L’INSEGNANTE DI FITNESS - cortometraggi.info · gioco il sedere! Signorina mi passi il reparto...

Alberto Carbone

L’INSEGNANTE DI FITNESS

Sceneggiatura

2005

(terza stesura)

Pubblicato sul sito internet www.cortometraggi.info in data 26 dicembre 2005.

La proprietà ed i diritti di sfruttamento del testo sono riservati. E’ consentito l’utilizzo anche parziale della presente opera,

subordinatamente all’autorizzazione ed alla citazione dell’autore.

[email protected]

http://www.cortometraggi.info/

Scena n.1 Int. – Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Uno spot pubblicitario, appeso alla parete, domina l’ufficio di Agilulfo. E’ raffigurato un uomo con un profilattico nel dito indice. Lo tiene puntato verso una donna in evidente stato di gravidanza. La donna conduce per mano due gemelli che piangono e la tirano in direzioni diverse. Una scritta troneggia sull’immagine: “…quel giorno non avevano Durolex in farmacia…”

Agilulfo (f.c.) Nooo, nooo! Suono del telefono.

Agilulfo solleva la cornetta. Tiene dei fogli in mano. Segretaria (f.c.) Mi cercava Dottore? Agilulfo (guardando i fogli)

Nooo, nooo! Cioè si, la cercavo. I rapporti di sicurezza danno una probabilità su due che il nuovo Durolex si rompa durante un rapporto! Qui mi gioco il sedere! Signorina mi passi il reparto collaudi!

Segretaria (f.c.) Subito Dottore! Agilulfo resta in trepida attesa. Dall’altra parte della linea sentiamo il:

respiro affannoso di un uomo. Agilulfo

Felicetti? Felicetti è lei? Uomo al telefono (f.c.)

No Felicetti è in pausa, io sono Mazzacani, quello nuovo. Agilulfo Senta signor Mazzacani è lei che ha stilato questo rapporto di sicurezza?

Int. - Fabbrica di preservativi – Laboratorio - giorno Mazzacani è un uomo grosso, rozzo e peloso. Indossa una canottiera madida di sudore e si deterge la fronte con un grosso fazzoletto.

Mazzacani (scocciato) Sono io. Che c’è?

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno

Agilulfo Mi scusi quanti Durolex ha testato da stamattina?

Int. - Fabbrica di preservativi – Laboratorio - giorno

Mazzacani Venticinque, dottore.


Agilulfo Quanti ne ha bucati?


Mazzacani Dodici emmezzo, dottore.


Agilulfo Cosa vuol dire quel mezzo?

Int. - Fabbrica di preservativi – Laboratorio - giorno Mazzacani (insofferente) Era il modello Microlex!


Agilulfo Quello per ipo-dotati?

Int. - Fabbrica di preservativi – Laboratorio - giorno Mazzacani Per “ipo”… cosa?


Agilulfo Ipo-dotati! Chi ce l’ha piccolo, insomma!

Int. - Fabbrica di preservativi – Laboratorio - giorno Mazzacani (sornione) Ah! Si dottore! S’è bucato anche quello.


Agilulfo Si rende conto del rischio che facciamo correre al mondo? Se vendiamo quella roba, da sei miliardi e mezzo che siamo passiamo a dodici nel giro di nove mesi!

Int. - Fabbrica di preservativi – Laboratorio - giorno Mazzacani Forse dovremo farli testare a un bambino quei cosi, non a un uomo adulto.


Agilulfo Mi vedo già i titoli sui giornali…

Simulando di scorrere tra pollice e indice della mano il titolo del giornale davanti ai suoi occhi.

Agilulfo …“Ogino-Knaus alla riscossa”!… Suoneria di telefono cellulare.

Agilulfo risponde al cellulare tenendo sempre la cornetta sull’altro orecchio.

Agilulfo Scusi un attimo Mazzacani… pronto?

Int. – abitazione di Agilulfo – salotto - giorno

Katerina Sono tua moglie! Ascoltami! Ti ho scoperto un’altra volta!

Katerina è una donna teutonica, di evidenti sembianze mitteleuropee.


Agilulfo (intimidito) Come scusa? Scoperto cosa?


Katerina Quando la finirai di portarti il lavoro a casa? Hai lasciato i Microlex sul comodino. Pensa se li vedeva Phylanta, ha solo 15 anni!

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo Ma non è possibile, li avevo messi dentro…


Mazzacani Che ha messo dentro? Che stà a fare coi Microlex?

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo (rivolto a Mazzacani) Lei non si preoccupi e continui le procedure di controllo!


Mazzacani Ma dottore, ho finito le scorte d’un anno!


Agilulfo (rivolto a Mazzacani) Si faccia uno zabaione. Arrivederci!

Agilulfo chiude la comunicazione telefonica con Mazzacani.


Katerina Ma che diavolo stai dicendo?

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo (intimidito) Parlavo con Mazzacani.


Katerina Parli con i cani? Tu sei pazzo! Voi uomini italiani! Tutti uguali. La mamma me l’aveva detto prima di sposarmi!


Agilulfo Ma Katerina io….


Katerina Ti ricordo che alle venti e trenta in punto devi essere a casa. Abbiamo un amico di Silvanya a cena.


Agilulfo Non sarà mica quello con il piercing nel naso? Non sentiva neanche gli odori.

Int. – abitazione di Agilulfo – salotto – giorno

Katerina Ma era solo un ragazzo. E poi che colpa ne aveva se non sentiva gli odori?


Agilulfo Nessuna! Pero’ i suoi odori li sentivo io. Il piercing doveva metterselo tra le natiche!

Int. – abitazione di Agilulfo – salotto - giorno Katerina Non fare commenti stupidi come tuo solito! Comunque non è lui…, viene Filò.


Agilulfo (agitato) Il frocio?! Senti Katerina… ho una cena di lavoro con il dottor Fukako, un importante cliente giapponese. Ci sono novanta milioni di Microlex in ballo! Se non vendiamo, domani avrai un disoccupato in più che gira per casa! Non si puo’ rimandare con l’amico di Silvanya?


Katerina Non se ne parla! Non ti preoccupare, è un bravo ragazzo … piuttosto invita il tuo cliente a casa nostra.


Agilulfo Ma Katerina, il dottor Fukako è un moralista intollerante e poi è anche, vegetariano!

Int. – abitazione di Agilulfo – salotto - giorno Katerina Non c’è problema. Andrà tutto bene!

Katerina abbassa la cornetta.

DISSOLVENZA

Scena n. 2

Int. – Autovettura di Agilulfo - giorno Agilulfo è alla guida della sua autovettura. Al suo fianco il dr. Fukako.

Dr. Fukako Vede signol Scognamiglio, la nostra missione è di dale una vita sessuale selena ai nostli popoli. Sconfiggele le malattie e chi le diffonde… le plostitute ed i floci, ad esempio… lei cosa ne pensa dei floci? Lei invitelebbe mai un flocio a casa sua?

Agilulfo Chi io? Nooo! Gli omosessuali sono la rovina dell’umanità, della morale, l’incarnazione del vizio! Dr. Fukako Bene Signol Scognamiglio, noto con piacele che la pensiamo alla stessa maniela. Non falei mai affali con uomini che tollelalo,…(incespicando sulla parola), che tollelal-lo, che tollelll… Agilulfo Che tollerano? Dr. Fukako Si…che tollelano i floci! Agilulfo (tergendosi il sudore dalla fronte) Aahh! Si, si, neanch’io!

Scena n. 3

Est. - Strada – Marciapiede - giorno Agilulfo posteggia l’autovettura a fianco di un marciapiede. Una giovane donna dai capelli biondi (Lavinia) sta facendo jogging in strada, rasentando le auto posteggiate. Agilulfo apre improvvisamente la portiera e Lavinia viene presa in pieno finendo a terra.

Agilulfo Oh signorina! Scusi non l’avevo vista!

Agilulfo si affretta a soccorrerla. Lavinia si alza in piedi e con un gesto di stizza si leva la fascia elastica dalla fronte e la butta in terra.

Lavinia Ma dove ha la testa lei? Agilulfo Non lo so signorina , mi dispiace! Ma perché corre? Ha premura?

Lavinia Ah! Forse lei non ha mai fatto “footing”? Agilulfo Ma che dice signorina? Qui davanti a tutti! Lavinia Ma cosa ha capito? Lei si è mai mosso senza usare le quattro ruote o la sedia a rotelle del suo ufficio? Agilulfo La sedia a rotelle? Ma non sono mica paralitico! Lavinia Ho capito. Lei è il solito pantofolaio. Li conosco i tipi come lei: allo stadio la domenica, tramezzini e aperitivi tutta la settimana! Avete le coronarie foderate di prosciutto e poi vi lamentate se vi prende un infarto!

Agilulfo Scusi, ma non ho capito dove ho messo il prosciutto. Lavinia Ma si tolga dai piedi lei e quel ghiacciolo al limone che si porta dietro!(indicando Fukako)

Lavinia, riprende a correre mentre Agilulfo la segue con lo sguardo prima incredulo, e poi con un gesto di apprezzamento. Si accorge che Lavinia ha dimenticato la fascia elastica in terra. Si china e la raccoglie. Sulla fascia c’e’ scritto : “Palestre Superpump”. Guarda in direzione di Lavinia sollevando la fascia elastica.

Agilulfo Signorina, la sua fascia!

Lavinia corre sempre più distante. Agilulfo E corra sul marciapiede!… E’ più sicuro! Scena n. 4 Est. - Strada – Marciapiede - giorno In un punto poco distante del marciapiede due operai stanno uscendo, piuttosto sporchi, da un tombino delle acque nere.

Operaio 1 Ragazzi che puzza la sotto! Mi raccomando Gigi, prima di andartene ricordati di chiudere bene ‘sta fogna.

Operaio 2

Tranquillo! Non sono mica scemo! Là sotto c’e’ tanta di quella merda da affogare una città intera. Operaio 1 Ciao Gigi ci vediamo domani.

L’operaio 1 si allontana.

Operaio 2 Ciao.

Dal lato opposto della strada un vigile sta scrivendo una contravvenzione al camion della ditta dei due operai.

Operaio 2 Hei! Scusi, aspetti signor vigile. L’operaio 2 si allontana a sua volta per cercare di fermare il vigile lasciando il tombino aperto. Poco distante dal camion, Agilulfo e Fukako stanno attraversando la medesima strada in senso opposto all’operaio, dirigendosi verso il marciapiede. Improvvisamente un ragazzo in bicicletta sfreccia davanti ad Agilulfo. Ragazzo Pistaaa! Agilulfo evita per miracolo. Agilulfo Porca miseria, a momenti… Arriva di corsa un bambino sopra un triciclo. Bambino Signoreee! Agilulfo evita di nuovo per un pelo. I due raggiungono con un balzo il marciapiede opposto. Agilulfo (rivolto al dr. Fukako)

Questo è troppo! Prima una bici, poi un triciclo! Che diavolo passerà ora? Un treno? Dr. Fukako Tranquillo! Ola dovlemmo essele al siculo.

Un paraplegico in sedia a rotelle piomba su Agilulfo urlando! Paraplegico Attenzioneeee! Agilulfo viene travolto e cade. Il paraplegico viene catapultato dalla sedia e finisce sopra di lui. Il paraplegico si alza lentamente sotto gli occhi attoniti di Fukako, solleva Agilulfo, ancora intontito dal colpo, e lo mette a sedere sulla sedia a rotelle.

Paraplegico. Si segga, ne ha più bisogno di me. Il paraplegico si allontana a piedi fischiettando. Fukako, sbalordito, lo segue con lo sguardo. Nel frattempo la sedia a rotelle comincia a muoversi a causa della leggera pendenza della strada. Agilulfo realizza con terrore che la traiettoria lo porta sempre più velocemente verso il tombino aperto.

Agilulfo Noooo!

Divelle le transenne e finisce con la sedia a rotelle dentro il tombino. Un fragore di collisione sotterranea. Il dr. Fukako si dirige verso il tombino e vi guarda dentro.

Dr. Fukako Tutto bene signol Scognamiglio? Agilulfo esce lentamente dal buco. E’ imbrattato di liquame e spettinato.

Agilulfo Tutto bene. C’è di peggio nella vita: le cavallette, la guerra, mia moglie… DISSOLVENZA

Scena n. 5 Int. – casa di Agilulfo – salotto - sera L’orologio a muro segna le venti passate. Phylanta, la figlia più piccola, e Katerina sono sedute sul divano. Phylanta guarda l’orologio e poi si rivolge alla madre.

Phylanta Papà è in ritardo. Gli sarà accaduto qualcosa di brutto? Katerina Arriverà. Quando deve mettere i piedi sotto il tavolo, non lo ferma nessuno.

Suono di campanello

Katerina Cosa ti dicevo? Phylanta Vado io.

Phylanta si alza dal divano uscendo di campo.

Int. – casa di Agilulfo – ingresso - sera

Phylanta, apre la porta, scoprendo il padre tutto sporco e con i vestiti stracciati, assieme al dr. Fukako.

Phylanta Papà! Cosa ti è successo?…Ma che odore? Che cos’è??! Agilulfo Non ti piace il mio profumo? “La merde pour homme”, lo conosci? … quello della “Caccarel”…

Phylanta squadra suo padre da capo a piedi. Katerina, compare alle sue spalle.

Katerina Agilulfo sei tu?… Aaaaah!

Katerina si precipita sulla porta e la chiude violentemente. Poi si rivolge a Phylanta. Katerina

Phylanta! Non devi aprire agli sconosciuti. Hai visto che gente? Erano sicuramente dei tossici! Phylanta Ma no! E’ papà, con un signore strano. Katerina Oh no! Il giapponese!

Katerina, imbarazzata, apre la porta di casa. Agilulfo si sta massaggiando il naso.

Katerina Mi scusi doctor Caco, mi dispiace, ma è colpa di quest’uomo (indicando il marito), guardi com’è ridotto, sembra …sembra… Dr. Fukako Uno stlonzo? Katerina Bravo! Dr. Fukako Glazie!

Agilulfo li guarda depresso.

Agilulfo Vado a farmi una doccia.

DISSOLVENZA Scena n. 6 Int. – abitazione di Agilulfo – salotto – sera (Il salotto e l’ingresso sono un “open-space” pertanto quello che avviene è visibile in entrambi gli ambienti) Agilulfo, è lavato e cambiato. Arriva in salotto aggiustandosi la cravatta. Fukako si alza dal divano. Agilulfo gli si avvicina.

Agilulfo (rivolto verso un punto alle spalle di Fukako) Phylantaaa! Silvanyaaa!

Le due ragazze escono dalla cucina.

Phylantha e Silvana (in coro) Papino, eccoci!

Le due figliole si avvicinano ad Agilulfo che le prende sotto braccio e le presenta a Fukako (Phylanta, che già conosciamo, e Silvanya, la figlia più grande, di vent’anni).

Agilulfo Le presento le mie due figlie: Phylanta, che ha già conosciuto, e Silvanya. Phylantha Piacere! Dr. Fukako (con inchino) Il piacele è mio.

Silvanya Buona sera!

Dr. Fukako (con baciamano) E’ un onole!

Agilulfo accompagna Fukako in disparte.

Agilulfo Scusi se mi permetto, ma… per quella partita di Microlex, cosa ne dice? Dr. Fukako Cledo che si possa fale. Mi pale che la sua azienda sia idonea e soplattutto lei sia una pelsona integellima e timolata di Dio. Suono di campanello. Agilulfo Vado io!

Agilulfo apre la porta e si trova davanti Filò, l’amico (evidentemente) omosessuale di Silvanya.

Filò Iu-huuu! Ciao vecchione!

Agilulfo sbatte la porta in faccia a Filò e si dirige con un sorriso di circostanza verso il divano. Katerina (uscendo dalla cucina) Chi era, Agilulfo?!

Agilulfo Il solito rappresentante. L’ho mandato via. Suono di campanello.

Silvanya va ad aprire la porta.

Filò Com’è rude il tuo papone stasera! Cosa gli succede? Silvanya Entra non ci badare, è un po’ nervoso. Deve vendere una grossa partita di preservativi.

Silvanya e Filò stanno per entrare in salotto. Agilulfo si avvicina a loro e prende Filò sotto braccio con determinazione. Agilulfo

Scusatemi! Filò ti devo parlare un attimo.

Filò

Uau! Sono tutto tuo…

Agilulfo trascina Filò in un angolo in modo che Silvanya non ascolti. Filò sembra apprezzare la situazione. Agilulfo Ascoltami. Lo vedi quell’uomo? Il dr. Fukako è in piedi vicino al divano che parla con Katerina e Phylanta. Filò Il giapponese? Carino! Agilulfo (contrariato) No!!! E’ brutto invece! Filò Sei geloso?

Agilulfo Senti! Cerca di usare quel centimetro quadrato di corteccia celebrale che ti ritrovi per favore! Filò Cosa ho detto che non va? Agilulfo Tu stasera sei il fidanzato di Silvanya! Filò Ti ringrazio papone, ma io sono già occupato… invece con te potrei fare un’eccezione se vuoi… (avvicinandosi ad Agilulfo) Agilulfo (in apparenza accondiscendente) In effetti un’esperienza nuova non mi dispiacerebbe... Filò Ho qualche speranza allora?

Agilulfo va su tutte le furie e afferra Filò per il maglione.

Agilulfo Si! Spera di uscire vivo da questa casa se non farai quello che ti dico!

Filò Ok, ok! Scusami… stasera mi piacciono le donne! Va bene?

Agilulfo si calma e molla la presa dal maglione di Filò

Agilulfo Mi raccomando.

Agilulfo e Filò entrano in salotto. Fukako rivolge la sua attenzione a Filò. Katerina

Io vado in cucina intanto. La lascio in buona compagnia. Phylanta vieni a darmi una mano?

Katerina e Phylanta si allontanano. Agilulfo rimane qualche metro distante per sorvegliare la situazione. Silvanya invece si avvicina a Filò, che si presenta timidamente a Fukako.

Filò (stringendo la mano a Fukako) Piacere. Filò. Dr. Fukako Onolato. Fukako. Lei è il fidanzato della signolina qui plesente?

Filò, imbarazzato, guarda Silvanya, quindi cerca Agilulfo con lo sguardo implorante. Agilulfo lo incoraggia annuendo con il capo. Filò si rivolge a Fukako con un sospiro. Filò No!… Bè, ecco, si,… stiamo insieme. Silvanya Ma cosa dici? Dr. Fukako La signolina non lo sa? Filò Si… ma è un po’ distratta. Silvanya Ma da quando? E poi a te le donne non… Filò

Da quando Giusy è partita. Dr. Fukako Chi è Giusy? Silvanya Il suo… cioè la sua ragazza! Dr. Fukako (severo verso Filò)

Ma quante fidanzate ha lei? Filò Io? Solo una, ma… (guardando timoroso verso Agilulfo)… a volte due…

Filò guarda disperato Agilulfo che è furioso e tiene le mani nel gesto di “ti faccio un mazzo così”.

Filò (guarda Agilulfo con un sorriso) Ti ringrazio… ma non è il momento… Agilulfo porta le mani ai capelli e gli occhi al cielo. Dr. Fukako Non ho capito scusi. Agilulfo interviene a sbloccare la situazione. Agilulfo (rivolto a Fukako)

Dottor Fukako, gradisce un aperitivo? Un bel “Negroni”?

Filò

Negroni? Ottima scelta! (poi rivolto a Fukako)Non mi fraintenda. Non sono razzista. Ad esempio con i giapponesi…

Agilulfo (rivolto a Filò inferocito ma sottovoce)

Taci! DISSOLVENZA Il dr. Fukako è seduto sul divano. Agilulfo e Filò in piedi. Stanno bevendo l’ aperitivo. Dr. Fukako (rivolto a Filò)

Mi faccia capile: allola questa Giusy è la sua fidanzata o no? Filò Si! Ma purtroppo non c’e’. Deve subire un’operazione importante. Dr. Fukako Mi dispiace. Spelo che non sia glave. Filò Grave? No, no. Tutto programmato! E poi a Casablanca sono bravissimi! Dr. Fukako A Casablanca? Agilulfo (intromettendosi ansioso) La sua fidanzata è di origine marocchina!…Vero Filò che la tua fidanzata è marocchina? Filò Oh no! Magari lo fosse… sono cosi’ focosi laggiù…

Dr. Fukako Pelmette? Ma di cosa si tlatta?

Filò Un mese fa abbiamo deciso di sposarci, ma era necessario darci un taglio , mi capisce vero? Dr. Fukako Velamente io… Agilulfo Filò vuol dire che hanno voluto dare un taglio alle storie passate, dimenticare i vecchi amori, questo voleva dire…ve-vero Filò? Filò Oh no! La mia ragazza deve fare un intervento chirurgico, una conversione necessaria al nostro rapporto altrimenti non potremo mai sposarci. Dr. Fukako Ma mi scusi, cosa le ha detto il dottole che l’ha “in cula”? Filò Guardi che Giusy non fa certe porcate col suo medico! Umpff! Screanzato! (girandosi offeso dall’altra parte)

Agilulfo , con lo sguardo nel vuoto, sta masticando rassegnato il bastoncino della frutta dell’aperitivo.

Dr. Fukako Mi peldoni se ho detto qualcosa che non va. La sua lagazza non vuole essele culata? Filò La mia fidanzata è una ragazza seria! Voi benpensanti ci considerate dei depravati, vero?! Ma siete voi gli strani sa? Non accettate che un uomo possa sentirsi donna e una donna sentirsi uomo e possa voler bene ad un altro uomo che non sia donna invece che a una donna che sia donna bè… insomma… più o meno è così.

Agilulfo, sofferente in viso, con uno sforzo disperato distoglie l’attenzione del dr. Fukako.

Agilulfo Dottor Fukako… se permette è pronto in tavola…

Agilulfo cerca di allontanare il dr. Fukako da Filò.

Dr. Fukako Ma, mi scusi…lui è un… è un…

Arriva Katerina baldanzosa con una pirofila fumante.

Katerina

Finocchioooo! Finocchio in besciamellaa! Gradisce doctor Macaco?

Filò Mmmmh! Buonooo! Dr. Fukako Mi chiamo Fukako, pel favole, e poi non ho più molto appetito! Katerina Allora … guardi qua… un bel “culatello” di prima scelta!

Katerina solleva il copri vassoio mostrandone il contenuto. Agilulfo crolla seduto sul divano tenendosi la testa tra le mani.

Dr. Fukako Io…io sono vegetaliano…e poi non soppolto i floci, e i culi, e tutto quello che li ligualda!!! Agilulfo Dottor Fukako, la prego si tratta di un equivoco! Dr. Fukako Basta, me ne vado! Agilulfo Dottor Fukako, la scongiuro non faccia cosi’…e poi…poi, per quella partita di “Microlex”? Dr. Fukako Io non faccio affali con gli amici dei floci!

Fukako prende la giacca e si avvia verso la porta.

Agilulfo Aspetti! Lasci che l’accompagni! Dr. Fukako No glazie! Nella sua auto c’e’ tloppa puzza di melda… e lei non contlibuisce a farla passale!

Il dr. Fukako esce sbattendo la porta. Agilulfo rimane basito, poi riprende coscienza e si rivolge rassegnato a Filò.

Agilulfo Prenotami un posto a Casablanca… cambio mestiere…

DISSOLVENZA

Scena n. 7

Int. – Palestra – reception - giorno Vediamo l’insegna “Palestre Superpump”. Agilulfo, vestito sportivamente, è davanti alla vetrata d’ingresso della palestra. Sta cercando di sbirciare all’interno. Tiene in mano la fascia elastica di Lavinia. Per un attimo la guarda. Ne vediamo la scritta. Entra nella palestra.

Agilulfo Buon giorno!

Receptionist Guardi che ha sbagliato. Il bar è più avanti.

Agilulfo

Non cercavo il bar.

Receptionist Allora cosa desidera?

Agilulfo Cercavo una signorina bionda. Receptionist Come si chiama?

Agilulfo Non lo so, ma forse frequenta questa palestra. Ha perso questa fascia.

Agilulfo mostra la fascia alla ragazza della reception.

Receptionist Questa ce l’hanno solo gli insegnanti. Aspetti che chiedo.

La ragazza della reception si allontana. Int. – Palestra – sala aerobica - giorno Lavinia tiene una lezione di aerobica scatenata. Entra la ragazza della reception, la interrompe mentre la lezione continua al ritmo della musica. La ragazza le spiega. Non sentiamo quello che si dicono.

Lavinia Oh no! Il pantofolaio!

La ragazza e Lavinia si allontanano dalla sala. Int. – Palestra – reception - giorno Agilulfo sta guardando un’immagine pubblicitaria di un uomo muscoloso. In quel momento entra Lavinia.

Lavinia Buon giorno! Mi dica. Cosa vuole da me? Agilulfo

Ah, buon giorno. Scusi se l’ho disturbata. Le ho riportato la fascia. Lavinia Ne ho altre dieci, comunque grazie.

Lavinia gli strappa la fascia dalle mani.

Agilulfo Mmhh…già… volevo anche chiederle se avesse cinque minuti liberi, un giorno, quando vuole lei… Lavinia Credo di essere occupata per i prossimi cinquant’anni! Agilulfo Sono longevo di famiglia. Posso aspetta-re! Lavinia Allora si conservi la prostata! Arrivederci!

Lavinia fa per allontanarsi.

Agilulfo Aspetti! Credo di non poter aspettare così a lungo… non per la prostata, ma perché vorrei modificare il mio stile di vita, sono troppo sedentario. Aveva ragione a definirmi un pantofolaio, con la mortadella nelle coronarie… Lavinia Veramente era prosciutto. Agilulfo Bé meglio, mi piace di più… Lavinia Guardi che non ho tempo da perdere, arrivederci!

Lavinia si allontana nuovamente.

Agilulfo No! Aspetti! Ho deciso di mettermi a dieta, fare attività fisica tutti i giorni… Lavinia Lei muove già le mandibole tre volte al giorno per mezz’ora ogni volta è un bel lavoro, cosa vuol fare di più? Agilulfo La prego, mi creda, io sono un dirigente di una grande azienda. Mi posso permettere di pagarla come si deve se lei è disposta a farmi da personal trainer!

Agilulfo Mmmm...ci devo pensare. Agilulfo Mi dica quanto vuole, sono disposto a spendere qualsiasi cifra pur di… Lavinia Niente soldi! Domani mattina alle sette qui davanti in scarpette da corsa. Ma stia attento… se sgarra di un minuto o non segue il mio programma, lei con me ha chiuso! Agilulfo Signorina, non so come ringraziarla, le posso offrire un aperitivo? Lavinia Che cosaaa? Agilulfo No, niente, scusi, e poi non bevo mai alcolici, sa? Pensi che mi ubriaco con lo sciroppo per la tosse!(quindi porge la mano a Lavinia) Ah! Dimenticavo! Mi chiamo Agilulfo!

La mano tesa di Agilulfo non è corrisposta da Lavinia.

Lavinia Io Lavinia. A domani! Lavinia si allontana. Agilulfo tira un sospiro soddisfatto. DISSOLVENZA Scena n. 8 Est. – Palestra – Strada prospiciente - mattina La giornata è uggiosa. Una grigia foschia pervade l’aria. Latrato di lupi Un paio di ubriachi, reduci dalla nottata, con le bottiglie in mano stanno sghignazzando tenendosi instabilmente in piedi, appoggiati a un bidone della spazzatura. Lavinia, in tuta da ginnastica, scarpette, fascia elastica sulla fronte, sta guardando nervosamente l’orologio. Il quadrante segna le sette e tre minuti. Il fiato condensa. La temperatura è rigida e Lavinia saltella per scaldarsi.

Agilulfo (f.c.) Lavinia!

Lavinia si volta in direzione della voce. Agilulfo indossa una tuta sovrabbondante. Calza un paio di anfibi militari. Ha un berrettone di lana pesante, calato sugli occhi, indossa guanti da neve, e una grossa sciarpa davanti al viso. Sta mimando movimenti da pugile in fase di riscaldamento, lanciando qua e là pugni nell’aria e soffiando fortemente dalla bocca.

Agilulfo Buongiorno! Mi scusi. Sono in ritardo?

Lavinia Forse un po’ ma non si preoccupi vada pure a prendersi cappuccino e brioche, che l’aspetto.

Agilulfo

Davvero? Grazie. Lei non prende niente?

Lavinia (allontanandosi) Si! Prendo l’autobus e me ne vado. Addio!

Agilulfo Aspetti! La prego! Sono pronto! Con che cosa iniziamo?

Lavinia, ritorna lentamente sui suoi passi.

Lavinia Ci vuole un po’ di riscaldamento prima. Segua i movimenti. Se si trova in difficoltà alzi la mano. Non soffra in silenzio. Capito?

Lavinia, allarga le gambe e flette il busto in avanti toccandosi la punta dei piedi.

Lavinia Uno…

Agilulfo si china a sua volta rimanendo piegato.

Lavinia Due…

Lavinia ritorna in posizione eretta con le braccia verso l’alto ed inspirando profondamente. Agilulfo rimane bloccato piegato in due con le braccia e il capo penzolanti verso il basso.

Lavinia Agilulfo?… Agilulfo alza il braccio con un lamento gutturale.

Lavinia Agilulfo! Cosa le succede?

Agilulfo Sto bene! E anche le formiche stanno bene… Ma la prego mi aiuti! Lavinia

Stia fermo!

Agilulfo E chi si muove?

Lavinia si mette dietro ad Agilulfo, punta i piedi sui suoi talloni, lo prende per il busto e, con un colpo di reni dà uno strattone, raddrizzandolo.

Agilulfo (con un sospiro di sollievo) Aaaa! Lei è una santa! Lavinia Non sono santa, ma se continuo così lo sarò presto! Agilulfo La vedo già… Santa Lavinia!… mmmh forse esiste già… comunque l’aureola le dovrebbe donare… Lavinia A lei invece non starebbero male due corna, visto che sto per mandarla all’inferno!

Lavinia accenna ad andarsene. Agilulfo si tuffa su di lei bloccandola per un braccio. Lei si volta guardandolo.

Agilulfo Ascolti! Forse è giunto il momento di dirle quello che provo veramente per lei…io… Lavinia (legermente divertita) Le andrebbe di correre un po’? Agilulfo Correre? Con lei? Le verrei dietro anche in capo al mondo.

Lavinia Mi basta che raggiunga Corso Italia. Andiamo! Ah, dimenticavo! Vuole la bombola d’ossigeno? Ah, ah!

Lavinia parte. Agilulfo rimane spiazzato per un secondo, poi realizza ed esce fulmineamente di campo.

Agilulfo (f.c.) Lavinia! Aspetti!

Scena n. 9 Est. – Lungo mare – Marciapiede - mattina Agilulfo e Lavinia corrono distanziati di una decina di metri. Lavinia è in testa. Agilulfo è sconvolto, sbilanciato in avanti e sbuffa come un treno.

Agilulfo Lavinia! Quanto manca? Lavinia Comeee? Non capiscooo! Agilulfo

Quanto manca?! Lavinia Risparmi il fiato. Tanto non la sento! Agilulfo Non ce la faccio più! Lavinia Comeee?

Agilulfo incespica. Percorre una decina di metri completamente sbilanciato in avanti; ha perso l’equilibrio e sta per cadere con la faccia in terra, quando si ritrova tra le braccia di un uomo (Mazzacani) fermo e severamente impettito davanti a lui, che lo sostiene evitandogli di cadere. Agilulfo, gli si aggrappa non rendendosi conto di chi lo stia trattenendo.

Agilulfo Grazie Lavinia! Se non ci fosse stata lei avrei assaggiato il marciapiede… Mazzacani Forse è meglio che lo faccia se no la cuoca s’offende.

Mazzacani molla le braccia di Agilulfo e lo lascia cadere con la faccia sul marciapiede. Agilulfo alza lo sguardo dolorante e poi incredulo.

Agilulfo Mazzacani! Cosa ci fa lei qua? Mazzacani Che ci stai a fare tu con la mia fidanzata! Agilulfo (sbalordito) Ci davamo del tu?

Lavinia si è fermata poco più avanti e assiste alla scena.

Lavinia Palle!!! Non sono più la sua fidanzata!

Mazzacani (rivolto a Lavinia) Taci! Noi due facciamo i conti dopo! Lavinia Non gli creda Agilulfo! Da quando ci siamo lasciati non mi lascia più in pace! Lo mandi via per favore!

Agilulfo si alza in piedi barcollando. Agilulfo Mazzacani, senta, ragioniamo da uomo a uomo… Mazzacani Tu saresti un uomo? Ah, ah, ah… mi vuoi far secco dalle risate? Tu sai alzare la voce e fare il capetto solo in ufficio!

La gente come te qua sotto non c’ha le palle! (indicando le gonadi)

Agilulfo Senta, io la perdono, se ritorna sui suoi passi le prometto che non la licenzierò. Va bene?

Mazzacani si avvicina a pochi centimetri dal naso di Agilulfo.

Mazzacani Licenziarmi? Non mi muovi un pelo del sedere con le tue minacce. Pensa invece quando andrò a raccontare a tua moglie che ti vedi con ‘sta schizzata. (indicando Lavinia)

Agilulfo Guardi che tra me e Lavinia non c’e’ niente! Mazzacani Aahh, in questo ti credo! Non riusciresti manco a far il solletico a un Microlex anatomico!

Agilulfo (raccogliendo un poco di orgoglio) Mazzacani! La prego di andarsene diritto da dov’è venuto!

Mazzacani simula di allontanarsi da Agilulfo.

Mazzacani Mo’ io me ne vado diritto ma tu ti pigli sto rovescio!

Mazzacani si volta improvvisamente e piazza un pugno in faccia ad Agilulfo,che resta in piedi e sembra non aver accusato il colpo, anche se un rivolo di sangue gli scende dal naso.

Agilulfo Mazzacani lei è licenziato!

Mazzacani si allontana con un gesto di stizza.

Mazzacani Ma và a farti un giro!

Interviene Lavinia premurosa.

Lavinia Agilulfo come stai? Agilulfo Bene… hai visto che bel colpo di naso che gli ho dato sul pugno? Sarà ancora lì che si lecca le falangi!..Ehi! Ma lei mi ha dato del tu… siamo amici allora?

Agilulfo perde i sensi e sbatte in terra.

DISSOLVENZA Scena n. 10 Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo lavora al computer. Ha una evidente medicazione sul naso. Mastica avidamente un grosso panino imbottito di gamberetti in salsa cocktail e lattuga, e ha un boccale da litro colmo di birra sulla scrivania. Suono di telefono. Agilulfo alza la cornetta. Int. - Fabbrica di preservativi – Reception - giorno La segretaria è una zitella di oltre 40 anni, bruttina e caustica, ma soprattutto gelosa del suo capo. Segretaria

Mi scusi dottore, c’è qui una persona che chiede di lei.

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo

Non aspetto nessuno. Se è il solito rappresentante gli dica che il giorno di ricevimento è il lunedì.

Int. - Fabbrica di preservativi – Reception - giorno Segretaria

Mi scusi dottore, ma insiste nel volerle parlare. Dice che se non la riceve le costerà dieci flessioni in più sulle braccia. Chiamo la vigilanza?

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo

Lavinia??! No, aspetti… non la faccia andar via. La ricevo subito!

Int. - Fabbrica di preservativi – Reception - giorno Lavinia è in piedi, impaziente, davanti al banco della reception.

Segretaria Si accomodi pure.

Agilulfo è in agitazione. Toglie dalla parete il pico-glass con la scritta pubblicitaria dei Durolex e lo nasconde dietro un mobile. Infila alla rinfusa nei cassetti numerose scatole di profilattici che tiene sulla scrivania. Butta il panino con la lattuga dalla

finestra. Stessa fine fa il contenuto del boccale di birra ancora pieno. Voce fuori dalla finestra

Ma va a dar via le chiappe! Agilulfo si gira un attimo verso a finestra ravvisando di aver combinato un guaio poi ritorna trafelato alla scrivania. Prende un mazzo di fiori freschi da un vaso e li infila nel boccale di birra vuoto, si asciuga il sudore dalla fronte. Entra Lavinia, mentre lui, ancora in piedi, aggiusta il nodo alla cravatta. Lavinia

Attento a non strozzarti con quella cravatta. Ah! Guarda che hai un gamberetto sulla camicia.

Agilulfo si guarda davanti. Agilulfo

(guardando la camicia) Oh! Devo dire a mia moglie che cambi detersivo, questo non lava molto bene.

Agilulfo toglie con noncuranza il gamberetto, lo osserva un po’ e lo butta via. Ha una macchia di salsa sulla camicia. Poi si rivolge a Lavinia, mascherando l’imbarazzo.

Agilulfo Che sorpresa che mi hai fatto! Sono lieto di vederti. A cosa debbo il piacere?

Lavinia

Bé, io sarei venuta per…

Lavinia annusa l’aria sospettosa. Agilulfo

Per…? Lavinia annusando si avvicina ai fiori dentro il boccale di birra. Agilulfo

Ti piace il profumo? Si chiama Paphiopedilum Callosum , volgarmente detta Orchidea dell’Amazzonia. Lavinia (sorridendo) A me sembra doppio malto bavarese, volgarmente detta birra alla spina! Che ne dici?

Agilulfo imbarazzato, resta senza parole allargando le braccia. Lavinia Lasciamo perdere…. Ero in giro da queste parti, per acquisti, e ho sentito all’improvviso il bisogno di qualcosa… di qualcosa che non riesco a esprimerti…

Agilulfo

Bè… non credevo che tu… ma noi qui vendiamo solo all’ingrosso! Comunque ho un catalogo … e se mi dici cosa vuoi qui ho dei campioncini… (aprendo il cassetto con dentro i preservativi).

Vediamo le confezioni di preservativi dentro il cassetto aperto.

Lavinia Ma no! E’ per quello che è successo ieri. Ti volevo chiedere scusa. Agilulfo Oh, non ti preoccupare. Non ti devi scusare. E’ stato un piacere aiutarti. Lavinia Ecco… io volevo dirti che non avevo diritto di metterti in mezzo. Non dovevi difendermi. Tu sei un uomo sposato, hai la tua famiglia e non avevo assolutamente il diritto di coinvolgerti in questa faccenda. Agilulfo Oh, è stato un grande affare invece. Ho fatto un po’ di indagini ed ho scoperto che il tuo Mazzacani lavorava per la concorrenza. Ci boicottava bucando i preservativi! Ma l’abbiamo pizzicato: licenziato in tronco! Lavinia E’ un elemento pericoloso e ho paura per te. Stammi lontano per favore! Agilulfo Non sia mai! Tu sei la mia insegnante e come tale ho il dovere di proteggerti in qualità di depositaria della scienza! Lavinia Oh, Agilulfo… io… Agilulfo Tu?

I due si avvicinano faccia a faccia. Agilulfo le prende le mani.

Lavinia (lasciandosi andare) Stammi lontano…

I due sono sempre più vicini.

Agilulfo Così va bene?

Lavinia Mi sento colpevole…

Le labbra si sfiorano.

Agilulfo Assolta…

Agilulfo e Lavinia si baciano. Dopo un lungo bacio Lavinia si stacca improvvisamente.

Lavinia Domani sera ho una lezione di spinning! Te la senti di venire? Agilulfo Spinning? Oh certo! Ho un sellino al posto delle natiche, lo sapevi? Lavinia Sicuro che non avevi altri impegni? Agilulfo Be’… il solito allenamento per la maratona di New York, ma posso rimandare! Lavinia Bene! Ci vediamo domani. Ciao.

Lavinia esce.

Suono del telefono Agilulfo solleva la cornetta. Int. - Fabbrica di preservativi – Reception - giorno Segretaria

Tutto bene con quella pazza, dottore? Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno

Agilulfo Con chi, scusi?

Int. - Fabbrica di preservativi – Reception - giorno Segretaria

Mi riferisco al manico di scopa. Quello che è uscito ora dal suo ufficio!


Agilulfo Abbiamo scopat…abbiamo parlato! Ma scusi, a lei che glie ne…

Int. - Fabbrica di preservativi – Reception - giorno

Segretaria (troncando bruscamente il discorso)

L’ha cercata il Professor Scatilazzi, ma gli ho detto che era troppo occupato a ramazzare. Poi è venuto su un tipo con dei gamberetti e una lattuga in testa! Era bagnato di birra fin nelle mutande e la voleva picchiare sa? Gli ho detto che lei non c’era e l’ho mandato su dall’avvocato Palmas. Insomma dovrebbe ringraziarmi, ecco!


Agilulfo Bene! Brava! Le prometto che la prossima volta farà lei la scopa, ma ora mi richiami Scatilazzi per favore.

Agilulfo abbassa la cornetta. Inizia a tamburellare impaziente le dita sulla scrivania. Suono di telefono Risponde subito.

Agilulfo Sì. Bruno sei tu? Ascolta! Domani sera non posso venire a cena a casa tua, pero’ ti chiedo un grosso favore: a mia moglie dirò che sono da te, mi raccomando eh?

Int. - Ufficio di Bruno Scatilazzi - giorno Il Prof. Bruno Scatilazzi è un vecchio amico di Agilulfo. Un tipo bonaccione e ingenuo.

Bruno (ridendo) Ah, ah, ah! Sei il solito puttaniere! Ma tu devi cambiare lavoro. I preservativi ti hanno alterato la libido!


Agilulfo Non dire stronzate! E’ una ragazza fine e poi non c’e’ niente tra noi due! D’accordo? Ciao!

Int. - Ufficio di Bruno Scatilazzi - giorno

Bruno No aspetta! E se chiama tua moglie?


Agilulfo Già! … Ah, si! Le dici che sono al cesso!


Bruno D’accordo, ma se richiama dopo dieci minuti? Cosa le dico?


Agilulfo Che sono sempre al cesso!


Bruno Ma caghi sempre così tanto?


Agilulfo Allora dille che sto fumando una sigaretta nel bagno.


Bruno Ma tu non fumi! E poi lo sai che mia moglie non sopporta il fumo. Non ho neanche un posacenere in casa!

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo Ok. Allora la sigaretta te la spengo in mezzo alle chiappe se non mi tiri fuori da questo casino!


Bruno Va bene, va bene! Scusa, non ti arrabbiare. Se chiama tua moglie tu sei al cesso. Vai tranquillo e… ah! c’è un problema!


Agilulfo Che problema?


Bruno (divertito) Ho finito la carta igienica! Ah, ah ah!

Int. - Fabbrica di preservativi - Ufficio di Agilulfo - giorno Agilulfo (sarcastico) Posso sempre usare le mani, deficiente! Ciao!

Agilulfo caccia giù la cornetta.

Int. - Ufficio di Bruno Scatilazzi - giorno Bruno rimane con il telefono in mano, tra il sorpreso e il divertito.

DISSOLVENZA

Scena n. 11 Est. – Palestra – Strada prospiciente – sera Vediamo, attraverso le vetrate della palestra illuminata, gli allievi impegnati in un corso scatenato di aerobica. Int. - Palestra – Sala aerobica - sera Lavinia sta tenendo la solita movimentata lezione al suono di una musica battente. Tra gli allievi vediamo sudatissimi Silvanya e Filo’, vicini, che stanno eseguendo gli esercizi. Silvanya si rivolge a Filò, urlando per superare il frastuono della musica e delle incitazioni di Lavinia.

Silvanya Hai visto quel figo?

Filò E’ fin’ora che lo guardo! Che muscolacci!

Un ragazzo biondo, alto e ben definito, poco distante da loro, gli fà un occhiolino d’intesa. Silvanya sorride al ragazzo muscoloso mentre Filò accenna un timido saluto con la mano. Silvanya esegue ancora un paio di movimenti e poi si immobilizza improvvisamente con lo sguardo fisso nel vuoto.

Silvanya Quello è mio padre!

Anche Filò si ferma di fare gli esercizi.

Filò Bé, tuo padre è un bell’uomo, ma come quel figo no, eh? Silvanya Ma no! Ho visto passare mio padre! Filò Ma dove? Silvanya Là fuori nel corridoio! Ti giuro che era lui!

Filò Ma figurati! Il tuo vecchione a quest’ora avrà i piedi sotto il tavolo! Silvanya E’ vero. Stasera andava a cena fuori! Devo avere le allucinazioni. Filò Sei stanca cara! Fermati! Silvanya Forse hai ragione. Però mio padre ultimamente è cambiato. Entra ed esce di casa con dei borsoni, mi sembra diventato diverso! Filò Guarda, in fatto di “diversi” modestamente sono un esperto, e con tutta franchezza tuo padre è sempre il solito maschione ortodosso ed eterosessuale.

La musica si interrompe. Gli allievi tirano un urlo e applaudono.

Lavinia Ragazzi, stasera avete dato proprio tutto. La prossima volta però voglio ancora di più. Ci vediamo mercoledì. Scappo ché ho lezione di spinning! Ciao!

Gli allievi salutano Lavinia che si allontana e a loro volta evacuano dalla sala.

Scena n. 12 Int. - Palestra – Corridoio - sera Silvanya e Filò escono dalla sala di aerobica. Parlottano tra di loro. Passano davanti alo spogliatoio degli uomini soffermandosi un po’ oltre la porta. Non si accorgono che dallo spogliatoio esce Agilulfo, in abbigliamento da ciclista, che si dirige verso la sala spinning. Filò saluta Silvanya con un bacino sulla guancia ed entra nello spogliatoio. Silvanya si allontana. Agilulfo entra nella sala spinning.

Scena n. 13 Int. - Palestra – Sala spinning - sera Gianni e Luca, due giovanotti un po’ rozzi, si infilano nella sala. Agilulfo è in fondo al locale, vicino alla bike, e sta regolando l’altezza del sellino. Lo solleva troppo. Il sellino si sfila dal supporto tubolare. Agilulfo lo raccoglie e cerca di risistemarlo, ma con difficoltà. Lo percuote con la mano nel tentativo di infilarlo nuovamente dentro. Il sellino rimane molto in alto e fissato in modo precario.

Gianni e Luca si avvicinano alla prima fila di bike.

Gianni Stasera ho un tornado nelle mutande! Luca Che sei venuto a fare? Ci farai morire tutti! Gianni E checcazzo! Son da solo a casa: è una settimana che mangio fagioli!

L’espressione di Luca diventa schifata.

Luca Pfff!… Stammi lontano per piacere che mi fai asfissiare, vai laggiù… laggiù, vai! (spingendolo in direzione di Agilulfo)

Gianni si accomoda sulla bike davanti ad Agilulfo che è già in posizione per “partire”, piegato sul manubrio, pertanto il posteriore del giovanotto è solo a un paio di palmi dal suo naso. In quel momento entra Lavinia, anch’essa in abbigliamento da ciclista. Si accomoda sulla sella e indossa un piccolo microfono.

Lavinia Ciao ragazzi! Siete caldi? Stasera vi aspetta una seduta tutta in salita! Dedicheremo i primi 10 minuti al riscaldamento con i jumping e poi lavorerete di frizione. Voglio portarvi al traguardo all’ottantacinque per cento del vostro massimo! Ok?!

Gli allievi si stanno preparando sulle bici. Lavinia

Allora pronti? Via! Gli allievi in coro Uauuu!

Agilulfo (fuori tempo nel silenzio generale) Uow!

Tutti si girano verso di lui con sguardo di rimprovero e facendogli il cenno di tacere.

Gli allievi in coro Schhh! Inizia una musica ritmata e assordante.

Tutti stanno pedalando di buona lena. Agilulfo cola abbondantemente. Vediamo il posteriore di Gianni a pochi centimetri dal suo naso. Il volto di Gianni si deforma in una smorfia. Si porta una mano sulla pancia. Agilulfo arriccia il naso preoccupato e se lo tappa con un fazzoletto.

Lavinia Cominciamo con un giro di jumping. Otto battute, via!

Gli allievi, pedalando, si alzano in piedi sui pedali ritornando sulla sella dopo otto battute , per poi ripetere il ciclo, sempre ogni otto. Agilulfo, pedala sollevato dalla sella, guarda preoccupato il posteriore di Gianni, che si agita a tempo di musica. Gianni fa di nuovo una smorfia di sofferenza. Agilulfo arriccia il naso e solleva una mano dal manubrio muovendo l’aria per allontanare la flatulenza.

Lavinia Le mani sul manubrio!

Agilulfo riagguanta velocemente il manubrio. Si distrae e rimane a pedalare in piedi mentre gli altri tornano sul sellino.

Lavinia Sulla sella! Sulla sella!

Agilulfo siede mentre gli altri si alzano, si tappa nuovamente le narici con una mano. Gianni fa di nuovo una smorfia di sofferenza. Vediamo nuovamente il posteriore di Gianni. Agilulfo abbandona entrambe le mani dal manubrio per portarle su naso e bocca.

Lavinia Su, su, su, in piedi!

Agilulfo, posa una mano sul manubrio, si solleva dalla sella stringendosi il naso con l’altra mano. Sollevandosi aggancia il sellino della bici con la felpa. La sella si sfila dal tubolare di supporto e cade a terra. Continua a pedalare in questa posizione per otto battute. Lavinia Giu! Seduti! Agilulfo Finalmente! Agilulfo si siede violentemente sul supporto metallico della sella ficcandoselo nel sedere. Sbarra gli occhi ed emette un: ululato Gli attacchi si sganciano. Perde il controllo dei pedali che continuano a girare scontrando violentemente i piedi in bando. Agilulfo resta seduto sul supporto della sella, gambe larghe e bocca spalancata.

La musica si interrompe Gli allievi e Lavinia, preoccupati, fanno capannello attorno ad Agilulfo.

Lavinia Come stai? Mi senti?! Dimmi qualcosa! Agilulfo (con la bocca storta, sofferente e indicando verso il basso)

Auauaaaa-aiiiaiaiiii! Lavinia Agilulfo, non ti capisco! Gianni Forse gli ha preso un crampo!

Agilulfo (con le mani congiunte e gli occhi al cielo) Uuuuuh!

Luca Un crampo? Dove ce l’hai? Parla!

Agilulfo (con la mano stretta tra i denti) Al cuuulo!

Le persone realizzano che Agilulfo ha il posteriore ficcato sul tubolare della sella. Lo afferrano per le ascelle e lo sollevano dalla posizione a gambe divaricate; rimane a bocca aperta, lo sguardo nel vuoto. Lo rimettono in piedi.

Lavinia Agilulfo, come stai? Vuoi un po’ d’acqua? Gianni prendi una bottiglia presto!

Gianni (ironico) Un clistere è lo stesso? Risatina generale Lavinia Vorrei vedere te al suo posto… (strappandogli di mano la bottiglia)

Gianni Al suo posto avrei usato la vaselina.

Agilulfo, aiutato da Lavinia, sorseggia dalla bottiglia. La folla attorno si dirada lentamente lasciando Lavinia e Agilulfo soli.

Agilulfo Mi dispiace Lavinia. Ti ho rovinato la lezione. Altro che maratona di New York: è già tanto se riesco ad arrivare a casa. Lavinia Stasera tu vieni a casa mia. Agilulfo No, non posso! Lavinia Chiamo un taxi! Agilulfo Ma no, io… Lavinia Preferisci un’ambulanza!?

Agilulfo No! Non chiamarla! Lavinia Ma perché? Agilulfo Per mia moglie! Lavinia Tua moglie guida le ambulanze? Agilulfo Cosa dirò a mia moglie! Lavinia Che sei a cena fuori! Agilulfo Ma io sono già a cena fuori! Lavinia Ti sembra un ristorante questo?… Agilulfo Le ho raccontato che sono a cena da un amico! Lavinia Allora è tutto a posto: vieni a casa mia! Agilulfo Ma dovrò tornare a casa prima o poi! Lavinia Tua moglie ha dei parenti? Agilulfo Tremo al pensiero! Lavinia Chi sono? Agilulfo Uno solo: mia suocera. Vive in Germania. Lavinia Allora siamo a cavallo! Agilulfo Fissa bene la sella, ti prego!

Scena n. 14 Int. – Casa Scatilazzi – Salotto - sera Bruno Scatilazzi, seduto a tavola, è visibilmente alterato e rosso in viso (rivolto a qualcuno che non vediamo). Bruno

…Non so dove sia tuo marito! Non sono mica la sua balia! Lasciami in pace!…

Vediamo ora che Bruno è seduto a tavola con altri commensali.

Commensale 1 (divertito) E la moglie che ha detto? Bruno (ora allegro e simulando una voce

femminile) Se scopro che lo tieni nascosto ti denuncio alla protezione animali!! Ah ah ah!

I commensali ridono di gusto. Commensale 2

E lo sai qual’è il colmo per un Generale che fa il portiere in una squadra di calcio? Bruno Non so. Quale? Dimmelo! Commensale 2 Andare alla parata e prendere goal!

Altra risata collettiva.

Suono di campanello

Bruno si distrae un attimo ma poi si rivolge di nuovo ai presenti. Bruno Ora ve ne racconto un’altra… Entra improvvisamente la moglie di Bruno. Moglie di Bruno

Bruno! C’è Katerina qui fuori! Dev’essere successo qualcosa! Bruno Katerina? Vengo subito! Scusate.

Bruno posa il tovagliolo e si alza da tavola.

Scena n. 15 Int. – Casa Scatilazzi – Ingresso - sera Katerina è sulla porta. Arriva Bruno con un sorriso di circostanza.

Bruno (balbettando) Ciao Kate! Che succede?

Katerina Tutti i telefoni occupati! Non si riesce a parlarvi! Moglie di Bruno Bruno! Abbiamo i telefoni occupati? Bruno Ehm, no… cioè bo? Sarà un guasto. Katerina E‘ un disastro! Dov’è Agilulfo? Bruno Chi? Katerina (rivolta a Bruno) Mio marito! E’ qui da te no? Moglie di Bruno (guardando Bruno) Agilulfo è qui? Bruno (guardando la moglie) Ma si, non l’hai visto?..Nooo? Bè si, era leggermente sotto il tavolo, sai com’e’, ha bevuto un po’ e... Moglie di Bruno (guardando Bruno) Ma non l’ho visto entrare! Bruno (guardando la moglie) Eri in cucina. E’ entrato e si è attaccato subito alla bottiglia. Quando sei arrivata era già sotto il tavolo. Katerina Devo parlargli! Fatemi passare! Bruno No aspetta! Katerina Perché? Bruno E’ in bagno… dissenteria capisci?

Katerina Infatti sento un certo odore… odore di imbroglio! Permesso!

Katerina spinge a lato Bruno e si avvia verso il bagno.

Scena n. 16 Int. – Casa Scatilazzi – esterno bagno - sera Vediamo che un commensale particolarmente alticcio entra barcollando nel bagno e chiude la porta.

Katerina arriva fuori dalla porta del bagno. Katerina Agilulfo? Sei qui dentro?

Int. – Casa Scatilazzi – interno bagno - sera Il commensale è seduto sul water-close. Rumore di gas intestinale Int. – Casa Scatilazzi – esterno bagno - sera Katerina è un po’ perplessa.

Katerina Ok sei tu! Comunque ti volevo dire che la mamma sta male! Rumore di un rutto dall’interno del bagno.

Katerina è sempre più irritata.

Katerina Oltre che maleducato, sei di poche parole stasera! Comunque sappi che prendo il primo aereo per Monaco e mi porto dietro le bambine! Rumore di uno sciacquone dall’interno del bagno. Katerina Starai da solo almeno una settimana. Riuscirai a sopravvivere?

Il commensale inizia a fischiettare un’aria dalla Traviata di Verdi.

Katerina Sei il solito incosciente! Resta pure là dentro se vuoi, ma non finire annegato dentro il vaso senza aver prima tirato l’acqua!

Katerina se ne va indispettita.

Int. – Casa Scatilazzi – interno bagno - sera Il commensale, lavandosi le mani, guarda in modo interrogativo la porta del bagno.

DISSOLVENZA

Scena n. 17 Int. – Casa di Lavinia – Camera da letto - sera

Vediamo in lenta panoramica discendente la camera da letto. Sentiamo fuori campo le voci di Lavinia e Agilulfo. Agilulfo (f.c.) Aaah! Aahh! Lavinia (f.c.) Daiii! Cosi! Agilulfo (f.c.) Basta! Sei una furia! Lavinia (f.c.) Ancora un minuto, dai! Agilulfo (f.c.) Mi tira! Mi tira! Lavinia (f.c.) Cosi’ mi piaci, dai! Vediamo Agilulfo disteso bocconi sul letto. E’ avvinghiato alla testa del letto. Lavinia è puntellata con le ginocchia al fondo del letto. Sta tirando con forza Agilulfo tenendolo per i piedi. Agilulfo Ti prego basta! Lavinia

Taci! Hai uno schiacciamento tra l’osso sacro e l’ultima vertebra lombare. Praticamente ce l’hai in quel posto! Lo vuoi capire? Agilulfo Questo l’avevo capito già in palestra, ma ora sono nella cacca fino al collo. Lavinia Bé, vorrei vedere chiunque con uno tubo su per il se… Agilulfo Non intendevo dir quello! Suono del cellulare di Lavinia

Lavinia molla i piedi di Agilulfo e afferra il cellulare sul comodino. Risponde.

Lavinia Pronto? Chi è? …Ma chi è lei? Ma come fa a sapere il mio numero? Agilulfo Aspetta… forse è Bruno, gli ho dato il tuo numero.

Lavinia stacca il cellulare dall’orecchio.

Lavinia

E perché gli hai dato il mio numero? Ha una voce da maniaco…

Agilulfo Perché ho staccato il cellulare, così che mia moglie non mi chiamasse(afferra il telefono). Pronto?

Int. – Casa Scatilazzi – Studio - sera

Bruno (concitato) Pronto, scusa se ti chiamo a quest’ora ma è successo un casino.

Int. – Casa di Lavinia – Camera da letto -sera

Agilulfo Cosa?… No! …Si? In Germania? Quando? Stasera? Ok ok, grazie, grazie di tutto. Ciao!

Agilulfo chiude la comunicazione e si rivolge a Lavinia.

Agilulfo Mia moglie è volata in Germania con le figlie, starà via una settimana. Pare che mia suocera sia in fin di vita.

Lavinia (indifferente e guardandosi allo specchio) Ti piace questa tutina? Mi fa un bel culetto, ti pare?

Agilulfo Cosa? Ah si! Ti sta bene, ma hai capito quello che ti ho detto? Lavinia (continuando ad ostentare indifferenza) Si, si, ho capito… (si rivolge ad Agilulfo fingendo sorpresa) Oh, ma è magnifico! Visto sei più libero, domani mi puoi invitare a pranzo fuori, magari dopo facciamo un po’ di shopping, alle 18 vieni in piscina, che ho lezione di nuoto e poi… dritti a casa tua!

Agilulfo A casa mia? Ma sei pazza! Se ci vedono i vicini? Lavinia Che c’è di male? Sono tua cugina no? Agilulfo Chi sei? Lavinia

…La cuginetta che viene ad aiutare il cuginetto a rassettare la casa e preparare la cenetta perché la moglie è fuori, contento? Agilulfo Ma io… Lavinia (maliziosa) Su, su, rilassati… vedrai che non te ne pentirai…

Lavinia dà un bacetto sulla fronte ad Agilulfo.

DISSOLVENZA Scena n. 18 Est. – Locale notturno per gay – strada prospiciente il locale – sera Una coppia di omosessuali scende da un taxi ridacchiando e si infila nel locale illuminato da scritte lampeggianti. Dal night esce una: musica concitata Int. – Locale notturno per gay - sera Il locale è affollato da gay, uomini e travestiti, la musica è assordante, c’è molta affluenza al bar e in pista da ballo. Ci sono parecchi tavolini con divanetto, alcuni appartati. Tra la folla si aggira Filò, che saluta cordialmente quasi tutti i clienti che incontra e si accosta al banco bar.

Filò Rosina mi fai il solito?

Rosina è la barista, un transessuale piuttosto corpulento. Rosina Ciao amore! E’ tornata la tua bella?

Filò Domani è di ritorno, non vedo l’ora!

Rosina

Ti auguro che abbiano fatto un bel lavoro. Vanno tutti a Casablanca… io ho sono andata a Modena e adesso, guarda, ho la fila di corteggiatori davanti alla cassa! Ma guarda qui! (mostrando un seno trabordante dalla scollatura)…Tocca! Questo non è silicone…

Filò Vabbè Rosina, per favore!

Filò scruta attorno, quindi blocca lo sguardo su un punto preciso della sala.

Filò Ehi! Ma quello lì non è…?

Si allontana dal banco. Vediamo il dr. Fukako, seduto a un tavolino; ha un cappello calato sugli occhi e una giacca con il colletto rialzato. Filò si avvicina al tavolino di Fukako.

Filò Dottor Fukako?…

Fukako non risponde, rimane con lo sguardo verso il basso.

Filò Cosa le porto dottor Fukako? Dr. Fukako (alzando lo sguardo) Ho già oldinato glazie…

Filò Allora avevo ragione! E’ proprio lei!

Dr. Fukako (imbarazzato e scocciato) Scusi ma io non la conosco! Filò Proprio sicuro? Non si ricorda? A casa del dottor Agilulfo Scognamiglio, le dice niente questo nome?

Dr. Fukako Pel favole, si tolga dai piedi, plima che…

In quel momento arriva Rosina con un vassoio ed un aperitivo. Rosina

Cachino mio, come sei bellino stasera! Ti ho portato il solito! Prendi! Sei solo? Non c’è il tuo ballerino bulgaro? E’ un omaccione senza cuore quello. Tu da solo qui e lui magari a sollazzarsi con qualche trans di bassa leva!

Dr. Fukako (sudando freddo) Senta non so di chi stia parlando…

Rosina

Ma mi dai del lei? Cos’hai stasera Cacone caro?

Dr. Fukako (sbottando) E non mi chiami Cacone, né Cachino, io non so chi sia lei e quell’altlo qui davanti! Andatevene via e lasciatemi in pace! Filò Allora caro il mio dottor Fukako, facciamo una cosa: io adesso chiamo il signor Scognamiglio, che lei conosce

bene, gli racconto dove mi trovo, chi ho incontrato in questo locale e poi vediamo se le ritorna la memoria…

Fukako, tira un sospiro, si toglie il cappello e lo butta sul tavolino, guarda Filò con gli occhi di un uomo rassegnato.

Dr. Fukako Daccoldo… mi dica cosa vuole da me. DISSOLVENZA

Scena n. 19 Est. – città – giorno L’orologio di un campanile segna le dieci del mattino.

Rintocchi La città è immersa nel caos e le strade traboccano di autovetture che strombazzano e persone indaffarate. Int. – Grandi magazzini - reparto intimo - giorno Agilulfo e Lavinia stanno facendo shopping, soffermandosi sui vari articoli in vendita tra la biancheria intima. Poco distante, spunta seminascosto da un manichino, Mazzacani che sta osservando i due di soppiatto. Lavinia prende un reggiseno. Lavinia

Ti piace questo? Come mi sta? (presentandoselo davanti)

Agilulfo Mi pare bene, ma se te lo provassi… magari stasera, io… Lavinia Uh! C’è il mascàra in offerta! Ci vediamo alla cassa, bye!

Lavinia lascia di corsa Agilulfo che rimane solo e confuso. Mazzacani abbandona il suo nascondiglio allontanandosi dal manichino. Si dirige verso Agilulfo. Agilulfo si accorge di Mazzacani e si rende conto che l’uomo si sta dirigendo verso di lui. Si gira dall’altra parte cercando di cammuffare il viso tra gli slip da donna appesi. Mazzacani Dottore? Dottor Scognamiglio! Agilulfo si allontana frettolosamente a testa bassa. Gira attorno a un gruppo di scaffali e scontra violentemente il naso contro il petto di Mazzacani, fermo davanti a lui.

Agilulfo (a testa bassa) Ops! Scusi!

Agilulfo alza lo sguardo e riconosce Mazzacani.

Agilulfo (impaurito)

Oh, è lei? Mazzacani

Si sono io ma non si preoccupi! Le devo parlare.

Agilulfo Non mi dava del tu, l’ultima volta? Mazzacani Non ha importanza. Ascolti… Agilulfo Guardi, se è per Lavinia, io…

Mazzacani

Nooo! Non me frega un accidente di quella li! Le devo chiedere scusa, dottore… per tutti i casini, per le botte, le minacce… la prego dottore, mi perdoni.

Agilulfo E per i preservativi? Mazzacani Me lo sono meritato il licenziamento, dottore.

Agilulfo Che fà ora? E’ andato a bucare gomme alla Michelin?

Mazzacani Dottore la prego! Mi perdoni!

Agilulfo Se questo la può far dormire sonni tranquilli la perdono. Ora devo andar…

Mazzacani si avvinghia ad Agilulfo in un abbraccio intenso. Agilulfo rimane rigido.

Mazzacani Grazie Dottore, grazie, non so come ringraziarla! Adesso mi sento meglio!

Vediamo che Mazzacani prende uno slip di pizzo nero da uno scaffale (con tanto di placca antifurto) e lo infila di nascosto in una tasca della giacca di Agilulfo.

Agilulfo Bene! Ora che sta meglio, addio!

Agilulfo si allontana piuttosto scocciato, riassestando la giacca mal messa, a causa del caloroso abbraccio. Scena n. 20 Int. – Grandi magazzini- zona casse - giorno

Agilulfo si sta dirigendo verso l’uscita. Lavinia, in coda alle casse si accorge di lui.

Lavinia Agilulfo? Agilulfo! Sono qui! Pago e arrivo, aspettami fuori!

Agilulfo sta per uscire dalla porta a vetri ma non appena varca i sensori antifurto scatta l’allarme. Sirena Due sorveglianti molto alti e incravattati sono su di lui e lo bloccano. Sorvegliante 1 Un momento prego! Sorvegliante 2 Favorisca un documento e venga con noi.

Agilulfo Un attimo io… c’è un errore, non ho preso niente!

Sorvegliante 2

Si lo sappiamo, dicono tutti così… e questo cos’è? Va in giro con il ricambio?

Il Sorvegliante 2 tira fuori dalla tasca della giacca di Agilulfo lo slip nero e glie lo mostra a due centimetri dal naso

Agilulfo Bè, a volte… cioè no! Guardi che non ne so niente, lasciatemi. Sorvegliante 1 Stia fermo e venga con noi!

Lo tirano verso la zona casse in mezzo ai commenti della gente. Cliente anziana. A quell’età, un signore così distinto… Altra cliente E’ un maniaco… un feticista. Cliente anziana.

Un farmacista? Mamma mia, dove andremo a finire!?

Agilulfo è tenuto stretto dalle due guardie, in mezzo a una folla di curiosi. Arriva un uomo alto ed elegante, è il direttore del negozio (Giorgio).

Giorgio Cosa succede qui? Fatemi passare! Per favore!

Sorvegliante 1 Cercava di uscire con questo in tasca (mostrando il corpo del reato)

Lavinia, che ha assistito alla scena, si fa spazio tra la gente.

Lavinia Agilulfo!

Raggiunge Agilulfo tenuto fermo dai sorveglianti e vicino al Direttore.

Lavinia Agilulfo! Cosa succede?

Lavinia alza lo sguardo e nota con sorpresa che il direttore è una sua vecchia conoscenza.

Lavinia Giorgiooo! Cosa fai qui? Giorgio Lavinia! Ciaoo bellissima!

Agilulfo li guarda perplesso. Anche le persone attorno li osservano incuriositi. Giorgio e Lavinia si abbracciano.

Lavinia Non dirmi che tu…

Giorgio Si, sono il direttore del negozio.

Lavinia Complimenti! Che sorpresa!

Giorgio Ma scusa, tu conosci questo pezzente? (indicando con disprezzo Agilulfo)

Lavinia Ma si! E’ un amico. Giorgio Lavinia! Mi deludi! Hai abbassato il “target” da quando non ci vediamo più.

Agilulfo Scusi ma…

Lavinia Ma figurati, dai! Non ha fatto niente! Giorgio A si? Guarda qui! E’ un cleptomane… e per di più maniaco!(mostrando gli slip) Lavinia Ma si tratta di un equivoco. Lascia perdere. E’ una persona per bene, te lo garantisco.

Giorgio (rivolgendosi ad Agilulfo) Senta lei! Deve ringraziare la sua amica se non la denuncio ai Carabinieri. Porti

via le palle alla svelta e non torni più in questo negozio.

Agilulfo Ma si tratta di un errore… Giorgio (rivolgendosi ad Agilulfo) L’errore l’ha fatto lei a nascere! Non mi faccia pentire se no provvediamo a correggerlo subito!

Lavinia Dai Giorgio, non ti arrabbiare. Piuttosto fatti sentire che dobbiamo parlare un po’.

Agilulfo (rivolto a Lavinia) Perché cosa devi dirgli?

Lavinia (prendendolo per mano) Forza andiamo.

Lavinia e Agilulfo si dirigono verso la porta. Prima di uscire Lavinia si ferma improvvisamente sulla soglia e si rivolge ad Agilulfo.

Lavinia Era un regalo per me?

Agilulfo Cosa?

Lavinia Dico, quello slippino di pizzo… l’avevi preso per me?

Agilulfo Ma io veramente… Ti spiego… C’era Mazzacani…

Lavinia Ma cosa c’entra ora Mazzacani?!

Agilulfo Si! Lui mi ha abbracciato e… Lavinia Ma cosa dici?! Ma Agilulfo, ti senti bene?!

Agilulfo Siii! Cioè, no… cioè, (rassegnato) si… ti volevo fare un regalo!

Lavinia Grazie amore, lo immaginavo!

Lavinia gli dà un bacio sulla guancia ed escono dal negozio. Scena n. 21 Int. – Aeroporto – salone - sera

Katerina e le due figlie stanno camminando verso l’uscita dell’aeroporto con i bagagli in mano. Katerina è infuriata. Katerina

Non capisco come possa essere successo! Chi puo’ aver fatto uno scherzo simile! Phylanta Bè, mamma, comunque è andata meglio così, la nonna sta bene per fortuna. Silvanya Si, ma pensa se non avessimo telefonato per chiedere in che reparto era ricoverata! Phylanta Avremmo fatto un viaggio a Monaco a trovare la nonna, cosa c’è di male?

Katerina

Si! Noi saremmo andati a trovare la nonna che scoppia di salute e tuo padre a casa che muore di fame, quello da solo non dura due giorni!

Katerina e le figlie escono dall’aeroporto e prendono un taxi. Scena n. 22 Int. – Casa di Agilulfo – sala da pranzo - sera Lavinia indossa una minigonna vertiginosa e una camicetta scollata. Si avvicina ad Agilulfo, che sta seduto davanti ad una tavola riccamente imbandita, tenendo in mano una pirofila.

Lavinia Qui a casa tua si cucina divinamente! Hai una cucina spaziale!

Agilulfo Ho una fame! Oggi in piscina mi hai fatto scoppiare! A proposito, come sono andato?

Lavinia Bene!…Mi pare, insomma… le braccia le muovi bene… le gambe pure,… la prossima volta se entri in acqua è meglio.

Agilulfo Considera che fino a ieri, l’unica vasca che conoscevo era quella da bagno. Lavinia Vabbé… guarda qui! Fagioli bolliti! Qui c’è la crusca, i piselli, i ceci… e per dessert fichi secchi e prugne cotte.

Agilulfo Questa è la formula della bomba atomica!

Lavinia Dopo quello che ti è successo a spinning ci vogliono fibre! Bisogna favorire la motilità intestinale.

Agilulfo Mi potrebbero arrestare per detenzione di armi chimiche!

Lavinia Mangia per favore! Devi cambiare regime alimentare. Poi sei nell’età a rischio. Vuoi passare il resto della tua vita da un medico all’altro?

Agilulfo No… però non vorrei neanche passarlo sul gabinetto.

Lavinia Lascia perdere! Suono di telefono Lavinia Stai seduto. Vado io.

Agilulfo No! Fermati!

Lavinia E perché?

Agilulfo E se fosse mia moglie?

Lavinia rimane interdetta.

Agilulfo (alzandosi dalla sedia) Rispondo io. Lavinia Ma non può essere tua moglie. Figurati… con tua suocera così ridotta: aneurisma multiplo con degrado neurologico della corteccia, mica un raffreddore!

Agilulfo risponde al telefono.

Agilulfo Pronto? Pronto!? Non risponde nessuno!

Scena n. 23 Int. – Strada cittadina - Abitacolo taxi - sera

Il taxi è fermo in coda nel traffico. Katerina si sta togliendo il telefono cellulare dall’orecchio. Lo spegne e si rivolge alle figlie.

Katerina Vostro padre non risponde! Sarà sceso a prendere il solito aperitivo… Ci vuole tanto tassista? Taxista Signora, che ci posso fare? C’è un traffico…

Katerina Allora suoni il clacson… faccia qualcosa! Voglio passare!

Taxista Signora! Perché non si mette sul cofano? Magari vedendola… sa com’è?

Katerina Maleducato!

Scena n. 24 Int. – Casa di Agilulfo – sala da pranzo - sera Agilulfo osserva preoccupato la cornetta del telefono.

Lavinia Visto? Altro che tua moglie! Avranno sbagliato!

Agilulfo (risistemando la cornetta sul telefono) Hai ragione… ma… tu come fai a sapere cos’ha mia suocera? Non ricordo di avertelo detto! Lavinia (tergiversando) Stasera… sorpresa! Preparati. Ho indosso il perizoma che ho comprato oggi… lo vuoi vedere? (Nell’atto di sbottonare la minigonna)

Agilulfo Ma tu come facevi a sapere…

Lavinia Mmmh.. che caldo… forza stappiamo lo champagne… farei pazzie stasera! Agilulfo Sei stata tu???

Lavinia Cosa?

Agilulfo

Ma come hai potuto fare una cosa del genere?!

Lavinia Volevo stare un po’ con te. Noi due soli, senza fretta, nel calore domestico!

Agilulfo Hai spedito la mia famiglia a Monaco, senza dirmi niente!… E per di più mia suocera sta benissimo!

Lavinia Ora basta! Pensiamo a festeggiare. E’ la nostra serata questa… champagne! (alzando il calice vuoto)… a proposito… dov’è?

Agilulfo (scrollando il capo rassegnato) C’è una bottiglia in frigo. Vado a prenderla.

Lavinia No, stai pure qui topino caro, vado io.

Lavinia si allontana ancheggiando. Agilulfo porta una mano alla fronte e tira un sospiro di rassegnazione. La sua attenzione viene attratta da un: Rumore di chiavi. Si apre improvvisamente la porta di casa ed entrano Katerina e le figlie cariche di bagagli. Agilulfo va nel pallone più totale.

Agilulfo Ka…ka…ka…

Katerina Che hai? Sembri un cerebro leso!

Phylantha (indicando la tavola imbandita) Papi, cavoli, se diventato un cuoco!

Agilulfo è sempre sotto choc.

Agilulfo Ka…ka…ka…

Silvanya Mamma sono stanca. Andiamo a posare le valige. Katerina Si hai ragione, andiamo in camera. Agilulfo, poi dobbiamo parlare… è una cosa inaudita, sapessi, una vergogna!

Katerina e le figlie si allontanano. Agilulfo riprende coscienza di quanto sta avvenendo e si precipita verso la cucina.

Scena n. 25 Int. – Casa di Agilulfo – cucina - sera Lavinia è china con la testa infilata dentro il frigo per prendere la bottiglia di Champagne. Arriva Agilulfo di corsa. Raggiunge Lavinia da tergo, appoggiandosi contro il sedere di lei e tirandola all’indietro tenendola per i fianchi. Agilulfo

Lavinia vieni! Lavinia

Agilulfo, sei un animale!… Aspetta! Almeno un brindisi!

Agilulfo

Nooo, non c’è tempo! Lavinia si raddrizza e lo guarda in faccia. Lavinia

Non ti credevo così infoiato! Agilulfo

C’è mia moglie di là! E’ rientrata! Lavinia

Tua moglie??? Agilulfo (sarcastico)

Non sei contenta? Mia suocera è guarita! Lavinia

Io non me ne vado da qui! Agilulfo

Come hai detto? Lavinia

Voglio parlare con tua moglie! Agilulfo

E di che? Lavinia

Del nostro rapporto!

Agilulfo Allora aspetta: preparo due tartine da mangiarci assieme, ok?… (afferrandola per una mano) Vieni via da qui!!!

Agilulfo non fa in tempo a uscire dalla cucina con Lavinia che sentiamo la voce di:

Katerina (f.c.) Agilulfo? Agilulfo! Dove sei? Agilulfo

Cacchio! Mia moglie! Tu resta qui, io cerco di non farla entrare in cucina!

Lavinia Non ci penso nemmeno! Vengo fuori con te! Agilulfo D’accordo! Le sedie ci sono (indicando le sedie della cucina)… la frusta ce l’hai? Lavinia Hai sempre voglia di scherzare… anche in questi momenti! Agilulfo Vorrà dire che morirò col sorriso! Lavinia Basta! Vado di là!

Lavinia si dirige verso la porta della cucina. Agilulfo Nooo! Agilulfo la trattiene per la camicetta, voltandola verso di sé.

Lavinia (cercando di divincolarsi) Lasciami! A causa dello strattone si strappano i bottoni della camicetta di Lavinia mettendo in mostra un seno proporzionato e ben fatto. Agilulfo si tappa gli occhi con la mano, ma tiene le dita semiaperte per sbirciare. Agilulfo Ma sei una falsa magra allora! Lavinia E tu sei un vero porco! Mollami! Lavinia si riesce a divincolare e sta per aprire la porta della cucina. Agilulfo tenta di fermarla in extremis. Agilulfo Fermati! Agilulfo si sbilancia in avanti, perde l’equilibrio, la afferra per un lembo della minigonna. Lo strattone provoca lo strappo del bottone in vita e l’apertura della cerniera. Agilulfo cade in terra tenendosi alla gonna, sfilandogliela fino ai piedi e scoprendo un bel perizoma. Lavinia Aaaah! Katerina (f.c.) Agilulfo? Chi grida? Sei in cucina? Agilulfo riapre gli occhi e si solleva in piedi. Lavinia tira su la gonna e se la tiene in vita. Agilulfo (rivolto verso la porta)

Arrivo! (poi rivolto a Lavinia con le mani congiunte a preghiera) Per favore resta in cucina!

Scena n. 26 Int. – Casa di Agilulfo – salotto – sera Agilulfo esce dalla cucina e si chiude dietro la porta parandosi davanti. Katerina Oh, eccoti! Perché non rispondevi? Agilulfo (malcelando il panico) Ma ti ho risposto! Katerina (indicando la tavola imbandita)

Guarda che io non mangio questa roba, non intendo morire avvelenata. Agilulfo La mangio io! Tranquilla! Katerina E neanche morire asfissiata! Fammi passare che vado a preparare qualcosa di commestibile.

Agilulfo rimane sulla porta con le mani avvinghiate agli stipiti. Agilulfo No! Aspetta! Katerina E perché? Agilulfo (scrollando il capo) Un disastro. Katerina Che cosa? Agilulfo

Ehm… Ti spiego… stavo facendo gli spiedini di lenticchie, quando è esplosa la torta, e sono finito col sedere sullo sformato di banane! Nel frattempo ho bruciato i piselli ripieni…

Katerina lo guarda incredula e sospettosa. Agilulfo

…però non tutto è andato storto. La pasta alla “puttaniera” ad esempio… Katerina Non mi interessa! Fammi passare!

Katerina cerca di scostare Agilulfo dalla porta. Agilulfo oppone resistenza.

Agilulfo Io se fossi in te non lo farei. Katerina E perché?

Agilulfo (dispiaciuto) Potrebbe farti male. Katerina

Intanto non la mangio la tua pasta! Levati di mezzo!

Katerina allontana Agilulfo con uno strattone e apre improvvisamente la porta della cucina. Agilulfo chiude gli occhi per non vedere Agilulfo (sussurrato e sofferto) Nooo… Scena n. 27 Int. – Casa di Agilulfo – cucina – sera Katerina entra in cucina guardandosi attorno con circospezione. La stanza è deserta. Il frigorifero è aperto. Agilulfo entra piano in cucina con gli occhi chiusi e le braccia in avanti come un sonnambulo. Agilulfo

Fate quello che volete ma io tengo gli occhi chiusi. Katerina (guardandolo con sarcasmo)

Ma sei scemo? Agilulfo riapre gli occhi ma rimane con le braccia tese in avanti. Agilulfo Eh? Agilulfo si guarda attorno meravigliato per la scomparsa di Lavinia. Katerina mette una pentola sui fornelli. Katerina (intenta a cucinare)

Ora preparo qualcosa di decente. Ah! Quando ti sei svegliato mi chiudi il frigorifero per favore?

Agilulfo si avvicina al frigo. Nel chiuderne la porta scopre che Lavinia vi si è nascosta dietro, appiattita con la schiena contro alla parete. Con una mano si copre il seno e con l’altra tiene la gonna in vita. Agilulfo si accorge terrorizzato della sua presenza. Riapre la porta del frigo coprendo di nuovo Lavinia. Katerina ora indossa un grembiule. Si ferma di spignattare e guarda Agilulfo davanti al frigo aperto. Katerina Lo vuoi chiudere o no quel frigo?

Agilulfo Fa troppo caldo qui dentro! Sto un po’ qui davanti.(sventolandosi le mani sul viso)

Katerina Infatti sei rosso in faccia. Agilulfo, si tocca il fondo schiena. Agilulfo E non solo in faccia… Katerina Su, su! Chiudi quel frigo! Katerina si asciuga le mani e va verso Agilulfo. Afferra la porta del frigo per chiuderla. Agilulfo oppone resistenza tenendola aperta. Nel conflitto la porta del frigo trema provocando un Tintinnìo di bottiglie di vetro. Vediamo Lavinia, di profilo, schiacciata sulla parete retrostante la porta del frigo, impietrita. Agilulfo e Katerina si guardano negli occhi con aria di sfida e sono sempre aggrappati alla porta del frigo. Katerina Ma chiudi!… Che cos’hai stasera?

Agilulfo (guardando verso la porta della cucina)

Oh! Hai sentito? Katerina Che cosa? Agilulfo

Ti ha chiamato Phylanta! Katerina Non ho sentito niente, sei tu che senti le voci!…(poi sarcastica) Magari dentro il frigorifero, vero? Agilulfo Katerina? Katerina Eh? Agilulfo (farfugliando confusamente e velocissimamente) Amcblà-katblà!!! Katerina Cosa? Agilulfo Vedi? Non ci senti! Ti ha chiamato Phylanta! Vai per favore!

Katerina lo guarda sospettosa. Entra improvvisamente Phylanta. Phylanta

Che buon odorino! Cos’hai preparato mamma? Agilulfo(rivolto a Katerina)

Visto? Phylanta (verso la madre) Visto cosa? Katerina Ma niente! … Molla la presa dalla porta del frigo. Si toglie il grembiule da cucina. Katerina (quasi con rassegnazione)

C’è pollo in gelatina stasera… ma bisogna aspettare che si raffreddi.

Phylanta guarda suo padre in piedi davanti al frigo aperto. Agilulfo (cercando di sdrammatizzare) Sono quasi pronto.

Katerina scuote la testa rassegnata e prende sua figlia sotto braccio.

Katerina Andiamo di là (poi rivolgendosi nervosa ad Agilulfo). E tu stai attento alla pasta!

Katerina esce dalla cucina. Agilulfo chiude il frigorifero scoprendo Lavinia. Le afferra l’avambraccio che copre le tette. Lei oppone resistenza continuando a coprirsele. Agilulfo la tira verso la porta della cucina. Agilulfo Vieni! Lavinia Faccio da sola! I due escono dalla cucina. Scena n. 28 Int. – Casa di Agilulfo – ingresso - sera Agilulfo accompagna a forza Lavinia verso l’ingresso. Afferra il suo soprabito dall’attaccapanni e la aiuta freneticamente ad indossarlo. Lavinia E fai piano! Apre la porta e spinge Lavinia sulla soglia. Lavinia si gira verso di lui come per protestare.

Agilulfo Scusa Lavinia, mi dispiace, ma è meglio cosi’, credimi.

Agilulfo

Ma tu mi vuoi bene? Katerina (f.c.) Agilulfo? Dove sei?

Agilulfo

Ti devo lasciare. Ciao. Agilulfo chiude la porta in faccia a Lavinia. Contemporaneamente arriva Katerina con la testa piena di bigodini e una maschera cosmetica bianca. Indossa un’abbondante camicia da notte con un disegni floreali.

Katerina Cosa fai lì sulla porta?

Agilulfo, alla vista di Katerina, ha un leggero sussulto. Agilulfo

Oh io? Niente! Era il vicino.

Katerina E cosa voleva a quest’ora?

Agilulfo

Chiedeva del mangime per la sua iguana di Maracaibo, ma gli ho detto che al momento abbiamo esaurito le scorte.

Katerina Ma lascia perdere. Andiamo a tavola, forza!

DISSOLVENZA Scena n. 29 Est. – casa di Agilulfo – strada prospiciente – giorno Agilulfo esce dal portone. Indossa una pesante tuta da ginnastica e calza un paio di scarpe da jogging. S’incammina saltellando lungo il marciapiede. Est. – giardini pubblici – pista ciclabile - giorno Phylanta sta percorrendo la pista in bicicletta assieme ad un’amica. Amica Che ne dici allora? Phylanta Non so se mio padre sarà d’accordo. Amica Ma per una volta!

Phylanta Siamo cinquanta persone!

Amica Per questo compleanno è il numero giusto! Phylanta

E poi mio padre è un po’ strano.

Amica E ti preoccupi?

Phylanta

Saranno due settimane che mangia come un bonzo. E’ diventato igienista da far schifo. Se si sente addosso odore di fumo va su tutte le furie… insomma non capisco cosa gli stia succedendo.

Amica Sarà l’andropausa.

Phylanta

Andro cosa?

Amica O forse ha un’altra donna… Phylanta Mio padre? Figurati! Per lui esiste solo il lavoro! Non ci crederei neanche se lo vedessi!

L’amica vede qualcosa che attrae improvvisamente la sua attenzione e si ferma di pedalare, bloccando anche Phylantha.

Amica Ehi! Guarda un po’ là. Quello non è tuo padre?

Vediamo lontano, lungo un viale alberato, un uomo che sta facendo jogging. Poco più avanti c’è anche una donna che corre. Entrambi hanno la stessa tuta da ginnastica. Phylanta

Chi? Quello laggiù che corre? Ma dai! Mio padre! …hai visto mai un bradipo che fà il maratoneta?

Scena n. 30 Est. – giardini pubblici – viale alberato - giorno Agilulfo corre dietro a Lavinia. E’ al limite. Soffia come un mantice. Agilulfo A quanto andiamo?

Lavinia Nove chilometri orari!

Agilulfo

I tempi?

Lavinia Trentacinque minuti! Corri e taci!

Agilulfo

Basta! Stop!

Lavinia Cosa?

Agilulfo

Mi fermo! Agilulfo rallenta sfinito. Lavinia si ferma. Agilulfo le si avvicina ansimante.

Lavinia Ma cosa ti prende? La vuoi fare o no la maratona?

Agilulfo

Senti Lavinia, io ti devo parlare…

Lavinia Non mi pare il momento.

Agilulfo

Non posso continuare così… a seguirti per tutta la vita, di corsa, sempre con il fiatone…

Lavinia lo ascolta interdetta. Agilulfo

Allenamenti programmati, dieta pre-stabilita. Ho più tabelle orarie io delle ferrovie dello stato, per tutto, anche per andare in bagno…

Scena n. 31 Est. – giardini pubblici – pista ciclabile - giorno Phylanta e l’amica sono ferme sulle biciclette e assistono alla scena tra Agilulfo e Lavinia. Phylanta Ma quello è mio padre! Con una donna! Amica E che donna! Phylanta

Ma se è un chiodo! Mia madre almeno ha un po’ di tette…

Amica

Si parlano! Guarda come sono vicini… Che teneri!

Phylanta

Piantala! Giuro che se si baciano mi metto a urlare!

Scena n. 32 Est. – giardini pubblici – viale alberato - giorno Lavinia Dai fatti forza siamo quasi arrivati!

Agilulfo Possibile che non capisci? Io sono un uomo sposato, ho due figlie, sono dirigente di una grande azienda, non posso buttare via tutto questo!

Lavinia

Ah è così?! Tu con me butteresti via tutto? Allora ascolta! Tua moglie ti ha sempre trattato come uno scovolino da cesso! Le figlie ti rivolgono la parola solo per spillarti quattrini, e lavori per un’azienda che ti paga perché i suoi palloncini non scoppino durante l’uso. Ci tieni molto a tutto questo?

Agilulfo Senti Lavinia, io volevo dirti che…

Lavinia lo afferra minacciosa per la felpa strattonandolo. Lavinia

Che cosa vuoi dirmi?

Agilulfo (intimidito) Che…che…

Lavinia lo avvicina violentemente a sé, baciandolo con forza sulla bocca. Dopo pochi secondi stacca le sue labbra da quelle di Agilulfo con altrettanta violenza, e lo allontana con uno spintone. Scena n. 33 Est. – giardini pubblici – pista ciclabile - giorno Phylanta (disperata) L’ha baciata! Aaaaaa!!!! L’amica le tappa subito la bocca con una mano. Amica Taci! Sei pazza?!

Scena n. 34 Est. – giardini pubblici – viale alberato - giorno Agilulfo e Lavinia sono uno di fronte all’altra. Lavinia (duramente) Allora? Cosa volevi dirmi? Avanti spara! Agilulfo

Bè..io..ecco,… mi accompagni di corsa in ufficio?

Lavinia (con un sorriso)

Volentieri, ma a una condizione. Agilulfo (rassegnato) Sono pronto. Lavinia Oggi vieni in palestra. Agilulfo Non so se mi vedrai. Lavinia Come sarebbe? Agilulfo L’anima è trasparente. Lavinia Ma dai, stupido. Andiamo!

I due si rimettono a correre. DISSOLVENZA Scena n. 35 Int. – officina di un gommista - giorno Tre operai lavorano riparando i pneumatici dalle auto. Tra di loro riconosciamo Mazzacani in tuta da lavoro. Si allontana dalle auto per dirigersi nell’ufficio. Mazzacani. Capo faccio una telefonata. Int. – officina di un gommista – Ufficio - giorno Mazzacani entra nell’ufficio si avvicina alla scrivania e solleva la cornetta di un telefono. Compone un numero. Scena n. 36 Int. – casa di Agilulfo – salotto - giorno

Suono del telefono Katerina solleva la cornetta. Katerina

Pronto?.. Si sono io… con chi parlo?… Ah è lei Mazzagatti? Va bè, gatti, cani, che differenza fa? Non sia pignolo. Ma non era stato licenziato? Senta, non ho tempo da perdere… cosa? …Mio marito? Cos’ha combinato? … Non può dirmelo adesso? …e va bene…, quando pensa di venire? …No, non gli dirò niente.

Katerina chiude la comunicazione.

Scena n. 37 Int. – Palestra – Sala fitness – giorno. Agilulfo e Lavinia stanno procedendo su due tapis-roulant affiancati. Agilulfo, indossa un paio di braghe corte larghissime e ascellari e una canottiera multicolori. Lavinia corre velocemente ed è accaldata. Agilulfo procede molto più lento, ancheggiando esageratamente ed esasperando il movimento delle natiche in una sorta di marcia da fermo. Lavinia Ma come stai andando? Agilulfo Cosa c’e’ che non va? Lavinia

Mi sembri una passeggiatrice. Agilulfo Dote naturale. Lavinia Ma non stai lavorando! Agilulfo Infatti attacco stasera alle otto! Secondo lampione. Lavinia Cretino! Non stai correndo! Alza un po’ quella velocità.

Agilulfo schiaccia il pulsante della velocità. Il display comincia ad incrementare passando da 3,4 a 5,6 Km all’ora. Un uomo palestrato (Enzo) sta sollevando in piedi un pesante bilancere. Vede Lavinia e posa in terra il peso. Enzo Ehi! Lavinia! Lavinia lo riconosce. Continua a correre. Lavinia Enzo! Amore, come stai?

Agilulfo Amore? Agilulfo comincia ad avere il fiatone. Il tapis-roulant ha aumentato la velocità. Vediamo i suoi piedi muoversi scoordinati. Ora mentre corre si tiene ai manici laterali di sostegno. Enzo Chi è quello. Tuo padre? Lavinia

Chi lui? No. E’ un amico. Ti presento Agilulfo.

Agilulfo (col fiatone) Piacere. Agilulfo istintivamente alza una mano per salutarlo. Mancandogli un appoggio perde l’equilibrio. Lavinia lo guarda impaurita. Lavinia Stai attento! Agilulfo si rimette in piedi correndo. Agilulfo Tutto a posto! Il display continua ad incrementare l’indicazione della velocità. Ora siamo a 7,3 Km/ora. Agilulfo guarda preoccupato il display. Schiaccia ripetutamente il dito sul pulsante per decrementare la velocità. Il display segna ora 8,3 Km/ora. Agilulfo Ma cos’ha questa macchina? Lavinia (un po’ distrattamente) Dimmi? Poi si accorge che Agilulfo sta andando molto velocemente. Lavinia Ehi! Vai forte! Bravo! Agilulfo si sforza in un sorriso mal celando disperazione e fatica. Agilulfo

Oh, questo è niente… (poi guardando la pulsantiera)ma che cazz…

Agilulfo comincia a dare dei pugni con la mano destra sulla pulsantiera del tapis-roulant. Lavinia Cosa ti succede? Agilulfo

Oh! Niente! Un piccolo problema interno, ma non ti preoccupare! Lavinia

Devi andare al bagno? Enzo Lavinia! Qui ci vogliono i pannoloni!

Lavinia fulmina Enzo con un’occhiata. Il display del tapis-roulant di Agilulfo segna 13,2 Km/h. Agilulfo è paonazzo in viso. Continua a dare pugni sulla consolle degli strumenti. Il tappeto corre sempre più veloce, i piedi di Agilulfo pure. Agilulfo perde l’equilibrio, si aggrappa alla consolle del tapis-roulant restando appeso mentre i suoi piedi e parte delle sue gambe strisciano sul tappeto che scorre sempre più velocemente. Lavinia (spaventata) Aaah! Agilulfo! Enzo se la sta ridacchiando, mentre si sta spolverando le mani di polvere anti sudore. Agilulfo Tutto sotto controllo! Agilulfo si tira su a fatica sgambettando sul tappeto e cercando di riguadagnare la posizione eretta. Il display del tapis-roulant segna 15,6 Km/h. Agilulfo perde la presa e piomba sul tappeto ma con prontezza di riflessi si mette a gattonare freneticamente mantenendo il ritmo e assomigliando a un quadrupede impazzito. Quindi guadagna la presa sui manici laterali del tapis-roulant continuando a sgambettare appeso alla macchina. Lavinia interviene tirando una manata sul pulsante di blocco. Il tappeto si ferma improvvisamente. La brusca interruzione fa perdere la presa ad Agilulfo che finisce con la faccia sul nastro scorrevole, battendo il mento e rimanendo immobile a occhi chiusi. Lavinia ferma il suo tapis-roulant. Lavinia Agilulfo ti senti bene? Enzo si prepara a sollevare il pesante manubrio che ha ai suoi piedi, flettendo le gambe ed afferrandolo. Enzo (ironico) Brutta cosa l’andropausa… Agilulfo (aprendo lentamente gli occhi)

Credevo che nell’aldilà gli imbecilli non esistessero…

Agilulfo si rialza a fatica e si mette in posizione eretta cercando di darsi un tono dignitoso e riassettandosi in vita le braghette da corsa. Lavinia è scesa dal tapis-roulant e gli tiene con apprensione le mani mentre ancora Agilulfo oscilla instabilmente. Agilulfo

Caspita! Dopo una corsa su ’sti cosi ti senti come un rotolo di carta igienica dopo cento strappi.

Enzo inizia con grande sforzo i tentativi per sollevare il bilanciere.

Improvvisamente il tappetino di Agilulfo si rimette in moto. Agilulfo và all’indietro, porta le mani in avanti e istintivamente si aggrappa a Lavinia tirandola in terra. Agilulfo scende sbilanciato dal tapis-roulant, percorre alcuni metri completamente inclinato all’indietro. Agilulfo Aaaaah! Enzo contemporaneamente solleva il bilanciere in alto, con un urlo. Enzo Aaaaah! Agilulfo finisce su Enzo. Cadono entrambi in terra. Agilulfo sbatte il capo sui testicoli di Enzo, il quale istintivamente molla il bilanciere che finisce sulla gola di Agilulfo. Enzo porta le mani sui suoi attributi, ma trova la faccia di Agilulfo e gli ficca le dita negli occhi.

Agilulfo Uuuuh!

Enzo e Agilulfo rimangono immobili in quella posizione. Agilulfo con la testa sul basso ventre di Enzo, gli occhi sbarrati e il bilanciere sulla gola. DISSOLVENZA Scena n. 38 Int. – Bar – Sala interna giorno Agilulfo e Bruno Scatilazzi sono seduti a un tavolino. Agilulfo ha un paio di occhiali scuri e una fascia attorno al collo. Agilulfo Senti Bruno mi devi aiutare. Bruno

Aiutare? Non conosco questo termine, hai un vocabolario?

Agilulfo

Dai, non fare così, ti prego!

Bruno L’ultima volta che ti ho aiutato ho rischiato l’infarto e ho passato un momento…

Scena n. 39 Est. – Strada cittadina – Marciapiede - giorno Lavinia sta passeggiando con Giorgio, il direttore del grande magazzino.

Lavinia

…meraviglioso, con tanto di champagne che ci aspettava e poi è arrivata la moglie a rovinare tutto. Giorgio Parli come se l’intrusa fosse stata sua moglie e tu la padrona di casa. Doveva chiederti il permesso? Lavinia Quella donna lo tratta come uno zerbino.

Giorgio Ti ricordo che è un cleptomane feticista!

Lavinia Ancora con quella storia? Agilulfo è una persona normale, una persona …

Scena n. 40 Int. – Bar – Sala interna - giorno

Agilulfo

… frenetica! Non c’è un momento di calma nella sua testa! E’ un fermento di idee, un terremoto di vita, un’esplosione di sensualità. Ha preso il mio destino, capisci? L’ha stretto nelle sue mani e non lo molla più! (simulando di stringere qualcosa tra le mani) Bruno Sai come sono le donne… quando ce l’hanno in mano…

Agilulfo

Ed è per questo che ti ho chiamato.

Bruno Per tenertelo in mano?

Agilulfo

Ma dai stupido! Per aiutarmi! Bruno (mimandosi effeminato) Dimmi caro… sono a tua disposizione.

Agilulfo

Ti prego però di non farmelo pesare.

Bruno Intanto te l’avrà già pesato lei. Agilulfo Per favore! Non posso continuare questo menage. Ne va del mio equilibrio psicologico e affettivo!

Bruno

Che paroloni per una trombata fuori porta!

Agilulfo

Devi aiutarmi a trovare una soluzione per porre fine a tutto questo…

Scena n. 41 Est. – Strada cittadina – Marciapiede - giorno

Lavinia … amore, ecco cosa penso che sia: amore! Non offenderti Giorgio, ma con te era solo una questione di sesso, istinto animale, soddisfazione dei sensi! Con lui ho provato qualcosa di nuovo, di spirituale, di angelico…

Giorgio (ironico) Ce l’avrà come un cherubino allora… Eh, eh, eh!

Lavinia Giorgio! Insomma quando fai così non ti sopporto! E poi ti chiedi perché ci siamo lasciati?

Giorgio Ma era una battuta innocente…

Lavinia Palle! A te brucia molto questa faccenda e non mi vuoi aiutare.

Giorgio Lavinia scusami, chiedimi qualsiasi cosa e ti aiuterò. Lo sai, per te farei qualsiasi cosa, mi butterei anche …

Scena n. 42 Int. – Bar – Sala interna - giorno

Bruno …nella merda! Ecco dove andrai a finire! Nella merda! Dammi retta: manda in pensione quel poco che ti rimane in mezzo alle gambe e dimenticati di avere ancora del testosterone in corpo. Vedrai… vivrai meglio e soprattutto farai vivere meglio gli altri.

Agilulfo

Ma si tratta proprio di questo! Voglio chiudere questa storia, ma ho bisogno del tuo aiuto.

Bruno Ti fidi di me?

Agilulfo

Certo! Bruno Allora ascolta: faremo così…

Bruno si accosta ad Agilulfo e non ascoltiamo più quello che si dicono. DISSOLVENZA Scena n. 43 Est. – Strada cittadina – Marciapiede. (stesso luogo della scena 39) - giorno Lavinia sta parlando con qualcuno. Non vediamo subito chi sia anche se si suppone che sia sempre Giorgio. Lavinia

E’ già un po’ che non facciamo una gita insieme.

Vediamo invece che in compagnia di Lavinia c’è Agilulfo. Agilulfo

Ascoltami Lavinia, in una settimana ho lavorato solo tre ore. Persino la mia segretaria mi guarda di traverso. Stiamo sempre insieme, al parco, per negozi, al ristorante, in palestra, e anche a…(si blocca imbarazzato rendendosi conto di quanto sta per dire)

Lavinia

Stavi per dire “a letto”? Agilulfo

No, quello mi manca. Lavinia

Ed è questo il problema! Agilulfo

Be, se proprio insisti… Lavinia

Ma noo! Non mi va di finire in un motel dell’autostrada per soddisfare i nostri bassi istinti, lontano dagli occhi indiscreti, come se fossi una…

Agilulfo

Non dirlo! Lavinia

Perché? Agilulfo

Tu non sei una di quelle! Lavinia

Ma cos’hai capito? Volevo dire: “una senza tetto”.

Agilulfo

Non ti buttare giù… anche se porti la prima.

Lavinia

Senza tettooo! Non senza tette! Ma sei sordo?

Agilulfo

Dev’essere la musica della sala spinning. (infilandosi un dito e muovendolo nell’orecchio) Dovresti tenerla più bassa perché…

Agilulfo viene interrotto bruscamente e la loro attenzione si rivolge verso: Bruno (f.c.) Agilulfooo! Come estas vecchio puerco! Vediamo Bruno a braccia aperte, vestito come un nostromo, pipa in bocca. Si butta su Agilulfo e lo abbraccia strettissimo quasi soffocandolo. Agilulfo

Manolo! Che sorpresa! Puff! (ora sottovoce) Mi stai soffocando!

Bruno si stacca da Agilulfo. Bruno (guardando Lavinia)

Caramba! Que sventolas! Chi es esta fighetas?

Agilulfo

Emm… ti presento Lavinia. Lavinia, questo un mio vecchio amico, un vero lupo di mare.

Bruno bacia la mano di Lavinia Bruno

Encantado. Yo soi Manolo Libecios de Paranà, ciamame pure Becios… un nombre que es un programas.

Lavinia rimane disorientata. Lavinia

Non mi avevi mai parlato di questo tuo amico. Bruno Oooh! Chissà quantas cosas non le habe detos esto putanieres… te ricuerdi Agilulfo? A Puerto Colombia? Con dos

botillas de grapa Bernarda te spupazzavi todos las chiapponas della baia.

Lavinia (portando una mano alla bocca)

Ooooh!

Agilulfo è un po’ imbarazzato dal gioco pesante dell’amico. Agilulfo (rivolto a Lavinia)

Be, non è proprio così, sai Bruno esagera sempre.

Lavinia

Ma tu hai navigato? Agilulfo Bè ecco… Bruno Aaaah! Birichinos! Tieni los segredos eh? Be, te compriendo, (e rivolgendosi confidenzialmente a Lavinia) senorita, esto hombre los ciamamos “tres coiones” habea mujeres en todos los portos. Tiene ninos in cada uno pais che habea toccado con la sua cannela!

Lavinia (scandalizzata verso Agilulfo)

Non avrei mai pensato che tu… Agilulfo è sempre più imbarazzato. Agilulfo Bé, vedi io… Bruno

Esto es un hombre infoiado! El mas grande deflorador de la baia de Cumanà: ventisinco trambadas en la misma noche. En record!

Lavinia

Agilulfo! Non posso crederci!

Agilulfo Ecco, io… credo che il mio amico debba salutarci. Vero che hai un appuntamento Manolo? Bruno Certamiente! Habeo muchas galinelas da spiumar esta noche. Lavinia (trattenendo a stento il pianto) Grazie signor Becios, o Manolo o come diavolo si chiama! Grazie di avermi fatto conoscere meglio questo (indicando Agilulfo)… questo… Bruno Puerco?

Lavinia (addolorata)

Un porco, si, credo che sia il termine più adatto.

Agilulfo tace scoraggiato.

Bruno Yo estò all’Hotel Esperanza, Senorita. Por gradir anco mi me ciaman “el batitor de la Palma”, que la noche tromba e nel dia se calma!

Lavinia (molto a disagio) Grazie signor Becios ci penserò, arrivederci. Bruno Hasta la tarde senorita, adios Agilulfo! Me complimentos!

Bruno si allontana. Agilulfo rimane immobile a guardarlo allontanarsi, quasi ipnotizzato. Poi si avvede e si rivolge a Lavinia, che lo sta guardando gelidamente.

Agilulfo Immagino che vorresti praticarmi una “gonadectomia” in tempo reale… Lavinia Cos’è???

Agilulfo Taglio delle palle! Lavinia (incazzata) Basta! Non ne posso più delle tue cazzate! Per te la vita è solo una presa per i fondelli! Non ti sfiora minimamente il pensiero che qualcuno vicino a te possa avere dei sentimenti?! Consideri il prossimo come i tuoi preservativi: li usi e poi li butti e se non sono perfetti non entrano neanche nel circuito della tua vita!

Agilulfo Lavinia hai ragione, non può funzionare. Immagino che vorrai chiudere una volta per tutte il nostro rapporto… Lavinia No! Il passato è passato! Tutti abbiamo fatto degli errori e io sono pronta a dimenticare… però…

Agilulfo Però? Lavinia Devi farti perdonare! Agilulfo Perdonare? Cosa ho fatto?

Lavinia tira fuori dalla borsetta un foglio.

Lavinia Lascia perdere! Guarda qua! Ti ricordi ai grandi magazzini l’altro giorno?

Agilulfo No, l’ho rimosso!

Lavinia Bene, ti rinfrescherò la memoria: mentre tu uscivi con quegli slip da donna io ho pagato alla cassa e ho vinto un premio come milionesima cliente del negozio!

Agilulfo Un premio? E cosa hai vinto?

Lavinia Un soggiorno per due persone a Cervinia, da utilizzare entro la settimana!

Agilulfo (parlando a sé stesso) Mannaggia a me che ti ho dato quei cento euro…

Lavinia Cos’hai detto?

Agilulfo Oh io? Niente!

Lavinia Allora sei contento?

Agilulfo Ho le lacrime agli occhi!

Lavinia Allora ti aspetto a casa mia, vado a preparare le valige! Agilulfo Ma cosa dirò a Katerina?

Lavinia Un congresso, un seminario, un corso di aggiornamento, non credo che sia difficile trovare una scusa.

Agilulfo Si ma…

Lavinia Ci vediamo tra mezz’ora. Ciao!

Lavinia sta per allontanarsi, poi si ferma e si volta verso Agilulfo.

Lavinia

Ancora una cosa: ma quel tuo amico parlava una lingua strana… di che nazionalità è?

Agilulfo Eeeeh!?? Bo? Non si sa di preciso!

Lavinia Come? Non lo sai? Agilulfo Eeeh… sai com’è… famiglia di naviganti! Suo nonno navigava, suo padre navigava… sua madre “navigata”…

Lavinia Cretino! Tra mezz’ora da me!

Scena n. 44 Int. – Abitazione di Agilulfo – Camera da letto di Silvanya - giorno Silvanya, Phylanta e Filò sono a consulto e molto preoccupati. Filò è seduto sul letto vicino a Silvanya. Phylanta è seduta sul tappeto.

Silvanya Non ci posso credere! Papà ha un’amante! Phylanta

E che amante! La tua insegnante di aerobica!

Silvanya

Ha sempre odiato lo sport e i suoi derivati!

Filò (romantico) Ah, la forza dell’amore! Phylanta Ma questo è tradimento! Io racconto tutto alla mamma! (alzandosi in piedi)

Silvanya

Vuoi vederlo morto?

Filò E proprio il giorno del suo compleanno…

Katerina entra improvvisamente mella camera da letto. Katerina

Ragazze, mi ha telefonato quell’uomo: stasera non viene!

Phylanta (rassegnata) C’era da aspettarselo!

Katerina Perché?

Silvanya (imbarazzata)

Oh, niente… sai che papà odia le feste! Katerina

E c’è di più: starà fuori tre giorni… per un seminario. Bisogna rimandare la festa. Filò Tranquilla Kate, pensero’ io a risolvere tutto!

Silvanya

Ok mamma, pensiamo a tutto noi, grazie!

Katerina esce dalla stanza. Phylanta E ora che facciamo? Tra poche ore arriveranno gli amici!

Silvanya

Mi viene un sospetto… Silvanya prende il cellulare dal comodino e compone un numero. Silvanya

In palestra non risponde nessuno. Io vado là!

Phylanta E perché?

Silvanya

Voglio capire se mio padre è scappato con quella donna. Accompagnami! (Poi si rivolge a Filò) Filò tu rimani qua e rispedisci a casa tutti quelli che si presentano.

Filò E cosa gli racconto? Silvanya

Ah già… (pensandoci un po’ su). Ecco! Dì a tutti che mio padre, in un rigurgito di gioventù, ha lasciato il suo attributo nella macchina della pasta.

Phylanta

E’ terribile! Filò (a Silvanya) Scusa, ma a cosa gli serviva la macchina della pasta?

Phylanta E poi ce lo vedi? Papà che tira la pasta completamente nudo. Silvanya

Non avete capito un kaiser! Filò fai come ti ho detto, non ti preoccupare!

Filò E se non si fidano?

Silvanya

Digli che glie lo farai vedere… vedrai che scappano tutti quanti. Filò Gielo devo far vedere? Silvanya Quello di mio padre! Filò Buona idea! E se non se ne vanno… fettuccine per cena!

Phylanta (schifata) Bleaaa!

Scena n. 45 Est. – Officina di un gommista.- piazzale - giorno Agilulfo entra nel piazzale dell’officina (dove abbiamo già visto lavorare Mazzacani) con la sua autovettura. Lavinia è con lui. Ferma l’autovettura, apre la portiera ed esce.

Agilulfo (rivolto al capo officina Pino) Ciao Pino. Ho bisogno di quattro gomme da neve. Sto partendo per Cervinia. Pino Lasciami qui l’auto e fatti un giro con la signorina… (sottovoce) ehi! Mi dici chi è quella? Agilulfo (tagliando corto) Mia cugina. (poi rivolto a Lavinia) Vieni facciamo due passi.

Lavinia esce dall’auto e si allontana con Agilulfo Int. – Officina di un gommista - giorno Mazzacani è semi nascosto dietro l’ingresso dell’officina ed ha osservato la scena.

Mazzacani Ma guarda un po’ chi c’è… i due fidanzatini!

Pino (f.c.)

Quattro gomme invernali qui, presto! Mazzacani Subito capo!

Mazzacani prende un paio di pneumatici dal magazzino e li fa rotolare verso la macchina per sostituire le gomme. Scena n. 46 Int. – Palestra.- reception - giorno Phylanta e Silvanya sono davanti al bancone della reception. Silvanya A Cervinia? Receptionist Si, un viaggio premio, per due persone. Phylanta E, scusa, quanto starà via? Receptionist Tre giorni.

Silvanya E sai mica con chi è andata? Non vorrei essere indiscreta ma pensiamo che sia…

Receptionist

Una nuova conquista… un figaccione d’uomo, almeno così dicono… Phylanta (guardando Silvanya) Figaccione???

Silvanya Non è lui! Receptionist Pare che sia un dirigente di una grande azienda che produce… uh uh uh! (mascherando con la mano una risatina ironica)

Silvanya E’ lui!

Scena n. 47 Int. – Officina di un gommista - giorno Mazzacani, guardandosi in giro con fare sospetto, sta infilando a forza con un grosso cacciavite dei grossi vitoni dentro i pneumatici da neve. Mazzacani

Con questi cosi nelle gomme avrai una sorpresa… a scoppio ritardato, eh, eh , eh!

Est. – Officina di un gommista – piazzale - giorno

Pino (rivolto verso l’officina) Allora sono pronte ‘ste gomme? Mazzacani (f.c.) Arrivo capo! Mazzacani arriva facendo rotolare due pneumatici montati sui cerchioni e si avvicina alla vettura di Agilulfo.

Scena n. 48 Int. – Abitazione di Agilulfo – Ingresso - giorno Suono di campanello. Filò va ad aprire la porta e si trova davanti una coppia di amici sui quarant’anni con dei pacchetti regalo in mano. Amico

Iuhuuu! Ciao bello! Dov’è quel bragozzo? Filò Chi Agilulfo? Bè, ecco, c’è un problema… Amica Ho capito è seduto sul trono! Si sente nell’aria (annusando).

Filò No, il problema è che… (vibrazione di cellulare) scusate!

Filò tira fuori dalla tasca il suo cellulare con vibrazione e risponde. Filò

Pronto?… Giusy!!! Sei qui? Quando sei arrivata? … All’aeroporto? Vengo a prenderti subito. Ciao! (poi rivolgendosi agli amici) E’ arrivata Giusy da Casablanca!!!(battendo le mani con giubilo) … accomodatevi pure, io devo uscire un attimo, fate come a casa vostra… a parte il sesso. Ci vediamo tra poco.

Filò fa accomodare i due amici, si infila il capotto ed esce trafelato sbattendo la porta. I due rimangono interdetti con i regali in mano. DISSOLVENZA

Scena n. 49 Int. – Strada di montagna – Autovettura di Agilulfo - giorno Agilulfo e Lavinia stanno percorrendo una strada isolata di montagna. Il paesaggio attorno è aspro e innevato.

Lavinia (preoccupata) Sei sicuro di non aver sbagliato strada? Agilulfo

Certamente, sono stato mille volte a Posillipo! Lavinia Cosaaa, ma sei scemo? Agilulfo Sto scherzando. Ho detto a mia moglie che sarei andato a Posillipo… sai? Per quel seminario.

Lavinia Ma sei partito con la giacca di piuma d’oca e gli scarponi, non ti ha visto?

Agilulfo Noi i seminari li facciamo sempre lì…

Lavinia (sarcastica) E ci vai con gli scarponi?

Agilulfo Non sempre: a volte ho gli infradito.

L’autovettura comincia a traballare. Agilulfo governa a mala pena il mezzo ed è costretto a fermarsi. Lavinia Cosa succede? Agilulfo Non lo so, ma ho un vago sospetto. Agilulfo apre la portiera ed esce, chiude la portiera. Lavinia lo osserva da dentro. Agilulfo, fa il giro della vettura osservando le ruote, si ferma in corrispondenza del lato passeggero e si china in basso scomparendo dietro la portiera. Lavinia

Agilulfo? Agilulfo cosa succede?… Ma dove sei?!

Scena n. 50 Est. – Strada di montagna - giorno Agilulfo è piegato in due con il volto rivolto verso il basso. Lavinia apre improvvisamente la portiera colpendo vigorosamente il capo di Agilulfo che sta dietro. Agilulfo barcolla, si tiene la testa e rimane piegato verso il basso.

Lavinia Uuuuh! Scusa. Ma cosa ci fai li? Agilulfo

Sto osservando le impronte di un canguro delle nevi… è passato di qua.

Lavinia

Ma tirati su, forza! Lavinia, si porta dietro ad Agilulfo, punta i piedi sui suoi talloni, lo afferra per il busto e con un colpo di reni lo sblocca, riportandolo in posizione eretta. Rumore di scricchiolio Agilulfo Aaah!

Lavinia Come stai? Agilulfo Ce l’ho come uno stoccafisso del Mar Baltico. Lavinia (maliziosa) Proprio adesso? Non potevi aspettare in albergo? Agilulfo (dolorante) Mi riferivo alla schiena!

Lavinia Peccato… (poi guardando le ruote) allora qui che è successo? Agilulfo Lo vedi anche tu: quattro gomme a terra, 10 gradi sotto zero, due cellulari senza copertura, un essere vivente ogni 30 Km… cosa vuoi di più dalla vita?

Lavinia sta annotando qualcosa su un blocchetto per appunti. Lavinia

Ripeti un po’ ‘sti numeri, che me li voglio giocare?…

Agilulfo (innervosito) Io invece non ho voglia di giocare! So solo che se non ti avessi seguita in questo viaggio, forse sarei a casa al caldo a guardarmi la tv…!

Lavinia …in pantofole… un classico! Agilulfo (sempre più alterato) Si in pantofole! Cos’hai tu contro le pantofole??! Viva le pantofole! Amo le pantofole! La vita è nulla senza le pantofole!

Lavinia Ma a te il freddo ti ha dato alla testa!

Agilulfo (Decisamente alterato) No! Sei stata tu a darmi alla testa! Mi sono bevuto il cervello (battendosi il dito indice sulla tempia) a star dietro a te. E’ vero! Mi piaci, vorrei fare l’amore con te!… e forse ti voglio anche bene… (calmando il tono della voce) ma c’è un prezzo a tutto!

Lavinia

Cosa stai dicendo? Non capisco!

Agilulfo (Ora deciso ma calmo) Lavinia, dobbiamo essere persone adulte. Non possiamo giocare a nasconderci dietro questo dito (alzando il medio)… ops! Scusa! (abbassa il medio ed alza l’indice). Dietro a questo… cosa dicevo più?

Lavinia

Del dito, dicevi del dito…

Agilulfo Ah si grazie! Dobbiamo chiudere questa storia una volta per tutte. Io a casa mia e te a casa tua… e qualche volta nel mio pied-a terre, cosa ne dici?

Lavinia (incazzata)

Dico che sei un maiale! Un insensibile! Tu non hai mezze misure! Conosci una misura sola ed è quella dei 22 centimetri che tieni in mezzo alle gambe, ah! no mi confondo con Giorgio, dividi per undici, ecco! Tu sei così!

Agilulfo rimane basito. Improvvisamente spunta da una curva un carro bestiame colmo di vacche che muggiscono. Si accosta alla loro autovettura. L’autista, un uomo molto rozzo, abbassa il finestrino. Autista Come va? Tutto bene? Lavinia (contrariata)

Non sono affari suoi! Grazie! Agilulfo Non le dia retta! Siamo fermi con la macchina. Ci può dare un passaggio al primo paese?

Nell’abitacolo dell’autocarro ci sono due contadine bruttissime e pelose. Autista (indicando le contadine)

Qui siamo pieni, ma se volete accomodarvi dietro,con le vacche…

Lavinia Perché? Quelle davanti cosa sono?

Agilulfo si rivolge a Lavinia intimandole il silenzio con un dito davanti al naso. Agilulfo

Sccccc! (poi girandosi verso l’autista) Grazie mille! Approfittiamo volentieri.

Lavinia Io là dietro non ci salgo!

Agilulfo

Ma Lavinia, non puoi rimanere qui!

Lavinia Vacci tu coi tuoi simili io rimango qui.

Agilulfo

Ascolta! Facciamo così! Io raggiungo il primo paese, telefono a un carro-attrezzi e ti vengo a prendere. Tu entra in macchina ti prego e accendi il riscaldamento.

Lavinia rimane rigida con le braccia incrociate ed imbronciata. Autista

Allora andiamo? Agilulfo

Lavinia, stai tranquilla!

Lavinia Io sono tranquillissima… aspetta solo che torniamo…

Agilulfo(verso il conducente) Eccomi! Apra la stalla! Agilulfo esce di campo. Sentiamo un Rumore di sportelli L’autista mette in moto il camion e parte allontanandosi. Lavinia rimane in piedi fuori dall’auto di Agilulfo. Non appena il camion ha svoltato la curva, dalla direzione opposta arriva un’altra vettura, molto lussuosa. Si accosta a Lavinia. Lavinia non considera il nuovo venuto e rimane altezzosa. Alla guida vediamo Giorgio. Tira giù il finestrino.

Giorgio Signorina cosa ci fa in questa strada isolata?

Lavinia (sarcastica e scocciata) Non c’è concorrenza qui, così pratico le tariffe che voglio! Se ne vada!!! (poi abbassa lo sguardo su Giorgio) Giorgio! Ma cosa ci fai tu qui?

Giorgio Che accoglienza calorosa! Potresti provocare una slavina!

Lavinia

Ma dai, scusa! Non mi aspettavo di vederti! Giorgio Sapevo che non c’era da fidarsi di un cleptomane! Lavinia Ma come facevi a sapere dove mi trovavo? Giorgio Ragiona! Il viaggio premio non te l’ho fatto avere io dietro tua richiesta? Lavinia Ah già! Grazie Giorgio, sei stato grande! Giorgio Salta su, dai che torniamo a casa.

Lavinia entra in macchina.

Giorgio Guarda come sei ridotta dal freddo. Andiamo a casa mia! Ho una baita qui vicino,… ti fai un bagno caldo, una bella cenetta, e poi… Lavinia Grazie Giorgio, no, voglio tornare in città! Anzi se vuoi farmi un regalo portami in Via dei Gelsomini 2.

Giorgio Via dei Gelsomini? Ma dove vai?

Lavinia E’ la casa del cleptomane, voglio parlare con sua moglie.

Giorgio E perché? Lavinia Le dirò tutto della nostra relazione.

Giorgio Della nostra relazione? Cosa vuoi che glie ne freghi a quella donna di noi due? Lavinia Nooo! La relazione tra me e Agilulfo! Giorgio Mai!

Lavinia Giorgio, ti prego! Aiutami! Pensa a quello che c’è stato tra noi due…

Giorgio E’ proprio perché ci penso che non ti voglio portare là.

Lavinia E dai… non vuoi farmi felice?

Giorgio Va bene! Ti ci porto perché voglio che ti renda conto della cazzata che stai facendo! Ma non venirmi a cercare quando ti troverai a cucire mutandoni di lana per il tuo amico!

Lavinia si butta al collo di Giorgio e lo bacia sulla guancia. Lavinia

Grazie amore, sapevo che mi avresti aiutata!

Scena n. 51 Int. – Officina di un gommista - giorno Mazzacani prende la cornetta del telefono e compone un numero. Resta un attimo in attesa di risposta. Mazzacani

Signora Scognamiglio? Buonasera sono Mazzacani, si… è in casa?… Smonto dal lavoro e vengo subito da lei… D’accordo, ci vediamo. Arrivederci.

Scena n. 52 Est. – Strada cittadina - giorno Silvanya e Phylanta camminano preoccupate lungo il marciapiede.

Phylanta Capisci? Quella zoccola lo ha traviato! Chissà cosa combinerà in montagna papino, lui non è abituato a fare certe cose! Silvanya Calmati! Qui bisogna trovare una soluzione ponderata, logica, senza lasciarsi trasportare dalle emozioni…

E all’unisono.

Silvanya e Phylanta (agitate) Dire tutto alla mamma!!!

Scena n. 53 Int. – Stazione dei Carabinieri – Ufficio - giorno Un carabiniere in divisa bussa ad una porta e senza attendere risposta entra trafelato. Carabiniere

Maresciallo, abbiamo individuato quel delinquente. Maresciallo Dove si trova? Poliziotto Si sta dirigendo verso Via dei Gelsomini. Ispettore E’ una via senza sbocco quella. Dobbiamo intervenire subito. Mandi due squadre! Poliziotto (salutando militarmente) Comandi!

Scena n. 54 Est. – Casa di Agilulfo – Strada esterna - giorno Vediamo la targa della strada con la scritta “Via dei Gelsomini”. Un carro attrezzi si posteggia davanti all’edificio. Trasporta l’autovettura di Agilulfo. Dal lato passeggero scende Agilulfo, sconvolto, sporco in faccia e sui vestiti. Agilulfo

La ringrazio infinitamente, anche se quelle curve poteva prenderle con più calma… Autista Mi spiace! Ma io…

Agilulfo

Va bene lo stesso. Grazie. Autista A presto allora. Agilulfo Spero di no! Ah! dimenticavo: se trova uno stomaco lungo la strada è il mio!

Agilulfo si dirige verso il portone dell’edificio.

Scena n. 55 Int. – Abitazione di Agilulfo – Sala da pranzo - giorno

La sala è gremita di persone che stanno chiacchierando. Phylanta e Silvanya si avvicinano timidamente a Katerina che si sta intrattenendo con gli ospiti.

Phylanta Mamma? Katerina Si, cara? Silvanya Mamma ti dobbiamo parlare. Katerina Ditemi! Silvanya Non qua, c’è troppa gente… Katerina Che cosa succede? Phylanta Si tratta di papi…

Suono di campanello. Filò Vado io. Filò arriva sulla porta di casa. La apre. Compare Agilulfo in uno stato pietoso. Agilulfo Non dire niente… anzi dimmi… siamo soli? Filò

Purtroppo no bello! Meno male che non li ho mandati a casa! Sapevo che saresti venuto! E poi ci sono tanti ragazzi carini… mi dispiaceva farli andar via!

La folla degli amici intona un canto di auguri. Amici

E lui è un bravo ragazzooo, e lui è un bravo ragazzoooo, e lui è un bravo ragazzoooo… Agilulfo (infuriato)

Noooo! Gli amici tacciono spaventati.

Agilulfo Non sono un bravo ragazzo!!! …Sono uno stronzo!

Phylanta e Silvanya si buttano su Agilulfo e lo abbracciano felici.

Silvanya e Phylntha Papi, sei qui! Agilulfo Vi devo parlare, andiamo di là. Agilulfo prende sotto braccio le figlie e si allontana sotto gli occhi attoniti degli amici. Scena n. 56 Int. – Abitazione di Agilulfo – Camera da letto di Silvanya – giorno. Agilulfo e le figlie entrano in camera. Le due ragazze si fermano in piedi danti al padre. Agilulfo

Avete mai visto il boa delle amazzoni all’opera della foresta? E’ spietato! Bene quello non lo dovete considerare!

Le due figlie si guardano dubbiose. Agilulfo

Avete mai visto il babbuino delle mangrovie durante i suoi corteggiamenti amorosi? Bene! Quello esula dal discorso.

Le due figlie si guardano con espressione interrogativa. Agilulfo

Avete mai visto un sottoprodotto intestinale girare per una casa di persone civili? Ecco! Entriamo nel nostro argomento!

Silvanya (dispiaciuta)

Papà scusa se ti interrompo, forse sappiamo di cosa vuoi parlarci… si tratta di una donna vero?

Agilulfo

Si, ma… ma voi come fate a …

Silvanya (dispiaciuta) Questo non ha importanza, ma qualsiasi cosa sia successa, papi, noi ti perdoniamo. Phylanta Un attimo… e la mamma?! Agilulfo

Alla mamma parlerò io, ve lo prometto… ma vi giuro che voi siete le uniche donne della mia vita e se mi sono allontanato da voi è stato uno sbaglio, un tragico sbaglio!

Phylanta e Silvanya si buttano al collo di Agilulfo e lo abbracciano. Phylanta e Silvanya Oh, papi! Ti vogliamo bene! Scena n. 57 Int. – Abitazione di Agilulfo – Ingresso - giorno Vediamo la porta di ingresso. Suono di campanello. Filò va ad aprire la porta e trova Mazzacani sull’uscio. Filò Buona sera. Desidera? Mazzacani C’è la signora Scognamiglio? Filò Mi attenda, chi devo dire? Mazzacani

A te non te ne deve fregare chi sono io, chiamami la signora e alla svelta Filò

Che sfrontato! Filò si allontana indispettito.

Mazzacani (parlando a sè stesso) Pure il maggiordomo frocio c’hanno ‘sti qua!

Scena n. 58 Int. – Abitazione di Agilulfo – Cucina - giorno Filò entra in cucina mentre Katerina è intenta a preparare. Le si avvicina. Filò Kate, scusami.. Katerina Dimmi, cosa c’è? Filò

C’è un uomo rozzo e maleducato alla porta che chiede di te. Katerina Ah, dev’essere Mazzacani! Filò Conosci quell’animale?

Katerina Non proprio! Mi deve dare delle informazioni importanti su mio marito, almeno così mi ha detto.

Filò A me quel tipo non piace!

Katerina si toglie il grembiule ed esce dalla cucina. Scena n. 59 Int. – Abitazione di Agilulfo – Ingresso - giorno Katerina arriva sull’uscio. Katerina Signor Mazzacani? Si accomodi. Mazzacani

Signora mia, sono incantato dalla sua bellezza!

Mazzacani bacia la mano a Katerina. Katerina si guarda la mano disgustata , se la asciuga nel vestito e fà accomodare Mazzacani in casa. Chiude la porta. Katerina

Grazie,ma ora vorrei sapere il motivo della sua telefonata. Che cosa voleva dirmi allora? Suono di campanello

Filò spunta dalla cucina. Filò Vado io. Mazzacani osserva Filò con disgusto.

Mazzacani Signora bella, siete un po’ mal messi col maggiordomo! Bè insomma è un frocio! Katerina Non si preoccupi e se mai sono più tranquilla con mio marito: niente tentazioni. Comunque non è il maggiordomo. Venga al sodo per favore!

Mazzacani Vede signora mia, devo darle delle notizie che riguardano suo marito, ma lei dev’essere forte…

Katerina

Sono abituata a tutto. Cos’ha combinato questa volta?

Mazzacani Ecco, suo marito ultimamente si vede con…

Vediamo improvvisamente Lavinia sulla soglia della porta di casa.

Lavinia …con me!

Katerina guarda smarrita Lavinia e poi di nuovo Mazzacani. Lavinia entra in casa. Filò chiude la porta. Lavinia si avvicina a Katerina e a Mazzacani, il quale si rivolge a Lavinia. Mazzacani Che ci fai qui? Katerina Vi conoscete? Lavinia Errori di gioventù. Mazzacani

Bene! Ora se non vuoi sbagliare un’altra volta, togliti dai coglioni!

Katerina (scandalizzata) Ma signor Mazzagatti! Mazzacani

E daie co’ ‘sti gatti: cani! Cani! Mi chiamo Mazzacani. Lavinia Signora le devo parlare subito! Katerina Anche lei? Ma cosa ci avete stasera? Tutti vogliono parlarmi! Non sono mica il parroco! Lavinia Mi ascolti per favore: io conosco suo marito! Katerina E non è l’unica sfortunata!

In quel momento Agilulfo e le figlie entrano nel salotto. Agilulfo si accorge che la moglie sta parlando con Lavinia e Mazzacani. Agilulfo Noooo! Noooo!

Le figlie lo guardano preoccupate. Silvanya Papà ti senti bene? Agilulfo Noooo! Agilulfo cade a peso morto sul divano, mentre le figlie si fanno attorno a lui preoccupate. La folla degli amici si è zittita e tutti guardano Agilulfo. Phylanta Papà vuoi qualcosa da bere?

Agilulfo Un po’ di cianuro andrà benissimo.

Lavinia Mazzacani e Katerina non hanno notato ancora la presenza di Agilulfo. Lavinia (rivolta a Katerina) Insomma… deve sapere che suo marito è… In quel momento entra con grande enfasi nel salotto, Giusy, l’amico transessuale di Filò. Giusy ha un fisico massiccio e maschile nonostante indossi vestiti da donna, parrucca ed abbia movenze femminili. Si dirige sotto lo sguardo interrogativo di tutti, compresi Katerina, Lavinia e Mazzacani, verso il divano dove sta seduto Agilulfo. Giusy Amooore! Sono tornataaaa! Giusy si siede sulle gambe di Agilulfo e gli mette le braccia al collo. Agilulfo rimane scioccato e senza parole. Giusy (cordiale)

Non ti posso lasciare solo un attimo che inviti a casa tutti questi ragazzotti corpulenti, sei il solito maialone! (afferrando il mento di Agilulfo e scrollandolo)

Katerina, Lavinia e Mazzacani, meravigliati, guardano immobili la scena. Agilulfo (cercando di divincolarsi) Scusi ma qui c’è un errore… Giusy A si? Sarebbe un errore questo? Giusy alza la gonna, scoprendo la giarrettiera e un garofano rosso messo sotto l’elastico. Prende il garofano e lo annusa. Giusy

Ieri sera non sembravi di questo parere quando me l’hai messo qui sulla coscia. Vero? (quindi ispirato) Com’eri romantico con quel completino rosso fuoco a fiorellini… lo sai che il perizoma ti

dona? Non l’avrei mai detto… con quelle chiappone che ti ritrovi…

Lavinia è a bocca aperta. Mazzacani scuote la testa con una mano sulla fronte. Katerina ha congiunto le mani sul petto a mo’ di preghiera. Filò si avvicina a Giusy, apparentemente infastidito. Filò Ora basta Giusy! Giusy (a Filò)

E perché? Tu mi trascuri, invece il mio “Acidulfo” mi regala sempre le mutandine di pizzo nere, come piacciono a me…

Lavinia

Ecco per chi le aveva prese, ai grandi magazzini! Mazzacani (con la mano sulla fronte) Oh no! Katerina Io non capisco… Filò Sei una zoccola! Vieni via di qui!

Filò afferra Giusy per un braccio. Giusy si aggrappa ad Agilulfo. Filò la tira. Nel parapiglia, Giusy finisce ai piedi del divano, Filò continua a tirarla. Giusy si aggrappa al fondo dei pantaloni di Agilulfo, sfilandoglieli e lasciandolo in mutande: Un paio di boxer extra-large a righine bianche e rosa con figurine infantili. Katerina si mette una mano sulla bocca. Katerina Ooooh! Giusy Oh, “Acidulfo” come sei uomo!

Katerina (rivolgendosi dispiaciuta a Lavinia) Signorina mi spiace per questo spettacolo penoso, ma la prego, continui pure, cosa stava dicendo di mio marito?

Lavinia (trattenendo il pianto e guardando verso Agilulfo)

Stavo dicendo che suo marito fa schifo! Katerina Questo lo so! Filò continua a tirare per una gamba Giusy. Giusy afferra Agilulfo per una caviglia trascinandolo in terra. Filò Tu sei mia! Giusy

Ti sbagli, è finita tra noi! Aiutami “Acidulfo”!

Giusy si aggrappa alle gambe di Agilulfo, si trascina verso di lui mentre Filò la tira. Giusy perde le forze e cade con la faccia sopra i mutandoni di Agilulfo, affondando il naso sui suoi attributi. Agilulfo la guarda terrorizzato. Giusy alza il viso dai mutandoni di Agilulfo e strabuzza gli occhi guardando in mezzo alle sue gambe. Giusy Maschiaccio! Sei sempre pronto! Agilulfo (sconvolto) Mi viene da vomitare!

Lavinia Basta! Me ne vado! Non posso assistere a queste oscenità.

Lavinia si dirige verso la porta di casa, la apre. Mazzacani la segue bloccandola per un braccio.

Mazzacani Aspetta Lavì, vengo con te!

Sulla soglia della porta ci sono due carabinieri in divisa, uno di loro mostra un distintivo. Entrano in casa.

Carabiniere1 Tu non andrai da nessuna parte!

I Carabinieri lo afferrano per le braccia. Mazzacani Ma sono pulito, signor colonnello!

Carabiniere2 Si, generale! Forza, andiamo! Hai finito di truffare e danneggiare la gente!

Cercando di divincolarsi.

Mazzacani Ma io sono un angioletto!

I carabinieri, con Mazzacani sotto braccio si dirigono verso la porta e stanno per uscire quando sulla soglia trovano Giorgio che sta osservato la scena impietrito.

Carabiniere1 (rivolto a Giorgio minaccioso)

E lei chi è? Giorgio (intimidito)

Chi io? Forse ho sbagliato porta… arrivederci! Lavinia Giorgio! Cosa fai qui?

Giorgio riprende coraggio.

Giorgio Bè, ti avevo detto che non dovevi fidarti di quel cleptomane! Lavinia Ma che cleptomane… è un maniaco (guardando verso Agilulfo). Guardalo! E’ un deviato fallo-dipendente! Giorgio, portami via da questa alcova del vizio!

Giusy nel frattempo è coricata su Agilulfo, abbracciata a lui e guarda divertita la scena sulla porta di casa. Filò è rimasto aggrappato alla sua gamba e ha smesso di tirarla, per assistere a quanto accade.

Carabiniere1 Noi andiamo! Arrivederci.

I carabinieri portano via Mazzacani. Giorgio Lavinia, vieni via da qui. Lavinia

Certamente! Lavinia e Giorgio escono sbattendo la porta. Giusy è a pochi centimetri dal naso di Agilulfo. Lo guarda compiaciuta. Agilulfo tenta di allontanare il suo viso da quello di Giusy portando disperatamente il collo all’indietro. Giusy (guardando in basso)

Però! Fai un po’ sentire? Ooooh!

La mano di Giusy palpa velocemente gli attributi di Agilulfo. Agilulfo Svegliatemi da questo incubo… vi prego! In quel momento esce da una camera il dr. Fukako, e si avvicina ad Agilulfo, ancora in terra, sotto al peso di Giusy. Dr. Fukako

Buona sela dottol Scognamilio. Agilulfo è sorpreso e imbarazzato per la comparsa a sorpresa di Fukako e tenta di divincolarsi dall’abbraccio possente di Giusy. Agilulfo

Dr. Fukako! Io posso spiegare. C’è un equivoco! Dr. Fukako Non si pleoccupi. La complendo più di quanto lei possa cledele. Agilulfo (rassegnato) Ma io non voglio essere compreso!

Giusy e Filò si staccano dalla presa compiaciuti e si sollevano in piedi guadando Fukako.

Dr. Fukako

Spelo che lei non abbia già concluso quell’affale. Agilulfo La fornitura dei Microlex? Dr. Fukako Esatto! Li ha già venduti? Agilulfo No, e stanno tutti in magazzino…, sa com’è: qui in Occidente non c’è grande richiesta… viste le dimensioni… Katerina (ad Agilulfo) Ma tu ne hai due scatole nel comodino! Agilulfo (a Katerina) Puro interesse professionale! Dr. Fukako Bene! Allola li complo tutti! Anche quelli che tiene nel comodino! Agilulfo Ma ho già aperto la scatola!

Filò, Phylanta e Silvanya esultano. Dr. Fukako

Domani mattina salò da lei in ufficio pel il contlatto. Allivedelci e… auguli pel i suoi cinquant’anni!

Fukako si dirige verso la porta, dove trova Katerina, le bacia la mano ed esce. Gli invitati sorridono e applaudono divertiti a quanto hanno assistito. Agilulfo li guarda incredulo. Agilulfo Ma io… Filò si avvicina ad Agilulfo con un calice pieno di spumante. Si avvicina anche Giusy che prende sotto braccio Filò, sorridente. Filò

Ti è piaciuta la nostra storia? Siamo bravi attori o no? Agilulfo (incredulo) Ma era tutto finto allora?!! Questa donna (indicando Giusy)… cioè forse… non lo so…, la scenata di gelosia…

Giusy

Perché, ti dispiace? Pensavo che l’avessi capito. Agilulfo (cupo in viso)

Si ho capito… ho capito… ed ho capito anche un’altra cosa…

Tutti sono preoccupati e pendono dalle labbra di Agilulfo. L’espressione di Agilulfo diviene improvvisamente raggiante. Agilulfo

…che sono circondato da brave persone, anche se un po’ diverse da me, ma io…(commosso) io vi voglio bene lo stesso.

Agilulfo si brutta su Filo’ e su Giusy abbracciando entrambi calorosamente. Anch’essi lo abbracciano. Gli invitati applaudono. Applausi Katerina

Io non ho ancora capito niente. Ma qualcuno di voi mi vuol spiegare cosa è successo?

Giusy

Katerina ha ragione! Anch’io ho un dubbio. Secondo me c’è sotto qualcosa!

Vediamo la mano di Giusy che tasta Agilulfo nelle parti basse.

Rumore di trombetta a tempo con la palpazione.

Agilulfo si volta improvvisamente, con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, verso la macchina da presa. (Congela l’ultimo fotogramma) Scorrono i titoli di coda.

^ ^ °|°

Le vicende di questa storia sono state puramente partorite dalla mente dell’autore. Ciò

nonostante è possibile che, casualmente, alcune idee siano già state utilizzate, sebbene in altre forme, da altri autori. Pertanto mi scuso se fortuitamente avessi urtato la sensibilità

di qualcuno o descritto personaggi o situazioni realmente esistenti. Ma ciò che mi interessa maggiormente è che qualche lettore (produttore, sceneggiatore o semplicemente

appassionato che sia) abbia trovato divertente questa storia ed interessanti i suoi protagonisti ma soprattutto, che io mi sia divertito un mondo a scriverla.

Alberto Carbone

www.cortometraggi.info albecarbo(at)yahoo.it

http://www.cortometraggi.info/

L’INSEGNANTE DI FITNESS - cortometraggi.info · gioco il sedere! Signorina mi passi il reparto...

Documents

Transcript of L’INSEGNANTE DI FITNESS - cortometraggi.info · gioco il sedere! Signorina mi passi il reparto...