L’innovazione nel quotidiano - Giovanni Sordello - LUISS 22 marzo 2013
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“A lot of companies have innovation departments, and this is always a sign that something is wrong”
TIM COOK
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Cosa significa innovare?
•Il primo elemento che ritroviamo nell’innovazione è l’essere visionari: il sapere individuare con anticipo nel settore o nell’ambito in cui ci si trova soluzioni o idee che non esistono ancora e che sono realizzabili è senza dubbio la capacità più forte dell’essere innovativi.
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Vision
•Le persone sono portate per la natura umana stessa a comunicare: l’innovazione significa sapere comunicare, ma non solo tra gli addetti ai lavori, bensì tra coloro che la pensano diversamente, perché innovazione significa fare in modo che altri vengano a conoscenza delle nuove idee e desiderino farne parte attraverso la collaborazione.
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Comunicare
•Non esiste innovazione che non faccia uso della tecnologia: la tecnologia è infatti abilitante per la creazione di servizi e prodotti che siano di utilità per le persone: questo è il terzo elemento dell’innovazione, la capacità di creare e sviluppare servizi per le persone che abbiano la tecnologia come elemento alla base.
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Tecnologia
•Per la realizzazione di questi servizi e per un utilizzo della tecnologia nella modalità corretta è necessario saperle utilizzare nel modo più efficace. Per questo è importante rivolgersi a chi è specializzato e conosce al meglio le modalità migliori per il loro utilizzo: questo è un ulteriore elemento dell’innovazione, la capacità di individuare i talenti e riconoscere che si sono sviluppate nuove professionalità in grado di dominare l’innovazione.
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Individuare i talenti
•Innovare significa, anche, creare valore
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Creare Valore
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Cosa significa non innovare?
Anche quando il mercato è chiaramente orientato verso un percorso di radicale innovazione (es. l’avvento della fotografia digitale), alcune aziende non riescono ad adeguarsi ai nuovi orientamenti e ad innovarsi.
Kodak da Giugno 2013 cesserà la produzione di pellicole fotografiche. Smetterà anche di produrre carte fotografiche, chioschi automatizzati e scanner. Verrà invece mantenuta la produzione di pellicole cinematografiche, grazie a precisi accordi economici con colossi come la Disney e la Warner.
Avrà un futuro?
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Perché Fujifilm è riuscita dove Kodak ha fallito
Ha costruito la propria fortuna sul business delle pellicole fotografiche
Si è trovata davanti alla sfida del digitale
Si è mossa più lentamente e ha continuato a puntare più a lungo sulla sua tradizione della pellicola
Ha costruito la propria fortuna sul business delle pellicole fotografiche
Si è trovata davanti alla sfida del digitale
È stata molto dinamica nel togliere risorse alla pellicola per investirle nel digitale (e non solo)
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=
=
≠
Il caso Blockbuster
Nel 2010 il gigante del video a noleggio
Blockbuster è andato in bancarotta negli Stati
Uniti. Il suo problema principale era il business
model, diventato ormai obsoleto rispetto a un
modello superiore che fa leva sul noleggio online.
Il competitor Netflix, che fornisce un servizio via
Web di video on demand, ha guadagnato
velocemente un grosso vantaggio. Il sito di
Blockbuster attraeva mediamente 2,9 milioni di
visitatori al mese, quello di Netflix 26,6 milioni.
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Chi ha fatto dell’innovazione la propria bandiera
Lytro ha visto oltre, lanciando sul mercato la prima “shoot now, focus later”camera, che permette di scattare foto “all’impazzata” e di metterle a fuoco in post produzione; solo di prevendite Lytro ha ricavato 50 milioni di dollari.
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Chi ha fatto dell’innovazione la propria bandiera
Lego è un altro esempio di azienda che è stata
capace di spostare la propria offerta verso
forme innovative, rimanendo sul proprio core
business, ma creando, per esempio, un accordo
con Lucas per produrre giocattoli e videogiochi
ispirati al mondo Star Wars. Oltre il prodotto.
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L’efficienza del processo di innovazione
Si può misurare su due semplici assi:
1. il primo è relativo alla dose di libertà che hanno le persone di generare nuove idee
2. il secondo è relativo alla dose di libertà che hanno quando le selezionano, sviluppano e commercializzano
Il problema delle aziende è che producono poche idee commercializzandone troppe, quando invece si dovrebbe
fare l’esatto contrario
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Ci sono le grandi idee che cambiano il mondo
Federico Faggin, nato a Vicenza ma naturalizzato americano, entra nella storia una sera di Gennaio del 1971, quando arrivano nel suo laboratorio le fette di silicio tanto attese, che avrebbero confermato o meno la bontà di anni di studio, ricerca e lavoro, per realizzare un calcolatore un po’ speciale, il Busicom, con un chip unico, memoria dinamica e non seriale. DiceFaggin: “Mi tremavano le mani, e di quanto stava per accadere non ci sarebbero stati testimoni, però man mano che facevo le prove la mia ansia si tramutava nella conferma di aver fatto bene. Settanta ore settimanali di lavoro per mesi si trasformavano in soddisfazione. Sono tornato a casa e ho esultato con mia moglie, che mi ha sempre seguito: Funziona!!!!”.Così nasce e trova applicazione il primo microprocessore, Intel 4004.
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Ma a volte basta una piccola idea - 1
L’invenzione del tergicristallo si deve alla statunitense Mary Anderson che, erano i primi anni del ‘900, per motivi di lavoro usava girare in taxi per i suoi spostamenti. Vittima di incidenti per scarsa visibilità, e di cifre da capogiro per dei tragitti continuamente interrotti dal conducente del taxi che si fermava a spalare il parabrezza del veicolo, la Anderson decise di provvedere da sé alla mancanza del tergicristallo e realizzò un braccio meccanico, per di più rimovibile a seconda delle necessità.La leggenda vuole che l’impiegato dell’Ufficio Brevetti la derise, ma nel giro di dieci anni ogni singolo taxi di New York montava la sua invenzione …
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Ma a volte basta una piccola idea - 2
Bette Nesmith Graham nel 1951 ottenne il suo primo lavoro come
segretaria di direzione nella Texas Bank & Trust. Il passaggio dalla
scrittura a mano a quella dattilografica con le nuove macchine IBM
fu per lei un vero e proprio trauma: non c' era documento che non
fosse privo di errori di battitura. Fu così che, sfruttando le sue
conoscenze nel campo della pittura, la segretaria sbadata inventò un
liquido bianco, d' un bianco che si avvicinasse il più possibile al colore
della carta, che coprisse gli errori. Lo chiamò «Mistake out». Fu un
successone, i suoi colleghi d’ufficio presto si resero conto dell'efficacia
del prodotto e da lì a breve la notizia si diffuse in tutto l'edificio e
Bette iniziò a fornire piccole bottiglie etichettate come Mistake
Out, che successivamente fu chiamato «Liquid paper».
Nel 1979, Bette vendette il brevetto alla Gillette Company per 47 milioni di dollari.
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Però non tutte le buone idee portano innovazione - 1
Motocicletta monoruota (Italia, 1931). Motocicletta con una ruota sola, inventata da un certo M.
Goventosa di Udine, poteva raggiungere una velocità massima di 150 km/h.
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Però non tutte le buone idee portano innovazione - 2
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Occhiali per leggere a letto (Inghilterra, 1936). Dalla Hamblin un paio di occhiali progettati
appositamente per leggere a letto.
Esempi di innovazione “a basso costo”
• La carta etica FAI
• Portare la banca dove non c’è la banca
• Integrare nel sistema banca persone/interessi eterogenei
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La carta etica FAI
Obiettivi
• Acquisire sempre un maggior numero di clienti appartenenti a target medio alti;
• Rafforzare la percezione dell’immagine della banca a valenza nazionale ed il consolidamento nel territorio dei valori etico-sociali (la tradizione e l’italianità, il forte legame con il territorio, l’impegno per la valorizzazione delle tradizioni artistiche e culturali del paese).
L’idea
• Legare l’immagine della banca a quella di un ente che incarni i principi che guidano l’iniziativa e che possa divenire così veicolo dell’immagine della banca verso nuovi clienti “selezionati”
La carta FAI
• La carta prepagata FAI si presentata come uno strumento etico e prestigioso che consente al titolare, senza oneri economici da parte sua (difatti le donazioni sono a carico della banca che rinuncia a favore del FAI ad una quota della commissioni sul transato), di finanziare iniziative di impegno sociale con costanza nel tempo, semplicemente utilizzando la carta come strumento principale di pagamento.
I risultati• Oltre 13.000 carte emesse a poco più di un anno dall’avvio dell’iniziativa
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Portare la banca dove non c’è la banca
Grazie a soluzioni “leggerissime” a
costi variabili in proporzione allo
sviluppo del business bancario si
vogliono cogliere le opportunità
che possono derivare da altri
business e punti di aggregazione
non necessariamente bancari e
attraverso l’offerta di una gamma
di prodotti dedicati. Tale modello
prevede che l’offerta venga gestita
da personale bancario o non
bancario (agenti, mediatori, ecc.) in
particolari occasioni (fiere, eventi di
forte aggregazione, ecc.), in siti
non convenzionalmente bancari e
tramite processi di vendita
semplificati.
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Corner
consulenza,
ove un
addetto banca
è disponibile,
in orari
dedicati, per
fornire
informazioni
sui prodotti e
servizi
Vetrina
elettronica
con
informazioni
e spot banca
TOTEM,
disponibile
per la
consultazio
ne di fogli
informativi
e per
navigare sui
siti della
banca ed
@time
Esempio di sinergie di sistemi eterogenei
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Titolari
Dipendenti Collaboratori
Gruppo
Immobiliare
Venditore Compratore
Tecnico
certificatore
NotaioAllacciamenti
utenze
Mobili, trasloc
hi, ecc.Perizie
Società
Mediazione
Creditizia
Banca
Mediatori Dipendenti
Stipendi Stipendi
3% commissione
3% commissione
Royalties Erogazione
mutuo
Provvigioni
Provvigioni Stipendi
Certificazione
energetica
Ai clienti che
richiedono il mutuo
viene proposto un
pacchetto di prodotti
compresa la prepagata
Il gruppo immobiliare
riconosce al venditore un
importo fisso, precaricato su
carta prepagata, per pagare
la certificazione energetica
Str
utt
ura
est
ern
a
Agenzia immobiliare
Agenzie immobiliari
Negozi finanziari
Mutuo
Agente immobiliare
Mediatore creditizio
Cliente mutuatario
Banca
Integrare nel sistema banca persone/interessi eterogenei
L’idea è di completare con
un’offerta di prodotti e servizi
dedicati il complesso di rapporti
con quei soggetti che
sviluppano affari o relazioni
grazie alla capacità che ha la
banca di erogare credito e
servizi; ad esempio, nel caso di
erogazione di un mutuo, senza
limitarsi alla specifica relazione
con il cliente bensì cogliendo le
opportunità “di contesto”, quali
ad esempio l’accredito delle
provvigioni per la mediazione
creditizia su specifiche carte
prepagate con conseguente
beneficio per banca grazie alle
fee di circuito per il transato .
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Agenzia immobiliare
Mutuo Banca
Sulle carte ricevono le provvigioni, parte delle quali ritornano alla banca come commissioni su transato
Servizi bancari erogati nei negozi finanziari su cui si
installano corner ATM In Store
Sistema di
relazione
tradizionale
Nuovo
sistema
relazionale
Cambiare abitudini: la rana bollita
Il fenomeno della rana bollita risale ad una ricerca condotta dal
John Hopkins University nel lontano 1882. Durante un
esperimento, alcuni ricercatori americani notarono che lanciando
una rana in una pentola di acqua bollente, questa inevitabilmente
saltava fuori per trarsi in salvo. Al contrario, mettendo la rana in
una pentola di acqua fredda e riscaldando la pentola lentamente
ma in modo costante, la rana finiva inevitabilmente bollita.
Ogni qualvolta introduciamo un cambiamento radicale nella nostra
vita, il nostro cervello, come la rana nell’acqua bollente, cerca
disperatamente di ritornare nella sua zona di comfort, annullando
ogni nostro tentativo di cambiamento. Risultato? Frustrazione!
Al contrario, per ottenere un cambiamento duraturo, l’unica tecnica
realmente efficace consiste nell’introdurre piccoli cambiamenti, ma
in modo costante.
Nel breve periodo, questi piccoli cambiamenti sono impercettibili
per il nostro sistema nervoso, ma nel lungo termine proprio questi
piccoli passettini ci permetteranno di ottenere enormi
trasformazioni.
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