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BILANCIO SOCIALE FONDAZIONE STEFANIA ONLUS ANNO 2014

Lissone, luglio 2014 pag.:1 di 44

‘

Bilancio Sociale anno 2014

Lissone, luglio 2015



“Una storia tante storie”

Eccoci ancora qui per raccontare, attraverso il bilancio sociale, ciò che abbiamo fatto e ciò che siamo e mi viene spontaneo andare a riprendere la Carta dei Valori perché quella è la nostra bussola.

La presidente

Chiarella Gariboldi

Contenuti UNA STORIA PRESENTE 3

CARATTERISTICHE DELL’ORGANIZZAZIONE 5

IDENTITÀ DELLA ORGANIZZAZIONE 5

FINALITÀ PRINCIPALI DELLA FONDAZIONE STEFANIA 7

SISTEMA DI RESPONSABILITÀ ORGANIZZATIVA 8

ASSETTO ISTITUZIONALE 9

RETI 10

L’ORGANIGRAMMA DI FONDAZIONE STEFANIA 11

I SERVIZI 11

LE PERSONE DESTINATARIE DEI SERVIZI 16

LE PERSONE CHE LAVORANO IN FONDAZIONE STEFANIA 22

COLLABORATORI E CONSULENTI 27

IL GRUPPO DEI VOLONTARI 28

GLI OUTSOURCER 28

IL TERRITORIO 30

ANALISI DEI RICAVI 32

ANALISI DEI COSTI 33

RISULTATO D’ESERCIZIO 34

RELAZIONE TRA LE SPESE SOSTENUTE E GLI OBIETTIVI DELL’ENTE ERRORE. IL SEGNALIBRO

NON È DEFINITO.

ANALISI DEI FONDI 36

ACCANTONAMENTO FONDI 2014 37

INVESTIMENTI EFFETTUATI E MODALITÀ DI FINANZIAMENTO 37

NEL TERRITORIO NON DA SOLI 39



QUELLO CHE VERRA’, QUELLO CHE FAREMO 40

Chi è Fondazione Stefania

Una storia presente

La storia della Fondazione non si può separare dalla storia della Associazione Stefania perché le due istituzioni sono strettamente legate nella continuità dei servizi offerti e nella condivisione delle finalità e delle risorse. L'Associazione è un ente di volontariato fondato nel 1971 da un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità allo scopo di sviluppare una attenzione sulle problematiche dell'handicap, sia da parte della cittadinanza che da parte delle pubbliche amministrazioni. Il suo scopo era e rimane il sostegno alle persone con disabilità con proposte che mirano a migliorarne la qualità della vita e iniziative di sensibilizzazione della opinione pubblica. Sin dall’inizio della sua attività l’Associazione ha lavorato in collaborazione con le istituzioni pubbliche e con il III settore operante nel territorio allo scopo di creare una rete di sostegno alle persone con disagio psichico e mentale promuovendo la nascita di servizi in grado di rispondere ai loro bisogni e ai bisogni delle loro famiglie. Nascono così le seguenti iniziative:

Il laboratorio Sociale "Luciano Donghi" per persone affette da patologia psichiatrica (1974)

Il Gruppo Giovani Volontari (GGV 1986) con l’offerta di attività ricreative .

Il Centro Diurno di Lissone (1988)

Il Centro Residenziale di Muggiò (1991)

La cooperativa sociale di tipo B " La Bottega" per l'inserimento lavorativo di disabili (1993)

La cooperativa sociale di tipo B "L'Azalea" per l'inserimento lavorativo di disabili e di persone con disturbi psichiatrici (1994)

La trasformazione del Laboratorio Donghi in Cooperativa sociale di tipo A "Donghi" per la gestione di un Centro Diurno Psichiatrico (1995)

Lo sportello “Tempo libero senza barriere” e “ Valore Volontario” in collaborazione con le Cooperative Sociali “Solaris” e “Lambro” (2002) .

Nel 2006 è stata costituita la “Fondazione Stefania” a cui l’Associazione ha ceduto, nel gennaio 2008, le attività del Centro Diurno e del Centro Residenziale.

Nel 2010 nasce la Polisportiva Sole che propone attività sportive e partecipa agli Special Olympics nelle discipline di pallacanestro e ginnastica artistica.

Nel 2008 si conclude il progetto “Fondazione” con il passaggio delle attività convenzionate dalla Associazione Stefania alla Fondazione Stefania. Questo progetto è nato dalla esigenza di separare l’attività di erogazione dei servizi in convenzione con le amministrazioni pubbliche dalla attività di volontariato puro della Associazione Stefania. Da quel momento l’Associazione ha concentrato la sua attività nell’ambito del volontariato, della sensibilizzazione e della sperimentazione di servizi innovativi, mentre la Fondazione gestisce tutti i servizi convenzionati nel rispetto di una continuità legata ai valori e alla qualità dei servizi offerti sino ad allora dalla Associazione.



Nulla di quanto costruito sino ad oggi è andato perduto. I due enti lavorano in stretta sinergia condividendo molte risorse ma sviluppando le proprie competenze e i propri ambiti di intervento. Ed è per questa ragione che il nome “Stefania” è rimasto nei due enti come un ponte che unisce il passato e il futuro. L’Associazione Stefania è rimasto un ente di volontariato e persegue i seguenti scopi:

Rappresentanza delle persone con disabilità

Sensibilizzazione della opinione pubblica

Sviluppo del volontariato

Offerta di attività di tempo libero per la popolazione disabile (attività di volontariato)

Raccolta fondi da destinare alla progettazione e sperimentazione di servizi innovativi

Partecipazione alle reti locali di coordinamento del III settore

Presentazione di progetti innovativi nell’ambito del volontariato La Fondazione Stefania si configura come una ONLUS e :

Gestisce e sviluppa servizi per persone con disabilità (attualmente il Centro Diurno di Lissone e la RSD di Muggiò)

Lavora in stretta sinergia con l’Associazione per la progettazione e la sperimentazione di nuovi servizi

Rappresenta l’area della disabilità nei piani di zona

Partecipa e promuove attività di coordinamento locale dei servizi (attività di rete).

2006 L’Associazione Stefania costituisce la Fondazione Stefania Onlus e le conferisce il patrimonio di dotazione.

2007

Il 27 dicembre l’Associazione cede gratuitamente alla Fondazione Stefania i rami d’azienda relativi alla gestione del Centro Diurno di Lissone e della RSD di Muggiò. Contemporaneamente cede gratuitamente i beni strumentali necessari alla conduzione delle attività.

2008 La Fondazione diventa ente gestore del Centro Diurno di Lissone e della RSD di Muggiò.

2010 Presentazione del documento “Carta Etica”. Adesione alla Associazione “Libera”. Approvazione documento 231/01.

2013 Attivazione Servizio SELF



Caratteristiche dell’organizzazione

La Fondazione Stefania Onlus è un ente no profit che gestisce servizi destinati alle persone con disabilità. In particolare nel 2014 ha gestito i seguenti servizi:

Il Centro Diurno di Lissone dove hanno sede: 1 CSE Giovani (per adolescenti), 1 CSE Adulti, un servizio di avvicinamento al lavoro SELF

La Residenza Socio Sanitaria Disabili (RSD) di Muggiò dove vivono 24 persone con disabilità

per un totale di 85 utenti seguiti da 59 operatori dipendenti. Oltre al personale dipendente La Fondazione si avvale dell’apporto di professionisti (medici, psicologi, terapisti..) in rapporto di consulenza. Per quanto concerne l’anno 2014 si evidenzia un sostanziale equilibrio economico nella gestione dei servizi e un margine positivo derivante dalla rendita immobiliare. Dall’analisi del bilancio in forma abbreviata si evidenzia un valore della produzione pari a € 2.498.406 , proventi finanziari e straordinari pari a € 8.102 e costi della produzione pari a € 2.494.351 con un utile di gestione per il 2014 pari a € 12.157

Identità della Organizzazione

Ragione sociale Fondazione Stefania ONLUS

Luogo e anno di costituzione Monza, 2 novembre 2006 Atto notaio Carlo Mussi n. 66653 di rep n. 14421 racc. , registrato 8/11/2006

Statuto in vigore n. 66875 di rep. n. 14589 racc. registrato 01-02-2007

Sede legale Lissone, Via Fabio Filzi 2

Sedi operative

Centro Diurno Lissone, Via Fabio Filzi, 2 Tel 039-2457165 Fax 039- 2453802 [email protected] Direttore: Liliana Casetta

mailto:[email protected]



Residenza Sanitaria Disabili (RSD) Muggiò, Via Buonarroti 13 Tel 039-792975 Fax 039-2144782 [email protected] Direttore: Fabrizio Magani

Contatti

Telefono 039-2457165

Fax 039-2453802

Sito internet www.fondazionestefania.it

e-mail [email protected]

PEC [email protected]

Partita IVA / Codice Fiscale 05482120960

Registro Regionale Persone Giuridiche

DPGR del 26/2/2007 n. 1747 n. registro 2224

Numero Registro imprese 05482120960

Iscrizione Camera di Commercio

REA MB-1852136 (ex MI-1853720)

Codice ATECO Centro Diurno Lissone 889900 RSD Muggiò 873000

Consiglio di amministrazione

Eletto il 26/6/2012 Presidente Chiarella Gariboldi Vice Presidente Carmen Tacconi Consiglieri Mario Riva Tiziano Dassi Maria Luisa Motta

Dati bancari

Centro Diurno Credito Valtellinese IBAN IT 22 M 05216 33270 000000002557 RSD Banca Lecchese IBAN IT 25 E 05015 20400 000000000837

Riferimenti normativi (ESENTE IVA ART. 10 comma 27 ter DPR 633/72) (Esente da bollo ai sensi dell'art. 27 bis dell'allegato B del DPR


http://www.fondazionestefania.it/





642/1972 comma aggiunto dal DLGS 460/97 art. 17 comma 1)

Certificazioni Centro Diurno- Lissone UNI EN ISO 9001:2008 EA: 38f

Accreditamenti Servizi

RSD – Muggiò Autorizzazione al funzionamento: Deliberazione n. 236 del 27/04/2006 ASL n. 3 – Provincia di Milano Accreditamento Regionale Socio-sanitario Residenza Sanitaria Disabili (RSD): deliberazione Giunta Regione Lombardia n. 19873 del 16/12/2004 CD – Lissone CPE 105 e 106 del 24/04/2013 per l’esercizio di due Unità di Offerta CSE

Finalità principali della Fondazione Stefania La finalità principale della Fondazione è lo sviluppo di azioni che favoriscano l’inclusione sociale di persone con disabilità attraverso l’organizzazione di servizi a loro dedicati. Vogliamo sottolineare come sia fondamentale per tutti coloro che lavorano in Fondazione Stefania mantenere, nel proprio agire quotidiano nell'ambito dei servizi, un'attenzione costante sia sulle finalità generali che sugli obiettivi specifici e sui progetti di vita propri di ogni persona che a questi servizi si rivolge. Ci preme sottolineare ripetutamente questo aspetto non per sterile propaganda ma per ferma convinzione che si traduce effettivamente in azione costante. Il coinvolgimento degli operatori nella stesura di tutti i documenti rilevanti (Carta dei Valori in primis), l’impegno continuativo e rilevante nella formazione, le attività interne di verifica e confronto, non sono che degli esempi di come questo credo si concretizzi in azione. Per altri questo impegno sarebbe un costo per noi è un investimento. Tendiamo a condividere con tutti che non ci siamo trovati a vivere in un impresa sociale per caso, ma per scelta cosciente che mira al raggiungimento dell’inclusione sociale di ogni persona che si rivolge a noi, sapendo che il percorso per raggiungerla è ogni volta diverso, è ogni volta un progetto da disegnare ma che comunque non può prescindere dal riconoscimento della persona e dalla professionalità degli operatori.



Altra fondamentale attenzione che l’organizzazione di Fondazione Stefania ha è la costante tensione nel rinnovamento delle azioni che favoriscano il perseguimento dei nostri obiettivi. Nulla è oggi uguale a come era ieri, tutto si modifica in continuazione. Il cambiamento non è più un raro momento di passaggio fra una condizione di equilibrio e l’altra ma è la costante condizione in cui tutti noi viviamo. Se questo è vero per ogni persona, con o senza disabilità, lo è anche per le organizzazioni come la nostra. Da qui la fondamentale necessità di rimettersi continuamente in discussione, di ripensare continuamente a come è meglio svolgere il nostro compito, quali siano i nuovi modi o le nuove attività con le quali l’inclusione può meglio essere perseguita

Sistema di responsabilità organizzativa Fondazione Stefania, nel pieno rispetto delle disposizioni del D.Lgs. 231/2001 ha introdotto un sistema di prevenzione, gestione e controllo articolato in tre principali strumenti:

1. un Modello di organizzazione e gestione, nel quale si declinano le disposizioni interne per assicurare comportamenti responsabili,

2. un Codice di comportamento (carta dei valori), 3. l’Organismo di vigilanza (OdV): tale struttura, autonoma, indipendente, competente e

autorevole, ha il compito di monitorare il sistema di responsabilità organizzativa. Considerando che la Fondazione Stefania e l’Associazione Stefania hanno organi di governo composti da persone che non hanno un rapporto di lavoro dipendente con i due enti, si è deciso di affidare ad un comitato composto da consiglieri delle due organizzazioni (supportati da un esperto esterno) le funzioni attribuite dalla legge all’organismo di vigilanza.

Gli strumenti già in uso sono i seguenti:

o Statuto e regolamenti interni; o Documento programmatico sulla sicurezza (81/2008); o Documento sulla privacy (196/2003); o Documento sull’accreditamento sociosanitario per il Centro Residenziale di

Muggiò (delibera relativa alla definizione della unità di offerta RSD - d.g.r. 12620 del 7 aprile 2003)

o Certificazione di qualità UNI EN ISO9001:2008 per il Centro Diurno di Lissone; o Carte dei servizi (legge 328/2000); o Carta dei valori (decreto legislativo 231/2001); o Bilancio sociale che la Fondazione redige annualmente;



Assetto Istituzionale Forma giuridica Fondazione ONLUS iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche private al numero 2224 su disposizione del Presidente della Regione Lombardia con decreto n. 1747 del 26/2/2007. Organi istituzionali della Fondazione

a ) il Consiglio di Amministrazione; b) il Presidente; c) il Vice Presidente d) il Revisore dei Conti; e) i Direttori delle sedi dei servizi.

Modalità di nomina Il Consiglio di Amministrazione è composto da 5 membri, compreso il Presidente e il Vice Presidente, che sono nominati dall'Assemblea dei Soci dell'Associazione Stefania Onlus con sede in Lissone (MI), via Fabio Filzi n. 2, Codice Fiscale 85038120151, ente di volontariato riconosciuto con Decreto del Presidente della Regione Lombardia in data 11 marzo 1981, iscritta al Registro delle Persone Giuridiche Private tenuto dalla Regione Lombardia in data 7 aprile 2001 al n. 222, iscritto nel Registro Generale del Volontariato al n.196 con decreto n. 50486 del 11/04/1994 della Regione Lombardia. Amministratori in carica Chiarella Gariboldi – Presidente – prima nomina 2/11/2006 - ultima nomina 26/6/2012 - durata carica: 3 anni Carmen Tacconi – Vice Presidente - prima nomina 2/11/2006 - ultima nomina 26/6/2012 -- durata carica: 3 anni Mario Riva – Consigliere - prima nomina 2/11/2006 - ultima nomina 26/6/2012 - durata carica: 3 anni Tiziano Dassi – Consigliere -- prima nomina 2/11/2006 - ultima nomina 26/6/2012 - durata carica: 3 anni Maria Luisa Motta - Consigliere- prima nomina 26/6/2012 - durata carica: 3 anni. Legale rappresentante Dottoressa Chiarella Gariboldi. Poteri del Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è l'organo di indirizzo della Fondazione ed assume le proprie decisioni su qualsiasi argomento inerente l'ordinaria e la straordinaria amministrazione. Numero di sedute del Consiglio Nel 2014 il consiglio della Fondazione si è riunito 4 volte. Compensi amministratori Non vengono corrisposti compensi agli amministratori e alle cariche istituzionali. Revisore dei conti Il revisore dei conti , Dott. Daniele Mariani , è regolarmente iscritto all’albo dei Revisori. Non percepisce alcun compenso in quanto eroga la sua attività sotto forma di volontariato.



Reti Rete dell’Associazione Stefania La Fondazione è parte della rete promossa dalla Associazione Stefania di cui fanno parte anche le cooperative sociali “Donghi”, “Azalea” e “La Bottega”, oltre alla Polisportiva Sole. Tutti i soggetti della rete hanno sede a Lissone e sono stati fondati dalla Associazione Stefania. Scopo della rete è garantire una vasta gamma di interventi a favore di persone con disabilità psichica promuovendo, allo stesso tempo, forme di solidarietà, coordinamento e sostegno tra gli enti. Forum del III settore La Fondazione Stefania ONLUS nel 2008 ha aderito ufficialmente al Forum del III settore di Monza e Brianza, al Tavolo Disabilità del Piano di Zona di Carate Brianza e del Piano di Zona di Desio. Coordinamento di Libera Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. La Fondazione Stefania aderisce al coordinamento dal 2012. Coordinamento dei CSE e degli SFA della provincia di Monza e Brianza La Fondazione Stefania aderisce al Coordinamento degli SFA e CSE della provincia di MB di cui fanno parte tutte le unità d’Offerta della provincia con lo scopo di confrontarsi ed elaborare pensieri innovativi nella gestione di servizi per le persone con disabilità. Piani di zona La Fondazione Stefania partecipa ai tavoli tematici dei PdZ di Monza, Carate e Desio e al tavolo di Sistema del PdZ di Carate.



L’organigramma di Fondazione Stefania

I servizi

IL CENTRO DIURNO Il Centro Diurno offre interventi educativi/formativi/ricreativi organizzati a seconda delle caratteristiche della persona con disabilità e della sua età, in convenzione con i Comuni e in adempimento delle disposizioni della Regione Lombardia.

1. Il Centro Socio Educativo Giovani è articolato in 2 servizi: Servizio Autonomia - Rivolto ad adolescenti con disabilità psico-intellettiva media e grave, ridotte competenze comunicative e/o difficoltà motorie, che hanno bisogno di essere aiutati ad imparare a:

stare con gli altri (partecipare in modo consapevole; rispettare le esigenze, i tempi, le difficoltà dell’altro)

utilizzare le proprie risorse (acquisire una attitudine operativa, comunicare in modo funzionale, chiedere e dare aiuto)

CSE GIOVANI

CSE ADULTI

Segreteria Amministrativa

Servizio infermieristico

DIREZIONE CENTRO DIURNO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

e PRESIDENTE

DIREZIONE RSD

Responsabile Medico

Operatori area socio -

educati va

Segreteria Amministrativa


educativa


assistenziale


educativa

Servizio riabilitativo

Medici Collaboratori

Psicologo

Autista manutentore

SERVIZI GENERALI in outsourcing (Sod exo)

- pulizie e sanificazione - lavanderia interna - ristorazione

Responsabile Sistema Qualità

Centralino


educativa

Coordinatore Servizio

Autonomia

Coordinatore Servizio

Formazione

Psicopedagogista Psicologo,

Consulenti tecnici

Coordinatori Gruppi

professionali

Coordinatore Servizio AdHoc

Coordinatore

Servizio SELF

SELF

Operatori area

socioeducativa



Servizio Formazione - Rivolto ad adolescenti e giovani con disabilità intellettiva o psicofisica di grado lieve o medio, in possesso di licenza media, che hanno ancora bisogno di essere aiutati a:

Sviluppare una percezione fondata e positiva delle proprie capacità e possibilità

Costruire un modo più evoluto di relazionarsi con gli altri

Migliorare la propria disponibilità a conoscere, ad imparare, a responsabilizzarsi attraverso un’adeguata personalizzazione del percorso

In appendice un approfondimento sulle attività del servizio nel 2014

2. Centro Socio Educativo Adulti Servizio AdHoc - Per adulti con disabilità intellettiva e/o psico-fisica medio/grave a rischio di isolamento sociale. Il servizio può accogliere anche persone con discreta dotazione intellettiva che presentano gravi limitazioni fisiche e comunicative.

In appendice un approfondimento sul laboratorio di fotografia del servizio nel 2014

3. Servizio sperimentale SELF Servizio Educazione Lavoro Fondazione

SELF è un servizio educativo-formativo di recente costituzione; si aggiunge ai 3 servizi che Fondazione Stefania svolge da più di 20 anni nel Centro Diurno di v. Filzi a Lissone (Formazione; Autonomia; Servizio Ad hoc). La sede operativa di SELF è presso la Coop. Soc. “La Bottega” in via Confalonieri 5 a Lissone. SELF si avvale degli spazi e dei laboratori della cooperativa per lo svolgimento delle attività educativo-formative descritte nel presente documento.

SELF è un servizio rivolto ad utenti giovani adulti (fascia di età: 18-30 anni – si possono considerare casi particolari con età oltre i 30, ma non oltre i 40), persone con disagio personale-relazionale, anche con disabilità intellettiva e/o psicofisica, che faticano a definirsi rispetto ad una prospettiva lavorativa e, più in generale, rispetto al ruolo di cittadino con propri livelli di autonomia e di responsabilità. SELF è pensato specificamente per persone che hanno già compiuto esperienze formative post-obbligo, nell’ambito di Fondazione Stefania o altrove, che si dimostrano ancora immature rispetto ad una prospettiva di inserimento lavorativo. I percorsi di SELF permettono di comprendere se sussistono – e in che misura - effettive possibilità di evoluzione della persona verso una convinta assunzione di un ruolo lavorativo (da svolgere in normali ambienti di lavoro piuttosto che in ambiti operativi con vari livelli di protezione).

4. I progetti che portano un valore aggiunto A SPASSO CON GLI AMICI Continua il progetto, nato in collaborazione con l’Associazione “Noi per loro” e portato avanti dalla Coop. Solaris, che si propone di dare risposte concrete al bisogno di sollievo delle famiglie con un grave carico assistenziale ma anche al bisogno di benessere e integrazione di persone con grave disabilità attraverso l’offerta di un “prolungamento delle attività del CDD di Lissone ” il venerdì pomeriggio (giorno in cui le attività terminano alle 13.00).



ARTE È INTEGRAZIONE Continua il percorso con la scuola Rodari di Macherio e la Scuola Moro di Lissone Il progetto ha l’ambizione di diventare un’offerta stabile, rivolta alle scuole elementari e occasione di arricchimento e scambio per i nostri servizi.

PUNTO A CAPO Progetto promosso dalla coop Spazio Giovani e finanziato dalla Fondazione Cariplo per sviluppare coesione sociale nel territorio del quartiere ex ls1 di Lissone. La Fondazione partecipa come partner del progetto e ha curato in particolare un’azione in collaborazione con la scuola Buonarroti per sviluppare

cultura dell’inclusione sul modello di Arte è Integrazione. BABEL – PORTE APERTE

Una realtà come il Centro Diurno ha la necessità, insita nel proprio essere, di proporsi come risorsa per il territorio in un gioco di sinergie che fa crescere tutta la comunità. Secondo questo principio, negli ultimi anni si sono attivate collaborazione con associazioni, scuole, cooperative del territorio per l’uso dei locali del Centro Diurno in modo da farne un luogo vivo e solidale. …anche attraverso l’uso dei social network

Tempo ExtraOrdinario Il Centro Diurno cerca di cogliere ogni opportunità per vivere esperienze in esterno, spesso in collaborazione con l’Associazione Stefania e il gruppo dei volontari di Tempo Libero. L’obiettivo è quello di strutturare un’offerta definita di tempo libero anche per persone con una fragilità importante.



ATM Animazione Spazio Temporale e Coro In-Cantare Tra le attività del Centro Diurno che intendiamo sviluppare ci sono i laboratori Teatrali e Musicali che potrebbero diventare una bella occasione per tutti di praticare queste arti espressive. Per il momento sono delle attività trasversali ai servizi e aperte anche ad alcuni esterni, ma producono interessanti manifestazi

oni, come ad esempio lo spettacolo presentato agli studenti dell’Università della Bicocca sui temi dell’identità e della discriminazione. Grande seguito anche per lo spettacolo di Ippolito Insopportabile presentato a Palazzo Terragni. I nostri attori affrontano con grande serietà l’impegno della presentazione al

pubblico. Il laboratorio Musicale del Sound Beam è stato inoltre presentato alla rappresentanza del Consiglio Regionale che ci ha fatto visita in un percorso di conoscenza delle eccellenze lombarde. Nella foto, i consiglieri attenti alla spiegazione del funzionamento dello strumento.

PERCORSI DI INSERIMENTO AL LAVORO Quest’anno uno dei percorsi di avvicinamento al lavoro promossi direttamente dal Servizio Formazione è sfociato in un inserimento lavorativo stabilizzato con l’assunzione della stagista. Da anni la Fondazione collabora con la coop La Bottega e con il Consorzio Comunità Brianza per organizzare percorsi di inserimento lavorativo o avvicinamento ad esperienze di lavoro con finanziamenti della provincia di Monza e Brianza nell’ambito del Piano Lift.



PROGETTO “24 ore” È stato consolidato il progetto sperimentale per persone con disabilità adulte finalizzato a favorire un avvicinamento a contesti di vita indipendenti. L’attività prevede che una volta al mese alcuni utenti non rientrino a casa al termine dell’attività del Servizio adHoc, ma si rechino, insieme agli educatori, a fare la spesa, per poi cucinare insieme utilizzando un appartamento della cooperativa sociale Solaris,. Qui si passa la serata in compagnia e al mattino si torna al Servizio Adulti per le attività previste.

LA RESIDENZA SOCIO-SANITARIA PER PERSONE CON DISABILITA’ La RSD si configura come un servizio residenziale per persone con grave e gravissima disabilità e rientra tra i servizi socio-sanitari accreditati dalla Regione Lombardia, in riferimento alla DGR n. 12620/2003. Ha una capacità di 24 posti letto (Vedi Carta dei Servizi RSD sul sito www.fondazionestefania.it) Nella RSD vengono garantite alle persone residenti:

- prestazioni ad elevato grado di integrazione sanitaria,

- programmi individualizzati,

- attività socio-educative e riabilitative,

- proposte ludico-ricreative,

- attività di coinvolgimento e supporto per le famiglie.

Al 31 dicembre 2014 vivono stabilmente presso la RSD 24 persone con grave disabilità sia di tipo motorio che della sfera cognitiva.

Le attività per le persone residenti sono diversificate in relazione ai progetti socio-educativi individualizzati (PEI), definiti a partire dalle caratteristiche individuali, dai bisogni, dagli interessi e dalle risorse personali di ognuno.

Allo stesso modo per ogni persona residente è predisposto un Piano Assistenziale Individualizzato (PAI): scopo dell’intervento assistenziale è infatti il prendersi cura della persona nel modo più individualizzato possibile, partendo dalla convinzione che ognuno ha capacità, bisogni e ritmi diversi che debbono essere rispettati perché l’intervento sia un qualificato “prendersi cura” e non un generico “curare”. L’obiettivo principale alla base dell’intervento assistenziale, quindi, è quello di mantenere e potenziare, là dove ciò sia possibile, le abilità individuali di ciascuno, nel rispetto delle autonomie presenti, in quei momenti della giornata che riguardano in particolare l’igiene personale ed il pasto.

I progetti socio educativi e i piani assistenziali individualizzati vengono periodicamente aggiornati e rivalutati dall’équipe della RSD.

All’interno del centro residenziale vengono realizzate attività in piccolo gruppo e in rapporto individuale, con particolare attenzione sia alla dimensione della vita quotidiana in casa (supporto e mantenimento di piccole autonomie, laboratorio di cucina, laboratorio di coltivazione dell’orto), che alla dimensione creativo-espressiva e all’area cognitiva.

Parallelamente si garantiscono alle persone residenti le necessarie attività riabilitative e psico-

http://www.fondazionestefania.it/



motorie, con trattamenti riabilitativi individualizzati e attività mirate in piscina, oltre a momenti di attività di piccolo gruppo in palestra.

Per alcuni dei residenti, in riferimento sempre ai progetti individualizzati specifici, sono attivi:

- percorsi di Pet Therapy in collaborazione con le operatrici dell’Associazione Spazio per Noi,

- un laboratorio di teatroterapia in collaborazione con l’associazione Centro Studi Politeama di Varedo.

Di fondamentale importanza nelle attività proposte alla persone residenti è l’apertura verso l’esterno. Per questo motivo vengono utilizzate il più possibile le normali risorse del territorio per la realizzazione di attività socio-educative esterne, proposte di vacanze e soggiorni climatici, attività per il tempo libero e di socializzazione.

Per due persone con grave disabilità residenti in RSD è proseguito un progetto per il mantenimento della necessaria continuità di rapporti significativi e di garanzie educativo-relazionali, complementari a quelle offerte dal centro residenziale, in una positiva dimensione di inclusione e integrazione con il territorio. Tale progetto, oggetto di una specifica convenzione tra Fondazione Stefania Onlus e la Cooperativa Sociale Solaris, prevede la partecipazione di persone residenti presso la nostra RSD ad attività socio-educative mirate in rapporto 1:1 presso il CDD di Lissone per complessive 25 ore settimanali.

La possibilità di sperimentare, frequentando spazi e servizi esterni al centro residenziale, realtà diverse da quella quotidiana e domestica vissuta presso la RSD, ha permesso fin qui di verificare risultati molto positivi in termini di utilità e beneficio per le persone con gravi disabilità coinvolte in queste esperienze, nel rispetto degli specifici intenti e degli obiettivi propri del servizio residenziale.

Le persone destinatarie dei Servizi Chi frequenta il Centro Diurno Il Centro Diurno è frequentato da: i Giovani che necessitano di un percorso progettuale a tempo, finalizzato al successivo inserimento nel contesto sociale del territorio. Ad essi è rivolto il C.S.E. Giovani che è strutturato come una vera e propria “scuola superiore per ragazzi con disabilità”. A persone giovani è inoltre rivolto il Servizio Self anche se l’età dei frequentanti per ora è ancora condizionata dall’accompagnamento di percorsi preesistenti. gli Adulti per i quali è prioritario un percorso individuale personalizzato finalizzato alle autonomie individuali. Ad essi è rivolto il C.S.E. Adulti che persegue anche lo sviluppo degli interessi e delle attività nel tempo libero.



Ogni anno il Centro Diurno dimette per raggiungimento degli obiettivi concordati e accompagna verso altre strutture un numero consistente di persone con disabilità, in prevalenza giovani. Ogni anno, parallelamente, vengono inseriti nei servizi nuovi giovani che intraprendono il loro percorso con una prima fase di osservazione e definizione degli obiettivi. I percorsi individuali sono variabili a seconda delle esigenze personali anche se, statisticamente, la frequenza varia dai 3 ai 5 anni per il CSE Giovani. Per quanto riguarda il Servizio Ad Hoc CSE Adulti, il tempo della frequenza è maggiore, anche se la caratteristica principale del servizio è quella di personalizzare l’orario individuale sulla base del percorso di ogni persona, con variazioni significative da rivedere ogni anno. Questa organizzazione risulta molto funzionale alle esigenze delle persone che frequentano il centro, anche se comporta una notevole fatica gestionale dovuta a:

La necessità di prevedere anticipatamente flessioni o incrementi del numero di persone da seguire e quindi un continuo adeguamento dell’organico

La necessità di lavorare costantemente sui singoli inserimenti, tutti diversi e tutti potenzialmente critici.

L’incremento di quest’anno è dovuto sia all’introduzione del servizio self, sia ad un incremento generale della frequenza dei servizi



Complessivamente i Servizi del Centro Diurno accolgono 61 persone.



Chi abita la RSD Al 31 dicembre 2014 sono residenti in RSD 24 persone, 11 donne e 13 uomini: tutti presentano un quadro di insufficienza mentale grave, cui si aggiunge in alcuni casi una condizione di disabilità fisica più o meno grave.

donne

46%

uomini

54%

persone in RSD - suddivisione per genere

L’età va dai 29 ai 64 anni, con un’età media di circa 47 anni.



Significativi i tempi di permanenza: 11 dei residenti vivono in RSD fin dalla fase di apertura del servizio (1991), altre 8 persone sono entrate più di 10 anni fa. Dal 2004 fino al 2011 non ci sono state altre accoglienze, 2 nuovi residenti sono stati accolti nel 2013 e nessuno nel 2014.

Per molti dei residenti gli anni trascorsi in RSD rappresentano quindi un arco di vita molto significativo, durante il quale è stato possibile garantire a queste persone la continuità delle cure e delle relazioni, quindi la familiarità ed il “fare casa”, permettendo inoltre agli operatori del servizio di sviluppare una approfondita conoscenza della persona, delle sue esigenze e dei suoi bisogni (sanitari, assistenziali, socio-educativi e relazionali) come delle sue risorse, capacità ed emozioni. Allo stesso tempo la RSD ha comunque mantenuto negli anni una sua vocazione all’accoglienza, cercando nei limiti del possibile di permettere a persone con grave disabilità di trovare risposta al proprio bisogno di residenzialità e di cura. Nel 2014 Accoglienze e lista d’attesa Nel corso dell’anno 2014 abbiamo ricevuto e valutato complessivamente 11 richieste di inserimento, alcune delle quali anche con particolari caratteristiche di urgenza, a cui però, per mancanza di posti disponibili, non si è riusciti a dare una adeguata risposta in termini di accoglienza. Dei nominativi segnalati, a seguito di opportuna valutazione circa l’adeguatezza della nostra struttura alle situazioni personali ed ai bisogni di tipo sanitario ed assistenziale espressi, 2 persone sono state inserite nella lista d’attesa. Al 31/12/2014 sono in lista d’attesa 11 persone.



L’alto numero persone con grave disabilità in lista d’attesa per un inserimento, in relazione alla effettiva disponibilità di posti letto nella nostra struttura, rappresenta ormai una costante degli ultimi anni ed è a nostro avviso un segnale di un bisogno costantemente presente sul territorio.

Quadro di fragilità In riferimento alla classificazione SIDI definita dalla Regione Lombardia, sono presenti in RSD:

18 residenti (12 non deambulanti, di cui 3 che utilizzano in modo parzialmente autonomo la carrozzina) in classe 1, che definisce la condizione di maggiore fragilità, con maggiori necessità dal punto di vista sanitario e assistenziale,

2 residenti in classe 2, 4 residenti in classe 4

cl. 175%

cl. 28,3%

cl. 416,7%

persone in RSD - classi di fragilità (SIDI)

0

2

4

6

8

10

12

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

personein lista

lista d'attesa RSD



Le persone residenti in RSD costituiscono quindi un gruppo articolato e complesso dal punto di vista del quadro di patologia e delle autonomie presenti, con una netta preponderanza delle situazioni di grave compromissione sul piano sia cognitivo sia motorio, e forte rilevanza dei bisogni anche di carattere sanitario. Dal punto di vista delle specificità del servizio, ciò significa soprattutto:

- un alto livello di esperienza nella gestione di situazioni personali complesse, sia dal punto di vista sanitario e assistenziale che sul piano socio-educativo e relazionale,

- la presenza di un’équipe multidisciplinare e multi professionale con un alto livello di integrazione, in grado di farsi carico con competenza ed in modo non parcellizzato dei bisogni propri delle diverse dimensioni della vita delle persone con gravi disabilità,

- la necessità di articolare proposte ed interventi in riferimento a progetti fortemente individualizzati, pur mantenendo una dimensione comunitaria e di attività in cui sperimentare e sviluppare relazioni in piccolo gruppo.

Le persone che lavorano in Fondazione Stefania Il personale dipendente La Fondazione ha un totale di 59 dipendenti.

Fondazione

Stefania

Centro diurno RSD

31/12/2012 56

28 28

31/12/2013 56

29 27

31/12/2014 59

29 30



età <30 30-40 40-50 >50 totali

CD 0 11 12 6 29

RSD 3 6 8 13 30

totali 3 17 20 19 59



anzianità <5 da 6 a 10 da 11 a 15 >16

CD 5 13 4 7 29

RSD 8 11 1 10 30

totali 13 24 5 17 59

tipo contratto T.I. T.D.*

CD 27 2 29

RSD 25 5 30

totale 52 7 59

*Aumento nel 2014 dei contratti a tempo determinato a seguito sostituzioni di maternità

% tipo contratto T.I. T.D.

CD 93,10% 6,90%

RSD 83,33% 16,67%

Fondazione Stefania 88,14% 11,86%



Conciliazione casa - lavoro

Questi dati dimostrano la disponibilità ad andare incontro alle esigenze delle persone che lavorano per la Fondazione. Inoltre nel 2014 è stato attuato un progetto finanziato dalla Regione Lombardia sulla conciliazione casa –famiglia (Bando Welfare aziendale) che ha dato la possibilità ai lavoratori di accedere a cure fisioterapiche, di avere servizi per l’accudimento dei figli durante le chiusure scolastiche e assistenza per lo studio sempre dei figli dei lavoratori.

Il dato emergente più importante, previsto negli obiettivi del progetto, è stata la drastica riduzione di giorni di malattia utilizzati dai dipendenti.

Malattia 2014 2013 2012 2011 2010

tot giorni malattia 364 465 495 478 480

n° dip 59 56 56 55 55

media giorni per dipendente

6.17 8.3 8,84 8.69 8,73

Nessun contenzioso in materia di lavoro



Valori delle retribuzioni dipendenti Viene applicato integralmente il contratto UNEBA nazionale integrato a livello regionale con un premio di risultato pari al 3% della retribuzione lorda annua. Compensi professionali Nel 2014 sono stati erogati i seguenti compensi professionali:

Lavoratori a progetto e occasionali € 11.612

Consulenti (medici, psicologi, fisioterapisti, formatori) € 98.300 Salute e sicurezza La Fondazione è in regola con gli adempimenti relativi alla sicurezza. Non ha subito sanzioni né ha aperto contenziosi. Infortuni

Infortuni 2014 2013 2012 2011 2010

CD 0 1 0 0 0

RSD 0 0 0 0 0

giorni 0 15 0 0 0

Formazione del personale La Formazione è tradizionalmente un impegno importante e fondamentale per Fondazione Stefania. La formazione ha un costo che si esprime sia in ore sottratte alla normale attività, sia in spese vive determinate dalle tariffe dei docenti e dalle quote di iscrizione ai corsi stessi. Nel tempo, Fondazione Stefania per riconciliare per quanto possibile la volontà di investimento con la necessità di risorse economiche, ha sperimentato e sviluppato una sua strategia di gestione delle problematiche formative che si è rivelata efficace. Innanzitutto abbiamo aderito alle offerte formative della Provincia di Monza e Brianza che si sono rivelate di ottima qualità e che sono gratuite. Inoltre attingiamo ai fondi regionali per la formazione (legge 236) che ci consentono di coprire parte della spesa formativa. Da ultimo Fondazione ha aderito al Fondo interprofessionali di formazione (FONCOOP) che consente di avere un ritorno in termini di finanziamento delle attività formative. Purtroppo, aderire a fonti di finanziamento esterne ci espone ai tempi e alle modalità dettati dai bandi stessi e determina fluttuazioni non omogenee nella fruizione delle attività di formazione. Per questo motivo, si notano importanti differenze tra un anno e l’altro nell’attività formativa. Trattandosi, però, di formazione continua e considerando la stabilità nel tempo degli operatori della Fondazione, si ritiene comunque funzionale utilizzare questo tipo di risorse.



Nel 2014 si sono realizzati tutti i corsi obbligatori relativi alla sicurezza oltre a corsi sull’organizzazione e sulle nuove normative

Collaboratori e Consulenti Sia per il Centro Diurno che per la RSD il lavoro del personale assunto con contratto dipendente è normalmente integrato e sostenuto dal lavoro di collaboratori e consulenti che portano specifiche competenze funzionali ad arricchire specifiche attività. Talvolta le persone a collaborazione integrano il personale dipendente nella attuazione di progetti realizzati con finanziamenti specifici. Per quanto riguarda la RSD, nel 2014 sono stati presenti con contratto di collaborazione professionale:

1 medico responsabile assistenza medica agli ospiti 396 ore

1 medico collaboratore assistenza medica agli ospiti 3336 ore

1 medico fisiatra attività di consulenza specialistica e di formazione del personale 47 ore

1 medico neurologo attività di consulenza specialistica e di formazione del personale 22 ore

1 psicologa, supporto all’èquipe e alle famiglie 104 ore

2 fisioterapisti attività riabilitative 1059 ore

Per la gestione di alcune attività si sono inoltre attivate collaborazioni con realtà di specifica competenza, i cui tecnici e operatori si sono affiancati al personale della Fondazione e/o hanno gestito direttamente alcuni momenti di laboratorio e interventi mirati con le persone residenti presso la RSD:



attività di teatro-terapia 40 ore

attività motoria in acqua 70 ore

attività mirate presso CDD 893 ore

attività di pet therapy 35 ore

Il Centro diurno si avvale della collaborazione di tre psicologi.

Il gruppo dei volontari La nostra storia testimonia l’importanza che riveste per noi il mondo del Volontariato. Possiamo affermare che la nostra è un’esperienza che nasce e che ha le sue profonde radici nel mondo e nell’idea del volontariato. Nel tempo sono poi state prese delle decisioni organizzative rivolte a rendere più trasparenti ed efficienti le strutture. A fronte di queste decisioni oggi Fondazione Stefania non dispone di un proprio gruppo interno istituzionale di Volontari, ma si appoggia alla Associazione Stefania per l’utilizzo dei suoi volontari all’interno delle attività dei 2 centri. Nel 2014 operavano presso le nostre strutture:

9 volontari presso il Centro Diurno

3 volontari presso la RSD Associazione Stefania mette a disposizione di Fondazione questa risorsa non in modo generalista e scarsamente qualificato ma su idee, progetti, attività ed obiettivi ben individuati, condivisi e strettamente monitorizzati. La professionalità che si attribuisce a questa presenza è confermata dal fatto che la presenza dei volontari di Associazione nelle attività di Fondazione è regolamentata da una Convenzione sottoscritta dai legali rappresentanti delle due organizzazioni. Nell’ottica di collaborazione con le realtà del volontariato e di realizzazione di occasioni di inclusione sociale, un gruppo di ospiti della RSD partecipa alle iniziative del “gruppo amici del Sacro Cuore” di Monza (ritrovi nei fine settimana e/o brevi soggiorni in montagna), mentre altri partecipano alle vacanze organizzate per il periodo estivo dall’UNITALSI. Per Fondazione Stefania i volontari sono una “risorsa aggiuntiva” finalizzata all’aumento della qualità finale del servizio. Nessun ruolo operativo previsto nell’ambito della prestazione di servizi è coperto da un volontario, ma quest’ultimo è sempre in affiancamento alle strutture di Fondazione.

Gli outsourcer Al fine di qualificare e rendere maggiormente efficienti i propri servizi Fondazione Stefania si avvale anche di soggetti, con competenze su specifiche attività, alle quali affida compiti specifici nella forma e sotto il controllo di contratti di appalto.



Più in particolare sono affidati ad aziende esterne:

- il servizio infermieristico in appalto alla cooperativa Assistenza Brianza, prevede la copertura dei turni del personale infermieristico 24 h su 24 tutti i giorni dell’anno, festivi compresi, con compiti di gestione del servizio infermieristico, nel rispetto della normativa relativa all’accreditamento della RSD, nonché della Carta del Servizio e del Regolamento interno della struttura, con specifico riguardo alla parte relativa alle procedure d assistenza all’ospite e di servizio sanitario e parasanitario. La presenza di un coordinatore infermieristico della cooperativa Assistenza Brianza garantisce sia l’efficace collegamento con i medici e le altre figure professionali della RSD, sia adeguate modalità di controllo circa il corretto svolgimento delle attività dell’area infermieristica.

- Il servizio di pulizie e lavanderia In appalto a SODEXO Italia SpA, garantisce lo svolgimento delle attività quotidiane di pulizia e sanificazione dei locali della RSD, nonché degli interventi di risanamento periodici previsti dal programma annuale specificamente predisposto. Garantisce inoltre il funzionamento del servizio di lavanderia interna per i capi di abbigliamento degli ospiti della RSD, con personale addetto presente 5 giorni alla settimana. La presenza di una coordinatrice del personale di pulizia della SODEXO Italia SpA garantisce sia l’’efficace collegamento le figure di coordinamento della RSD, sia adeguate modalità di controllo circa il corretto svolgimento delle attività di pulizia e lavanderia.

- Il servizio fornitura pasti In appalto a SODEXO Italia SpA, garantisce lo svolgimento la fornitura quotidiana dei pasti per gli ospiti della RSD. La scelta del menu giornaliero viene effettuata sulla base di una diversificata offerta della ditta fornitrice e supervisionata dal medico della RSD per quanto riguarda le esigenze nutrizionali degli ospiti e le diete individualizzate; sono previsti due diversi menù tipo (estivo e invernale) articolati su quattro settimane.

- Il servizio di lavanderia esterna con la ditta Komet per l’uso e il lavaggio di tutta la

biancheria piana. Il costo totale per prestazioni in outsourcing nell’anno 2014 è stato di € 441.541,44 (servizio infermieristico € 196.495,80 – appalto pulizie e lavanderia interna € 111.875,62 – servizio forniture pasti € 91.709,74 – lavanderia esterna € 41.460,28) con un’incidenza del 27,5% sui costi totali della RSD.



Il territorio Fondazione Stefania fornisce servizi a persone che provengono dai seguenti ambiti territoriali.

R

Centro Diurno



Riclassificazione del conto economico

“Trasparenza” L

Per noi Trasparenza ha precisi significati. E’ innanzi tutto rispetto delle normative e le disposizioni di Legge,

unito alla garanzia di un utilizzo corretto e sostenibile delle risorse economiche disponibili. Non può prescindere da un costante “rendere conto” delle attività svolte sia a livello pubblico che

privato: dire con chiarezza gli obiettivi che si vogliono raggiungere e su quali progetti si investe,

dare conto delle risorse proprie, delle risorse che provengono dalle famiglie, delle risorse pubbliche e delle risorse raccolte attraverso donazioni.

Infine Trasparenza è il rispetto del lavoro. Applicare un contratto collettivo nazionale di settore, privilegiando rapporti di lavoro stabili e riconoscendo l’apporto individuale dei lavoratori.

Relazione Economico/Finanziaria

Patrimonio netto 2014



€ 766.823

€ 750.793

€ 733.192

Così composto: Così composto: Così composto:

Patrim. Dotazione € 619.012



Patrimonio netto € 60.416



Patrim. Disponibile € 87.395 Patrim. Disponibile € 71.365

Patrim. Disponibile € 53.764

Il patrimonio di dotazione della Fondazione è composto da 1 immobile donato dalla Associazione Stefania in sede di costituzione della Fondazione il cui valore è stato valutato nel 2007 con perizia depositata. L’immobile produce una rendita annuale da affitti. Il patrimonio netto è costituito dai beni strumentali donati dalla Associazione Stefania in occasione della cessione delle attività. Il patrimonio disponibile è costituito dagli utili accantonati negli anni . E’ una risorsa per i progetti futuri o per far fronte a particolari criticità.



Analisi dei Ricavi

Le entrate complessive della Fondazione nel 2014 ammontano a € 2.506.674 e sono così suddivise:

Complessivamente i ricavi provenienti dalle amministrazioni pubbliche tramite convenzioni e contributi hanno un incidenza dell’ 85,96 % sul totale dei ricavi.

Servizio

Contributo regionale sanitario

ASL /

Contributo regionale

CSE Comuni

Utenti per rette e

contributi

Proventi finanziari e oblazioni

Da altri enti per

progetti e coll.

Rilascio fondi

TOTALE

Sede 28.465 28.465

RSD 918.794

446.948 236.385 4726 1.606.853

Centro Diurno

10.014 729.338 49.976 14.421 67.607 871.356

TOTALI 918.794 10.014 1.176.286 286.361 47.612 67.607 2.506.674



Analisi dei Costi I Costi complessivi 2014 ammontano a € 2.494.517 così suddivisi

Servizi ammnistr.,

collaboraz. ,

Servizio consulenze

Sede 14.313 2.139 16.452

RSD 804.589 109.128 627.221 30.058 1.000 34.811 1.606.807

Centro Diurno 643.691 42.949 141.875 13.990 11.900 16.853 871.258

Totale 1.448.280 152.077 783.409 44.048 12.900 53.803 2.494.517

Personale

dipendenteSpese generali e outsourcing Utenze

Accantonam.

fondiAmmortam. TOTALE



Risultato d’esercizio

2014 2013 2012

€ 12.157 € 16.030 € 17.601

Composizione risultato di esercizio

Esercizio 2014 Esercizio 2013 Esercizio 2012

Risultato Fondazione* € 12.010 € 15.710 € 16.235

Risultato RSD** € 47 € 146 € 210

Risultato CD** € 100 € 174 € 1.156

Risultato di esercizio complessivo

€ 12.157 € 16.030 € 17.601

(*) avanzo derivante dalla rendita immobiliare del patrimonio di dotazione. (**) risultati dei centri di costo.



Rette applicate RSD Muggiò

Le retta della RSD è passata nel 2014 da €73,50 a € 76,00, con un incremento pari al 3,4% a seguito adeguamento del contratto di lavoro. È da tenere presente, nel considerare gli incrementi della retta sociale applicata, che le remunerazioni a carico del Fondo Sanitario Regionale per le prestazioni di carattere sanitario erogate dalla RSD risultano invariate dal 2010. Centro Diurno



Andamento della retta comprensivo della restituzione del contributo ex-circolare 4 Regione Lombardia Le rette del Centro Diurno hanno subito un aumento non superiore all’indice ISTAT di inflazione a partire dal 2011. Inoltre, quando risulta possibile, viene restituito ai comuni e alle famiglie l’avanzo di gestione derivante dal contributo regionale della circolare 4 a sostegno dei servizi CSE.

- anno 2009 restituzione del 5,7% della retta - anno 2010 restituzione del 2% della retta - anno 2011 nessuna restituzione (aumento del 2% sull’anno scolastico 2011/2012) - anno 2012 contributo erogato direttamente ai comuni e alle famiglie

(aumento del 2% sull’anno scolastico 2012/2013) - anno 2013 nessuna restituzione (aumento del 2% sull’anno scolastico 2013/2014) - anno 2014 restituzione del 2% della retta ai comuni e alle famiglie

(aumento del 3% a seguito rinnovo del contratto di lavoro)

Analisi dei fondi

La decisione di accantonare dei fondi è determinata dalla necessità che ogni servizio possa avere delle riserve alle quali attingere in situazioni di difficoltà e/o emergenza economica. Per questo motivo, a fronte degli utili di gestione dei centri di costo, una parte viene accantonata per le esigenze dello stesso servizio. A dicembre 2014, dopo gli accantonamenti e/o il rilascio operati nell’anno , risultano in bilancio i seguenti fondi: Per il Centro Diurno Fondo rischi automezzi CD € 5.679,33 Fondo ammodernamento immobile CD € 6.175,43 Fondo rinnovamento tecnologico CD € 6.485,58 Fondo rischi e oneri futuri CD € 10.900,00 Fondo aumento contrattuale CD € 10.000,00 -------------------------- Totale fondi CD € 39.240,34 =============== Per la RSD Fondo rischi futuri RSD € 17.005,97 Fondo rischi automezzi RSD € 10.082,28 Fondo assistenza ospedaliera RSD € 15.123,55 Fondo progetti individualizzati RSD € 7.934,09 Fondo ammodernamento immobile RSD € 20.661,84 ------------------------- Totale fondi RSD € 70.807,73 ============== La creazione dei fondi è motivata dalla necessità di far fronte a improvvise emergenze che in passato hanno comportato un imprevedibile aumento dei costi con relativa perdita di gestione. In particolare si possono individuare le seguenti emergenze:

assenze prolungate e contemporanee di dipendenti che richiedono l’immediata sostituzione del personale



seri danni agli automezzi dei Centri o delle autovetture degli stessi operatori che utilizzano i propri mezzi per esigenze di servizio

ricoveri ospedalieri degli ospiti che richiedono un’assistenza individuale (nei casi più gravi anche per l’intera giornata)

necessità di ulteriore assistenza individualizzata per i casi più gravi

necessità di investimento sugli immobili e sulle attrezzature tecnologiche

manutenzioni straordinarie

diminuzione dell’utenza in carico

contrazione delle risorse pubbliche

sensibili aumenti contrattuali

Accantonamento fondi 2014 Il Centro Diurno ha accantonato € 11.900,00 che sono stati destinati

Fondo per investimenti ammodernamento immobile € 1.000

Fondo per rinnovamento tecnologico € 900

Fondo per aumento contrattuale €10.000

La RSD ha accantonato € 1.000,00 che sono stati destinati

Fondo rischi futuri €1.000

Investimenti effettuati e modalità di finanziamento

Nel 2014 sono stati realizzati i seguenti investimenti: per il Centro Diurno Conduzione impianto € 732,00 Direzione lavori ampliamento stabile € 21.950,24 ------------------------- Totale investimenti 2014 € 22.682,24 ============== per la RSD PC € 645,38 Condizionatori € 4.349,30 Rifacimento quadro comandi ascensore € 11.499,70 Lampade antibatteriche legionella € 2.156,00 Cinghia sollevatore € 1.456,00 Ristrutturazione box e bagni € 2.867,00 Rifacimento pavimentazione € 4.986,75 Sostituzione finestre e cassonetti € 46.227,50 ------------------------ Totale investimenti 2014 RSD € 74.187,63 =============



Per la Fondazione Stefania (sede) Sostituzione caldaia appartamento Sala € 2.562,00 Totale investimenti 2014 € 99.431,87 ============= In bilancio viene imputata la quota annua di ammortamento di ogni investimento secondo le modalità previste dalla legge. Tutti gli investimenti sono stati realizzati con mezzi finanziari propri senza ricorrere a prestiti.



NEL TERRITORIO NON DA SOLI

Sappiamo che insieme si conta di più. Per questo Fondazione Stefania, con Associazione Stefania, ha continuato a promuovere

interventi sociali frutto di collaborazioni con altri che operano nel territorio e a lavorare per valorizzare progetti comuni che promuovono cambiamenti, costruiscono legami

di fiducia e sperimentano interventi innovativi. A livello locale contribuiamo a definire le politiche sociali esprimendoci con autonomia e

prendendo posizione senza collocazioni ideologiche precostituite; ricercando con altri attori sociali un ruolo attivo; riconoscendo l’essenziale lavoro degli enti pubblici; impegnandoci a

collaborare per sviluppare servizi che diano risposte alle persone, alle famiglie e alle comunità locali.

Partecipazioni ad iniziative sul territorio

Progetto Tempo Libero Valore Volontario: La finalità del servizio “Tempo libero senza barriere” è creare le condizioni perché le persone con disabilità possano vivere la loro vita senza riduzioni del diritto di cittadinanza, che deve poter essere esercitato in ogni aspetto, da quelli più impegnativi a quelli più disimpegnati e liberi. Tra questi aspetti c’è, con pari dignità, il Tempo Libero che rappresenta un ambito importante per ogni persona. L’inclusione sociale passa non solo attraverso l’inserimento scolastico e/o lavorativo ma, per essere davvero completa, deve poter percorrere tutti gli spazi di socializzazione informale ed utilizzare le opportunità che vengono offerte a tutti i cittadini. Il servizio Tempo Libero senza Barriere è rivolto ai cittadini con disabilità, alle loro famiglie, alle associazioni di volontariato, agli operatori del settore e intende offrire informazioni e opportunità di tempo libero nel territorio della Provincia di Monza e Brianza. Fondazione Stefania partecipa al progetto assieme a Associazione Stefania e Cooperativa Sociale Solaris.

Polisportiva Sole

La Polisportiva SOLE nasce nel 2010 dalla collaborazione tra Associazione Stefania, Fondazione Stefania, Fondo Alessandra ed alcuni dei Rotary Club di Monza, che insieme si propongono di realizzare un progetto sportivo che favorisca la piena integrazione del mondo dello sport con il mondo della disabilità. La Polisportiva SOLE si può considerare un’evoluzione del laboratorio Palestra del Centro Diurno Fondazione Stefania di Lissone che, nell’anno scolastico 2004/2005, ha creato la prima squadra di pallacanestro chiamandola “ASFA ‘05”. Attualmente sono attive quattro discipline sportive: pallacanestro, ginnastica artistica, sci e bocce.



QUELLO CHE VERRA’, QUELLO CHE FAREMO Insieme alla Associazione Stefania la Fondazione è attivamente impegnata nella progettazione di nuovi servizi sperimentali e nella difesa dei diritti delle persone con disabilità.

APPENDICE A: Il Servizio Formazione

CENTRO DIURNO “Carlo Gariboldi” Fondazione Stefania

IL SERVIZIO FORMAZIONE 2014 Il 2014 è stato un anno in cui l’equipe del servizio ha lavorato e collaborato per raggiungere gli obiettivi del Centro Diurno che vuol essere accogliente, valorizzante, ingaggiante, che aiuti a crescere. Il Servizio Formazione è rivolto ad giovani adolescenti con disabilità intellettiva o psicofisica di grado lieve o medio, in possesso di licenza media, che hanno ancora bisogno di essere aiutati a: sviluppare una percezione fondata e positiva delle proprie capacità e possibilità; costruire un modo più evoluto di relazionarsi con gli altri; migliorare la propria disponibilità a conoscere, ad imparare, a responsabilizzarsi attraverso un’adeguata personalizzazione del percorso. Tramite le attività del Servizio Formazione abbiamo realizzato progetti individuali per ogni allievo tenendo in considerazione le capacità manuali, relazionali e la conoscenza di sé. Nel servizio lavoriamo considerando ogni allievo è come una persona, perché come è scritto nella nostra carta dei valori: “La cosa più importante sono io, ci ha detto Luca. È vero. Ciascuno di noi è la persona più importante. Noi, loro, gli altri, insieme, siamo importanti. Quello che facciamo lo è. Anche i nostri progetti lo sono.”; questo ci ha permesso di intervenire specificatamente sugli allievi e di controllare in maniera specifica gli obiettivi. La presenza degli allievi è stata del 90% dimostrando un senso di legame al gruppo e alla struttura con un alto senso di partecipazione alle attività proposte. Questa partecipazione è sfociata anche in un generale incremento delle capacità manuali, cognitive ma soprattutto relazionali e una positiva spinta verso nuovi apprendimenti; il tutto è stato reso possibile da attività di laboratorio sempre più programmate per aver una maggiore relazione con l’esterno della struttura, portando maggiori fatiche agli operatori e agli allievi, ma con un incremento a livello generale di crescita personale. Infatti consideriamo, per questo modo di organizzarsi, il centro diurno un luogo dove si può fare esperienza.

Il rapporto con le famiglie e i servizi invianti è sempre considerato con molta attenzione. Infatti come scritto nella carta dei valori: “Sappiamo che insieme si conta di più. Per questo Associazione e la Fondazione Stefania vogliono continuare a promuovere interventi sociali frutto di collaborazioni con altri che operano nel territorio e lavorare per valorizzare progetti comuni che promuovono cambiamenti, costruiscono legami di fiducia e sperimentano interventi innovativi. A livello locale contribuiamo a definire le politiche sociali esprimendoci con autonomia e prendendo posizione senza collocazioni ideologiche precostituite; ricercando con altri attori sociali un ruolo attivo; riconoscendo l’essenziale lavoro degli enti pubblici; impegnandoci a collaborare per sviluppare servizi che diano risposte alle persone, alle famiglie e alle comunità locali.”



Questo ha influito positivamente sulle famiglie e sui servizi che si sono sentiti direttamente coinvolti nel progetto individuale della persona con disabilità. Positivo il risultato ottenuto anche tramite colloqui ravvicinati di aiuto con la consulente psicologa e gli educatori nei casi più particolari. Gli utenti frequentanti nell’anno 2014.

ALCUNI DATI DEL SERVIZIO

2014 Gennaio Giugno

2014 Settembre Dicembre

Numero utenti 12 13

Femmine 8 8

Maschi 4 5

Dimessi 2 /

Ingressi / 3

Tirocini 5* 3**

Invalidità ˂100% 5 3

100% senza residue 7 10

Lissonesi 2 3

Monzesi 5 7

Ambito Carate Bz. 1 /

Ambito Vimercate 3 2

Ambito Desio 1 1

Ambito Seregno / /

Incontri con servizi 25 13

Incontri con famiglie 25 13

Incontri con psicologa 5 2

* 2 utenti hanno svolto l’attività di tirocinio presso realtà produttive private (Casa di riposo di Lissone, Ristorante Bistro

Turnè di Monza) per il primo è stata stipulata una convenzione interna con il secondo una convenzione con il Progetto Lift; questo secondo tirocinio poi è sfociato in una assunzione. Per gli altri 3 utenti è stata fatta una convenzione con una cooperativa B “La Bottega”.

** Di questi 3 utenti 2 sono stati confermati in Bottega e 1 è un nuovo tirocinante 1 di quelli precedenti è entrato a far

parte del servizio SELF presente nella Cooperativa per alcune ore. 1 degli utenti in Bottega prima di arrivare lì ha fatto esperienze interne al centro diurno come aiuto segreteria e archiviazione dati.



NUOVE STRATEGIE In questo anno scolastico abbiamo riscontrato problematiche sia nuove sia già presenti negli scorsi anni , che ci hanno spinto a discussioni sulla risoluzione dei nuovi bisogni legati ai cambiamenti culturali delle persone, ma anche organizzativi del mercato del lavoro e legislativi. Il tentativo di trovare strada nuove rientra nei nostri impegni come scriviamo nella nostra carta dei valori: “Crediamo che anche nell’ambito dei servizi per la disabilità ci sia spazio per sperimentare. La disabilità può essere un punto di partenza. Idee e proposte possono diventare progetti se interessano, se coinvolgono, se mobilitano investimenti ed energie. Per questo ricerchiamo un atteggiamento di apertura di fronte al nuovo, di collaborazione con altre realtà per sostenere le sfide del lavoro sociale, per costruire comunità accoglienti e responsabili.” Negli anni precedenti si sono fatte diverse analisi sull’esperienze formative fatte e sulle gestione delle storie dei ragazzi coinvolti nel servizio. Si sottolineava la necessità di realizzare un servizio che coinvolga le persone in un secondo periodo formativo, che le accompagni con maggiore gradualità verso il lavoro e la realizzazione del “progetto di vita”. Come Fondazione abbiamo risposto con un servizio inizialmente sperimentale oggi come proposta formativa del centro diurno. La Fondazione Stefania ha realizzato un servizio in stretta collaborazione con la Coop “La Bottega” denominato SELF (Servizio Educazione Lavoro Fondazione). Il servizio prende in considerazione i bisogni di persone che hanno già compiuto esperienze formative post obbligo ma che si dimostrano ancora immature rispetto ad una prospettiva di inserimento lavorativo, con la volontà di confrontarsi con il territorio rispetto alle risorse offerte da un sistema di servizi collegati in rete con realtà produttive e sociali. L’obiettivo è realizzare un servizio che sia in grado di far conseguire una effettiva autonomia e che non diventi un mero contenitore. Per il futuro si sta pensando di sperimentare un nuovo progetto il “progetto MENTORE” che nasce dall’ esperienza consolidata sia sul territorio che all’interno della Fondazione Stefania dal continuo confronto con le famiglie e i Servizi Sociali comunali che insieme hanno declinato dei bisogni. Etimologicamente la parola mentore viene utilizzata ora con il significato di 'consigliere', per antonomasia il termine mentore ha assunto nel linguaggio comune il significato di consigliere fidato, guida saggia, precettore. In letteratura, il mentore è quel personaggio che dona oggetti e consigli preziosi all'eroe. Infatti ormai da diversi anni ci arrivano stimoli riguardo la possibilità seguire nostri ex-utenti già inseriti nel mondo del lavoro che però necessitano di essere accompagnati in un “progetto di vita” in quanto l’inserimento lavorativo non esaurisce le necessità e i bisogni delle persone. Si tratta di sperimentare un servizio a bassa soglia che aiuti in un percorso di realizzazione e messi in pratica di “Progetto di Vita” che utilizzi risorse umane professionali, di valore aggiunto e finanziamenti ad hoc. Con costi contenuti e da dividere fra amministrazioni e utenti.

L’INTEGRAZIONE SOCIALE Il Centro Diurno e il servizio Formazione promuovono una cultura di inclusione sociale. Lavora per promuovere una presa di responsabilità, ma anche per sollecitare a fare in modo che la responsabilità venga assunta dagli altri attori sociali, assumendo progetti e percorsi che sollecitino l’impegno a livello “politico” e anche una mobilitazione territoriale (comunità e territorio). La linea che orienta l’azione è quella di promuovere e costruire collaborazione nel territorio osservando che l’elemento che ha guidato la nostra storia è stato quello di superare delle prospettive autoreferenziali, promuovere un’attenzione ad offrire dei servizi rivolti alle esigenze del territorio mettendosi in relazione con il contesto. Per la realizzazione di questi obiettivi abbiamo operato con attività indirettamente finalizzate all’integrazione sociale ed attività direttamente finalizzate al medesimo obiettivo; sostanzialmente attraverso laboratori con attività teoriche, ma soprattutto pratiche.

Serie di uscite in gruppo in Lissone con gli utenti del Servizio, con scopi di tipo orientativo-conoscitivo;

uscite periodiche per l’utilizzo di servizi di pubblica utilità (biblioteca, comune, posta) o per recupero materiali necessari allo svolgimento di attività specifiche;

uscite serali organizzate in collaborazione con il gruppo volontari “Valore volontario”. Le uscite sono state organizzate e concordate da un educatore del Servizio;

esperienza in trasferta di 6 gg a Cardeddu Sardegna, giugno 2014; Il viaggio prevedeva una serie di attività sia ricreative che turistico- culturali che valorizzano l'interscambio culturale, la crescita reciproca tra le persone;

nel percorso del laboratorio Animazione Teatrale e Musicale, realizzazione del nuovo spettacolo teatrale “Ippolito...Insopportabile” realizzato con burattini, maschere (realizzate



dai ragazzi) e parti teatrali presentato al pubblico nell’estate e che farà la sua prima nelle primavera del 2015 nella rassegna teatrale città di Lissone;

Performance teatrale per il momento di apertura del corso universitario del Prof. Mantegazza presso università Bicocca di Milano. La Piece teatrale dal titolo “Un gatto senza nome…” in collaborazione con scuole medie di Macherio;

Laboratorio Stira e Ammira un laboratorio strutturato in modo da permettere alle ragazze di imparare a stirare per farlo su commissione per alcuni educatori della scuola, ricevendo in cambio un riconoscimento per aver fatto un buon lavoro;

Realizzazione di due alberi Natalizi in compensato a forma di spirale collocati sui pazziali della Chiese di Macherio progetto realizzato con il Comune e le scuole elementari che successivamente hanno addobbato gli alberi;

Coesione Sociale progetto che fa parte di un più ampio intervento che il comune di Lissone ha messo in atto sulla riorganizzazione di un quartiere del proprio territorio. All’interno di questo progetto è previsto il coinvolgimento degli alunni della scuola sita in questo quartiere. I ragazzi avranno il compito di aiutare gli educatori e i professionisti coinvolti in questa fase conclusiva. L’animazione teatrale e l’utilizzo di burattini costruiti dai bambini sono il mezzo per trasmettere ai bimbi il valore della diversità e dell’integrazione.

Arte è Integrazione quest’anno il fulcro centrale dell’azione compiuta dal progetto è avvicinare i bambini alla diversità. Il titolo è “La differenza non è una sottrazione” I ragazzi coinvolti nel laboratorio lavoreranno con le classi terze della scuola G. Rodari di Macherio, i volontari della Protezione Civile di Lissone, Associazione Amici di Lollo, il professor Mantegazza (docente della Bicocca), Damiano Giambelli (burattinaio del Teatro del Corvo) e Superzero (Mago ed animatore). Il tema guida di questo percorso sarà la figura del supereroe. I ragazzi di Fondazione Stefania hanno aiutato i professionisti coinvolti nella conduzione dei laboratori e prepareranno per i bambini dolci e giochi.

A: Il Servizio AdHoc

Laboratorio di fotografia Nel laboratorio di fotografia effettuato nel corso dell’anno, due utenti del servizio Adulto, hanno potuto sperimentare e sperimentarsi nella fotografia. L’obiettivo primario del

laboratorio era mettere da parte i tecnicismi per dare spazio alla fantasia alla creatività e al gioco. Tramite l’ausilio di un mini telecomando a infrarossi gli utenti erano in grado di scattare foto a se stessi e anche agli altri, rendendoli così sempre più partecipi e attivi. Nella prima parte dell’anno si è lavorato su un progetto denominato “Satanasso e Angelo”, dove tramite l’utilizzo di lunghe esposizioni e di una torcia, si sono realizzate fotografie che



raccontano la storia di un’improbabile incontro tra un angelo e un diavolo al bar. Verso la fine dell’anno invece, si è lavorato su un altro progetto fotografico basato su il ritratto: “Due facce comiche per cinque foto iconiche”. Dopo una scelta di 5 foto iconiche di personaggi famosi (ad esempio: James Dean di Phil Stern, il Che di Alberto Korda e Albert Einstein di Arthur Sasse) i ragazzi si sono messi in gioco posando davanti alla macchina fotografica cercando di riprodurre nel modo migliore i vari personaggi e anche la loro espressione. Ogni utente ha così riprodotto i 5 personaggi scelti per un totale di 10 foto che sono state anche esposte all’Open Festival di giugno in piazza a Lissone. La possibilità immediata di avere un riscontro di quello che si realizzava, l’utilizzo di uno strumento creativo nuovo hanno sicuramente avuto una valenza positiva per i ragazzi, che per tutto l’anno si sono sentiti coinvolti e stimolati.

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Lissone, luglio 2015 - fondazionestefania.it · Credito Valtellinese IBAN IT 22 M 05216 33270...

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