L'Italia del treno - Giubileo - dicembre 2015

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In occasione del Giubileo della Misericordia una speciale raccolta di immagini che ritrae i viaggi in treno dei pontefici dal secondo dopoguerra in poi.

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« QUANTE VOLTE NELLA MIA VITA HO ANCH’IO USUFRUITO DELL’OPERA COSÌ PREZIOSA E

INDISPENSABILE DEI FERROVIERI! »Giovanni Paolo II

In copertina:locomotiva a vapore Gr. 685.089 in testa al treno

storico Caritas Express in partenza dalla stazione della Città del Vaticano. Per la prima volta dopo il

4 ottobre 1962, una locomotiva a vapore perfettamente efficiente ripercorre la ferrovia

internazionale più corta del mondo:Roma San Pietro – Città del Vaticano (17 maggio 2011)

A destra:Papa Francesco, eletto a 76 anni,

è il 266esimo pontefice.Città del Vaticano (13 marzo 2013)

© L'Osservatore Romano

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EDIZIONIL'Italia del treno

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giornata universale

in cantiere

una stazione

mistici viaggi

benvenuto ad Assisi

insieme a Sua Santità

un elettrotreno per il pontefice

le carrozze del papa

entrare in Villa

ostelli e solidarietà

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I n occasione del Giubileo della Misericordia, L’Italia del treno narra attraverso le immagini i viaggi dei pon-tefici: spirituali, di fede e di preghiera, talvolta pellegri-

naggi. Migliaia di fedeli in ginocchio nelle stazioni ferrovia-rie o lungo le linee ad acclamare e applaudire il Vicario di Cristo in terra che, proprio lungo i binari, percorre il nostro Paese, portando ovunque parole di speranza e conforto.Se la storia d’Italia ha quasi sempre preferito questo mezzo, un posto particolare è da riservare ai viaggi dei papi che così hanno ritmato la nostra epoca, in particolare dal secondo dopoguerra in poi. A far data dalla giornata straordinaria di Assisi del 1962, quando Giovanni XXIII dal treno annun-ciava il Concilio Vaticano II.Sono scatti fissati ormai nella memoria di tutti. Un dipanar-si di eventi che hanno reso concreti alcuni passaggi fonda-mentali del ‘900: l’annuncio di nuovi valori e la crescente speranza per un futuro di pace e di giustizia.

di Luigi Cantamessa(Direttore Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane)

A sinistra: locomotiva diesel D.343manovra il treno storicoCaritas Express organizzatoper celebrare i 60 anni di attività della Caritas Internationalis.Roma San Pietro (17 maggio 2011)

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giornata universale

P omeriggio del 2 ottobre 1962: l’annuncio che appa-re sull’Osservatore Romano coglie tutti di sorpresa. Sua Santità Giovanni XXIII prenderà finalmente il

treno per uscire dal suo piccolo grande Stato e recarsi a Loreto e Assisi, nell’imminenza dell’apertura dello storico Concilio Vaticano II, a implorare l’intercessione di San Francesco. Il viaggio è previsto due giorni dopo, il 4 otto-bre, e la mobilitazione delle FS è immediata. La Divisione Movimento di Roma dirama alle stazioni le severe disposi-zioni che la normativa ferroviaria riserva ai viaggi delle alte personalità. Al Papa viene riservato, per la prima volta, il Treno presidenziale con le sue magnifiche carrozze. Il con-voglio è trainato da una locomotiva elettrica E. 428. Fin dai primi chilometri l’ufficialità dell’evento è rotta da una folla immensa di fedeli che, ai lati dei binari o nelle stazioni, ac-clamano Papa Roncalli. Cento, mille volti di italiani felici e commossi accompagnano quel treno della speranza in una giornata che rimarrà impressa nella memoria nazionale.

A sinistra: Papa Giovanni XXIII in viaggio verso Loreto e Assisi

a bordo del Treno presidenziale italiano, ex Treno reale

(4 ottobre1962)

Sotto: Giovanni XXIII appenagiunto nella stazione di Loreto

(4 ottobre1962)

« SIA PACE NELLA CONCORDIA,NELLA COMUNICAZIONE SCAMBIEVOLE (…) DELLE

IMMENSE RICCHEZZE DI VARIO ORDINE E NATURA »Giovanni XXIII

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N otte di Natale con il papa: il 24 dicembre 1972 Paolo VI celebra la messa di mezzanotte tra i ferrovieri e gli operai dei cantieri della Direttissi-

ma Roma-Firenze, nei pressi della stazione di Sant’Oreste ai piedi del monte Soratte, illuminato per l’occasione da mi-gliaia di torce a vento. Il Santo Padre, con il capo protetto da un elmetto bianco da minatore, giunge nel ventre della gran-de galleria tra gli applausi delle maestranze e di tanta gente scesa dai paesi posti sulle pendici del monte. Un anziano caposquadra siciliano lo accoglie parlandogli del duro lavo-ro svolto dai suoi uomini per costruire un’opera così impor-tante per il Paese. Al termine del suo discorso l’operaio, con un martello pneumatico, infrange la parete e offre al Ponte-fice un frammento di roccia che lui accetta con un sorriso, assicurando che lo conserverà tra i suoi ricordi più cari. Del-la stessa pietra è fatta anche la statua della Madonna offerta dai minatori a Sua Santità prima di prendere la via del ritor-no attraverso l’umido cunicolo della galleria.

A destra e sotto: Papa Paolo VI visita il cantiere nella galleria sotto il monte Soratte (RM), durante la costruzione della Direttissima Roma-Firenze, per celebrare la messa di Natale (24 dicembre1972)

« CI AVVICINAMMO A QUEI FERROVIERIE TENDEMMO LORO LA MANO. RICORDIAMO IL LORO

STUPORE E IL LORO IMBARAZZO »Paolo VI

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in cantiere

una stazione

U na ferrovia eccezionale si stacca dall’estremo nord della stazione di Roma S. Pietro e, con un monumentale viadotto posto 11 metri sopra la

valle del Gelsomino, entra nelle mura pontificie attraverso una grande e misteriosa porta, quasi sempre chiusa. È la ferrovia della Città del Vaticano, costruita a seguito della fir-ma dei Patti lateranensi nel 1929. L’opera più bella e impor-tante di questa piccola infrastruttura è sicuramente la stazio-ne, un elegante edificio progettato e costruito tra il 1929 e il 1934, in forme eleganti e solenni, da Giuseppe Momo, l’ar-chitetto di fiducia di Pio XI. La facciata è caratterizzata da un pronao sorretto da pilastri rettangolari e colonne ioniche ed è arricchita con lo stemma dello stesso Papa, sorretto da statue raffiguranti il Pensiero e l'Azione. Una cornice ade-guata ai viaggi del Santo Padre e all’accoglienza di alte per-sonalità. I cittadini romani la chiamano “la stazione del papa” e da qui, nel 1962, sarebbe partito per la prima volta un pontefice, Giovanni XXIII diretto a Loreto e Assisi.

« QUESTA È LA PIÙ BELLA STAZIONE DEL MONDO! »Pio XI

A sinistra: fabbricato viaggiatori della stazione vaticana rivestito

esternamente in travertino e arricchito con sculture (1957)

Sotto: panoramica della stazione ferroviaria della

Città del Vaticano (2011)

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A sinistra: il convoglio speciale che trasporta la salma di S. Pio X dalla Città del Vaticano a Venezia sfila sul viadotto del Gelsomino(11 aprile1959)

Sotto: convoglio speciale per i pellegrini in partenza per Lourdes.Palermo Centrale (1965)

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A lle 18 dell’11 aprile del 1959 una locomotiva tirata a lucido, proveniente da Roma Trastevere, im-bocca il grande viadotto verso la Città del Vatica-

no, scomparendo dietro il portale delle antiche mura. Nella stazione, all’interno del piccolo Stato, l’attende il solenne convoglio (il primo dal 1860) che avrebbe trasportato a Ve-nezia la salma del Santo Pontefice Pio X. Commozione pro-fonda, silenzio e stupore sono i sentimenti degli astanti.

Sopra: la salma di S. Pio X viene condotta sul convoglio speciale messo a disposizione del Vaticano dalle Ferrovie dello Stato per la traslazione a Venezia, secondo il volere di Giovanni XXIII (11 aprile1959)

MISTICI VIAGGI

« NEL CUORE UNA GRANDE FIDUCIA NELLA POTENTE GRAZIA DI DIO, SENZA LA QUALE NULLA (…)

POSSIAMO PENSARE AD IMPRENDERE QUAGGIÙ »Pio X

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Tocca a un giovane capostazione emozionato l’impegnativo privilegio di dare il via libera a un treno così importante. Una percezione che circonda anche altri convogli, altri viag-gi del dolore, della fede e della speranza. Sono le carrozze barellate dei treni che vanno a Lourdes, con il loro carico di sofferenza, ma anche di gioia, per l’attesa di una guarigione o semplicemente per la condivisione di un mistero della fede e di una preghiera di fronte alla grotta santa.

Sopra: convoglio speciale con carrozze del gruppo Cz36000,

cosiddette barellate,per i pellegrini diretti a Lourdes.

Verona Porta Nuova (1964)

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MISTICI VIAGGI

I l 30 maggio 2015 arriva nella stazione vaticana il Tre-no dei bambini, un Frecciargento che trasporta a Roma 200 piccoli in situazioni disagiate. Il convoglio,

messo a disposizione per il terzo anno consecutivo dal Gruppo FS, ospita figli di detenuti provenienti da Bari e Trani e alcuni giovanissimi della Capitale. Nel cortile della stazione, aperta eccezionalmente per l’evento, i bambini co-noscono Papa Francesco e lo ascoltano poi nella Sala Nervi.

Sopra: Papa Francescocon i piccoli del Treno dei bambini(23 giugno 2013)

1. 2. Papa Francescocon i piccoli del Treno dei bambini

(30 maggio 2015)

© Mondadori Portfolio/Archivio Grzegorz Galazka/Gettyimages.it

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Il Santo Padre assiste inoltre alla proiezione di alcune scene del film di Pupi Avati, Un viaggio di cento anni, che ripercorre un secolo di storia italiana attraverso il treno. Le Ferrovie dello Stato Italiane e i suoi dipendenti mettono in campo le forze necessarie per assicurare ai ragazzi un viaggio sereno e lasciare loro un vivo ricordo della giornata. Si conferma l’impegno sociale del Gruppo FS, reso concreto da nume-rose iniziative anche in anni recenti.

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« IL PADRE CREATORE SUSCITA ANCHE LA CREATIVITÀ IN COLORO CHE VIVONO COME SUOI FIGLI. ALLORA ESSI IMPARANO A GUARDARE IL MONDO CON OCCHI NUOVI »

Papa Francesco

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M attina del 27 ottobre 2011. Giornata importan-te per le Ferrovie e per gli italiani: il Pontefice Benedetto XVI si reca ad Assisi per la giornata

di riflessione, dialogo e preghiera scegliendo il treno come mezzo per compiere un pellegrinaggio della verità e della pace. Su un moderno Frecciargento allestito dalle FS per l’occasione, prendono posto i rappresentanti di oltre 50 Paesi e di tante confessioni religiose, accomunati dal deside-rio di pregare insieme per la tolleranza e la giustizia nel mondo. Per i ferrovieri in servizio, sul treno e nelle stazioni, la giornata è febbrile, carica di responsabilità. Nelle stazioni di Terni, Spoleto e Foligno i vagoni rallentano quasi a voler-si fermare e il volto mite e sorridente del Papa appare dal finestrino. Le sue mani benedicono e nello stesso tempo salutano una folla plaudente. Ad Assisi, mentre l’esile figura del Pontefice compare sulla porta del convoglio, la storia sembra ripetersi e il treno, ancora una volta, diventa veicolo di un lungo viaggio di fede e speranza.

A destra: Papa Benedetto XVI accolto dalle autorità al suo arrivo alla stazione di Assisi (27 ottobre 2011)

Sotto: Papa Benedetto XVI a bordo del treno Frecciargento in partenza per Assisi (27 ottobre 2011)

« LA CHIESA CATTOLICA NON DESISTERÀ DALLA LOTTA CONTRO LA VIOLENZA, DAL SUO IMPEGNO PER LA PACE

NEL MONDO. SIAMO (…) PELLEGRINI DELLA VERITÀ »Benedetto XVI

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benvenuto ad Assisi

Locomotiva a vapore Gr. 625.051 sul viadotto del Gelsomino con la cupola di San Pietro a fare da sfondo (1957)

insieme a Sua Santità

S eimila lavoratori dal papa. È il 27 settembre del 1964 e Paolo VI accoglie i ferrovieri nella basilica di San Pietro, per vivere assieme a loro una giornata di

festa e preghiera. Grande è la meraviglia quando il Pontefi-ce, al termine della messa, dichiara la sua ammirazione e la sua vicinanza a questo mondo professionale, maturate du-rante l’esperienza di arcivescovo nella Milano degli anni ’50, la città delle fabbriche, degli emigranti, degli operai. Con parole dirette e inusuali ricorda come il suo sguardo si sia sempre fermato sulle persone, sul loro duro lavoro e sulla loro umanità. È Benedetto XVI, dopo alcuni anni, nel giu-gno 2005, a ricevere i dipendenti del Gruppo FS che aveva-no garantito, qualche mese prima, l’arrivo a Roma di milioni di pellegrini accorsi per dare l’estremo saluto al suo prede-cessore, Giovanni Paolo II. E sono tanti anche i ferrovieri accolti da Papa Francesco a San Pietro il 19 dicembre 2015 per celebrare, con un’udienza speciale, i 110 anni della na-scita delle Ferrovie dello Stato.

A sinistra: figli di ferrovieri si recano all’udienza di Paolo VI.

Roma (27 settembre1964)

Sotto: Papa Francesco salutail personale di bordo del Treno dei bambini. Roma (30 maggio 2015)

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« MERAVIGLIOSO L’ASPETTO MECCANICO (…)MA CIÒ CHE PIÙ INTERESSA IL NOSTRO CUORE E IL

NOSTRO MINISTERO SIETE VOI, FERROVIERI »Paolo VI

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A destra: Giovanni Paolo II all’interno dell’officina di

Roma Smistamento tra i salutidei presenti (8 novembre1979)

Sotto: il treno speciale con cui Papa Wojtyla raggiunge Roma

Smistamento in occasione della 21esima Giornata del Ferroviere

(8 novembre1979)

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UN ELETTROTRENO PER IL PONTEFICE

A lle 17:05 dell’8 novembre 1979 Giovanni Paolo II fa il suo ingresso a Roma Smistamento a bordo dell’elettrotreno speciale ETR 250 Arlecchino,

allestito in occasione della 21esima Giornata del Ferroviere. Per la prima volta, interrompendo una lunga tradizione, un pontefice viaggia a bordo di un treno così moderno e velo-ce. Il lucido ed elegante convoglio, con la sua bella livrea verde magnolia e grigio nebbia, entra nello scalo ferroviario

Sopra: Papa Giovanni Paolo IIcon il capostazione titolare di Roma San Pietro. Città del Vaticano (8 novembre1979)

Pagina a fianco, in alto: figli di ferrovieri danno al Pontefice il benvenuto sul treno (8 novembre1979)

1. Papa Wojtyla nel belvedere dell’ETR 250 Arlecchino(8 novembre1979)

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accolto dai flash dei fotografi e dalle sirene delle locomotive. Il Papa poi, all’interno dell’officina, celebra la messa su un altare provvisorio, con alle spalle due locomotive storiche, legame tra passato e presente delle Ferrovie dello Stato: una macchina a vapore del Gruppo 740 e una moderna locomo-tiva elettrica E. 444 Tartaruga. Il Papa si ferma più volte a parlare con i ferrovieri, facendo domande sul loro lavoro, so-stando volentieri ad abbracciare i bambini e a stringere mani.

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UN ELETTROTRENO PER IL PONTEFICE

A destra: l’arrivo di PapaGiovanni Paolo II a Roma

Smistamento (8 novembre1979)

Sotto: il Pontefice a bordodel treno speciale verso Roma

Smistamento (8 novembre 1979)

Sopra e a destra: momenti della Santa messa nell’officina di Roma Smistamento. Per la celebrazione l’altare è stato posizionato davanti

a due locomotive, una Gr. 740a vapore e una E. 444 elettrica

(8 novembre1979)

« IL CONTINUO VIAGGIARE NON È FORSE IMMAGINE DI UN ALTRO VIAGGIO, CHE TUTTI CI ACCOMUNA? (…)

SÌ, CIASCUNO DI NOI È UN VIAGGIATORE »Giovanni Paolo II

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È il 1863 e per la prima volta Pio IX sale a bordo del suo treno per un viaggio pastorale in Ciociaria.Il convoglio speciale ha in composizione le tre

famose carrozze papali, tutte quante realizzate in Francia nel 1858. La prima, agganciata alla locomotiva a vapore, è chiamata “balconata” ed è utilizzata per le benedizioni. All’esterno il vagone è terrazzato, balaustrato da entrambi i lati, con colonnine tortili dorate e decorato nella parte supe-riore da un fregio e una cornice di foglie di quercia e di al-loro, sormontata da girali di fiori in rame cesellato con al centro lo stemma pontificio. Nell’interno la volta della car-rozza è dipinta con un finto velario cosparso di stelle. Subi-to dopo la vettura con la sala del trono e un minuscolo ambiente con vestibolo e camera da letto per il riposo del Santo Padre. La terza è un veicolo di grande eleganza, frut-to del lavoro di celebri artigiani, specializzati in ogni settore, come pittori, ebanisti e bronzisti. Tutti gli interni sono ele-gantemente arredati e decorati con tappezzerie in velluto.

A destra: carrozza utilizzata daPio IX per il viaggio pastorale a Velletri (RM, 1863). Interni del salone del trono con piccolo appartamento annesso a uso privato del Pontefice.

Sotto: affreschi del salone del trono.

« PRIMA CHE LA BENEDIZIONE DI DIO DISCENDASU DI VOI, SU TUTTO LO STATO, (...), SU TUTTA L'ITALIA,IO VI RACCOMANDO CHE I CUORI SIANO CONCORDI »

Pio IX

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le carrozze del papa

entrare in Villa

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O tto dicembre 2015. Papa Francesco apre l’Anno Santo della Misericordia che si chiuderà il 20 no-vembre 2016. Per anticipare questi eventi e gra-

zie alla collaborazione con i Musei Vaticani, il Gruppo FS Italiane organizza l’11 settembre un treno a vapore dalla Città del Vaticano fino a Castel Gandolfo, cittadina che ac-coglie le Ville pontificie. Per l’occasione la Fondazione FS Italiane rimette sui binari una locomotiva del 1910 che trai-na la carrozza S6 del Treno presidenziale costruito nel 1930. È la stessa utilizzata da Giovanni XXIII il 4 ottobre 1962 per arrivare ad Assisi e Loreto. A seguire una vettura di 1^ classe anni ’20, due vagoni Centoporte e un bagaglia-io d’epoca a due assi.La ferrovia internazionale più corta del mondo, Roma San Pietro – Città del Vaticano, inaugurata nel 1934 e lunga meno di 900 metri, fu realizzata tramite un viadotto in mu-ratura dalla stazione San Pietro fino al portone di confine fra l’Italia e lo Stato pontificio.

A sinistra: la locomotiva a vapore Gr. 625.017 traina il convoglio inaugurale del treno delle Ville pontificie costituito da vetture

Centoporte, da una carrozza di1^ classe del 1921 e dalla vettura

S10 del Treno presidenziale, che ha ospitato la conferenza stampa

a bordo (11 settembre 2015)

Sotto: i giardini delle Ville pontificiedi Castel Gandolfo (2015)

« SONO CONVINTO CHE TUTTA LA CHIESA (…) POTRÀ TROVARE IN QUESTO GIUBILEO LA GIOIA PER RISCOPRIRE

E RENDERE FECONDA LA MISERICORDIA DI DIO »Papa Francesco

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I l primo grande progetto di solidarietà che FS Italiane ha realizzato in collaborazione con gli enti locali e l’as-sociazionismo, per dare aiuto concreto alle persone in

condizioni di disagio sociale presenti nelle stazioni, sono gli help center. Ben 15 sportelli di ascolto negli scali ferroviari delle principali città italiane che orientano chi è in difficoltà verso i servizi sociali: centri di accoglienza, comunità tera-peutiche, associazioni specializzate.Tra gli impegni di Ferrovie dello Stato anche la creazione di centri diurni e notturni e di un nucleo di prima accoglienza per rifugiati politici, tutti gestiti da importanti associazioni umanitarie: il Rifugio Caritas a Milano Centrale; a Roma Termini l’Ostello Caritas Don Luigi Di Liegro e il centro diurno di via Marsala Binario 95, condotto dalla cooperati-va sociale Europe Consulting Onlus. Nella Capitale è attivo anche il centro di prima accoglienza per i richiedenti asilo e i rifugiati politici Padre Pedro Arrupe, guidato dall’Associa-zione Centro Astalli.

« L’OSTELLO È DIVENTATO UN LUOGO DOVE, GRAZIE AL GENEROSO SERVIZIO DI TANTI OPERATORI E VOLONTARI,

SI ATTUANO OGNI GIORNO LE PAROLE DI GESÙ »Benedetto XVI

A destra: Benedetto XVI aRoma Termini durante i lavori di riqualificazione dell’OstelloDon Luigi Di Liegro della Caritas diocesana (14 febbraio 2010)

Sotto: il saluto del Pontefice prima di lasciare i locali che ospitano l’Ostello Don Luigi Di Liegro a Roma Termini (14 febbraio 2010)

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ostelli e solidarietà

Bibliografia

Livio Jannattoni, Viaggio storico, Voci della Rotaia, nn. 8-9 (1962)Livio Jannattoni, Vaticano e ferrovie da Pio IX a Giovanni XXIII, Voci della Rotaia, nn. 8-9 (1962)Domenico Loffredo, La grande ora di una vecchia stazione, Voci della Rotaia, n. 4 (1959)Andrea Sarra, Il viaggio di Pio IX in Ciociaria (11-20 maggio 1863), Tipografia dell’Abbazia di Casamari (1963)Vittorio Sermarini, Notte di Natale col Papa. In un cantiere della nuova Direttissima, Voci della rotaia, n. 1 (1973)I ferrovieri dal Papa. La parola di Paolo VI, Voci della Rotaia, n. 10 (1964)Il Papa tra i ferrovieri. 8 novembre 1979: Giovanni Paolo II a Roma Smistamento, Voci della Rotaia, n. 11 (1979)

Per le citazioni alle pagine 9,19, 20, 35 e 36 © Copyright - Libreria Editrice Vaticana

Papa Francesco ricevei piccoli del Treno dei bambini.Città del Vaticano (30 maggio 2015)©

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