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L’ITALIA FISICA

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L’ITALIA POLITICA

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L’Italia è una penisola nell’Europa meridionale, al centro del Mar Mediterraneo. Se guardi la carta, la riconosci subito, perché sembra uno stivale. L’Italia si divide in tre parti: – l’Italia continentale, che è attaccata all’Europa continentale; a nord è chiusa dalla catena di montagne che si chiamano Alpi, a sud arriva fino alla linea che vedi tra le città di La Spezia e Rimini; – l’Italia peninsulare, che è una lunga striscia di terra nel mare; – l’Italia insulare, formata dalla Sicilia e dalla Sardegna. L’Italia, come abbiamo detto, è al centro del Mar Mediterraneo, ma il Mar Mediterraneo ha delle parti: vicino all’Italia queste parti si chiamano: Mar Ligure, Mar Tirreno, Mare Adriatico e Mar Ionio. Il Mar Ligure va dalla Liguria alla Corsica: è piccolo, ma profondo, e le montagne arrivano fino al mare. Le coste sono alte e le spiagge sono poche e piccole.

Il Mar Tirreno va dalla Corsica alla Sicilia: è il più grande mare italiano. È molto profondo (arriva fino a più di 3500 metri), ma non ha molti pesci. Le coste spesso sono alte, ma ci sono anche grandi spiagge. Il Mare Adriatico va dal Golfo di Venezia al Canale d’Otranto. È un mare poco profondo (quasi sempre meno di 100 metri) e abbastanza ricco di pesci. Le coste del Mare Adriatico in Italia sono basse, con grandi spiagge. Il Mar Ionio va dal Canale d’Otranto al sud della Sicilia.

È un mare molto profondo (vicino alla Grecia arriva fino a più di 5000 metri). Le coste sono alte.

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Montagna 35,20%

Collina 41,60%

Pianura 23,20%

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Le montagne italiane sono raggruppate in due catene: la catena delle Alpi a nord e la catena degli Appennini al centro e al sud. Le Alpi sono il confine naturale dell’Italia a nord. Le Alpi sono montagne giovani: per questo hanno cime molto alte. Le cime più alte sono: il Monte Bianco, alto 4807 metri; il Monte Rosa, alto 4637 metri; e il Monte Cervino, alto 4478 metri. Tutte e tre queste montagne sono in una piccola regione che si chiama Valle d’Aosta.

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Gli Appennini sono montagne giovani, ma un po’ più basse delle Alpi. Le cime più alte degli Appennini sono: il Gran Sasso, alto 2912 metri, e la Maiella, alta 2795 metri.

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L’Italia ha molte colline e poche pianure L’Italia ha molte colline, soprattutto al centro e al sud. Nell’Italia settentrionale, ci sono tante colline in Piemonte (la regione più a ovest). Le colline sono alte fra 300 e 600 metri.

Ha invece poche pianure. La pianura più importante è la Pianura Padana, che continua con la Pianura Veneta. Tutte e due si trovano nell’Italia settentrionale (o Italia continentale). La Pianura Padana è stata formata dal fiume Po e dai fiumi che si buttano nel Po (i suoi affluenti). Nell’Italia centrale e

meridionale le pianure sono poche e abbastanza piccole. Si trovano soprattutto vicino alle coste. L’Italia ha pochi grandi fiumi e tanti laghi L’Italia ha pochi grandi fiumi (come ha poche grandi pianure). I grandi fiumi nascono da montagne alte, con molta neve e ghiaccio, e ricevono anche le acque di altri fiumi (gli affluenti). L’insieme del fiume e dei suoi affluenti si chiama bacino. Il fiume più grande e più lungo è il Po, che riceve molti affluenti: forma così un grande bacino nell’Italia settentrionale. Gli altri bacini importanti sono quelli dell’Adige (ancora nell’Italia settentrionale) e poi del Tevere e dell’Arno (nell’Italia centrale). Nell’Italia meridionale non ci sono grandi fiumi e grandi bacini.

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L’Italia ha molti laghi. I più grandi sono quelli delle Alpi: il Lago Maggiore, il Lago di Como e il Lago di Garda (il più grande d’Italia). Hanno forma lunga e stretta, perché sono nati dai ghiacciai. Quando le lingue di ghiaccio si sono sciolte, si sono riempiti d’acqua.

Nell’Italia centrale ci sono invece tanti laghi che sono nati perché la terra è

sprofondata (laghi tettonici) o dai vulcani (laghi vulcanici). Quando i

vulcani si

sono spenti,

il cratere si

è riempito

d’acqua. Il

lago più

grande è il

Lago

Trasimeno

(che è

tettonico).

I laghi vulcanici sono

particolarmente affascinanti in virtù della loro tormentata nascita, le

LAGO DI BOLSENA

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forme che sembrano disegnate da abili artisti ed il paesaggio naturale nel quale sono immersi.

Il lago di origine vulcanica più ampio del continente è quello di Bolsena, già amato dagli antichi Romani. Le rive del lago sono basse e sabbiose, perfette per accogliere i turisti che possono nuotare serenamente in un ambiente naturale rivelatosi capace di preservarsi nel corso dei secoli.

Restando nella regione Lazio troviamo il lago di Bracciano, anch'esso di antica origine vulcanica, un'oasi di natura nella caotica capitale. Il lago occupa una superficie di oltre 57 chilometri quadrati, raggiungendo una profondità di massima pari a 160 metri: perfetto per nuotate ed

immersioni! Ricordiamo inoltre il Lago di Vico, immerso in una bellissima Riserva Naturale.

Spostiamoci ora in un'altra incantevole zona della nostra penisola, i Campi Flegrei, un vero e proprio sito archeologico vicino a Napoli nel quale ammirare numerosi crateri formatisi nel corso di successive eruzioni. Già il nome Flegreo rimanda chiaramente al fuoco, che da sempre arde sotto

LAGO DI VICO

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il terreno e dal quale ha avuto origine il famoso lago d'Averno1.

Il lago di Averno presenta la caratteristica forma ellittica e raggiunge una profondità massima di poco superiore ai trenta metri, ma ciò che lo rende 1 La storia di Enea e del suo viaggio verso la foce del Tevere. ........Didone tentò in

ogni modo di trattenerlo, ma alla fine, di fronte alla sua decisione irrevocabile, presa

dalla disperazione al pensiero di un futuro quanto mai triste, si tolse la vita; ed Enea

dalla nave già al largo della sponda africana, affranto e impotente, vide il rogo alzarsi

dal palazzo reale come un luttuoso segnale.

L'eroe troiano e i suoi compagni, partiti alla volta dell'Italia, fecero prima una breve

tappa in Sicilia, ad Erice, per rendere gli onori funebri ad Anchise, colà sepolto, poi

arrivarono finalmente in Italia, a Cuma, dove Enea dovette fermarsi per interrogare la

Sibilla; ma prima di scendere con lei nel regno dei morti, dette sepoltura al

trombettiere Miseno sul promontorio che da lui prese il nome di Capo Miseno: costui

aveva osato sfidare gli dei ed era stato precipitato in mare dal dio Tritone. La Sibilla

lo accompagnò nell' Averno perché egli ottenesse dal padre notizie sui suoi

discendenti e sulle vicende che ad essi sarebbero state legate.

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unico è la sua storia incredibilmente suggestiva. Già il nome rimanda all'assenza di uccelli, e per esteso di fauna in generale, in ragione del fuoco che ardeva e dei vapori emessi, vapori che gli antichi associavano al regno dei Morti. Un luogo che potrebbe apparire macabro, nel quale non mancava nemmeno la grotta nella quale la Sibilla emetteva i suoi oracoli, ma che, in realtà, rappresenta un angolo esclusivo di pace e benessere.

Dunque, i laghi di cui abbiamo parlato, un tempo erano crateri di vulcani.

Vediamo un po’ le caratteristiche di un vulcano.

A seguito del continuo movimento delle zolle, a volte sulla superficie terrestre si aprono delle spaccature.

Da queste fuoriesce il magma, liquido e incandescente, che si trova sotto la crosta terrestre.

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I vulcani sembrano montagne, ma non lo sono: in realtà sono formati dal

materiale che esce durante l'eruzione, la lava, che raffreddandosi si

solidifica e si accumula attorno all'apertura, cioè al cratere.

I vulcani emettono lava oppure materiale piroclastico, cioè cenere,

sabbia, blocchi oppure lapilli (piccoli sassi).

La temperatura della lava può raggiungere i 1500° C.

La lava può essere viscosa oppure fluida, in questo caso raggiunge anche

la velocità di 80 Km/h.

ERUZIONI: i vulcani che hanno eruttato in epoca storica sono detti attivi.

Nel mondo ne sono stati identificati 700, di cui 300 hanno eruttato di

recente.

I vulcani spenti invece hanno smesso di avere eruzioni, probabilmente

perché il loro camino si è chiuso per sempre.

Nel 79 dopo Cristo ebbe luogo una terribile eruzione del Vesuvio, che

seppellì le città romane di Ercolano e Pompei sotto un fiume di lava e una

nuvola di ceneri ardenti.

LE PARTI DI UN VULCANO

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Ogni vulcano è costituito dalle seguenti parti:

• il bacino magmatico (o camera magmatica), posto all'interno della crosta terrestre, che è il luogo in cui si raccoglie il magma; • il camino (o i camini), che mettono in comunicazione il bacino magmatico con l'esterno; • il cratere, che è lo sbocco del camino sulla superficie terrestre; se vi sono più camini, vi sono naturalmente anche più crateri. Se nella sua attività il vulcano riversa sulla superficie terrestre il magma, fenomeno che non sempre si verifica perché vi sono vulcani che emettono solo gas e polveri, si forma l'edificio vulcanico, costituito dalla sovrapposizione dei materiali emessi dal vulcano, la lava, eruzione dopo eruzione.

GUARDA IL VIDEO DELLA NASCITA DI UN VULCANO

http://www.lezioniscuola.ilbello.com/index.php?option=com_content&vi

ew=article&id=131&Itemid=233

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IL CLIMA

L'influenza dei due sistemi montuosi (Alpi ed Appennini) e la presenza del mare, contribuiscono a determinare ben 6 zone climatiche.

Alpina: con inverni lunghi, molto freddi e nevicate abbondanti. Le estati sono brevi e fresche, le piogge frequenti in primavera ed in autunno.

Padana: inverni meno lunghi ma freddi ed umidi e le estati afose. Le piogge sono frequenti in primavera ed in autunno.

Ligure-tirrenica: gli inverni sono tiepidi e le estati calde ma ventilate ne fanno il clima 'ideale'. Le piogge primaverili ed autunnali sono abbondanti soprattutto nella regione ligure.

Appenninica: con inverni freddi ed estati fresche. Le Piogge sono frequenti in autunno.

Adriatica: inverni freddi ma non troppo lunghi, le estati calde e non troppo afose. Le Piogge sono modeste sia in autunno che in inverno.

Mediterranea: gli inverni sono tiepidi e permettono di fare il bagno al mare fino ad ottobre inoltrato, le estati sono molto calde e lunghe. Le piogge sono frequenti solo d'inverno.