“…L’istruzione deve essere universale, cioè aperta a tutti i cittadini. Deve – anche se a...

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Ivaloridella cittadinanza L’azione Grundtvig e la dim ensione europea dell’educazione degliadulti Firenze,14 Novem bre 2003 Lauretta D’Angelo – IRRE Lombardia

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I valori della cittadinanza

L’azione Grundtvig e la dimensioneeuropea dell’educazione degli adulti

Firenze, 14 Novembre 2003

Lauretta D’Angelo – IRRE Lombardia

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“…L’istruzione deve essere universale, cioè aperta a tutti i cittadini. Deve – anche se a livelli diversi – abbracciare l’intero sistema della conoscenza umana e fornire ai cittadini, nel corso della loro vita, quelle capacità che permettano loro di mantenere le conoscenze che hanno e di acquisirne di nuove. I cittadini devono conoscere le nuove leggi, apprendere come funziona l’agricoltura e l’economia per esserne più consapevoli: dobbiamo insegnar loro l’arte di apprendere da soli”.

ASSEMBLEA NAZIONALE CONDORCET (1792)

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(1783-1872)

Teologo, storico, scrittore, educatore danese considerato il padre dell’educazione degli adulti in occidente

Nikolay Frederik Severin Grundtvig

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Padre fondatore della Folk High School

Un modello di scuola per la vita

Che si basasse sullo scambio e l’interazione con gli altri

Che non fosse solo studio accademico ma promuovesse l’apprendimento dall’esperienza e dalle storie di vita, dalla “parola viva”

Che rispondesse ai bisogni della comunità

Per promuovere una cittadinanza attiva e consapevole

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Yeaxlea

“If we ask....when is his (a person’s) education complete, the only true answer is Never while he lives....”

Dewey

“Education should not cease when one leaves school.... The inclination to learn from life itself and to make the condition of life such that all will learn in the process of living is the finest product of schooling “

Altri riferimenti......

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Concetto di Lifelong Learning

1970 – Onu discute il concetto di LLL1972 – UNESCO indaga le strategie

per realizzare una politica di LLL1996 – Ministri OCSE dichiarano LLL

obiettivo strategico del XXI e affermano…….

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Obiettivo Strategico OCSE

“... per far fronte alle sfide della società moderna non sarà sufficiente continuare ad espandere i sistemi di istruzione e formazione che si basano su opportunità di apprendimento concentrate nella prima parte della vita.... E’ stato detto molto sul LLL ma in realtà questo è ancora una realtà riservata solo a un piccolo segmento della popolazione Il compito dei governi è oggi rendere questa realtà accessibile per un numero sempre maggiore di cittadini, affinché diventi una realtà per tutti.”

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1996 –Anno Europeo per LLL

Obiettivo primario dell’Anno Europeo per l’apprendimento in tutto l’arco della vita fu definito essere

lo sviluppo della persona

Incoraggiando i cittadini europei a:

•integrarsi nella vita lavorativa e sociale

•partecipare al processo decisionale democratico

•adattarsi ai cambiamenti tecnologici, economici e sociali

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IL CONTESTO EUROPEO

Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente

Commissione Europea – DG Educazione e cultura -30.10.2000

Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente

Commissione delle Comunità Europee - Bruxelles, 21.11.2001

C. 5 Benchmark per il 2010 – 5 maggio 2003

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5 Benchmark

- entro il 2010 l’abbandono scolastico precoce non dovrà superare il 10%

- il numero di laureati in matematica, scienze e tecnologie dovrà aumentare del 15% mentre lo squilibrio tra i generi dovrà diminuire

- nel 2010 il numero di 22enni che avranno completati gli studi secondari di secondo grado dovrà essere pari all’85%

-  entro il 2010 la percentuale di quindicenni che hanno basse abilità di alfabetismo linguistico funzionale dovrà diminuire almeno del 20% rispetto ai dati del 2000

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5 Benchmark

-  entro il 2010 il livello di partecipazione a attività di Lifelong Learning dovrebbe essere almeno del 12,5 della popolazione attiva (fascia di età 25-64 anni). Oggi in Italia siamo ad un 21 che include il formale, il non-formale, l’informale contro percentuali che vanno dal 60/70% nei paesi nordici.

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Alcune riflessioni….

•L’educazione degli adulti coinvolge attori che hanno spesso interessi contrastanti

•Condiviso è il concetto che l’educazione degli adulti contribuisce in modo determinante alla creazione di quello che è chiamato capitale umano (4-7% per ogni anno addizionale di istruzione)

•Non c’è una definizione accettata universalmente di chi è l’apprendente adulto

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L’azione Grundtvig di Socrates

Cerca di mettere insieme le due anime dell’EDA

- acquisizione/adeguamento di abilità

- sviluppo personale

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Grundtvig

Grundtvig si propone di migliorare la qualità e ladimensione europea dell’educazione degli adulti e dicontribuire a rendere più accessibili per i cittadini europei le opportunità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

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Grundtvig 1

1) Progetti di Cooperazione Europea

2) Progetti per lo sviluppo di percorsi di formazione per insegnanti EDA

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Azioni centralizzate con doppia selezione

-Pre-posta 1 Novembre

-Progetti completi 1 marzo

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La fase di “contatto”

Nasce l’idea……dapprima un po’ generica….Poi sempre più strutturata attorno ad un concetto “forte”che diventaPROGETTO

Lauretta D’Angelo - IRRE Lombardia

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Dall’idea……..

…all’individuazione di un numero limitato di macro-obiettivi a cui far corrispondere

•attività

•risultati attesi

.. per verificarne la congruenza con gli obiettivi

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Criteri specifici

Fa•Fattibilità

•Coerenza

•Validità della gestione

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Capacità della partnership

fa sì che tutti i partecipanti svolgano un ruolo attivo nella fase di elaborazione, attuazione e valutazione del progetto e garantiscano un'ampia diffusione dei risultati?

chiama a raccolta tutte le competenze necessarie per lo svolgimento dei compiti previsti?

•Fa sì che tutti i partecipanti svolgano un ruolo attivo nella fase di elaborazione, attuazione e valutazione del progetto e garantiscano un’ampia diffusione dei risultati

•chiama a raccolta tutte le competenze necessarie per lo svolgimento dei compiti previsti?

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Chiarezza degli obiettivi

Il prodotto / le attività proposte rispondono ad una esigenza concreta? Quale? Come lo sai Dov’è la prova?

Corrisponde agli obiettivi dell'azione? Questo prodotto/il vuoto? Servirà da modello ad altri?

Il prodotto/le attività proposte rispondono ad una esigenza concreta?

Quale? Come lo sai? Dov’è la prova? Corrisponde agli obiettivi dell’azione?

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Fattibilità e coerenza

•Chiarezza degli obiettivi

•Indicazione precisa dei gruppidestinatari

•Qualità delle modalità di gestione

•Capacità del partenariato di raggiungere gli obiettivi del progetto

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Indicazione dei gruppi destinatari

•Chi sono questi gruppi’

•Perché trarranno vantaggio da questo prodotto/questa attività?

•E come?

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Validità della gestione

•Impegno e partecipazione equilibrata dei partner

•programma di lavoro chiaro

•bilancio ben definito

•monitoraggio e valutazione

•Diffusione

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Parole chiave

PrecisioneChiarezzaCredibilità

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Checklist 1

LaLa proposta……

•è conforme ai criteri di eleggibilità?

•Definisce con precisione gli obiettivi educativi?

•Indica chiaramente sia il pubblico a cui si rivolge che la situazione a cui è destinata?

•dimostra che il prodotto/l’attività è effettivamente richiesto/a?

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Checklist 2

La proposta ...La proposta…..

•Specifica in modo chiaro e coerente l’approccio didattico prescelto?

•Convince che esistono nella partnership tutte le competenze necessarie per lo svolgimento dei compiti previsti?

•Include proposte per il monitoraggio e la valutazione?

•Prevede un’ampia divulgazione dei risultati in tutti i paesi partecipanti?

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PrecisioneObiettivo: speriamo di incoraggiare gli adulti

nei paesi dei partner a studiare le lingueObiettivo: Abbiamo intenzione di

incoraggiare - il 10% - dei pensionati in zone rurali dei paesi

partner-ad assistere a una lezione di lingua gratuita

(language taster)e di aiutarli a trovare un modo adatto per

continuare a studiare dopo questa esperienza.

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E’ importante….

tra la presentazione della candidatura e il ricevimento della comunicazione di accettazione

•tenere “vivi” rapporti

•fissare una data “ipotetica” di un “ipotetico” incontro

…………..in modo da essere pronti a partire

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Il primo meeting

È stato finalizzatoalla conoscenza reciprocaallo scambio di informazioni

sull’educazione degli adulti nei paesi partner

ad una progettazione dettagliata del percorso ancora per macro-attività relative ai macro-obiettivi

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Distillazione dei macro-obiettivi e delle macro-attività in obiettivi e attività semplici

Come?Lavorando nei team nazionaliLavorando a distanza con l’utilizzo di

una piattaforma per comunicazione mediata dal computer

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Il conseguire degli obiettivi intermedi in modo evidente

(esempio scambi di informazioni attraverso convegno, CD Rom) ha una funzione importante:

- come punto di arrivo e di partenza per una fase successiva del progetto

- nel momento in cui si riflette sull’esperienza, si effettua anche una valutazione intermedia e si può “riprogettare”

- per il rafforzamento della motivazione

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Facciamo un esempio…….

Scambio di informazioni sull’educazione degli adulti nei paesi partner

- all’interno del team

- all’interno delle istituzioni

- all’esterno, sul territorio

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Come?

•narrazione (presenza)•preparazione di una presentazione in ppt per l’incontro successivo da presentare a un gruppo di colleghi del paese ospitante • (a distanza) scambio di opinione sull’incontro e sui materiali• perfezionamento dei materiali• diffusione delle informazioni e materiali in un convegno e produzione di un CD Rom

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Dall’obiettivo….

che avevamo indicato come primario per il primo anno di progetto………..

…...alle attività

•dalle più semplici (la narrazione)

•alle più complesse (convegno e CD Rom)

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In sostanza

abbiamo impostato dei “pacchetti” di lavoro e per ognuno di questi abbiamo lavorato secondo lo schema

chi fa che cosa entro quandochi fa che cosa entro quando

lasciando abbastanza flessibile il “come” “come”

ma discutendone sempre on line

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Volendo schematizzare il percorso...

Obiettivi del progetto

Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3

•1a attività: piano di lavoro

•2a attività: piano di lavoro

•3a attività: piano di lavoro

•…….

•……..

•……..

•…….

•…….

•…….

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Riflettiamo sul punto n. 2

Nel momento in cui si riflette sull’esperienza, si effettua anche una valutazione intermedia e si può riprogettare”

In effetti ciò permette:

- di semplificare il processo decisionale, soprattutto modificare obiettivi e il come raggiungerli;

- semplifica lo sviluppo del progetto

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In un progetto di piccola-media scala come in genere quelli di Grundtvig 2

Il coordinatore deve verificare continuamente la congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi/risultati attesi

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Qualità

Conformità con criteri predefinitiGaranzia di uno standard

concordato

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I criteri per un progetto europeo

Stabiliti dalla Commissione EuropeaBen definiti, espliciti, precisiLegati strettamente agli obiettivi di

Socrates