 incide il suo primo mixtape con Emis Killa. Sempre nel 2010 incide un altro EP intitolato Diss-Agio con Dinamite. Nel 2011 partecipa all'album "Thori & Rocce" il primo album al quale hanno collaborato i migliori rapper della sce-na italiana. Il 4 marzo 2013 esce il video del singolo Cigno nero con Francesca Michielin. M.Postiglione 1°C