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Provincia di Udine Comune di Cervignano del Friuli PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Opere di manutenzione straordinaria di immobile ad uso ufficio Impianti elettrici Il Committente: Indirizzo del cantiere: REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie Servizio gestione patrimonio immobiliare Ufficio tavolare di via Roma, 6 33052 - Cervignano del Friuli (UD) Progettazione a cura di: ProJ.System Studio Professionale Associato Servizi di ingegneria: civile, industriale, impianti, automazioni ed energetica Via Vietti, 9D - 33080 Porcia (PN) - P. IVA: 00635610934 tel.: 0434-923135, fax: 0434-592259, email: [email protected] Commessa: Codice: Documento: RFR16134 R71_rev01 Relazione tecnica impianto elettrico generale Data: Il Progettista: Maggio 2017 Ing. Diego Perissinotti ………………………………………………

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Provincia di Udine Comune di Cervignano del Friuli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

Opere di manutenzione straordinaria

di immobile ad uso ufficio

Impianti elettrici Il Committente: Indirizzo del cantiere:

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Direzione centrale finanze, patrimonio, coordinamento e programmazione politiche economiche e comunitarie Servizio gestione patrimonio immobiliare

Ufficio tavolare di via Roma, 6 33052 - Cervignano del Friuli (UD)

Progettazione a cura di:

ProJ.System Studio Professionale Associato Servizi di ingegneria: civile, industriale, impianti, automazioni ed energetica

Via Vietti, 9D - 33080 Porcia (PN) - P. IVA: 00635610934 tel.: 0434-923135, fax: 0434-592259, email: [email protected]

Commessa: Codice: Documento:

RFR16134 R71_rev01 Relazione tecnica impianto elettrico generale

Data: Il Progettista:

Maggio 2017 Ing. Diego Perissinotti ………………………………………………

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Data: maggio 2017

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Indice

1. PROGETTO ................................................................................................................................... 5

2. RIFERIMENTI NORMATIVI ..................................................................................................... 6

3. CLASSIFICAZIONE DEI SISTEMI ............................................................................................ 8

4. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ELETTRICO .................................... 9

5. RELAZIONE DESCRITTIVA IMPIANTO ELETTRICO ..................................................... 10

5.1 Impianto elettrico generale ................................................................................................................ 10

5.2 Distribuzione F.M. .............................................................................................................................. 10

5.3 Distribuzione illuminazione ................................................................................................................ 10

5.4 Impianto di condizionamento e riscaldamento .................................................................................. 11

5.5 Impianti speciali ................................................................................................................................. 11

5.6 Impianto di terra ................................................................................................................................ 12

5.7 Protezione contro i contatti indiretti .................................................................................................. 15

5.8 Prescrizioni particolari ....................................................................................................................... 16

6. MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE OPERE .................................................................... 18

6.1 Qualità e provenienza dei materiali ................................................................................................... 18

6.2 Marca e tipologia degli interruttori .................................................................................................... 18

7. PRESCRIZIONI PER I MATERIALI E L’INSTALLAZIONE .............................................. 19

7.1 Linee elettriche .................................................................................................................................. 19

7.2 Tubazioni, scatole di giunzione e derivazione..................................................................................... 20

7.3 Apparecchi modulari .......................................................................................................................... 22

7.4 Corpi illuminanti e tipologia di lampade ............................................................................................ 25

7.5 Interruttori di bassa tensione da quadro ............................................................................................ 26

7.6 Quadri elettrici ................................................................................................................................... 28

8. CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI ......................................................... 30

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9. ALLEGATI .................................................................................................................................. 31

9.1 Planimetrie......................................................................................................................................... 31

9.2 Schemi elettrici .................................................................................................................................. 31

9.3 Calcoli................................................................................................................................................. 31

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1. Progetto

L’obiettivo del presente elaborato è quello di adempiere agli obblighi progettuali, soddisfa-re le richieste della pubblica amministrazione e coadiuvare la realizzazione dell’impianto elettrico ottemperando alla vigente normativa tecnica e di sicurezza, ciò che permette, in-nanzi tutto, la prevenzione dagli infortuni derivanti dal rischio elettrico. L’ambiente oggetto d’intervento è l’ufficio tavolare sito in Comune di Cervignano in via Ro-ma n.6, posto al piano primo di un edificio di 5 piani. Al piano terra sono presenti degli esercizi commerciali, ai piani superiori al primo delle abi-tazioni. Le due destinazioni d’uso hanno accessi distinti, gli uffici hanno ingresso dal fronte principa-le tramite vano scala dedicato, mentre la parte residenziale ha accesso da un vano scala posto sul retro dell’edificio. L’ufficio tavolare sarà oggetto d’interventi di manutenzione straordinaria interni, di natura impiantistica meccanica ed elettrica e di natura edile ed antincendio. Il progetto prevede la realizzazione dell’impianto elettrico generale. Ai capitoli successivi verranno descritte le prescrizioni per l’impianto, con le disposizioni normative da rispettare e i criteri di buona tecnica da adottare.

Inoltre, in allegato, si troveranno le tavole di disegno comprendenti le planimetrie di proget-to, gli schemi elettrici e i calcoli di coordinamento dei dispositivi di protezione con le rispet-tive linee elettriche derivate.

Quanto altro non espressamente descritto nel presente elaborato sono escluse dalla tratta-zione e da valutare in altro documento rientrante nel contesto generale dell’edificio.

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2. Riferimenti normativi

1) Gli impianti saranno rigorosamente realizzati a regola d’arte secondo le Norme CEI in vigore. In particolare saranno osservate e rispettate:

1) Applicazione delle norme e testi di carattere generale C.T. CEI 0

2) Terminologia, grandezze e unità C.T. CEI 1/25

3) Strutture delle informazioni, documentazioni, segni grafici, e con-trassegni e altre identificazioni

C.T. CEI 3/16

4) Tensioni, correnti e frequenze normali / Coordinamento degli iso-lamenti

C.T. CEI 8/28

5) Trasformatori C.T. CEI 14

6) Materiali isolanti – Sistemi di isolamento C.T. CEI 15

7) Cavi per energia C.T. CEI 20

8) Apparecchiatura a bassa tensione C.T. CEI 23

9) Fusibili C.T. CEI 32

10) Lampade e relative apparecchiature C.T. CEI 34

11) Apparecchi utilizzatori elettrici per uso domestico e similare C.T. CEI 59/61

12) Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1.000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)

C.T. CEI 64

13) Involucri di protezione C.T. CEI 70

14) Sistemi di rilevamento e segnalazione per incendio, intrusione, furto, sabotaggio e aggressione

C.T. CEI 79

15) Sistemi di conversione fotovoltaica dell'energia solare C.T. CEI 82

16) Rivelatori di gas C.T. CEI 216

17) Apparati e sistemi terminali di telecomunicazioni C.T. CEI 305

18) Applicazione dell’illuminotecnica – Illuminazione di emergenza UNI EN 1838

- Legge 11 marzo 1968 n° 186: “Disposizioni concernenti la produzione dei materia-li, apparecchiature, macchinari, installazione ed impianti elettrici ed elettronici”;

- L. 2 dicembre 2005 n° 248: “Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 30 settembre 2005, n. 203, recante misure di contrasto all'evasione fiscale e disposi-zioni urgenti in materia tributaria e finanziaria”;

- D.M. 22 gennaio 2008 n° 37: “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”;

- D.Lgs. 3 Marzo 2011 n°28: “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abroga-zione delle direttive 200/77/CE e 2003/30/CE”;

- D.Lgs. 9 Aprile 2008 n°81: “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in materia della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

- L. 791 del 18/10/77: “Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità euro-pee (n. 73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il mate-riale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”;

- disposizioni delle USL;

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- disposizioni dell’ENEL;

- norme UNI;

di tutte le leggi, regolamenti, normative vigenti anche se non esplicitamente citate nel presente progetto.

2) Tutti gli impianti dovranno essere realizzati con materiali approvati dal CEI, forniti di

marchio , oppure di marchio di conformità . I materiali impiegati do-

vranno essere conformi a quanto stabilito nelle tabelle dimensionali UNEL, di cui si ri-

portano di seguito le principali:

UNEL 35024 Cavi per energia - Portate in regime permanente

UNEL 35748 Cavi per energia isolati con PVC Uo/U 300/500V

UNEL 35750 Cavi per energia isolati con PVC Uo/U 300/500V

UNEL 35747 Cavi per energia isolati con PVC Uo/U 450/750V

UNEL 35730 Cavi per energia isolati con PVC Uo/U 450/750V

UNEL 35375 Cavi per energia isolati in gomma di tipo G7 Uo/U 0,6/1 kV

UNEL 35376 Cavi per energia unipolare e multipolare isolati in gomma di tipo G7 Uo/U 0,6/1 kV

UNEL 35377 Cavi multipolare per comando e segnalamento isolati in gomma di tipo G7 Uo/U 0,6/1 kV

UNEL 37118-72 Tubi protettivi in PVC rigidi serie pesante

UNEL 37121-70 Tubi protettivi in PVC flessibili serie pesante

UNEL 37122-70 Tubi protettivi in PVC flessibili serie leggera

UNEL 37124-72 Tubi protettivi ed accessori

3) Si ricorda che secondo quanto previsto all’articolo 7 del D.M. 22 Gennaio 2008 n.37, al termine dei lavori l’Impresa installatrice è tenuta a rilasciare al Committente la di-chiarazione tecnica di conformità degli impianti realizzati nel rispetto delle norme ci-tate all’articolo 6. Tale dichiarazione dovrà essere resa conformemente al modello dell’allegato I del presente decreto. In alternativa, la dichiarazione di conformità può essere rilasciata anche dai respon-sabili degli uffici tecnici interni delle imprese non installatrici, previa compilazione del modello dell’allegato II.

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3. Classificazione dei sistemi

In relazione alla loro tensione nominale i sistemi elettrici si dividono in:

1. sistemi di categoria 0, quelli a tensione nominale minore o uguale a 50 V se a cor-rente alternata o a 120 V se in corrente continua (non ondulata);

2. sistemi di categoria I, quelli a tensione nominale da oltre 50 V fino a 1000V se in cor-rente alternata o da 120 V fino a 1500 V compreso se in corrente continua;

3. sistemi di categoria II, quelli di tensione nominale oltre 1000 V se in corrente alterna-ta od oltre 1500 V se in corrente continua, fino a 30000 V compreso;

4. sistemi di categoria III, quelli a tensione nominale maggiore a 30000 V. Qualora la tensione nominale verso terra sia superiore alla tensione nominale tra le fasi, agli effetti della classificazione del sistema si considera la tensione nominale verso terra. In base a quanto indicato nei punti 1, 2, 3, 4 l’impianto elettrico in oggetto è da conside-rarsi:

• di categoria 0; • di categoria 1.

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4. Caratteristiche generali dell’impianto elettrico

Le utenze dell'energia elettrica installata sono definite dalle caratteristiche funzionali, sotto elencate:

a) utenze normali, alimentate dalla sola energia di rete.

b) La tensione nominale di alimentazione sarà pari a 400 V per le utenze trifasi e a 230 V per le utenze monofasi.

4.1.1 Alimentazioni

4.1.1.1 Energia di rete

L’impianto ha origine dal contatore dell’ente distributore di energia, dal quale è derivata la linea di alimentazione del quadro generale. Il sistema di alimentazione è di tipo TT con una tensione nominale di 400 V. Le caratteristiche dell’alimentazione sono le seguenti:

a) tensione nominale: 400 V;

b) corrente di corto circuito non superiore a 10 kA;

c) potenza impegnata dagli impianti: 15 kW c.a.

d) sistema di distribuzione TT la cui definizione (CEI 64-8, VI edizione Art. 312.2.2) è la seguente:

T - collegamento diretto a terra di un punto del sistema (nel nostro caso il conduttore di terra);

T - collegamento delle masse ad un impianto di terra elettricamente indi-pendente da quello del collegamento a terra del sistema di alimentazio-ne (cabina ENEL).

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5. Relazione descrittiva impianto elettrico

5.1 Impianto elettrico generale

L’impianto elettrico, con sistema TT, ha origine a valle del punto di consegna ENEL alimen-tato a 400 V con corrente di cortocircuito presunta non superiore a 10 kA. E’ previsto, nel vano contatore, ubicato all’interno dell’edificio, l’installazione di un quadro elettrico generale denominato “QEPM”, dal quale si dirama una linea in cavo alimentante il quadro generale QE posto all’interno dell’unita “Tavolare”. Nell’impianto di distribuzione interno saranno utilizzate tubazioni separate per i circuiti di po-tenza (FM e illuminazione), i circuiti telefonici, gli impianti di segnale e gli impianti di rivela-zione e segnalazione incendio o rivelazione gas. Di conseguenza l’impianto dorsale verrà gestito con scatole e tubazioni distinte secondo le disposizioni seguenti:

� un tubo verrà utilizzato per la FM e per illuminazione;

� un tubo per il montante telefonico e dati;

� un tubo per l’impianti di allarme e rivelazione e segnalazione incendio;

Le linee saranno realizzate in conduttore di rame di sezione adeguata al carico previsto ed alla portata degli interruttori di protezione, con isolamento in PVC e gomma etilenpropileni-ca del tipo non propagante la fiamma tipo N07V-K ed FG7, entro tubazioni in PVC esecu-zione incassata o entro cavidotti posti a soffitto o sotto il pavimento flottante. Tutte le linee dovranno essere protette da cortocircuiti e sovraccarichi mediante interruttori magnetotermici e da contatti diretti e indiretti con interruttori differenziali (vedi schemi elet-trici allegati).

5.2 Distribuzione F.M.

La distribuzione F.M. dorsale sfrutterà per quanto possibile le linee in tubo esistenti, la parte nuova sarà realizzata per mezzo di tubazioni corrugate flessibili in PVC e canalizzazioni po-sate prevalentemente sotto il pavimento flottante, mentre la distribuzione secondaria sarà realizzata mediante punti di utilizzo derivati con guaina spiralata flessibile in PVC. Questi sa-ranno dotati di prese per la F.M. per uso generico tipo UNEL e bipasso 2P+T 10/16 A con al-veoli schermati. Tutte le linee saranno protette da sovraccarichi e da cortocircuiti mediante interruttori ma-gnetotermici e da contatti diretti e indiretti mediante protezioni differenziali.

5.3 Distribuzione illuminazione

La distribuzione dorsale dell’illuminazione sfrutterà per quanto possibile l’esistente, la parte nuova sarà realizzata a soffitto per mezzo di tubazioni in PVC e canalizzazioni, la distribuzio-ne secondaria sarà realizzata mediante punti di utilizzo derivati con minicanale in materiale plastico. Sarà installato almeno un punto luce a parete o a soffitto in ogni locale con punti di co-mando, interruttore, a seconda delle necessità del numero di azionamenti. Tutte le linee saranno protette da sovraccarichi e da cortocircuiti mediante interruttori ma-gnetotermici e da contatti diretti e indiretti mediante protezioni differenziali.

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5.4 Impianto di condizionamento e riscaldamento

Ove non potranno essere sfruttate le tubazioni esistenti, verranno predisposte le tubazioni e le scatole di derivazione per l’impianto di condizionamento e riscaldamento. Il progetto prevede l’alimentazione dei ventilconvettori presenti in ambiente, la caldaia per riscaldamento, il chiller per il raffrescamento, termostati, sonde interne per la regolazione e il corretto funzionamento dell’impianto di climatizzazione dei locali.

5.5 Impianti speciali

5.5.1 Impianto telefonico

L’impianto telefonico sarà costituito da punti presa disposti sulle torrette a pavimento con scatole portafrutti RJ45 disposte come da planimetrie allegate. Le prese faranno capo ad un centralino telefonico generale; le linee di interconnessione saranno posate entro tuba-zioni dedicate.

5.5.2 Impianto trasmissione dati

L’impianto trasmissione dati sarà costituito da punti presa disposti sulle torrette a pavimento con scatole portafrutti RJ45 disposte come da planimetrie allegate; le linee di interconnes-sione saranno posate entro tubazioni dedicate agli impianti speciali.

In particolare, verranno installate le tubazioni destinate all'infilaggio dei cavi UTP 1064 CAT 6e (a quattro coppie, 24 AWG), connessi tra il partitore di rete e le singole utenze dati.

Tutto l’impianto dovrà essere realizzato in CAT 6e. Le prese dati poste nelle opportune sca-tole portafrutti dovranno essere segregate e separate dalle prese di distribuzione F.M..

Si ricorda che al termine dei lavori l’Impresa installatrice è tenuta a rilasciare al Committen-te la certificazione dell’impianto.

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5.6 Impianto di terra

5.6.1 Esempio di collegamento di un impianto di terra

LEGENDA DA = Dispersore intenzionale DN = Dispersore di fatto CT = Conduttore di terra EQP = Conduttore equipotenziale principale EQS = Conduttore equipotenziale supplementare PE = Conduttore di protezione MT = Collettore (nodo) principale di terra M = Massa ME = Massa estranea

L’impianto di terra è quello esistente del fabbricato al quale sarà connesso il collettore ge-nerale di terra del quadro QE. Tutti i punti di utilizzo dovranno essere muniti di conduttore di protezione di sezione come da paragrafo seguente, dovranno essere realizzati inoltre i collegamenti di equipotenzialità sul-le tubazioni e masse metalliche principali (struttura metallica, impianto idrico, riscaldamen-to, ecc.), i conduttori di protezione e di equipotenzialità faranno capo all’impianto di di-spersione mediante il collettore o nodo di terra del quadro elettrico generale e da questo al collettore di terra principale dell’intero fabbricato mediante il conduttore di terra, realizza-to in corda di rame isolata. In particolare gli elementi costituenti l’impianto di terra dovranno avere le caratteristiche di seguito riportate.

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5.6.2 Conduttori equipotenziali

5.6.2.1 Caratteristiche generali

Nel quadro elettrico sarà realizzato il collettore o nodo di terra ai quali faranno capo tutti i conduttori di protezione ed equipotenzialità relativi ai locali quali centrale termica e bagni. Dovranno essere collegate alla barra di terra tutte le masse estranee, nonché le tubazioni idriche, di riscaldamento e del gas. Saranno realizzati inoltre tutti i collegamenti destinati a garantire l'equipotenzialità tra tutte le parti metalliche presenti nell'edificio. Tutti i nodi equipotenziali faranno capo alla rete di dispersione a terra per mezzo di colle-gamenti principali realizzati all’interno dei quadri elettrici di distribuzione.

5.6.2.2 Collegamenti equipotenziali supplementari EQS (CEI 64-8)

Le prescrizioni che seguono valgono solo per gli eventuali locali a maggior rischio elettrico (es.: bagni, docce, saune, piscine, locali adibiti ad uso medico, ecc.). Se le condizioni per l’interruzione dell’alimentazione automatica non possono essere soddi-sfatte in un impianto o in una sua parte si deve realizzare un collegamento equipotenziale supplementare (EQS), il quale comunque non dispensa dalla necessità di interrompere l’alimentazione per altre ragioni (per es. per la protezione contro l’incendio, per ridurre le sol-lecitazioni termiche nei componenti dell’impianto, ecc.. La Norma CEI 64-8 riconosce ai collegamenti equipotenziali supplementari notevole impor-tanza, tanto che in certi casi possono costituire un sistema di protezione alternativo a quel-lo dell’interruzione automatica di cui sopra, ad es. quando il circuito, che può essere og-getto di un guasto a massa, non può essere interrotto nei tempi stabiliti dalla norma. In definitiva, per l’EQS valgono gli stessi principi dell’EQP, ma cambia il luogo considerato, poiché, mentre l’EQP si riferisce all’intero edificio, l’EQS fa riferimento al singolo locale a maggior rischio elettrico. L’EQS deve comprendere, in tali casi, tutte le masse estranee, soprattutto quelle entranti nell’edificio suscettibili di introdurre potenziali pericolosi; la valutazione della necessità di connettere una massa estranea al conduttore EQS va, quindi, analizzata caso per caso. Un conduttore equipotenziale supplementare che colleghi due masse deve avere una se-zione non inferiore a quella del più piccolo conduttore di protezione collegato a queste masse. Un conduttore equipotenziale supplementare che connette una massa ad una massa estranea deve avere una sezione non inferiore alla metà della sezione del corrispondente conduttore di protezione. I conduttori equipotenziali supplementari avranno comunque sezione minima 2,5 mm2 se protetti meccanicamente, 4 mm2 se privi di protezione meccanica, come riassunto nella tabella seguente.

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Conduttori equipotenziali Sezione conduttore di protezione principale PE (mm2)

Sezione conduttore equipotenziale (mm2)

Supplementare EQS: • collegamento massa-

massa EQS ≥ PE di sezione minore

• collegamento massa-massa estranea

EQS ≥ 0,5 della sezione del corrispondente condut-tore PE

N.B.: in ogni caso la sezione del conduttore EQS de-ve essere: � ≥ 2,5 mm2 se è prevista una protezione mec-

canica; � ≥ 4 mm2 qualora senza protezione meccanica.

5.6.3 Collettore o nodo principale di terra

Il collettore o nodo principale di terra deve essere costituito da un morsetto o da una barra. Al collettore o nodo principale di terra devono essere collegati:

- il conduttore di terra;

- i conduttori di protezione;

- i conduttori equipotenziali principali;

Il conduttore di terra deve essere provvisto di dispositivo di apertura in posizione accessibile, manovrabile solo con attrezzo, da utilizzarsi in caso di misure elettriche.

5.6.4 Conduttori di protezione

I conduttori di protezione, se saranno infilati nella stessa canalizzazione dei conduttori di fa-se o se faranno parte del medesimo cavo, dovranno rispondere alle caratteristiche appres-so indicate. La sezione dei conduttori di protezione dovrà comunque essere commisurata alla prevedi-bile corrente di guasto a terra, come da norme CEI 64-8, mai inferiore a 16 mm2 se non facenti parte del cavo di alimentazione dell'utenza in considerazione. In caso contrario la sezione potrà essere pari a quella del conduttore neutro o a quello di fase, rispettivamente per sezioni superiori o inferiori a 16 mm2. Nelle linee in cavo multipolare il conduttore sarà di sezione adeguata alla formazione nor-malizzata. I conduttori per la messa a terra delle strutture metalliche dovranno essere costituiti da conduttori di rame nudo o isolato da 6 mm2 opportunamente interconnessi. In ogni caso la sezione minima dei conduttori di protezione può essere scelta in base alla sezione del conduttore di fase, secondo quanto di seguito indicato solo se il conduttore di protezione è costituito dallo stesso materiale del conduttore di fase:

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a

aI

50R ≤

K

tIs

2

=

Sezione dei conduttori di fase dell’impianto

Sezione minima del corrispondente conduttore di protezione

Sf (mm²) Sp (mm²)

Sf ≤ 16 Sp = Sf

16 < Sf ≤ 35 Sp = 16

Sf > 35 Sp = Sf/2

In alternativa la sezione del conduttore di protezione, dopo aver valutato le dovute consi-derazioni tecniche, può essere calcolata con la seguente formula ricavata dalla Norma CEI 64-8: dove:

S è la sezione del conduttore da calcolare;

I2t è l’energia specifica passante nel conduttore prima che il dispositivo di prote-zione intervenga in caso di guasto franco a terra nel tempo t;

K è una costante dipendente dalle caratteristiche del conduttore che deve es-sere valutata in ogni caso specifico.

5.7 Protezione contro i contatti indiretti

Per la protezione delle persone contro i contatti indiretti dovrà essere misurato il valore di re-sistenza di terra per la verifica del coordinamento delle protezioni. Il valore della resistenza di terra che soddisfa tale coordinamento viene ricavato dalla se-guente relazione: dove:

- Ia è la corrente di intervento del dispositivo entro 5 secondi (nel caso in esame è la corrente di intervento del differenziale generale);

- Rt è il valore della resistenza di terra;

- 50 è il valore in volt della massima tensione ammissibile sulle masse.

In genere gli interruttori automatici magnetotermici non sono adatti a soddisfare la condi-zione precedentemente scritta, in quanto difficilmente si riescono ad ottenere valori della resistenza di terra sufficientemente bassi; per i sistemi TT, pertanto, è quasi sempre opportu-no utilizzare interruttori differenziali, che garantiscono anche una protezione addizionale contro i contatti diretti ai sensi della norma CEI 64-8, VI edizione.

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5.8 Prescrizioni particolari

Ai paragrafi seguenti, in accordo con la legislazione e la normativa vigente, sono indicate le prescrizioni da adottare per alcuni ambienti.

5.8.1 Impianti elettrici nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio (art. 751 della Norma CEI 64-8, VI ed.)

Un luogo a maggior rischio in caso di incendio (luogo marcio) è un luogo in cui il rischio re-lativo all’incendio è maggiore che in un luogo ordinario.

5.8.1.1 Classificazione

La Norma di riferimento da una definizione di principio di luogo marcio non specifica con esattezza quali siano; lascia il compito al datore di lavoro e più in generale al committente del progetto. La Norma distingue in tre tipi di luoghi marci, in relazione alla causa che determina il mag-gior rischio:

- Luoghi di tipo A: elevata densità di affollamento o elevato tempo di sfollamento in caso di incendio (ad esempio scuole, teatri, cinema, ospedali, ecc), oppure eleva-to danno ad animali e cose (musei, edifici storici, allevamenti di bestiame, ecc);

- Luoghi di tipo B: strutture portanti combustibili (ad esempio strutture in legno);

- Luoghi di tipo C: lavorazione, convogliamento manipolazione o deposito di mate-riale infiammabile o combustibile (ad esempio depositi di combustibili, ecc).

5.8.1.2 Prescrizioni generali

Indipendentemente alla classe di appartenenza i componenti elettrici devono essere limi-tati a quelli necessari per l’uso nel luogo a maggior rischio in caso di incendio. Possono essere installati apparecchi di illuminazione conformi alle relative norme di prodot-to; non sono richiesti requisiti particolari. Essendo apparecchi che sviluppano del calore de-vono essere installati lontano da materiali combustibili, se soggetti a sollecitazioni mecca-niche è bene abbiano le lampade protette contro gli urti. Se vi è la possibilità di accesso al pubblico i dispositivi di protezione e manovra devono es-sere posti entro un quadro elettrico chiuso a chiave, oppure in un locale inaccessibile al pubblico.

5.8.1.3 Condutture elettriche nei luoghi marci di tipo A, B, C

Le condutture elettriche devono essere tali da non causare l’innesco e/o la propagazione di incendi. Le condutture idonee a questo scopo si possono suddividere in tre gruppi:

a) Condutture che strutturalmente non possono né innescare, né propagare

l’incendio;

b) Condutture che non possono innescare, ma possono propagare l’incendio;

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c) Condutture senza particolari requisiti, che possono innescare e propagare

l’incendio.

In questi luoghi il dispositivo di protezione contro il cortocircuito deve essere posto all’inizio del circuito e tutti i circuiti devono essere protetti contro il sovraccarico, anche quelli non soggetti a sovraccarico; inoltre il dispositivo contro il sovraccarico deve essere posto all’inizio dei circuiti. I cavi unipolari dei circuiti in corrente alternata devono essere disposti vicini in modo da evitare pericolosi riscaldamenti di parti metalliche nelle immediate vicinanze. Non sono ammessi i sistemi TN-C, sono invece ammessi i sistemi TN-S. Le condutture mobili sono consigliate in cavo H07RN-F.

5.8.1.4 Prescrizioni aggiuntive per l’impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio di tipo A

La norma impone di valutare il rischio per i cavi nelle condutture di cui in 751.04.2.6 b) e c) nei riguardi dei fumi, gas tossici e corrosivi in relazione alla particolarità del tipo di installa-zione, vedi e l’entità del danno probabile nei confronti di persone e/o cose, al fine di adot-tare opportuni provvedimenti. Essendo un luogo in cui sono conservati dei documenti la cui perdita culturale risulta insostituibile creando un danno sociale si ricorre all’uso di cavi del tipo LS0H.

5.8.1.5 Prescrizioni aggiuntive per l’impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio di tipo C

E’ richiesto un grado di protezione almeno IP 4X per:

- i componenti dell’impianto elettrico (salvo le condutture – vedi paragrafo preceden-te);

- i motori elettrici, limitatamente alla morsettiera e all’eventuale collettore;

- gli apparecchi di illuminazione ; Non si applica a:

- interruttori di comando del circuito luce e dispositivi similari;

- interruttori automatici di corrente nominale fino a 16 A e potere di cortocircuito fino a 3000 A;

- prese a spina di uso domestico e similare. Inoltre il dispositivo di protezione contro il sovraccarico dei motori non deve essere a riarmo automatico, a meno che il motore non sia costantemente presidiato o munito di protezio-ne di sovratemperatura.

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6. Modalità di esecuzione delle opere

6.1 Qualità e provenienza dei materiali

La rispondenza alle normative CEI per l’installazione riguarda inoltre la scelta dei materiali installati che dovranno essere conformi al marchio IMQ o ad altri marchi equiparati. I cavi i cui percorsi si diramano all’interno del fabbricato saranno del tipo non propagante l’incendio. I cavi hanno tensione nominale minima 450/750 V; i cavi interrati o in condotti esterni avranno tensione nominale 0,6/1 kV. Le sezioni minime permesse sono 1,5 mm2 per i cavi di illuminazione e 2,5 mm2 per i cavi di utilizzo FM. Il diametro totale circoscritto dei cavi infilati nei cavidotti, sia rigidi che flessibili, sarà inferio-re a 1,3 volte il diametro interno del cavidotto stesso. Tutte le derivazioni e giunzioni saranno eseguite entro apposita scatola o contenitore ed eseguite a morsetto. Le linee di elevata estensione contenute entro tubazioni saranno dotate di scatole o poz-zetto rompitratta con raggi di curvatura dei cavidotti atti a facilitarne la sfilabilità. La posa delle tubazioni ed apparecchiature implica tutte le opere accessorie necessarie alla loro realizzazione a regola d'arte. I materiali e le apparecchiature installate saranno di prima scelta, prodotte da primarie marche di qualità e avranno, ove richiesto, il Marchio Italiano di Qualità.

6.2 Marca e tipologia degli interruttori

Gli interruttori, previsti nei quadri elettrici di progetto, sono stati indicati con una marca, allo scopo di individuarne, in modo sintetico, tipologia e caratteristiche, in base alle quali sono stati effettuati i calcoli di coordinamento delle condutture; tuttavia tale scelta non è vinco-lante, a condizione che vengano rispettate le caratteristiche prestazionali proprie di tali in-terruttori e le condizioni di selettività e coordinamento previste in progetto per ogni interrut-tore installato. Lo stesso vale per gli altri componenti degli impianti citati nel presente progetto, salvo quelli specificati espressamente nella presente relazione e nell’eventuale computo metrico.

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7. Prescrizioni per i materiali e l’installazione

7.1 Linee elettriche

7.1.1 Impianti elettrici generali BT

Conduttore: rame

Isolante: materiale non propagante l’incendio a ridotta emissione di gas corrosivi (norma CEI 20-22); in particolare: � PVC (cavi N07V-K) � HEPR (cavi FG7)

Riempitivo: � materiale non fibroso e non igroscopico (cavi FG7).

Guaina: � PVC (FG7)

Armatura: /

Costituzione: unipolare, tripolare, tetrapolare e pentapolare

Tensioni nominali: U0/U= 0,6/1 kV (FG7) e 450/750 V (N07V-K)

Sezione: idonea al carico previsto (come da schemi elettrici)

Posa: entro canali e tubazioni PVC a vista

7.1.2 Linee dati e telefoniche

Conduttore: rame

Isolante: materiale non propagante l'incendio a ridotta emissione di gas corrosivi (CEI 20-22);

Costituzione: quattro coppie schermato

Tipologia: CAT 6e - 1 GHz

Diametro: 24 AWG

Posa: tubazioni PVC per posa incassata o a parete

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7.2 Tubazioni, scatole di giunzione e derivazione

Saranno previste tubazioni in materiale sintetico autoestinguente del tipo liscio della serie pesante per pose a vista o ad incasso.

7.2.1 Tubazioni per posa ad incasso

Tipo: serie corrugata pesante FK15

Materiale: materiale termoplastico a base di PVC

Diametro interno: maggiore di 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto ai conduttori, mai inferiore a 20 mm

Schiacciamento: > 750 N su 5 cm a 20 °C

Resistenza alla fiamma: autoestinguente in un tempo t < 30 s

Posa: ad incasso

7.2.2 Tubazioni per posa a vista in materiale plastico

Tipo: serie liscia pesante RK15

Materiale: materiale termoplastico a base di PVC rigido autoestinguente

Diametro interno: maggiore di 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto ai conduttori, mai inferiore a 20 mm

Schiacciamento: > 750 N su 5 cm a 20 °C

Resistenza alla fiamma: autoestinguente in un tempo t < 30 s

Posa: a vista

Sostegno: graffette

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7.2.3 Canalina in materiale plastico

La canalina per il contenimento sia delle linee dati che F.M., sarà costituita da materiale plastico, adatti per installazione a parete o a battiscopa, dotata di cinque scompartimenti, adatta per la segregazione dei circuiti e la continuità di separazione anche negli angoli, componentistica inseribile a scatto, e accessoriata di scatole porta apparecchi.

7.2.4 Scatole di derivazione, giunzione e sezionamento

Le scatole posate a vista saranno complete di opportuna raccorderia, adeguata al tipo di tubazione o guaina o cavo a cui saranno connesse. Nei locali in cui è previsto l’impianto a tenuta stagna (IP44 minimo) anche le scatole di deri-vazione in essi presenti saranno del tipo stagno in resina o in lega adatte a mantenere il grado di protezione richiesto. Tutte le scatole di derivazione saranno munite di apposita morsetteria isolata.

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7.3 Apparecchi modulari

7.3.1 Scatole portapparecchi

Destinazione ed utilizzo: locali interni

Marca: Vimar, Bticino, Gewiss, ecc.

Moduli: 1, 2, 3, 4, 6, 4+4, 6+6

Accessori: supporto, placca, calotta stagna, placca stagna

Posa: a parete, incasso, incasso per pareti leggere

Grado di protezione: IP40 locali ordinari

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7.3.2 Torrette a scomparsa filo pavimento

Destinazione ed utilizzo: locali interni

Marca: Arnocanali, Vimar, Bticino, Gewiss, ecc.

Moduli: 16/24

Accessori:

Posa: incasso pavimento

Grado di protezione: IP52/40/20

7.3.3 Comandi

Destinazione ed utilizzo: interno abitazioni, uffici

Marca: Vimar, Bticino, Gewiss, ecc.

Tipo: interruttore, deviatore, invertitore, pulsante

Contatti: 1P 10A, 1P 16A, 2P 16A,

Alimentazione: 12Vac, 24Vac, 230/250Vac

Moduli: N. 1, 2, 3

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7.3.4 Prese FM per uso generale

Destinazione ed utilizzo: interno uffici

Marca: Vimar, Bticino, Gewiss, ecc.

Tipo: bivalente, universale

Contatti: 2P+T 10/16A,

Alimentazione: 230/250Vac

Moduli: N. 1, 2, 3

7.3.5 Prese telefoniche e trasmissione dati

Destinazione ed utilizzo: interno uffici

Marca: Vimar, Bticino, Gewiss, ecc.

Tipo: RJ45,

Contatti: 8

Categoria: 6

Moduli: N. 1

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7.4 Corpi illuminanti e tipologia di lampade

7.4.1 Lampade di emergenza

DESTINAZIONE E UTILIZZO

� locali interni

IMMAGINE INDICATIVA DISEGNO INDICATIVO

DESCRIZIONE CORPO ILLUMINANTE TIPO

Corpo: separato dal caricatore, in policarbonato autoestinguente resistente alla fiamma.

Diffusore: in plexiglas trasparente infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV, liscio esternamente ed antipolvere, completo di pittogrammi.

Portalampada: in policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso, attacco G11

Cablaggio: alimentazione 230V/50 Hz, dispositivo di attacco rapido.

Montaggio: a parete e a soffitto, da concordare preventivamente con la D.L..

Equipaggiamento: accumulatori ermetici al NiCd (Nichel-Cadmio) per alta temperatura con autonomia minima di 1 h e tempo di ricarica completa di 12 h max.

Grado di protezione: IP 65.

Normativa:

prodotti in conformità alle norme CEI 34-21 e CEI 60598, sono protette dal secondo le EN 60529, rispondono alle direttive di compatibilità elet-tromagnetica EMC e sono certificate dall’Istituto Marchio di Qualità (IMQ).

Potenza lampade, flusso luminoso:

FL 1x6 W (70÷140 lm), 1x11 W (200÷600 lm). N.B.: il flusso luminoso minimo, se non indicato nelle tavole allegate, deve essere di 400 lm.

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7.5 Interruttori di bassa tensione da quadro

7.5.1 Interruttori automatici di bassa tensione modulari

Tipologia: modulari guida EN 50022 35 mm

Marca: SCHNEIDER ELECTRIC o similari

N. poli: due, uno+neutro – quattro

Tipo: magnetotermico, differenziale puro, magnetotermico differenzia-le

Protezione linee: � intervento termico fisso; � intervento magnetico indicato negli schemi elettrici; � differenziale fisso

Tensione di esercizio: 230/400 V c.a.

Potere di interruzione: 10, 6, 4,5 kA a 400 V c.a.

Esecuzione: modulare

Comando di apertura con bobina di sgancio:

vedi schemi elettrici

Comando di chiusura manuale:

tutti

Le caratteristiche di intervento degli interruttori dovranno essere coordinate con le caratteri-stiche elettriche delle condutture ad essi derivate come risultante dagli schemi elettrici dei quadri di distribuzione.

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7.5.2 Interruttori di manovra-sezionatori

Tipologia: modulari guida EN 50022 35 mm

Marca: SCHNEIDER ELECTRIC o similari

N. poli: quattro

Tensione di esercizio: 230 V c.a.

Potere di interruzione: /

Esecuzione: modulare

Dispositivo di manovra manuale:

tutti

7.5.3 Sezionatori con fusibili

Tipologia: modulari guida EN 50022 35 mm

Marca: SCHNEIDER ELECTRIC o similari

N. poli: due – tre+neutro

Protezione: fusibili

Tensione di esercizio: 230/400 V c.a.

Potere di interruzione: 100 kA

Esecuzione: modulare

Dispositivo di manovra manuale:

tutti

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7.6 Quadri elettrici

Denominazione quadro in planimetria: QEPM

Marca: Gewiss

Modello: 40 CD

Dimensione [mm]: 12 moduli

Grado di protezione: IP30 (con pannelli sfinestrati atti a permettere le manovre sugli interruttori mantenendo inaccessi-bili le parti del quadro in tensione.)

Posa: a parete od incasso

Per l’installazione dei quadri elettrici in oggetto saranno rispettate le raccomandazioni elen-cate al paragrafo successivo.

Denominazione quadro in planimetria:

QE

Marca: Schneider Electric

Modello: Prisma

Dimensione [moduli]: 1800x600x400(P)mm

Grado di protezione: IP30 (con pannelli sfinestrati atti a permettere le manovre sugli interruttori mantenendo inaccessibili le parti del quadro in tensione.)

Risalita Cavi: non prevista

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7.6.1 Raccomandazioni generali

a) Tutti i conduttori di cablaggio sono stati dimensionati con criteri di larga maggiora-zione e possedere rivestimento isolante con grado non inferiore a 3.

b) I collegamenti tra i conduttori e le apparecchiature di comando, protezione, se-gnalazione, misura, ecc., sono stati realizzati con capicorda terminali del tipo a compressione preisolati.

c) Tutte le apparecchiature elettriche installate sui quadri sono provviste di idonee tar-ghette indicanti a chiare lettere la denominazione o il circuito a cui si riferiscono.

d) Tutte le apparecchiature installate rispondono ai requisiti di sollecitazione corrispon-denti al tipo d'impiego.

e) La sezione minima dei conduttori di cablaggio è di 1,5 mm2.

f) Le dimensioni, strutture e forme di tutte le apparecchiature sui quadri sono idonee a quelle dei quadri medesimi in modo da formare un insieme armonico e funzionale.

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8. Caratteristiche generali degli impianti

Sistema di distribuzione: TT

Protezione dalle sovracorrenti:

(v. schemi elettrici)

(v. schemi elettrici)

Densità di corrente massima: 4 A/mm2

Cadute di tensioni ammissibili:

Forza motrice: 4%

Illuminazione: 4%

Coefficienti di contemporaneità:

Forza motrice: 0,7

Illuminazione: 1

Sezioni minime dei conduttori:

Circuiti di potenza e F.M. 2,5 mm2

Circuiti di illuminazione 1,5 mm2

Comandi o segnali 1,5 mm2

Conduttori di protezione 4 mm2

Diametro tubazioni: > 1,3 volte il diametro del fascio dei conduttori con-tenuto

Protezione da contatti indiretti e addizionale da contatti diretti:

Dispositivi magnetotermici e differenziali coordinati per verificare la relazione:

a

aI

50R ≤

zf II 45,1≤ znb III <<

222SKtI ≤

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9. Allegati

9.1 Planimetrie

N° all. Denominazione Descrizione

� I Tav. n° P701 Impianto elettrico generale Planimetria generale ufficio tavolare

9.2 Schemi elettrici

N° all. Denominazione Descrizione

� II Tav. n° D701 Quadro elettrico protezione montante QEPM Schema unifilare e calcoli di coordinamento

� II Tav. n° D702 Quadro elettrico ufficio tavolare QE

Schema unifilare e calcoli di coordinamento

9.3 Calcoli

N° all. Denominazione Descrizione

� III Tav. n° C701 Ufficio tavolare Calcoli illuminotecnici

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RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO GENERALE

Data: maggio 2017

File: RFR16134R701_Rev01.d

Rev: 01

Foglio: 33 di 37

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Allegato I

- Planimetria

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Foglio: 35 di 37

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Allegato II

- Schemi unifilari e calcoli di coordinamento

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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

RFR16134

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Rev: 01

Foglio: 37 di 37

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Allegato III

- Calcoli illuminotecnici

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Ufficio Tavolare di Cervignano del Friuli

Ufficio Tavolare

Data: 02.05.2017Redattore: Cattaruzza ing. Guido

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Indice

Ufficio Tavolare di Cervignano del FriuliCopertina progetto 1Indice 2OVA OVA34345 EXIWAY ONE IP65 DAR L/400/2NC

Scheda tecnica apparecchio 4OVA OVA34342 EXIWAY ONE IP65 DAR L/260/2NC

Scheda tecnica apparecchio 5OVA OVA34338 EXIWAY ONE IP65 DAR L/100/2NC

Scheda tecnica apparecchio 6Thorn 96642683 NOVALINE LED1250-840 MWS WH [STD]

Scheda tecnica apparecchio 7Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD]

Scheda tecnica apparecchio 8

Tabella UGR 9Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD]

Scheda tecnica apparecchio 10

Tabella UGR 11U1 - OK

Riepilogo 12Lista pezzi lampade 13Risultati illuminotecnici 14

U2 - OKRiepilogo 15Lista pezzi lampade 16Risultati illuminotecnici 17

U3 - OKScene luce

EM U3Superfici locale

Superficie antipanico 1Isolinee (E, perpendicolare) 18

ILL GEN U3Riepilogo 19Risultati illuminotecnici 20

U5 - OKLista pezzi lampade 21Scene luce

ILL GEN U5Superfici locale

postazione di lavoro 1Panoramica risultati 22Area di lavoro 2

Isolinee (E) 23Area di lavoro 3

Isolinee (E) 24Area circostante

Isolinee (E) 25EM U5

Riepilogo 26Risultati illuminotecnici 27Superfici locale

postazione di lavoro 1

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Indice

Panoramica risultati 28Area di lavoro 2

Isolinee (E) 29Area di lavoro 3

Isolinee (E) 30Area circostante

Isolinee (E) 31Superficie antipanico 1

Isolinee (E, perpendicolare) 32U4 - OK

Riepilogo 33Lista pezzi lampade 34Risultati illuminotecnici 35

BAGNI - OKRiepilogo 36Lista pezzi lampade 37Risultati illuminotecnici 38

FILTRO - OKRiepilogo 39Lista pezzi lampade 40Risultati illuminotecnici 41

Pagina 3

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OVA OVA34345 EXIWAY ONE IP65 DAR L/400/2NC / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 96CIE Flux Code: 32 67 93 96 100

A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR.

Pagina 4

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OVA OVA34342 EXIWAY ONE IP65 DAR L/260/2NC / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 34 71 94 97 100

A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR.

Pagina 5

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Fax +39434592259e-Mail [email protected]

OVA OVA34338 EXIWAY ONE IP65 DAR L/100/2NC / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 35 71 94 97 100

A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR.

Pagina 6

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Thorn 96642683 NOVALINE LED1250-840 MWS WH [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 96CIE Flux Code: 44 74 91 96 100

Plafoniera circolare a LED. Alimentatore output fisso elettronico. Corpo e cornice: alluminio tornito bianco. Diffusore: policarbonato opale. Classe I, IP40. Con sensore presenza integrato per controllo on/off. Completo di LED 4000K.

Misure: Ø355 x 105 mm Potenza totale: 11 W Flusso luminoso apparecchio: 1250 lm Efficienza apparecchio: 114 lm/W Peso: 1.31 kg

Emissione luminosa 1:

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Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100

Apparecchio a LED, dal profilo sottile, leggero, ad emissione diretta con un design semplice e robusto. Per installazione a plafone ed a sospensione. Alimentatore dimmerabile DALI, elettronico. Corpo: lamiera d'acciaio, verniciato bianco (simile al RAL 9010). Testate di chiusura: policarbonato stampato bianco. Ottica: diffusore in acrilico con struttura a microprismi. Classe I, IP20. Connessione elettrica tramite morsettiera a tasti. Può essere installato singolarmente o in fila continua. Completo di LED 4000K

Misure: 1276 x 219 x 52 mm Potenza totale: 51.8 W Peso: 4.4 kg

Emissione luminosa 1:

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Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD] / Tabella UGR

Lampada: Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD]Lampadine: 1 x LED 52 W

I valori UGR vengono calcolati secondo CIE Publ. 117. Spacing-to-Height-Ratio = 0.25.

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Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

Classificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100

Apparecchio a LED, dal profilo sottile, leggero, ad emissione diretta con un design semplice e robusto. Per installazione a plafone ed a sospensione. Alimentatore dimmerabile DALI, elettronico. Corpo: lamiera d'acciaio, verniciato bianco (simile al RAL 9010). Testate di chiusura: policarbonato stampato bianco. Ottica: diffusore in acrilico con struttura a microprismi. Classe I, IP20. Connessione elettrica tramite morsettiera a tasti. Può essere installato singolarmente o in fila continua. Completo di LED 4000K

Misure: 1276 x 219 x 52 mm Potenza totale: 34.8 W Peso: 4.4 kg

Emissione luminosa 1:

Pagina 10

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Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD] / Tabella UGR

Lampada: Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD]Lampadine: 1 x LED 35 W

I valori UGR vengono calcolati secondo CIE Publ. 117. Spacing-to-Height-Ratio = 0.25.

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U1 - OK / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Altezza di montaggio: 2.600 m, Fattore di manutenzione: 0.90

Valori in Lux, Scala 1:58

Superficie � [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 258 51 585 0.198

Pavimento 20 230 65 418 0.281

Soffitto 70 43 28 52 0.665

Pareti (6) 50 81 30 164 /

Superficie utile:Altezza: 0.750 mReticolo: 9 x 7 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 3.85 W/m² = 1.49 W/m²/100 lx (Base: 26.91 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 2Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD] (1.000)

4200 4200 51.8

Totale: 8400 Totale: 8400 103.6

Pagina 12

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U1 - OK / Lista pezzi lampade

2 Pezzo Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD]Articolo No.: 96241847Flusso luminoso (Lampada): 4200 lmFlusso luminoso (Lampadine): 4200 lmPotenza lampade: 51.8 WClassificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100Dotazione: 1 x LED 52 W (Fattore di correzione 1.000).

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U1 - OK / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 8400 lmPotenza totale: 103.6 WFattore di manutenzione:

0.90

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%]

Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 225 34 258 / /

Superficie di calcolo 1

276 34 311 / /

Pavimento 192 39 230 20 15

Soffitto 0.04 42 43 70 9.48

Parete 1 54 38 92 50 15

Parete 2 50 38 88 50 14

Parete 3 39 38 77 50 12

Parete 4 23 34 57 50 9.09

Parete 5 19 34 53 50 8.45

Parete 6 33 36 69 50 11

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.198 (1:5)

Emin / Emax: 0.087 (1:11)

Potenza allacciata specifica: 3.85 W/m² = 1.49 W/m²/100 lx (Base: 26.91 m²)

Pagina 14

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U2 - OK / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Altezza di montaggio: 2.600 m, Fattore di manutenzione: 0.90

Valori in Lux, Scala 1:75

Superficie � [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 432 55 738 0.128

Pavimento 20 372 82 541 0.219

Soffitto 70 80 39 116 0.488

Pareti (10) 50 169 46 448 /

Superficie utile:Altezza: 0.750 mReticolo: 64 x 64 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 6.85 W/m² = 1.58 W/m²/100 lx (Base: 30.27 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 4Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD] (1.000)

4200 4200 51.8

Totale: 16800 Totale: 16800 207.2

Pagina 15

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U2 - OK / Lista pezzi lampade

4 Pezzo Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD]Articolo No.: 96241847Flusso luminoso (Lampada): 4200 lmFlusso luminoso (Lampadine): 4200 lmPotenza lampade: 51.8 WClassificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100Dotazione: 1 x LED 52 W (Fattore di correzione 1.000).

Pagina 16

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U2 - OK / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 16800 lmPotenza totale: 207.2 WFattore di manutenzione:

0.90

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 362 70 432 / /

Pavimento 296 76 372 20 24

Soffitto 0.06 80 80 70 18

Parete 1 31 53 84 50 13

Parete 2 30 47 77 50 12

Parete 3 123 87 210 50 33

Parete 4 115 86 200 50 32

Parete 5 153 87 240 50 38

Parete 6 105 100 205 50 33

Parete 7 116 78 194 50 31

Parete 8 98 84 182 50 29

Parete 9 149 74 223 50 35

Parete 10 69 65 135 50 21

Regolarità sulla superficie utileE

min / E

m: 0.128 (1:8)

Emin / Emax: 0.075 (1:13)

Potenza allacciata specifica: 6.85 W/m² = 1.58 W/m²/100 lx (Base: 30.27 m²)

Pagina 17

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U3 - OK / EM U3 / Superficie antipanico 1 / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 200Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(2.538 m, 10.548 m, 0.000 m)

Reticolo: 128 x 128 Punti

Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

3.25 1.02 5.48 0.314 0.186

Pagina 18

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U3 - OK / ILL GEN U3 / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Fattore di manutenzione: 0.90 Valori in Lux, Scala 1:243

Superficie � [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 353 37 695 0.104

Pavimento 20 335 58 556 0.173

Soffitto 70 64 25 88 0.387

Pareti (14) 50 100 29 387 /

Superficie utile:Altezza: 0.750 mReticolo: 128 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 4.60 W/m² = 1.30 W/m²/100 lx (Base: 176.53 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 1Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD] (1.000)

2850 2850 34.8

2 15Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD] (1.000)

4200 4200 51.8

Totale: 65850 Totale: 65850 811.8

Pagina 19

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U3 - OK / ILL GEN U3 / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 65850 lmPotenza totale: 811.8 WFattore di manutenzione:

0.90

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 306 47 353 / /

Pavimento 286 49 335 20 21

Soffitto 0.05 64 64 70 14

Parete 1 14 33 47 50 7.46

Parete 2 15 28 43 50 6.91

Parete 3 18 31 48 50 7.69

Parete 4 49 40 89 50 14

Parete 5 25 35 60 50 9.48

Parete 6 58 38 96 50 15

Parete 7 49 49 98 50 16

Parete 8 27 40 66 50 11

Parete 9 14 42 56 50 8.97

Parete 10 38 42 81 50 13

Parete 11 14 51 64 50 10

Parete 12 38 46 84 50 13

Parete 13 62 53 115 50 18

Parete 14 69 55 124 50 20

Regolarità sulla superficie utileE

min / E

m: 0.104 (1:10)

Emin / Emax: 0.053 (1:19)

Potenza allacciata specifica: 4.60 W/m² = 1.30 W/m²/100 lx (Base: 176.53 m²)

Pagina 20

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U5 - OK / Lista pezzi lampade

6 Pezzo OVA OVA34342 EXIWAY ONE IP65 DAR L/260/2NCArticolo No.: OVA34342Flusso luminoso (Lampada): 0 lmFlusso luminoso (Lampadine): 0 lmPotenza lampade: 0.0 WIlluminazione di emergenza: 260 lm, 6.0 WClassificazione lampade secondo CIE: 97CIE Flux Code: 34 71 94 97 100Dotazione: 1 x LED 4 Exiway 260 (Fattore di correzione 1.000).

Per un'immagine della lampada consultare il

nostro catalogo lampade.

15 Pezzo Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD]Articolo No.: 96241847Flusso luminoso (Lampada): 4200 lmFlusso luminoso (Lampadine): 4200 lmPotenza lampade: 51.8 WClassificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100Dotazione: 1 x LED 52 W (Fattore di correzione 1.000).

Pagina 21

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U5 - OK / ILL GEN U5 / postazione di lavoro 1 / Panoramica risultati

Scala 1 : 100

No. Denominazione Reticolo Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

Area di lavoro 2 13 x 7 531 496 578 0.934 0.859

Area di lavoro 3 9 x 5 546 495 623 0.906 0.794

Area circostante 11 x 9 546 400 725 0.732 0.551

Pagina 22

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U5 - OK / ILL GEN U5 / postazione di lavoro 1 / Area di lavoro 2 / Isolinee (E)

Valori in Lux, Scala 1 : 25Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(19.800 m, 19.800 m, 0.750 m)

Reticolo: 13 x 7 Punti

Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

Area di lavoro 2 531 496 578 0.934 0.859

Area circostante 546 400 725 0.732 0.551

Pagina 23

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U5 - OK / ILL GEN U5 / postazione di lavoro 1 / Area di lavoro 3 / Isolinee (E)

Valori in Lux, Scala 1 : 50Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(19.197 m, 16.461 m, 0.750 m)

Reticolo: 9 x 5 Punti

Em

[lx] Emin

[lx] Emax

[lx] Emin

/ Em

Emin

/ Emax

Area di lavoro 3 546 495 623 0.906 0.794

Area circostante 546 400 725 0.732 0.551

Pagina 24

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U5 - OK / ILL GEN U5 / postazione di lavoro 1 / Area circostante / Isolinee (E)

Valori in Lux, Scala 1 : 100Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(15.942 m, 14.300 m, 0.750 m)

Reticolo: 11 x 9 Punti

Em

[lx] Emin

[lx] Emax

[lx] Emin

/ Em

Emin

/ Emax

546 400 725 0.732 0.551

Pagina 25

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U5 - OK / EM U5 / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Fattore di manutenzione: 0.90 Valori in Lux, Scala 1:126

Superficie � [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 9.16 0.35 28 0.038

Pavimento 20 7.45 1.51 16 0.202

Soffitto 70 0.37 0.00 22 0.009

Pareti (4) 50 4.48 0.11 73 /

Superficie utile:Altezza: 1.000 mReticolo: 128 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

Scena illuminazione di emergenza (EN 1838):Viene calcolata solo la luce diretta. Apporto luce riflessa non considerato.

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 0.31 W/m² = 3.41 W/m²/100 lx (Base: 115.24 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 6OVA OVA34342 EXIWAY ONE IP65 DAR L/260/2NC (1.000)

260 260 6.0

Totale: 1560 Totale: 1560 36.0

Pagina 26

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U5 - OK / EM U5 / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 1560 lmPotenza totale: 36.0 WFattore di manutenzione:

0.90

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 9.16 0.00 9.16 / /

Pavimento 7.45 0.00 7.45 20 0.47

Soffitto 0.37 0.00 0.37 70 0.08

Parete 1 5.07 0.00 5.07 50 0.81

Parete 2 3.79 0.00 3.79 50 0.60

Parete 3 3.95 0.00 3.95 50 0.63

Parete 4 5.10 0.00 5.10 50 0.81

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.038 (1:26)

Emin / Emax: 0.012 (1:81)

Scena illuminazione di emergenza (EN 1838):Viene calcolata solo la luce diretta. Apporto luce riflessa non considerato.

Potenza allacciata specifica: 0.31 W/m² = 3.41 W/m²/100 lx (Base: 115.24 m²)

Pagina 27

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U5 - OK / EM U5 / postazione di lavoro 1 / Panoramica risultati

Scala 1 : 100

No. Denominazione Reticolo Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

Area di lavoro 2 13 x 7 5.28 2.98 9.36 0.565 0.319

Area di lavoro 3 9 x 5 4.97 2.21 10 0.445 0.217

Area circostante 11 x 9 9.72 1.60 19 0.164 0.083

Pagina 28

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U5 - OK / EM U5 / postazione di lavoro 1 / Area di lavoro 2 / Isolinee (E)

Valori in Lux, Scala 1 : 25Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(19.800 m, 19.800 m, 0.750 m)

Reticolo: 13 x 7 Punti

Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

Area di lavoro 2 5.28 2.98 9.36 0.565 0.319

Area circostante 9.72 1.60 19 0.164 0.083

Pagina 29

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U5 - OK / EM U5 / postazione di lavoro 1 / Area di lavoro 3 / Isolinee (E)

Valori in Lux, Scala 1 : 50Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(19.197 m, 16.461 m, 0.750 m)

Reticolo: 9 x 5 Punti

Em

[lx] Emin

[lx] Emax

[lx] Emin

/ Em

Emin

/ Emax

Area di lavoro 3 4.97 2.21 10 0.445 0.217

Area circostante 9.72 1.60 19 0.164 0.083

Pagina 30

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U5 - OK / EM U5 / postazione di lavoro 1 / Area circostante / Isolinee (E)

Valori in Lux, Scala 1 : 100Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(15.942 m, 14.300 m, 0.750 m)

Reticolo: 11 x 9 Punti

Em

[lx] Emin

[lx] Emax

[lx] Emin

/ Em

Emin

/ Emax

9.72 1.60 19 0.164 0.083

Pagina 31

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U5 - OK / EM U5 / Superficie antipanico 1 / Isolinee (E, perpendicolare)

Valori in Lux, Scala 1 : 100Posizione della superficie nel locale:Punto contrassegnato:(15.942 m, 14.300 m, 0.000 m)

Reticolo: 128 x 128 Punti

Em

[lx] Emin

[lx] Emax

[lx] Emin

/ Em

Emin

/ Emax

7.77 2.51 16 0.323 0.158

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02.05.2017

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Via Vietti, 9/d33080 - Porcia (PN)

Redattore Cattaruzza ing. GuidoTelefono +39434923135

Fax +39434592259e-Mail [email protected]

U4 - OK / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Altezza di montaggio: 2.600 m, Fattore di manutenzione: 0.90

Valori in Lux, Scala 1:75

Superficie � [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 507 178 688 0.351

Pavimento 20 432 211 563 0.487

Soffitto 70 97 64 112 0.661

Pareti (4) 50 214 78 464 /

Superficie utile:Altezza: 0.750 mReticolo: 64 x 64 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 8.26 W/m² = 1.63 W/m²/100 lx (Base: 25.09 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 4Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD] (1.000)

4200 4200 51.8

Totale: 16800 Totale: 16800 207.2

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U4 - OK / Lista pezzi lampade

4 Pezzo Thorn 96241847 JUP3 LED D 4200 HFIX MPT L840 [STD]Articolo No.: 96241847Flusso luminoso (Lampada): 4200 lmFlusso luminoso (Lampadine): 4200 lmPotenza lampade: 51.8 WClassificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100Dotazione: 1 x LED 52 W (Fattore di correzione 1.000).

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U4 - OK / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 16800 lmPotenza totale: 207.2 WFattore di manutenzione:

0.90

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 418 89 507 / /

Pavimento 338 94 432 20 28

Soffitto 0.06 97 97 70 22

Parete 1 120 91 211 50 34

Parete 2 153 88 241 50 38

Parete 3 86 85 171 50 27

Parete 4 133 88 221 50 35

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.351 (1:3)

Emin / Emax: 0.259 (1:4)

Potenza allacciata specifica: 8.26 W/m² = 1.63 W/m²/100 lx (Base: 25.09 m²)

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BAGNI - OK / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Altezza di montaggio: 2.600 m, Fattore di manutenzione: 0.80

Valori in Lux, Scala 1:75

Superficie � [%] Em

[lx] Emin

[lx] Emax

[lx] Emin

/ Em

Superficie utile / 135 75 183 0.553

Pavimento 20 95 59 136 0.617

Soffitto 70 48 24 110 0.493

Pareti (9) 50 88 17 385 /

Superficie utile:Altezza: 0.750 mReticolo: 9 x 5 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 3.05 W/m² = 2.26 W/m²/100 lx (Base: 18.02 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 5Thorn 96642683 NOVALINE LED1250-840 MWS WH [STD] (1.000)

1250 1250 11.0

Totale: 6250 Totale: 6250 55.0

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BAGNI - OK / Lista pezzi lampade

5 Pezzo Thorn 96642683 NOVALINE LED1250-840 MWS WH [STD]Articolo No.: 96642683Flusso luminoso (Lampada): 1250 lmFlusso luminoso (Lampadine): 1250 lmPotenza lampade: 11.0 WClassificazione lampade secondo CIE: 96CIE Flux Code: 44 74 91 96 100Dotazione: 1 x LED 11 W (Fattore di correzione 1.000).

Pagina 37

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BAGNI - OK / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 6250 lmPotenza totale: 55.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 95 40 135 / /

Pavimento 60 35 95 20 6.06

Soffitto 6.44 41 48 70 11

Parete 1 49 41 90 50 14

Parete 1_1 40 32 72 50 11

Parete 2 41 29 69 50 11

Parete 2_1 66 41 107 50 17

Parete 3 52 42 94 50 15

Parete 3_1 56 40 96 50 15

Parete 4 30 31 61 50 9.76

Parete 4_1 71 39 110 50 18

Parete 4_2 68 40 109 50 17

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.553 (1:2)

Emin / Emax: 0.408 (1:2)

Potenza allacciata specifica: 3.05 W/m² = 2.26 W/m²/100 lx (Base: 18.02 m²)

Pagina 38

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FILTRO - OK / Riepilogo

Altezza locale: 2.600 m, Altezza di montaggio: 2.500 m, Fattore di manutenzione: 0.95

Valori in Lux, Scala 1:100

Superficie � [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 202 42 469 0.209

Pavimento 20 157 62 261 0.396

Soffitto 70 38 23 65 0.594

Pareti (6) 50 86 23 436 /

Superficie utile:Altezza: 0.750 mReticolo: 128 x 32 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 3.67 W/m² = 1.82 W/m²/100 lx (Base: 18.95 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) � (Lampada) [lm] � (Lampadine) [lm] P [W]

1 2Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD] (1.000)

2850 2850 34.8

Totale: 5700 Totale: 5700 69.6

Pagina 39

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FILTRO - OK / Lista pezzi lampade

2 Pezzo Thorn 96241846 JUP3 LED D 2850 HFIX MPT L840 [STD]Articolo No.: 96241846Flusso luminoso (Lampada): 2850 lmFlusso luminoso (Lampadine): 2850 lmPotenza lampade: 34.8 WClassificazione lampade secondo CIE: 100CIE Flux Code: 60 88 97 100 100Dotazione: 1 x LED 35 W (Fattore di correzione 1.000).

Pagina 40

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Fax +39434592259e-Mail [email protected]

FILTRO - OK / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 5700 lmPotenza totale: 69.6 WFattore di manutenzione:

0.95

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 161 40 202 / /

Pavimento 118 40 157 20 10

Soffitto 0.00 38 38 70 8.48

Parete 1 44 37 81 50 13

Parete 2 6.59 37 43 50 6.90

Parete 3 76 41 118 50 19

Parete 4 19 30 49 50 7.84

Parete 5 57 38 94 50 15

Parete 6 19 29 48 50 7.59

Regolarità sulla superficie utileEmin / Em: 0.209 (1:5)

Emin / Emax: 0.090 (1:11)

Potenza allacciata specifica: 3.67 W/m² = 1.82 W/m²/100 lx (Base: 18.95 m²)

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