L’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello ...

23
L’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico: quante sono le facce della medaglia ? Roberto Keller Ambulatorio Disturbi spettro autistico in età adulta Centro pilota Regione Piemonte Dipartimento di salute mentale ASL 2 (Torino) cso Francia 73 Torino 011-4336129 [email protected]

Transcript of L’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello ...

L’inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico:

quante sono le facce della medaglia ?

Roberto Keller

Ambulatorio Disturbi spettro autistico in età adulta – Centro pilota Regione

Piemonte

Dipartimento di salute mentale

ASL 2 (Torino) cso Francia 73 Torino 011-4336129

[email protected]

Autism is our passion….

Dal 2009 in Torino, l’ambulatorio pubblico per i

Disturbi dello spettro autistico della ASL To2 si

occupa in modo specifico di diagnosi e

orientamento all’intervento per persone che

soffrono di disturbi dello spettro autistico di tutti i

livelli di gravità e di valutare e orientare anche

i disturbi psicopatologici associati (depressione,

ansia, psicosi..), ma anche di vederne I TALENTI

29%

28%

30%

5%

8%

Diagnosis of Autism - DSM 5 (N=157)

Severity level I

Severity level II

Severity levelIII

No autism

Underevaluation

280 famiglie seguite

50 % disabilità

intellettiva

Età 18-81

Afferenza da tutto il

Piemonte

Revisione del

funzionamento e

del progetto in

100%

La conoscenza della famiglia,

del paziente, e la sua storia

LA FAMIGLIA HA UN RUOLO CENTRALE NEL PROCESSO DI

CONOSCENZA E PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO

Il capability approach, introdotto dall’economista

indiano Amartya Sen, è un paradigma teorico e

metodologico alternativo alle visioni tradizionali

sullo sviluppo economico. Laddove queste

considerano lo sviluppo esclusivamente in meri

termini quantitativi, il capability approach

considera lo sviluppo come un percorso volto a

promuovere la realizzazione della persona. In altre

parole, nell’ambito del capability approach lo

sviluppo è visto come un’espansione delle

opportunità reali (le capabilities appunto) che le

persone devono avere per vivere una vita degna di

essere vissuta.

Benché il capability approach sia nato in ambito

economico, nel corso degli anni la sua applicazione è

stata estesa a vari filoni della ricerca sociale fra cui gli

studi sulla disabilità.

L’applicazione del capability approach ci permette di

definire la disabilità non come uno svantaggio (come

accade nell’approccio tradizionale) ma in termini più

positivi come “un intreccio fra un percorso che,

generando vulnerabilità personale, limita il proprio

capability set, e un percorso di adattamento creativo, in

termini di nuove abilità, opportunità e potenzialità, in

altre parole in termini di nuove capability” (Biggeri e

Bellanca 2011).

CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE DIP ECONOMIA E STATISTICA UNITO, ASL TO2

AMBULATORIO ASD IN COLLABORAZIONE CON

FONDAZIONE TEDA / ARBOR.

Genitori di persone autistiche : 56 83 persone

di età compresa fra i 37 e gli 84 anni

37%

63%

RESIDENZA

Torino Provincia

49%

34%

17%

OCCUPAZIONE

Lavora Pensione Casalinga

COSA HANNO DETTO LE FAMIGLIE…LE

CAPABILITIES: OPPORTUNITÀ REALI CHE LE

PERSONE HANNO DI VIVERE LA VITA A CUI

ATTRIBUISCONO VALORE

Il lavoro (inteso non tanto come

strumento di guadagno quanto

piuttosto come autorealizzazione) e

l’identità (intesa come la possibilità di

trovare il proprio posto nel mondo in

base alle proprie peculiarità e ai propri

talenti) sono state le opportunità più

menzionate (rispettivamente dal 64% e

dal 38% degli intervistati) cui bisogna

avere accesso per una vita degna…….

Il lavoro va però visto come il TARGET di

un processo ABILITATIVO che partendo

dalle caratteristiche dell’individuo e del suo

contesto ne promuova il miglioramento

delle competenze di COMUNICAZIONE E

AUTONOMIA attraverso un intervento nel

CONTESTO REALE e lo porti

gradualmente a raggiungere il livello

occupazionale adatto al suo livello di

funzionamento , altrimenti…..

1. CHIARIRE I MODELLI DI RIFERIMENTO

2. CONOSCENZA DEL PAZIENTE E DELLA

FAMIGLIA

3. VALUTAZIONE TESTISTICA

4. VALUTAZIONE MEDICA

5. CONOSCENZA DEL CONTESTO DI VITA

Multistep model (Keller 2015 J Ital Psychopatol)

NETWORK MODEL: già durante la fase diagnostica si costruisce una rete che coinvolge la famiglia, i servizi sociali, la scuola, la psichiatria, le associazioni, i centri di formazione professionale per definire un progetto individualizzato e tagliato su misura per la persona

PSICHIATRIA

NPI CENTRO PILOTA AUTISMO

SERVIZI SOCIALI

COMUNE

MEDICINA LEGALE

FAMIGLIA,

SCUOLA,

ASSOCIAZIONI,

LAVORO

Keller , 2014 Autismo e disturbi dello sviluppo, Erickson

PROGRAMMA DI INTERVENTO …..

1. Migliorare autonomia e comunicazione

2. Valutazione e trattamento di eventuale

psicopatologia e comportamenti disadattivi

3. Sostegno e formazione della famiglia

4. Esame della sensorialità

5. Abilitazione alla relazione sociale (psicoeducativo,

comportamentale, Feuersterin, Social skill

training)

6. Formazione prelavorativa

7. Tirocinio guidato e ponderato

8. Sostegno psicologico durante il tirocinio

Psychiatric comorbidity in autism patients (N=136)

Frequencies % (N)

Yes 63.2 (86)

No 36.8 (50)

New Diagnosis of Autism in Adulthood 37.6 (59)

Confirmed diagnosis 52.2 (84)

Comorbidità psichiatriche

Disturbi dell’umore e ansia

Sintomi e disturbi psicotici

Suicidalità

Disturbi attentivi e di iperattività, e di personalità

Disturbi da uso di sostanze

> alcol

DCA

Autism Open Access 2016

Diagnostic Characteristics of Psychosis

and Autism Spectrum Disorder in

Adolescence and Adulthood.

A Case Series

Roberto Keller, Alessandro Piedimonte , Francesca Bianco ,

Stefania Bari and Franco Cauda

PSICOSI E DISTURBI SPETTRO AUTISTICO……

I TALENTI DELLA PERSONA AUTISTICA

1. METODICA

2. RESISTENTE ALLA RIPETITIVITA’

3. ORDINATA

4. AUTENTICA, LEALE E SINCERA

5. CAPACE DI CONCENTRARSI SU UN

COMPITO DEFINITO

6. ATTENTA AI DETTAGLI

7. PRECISA NELLA ESECUZIONE

8. CAPACE DI TROVARE SOLUZIONI NON

COMUNI……

LE PERSONE CHE HANNO SEGUITO UN

PERCORSO DI PREPARAZIONE PRESSO

L’AMBULATORIO HANNO MOSTRATO

UNA TENUTA NEL TEMPO NETTAMENTE

PIU’ ELEVATA NEL PERCORSO DI

TIROCINIO.

INOLTRE LA ABILITAZIONE HA

MIGLIORATO ANCHE IL LIVELLO DI

FUNZIONAMENTO COGNITIVO

VALUTATO PRE-POST INTERVENTO

ANCHE LA SCELTA DEL TIPO DI

OCCUPAZIONE E DI TIPO DI AMBIENTE

DI LAVORO VA PENSATA IN RELAZIONE

AL FUNZIONAMENTO DELLA MENTE

AUTISTICA, TENENDO CONTO DEL

FATTORE INDIVIDUALE (ipersensorialità,

attenzione per i dettagli, necessità di

strutturazione ambientale, ripetitività, tempi di

risposta allo stimolo, interazione con i colleghi,

difficoltà di automonitorare lo stress, etc.

AUT-OUT! … to WoRK ASL TO 2 DSM

Ambulatorio ASD

L’integrazione

lavorativa verso la

massima autonomia

possibile per la

Persona e il suo

progetto di vita

ASSOCIAZIONI DI FAMILIARI FONDAZIONE CRT

Cooperative e fondazioni -TEDA,

Valdocco, Frassati, Interactive,…

Lavorare

insieme per

costruire

opportunità e

qualità di vita