LIT · na escursione termica tra giorno e notte. ... mali per la sanità delle uve e l’accumulo...

20

Transcript of LIT · na escursione termica tra giorno e notte. ... mali per la sanità delle uve e l’accumulo...

L’ASSAGGIATORE

44

VINO E TERRITORIO

45

MONTEPULCIANOD’ABRUZZO

Un territorio che è un’uva e una varietà che è territorio,in comunione, simbiosi, empatia e continua necessità. Questo il rapporto intimo di uno dei vini più famosi d’Italia, che proprio

quest’anno festeggia i primi cinquant’anni della DOC

di Alessandro Brizi e Alberino D’Olimpio

L’ASSAGGIATORE

46

Eravamo agli sgoccioli del 1967, in pieno odore 1968, quando lo scienziato James Danielli, fondatore e direttore della pre-stigiosa rivista scientifica The Journal of Theoretical Biology, pubblicò un criticato studio della biologa Lynn Margulis, dal titolo On the Origin of Mitosing Cells che val-se al magazine il riconoscimento, da parte della Boston University, di miglior artico-lo scientifico dell’anno. Nello studio ve-niva per la prima volta descritta la teoria dell’endosimbiosi, basata sull’evidenza che le cellule eucariotiche, dotate di nu-cleo, si siano evolute dalla fusione sim-biotica tra organismi procarioti ovvero la vita di un organismo all’interno di un altro attraverso un sistema di mutuo beneficio.Al netto della distanza dal “comune” sentire darwiniano della fine degli anni Sessanta (lo studio andava a rompere il meccanismo mutazione-selezione dell’evo-luzionismo), la teoria della Margulis ven-ne utilizzata anche in ambienti sociali e filosofici per spiegare legami e sviluppi at-traverso una chiave non conflittuale delle relazioni, aspetto ancor più rivoluzionario all’interno delle rivoluzionarie dinamiche degli anni Settanta.Nel vino italiano, uno dei più evidenti esempi (non l’unico) di endosimbiosi è rap-presentato dal Montepulciano d’Abruzzo, un vino, un vitigno e una terra racchiusi in una particolare e unica dimensione, li-quida o di parola che sia. Montepulciano e Abruzzo sono un tutt’uno, almeno dalla fine del Diciottesimo secolo (ma crediamo anche molto prima), quando lo storico na-poletano Michele Torcia raccontò di un vino abruzzese chiamato Montepulcia-no, forse per godere di una sorta di posi-tivo ed emulativo sounding commerciale con apprezzati vini toscani o, magari, per identificare facilmente un Rosso che, sin da allora, viaggiava in lungo e in largo per lo Stivale. Qualche anno fa scrivemmo che con il Montepulciano d’Abruzzo da-gli anni Sessanta ai Novanta circa non si

acquistava un vino ma un prezzo (basso), fino a quando, una venticinquina di anni fa, grazie anche al lavoro di Gianni Ma-sciarelli, ci si rese conto che l’uva era in grado di produrre non solo tanti vini ros-si e rosati beverini e chip, ma anche nettari irriproducibili in altre zone d’Italia, capaci di farsi apprezzare per la piacevolezza frut-tata dell’olfatto, per la rotondità e la mor-bidezza d’assaggio e per il carattere deciso. Il Montepulciano è l’Abruzzo, non solo vi-nicolo, ma anche delle comunità rurali, del-le tavole dei ricchi e dei poveri: l’immagine stessa del vino regionale, una endosimbiosi evidente e sempre efficiente. La denomina-zione, tra l’altro, è stata riconosciuta pro-prio negli anni in cui si rivelava al mondo questa teoria, quel formidabile 1968 del vino da noi trattato nel servizio di coper-tina di questo numero de L’Assaggiatore.Venendo ai numeri, nel settore agricolo re-gionale, la DOC vanta una produzione an-

VINO E TERRITORIO

47

nua di quasi un milione di ettolitri di vino; oltre il 75% di questo stock ricade nella pro-vincia di Chieti, in prossimità delle colline costiere, mentre le province di Pescara e Teramo rappresentano il 10% ciascuna e quella de L’Aquila il quattro. Tanto hanno fatto i mutamenti tecnologici della filiera produttiva enoica, molto di più i produtto-ri e i consumatore nel fare, i primi, e nel pretendere, i secondi, vini sempre di mag-gior pregio; ma altrettanto e, sempre con l’umiltà di chi lavora per la collettività, ha fatto dal 2003 il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, nel rendere ancor più grande e famoso il Montepulciano d’Abruzzo DOC che, nell’anno delle sue cinquanta candeli-ne, proprio nel mese di dicembre del 2018, vedrà i vini essere fregiati con un contras-segno di Stato, in grado di identificare il prodotto nei mercati, tutelando ancor più denominazione, produttori e vignaioli.

Territorio e vini

L’uva Montepulciano atta a diventare Montepulciano d’Abruzzo DOC viene coltivata solo nelle aree collinari di alcuni comuni delle quattro province abruzze-si di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.I vini si differenziano in funzione dell’are-ale di produzione e della denominazione di appartenenza. L’altitudine dei vigneti varia dai 150 metri s.l.m. fino ai circa 600 me-tri, anche se esistono fondi vitati intorno ai 1.000 metri nella zona di Castel di Sangro. Secondo il disciplinare, le tipologie sono Montepulciano d’Abruzzo (anche Riser-va) e Montepulciano d’Abruzzo Sottozone Terre di Casauria, Terre dei Vestini, Alto Tirino, Terre dei Peligni e Teàte (tutti an-che Riserva). Calandoci nel territorio, sul versante pedoclimatico l’area casauriense,

Vigneto di Montepulciano a pergola abruzzese. In apertura, scorcio dalla Fortezza di Civitella del Tronto (TE)

L’ASSAGGIATORE

48

in provincia di Pescara, è caratterizzata da terreni argillosi e da una ventilazione costante durante il giorno che, attraverso la gola di Tremonti, va verso il mare o la montagna, a seconda del riscaldamento o del raffreddamento delle due aree. La vi-cinanza del massiccio del Morrone e del-la Majella più a Sud determina una buo-na escursione termica tra giorno e notte. Nell’area teramana, i terreni derivano da depositi sedimentari marini risalenti a un periodo a cavallo fra il pliocene e il plei-stocene e sono di natura argillo-limosa con intercalazioni più sciolte, dovute alla pre-senza di sabbie nella parte più a est. Le pendenze sono generalmente contenute, in quanto le colline hanno un andamento dol-ce e una buona esposizione.Notevoli sono le escursioni termiche gior-naliere, favorite dalla vicinanza del mas-siccio del Gran Sasso e dei monti del-la Laga, così come la ventilazione, tutti

aspetti che determinano condizioni otti-mali per la sanità delle uve e l’accumulo di sostanze aromatiche nei grappoli: que-sta zona appena descritta è il territorio interessato anche dalla DOCG Colline Teramane. La parte più meridionale, cor-rispondente con il comprensorio teatino, ha terreni con struttura sabbioso-argillo-sa, generalmente sciolti, con spessore va-riabile in relazione alla pendenza e all’e-sposizione. Il territorio si estende dalle pendici sudest della Majella, attraverso le colline frentane, fino al confine con il Mo-lise. Lungo la fascia che va verso il mare, i terreni ciottolosi conferiscono una buona mineralità e sapidità ai vini ivi prodotti. Le vigne vengono inoltre corroborate dal-le fresche brezze provenienti dai Balcani.La parte occidentale è costituita da altipia-ni circondati da rilievi intercalati da valli e conche, tra cui la valle Peligna, l’area del medio e alto Tirino, fiume dalle acque

Vigneti di Montepulciano con la Majella sullo sfondo

VINO E TERRITORIO

49

sempre limpidissime grazie alle innume-revoli sorgenti lungo il suo corso. In età preistorica, la conca di Sulmona, al pari della zona del Fucino, era occupata da un vastissimo lago; in seguito a disastrosi terremoti e alluvioni, la barriera di roccia che ostruiva il passaggio verso il mare, nella gola di Popoli, scomparve, erosa sia dalla portata dei due fiumi che dalla con-fluenza del Tirino. Il terreno coltivato delle colline intorno alla valle è di origine erosiva, derivante dallo sgretolamento del-le montagne circostanti che ha coperto, nel tempo, il terreno limaccioso d’origine.La valle è ricca di acque e crea un micro-clima ideale per la proliferazione della vite. Anche l’area del Medio e Alto Tirino ha un suolo sciolto, con carbonati di origine erosiva e carsica. La ricchezza di acque sorgive si conferma anche in questa zona, frutto della neve e delle precipitazioni del-le sovrastanti montagne del Gran Sasso.Lo stesso massiccio la protegge dalle cor-renti fredde provenienti da Nord, deter-minando un clima temperato tutto l’anno, molto caldo in estate e comunque caratte-rizzato da buone escursioni termiche tra giorno e notte. Ofena, il centro che domina la valle, addossato alla parete sud del mas-siccio del Gran Sasso, è nota con l’appella-tivo di “forno d’Abruzzo”. Passando dalle peculiarità dei suoli alla struttura dei vigneti delle terre del Monte-pulciano d’Abruzzo, la forma di allevamen-to storicamente più utilizzata è la pergola abruzzese, adottata durante il periodo di rinascita, invero non qualitativa, della viti-coltura regionale negli anni ’70 del secolo scorso. Da qualche anno tale “architettura” è stata via via sostituita con le più qualita-tive forme a spalliera, semplice o doppia che sia. Le pergole superstiti, adeguata-mente risistemate e trattate, stanno comun-que dando risultati di eccellente qualità.I sesti di impianto, così come i siste-mi di potatura, sono adeguati alla pro-duzione di uve di livello, al fine di ot-

tenere rese di valore, a prescindere da quanto richiesto dai disciplinari.La tendenza degli ultimi vent’anni è co-munque quella di abbattere le produ-zioni per ettaro e per singola pianta.Sul lato delle giaciture e delle esposizioni, i vigneti sono esclusivamente situati su ter-reni collinari con buona esposizione, in una fascia altimetrica tra i 150 e i 600 metri s.l.m. Passando ai nettari, il vino Montepulciano d’Abruzzo DOC è caratterizzato da un mi-nimo dell’85% della medesima uva, anche se generalmente viene vinificato in purez-za. L’affinamento varia da pochi mesi per le DOC comuni a 18-21 mesi per le DOC sottozona Terre di Casauria, Terre dei Ve-stini, Alto Tirino, Terre dei Peligni e Teàte, fino ai 24-30 mesi per le tipologie Riserva.

Il Montepulciano

La storia del vitigno Montepulciano è stret-tamente connessa con quella delle genti e dei territori dell’Italia centrale anche se le origini possono, probabilmente, essere ri-condotte alla Grecia. Il territorio abruzzese è sempre stato ricco di uve e di apprezzati vini, come riportato da innumerevoli ci-tazioni, sin dagli albori della civiltà. Nar-ra lo storico greco Polibio (206-124 a.C.) che il condottiero cartaginese Annibale Barca, vinti i Romani sul Trasimeno nel 217 a.C. e a Canne nel 216 a.C., oltrepassò l’Appennino, dirigendosi nelle vallate che scendono verso l’Adriatico, nei territori degli Aprutini, già allora noti per i genero-si prodotti della terra e per un vino rino-mato che lui stesso utilizzò per ritemprare le forze dei propri uomini, guarire i feri-ti e perfino curare i cavalli dalla scabbia.Ciò testimonia quanto antiche siano le origini della vitivinicoltura in Abruzzo.Publio Ovidio Nasone, poeta latino di Sul-mona (43 a.C.-18 d.C.), nelle sue opere descrive la valle Peligna come «terra ferax Ceresis multoque feracior uvae», ossia terra fertile di grano ma ancor più fertile di uve.

L’ASSAGGIATORE

50

VINO E TERRITORIO

51

La pianta e l’uvaIl Montepulciano è una delle uve a bacca rossa più conosciute e importanti d’Italia. È diffusa nel centro Italia, anche se il vitigno s’identifica principalmente con la regione Abruzzo. Vitigno vigoroso e mediamente tardivo, anche nella ripresa vegetativa, la cui maturazione avviene tra la prima e la seconda decade di ottobre, ma si vendemmia anche più tardi, quando è necessario. È adatto a vari sistemi di coltivazione, resistente e generoso. Le uve presentano una forte carica di polifenoli, di colore, una buona acidità e un buon titolo zuccherino. Coltivato in tutta la Regione e in quelle vicine, dove costituisce, da solo o in uvaggio con altri vitigni, la base di diversi vini a denominazione. È dotato di una certa rusticità ed è abbastanza resistente alle malattie. Nei terreni collinari, tendenzialmente argillosi e soleggiati, tipici della collina abruzzese, assicura produzioni costanti e qualità elevata. L’uva, se raccolta a giusta maturazione, assicura un elevato contenuto zuccherino, buoni contenuti di acidità, ricchezza di colore e di sostanze polifenoliche.

L’ASSAGGIATORE

52

Nel Naturalis Historia Plinio il Vecchio, (23-79 d.C.) esalta la qualità e la squisitezza del Praetutianum, vino proveniente dal territo-rio di Praetut, le attuali Teramo e Campli. Aree che, millenni più tardi, daranno i na-tali alla DOCG Colline Teramane.Ciò detto, è solo dalla fine del Settecento che si hanno notizie dell’uva Montepulcia-no, della sua produzione, vinificazione e commercializzazione. Era il 1792 quando il già citato storico Michele Torcia (1736-1808), scrive di un vino Montepulciano prodotto nella Valle Peligna, elencando an-che altre uve abruzzesi, e aggiunge «tutti i luoghi aprichi producono anche ottimi vini, e imbottati nelle gelide cantine di Scanno acquistano un gusto superiore». Da que-sto momento fa la sua comparsa quello che progressivamente diventerà uno dei princi-pali protagonisti dell’enologia abruzzese: il Montepulciano d’Abruzzo. Si hanno poi notizie di produzioni e commercializzazio-ni consolidate di vino Montepulciano sin

dal 1821 nella vallata del fiume Pescara, allo sbocco della valle Peligna, nella zona di Tocco da Casauria, Bolognano, Torre de’ Passeri e Alanno, dove risiedevano le famiglie Guelfi, Mazzara e altri nobili casa-ti illuminati che avevano impiantato viti di Montepulciano lungo le colline che sovra-stavano la valle, così come documentato in un raro manoscritto di proprietà dell’archi-tetto Tommaso Camplone di Pescara.Nel 1853 lo scrittore di Sulmona Panfilo Se-rafini (1817-1864) identificava la presenza, sin dal 1825, di due tipi di Montepulciano: il Primutico o Primaticcio, coincidente con il Sangiovese grosso di ascendenza toscana, e il Cordisco o Tardivo, il vero Montepul-ciano, originario della valle Peligna, in pro-vincia de L’Aquila, culla storica del vitigno. Probabilmente il Primutico era arrivato in Abruzzo, all’epoca dei fiorenti scambi com-merciali con la Toscana, mentre il Tardivo, sarebbe autoctono, anche perché mai do-cumentato in Toscana. Storicamente, la va-

Pascoli a Campo Imperatore (AQ)

VINO E TERRITORIO

53

nutrirsi. Il 1° dicembre 1932, scrive al suo amico Giacomo Acerbo, ringraziandolo di essersi occupato del restauro della sua casa di Pescara e invitandolo al Vittoriale «pe’ magnà nghe me nu belle piatte de maccarune e pe’ beve nu bicchierucce de Montepulciane», ossia per mangiare con me un bel piatto di macchero-ni e per bere un bicchiere di Montepulcia-no. Dopo l’avvento della fillossera il punto di ripartenza del Montepulciano fu la zona di Torre de’ Passeri, all’apertura della valle Peligna verso l’Adriatico. Torre de’ Passeri è un comune della provincia di Pescara, con pochissimo territorio, ma con una stazione ferroviaria attrezzata e funzionante. Era il fulcro della valle per le spedizioni di uve e di vini in tutta Italia. Intorno al 1970 la vi-ticoltura ha cominciato a riprendere vigore, espandendosi in quasi tutta la Regione. C’è da dire che la notorietà di questo vitigno non è mai stata stabile: alti e bassi, più apprezza-to fuori Regione e all’estero, dove è sempre stato usato anche come vino migliorativo.

Il Consorzio

Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, attivo dal 2003, è un po’ il moderno “papà” del ri-nascimento del Montepulciano d’Abruzzo e degli altri vini della Regione. Attenzione al miglioramento della materia prima, focus sulle tecniche di coltivazione sostenibile e biologica, oltre a un occhio sulla promozio-ne e il marketing di un brand, quello vinicolo, ad alto valore aggiunto e dal grande legame territoriale, sono i capisaldi di una politica di assoluto successo in campo nazionale e internazionale. «Gli obiettivi del Consor-zio Tutela Vini d’Abruzzo per il 2018 sono ambiziosi – dichiara il presidente Valenti-no Di Campli – perché vogliamo cogliere l’opportunità del cinquantesimo per accre-scere la percezione dei vini abruzzesi come vini di grande qualità, non solo attraverso le numerose attività di promozione già pia-nificate, ma anche attraverso maggiori con-trolli sulle aziende a tutela della qualità».

rietà sembra principalmente coltivata nella valle Peligna, nelle zone collinari del Tera-mano, sulla parte orientale del Gran Sasso e nell’area meridionale della Regione. È da queste zone che inizia la migrazione del Montepulciano verso le Marche, il Molise, la Puglia e il Lazio, sicuramente attraverso i tratturi, usati dai pastori transumanti du-rante gli spostamenti delle greggi.Nel 1895 l’enologo Pompeo Trentin, autore del volume Vini d’Italia, scrive: «i vini rossi da pasto ricordano i prodotti di regioni più settentrionali. Gli Abruzzi ne producono di diverse gradazioni, ma in generale si distin-guono tutti per vivacissimo colore rubino, per profumo delicato e sapidezza; però, il loro carattere più saliente sta nel profumo. Certi vini fini, invecchiati, lo hanno tal-mente fino e spiccato da poter stare vicino al Barolo o ad un Sassella». Anche Gabrie-le D’Annunzio (1863-1938), invero quasi astemio, parla del Montepulciano d’Abruz-zo, nonostante la sua parca abitudine nel

L’ASSAGGIATORE

54

Il conseguimento della fascetta con il contrassegno di Stato per la DOC del Montepulciano d’Abruzzo e per tutte le altre DOC tutelate è solo l’ultimo suc-cesso, in ordine di tempo, del Consorzio, che va a rafforzare l’immagine del vino in un momento strategico. «Il favorevole momento commerciale, assieme alla ve-loce evoluzione dei consumi e dei merca-ti – sottolinea Di Campli – chiama oggi il Consorzio a nuove scelte per tutelare al meglio il valore della denominazione. L’Abruzzo è quindi maturo per l’adozio-ne dei contrassegni di Stato, completando così l’azione di controllo delle produzioni attuata dall’organismo di certificazione».Sempre quest’anno poi, ma a luglio, è sta-ta vinta la battaglia, contro la Toscana, per avere l’unico Montepulciano a DOC pos-sibile, ossia quello d’Abruzzo. Il marchio collettivo “Montepulciano d’Abruzzo” sarà registrato a livello nazionale aprendo a una successiva tutela a livello internazionale. «Dopo cinque anni di battaglie a suon di carte bollate, iniziate con il deposito il 15 gennaio 2013 della richiesta di registrazio-ne di marchio nazionale collettivo Monte-pulciano d’Abruzzo per rivendicare nella classe 33 il prodotto vini – scrisse questa estate il presidente Valentino Di Campli – finalmente l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi potrà procedere nei prossimi gior-ni a rendere definitiva la Sentenza della Commissione Ricorsi e proseguire l’iter di registrazione a livello nazionale della no-stra DOC come marchio collettivo. Non poteva esserci regalo migliore per il com-pleanno della nostra Denominazione che festeggia 50 anni». «La registrazione come marchio collettivo del vino Montepulcia-no d’Abruzzo segna un passo decisivo per superare definitivamente la diatriba con il Vino Nobile di Montepulciano – affer-ma l’ex presidente del Consorzio Tonino Verna – infatti, l’Ufficio Italiano Brevet-ti e Marchi, anche in sede di appello, ha ribadito che concettualmente i segni delle

Consorzio di TuTela Vini d’abruzzo

Palazzo CorvoCorso Giacomo Matteotti

66026 Ortona [email protected]

vinidabruzzo.it

due denominazioni sono diversi, dal mo-mento che il termine Montepulciano del marchio “Vino Nobile di Montepulciano” identifica l’area geografica di produzione mentre nel marchio “Montepulciano d’A-bruzzo”, la parola “Montepulciano” con-traddistingue esclusivamente il vitigno».I vini quindi non possono essere confusi, né potranno in seguito realizzare denomina-zioni o indicazioni con il nome Montepul-ciano, riferito al vitigno, fuori dall’Abruz-zo. D’altronde, Montepulciano e Abruzzo sono un tutt’uno, in perfetta endosimbiosi.

VINO E TERRITORIO

55

Itinerari d’AbruzzoStretto tra l’Adriatico e i rilievi del Gran Sasso e della Majella, il territorio abruzzese rivela una eterogeneità di territori, panorami, climi, monumenti e tradizioni che lo rendono quasi un’Italia in miniatura. Valorizzare questa ricchezza naturalistica e culturale, oltre che enogastronomica, è proprio l’intento del progetto lanciato quest’anno dal Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, che intende promuovere e sostenere percorsi turistici capaci di coniugare le attrattive culturali, artistiche e naturali della Regione, con l’accoglienza offerta dalle cantine abruzzesi. «Il turismo enogastronomico rappresenta una straordinaria opportunità per favorire la promozione della nostra Regione e un’occasione di comunicazione del proprio brand e fidelizzazione del cliente per le nostre cantine – spiega il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Valentino Di Campli – con la personalizzazione dell’incontro i vignaioli e il vino acquisiscono elementi di differenziazione che li rendono unici agli occhi dell’utente. Chi visita un’azienda è più propenso a mantenere i contatti con essa, ad acquistare i suoi prodotti e a comunicare ai propri amici l’esperienza vissuta. Questo sito, che avrà presto una versione in inglese, rappresenta quindi solo la prima tappa di un “percorso”, finalizzato a strutturare un’offerta turistica sempre più organica legata alle aziende vitivinicole». Nasce così Percorsi – L’Abruzzo del vino e della cultura, una piattaforma online che dà l’opportunità di scoprire la Regione verde d’Europa attraverso itinerari tematici che si snodano dalla Costa dei Trabocchi alle alture aquilane, combinando l’ospitalità offerta da circa duecento aziende vinicole, ristoranti e strutture ricettive sparse sul territorio abruzzese, con i monumenti, i musei, le chiese, gli eremi, i parchi naturalistici e tutto quanto di splendido e unico questa regione sa offrire. «Oggi i turisti si affidano spesso a community, portali online e app per pianificare le tappe del proprio viaggio, in cerca di itinerari ed esperienze fuori dal comune – aggiunge Di Campli – Percorsi vuole diventare infatti un punto di riferimento per visitatori, turisti, operatori pubblici e privati in grado di diffondere la conoscenza dei luoghi e degli itinerari turistici, favorire la ricettività delle cantine, promuovere gli eventi, il territorio». Tutti i percorsi, per il momento 10, sono consultabili sul sito percorsi.vinidabruzzo.it, dove è possibile selezionarli in base al tipo di viaggio prescelto (mare, montagna, avventura, cultura, relax, natura) e scaricare l’elenco dei punti di interesse turistico e dei servizi offerti dalle strutture (degustazione, ristorazione, vendita al dettaglio, pernottamento, visita in cantina e visita in vigneto) oltre alla mappa geografica con la loro geolocalizzazione. F.R.

L’ASSAGGIATORE

56

Le degustazioni

ABBAZIA DI PROPEZZANOdestrasser.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC MAB 2016Alc. 13%Maturazione: acciaio

euro 12,50Rubino viola intenso. Accattivante il naso nelle note di ciliegie e gelso nero, quindi fiori e spezie. Equilibrio in bocca, tannino piacevole e corpo gentile.

AGRIVERDEagriverde.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC SOLAREA 2015alc. 14,5%Maturazione: barrique (12 Mesi); bottiglia (18 Mesi)euro 18Compatto rubino violaceo. Naso ben fuso tra le note speziate, tostate e di frutta matura. Piacevole la bocca, morbida, ricca, golosa e dal finale fruttato.

BARONE CORNACCHIAbaronecornacchia.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CASANOVA 2016alc. 13,5%Maturazione: botte (8 Mesi); bottiglia (3 Mesi)

euro 11Rubino con unghia viola. Olfatto essenzialmente di frutta, anche sotto spirito; in seconda battuta si avvertono le spezie, sempre lievi. Bocca tesa, sapida, asciutta e in via di evoluzione.

BINOMIObinoMiowine.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA 2014alc. 14%Maturazione: barrique (15 Mesi)euro n.d.Rubino scuro con riflessi viola arancio. Olfatto intenso, articolato, di spezie e frutta matura, con cenni balsamici. Morbida la bocca, sapida, piacevolmente fruttata e dal finale speziato.

CANTINA FRENTANAcantinafrentana.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA PANARDA 2015alc. 14%Maturazione: barrique (18 Mesi)euro 13Rubino denso. Olfatto ricco e articolato nei toni di amarena matura e prugne in confettura; seguono note di cacao, spezie e balsamicità. Tostato,

di corpo, morbido e dal tannino integrato. Piacevole.

CANTINA RIPA TEATINAcantinaripateatina.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC ROCKY MARCIANO 2013alc. 13,5%Maturazione: barrique

euro 10Rubino violaceo. Olfatto dolce di frutta e confetture, quindi legni balsamici e rovo mediterraneo. Bocca sapida, di buona morbidezza, retrolfatto piacevole e finale appena tostato.

CANTINA SAN GIACOMOcantinasangiacoMo.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CASINO MURRI 14° 2016alc. 13%Maturazione: acciaio

euro n.d.Rubino. Naso tostato e fruttato, con cenni di amarena fusi a caffè e cacao. Freschezza e vivacità in bocca su un corpo adeguato e tannini appena tesi.

CANTINA TOLLOcantinatollo.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA CAGIÒLO 2013

alc. 14,5%Maturazione: botte (24 Mesi); bottiglia (12 Mesi)euro 22Intensa coltre rubino con riflessi viola. Denso e potente il naso, con toni tostati ben intrecciati a frutta rossa e nera matura; non mancano le spezie. Corpo pieno e piacevolmente fruttato, sapido, con buona freschezza e tannini compatti.

CANTINA VALLE TRITANAcantinavalletritana.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC TRITÀNO 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio (6 Mesi); botte (12 Mesi)euro 10Rubino violaceo. Nitido, fresco e intenso al naso nei toni di susina, lampone, amarena e pepe verde. Equilibrio e freschezza al sorso, corpo agile e finale fruttato.

CANTINA WILMAcantinawilMa.wix.coM/cantina-wilMa

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC BIOLOGICO 2016alc. 14%Maturazione: n.d.euro n.d.Rubino fitto. Olfatto dall’attacco vegetale, con frutta rossa in

VINO E TERRITORIO

57

seconda battuta. Fresco, sapido e fruttato il sorso, dal tannino denso.

CANTINE COLONNELLAcantinacolonnella.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC LE CORONE 2016alc. 13%Maturazione: botte

euro 6Rubino. Fonde all’olfatto note di frutta matura e in confettura con cenni tostati e di polvere pirica. Palato morbido e consistente, ricco nei rimandi aromatici della via diretta e dal tannino ben saldo.

CASAL THAULEROcasalthaulero.itMONTEPULCIANO

D’ABRUZZO DOC RISERVA DUCA THAULERO 2013alc. 14%Maturazione: n.d.euro 11Rubino scuro. Olfatto cupo e speziato, quindi frutta rossa in confettura ed erbe aromatiche (alloro). Sapido e netto l’assaggio, con tannini compatti e finale fruttato e lievemente tostato.

CATALDI MADONNAcataldiMadonna.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC TONÌ 2015alc. 14%Maturazione: legno (12 Mesi); bottiglia (18 Mesi)euro 30Rubino violaceo denso. Olfatto intenso di

cacao, frutta matura e in confettura, menta e violette appassite. Sapida, di corpo ma elegante la bocca, con tannini torniti.

CENTORAMEcentoraMe.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC S. MICHELE 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio (12 Mesi); bottiglia (12 Mesi)euro 10Rubino scuro. Olfatto intenso e potente nei toni di frutta matura e in confettura, cacao, pepe e liquirizia. Palato dai ritorni fumé, sapido, di corpo e dai tannini densi. CERULLI SPINOZZIcerullispinozzi.itMONTEPULCIANO

D’ABRUZZO DOC ALMORANO 2017alc. 13,5%Maturazione: acciaio

euro 7Rubino violaceo. Aromi di fiori (violette) e frutta matura (ciliegia, frutti di bosco rossi e neri), con lieve soffio balsamico. Essenziale il palato, con freschezza in bella vista e una sapidità ben tesa. Corpo comunque all’altezza, sebbene scattante.

CHIARIERIchiarieri.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC INVIDIA 2014alc. 13,5%Maturazione: botte

euro 10Rubino. Olfatto balsamico con lievi note di frutta matura. Bocca tesa, fresca,

L’ASSAGGIATORE

58

sapida e dal retrolfatto non piacevole.

CHIUSAGRANDEchiusagrande.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC PERLA NERA 2011alc. 14%Maturazione: barrique (18 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro 20 Rubino scuro. Frutta rossa matura (amarena) all’olfatto, quindi cacao e pepe nero. Sorso avvolgente, tannino levigato e finale caldo e salino.

CIAVOLICHciavolich.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC ANTRUM 2012alc. 14%Maturazione: barrique (48 Mesi)euro 30Rubino cupo. Naso di tabacco, cuoio, frutta in confettura, gelso nero, inchiostro e cenni balsamici. Sapido e denso nel corpo, piacevole nella trama tannica e finale di frutta matura.

CODICE CITRAcitra.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA CAROSO 2013alc. 14%Maturazione: botte e barrique

euro 21

Rubino. Olfatto incentrato su note di fiori secchi, frutta matura e cenni speziati; non mancano le tostature, sebbene leggere. Assaggio di corpo, piacevolmente fruttato, sapido e dal tannino un po’ asciugante. COLLEFRISIOcollefrisio.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio

euro 10Rubino violaceo. Olfatto floreale e fruttato, non mancano tuttavia cenni balsamici e di pepe. Gusto sapido, fresco, dal tannino compatto ma rotondo e finale di frutta rossa e nera.

COLLEMOROcolleMoro.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC MILA 2014alc. 13%Maturazione: barrique (12 Mesi); bottiglia

euro 7Viola con cuore rubino alla vista. Olfatto fruttato maturo, poi spezie e cenni vegetali al margine.A completaretostature e cacao. Corposo, sapido e dal tannino ben gestito l’assaggio.

CONTESAcontesa.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA CHIEDI ALLA POLVERE 2013alc. 14%Maturazione: botte

(20 Mesi)euro 21Rubino scuro. Olfatto tostato e terziario di cacao, pepe, chiodi di garofano, spezie e frutta matura. Sorso denso, ricco, dai tannini torniti, piacevole.

COSTANTINIcostantinivini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC FEBE 2017alc. 13%Maturazione: acciaio (4 Mesi)euro 7Rubino. Aromi di lampone e fragolina, quindi ciliegia e violetta. Sorso sapido,

fresco, di media struttura e dal morbido finale di frutta.

EREDI LEGONZIANOeredilegonziano.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC DIOCLEZIANO 2013alc. 13,5%Maturazione: legno

(48 Mesi)euro 12Rubino. Olfatto marcato da sentori di legni d’elevazione, tra “dolci” rimandi speziati dolci e fruttati. Bocca più austera, dal tannino un po’ rigido.

FANTINI FARNESEfarnesevini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CASALE VECCHIO 2016alc. 13%Maturazione: barrique

Fonte Vetica, Campo Imperatore (AQ)

VINO E TERRITORIO

59

(6 Mesi)euro 12Rubino. Olfatto diretto e tutto incentrato su note di frutta matura e lievi spezie. Morbido in bocca, piacevole nel tratto fruttato e dal tannino ben gestito.

FERZOferzo-wines.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio

euro n.d.Rubino denso. Aromi diretti di frutta matura (amarena e prugna) anche sotto spirito, poi pepe. Bocca sapida, calda, di media struttura e dai tannini densi.

IL FEUDUCCIOilfeuduccio.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC URSONIA 2015alc. 13,5%

Maturazione: botte (18 Mesi); bottiglia (12 Mesi)euro n.d.Rubino compatto. Olfatto fresco, floreale, fruttato e speziato, con toni di tabacco e balsamicità al margine. Assaggio sapido, di buon corpo e fruttato. Retrolfatto di buona persistenza.

FONTEFICOfontefico.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA TITINGE 2013alc. 14%Maturazione: n.d.euro 22Rubino con lampi granata. Aromi tostati di cacao, spezie, pepe, chiodi di garofano, tamarindo, quindi amarene in confettura. Bocca sapida e ricca, potente e dal tannino compatto, ma ben intrecciato nella trama gustativa.

ILLUMINATIilluMinativini.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC ILICO 2016alc. 13,5%Maturazione: botte

(10 Mesi)euro 8Rubino denso. Naso intenso e “scuro” di pepe e tostature, quindi frutta nera in confettura e tocchi balsamici. Potenza in bocca e tuttavia freschezza, sapidità sottile e finale di inchiostro.

ITALO PIETRANTONJvinipietrantonj.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA CERANO TERRA DEI PELIGNI 2012alc. 14%Maturazione: tonneau (18 Mesi); bottiglia (8 Mesi)euro 12Rubino granata. Olfatto tostato e fruttato di amarena, poi cacao e spezie. Equilibrato, rotondo, con tannini cesellati e retrolfatto coerente con la via diretta.

JASCI E MARCHESANIjascieMarchesani.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC BIO 2017alc. 13,5%Maturazione: botte (6 Mesi)

euro 9Rubino. Naso scattante nei toni vegetali e fruttati di felce, ciliegia e susina. Sorso molto fresco, piacevole, sapido e dal finale fruttato.

LA VALENTINAlavalentina.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA SPELT 2015alc. 13,5%Maturazione: botte e barrique (16 Mesi); bottiglia (12 Mesi)euro 17Rubino luminoso ma compatto. Olfatto floreale e fruttato, gradevole e ricco, con toni balsamici al margine. Sorso morbido, piacevole, rotondo ma fresco.

LAMPATOlaMpato.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA 28 QUINTALI 2010alc. 14%Maturazione: acciaio (6 Mesi), barrique (18 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro 25Rubino compatto. Attacco “dolce” nelle note di cacao, mandorla, nocciola, amarena, prugna e frutti di bosco neri, seguiti da vaniglia e spezie. Morbidezza e avvolgenza in bocca, rotondità del tannino

L’ASSAGGIATORE

60

e sapidità appena accennata. Piacevole il finale fruttato.

LAVINARTElavinarte.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio (6 Mesi); bottiglia (3 Mesi)euro n.d.Rubino viola. Iniziali sentori di fiori e frutta, poi un cenno vegetale in un insieme di non grande nettezza aromatica. Bocca fresca e dinamica, sapida e dal tannino ben integrato.

LIDIA E AMATOlidiaeaMatoviticoltori.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC FORTY 2016alc. 13,5%Maturazione: n.d.euro n.d.Compatta veste rubino violacea. Olfatto fruttato e lievemente vegetale, quindi spezie e tostature leggere al margine. Compatta la bocca, morbida, dal tannino leggermente in vista e finale di frutta scura.

MARCHESI DE CORDANOcordano.it

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA TRINITÀ 2013alc. 14%Maturazione: barrique (12 Mesi); bottiglia (12 Mesi)euro 25Rubino. Impatto tostato e balsamico ligneo, poi incenso, frutta secca e confetture; non manca il cacao. Di corpo e sapida la bocca, con tannini densi e finale di boero.

MARRAMIEROMarraMiero.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC INFERI 2014alc. 14%Maturazione: barrique (18 Mesi)euro 20Rubino denso. Aromi intesi di cacao, amarene in sciroppo, caffè e golose note di pepe e frutta secca. Palato compatto, quasi grasso, ma sorretto da un’ottima sapidità. Tannini decisi e presenti, anche se polimerizzati.

MASCIARELLIMasciarelli.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA VILLA GEMMA 2013alc. 14,5%Maturazione: barrique (24 Mesi); bottiglia (36 Mesi)euro 53

Rubino denso. Olfatto intenso, cangiante e articolato, di incenso, legni balsamici, cacao, humus e liquirizia. Bocca corposa, avvolgente e saporita, ottimo equilibrio acido-tannico e finale fruttato.

MASTRANGELOviniMastrangelo.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC LA RISERVA DEL VICARIO 2012alc. 14%Maturazione: barrique (12 Mesi), botte (12 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro n.d.Rubino denso con riflessi granata. Olfatto incentrato su note molto mature di amarena e prugna, quindi carruba, tamarindo ed erbe officinali. Morbida la bocca, dai tannini rotondi, caldo e dal finale lievemente officinale.

MONTIviniMonti.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC VOLUPTAS 2013alc. 13,5%Maturazione: acciaio (6 Mesi)euro 9Rubino. Olfatto di frutta matura, spezie e cenni officinali (corteccia e radici). Assaggio sapido,

Torre del Cerrano (TE)

VINO E TERRITORIO

61

caldo e di buona struttura, dal tannino un po’ legato e finale officinale.

NESTORE BOSCOnestorebosco.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA PAN 2013alc. 14,5%Maturazione: barrique e bottiglia

euro 20Rubino concentrato. Aromi di spezie, tostature e frutta in confettura, amarena su tutte; poi cenni di rovo e un finale di liquirizia e polvere pirica. Morbido, strutturato, dal tannino ben integrato e dal finale speziato.

OLIVASTRI TOMMASOviniolivastri.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC LA GRONDAIA 2013alc. 13,5%Maturazione: acciaio (36 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro 9Rubino viola. Aromi di frutta matura (amarena e prugna) aprono a note di spezie e cenni balsamici. Un filo tesa la bocca, severa per il tannino in evidenza; chiusura sapida e di buon corpo.

PALUSCI MARINAolivetopependone.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC SENZANIENTE 2017alc. 13%Maturazione: acciaio

euro 10Violaceo. Olfatto fruttato e leggermente vinoso, immediato e floreale. Sapido in bocca, di struttura agile e fresco. Tannini lievemente in evidenza.

PAOLUCCIvinipaolucci.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC SAGROS 2015alc. 13,5%Maturazione: barrique (12 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro n.d.Rubino cupo e compatto. Olfatto scuro e tostato dapprima con note di cacao e cioccolatino boero; poi amarena e frutti rossi e neri di bosco. Sapido, caldo, denso, appena teso il tannino, ma piacevole.

PASETTIpasettivini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC TESTAROSSA 2013alc. 14%Maturazione: acciaio (18 Mesi); barrique (22 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro 19Rubino compatto con unghia granata. Olfatto di spezie e pasticceria, tostature e frutta rossa in confettura. Sapido e

fresco, equilibrato, dal finale appena legato, su note di liquirizia.

EMIDIO PEPEeMidiopepe.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC EMIDIO PEPE 2016alc. 13,5%Maturazione:euro 48Viola con cuore rubino. Olfatto fruttato, intenso e piacevole di fiori, erbe di campo e balsamiche e soffi di incenso. Bocca densa, sapida, di buona tannicità e dal finale fruttato e di caramella.

PODERE CASTORANIpoderecastorani.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC AMORINO 2014alc. 14%Maturazione: botte (12 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro 14,50Rubino compatto. Olfatto piacevole e “dolce” nelle note di frutta matura e pasticceria al cacao; in seconda battuta le spezie. Morbido in bocca, piacevolmente fruttato e dai tannini in vista, ma mai invadenti.

PRAESIDIUMvinipraesidiuM.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA 2012

alc. 13,5%Maturazione: acciaio (24 Mesi), botte (24 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro 22Rubino. Olfatto lievemente ossidato, poi pellame, ciliegia e cenni di spezie. Morbido ed equilibrato in bocca grazie a un tannino di livello. Sapido il finale, ma sempre bilanciato.

RAPINOaziendarapino.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 14,5%Maturazione: acciaio e ceMento (6 Mesi)euro 10Rubino violaceo. Olfatto pepato e fruttato, con fiori a corredo, di grande personalità. Sorso fresco e sapido con tannini ben integrati, piacevole.

SAN LORENZOsanlorenzovini.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC SIRIO 2016alc. 13%Maturazione: acciaio

euro 7Viola rubino. Olfatto floreale, fruttato, elegante e aristocratico nei toni di menta. Freschezza in bocca, tannini gentili, struttura slanciata e retrolfatto fruttato.

L’ASSAGGIATORE

62

SAN MICHELEcantinasanMichele.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC CASARSA 2017alc. 13%Maturazione: acciaio

euro n.d.Rubino scuro alla vista. Suggerisce aromi di amarena e frutta rossa, quindi un filo di erbe aromatiche e un cenno di pepe. Bocca di corso agile e fresco, molto sapida e dal finale amaricante.

SAVINIfattoriagiuseppesavini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC COLLEVENTANO 2013alc. 13,5%Maturazione: botte (12 Mesi); bottiglia (6 Mesi)euro n.d.Rubino. Balsamico l’incipit aromatico, fresco e quasi mentolato, con erbe officinali a corredo e frutta rossa. Ingresso morbido in bocca, poi la componente sapida si fa sentire e conduce l’assaggio su registri un filo più severi.

SCIARRsciarr.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC SCIARRM 2017alc. 13,5%Maturazione: acciaio (10 Mesi); bottiglia (3 Mesi)euro n.d.

Rubino violaceo scarico. Olfatto fruttato e leggiadro di fiori e un lieve tocco di pepe. Fresco, sapido, di corpo medio e scattante l’assaggio, con finale di terra umida.

SPERANZAsperanzavini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC IMPETO 2013alc. 14%Maturazione: n.d.euro 13Rubino. Olfatto appena fumé e tostato, quindi fruttato di amarena e prugna. Sorso fresco, di corpo, piacevole e sapido.

TENUTA DE MELIStenutadeMelis.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC BARDASCE 2017alc. 14%Maturazione: acciaio

euro n.d.Rubino violaceo. Olfatto fruttato e netto nelle note di amarena e prugna, quindi lievi spezie. Sapido, di corpo e dal tannino appena in evidenza.

TENUTA I FAURI tenutaifauri.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC OTTOBRE ROSSO 2016alc. 13,5%

Maturazione: ceMento (9 Mesi)euro 12Rubino viola alla vista. Fragrante e immediato il naso, netto nei toni di fiori e frutta con cenni di pepe e nuance balsamiche. Un filo più legata la bocca per un tannino in via di evoluzione. Molto fruttata, sapida e di buona freschezza.

TENUTA SECOLO IXtenutasecoloix.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2015alc. 14%Maturazione: acciaio e barrique (6 Mesi)euro n.d.Rubino. Olfatto gradevole nelle note di frutta matura, con lamponi al margine, seguiti da note balsamiche e pepe. Di corpo, sapido e fresco l’assaggio, dal tannino presente ma mai invadente. TENUTA TORRE RAONEtorreraone.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC BIO LUCANTO 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio

euro 10Rubino. Olfatto inizialmente non molto nitido, concede poi fiori, susine, spezie e

cenni vegetali. Sapido, di corpo, agile, con freschezza in bella mostra e finale di frutta.

TERZINIcantinaterzini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC VIGNA VETUM 2015alc. 14,5%Maturazione: acciaio (12 Mesi), barrique (12 Mesi); bottiglia (4 Mesi)euro n.d.Rubino violaceo. Olfatto intenso e ampio nei toni di spezie, legni d’elevazione e pepe. Sapido, di corpo ed equilibrato, con retrolfatto meno articolato rispetto alla via diretta.

THE VINUMthevinuM.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2017alc. 13%Maturazione: n.d. euro 12,50Violacea la veste rubino. Fragranze di violetta e lampone al naso, quindi amarena e note vegetali. Fresco, fruttato, slanciato e dai tannini ben polimerizzati.

TILLIaziendatilli.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC LUPUS 2016alc. 13,5%

VINO E TERRITORIO

63

Maturazione: n.d.euro 12Rubino violaceo. Olfatto fruttato e fresco con toni di mela deliziosa, lampone e ciliegia. In seconda battuta un cenno floreale. Bocca vivace, fresca, sapida, scattante, leggera nella struttura e dal finale fruttato.

TOCCOtoccovini.coM

MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 13,5%Maturazione: acciaio

euro n.d.Rubino alla vista. Olfatto lineare, diretto, fruttato e floreale nelle fragranze di violetta, amarena e susina. Gentile, morbido e delicato il sorso, di discreta sapidità.

TORRE DEI BEATItorredeibeati.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC MAZZAMURELLO 2015alc. 14Maturazione: barrique (22 Mesi)euro 26Rubino denso. Olfatto articolato, fruttato, speziato e tostato, con cenni di cacao, polvere pirica e grafite al margine. Assaggio di struttura, con

tannini rotondi benché compatti e finale tostato.

TORRE ZAMBRAtorrezaMbra.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA COLLE MAGGIO 2013alc. 14%Maturazione: barrique (12 Mesi); bottiglia (3 Mesi)euro 19Rubino cupo. Olfatto articolato di frutta in confettura, poi spezie, humus e sottobosco. Sapido, fresco e con tannini equilibrati l’assaggio; lungo il retrolfatto.

VALLE MARTELLOvalleMartello.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 13%Maturazione: acciaio

euro n.d.Rubino. Naso leggiadro, floreale e fruttato, condito da note di pepe. In bocca è sapido, fresco, di medio corpo e fruttato.

VIGNA MADREvignaMadre.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 13%Maturazione: acciaio

euro n.d.Violaceo. Naso elegante, floreale

e fragrante, con amarena, frutti di bosco rossi e lieve balsamicità. Fresco, sapido e di corpo adeguato al palato, chiude fruttato.

VILLAMEDOROvillaMedoro.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC 2016alc. 14%Maturazione: acciaio

euro 8Rubino violaceo. Aromi freschi di lamponi e mela deliziosa, quindi balsamicità e fiori. Fresco, sapido, piacevole, di corpo slanciato e fruttato.

ZACCAGNINIcantinazaccagnini.itMONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA TERRE DI CASAURIA SAN CLEMENTE 2015alc. 14,5%Maturazione: tino (9 Mesi), acciaio; bottiglia (6 Mesi)euro 22Rubino denso. Olfatto piacevole, con nuance di cacao, caffè, liquirizia, pepe e amarena. Sapido, denso, ricco e polposo in bocca, con congedo piacevole e fruttato.

Trabocco Punta Turchino (CH)