Linguaggio_astrale

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 LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione T rimestrale del Centro Italiano di Discipline Astrologiche ANNO XXXV n. 142 Primavera 2006

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LINGUAGGIO ASTRALEdal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Discipline Astrologiche

ANNO XXXV n. 142 Primavera 2006

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Argomento

SOMMARIODante Valente: Vizi privati e pubbliche virt ................................................................ Stefano Vanni: Scuole certificate e Docenti certificati ................................................. CASA PRIMA Liz Greene in Italia dal CIDA ....................................................................................... Liz Greene: Vittime e salvatori .................................................................................... Paolo Crimaldi: Venere tra amore, passione e conoscenza: viaggio nel pianeta amore Renzo Baldini: Il mito di Ercole e la precessione degli Equinozi .................................. CASA TERZA Nuovi iscritti ............................................................................................................... Lettere alla Redazione ................................................................................................ CASA QUARTA Lidia Fassio: Limprinting prenatale nel tema di nascita .............................................. I RITRATTI Maria Grazia La Rosa: Amelia Earhart: il prezzo del coraggio ..................................... La Galleria degli Insoliti: Evariste Galois .................................................................. Marco Gambassi: Le stelle natali di Giorgio Brassens ................................................. CASA QUINTA Licia Piovanelli: Studio per uninsolita Rivoluzione Solare: viaggio a Madera .............. CASA SESTA * Fabrizio Corrias: Dignit e debilit planetarie essenziali .............................................. Alessandro Angeletti: La Rivoluzione Natale, uno strumento di lettura per le Rivoluzioni annuali ............................................................................................................ Alessandro Guzzi: I Ritorni solari e lOroscopo progresso ........................................... CASA OTTAVA * Meskalila Nunzia Coppola: Energie elementali in Astrologia esperienziale .................. CASA UNDICESIMA Meskalila Nunzia Coppola: Marte (Dalla Mailing List Convivio Astrologico) ............. CASA NONA Viaggio-studio del CIDA a Rodi ................................................................................... Claudio Cannistr: Ariel Sharon e lo stato di Israele ................................................... Claudio Cannistr: Segnalazioni bibliografiche ........................................................... Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ................................................................(*) articoli che richiedono una conoscenza approfondita dei termini e delle tecniche astrologiche NOTA: Questo indice viene regolarmente riportato in anteprima sulle ultimissime del sito www.cida.net, insieme alla data di spedizione prevista o effettuata.

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Dante Valente

VIZI PRIVATI E PUBBLICHE VIRT

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Mi pare fosse Cocteau ad affermare che in Francia non ammesso pensare liberamente, si deve essere liberi pensatori che come sappiamo indica una precisa posizione politica. Anche nel nostro Paese libero esiste solo la libert di dire ci che la moda del momento richiede. Pochi spiriti eletti possono permettersi di dire obiettivamente Il re nudo come hanno fatto Giorgio Gaber, Tiziano Terzani e pochi altri. Ma lambito pi divertente di questa dinamica di parte si pu ampiamente manifestare nello stadio di calcio: in caso di fallo, se a favore sinvoca indignati il rigore o lespulsione, se commesso dalla propria squadra si tratta solo di gioco maschio. Possiamo chiamarla la logica dello stadio che rasenta il fanatismo ottuso. La differenza fra lo stadio e il resto sta solo nella forma, nelleleganza dellespressione, nella sostanza identica. Vi sar, per, capitato di discutere fra quattro mura protettrici e fra amici fidati argomenti particolarmente nobili, allora i giudizi sugli extracomunitari, sui lavavetri, sullordine pubblico, sulle evasioni alle tasse, sulla tolleranza cambiano volto! Mio padre mi raccontava quanto fossero ambite le barzellette su Mussolini al riparo da uditori sospettosi Anche la Storia viene raccontata secondo lideologia del Regime di turno e, parimenti, dalla stragrande maggioranza degli storici: non a caso Tacito e Tucidide sono stati fra i pi grandi per questa capacit di decantare le emozioni e la partigianeria, vedere i pro e i contro sine ira et studio. A questo punto, visto che il problema non risolvibile e fa parte della natura umana, possiamo affrontarlo astrologicamente, nel senso dindividuare dove si cela questa dualit di comportamento fra pubblico e privato, che non riguarda solo la politica, ma anche la difesa dellimmagine, che nella societ borghese era forse il primo comandamento assoluto (tutto lecito purch nulla trapeli). Dovrebbe essere intuitivo che le case sopra lorizzonte rappresentino il nostro comportamento sociale generico e, ancor pi dettagliatamente, le singole case definiscono le modalit e lambito della loro espressione. Se la decima casa evidentemente il comportamento con un pubblico numeroso, nella settima si pu intravedere la strategia contro il singolo avversa-

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rio o con la corrente avversaria, nellottava forse la miglior capacit di mentire o di camuffarsi o di tramare nascostamente. Forse lundicesima la casa pi sincera visto che si parla con gli amici fidati o supposti tali. La casa nona forse la peggiore, in quanto costringe a esprimersi sempre in termini di nobili ideali, di ideologie superiori, di sovrano disprezzo della mediocrit: utilissima per far presa sugli altri La dodicesima forse la casa della verit: isolati anche dai condizionamenti altrui pi facile affrontare levidenza e soprattutto trarre delle conclusioni obiettive ed essere sinceri almeno con se stessi. Quello che una volta di pi ci sorprende dellAstrologia che la differenza fra pubblico e privato sincanala per assi (case o segni), in particolare la parte privata riguarda i primi sei e viceversa. Come applicazione pratica possiamo verificare ognuno di noi ne avr fatto esperienza che le persone che pubblicamente dichiarano linsofferenza per lingiustizia sono notoriamente parziali e intolleranti a livello privato, alcuni acquariani, come ha detto una lingua maligna, per dedicarsi al terzo mondo mettono i genitori nel ricovero, molti santoni pescini sanno fare privatamente molto bene i loro calcoli economici, molti giudici severi capricorniani nel privato, usano criteri cancerino-clientelari, quanti nobili ideali enunciati pubblicamente diventano solo bassi pettegolezzi in privato. Interessante il caso dello Scorpione che per sua natura si comporta allopposto: personaggi esternamente violenti prevaricatori o al limite dittatori, nel privato rivelano una grande generosit, tolleranza e umanit, come il caso del modello mafioso. Pi complesso il caso opposto, in cui le case sopra lorizzonte si trovano in segni privati, ad esempio quando lAscendente in Bilancia. Ad esempio una decima casa con Sole in Gemelli. il caso di persone apparentemente superficiali come immagine pubblica, nelle quali scopriamo sorpresi un serio interesse culturale o esoterico a livello privato. Certo, oggi che sembriamo circondati solo da tubi gastro-sessuali e non da individui, loperazione pi difficile, perch la scorza pi spessa. Va rilevato che con questottica possiamo rivalutare le opposizioni: pur conservando il problema di fondo, sono tutto sommato pi trasparenti di chi ha un bello stellium concentrato in una zona zodiacale! Con queste premesse lAstrologia ci consiglia di non definire in blocco una persona, o perlomeno di distinguere il suo comportamento sulla base dei quattro angoli: comportamento in pubblico, in privato, nella coppia e come immagine; inoltre di diffidare degli assi troppo sbilanciati da un lato: probabile che vada indagato a fondo laltro lato, quello recondito: le sorprese non mancheranno.

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Una precisazione di Stefano Vanni, Direttore della Scuola CIDA

SCUOLE CERTIFICATE E DOCENTI CERTIFICATIL.A. 142-110

Devo tornare a parlare del problema dei docenti certificati CIDA perch continua a permanere un certo grado di confusione fra scuole certificate e docenti certificati, soprattutto in relazione alle responsabilit dirette o indirette che pu avere il CIDA. Su questa materia necessario chiarire che quando il CIDA attribuisce ad un nostro socio la qualifica di docente certificato attesta che quella persona ha due tipi di competenze: quella astrologica (questa competenza stata verificata attraverso il superamento dellesame per lAlbo Professionale) e quella didattica (questa competenza acquisita con lo svolgimento del ruolo di docente in corsi di astrologia per un numero di ore consistente). evidente che il CIDA pu rispondere solo di ci che certifica. Sarebbe auspicabile che un docente certificato organizzi solo dei corsi certificati, ma nel caso che ci non accadesse il CIDA non pu rispondere dei corsi di astrologia, che il docente svolge, e che non hanno la dizione di corso certificato. In questo caso infatti ci sono decisioni che sono assunte in modo autonomo dal docente come: il numero dei partecipanti, il numero delle ore del corso, il tipo di argomenti trattati, le modalit di gestione del corso, ecc. Su questi aspetti rimane completa la responsabilit del docente, nel suo rapporto con gli allievi. Resta evidente che, siccome la qualifica di docente stata istituita per potere fare dei corsi certificati, se il docente non ne realizza alcuno finiscono per non essere pi plausibili le motivazioni della certificazione. Diverso il caso in cui un docente certificato intenda effettuare un corso certificato. Per realizzare il corso ci sono degli adempimenti da rispettare che consentono di dare ai partecipanti tutte le garanzie di qualit necessarie. Questi sono presupposti indispensabili affinch i partecipanti possano, al termine del percorso, acquisire la qualifica di socio CIDA certificato. I presupposti di qualit (vedi LA n.136, pag. 184 e modif. successive) vengono raggiunti attraverso: a) Limpegno del docente a: limitare il numero dei partecipanti a 25; comunicare alla commissione di certificazione i nominativi dei partecipanti; comunicare alla commissione di certificazione le date e il luogo di effettuazione del corso; rispettare il programma minimo previsto e il numero minimo delle ore complessive;

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svolgere una prova di verifica finale di apprendimento in modo corretto; accettare che gli allievi siano liberi di avere un rapporto diretto con la commissione di certificazione, in particolare per la compilazione di un questionario di gradimento finale sul corso stesso. b) La comunicazione diretta fra Commissione di certificazione e allievi. A tutti gli allievi di ogni corso certificato viene inviata, da parte della commissione di certificazione la Carta di Garanzia del partecipante nella quale si informa il partecipante che: sta frequentando un Corso Certificato CIDA; il docente un docente certificato; sar svolto un programma standardizzato, di cui vengono illustrati i contenuti minimi e la durata (numero di ore); al termine del percorso sar inviato un questionario di gradimento del corso dove lallievo potr esprimere valutazioni: sulla durata e adeguatezza del corso, sul rispetto del programma da parte del docente, sulla sua percezione di utilit ecc. Il questionario dovr essere inviato alla Commissione di certificazione nazionale; al termine del corso il partecipante, se interessato, potr svolgere una prova per la verifica dellapprendimento acquisito, se la supera avr lattestato di socio CIDA certificato. c) La possibilit della commissione di certificazione, qualora lo ritenga opportuno, di svolgere un sopralluogo durante lo svolgimento del corso. Solo in queste condizioni il CIDA in grado di garantire anche la qualit del corso che viene erogato. quindi necessario evitare di fare una equivalenza fra docenti certificati, e corsi certificati. Un corso definito certificato solo se eseguito da un docente certificato, nulla vieta di seguire il programma relativo con un utile profitto, sia pure senza una certificazione CIDA. Dalla SCUOLA SUPERIORE CIDA Il 14 gennaio con lultima sessione di esami invernali per le varie materie, si formalmente concluso il primo anno della Scuola Nazionale CIDA, che ha visto linizio delle lezioni sabato 13 novembre 2004. Come gi anticipato sul Sestile n. 149, abbiamo gi tre allievi che hanno superato brillantemente tutti gli esami del primo anno, conseguendo la qualifica di Socio Certificato CIDA. Si tratta di: Nicoletta Bertocco di Padova. Ombretta Saporetti di Ravenna. Giovanna Zagonel di Bolzano. Altri allievi, cui manca solo un ultimo esame, completeranno il percorso nei prossimi mesi e ne daremo notizia su Sestile, mentre tutti stanno gi frequentando con profitto i corsi del secondo anno, in particolare lAstrologia medica ed il secondo corso di Astronomia.

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LIZ GREENE IN ITALIA DAL CIDA

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Come gi annunciato Liz Greene ha gentilmente accettato di presentarci una lettura magistrale dedicata a: Lenigma di Nettuno. Sar presente a Milano, sabato 1 luglio, allHotel Michelangelo (di fronte alla Stazione Centrale, la stessa sede in cui si svolto lultimo Congresso FAES nel 2004), con traduzione simultanea in cuffia, effettuata da esperti di Astrologia! Fra laltro Liz comprende anche la nostra lingua, avendo soggiornato per anni in Toscana. La lettura inizier alle 10.30 e sar articolata in due parti di circa due ore, separate da un ampio intervallo. Saranno presenti altri famosi cultori di Astrologia, come la Dott.ssa Horus, Grazia Bordoni, Antonio Capitani, Adriana Cavadini, Paolo Crimaldi, Lidia Fassio, Fulvio Mocco e altri! I posti saranno assegnati a partire dalla seconda fila secondo la data di iscrizione. La quota di partecipazione riservata ai Soci di 100 Euro fino al 4 giugno e di 120 Euro dal 5 giugno I non Soci possono iscriversi al CIDA con altri 50 Euro (anzich 60) comprensivi dellabbonamento alle Riviste Linguaggio astrale e *Sestile*). PRENOTAZIONI: per meglio organizzare la capacit della sala, i Soci in regola per il 2006 (al n. 145) potranno inviare via e-mail una prenotazione e provvedere al versamento prima del 10 giugno. La fila sar assegnata in seguito. Per il versamento (da INTESTARE SEMPRE al Centro Italiano di Astrologia) si pu utilizzare: il c/c postale 43101971 (anche tramite una Banca aggiungendo lABI 07601 e CAB 01600, ma indicando il nome delliscritto se lintestatario del conto bancario diverso!) assegno bancario non trasferibile. In entrambi i casi Vi raccomandiamo vivamente di informare dellavvenuto versamento la Segreteria organizzativa via e-mail (vedi sotto) indicando il proprio recapito, e-mail e nn. telefonici per facilitare ogni tempestivo contatto e ricevere una conferma di ricevuta.

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Per la sistemazione alberghiera rammentiamo che lHotel Michelangelo ci praticher un prezzo di favore (120 Euro la singola e 130 la doppia). Contattare Laura specificando Convegno CIDA. Per il garage dellHotel si richiedono 10 Euro per tutta la giornata. Per ulteriori informazioni a disposizione una Segreteria organizzativa: c/o Dante Valente tel. 02.69005576 [email protected] via Monzambano 13 20159 MILANO P.S. Per i calciofili: dal calendario dei Mondiali si pu escludere in quella giornata ogni partita degli Azzurri.

Consultate regolarmente il sito www.cida.net! in particolare vi raccomandiamo la voce conferenze e la voce ultimissime. Troverete sollecitamente i dati natali di personaggi alla ribalta nonch le notizie dellultima ora, e specialmente

le modifiche dellultimo minutodi conferenze della vostra Delegazione (utili per evitare amare sorprese) E in ogni caso vi sentirete ancor pi partecipi della vita Associativa.

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Liz Greene

VITTIME E SALVATORITRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE

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Spesso la parte di vittima, salvatore, carnefice si sovrappongono o confondono, o dipendono dal punto di vista soggettivo. Preminente sembra essere il ruolo di Chirone e Nettuno. Introduzione Tutti noi, ad un certo punto della nostra vita, proveremo la sensazione di essere vittimizzati. In quanto astrologi, la nostra comprensione dei transiti potrebbe aiutarci a riconoscere un significato pi profondo o, almeno, a comprendere quando un momento cos difficile destinato a finire. Comunque, faremo esperienza di questi sentimenti; e in questi periodi, tutti proveremo il desiderio, conscio o inconscio, che un salvatore umano, istituzionale, chimico, finanziario giunga a liberarci dal dolore. La parola inglese victim deriva dal latino victima, animale destinato al sacrificio, ed legata al verbo tedesco weihen, che significa consacrare. Le vittime, nei tempi antichi, non erano o non si credeva che fossero semplicemente persone trattate ingiustamente dalla vita e, quindi, giustificate nel loro intentare cause e richiedere risarcimenti. Nel mito, lanimale consacrato e destinato al sacrificio il capro espiatorio considerato sacro e racchiude in s sia i peccati che le aspirazioni spirituali della collettivit. La vittima una delle grandi figure archetipiche dellesperienza umana, la protagonista delle tragedie greche e shakespeariane e il tema portante di innumerevoli opere liriche, romanzi, poesie e drammi nel corso dei secoli. inoltre, certamente, limmagine centrale delle storie cristiane ed ha permeato la psiche collettiva della nostra cultura occidentale per almeno due millenni. una figura complessa, sottile e sfaccettata, attraverso la quale si dispiega un dramma con pi di un personaggio ed una teleologia spesso difficile da scorgere tra le miserie della sofferenza umana.

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Poich lastrologia descrive sia la natura che il momento in cui si manifesteranno i grandi temi archetipici che sostengono la vita degli individui e della collettivit, la vicenda mitica della vittima e le figure che la accompagnano: il capro espiatorio, il salvatore e il persecutore un modello che vale la pena esplorare nelloroscopo individuale. La maggior parte di noi opera in campo astrologico non per ricoprire il ruolo di salvatore, ma perch ama con passione questa disciplina. Tuttavia, gli stessi astrologi sono, talvolta, inclini a percepire se stessi come vittime del meschino e ricalcitrante establishment scientifico; e, insieme con altri rappresentanti delle professioni daiuto o delle arti divinatorie, il singolo professionista pu divenire vittima dei clienti e dei colleghi oltre che di un apparentemente malevolo establishment. Vorrei esplorare questo mito, le sue dimensioni psicologiche e i suoi possibili significatori astrologici. Una tale esplorazione non fornir risposte, se non quelle che potrebbero permettere una maggiore accettazione di questa esperienza, piuttosto che una soluzione magica al problema individuale. Eppure, soltanto con la consapevolezza del significato pi profondo di tali modelli che riusciamo a tollerare i momenti in cui veniamo vittimizzati e a trasformare le nostre esperienze in qualcosa di creativo che possa arricchire e migliorare le nostre vite. Ed sempre con quella consapevolezza che possiamo evitare di vittimizzare gli altri, oppure fornire un aiuto reale a chi si senta in una condizione del genere, che si tratti di unesperienza sporadica o sia parte di un modello di vita che continua a ripetersi. La natura della vittimizzazione La vittimizzazione pu essere individuale o collettiva. Nel secondo caso, potremmo essere le vittime di forze naturali: pensiamo allo tsunami del Sudest asiatico che, nel dicembre del 2004, fece pi di 200.000 morti, ognuno dei quali una vittima; o allUragano Katrina che, questanno, ha devastato New Orleans; o alle crudeli e incessanti carestie in Africa ed agli alluvioni in Bangla Desh; o al grande terremoto che colp Ismit in Turchia nellagosto del 1999. Di fronte a disastri naturali di tale portata, solo chi possieda una discutibile visione della realt potrebbe suggerire che tutte queste vittime fossero, in qualche maniera, personalmente colpevoli. La vittimizzazione collettiva, inoltre, potrebbe manifestarsi per mano di altri esseri umani, attraverso la stupidit, latteggiamento bigotto o lastio: pensiamo a spiacevoli episodi nella storia dellOccidente quali lInquisizione spagnola o i processi contro le streghe a Salem e, in tempi recenti, consideriamo le vittime dellattacco alle Torri Gemelle o delle bombe nella metropolitana londinese a luglio di questanno, o ai sei milioni di morti dellOlocausto. Oppure pensiamo alla condizione dei neri nel Sud degli Stati Uniti prima e dopo la Guerra Civile, o ancora ai giovani americani che, negli anni 60, furono reclutati senza il loro consenso per combattere uninutile guerra nella giungla vietnamita. A livello individuale, potremmo essere vittime da bambini della nostra famiglia o del bulletto della scuola, da adulti di un coniuge o di un amante, di un vicino infernale, di un collega terribilmente invidioso o di unistituzione, di una compagnia o di un datore di lavoro che ci

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prende di mira per il genere, la classe, il colore di pelle, la razza, le idee, le preferenze sessuali o, addirittura, per i nostri talenti o successi. Potremmo essere feriti dopo uno scontro con un automobilista ubriaco, o venire assaliti e rapinati, o rimanere infettati della malattia di qualcun altro. La vittimizzazione che avvenga per mano della Natura o delluomo - suscita in noi non solo il desiderio di essere salvati, ma anche profonde perplessit sul perch e su chi, se esista, debba essere incolpato. Gli esseri umani vogliono credere, con tutte le loro forze, che la vita , alla fine, giusta e governata da forze benigne in realt, ogni grande religione, insieme con altre meno grandi, sostiene di aver risolto il problema della vittimizzazione apparentemente arbitraria di individui o gruppi, offrendo dottrine che attribuiscono la colpa a qualche peccato non riconosciuto della vittima stessa, ovvero presentano la vittimizzazione come necessario percorso verso la purificazione, la trascendenza e laccoglimento del divino. Quando vediamo qualcuno reso vittima da altri esseri umani, non infrequente ritenere che, in qualche modo, da qualche parte, la vittima partecipi della colpa. Echi di ci si possono rintracciare nella tonalit emotiva che pervade molti processi per stupro, durante i quali potrebbe manifestarsi unimplicita ma potente presupposizione secondo cui la donna o perfino il bambino abbia attratto o provocato la violenza subita. Anche quando siamo abbastanza adulti da riconoscere che la vita implica disastri totalmente immeritati, tuttavia ci sar sempre qualcuno per il quale la colpevolezza della vittima un dato a priori. In certi ambienti fondamentalisti dei media americani, si potrebbe sentir dire che lUragano Katrina stato causato dalla natura corrotta della vita a New Orleans presumibilmente i festeggiamenti del Carnevale, come Sodoma e Gomorra, risultano sgraditi alla divinit e, allopposto dello spettro religioso, certi media arabi potrebbero sostenere che luragano stato la vendetta di Allah contro George Bush. Anche quando si individui in uninconfutabile fonte di colpa, come Hitler, risulta ancora difficile accettare che un uomo del genere possa aver ottenuto il potere di vittimizzare, diventando portavoce e non nemico - di un intero gruppo umano in un dato momento storico. Nel tentativo disperato di elaborare semplici spiegazioni morali in bianco e nero per la sofferenza umana, le complesse implicazioni di uningiustificabile vittimizzazione vengono di solito proiettate su qualcosa che sta l fuori e mai qua dentro, dentro una collettivit che ciecamente mette in scena un antico mito. Il cast Tutti noi potremmo, inoltre, esser chiamati a svolgere il ruolo del salvatore, in una qualche forma, a un certo punto della vita; poich non pu esservi vittima senza persecutore e nessun sollievo per la sofferenza della vittima senza la reazione di un individuo o di un gruppo che cerchino di alleviare il dolore. La parola inglese saviour (salvatore) deriva dal latino salvare, rendere sicuro o sano, ed entra nella lingua inglese per sostituire la parola anglosassone hoelend, guaritore. La parola persecute (perseguitare) viene ancora una volta dal latino persequi, composto da per, attraverso o per mezzo di, e sequi, seguire.

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Cos il persecutore che sia umano o divino o una forza della natura ci segue, ci d la caccia, ci insegue di proposito. La catena archetipica formata da vittima, carnefice, capro espiatorio e salvatore eternamente presente nei rapporti con i nostri simili. Eppure, sebbene un appropriato transito planetario possa riflettersi in un incontro diretto con tale modello archetipico, una o parecchie volte nella vita, vi sono individui che sembrano ripetere costantemente il modello della vittima, come se non vi fossero altre opzioni o possibilit di rompere la catena. Queste persone continuano a sentirsi vittime; anche se la vita si comporta bene, attendono soltanto la gioia di essere sopraffatti e fanno esperienza della rabbia impotente e della disperazione del capro espiatorio, come perpetua condizione interiore. Si identificano inconsciamente con la figura mitica; e se non esiste un ovvio carnefice, ne troveranno uno attraverso un meccanismo di creazione inconscia. Allo stesso modo, vi sono individui che sembrano identificarsi col ruolo del soccorritore come vocazione o compito di vita, non riuscendo spesso a riconoscere che la vittima impotente che cercano di redimere l fuori nel mondo o vicina a casa, sotto forma di cliente, partner, figlio o genitore identica a se stessi e che la loro salvezza come anche il recupero di un senso di potenza dipende dalla loro abilit di salvare un altro. Vi sono coloro che, sentendosi vittime, esprimono la rabbia trasformandosi in persecutori, ma credendosi addirittura salvatori. Continuano, perci, a cercare un bersaglio per lodio, tentando di creare, nel mondo esterno, la vittima colpevole che non sopportano di riconoscere in se stessi, tentando di rivendicare il potere o la forza magica che percepiscono negli altri, ma non in s, e attaccando chiunque possa minacciare, o perfino vedere con grande chiarezza, il terribile senso di impotenza o la mancanza di autostima che si portano dentro. Le immagini mitiche della vittima sono molte e si presentano nei miti di ogni cultura La vittima pu essere il figlio di genitori vittime a loro volta e che esprimono la loro rabbia ed impotenza vittimizzando la prole con violenze fisiche o psichiche; un luogo comune psicologico che la persona che esercita violenza sugli altri ne stata, quasi invariabilmente, vittima durante linfanzia. Si potrebbe essere vittime di malattie, specifiche o epidemiche, oppure inconsapevoli eredi di un modello genetico riflesso da un handicap fisico, tanto malvagio quanto un persecutore esterno. Si potrebbe essere vittime di un sistema politico o dellinvidia di un individuo o di un gruppo; o ancora ereditare ci che i greci definivano maledizione famigliare: labuso di una dote o di un talento nel corso delle generazioni fino al punto in cui il daimon creativo, infuriato e carico di energia e vita inespresse, deve esplodere come sintomo o azione compulsiva, cosicch la vittima, come il mitico Oreste, possa diventare salvatore e rompere lincantesimo, liberando le generazioni future. Il punto in comune di tutte queste situazioni che la vittima, per quanto in colpa, non merita il grado di sofferenze che le viene imposto. Infine, ecco un elenco di alcune delle ripercussioni psicologiche dellesperienza di vittimizzazione reazioni abbastanza naturali quando questa esperienza invade le nostre vite, ma condizione interiore cronica quando lesperien-

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za opera come modello che si ripete: rabbia, senso di colpa, mancanza di autostima, invidia corrosiva, odio nei confronti di chi appare pi ricco di talento o pi amato, compassione (questultima, tristemente, meno prevedibile delle altre reazioni e, forse, maggiormente una questione di sforzo e scelta consapevoli) e proiezione inconscia dello stato di vittima sugli altri. Questultimo meccanismo genera due tipi caratteristici di coinvolgimento con la vittima l fuori. O la vittima diviene salvatore, forse attraverso la compassione e forse per recuperare un senso di potenza; o diventa carnefice, spinto a creare altre vittime per trasferire altrove sentimenti intollerabili; ed anche il soccorritore pu trasformarsi in persecutore o, al contrario, il persecutore vedersi come soccorritore, com chiaro se consideriamo le figure di Torquemada, il Grande Inquisitore, Hitler e Milosevic. Limpulso a soccorrere gli altri non un hobby interessante che si sceglie come si farebbe con il ricamo o i cruciverba. una spinta compulsiva, una necessit interiore che nasce dalla sofferenza. Allo stesso modo, neanche limpulso a perseguitare gli altri un piacevole passatempo; anchesso una spinta compulsiva generata dallo stesso dolore. Non , pertanto, una coincidenza che le vittime del mito sono le stesse figure che appaiono nel ruolo di salvatori. Ges, vittima prima di Erode, poi dello stato romano, ricopre entrambi i ruoli; Orfeo, perseguitato da Dioniso e dalle sue menadi, si ritrova nella medesima situazione; Dioniso, che perseguita Orfeo, fu egli stesso perseguitato e reso folle da Era, ancora una volta vittima e carnefice; e ancora Attis, spinto alla follia ed allauto-castrazione dalla madre-amante; Osiride, perseguitato e fatto a pezzi dal fratello Set; Chirone, infine, vittima di uno sfortunato incidente e della cieca stupidit di aggressivi centauri ed eroi umani. Tutte queste figure di salvatori guariscono o illuminano o rivelano il percorso verso la trasformazione spirituale ed un aldil di beatitudine. Ma sono innanzitutto vittime; e devono riconoscere e lottare con la loro condizione per mutarla in un reale talento di guaritori. Il capro espiatorio Vorrei, adesso, analizzare la figura del capro espiatorio. La vittima non lo sempre; chi muore a causa di un disastro naturale semplicemente una vittima a meno che non si ritenga che la Natura possieda uno scopo, un rigido codice morale e una capacit di ricordare le offese che duri millenni. Questa era, naturalmente, la prospettiva del mondo antico. Gli dei mandavano epidemie, diluvi e terremoti, perch erano arrabbiati con un individuo o una specifica comunit, e molti innocenti inevitabilmente rimanevano coinvolti nel cataclisma della punizione, trovandosi semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nel mondo moderno, non adottiamo questa prospettiva consapevolmente bench, da qualche parte in profondit, possa ancora essere viva e vegeta pi di quanto ci piaccia credere. Il capro espiatorio un tipo molto speciale di vittima e lesperienza della vittimizzazione spesso suscita in noi la sensazione di essere stati scelti per quel ruolo. Negli antichi rituali ebraici, il capro espiatorio letteralmente una capra (la parola inglese scapegoat deriva

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da una contrazione di goat who escapes, capra che fugge) portava con s i peccati della comunit e veniva abbandonata nel deserto per sopravvivere o morire. In seguito, il capro espiatorio divenne un essere umano scelto dalla comunit un mangiatore di peccati, di solito una persona handicappata mentalmente o fisicamente, insolitamente brutta o colpevole di qualche crimine insignificante. Punire e bandire questa figura triste permetteva al gruppo di sentirsi purificato e, per un altro anno, in un giusto rapporto con la divinit; ma lorigine del rituale e del mito connessa alla santit e non al disprezzo: il capro espiatorio un pharmakon, un agente di guarigione, consacrato e benedetto, scelto non a causa della sua inferiorit, ma perch toccato da Dio. Ritorniamo qui alla storia del Cristo. Nel mito, i capri espiatori possono appartenere ad una stirpe regale un tema ben descritto nel romanzo di Mary Renault, The King Must Die oppure essere mutilati o deformi, condizione percepita in passato come marchio divino, piuttosto che segno di imperfezione. Il capro espiatorio pu essere straniero o solitario qualcuno che emerge per la sua alterit o diversit, o per una fortissima individualit - o pu possedere apparentemente poteri magici. Pu essere folle anche questo un marchio divino oppure un fuorilegge, in lotta contro il sistema, tuttavia rivestito di una magica aura di coraggio e visione prometeica. Certamente, abbiamo perduto il senso del background mitico legato al capro espiatorio che, sempre di pi nei tempi moderni, semplicemente divenuto il portatore dellombra di un individuo, di una famiglia o del collettivo. Di conseguenza, si tratta spesso di una persona o di un gruppo, percepiti come inferiori dalla maggioranza; talvolta, vittima dellinvidia collettiva, ricordando vagamente lantico mito del magico pharmakon. Il capro espiatorio, tuttavia, vittima di tipo molto speciale, giunger a quello stesso bivio: tornare come salvatore o persecutore, o entrambi; o non ritornare mai pi e rimanere per sempre un emarginato. Parrebbe che - per gli individui che presentano questo tema come modello di vita che continua a ripetersi la storia della vittima, mentre si dispiega ed arriva al punto dellinevitabile scelta, abbia un esito dipendente dalla consapevolezza e dalla capacit di trovare compassione prima per s, poi per coloro, la cui incapacit di affrontare linvidia e lodio per se stessi, ha condotto a questa tragica situazione. E questo il nucleo sia della vicenda del Cristo che dellantico rito ebraico. I significatori astrologici I particolari modelli mitici, specifici per ognuno di noi, fanno il loro ingresso nella nostra vita attraverso la nostra prima esperienza del mondo esterno: il processo della nostra nascita, i nostri genitori e fratelli e lambiente immediato, compresa latmosfera psichica e leredit del background famigliare. Queste prime esperienze rivestono le nude ossa della storia archetipica con la carne di ricordi e reazioni, fortemente personali. I miti continuano a penetrare nella nostra vita attraverso lincontro con gli altri e le circostanze che affrontiamo nellesistenza incontri e circostanze che riflettono e incarnano le immagini interiori che, secondo le menti pi concrete, sono invariabilmente modellate dal

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mondo esterno. Naturalmente, non sono create da eventi esterni, ma scatenate da ci che incontriamo lungo il cammino, creando una miscela chimica tra la predisposizione innata a vedere la vita secondo certe percezioni mitiche, e una serie di accadimenti che colorano, migliorano, distorcono o amplificano ci che siamo da sempre destinati ad incontrare, perch gi dentro di noi. Ogni miscela unica. Lambiente, anche nel caso di temi natali identici, sempre diverso e ricoprir con strati di carne diversa le stesse ossa. Aldil delle considerazioni pi spirituali sulleredit dellanima, la vita stessa presenta un numero infinito di modi in cui un aspetto o una configurazione planetaria possono essere vissuti da differenti individui. Come in un caleidoscopio, gli stessi pezzettini di vetro colorato formano e riformano uninfinita serie di modelli. I modi in cui la storia della vittima viene rappresentata variano secondo le circostanze dellincontro tra lindividuo e il modello; ma, forse, sono di maggiore importanza le scelte consapevoli che operiamo comprendendo o non riuscendo a comprendere il significato del modello e riconoscendo o non riuscendo a riconoscere le nostre emozioni, poich quelle scelte, inoltre, producono uninfinita variet di espressioni che, alla fine, possono determinare il perch una persona diventi la vittima perpetua o il capro espiatorio e unaltra il persecutore carico dodio, e unaltra ancora il salvatore che offre la propria condizione di vittima sullaltare del sacrificio ad un fine superiore. Senza dubbio, vi sono innumerevoli sfumature tra un estremo e laltro. Quando un modello domina la vita di una persona, esso apparir nel tema natale. Ma questo il destino o la rappresentazione di un complesso inconscio? O le due cose, in fondo, sono segretamente le stesse? Al di sotto dei problemi legati alle figure parentali ed alle reazioni compulsive inconsce, il mito cerca costantemente un canale di manifestazione. una storia, ma deve essere narrata in qualche maniera, in un certo stile, nella propria vita. Se viene riconosciuto un significato, ci potrebbe mutare il modello o permettere che si esprima in modi pi creativi, o consentire un dialogo, piuttosto che unespressione automatica? importante poter porre allastrologia domande che riguardino non solo il grado fino al quale il destino includa il carattere e le conseguenze della scelta, ma anche se riusciamo a distinguere in un oroscopo cose come letica e la moralit, i tratti della crudelt, la propensione allodio rabbioso, la capacit di affrontare sentimenti distruttivi, il dono della compassione o la disponibilit ad operare le scelte necessarie per contenere, se non trasformare la vicenda della vittima in qualcosa che, come nei miti, rende sacro quanto nasce dal dolore. Si pongono qui domande molto profonde su che cosa il fato e fino a che punto esso sia espresso nelloroscopo e in che modo possiamo riuscire a lavorare, dialogare ed estendere i livelli di manifestazione di quei miti ai quali siamo legati. Gli aspetti planetari, ed anche i segni zodiacali, ci forniscono sempre indizi riguardo alla natura dei modelli che dobbiamo incarnare. Vorrei analizzare due pianeti che, ritengo, simboleggino, come tema dominante, questa storia archetipica la vittima e il salvatore in tutta la sua sottigliezza. Si tratta di Chirone e Nettuno; anche Plutone e Saturno sono importanti, ma desidero concentrarmi principalmente sui primi due. Quando uno di questi pianeti in

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aspetto forte con il Sole o la Luna e, specialmente, se entrambi lo sono il mito entra nella nostra vita direttamente attraverso le prime esperienze di relazione: in altre parole, attraverso nostra madre e nostro padre. Questo il punto in cui il mito e la psicologia si incontrano. Chirone e la vittima I temi mitici di Chirone sono: la ferita ingiusta, lostracismo sociale, la condizione di capro espiatorio, la persecuzione, lalienazione, il guaritore saggio o lindividuo buono e innocente soggetto ad un destino doloroso, alleviato soltanto dal sacrificio finale della sua divinit. Quando Chirone in aspetto con la Luna, queste tematiche entrano nella nostra vita attraverso le prime esperienze di legame emotivo con nostra madre come simbolo di sicurezza e fiducia. Questa la storia di una vittima, ma non si tratta semplicemente di una ferita legata alla figura materna; la ferita della madre stessa, una storia famigliare, una condizione ereditata di capro espiatorio che potrebbe risultare nellassunzione dei ruoli di salvatore o di carnefice. Quando Chirone in aspetto con il Sole, questo tema si manifesta attraverso la prima percezione della figura paterna come incarnazione del proprio posto nel mondo. Anche questa una vicenda di vittimizzazione, ma si tratta di una ferita solare radicata, perci, nel senso della propria vocazione. Vorrei mostrarvi rapidamente alcuni esempi. Adolf Hitler: Luna opposta a Chirone. Dane Rudhyar: Sole opposto a Chirone. Slobodan Milosevic: Luna congiunta a Chirone. La principessa Diana: Sole trigono a Chirone. Gandhi: Sole opposto a Chirone. David Koresh: Sole opposto a Chirone. George W. Bush: Luna congiunta a Chirone. Potremmo credere di sapere con certezza chi, tra gli esempi citati, una vittima, chi un salvatore, chi un persecutore; ma potrebbe non essere cos semplice. Ovviamente, un singolo aspetto tra un luminare e Chirone non ci rende vittima o salvatore. Potremmo trascorrere unintera giornata su ognuno di questi temi e forse riuscire a distinguere un accumulo di configurazioni che, in combinazione con la storia personale, suggeriscono unenfasi sul mito della vittima. Vale anche la pena chiedersi: perch le ferite di Chirone creano talvolta la vittima e, altre volte, il salvatore o il carnefice? O , forse, la divisione tra questi ruoli a non esser chiara? A volte Hitler appariva nelle immagini come salvatore della patria. Potrebbe anche essere unimmagine del Papa, che risponde ai fedeli che chiedono, a braccia aperte, la sua benedizione. Chi ha sofferto durante il regno del terrore hitleriano non avr alcun problema a riconoscere il persecutore ed uno dei peggiori della storia. Tuttavia una grande nazione e non pochi in altri paesi, compresi la Gran Bretagna, la Francia e lItalia videro in lui un redentore ed egli percep se stesso come redentore-vittima. Perch gli aspetti di Chirone al Sole o la Luna dovrebbero generare compassione in

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un tema, mentre le stesse configurazioni in un altro danno origine ad una spaventosa crudelt? Oppure dobbiamo cercare altrove la propensione per la compassione o la crudelt? Dane Rudhyar non , di solito, ritenuto una vittima; condusse una vita piena ed eccitante e, presentandosi come una sorta di saggio-maestro, ci ha lasciato una serie di opere che continuano ad essere fonte dispirazione per molti astrologi. Eppure egli, allet di tredici anni, fu vittima di una malattia che gli caus la perdita di un rene. Avrebbe avuto unottima ragione per diventare una persona arcigna ed amareggiata; molti che hanno sofferto meno si lamentano molto di pi. Scelse, invece, di accogliere la vita e viverla il pi pienamente possibile, offrendo in cambio qualcosa di creativo. Slobodan Milosevic potrebbe esser visto come una vittima: la sua una cupa storia famigliare, poich entrambi i genitori si tolsero la vita. La sua patria come accadde nella Germania nazista lo vide come salvatore, ma egli fu uno dei massimi carnefici del XX secolo. Potrebbe, anche, esser considerato un capro espiatorio, poich ci sentiamo sempre meglio se riusciamo a processare un criminale di guerra, piuttosto che ricercare dentro di noi le vere radici del conflitto. Dobbiamo attribuire tutto ci alla miscela chimica di temperamento innato ed ambiente, o alleredit dellanima, o alle spinte della collettivit allinterno della quale si nasce o alla combinazione tra un potente Chirone e le altre configurazioni natali? O tutto questo pi una scelta profonda, un atto di volont che decide di affrontare il destino collegato al mito in maniera particolare? N tanto semplice il caso della Principessa Diana. Molti la considerarono una vittima innocente: lagnello condotto al sacrificio del suo matrimonio (secondo le sue stesse parole), la vittima di uninfanzia infelice, di una famiglia distrutta, di un disturbo alimentare compulsivo e autodistruttivo e di un marito crudelmente infedele. Per tanti altri, fu una salvatrice, nobile e trasfigurata dalle sue ferite, capace di portare conforto agli altri. Tuttavia, ci sono molti che la videro come un persecutore, una donna infantile e piena di risentimento, determinata ad usare ogni possibile tattica per distruggere la credibilit del marito e rovinare lintegrit della famiglia reale. Considerando questa vicenda, ci ritroviamo sempre in una sala di specchi. George W. Bush , dal canto suo, una altro enigma: mentre viene percepito come carnefice (se non semplicemente come un idiota), la congiunzione Luna-Chirone-Nettuno nel suo tema natale riflette un profondo sentimento di vittimizzazione, forse espresso dal suo passato alcolismo; molti americani lo salutano ancora come un salvatore, anche se la sua aureola appare un po appannata negli ultimi mesi. Nettuno e la vittima Le tematiche nettuniane fusione con il tutto, ritorno al Giardino dellEden, sofferenza e sacrificio, compassione e desiderio di tornare allorigine fanno ingresso nella nostra vita, allo stesso modo, tramite il Sole e la Luna, incarnati dai nostri genitori e dalla loro eredit psicologica e genetica. La condizione nettuniana di vittima o salvatore diversa da quella di Chirone: non una ferita,

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ma la pesantezza del mondo terreno e il peso della sofferenza e della solitudine umane premono sul sogno nettuniano di unit con lorigine di tutte le cose. Le vittime nettuniane, lo sono a causa dellincarnazione stessa; il persecutore linvolucro di carne nel quale sono imprigionate. La loro capacit di empatia potrebbe trasformarle nei pi gentili tra i guaritori e nei pi fantasiosi tra gli artisti, capaci di articolare il dolore umano in maniera terapeutica; ma, allo stesso tempo, il loro senso di impotenza potrebbe generare una rabbia simile a un diluvio universale, che attende, o addirittura scatena, non solo la vendetta contro un individuo o un gruppo, ma niente meno che lArmageddon e lestinzione di tutti coloro, ritenuti responsabili di perpetuare il regno del Maligno sulla terra. Nettuno, tuttavia, risiede in un luogo di pathos, desiderio e sogno. Esso utilizza lenergia animale di Chirone, la dura sopportazione di Saturno o gli istinti di sopravvivenza di Plutone per mobilitare la rabbia o, in alternativa, porre la domanda critica su quale sia il suo significato, prima che la vittima possa diventare un efficace guaritore o uno zelante persecutore. Esempi: La principessa Diana: Sole trigono a Nettuno e Chirone. C.G. Jung: Sole quadrato a Nettuno e Chirone. Gandhi: Luna trigona a Nettuno e Sole opposto a Chirone. David Koresh: Luna quadrata a Nettuno e Sole opposto a Chirone. Lenigmatica principessa Diana presenta un grande trigono che coinvolge il Sole, Nettuno e Chirone. Lugualmente enigmatico Jung, che apparve come salvatore ai suoi pazienti, colleghi e discepoli e come persecutore a suoi rivali e sicuramente, a Freud ha sia Nettuno che Chirone in quadrato al Sole. Il collegamento tra Nettuno e Chirone sembra rafforzare il mito della vittima-salvatore. Le congiunzioni tra i due pianeti possono segnare le generazioni, poich anche queste ultime possono essere vittime sacrificali nel corso della storia collettiva che si dispiega. Per sottolineare questo misterioso legame tra Nettuno e Chirone e il mito della vittima-salvatore, potremmo considerare il tema di Helen Keller. Sebbene ella fosse nata con una vista e un udito normali, a diciannove mesi si ammal, probabilmente di meningite, che la lasci sorda e cieca. Nonostante ci, la donna visse una vita piena e produttiva, non da vittima, ma da persona piena di grande coraggio ed energia creativa e, per molti, fu una salvatrice. Come ella stessa disse: La gente deve imparare che un cieco non n un genio, n un fenomeno da baraccone, n un idiota. Possiede una mente che pu ricevere unistruzione, una mano che pu essere addestrata, ambizioni, delle quali, giusto che desideri la realizzazione, ed dovere di tutti aiutarlo a dare il meglio di s, cosicch possa conquistare la luce grazie al lavoro. Keller nacque durante una congiunzione di Nettuno e Chirone in Toro, nella sua sesta casa e in quadrato a Marte (uno dei governatori del tema) e sestile alla Luna. arduo immaginare qualcuno pi giustificato nel sentirsi vittima della vita, eppure queste non sono le parole di una vittima. Forse il tema natale potrebbe spiegare perch non si identific in quel ruolo, ma probabile che la risposta risieda nelle sue stesse scelte, nella sua lotta per onorare, piuttosto che ribellarsi contro la vita.

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Saturno e Plutone Le tematiche plutoniane della minaccia, dellannientamento e della scoperta del potere di rigenerazione si manifestano, similmente, nella nostra vita tramite le relazioni famigliari, quando il pianeta in aspetto con il Sole o la Luna. Plutone si lega allimmagine della vittima a causa della tematica del potere come garanzia di sopravvivenza. La perdita di potere significa umiliazione ed estinzione e coloro, che lo possiedono in misura maggiore, sono visti come una minaccia. Se Plutone potente nel tema, ma la capacit di sviluppare ed esercitare il potere creativamente ostacolata o minacciata, allora il pianeta potrebbe operare uninversione, percependo persecutori ovunque ed assumendo proprio questultimo ruolo per assicurarsi il potere e, quindi, la sopravvivenza. In se stesso, Plutone non indica automaticamente la vittima, non pi di qualsiasi altro pianeta. Per qualcuno, per, insieme con Chirone o Nettuno e in relazione ai luminari, potrebbe suggerire un modello nel quale la vittimizzazione sentita come forma di umiliazione e perdita di potere, e la spinta compulsiva a riconquistare la propria autorit potrebbe risultare in atteggiamenti di crudelt ed odio vendicativo. Allo stesso modo, i temi saturnini dellinvidia, dellinferiorit e dellisolamento possono alimentare un gi esaltato senso di vittimizzazione. Neanche Saturno, come Plutone, rappresenta la vittima; ma quando forte nel tema, mentre lautosufficienza, lautorit personale e la realizzazione concreta di ideali e talenti sono ostacolate e minacciate, allora Saturno potrebbe essere divorato dallinvidia oppure il senso dinferiorit venir proiettato e attaccare costantemente coloro che l fuori appaiono come inferiori perseguitare gli altri quasi sempre implica un sentimento di invidia. Per alcuni, Saturno in combinazione con Chirone o Nettuno potrebbe suggerire un modello nel quale la vittimizzazione va di pari passo con lodio di s e il senso di colpa, facilmente trasformabili in un meccanismo di auto-sabotaggio compulsivo o nella persecuzione altrui a causa di una gelosia inconscia; ancora, potrebbe dar vita al salvatore astuto che niente porta in modi concreti e visibili. Slobodan Milosevic: Sole quadrato Saturno insieme con Chirone-Plutone-Luna. Gandhi: Luna in un grande trigono con Nettuno e Saturno, pi Sole opposto a Chirone. Ovviamente molti, se non la maggior parte di noi, hanno i luminari in aspetto con uno o laltro, o una combinazione, di questi pianeti. Ci non significa che siamo tutti vittime tranne nel senso che, in quanto esseri umani, poich questi pianeti appaiono nei nostri temi, siamo tutti soggetti al dolore di Chirone di fronte allineguaglianza e lingiustizia; al desiderio di Nettuno che sorge dalla visione di qualcosa di eterno che esisteva prima della nostra nascita e ci attende dopo la morte; alla consapevolezza plutoniana della nostra impotenza di fronte alla Natura ed alle forze collettive; ed al riconoscimento saturnino della nostra solitudine, separazione dagli altri e mortalit, lessere, infine, insignificanti allinterno della catena della vita terrena. Tutti i temi che ho mostrato, per, hanno combinazioni di questi pianeti con il Sole la Luna o entrambi.

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proprio questo, mescolato con specifiche esperienze, che accenna alla ripetizione del modello, allimportanza del mito, al dominio dellarchetipo ed alla necessit di comprendere che le ferite e la vittimizzazione, specialmente durante linfanzia, possono, se non miriamo a prenderne coscienza, trasformarsi in commiserazione ed odio per se stessi, in risentimento verso coloro che sembrano avere ci che ci stato negato, in desiderio, conscio o inconscio, di procurare un danno. Potrebbe, inoltre, mutarsi in un triste modello di auto-vittimizzazione: scelte operate non per fornire nutrimento alla nostra vita, ma per causare ulteriore dolore e perdita. La consapevolezza ed una certa compassione per noi stessi, mentre riconosciamo la vita segreta di queste figure mitiche dentro di noi, pu anche aiutarci ad affrontare il comunissimo problema di chi si identifica nel salvatore, perch si sente segretamente una vittima e tenta di trarre potere dal ruolo archetipico. Lastrologo che lavora direttamente con i clienti incontrer quelli che vivono unesperienza di vittimizzazione. Non difficile lavorare con i transiti del momento specialmente quelli di Chirone, Nettuno, Plutone e Saturno e chiarire il significato del periodo e la sua durata. Pi difficile operare con coloro che sono bloccati in un modello di vittimizzazione o persecuzione, ed ancora peggio gestire chi assume, spesso involontariamente, il ruolo del salvatore e fa esperienza del sacrificio, dellesaurimento e della rabbia accumulata che accompagnano una tale identificazione con una figura archetipica. Potremmo immaginare di non dover incontrare molti persecutori nel corso del nostro lavoro, bench sia risaputo che anche gli Hitler di questo mondo grandi e piccoli consultano gli astrologi. Il carnefice potrebbe nascondersi dietro il salvatore o la vittima e lo incontreremo inoltre se non direttamente nelle esperienze di persecuzione dei nostri clienti e, senza dubbio, potenzialmente in noi stessi. Notare potenti configurazioni planetarie, che coinvolgano Chirone, Nettuno e i luminari, non in s particolarmente utile, se non riusciamo a vedere aldil delle manifestazioni concrete del mito che giace al di sotto. E in che modo traduciamo quel mito in parole che possono aiutare a liberare in parte la rabbia e a trasformare la percezione causale che invariabilmente attribuisce la colpa a s o agli altri? Ritengo che questo sia uno degli ambiti pi difficili in cui lavorare, nondimeno perch la vittima stata sempre avvolta da un velo di sentimento religioso e le radici del mito riguardano il sacrificio, la trasformazione e il sobbarcarsi pesi altrui. Ogni amarezza, ferita e delusione personali gonfieranno la situazione, in senso positivo o negativo, rendendo ancora pi ardua lidentificazione di un terreno neutrale su cui porsi. Non posso pretendere di avere una soluzione per questo, il pi antico e potente tra i temi mitici, quando si presenta nella vita degli uomini. Vi sono, inoltre, momenti nella storia in cui questo modello archetipico sembra dominare i media, i giornali e la nostra percezione di ci che accade nel mondo. Facilmente, potremo cadere in uno stato di prostrazione di fronte al mistero della sofferenza. Il significato dellincontro individuale con la vittimizzazione pu soltanto emergere dallinteriorit della vittima stessa: nessun libro di testo lo spiegher allastrologo. Potrebbe rappresentare un rito di passaggio per tagliare i ponti col passato, un percorso

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di scoperta che riveli la gentilezza degli amici e della comunit o un necessario infrangersi di pericolose illusioni sul mondo e su noi stessi. Potrebbe essere il mezzo attraverso il quale sperimentiamo lisolamento, un prerequisito fondamentale per il lavoro creativo o per acquisire un senso durevole di valore personale. Potrebbe rimanere, per sempre, un mistero che richiede un atto di fede e di impegno nei confronti della vita, oppure una disponibilit a sperimentare la separazione dagli altri. I pianeti in transito o progressi specialmente quando vediamo Chirone, Nettuno, Plutone e Saturno al lavoro possono fornirci indizi, ma lo spostamento dal dolore e la rabbia verso la comprensione e la compassione un processo, non unaffermazione intellettuale. Ci che importa riuscire a porre le domande giuste, piuttosto che reagire ciecamente. Forse un ragionevole punto di partenza potrebbe essere la comprensione del perch lastrologo che gli piaccia o no, che lo voglia o no divenga il salvatore di molti, per quanto si affermi probabilmente con sincerit che loroscopo, e non lastrologo, il depositario di ogni intuizione e risposta disponibili. Di conseguenza, potremmo impegnarci a capire perch, individualmente, abbiamo scelto di assumere quel ruolo e sforzarci di onorare non solo ideali ed aspirazioni personali, ma anche ferite e dolori, il bisogno di sentirci importanti e la differenza tra compassione sincera e bisogno di potenza. necessario un cucchiaio molto lungo per ingoiare a sorsi il male e il mondo degli archetipi; e quel cucchiaio dovrebbe esser costituito da una dose di duro realismo su noi stessi e molto pi che una certa capacit di auto-ironia, quando allarghiamo le braccia per esser messi in croce o tentiamo di staccare i chiodi dalle mani altrui. sempre utile ricordare la profondamente ironica, tuttavia salutare, scena finale di Brian di Nazareth, il famoso film dei Monty Python, in cui decine di vittime crocifisse, per quanto si riesca a vedere, cantano: Rallegrati, Brian. Sai cosa si dice. Nella vita, qualcosa brutto, E davvero pu farti impazzire. Altre cose ti fanno imprecare e maledire. Quando mastichi la durezza della vita, Non brontolare, ma fischietta! E ci aiuter a far s che le cose vadano per il meglio. Poich la vita e proprio assurda, E la morte lultima parola. Bisogna sempre affrontare la calata del sipario con un inchino! Dimentica il tuo peccato sorridi al pubblico, Divertiti , comunque, lultima chance! Perci Guarda sempre il lato bello della vitaEstratto dalla Conferenza tenuta al Congresso internazionale di York, settembre 2005. Vedi anche a pag. 176 la recensione dellultima traduzione in italiano su Urano (Larte di rubare il fuoco).

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HELENE KINAUER SALTARINI

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Fig. 1. Il grafico di Helene Kinauer Saltarini, nata a Vienna il 5 gennaio 1925, alle ore 4:20. (Dati gentilmente forniti da Grazia Bordoni). (Sul prossimo numero riporteremo degli scritti di questa amabile cultrice di Astrologia scomparsa il 27 gennaio u.s.).

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Paolo Crimaldi

VENERE TRA AMORE, PASSIONE E CONOSCENZA: VIAGGIO NEL PIANETA AMOREVENERE E LE TIPOLOGIE DELLINNAMORAMENTO

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Unanalisi sul modo di amare di Venere, attraverso la sua posizione nei quattro elementi. Quando mi sono imbattuto nel libro di Nadia Neri sulle donne di Jung e di l incuriosito ho approcciato il saggio di Toni Wolff Forme strutturali della psiche femminile, mi sembrato di trovare una descrizione ben precisa delle tipologie elementali di Venere, il suo modo di vivere ed amare a seconda dellelemento in cui essa si trova. Per cui qui di seguito tenter una sintesi tra lopera della Wolff e le interpretazioni della Venere astrologica nei quattro elementi e nei segni in essi contenuti, nonch per traslazione nelle case cosignificanti. La Wolff delinea quattro tipologie psichiche riferite a modelli di donne, basati su due coppie di opposti: Madre Etera sul piano personale che si contrappongono a loro volta al piano impersonale della coppia Medium Amazzone. Il tutto ben evidenziato dallo schema n. 1. Chiaramente rappresentando Venere come Anima per luomo, cio la sua controparte sessuale, come ha ben evidenziato Jung, i significati calzano bene anche per lui e talvolta sembrano modellati pi su una tipologia maschile che femminile. Partendo dalla prima forma che costituita dalla Madre e associata alla posizione di Venere nei segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno), troviamo che questo archetipo ci d una donna che tende a proteggere, ad occuparsi amorevolmente, o comunque sempre con grande senso di responsabilit, di tutto ci che nella persona affidata alla sue cure non ancora sviluppato e necessita di protezione e accudimento. Chiaramente tutto ci ha anche una va-

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lenza negativa, legata eccessivamente alla cura ossessiva, angosciosa del proprio oggetto damore, anche se questi si emancipato e non ha pi bisogno del suo aiuto. In tal caso pu capitare che queste persone sviluppino una particolare attitudine a mantenere il ruolo di madre, tra sentimenti di vera dedizione e abnegazione, ad altri di rabbia e frustrazione, anche quando laltra persona andata via e ha preferito proseguire da sola, sulle proprie gambe senza dover pi dipendere da lei. Questa forma di femminile la si ritrova chiaramente anche nel modo di amare. Ossia queste persone tendono ad essere materne nei confronti dei loro partner, cercando di agevolare la loro vita, assumendosi responsabilit, a volte anche grandi, pur di far star bene la persona che hanno scelto di amare. Tutto ci d loro un forte potere, il pi delle volte del tutto inconsapevole a livello di scelta, sulla vita dellaltra persona e una forma di sicurezza che ben si allinea alle necessit dellelemento Terra della loro Venere natale, senza per dimenticare anche il grande costo che richiede sia in termini personali che non. Le sfumature, naturalmente, possono essere anche abbastanza definite a seconda del segno in cui cade Venere. In Toro sicuramente possiamo veder presente per antonomasia larchetipo della Grande Madre, di colei che quando ama protegge e avvolge, rende unico il proprio partner e lo fa sentire al centro della propria attenzione, anche se poi gli richiede la quasi totale abnegazione a lei. Mentre, se Venere si trova nel segno della Vergine, si tratta di un modo di amare e dedicarsi sicuramente materno, ma molto pi attento allesterno, ai bisogni concreti, pratici, cercando di organizzare accuratamente la vita di coppia e trovando sempre loccasione per non avere tempi morti, poich limprevisto, o anche il semplice silenzio, le mette una forma di angoscia che pu condurla nel caos pi totale. Comunque in genere sceglie il partner sempre meticolosamente e raramente si lascia andare alle folli passioni, perch per quelle c sempre lopportunit del tradimento, dellavventura vissuta nella pi totale passionalit, ma sempre per fine a se stessa. Infine la Venere nel segno del Capricorno porta la persona ad amare in modo prospettico finalistico, tanto per usare un termine mutuato dal lessico junghiano, ossia la sua dedizione verso il partner e allinterno del rapporto sempre diretta verso uno scopo, un obiettivo da realizzare. Il suo prendersi cura dellaltro non un semplice e disinteressato atto damore, ma una assicurazione sul futuro, un po come una volta lo erano i figli per i genitori quando non cerano pensioni e sostegni di welfare che permettevano di poter continuare a vivere anche se non si poteva pi lavorare ed avere quindi una fonte di reddito. Naturalmente non bisogna pensare a questa persona come una razionale, fredda e cinica, perch ha dei forti sentimenti che necessitano solo della sicurezza che la storia pu avere un futuro per potersi poi manifestare. La forma opposta a quella della Madre lEtera, detta anche compagna, colei che ha la funzione di rendere il proprio partner forte, di infondergli autostima e spingerlo verso traguardi che senza di lei le sarebbero molto probabilmente preclusi. Ha il potere di aiutare il suo compagno a raggiungere uno sviluppo della personalit completo, a fargli fare contatto con la sua Ombra e

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con la parte soggettiva della sua Anima, anche se ci pu presentare degli inconvenienti e dei pericoli oggettivi per la relazione, oltre che per se stessa. La Wolff ritiene che lEtera il genere di donna che pu portare luomo alla separazione dalla propria moglie (e/o dalla madre) perch lo comprende profondamente, o almeno cos gli fa credere, infondendogli quella carica vitale che aveva perduto, tanto da ridargli nuova vita e spingendolo a sperimentare tutte quelle strade che si era precluso per un senso di responsabilit nei riguardi del proprio entourage familiare. Per certi versi cos seduttiva da diventare una vera e propria Circe. Ma il lato positivo di questa donna sta proprio nel rendere grande il suo uomo, nellappoggiarlo a realizzarsi e del resto ormai noto che dietro uomini che hanno raggiunto il successo c sempre la figura di una grande donna Etera, una compagna silenziosa e appartata in pubblico, ma di grande potere e influenza in privato e soprattutto una indefessa sostenitrice delle idee e dei progetti del proprio uomo. Proprio in relazione allEtera, scrive la Bolen: Talvolta la donna ha il dono di attirare a s molti uomini che la considerano la donna speciale; ha la capacit di vedere le loro potenzialit, di credere nei loro sogni e di ispirarli a realizzarli. (pag. 219) Questa tipologia ascrivibile alla posizione di Venere nei segni daria. Infatti la Venere in questo elemento diventa compagna per eccellenza, portando nella relazione lelemento intellettivo, la capacit di creare qualcosa dimportante non solo sul piano personale, ma anche e soprattutto su quello sociale. La Venere nel segno dei Gemelli quella che d una particolare facilit nel rendere la relazione una vera e propria sfida culturale, un modo di arricchimento e stimolo reciproco a realizzare cose che senza laiuto dellaltro non sarebbero mai potute arrivare alla meta. La persona che ha la Venere in Gemelli attratta da chi ha una forte determinazione e chiarezza nellandare avanti e quindi le si rende possibile stimolare e apportare tutta la sua ricca vita intellettiva, tanto da risultare un vero e proprio motore propulsivo alla realizzazione del suo partner, ma di riflesso anche di se stessa, senza per il peso delle responsabilit, del rischiare in prima persona. Per cui il proprio compagno diventa non solo amante, ma anche amico, socio, collega. Mentre coloro che hanno la Venere in Bilancia possono essere lincarnazione assoluta dellarchetipo dellEtera, poich in loro c quel forte potere seduttivo e quella capacit di far sentire il proprio partner al centro della loro vita, tanto da subdolamente obbligarlo a non deludere e quindi ad attivarsi ad essere sempre al meglio, a dare il massimo, spingendolo cosi allambizione e alla realizzazione se non proprio di se stesso, sicuramente di quella parte legata alla sfera sociale e professionale. Infine, la Venere nel segno dellAcquario porta ad amare e a costruire relazioni basate sul senso di una forte amicizia, di una condivisione comune di un progetto che inizialmente pu apparire anche utopico, irrealizzabile, ma che solo grazie alla forte determinazione e ostinazione (non dimentichiamoci che si tratta anche di un segno fisso) pu con il tempo diventare realt. In genere queste persone sono attratte da partner un po strani, che escono dai canoni

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classici e ancor pi provano una profonda affascinazione dalle loro idee che per quanto assurde possono essere, spesso, proprio grazie al partner, possono essere realizzare e diventare motivo di successo per entrambi. La terza figura, legata al piano impersonale, quella dellAmazzone. Qui troviamo la donna profondamente indipendente, colei che a differenza dellEtera non vive alla luce del suo compagno, ma vuole la stessa, se non maggiore, parte di successo e di visibilit che ha lui e sicuramente non si metter mai al suo servizio o comunque in secondo piano affinch possa realizzare un suo progetto. Queste persone hanno una affettivit autoreferente, non necessariamente egoistica, ma tutto parte dal loro sistema di valori e quindi anche il proprio modo di amare nasce esclusivamente da quelle modalit che esse ritengono necessarie al proprio benessere emotivo e di riflesso del proprio partner. In genere molto forte in loro la parte maschile, che naturalmente molto pi evidente se si tratta di una donna e in genere hanno un universo mentale ed affettivo simile, se non sovrapponibile, proprio a quello maschile. Sono individui molto indipendenti e non amano i rapporti simbiotici o comunque particolarmente legati da cose in comune, pur sapendo, per, essere presenti, generosi e disponibili nel momento del bisogno, quando si viene a creare una necessit, sia essa pratica o emotiva, da parte del proprio compagno. Questa forma strutturale legata alla posizione di Venere nei segni di Fuoco, la quale in genere d sempre una forte autonomia psichica e affettiva e una forte capacit di tuffarsi con estrema passione e una grande dose dimpulsivit e precipitosit, nelle relazioni interpersonali, siano esse di natura strettamente sentimentale ed erotica che amichevoli. La Venere nel segno dellAriete tende a dare una natura fortemente passionale e impulsiva e una particolare impulsivit, mista a forte impetuosit, che talvolta spinge a vivere pi le avventure che non i rapporti veri e propri, strutturati e finalizzati ad una stabilit. In genere la passione a fare da padrone nella vita di queste persone e difficilmente si accontentano di rapporti basati su compromessi o che richiedono da subito lassunzione di responsabilit; in alcuni casi pu esserci anche un ingenuo egoismo che pu portare a rapporti tumultuosi e talvolta interrotti anche bruscamente e di cui non se ne comprende la ragione. Mentre chi ha Venere nel segno del Leone, di fondo ha una forte generosit, ma spesso interessata, magari semplicemente per fare colpo nella fase iniziale del corteggiamento, oppure finalizzata allassunzione di potere e privilegi che possono arrivare dallo status del partner. Una volta raggiunta la meta, in genere ci si adagia sugli allori e ben difficilmente si tengono in grande considerazione i bisogni del partner, specie se implicano dei sacrifici o delle semplici rinunce, anche perch si ha la sensazione che nel rapporto si la parte che d molto di pi e quindi pu concedersi dei privilegi di tanto in tanto Infine la Venere natale nel Sagittario comporta una profonda curiosit per tutto ci che diverso da s e quindi anche a livello relazionale c costantemente il bisogno di sedurre chi apporta questo elemento di estraneit nella propria vita. Per alcune persone pu essere la continua ricerca di qualcosa che dietro varie spiegazioni filosofiche non serve altro che a celare il proprio bisogno di libert e autonomia al fine di rag-

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giungere pi agevolmente i propri scopi, ma allo stesso tempo c il forte bisogno di sentirsi continuamente stimolati intellettivamente al fine di poter fare da insegnante nei confronti del partner e mantenere un potere su di esso. Se la Venere in Leone d la necessita di avere partner sudditi, quella in Sagittario vuole i propri partner dei veri e propri discepoli. Infine abbiamo la quarta forma di tipologia psichica che costituita dalla donna Medium, che la Wolff subito avverte di non confondere con la donna dotata di poteri paranormali, poich ella la manifestazione inferiore del tipo, in quanto completamente assorbita dal suo inconscio. Questa donna molto percettiva e sensibile e si pone sempre al centro della vita, pur mantenendo un atteggiamento neutrale, ma soprattutto sempre immersa nellatmosfera psicologica della sua epoca e del posto nel quale vive e quindi in profondo contatto con linconscio collettivo. Per ci rappresenta un limite per il proprio Io, poich linconscio collettivo travolge e indebolisce lIo, rendendola insicura circa le proprie idee e intuizioni., ma tutto ci non le d un ancoraggio alla realt e in alcune occasioni pu metterla dinanzi al caos pi totale. Come scrive la Wolff: Essa pu essere fonte dispirazione per le altre persone e particolarmente per luomo, poich la donna medianica sente i fondamenti archetipici del suo spirito, li attiva ed in certe condizioni li rappresenta, spesso ella d corpo al lato impersonale dellAnima impersonale di lui e lo trascina in un vortice nel quale ella stessa travolta. (in Neri, pagg. 56/57) Poich questa donna ha la forte capacit di sentire ci che nellaltra persona ancora inconscio, ci pu costituire un forte fattore di sofferenza e distruttivit anche verso se stessa, poich si ritrova a convivere con situazioni che molte volte sono evidenti solo alla sua mente medianica, sensitiva e fortemente percettiva. Sempre la Wolff crede che nellaspetto positivo della tipologia Medium, questa donna possa essere al servizio: di un nuovo spirito del tempo che germoglia, come le prime martiri cristiane o le mistiche del Medioevo. Ai nostri giorni ella pu diventare grafologa, astrologa, chirologia; nei tempi antichi aveva una funzione sociale come veggente, sibilla, sciamano. (in Neri, pag. 57) Chiaramente questo tipo di donna non pu che essere collegata alla posizione di Venere nei segni dacqua, principio primo dellintuizione e della medianit anche e soprattutto a livello affettivo. In genere le persone che hanno questa posizione di Venere nel proprio tema natale sono particolarmente sensibili ed empatiche nei confronti del partner, tanto da sentirne i pi impercettibili cambiamenti dumore e facendosene carico e soprattutto lasciandosi fortemente condizionare emotivamente tanto da drammatizzare eccessivamente e rischiando di mettere in serio pericolo la stabilit del rapporto, se non la relazione stessa, a causa di cambiamenti non ancora pronti ad essere resi coscienti e metabolizzati da parte del partner. In particolare, quando Venere si trova nel segno del Cancro molto probabile che la persona acquisisca una particolare sensibilit durante il corso della vita nel cogliere al volo, anzi il pi

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delle volte in netto anticipo, le esigenze, i bisogni del proprio partner e di realizzarli ancor prima che si manifestino coscientemente, diventando una specie di fata buona a cui per difficile riconoscere il merito di quanto fatto poich il tutto avvenuto sempre per via inconscia, mai chiara e definita, o comunque richiesta manifestamente dallaltra persona, tanto da finire con lapparire poi, qualsiasi cosa si faccia allinterno della relazione, come scontata e dovuta e alimentando cos, se perpetrata, un senso di frustrazione e rabbia che in alcuni casi genera risentimenti profondi che minano pericolosamente la stabilit della relazione. Quando invece Venere si trova nel segno dello Scorpione c la reale possibilit che la persona tenda a vivere in modo totalmente simbiotico con il partner, sviluppando una vera e propria forma di telepatia, tanto da perdere il confine tra il proprio e laltro S e rischiare cos il totale annullamento nellaltro. Il pathos dato dal sentirsi un solo corpo e una sola anima naturalmente comporta un vissuto emotivo profondo, ma anche estremamente pericoloso in quanto non riconosce il bisogno, tanto da parte propria quanto dallaltra parte, di spazi in cui poter stare da soli, di sentirsi liberi e ancora capaci di desiderare il partner. Infatti il vero problema pu essere costituito dal passare del tempo che comporta in questo avvinghiante abbraccio fusionale la perdita del desiderio dellaltra persona, la perdita di quel particolare mistero che appariva cos insondabile e che aveva fortemente attratto il partner verso chi ha la Venere in questa posizione natale. Infine la Venere nel segno dei Pesci comporta un tipo diverso di attaccamento, molto pi subdolo e per certi versi vicino a quello che gli psicologi chiamano del doppio legame. Ossia queste persone tendono a creare un legame doppio, ambiguo con il partner, basato su due linguaggi e comportamenti differenti, a volte anche diametralmente opposti. possibile passare da momenti di profonda dedizione e sottomissione ad altri di totale lontananza e imprendibilit, da lasciare esterrefatto anche il pi poliedrico dei compagni di viaggio. Del resto la forte nota romantica, capace di intenerire e sciogliere anche il pi duro dei partner uno strumento pericoloso nelle mani di queste persone, le quali hanno sempre bisogno di ritrovarsi coinvolte in struggenti relazioni, ma quando sono ormai paghe di tale pathos, sono anche pronte ad aprire una porta che le porti via lontano, magari in altre avvincenti e forti emozioni. Il detto in amore vince chi fugge particolarmente vero per questi individui, i quali per poter stare stabilmente in una relazione devono non avere mai la consapevolezza che laltra persona totalmente in loro pugno. In altre parole un po di sano sadismo, freddezza, indifferenza ci che serve loro per stare stabilmente in una relazione e per consolidarla. BIBLIOGRAFIA J. BOLEN, Le dee dentro la donna, Ed. Astrolabio. N. NERI, Oltre lombra, Ed. Borla

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Renzo Baldini

IL MITO DI ERCOLE E LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZIL.A. 142-185

possibile collocare nel tempo le Fatiche di Ercole? Una ricognizione sulla precessione degli equinozi ci dice che la cosa non impossibile, in special modo se ci rifacciamo alle gesta di un altro grande eroe dellantichit, Gilgamesh. Le imprese sostenute da questi due eroi e cantate nei millenni sembrano far riferimento ad un fatto astronomico, cio al cambio di era da quella del Toro a quella dellAriete, che stimiamo essere avvenuto nel 2326 a.C. Ma se cos , allora nulla vieta di andare avanti e, studiando il mito di Ercole, arrivare a collocare nel tempo e nello spazio anche la sua nascita, ovvero provare a stilare il Tema Natale del nostro eroe! Innocuo divertissement che, con la scusa del gioco, ci permette di parlare di Costellazioni, Segni e Zodiaci, il tutto per conoscere pi da vicino il cielo, i suoi misteri, la sua bellezza. La nascita di Ercole Ercole (Herakles, Eracle in greco) il pi celebre degli eroi greci, figlio di Zeus e di Alcmena, donna mortale nipote di Perseo. Si racconta che Zeus, invaghitosi della bella Alcmena, approfittando dellassenza del marito di lei, Anfitrione, prese le sue sembianze e giacque con lei per una notte che egli fece durare quanto tre: Ermete, per ordine di Zeus, aveva indotto Elio a spegnere i fuochi solari e a trascorrere il d seguente a casa la procreazione di un grande eroe quale Zeus aveva in mente non era infatti cosa che si potesse sbrigare in frettaErmete poi ordin alla Luna di rallentare il suo corso, e al Sonno di intorpidire le menti degli uomini affinch non si accorgessero di quanto stava accadendo. Alcmena godette innocentemente delle gioie coniugali col suo supposto marito per trentasei ore.1 Da questa unione nacque, nella citt di Tebe, Ercole. Alcmena, temendo per la gelosia di Era (moglie di Zeus), abbandon il neonato in un campo fuori le mura della citt. Zeus voleva che il bimbo diventasse immortale, ma per far questo avrebbe dovuto essere allattato da una dea. Su istigazione di Zeus, Atena condusse Era a passeggiare in quel campo: Guarda che bel bimbo, Era! disse Atena simulando sorpresa. Sua madre de-

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ve aver perduto il senno per abbandonarlo cos! Suvvia, tu hai del latte, danne a questa povera creatura!. Sconsideratamente Era prese il bimbo e si denud il petto, ed Ercole si vi si attacc con tanta forza che la dea gemendo per il dolore lo allontan da s; un getto di latte vol verso il cielo e divenne la Via Lattea. Quale mostro mai questo bambino! grid Era. Ma ormai Ercole era immortale e Atena sorridendo lo restitu ad Alcmena raccomandandole di averne cura e di farlo crescere bene. Il nome Ercole significa gloria di Era, secondo altri il glorioso dono di Era, espressioni che appaiono per in contraddizione con lodio con cui la dea Era lo perseguit nella vita. Eroe solare Ercole un eroe solare, e il fatto che lo sia viene ribadito anche da certe leggende che dicono che egli nacque quando il Sole stava per entrare nella decima Costellazione, ovvero il Capricorno, e molti eroi o divinit solari (es. Zeus, Apollo, Mitra, Ges) nacquero al solstizio invernale, quando il Sole, raggiunta la sua pi bassa declinazione, riprende a salire, annunciando la vittoria sulle tenebre ( in quei giorni infatti che la quantit di luce riprende ad aumentare, ovvero le giornate, come si suol dire, cominciano a riallungarsi). Ercole conosciuto per le sue Dodici Fatiche, imprese che hanno nei secoli solleticato la fantasia di pittori, poeti e scrittori, ognuno esponendole attraverso la propria arte. Non esiste un ordine cronologico fisso delle Fatiche di Ercole, la loro successione variando secondo gli autori; lunica cosa certa (tutti gli autori qui concordano) che iniziano con luccisione del leone di Nemea. Alcuni poi dicono che le Fatiche furono dieci e che divennero dodici solo perch due furono ritenute non valide quindi ripetute. Ci sembra ricollegarsi ad un antico calendario di dieci mesi i cui resti ancora oggi esistono nei nomi di settembre (settimo mese), ottobre (ottavo mese), novembre N FATICA (nono mese) e dicem1 Uccisione del leone di Nemea bre (decimo mese). Sta di fatto comunque che 2 Distruzione dellidra di Lerna nel mito le Fatiche si 3 Cattura della cerva di Cerinea sono imposte con il numero di dodici, molto 4 Cattura del cinghiale di Erimanto probabilmente per le5 Ripulimento delle stalle di Augia garle alla nuova scan6 Uccelli di Stinfalo sione temporale solare di dodici mesi che sop7 Cattura del toro di Creta piant quella lunare di 8 Cattura delle cavalle di Diomede dieci. Di seguito, lordine cronologico delle 9 Cinto di Ippolita dodici Fatiche cos co10 Cattura dei buoi di Gerione me si trova illustrato sulla mtope nel tem11 Raccolta dei pomi aurei delle Esperidi pio di Zeus a Olimpia 12 Discesa nellAde (circa 460 a.C.):

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E per vi sono stati autori che hanno variato tale ordine cronologico, come ad esempio lo storico greco Diodoro Siculo (90-20 a.C.) che inverte lordine della terza e della quarta (luna al posto dellaltra) e della quinta e della sesta (luna al posto dellaltra), anteponendo anche la dodicesima allundicesima; oppure pensiamo al poeta greco Euripide (485-406 a.C.) che nella sua tragedia Eracle ne aggiunge di nuove in sostituzione di altre. Il fatto poi che siano dodici ha dato adito, nei secoli, a varie interpretazioni di natura astrologica. Se la prima Fatica stata da molti legata al Segno del Leone, la seconda pare legarsi al Cancro (in questa Fatica un granchio, mandato da Era per disturbare Ercole nella sua lotta contro lidra, viene dalleroe ucciso, e allora Era, per ricompensare lanimale dei suoi servigi, lo immortal tra i Segni dello Zodiaco); molti hanno pensato che, se questa la partenza dellabbinamento Fatiche/Segni, allora basta continuare tranquillamente la sequenza dei Segni a ritroso, cos se la prima fatica Leone e la seconda Cancro, la terza sar Gemelli, la quarta Toro, la quinta Ariete, la sesta Pesci, la settima Acquario, ecc. Tale sistema, pur suggestivo e razionale, cozza per con la difficolt di far combaciare il significato delle Fatiche, cos come esse si sviluppano secondo questo ordine cronologico, con quello dei Segni (sicuramente quello che lordine cronologico delle Fatiche a tuttoggi accettato altro non che un insieme di aggiustamenti via via eseguiti nel corso dei secoli e tesi a ritrovare una loro perduta originalit). Anche in epoca moderna vi sono state rivisitazioni delle dodici Fatiche in chiave astrologica, la pi conosciuta delle quali quella della teosofa e pensatrice inglese Alice Anna Bailey (1880-1949), fondatrice nel 1923 a New York della Scuola Arkana e che abbina le Fatiche ai Segni secondo un ragionamento esoterico.2 Ecco labbinamento fra Segni zodiacali e Fatiche cos come concepito da A. A. Bailey: SEGNO Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci FATICA CORRISPONDENTE Cattura delle cavalle di Diomede Cattura del toro di Creta Raccolta dei pomi aurei delle Esperidi Cattura della cerva di Cerinea Uccisione del leone di Nemea Cinto di Ippolita Cattura del cinghiale di Erimanto Distruzione dellidra di Lerna Uccelli di Stinfalo Discesa nellAde Ripulimento delle stalle di Augia Cattura dei buoi di Gerione

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Da parte nostra pensiamo che tale abbinamento debba per essere un po modificato, e diciamo questo basando le nostre argomentazioni su quella che ed stata la nostra pratica astrologica quotidiana, con particolare riferimento alluso delle Rivoluzioni Solari ovvero dellAscendente di Rivoluzione: lanalisi delle varie vicende annuali e la loro comparazione con il Segno ascendente di quellanno ha infatti permesso di abbinare a questultimo la Fatica che maggiormente rifletteva il carattere delle suddette vicende, un po come se la persona, in quellanno, rivivesse il tipo di scenario o di esperienze simbolicamente espresse in quella Fatica. Ed ecco come si presenta il nostro abbinamento Segni/Fatiche: SEGNO Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci FATICA CORRISPONDENTE Uccelli di Stinfalo Cattura del toro di Creta Cattura della cerva di Cerinea Distruzione dellidra di Lerna Uccisione del leone di Nemea Cinto di Ippolita Raccolta dei pomi aurei delle Esperidi Discesa nellAde Cattura del cinghiale di Erimanto Cattura delle cavalle di Diomede Ripulimento delle stalle di Augia Cattura dei buoi di Gerione

Siamo convinti che, cos come per tutti gli eroi solari, anche le imprese sostenute da Ercole abbiano come scenario il Cielo pi che la Terra, potendo vedere in esse rappresentati, simbolicamente, eventi e storie che hanno le stelle, i pianeti, leclittica o lequatore celeste come protagonisti (valga al proposito il fatto che addirittura alla sua nascita crea la Via Lattea). Vediamo quindi di inquadrare meglio questo scenario. La precessione degli equinozi Si racconta che Ercole inizi il suo lungo cammino, attraverso le dodici Fatiche, a mezzogiorno, cio con il Sole in alto nel cielo, arrivato al massimo della sua magnificenza diurna; ebbene, traslando questa suprema posizione solare in ambito stagionale, lapoteosi del Sole si ha in estate: traducendo questo in termini siderali si potrebbe allora pensare ad una collocazione simbolicotemporale dellinizio delle Fatiche nel momento in cui il solstizio estivo cadeva

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nella Costellazione del Leone (ci che porterebbe a collocare linizio delle sue gesta circa nel 4475 a.C., con il Sole equinoziale in Toro), oppure (altra ipotesi, pi plausibile) nel momento in cui questo (il solstizio estivo) pass dal Leone al Cancro (e lo vediamo simbolicamente espresso, questo, allinizio delle sue Fatiche, vista luccisione del Leone nella prima e lassunzione in cielo del Cancro nella seconda), e ci accadeva circa nel 2326 a.C., quando il Sole equinoziale primaverile pass dal Toro allAriete e quello solstiziale estivo dal Leone al Cancro. Questo spostamento del Sole equinoziale ha a che fare con la precessione degli equinozi, dove assistiamo alla retrogradazione dei punti di incrocio fra eclittica ed equatore celeste (punto equinoziale primaverile, o 0 Ariete, e punto equinoziale autunnale, o 0 Bilancia), movimento calcolato in 000050,2564 allanno (spostamento medio), cos che percorre un Segno dello Zodiaco in 2148,98003 anni (chiamato Grande Mese Cosmico) e lintero giro dello Zodiaco in 25787,76036 anni (chiamato Grande Anno Cosmico).3 Ma perch i punti equinoziali si spostano, e perch allindietro? Insomma, cos questa precessione degli equinozi? Il fenomeno della precessione degli equinozi venne scoperto nel 134 a.C dallastronomo greco Ipparco di Nica, inventore tra laltro dellastrolabio: volendo redigere un catalogo stellare mise a confronto le posizioni di alcune stelle da lui calcolate con quelle fatte 160 anni prima dagli astronomi Aristillo e Timocari, e trov che mentre le latitudini erano rimaste costanti erano invece aumentate, di uguale quantit, le longitudini di tutte le stelle. Le spiegazioni, disse a se stesso, potevano essere due: o le stelle si erano effettivamente spostate tutte nello stesso modo (ma perch non in latitudine?), oppure il punto di riferimento, lo 0 Ariete, non un punto fisso di riferimento (ecco perch lo spostamento solo in longitudine). Concluse giustamente che il punto dAriete (lincrocio tra eclittica ed equatore celeste) si spostava. Nella sua opera Sullo spostamento dei solstizi e degli equinozi dar anche la misura di questo spostamento: egli prese come stella di riferimento una fra le pi luminose del cielo, Spica, lalfa della Costellazione della Vergine; la misurazione da lui effettuata riguardo la distanza di questa stella dallequinozio di autunno dava 6, mentre al tempo di Timocari era stata misurata in 8 circa; supponendo un movimento uniforme, Ipparco concluse che lo spostamento dei punti equinoziali, avendo fatto 2 in 160 anni, ammontava a 45 secondi di grado allanno (oggi sappiamo essere poco pi di 50 secondi). In pratica questo fenomeno dovuto al fatto che la Terra (non essendo una sfera perfetta ma uno sferoide, cio schiacciata un po ai poli ovvero con un rigonfiamento equatoriale), nel suo ruotare su se stessa ha un comportamento simile ad una trottola: ci dipende dallattrazione combinata del Sole e della Luna sul rigonfiamento equatoriale terrestre; questa particolarit fa deviare lasse di rotazione terrestre che cos assume un lento movimento conico retrogrado intorno allasse delleclittica stimato in circa 25787 anni.4 Tale fenomeno genera anche uno spostamento sempre retrogrado, lungo leclittica, dei punti equinoziali di primavera (0 Ariete) e di autunno (0 Bilancia) stimato in 000050,2564 in un anno (ecco perch si chiama precessione, cio precede,

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viene prima, anticipa). Lo spostamento del punto dAriete (lo 0 Ariete o punto gamma, origine delle longitudini e delle ascensioni rette) fa s che le longitudini celesti e le ascensioni rette aumentino continuamente; cos per le longitudini celesti di tutte le stelle, che aumentano di 50,2564 ogni anno, mentre le latitudini celesti rimangono costanti. La precessione, determinando un lento spostamento retrogrado delleclittica rispetto allequatore celeste, fa s che il punto 0 Ariete (cio lequinozio di primavera) oggi non si trovi pi nella costellazione dellAriete ma in quella dei Pesci (e prossimo ad entrare in Acquario o gi entrato secondo alcuni studiosi), muovendosi cos in senso retrogrado: Gemelli, Toro, Ariete, Pesci, Acquario, ecc. Ci causa, da un bel po di secoli, della non collimazione fra Segni zodiacali e Costellazioni, nel senso che oggi, pur dicendo che il Sole, il 21 marzo, entra in Ariete (il Segno), in realt al confine fra Pesci e Acquario (Costellazioni). Questo ha dato la stura agli astronomi per criticare (ma un eufemismo!) lastrologia, dicendo, i pi buoni, che se gli astrologi vogliono aver