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I TAGLI DI TREMONTI E LA RIFORMA GELMINI STANNO FORNENDO LA DOSE FINALE PER LA DISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ MA COSA STA ACCADENDO? QUALI CONSEGUENZE AVRA’ IL NOSTRO POLITECNICO? I RAPPRESENTANTI CHE AVETE ELETTO COME SI COMPORTANO? CHE COSA PENSANO? PER COSA LOTTANO (SE LOTTANO)? QUESTA VOLTA CONTRO Giornale autofinanziato del Politecnico di Bari Luglio 2010

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numero 1 di Luglio 2010

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I TAGLI DI TREMONTI E LA RIFORMA GELMINI

STANNO FORNENDO LA DOSE FINALE PER LA

DISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’

MA COSA STA ACCADENDO?

QUALI CONSEGUENZE AVRA’ IL NOSTRO

POLITECNICO?

I RAPPRESENTANTI CHE AVETE ELETTO COME SI

COMPORTANO?

CHE COSA PENSANO?

PER COSA LOTTANO (SE LOTTANO)?

QUESTA VOLTA CONTRO

Giornale autofinanziato del Politecnico di Bari Luglio 2010

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Pagina 2 LINKastro

Specialistica ing. Elettronica

Di recente si è conclusa la revisione dei piani di studio del

Politecnico. Questa è stata necessaria perché la Riforma

“Gelmini” e la nota 160 hanno richiesto agli atenei italiani di

adeguare l’offerta formativa. Ciò va ad inserirsi

in un quadro già confusionario e non poteva

che creare ulteriore scompiglio. In linea

generale, si è cercato di accorpare gli esami

modulari (ad esempio, analisi 1 e 2 torna ad

essere “analisi matematica”) e riportare esami

“di base” alle triennali spostando quelli

“caratterizzanti” alle specialistiche con una

conseguente, apparente, diminuzione degli

esami da sostenere per conseguire la laurea

per tutti i nuovi iscritti.

Sorge un problema: quando lo studente termina

la laurea triennale ex DM.509 e vuole iscriversi alla specialistica,

270, o meglio 160, può farlo? In teoria si. In pratica no!

Eclatante è il caso di Ingegneria Elettronica, in cui l’ordinamento

della laurea triennale mostra 51 CFU in materie “di base” e 33

“caratterizzanti”. La “vecchia” laurea 509 ne prevedeva solo 42

dei primi e 66 dei secondi; in pratica dalla specialistica sono stati

anticipati gli esami di “Complementi di Analisi Matematica” (3

CFU), e “Fisica Generale B” (6 CFU).

Che vuol dire? Che per 9 CFU i Triennalisti 509 (in ing.

Elettronica) che si laureano non possono iscriversi alla

specialistica! Che fare?

Poiché nel corso di studi i crediti maturabili sono 180 di cui 9

sono “a scelta”, per evitare il problema,

suggeriamo vivamente di sostenere, come

esami a scelta, quelli di base della

specialistica che vorrete frequentare. In

alternativa, è possibile chiedere al CUC il

passaggio di ordinamento in modo tale da non

sperimentare il problema.

E chi ha già sostenuto tutti o parte dei 9 crediti

a scelta? Per questi la soluzione non c'è!

Noi di LINK abbiamo fatto una proposta al

Preside della Facoltà di Ingegneria e al

Presidente del CUC dell’Informazione; si tratta

di un seminario che conferisce un attestato, riconosciuto dal

Politecnico, che equivale a quei crediti altrimenti “mancanti”!

Sebbene la proposta sia stata ritenuta valida, dal Consiglio di

Facoltà del 2 Luglio è emersa la chiara volontà di risolvere il

problema mediante integrazioni curricolari.

Piero Boccadoro

Editoriale

Quando ho accettato l’incarico di scrivere l’editoriale, non pensavo che la cosa potesse crearmi qualche perplessità interiore.

Gli argomenti da trattare sono tanti, come tante sono le cose da cambiare nel nostro Politecnico. Ho deciso allora, per non

cadere nella demagogia più spicciola, di parlare di me. Sono uno studente fuori corso ad Ingegneria, talvolta sono un

amabile perdigiorno perché parliamoci chiaro, sono un ragazzo anche io, e ogni tanto sono un lavoratore perché con una

sola pensione i miei genitori non riescono a mantenermi come vorrebbero negli studi, e quindi devo lavorare per potermi

mantenere in questo labirinto di formule e corridoi. Da qualche giorno le mie aspettative di vita all’interno del Poliba stanno

diventando davvero scarse: è in cantiere una proposta di aumento delle tasse che non mi permetterà più di poter completare

il mio percorso di studi nella “spensieratezza” con cui l’ho continuato fino ad adesso. Perché, se le cose andranno male,

dall’anno prossimo sarò costretto a pagare il doppio delle tasse. Secondo il Rettore dovrebbe essere un incentivo per farmi

laureare, per me è solo una botta sulla schiena che mi fa inginocchiare. Devo scegliere: o vivere in condizioni precarie

abbandonando i miei lavoretti (ovviamente in nero, poiché il mondo del lavoro nel terziario funziona praticamente solo così),

oppure pagare il doppio delle tasse e stringere ancora di più la cinghia della mia famiglia. Questo è il loro incentivo, questo è

il loro modo di spronarmi, questo è il loro modo di farmi prendere la laurea tanto desiderata. Loro. Loro sono quei

rappresentanti che lavorano male. Loro sono quella fetta di segreteria che perde i miei statini e che “lavora con lentezza”.

Loro sono quei docenti che non sanno cosa sia il proprio dovere. Ecco chi sono Loro. Ed è per questo che scelgo di fare

qualcosa, nonostante la mia vita sia già complicata. Scelgo di sporcarmi le mani per cambiare questo modus operandi

all’interno della mia università, scelgo di dire la mia e fare di tutto affinché la mia voce venga ascoltata, scelgo di conservare

con le mie piccole forze la competitività della mia laurea, scelgo di sostenere la forza della didattica che in queste aule,

lezione dopo lezione, apprendo. Ho scelto e basta. E voi?

Link Politecnico ancora una volta scende in campo. Ha deciso di farlo non perché deve, ma perché vuole. Ha deciso di

sporcarsi come ha sempre fatto, con i mezzi che ha sempre ritenuto opportuni e con la piena convinzione che le cose

possono davvero cambiare. Perché crede che nel parlare di tasse non si parli di aria, ma dei nostri portafogli che si

svuotano. Perché parlare di una università pubblica e di qualità voglia dire parlare del precariato dei ricercatori che,

nonostante tutto, ci donano il loro sapere seppur in alcuni casi non dovrebbero farlo. Perché crede che la rappresentanza sia

una voce da far gridare per rivendicare ciò che ci spetta e che nessuno ci regala. Perché vogliamo il pane e anche le rose.

Ancora una volta vogliamo che sia chiaro cosa sta succedendo intorno a noi, nella nostra università e che forse non riuscite

a vedere, forse non riuscite a capire. Perché mentre (beati voi) compilate uno statino, qualcun altro firma la vendita di un

immobile del Politecnico. Link Politecnico ha scelto di opporsi fortemente a tutto ciò che possa ancor più gravare sulle tasche

degli studenti, e farà tutto ciò che è nelle sue possibilità affinché i diritti degli studenti siano rispettati, e continuerà a lottare

per quello che gli studenti non hanno ancora ottenuto. Link Politecnico ha scelto di rimboccarsi le maniche per difendere la

qualità del Politecnico e le tasche degli studenti. Tu che scegli di fare?

Francesco Mariella – Link Politecnico

“Quando lo studente

termina la laurea triennale

ex DM.509 e vuole

iscriversi alla specialistica,

270, o meglio 160, può

farlo? In teoria si. In

pratica no!”

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In questi giorni si sta tanto parlando della sospensione degli esami e di cosa sceglieranno di fare i ricercatori riguardo

la mobilitazione. A noi, però, interessa, prima di tutto capire se gli studenti hanno ben chiara la situazione che riguarda il loro futuro. Non si parla dell'esame da fare i primi di luglio per andare in vacanza (ovviamente non riguardo i laureandi o i borsisiti che hanno necessità vera di farlo) ma delle vere conseguenze che la riforma Gelmini porterà da settembre. Questa riforma, collegata ai tagli che il Min.Tremonti ha previsto, porterà ad un indebitamento inevi tabile delle un ivers i tà , e i l conseguente commissariamento. A partire dall'inzio di quest'anno accademico i ricercatori hanno raccolto 80 firme prendendo una posizione nettamente contraria alla riforma e anche in consideraziuone un eventuale blocco delle attività didattiche (come si è poi verificato). Gli incontri sono proseguiti fra le varie università con assemblee che si sono estese a macchia d'olio cercando di raggiungere tutta la comunità studentesca mentre il numero dei ricercatori firmatari aderenti alla protesta aumentava sempre di più. Nel contempo i Ricercatori di tutta Italia, lo stesso giorno, hanno occupato simbolicamente i Rettorati in segno di protesta contro un Ddl che svilisce la

figura del ricercatore a semplice portaborse. Anche il nostro Politecnico si è reso portavoce di questa protesta: venerdì

21 Maggio, ricercatori e studenti si sono riuniti nell'atrio in assemblea generale per dire "no" al Ddl e ai tagli della 133, con la componente dei ricercatori che ha minacciato nuovamente di bloccare la didattica il prossimo anno a c c a d e m i c o . Q u e s t o comporterebbe un grande disagio per il nostro Ateneo visto che, come ben sappiamo, la maggior parte dei corsi qui è tenuta da ricercatori. Molti studenti hanno partecipato all'assemblea esprimendo il loro dissenso nei confronti

della riforma e la loro solidarietà a chi, come noi, ha combattuto e combatte in prima linea per la salvaguardia della didattica e dell'Università pubblica. In seguito a tutto ciò, precisamente l'1 luglio si è riunito il Senato Accademico per esprimere una posizione del Politecnico di Bari riguardo il blocco delle attività didattiche; il Senato se n'è lavato le mani alla Ponzio Pilato, delegando la decisione ai presidi di Facoltà e cominciando a creare delle incrinature in una protesta che doveva essere compatta sin dall'inizio. La I Facoltà di Ingegneria ha aderito alla mozione ed al blocco delle attività indetto dalla II Facoltà di Ingegneria di Taranto, mentre la Facoltà di Architettura non ha aderito alla protesta. Nonostante il voto quasi unanime dell'adesione al blocco degli esami, un certo numero di ricercatori e professori ha continuato, nei 15 giorni di sciopero, ad effettuare appelli, indebolendo, di fatto, la forma di protesta e creando malcontento fra quella parte degli studenti che alla mobilitazione ci credeva davvero. Venerdì 9 Luglio le associazioni, al fianco dei Ricercatori, hanno collaborato per esprimere lo stato di agitazione all'esterno, tramite striscioni e cartelloni, visto e considerato che, in caso contrario,

la mobilitazione sarebbe rimasta rinchiusa fra quattro mura a causa della crescente "informazione programmata" della stampa che probabilmente, vende più copie parlando dei vari reality o di una squadra di calcio piuttosto che del malessere del sistema Universitario. La collaborazione fra associazioni è durata ben poco, presentatasi seplicemente come facciata davanti ai ricercatori, non certo per colpa nostra. Ci si chiede ancora perchè le altre associazioni abbiano rifiutato incontri richiesti più volte da noi, per poi accettare una collaborazione uniforme venerdì 9. Ci si chiede come mai si era deciso di muoversi insieme il venerdì pomeriggio e cominciare un percorso unito per la lotta, per poi trovarsi con iniziative separatiste ed egoiste il lunedì mattina, per puro scopo di visibilità elettorale. Il 15 ci sarà un'assemblea alle ore 10 nell'aula Attilio Alto estesta a studenti, ricercatori, Presidi di Facoltà e Rettore che si pronuncerà sull'eventuale prosieguo della mobilitazione e la ripresa degli esami. Nello stesso giorno gli studenti andranno a prenotarsi per i successivi esami presso i banchetti posti al teatro Piccinni, il simbolo della cultura cittadina, cultura che questo Governo cerca in tutti i modi di affossare. Si spera che questa mobilitazione sia solo all'inizio, che questo calore estivo si trasformi nell'energia che da settembre dovrà smuovere le coscienze di tutti, dimostrando che anche gli studenti del Politecnico sono dotati di credo politico. In tal senso ci auspichiamo che la quasi totalità della popolazione studentesca si unisca alla protesta con partecipazione attiva, perchè è importante far sentire la nostra voce e non lasciare mai che ci venga tolto qualcosa che ci spetta di diritto, qualcosa che va difeso persino lottando. Il momento di lottare è arrivato..

Claudio Cesaroni

La protesta dei ricercatori

Giornale autofinanziato del Politecnico di Bari Pagina 3

25 Luglio - 5 Agosto Campeggio Frassanito - Otranto

www.riotvillage.it

Riot Village è il villaggio studentesco, ed è la scelta migliore per trascorrere le tue vacanze tra mare, sole e vento. Giornate in campeggio,

all’insegna di musica e del divertimento delle dance hall e dei concerti organizzati ogni sera, le discussioni, gli approfondimenti dei workshop,

dibattiti, e ancora l'arte, la scrittura, la fotografia, il cinema e la condivisione che vivrai in ogni istante della tua vacanza a Riot Village. E

soprattutto, il calore e la compagnia delle centinaia di studentesse e studenti provenienti da tutte le regioni d'Italia e dal resto d'Europa.

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LE F.A.Q. DEL NUOVO STUDENTE UNIVERSITARIO

Pagina 4 LINKastro - Giornale autofinanziato del Politecnico di Bari

Cambiare il regolamento tasse? Cos'è questa storia?

Esatto, è stata discussa nel Consiglio degli Studenti del 22 Giugno una proposta, giunta direttamente dal Magnifico Rettore, di modifica della tassazione del Politecnico.

Ma non era una delle poche cose buone del Politecnico?

E' vero, il Politecnico di Bari gode di uno dei migliori regolamenti sulla tassazione di tutta l'Italia. Prevede tasse non elevatissime per ogni categoria di reddito, eccetto le più alte che, in ogni caso, non hanno di che lamentarsi rispetto ad altri atenei italiani.

Ma allora perché aumentarle?

In definitiva la risposta è semplice: i tagli previsti dalla 133 e dalla Riforma “Gelmini” ora iniziano a farsi sempre più pressanti e, ovviamente, quando mancano i soldi da una parte bisogna recuperarli da qualche altra.

Ma cosa prevede questa modifica della tassazione?

In sostanza, l'aumento delle tasse non è spropositato, anzi, da un certo punto di vista, il sistema di contribuzione sembra addirittura migliorato. Mi spiego meglio: alle già presenti otto fasce di reddito, ne sono state aggiunte altre due. L'ultima fascia, ad esempio, è riferita a chi possiede un reddito superiore ai 70.000 euro annuali di ISEEU e tocca quota 1191,90 euro.

Beh, tutto sommato questa proposta non è malvagia allora, giusto? Sbagliato! La modifica del regolamento di tassazione non prevede semplicemente questa ripartizione di reddito, tutt'altro. Viene penalizzata una classe particolare di studenti: i fuori corso.

In che senso?

Nel senso che i fuori corso di due anni per la laurea triennale e di un anno per la laurea specialistica pagheranno il doppio della rata annuale. Si potrebbe arrivare a una tassazione di 2383,80 euro per la fascia massima.

Ma.. al Politecnico siamo tutti fuori corso!!

Esatto, proprio perché la percentuale di fuori corso nel nostro ateneo è molto elevata la proposta lascia perplessi. Ma non finisce qui. Tra gli altri punti della modifica possiamo vedere l'aumento dei requisiti per ottenere riduzioni sulla tassazione e l'eliminazione dell'esonero parziale per studenti lavoratori.

Inoltre ci sarà una soglia minima annuale di 5CFU da superare, pena il raddoppio della tassazione, anche in questo caso.

Infine, giusto per mettere la ciliegina sulla torta, qualora si sbagliasse la compilazione del modulo di iscrizione, si pagherebbe direttamente la fascia massima di tassazione (almeno non rifacciamo la fila, no?!)

Ma almeno i servizi aumenteranno? Più tasse equivale a più servizi, giusto? Sbagliato! I tagli della manovra finanziaria non consentono un aumento dei servizi, tutt'al più ci sarà un'eccessiva diminuzione dei suddetti.

Ma cosa hanno deciso? Vogliono farci abbandonare l'Università? Esatto. E' in corso un totale smantellamento dell'Università Pubblica che, presto, sarà soggetta al volere di esterni all'interno del Consiglio di Amministrazione, alla chiusura di molte Facoltà o all'introduzione del numero chiuso in moltissimi corsi di Laurea. Non solo, c'è il rischio, molto fondato, che gli atenei tornino ad essere dei luoghi di studio elitari, dove solo chi ha i soldi può provare ad autodeterminarsi e dove i ragazzi con scarse possibilità economiche saranno costretti a salutare gli studi.

...il buon vecchio Totò avrebbe detto: “E io pago..!”

Andrea Rizzo

domande comuni sulla nuova proposta di tassazione del Politecnico di Bari

Link Politecnico: 080/5963232 [email protected] Andrea Rizzo: 340/5476237 [email protected] Clara Gentile: 329/0112066 [email protected] Claudio Cesaroni: 339/2463827 [email protected] Fabrizio Panzarini: 328/3373387 [email protected] Francesco Lorusso: 340/0633464 [email protected] Francesco Valentini: 333/9318218 [email protected] Piero Boccadoro: 348/7237620 [email protected]

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