L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini [email protected]

46
L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini [email protected] Convegno Istat su La presenza straniera in Italia Roma, 15-16 dicembre 2005

description

L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini [email protected]. Convegno Istat su La presenza straniera in Italia Roma, 15-16 dicembre 2005. Prima e seconda globalizzazione migratoria: Europa e nuovi mondi. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini [email protected]

Page 1: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali

Antonio [email protected]

Convegno Istat su

La presenza straniera in ItaliaRoma, 15-16 dicembre 2005

Page 2: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20052

Migrazioni nette: Europa occidentale, Giappone e altre aree dell’Occidente, 1870-1998 (in migliaia) a) 1922-39; b) escluso 1939-45;

c) Include Belgio, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera. Fonte: Maddison, 2001

Paese e area 1870-1913 1914-49 1950-73 1974-98 Francia 890 - 236 3 630 1 026 Germania - 2 598 - 304a 7 070 5 911 Italia - 4 459 - 1 771 - 2 139 1 617 Regno unito - 6 415 - 1 405b - 605 737 Altric - 1 414 54 1 425 1 607 Totale Europa occidentale - 13 996 - 3 662 9 381 10 898 Giappone n.a. 197 - 72 - 179 Australia 885 673 2 033 2 151 Nuova Zelanda 290 138 247 87 Canada 861 207 2 126 2 680 Stati Uniti 15 820 6 221 8 257 16 721 Totale ramificazioni occident. 17 856 7 239 12 663 21 639

Prima e seconda globalizzazione migratoria: Europa e nuovi mondi

Page 3: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20053

L’Italia tuttora crocevia di migrazioni internazionali

Italiani residenti all’estero in migliaia, al 10 luglio 2005

• Europa 2.042• Africa 47• Asia 27• America s. e c. 453• America m. 871• Oceania 134• Antartide e n.d. 20• Totale 3.595

Fonte: Ministero Interno, 2005

Stranieri residenti in Italia in migliaia, al 1° gennaio 2005

• Europa 1.122• Africa 642• Asia 405• America s. 17• America c. e m. 214• Oceania 2• Antartide e n.d. 1• Totale 2.402

Fonte: Istat, 2005

Page 4: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20054

Frontiere aperte o frontiere chiuse?Il punto di vista dei popoli e dei paesi poveri

Quale concreta speranza di sopravvivenza, o di promozione sociale o professionale hanno, se non l’emigrazione?

• emigrazione interna: specie verso le enormi megalopoli

• emigrazione all’estero

Interazione e concorrenza fra i due tipi di emigrazione

Page 5: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20055

Tenendo conto degli squilibri demografici ed economici esistenti ci si deve chiedere non come mai emigrino dal sud del mondo, ma come mai emigrino in così pochi

Page 6: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20056

Total population (absolute values, in millions, and index numbers, 1950=100) in Northern America, Europe, China, India, Latin America and the Caribbean, and Africa, 1950-2000 and

prospects up to 2050 (medium variant)

Source: UN, World Population Prospects. The 2002 Revision, New York, 2003

0

200

400

600

800

1,000

1,200

1,400

1,600

1,800

2,000Africa China

India Europe

Latin America and the Caribbean Northern America

100

200

300

400

500

600

700

800

900Africa China

India Europe

Latin America and the Caribbean Northern America

Absolute values Index numbers

Page 7: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20057

Popolazione economicamente attiva al 1990, al 2000 e stimata al 2010. Varie aree e paesi del mondo

Area o paese Popolazione attiva (milioni) Incremento assoluto Incremento percentuale

1990 2000 2010 1990-00 2000-10 1990-00 2000-10

Mondo intero 2.497 2.948 3.409 451 461 18,1 15,6

Paesi sviluppati 566 601 617 35 16 5,8 2,7

Paesi in via di sviluppo 1.932 2.347 2.792 415 445 21,5 19,0

Europa (totale) 349 359 359 10 0 2,9 0,0

Nord America 143 162 179 19 17 13,3 10,5

Africa 262 343 442 81 99 30,9 28,9

America Latina e Carabi 176 223 271 47 48 26,7 21,5

Asia 1.555 1.846 2.143 291 297 18,7 16,1

Francia 24,7 26,8 27,3 2,1 0,5 8,5 1,9

Italia 24,4 25,4 24,5 1,0 -0,9 4,1 -3,5

Egitto 19,6 25,8 34,1 6,2 8,3 31,6 32,1

Turchia 24,3 31,2 37,4 6,9 6,2 28,4 19,9

Nigeria 34,0 45,1 59,6 11,1 14,5 32,6 32,2

Cina 683 763 825 80 62 11,7 8,1

India 359 442 535 83 93 23,1 21,0

Fonte dei dati di base: http//laborsta.ilo.org/

Page 8: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20058

Prodotto interno lordo (PIL) pro-capite a parità di potere d’acquisto (PPA), in dollari internazionali del 1990, in alcuni paesi, 1950-1998 e 1991-1998

Paese Variazione assoluta

media annua del PIL pro-capite

Moltiplicatore del PIL pro-capite

PIL pro-capite PPA

all’inizio del periodo

PIL pro-capite PPA alla fine del

periodo

Differenza rispetto agli

Usa all’inizio del periodo

Differenza rispetto agli Usa alla fine del periodo

1950-1998

Nigeria 10 1,64 753 1.232 -8.808 -26.099

India 23 2,82 619 1.746 -8.942 -25.585

Egitto 29 2,96 718 2.128 -8.843 -25.203

Cina 56 7,10 439 3.117 -9.122 -24.214

Italia 297 5,07 3.502 17.759 -6.059 -10.172

Usa 370 2,86 9.561 27.331 0 0

1991-1998

Nigeria -6 0,97 1.276 1.232 - 21.645 -26.099

Egitto 33 1,12 1.900 2.128 - 21.021 -25.585

India 65 1,35 1.290 1.746 - 21.631 -25.203

Cina 168 1,61 1.940 3.117 - 20.981 -24.214

Italia 174 1,04 16.538 17.759 - 6.383 -10.172

Usa 630 1,19 22.921 27.331 0 0

Fonte: elaborazione propria su dati Maddison 2001

Page 9: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 20059

La domanda del perché emigrino in così pochi è più che mai valida tenendo anche conto:

• del poderoso, facile e immediato richiamo delle comunità già immigrate che formano catene migratorie straordinariamente più efficienti che nel passato;

• della economicità, diffusione, frequenza, rapidità dei trasporti;

• dell’alleanza che si crea per favorire l’emigrazione, alleanza che è fortissima per quella clandestina

Page 10: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200510

L’immigrazione clandestina infatti contemporaneamente soddisfa le esigenze esplicite o implicite di 5 soggetti:

1. soggetto che ha necessità di emigrare, nonostante gli altissimi prezzi da pagare, compreso quello di poter perdere la vita;

2. famiglia del potenziale emigrante;3. paese di origine del migrante che ha necessità di

scaricare il surplus di manodopera (più che mai se è paese di transito) e di acquisire le sue rimesse;

4. datore di lavoro – tanto le aziende, quanto le famiglie - nel paese di destinazione, che vuole possibilmente a basso prezzo manodopera quando ne ha bisogno e non quando la burocrazia glielo consente;

5. trafficante di essere umani disposto a grossi rischi pur di lucrare assai ingenti somme di denaro.

Ecco perché è assai difficilmente controllabile e contrastabile, specie in presenza di frontiere marittime. Per di più non si può frenare o controllare del tutto l’arrivo di clandestini da altri paesi Schengen.

Page 11: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200511

E inoltre l’immigrazione irregolare è assai difficile da frenare perché:

1. non si può tenere sotto perfetto controllo chi si trova sul territorio e gli è scaduto;

2. non si può frenare o controllare del tutto la concessione dei visti per turismo, studio, salute;

3. non si può frenare o controllare del tutto l’arrivo di irregolari da altri paesi Schengen;

4. non si può frenare o controllare del tutto la politica di concessione dei visti da parte degli altri paesi Schengen;

Page 12: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200512

Comunque il bilancio che il potenziale migrante fa dei costi e delle difficoltà – fisiche, umane, monetarie, psicologiche, affettive, amministrative - da superare per tentare l’avventura migratoria è così pesantemente negativo che pochi hanno o trovano l’insieme delle risorse necessarie per partire.

Ecco perché emigrano in “così pochi”.

Page 13: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200513

Frontiere aperte o frontiere chiuse?Il punto di vista dei popoli e dei paesi ricchi

Ci sono almeno 3 tipi di ragioni perché i paesi ricchi, in particolare quelli europei, tengano aperte le frontiere per accogliere immigrati:

• di convenienza, per soddisfare le proprie esigenze economiche e demografiche;

• di necessità, impossibilità di frenare l’afflusso; meglio avere regolari che clandestini;

• etiche, perché l’Europa avrebbe l’opportunità di “restituire” le grandi opportunità storiche che ha avuto o ha preso nel passato (ragioni deboli perché la memoria collettiva tende facilmente a scolorirsi)

Page 14: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200514

Si sa bene che uno dei problemi chiave per i paesi di destinazione è la difficile, piena e completa accettazione degli immigrati e la fruttuosa convivenza con essi.

A proposito delle quali c’è da tenere presente che soltanto il pieno inserimento degli immigrati nel contesto nazionale e locale, per quel che riguarda il lavoro, la casa, l’istruzione, il ricongiungimento familiare, la possibilità di mobilità ascendente, sociale e professionale per se stessi e per i propri figli, può evitare la frustrazione e la emarginazione degli immigrati stessi o, ancora peggio, il fallimento del progetto migratorio, l’autolesionismo, l’aggressività e la devianza sociale.

E d’altra parte il pieno e positivo inserimento favorisce nell’immigrato il senso di appartenenza e/o condivisione che è alla base di una convivenza più felice e fruttuosa.

Page 15: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200515

Schema 1 - Schematizzazione del livello di integrazione/esclusione degli immigrati

Inserimento di fatto dell’immigrato nel contesto nazionale e locale (lavoro, casa, istruzione, famiglia, mobilità sociale e professionale, …)

Pieno inserimento Inserimento parziale o nullo Senso di appartenenza e/o condivisione

A) Piena integrazione e interscambio positivo

B) Frustrazione ed emarginazione più o meno forte

Vissuto profondo, atteggiamento, comportamento dell’immigrato nei confronti della società ospitante

Indifferenza, avversione, opposizione

C) Senso di esclusione emotivo-affettiva Coesistenza subita e “parallela”

D) Fallimento progetto, forte mobilità territoriale, autolesionismo, aggressività, devianza sociale

Fonte: Golini e Pietrangelo, 2001

Page 16: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200516

Nonostante vari aspetti problematici, alla domanda “frontiere aperte?” è possibile dare

una risposta positiva, accettabile da tutti

Nei paesi di origine positiva entro certi limiti,

secondo il punto di vista dell’economia, della demografia e della società

positiva pienamente secondo il punto di vista delle persone e delle famiglie

Nei paesi di destinazionepositiva moderatamente,

secondo il punto di vista dell’economia, della demografia e della società

positiva parzialmente, secondo il punto di vista delle persone e delle famiglie

Page 17: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200517

More developed Regions

(Percentage)

0

20

40

60

80

100

1976 1986 1996 2006 Too lowSatisfactoryToo high

2003

E questo sembra essere anche il punto di vista dei Governi

0

20

40

60

80

100

1976 1986 1996 20062003

Less Developed Regions

(Percentage)

Source: own elaboration on data in World Economic Survey, 2004. International Migrations, United Nations, New York, 2004

Page 18: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200518

Government policies on immigration 1976, 1986, 1996 and 2003

More developed Regions

(Percentage)

Less Developed Regions

(Percentage)

0

20

40

60

80

100

1976 1986 1996 2006

Raise

Mantain/nointerventionLower

0

20

40

60

80

100

1976 1986 1996 2006

2003

2003

Source: own elaboration on data in World Economic Survey, 2004. International Migrations, United Nations, New York, 2004

Page 19: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200519

Government views on the level of emigration 1976, 1986, 1996 and 2003

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1976 1986 1996 2003

Too lowSatisfactoryToo high

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1976 1986 1996 2003

More developed Regions

(Percentage)

Less Developed Regions

(Percentage)

Source: own elaboration on data in World Economic Survey, 2004. International Migrations, United Nations, New York, 2004

Page 20: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200520

Government policies on emigration…

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1976 1986 1996 2003

Raise

Mantain/nointerventionLower

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

1976 1986 1996 2003

More developed Regions

(Percentage)

Less Developed Regions

(Percentage)

Source: own elaboration on data in World Economic Survey, 2004. International Migrations, United Nations, New York, 2004

Page 21: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200521

Un paio di questioni che stanno sullo fondo

1. “Many in the West believe the world is moving toward a single, global culture that is basically Western. This belief is misguided, arrogant, false, and dangerous” (Huntington, 1996)

2. “Oggi il modo migliore per aiutarci è aprire i loro mercati alle nostre merci: devono sapere che possiamo esportare beni e non solo emigranti disperati” (Oscar Arias, Presidente del Costa Rica, 2001)

Quale e quanta immigrazione per l’Europa e per l’Italia?

Page 22: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200522

Gli obiettivi di una politica migratoria Uno dei seguenti o un mix di essi: 1. favorire l’incontro fra domanda e offerta nei mercati del

lavoro, in particolare di quelli relativi ad alcuni settori produttivi;

2. favorire in generale uno sviluppo economico sostenuto; 3. favorire uno sviluppo o un risanamento economico di un

settore specifico dell’economia, per esempio del settore informatico o del sistema pensionistico;

4. favorire il risanamento demografico, specie come in paesi come, fra gli altri, Italia, Spagna, Germania, Giappone, caratterizzati da forte e prolungato eccesso di bassa fecondità.

Sul primo di questi obbiettivi i paesi europei hanno in genere impostato la loro politica, ma è illusorio pensare che esso possa essere pienamente perseguito con continuità e a lungo nel tempo

Page 23: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200523

Determinare l’afflusso degli immigrati

Problema del governo dei flussi in ingresso. La politica per la determinazione e la selezione degli immigrati regolari deve stabilire:

a) quanti; b) quali; c) da dove;d) come.

Page 24: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200524

Elementi per l’integrazione degli immigrati regolari

• Possibili paradigmi:• Integrazione come uguaglianza• Integrazione come utilità • Integrazione come somiglianza

• Modelli teorici di integrazione:• Assimilazionismo• Gastarbeiter o lavoratore ospite• Multiculturalismo

Page 25: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200525

Un’integrazione “ragionevole”

• Salvaguardia dell’integrità della persona Integrità piena per gli immigrati regolari e un “minimo”

di integrità garantita per gli irregolari.

Rendere praticabile lo status di regolare [Zincone 2000]

• Interazione positiva con la comunità nazionale (sicurezza, pluralismo e comunicazione)

Page 26: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200526

Dai modelli di integrazione al modello di pacifica e fruttuosa coesistenza, che sembra soluzione meno ardua da praticare.

Naturalmente il modello si basa sull’accettazione e il rispetto dell’alterità in generale e dell’altro in particolare e può valere solo se si applica in maniera assolutamente simmetrica e paritetica, e cioè che non soltanto l’autoctono accetti e rispetti l’immigrato e la sua cultura, ma anche che l’immigrato accetti l’autoctono e la società ospitante rispettandone l’identità culturale, che ovviamente comprende anche l’identità dei luoghi. Problema questo particolarmente importante e spinoso in Europa.

Non conflitti, non assimilazione

Page 27: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200527

Un punto di vista delle comunità immigrate: la stampa etnica

Su scala nazionale, si contano almeno 25 testate giornalistiche dirette alle diverse comunità straniere presenti sul territorio.

Esempio: alcune testate della casa editrice italiana Stranieri in Italia (circa 250.000 copie al mese) pubblicate nella lingua della comunità

• Africa news (mensile; comunità anglofone – Nigeria, Ghana)• Africa Nouvelles (mensile; comunità francofone – Senegal, Costa d’Avorio)• Agora Noticìas (mensile; comunità di lingua portoghese)• Ako Ay Pilipino (quindicinale; comunità filippina)• Al Maghrebiya (mensile; comunità maghrebine e arabe)• Azad (mensile; comunità pakistane)• Forum (quindicinale, comunità russa e ucraina)• Gazeta Romaneasca (settimanale; comunità romena)• Punjab Express (mensile; comunità indiana di etnia punjabi)• Nasz Swiat (mensile; comunità polacca)

Considerazioni di sintesi provvisorie:Una prima analisi dell’informazione offerta suggerisce che piuttosto che incoraggiare un atteggiamento favorevole all’integrazione nella società italiana, si persegue un tipo di coesistenza che richiama il modello multiculturale con ridotto interscambio con la comunità italiana (ad esempio, scarsa o assente attenzione alla vita culturale e di intrattenimento in Italia, inclusa ad esempio la televisione).

Page 28: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200528

Un elemento di particolare criticità in tema di coesistenza

Particolare attenzione va posta in tutti i paesi europei alla integrazione delle seconde generazioni, che incrementano e alimentano – in positivo o in negativo - le interazioni sociali e culturali, tra le popolazioni autoctone e quelle immigrate. La società ospitante prende coscienza dell’irreversibile trasformazione che sta vivendo, e la prima generazione di immigrati consolida la propria affermazione quale parte integrante della società ricevente.

In Italia, fra il 1994 e il 2004 le nascite straniere denunciate in anagrafe sono cresciute di circa il 500%, passando da 8.028 (1,5% del totale delle nascite in Italia) a circa 48.000 (9% circa del totale delle nascite) e i minori in generale assommano a varie centinaia di migliaia.

La riflessione politica e sociale sulle seconde generazioni è invece appena agli inizi (salvo che nel settore scolastico) e comunque secondaria rispetto alla più urgente disciplina del fenomeno immigratorio legato alle prime generazioni.

Page 29: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200529

Problemi attuali, pressanti in tema di integrazione/coesistenza

• Definizione degli obbiettivi • Ricerca della coerenza nelle esigenze:

locali/nazionali; economiche/sociali• Revisione legge sulla cittadinanza• Esigenze particolari dei minori e dei rapporti con i

genitori• Esigenze della seconda generazione• Valorizzazione costante e approfondita, attraverso i

media, del contributo economico degli immigrati• E poi, più specificamente:

• Rinnovo permessi di soggiorno• Disponibilità di alloggi• Corsi di lingua italiana

Page 30: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200530

Gli immigrati irregolarmente o clandestinamente presenti sul territorio

Tre possibili opzioni politiche:• ignorarli, facendo finta di non sapere e non vedere.

• rimandarli a casa, anche con la forza. Pensare a un trasferimento forzato di massa è irrealistico, da un punto di vista etico, produttivo e logistico.

• regolarizzarli o sanarne la status. Si possono immaginare molte buone ragioni per una sanatoria riferita sia a singole persone, sia a centinaia di migliaia di irregolari

Forse la soluzione accettabile potrebbe essere costituita da un mix delle tre soluzioni, con una preferenza per la terza, insieme con un più stretto ed efficace controllo delle frontiere.

Page 31: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200531

Una delle questioni: i minori irregolari

• L’Italia ha previsto una parziale integrazione di fatto attraverso l’istruzione obbligatoria dei minori, presenti sul territorio nazionale in maniera irregolare o clandestina.

• Problemi di fondo: - possono tali bambini rimanere in posizione

irregolare frequentando per otto anni la scuola italiana?- si possono tenere in posizione irregolare i loro genitori?

Page 32: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200532

L’Unione europea, Schengen, e i singoli paesi nel quadro delle

migrazioni internazionali

Page 33: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200533

Il contesto comunitario

Comunicazione 3 giugno 2003 della Commissione europea• Necessità di un “approccio multisettoriale”: aspetti economici e sociali,

partecipazione civile, diversità culturali e religiose. • Integrazione come un processo di “sviluppo equilibrato di diritti e

doveri nel corso del tempo” Cittadinanza civile• La cittadinanza quale mezzo per agevolare l’integrazione.

Approvazione risoluzione Moraes (15 gennaio 2004) Il Parlamento europeo si esprime a favore del concetto di cittadinanza

civile: diritti e doveri di natura economica, sociale e politica (incluso il diritto di voto alle elezioni municipali ed europee) ai cittadini dei Paesi terzi che risiedono legalmente nell’Unione.

Page 34: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200534

A) UNILATERAL SYSTEM ITALY

Unilateral migration policies

origin country 1 origin country n

Migratory flows

Bilateral relationships and/or agreements

n 200

B) INTEGRATED SYSTEM AFTER SCHENGEN

Bordering and other countries

Bordering and other countries

Origin country 1

Origin countries 3Origin country 2

Other countries

EU Schengen zone

ITALYIntegrated migration policies

Country n

Bordering and other countries

Sources: own elaboration

Da una politica migratoria unidimensionale e bilaterale a una multidimensionale e multilaterale

Page 35: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200535

Il problema del controllo delle frontiere esterne

Con la creazione dell’area Schengen si riscontrano grandi diversità fra paesi appartenenti all’accordo, a seconda che abbiano nei confronti dell’esterno:

• solo frontiere aeree: ad es. Francia, Germania• frontiere aeree e terrestri: ad es. Austria• frontiere aeree, terrestri e marittime: ad es.

Grecia (ma senza sbocchi diretti nel resto della Ue), Spagna (con le sue enclave in Marocco), Italia; le frontiere marittime sono le più vulnerabili, le più soggette a inevitabili interventi umanitari e le più pericolose per i migranti

Page 36: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200536

La internazionalizzazione delle politiche migratorie

Le politiche migratorie vanno quindi viste in un sistema integrato che inserisce l’Italia, e i legami che quest’ultima intrattiene con i paesi di origine, nell’area Schengen e quindi nell’area della intera Unione europea, la quale a sua volta dovrà procedere alla regolazione dei suoi rapporti con i paesi di origine e/o di transito dei flussi, confinanti e non. La Commissione europea ha adottato la proposta per un regolamento del Consiglio che istituisce una Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne.

Anche gli stessi paesi di provenienza dei flussi migratori si muovono in un sistema complesso che li lega tanto ai paesi di destinazione quanto agli altri paesi di origine e a paesi terzi quando essi stessi si trovino a essere paesi di transito.

Nello stesso tempo, gli interventi da parte di un singolo governo nazionale dovranno considerare particolari condizionamenti, ravvisabili anch’essi in senso lato come “politiche”,

Page 37: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200537

Politiche migratorie nazionali: un quadro sistematico1. relative ai flussi di ingresso 2. relative ai flussi di uscita3. di contrasto o laissez-faire nei confronti di ingresso di clandestini 4. relative al rimpatrio dei clandestini 5. nei confronti dei matrimoni misti 6. relative alla concessione della cittadinanza ai nati in Italia da cittadini

stranieri 7. relative agli accessi riservati/riunificazione famiglia/formazione professionale

e-o selezione nei luoghi d’origine 8. relative ai rientri incentivati e-o forzati 9. per la concessione della cittadinanza per residenza 10.di sanatoria/regolarizzazione degli irregolari11.per la integrazione immigrati regolari 12. relative ai diritti di base degli immigrati irregolari o clandestini (scuola,

sanità)13.per la eradicazione della xenofobia e del razzismo

14.Politiche migratorie per gli emigrati italiani all’estero

15.Politiche migratorie bilaterali, multilaterali, in sede comunitaria,

Page 38: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200538

La complessità dinamica del processo migratorio e del processo di integrazione

Soggetto che influenza flussi migratori e integrazione degli immigrati

Risposte e interventi

- Italia Amministrazione Partiti politici - Regioni/Comuni - Comunità di arrivo Datori lavoro/Società

- Unione europea - Singoli paesi unione

- Paese di origine - Famiglia del migrante Progetto migratorio - Migrante Progetto migratorio - Comunità immigrati - Relazioni fra comunità immigrati

- Trafficanti di esseri umani

Obbiettivi e politiche

Favorire popolamento Favorire sviluppo ottimo economico-demogr. Sostenere settore prod. Incontro dom-off ML Diminuz. invecchiamento e declino popolazione

Sorveglianza confini esterni Unione Favorire sviluppo aree depresse Garantire libera circolazione persone Armonizzare politiche ammissione/integrazione

Diminuire pressione su ML Acquisire rimesse Acquisire know-how Acquisire aiuti per lo sviluppo Acquisire assistenza tecnica “Scaricare” immigrati di transito

Strumenti

Leggi Sanatorie Regolamenti Circolari Prassi Insegnamento italiano …

Direttive Accordi operativi (es. guardia costiera)

Leggi sull’emigrazione Regolamenti

Atteggiamenti

Positivi Indifferenti Negativi-avversione

Positivi Indifferenti Negativi-avversione

Accordi bi-multilaterali

Formazione professionale Selezione all’origine Accordi rimpatri Quote preferenziali Aiuto sviluppo

Accordi comunitari con i paesi di origine

Formazione professionale Selezione all’origine Accordi rimpatri Quote preferenziali

Page 39: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200539

Alla luce della articolazione degli assai numerosi aspetti, politici e amministrativi, coinvolti nelle migrazioni internazionali e della complessità dinamica dei processi migratori sembra necessario pensare a

una autorità politica super partes, per es. un vice-presidente del Consiglio,

con pieni poteri di coordinamento rispetto ai vari ministri interessati

Page 40: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200540

Brevi conclusioni 1/4Le migrazioni internazionali:alla fine dell’800 e nei primi decenni del ‘900 sono

state una delle chiavi di volta per riequilibrare nel mondo i sistemi demografico-economici;

alla fine del ‘900 e nei primi decenni del 2000, pur necessarie, non potranno in nessun caso esserlo di nuovo, essendo smisurata l’offerta di lavoro che si avrà nei paesi del Sud del mondo e non essendoci più nuovi mondi da popolare totalmente disponibili.

Diventeranno elemento strutturale nei rapporti fra i popoli, ma non potranno risolvere le miserie del mondo

Page 41: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200541

• Projected population with and without international migration by region and major area, 2000 and 2050 (in million)

Source: World Economic Survey, 2004. International Migrations, United Nations, New York, 2004

Population in 2000

Population in 2050 Difference 2000-2050

Difference between medium

and zero-migration variants

Migration as share of natural increaseª

(%)

Medium variant

Zero-migration variant

Medium variant

Zero-migration

variant

Developed countriesDeveloping countries Africa AsiaLatina America and

The Caribbean Northern America Europe Oceania

1 1944 877796

3 680

52031672831

1 2207 6991 8035 222

76844863246

1 0327 8371 8175 303

80631458940

262 8221 0081 542

247132-9615

-1622 9601 0221 623

286-2

-1399

187-138-14-81

-38134436

(116)-5-1-5

-13(6 763)

(30)67ª Figures in brackets represent the effect of migration in reducing negative natural increase

Page 42: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200542

Macro-regions 2000/05 2020/25 Absolute change

Per cent change

Population

World 1.957 2.304 347 17.7MDCs 343 310 -33 -9,5

LDCs 1.614 1.993 379 23,5

Africa 241 392 151 62,5

Europe 210 174 -36 -17,3

Per cent share of world total

World 100.0 100.0 100,0MDCs 17,5 13,5 -9,5

LDCs 82,5 86,5 109,5

Africa 12,3 17,0 43,6

Europe 10,7 7,6 -10,4

Average population aged 20-39 at 2000/05 and at 2020/25 in major areas of the world (absolute values in million)

Source: own elaborations on data in World Population Prospects. The 2002 Revision, United Nations, New York, 2003 (medium variant)

Page 43: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200543

Popolazione in età lavorativa (di età 15-59 anni e in milioni) in Nigeria, Egitto e Italia, 1950-2000 e proiezioni al 2050 (variante media)

10.0

30.0

50.0

70.0

90.0

110.0

130.0

150.0

170.0

Italy 28.9 30.3 30.9 31.8 31.9 32.4 34.3 35.1 35.7 35.9 35.5 34.9 33.8 32.7 31.2 29.0 26.5 24.1 22.5 21.6 20.8Egypt 12.0 13.3 14.5 15.7 18.3 20.7 23.1 25.8 29.3 33.5 38.6 44.3 49.3 53.8 58.7 64.1 69.4 73.4 76.1 77.5 78.4Nigeria 15.8 17.4 19.2 21.3 24.1 27.5 32.2 36.5 42.2 49.3 57.6 66.7 76.7 87.5 99.1 111.4 124.0 136.0 146.9 156.2 164.2

1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050

Source of basic data: UN, World Population Prospects. The 2002 Revision, New York, 2003

Page 44: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200544

Brevi conclusioni 2/4Le migrazioni internazionali perciò come elemento

strutturale e comunque straordinariamente difficili da gestire quando si vogliano salvaguardare, come pure si deve:

• le attese e i diritti individuali dei migranti e delle loro famiglie;

• i diritti dei gruppi di immigrati in quanto comunità; • i diritti dei paesi di origine a non subire un eccessivo

depauperamento delle risorse umane; • i diritti dei paesi di destinazione, a partire da quello

della salvaguardia della identità dei popoli, dei luoghi, delle loro culture, di cui gli autoctoni sono e si sentono eredi e depositari.

Page 45: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200545

Brevi conclusioni 3/4• Si tratta di un puzzle di immensa difficoltà nel

quale dover ricomporre tante dimensioni e tanti interessi differenziati.

• Nel breve-medio periodo si deve almeno poter contare – a livello comunitario, nazionale, regionale – su quattro strumenti fondamentali: 1. piena consapevolezza dei processi migratori; 2. definizione di obiettivi realistici;3. procedure efficienti e trasparenti; 4. informazioni statistiche adeguate riguardo ai

flussi, agli stock, ai processi di coesistenza.

Page 46: L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali Antonio Golini antonio.golini@uniroma1.it

A. Golini, L’Italia nel quadro dei flussi migratori internazionali, Istat, 15 dicembre 200546

Brevi conclusioni 4/4Il puzzle forse, in una prospettiva di medio-lungo periodo,

potrà essere completamente e appropriatamente ricomposto se dal punto di vista geo-politico, economico e culturale si arriverà a 4-5 unioni inter-nazionali di dimensione regionale per:

• l’area Euro-Africana (eventualmente unita con)• l’area del medio Oriente; • le Americhe;• Il sub continente indiano nel suo complesso• l’area del Pacifico e del lontano Oriente;

in ciascuna delle quali si possa avere all’interno una piena e libera circolazione delle persone e delle merci.