L’innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo · Obiettivi della lezione •Definizione...

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L’innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo

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L’innovazione tecnologica dal fordismo al post-fordismo

Obiettivi della lezione

• Definizione di tecnologia• Il rapporto fra scienza e tecnologia nel paradigma della

produzione di massa• La crisi del fordismo

Che cos’è la tecnologia?

• La tecnologia è l’applicazione della conoscenzascientifica agli scopi della vita umana o allamanipolazione e al cambiamento dell’ambiente.

• La tecnologia include l’uso di materiali, strumenti,tecniche e fonti di energia che consentono di rendere lavita più comoda ed il lavoro più produttivo.

• Mentre la scienza è focalizzata su come e perché le coseaccadono, la tecnologia è focalizzata sul fare accadere lecose

Economia e tecnologia

• Il sapere scientifico e tecnologico costituisce unavariabile esogena rispetto al quadro teoricodell’economia neoclassica

• La scienza dell’economia assume che la conoscenzascientifica sia un bene ubiquitario, accessibile a tuttigli operatori economici sul mercato

• La tecnologia si sostanzia nella funzione diproduzione

Scienza, tecnologia, processi e prodotti

Scienza, tecnologia, processi e prodotti

• La lettura economia classica ipotizza una gerarchia deisaperi al cui vertice si pone la scoperta scientifica

• Lo sviluppo economico prevede un percorso lineare acascata: dal sapere scientifico ai processi e prodotti

• L’analisi dello sviluppo tecnologico enfatizza relazionibidirezionali tra scienza e laboratori di ricerca esviluppo nelle imprese

• Lo sviluppo tecnologico spesso anticipa la scopertascientifica e propone una agenda della ricerca

Le linee di ricerca

• Il rapporto fra scoperte scientifiche, innovazionetecnologica e sviluppo economico costituisce unproblema aperto

• I modelli basati su semplici relazioni tra variabilitecnologiche e variabili economiche evidenzianolimiti sostanziali

• Modelli più completi integrano variabili sociali eistituzionali più complesse

La lettura di Schumpeter

• L’innovazione come risultatodell’innovazioneimprenditoriale

• Le innovazioni tecnologichesi manifestano a “grappoli”

• L’innovazione innesca ciclilunghi di sviluppoeconomico nell’ordinetemporale di 50-60 anni

• L’innovazione scatena forzedistruttrici e momenti dicrescita

Tecnologia e paradigmi economici

• Il dispiegamento delle potenzialità della tecnologiadipende da variabili economiche e istituzionali.

• Il mancato allineamento (mismatch) fra tecnologia eistituzioni determina fasi di crisi economiche e sociali

• I tempi di evoluzione dell’economia e i tempi dellatrasformazione istituzionale sono (fortunatamente)diversi

I paradigmi economici

• Il paradigma economico non è semplicemente unmodello stilizzato. E’ piuttosto un attrattore evolutivocapace di dare coerenza a strategie e percorsi di attoridiversi.

• Un paradigma costituisce un sistema coerente capace diintegrare– un’energia potenziale– un principio regolatore– strutture istituzionali– contraddizioni evolutive

I presupposti del fordismo

• La scientificazione dei processi produttivi e del lavoroindustriale

• La presa di decisioni attraverso il calcolo razionale• Il dominio delle economie di scala• Il consolidamento di funzioni terziarie (marketing,

contabilità, logistica, finanza)• La gerarchia come forma dell’organizzazione di impresa• Un rapporto asimmetrico fra domanda e offerta nei

consumi

Elementi chiave del management

• Unità organizzative dedicate all’innovazioneinterne all’impresa

• Sforzo verso l’apprendimento della stabilità, dellareplicabilità e del controllo della variabilità

• Scientificazione del lavoro (= le conoscenzamaturate in specifici contesti lavorativi non sonoprese in considerazione)

I punti di crisi del fordismo

• Nel corso degli ultimi anni imprese e società hannosviluppato iniziative ad hoc per affrontare quattro lineedi evoluzione:– le nuove forme di organizzazione del potere in

alternativa alla gerarchia tradizionale– il passaggio dalla produzione materiale alla

produzione immateriale– la nuova geografia del capitalismo– la fine del consumo come processo passivo

Tre prospettive

• Nell’attuale fase di transizione sono possibili tre percorsi:– una reazione difensiva di difesa dello status quo– un ritorno alla fede nel mercato e alle sue capacità di

autoregolazione– definire nuove regole cognitive (modi di divisione

del lavoro cognitivo) e reti di cittadinanza(protezione per gli individui in una società delrischio)

Due modelli alternativi

• Comprendono l’insieme di conoscenze che maturano inspecifici contesti lavorativi

Il modellogiapponese

I distrettiindustriali

La “rivoluzione giapponese”

• Nell’innovazione di prodotto e di processovengono coinvolti tutti i soggettidell’organizzazione

• 3 concetti chiave:– Total Quality Management– Learning bureaucracy– Taylorismo democratico

Ridefinizione dell’ampiezza e delle modalità di gestionedel circuito d’innovazione: apprendimento organizzativo

Impresa come dispositivo sociale di apprendimento

I distretti industriali

• Si caratterizzano per PMI presenti in un territoriocircoscritto

• La singola impresa è specializzata in una fase delprocesso produttivo che si completa nel distretto

• Non esistono unità organizzative dedicateall’innovazione, ma il sapere si sviluppadall’interazione di più attori del territorio

Divisione del lavoro cognitivo

Distretto come dispositivo sociale d’apprendimento

Paradigmi economici: un confrontoFORDISMO POST-FORDISMO

Processi di innovazione aintelligenza accentrata

Processi di innovazione aintelligenza distribuita

• Suddivisione netta tra concezione edesecuzione

• Strutture dedicate di R&D• Esclusione dai processi di innovazione di

altri attori a causa:• Fiducia nella scienza• Mancanza di tecnologie per gestire

economicamente i processi diapprendimento

• Non esiste una suddivisione netta traconcezione ed esecuzione

• Pluralità della tipologia e dellageografia degli attori dell’innovazione

• Il coinvolgimento di altri attori èpermesso dalle tecnologie di rete cherendono economico e sostenibile ilprocesso

Fattore di discontinuità: le reti

• Sono la fusione tra strumenti di calcolo e strumentidi comunicazione

• Riuniscono 2 funzioni:1. Calcolo, elaborazione, archiviazione dati2. Cooperazione, coordinamento, dialogo tra soggetti

• Consentono di scambiare conoscenze in modoeconomicamente sostenibile