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LINGUAGGIO ASTRALE dal 1970 Pubblicazione Trimestrale del Centro Italiano di Astrologia ANNO XXXIV n. 135 Estate 2004

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LINGUAGGIOASTRALE

dal 1970

Pubblicazione Trimestraledel Centro Italiano di Astrologia

ANNO XXXIV n. 135Estate 2004

2 Argomento

SOMMARIO110 Elezioni del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2004-2007 .............................................. 3

100 Dante Valente: Serendipity ....................................................................................................... 5

150 Marco Gambassi: I vari sistemi di coordinaate stellari nella storia ............................................ 10

178 Maria Teresa Mazzoni: Saturno e il viaggio dell’eroe: il ciclo dell’eroe e i suoi sottocicli ............ 19

180 Claudio Cannistrà: Nello specchio del cielo ............................................................................. 32

188 Daniela Prinzio: Astrologia e Grafologia: un’integrazione possibile? ......................................... 35

190 Robert e Francine Gouiran: Rivisitazione del Quinconce. Il caso Franz Schubert ...................... 51

643 Donna Cunningham: Il pianeta “solitario” (The singleton planet) ............................................ 60

310 Dalle Delegazioni, dall’Italia e dall’estero ................................................................................. 65

577 Coffee Break. Una pausa rilassante di lettura .......................................................................... 70

606 Armando Billi - Claudio Cannistrà: Il ruolo dell’astrologo e i fruitori dell’astrologia .................. 73

CASA OTTAVA

827 Silvia Pedri: Cavalcare il proprio destino ................................................................................. 80

840 Meskalila Nunzia Coppola: Astrologia karmica un trottolio nel passato onnipresente .............. 93

CASA NONA

920 Datanotizie .............................................................................................................................. 108

922 Elda Fossi: Totem: i segni di nascita dei nativi nordamericani .................................................. 109

977 Maggie Hyde: Jung, l’astrologia e la sincronicità ..................................................................... 114

CASA SETTIMA

770 Stefano Vanni: Astrologia della coppia (ottava ed ultima parte) .............................................. 130

ESPERIENZE E SEGNALAZIONI DEI SOCI

612 Patrizia Zivec: Pascienze. Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze ............................. 150

649 Daria Mueller: La mia tecnica di rivoluzione solare .................................................................. 152

665 Lidia Callegari: Mi saranno restituite le dispense? .................................................................... 163

684 Emilio De Lipsis: Introduzione allo studio del pianeta Vulcano .................................................. 166

1045 Leni Sibilio: Sul Tema Natale della Repubblica ........................................................................ 169

CASA NONA

905 4ª edizione del Premio mondiale di Investigazione Astrologica ................................................ 174

906 Claudio Cannistrà: Parigi: 27-28 marzo 2004. L’astrologie et la mutation interieure ................ 177

910 a cura di Dante Valente: Recensioni - Novità librarie ................................................................ 181

912 Crociera-studio sui fiumi e laghi della Russia settentrionale ..................................................... 186

933 Blake Finley: Oltre Nettuno ..................................................................................................... 192

936 Angela Castello: Ancora su Sedna… e altro ............................................................................. 194

954 Stefano Bertone: A casa di Urano: Computer Club ................................................................... 198

980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ............................................................................. 203

3Argomento

L.A. 135-110

Risultati dello spoglio schede: Bologna 30 maggio 2004.Totale votanti 245 (quest’anno sono state inviate le schede solo ai Soci inassoluta regola con la quota associativa).

Claudio Cannistrà voti 184Dante Valente » 170Arturo Zorzan » 139Marco Pesatori » 136Armando Billi » 129Renzo Baldini » 128Livio Montanaro » 122Stefano Vanni » 120Lidia Callegari » 114Nadia Paggiaro » 113Vittorio Ruata » 106Licia Rainò » 97Marco Gambassi » 93M.Vittoria Boni » 92Novella Cerofolini » 81

Fabrizio Corrias » 79Nicoletta Zignani » 73M.Grazia La Rosa » 68Mary Olmeda » 68M. Luisa Dell’Orto » 68Bia Gatren » 67Bertone Tiziana » 61

Eletti i primi quindici. 0

Oltre al criterio elettivo, il C.D. può nominarne altri 5 per chiamata, esclusiva-mente sulla base di meriti o di utilità per l’Associazione.

ELEZIONI DEL NUOVOCONSIGLIO DIRETTIVOPER IL TRIENNIO 2004-2007

4 Elezioni del nuovo Consiglio Direttivo

PROBIVIRI (eletti i primi due)

Clara Negri voti 113Livaldi Lianella » 72Rigoni Bernardi » 52Maria Calì » 50Giuseppe Palazzolo » 45Armando Profita » 34

* * *

ELEZIONI del 4 luglio 2004 per il triennio 2004-2007Sono stati confermati:Presidente: Dante Valente (anche come Direttore delle Riviste)Segretario: Claudio CannistràTesoriere: Armando BilliVicepresidente: Stefano VanniCome secondo Vicepresidente è stato nominato Arturo ZorzanCome rappresentante internazionale nella FAES è stato nominato ClaudioCannistràCome terzo probiviro: Franca Rigoni Bernardi.

COOPTAZIONI:A norma di Statuto il Consiglio ha inoltre nominato per chiamata (“cooptazio-ne”), sulla base di giustificate necessità associative, indipendentemente dalcriterio plebiscitario:– La dott.ssa Maria Grazia La Rosa, romana, che su delega di S.Vanni ha

presenziato regolarmente e affidabilmente a tutte le numerose riunionipresso il COLAP (promotore dei nuovi Albi professionali). Si è ritenuta in-dispensabile la sua partecipazione al lavori del Consiglio per una adeguatatrasmissione fra CIDA e COLAP delle rispettive problematiche.

* * *

DELEGAZIONINuovo Delegato per il Piemonte (in seguito alla rinuncia di M. Grazia Grana-glia, alla quale va l’affettuosa riconoscenza del CIDA dopo 10 anni di operosaattività) è Rocco Pinneri.Tutti gli altri Delegati attuali sono stati confermati.Con le aggiunte di: – Geneviève Jama Giammarino per Varese,– Maria Luisa Dell’Orto per le provincie di Como e Lecco.

5Argomento

L.A. 135-100

Questo termine, citato nel 1700 da Horace Walpole, sta diventando semprepiù diffuso. Deriva da una favola persiana - in cui un vecchio saggio da pochidettagli – un Poirot ante litteram – ricostruiva la costituzione fisica o il compor-tamento di soggetti sconosciuti. Esempio: dall’erba brucata solo sul lato sini-stro della strada capiva che l’asino era guercio a destra. La vicenda era am-bientata a Sarandip (nome persiano dell’attuale isola di Ceylon) e il termineservì in origine a definire una particolare capacità intuitiva.

Ma ora ha acquistato vari significati, fra cui fare una importante scopertacasualmente, cercando qualcos’altro: classico è l’esempio di Cristoforo Co-lombo che cercava la via delle Indie. Così fu per la mela di Newton; anche perFleming che scoprì la penicillina per caso, quando su una piastra di cultura“andata a male” perchè invasa dalle muffe – anzichè buttarla via come era laregola – noto’ che in vicinanza di essa i batteri non si riproducevano; e intuì ilpotere antibatterico del Penicillium notatum. Giustamente sosteneva Pasteurche la sorte favorisce solo le menti preparate, ossia il genio si chiede i perchèdove gli altri non lo fanno, o si sofferma dove gli altri sorvolano.

Con una angolatura semantica, Umberto Eco segnala l’importanza deglierrori e dei malintesi nell’esplorazione di differenti universi culturali, in cui ilviaggio diventa più importante della destinazione.

Quindi è un termine che significa tante cose, sia la capacità di cercareuna cosa e di trovarne un’altra oppure la facoltà dello sguardo di captare unindizio così come l’abilità di cogliere al volo un’idea accidentale.

In linguaggio astrologico: una sinergia mercurio-nettuniana, un felice con-nubio fra intuizione e intelligenza, il coraggio del cuore di seguire un’intuizione!

Anche nel sottovalutare le “stranezze” dei nostri conoscenti o più spessodegli amici ci priviamo di un segnale di allarme (la punta dell’iceberg) che po-trebbe evitarci le amare sorprese delle “esplosioni violente” del tutto “inatte-se”. Vale anche per l’Astrologia, quando sottovalutiamo un aspetto che invecea posteriori si rivela decisivo!

Potremmo usarlo perfino con i nostri detrattori affermando che con l’A-strologia si può arrivare a conclusioni corrette utilizzando un metodo – a dir lo-ro – sbagliato.

Ma potremmo usarlo parimenti con alcuni colleghi per segnalare che sipossa – applicando un metodo “corretto” – pervenire a conclusioni ... sbaglia-te!

Dante Valente

SERENDIPITY

6 Argomento

I dettagli sul Congresso internazionale CIDA-FAES che si terràa Milano il 6 e 7 novembre sono stati pubblicati sul numero pre-cedente a pag 12.Rammentiamo che oltre a numerosi Relatori italiani sarannopresenti Relatori spagnoli (D. Santos, M. Aladrèn, Pico Verdù),dalla Francia (Y .Lenoble, C. Gestas, M. Barbault, D. Labouré)dalla Svizzera (D. Koch), Germania (E. Van Slooten), Turchia(Kirkoglu).Inoltre potrete incontrare come ospiti numerose personalità del-l’Astrologia italiana,La quota di iscrizione fino al 10 agosto è di 65 Euro per i Sociin regola, 90 Euro per gli altri.Quota ridotta per Soci distanti (sud e isole): 45 Euro.Quota promozionale per neoiscritti: 85 Euro.Dopo il 10 agosto quota unica di 90 Euro.Non è prevista una quota giornaliera.Altri dettagli sono reperibili nel modulo accluso oppure nel sitowww.cida.net

7Argomento

8 Argomento

IMPORTANTE!

Molti Soci ancora lo ignorano:

ci scusiamo di doverlo ribadire…

All’arrivo della Rivista sul foglio che contiene il

vostro indirizzo è riportata la Vs. situazione

associativa.

Scadenza 135 significa che il vostro abbonamen-

to scade con questo numero,o eventualmente

con uno successivo.

In caso contrario compare la scritta:

Abbonamento scaduto.

Conservate questo foglio, perchè vale come attestato

d’iscrizione e vi permette di ottenere sconti dalle libre-

rie, e di verificare se è regolarmente pervenuta la Vostra

quota associativa in Segreteria, nonchè di garantire tutti i

vostri diritti di Socio a Congressi e conferenze.

Vale più di una tessera associativa in quanto è aggiornata

trimestralmente!

9Argomento

Consultate regolarmente il sito www.cida.net!

in particolare vi raccomandiamo

la voce “conferenze”

e la voce “ultimissime”.

Troverete tanti dati natali di personaggi alla ribalta (es. il

ciclista Cunego, Costantino Vitagliano, ecc.) nonchè le

notizie dell’ultima ora, e specialmente le modifiche del-

l’ultimo minuto di conferenze della vostra Delegazione

(utili per evitare amare sorprese).

E vi sentirete meglio accomunati alla vita Associativa.

NUOVA PASSWORD PER ACCEDERE

AL SITO:

SEDNA

in onore di questo “pianeta si - pianeta no”

perché almeno tra queste pagine lasci una traccia…

10 Argomento

L.A. 135-150

Premessa

La croce andina si compone di tre gradini, tre passi in un’ideale ascesa dal-l’immanenza alla trascendenza, dalla terra alla galassia. Cercherò qui di mo-strare come i tre gradini possano intendersi quali tre livelli di centralità in trediverse visioni del mondo: il primo gradino sarebbe un luogo sacro della no-stra terra, il secondo il Sole, centro del nostro sistema planetario, il terzo lastella polare, ideale centro della galassia, perché è intorno alla stella polareche tutte le stelle ruotano, o almeno sembrano ruotare.

La stella del Polo, il Sole e un Centro sacro sulla superficie terrestre. Treluoghi eminenti che si snodano come anelli dall’alto in basso, dal cielo alla ter-ra. Come appunto i tre gradini della croce andina; o i tre mondi della trilogiaIncas: ‘Ukju Pacha’, il mondo di sopra, simboleggiato dal Condor; ‘Kay Pacha’,il mondo di centro, simboleggiato dal Puma e infine ‘Janan Pacha’, il mondodi sotto, simboleggiato dal Serpente.

Parlerò quindi di tre diversi sistemi di coordinate stellari, a cui si sono ri-fatte diverse civiltà con le loro diverse visioni del mondo.

Le coordinate stellari

Pare che un astronomo cinese del II secolo dopo Cristo (Chang Heng) calco-lasse l’esistenza di 14.020 stelle; (parlando naturalmente delle stelle visibili adocchio nudo). Solo molte poche tra queste sono state catalogate e nominatedalle antiche civiltà. Un modo d’identificare e classificare le stelle è conside-rarne la costellazione d’appartenenza; un altro modo sta nell’indicarne le coor-dinate. A tal fine sono stati creati diversi sistemi di coordinate celesti, ciascunodei quali soddisfa una diversa esigenza pratica e/o filosofica. In particolare visono i seguenti sistemi di coordinate sferiche:1) coordinate equatoriali (Ascensione Retta e Declinazione);2) coordinate eclitticali (Longitudine e Latitudine eclitticali); 3) coordinate altazimutali (Azimut ed Altezza), che sono coordinate locali; 4) coordinate orarie (Angolo orario e Declinazione), che riportano il sistema

equatoriale nell’ambito locale;

Marco Gambassi

I VARI SISTEMI DI COORDINATESTELLARI NELLA STORIA

11Casa Prima

5) coordinate galattiche (Latitudine e Longitudine galattica).Qui prenderò in considerazione le prime tre in particolare, per le quali il

sinologo Joseph Needham1 svolge alcune considerazioni che riporto ed am-plio con miei argomenti.

J. Needham nota che ‘il sistema di coordinate equatoriali è sostanzial-mente cinese’, tanto che in Europa il passaggio a questo sistema avvenne so-lo al tempo di Tycho Brahe. Il sistema di coordinate eclitticali sarebbe invecegreco, o comunque trasmesso ai greci dalle civiltà del Medio Oriente, mentreun terzo sistema, basato sull’azimut e sull’altezza di una stella, sarebbepiuttosto caratteristico dell’astronomia araba.

Svolgo qui di seguito una breve analisi di questi sistemi.

IL SISTEMA CINESE E LE COORDINATE EQUATORIALI

Il sistema cinese era mirabile nella sua semplicità. Quattro meridiani equato-riali disegnavano quattro palazzi del cielo, che prendevano i loro nomi dallequattro stagioni. C’era poi un palazzo centrale, che comprendeva il cielo cir-cumpolare e naturalmente la stella polare la quale, essendo sempre fissa men-tre tutte le altre stelle giravano intorno, rappresentava, come lo stecco princi-pale di un famoso gioco cinese, l’imperatore. C’era poi un’ulteriore divisionedel cielo in 28 parti, a forma di spicchi d’arancio, delimitate da meridianiequatoriali, e ognuna era una stazione lunare, detta hsiu. Gli hsiu erano cata-logati a gruppi di 7 per ogni palazzo equatoriale. In ogni hsiu c’era una stellanota che lo determinava. Ad esempio Spica era la stella determinativa del pri-mo hsiu.

Per di più, visto che le stelle determinative degli hsiu erano a volte invisi-bili (perché vicine al Sole o perché sotto l’orizzonte del luogo), i cinesi aveva-no immaginato un orologio celeste con le stelle più luminose della zona cir-cumpolare (le stelle dell’Orsa Maggiore e Minore, della Lira, del Drago, ecc.),che sono sempre visibili2. Anche ognuna delle maggiori stelle circumpolaristava a designare uno hsiu. Osservando quelle stelle del Nord che culminava-no al meridiano, o vi transitavano inferiormente, i cinesi avevano precise infor-mazioni sulla situazione oraria e sull’ubicazione dei corpi celesti che in quelmomento non si vedevano perché giacenti sotto l’orizzonte.

Gli hsiu avevano ampiezze disuguali, forse perché la loro ascensione rettadipendeva dalle posizioni delle luminose stelle – orologio del Nord, perenne-mente visibili (nuvole a parte…).

I cinesi misuravano l’angolo orario di una stella a partire dal primo punto(cuspide) del suo hsiu, e quest’angolo era concettualmente l’equivalente dellanostra Ascensione Retta. E misuravano la distanza angolare di una stella dallaStella Polare (detta stella che sta in cima); questa distanza angolare non è chel’angolo complementare della nostra Declinazione.

L’eclittica svolgeva nell’astronomia cinese un ruolo secondario, almeno fi-no al I secolo dopo Cristo; e la precessione degli equinozi fu scoperta solo nelIV secolo da Yu Hsi. Si può pensare che lo scarso rilievo dato all’eclittica corri-

12 Casa Prima

sponda ad un carattere semplice e concreto dei cinesi, poco inclini a sofismi‘astrologici’ e più intesi a trovare un semplice modo di misurare il tempo; ecorrisponda d’altro canto alla loro organizzazione sociale. Tutto ruotava intor-no all’imperatore, come le stelle intorno al Polo, e gli stessi astronomi cinesierano diligenti dipendenti dello stato, che puntualmente prendevano nota dellenovità celesti, quali le ‘stelle ospiti’ (Nove e Supernove) e le ‘stelle scopa’ (co-mete). Ancor oggi le coordinate equatoriali sono quelle usate dalle Accademiestatali e dagli astronomi.

IL SISTEMA GRECO E LE COORDINATE ECLITTICALI

Il mondo greco invece, per quanto conoscesse la tirannide, scoprì la democra-zia, sviluppando un’idea libertaria della vita e del pensiero e il modello del filo-sofo o dell’astrologo come libero pensatore. Gli spazi celesti erano divisi in se-gni e/o costellazioni che seguivano la via del Sole (eclittica), obliqua e ‘tra-sgressiva’ rispetto alla sovranità iperborea della stella polare. E la civiltà dellaGrecia classica (e quella coeva dell’Italia del Sud) fu dunque solare, com’è na-turale per una civiltà mediterranea. Essa conosceva il sistema delle ‘polis’,città stato indipendenti anche se alleate o federate. E disconosceva un’autoritàimperiale e centralista, a differenza della Cina.

Associando le stelle e il ‘logos’ i greci definirono l’astrologia, scienza dellestelle (che per Dante fu una delle ‘scienze del quadrivio’). Ipparco di Niceascoprì la precessione degli equinozi, e quindi lo sfasamento tra segni e costel-lazioni e propose un elenco di un migliaio di stelle. In seguito Tolomeo nell’Al-magesto fornì le coordinate eclitticali di 1028 stelle. Tornare oggi a individua-re le stelle con le coordinate eclitticali, come è naturale fare nella nostra astro-logia, è dunque un po’ tornare alle radici greco – mediterranee, all’idea del li-bero pensiero e ad una scienza delle stelle ‘solare’ e quindi umanistica.

C’è l’esemplare aneddoto del greco Diogene, che, interrogato su quale do-no gradisse da parte del grande Alessandro, gli chiese di spostarsi dal suo So-le. Diogene avrebbe così svelato un’anima mediterranea e libertaria, nell’ante-porre la calorosa e vitale centralità del Sole, e con essa il diritto di natura, aquella di una figura statuale o imperiale (simboleggiata dalla stella polare).

Solo con la decadenza della civiltà greca che fece seguito alla guerra fra-tricida del Peloponneso, si affermò nell’area mediterranea il principio statualee imperiale, prima con lo stesso Alessandro il Macedone, poi con l’ascesa diRoma, che pure non rinnegò le radici della cultura greca.

IL SISTEMA ARABO E LE COORDINATE ALTAZIMUTALI

C’è poi un terzo sistema di coordinate sferiche: quello altazimutale (altezza eazimut) è un sistema di coordinate locali, che aveva ed ha lo svantaggio chela posizione delle stelle cambia da luogo a luogo (e da momento a momento).Ma questo svantaggio si tramutava in vantaggio per gli arabi, la cui visione delmondo prevedeva un centro radiante dello spazio, il luogo di un antico tempio

13Casa Prima

di Abramo: la Ka’ba, alla Mecca, dove è custodita la pietra nera. Era infatti im-portante individuare la direzione che congiungeva la Mecca ad un determinatoluogo, per sapere dove rivolgersi nelle preghiere quotidiane e dove incammi-narsi una volta nella vita. Questa direzione sacra era / è la “qibla”, che da unqualsiasi luogo conduce, seguendo un cerchio massimo sulla superficie terre-stre, al tempio della Ka’ba. La ricerca della qibla portò a valutare gli azimutdei punti di levata e tramonto di certe stelle in certi luoghi e diede così notevo-le impulso agli studi di trigonometria sferica e di astronomia.

I TRE CENTRI DI RIFERIMENTO

Riassumendo, ci sarebbero dunque, in relazione ai tra descritti sistemi di coor-dinate, tre centri di riferimento: 1) la stella polare, centro stellare ‘trascendente’, di cui si parla nel Giulio

Cesare di Shakespeare (atto III, Sc. I): “… se riuscissi a pregare per com-muovere, le preghiere potrebbero commuovermi; ma io sono fermo comela stella polare, che per immobilità e immutabilità non ha pari nel firma-mento. I cieli sono un quadro cosparso di innumerevoli faville, sono tuttefuoco, e ognuna splende; ma ve n’è solo una, fra tutte, ch’è fissa nel suoposto…” Secondo René Guénon (1886 - 1951), il simbolo della stella po-lare sarebbe la ‘swastika’ indiana.

2) il Sole, che col suo movimento annuale percorre l’eclittica e lo zodiaco.Dalla centralità del Sole promana una visione umanista e naturalista. Sul-la luce zodiacale si fonda il mito greco. Se alla stella polare è stata acco-stata la swastika indiana, uno dei simboli del Sole è la triscele, figura cherappresenta tre gambe che si dipartono da un centro, e che è stata postaa significare anche la Trinacria, la mediterranea, solare Sicilia.

3) Un centro ‘immanente’ sulla superficie terrestre, ovvero un luogo sacrodi riferimento, che per dirla con Mircea Eliade ‘fonda ontologicamente ilMondo’3; sia Cuzco, la Mecca o Gerusalemme. Cuzco (Centro o Ombelicodel Mondo), capitale dell’impero degli Incas, era concepita come un Soleradiante dal quale si dipartivano immaginari raggi. La Mecca e Gerusa-lemme sono i centri di due religioni abramitiche e delle rispettive civiltà.René Guénon argomenta che anche nel cristianesimo medievale c’era l’i-stituzione di un Centro del Mondo: i Templari, definiti come ‘custodi dellaTerra santa’, “avevano un duplice carattere, a un tempo militare e religio-so; e così doveva essere se erano, come abbiamo buone ragioni di pensa-re, fra i ‘custodi’ del Centro supremo, ove l’autorità spirituale e il poteretemporale sono riuniti nel loro principio comune…”. Ancora Guénon: “sipuò comprendere come… la distruzione dell’ordine del Tempio abbiacomportato per l’Occidente la rottura delle relazioni regolari con il ‘Centrodel Mondo’; ed è proprio al secolo XIV che bisogna far risalire la deviazio-ne che doveva inevitabilmente risultare da questa rottura, e che è andatagradualmente accentuandosi fino alla nostra epoca”. L’importanza di uncentro ‘radiante’ si evince anche dal fatto che a questo centro si può tor-

14 Casa Prima

nare, quasi per attingere ad una propria sorgente di civiltà, o per riunirsidopo che si è stati dispersi. Singolare a questo proposito il dialogo diDante con Farinata degli Uberti nel Canto X dell’Inferno. Il ghibellino Fari-nata ricorda la sua lotta contro la parte avversa, cui apparteneva la stessafamiglia di Dante: “poi disse: “Fieramente furo avversi

a me e a miei primi e a mia parte,sì che per due fiate li dispersi.”

“S’ei fur cacciati, ei tornar d’ogni parte.”rispuosi lui “l’una e l’altra fiata;ma i vostri non appreser ben quell’arte.”

Insomma il poeta ricorda crudamente al rivale come la propria parte, adifferenza dell’altra, abbia saputo ritrovare la via del proprio centro, della pro-pria città e civiltà, ritrovandovi l’unità e la forza.

LE VISIONI DEL CIELO: SCIENZA, POLITICA E ATTUALITÀ

L’alternativa tra una visione solare dello spazio eclittico ed una visione ordina-ta e statuale dello spazio equatoriale si riproduce nella scienza: la prima è unavisione umanistica e astrologica, la seconda scientifica o astronomica, se èconsentita un’estrema semplificazione.

La stessa alternativa si riproduce nella storia politica e, risalendo all’at-tualità, riecheggia persino nella vita politica attuale, o almeno nella scelta deisuoi simboli. Anche nella vita politica italiana si possono ricavare curiosi pa-rallelismi, parlando dei contrapposti schieramenti detti ‘Polo’ e Ulivo’. Il primorivela già nel nome la discendenza da una weltanschauung cinese o comun-que nordica, che contempla la centralità della stella polare. La cultura politicadel ‘polo’ è ‘presidenzialista’ e s’ispira ad una figura predominante di capo po-litico. Tutti o quasi i suoi personaggi più emergenti e dirigenti appartengono alNord Italia e fanno riferimento alla cultura del pragmatismo e dell’efficienza.

Il simbolo dell’Ulivo evoca invece una visione del mondo solare, greca osud - italica. L’ulivo è l’albero mediterraneo per eccellenza, sacro ad Atena ealla sua città, la più significativa del mondo greco. Come la Grecia classicanon ammetteva un’autorità imperiale, così l’Ulivo non solo è formato da unavariegata e pittoresca pluralità di soggetti politici (cosa che vale anche per ilPolo) ma prova una certa difficoltà a definire un ‘capo’, un’autorità al di sopradelle parti, che nei fatti viene rimessa in discussione non appena sia costituita.Anziché presidenzialista, la cultura politica dell’Ulivo è ispirata ai principi didemocrazia delle ‘polis’ della Grecia o dell’Italia del Sud (e poi dell’Italia preri-nascimentale). Valga ad esempio la fulminante definizione che diede l’avvoca-to Agnelli di Ciriaco De Mita, oggi schierato con l’Ulivo: ‘un filosofo della Ma-gna Grecia’.

Il discorso si potrebbe allargare alla politica mondiale dove una filosofiapolitica neo-imperiale degli USA (accentuata dal cesarista George W. Bush,appoggiata dal nostrano ‘Polo’ e criticata dall’Ulivo) si contrappone ad un’altra

15Casa Prima

di diverso segno, multilaterale e federalista, che ha trovato nel centro dell’Eu-ropa, ad esempio in Francia, Germania, Belgio, ecc., e nei fautori della legitti-mità dell’ONU, dei convinti alfieri. Un posto a parte in questa disputa merita lavisione del mondo araba. Si può capire, già nel considerare l’antica scelta delsistema di coordinate, come l’identità araba sfugga tanto ai paradigmi definitidal mondo greco - romano, quanto a quelli definiti dal mondo cinese e poidall’Occidente. E forse trova punti di contatto con quella ebraica, sia per lacomune ascendenza dal padre Abramo, sia per l’importanza data ad un puntocentrale di riferimento spaziotemporale, sia La Mecca o Gerusalemme.

Se nell’attualità si ripresenta con forza il tema dell’identità araba (e più ingenerale semita), per la presenza di numerosi immigrati nelle società occiden-tali, e per i rapporti con le nazioni arabe e più in generale islamiche, è ancheperché si tratta di un’identità irriducibile agli attuali schemi occidentali. La suaforza sta anche nel proporre una cultura propria e una propria visione delmondo, e quindi del cielo e delle stelle (molte delle quali peraltro conservanoancora i nomi arabi), come ho cercato qui di dimostrare...

Per concludere, un nuovo ordine mondiale non potrà non tener conto del-la pluralità culturale esistente. A diverse visioni del cielo e delle stelle corri-spondono diverse visioni della terra e della polis. Ogni singolarità culturale (ea quelle che ho citato se ne potrebbero aggiungere diverse altre) è una ric-chezza e un patrimonio dell’umanità intera e come tale va tutelata, anche negliorganismi internazionali come l’ONU. Non si tratta solo di un equilibrio di forzestrategiche e militari, ma anche (e di più) di un equilibrio armonico di culture,di credenze e di idee, in cui ogni visione del mondo deve pur avere la sua di-gnità, ed essere considerata come il gradino di una moderna ‘croce andina’,intesa anche come scala ideale tra terra e cielo.

BIBLIOGRAFIA

■ JOSEPH NEEDHAM, Scienza e civiltà in Cina - l’astronomia, G. Einaudi, Torino1986

■ RENÉ GUÉNON, Simboli della Scienza sacra, Adelphi, Milano 1975■ MIRCEA ELIADE, Il sacro e il profano, Bollati Boringhieri, Torino 1967

Dell’autore dell’articolo si ricordano i seguenti testi, ottenibili attraversol’Editore Capone o attraverso lo stesso autore:■ MARCO GAMBASSI, Fondamenti astronomici dell’oroscopo, Ed. Capone, Torino

2000■ MARCO GAMBASSI, Conoscere le stelle, Ed. Capone, Torino 2003

NOTE1 Cfr. JOSEPH NEEDHAM, Scienza e civiltà in Cina, G. Einaudi, Torino 19862 Joseph Neeedham riferisce che anche le sentinelle dell’assedio di Troia osservava-

no i movimenti delle stelle intorno al Polo per determinare gli orari di guardia.3 «La manifestazione del sacro fonda ontologicamente il Mondo. Nella distesa omoge-

nea e infinita, senza punti di riferimento né possibilità alcuna di orientamento, la ierofania ri-vela un “punto fisso” assoluto, un “Centro”». “La scoperta o proiezione di un punto fisso – il“Centro” – equivale alla Creazione del Mondo;” da Il sacro e il profano di Mircea Eliade, Ed.

16 Casa Prima

APPENDICE - COORDINATE DELLE STELLE

QUADRO 1 - COORDINATE EQUATORIALI

L’Ascensione Retta si misura (in gradi e minuti, oppure in ore e mi-nuti) sull’Equatore Celeste, a partire dal punto d’Ariete, altresì origi-ne dei segni zodiacali, e va da 0° a 360°. La Declinazione misura l’altezza angolare sull’Equatore Celeste e vada 0° (Equatore celeste) a ± 90° (Polo Nord o Polo Sud).(I cinesi misuravano la distanza angolare di una stella dal Polo, cioèl’angolo complementare dell’attuale Declinazione).

LE COORDINATE EQUATORIALI CELESTI:L’ASCENSIONE RETTA A E LA DECLINAZIONE D:

17Casa Prima

QUADRO 2 - COORDINATE ECLITTICALI

La Longitudine eclitticale di una stella si misura sul circolo dell’eclit-tica a partire dal punto d’Ariete, e va da 0° a 360°. La Latitudine celeste di una stella è la misura della sua altezza ango-lare Nord (+) o Sud (-) rispetto al piano eclittico.

COORDINATE ECLITTICALI:LONGITUDINE L E LATITUDINE B

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QUADRO 3 - COORDINATE ALTAZIMUTALI

Sono coordinate ‘locali’ e si misurano per un dato luogo della super-ficie terrestre e per una data ora. Il cerchio di riferimento è l’orizzontedel luogo. L’azimut è l’angolo tra la proiezione della stella sul piano orizzontalee la direzione Nord. L’altezza è l’angolo sul piano dell’orizzonte e va da 0° a 90°. Lo zenitè situato ad un altezza di + 90°.

COORDINATE ALTAZIMUTALI:AZIMUT A - ALTEZZA h

19Casa PrimaArgomento

L.A. 135-178

Il transito di Saturno sui Punti Cardinali marca dei cicli minori rispetto al ciclodi 29 anni del pianeta; questi sono legati all’ineluttabilità del Tempo che “pas-sando” segna sempre una diversa qualità di se stesso e questo “non fermarsi”diventa anche la molla di partenza per il viaggio dell’eroe.

Sappiamo tutti come Saturno rappresenti la nostra “limitazione” per eccellen-za; indica il tipo di regole che abbiamo introiettato, i confini che ci sono statiimposti dall’educazione familiare e dalla cultura in cui siamo nati e cresciuti.Con i suoi transiti Saturno sembra richiamarci periodicamente all’ordine ancheperché nel tempo questo ordine cambia. L’uomo infatti man mano che crescedi età avverte la necessità di saggiare i suoi limiti e oltrepassarli, si tratti di li-miti personali o sociali; questi ultimi poi mutano con l’evolversi dei tempi el’uomo in questione si trova a misurarsi con una morale diversa, con leggiesteriori e interiori diverse. I limiti quindi non sono inamovibili ma si spostanoe il famoso viaggio dell’eroe si riferisce anche a questa ricerca di spazi mag-giori, di possibilità precedentemente negate non solo dalla società ma ancorprima dall’individuo stesso.

La conquista di nuove possibilità sappiamo comunque che richiede sem-pre molto coraggio, quel coraggio che l’uomo manifesta fin dall’inizio dellasua esistenza perché la nascita stessa, se ci pensiamo bene, rappresenta ungrosso atto di coraggio giacché in quel momento egli affronta un ignoto nonmeno sconosciuto della morte. E’ la prima sfida della vita e a questa ne segui-ranno molte altre che segneranno via - via il percorso: il nostro percorso. Que-sto sappiamo che non sarà lineare ma a spirale e ogni sua voluta rappresen-terà una fase della nostra esistenza, una tappa del nostro “viaggio” che dovràperò sempre passare al vaglio di Saturno. Infatti come una volta il pianeta rap-presentava il confine del sistema solare e oggi, che questo confine si è note-volmente ampliato, il pianeta rappresenta il limite di ciò che possiamo vederea occhio nudo – a livello psicologico Saturno resta, nonostante i nostri aggiu-stamenti e cambiamenti, il limite tra ciò che è comunemente accettato e ciòche non lo è.

Ma Saturno non è solo colui che sorveglia il nostro viaggio ridefinendoneogni volta i confini, ma è anche colui che ci dà un motivo per partire. Il viaggio

Maria Teresa Mazzoni

SATURNO E IL VIAGGIO DELL’EROE:IL CICLO DELL’EROE E I SUOI SOTTOCICLI

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eroico infatti ha bisogno di una spinta, di una motivazione che lo faccia scatta-re e Saturno è questo impulso iniziale in quanto guardiano dei nostri limiti equindi responsabile delle nostre frustrazioni e repressioni. La sua posizione nelnostro tema natale e gli aspetti che riceve indicano cosa egli ci chiederà du-rante tutta la vita mentre i suoi transiti, mettendo in movimento tutto il nostro“sommerso”, fanno riaffiorare quel tipo di esperienze che abbiamo cercato didimenticare o quelle che avremmo voluto fare e abbiamo invece represso. Es-so, muovendosi nell’oroscopo, segna il tempo in cui tutto viene nuovamente agalla costringendoci a fare un bilancio della nostra vita, una specie di rendi-conto opprimente perché ci costringe a guardare in faccia i nostri fallimenti, lecatene che ci vincolano, le responsabilità che ci ancorano, le paure che cibloccano: tutte cose riconducibili alla posizione natale del pianeta ma allequali, col tempo, non si può più sfuggire. Affrontare questi “fantasmi interiori”diventa allora la spinta che ci vuole per iniziare o per proseguire quel viaggioeroico la cui meta è la realizzazione dell’obbiettivo solare.

Duplicità

Saturno risveglia tutte le nostre ansie e frustrazioni ma in lui esiste una stranaduplicità, quella esemplificata anche dal suo mito: egli ha prima liberato sestesso e i suoi fratelli dallo strapotere del padre ma più tardi ha inghiottito isuoi stessi figli per difendersi dalla possibilità che essi prendessero il suo po-sto; inoltre li ha prima inghiottiti e poi, costretto da Giove li ha vomitati facen-doli quasi nascere una seconda volta. Sulla base di questo duplice ruolo Sa-turno, dopo averci fatto scontrare con una serie di ostacoli interiori ed esterio-ri, ci prospetta anche la via di uscita indicandoci una strada che segnerà divolta in volta la fine di un percorso precedente e l’inizio di un nuovo periodo.

Ma dove comincia la spinta di Saturno? Dalla nascita e perciò dall’Asc?Forse, ma non è detto. L’Asc in generale rappresenta una parte importantedell’attrezzatura di cui siamo stati dotati per il nostro viaggio umano. E’ la ma-schera che indossiamo nel teatro della vita e questa può esserci molto utile inpiù occasioni ma è la posizione di Saturno che ci dice “perché” iniziamo que-sto viaggio, da cosa vogliamo fuggire, o da quali motivazioni profonde siamospinti ad evadere cercando di allargare i nostri confini e allentando quelle pre-se che minacciano di soffocarci. Solo confrontandoci con i limiti che lui ci po-ne, superando gli ostacoli che ci mette davanti, potremo acquisire il grado diconsapevolezza necessario per realizzare l’obbiettivo solare.

Il punto di partenza

Il ciclo di Saturno con la sua durata di 29 anni circa – una durata lunga manon così lunga da arrivare oltre la vita o completarsi in un’età decisamentetarda (almeno per ciò che riguarda due cicli e mezzo) – ha tutto un suo signifi-cato simbolico/psicologico che viene espresso attraverso il transito del pianetasulle varie Case e sui vari quadranti. In teoria, poiché Saturno è signore del

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Capricorno ossia del decimo segno, il suo percorso dovrebbe iniziare dalla Xcasa, ma in realtà per ciascuno di noi questo percorso ha un inizio diverso euna motivazione che viene indicata proprio dalla Casa di partenza. E’ da lì chesi comincia: la Casa e il segno natale in cui Saturno si trova sono la nostraspina nel fianco, il tallone di Achille; chiamiamolo come vogliamo ma la par-tenza è quella e le cause nelle fasi successive saranno spesso riconducibili aquella prima motivazione. Ma la Casa si trova in un preciso quadrante e que-sto dà una tematica particolare al nostro “inizio”.

Gli assi dell’oroscopo infatti, essendo determinati dalla precisa ora di na-scita nel preciso luogo in cui si è nati e dividendo la carta in quadranti, costi-tuiscono un punto di riferimento assolutamente personale rispetto sia alla po-sizione dei pianeti nel sistema solare che rispetto ai modelli di comportamentoda essi indicati. I quattro angoli allora diventano il punto di incontro tra la no-stra vita vissuta e quella che potremmo definire “ la situazione del sistema so-lare”. All’interno di ciascun quadrante ci sono tre Case che ogni volta rappre-sentano non solo i vari settori dell’esperienza umana ma, come sappiamo, an-che precise fasi di sviluppo – cosicché i Punti Cardinali segnano il passaggioda una fase di vita ad un’altra. I transiti di Saturno su questi punti sembranoallora quasi marcare dei cicli minori rispetto al ciclo maggiore del pianetastesso.

Saturno come Crono...

Saturno è Cronos ossia il dio del tempo che passa; il suo mito segna per bendue volte il passaggio da un’era ad un’altra. Esso pone fine infatti alla creazio-ne indifferenziata e caotica di suo padre Urano dando così luogo ad un ordinediverso e inizio alla mitica Età dell’Oro; anche quest’epoca però si deterioreràe la sua fine sarà la fine del regno di Saturno che verrà esiliato lasciando spa-zio ad una nuova epoca, quella in cui il regno del mondo non sarà più nellemani di uno solo ma sarà diviso tra Zeus che regnerà sulla terra e sugli uomi-ni, Poseidone che regnerà nel mare e Plutone che regnerà negli inferi.

Questo concetto del tempo che passa e dell’inevitabile procedere versouna fase successiva, è strettamente legato alla simbologia di Saturno; esso,sempre nella sua duplicità, da un lato costituisce la struttura di una certa fase,di un certo periodo; dall’altra – attraverso le dinamiche che mette in moto –prepara l’ineluttabilità del cambiamento. Questa ineluttabilità fa parte di untempo che con il suo “passare” segna la diversa qualità di se stesso. Il cam-biamento diventa allora non l’imprevedibilità di Urano ma qualcosa di moltopiù definito, quasi potremmo dire “prevedibile” perché Saturno è sempre“struttura” e sotto il suo transito anche quelli che chiamiamo cambiamenti so-no in realtà logiche conseguenze, sviluppi consequenziali; allo stesso modoperò come rappresentante delle nostre abitudini finisce con “inghiottire” e as-similare ogni nuova modalità tenendo fede alla sua simbologia di “durata” oaddirittura di “eternità”.

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...cratore

A livello psicologico Saturno ogni 7 anni e mezzo marca un passaggio che haun preciso corrispettivo nella vita esterna: a 7 anni il bimbo si rende conto del-l’impegno scolastico (a 6 può affrontarlo come una novità ma a 7 capisce dicosa esattamente si tratta); a 14/15 anni abbiamo l’adolescenza; a 21/22 ini-ziano i primi problemi legati alle scelte personali (lavoro, studio universitario,matrimonio); a 28/29 ci si pone di fronte alla vita con la consapevolezza di chiha già fatto alcune scelte, si è reso conto dei loro limiti e vorrebbe allargarli at-traverso altre esperienze. Possiamo continuare così non solo fino ai 60 anni(fine del 2° ciclo di Saturno) ma parecchio oltre; oggi che la vita si è allunga-ta, il 3° ciclo di Saturno è in gran parte molto vivibile anche se richiede unospostamento di ottica e di valori non indifferente.

Queste fasi di vita una volta, nelle antiche società, erano accompagnate oguidate dai cosiddetti “riti di passaggio” quelli che, secondo Jung, aiutavano ibambini a diventare adulti e ad entrare perciò nella società degli uomini e del-le donne; oppure quelli che aiutavano ad accettare la vecchiaia. Alcune ceri-monie religiose di oggi sono nate con questo scopo (la circoncisione e la cre-sima, per es.) ma nel mondo attuale queste cerimonie hanno completamenteperso il loro significato psicologico che era quello di offrire un punto di riferi-mento, un modello ad un nuovo stadio di età o di vita. Secondo alcuni peròsono rimasti dei “riti interiori” e possiamo pensare che questi siano associabiliai transiti di Saturno sugli angoli; transiti che in teoria potrebbero proprio veri-ficarsi ogni 7 anni e mezzo, periodo che abbraccia il passaggio su circa tre Ca-se e che segna in qualche modo la fine di una fase e l’inizio di un’altra. Del pe-riodo che sta finendo si possono avvertire i limiti che ci hanno costretti ma acui spesso ci siamo anche abituati, motivo per cui spesso ci troviamo ad ap-prezzare cose che ci erano sembrate scomode e a noi estranee, ma iltempo/Saturno incalza e noi veniamo letteralmente spinti verso nuove situa-zioni; queste possono anche spaventarci e ci sembra di non averle assoluta-mente volute ma a pensarci bene esse sono la continuazione del passato an-che se presentano una modalità diversa perché il tempo che stiamo vivendo èdiverso. Saturno infatti, passando da un segno zodiacale all’altro e formandovari aspetti con altri pianeti, segna una qualità del tempo che è differente daquella precedente accentuando elementi che prima erano stati trascurati e sfu-mandone altri che invece avevano risalto. Sotto il transito di Saturno noi sare-mo portati a difendere lo “status quo”, ma con la nuova situazione i limiti chelui stesso ci aveva imposto franano e noi siamo costretti a veder morire lo sta-to delle cose proprio come lui vide morire il suo regno. Il transito di Saturno daun punto cardinale all’altro segna sempre la fine di una modalità personale, fa-miliare, di lavoro; una crisi più o meno forte a cui segue una “perdita” e l’af-facciarsi alla mente di altre possibilità finché emerge una nuova situazione; se-gue la strutturazione di questa e la coscienza di altri limiti; si svilupperà ancorauna volta la nostra ricerca di adattamento da una parte e di ampliamento dal-l’altra fino ad arrivare nuovamente a quel momento in cui si presenterà ineso-

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rabile la fase successiva. Questa in qualche modo potrebbe essere stata pro-vocata da noi stessi, ma in quel momento ci spaventa al punto che vorremmotornare indietro. Ma indietro non si torna e il passaggio si compie.

Il passaggio dai Punti Cardinali

Proviamo allora a seguire il transito di Saturno sui Punti Cardinali; ciascunodovrebbe partire dal Punto Cardinale che precede la posizione di Saturno nelsuo tema natale per capire meglio in quale fase del suo “tempo personale” ènato e quale sarà quindi il motivo base della sua vita, intendendo con questociò che ci “spinge” e ci “costringe” e quale sarà il condizionamento che si por-terà dietro e con cui dovrà fare sempre i conti. In generale si dovrà tenere pre-sente che un Saturno sotto l’orizzonte è più interessato ai suoi limiti interioricosicché questi saranno sempre messi alla prova

durante il transito del pianeta. Un Saturno natale sopra l’orizzonte inveceè spinto a interagire con una realtà esterna i cui confini vengono periodica-mente rimessi in discussione.

Gli Assi dell’orizzonte e del meridiano sono le coordinate del nostro oro-scopo che possono acquisire un diverso significato se consideriamo il sorgeree tramontare degli astri che, seguendo le Case, avviene in senso orario oppureseguiamo il senso antiorario legato alla successione dei segni zodiacali e delleCase stesse. Noi in questa sede considereremo il movimento antiorario chesimboleggia tutto un processo di sviluppo non solo dell’individualità ma diogni impresa umana.

Il transito di Saturno che faremo partire dall’Asc (ma che ovviamente alivello di ciclo saturnino potrebbe aver già fatto un certo percorso) sarà allorainteso come momento di un ciclo o di un’esperienza e quindi come “inizio” diqualcosa che al pari di un individuo deve crescere e svilupparsi attraverso lacura e l’accudimento fino ad arrivare sul Ds ad una fase di confronto col mon-do esterno e con la società. Qui il primo impatto con le circostanze esterne ri-chiederà cambiamenti e aggiustamenti volti ad acquisire una capacità di rea-lizzazione (MC) che è il culmine dell’esperienza. E’ in questo momento di mas-simo espletamento delle potenzialità che si percepisce come l’obbiettivo, alungo perseguito, possa cambiare; inizia così una fase calante in cui si verràmessi alla prova attraverso la socialità dell’11a C e nel contempo si affronteràla necessità di una rielaborazione di tutta l’esperienza (12a C) al fine di comin-ciare un ciclo successivo.

Saturno quando transita sull’Asc entra nell’emisfero inferiore dell’orosco-po e inizia un viaggio nella parte più intima della personalità, quella che puòessere anche inconscia perché nel tempo immediatamente seguente una na-scita è ancora tutto molto vago. Così come un bambino che viene alla lucedeve ricevere le cure dei genitori e il calore della famiglia – una fase di vitanuova richiede una cura, un’educazione (si fa’ per dire), un tempo in cui ci siesercita secondo le regole che devono essere apprese, quelle regole che pon-

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gono sempre il problema tra ciò che si è (o che si vuole) e ciò che il mondo ri-chiede. Questa fase per l’uomo che si accinge al viaggio “eroico” è comunqueanche un periodo oscuro: siamo sotto l’orizzonte e deve lasciare una situazio-ne antecedente, una vecchia identità a cui si era abituato ma che non lo rap-presenta più. Orientarsi non è facile e i cambiamenti che si prospettano pos-sono suggerire più una sensazione di perdita che di “inizio”. E’ il momento incui abbandonando i vecchi ruoli si dovrebbe acquisire una maggiore autenti-cità; la fase che comincia può essere un passo di avvicinamento alla propriavera essenza, ma il modo di reagire dipende dalla posizione natale di Saturnoe il fatto che questo stia transitando nell’emisfero notturno non ne facilita lacomprensione. E’ un momento in cui la lotta tra il vecchio e il nuovo è intensaperché non ci si rende conto che le circostanze esterne sono sia la manifesta-zione di un tempo le cui caratteristiche sono cambiate, sia il riflesso di una si-tuazione interiore diversa. Quest’ultima non è ancora accettata perché rimettein discussione l’immagine che l’individuo aveva di sé, lo spoglia di un ruolo acui era attaccato, lo esilia da un contesto ambientale, lavorativo, affettivo cherappresentava non solo un preciso punto di riferimento ma anche in un certosenso la propria sicurezza. Ci si sente oppressi ma poiché la 1a C è anchequella maggiormente legata alla nostra vitalità istintiva, dopo un periodo diansia e sensazione di prigionia, l’uomo reagisce cominciando a saggiare lanuova realtà. Il senso di perdita che si porta dietro spingerebbe verso il vec-chio modello ma contemporaneamente sta vivendo la scoperta di una nuovaveste di se stesso, un ruolo differente attraverso il quale l’Io esprime una diver-sa modalità di agire e affrontare la vita. Questa può rivelarsi molto utile allor-ché Saturno transitando sulla 2a C porta a galla nuove possibilità che però de-vono essere testate, coltivate, stabilizzate. La nuova situazione richiede tuttol’impegno necessario a rafforzare le sue fondamenta e diventa una prova di re-sistenza in quanto costringe a mettere in gioco tutte le risorse personali speri-mentando così altri valori e mettendo contemporaneamente alla prova il pro-prio valore. Il lato distruttivo di Saturno, quello che inghiotte e divora, può farsentire in modo eccessivo il senso di inadeguatezza spingendo il soggetto inuna posizione che viene avvertita come ristretta e limitata ma non si deve di-menticare che si è ancora in una fase di “costruzione”. Col passaggio di Satur-no in 3a C si cominceranno a vedere i primi risultati e ciò che si fa inizierà adacquistare un significato più chiaro. In questo periodo al nostro “eroe” sembradi vivere una fase di apprendistato perché è il momento in cui si imparanonuove regole, si fa esperienza e ci si adopera per migliorare le proprie capa-cità. Saturno costrittore può farlo sentire instabile e soprattutto incerto sullestrade da scegliere, sui possibili sviluppi futuri ma proprio in questo periodoegli può imparare a discernere tra le varie possibilità, a concentrarsi su un’a-rea specifica, a programmare, a scambiarsi opinioni con altri sull’esperienzache sta vivendo.

Questo primo sottociclo finisce nel momento in cui Saturno transita sulFC; passa in un altro quadrante e inizia un nuovo periodo la cui prima manife-stazione può essere un ritorno al passato, probabilmente necessario, se non

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altro a livello psicologico, per creare una continuità tra ciò che il nostro eroeera e ciò che sta diventando.

La 4a C a livello archetipo rappresenta sia la famiglia, origine della nostravita, che la vecchiaia, fine della vita stessa; gli estremi si toccano e in questafase può essere necessario riconfrontarsi con le proprie radici per poter proce-dere con più chiarezza e una diversa consapevolezza verso il futuro. In questapresa di contatto i vecchi problemi, quelli legati all’infanzia, alla famiglia, adun lontano passato, possono tornare a galla e proiettare la loro ombra sul mo-do di agire, sulle iniziative di colui che cerca faticosamente di svincolarsi daicondizionamenti del passato per potersi avventurare su una strada più autenti-camente propria.

Con la 4a C siamo nella zona più bassa dell’oroscopo, lì dove regna ilbuio della notte e dell’inconscio; è la parte maggiormente legata a ciò che èstato ed ora è sepolto dentro di noi; in questo periodo si può essere invasi dairicordi, dai rimpianti ma si possono intravedere anche nuove soluzioni. E’ co-munque un tempo in cui il nostro “eroe” da un lato ha bisogno di prendere ledistanze da quelle situazioni educativo/familiari che lo hanno sempre “costret-to”, dall’altro può trovarsi di fronte a problemi che credeva di essersi lasciatoalle spalle. Saturno lo invita a “tagliare”, a liberarsi per far spazio al futuro. Sein questo momento cede alla tentazione di “chiudersi” (in se stesso o nelleproprie sicurezze) c’è il serio pericolo di regredire, di essere fagocitato di nuo-vo in situazioni già vissute oppure sarà il pianeta stesso ad agire con i suoi si-stemi di “portatore della falce”. Il “taglio”, vero o figurato, apre la porta al“nuovo”, ad un futuro probabilmente già iniziato (anche se il nostro eroe nonse ne rende conto) e che lo coinvolge come individuo a sé stante e non piùcome membro di una famiglia. Esso può annunciarsi con soluzioni impensate,con avvicinamenti o allontanamenti oppure con l’integrazione di quelle parti dilui che erano imprigionate. Nella 4a C c’è la nostra origine, i caratteri ereditatie quindi la parte fertile che i nostri avi ci hanno trasmesso e che dà i suoi fruttinella 5aC.

La 5a è legata ai vari livelli di creatività e forse il più importante di questiè l’arte di vivere, la capacità di inventare la propria vita svincolandola daglieccessivi condizionamenti e forgiandola secondo le proprie intime aspirazioni.Tuttavia Saturno che passa in questo settore impone sempre i suoi limiti edesige la consapevolezza di tutte le responsabilità che l’uomo deve assumersi,anche di quelle a lungo termine. L’istinto più vitale dell’uomo, quello legato al-la sessualità e alla riproduzione, vive soprattutto nella 5a C ed è da qui chepuò iniziare o riprendere la ricerca della propria vera identità. Questa può pas-sare attraverso un amore che inizia o che finisce, attraverso un impegno relati-vo ad un figlio, ma anche attraverso la presa di coscienza della “non perfezio-ne” delle cose, dell’individuo stesso e delle situazioni che ha “creato”. Può farsiallora viva la tentazione di fuggire, di evadere per evitare un confronto chespaventa perché rimette in discussione proprio quell’autenticità individualeche l’uomo cercava. Ma è proprio la percezione di un possibile azzeramentodella propria individualità che spinge “l’eroe” a cercare di dar forma a qualco-

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sa che gli costerà fatica, che richiederà un lungo lavoro e i cui risultati potran-no emergere solo forse nella VIIC. Prima di allora però dovrà passare attraver-so la fase di riorganizzazione della 6aC, luogo in cui si verifica tutto quel pro-cesso di “digestione e assimilazione” corrispondente al segno della Vergine.

Qui egli deve imparare ad utilizzare scientemente le esperienze preceden-ti, le “risorse” di cui esse lo hanno fornito, le capacità che ha appreso ma poi-ché vorrebbe che tutto fosse finalizzato ad un immediato progresso, il vecchiolavoro può perdere di significato oppure può venire addirittura meno toglien-dogli l’apparente campo di applicazione. Saturno come al solito impone la fa-tica fisica e psichica, la perdita materiale o morale; può prosciugare le energiedebilitando il corpo, oppure infliggere lo scoraggiamento perché, stando anco-ra sotto l’orizzonte, ostacola la visione del possibile obbiettivo, lo scopo preci-so per il quale l’uomo si sta affaticando. Si manifesta così il lato castrante delpianeta, quello che tende sempre a ristabilire i limiti del progresso umano e in-dividuale attraverso perdite o regressioni. Con Saturno che transita in 6a tutta-via può essere davvero necessario fermarsi o fare qualche passo indietro per-ché qualcosa può essere stata trascurata o è stata abbandonata mentre anco-ra non era finito il suo ruolo; la 6a C rappresenta anche, come sappiamo, unafase di preparazione al seguente sottociclo: quello che a partire dal Ds arriveràfino al MC.

Saturno passando sul Ds entra in un settore che può risultare particolar-mente difficile. Questo punto è chiamato anche “tramonto” dell’oroscopo ri-spetto ad un As che è “l’alba”; contemporaneamente è anche il punto di emer-sione alla luce dell’emisfero superiore. Questa doppia simbologia (dovuta, co-me abbiamo già detto, alla diversa direzione tra il movimento degli astri nel lo-ro sorgere e tramontare e la sequenza dei segni zodiacali e delle Case) questadoppia simbologia, dicevamo, in questo luogo può acquistare il significato diuna scelta difficile, talvolta dolorosa; si realizza per la prima volta l’idea cheper progredire bisogna anche saper rinunciare. Nel 3° quadrante infatti siprende coscienza del fatto che per andare avanti” qualcosa deve morire”; èuno dei momenti più difficili perché l’Io, che comincia a vederci chiaro, siscontra con una realtà che non è più solo personale ma riguarda anche gli al-tri; si tratta di una realtà fatta di rapporti, incontri, legami e non è quella che sipensava in precedenza, quando in un certo senso si era ancora al buio dell’e-misfero inferiore. Ciò che è iniziato con il transito di Saturno all’As, è statoportato avanti fino a questo momento, seguendo spesso la spinta del proprioEgo, ma ora che tutto è in luce si vedono le cose in modo diverso, soprattuttociò che non va. Infatti ciò che fino a questo momento si è pensato che fosseuna propria realtà concreta, un’esperienza acquisita, una conoscenza integrata– a questo punto deve essere sottoposto al giudizio degli altri. Gli altri dovran-no apprezzare o criticare ciò che è stato fatto e l’individuo potrà rendersi contosia di ciò che ci si aspetta da lui, sia dei propri limiti. E’ un momento, comesappiamo, di incontro/scontro perché si viene messi alla prova e questa provariguarda le capacità personali e il comportamento, cosa si è concretizzato, lalibertà individuale, l’indipendenza. Se fino a questo momento si è pensato di

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poter essere sempre se stessi fino in fondo, oppure che la vita ci appartiene eciascuno se la gioca come vuole, o al contrario si è contato su qualcosa oqualcuno senza valutare il prezzo che sarebbe stato richiesto - è arrivata inqualche modo la resa dei conti. E’ un momento in cui si devono chiarire i rap-porti e le competenze, i limiti propri e i diritti altrui. E’ proprio ora che si puòcapire come sia necessario arretrare per fare spazio ad altri, come non si siaaffatto così autonomi e padroni della propria vita, delle proprie decisioni o alcontrario si prende coscienza della propria dipendenza. Con il transito di Sa-turno sulla VII C ci sarà qualche rinuncia da fare, e poiché si è nel settore incui è molto facile operare proiezioni, la rinuncia o le restrizioni assumono l’a-spetto di qualcuno con cui si è in stretto contatto: di vita, di lavoro, di affetto.E’ un momento di incontro con l’Ombra o con quella parte Maschile o Femmi-nile di sé che era rimasta nelle profondità dell’inconscio e che ora invece sem-bra ergersi di fronte al soggetto come “nemico”, “rivale”, “avversario”. Coluiche compie questo viaggio deve confrontarsi ora con chi ama e con chi dete-sta e scoprire perché ama e perché detesta. L’esperienza che ne deriva non èsolo la morte simbolica di alcune illusioni (su se stessi o su altre persone) maconsiste anche nell’imparare a distinguere tra ciò che è di propria competenzae di cui ci si deve assumere la responsabilità e ciò che bisogna rispettare; sipuò finalmente capire ciò che può costituire un aiuto e quindi su chi o su cosasi può contare. Si tratta di trovare un punto di incontro tra ciò che si “vuole” eciò che si “può”; di accettare le differenze e mediare tra opposte esigenze. L’“altro”, con un Saturno che passa in VII C, inizialmente è il nemico, l’ostaco-lo, colui che limita o addirittura imprigiona; poi però emergono i vari aspetti diquesto “altro” e, prendendo coscienza di ciò che conta davvero, di ciò che l’al-tro può dare e di ciò che può essergli dato - si può procedere verso la coscien-za di un’interdipendenza reciproca. Si acquisisce l’idea che “non si è soli” epoiché la VII C rappresenta simbolicamente l’unione degli opposti, con Satur-no che transita in questo settore si deve imparare ad incontrarsi e confrontarsisullo stesso livello. Solo da questo confronto diretto può nascere la consape-volezza della propria unicità, una consapevolezza che però non rifiuta l’unicitàaltrui.

Ma perché gli opposti possano unirsi devono trasformarsi e il transito diSaturno in 8a C porta con sé la trasformazione, il sacrificio, la morte del pas-sato e di ciò che ormai non serve più. Quella rinuncia che abbiamo presentitodurante il passaggio sulla VII, ossia la necessità di fare “spazio” ad altro, simaterializza in questo momento. Ora l’uomo/eroe incontra quasi fisicamentele paure represse, le situazioni non risolte, i problemi familiari ereditati; si ponedomande importanti a cui deve dare una risposta perché, se esse da un latosono la conseguenza delle recenti esperienze, dall’altro, con il loro arrivare allacoscienza, diventano la misura del proprio cambiamento e la spinta a staccar-si definitivamente da tutta una serie di valori che sono, a livello personale, or-mai superati.

Ma il “vuoto”, lo “spazio” lasciato libero dalla “morte” di alcune idee, dialcuni legami o situazioni in cui si è creduto o su cui si era basata la propria

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esistenza – deve essere riempito. Saturno, che è stato la molla della partenzaper l’uomo/eroe, può ora suggerire una visione più completa sul senso dellapropria ricerca. Saturno transitando ormai in 9a C, spinge a “cercare” versodirezioni precise; a dare una diversa struttura a quei valori di base su cui sifonderà la propria vita da adesso in poi; ad indirizzarsi verso principi che corri-spondano al concetto dell’esistenza che si ha attualmente, alle idee che sihanno sulla società e sull’impegno che ne consegue. Sono lentamente cam-biati alcuni principi di base, forse la stessa fede, o il senso di responsabilità so-ciale; cosicché può essere arrivato il momento di familiarizzarsi con le leggiche regolano la società o contattare altre modalità di pensiero, sviluppare me-glio la propria spiritualità o infine trasmettere, insegnare ciò che si è appreso.Si profilano nuovi obbiettivi e psicologicamente ci si prepara ad affrontare ilmondo (MC) sulla base di un diverso tipo di “conoscenza” o addirittura dicambiamento morale. Con Saturno è sempre presente il pericolo di diventareestremisti o di voler fare ancora delle verifiche; in tal caso le conseguenze sivedranno in futuro quando il pianeta, passando sull’ultimo quadrante, segneràuna fase di vita che, secondo da quale punto si è partiti, può essere l’ultimadel ciclo o la prima, ma comunque sia può segnare a livello personale unasvolta epocale.

Saturno, arrivando sul MC, passa infatti sul punto più alto dell’oroscopo,quello che a livello archetipo gli è più congeniale e che nel contempo rappre-senta il culmine di tutta l’esperienza vissuta. Tutta l’esperienza vissuta fino adora è stata una preparazione a questo momento, momento in cui il singolopuò concretizzare le sue capacità, manifestare le sue aspirazioni, realizzare leproprie ambizioni. Da qualunque parte dell’oroscopo si sia partiti, arrivandoSaturno in X C , l’uomo si trova di fronte ad una grande opportunità di cresci-ta: può capire con chiarezza cosa rappresenta per lui il ruolo sociale e quale ti-po di sfida la società stessa gli sta lanciando; nel contempo può affrontare ilmondo con suoi mezzi e le sue capacità dimostrando cosa è in grado di fare.E’ il momento di vivere in pieno il proprio ruolo, esprimendo attraverso questoil proprio stile di vita; tutto viene messo alla prova: chi si è e ciò che si è ap-preso. Le conoscenze acquisite negli anni passati devono confrontarsi con unarealtà concreta fatta di lavoro, relazioni sociali e professionali, occasioni che ilmondo attuale offre a chi le sa cogliere e sfruttare. E’ una fase che l’uomo puòvivere in modo diverso secondo le età: a 30 anni è pieno di energia ed è piùfacile per lui buttarsi nella mischia, assumersi impegni e responsabilità con cuipotrà dimostrare pubblicamente chi è; a 50 si può invece ritrovare attaccato avecchie situazioni, ad un ruolo con cui si era identificato al punto da non voler-sene staccare. Oltre tutto di fronte alle circostanze proposte dal passaggio diSaturno in X C, il timore di non essere in grado di superare gli ostacoli che siprofilano, il sentirsi inadeguato di fronte a certe responsabilità è sempre possi-bile e la necessità di dover provare ciò che è capace di fare si unisce alla veri-fica sul proprio senso del limite imposto dal transito del pianeta. Egli potrà co-sì scoprire di essere in grado di fare ciò che non pensava, di avere capacitàsconosciute, ma è anche probabile che possa aver paura del possibile falli-

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mento. I timori in questo senso sono spesso legati alle esperienze infantili;l’Asse IV/X è correlato alla famiglia, all’educazione e Saturno rappresenta an-che il Padre. Se il rapporto con questo si è basato sul timore e sulla severità digiudizio, se non ha infuso sicurezza, Saturno che passa in X C riattiva i dubbisulla stima di se stessi cosicché le situazioni che ora richiedono la dimostra-zione delle proprie nuove competenze ispirano lo stesso timore che si provavadi fronte alle aspettative paterne. Saturno, signore del Capricorno, riguardasempre anche il ruolo sociale e col suo passaggio al MC spinge verso una ve-rifica di questo, oppure ad una ristrutturazione secondo i parametri dell’epocache si sta vivendo.

Le nuove esperienze che si vivono in questo campo, gratificanti o fru-stranti che siano, mettono l’uomo in relazione anche con un’altra realtà: quelladei rapporti sociali. Questi non sono più i rapporti interpersonali della VII C oquelli circoscritti della 3a, ma sono spesso il frutto o la conseguenza del suostato sociale o del ruolo professionale che esercita. Saturno che transita in 11aC può far sentire tutto il logorio delle vecchie amicizie, tutto ciò che è stato or-mai consumato in questo campo e che quindi non suggerisce più niente o sucui comunque non si può più contare perché il tempo è passato e ha rivelatola natura di certi rapporti o ha dissolto le antiche affinità. Saturno tuttavia nonfa “Tabula Rasa” di tutto ; può dare al contrario una struttura solida ed eviden-te a quelle poche relazioni umane e sociali importanti, quelle che hanno resi-stito al tempo, ai cambiamenti che si sono verificati, alle vicende che si sonosusseguite e che hanno cementato il rapporto anziché eroderlo e consumarlo.A questo punto Saturno aiuta a mettere le basi di quelle relazioni la cui impor-tanza e finalità è diversa secondo le età della vita e il ruolo che in essa il no-stro eroe è andato assumendo. Può far allacciare rapporti importanti per laprofessione e la vita sociale; può facilitare l’inserimento in ambienti più affinialla personalità del soggetto e alla sua diversa visione dell’esistenza. Non di-mentichiamo che egli sta andando verso la fine di quel ciclo iniziato col transi-to di Saturno sull’As e che dopo il passaggio del pianeta sulla X C avrà proba-bilmente fatto nuove scelte e comunque avrà acquisito una nuova consapevo-lezza del suo ruolo nel mondo, di ciò che vuole perseguire e quindi anche deltipo di persone con cui vuole stare in contatto. Il pianeta passando in questosettore richiede la capacità di discernere tra le relazioni che sono solo “conve-nienti” e quelle che si basano su autentiche affinità. L’11a C, cosignificantedell’Acquario, è il luogo in cui si sviluppa la coscienza sociale, la necessità diimpegnarsi in prima persona per un futuro migliore, per una solidarietà umanache possa assicurare a tutti gli stessi diritti; con il transito di Saturno si potreb-be presentare l’occasione di aderire ad associazioni culturali, religiose, ideolo-giche con cui ci si sente in sintonia oppure le circostanze possono spingere aduna presa di posizione pubblica riguardo la difesa di alcuni valori collettivi.Sempre le circostanze potrebbero rendere chiaro ciò che non va nel propriocontesto sociale e far emergere un diverso senso di responsabilità riguardo aipropri doveri di cittadino. Per la prima volta l’individuo potrebbe avvertire laconnessione che c’è tra il singolo e la società a cui egli appartiene e questa

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nuova consapevolezza può chiarire il significato che ciascuno ha all’internodella propria comunità.

Con l’acquisizione interiore di questa diversa realtà, l’uomo/eroe si appre-sta a vivere il passaggio di Saturno in 12a C; sono passati circa 29 anni da uninizio che oggi può sembrare molto lontano e che tuttavia è stato la base sucui egli ha strutturato la propria vita e la propria personalità durante tutto que-sto trentennio.

La 12a C rappresenta una fase di scioglimento, di allontanamento dalvecchio senso di identità o da tutti quei ruoli che si sono esercitati negli ultimi30 anni. D’altro canto la 12aC rappresenta anche la necessità di trovare unsenso per la propria esistenza riconnettendo la propria individualità alla Vita.

Con questo passaggio di Saturno l’uomo può vivere un momento vera-mente difficile perché può sentirsi in colpa per ciò che non ha fatto, per ciòche non è riuscito ad essere; può sentirsi molto solo, non capito ma soprattut-to – poiché si sta avvicinando un certo tipo di “Fine” e la fine fa sempre paura– può vivere una grande incertezza, un forte senso di annullamento. L’ansiaper ciò che sarà ma non si sa, può essere avvertita fortemente; l’uomo senteche tutto deve essere rimesso in gioco, in discussione ed è quindi necessariotagliare tutte quelle situazioni che ormai si sono esaurite; la cosa non è sem-plice, anzi si ha veramente paura di farlo.

“Come finirà?” questa è la domanda che l’uomo si pone perché sa che“deve finire”, ma cosa, quando e come? Non ci sono risposte o meglio il sog-getto non riesce ancora a trovarle.

Naturalmente questo periodo può essere vissuto anche in maniera diver-sa; se esso è stato preceduto dalla presa di coscienza che alcune cose stavanoveramente perdendo il loro antico significato – allora il transito di Saturno coni suoi “tagli” può essere considerato anche un momento liberatorio, qualcosache fa soffrire ma nel contempo aiuta ad approdare ad un diverso futuro. Inquesta fase un certo isolamento potrebbe anche essere necessario proprioperché l’uomo posa ricollegarsi alla propria intimità, alla profondità di se stes-so in modo da prendere atto dei suoi limiti ma forse anche di una diversa sag-gezza: quella che si è conquistata durante tutto il tragitto precedente. Oggi eglisi conosce molto meglio di 29 anni fa’ e potrebbe aver acquisito un senso direlatività riguardo alle vicende della vita; oppure potrebbe aver afferrato quel-l’idea dell’ “eterno ritorno” che è strettamente connesso alla 12aC. Questo al-lora potrebbe fargli capire come quelle parti di lui poco piacevoli e di cui pen-sava di essersi disfatto, sono sempre lì perché in realtà gli servono ancora madeve riconnetterle alla propria personalità in maniera diversa e con una diver-sa coscienza del loro valore e del valore delle esperienze che proprio questeparti hanno provocato. Se però non si è raggiunto questo tipo di consapevo-lezza, Saturno, simbolo di rigidità e sclerotizzazione, fa sentire il senso dellamorte. Quelle motivazioni iniziali che hanno spinto l’uomo a “partire” per libe-rarsi dai vincoli e dalle sovrastrutture e trovare la sua autenticità, quei principiche hanno regolato il suo “andare avanti” – ora sembrano non aver più signifi-

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cato e l’uomo si domanda qual è stato fino a quel momento il senso della suavita. Si interroga sul valore delle sue scelte, ma ora sembra tutto molto oppri-mente e questa perdita di orientamento può provocare in lui la depressione ol’insorgere di qualche problema di salute .Con Saturno che transita in 12 èbuona norma fare silenzio dentro se stessi anche attraverso tecniche yoga o dimeditazione; oppure cercare di affrontare l’inevitabile crisi avvicinandosi allasofferenza degli altri; può aiutare a capire che non si è soli.

Questa è una difficile fase di transizione ma è importante che l’individuonon si lasci travolgere da queste sensazioni di “fine”; egli è vicino ad un altro“inizio” e dovrebbe attivare quelle capacità di autoanalisi che permettono diintegrare quelle parti di lui che credeva fossero esterne o staccate. A questopunto egli dovrebbe cercare di capire le sue contraddizioni, affrontare consa-pevolmente quei nodi interiori che non sono ancora risolti. E’ arrivato infine ilmomento di riconciliarsi con quelle parti di sé che aveva negate perché saran-no proprio loro a dargli le capacità necessarie alla nuova partenza.

BIBLIOGRAFIA:

■ BETTY LUNDSTED, Transits, Samuel Weiser, Inc.■ BIL TIERNEY, Twelve Faces of Saturn, Llewellyn Publications■ ERIN SULLIVAN, Saturn in Transit, Penguin Arkana■ HOWARD SASPORTAS, The Twelve Houses, Thorsons

Maria Teresa Mazzoni, diplomata alla Scuola Interpreti di Roma, ha lavorato permolti anni in una nota Galleria d’Arte romana occupandosi tra l’altro della pre-sentazione critica degli artisti in chiave astrologica. Si occupa di astrologia dal1979; è stata Consigliere Nazionale CIDA negli anni 95/98 e per molto tempocollaboratrice di Delegazione per Roma e il Lazio. Insegna Astrologia psicologi-ca e redige oroscopi individuali e di coppia; tiene conferenze e seminari di stu-dio; molti suoi articoli sono stati pubblicati proprio su Linguaggio Astrale oltreche su Sirio e riviste straniere. Ha pubblicato un libro: “L’aspetto evolutivo diMarte” . Svolge studi e ricerche nel campo dell’astrologia umanistica ed evolu-tiva; altri suoi interessi importanti sono la psicologia e la storia delle religioni.

ADDENDUM DELLA REDAZIONE:Tra le numerose “virtu’” di Maria Teresa va aggiunta … la scelta di un

marito di grande valore professionale e amico del CIDA, Claudio Perri. Scultore, lavora il marmo, il travertino, il legno e un materiale di sua in-

venzione chiamato “maceromorfosi”, una sorta di pietra serena ottenuta dalmacero di giornali. Gli ultimi suoi lavori sono i “Liberintro” ossia libri scolpiti incui le parole sono le “venature” di un nuovo materiale.

“Misure del Tempo” (l’immagine che ritrovate fra le pagine a colori diquesto numero) è un liberintro in cui la tensione dei tagli, i vuoti e i pieni, laluce e l’ombra si fondono in un rigore geometrico che segna la misura deltempo, come in un’avveniristica clessidra.

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L.A. 135-180

Giovanni Pico della Mirandola e le “Disputationes” contro l’astrologia divina-trice.

Il rapporto fra Pico della Mirandola e l’astrologia è complesso e controver-so, certamente degno di essere approfondito non solo dagli storici e dai filoso-fi, ma anche da noi astrologi. Questo personaggio affascinante è conosciuto aiposteri, oltre che per la sua breve vita e la sua spettacolare intelligenza, come“il pioniere del rinascimento” e della “lotta contro la superstizione astrologica”,secondo una definizione coniata dal famoso storico dell’arte Aby Warburg.Questa fama sinistra gli deriva dall’aver lasciato inedito alla sua morte (1494),un monumentale manoscritto contro l’astrologia divinatoria, le cosiddette“Disputationes adversus astrologiam divinatricem”. Tale opera, pubblicata nel1496, due anni dopo la morte di Pico, dal nipote Giovanfrancesco con l’aiutodel medico-umanista ferrarese Giovanni Mainardi, destò grande scalporeall’epoca, rimanendo per secoli punto di riferimento dei detrattori della nostradisciplina

Il volume è di grand’utilità per capire il pensiero del filosofo e le sue obie-zioni nei confronti della “scientia iudiciorum stellarum”, alcune delle quali an-cora oggi mostrano una loro validità. Tuttavia, è poco noto al grande pubblico,che lo “scettico” Pico, quando giunse a Roma sul finire dell’anno 1486, nonancora ventiquattrenne, per discutere le sue novecento tesi davanti ad un col-legio di cardinali e professori, aveva opinioni sull’astrologia molto differenti.Possiamo supporre che furono le vicende umane personali, che lo portarono arivedere la sua posizione nei confronti di questa disciplina, senza dimenticareche lo scritto di Pico contro l’astrologia è considerato da alcuni astrologi delsuo tempo, come Luca Gaurico e Francesco Giuntini, ispirato dalla rabbia inlui provocata dall’annuncio della sua morte imminente; tale previsione, checircolava all’epoca, era stata fatta da ben tre astrologi, a seguito di una prossi-ma direzione di Marte e purtroppo si dimostrò azzeccata.

Proprio sulle “Disputationes” e sui rapporti fra Pico e l’astrologia hannoindagato i massimi studiosi del rinascimento e della storia della filosofia, in oc-casione di un convegno internazionale tenutosi il 16 e il 17 aprile, in parte aMirandola e in parte a Ferrara. La manifestazione era organizzata sia dal Cen-tro Internazionale di cultura “Giovanni Pico” di Mirandola, sia dall’istituto di

Claudio Cannistrà

NELLO SPECCHIO DEL CIELO

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studi Rinascimentali di Ferrara. Erano presenti vari cattedratici provenienti datutta Italia, come Stefano Caroti, Marco Bertozzi, Ornella Pompeo Faracovi,Maurizio Ghelardi, Gian Carlo Garfagnini, Franco Bacchelli, Massimo Cacciari,oltre ad una personalità di spicco della nostra cultura, come Cesare Vasoli, de-cano degli studiosi del rinascimento.

In quasi tutti gli interventi si è parlato di astrologia, ma, a parte poche ec-cezioni, con notevole spirito critico ed un certo distacco, anche perché il con-gresso era incentrato su temi strettamente filosofici e storici. Viene spontaneauna riflessione: se gli studiosi conoscessero meglio le regole della nostra disci-plina, potrebbero forse penetrare più facilmente lo spirito del tempo e megliocomprendere le scelte e le affermazioni di certi personaggi dell’antichità. Tut-tavia, non sono mancati gli spunti interessanti per noi astrologi, anche perchéconoscere dettagli della vita di certi personaggi è sempre affascinante. Desi-dero citarne alcuni.

Ornella Pompeo Faracovi ha preso in esame le risposte che diedero subi-to dopo la pubblicazione delle “Disputationes”, gli astrologi Lucio Bellanti eGiovanni Pontano, due autorità di quel tempo. E’ interessante la diversa posi-zione dei due: Bellanti vede l’astrologia come una tecnica per diagnosticare gliinflussi astrali sulla materia corporea con nuovi modi di riferirsi alla tradizionedel passato, mentre Pontano tende ad accentuare l’elemento causale.

Maurizio Ghelardi ha trattato delle intuizioni che un filosofo tanto caro anoi astrologi, come Ernst Cassirer, ebbe a riguardo all’opera di Pico e che inparte espresse in alcune lezioni su questo grande personaggio e il suo tempo,tenute nel 1939 presso l’università di Goteborg in Svezia. L’idea di un universomobile, in continua trasformazione, si fa strada dopo la scoperta di Kepleroche le orbite dei pianeti sono ellittiche e permette all’uomo di scorgere la pro-pria esistenza come problema di antropologia filosofica.

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Le divisioni fra magia naturale e magia negromantica sono state trattateda Vittoria Perrone Compagni nel suo intervento sui rapporti fra Pico e Pom-ponazzi. Stefano Caroti nell’analizzare le fonti medioevali dell’opera di Pico haparlato della biblioteca del mirandolano ed ha portato una rassegna storicasulle varie fortune della divinazione astrale con interessanti indicazioni sulleopinioni di Alberto Magno, Michele Scoto, Pierre D’Ailly, Guido Bonatti. MarcoBertozzi, già noto ai lettori di Linguaggio Astrale per le sue pregevoli ricerchesui decani e sugli affreschi di Palazzo Schifanoia, ha disquisito su “Pico e laTeoria delle grandi congiunzioni”

Molto interessante la ricerca di Francesco Borghesi sui “Temi astrologicinell’Epistolario di Pico”. Questo giovane studioso ha effettuato un lavoro di re-cupero, indagando su un Codice molto difficile da leggere, come quello Cap-poniano, e rintracciandovi alcune lettere del filosofo. Queste non erano stateinserite da Gianfrancesco nella raccolta del 1496, forse per non modificarel’immagine dello zio e, guarda caso, contengono riferimenti astrologici, adesempio in relazione “al regno di Saturno”.

Infine, la prima parte della vita di Pico e le sue opinioni sull’astrologia du-rante questo periodo sono state esposte in una relazione inviata dall’america-no Darrel Rutkin, professore del Massachusetts Institute of Technology, chepurtroppo non è potuto intervenire personalmente.

Per gli appassionati e per chi volesse approfondire il tema, diremo che èin preparazione una ristampa anastatica della preziosa edizione delle Disputa-tiones, curata da Eugenio Garin e editata in due volumi dalla Vallecchi di Fi-renze negli anni 1942 e 1946. Si tratta un’opera base, se si vuole comprende-re meglio questo personaggio, anche se è mia opinione che la prima partedella vita di Pico meriterebbe di essere maggiormente indagata sia dagli stori-ci, sia da noi astrologi.

Chi desiderasse avere una panoramica completa di tutti gli interventi, puòrichiedere gli Atti del Convegno al Centro Internazionale di Cultura “GiovanniPico della Mirandola” – Via F. Montanari, 5 – 41037 Mirandola (Mo).

35Casa PrimaArgomento

L.A. 135-188

Questo mio intervento si basa su una sintesi di un mio recente lavoro: Astrolo-gia e Grafologia: studio interdisciplinare e completare con l’ausilio della psico-logia archetipica e dei miti (tesi di diploma, I.S.F.E.S. c/o Centro ScienzeUmane Piemonte, 1999-2000).

Come potete vedere dal titolo e soprattutto dal sottotitolo si tratta di unlavoro interdisciplinare (nella mia tesi vengono trattate infatti anche materiequali l’astronomia e la morfopsicologia in quanto soprattutto quest’ultima vie-ne considerata particolarmente importante quale elemento di collegamento)che si basa sulla psicologia archetipica (psicologia che fa capo a James Hill-man e che vede anche una delle principali esponenti nella figura di Jean Bo-len, psicoterapeuta americana autrice di due opere, a parer mio piuttosto im-portanti in questo senso: Le Dee dentro la donna e gli Dei dentro l’uomo) edovviamente sulla storia dei miti, in quanto la rappresentazione delle vicendedegli dei è indispensabile per giungere alla consapevolezza interiore di ciò chedall’interno di noi ci spinge ad agire in un modo o nell’altro.

* * *La grafologia ha sviluppato a questo proposito un metodo che si basa su

di una tipologia planetaria; l’Astrologia, attraverso il nostro tema natale, cipermette di comprendere quali Dei assumano una particolare rilevanza.

Veniamo adesso alle tipologie planetarie, le cui principali verranno consi-derate anche da un punto di vista morfo-psicologico. Osserviamo il graficogenerale della tipologia planetaria. In esso vediamo rappresentati gli otto tipiprincipali e la loro correlazione con la forma generale del volto e della scrittura– fig. 1 (spiegazione grafico: a partire da sinistra osserviamo il tipo terra, chesi connota per un assetto particolarmente quadrato e massiccio sia del voltoche dell’intero corpo, seguito dal tipo Luna che si contraddistingue per unacerta pigrizia e torpore; noi sappiamo che in astrologia la fase della Luna cor-risponde alla primissima infanzia od alla vecchiaia, periodi di dipendenza; ab-biamo poi Mercurio che si caratterizza per il nervosismo e la cerebralità; ana-logamente, il volto è di tipo triangolare con larghezza della fronte importante;seguono il tipo Venere caratterizzato da forme morbide e sensuali, il tipo Sole

Daniela Prinzio

ASTROLOGIA E GRAFOLOGIA:UN’INTEGRAZIONE POSSIBILE?

36 Casa Prima

che si caratterizza per una postura eretta ed un incedere a testa alta, il tipoMarte caratterizzato da ardore e impulsività e da un atteggiamento spesso col-lerico e intransigente, il tipo Giove che procede con bonomia ed espansività,infine vediamo Saturno, connotato da riserva ed avarizia).

Analizziamo ora da vicino i volti – fig. 2.

E ora vediamo le tipologie planetarie più in dettaglio

FIGURA 1

FIGURA 2

37Casa Prima

Il tipo Sole (fig. 3) trae origine dagli archetipi solari di Elio ed Apollo. Sicontraddistingue per un carattere fiero ed orgoglioso . La scrittura corrispon-dente si distingue, in genere, per una certa verticalità e forme ben costruite (èdurante, infatti, il periodo del giorno dominato dal Sole che noi riusciamo a ve-dere bene le forme degli oggetti). Spesso vi dominano le arcate (in grafologiatale segno indica un desiderio di costruttività – ed , inoltre, l’arcata viene an-che rappresentata particolarmente nel glifo del leone, segno nel quale, comevoi tutti ben sapete, il Sole si trova proprio nel suo domicilio) e le forme tipo-grafiche e, a volte, può risultare anche concentrata nel corpo della scrittura(parte mediana e comprendente la parte nella quale vengono scritte le vocali,le lettere prive di allunghi e gli ovali delle lettere comprendenti gli stessi) a di-mostrazione della concentrazione sulle proprie forze di tale tipo.

Il tipo Luna (fig.4)muove da archetipi diversi e variegati tra di loro (si va,infatti, dall’archetipo di Selene, dea portata verso la maternità e l’amore senti-mentale, a Lillith, dal carattere imprevedibile e ribelle) e vede, quindi, spessouna scrittura che può variare anche moltissimo da un documento all’altro (eciò, ovviamente, anche in analogia con le diverse fasi lunari) ma che si conno-ta, in genere, sempre per forme piuttosto trascurate ed eluse (durante la notte,dominio della Luna, non riusciamo a distinguere, in genere, i contorni delleforme).

FIGURA 3

38 Casa Prima

Il tipo Mercurio trae origine dal dio Mercurio, Ermes per gli antichi, famo-so per la sua rapidità e scaltrezza e capacità di nascondere i suoi veri pensieri.La scrittura conseguente è in genere piuttosto rapida, piccola, e scattante. Aldio Mercurio si riconosce anche l’invenzione dell’alfabeto e di conseguenzaspesso anche molti poeti o scrittori hanno questo tipo di scrittura. Segueesempio scrittura tipo Mercurio – fig. 5 – e scrittura di Montale (fig. 6), poetaitaliano, che – come si può vedere – è caratterizzata da un’estrema agilità epiccolezza, ed è quindi tipicamente mercuriale.

FIGURA 4

FIGURA 5

39Casa Prima

La dolcezza, l’amore per i contatti di Venere ben si rilevano in una scrittu-ra generalmente concentrata sul corpo della scrittura. Essa in genere procedein genere con facilità e con raccordi curvilinei e si presenta tendenzialmentepiuttosto legata tra una lettera e un’altra (es. fig. 7).

FIGURA 6

FIGURA 7

40 Casa Prima

L’aggressività, l’irruenza di Marte ben si sposano con una scrittura gran-de, angolosa che occupa lo spazio in modo invadente e che procede con ir-ruenza sul rigo. Il tipo Marte di opposizione è caratterizzato da un certo rove-sciamento ed, inoltre, la tendenza ad essere voltagabbana del dio corrispon-dente di cui già ci parlava Omero nell’Iliade si concretizza in una scrittura chevede, a volte, dei bruschi cambiamenti di direzione (es. fig. 8)

FIGURA 8

FIGURA 9

41Casa Prima

FIGURA 10

42 Casa Prima

La maestosità, la grandezza di Giove si evidenziano in una scrittura preva-lentemente grande, con prevalenza della forma, e ben organizzata sul foglio.La sensualità dello stesso è spesso presente in allunghi inferiori pronunciati epanciuti (es. scritt. 9). Il sogg. n°4 (fig. 10) vede un’interessante correlazionetra un Giove angolare all’Ascendente e una scrittura tipicamente gioviana.

La freddezza, la riservatezza di Saturno si sposano, in genere, con unascrittura piccola, inibita, monotona e spesso slegata, che può essere, a volte,anche lievemente rovesciata. Ricordiamo che Saturno è spesso molto impor-tante nei temi di molti scienziati. (fig. 11)

L’impeto di Urano si contraddistingue per una scrittura dove è presenteun notevole ritmo, oltre a legamenti ingegnosi e ad arcate solari (qui Uranoviene visto anche come fattore d’individuazione) e ad una scrittura tendenzial-mente ascendente. L’originalità del pianeta che è l’unico che possiede un’incli-nazione pressoché orizzontale sull’eclittica di rotazione si connota per unascrittura tendenzialmente a forme originali (es. scrittura Urano – fig.12 – Sal-vator Dalì)

FIGURA 11

43Casa Prima

La sensibilità, la permeabilità di Nettuno trovano riscontro in una scritturache può, come quella del tipo Luna, e – tendenzialmente in misura ancoramaggiore – variare molto da un documento all’altro a seconda dello stato d’a-nimo del soggetto, ma anche e soprattutto a seconda degli ambienti con cui sirelaziona. Il desiderio di potere e la capacità espansiva, che sono caratteristi-che del dio trovano invece riscontro in una scrittura tendenzialmente grandeseppur a volte con larghi spazi e qui lo spazio è sinonimo dell’importanza del-l’inconscio, inconscio che è da sempre correlato all’importanza simbolica del-l’elemento Acqua, di cui Nettuno, quale dio del mare rappresenta, insieme allaluna, il principio chiave. Es. fig. 13.

FIGURA12

44 Casa Prima

Il desiderio di nascondersi del plutoniano, la sua tendenza alla segretezzatrovano riscontro in una scrittura che presenta spesso forti difese (la scrittura èin genere tendenzialmente piuttosto rigida e monotona) anche se qua e là pos-sono comparire dei tratti che esprimono il carico di tensione presente nel sog-getto (es. fig. 14 scrittura di Sigmund Freud, padre della psicanalisi).

FIGURA 13

FIGURA 14

45Casa Prima

Seguono due esempi di schema del simbolismo pulveriano, indispensabiliper comprendere il simbolismo legato alla scrittura (fig. 15 e 16) più esempidi correlazione tra tema astrologico e scrittura: Raffaella Carrà – fig. 17 – can-tante e soubrette, particolarmente estroversa e realizzativa (la scrittura è ca-ratterizzata da forme grandi e morbide, il tema da una concentrazione di pia-neti in segni d’aria e nella parte diurna del tema), Vittorio Gasman – fig. 18 –attore, di notevole successo, ma anche tendenzialmente esposto a crisi de-pressive e Benito Mussolini, statista (fig. 19).

FIGURA 15

FIGURA 16

46 Casa Prima

FIGURA 17

Particolarità: spesso, attraverso la scrittura vengono evidenziati gli stessiglifi astrologi i cui archetipi astrologici sono particolarmente importanti per ilsoggetto. Seguono esempi 20 e 21

47Casa Prima

Conclusioni

Da questa rapida carrellata possiamo quindi già comunque rilevare che tra ledue discipline vi può essere un’integrazione possibile volta a migliorare lacomprensione dell’individuo con un intervento congiunto (che può trovare unvalido supporto anche nella morfopsicologia) che miri a valutare fino a chepunto le potenzialità del soggetto espresse dal tema siano state sviluppaterealmente dallo stesso. Inoltre, attraverso la scrittura è possibile anche capirequali archetipi presenti nel tema egli ha realmente sviluppato, quali siano lesue dominanti planetarie e come egli ha percepito e vive le sue influenze zo-diacali; inoltre, di converso, ci permette di comprendere meglio il modo in cuiqueste effettivamente si manifestino (e quindi ci permette di capire meglio an-che la stessa Astrologia).

P. S. Per eventuali confronti e delucidazioni potete contattare l’autrice alseguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] (o tel. al num°011.3114909)

FIGURA 18

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FIGURA 19

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FIGURA 20

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Bibliografia

■ SYLVIE CHERMET-CARROY, ABC de l’Astrographologie, Ed Grancer, 1993■ JAMES HILLMAN, Re-visione della psicologia, Ed. Adelphi, 1983■ JEAN BOLEN, Gli dei dentro l’uomo, Ed Astrolabio, 1994■ JEAN BOLEN, Le dee dentro la donna, Ed Astrolabio, 1991■ ANNE MARIE SIMOND, La graphologie planetarie, Ed Albin Michel, 1990■ LOUIS CORMAN, Visages et Caracteres, Ed. Paris Libraire Plon, 1932

Gli esempi presentati sono tratti da Giove & Saturno di Andrè Barbault Ed.Nuovi orizzonti,1993 (grafico generale tipologia planetaria).Carattere e fisiono-mia di Ruggero Mucchielli Ed. Società internazionale (grafico generale dei vol-ti). Grafologia ,dalla scrittura alla personalità, di Pacifico Cristofanelli, Ed. Cal-derini (schema generale simbolismo pulveriano, scrittura di Raffaella Carrà).Grafologia e Psicologia di Elisabetta Settembrini, ed.Mediterranee,1988 (se-condo schema pulveriano). Graphologie planetarie di A.M. Simond Ed AlbinMichel,1990 (esempi scritture Sole, Luna, Venere, Giove, Saturno, Marte,Ura-no, Nettuno, Plutone). Interpreta la scrittura di Paola Urbani Ed Franco Angeli,1996 (es. scrittura Mercurio). La scrittura di Montale è tratta, invece, dal n°100 della rivista Scrittura Ed. Moretti. La Creatività come espressione di sé, attiIII convegno APRESPA Ed. Ceprispa (scrittura di Vittorio Gasman). ABC de lagraphologie di Michel Moracchini Ed Grancher,1995 (scrittura di Mussolini).Ciro Discepolo, 300 oroscopi importanti (temi di Raffaella Carrà e Vittorio Ga-sman) Ed. Nuovi Orizzonti. Linguaggio Astrale n°91 Ed. CIDA (tema di BenitoMussolini).

Estratto dalla relazione tenuta a Mykonos al Primo Congresso FAES (2000)

FIGURA 21

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Il quinconce (150° tra le longitudini di due pianeti) è un aspetto planetariomolto strano e lascia a volte gli astrologi perplessi. Proprio per questo deside-riamo parlarne un po’ ora.

Nel nostro libro, più sotto indicato, noi gli attribuiamo un ruolo chiave nel-la trilogia degli aspetti dinamici e disturbanti utilizzati in astrologia medica, va-le a dire, oltre al quinconce, il semiquadrato e il sesquiquadrato, a patto cheessi siano molto precisi e per così dire taglienti come lame, con uno scarto in-feriore a un grado. Sono degli aspetti a cui prestare grande attenzione, da con-siderare pericolosi e molto tormentati, che possono portare a patologie se nonvengono prese misure adeguate. Noi attribuiamo quindi una grande importan-za al quinconce quando lo individuiamo così esatto in un tema natale, in parti-colare se mette in gioco il Sole, la Luna, il governatore dell’Ascendente o altripianeti sensibili, perché la sua possibilità patogena non è sempre riconosciuta.

Parallelamente, questo aspetto, di pari passo con la sua stranezza, è an-che ritenuto un po’ mistico e legato al senso delle prove riguardo a servizio o acompassione; vedremo che questi due sensi sono in relazione tra loro, perchéil quinconce riunisce paradossalmente i valori simbolici del 5 e del 6 , che in-fatti sembrano contraddittori. Come all’interno di tutti i simboli astrologici, unafaccia bianca e una faccia nera prima emergono poi si mescolano vicendevol-mente.

Il quinconce è dunque un aspetto planetario molto complesso, intenso,importante, a volte pieno di promesse e di minacce, carico di molteplici signi-ficati tanto forti gli uni come gli altri, soprattutto quando esso si riproduce inun tema con precisione eccezionale.

Iniziamo dunque a esaminarlo attraverso più metodi e approcci: la costri-zione ripetitiva prodotta da senso del dovere e prove della vita, l’ossessionedel servizio e della responsabilità, la creatività incondizionata, l’esacerbazionedell’impossibile, l’instabile spinta verso la trasgressione e la redenzione e unsenso dell’indefinito difficile da cogliere.

Robert e Francine Gouiran

RIVISITAZIONE DEL QUINCONCE.IL CASO FRANZ SCHUBERTTRADUZIONE DI LORELLA MALAVASI

52 Casa Prima

La creatività ossessiva e la costrizione ripetitivaprodotta dal senso del dovere

Questo angolo di 150° (o cinque segni), in effetti il multiplo di 5 del semi-se-stile, appartiene dunque all’armonica di 12 (infatti 150=5x30 e 30° corrispon-dono a 360° diviso per 12). Noi sappiamo già che questa onda armonica d’or-dine 12 “ concerne ciò che non è da fare in modo decisivo e le esitazioni checiò presuppone, con possibilità di chiusura su se stessi o meno, la capacità dimettersi alla prova e di subire prove… parlante del vuoto essenziale in cui ci sideve imbattere e del suo corollario, lo slancio”.

Il quinconce è una pseudo-opposizione che si sofferma su un semi-sestilee che mostra che si può sfruttare l’avvertimento attraverso un’azione o un la-voro. E’ una vibrazione d’allerta, una sensazione di rischio che ronza sordida-mente, come qualche cosa che non si arriverà a fare, accompagnata da unasensazione di malessere oppressivo che bisogna comprendere, altrimenti si in-corre nella possibilità di insuccesso nella relazione tra i pianeti in gioco. Arrivaa prodursi una lacerazione insidiosa, lenta e ipocrita, che può portare progres-sivamente verso un disequilibrio o una rottura.

Il quinconce produce una reazione di ripetizione insistente per liberarsi daun incatenamento immaginario, che porta a definire un proprio senso del do-vere (si deve farlo!), da cui deriva, per necessità di sopravvivenza, questa evi-dente creatività ossessiva e ripetitiva. Se il quinconce rende così tanto creativiè per fuggire da questa tensione, come se si finisse per farlo senza altra solu-zione se non di fare.

Il simbolo del suo moltiplicatore (il 5 come creatività) non è estraneo aquesta pulsione.

Se è leso (per afflizione o indebolito dai pianeti in gioco) la tensione trop-po forte può deviarlo su un’attività creativa, trasformandola in abbandono e ri-nuncia (come una creazione che poggia sul vuoto, ben simboleggiata dal 5 sul12). Ritroviamo il quinconce in temi di creativi, romanzieri, artisti, che posso-no essere spinti a realizzare opere in presenza di questa tensione, come perfuggire una pressione inafferrabile. Ma la sua orbita deve essere inferiore a ungrado perché esso sia effettivo.

Questo pericolo non diviene patogeno a meno che questo aspetto precisotocchi il Sole o la Luna, il governatore dell’Ascendente o la dominante del te-ma e, in più, se questi ultimi sono deboli, se il resto del tema rimanda semprelì e se le circostanze (tanto quelle astrali che quelle della vita concreta) sonoinconsciamente create affinché esso obbedisca a un disegno così malaugurato.

Altrimenti l’aspetto non genera che pulsioni psichiche in rapporto e che ilsoggetto impara a negoziare senza rendersene conto. Ma non è raro che essofinisca per somatizzarsi più o meno leggermente di fronte a circostanze incon-sciamente provocate, affinché esso si esprima e si liberi.

In effetti noi vedremo che esso smuove in profondità un sentimento oscu-ro di una responsabilità misteriosa che spinge a provocare una redenzione, avolte immaginaria, che finisce tuttavia per esprimersi in concreto.

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L’ossessione del senso della compassione e l’esacerbazione dell’impossibile

Certi astrologi collegano il senso del quinconce ai segni Vergine-Pesci e all’as-se 6-12, poiché cinque segni o cinque case dopo l’Ariete o l’Ascendente con-ducono al sesto segno o alla sesta casa. Possiamo già vedere l’ambiguità dellacombinazione del 5 e del 6; perché se noi andiamo subito a collegare il quin-conce all’asse 5-11, al segno dell’Acquario e a Urano, non è poi meno veroche la sua onda generatrice (l’armonica 12) lo riporti alla simbologia del 6 edel 12, cosa che confermerà più in là la figura dello Yod, due quinconce chiusida un sestile.

La pulsione d’amore e di compassione è qui legata all’ossessione del sen-so della responsabilità per un servizio o un dovere. Il quinconce spinge a fareper dovere, superando una prova per raggiungere questo scopo. Ma questa èuna visione dell’impossibile che provoca una esacerbazione dolorosa perchél’amore universale diventa un’utopia (cosa che ci avvicina d’altronde all’Ac-quario).

Ossessione un po’ estremista che porta a scontrarsi contro l’impossibile epuò allora spingere verso la catastrofe. Poiché una lacerazione, uno iato, siproduce tra l’impossibile e il reale (iato simboleggiato da questa forma di op-posizione imperfetta), questa utopia può arrivare a disgregarsi verso la distru-zione. Il quinconce non ci abbandona mai poiché rimane irrisolto, immaginestessa dell’irresolutezza, ma una irresolutezza che cerca all’infinito la sua fine.

Vedremo più in là che questa instabilità può stabilizzarsi attraverso la for-ma dello Yod; il doppio quinconce può così appoggiarsi sostenuto da un effi-cace sestile. (Ma non è quella un’utopia dell’astrologo? Poiché noi constatia-mo in realtà che questa figura è raramente solida).

Però possiamo anche dire che questa ossessione della responsabilità edella redenzione è a priori una qualità positiva, poiché presuppone un fondod’amore. Tuttavia essa deve essere scoperta in fretta, per poterla ben gestire eper non lasciarla degenerare in una somatizzazione tardiva, spesso violenta einattesa.

La trasgressione e la redenzione

La prova inconsciamente provocata dallo iato può dunque essere vissuta co-me un dono di sé, come la redenzione di un sotterraneo sentimento di colpe-volezza ricevuto in eredità e che si vuole così ostacolare attraverso una esa-cerbazione dell’impossibile.

Ora, subire o cercare una prova, è passare attraverso, è trasgredire, tra-sgredire la norma, trasgredire la linea retta, andare trasversalmente. Infattiquesta compulsione del senso del dovere è in lotta con un sentimento di libe-razione. Bisogna rompere, distruggere, per mettere in ordine, per riscattarsidalla responsabilità immaginaria.

E’ così che il quinconce resterà sempre legato a una sotterranea instabi-lità e alla trasgressione, nel caso in cui essa sia attiva ma anche in caso sia ri-

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mossa. Avviciniamo in questo modo il suo simbolismo a quello del pianetaUrano e al segno dell’Acquario. Certamente è innanzitutto al numero 11 chenoi riserviamo abitualmente questo senso di instabilità rabbiosa, di trasversa-lità e di trasgressione.

Ora il numero 5 ( il quinconce è fondato su uno spostamento di cinquesegni), posto di fronte all’11, conduce così questo significato nella sua partenegativa poiché se esso parla di libertà, liberarsi è trasgredire e, per regnare,non è forse necessario appoggiarsi sul disordine?

Sta proprio qui una delle parti d’ombra del numero 5, a volte miscono-sciuto (casa 5, segno del Leone, armonica 5) ed è ciò che dà come sottointe-so al quinconce questo senso possibile di trasgressione (attiva o rimossa). E’peraltro in seguito a una tale rimozione che esso può eventualmente diventarepatogeno.

L’indefinito e l’inquietudine

L’esperienza ci mostra d’altro canto che questo aspetto di quinconce, quandoè preciso e quando si forma tra pianeti forti, genera nel soggetto una sotterra-nea inquietudine riguardo al suo posto nel mondo, legata ai suoi lati ossessivie instabili.

Ma soprattutto scopriamo che esso è portatore della sensazione diffusadell’indefinito, da cui deriva questa pulsione ripetitiva.

L’indefinito è in rapporto con una mancanza ed è una sensazione che sicollega bene con il senso di “bisogna”, e in francese si ha qui la stessa etimo-logia di “la colpa” ( il faut e la faute).

Tutti questi significati, in apparenza diversi, vale a dire ossessione dellacreazione, responsabilità, instabilità, senso del dovere e della compassione,della trasgressione e della redenzione, questa inquietudine riguardo al proprioposto nel mondo, questo stato di allarme sotterraneo, sono comunque legatida un solo filo, la vertigine del vuoto e dell’impossibile risoluzione di una colpasconosciuta ma fantasticata nell’immaginario.

Il triangolo quinconce o Yod

Quando due quinconce partono da uno stesso pianeta verso altri due astri, siforma allora un triangolo chiuso alla base da un sestile. Un tale triangolo acutoè spesso menzionato con il nome di Yod (lettera ebraica assimilata a una I, ini-ziale del nome divino di Yawè, dalla cui immagine a volte deriva, senza diritto,una certa connotazione mistica). È necessario ripetere che i due quinconcedevono essere molto precisi; costituiscono dei segnali perché sia eseguito unpasso decisivo nella vita attraverso un’azione concreta, al fine di uscire da unalacerazione lenta e nascosta generata da un cattivo adattamento alla realtà,poiché l’organizzazione seguirà al conflitto.

Il ponte benefico del sestile, che riunisce i due pianeti della base, permet-te l’associazione ed elaborazione degli astri in gioco. Sembra allora che il

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quinconce sia stabilizzato da questa associazione del 5, del 12 e del 6 e si èpotuto pensare che questa figura realizzerà la quintessenza di questo aspettocosì strano.

La realtà non corrisponde sempre a questa precisa analisi.Il pianeta all’apice focalizza l’azione e il suo punto opposto vuoto è come

un’ombra che si cerca per giungere a uno scioglimento. Il soggetto avente unatale figura nel suo tema natale, può essere portato a subire una prova provo-cante una svolta nella sua vita. Il senso del dovere e della responsabilità è for-temente attivato. La doppia trasgressione è repressa ma non diventa per que-sto inattiva, restando infatti minacciosa se non è portata chiaramente in su-perficie. La redenzione sembra raggiunta, ma resta a volte illusoria, come pos-siamo vedere riguardo al tema e alla vita di Franz Schubert.

Riassunto

Possiamo dunque dire ora che il quinconce, lungi dall’essere un aspetto mino-re, è invece molto importante quando è preciso al grado, e che esso mette ingioco dei pianeti fondamentali.

Qui ritroviamo l’ossessione compulsiva della ripetizione, del senso del do-vere, del servizio, della compassione e della responsabilità, l’instabilità, la tra-sgressione e la redenzione, l’inquietudine riguardo al proprio posto nel mondo,il senso dell’indefinito o dell’irrisolto, l’aspirazione a una prova, l’esacerbazionedell’impossibile, l’insistenza sotterranea, una creatività ossessiva, significatiche manifestano tutti quanti anche il loro lato positivo.

Il caso Franz Schubert

Ecco un caso sbalorditivo sull’implicazione dei molteplici quinconce esatti nel-lo stesso tema, mescolando quindi creatività, servizio, inquietudine e sete diredenzione. Questo meraviglioso musicista austriaco nacque il 31-1-1797 , al-le 13.30 (le 12,25 TU) a Lichtental, vicino a Vienna; il suo tema natale è raffi-gurato qui di seguito. Compositore molto precoce, a 19 anni aveva già com-posto cinque sinfonie. Non avendo concluso i suoi studi, con grande disap-punto di suo padre, condusse una vita da bohemien con i suoi amici, abitandoin piccole camere presso l’uno o l’altro e passando i suoi pomeriggi nei caba-rets. La frequentazione continua di queste sue compagnie maschili e la suamania di non completare le sue opere, hanno fatto pensare a una sua omoses-sualità latente.

Il grande dramma della sua breve vita, fu la sifilide che egli contrasse nel1823 a 26 anni, accompagnata da terribili trattamenti inefficaci al mercurio.La sua salute è del tutto compromessa, qualcosa in lui si spezza e questa ma-lattia forse gli appare come il castigo per aver condotto una vita dissoluta. Di-venta depresso e melanconico, dichiara di sentirsi l’essere più miserabile delmondo, per cui muoiono le sue speranze. Un anno prima della sua morte, nel1827, egli compose la straziante raccolta di melodie “Il viaggio d’inverno”, su

56 Casa Prima

testi di Muller, un viaggio verso la morte dove Franz canta “Straniero sono arri-vato, straniero riparto”. Nel novembre 1821 contrae una febbre tifoidea emuore spossato il 19 novembre 1828, verso le tre del pomeriggio. Non avevaancora compiuto 32 anni.

Noi vediamo subito che la sua Luna natale è nella casa 12 nodale, pro-prio prima della Coda del Drago ( angolo di –10° tra Luna e Coda). Ricordia-mo che la Coda delle latitudini è il mi-point inferiore dei nodi, in quadrato conessi, là dove la latitudine lunare è la più bassa. Da questa fase terminale n°12,i nostri precedenti testi dicevano che essa segnalava “l’inquietudine sul pro-prio posto nel mondo, la perdita del senso e la scomparsa del divenire”.

Per illustrare questa fase astrologica, cosa può esserci di più incisivo chequesta esclamazione prima di morire “Non ho dunque diritto anch’io a un po-sto sulla terra?”.E i suoi quinconce incrociati vanno trascinandolo verso l’an-nientamento progressivo dell’essere, in una compulsione ripetitiva della crea-zione.

Il trapezio dei quinconce

Noi troviamo nel suo grafico tre quinconce esatti, formanti due Yod chiusi in-crociati a trapezio; questo strano disegno risultante dagli aspetti, è qui di se-guito rappresentato. Vediamo che Urano all’apice manda un quinconce di150°19’ al Sole e di 151°38’ a Marte, poi Marte all’apice rimanda un quincon-ce di 149°34’ a Nettuno e di 151°38’ a Urano, già citato. La precisione è evi-dente.

E’ il quinconce tra il Sole e Urano retrogrado, suo maestro, che è in que-sto caso il più preciso e il più patogeno, poiché esso per così dire infetta ilgrande luminare e vi si può percepire ribellione, senso di marginalità, di isola-mento e di trasgressione repressa da questo Acquario, probabilmente la suaomosessualità segreta, l’alcoolismo e la frequentazione di donne dai facili co-stumi, appesantito dalla fase nodale della Luna, col suo carattere terminaledepressivo che accentuava la vergogna di esistere.

Il quinconce Marte-Nettuno può averlo spinto verso l’alcoolismo. Egli haavuto prove difficili da superare, e le due basi di questi Yod sono da una parteil sestile Urano-Nettuno (visioni interiori, ispirazione profetica, evasione imma-ginaria) e dall’altra parte il sestile Sole-Marte (attività forsennata, possibilità dielevarsi). La sua creatività era diventata ossessiva, spinta dal bisogno irre-prensibile di passare da un’opera incompiuta a un’altra altrettanto incompiuta,come verso una salvezza impossibile.

Tutto ciò che noi abbiamo detto precedentemente sul quinconce, si trovaqui drammaticamente illustrato, mentre la deriva della malattia viene accen-tuata dalla fase nodale terminale della Luna (che da parte sua fa un quadratoperfetto di 90°46’ in applicazione retrograda con Saturno retrogrado in casaXII, altro maestro del Sole) facendogli perdere il filo del suo progetto di vita.

Abbiamo poi la creatività ossessiva, il dramma della trasgressione, dellacolpa e della sperata redenzione, l’indecisione, l’inquietudine sul suo posto nel

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mondo, le prove e il perpetuamente incompiuto: tutto il più profondo senso delquinconce è qui, accentuato da molteplicità e precisione.

Una storia, una vita, un tema astrologico!

E’ forse stata repressa la trasgressione, fu inconsciamente provocata la sua si-filide per la vergogna e come castigo, siamo forse di fronte a un mito kafkianocon all’origine la colpa e come risultante la punizione e la morte, così falsi eimmaginari gli uni come gli altri? Non possiamo dirlo così da lontano.

Occorrevano tali prove per giustificare questo Saturno in casa XII al qua-drato della Luna, occorreva questa eliminazione dell’essere per attivare tuttiquei quinconce incrociati e la fase nodale lunare terminale, occorreva soffriretanto per dar vita a questo immaginario programma astrale? Poiché egli hasofferto, ed è un fatto storico incontestabile, possiamo forse dire che egli eralibero di tutte le sue scelte. E’ proprio il tema natale che si è somatizzato, uti-lizzandone lo psichismo come intermediario.

FIGURA 1

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FIGURA 2

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Chi potrebbe dire che ciò che egli ha fatto della sua vita non sia stato unasua libera scelta, divenendo finalmente glorioso per sempre con la superbacongiunzione Luna-Giove in casa X (tra il maestro dell’Ascendente e il mae-stro del Medio Cielo in domicilio), sia per se stesso che per l’opinione pubbli-ca, poi la non meno forte congiunzione di Mercurio (l’espressione) e di Plutone(il carisma, la profondità, la morte)? Questo Plutone poi, è anche in semi-qua-drato molto preciso (45°16’) a Venere maestro della casa V in Bilancia, i di-vertimenti e le donne, segno strano di questa malattia così plutoniana che fuall’origine del suo dramma.

Qui non c’è alcun determinismo, solamente una constatazione. E nonpossiamo che dire, come a un consultante, “ sto per raccontarle una storia”.Una storia di quinconce.

Robert e Francine GouiranSociété Astrologique Romande19 rue Ferdinand Hodler CH-1207 Geneve

RIFERIMENTI:

■ A propos du quinconce. Le cas de Franz Schubert, nel Quaderno mensilen°19 (Luglio 2000) d’Univers-Site, Università aperta su Internet www.uni-vers-site.com.

■ L’Astrologie des trajectoires de vie, scritto da Robert Gouiran e FrancineMercier, Edition du Rocher, 1998.

Alla vacanza-studio con talassoterapia in Tunisia

(26/9- 3/10 2004 ) è prevista la partecipazione

di Adriana Cavadini, di Helia Ramos da Madrid

e di Ptolomei Svarovich dalla Russia.

Il programma è stato pubblicato sul n.134 della

Rivista (pag 201) ed è consultabile anche nel sito

cida.net sotto ultimissime.

Contattare Arturo Zorzan 0422-22843

o Nadia Paggiaro 041-5346047

60 Il pianeta “unicum”

L.A. 135-643

Si tratta del caso in cui c’è un solo pianeta a rappresentare un elemento(es. aria, terra, ecc.). Esempi con Bush (terra), Blair (acqua), Einstein (aria) eDalai Lama (fuoco).

Marc Edmund Jones è stato il solo astrologo americano a trattare in modoesteso i vari tipi di pianeti “unici” – pianeti, cioè, che in un tema natale pos-seggono determinate caratteristiche, ad esempio l’unico pianeta in un segnodi terra o in un segno cardinale. Sfortunatamente, Jones non affrontò l’argo-mento in maniera semplice, perciò le sue osservazioni, per quanto preziose,non vengono attualmente insegnate agli studenti di astrologia.1 Non sononeanche certa di ritenere valido tutto quanto egli affermò, ma attendo pazien-temente che qualcuno decida di “tradurre” le opere di questo autore classicoin un inglese accessibile!

Un tipo di pianeta “solitario” che sembra operare in modo evidente è le-gato alla suddivisione dei pianeti, del medio cielo e dell’ascendente natali neiquattro elementi – fuoco, terra, aria e acqua – pertanto, in quest’articolo, miconcentrerò soltanto su questa tipologia. Quando vi è un solo pianeta in unparticolare elemento, quest’ultimo rappresenta una sfida per il nativo, sia nel-l’esprimerlo che, soprattutto, nel padroneggiarlo. Le funzioni naturali di quel-l’elemento possono risultare deboli o, al contrario, essere caratterizzate daun’eccessiva e goffa enfasi. Compensare la mancanza di un elemento può ri-chiedere un notevole impiego di tempo ed attenzione, ma quando la personalavora con coerenza per svilupparne le qualità, la situazione migliora col tem-po. Consideriamo i temi di alcuni personaggi famosi, forniti da AstroData-bank. Per i nostri scopi, non terremo in considerazione i nodi lunari, gli aste-roidi, Chirone, le stelle fisse, i pianeti della scuola uraniana, i buchi neri e ilcentro della galassia (se inseriamo troppa “materia cosmica”, nessuno avràpianeti “unici”).

La Terra è rappresentata dai segni del Toro, della Vergine e del Capricor-no. George W. Bush ha una scarsa quantità di energia Terra nel suo tema

Donna Cunningham

IL PIANETA “SOLITARIO”(THE SINGLETON PLANET)TRADUZIONE DI GIUSEPPE RODANTE

61Il pianeta “unicum”

(Chart 1 - Bush): Mar-te in Vergine è l’unicopianeta nei segni diTerra ed è anche l’unico a trovarsi in una delle case di Terra – la seconda, lasesta e la decima. Il suo Marte potrebbe essere un esempio di compensazione,poiché il denaro sembra essere uno dei suoi interessi primari, e certamentenon gli manca.

Alcune delle sue proposte, comunque, non paiono adeguatamente svilup-pate e mancano di sano senso pratico. Inoltre, la sua posizione in merito ai te-mi dell’ambiente non è esattamente quella di un paladino di Madre Terra.

E’ istruttivo considerare come il segno occupato da un pianeta generazio-nale – condiviso da tutti gli appartenenti ad una specifica generazione – possaoperare nel ruolo di pianeta “solitario”. Ad esempio, molte persone nate nei pri-mi anni ’40 hanno solo un pianeta nei segni di Terra: Nettuno in Vergine. L’ete-reo, l’inconsistente, il mutevole Nettuno, signore del segno d’acqua dei Pesci, èsenza dubbio una delle influenze meno “terrestri” che ci siano; se perciò avetesoltanto Nettuno in un segno di Terra, c’è poco di che vantarsi! Poiché io stessami trovo in questa condizione e non ho pianeti in case di Terra, posso assicu-rarvi che essere pratica e concreta, specialmente nelle questioni finanziarie,continua per me ad essere un problema. Nel corso dei molti anni di lavoro au-tonomo, ho sviluppato la capacità di pensare in termini pratici, ma è comeavere una mano artificiale – non è mai naturale o a suo agio nello svolgere lesue funzioni, e vi sono cose che una mano artificiale non può proprio fare.

I segni d’acqua sono il Cancro, lo Scorpione e i Pesci e le case ad essi as-sociate sono la quarta, l’ottava e la dodicesima. Due uomini politici con piane-

CHART 1: Bush.

62 Il pianeta “unicum”

ti “solitario” nei segnid’acqua offrono un in-teressante contrasto.

Il vice presidente Dick Cheney ha solo la Luna in Pesci, sebbene abbiaMarte in quarta, una casa d’acqua (Chart 2 - Blair). Dubito che qualcuno pen-si che Cheney compensi questa mancanza sviluppando in modo eccessivo lacompassione e l’empatia dei Pesci o degli altri segni d’acqua. Tony Blair pre-senta un quadro politico più complesso – è un uomo sensibile e compassione-vole che ha assunto una posizione dura contro il terrorismo. Ha soltanto Uranonel Cancro, ma uno stellium in dodicesima, che include il Sole, Mercurio, Ve-nere, Marte e Giove. In questo caso, la mancanza di un elemento può essereequilibrata in parte dall’enfasi su una casa.

I segni d’aria sono Gemelli, Bilancia e Acquario e le case ad essi associa-te la terza, la settima e l’undicesima. Un interessante esempio di pianeta “uni-co” in segni d’aria ci è offerto da uno dei più grandi geni del XX secolo: AlbertEinstein, che aveva soltanto Giove in Acquario (Chart 3 - Einstein). A com-pensare la mancanza d’aria, egli presenta alcuni dei pianeti generazionali incase d’aria: Urano in terza e Nettuno e Plutone in undicesima. La Teoria dellaRelatività è un concetto così geniale e avanzato che ancora oggi pochi necomprendono le diverse implicazioni. Fu, comunque, una teoria di sua elabo-razione? Si dice che gli si sia manifestata in sogno, forse attraverso una formadi channeling. Non disperate se uno dei vostri figli – forse uno di quei bambini,nati con Saturno, Urano e Nettuno in Capricorno tra il 1989 e il 1991 – nonpresenta quasi niente in segni d’aria. Einstein ebbe ugualmente un notevolesuccesso con il suo pianeta “unico”!

CHART 2: Blair.

63Il pianeta “unicum”

Il fuoco è rappre-sentato dall’Ariete, ilLeone e il Sagittario ele case legate a questisegni sono la prima,la quinta e la nona.Un esempio di perso-na con un solo piane-ta nei segni di fuoco èil Dalai Lama, il cuiatteggiamento gentilee paterno lo rende unamato rappresentantedel popolo tibetano,apprezzato in tutto ilmondo. L’unico piane-ta nei segni di fuoco èVenere in Leone, con-giunta alla stella fissaRegolo (Chart 4 - Da-lai Lama).

CHART 3: Einstein.

CHART 4: Dalai Lama.

64 Il pianeta “unicum”

Chi lo ha incontrato ha riscontrato la regalità del suo atteggiamento, sug-gerita da una tale combinazione; tuttavia, egli manifesta amore per tutti gli es-seri viventi. Ancora una volta, notiamo che i pianeti nelle case associate all’e-lemento possono parzialmente compensarne la mancanza: il Dalai Lama hapianeti in prima, in quinta e in nona casa.

Ritengo che i pianeti “unici” per elemento abbiano validità interpretativa epossano indicare una dinamica significativa nella psicologia dell’individuo.Trovo anche utili i pianeti “unici” nei modi cardinale, fisso e mobile, ma nonsono convinta dell’efficacia di dividere il tema in emisferi e quadranti. Provate-li- forse per voi avranno più significato di quanto ne abbiano per me. Ad ognimodo, io continuo a prestare maggiore attenzione ai pianeti “unici” per ele-mento.

Dati e FontiTony Blair, 5 maggio 1953; 6:10 a.m. GDT; Edimburgo, Scozia (55°N57’,

03°W13’); AA: certificato di nascita.George W. Bush, 6 luglio 1946; 7:26 a.m. EDT; New Haven, CT

(41°N18’, 72°W55’); AA: registro dell’ospedale.Dick Cheney, 30 gennaio 1941; 7:30 p.m. CST; Lincoln NE (40°N48’,

96°W40’); AA: certificato di nascita.Dalai Lama XIV, 6 luglio 1935; 4:38 a.m. LMT; Tengster, Tibet (36°N32’,

101°E12’); A: ricordo della madre.Albert Einstein, 14 marzo 1879; 11:30 a.m. LMT; Ulm, Germania

(48°N24’, 10°E00’); A: registrazione della nascita.

Donna Cunningham collabora da tempo con The Mountain Astrologer edè un’astrologa apprezzata in tutto il mondo, autrice di 13 libri di argomentoastrologico e spirituale. Il suo nome è citato in diversi libri della serie Who’sWho ed ha tenuto seminari in tutto il mondo, vincendo il prestigioso RegulusAward alla United Astrology Conference del 1998. Donna ha, inoltre, un diplo-ma di assistente sociale rilasciato dalla Columbia University e più di 30 anni diesperienza nel counselling. Gli studenti di livello intermedio potrebbero trovaredi particolare interesse il suo libro, How to Read Your Astrological Chart. Perinformazioni su consulti e lezioni online, si può contattare Donna tramite il suosito web: http://www.DonnaCunninghamMSW.com, oppure telefonando al(503) 291-7891.

NOTA1 Queste informazioni apparvero inizialmente in Essentials of Astrological Analysis

che Jones pubblicò nel 1941. Il libro è ancora disponibile presso The Astrology Center ofAmerica, un sito prezioso per chi vuole trovare testi rari o fuori catalogo (si veda:http://www.astroamerica.com/jones.html).

Ripreso da “The Mountain Astrologer”, n. 113, febbraio 2004.

65Dalle Delegazioni

L.A. 135-310

Ci scrive Marco Columbro

Caro Dante,(.....) Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti gli amici del CIDA che congrande amore mi hanno assistito spiritualmente con le loro preghiere ed ener-gie positive. Credo che il loro aiuto amorevole sia stato importante per com-piere il miracolo della mia guarigione, a tutti voi invio i miei più sentiti ringra-ziamenti e un affettuoso saluto di buona salute e di buon lavoro.Un abbraccio

Marco Columbro

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Liuzzo Calì

Maria Liuzzo Calì, per lunghi anni già valida Delegata per Catania, ha tenutouna lezione magistrale prsso l’università di Catania sui principi dell’Astrologia,suscitando un rispettoso interesse, peraltro prevedibile, data la sua profondapreparazione umanistica.

Una ulteriore prova che il rispetto degli altri non deve essere una nostrapretesa, ma una conquista sulla base delle nostre credenziali culturali.

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Sulla Crociera-studio sui fiumi della Russia si veda il resoconto a parte apagina 184.

* * *

Il Congresso mondiale di Basilea (9-12 aprile 2004, nel weekend pasquale)

Il consueto appuntamento periodico in terra elvetica è come sempre un puntodi riferimento per l’astrologia mondiale. Siamo grati agli organizzatori per aver

DALLE DELEGAZIONI,DALL’ITALIA E DALL’ESTERO

66 Dalle Delegazioni

invitato due rappresentanti del CIDA a due tavole rotonde (Cannistrà sull’eticae Valente sui network), tuttavia ci è sembrato che stavolta la rappresentanza“mondiale” fosse limitata al mondo anglo-germanico. Niente male, anche perridurre le enormi spese per gli interpreti (il bilinguismo anglo-tedesco era assi-curato solo per alcune conferenze), ma effettivamente il mondo latino e anglo-sassone faticano un po’ ad intendersi, proprio per la lingua.

D’altra parte si trattava già di quattro giornate full-time con 5 conferenzein contemporanea, e in aggiunta vi erano conferenze serali aperte a tutti i visi-tatori. Non sappiamo cosa sarebbe diventato con ulteriori aggiunte!

Per la cronaca, secondo quanto trasmesso dalla nostra rappresentante inGermania Lianella Livaldi Laun – che ci ha assistito con amorosa sollecitudine– si annoveravano fra i partecipanti 400 svizzeri, 245 tedeschi, 46 austriaci, 9inglesi, ben 7 italiani!, 6 australiani, 2 soli rapprentanti di Francia, Finlandia,Danimarca, Belgio, e uno da Giappone, Singapore, Slovacchia. Pochi gli ame-ricani...

Il congresso era organizzato da Claude Weiss, editore anche di AstrologieHeute e da Verena Bachmann, che parla un perfetto italiano.

Tra i partecipanti ricorderemo volentieri l’inossidabile Louise Huber, RayMerriman presidente dell’ISAR, Roy Gillett, attuale presidente della Astrologi-cal Association inglese, Nick Campion, con i quali abbiamo potuto rinnovare iconsueti amichevoli contatti, e la grande Liz Greene (vedi foto a colori) cheparla anche italiano, per aver soggiornato a lungo presso Arezzo (e ha lodatola fierezza dei toscani) e che contiamo di invitare quanto prima in Italia. Parlaun bellissimo inglese, con una voce calda e vellutata, gradevole quanto i suoiscritti, cosa non frequente.

Tra le novità ludiche: l’“Astrodrama”, condotto dal poliedrico SagittarioFriedel Roggenbuck, in cui un centinaio di partecipanti mimavano col corpo isegni astrologici, oppure il presentatore spiegava le pose assunte dall’Ariete,dal Toro ecc.in varie situazioni, fra l’ilarità generale!

Il nostro amico Erich Van Slooten, oltre a tenere svariate conferenze, hacondotto anche il divertente cabaret di domenica sera.

Sui contenuti avremo modo di riportarli in seguito.(D.V.)

* * *

Sul sito www.cida.net è già presente il calendario delle conferenze future per:– la Delegazione Roma-Lazio;– la Delegazione Friuli-Venezia-Giulia;– la Delegazione Veneto;– la Delegazione Campania e Napoli Hinterland.

Come al solito, il programma di tutte le Delegazioni per il 2005 compariràsul supplemento di settembre.

* * *

67Dalle Delegazioni

Brillante successo del Convegno di Napoli-S.Giorgio a Cremano sull’Astrolo-gia del Rinascimento tenuto a Villa Bruno e organizzato dalla Delegata MariaVacca (vedi foto a colori).

Tra i partecipanti, oltre a vari esponenti del CIDA , anche docenti univer-sitari e un sacerdote (Don Marcello Stanzione), che hanno finalmente affronta-to l’argomento con la dovuta serietà (v. anche foto a colori)

Ampia l’eco sulla stampa (Il Mattino, Roma, La Repubblica) che riportiamo

La nostra Delegata per Napoli e Campania Clara Negri è stata invitata al Con-gresso Internazionale CISAT di Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia a Napoli,17-20 giugno 2004 sull’argomento: «Con le armi della poesia». Poesia, lettera-tura ed arte come strumenti terapeutici autonomi e/o integrativi per la psicote-rapia di oggi-domani e ha presentato una relazione su “Astrologia come tera-pia dell’anima” e ha portato la consueta ventata di ottimismo nella virginea at-mosfera del Congresso in cui figuravano Oratori di vari paesi, all’Australia alBrasile.

* * *

68 Dalle Delegazioni

DELEGAZIONE LIGURIA

Il primo incontro-invito ai Soci CIDA in occasione di GENOVA 2004 città euro-pea della cultura (vedi foto a colori).

Il 19-20 giugno nella splendida cornice del Palazzo Ducale la Delegazioneligure ha accolto festosamente i Soci , giunti anche da Roma e Milano.

La Socia-pittrice Maura De Nardis ha introdotto i presenti – una trentina,fra i quali qualche “laico” in seguito alla segnalazione su “La Repubblica” –sulla vita avventurosa del Capitano Enrico Alberto De Albertis, un Ariete in-quieto con stellium in nona, che a fine ottocento girovagava per il mondo avi-do di conoscenze. Esperto nella costruzione di meridiane, fotografo d’avan-guardia, Casanova impenitente, documentò aborigeni, negri e pellerossa por-tando in patria reperti oggi divenuti rari e preziosi. Ma fin qui tutto “normale”,in quanto quest’epoca pullulava di questi “avventurosi”, spesso foraggiati dalneonato Regno come spie per mire coloniali.

Dopo un brunch nel Palazzo e una visita speciale nei caruggi, la Delega-zione portava gli ospiti a visitare un Castello sovrastante la città, che il Capita-no fece costruire sulle rovine di uno precedente cinquecentesco. L’articolazio-ne dei volumi e le disposizioni spaziali trasmettono immediatamente un mes-saggio esoterico, tra il gradevole e l’inquietante, e comunque confermano

Programmi di fine 2004 a Napoli Hinterland

Gli Incontri del Lunedì, condotti da Maria Vacca.

– 27 settembre 2004, ore 17,30Casa Decima - Undicesima - Dodicesima: Io uso, Io so, Io credo.Relatrice Maria Vacca - Secondo Ciclo: Ritratti

– 18 ottobre 2004, ore 16,30-19,30Seminario formativo su Il Sole nel Cielo dei potenti: da AlessandroMagno a Enrico Cuccia (il nostro rapporto con il potere) analisidel Sole nel Tema dei partecipanti.

– 22 novembre 2004, ore 16,30-19,30Seminario formativo su La Luna nel Cielo degli artisti: da Artemi-sia Gentileschi a Frida Kahlo (noi e il nostro senso artistico) anali-si della Luna nel Tema dei partecipanti.

– 20 dicembre 2004, ore 16,30-19,30Seminario formativo su Mercurio nel Cielo degli imbroglioni: daCagliostro a Vanna Marchi (noi e le tentazioni) analisi di Mercurionel Tema dei partecipanti.

Per il programma del 2005 contattare la Delegata.

69Dalle Delegazioni

l’ampia sua conoscenza del linguaggio simbolico. Sono presenti sale addob-bate alla turca, riproduzioni della sua cabina , e un’ampia esposizione di reper-ti (armi, monili, abbigliamenti) di tutto il mondo, particolarmente eleganti.

Il Castello ospita da pochi mesi il Museo delle Culture del Mondo ed è sta-to restaurato magnificamente a spese del Comune di Genova, a dimostrazioneche i Genovesi non sono affatto “taccagni”, ma amano spendere e volentieri,se a ragion veduta. (Lo stesso comune lungimirante avrebbe donato oltre2000 Personal Computers alla terza età dopo un Corso gratuito, probabilmen-te sapendo che si sarebbero ridotte le spese sanitarie per le malattie psicoso-matiche …). Nel giorno successivo, visita alla mostra l’età di Rubens, ossia alfastoso ambiente dei ricchi banchieri del 1600 genovese, che attiravano i mi-gliori artisti d’Europa. Infine visita al Cristo degli abissi appena restaurato… echiaccherato…

* * *

Sono previsti altri due incontri con i Soci, il 23 ottobre e il 20 novembre . Inuti-le raccomandarvi di approfittarne, in quanto le scelte della Delegazione sonopiu’ mirate alle nostre esigenze.

Per ulteriori dettagli e cambiamenti vi consigliamo di consultare il nostrosito (sotto conferenze) e per telefono all’organizzatrice, la Delegata TizianaBertone (tel. 010/6502617) che operato in perfetta sinergia con Maria Corte-se, Maura de Nardis e Rita Casazza.

(D.V.)

* * *

Dalla Delegazione di LECCE

Sono previsti due seminari in autunno:– 12 settembre: VAN SLOOTEN: astrologia oraria.– 19 settembre: SONIA VAN SLOOTEN: sull’omeopatia.Inoltre in ottobre un confronto degli allievi del Corso con il pubblico.Informazioni presso la Delegazione.

* * *

ORTONA (tel. 340.1452257)

Sabato 17 luglio: ANDREA ROGNONI, La lotta contro le forze del male.Mercoledì 18 agosto: BIA GATREN, La scoperta della propria identità.

* * *

VERONA

La Delegazione di Verona ha inaugurato un proprio sito-giornale periodico:www.argo-vr.net/astrovolante.

70 Coffée Break

L.A. 135-577

Anche se non strettamente astrologiche, queste letture possono essere un gra-devole intermezzo culturale o ludico.

* * *Breve poesia di un bimbo marocchino cresciuto in Valtellina (e Capricorno)che ha vinto il primo premio provinciale delle scuole medie:

C’è un posto anche per me fra gli anfratti dei tuoi dirupi ?

* * *Come possiamo prevedere lo sviluppo futuro della nostra lingua? Forse nonancora con le stelle, però con un esperimento proposto da un Comico lungi-mirante che ha immaginato l’idioma che ci aspetterà quanto prima…

THE BELLISSIM’ STORY OF CAPPUCCETT RED

One mattin her mamma dissed: “Dear Cappuccett, take this cest to the nonn,but attention to the lup that is very ma very kattiv! And torn prest! Good luck!And in bocc at the lup!”.

Cappuccett didn’t cap very well this ultim thing but went away, da sol, withthe cest. Cammining cammining, in the cuor of the forest, at a cert punt she in-contered the lup, who dissed: “Hi! Piccula piezz’e girl! ‘Ndove do you go?”.

“To the nonn with this little cest, which is little but it is full of a sacc ofchocolate and biscots and panettons and more and mirtills”, she dissed.

“Ah, mannagg ‘a Maruschella” dissed the lup, with a fium of saliv out ofthe bocc.

And so the lup dissed: “Beh, now I dev andar because the telephonin issquilling, sorry.”And the lup went away, but not very away, but to the nonn’sHouse.Cappuccett Red, who was very ma very lent, lent un casin, continuedfor her sentier in the forest.

The lup arrived at the house, suoned the campanel,entered, and after sa-luting the nonn, magned her in a boccon. Then, after sputing the dentier, heindossed the ridicol night berret and fikked himself in the let.

When Cappuccett Red came to the fint nonn’s house, suoned and ente-red. But when the little and stupid girl saw the nonn (non was the nonn, butthe lup, ricord?) dissed: “But nonn, why do you stay in let?”.

COFFEE BREAKuna pausa rilassante di lettura

71Coffée Break

And the nonn-lup: “Oh, I’ve stort my cavigl doing aerobics!”.“Oh, poor nonn!”, said Cappuccett (she was more than stupid, I think,

wasn’t she?).Then she dissed: “But… what big okks you have! Do you bisogn some

collir?”.“Oh, no! It’s for see you better, my dear (stupid) little girl”, dissed the

nonn-lup.Then cappuccett, who was more dur than a block of marm: “But what big

oreks you have! Do you have the Orekkions?”.And the nonn-lup: “Oh, no! It is to ascolt you better”.And Cappuccett (that I think was now really rincoglionited) said: “But

what big dents you have!”.And the lup, at this point dissed: “It is to magn you better!”. And magned

really tutt quant the poor little girl.But (ta dah!) out of the house a simpatic, curious and innocent cacciator

of frod sented all and dissed: “Accident! A lup! Its pellicc vals a sac of solds”.And so, spinted only for the compassion for the little girl, butted a terr

many kils of volps, fringuells and conigls that he had ammazzed till that mo-ment, imbracced the fucil, entered in the stanz and killed the lup. Then squar-ced his panz (being attent not to rovin the pellicc) and tired fora the nonn (stillviv) and Cappuccett (still rincoglionited).

And so, at the end, the cacciator of frod vended the pellicc and guada-gned honestly a sacc of solds. The nonn magned tutt the leccornies that werein the cest.

And so, everybody lived felix and content (maybe not the lup!).

* * *

72 Coffée Break

Umorismo inglese:

73Il ruolo dell’astrologo

L.A. 135-606

Sul n. 129 di Linguaggio Astrale è stata pubblicata un’interessante intervista aJames Hillman (cui rimandiamo il lettore) relativamente all’uso che gli studio-si di astrologia fanno della loro materia e alle risposte che vengono da loro for-nite ai quesiti posti dai consultanti. Tale articolo è stato oggetto su Sestile diun piccolo dibattito aperto da Giancarlo Ufficiale, che ha posto sul tappeto an-cora una volta la questione su quale debba essere la preparazione dell’astrolo-go. Nel ringraziare Giancarlo per come ha fotografato questo problema digrande rilevanza, vogliamo rendere partecipi anche i lettori di LinguaggioAstrale di alcune riflessioni in merito, partendo proprio dalla domanda interlo-cutoria che con sapiente ironia, quasi britannica, veniva posta a Hillman daUfficiale: “Ha un’idea Hillman di chi frequenta i nostri studi?”

Da questa domanda cominceremo le nostre riflessioni, utilizzando, comeabbiamo già fatto in passato, la forma del dialogo, che ci sembra più scorre-vole ed efficace per la comprensione di alcuni dei concetti espressi.

I fruitori dell’astrologo

CL.- Allora, Armando il punto da cui vorrei partire è proprio questo: chisono i fruitori dell’astrologo? È possibile identificarli in qualche maniera?

AR.- Non è facile. Per semplicità didattica dovremmo, innanzi tutto, ten-tare di suddividere le persone che si rivolgono allo studioso in alcune catego-rie. Di ogni gruppo dovremmo provare a tracciarne il profilo, ad esaminare lemotivazioni che stanno alla base delle loro richieste, cercando di valutare qua-le debba essere la risposta più idonea del professionista astrologo alle richiestemedesime.

CL.- Sì, mi sembra una buona idea. E quale potrebbe essere il primogruppo?

AR.- Il primo gruppo potrebbe essere rappresentato da coloro che real-mente hanno seri problemi esistenziali o di ricerca religioso-spirituale.

CL.- Sono d’accordo. Possiamo accorpare queste due motivazioni inquanto le problematiche esistenziali sottendono sempre una ricerca religiosa.

AR.- A costoro un astrologo deve avere il coraggio di dire in tutta fran-

Armando Billi - Claudio Cannistrà

IL RUOLO DELL’ASTROLOGOE I FRUITORI DELL’ASTROLOGIA

74 Il ruolo dell’astrologo

chezza che il loro bisogno è quello di un prete o di un filosofo, poiché né l’a-strologia, né la psicoanalisi possono dare a questo riguardo risposte sufficien-temente valide ed esaustive.

CL.- Sì, pur tenendo presente che dietro l’astrologia è sottesa una filosofiadella natura, non dobbiamo dimenticare che l’astrologia deve essere utilizzataprimariamente come uno strumento tecnico d’indagine; non può essere quindipensata o vissuta come qualcosa che “crei dinamicamente” le vicende umane.

AR.- Credo che “l’Assoluto” fra virgolette, comunque noi lo vogliamochiamare, nel momento in cui ha creato il Tutto e cioè il cosmo, ha creato sial’uomo “il Microcosmo”, sia lo zodiaco “Il Macrocosmo” nel quale l’uomo sipuò specchiare.

CL.- In una parola si potrebbe affermare, parafrasando le Sacre Scritture,che lo zodiaco è immagine e somiglianza dell’Uomo o viceversa.

AR.- Tuttavia, sia l’uomo sia lo zodiaco sono creature parallele e corri-spondenti e non nei loro reciproci rapporti “Deo e creatura” (un Dio e la suacreatura). In altre parole lo zodiaco non “crea” l’uomo, così come anche l’uo-mo non “crea” lo zodiaco.

CL.- Si può dire che la proiezione del proprio inconscio che l’uomo fa sul-lo zodiaco preesiste nel più profondo dell’Animo umano, e quindi lo zodiaconon viene creato, ma in qualche modo riconosciuto.

AR.- Sì, e credo che su questo punto sia la psicoanalisi sia Hillman ri-schiano di equivocare. Non esiste, in realtà, nessuna proiezione ”creativa ex-novo” dell’uomo nel creare lo zodiaco, perché il meccanismo zodiacale è pa-rallelo al funzionamento dell’essere umano. Così come lo zodiaco non creal’uomo, l’uomo non crea lo zodiaco, ma entrambi sono l’espressione della me-desima firma, sigillo, timbro del Creatore, però su piani diversi.

CL.- In effetti, la lettura che l’uomo fa dello zodiaco è uno scoprire e sve-lare la propria fotografia su un altro piano di conoscenza.

AR.– È vero, perché se identifichiamo nello zodiaco un “Deo “ o degli Deiche in qualche modo ci condizionano ed ai quali nell’antichità venivano offertisacrifici, non consentiamo all’uomo di crescere spiritualmente, psicologica-mente e socialmente perché lo invitiamo indirettamente a deresponsabilizzarsie a credere che gli eventi accadono in quanto in qualche modo conseguenzadel meccanismo zodiacale. Così facendo, noi trasformiamo, di fatto, l’astrolo-gia in una religione di cui l’astrologo diventa a vari livelli il sacerdote (da sem-plice cappellano fino a papa) o meglio da astrologo spicciolo fino a GrandeMaestro.

CL.- E sappiamo bene quanto queste “figure” di Grande Maestro sianopericolosissime e deleterie sia per l’immagine dell’astrologia sia per le conse-guenze che possono ripercuotersi sui consultanti, che eventualmente le incon-trano!

AR.- È bene ricordare che gli accadimenti, di cui l’umanità è protagonistae spettatrice, fanno parte di quella complessa ed irrisolta problematica che èl’essenza stessa della vita umana. Tali eventi accadono in quanto permessi ovoluti dal Creatore, comunque esso si chiami.

75Il ruolo dell’astrologo

CL.- Sì, essi debbono essere letti su un piano diverso, come si diceva pri-ma, a livello del meccanismo zodiacale il quale, di fatto, funziona come unavera e propria radiografia o TAC, che dir si voglia, del divenire umano. Di que-sto divenire nulla è determinato a priori, ma in questa sorta di radiografia pos-sono essere lette le stesse umane vicende. Nelle stelle, infatti, si ritrova e si ri-specchia la complessità della natura umana.

AR.- La stessa concezione di San Tommaso, sintetizzata nell’affermazione“Astra inclinant sed non necessitant” è in parte errata, perché non si tratta diinclinare o di “fare accadere”, ma di fotografare realtà che sono invece o volu-te o permesse dallo stesso Creatore dell’uomo e dello zodiaco; è a Lui chedobbiamo chiedere il perché della vita o di fatti inspiegabili, che sono fotogra-fati nello zodiaco ma non dallo Zodiaco determinati.

CL.- Credo che a questo punto s’imponga una precisazione riguardo allafigura del Creatore.

AR.- Certamente! È evidente che qui parliamo di Creatore intendendo sialo specifico Dio di una religione positiva, sia la Natura, quale somma di forzecreative comunque intelligenti e organizzate.

CL.- Quindi, guai a chiedere allo zodiaco la risposta a problematiche esi-stenziali… “lui” non potrà rispondere…!

AR.- Sì, tuttavia è comprensibile che l’indagine astrologica su fatti (adimpatto emotivo fortissimo) e molto complessi, inspiegabili a livello razionale(primo fra tutti il mistero della vita e della morte), porti il professionista astro-logo, anche in buona fede, a cercare di leggere e quindi di interpretare in chia-ve esistenziale gli eventi presentatigli dal suo consultante. Questo è comunqueuno degli errori più pericolosi nei quali può incorrere lo studioso.

CL.- Bene, veniamo adesso al secondo gruppo. Da chi può essere rap-presentato?

AR.- Da coloro che vogliono uno strumento per una maggiore conoscen-za di se.

CL -A costoro, oltre alle consuete risposte che vengono fornite, l’astrolo-gia dovrebbe essere spiegata e insegnata perché proprio tramite il suo aiuto, iconsultanti potrebbero imparare a riconoscere i meccanismi astro-psicologicie quindi ad osservare il cielo dentro se stessi.

AR.- Sì, ma in questo lavoro interiore è necessario che siano affiancati dauno studioso serio, qualcuno che faccia conoscere loro non solo le singole leg-gi zodiacali, ma soprattutto ciò che serve realmente per potersi specchiarenello zodiaco.

CL.- Quindi non una astrologia come pura e semplice tecnica, ma unaastrologia come vero e proprio specchio dell’anima.

AR.– Proprio così! D’altra parte al giorno d’oggi vengono diffuse cono-scenze di base delle più svariate discipline. Tali conoscenze possono consenti-re anche al non esperto di comprendere meglio ed approfondire tematiche untempo riservate ai soli professionisti della materia. Un esempio di questa di-vulgazione sono le riviste paramediche, che si rivolgono ai non medici, mache aiutano le persone a rapportarsi con tutto il settore medico con una buona

76 Il ruolo dell’astrologo

cognizione di causa. Non vedo perché questa divulgazione di tipo parascienti-fico non possa e non debba essere applicata anche al settore astrologico

CL.- Esiste però un altro aspetto del problema. A questo secondo gruppodi fruitori bisogna anche dire chiaramente … (e non è una battuta…) che l’a-strologia non è obbligatoria!

AR.- È vero l’indagine introspettiva che con l’astrologia una persona puòintraprendere, è sicuramente percorribile anche con altri strumenti, quali lastessa indagine di “introspezione classica”, l’interpretazione dei sogni e tutte lealtre tecniche delle varie branche della psicologia moderna. Ed è questo il ca-so in cui la psicoanalisi potrebbe e dovrebbe utilizzare profondamente l’astro-logia e l’astrologia, viceversa, si troverebbe ad essere arricchita da una espe-rienza psicoanalitica.

CL.- A questo proposito non dobbiamo dimenticare che l’astrologo non èuno psicoanalista e, altrettanto, che gli studiosi di astrologia non debbonoscimmiottare gli psicoanalisti nel fare il loro lavoro. In quest’ambito sarebbeauspicabile una profonda collaborazione fra le due categorie di professionisti.Infatti, tutte e due le discipline, proprio perché possiedono fonti comuni e unaloro dignità autonoma, possono arricchirsi a vicenda.

AR.- Certamente! Nei casi in cui l’astrologo sia anche psicoanalista, eglideve tenere rigorosamente distinte le due discipline nelle loro tecniche pecu-liari. A mio parere, il termine psicoastrologia, oggi tanto in voga, non è moltocorretto. Ritengo che lo psicoanalista non può usare l’astrologia nella tecnicapsicoanalitica, cosi come lo studioso di astrologia non può usare le tecnichepsicoanalitiche nel consulto astrologico.

CL.- A questo va aggiunto un elemento importante. La vocazione delladisciplina astrologica è sempre stata caratterizzata da una profonda base pre-visionale. La sua nascita, il suo affermarsi e il suo permanere nel corso dei se-coli al centro del dibattito filosofico e intellettuale della nostra cultura sono le-gate alla possibilità di “prevedere” la dinamica di quelle forze, da cui scaturi-scono eventi collettivi e personali

AR.- A questo punto è necessario sottolineare che la funzione dell’astro-logia non è quindi “solo” quella di “evocare Dei” o presunti tali per farli “agire”nella nostra vita. La sua funzione è anche eminentemente previsionale. Natu-ralmente intendendo per previsione non il significato che la parola previsioneha oggi nell’immaginario collettivo. Il vero significato di questo termine è quel-lo di decifrazione di quel macrocosmo, che, come si diceva più sopra, è im-magine e fotografia del “microcosmo umano” e quindi in ultima analisi indagi-ne relativa alla “volontà” dell’Assoluto o dell’Onnipotente (comunque essopossa essere chiamato), creatore sia dell’uomo sia dello zodiaco.

CL.- Veniamo ad analizzare un altro gruppo.AR.- Il terzo gruppo è formato da coloro che richiedono al professionista

responsi astrologici banali, sia nel contenuto, sia nelle modalità di esposizionedel quesito.

CL.- In certi casi si tratta di vere e proprie richieste a sfondo superstizioso.Ad esempio: mia figlia incontrerà l’uomo della sua vita?

77Il ruolo dell’astrologo

AR.- Si e a questo terzo gruppo, sicuramente il più numeroso dal punto divista statistico, si deve rispondere che l’astrologia, presupponendo un “liberoarbitrio”, non può fornire risposte del genere, anche per i suoi limiti oggettivi esoggettivi. In altre parole, l’astrologia non è pura e semplice divinazione e lostudioso di astrologia non è un Mago. Bisogna poi aggiungere con estremafranchezza che una tale risposta può deludere sicuramente i più, contribuendoa diminuire di gran lunga la schiera dei fruitori dell’”arte” e quindi gli introitidegli studiosi sensibili al “dio” denaro.

CL.- Esiste ancora un altro gruppo?AR.- Sì, una quarta schiera di fruitori è costituita da coloro che pongono

domande assolutamente inconsistenti vaghe e generali, e di conseguenza in-nocue, quali ad esempio, come sarà per me il 2004?

CL.- Credo che a tale categoria può essere ascritta ordinariamente lamaggior parte dei fruitori delle varie rubriche di quotidiani e settimanali.

AR.- Si, costoro si avvicinano alla nostra disciplina in maniera talmentesuperficiale da rendere domande e risposte assolutamente innocue.

CL.- Tuttavia, per assurdo questo modo di procedere mantiene comun-que nella persona sveglia una certa curiosità di indagine sulle vicende dellapropria vita e su quella altrui. Tale curiosità ad un diverso livello di coscienza oconsapevolezza può indirizzare poi la persona, in momenti successivi, versodomande corrette e verso un approfondimento reale della nostra disciplina ri-cadendo, quindi, nei casi 1) e 2).

AR.- Sempre per assurdo non dobbiamo più di tanto scandalizzarci diquesto modo di intendere l’astrologia; tale concezione può essere inserita inquel processo di banalizzazione presente nella società contemporanea (cosìcome avviene per altre discipline), ma che in ultima analisi porta le personecomunque a prendere in esame situazioni o tematiche che difficilmente sareb-bero state oggetto di indagine personale.

CL.- Credo che esista ancora un quinto gruppo di persone.AR.- Quale?CL.- Si tratta di coloro che desiderano conoscere ed approfondire seria-

mente la nostra disciplina!AR.- Si, ma questo gruppo può essere radicalizzato, a mio parere, in due

sottogruppi:CL.- E cioè?AR.- Un primo sottogruppo è rappresentato da coloro che credono di po-

tere, in pochi mesi, padroneggiare la materia e di poter quindi redigere, a lo-ro volta, in poco tempo oroscopi. Queste persone sono pericolosissime e sog-gette esse stesse ai più gravi pericoli, quali l’illudersi e il credere che l’astrolo-gia fornisca loro risposte che in realtà sono il prodotto di proiezioni personali.Oppure si può trattare di persone che vedono nell’astrologia solo uno stru-mento di lucro, rischiando in tal modo di finire nelle cronache di “Striscia laNotizia”.

CL.- Per costoro non mi sembra necessario spendere altre parole! E il se-condo sottogruppo?

78 Il ruolo dell’astrologo

AR.- Il secondo sottogruppo è formato da coloro che veramente hanno laconsapevolezza che per occuparsi della materia occorra tempo, impegno epreparazione culturale: essi sono i futuri veri professionisti.

CL.- Tale sottogruppo può essere rappresentato da coloro che ci leggo-no?

AR.- Sì, è in questa ottica che è stato creato l’albo Professionale ed è inquesta direzione che va spesa ogni fatica o iniziativa.

CL.- Costoro possono, quindi, essere chiamati i veri professionisti dell’a-strologia al cui profilo, alla cui preparazione culturale e tecnica e alle cui esi-genze dovrebbero essere dedicate le principali iniziative di carattere associati-vo. A questo riguardo il CIDA ha cominciato ad attivare quel processo di certi-ficazione illustrato compiutamente in altra parte della rivista.

AR.- Sì, porrei l’accento soprattutto sulla parte relativa al corso di base dicui all’allegato 1 del progetto, in cui è illustrata la nuova filosofia di studio, cheprevede non già i soliti corsi onnicomprensivi, ma un regolare piano di studioe di lavoro di tipo universitario.

CL.- Solo in tal modo lo studioso potrà realmente conseguire una prepa-razione idonea e finalmente la nostra materia sarà considerata per il posto chele spetta, oltre ad essere utilizzata in modo serio e proficuo, al massimo dellesue potenzialità.

Su questo vasto argomento, il cui dibattito è ancora aperto, proveremo atornare in seguito.

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79

CASA PRIMA

Brian ClaarkIl ciclo di Chirone

CASA OTTAVA

Silvia PedriCavalcare il proprio destino

Meskalila Nunzia CoppolaAstrologia karmica: un trottolionel passato onnipresente

80 Casa Ottava

L.A. 135-827

Guida a un’analisi dettagliata degli indicatori astrologici specifici della direzio-ne del nostro destino e dei mezzi per compierlo.

L’astrologia può aiutare a individuare i propri doni e dare suggerimenti su co-me gestirli, come realizzarli. Tutto nella carta astrale può essere letto in funzio-ne di un’analisi della personalità che sia altrettanto lucida e spietata con le luciche con le ombre. Ci sono dei punti della carta natale dove le energie risaltanocon più evidenza o si trovano particolarmente concentrate, dove spiccano atti-tudini e tendenze naturali. Primi fra tutti il Medio Cielo e l’Ascendente. Ma altriindizi preziosi sono forniti anche da: l’energia predominante (si vedano gli stu-di di Volguine o Viterbi); il pianeta con più aspetti; quello con aspetti più stret-ti; la congiunzione più stretta; i pianeti situati in segno proprio e/o casa che glicorrisponde (ad esempio Mercurio in gemelli e/o in 3 casa).

La direzione del destino

Se gli indicatori dei talenti sono i più vari in quanto sono spie di grumi energe-tici particolarmente forti e significativi, gli indicatori del destino segnalanospecificamente la direzione, il percorso obbligato e nello stesso tempo ricerca-to: la via dell’anima e della personalità. Rappresentano il modo in cui canaliz-zo e metto in pratica i doni ricevuti in sorte, evidenziano come, attraverso i ta-lenti, la mia persona si trasforma, in conformità alle leggi naturali implicitenella sua evoluzione.

Gli indicatori specifici della direzione del destino possono essere identifi-cati negli assi: Nodo Sud - Nodo Nord, Imum Coeli o Fondo Cielo (IC) – Medium Coeli o Medio Cielo (MC), Discendente (DS) – Ascendente (AS), Antivertex (AVX) – Vertex (VX).

Tutti questi, con diverse gradazioni di intensità, possono simbolicamenteessere letti come percorsi con un’entrata e un’uscita. Possono essere rappre-sentati come segmenti che misurano distanze tra un prima e un dopo o tra undentro e un fuori, cioè distanze temporali oppure spaziali. Costituiscono seg-menti direzionati di evoluzione animica e psichica.

Silvia Pedri

CAVALCARE IL PROPRIO DESTINO

81Casa Ottava

Il Nodo Lunare Nord ci parla del destino in modo simbolico, offre l’imma-gine di come la persona sarà o dovrebbe essere a livello spirituale, si pone co-me sintesi del suo futuro animico. La traiettoria Sud-Nord è quella di una frec-cia che va dal vecchio al nuovo, dal già acquisito alla lezione da apprendere eal ruolo simbolico, alla modalità umana da incarnare. Il Nodo Sud è la portasul passato karmico, la voragine su ciò che eravamo e da cui in questa vitadobbiamo uscire per riscattarci, per incarnare un diverso copione, senza rica-dere nelle negatività passate ma anzi utilizzando le esperienze karmiche comeun bagaglio di vita e di conoscenza. Il Nodo Sud chiarifica e specifica la letturae la comprensione del Nodo Nord, del progetto da realizzare, in quanto si ponerispetto ad esso come il negativo della stessa fotografia, l’opposto speculare,affine e contrario e soprattutto in rapporto di continuità evolutiva con il suogemello posto a Nord.

Per esempio, per Marilena, nome fittizio per una mia cliente, si tratta diandare dalla schiavitù alla libertà (sud: VII , nord: I casa), dall’abbrutimentodella dipendenza passiva dall’altro (in VII, congiunto a Saturno in Cancro) al-l’autosufficienza e autoaffermazione, all’autorità e alla libertà (nord in I casa acavallo tra Sagittario e Capricorno), all’essere rappresentante e promotore dilibertà (considerando anche il MC congiunto a grado zero a Urano).

Un asse che si può considerare simbolicamente riferirsi sia allo spazio siaal tempo è quello dell’ IC-MC. La lettura che se ne fa di solito non è karmica,come quella dell’asse dei Nodi, e si sviluppa all’interno delle personali stratifi-cazioni psichiche della nostra personalità attuale. E’ un asse che percorre e at-traversa la stratificazione interiore-esteriore, intersecando le cuspidi delle caseIV (la sfera intima e domestica) e X (la sfera pubblica). Si può considerare un“prima “ e un “poi” nell’ottica del dentro e fuori o meglio di come il dentro sial’humus di base, il crogiolo psichico, il carburante e la spinta profonda e mag-matica che inevitabilmente produce il fuori. I pianeti all’IC sono funzionali al-l’espressione del MC e dalla realizzazione della sfera intima dipende e conse-gue la realizzazione di quella pubblica.

Si può considerare un asse spaziale in quanto le forze che si trovano all’ICoccupano il luogo dell’introversione, vibrano all’interno della cassa di risonan-za, all’interno del ventre dello strumento umano, e non compaiono quasi maiall’esterno. Ciò che si porta all’esterno è la punta della lancia della personalità,la veste che si sceglie di incarnare, il vessillo che ci rappresenta nel mondo.Le vicende della quarta casa sono vizi, virtù, problemi personali. La quarta ca-sa è la casa del cancro e individua un settore analogo a quello rappresentatodalla posizione e dagli aspetti del pianeta Luna: si tratta di questioni fonda-mentali per il nostro benessere e serenità interiore, urgentissime da risolvereperché in grado di compromettere qualsiasi sviluppo futuro o di dare la giustaforza alla nostra creatività, al nostro futuro ruolo pubblico. Lo spazio della ca-sa X ospita le modalità e gli strumenti visibili che noi utilizzeremo nel nostrorapporto col mondo e con gli altri, mentre le forze in quarta casa o in relazioneo in aspetto coll’IC sono le spinte occulte che ci sostengono e che dirigono dalprofondo la nostra azione. Nel caso dell’asse IC-MC, la direzione del destino,

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come per i nodi lunari, va dal passato al futuro e dal dentro al fuori. Il MC rap-presenta l’evidenza, come la persona si porrà o già si pone manifestamentenei confronti del mondo, l’ideale concettuale in cui ci si identifica e che si sce-glie di incarnare.

Per citare alcuni esempi: La carta di Nostradamus, oltre ad avere partico-larità molto spiccate e interessanti, tra cui, nel contesto del MC, un Sole con-giunto a grado e decimi zero (!) al punto più esposto e in luce dello zodiaco, ilMC, in Capricorno, a indicare una consapevole e integrale assunzione del pro-prio destino al momento dell’incarnazione sulla Terra, presenta anche in casaIV ben tre pianeti (Giove, Saturno, Marte), tutti e tre retrogradi, a indicare laspinta propulsiva all’azione tanto forte quanto interiorizzata e volta alla subli-mazione, disposta anche al sacrificio, pur di assolvere all’ideale supremo a cuii pianeti sottendono.

Nella carta astrale di Marilena, un Marte potenziato nel suo domicilio inAriete e retrogrado, in opposizione netta al MC, scarica le energie della cartasulle istanze creative (MC congiunto a Urano) che rende iperattive, frementi eimpazienti. La tensione che parte dal profondo sorretta dal fuoco di un taleMarte si sprigiona nell’azione in avanscoperta del pianeta Urano, suggellatadai buoni auspici dell’asteroide Zeus, congiunto anch’esso nettamente al MC,che sottolinea lo slancio proiettivo, incondizionato e incoercibile verso l’idealeuraniano.

Una mia conoscente, che chiamerò Patrizia, massaggiatrice ayurvedica digrande talento, presenta MC in Pesci, opposto a Plutone retrogrado congiuntoa Lilith in casa IV. Prima di potersi proficuamente impiegare al servizio deglialtri ha dovuto, poco dopo i vent’anni (i dati biografici confermano il metododi datazione Huber) affrontare una vertiginosa e laboriosa discesa nei propriinferi e solo grazie alla ricchezza umana derivata da questa laboriosa e doloro-sa trasformazione interiore psico-fisica, ricapitolazione e ristrutturazione dellapropria interiorità, può ora dedicarsi felicemente alla cura degli altri.

Più esclusivamente “spaziali” mi sembrano invece l’asse DS-AS e l’asseAVX-VX che Renzo Baldini ha definito anche, con una delle sue immagini piùfelici e illuminanti, “l’ascendente dell’anima”.

Il Nodo Nord, come abbiamo visto all’inizio del paragrafo, mostra il luogodell’anima, il ruolo spirituale verso il quale ci si sta dirigendo. Il MC indicaquale è l’ideale mentale e concettuale che noi prediligiamo e aspiriamo rap-presentare, spinti da un flusso emotivo e ideologico incoercibile: ci consacre-remo al “Dio Urano” (MC in acquario o in aspetto stretto con Urano) o rientre-remo piuttosto nell’accolita dei Nettuniani, oppure dei Saturnini…? Quale è lanostra scelta? In quale religione interiore, in quale impostazione di vita ci rico-nosciamo?

L’Ascendente invece è il luogo materiale dove agiremo nel mondo, il mo-do fisico, contingente in cui ci muoveremo, il luogo materiale e le vicende divita in cui si svolgerà la battaglia quotidiana dell’esistenza. E’ la modalità con-creta del mio essere che vivrò bene, in modo costruttivo, prospero e gioioso,se mi trovo in armonia col mio progetto evolutivo, oppure che coinciderà con

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una serie di ostacoli e di prove che mi costringeranno a riconoscermi e a pren-dere coscienza di quello che veramente sono e di come voglio esprimermi.L’AS e la prima casa costituiscono le tappe della vita o le lezioni obbligate chela vita periodicamente ci impone. Il DS rappresenta metaforicamente quelloche mi sono lasciato indietro, temporalmente ma soprattutto “spazialmente”,vivendo intento a elaborare le esperienze inscritte nell’AS: rappresenta ciò chemi circonda, il mondo fuori di me e, di conseguenza, come il mondo rispondeall’azione che porto avanti all’AS. L’aspetto di opposizione del DS, a differenzadi quello dell’IC e del Nodo Sud non si colloca in rapporto sequenziale e dicausa-effetto con l’estremo dello stesso asse. Risponde più semplicemente eschiettamente ai valori dell’opposizione che sono di tensione e complementa-rietà, carattere analogo e speculare a quello della congiunzione. Il discendenteè ciò che nel mondo troviamo, che da una parte è ciò con cui dobbiamo averea che fare e con il quale il nostro ascendente si misura, dall’altra è conseguen-za stessa del nostro comportamento, il boomerang che parte dall’atteggia-mento dell’ascendente. E’ ciò che ci circonda e di cui noi stessi risentiamo eche influenza e connota la nostra azione.

Per analizzare la modalità di Ascendente e Nodo Lunare si possono osser-vare l’ambito sociale di attivazione (la casa), il carattere principale (il segno) eil carattere accessorio (gli aspetti): in questo modo se ne destruttura e ricom-pone l’identità. Per l’ascendente, in particolare, il segno rappresenta la sceltaobbligata, assoluta, il luogo dove si lavora per adempiere al proprio destino, alcompito della vita, mentre gli aspetti sono il come, gli apporti energetici diver-si che contribuiscono alla realizzazione dell’opera. Il carattere del MC si confi-gura come il mosaico di tutte le coloriture energetiche che vi convergono, chesiano segni o pianeti.

L’asse AVX-VX individua la modalità e la direzione dello spirito, inteso co-me inconscio, nucleo primitivo, intimo e originario della personalità. Il Vertex èla spinta profonda e radicale, la motivazione autentica, la causa prima e il fineultimo dell’azione. Quale esigenza interiore mi spinge ad essere quello che misto apprestando a diventare percorrendo le direzioni indicate dall’AS, dal NodoLunare, dal MC? Si tratta dell’esigenza di esprimere e realizzare la mia intimaidentità (rappresentata dal VX), la visione che io ho di me stesso, l’esigenza diessere riconosciuto dal mondo come io mi conosco e sento di essere, l’esigen-za di essere veramente e di potermi a pieno diritto sentire come io mi sento.Fino a che io non mi sentirò il mio Vertex non sarò veramente io. Quando lamia immagine esteriore coinciderà con quella interiore sarò felice. Il VX si puòleggere come una sorta di verifica del cammino. E’ il punto di partenza, il cuo-re più profondo del mio essere, e il punto di arrivo obbligato. Il VX è la partepiù segreta e spesso insospettabile della personalità: è un punto di osservazio-ne privato che permette una coscienza lucida dei propri bisogni e carenze,permette di capire le proprie frustrazioni e di scegliere le modalità operativepiù efficaci per risolverle. Gli aspetti disarmonici che opprimono e offendonola Luna rappresentano ferite da guarire e rielaborare se si vuole uscire felice-mente e proficuamente dalla sfera intima, se si vuole avere la forza di andare

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serenamente per il mondo. Gli aspetti disarmonici al VX indicano invece quan-to sia cruciale per la nostra realizzazione un certo tipo di lavoro: sono richiami,sollecitazioni, suggerimenti di modalità tecniche di azione. Non mostrano fra-gilità emotive, ma esigenze. Viene offerta in questo modo l’immagine dei com-piti (aspetti disarmonici) come delle virtù (aspetti armonici), di ciò che si dà almondo o si crea con impegno e fatica, e di ciò che si riceve, come dono oispirazione, dal cielo e dalle profondità dell’anima. Il VX si può definire “ascen-dente dell’anima” in quanto, secondo i calcoli di Baldini, è l’Ascendente chenoi avremmo se il nostro Fondo Cielo fosse il nostro Medio Cielo, la proiezionedell’AS al di là dell’asse longitudinale MC-IC: l’Ascendente che noi avremmose considerassimo come punto più in luce e in esposizione, il punto focale ecentrale della carta, le nostre profondità interiori. Il VX è quindi la direzione ob-bligata della nostra interiorità. Mentre l’AS è il percorso obbligato della perso-na fisica, il VX è il presupposto obbligato alla nostra autentica realizzazione e illuogo dove ci condurrà la nostra ricerca di felicità che corrisponde alla fonteoriginaria di noi stessi e della nostra identità. A differenza dell’AS però il VXnon è una tappa futura del nostro viaggio, ma è piuttosto un richiamo, un am-monimento, un’esigenza che, seppur impellente, non verrà automaticamenteassolta dalle vicende della vita. Il percorso indicato dal VX non si identifica conl’inevitabile e scontato cammino dell’ascendente: condurre l’anima, attraversole vicende terrene dell’ascendente, a realizzare se stessa e identificarsi col VXrichiede consapevolezza e impegno.

L’AVX mi sembra, come e più del DS, partecipare alle dinamiche del suoopposto in modo complementare. Da una parte l’opposizione indica una ten-sione da armonizzare, una dinamica che deve rimanere in equilibrio per potereesprimere con più pienezza e frutto se stessi (ad esempio un’opposizione VXin Leone – Giove in Acquario ribadisce l’importanza del rapporto io-tu in sensoallargato, del servizio come fine ultimo e unica condizione del “brillare” leoni-no). Dall’altra il pianeta in opposizione colora con le proprie sfumature la per-sonalità del VX e la sua energia arriva in modo tanto potente e stimolante inquanto giunge attraverso un aspetto disarmonico (il VX in questo caso si av-vale dell’impulso creativo, umanitario ed espansivo di Giove). L’AVX viene co-sì a porsi sia come tutt’uno col VX, sia come risposta al VX stesso. Nel casocitato il Giove introiettato sarà un’ulteriore spinta all’ambizione e all’ampiezzadi vedute e non potrà fare a meno di produrre opere abbondanti e rigoglioseche si mostreranno materialmente nel settore dell’AVX. Inteso con valori di“discendente” l’AVX gioviano si può leggere come la conseguenza della creati-vità che è emanazione spontanea della personalità leonina: l’interiorità e ilmondo circostante saranno luoghi fertili di frutti. L’asse AVX–VX è un indicato-re del destino ma non presenta un particolare rapporto dinamico tra i suoiestremi, non vi è tra di essi un antagonismo né temporale (Nodi, IC–MC) néspaziale (IC–MC, DS–AS). La direzione del destino si manifesta in questo ulti-mo caso non tanto come tensione tra un dentro e un fuori o tra un prima e undopo quanto come una caratterizzazione a macchia d’olio che ha il suo centronel punto del VX e alcune delle sue ultime propaggini e sfumature nell’AVX.

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Non c’è proiezione da dentro a fuori, né tra prima e dopo: l’AVX è tanto segre-to, interiore e profondo quanto lo è la verità del VX.

I mezzi del destino

I mezzi del destino sono le diverse componenti della personalità, le strategiecontingenti e materiali di cui l’anima si serve per realizzarsi sulla dimensioneterrena. Sono tutti i pianeti della personalità più i pianeti del karma, che abbia-mo considerato in precedenza. Insieme essi determinano l’identità psicologicae psicosomatica che caratterizza sulla Terra l’espressione dell’anima.

Per una disamina approfondita e il più completa e sfaccettata possibile siconsiglia di tenere conto non solo della posizione degli aspetti ma anche delleantisce (la proiezione del pianeta al di là dell’asse orizzontale est-ovest, l’ “om-bra” del pianeta, una visione in negativo fotografico e nello stesso tempo inprospettiva, quasi una sorta di ascendente del pianeta stesso), e dei nodi luna-ri planetari (che indicano la via di evoluzione e realizzazione dell’energia delpianeta).

Tra i pianeti della personalità, il Sole ha un ruolo predominante. Se il mi-to, la leggenda personale, è indicato dai punti più esposti della carta, che af-fiorano come iceberg dal mare e ostentano la loro evidenza: AS, MC, VX e No-do Lunare Nord; il Sole è il modo in cui il mito mi entra negli occhi e vivifica lamia carne, il modo in cui il mito si traduce nel linguaggio della mia persona,l’impostazione emotiva del mio percorso. Chi nasce col Sole in Scorpione do-vrà fare opere di trasformazione, improntare le sue attività a processi di rige-nerazione psichica: tutto quello che farà avrà questo fine e questa modalità epotrà essere letto sotto questa luce. Chi nasce in Gemelli sarà un comunicato-re e vivrà all’interno di una modalità di percezione e azione “aria”, più mentaleche emotiva, tendenzialmente più curiosa ed eclettica che introspettiva. Ognu-no non potrà evitare, nella propria attività, di avere a che fare con l’imposta-zione fondamentale del suo essere. Il Sole, illuminando quel grado dello zodia-co colloca la persona in un determinato contesto e ne individua l’identità pri-maria, l’identità maschile che agisce e opera nel mondo.

La Luna, luminare di pari grado e importanza in astrologia, individua in-vece il nocciolo della parte femminile della personalità, la sfera emotiva, ilmodo di sentire e di sentirsi. Mentre il Sole è ciò che noi siamo in rapporto conl’esterno, la Luna indica qualità e tipologia dei lavori da compiersi a livello in-teriore. Se il Sole in Scorpione fonda l’attività sul concetto di trasformazione,la Luna in Scorpione impone prima di ogni altra cosa di convergere la propen-sione trasformativa su se stessi, di essere noi la prima cavia e la testimonianzavivente di come si possa morire e sempre rinascere rinnovati. La Luna rappre-senta il punto più critico e delicato della carta natale, il primo e fondamentaleguardiano della soglia del possibile benessere, della realizzazione e del rag-giungimento della felicità. Dovunque si voglia arrivare si deve prima passareattraverso noi stessi e uscire indenni dalle prove che ci faranno crescere e cipermetteranno di abbandonare il nido. Per affrontare il mondo con serenità

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dobbiamo creare la serenità dentro di noi, liberarci da demoni e fantasmi, dapaure, fragilità, ferite… Il mancato superamento delle sfide che ci sottopongo-no le sofferenze, le carenze, le oppressioni interiori compromette qualsiasipossibilità di crearci una vita soddisfacente a nostra immagine e somiglianza.Le caratteristiche e gli aspetti disarmonici e stridenti della Luna devono esseretrasformati da ferite in stimoli perpetui all’azione del Sole e delle forze maschiliattive e fattuali. La Luna, in quanto “mezzo del destino”, cioé modalità espres-siva della personalità, rivela le ragioni emotive radicate alla base delle nostrescelte comportamentali, le spinte profonde con le quali si identifica gran partedella nostra azione nel mondo. E’ “espressione” certo, ma espressione che ri-mane confinata alla sfera intima, espressione a livello interiore di istanze emo-tive profonde. Come il VX anche la Luna rappresenta l’indirizzo primario, chenon sente ragione, ma mentre il VX si pone come modello, archetipo da rag-giungere e in cui identificarsi, la Luna è il geroglifico della nostra emotività,della nostra struttura femminile e interiore, il modo spontaneo di esprimersi evibrare del nostro sentire. Quindi più che indicatore di direzione, come il VX, èpunto di partenza, origine e parte costituente e integrante di noi.

Inoltre il travaglio interiore a cui la Luna ci sottopone, se gestito con con-sapevolezza, diviene un’occasione di conoscenza, di arricchimento interiore, diespansione degli orizzonti ed esplorazione del profondo. La Luna è un pozzo dipercettività, di ascolto empatico ed eventualmente anche medianico, e com-pleta il quadro della personalità con doti squisitamente femminili, canali diascolto intuitivo e quasi inconscio rivolti direttamente alle profondità segretenostre e, eventualmente, altrui. La Luna fornisce la prima, rudimentale sensa-zione e indicazione riguardo la propria identità e i propri bisogni, a come crea-re la pace dentro di sé, come realizzare una prima, fondamentale alchimia in-teriore. La Luna è l’anima tradotta a livello della personalità, la porzione dellapersonalità che più si può rapportare ad essa, il primo baluardo dell’anima, laprima visita obbligata ai misteri dell’inconscio. Come il VX, funge da organo disenso, da verifica del cammino: segnala a livello istintivo e immediato se stia-mo rispettando le nostre esigenze interiori o tradendole.

Considerato nella funzione di “mezzo del destino”, ritengo il carattere diVenere piuttosto accessorio e ausiliario. Venere, per gli uomini come per ledonne, è la spia del modo di amare e delle preferenze a livello di gusti. Rap-presenta i gusti, non gli ideali, la scelta della forma estetica, non del contenutodella propria vita. Individua una modalità molto quotidiana, pragmatica, quasianeddotica: le inclinazioni e preferenze che improntano la sfera personale esociale. Il carattere di Venere è interessante solo se il pianeta è associato a in-dicatori del destino o a pianeti della personalità che indichino modelli espres-sivi più sostanziosi ed evidenti (Sole, Marte, Giove, Luna); altrimenti l’influenzadi Venere pertiene esclusivamente alla sfera intima e relazionale. Il carattere diVenere, di per sé, non individua né connota il destino di una persona né ilcammino verso la sua realizzazione.

Se l’ambito di Venere è affine e complementare a quello della Luna (Ve-nere: sentimento; Luna: emotività; Venere: esternazione del sentimento; Luna:

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sentire interiorizzato) l’ambito di Marte, in associazione col Sole, completa lamodalità maschile di espressione della personalità. Mentre la modalità femmi-nile è ricezione e ascolto, quella maschile è prettamente azione e affermazio-ne. Marte è il modo che si ha di farsi strada nel mondo, la qualità del passoche si adopera lungo il proprio cammino. Conviene analizzarlo e conoscerlobene per smussarne gli eccessi sempre e comunque lesivi o ridimensionarnele debolezze, e per inserirci con fluidità e profitto nella nostra dinamica natura-le di movimento.

A questo punto, per permettere all’organismo energetico costituito dallediverse forze in azione di essere in armonia, di lavorare al meglio, con agio eprofitto, al servizio dell’anima e del destino, occorre accertarsi che le suecomponenti siano in equilibrio. Le singole parti non solo devono essere di persé rispettate e valorizzate, ma devono agire in perfetta sinergia, bilanciamentoe in rapporto di complementarietà. Nell’essere umano la parte maschile deveessere in armonia con quella femminile. La creatività è data solo in presenzadi entrambe queste energie: la Terra e il seme che la feconda; il sentimento(l’acqua) e l’idea (l’aria) che lo anima e dirige o la passione (fuoco) che loconvoglia in azione. Le energie femminili sono di nutrimento, quelle maschilidi spinta ed esteriorizzazione. Non esiste organismo che si regga dimezzato,che sia autosufficiente e proficuamente creativo mancando di una delle dueparti. Lo squilibrio porta a malessere e spreco di energie. Lo squilibrio deveessere “dinamico” cioè continuamente tendente all’equilibrio, devoto all’idealedi completezza ed alchimia interiore.

In questo contesto può essere utile considerare anche il carattere di Vene-re, per avere il quadro completo delle esigenze della personalità, per rispettareil più possibile l’intera gamma dei nostri bisogni. Si possono osservare gliaspetti che mettono in relazione Luna, Venere, Medio Punto Venere-Luna, anti-sce e nodi planetari dei due pianeti della personalità, con i pianeti maschili ogli indicatori di destino e rendersi conto di quanto le due polarità siano per loronatura in armonia o quanto sia invece necessario un lavoro, più o meno deli-cato o sofferto, di conciliazione di istanze apparentemente in disaccordo.

Il libero arbitrio come via all’autorealizzazione

Il libero arbitrio corrisponde alla volontà mossa, o meno, alla ricerca del bene.La direzione del nostro destino è data. Passeremo lo stesso attraverso le proveiniziatiche dell’AS, subiremo consciamente o inconsciamente le pressioni delVX, ci identificheremo col MC e procederemo lungo la traiettoria simbolica delNodo Lunare. Possiamo accelerare i tempi, ottimizzare le energie, appianaregli ostacoli interiori e quindi le loro proiezioni nel mondo esteriore, sgretolareblocchi e autolimitazioni, guarire le nostre ferite. Possiamo volere lavorare so-do, in nome di noi stessi e del nostro bene (e di conseguenza in nome del Be-ne Supremo per la collettività che non può che giovarsi di una nuova perfettatessera al suo mosaico). Oppure siamo liberi di farci dominare dalla pigrizia edalla sfiducia, di mantenere lo sguardo corto e non osare desiderare il meglio

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per noi, quello che veramente ci corrisponde e ci emoziona. Il libero arbitrioserve a renderci conto del nostro cammino e della nostra identità e a sceglierel’opzione di non perdere tempo e procedere, ogni giorno, nel modo migliore,prendendoci cura di noi stessi e del prossimo. Se scegliamo di ascoltare e ri-spettare i nostri bisogni e desideri e di adoperarci per fare scendere e incarna-re il progetto della nostra anima sulla Terra, ci inseriremo naturalmente nel ci-clo dell’energia cosmica e otterremo ciò che di meglio la vita può riservarci.

Il prenderci cura di noi inizia a partire dalla Luna, il pianeta più vicino allaTerra che sembra fare da sbarramento, da dogana alla nostra crescita edespansione. Finché non esploriamo e ricostruiamo la nostra interiorità non po-tremo andare oltre. Osservarsi con lucidità, riconoscersi, accettarsi e amarsi,richiede coraggio ma porta libertà creativa illimitata, la libertà, la forza e il gu-sto di creare se stessi. Lo scotto della mancata elaborazione delle proprie feri-te è una situazione di stallo che oscilla tra sofferenza, disagio e profonda fru-strazione.

Un’altra mia cliente che ha da poco superato i quarant’anni può costituireun esempio di mancata realizzazione del destino. E’ difficile dire dal di fuori intermini concreti e precisi quale sia il suo destino, ma per chi la conosce e co-nosce la sua carta astrale è evidente che questa persona non riesce a usciredalla prigione della sua Luna e che non soddisfa le esigenze del MC, né delVX, né del Nodo Lunare. Il MC è in Leone in congiunzione netta con Urano e ilNodo Lunare è congiunto a Plutone in X casa, eppure la personalità non è af-fatto forte, autorevole e indipendente e le spinte del MC si manifestano esclu-sivamente in hobbies molto trascurati e stress e aggressività sul lavoro. Que-sta persona non riesce ad esprimere la sua parte maschile, creativa, autono-ma e fortemente affermativa perché dentro e fuori di sé non ha risolto il con-flitto tra femminile e maschile e si sente perennemente una donna non amata,non stimata, schiacciata da un maschile oppressivo e mortificante quanto as-sente e scostante. Non riesce a uscire dalla condizione in cui crebbe da bam-bina e ritrova inesorabilmente le stesse umiliazioni a cui la sottopose il padrein tutti gli uomini a cui le capita di legarsi. Non riesce a liberarsi del propriopassato né a rompere l’incantesimo che ancora attanaglia il presente. La suaLuna in VII è quadrata a Urano retrogrado al MC e al Sole in IV. Il VX è sestile aVenere e a Urano. Ma lei non riesce a incarnare l’assertività, né l’autosufficien-za e l’ideale di libertà uraniano, né tantomeno applicarlo al contesto dei senti-menti. Quando avrà integrato e trasceso le sue parti dissonanti avrà imparatoa rispettarsi e amarsi e allora finalmente esigerà rispetto e amore dal suo pros-simo. Fino a quando non esigerà la fiducia e la libertà che merita e che le èpropria, proietterà all’esterno i valori maschili che dovrebbe lei stessa abbrac-ciare e subirà le pressioni di uomini che mortificheranno e schiacceranno lasua personalità. Fino a che non si vorrà fare carico del suo autentico disagiocontinuerà anche a credere nell’illusione di esserne innamorata.

Ovviamente lo scoglio della Luna è in grado di incagliare o arrestare an-che personalità maschili. La Luna rappresenta il primo e sostanziale incontrocol karma, sintetizza in sé gran parte delle problematiche che la presente in-

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carnazione deve affrontare per essere felice, il passato karmico più prossimo eurgente da affrontare che si è riprodotto e manifestato nell’infanzia. Rappre-senta l’origine, l’infanzia e la madre in quanto protagonista dei nostri primi an-ni e poi il rapporto con la donna (per gli uomini) e il femminile introiettatodentro di sé in quanto conseguenza del rapporto con la madre, l’imprinting delfemminile per ogni bambino. Rappresenta il nostro “bambino interiore” e ilrapporto che intratteniamo con lui, la nostra capacità di amarci e prendercicura di noi, trovare riparo e profitto dalle diverse tensioni e stimolazioni che siintrecciano tessendo il nostro sentire. Rappresenta i presupposti inconsci del-l’immagine che abbiamo di noi e del mondo, della nostra emotività e delle no-stre inclinazioni umorali. E’ centro di nodi cruciali dell’esistenza che, se non ri-solti e superati, sono in grado di destabilizzare qualsiasi processo formativo.

Il libero arbitrio come capacità di scegliere, di intendere e di volere, di di-scernere e desiderare, è l’energia peculiare dell’essere umano e sua straordi-naria risorsa. Permette di porsi nella ferma intenzione di armonizzare la perso-nalità e superarne i limiti.

Oltre la personalità

Le forze rappresentate dai pianeti della personalità, Sole, Luna, Venere,Marte, Mercurio, Giove e Saturno, sono le prime con cui si ha a che fare nelproprio processo di crescita, sono le energie da sempre protagoniste delle no-stre storie, a partire dalla mitologia greca, rappresentate da pianeti noti findall’antichità, visibili a occhio nudo, che portano i loro riverberi direttamentesulle faccende terrene.

In questo passaggio di era (da Rudyar in poi) la prospettiva, la volontà ela capacità di visione si stanno ampliando e l’attenzione si sta sempre più con-centrando su pianeti e indicatori del karma - per uno studio della persona chesi sviluppi, all’indietro, oltre i confini cronologici della personalità attuale, oltreil tempo e lo spazio, e sugli indicatori del destino o del dharma - per uno stu-dio della persona che trascenda e superi la psicologia considerando i mecca-nismi evolutivi e le infinite possibilità di crescita ed espansione. I parametri delcosmo osservato in astrologia si solo ampliati, la mente e l’intuizione si inol-trano oltre ciò che ci è più prossimo e lampante. Dai pianeti della personalitàsi passa a quelli del karma, la cui orbita li include, che sembrano minori, inve-ce sono semplicemente più distanti e richiedono una abilità “visiva” più sottileche vada oltre il comunemente tangibile e percepibile. Siamo più grandi dellanostra personalità. Abbracciamo ellissi planetarie maggiori e ci riconosciamoin esse. Se vogliamo, possiamo metterci anche in contatto con il cosmo che ciaspetta, lì fuori, al di là del sistema di riferimenti e di energie del sistema sola-re che ci corrisponde, possiamo avvertire le influenze delle stelle fisse…

Si sta sempre più enfatizzando l’importanza di una realizzazione personaleche comprenda anche il livello spirituale e non solo il ripiegamento asfittico eautoreferenziale sulle problematiche della personalità. Le nostre problematichenon fanno che indurci a un atteggiamento di chiusura e autoprotezione, di di-

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fesa. Il non sentirci abbastanza amati e al sicuro ci rende orgogliosi e ostici, cicostringe a bruciare gran parte delle nostre energie nella vana e sciocca atti-vità di tenere alto il vessillo del nostro piccolo, incerto, io. Oltre i limiti e i disa-gi del nostro io, oltre la sua fame d’amore che si traduce in egocentrismo edegoismo, oltre l’ostinazione a proteggersi e la protervia di imporsi, c’è la li-bertà di essere, c’è la scelta di essere liberi e di essere felici. Essere se stessi,in armonia con se stessi e con gli altri.

Si armonizza la personalità essendo quello che si è, sforzandosi di esserloal meglio, accontentando le esigenze dei diversi pianeti con equilibrio, speri-mentando appieno gli input di ciascuno. Si sciolgono i potenziali bloccati (i re-trogradi e/o le quadrature, soprattutto quelle con Saturno o Plutone, i signoridel karma, che pongono le sfide più antiche, ardue e impegnative) e si ceca diinvestire in modo proficuo l’energia così liberata. Ci si esplora per conoscersi.Si segue se stessi e si vede dove si va. Ci si conosce e a poco a poco ci simette sul cammino del destino. Questo avverrà quando ci si chiederà che co-sa ci piace, che cosa vogliamo fare. Molti non se lo chiedono mai, per tutta lavita. Se ci si osserva quando si sta vivendo in modo disarmonico e si conside-rano tutti i nostri costituenti psichici non sarà difficile riconoscere quali sono ipunti in disarmonia.

Individuati questi, si lavora, ci si prende cura di sé, con qualsiasi strumen-to evolutivo ci risulti affine, per crescere ed essere più grandi del nostro passa-to, essere ormai oltre le ferite della personalità e i limiti che ci impongono. La-vorare sulla consapevolezza, sulla nitidezza di visione, sull’amore e sull’ascoltodi sé, sulla sintonizzazione con i propri bisogni interiori, sull’integrazione e ar-monizzazione è fondamentale. Questo è il processo che innesca la creazione dise stessi a propria immagine e somiglianza. Solo chi si sente a suo agio nelproprio corpo e nella propria personalità può sporgersi oltre, guardare e creareoltre, consacrandosi con gioia e spontaneità alla realizzazione dei dettami dellasua anima, all’identificazione con la propria anima.

Oltre la personalità si parla di amore: fare le cose, qualsiasi cosa conamore, devozione, con e per il piacere di farlo. Amore per se stessi, per ciòche stiamo vivendo e facendo, per la verità del proprio destino, e per la veritàinsita in ogni creatura, amore gli altri. Bisogna essere abbastanza “guariti danoi stessi” da avere tanto amore a disposizione da potere amministrare, essereabbastanza guariti dalle nostre ferite per scordarcene, uscire dalla gabbia del-l’autoreferenzialità e porsi agli altri con cuore aperto e disponibile.

L’amore è la motivazione a fare qualcosa di buono, giusto e utile per lacomunità, a realizzare ed esprimere se stessi e mettere a frutto talenti e mis-sione.

Ulteriori indicatori del destino

Le mistiche e le discipline esoteriche di ogni tempo e tradizione culturale si so-no occupate del livello dell’anima, il livello energetico della nostra persona cheabbraccia e sovrasta la mera personalità e le contingenze della presente incar-

91Casa Ottava

nazione. Gli studi cabalistici (mistica ebraica, la cui origine si perde all’albadell’era semita e che probabilmente è la diretta prosecuzione dei culti mistericiegiziani di cui Mosé era iniziato…) offrono delle chiavi di lettura particolar-mente chiare e sistematiche. Esistono nella sfera energetico-spirituale supe-riore e contigua alla nostra delle forze invisibili composte di materia astraledette (con un lemma posteriore e posticcio, di origine greca, risalente alle tra-duzioni in greco della Bibbia a uso della civiltà cristiana) “angeli”. Sono 72 esono disposti lungo tutta l’ellissi zodiacale, ognuno coprendo un arco di cinquegradi, a partire dai primi gradi dell’Ariete che ospitano la reggenza del primoangelo della prima schiera, quella dei Serafini. Ognuna di queste entità di luce,di queste tipologie di energia luminosa, regge inoltre alcuni giorni e alcune fa-sce orarie, e alcuni gradi isolati dello zodiaco.

La tradizione attribuisce ad ogni persona tre “angeli custodi” (con termi-nologia posteriore, di origine latina ed ecclesiale): uno preposto al corpo fisi-co, uno preposto al corpo astrale, uno altro al corpo mentale. Il primo è coluiche regge il lasso di gradi zodiacali in cui è situato il Sole, il secondo regge ilgiorno di nascita e il terzo il lasso di 20 minuti in cui si è venuti al mondo. Essiin realtà non sono suggeritori o ispiratori, né tantomeno, “protettori” e guar-diani: sono essenzialmente degli specchi.

Sono parti di noi, del nostro Sé superiore: il loro carattere, le loro attitudi-ni e particolarità sono le nostre, relativamente ai settori fisico (esperienze divita concreta), astrale (sfera emotivo-sentimentale) e mentale (intelligenza ra-zionale, intuitiva e spirituale). Sono una sorta di nostri organi a livello astrale,sono le sfere elevate della nostra persona estesa a comprendere i mondi sotti-li. Sono le nostre guide interiori, i semi e gli indici del nostro destino, del no-stro ruolo nel mondo, il destino superiore che trascende debolezze e difficoltàquotidiane, rappresentano la tipologia energetica che aspetta di canalizzarsinella materia.

Al di là dei pianeti della personalità, visibili a occhi nudo, e dei minuscolima potenti pianeti del karma, si estendono queste forze che indicano anch’es-se parti di noi in cui riconoscerci, da capire e da cui lasciarsi guidare.

L’angelo del corpo fisico mostra il quadro del “fare”, il contesto, la moda-lità esteriore del mio operare. Nel mio caso, ad esempio, si tratta di Michael(48), la cui lettura simbolica delle lettere ebraiche antiche che compongono ilnome indica l’ integrazione Maschile Femminile come porta verso la creativitàe lo slancio di esplorazione spirituale. L’ambito concettuale è vasto e passibiledi infiniti approfondimenti e studi (e una lettura sintetica e superficiale non glirende onore) ma l’esortazione è chiara: gli strumenti della fucina ideale sonodati. Ovviamente la disamina del significato del nome e della qualità della for-za angelica, per ogni forza angelica, si può e si deve approfondire per metteresempre più a fuoco il quadro, per dare chiarezza, luce, completezza ed energiaal nostro io superiore che in questa forza si identifica e si riconosce, per svela-re, a poco a poco, il sottile mistero della parte spirituale, ultra-psichica che cicompone. Nella fattispecie, l’angelo del corpo fisico rappresenta come in pra-tica la mostra missione e il nostro Sé superiore si realizzano.

92 Casa Ottava

L’ispirazione che animerà le nostre azioni è riflessa nei caratteri dell’ange-lo del corpo energetico astrale e in quelli dell’angelo del corpo mentale. Il pri-mo rappresenta la qualità del desiderio che anima e forgia la direzione delcammino e sostiene tutto il nostro essere, che cosa voglio ardentemente dame e in chi mi riconosco. Quale è la mia capacità di espansione a livello dicuore, l’ampiezza del mio respiro. L’angelo del corpo mentale riflette l’ampiez-za del pensiero, la capacità di espansione del pensiero, in che direzioni e fino adove si spinge, con quali aspirazioni e attitudini e quali innate capacità.

La direzione del destino è data da tutti e tre, in sinergia. Quello che realiz-zo è rappresentato dall’angelo del corpo fisico, la forza essenziale e più signifi-cativa in cui riconoscersi. La sostanza, il pensiero che anima e forgia la mate-ria che realizzo, ciò che impronta il contenuto e struttura la creatività, è rivela-to dall’angelo del corpo mentale. La qualità della tensione espressiva e gli am-biti della creatività sono inscritti nel carattere dell’angelo del corpo astrale.L’astrale è come un treno merci che trasporta i frutti del mentale e passa perle stazioni segnalate dal fisico.

L’opera alchemica di esternazione del proprio destino ha il contenuto del-la forza angelica del corpo mentale, la modalità e l’azione di quella del corpoastrale e il luogo di esecuzione indicato dall’angelo del corpo fisico.

Congresso FAES a MilanoCittà dei Visconti

93Astrologia Karmica

L.A. 135-840

Percorso di ricerca esperienziale sulle origini dell’Astrologia karmica, alla lucedel simbolo precessionale e dello Yantra che indica i cicli universali e indivi-duali.

SALUTO TE SUPREMA MATRIKA DEVI,ORIGINE E FINE DEI CICLI!

SALUTO TE CHE IN UNA FRAZIONE DI SECONDO, TI MANIFESTI COME CREATRICE,

CONSERVATRICE E DISTRUTTRICE DEL TEMPO!

OM SRI GANESAYA NAMAHJAY KALI BRAHMA MAHI TARA MAHAKALA VINASINI

OM NAMAH SIVAYAJAY LANGTA BABA

JAY CHAKRADHER JOSHINATHIL MOVIMENTO KARMICO

Questa conferenza è un’occasione per presentarvi l’origine dell’Astrologiakarmica, laddove per origine non s’intende una verità dogmatica e inconfuta-bile ma tra le tante teorie esistenti, quella trasmessa dalla mia Scuola di pro-venienza, unitamente alla pratica dei principi che ne caratterizzano l’orienta-mento, cui si aggiunge l’integrazione delle successive esperienze ed elabora-zioni personali.

Mi piacerebbe che questo incontro fosse un percorso da fare insieme, at-traverso il potere sonoro della parola Ayanamsa, termine formato da Ayana-viaggio-percorso e Amsa-parte-frazione. Di solito, lo studio e la pratica di que-sta prima parte dell’Astrologia karmica, avviene in circa due anni. Ricordandola teoria dei frattali, prendiamo un frammento dell’intero percorso, transitiamosu di una parte della spirale e vivremo le tappe di un viaggio completo. Allora,

Meskalila Nunzia Coppola

ASTROLOGIA KARMICAUN TROTTOLIONEL PASSATO ONNIPRESENTEDalla conferenza tenuta il 4 dicembre 2003 per la Delegazione di Roma

94 Astrologia Karmica

usando l’energia del suono e spezzando il termine nelle sue parti costituenti,proveremo a contrarre il biennio in due ore circa.

Inizieremo questa breve esperienza, attraverso la sintonia con il trottolioAyanamsa, cercando di sentire l’Energia della Terra, della Luna e del nostrocorpo, grazie ad un movimento armonioso e personale… o attraverso un gestosimbolico. L’energia risvegliata da quest’azione, ci guiderà poi a costruire le li-nee dei pianeti di base che, a loro volta, riconducono al numero sacro: il Nove.

Per entrare in questa dimensione, v’inviterei ad allontanarvi, tempora-neamente, dagli schemi personali di riferimento zodiacale, così da sperimenta-re un differente pensiero astrologico. Ci basterà uscire, simbolicamente, dal si-stema tropicale, al fine di sintonizzarci con il movimento dell’Ayanamsa. Sitratta di retrocedere, per un attimo, in una dimensione mentale un po’ più ar-caica ma di potente impatto, grazie ad una buona connessione con il pensierodivergente, rappresentato dal numero Nove e dalla Casa Nona, sito del Dhar-ma, della meditazione, dell’intercultura e del viaggio. Attraversando la Casa,troveremo il coraggio di compiere il temporaneo viaggio nel passato. Lo stru-mento per accompagnare questa retrocessione in Nona è un ciclo respiratoriodi nove inspirazioni. Naturalmente, non appena la conferenza avrà termine,ognuno potrà tornare ai suoi riferimenti zodiacali. Del resto, la diversità tra idue Zodiaci non implica la reciproca delegittimazione ma un diverso orienta-mento e una visione della stessa realtà da una differente angolatura.

L’Ayanamsa è la distanza precessionale degli Equinozi. Le teorie sulla da-ta di coincidenza tra lo Zodiaco siderale e quello tropicale sono varie. Ogniscuola propone la propria Ayanamsa, la differenza iniziale tra le une e le altreconsta di pochi secondi. Il governo indiano ha scelto l’Ayanamsa di Lahiri, co-me convenzione ufficiale per rappresentare la data di coincidenza.

L’Ayanamsa è raffigurata, fisicamente o graficamente, da una spirale cheindica l’oscillazione della Terra sul suo asse. Tale movimento rappresenta, asua volta, la ciclicità del tempo. Ogni ciclo è costituito da una rete in cui qua-lunque attimo del presente è connesso al passato. Dall’incrocio del passatocon il presente si delineano le maglie del futuro. La sinergia di queste tre misu-re di tempo rende possibile il movimento e la flessibilità dei limiti al libero arbi-trio che, a sua volta, è considerato una reazione all’Ayanamsa. Lo specchiodell’Ayanamsa è l’immagine mobile della Luna che, con le sue fasi ben visibili,è il corpo celeste in cui meglio si riflette il gioco del tempo e con esso, il Kar-ma. Il movimento della Luna rappresenta le emozioni, chiamate in sanscritoBh?va, termine che indica, inoltre, l’esistenza fenomenica, gli impeti del cuoree gli impulsi della mente. In Astrologia, il termine Bhava designa le Case, qualiaree d’azione per i Segni e i Pianeti. La Luna, visitando le Case, esprime unadeterminata emozione e risponde a quella dell’eventuale abitante.

In senso karmico, il trottolio Ayanamsa è il simbolo di un qualsiasi movi-mento o spostamento, capace di attivare le antiche impressioni (vasana) e isemi karmici (samshkara), celati nella coscienza individuale ma anche inquella collettiva. Gli astrologi tantrici rappresentano questo spostamento informa grafica, attraverso la costruzione e la meditazione su di uno speciale

95Astrologia Karmica

grafico che racchiude in sé il segreto del Karma individuale, universale e divi-no. Vi sono infiniti modi di costruire questo diagramma ed esistono Scuole checentrano il loro insegnamento sulla conoscenza e la pratica di questa sacrageometria. Tutte le scuole concordano sul principio d’identità tra la Divinità, ilCosmo, l’essere umano e il sistema planetario. In questa sede, noi c’interesse-remo solo alla parte strettamente astrologica di questo sacro Disegno.

Il cosmo, il corpo umano, i pianeti

Secondo l’Astrologia karmica, l’intero Cosmo, comprese le galassie, le stelle, ipianeti e tutto ciò che esiste, in qualsiasi forma, è contenuto in scala ridottanel tessuto terrestre. Tutto ciò che esiste nella struttura terrestre, esiste in di-mensioni ancora più minuscole nel corpo umano, le cui energie principali so-no rappresentate dal Sole e dalla Luna, attraverso le due Nadi, Ida e Pingala.Le Nadi o arterie sottili del corpo umano sono più di 72000 e attraverso di es-se circola Prana Shakti, l’Energia vitale. La Nadi più importante è Susumna,l’asse centrale che, partendo dalla zona tra l’ano e i genitali, arriva all’altezzaalla testa; al suo interno vi sono i Chakra che richiedono uno studio a parte datrattare, magari, in una prossima occasione. Attorcigliate intorno a Susumna sitrovano Ida, la Nadi lu-nare e Pingala, quellasolare; entrambe sonoattivate dalla respira-zione. Susumna è il ca-nale energetico chefunge da sostegno peril corpo umano e le sfe-re celesti. Nel Cosmo,essa è rappresentatadal monte Meru, il co-siddetto asse dell’Uni-verso. Nel corpo uma-no, la Nadi centrale èpresente all’interno del-la colonna vertebrale,che costituisce la suacorrispondenza fisica.Nel globo terrestre enegli altri corpi celesti,Susumna è simbolizza-ta dall’asse di rotazio-ne. In tutte le tre di-mensioni, quest’asse ètanto potente quantoinvisibile.

96 Astrologia Karmica

Figura 1

Considerato come l’isola delle nove gemme preziose, con le sue nove aperture(2 orecchie, 2 occhi, 2 narici, la bocca, l’organo sessuale, l’ano), il corpoumano è identificato al Chakra Navagraha. Il corpo sottile o astrale è rappre-sentato dalle 27 Nakshatra (asterischi o dimore lunari). La cintura zodiacalerappresenta, invece, il corpo del Kalapurusha, ossia della Divinità primordialenella sua forma cosmica e nel contempo in quella individuale o del corpo cau-sale. L’insieme dei tre corpi è contenuto nello Yantra o Chakra che racchiudein sé il segreto del Karma, e verso il cui Bindu (centro) stiamo per viaggiare.

COSTRUZIONE DELLA MAPPA PER IL VIAGGIO✥ Incominciamo dall’impalcatura, dall’asse centrale. Disegniamo un cerchio di

qualsivoglia grandezza. Tracciamo un diametro verticale e dividiamolo in 48parti uguali (48 = 12 segni zodiacali + 27 Nakshatra + 9 pianeti).

✥ IIncominciando a contare dal primo in alto, marchiamo i seguenti punti : 6,12, 17, 20, 23, 27, 30, 36 e 42... Da questi punti, tracciamo delle linee oriz-zontali che tocchino la circonferenza, per un totale di nove segmenti.

FIGURA 1

97Astrologia Karmica

Figura 2

✥ INumeriamo le linee nell’ordine dal basso verso l’alto. Dai due estremi diogni linea, cancelliamo le parti, secondo le seguenti proporzioni:

Linea 9: 1/16 Linea 8: 5/48 Linea 7: intera Linea 6: 1/3Linea 5: 3/8 Linea 4: 1/3 Linea 3: intera Linea 2: 1/12 Linea 1: 1/16

All’esterno della circonfe-renza, accanto ad ogni li-nea, possiamo scrivere ilnome del pianeta corri-spondente. La figura cheotteniamo è la seguente:

Figura 3

N.B. La terza e la nona (Marte e Ketu), restano intere.

DA QUESTO MOMENTO,INIZIANO I NOVE PASSIDEL CAMBIAMENTOPLANETARIO.

FIGURA 2

FIGURA 3

98 Astrologia Karmica

Figura 4 - Fase dei triangoli maschili

1)Unire gli estremi del Sole (1) con ilcentro di Saturno (7). Il cuore e le gi-nocchia.

2)Gli estremi della Luna (2) con il centrodi Ketu (9). Il grembo e il naso.

3)Gli estremi di Marte (3) con il centrosuperiore della circonferenza. La frontee l’orizzonte.

4)Gli estremi di Mercurio (4) con il cen-tro di Rahu (8). La lingua e le ossa.

FIGURA 4

99Astrologia Karmica

Figura 5 - Fase dei triangoli femminili

5)Gli estremi di Giove (5) con il centrodi Marte (3). La flemma e la fronte.

6)Gli estremi di Venere (6) con il centrodella Luna (2). La pelle e il grembo.

7)Gli estremi di Saturno (7) con il centroinferiore della circonferenza. Le ginoc-chia e il confine.

8)Gli estremi di Rahu (8) con il centrodel Sole (1). Le ossa e il cuore.

9)Unire gli estremi di Ketu (9) con ilcentro di Mercurio (4). Il naso e la lin-gua.

FIGURA 5

100 Astrologia Karmica

Figura 6

Abbiamo, così, attivato le energie comu-nicative dei pianeti e la comprensionedelle loro corrispondenze. L’ultimo con-tatto, infatti, avviene attraverso Mercurio.Ad ogni pianeta è stata associata unadelle corrispondenti parti del corpo. Vene sono anche altre. Volendo, nel corsodella preparazione, si possono visualizza-re o toccare le parti del corpo associatealle linee di congiunzione che formano ilati dei triangoli.

Adesso, dobbiamo tracciare la parte periferica, quella che permetteràl’entrata o l’uscita dal diagramma, al momento della meditazione.

Circoscriviamo un cerchio alla prima circonferenza. Dividiamolo in ottoparti uguali. Disegniamo otto petali, situati tra il primo e il secondo cerchio.All’esterno dei petali, disegniamo ancora un cerchio e dividiamolo in sediciparti uguali. Disegniamo sedici petali simmetrici, estesi tra il secondo e il terzocerchio. All’esterno della sfera con sedici petali, disegniamo ancora tre cerchiconcentrici. Abbiamo ottenuto un insieme di sei cerchi e due ghirlande di pe-tali. In periferia, disegniamo tre quadrati, l’uno inscritto nell’altro. Ai quattro la-ti di ciascun quadrato, cancelliamo una parte centrale per formare la porta,così da ottenere quat-tro por te per ogniquadrato, per un tota-le di dodici porte. (Idodici segni zodiaca-li). Abbiamo tracciatoil Bhupura, l’entrata ol’uscita dalla Terra(Bhu) o dal sistemasolare d’appartenen-za.

Ecco il quadro fi-nale: lo S ri Yantra oSri Chakra.

Figura 7

L’intreccio delle lineerappresenta il gioco dicreazione, protezionee assorbimento del-l’Universo.

FIGURA 6

FIGURA 7

101Astrologia Karmica

Lo Sri Chakra e i pianeti

La disciplina che si occupa delle pratiche inerenti allo Sri Yantra si chiama SriVidya che, oltre alla sostanza delle forme, studia anche la natura dei numeri.La sacra geometria dello Sri cela i segreti della Dea, dell’Universo, del Karmae del singolo individuo con il suo tema astrale. Da questo diagramma nasce, siconserva e si trasforma ogni singola e collettiva realtà, grazie all’energia deltriplice respiro, quello umano, quello cosmico e quello divino. Nel contestoastrologico, Sri Yantra rappresenta il movimento dei pianeti e il loro intrecciocon l’esistenza umana. Lo Yantra disegnato, contemplato e meditato, secondouna ritualità sincera e consapevole o con naturale curiosità, s’illumina ed aprele porte del Cosmo. Nel corso del viaggio planetario, il Cosmo che si manife-sta al singolo individuo è la sua stessa natura in tutte le possibili sfaccettature,ossia il microcosmo espresso nella media di 21600 respiri quotidiani.

Il numero 21600 è molto importante in Sri Vidya perché in esso è conte-nuto il simbolo dello Yantra, il Nove. Oltre al numero giornaliero di respiri cheun essere umano dovrebbe compiere, 21600 rappresenta la suddivisione delloZodiaco in primi (360° x 60 = 21600’). Tutti i suoi sottomultipli portano allaconsapevolezza dello Sri yantra. Il sottomultiplo più sacro e potente è 108 lacui sintesi finale è 9 (prima potenza del 3), simbolo dell’insieme planetario edei triangoli primari che formano lo Yantra. Il nove rappresenta il primo o l’ulti-mo passo dall’individualità alla dimensione cosmica. Lo Sri Yantra, infatti, èformato da una serie di nove triangoli che vibrano intorno al Bindu, il puntocentrale, simbolo dell’unione degli opposti. Cinque sono i triangoli femminilicon il vertice in basso e quattro i triangoli maschili con il vertice in alto. La ba-se d’ogni triangolo rappresenta un corpo celeste, nato dal grembo della Deache presiede allo Yantra: Lalita Mahatripura Sundari. L’insieme delle nove basiplanetarie, forma il Chakra dei Navagraha. Intrecciandosi, i nove triangoli for-mano un insieme di 43 nuovi triangoli.

Come abbiamo visto durante la preparazione, all’esterno della circonfe-renza che racchiude i triangoli vi sono due cerchi con i petali di loto. Ancorapiù all’esterno vi sono altri tre cerchi che rappresentano la cintura del cosmoed all’esterno periferico, vi è un quadrato trilineare, detto Bhupura. Il terminederiva dalla radice Bhu, la Terra, e Pura, ossia l’intero, come regione definitadello spazio. Il Bhupura è l’entrata o l’uscita graduale dalla dimensione cosmi-ca ed è formato da tre quadrati inscritti l’uno nell’altro. Ogni quadrato è muni-to di quattro porte, una per lato. L’insieme dei tre quadrati rappresenta l’oriz-zonte tra la dimensione terrena e quella celeste. Nello stesso tempo, i quadratisono i confini del nostro sistema solare e sono delimitati dai tre pianeti tran-spersonali, Urano, Nettuno e Plutone. Questi pianeti accompagnano l’indivi-duo all’entrata o all’uscita dalla dimensione terrestre e individuale.

Per la pratica, lo Yantra va orientato ad Est. La meditazione sullo Yantrapuò avvenire in due modi, dall’esterno all’interno o viceversa. L’entrata o l’u-scita può avvenire da una delle quattro porte del Bhupura, il quadrato-confinetra l’Io e il Tu, il singolo e la collettività, l’Individuo e lo Spazio, la Terra e l’Uni-

102 Astrologia Karmica

verso, l’Umano e il Divino. Una volta disegnato il Diagramma, per effettuare ilrito del passaggio, all’inizio della meditazione, bisogna eseguire un giro com-pleto intorno al quadrato, scegliendo la porta da cui entrare. Ogni porta è as-sociata ad uno specifico Elemento e rappresenta una delle dimensioni possibi-li per afferrare le ombre e le luci della vita, attraverso il Karma. Se volete, pri-ma ancora d’iniziare l’esperienza meditativa e di conoscere le corrispondenze,potete scegliere subito uno dei quattro punti cardinali da cui partire. Tra qual-che istante, attraverso la descrizione delle corrispondenze, scoprirete la funzio-ne del punto scelto per rapporto agli eventi di questo periodo della vostra vita.La porta che si vede in alto rappresenta l’Est (la porta del Sole e dei mantra);il Nord si troverà a sinistra (Porta della Luna e della conoscenza). Il Sud è adestra (Porta degli Avi e della devozione). L’Ovest si trova in basso (la portadel Signore dell’Acqua e dei riti sacri).

Una volta completato il disegno, la meditazione avviene attraverso unadifferente ripartizione dello Sri yantra. Si tratta di mettere in figura nove Chak-ra o circuiti, guardano all’insieme del disegno da un’angolatura completamen-te diversa da quella seguita durante la fase di preparazione.. Iniziando dall’e-sterno, il primo circuito o Chakra è il Bhupura con i tre cerchi; il secondo èl’insieme dei 16 petali; il terzo è l’insieme con gli 8 petali, dove termina la faseintroduttiva; il quarto da cui inizia il vero viaggio verso il Bindu, è il circuitocon i 14 triangoli esterni; il quinto circuito contiene i 10 triangoli più grandi; ilsesto contiene i 10 triangoli più piccoli; il settimo comprende gli 8 triangoli;l’ottavo è formato dal triangolino centrale e il nono è rappresentato dal Binduche è la parte più segreta dell’intero diagramma. L’immagine che segue è soloun particolare dello S riYantra, ma ci aiuterà a fo-calizzare meglio l’insiemedei 45 triangoli(14+10+10+8+1) checonducono al Bindu. Hoevidenziato i circuiti daiquali inizia il viaggio versoil centro, con colori diver-sificati, così che si possa-no vedere meglio i pas-saggi.

Figura 8

La visione del Diagrammacompletato sarà un mo-mento d’intenso piacereche potrà già bastare co-me prima esperienza. Co-loro che vorranno pratica-

103Astrologia Karmica

re la meditazione astrologica sul Chakra, possono farne il disegno e poi medi-tarvi nell’ottavo e nel quattordicesimo giorno lunare della quindicina chiara.Una regola importantissima è di non tenere lo Yantra sospeso ad una parete,come fosse un quadro, ma di posarlo su di un supporto. Al momento dellameditazione, lo si posa a terra su di una stoffa naturale o su di un sostegno dimateriale non sintetico.

Il colore dello Yantra e delle sue varie parti, dipenderà da ciò che saràemerso, mentre eseguivamo il disegno. Ognuno si farà ispirare dalle emozioniaffiorate durante l’esperienza personale e dall’intreccio della stessa con glieventi correnti della propria vita. In caso di mancata ispirazione, si possonoabbinare i colori alle qualità del pianeta prescelto. Per il periodo che io sto vi-vendo, in questa fase, ho scelto i seguenti colori:

Figura 9 - Il viola è per l’ottavo giorno lunare e il blu per il quattordicesimo

In India, alcuni astrologi, sacerdoti e devoti, incidono lo Yantra su di una lastracomposta di cinque metalli: oro, argento, rame, ottone e stagno. Altri lo co-struiscono in dimensioni ridotte per indossarlo, insieme con un mantra e conalcune sillabe. Lo Sri Yantra è uno strumento d’evoluzione karmica di potentis-simo effetto. L’averne condiviso i principi, anche nello spazio di due ore, pursenza l’obbligo di continuarne la pratica, significa aver piantato un seme bene-fico nel nostro inconscio. Questo seme è rappresentato da una semplice silla-ba. Vi è una sillaba segreta nascosta nel Bindu ma ognuno di voi può sceglie-re, all’istante, la propria sillaba e conservarla come frutto del viaggio appenafatto. La sillaba è la matrice personale delle 51 lettere dell’alfabeto sacro. Le51 lettere dell’alfabeto sacro costituiscono l’energia del linguaggio, e rappre-sentano l’insieme composto dalle 48 parti dello Zodiaco siderale con le treespressioni terrene del tempo cosmico.

104 Astrologia Karmica

Le basi dell’Astrologia Karmica

Completato il movimento di retrocessione e avviato il nuovo processo di pen-siero, vorrei concludere con una sintesi, delineando le premesse hindu, i pre-supposti karmici che sostengono il procedimento ed infine, l’apporto persona-le che, unitamente ai precedenti punti, costituisce il metodo da me elaborato.

Premesse Hindu

A) L’Astrologia è strettamente connessa ai numeri e alla loro posizione. B) Lo Zodiaco siderale o Nirayana, è basato sulla Precessione degli equinozi

ed i segni corrispondono alle costellazioni. Ogni Segno rappresenta unaguida specifica verso il sentiero della realizzazione.

C) La classificazione dei pianeti non segue l’ordine di vicinanza al Sole o allaTerra ma si basa sulla numerologia insita nella classificazione dei giornidella settimana, iniziando dalla domenica, giorno del Sole.

D) I Rasi o Segni zodiacali, all’origine, erano i Risi, gli antichi saggi che, unavolta completato il loro Karma, invece di unirsi all’Infinito, decisero di gui-dare gli umani sul cammino dell’evoluzione. Poiché ogni cambiamento èaccompagnato dalla trasformazione del linguaggio, la prima sillaba RI, sitrasformò in RA, radice di dono.

E) I pianeti sono nove e formano un chakra detto Navagraha. Rahu e Ketu, ilNodo nord e il Nodo sud, essendo energie personificate, hanno la stessanatura siderea degli altri sette pianeti e sono anch’essi Entità divine.

F) Ogni Graha o Pianeta è una Divinità con il suo aspetto, il proprio mantra, lasua rappresentazione grafica e i propri simboli. Graha significa toccare,prendere, afferrare. I pianeti sono considerati energie personificate che conil loro tocco, così come fanno gli individui, interagiscono ed entrano in con-tatto. Dalla parola Graha deriva Grahana, il termine che designa l’Eclissi.

G) Ogni pianeta, di là dalla sua natura sessuale, possiede qualità maschili,femminili o neutre, secondo la parte caratteriale che prevale. Ad esempio,Chandra il Dio della Luna è maschio ma la sua natura è molto femminile.

H) Nella dimensione oscura sono presenti nove pianeti ausiliari, chiamati Upa-graha; ognuno è un satellite che fa da ombra al corrispondente pianeta inluce.

I) Urano, Nettuno e Plutone non sono presi in considerazione dagli astrologiclassici.

J) Oltre ai Segni ed ai Pianeti, esistono 27 Nakshatra, le costellazioni o casedella Luna, personificate da specifiche Divinità femminili. Le Nakshatraequivalgono al passo giornaliero medio della Luna. Ognuna ha le propriecaratteristiche, un pianeta reggente, una forma, ecc.

K) Ogni Segno zodiacale è dominato da due Nakshatra e un quarto, ed è que-sta la prima sostanziale differenza tra persone dello stesso Segno.

L) La Luna determina il Segno d’appartenenza e rappresenta la natura dell’in-dividuo, quella originale con la quale si nasce.

105Astrologia Karmica

Presupposti karmicia. I mondi sono molteplici, così come sono svariati gli individui e gli universi. b. Lo Zodiaco siderale, come il corpo umano con il suo ciclo respiratorio, è ba-

sato sul gioco di luce e ombra tra Luna e Sole, tra Ida e Pingala.c. Gli Elementi sono cinque e non quattro. Il quinto è l’etere che pervade, dà

consistenza e vita agli altri quattro. d. I punti basilari del Tema siderale sono 48: 12 segni zodiacali, nove pianeti e

27 Nakshatra.e. La Luna rappresenta lo specchio della Creazione ed è il primo settore di rife-

rimento karmico. La Luna resta se stessa, attraversando un continuo ciclodi cambiamenti, così come accade alla nostra essenza, il corpo causale, nelcorso delle reincarnazioni.

f. Vi è una corrispondenza sottile tra l’alfabeto sacro, lo Zodiaco e le formedello Sri Yantra. Le 51 lettere dell’alfabeto sacro sono strettamente connes-se ai 48 punti dello Zodiaco siderale e alle tre misure di tempo: passato,presente e futuro

g. Le 27 Nakshatra o asterischi o dimore lunari sono di preminente importanzanell’Astrologia karmica. A ciascuna corrisponde una Dea o un archetipofemminile che caratterizza una determinata fase dell’evoluzione cosmica,terrestre e umana, oltre che individuale.

h. Ognuno ha la sua stella, la Parte karmica da cui iniziare l’analisi del Tema,ossia la Janma Nakshatra: il grado in cui si trova la Luna alla nascita, corri-spondente ad una determinata Nakshatra. Questo punto esprime la primasostanziale differenza tra due o più persone di uno stesso segno.

i. I Nodi lunari, Rahu e Ketu, sono i punti più legati al Karma. Rahu indica al-l’individuo il tipo d’evoluzione possibile nella vita corrente e i contenuti delsubconscio più funzionali alla ricerca. Ketu indica i nodi che nella trama del-le trascorse vite, hanno programmato il tipo d’evoluzione da cercare e leparti della consapevolezza da attivare come strumenti per l’immersione nelprofondo.

j. Il numero Nove rappresenta il Dharma e con esso il primo distacco dall’indi-vidualità per dirigersi verso la dimensione cosmica. Il primo passo versoquesta fase è l’accettazione di tutto ciò che è o appare diverso da noi.

k. I pianeti retrogradi indicano un passo indietro nella storia antecedente, cau-sando la regressione e l’esperienza del dejà vu. Il salto indietro può portarein superficie impressioni o samshkara di un’esistenza precedente ma anchedella vita attuale.

Apporto personale✥ L’Astrologia karmica non ha come obiettivo principale la descrizione di

vite passate, ma propone una chiave d’accesso alla propria evoluzione,anche grazie ad apporti derivanti dalle reti del passato karmico.

✥ Rahu aiuta a comprendere la natura e l’origine degli evitamenti. Ketu aiu-ta a focalizzare le zone in cui l’attaccamento o la difesa si tramuta in bloc-co evolutivo. Durante la meditazione astrologica, quando s’inizia dall’e-

106 Astrologia Karmica

sterno dello Yantra e si attiva Ketu, avviene subito un’immersionenel profondo, con il risultato di attivare Rahu e le relative risorse som-merse.

✥ Il Punto Vertex indica il potere del desiderio ed il suo prezzo. Ogni nascita,oltre ad antiche impressioni karmiche, contiene dei semi o samshkara.Tra tutti i semi, il più potente è legato ad un desiderio, espresso o ine-spresso, che modella in nuce il progetto dell’esistenza successiva. Questoprocesso di attivazione e disattivazione del desiderio si presenta anchenella vita corrente; il desiderio ignorato è negato, può provocare una re-pressione che si tramuta in resistenza al cambiamento, evidenziandosi nelmodo di rispondere agli eventi esterni, agli incontri e alle relazioni fortuite.L’attivazione del Vertex, spesso, corrisponde ad un’influenza esterna o adun incontro che può sconvolgere i nostri schemi. Tale perturbazione, la-sciandoci privi di sostegno, può permetterci di focalizzare il desiderio inat-teso e la sua origine. Il Punto Vertex è una specie di mappa segreta in cuisono contenute le istruzioni preliminari per la realizzazione del nostro pro-getto esistenziale.

✥ La Parte di fortuna rappresenta l’insieme degli strumenti necessari per at-tuare le istruzioni del Vertex con la realizzazione del proprio piano d’esi-stenza.

✥ Prendere consapevolezza del dolore, localizzando la zona in cui si manife-sta, ci dà la possibilità di trovarne le origini e di stabilire la cura. Conosce-re la posizione di Chirone equivale a scoprire la parte di sé da accettare,curare, integrare e attivare, da un lato. Dall’altro, la posizione serve ad in-dividuare le aree d’attaccamento nocivo da sciogliere o da abbandonareperché ormai obsolete e poco funzionali alla nuova realtà. Le due azionicostituiscono i supporti per l’eventuale cambiamento, così come per ilconsolidamento della propria identità, anche in base alle sofferenze deri-vanti da altre vite.

✥ I tre pianeti transpersonali, Urano, Nettuno e Plutone, sono energie ester-ne, derivanti dall’apporto della coscienza collettiva o ambientale e perciò,sono legati alle limitazioni del Kanchuka Niyati, la corazza limitante cherende meno flessibile il libero arbitrio. L’analisi dei tre pianeti e l’attivazio-ne individuale delle loro energie, attraverso la meditazione, la formazionepersonale, la psicoterapia, il Counselling o altro, aiuta l’individuo a trova-re la sua posizione negli eventi d’origine ereditaria, ambientale, sociale,storica e cosmica. La consapevolezza dei processi personali legati a talienergie, costituisce la qualità del contributo individuale al benessere col-lettivo e viceversa.

✥ Plutone e Lilith sono le ombre che aleggiano nel nostro inconscio. Il primorappresenta l’ombra collettiva in cui si manifestano le influenze del cicloplanetario, dell’evoluzione umana, degli avi e di tutte le varie entità chenoi stessi siamo stati nel corso delle varie esistenze. Quest’ombra defini-sce, accentua, diminuisce o blocca il potere personale. Lilith opera la se-lezione naturale tra le influenze dell’ombra collettiva, condensando quella

107Astrologia Karmica

che, di volta in volta, prende il sopravvento e domina l’inconscio, secon-do una configurazione strettamente personale.

✥ La Nona casa è un elemento karmico di principale importanza e rappre-senta la prima reazione d’accettazione, disinteresse o rigetto verso ciòche è differente, compresa la prima reazione nei confronti della nascita ela prima reazione nei confronti della morte; la qualità di queste reazioni sievidenzia nel modo istintivo in cui si reagisce nei confronti delle differenzeculturali o di qualsiasi altra diversità.

✥ La sinastria relazionale è un interessante settore dell’Astrologia karmica.A volte, una persona importante della vita presente, può essere un indivi-duo che ha avuto un ruolo importante in una trascorsa esistenza e perciò,l’interazione può favorire la reciproca evoluzione karmica o il completa-mento di storie interrotte. Non sempre, però, la persona che attiva il flus-so karmico corrisponde a qualcuno che abbiamo realmente conosciuto inun’altra vita ma, a volte, proiettiamo sul soggetto le caratteristiche diun’antica ma estranea figura. Può trattarsi di riverberi del passato karmi-co; tale persona ci rimanda a qualcuno che, in una trascorsa esistenza, lesomigliava in qualche cosa. Oppure, può trattarsi di una persona su cuiproiettiamo un personaggio importante della nostra vita attuale. In tutti icasi, l’individuo che riflette la proiezione, fa da gancio, affinché, attraver-so la relazione sia possibile un reciproco passo verso la consapevolezza oil superamento di alcuni impedimenti. Per uno studio approfondito dellacorrispondenza o anche della proiezione, sarebbe interessante analizzaredettagliatamente i Punti Vertex delle persone in oggetto.

A questo punto, il viaggio termina ed ognuno può ritornare ai propri riferimen-ti, portando con sé i sentimenti e le sensazioni vissute durante il percorso. Lasillaba e il gesto saranno la testimonianza interiore o il ricordo di quest’espe-rienza di fine autunno.

Curriculum

Meskalila è nata a Napoli, ha vissuto per quindici anni in India e risiede a Peru-gia, ove esercita la professione d’insegnante. Studia e pratica Astrologia dacirca trent’anni. È stata discepola dell’astrologo indiano ChakradherJoshinath. Segue regolarmente la formazione della Faculty of AstrologicalStudies di Londra. È cultrice dell’Arte dei Tarocchi. Collabora alla List Convi-vio astrologico.

Ha studiato, sperimentato e praticato i principi del Tantra, grazie alle ini-ziazioni e agli insegnamenti ricevuti dai Guru Langta Baba e Jay Kalı BrahmaMahı Tara Mahakala Vinasinı . Insegna meditazione e conduce seminari sullaparte formativa del Tantra, in Italia e all’estero.

È esperta in “Comunicazione e gestione delle risorse umane”. È counsel-lor in Gestalt psicosociale.

Ha elaborato un metodo personale d’Astrologia karmica in Zodiaco Aya-namsa, integrando i principi degli insegnamenti occidentali ed orientali.

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L.A. 135-920

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109Casa Nona

L.A. 135-922

Se vogliamo trattare l’Astrologia dei Nativi Americani, dobbiamo subito stabi-lire che stiamo usando un termine improprio.

Dobbiamo parlare piuttosto di Segni di Nascita, ed entrare in un universoarchetipico differente dal nostro.

Entreremo, noi della cultura del quadrato e del tempo lineare, nel mondodel cerchio, dove anche il tempo è circolare.

Nel mondo dove tutto è sacro, dove la parola ha significati di vibrazione,quindi non scritta, dove tutto si muove continuamente e trasmuta secondo lalegge cosmica dell’alternanza ritmica.

Il cerchio dei Segni di Nascita è una Ruota di Medicina, un “luogo” doveogni cosa della Natura può essere rappresentata nella sacra forma del Manda-la.

E Medicina vuol dire appunto ciò che attiene al sacro e che si ricollega al-le radici dell’Universo.

Visione religiosa in ogni aspetto dell’esistente, sulla base di una sacralitàdata dalla condivisione della stessa energia divina da parte di tutti gli esseri.

Energia che proveniente dall’Uno, si fraziona in tutte le manifestazionidell’esistente, tornando poi all’Uno.

Molte sono le Ruote di Medicina, rappresentanti la relazione intima di tut-te le cose, anche quelle apparentemente diverse.

Anche l’Universo è una Ruota, regolata dal principio dell’Armonia, prin-cipio che solo l’uomo, tra tutte le creature viventi, non riconosce o ha perso.

All’interno della Ruota tutte le cose, dalla roccia all’uomo, hanno lo spiritovitale, la stessa condivisione del respiro divino, ma solo l’uomo possiede l’in-telletto, cioè il principio di discernimento e scelta.

Capacità divina che può essere espletata solo se l’uomo ha trovato il pro-prio centro e il proprio posto nella Ruota.

E per trovare il proprio posto, l’uomo deve imparare a donare.

Quella più importante è la Ruota della Medicina della Terra, poiché rac-chiude il rapporto energetico della Terra, delle sue creature e dell’Universo, in-sieme ai modi per raggiungere l’Armonia e il proprio centro.

Elda Fossi

TOTEM: I SEGNI DI NASCITADEI NATIVI NORDAMERICANI

110 Casa Nona

La Ruota è sempre rappresentata da un cerchio in cui sono inscritti iquattro bracci di una croce che si congiungono nel sacro punto del centro,esemplificanti le Quattro Direzioni più la Direzione Verticale.

Le Quattro Direzioni rappresentano i Quattro Grandi Poteri della Ruotadella Medicina.

Il Nord rappresenta la Saggezza e il Bisonte Bianco, l’Ovest, l’Introspezio-ne e l’Orso Nero, il Sud, l’Innocenza, le qualità del cuore, prima tra tutte la fi-ducia e il Topo Verde, l’Est rappresenta il Segno dell’Illuminazione, dove brillala luce d’oro della Stella del Mattino, e l’Aquila.

Nello sterminato continente Americano, naturalmente gli animali totemicivariano a seconda dell’ambiente fisico abitato dalle tribù, così come variano lepiante ed i riferimenti ambientali.

Così come variano la suddivisione della Ruota e i simboli, rispondenti al-l’ideologia culturale dei popoli che li esprimono.

I popoli del Sud/Est, per esempio, già sotto l’influenza dei calendari lunaridelle cultura mesoamericane, dividono il cerchio in venti parti.

Qui mi sono riferita all’Area Culturale e fisica delle Grandi Pianure.Ciascun essere vivente riceve alla nascita un punto nel Cerchio, e lì si

sentirà più a suo agio.Avrà ricevuto, potremmo dire noi Occidentali, l’energia del Segno Solare. Ma l’uomo, per essere completo, non dovrà vivere una sola delle Direzio-

ni, o solo alcune delle energie dell’oroscopo, diremo noi.Nemmeno due o tre bastano.Per essere completi bisogna vedere da tutte le Direzioni, cioè integrare

tutti gli elementi.Non si può essere solo un uomo con il dono del Nord, cioè un uomo sag-

gio, ma con sentimenti freddi, né guardare con gli occhi del Topo, innocenti,sì, ma troppo vicini al terreno, né volare sempre come l’Aquila, che vedrà lecose sempre dall’alto e da lontano… a che Segni Astrologici vi fanno pensarequeste descrizioni?

Partendo dalla posizione iniziale sulla Ruota, potremmo dire dalla co-scienza del sé Solare, ogni essere umano deve intraprendere il processo diCrescita verso tutte le altre Direzioni.

E mi ha colpito la sequenza delle prime azioni necessarie alla conquistadella propria Pienezza: Toccare e Sentire, cioè le esperienze dei primi Chakra,lo sviluppo del radicamento e della fiducia, dei sensi e delle emozioni!

La Posizione Iniziale porta con sé anche la Medicina di un Animale, ed en-trambi sono doni della Comprensione Totale, che ha scelto il destino dell’uo-mo.

Nella Ruota della Medicina della Terra, vedremo che ogni animale totemi-co è abbinato a due Segni poiché si tiene conto dei due emisferi, Boreale eAustrale.

L’animale totem esprime le caratteristiche energetiche del periodo natalestagionale.

La struttura della Ruota è, infatti, fondata sulla divisione delle stagioni,

111Casa Nona

poiché la Natura influenza l’uomo con la qualità della sua energia. Ogni sta-gione rappresenta inoltre uno stadio di crescita personale.

Ogni stagione è poi divisa in tre periodi, e quindi abbiamo la ripartizionedel cerchio in dodici settori, il numero del ciclo completo.

I punti cardine del Mandala, sono Solstizio d’Inverno e d’Estate, Equinoziodi Autunno e di Primavera: ecco la Croce Karmica degli Assi Ascendente-Di-scendente, Medio Cielo-Fondo Cielo dei nostri quadri natali.

I Periodi di Nascita

I dodici segmenti, o “ Periodi di Nascita”, hanno nomi corrispondenti agli svi-luppi stagionali e ciclici della natura.

Il punto d’inizio corrisponde, come per l’astrologia Solare, all’Equinozio diPrimavera.

I nomi dei settori descrivono, nel linguaggio poetico tipico degli Indiani, ilsusseguirsi del tempo nelle stagioni.

Partendo dall’Equinozio di Primavera, Risveglio, Crescita, Fioritura, dalSolstizio d’Estate, Lunghe Giornate, Maturazione, Raccolto, dall’Equinoziod’Autunno Caduta delle Foglie, Gelo, Lunghe Notti, dal Solstizio d’InvernoRinnovamento, Purificazione, Vento di Tempesta.

Le stagioni sono abbinate alle Quattro Direzioni: Primavera all’Est, Estateal Sud, Autunno all’Ovest, Inverno al Nord.

Questi abbinamenti sono i Totem dell’Orientamento.Alle Quattro Direzioni sono abbinati anche gli elementi, quattro e identici

nelle qualità e funzioni agli elementi della nostra tradizione, Aria, Acqua, Terra,e Fuoco.

Energie attive, yang, maschili, associate al Sole, sono le energie di Aria edi Fuoco, mentre energie Yin, recettive, femminili, associate alla Luna, sono leenergie di Terra e di Acqua.

Sole e Luna come principi di estroversione ed introversione.Le due energie, opposte e complementari, alternandosi nel movimento

eterno della spirale, danno origine alla vita.Sulla Ruota, le energie si alternano nello stesso movimento ritmico della

vita.Al centro della Ruota c’è la Croce Uncinata dagli angoli leggermente ri-

curvi, il simbolo energetico del Grande Spirito, l’Uno da cui si parte e si ritor-na, l’antico simbolo solare di tante culture.

Abbiamo visto dunque il Totem dell’Elemento e delle Stagioni, e il Totemdell’Orientamento, cioè le Direzioni.

Ora vedremo il Totem più conosciuto, il Totem dell’Animale.La parola Totem indica l’animale o oggetto che racchiude delle qualità

che potremmo definire archetipiche.Nella Ruota della Medicina della Terra ad ogni periodo viene associato un

animale totemico, che aiuta il nativo ad entrare in contatto con le qualità cheesemplifica.

112 Casa Nona

Queste sono le corrispondenze tra Segno Zodiacale e Animale Totemico,per il nostro emisfero.

Ariete FalcoToro CastoroGemelli CervoCancro PicchioLeone SalmoneVergine Orso BrunoBilancia CorvoScorpione SerpenteSagittario GufoCapricorno OcaAcquario LontraPesci Lupo

Quindi qualità della Stagione, dell’Elemento, della Direzione, dell’Anima-le, a cui si uniscono gli influssi delle fasi Lunari e corrispondenze con pietre, ealberi affini per qualità energetiche… questo il complesso viaggio attraverso leforze della Natura, tutte espressioni del Divino.

Un bel lavoro!

Facciamo ora un esempio di come funziona la RuotaConsideriamo un Sagittario come me, del 24/11:Elemento: Fuoco, e Fuoco di Terra, e questo è il Totem d’ElementoStagione: Ovest - Le Lunghe Notti, Orso Nero o Grizzli, e questo è il To-

tem dell’OrientamentoAnimale: Gufo, e questo è il Totem Natale

Il Gufo, curioso, di idee chiare e ricco di acume, più simile all’animale sa-piente della tradizione Anglosassone che all’uccello stralunato della nostra,avventuroso e leale, riceve dall’Ovest, dall’Autunno e dal Crepuscolo, capacitàdi introspezione, saggezza e maturità, così come riceve dal Grizzli capacità disopportazione, chiarezza di idee e forza, qualità tutte vivificate dalla forzaenergetica dell’elemento Fuoco, il cui Totem è lo Sparviero, simbolo di naturaentusiasta e di spirito innovativo…e non vi sembra di riconoscere in questadescrizione un Sagittario evoluto, che fa parlare il collegamento alla Terra tra-mite le sue zampe equine e quello al Cielo per mezzo della sua freccia guidatadall’intuizione?

La conoscenza delle proprie qualità è il punto di partenza di un percorsoche deve portare all’integrazione di tutte le energie.

Terra-Fuoco il Gufo, che deve integrare le altre due qualità di Fuoco, cioèi Totem dello stesso clan, il Falco e il Salmone, e stavo per dire l’Ariete e ilLeone!,

Gufo Terra-Fuoco che deve integrare gli altri due elementi Aria e Acqua,

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attraverso le qualità degli animali totemici che a questi elementi appartengo-no.

Gufo Terra-Fuoco che deve integrare le qualità dell’animale totemico cheha di fronte sulla Ruota, il Cervo.

Un giro completo, la Croce è tracciata.Colori, pietre e alberi, completano l’armonia vibrazionale di ogni Segno,

accompagnandolo in un cammino evolutivo fondato sulla legge Universale delmovimento e della trasformazione.

BIBLIOGRAFIA■ K. MEADOWS, I Segni di Nascita dei Nativi Americani, Armenia■ H.STORM, Sette frecce, Corbaccio

Docente di Lingua e Letteratura Inglese, iscritta al CIDA, è particolarmen-te interessata all’Astrologia Karmica, di cui scrive sul sito Internet www.ilpon-tedellarcobaleno.it.

Studiosa di bioenergetica e di Cromoterapia, tiene corsi su “Chakra, Kar-ma ed Equilibrio energetico” presso la Fondazione Humaniter di Napoli.

Le culture dei Nativi Americani sono un’altra antica passione su cui scri-ve: per la casa editrice Il Punto d’Incontro, il romanzo Parlerò con la voce delvento e interventi nel sito citato.

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e va rinnovato entro il 31 gennaio.

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L.A. 135-977

La psicologia di Carl Jung ha costituito una delle principali fonti dell’astrologiamoderna. Ci sono pochi testi contemporanei sull’argomento che non fanno rife-rimento, citano o fraintendono Jung e le sue idee. Nel suo libro “Jung e l’astro-logia” , Maggie Hyde, apre il dibattito sui limiti dell’astrologia psicologica,esplorando quelle parti della teoria junghiana che sono state adattate, ignorateo mal comprese ed illustra il significato del simbolismo e della sincronicitàastrologica, il tutto illustrato da esempi astrologici. Il brano che segue è unestratto del libro.

Così sopra, così sotto. Sin dall’inizio dei suoi studi Jung si imbatté nel-l’antico sistema micro-macrocosmico, basato sulla fede nell’esistenza diun’unità organica di tutte le cose: il mistico Unus Mundus (il Mondo unico)degli alchimisti, che ebbe su di lui una influenza fortissima per il resto dellavita. Nello sviluppare la psicologia degli archetipi, egli sperimentò molte sor-prendenti coincidenze e cercò di trovare un modello nel quale inquadrarequeste esperienze nei termini delle sue teorie. Stava cercando una spiegazio-ne per i fenomeni di divinazione che potesse riconnettersi con l’Unus Mundus,ed in termini psicoanalitici, con la proiezione di contenuti inconsci connessiad archetipi.

La sintesi della sua ricerca sulle “coincidenze significative” è il concetto disincronicità, il quale è frequentemente invocato per spiegare il modo in cuifunziona l’astrologia. Tuttavia molti astrologi adoperano un’accezione sempli-cistica di questo termine, mentre sono rimaste totalmente inesplorate tutte leimplicazioni della teoria della sincronicità in campo astrologico. Questo è ab-bastanza sorprendente se si considera che uno degli elementi fondamentalidella teoria di Jung è il famoso “esperimento dei matrimoni” , in cui vengonosottoposti a un test statistico gli indicatori astrologici del matrimonio. Sicura-mente una delle ragioni della mancanza di interesse da parte degli astrologi, èla considerevole ambiguità di Jung rispetto a questi argomenti. All’epoca dellapubblicazione dei risultati, egli stesso dovette discutere moltissimo con i suoieditori, a causa di forti dubbi nel suo uso dei metodi statistici.

Maggie Hyde

JUNG, L’ASTROLOGIAE LA SINCRONICITÀTRADUZIONE DI MARGHERITA FIORELLO

115Casa Nona

Cosa intendeva Jung con la parola “sincronicità”? Nel suo saggio del1952 è utile distinguere sincronismo e l’aggettivo correlato sincrono, dallaparola da lui coniata sincronicità ed il relativo aggettivo sincronico.

“La sincronicità” è una coincidenza di due o più eventi non correlati chehanno un significato uguale o simile, contrapposto a “sincronismo”, che defini-sce semplicemente due eventi simultanei.”

Questa coincidenza significativa nel tempo può assumere tre forme:1) La coincidenza di un certo contenuto psichico con un corrispondente pro-

cesso oggettivo, che è percepito in modo simultaneo. Questa è la più comune esperienza di coincidenza, il libro che si apre allapagina giusta, la telefonata di un amico mentre stavamo pensando a lui.

2) La coincidenza di uno stato psichico soggettivo con una fantasia (sogno ovisione) che più tardi si dimostra essere il riflesso più o meno fedele di unevento “sincronico” ma oggettivo che si verifica più o meno simultanea-mente, ma ad una certa distanza. Come esempio di questo tipo, quello di una donna che ebbe un sogno sul-l’Armageddon mentre il marito si trovava in viaggio d’affari. Era all’oscuro,che il programma di viaggio di suo marito era stato cambiato all’ultimomomento e nel momento del suo sogno, si trovava ad Hiroshima.

3) E’ simile alla seconda, tranne che quello che si percepisce è relativo al fu-turo, ed è riportato al presente solo dal sogno o dalla visione. E’ il caso delle predizioni, ad esempio attraverso una sfera di cristallo, lepremonizioni ed i fenomeni di chiaroveggenza. Alcune predizioni astrologi-che possono rientrare in questa categoria.

Il secondo tipo di coincidenza significativa – come il caso del sogno delladonna – è conosciuto più comunemente come telepatia o lettura del pensiero.E’ significativo che Jung classificasse questo fenomeno all’interno della sin-cronicità.

Questa classificazione deve essere vista nel contesto dello studio dei fe-nomeni occulti nella psicanalisi.

Dello spettro delle manifestazioni dell’occulto Freud era disposto a consi-derare solo il fenomeno della telepatia come parte del contesto analitico etentò di ridurre ad essa alcuni fenomeni ugualmente inspiegabili. Questo glipermise di razionalizzare questi fenomeni sotto forma di energia psichica, sen-za allontanarsi troppo da una spiegazione scientifica, ma sfuggendo da ognialtra ogni possibilità – “la faccia oscura”. In questo modo si precluse la possi-bilità di una teoria oggettiva sulla divinazione e su altri fenomeni connessi, al-l’interno della teoria analitica.

Per Jung invece la questione della divinazione rimase aperta, avendo tro-vato il coraggio intellettuale di ammettere la sua veridicità. Questa è una ra-gione del fondamentale contributo che egli dette all’astrologia.

Tutte e tre le definizioni di sincronicità comportano una qualche forma dienergia psichica, un misterioso senso del significato di un evento. E’ vero chenon tutte le esperienze si adattano perfettamente a queste definizioni, ma pos-

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sono essere comunque ricomprese nel fenomeno della sincronicità proprioperché includono questo senso di inquietante significato.

Durante la stesura di questo libro, stavo raccontando ad alcuni amici del-l’episodio di Jung, e di Filemone, e quello del martin pescatore trovato mortonel suo giardino (n.d.t. in inglese martin pescatore è kingfisher, letteralmen-te re pescatore). Chiesi loro se avevano mai visto dei martin pescatori o cono-scessero la leggenda del Pescatore del Graal. Non sapevano niente dei primi epochissimo del secondo. Alcuni giorni più tardi ricevetti la seguente lettera:

Siamo stati molto bene domenica scorsa. Lunedì pomeriggio, mia madreed io abbiamo visto di sfuggita un martin pescatore che volava sul lago. Alloramia madre si è ricordata di aver trovato un martin pescatore morto che si eraschiantato su una finestra della piscina all’interno del complesso sportivo loca-le, e di averlo portato alla nipote per farglielo vedere.

Il mio amico non si ricordava di aver mai visto un martin pescatore primad’allora. Questo è il classico tipo di incidenti che possono accadere leggendoJung. Parlando di martin pescatori, ecco che i martin pescatori appaiono. Perparlare di sincronicità in termini junghiani deve trattarsi di coincidenze signifi-cative. Ma che vuol dire significative? Bastano due storie su alcuni martin pe-scatore morti ed una leggenda su un Pescatore vivo? Sono naturalmente cu-riosa, come del resto il mio amico, di sapere perché doveva sentirne parlarecosì tanto in ventiquattro ore, quando prima di allora non c’era nessun pesca-tore in vista!

Ci possono essere diverse spiegazioni e naturalmente la telepatia è una diqueste: dal giorno della nostra conversazione il mio amico li aveva in mente esua madre li aveva semplicemente “letti”, e tra gli infiniti elementi del paesag-gio, aveva rilevato la loro presenza perché aveva percepito l’importanza che ilfiglio gli attribuiva.

Un altro tipo di approccio non avrebbe richiesto di tirare in ballo la telepa-tia: la spiegazione freudiana sarebbe stata quella arcinota del rapporto edipicotra madre e figlio, o semplicemente l’episodio potrebbe essere parte dell’as-surdità della vita e la ricerca di un significato è il solo il desiderio umano dicercare una spiegazione. La ricerca del “significato” potrebbe essere interpre-tato come un aspetto del desiderio di onnipotenza. Abbiamo paura della no-stra fragilità e del nostro isolamento e non sopportiamo di essere separati dalresto del mondo. Un evento fortuito come l’episodio dell’airone, testimoniache il nostro desiderio di significato è esaudito. Questa è una condizione in-dubbiamente presente per quegli individui immersi nell’inconscio e chiunquepratichi l’astrologia o un altro tipo di divinazione riconoscerà questo impulsoin molti personaggi che girano nell’ambiente dell’occulto. Eppure non possia-mo ridurre la spiegazione di questo tipo di fenomeni che si riscontrano anchein tipi equilibrati, per non parlare di uomini saggi di tutte le epoche, alla sola“nevrosi”. Questa è una soluzione molto comune, ma intellettualmente pocofondata, ed anch’essa si rivela una difesa contro una realtà poco tranquilliz-zante. Una razionalizzazione di questo tipo che riduce la telepatia a desideriodi onnipotenza, liquida il fenomeno allo stesso modo dei rumori nella libreria

117Casa Nona

di Freud che egli classificò come “il complesso dello spettro”. Jung è l’unicodegli intellettuali del ventesimo secolo che riconobbe esplicitamente un’espe-rienza ben conosciuta da molti esseri umani. Le sue descrizioni restituiscono aquelle esperienze la loro piena integrità, e danno loro voce.

Torniamo al nostro martin pescatore. Tutto l’episodio verificatosi mentresi parlava di Jung e di Filemone, ha un tocco junghiano! La sua apparizione èaccompagnata da temi analitici tipici quali “complesso” e “piscina”, che costi-tuiscono una potente metafora dell’inconscio e delle sue componenti – com-plessi ed esperienze collettive. Possiamo cominciare a riconsiderare la storiadel martin pescatore schiantato, come simbolo dell’anelito di portare alla lucei contenuti dell’inconscio (il pescare i pesci dall’acqua) e di come barriere in-visibili (vetro) possono distruggere lo Spirito.

Cosa significa tuttavia, tutto questo? Esiste un senso dietro il fenomenodella sincronicità, che sia esso personale o collettivo? Non ci può essere ununico significato dietro ad una coincidenza, perché i diversi protagonisti dell’e-pisodio hanno contesti differenti che apportano a quella esperienza. Lo stessosimbolo può significare cose differenti per persone differenti, ed allo stessomodo un airone può avere significati differenti per me, per il mio amico e persua madre. A causa dell’incidente, mi soffermai a pensare al martin pescato-re, al Re-Pescatore, il Graal ed al lavoro di Jung. Le mie riflessioni su Jung sisono arricchite quando un simbolo della funzione trascendente viene attivato.E’ un processo in divenire poiché il simbolo del martin pescatore è gravido disignificato, è il veicolo di molteplici possibili significati. Per coloro che hannoun’attitudine al pensiero simbolico, il simbolo non compare all’improvviso, mapermane, aleggia sospeso. Si percepisce che potrebbe voler dire qualcos’al-tro, e come nel mio caso, mette in moto processi psichici molto potenti. Maallo stesso tempo, per dirla in termini junghiani, non è ancora stato portato al-la coscienza e potrebbe non arrivarci mai.

A prima vista le coincidenze potrebbero apparire banali ed insignificanti,come i lapsus. Il sogno che avverte del disastro o la premonizione che salvauna vita accadono ma sono abbastanza rari, mentre la maggior parte dellecoincidenze sono meno drammatiche e caratterizzate da un’apparente man-canza di significato. Ma il fatto che siano così bizzarre, le carica di significatoed attiva la funzione trascendente. Quando questo accade, la coincidenza di-venta significativa e diventa sincronistica nel senso junghiano, attivando unelemento archetipico. Jung era convinto, infatti, che alla base di eventi sincro-nistici si trovano gli archetipi:

la maggior parte di fenomeni sincronistici spontanei che ho avuto l’oppor-tunità di osservare ed analizzare, è direttamente connessa ad un archetipo.Nella pratica, questa base archetipica può essere difficile da individuare. Du-rante la lettura di un libro di Von Franz, mi aveva molto colpito il suo com-mento sulle coincidenze che accadono alle persone che viaggiano, perché inquesto caso le cose sono letteralmente in movimento. Il giorno dopo, durantel’ora di punta, riuscii a conquistare l’unico posto libero sul treno affollato dipendolari, e tirai fuori il libro della Von Franz per impiegare il tempo. Quando

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alzai la testa, mi accorsi che la donna di fronte a me stava leggendo lo stessolibro. Tuttavia in questo caso non c’era nessuna carica emotiva sulla situazio-ne, se non il senso della bizzarra natura dell’Unus Mundus. Era solo una stranacoincidenza, che poteva avere significato solo se io o e la donna avessimo co-minciato una conversazione. Non fu così, e per me l’episodio rimase la provache la Von Franz aveva ragione sulle coincidenze di viaggio. Se ci fosse qual-che contenuto archetipo più profondo, non me ne accorsi.

C’è tuttavia una questione più profonda dietro la descrizione della sincro-nicità fatta da Jung. Essa è il tentativo di combinare la sua esperienza direttadell’irrazionale con la scienza, districandosi fra i due poli della percezione sim-bolica e della costruzione teoretica. I suoi sforzi sono pieni di paradossi: seb-bene si muova tra colorati miti e magiche storie, Progoff ne ricorda l’ammira-zione per la scienza ed il suo desiderio di costruire un teoria unificante comequella della relatività.] Tuttavia, mentre sviluppava la sua idea di sincronicità,egli fu costretto a modificare le sue aspettative di conciliare le due differentivisioni, come la stessa Von Franz sottolinea:

quando Jung elaborò le sue ipotesi sul principio di sincronicità, fra noi sidiscusse a lungo se esistesse una legge che descrivesse i fenomeni sincronisti-ci… ma non si riuscì a trovarla e Jung, dopo una lunga riflessione e discussio-ne, arrivò alla conclusione che dovevamo ammettere, anche se questo potevaturbare le nostre menti razionali, che erano fenomeni fini a se stessi.

La prima menzione scritta della sincronicità apparve nel 1930, nel discor-so commemorativo per la morte di Richard Wilhelm dove Jung affrontò il te-ma dell’astrologia sostenendo che alle basi di questa disciplina ci fosse “un si-stema di misura del tempo arbitrario e puramente concettuale”.

Ammettendo che esistano delle diagnosi astrologiche corrette, esse non di-pendono dagli effetti delle costellazioni, ma dalle nostre ipotetiche qualità deltempo. In altre parole, qualunque cosa nasca o inizi in un certo momento ditempo, ha le qualità di quel momento di tempo

Questa è una citazione molto amata dagli astrologi. In genere viene estra-polata dal suo contesto ed invariabilmente usata per sostenere l’importanzadel momento oggettivo della nascita. In effetti, questa prima nozione di sincro-nicità fa riferimento ad una qualità oggettiva, occulta, del momento della na-scita che Jung continuò a sostenere almeno fino al 1949 nella sua Introduzio-ne all’I-Ching.

Ci sono astrologi che possono dire, senza nessuna conoscenza pregressa,quale sia la posizione al momento della nascita, del Sole, della Luna e dell’A-scendente di qualcuno. Alla luce di questi fatti si deve ammettere che momentidi tempo possono avere conseguenze di lunga durata.

Tuttavia contemporaneamente stava sviluppando la sua idea di “tempoipotetico” con le sue inimmaginabili implicazioni. Cinque anni più tardi, nel1955, nella lettera all’astrologo francese Andrè Barbault, fece un riferimentocruciale sulla sincronicità che non possiamo ignorare. La sua affermazione ca-povolge la sua idea primitiva di qualità dei momenti di tempo e la sostituiscecon la nozione di sincronicità:

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E’ una definizione che ho usato in passato, ma che ho sostituito con il con-cetto di sincronicità…poiché il tempo qualitativo non è altro che un flusso dicose, questa ipotesi non stabilisce nulla se non una tautologia, il flusso dellecose e degli eventi è la causa del flusso di cose….

Come e perché Jung arrivò a questa conclusione? La risposta è che egliriconobbe di non aver chiaramente espresso, seppur intuito, la componentesoggettiva della sincronicità. Nelle sue definizioni si ritrova una volontaria am-biguità circa la natura della componente psichica, che lascia aperta una dop-pia interpretazione. E’ quello che accade ad esempio nell’introduzione all’I-Ching:

La sincronicità considera la coincidenza degli eventi nello spazio e neltempo, non come mera casualità, ma come peculiare interdipendenza di fattorioggettivi sia tra loro, sia con lo stato soggettivo (psichico) dell’osservatore o de-gli osservatori..

L’ambiguità consiste sia nella scelta delle parole che nel loro significato.La relazione tra gli eventi oggettivi e lo stato psichico soggettivo dell’osserva-tore non è chiara. Ciò permette due versioni della definizione che chiameròSincronicità I e II. La prima sottolinea l’interdipendenza significativa deglieventi fra loro (I); la seconda mette in luce la partecipazione soggettiva del-l’osservatore (II). Una volta chiarito il fatto che si tratta di due definizioni diver-se, si chiariscono alcuni elementi.

La prima versione (I) suggerisce che esiste una relazione tra la mente os-servata oggettivamente e gli eventi osservati oggettivamente. Se così fosse, ecome Jung sperava inizialmente, queste interconnessioni potrebbero esserestudiate oggettivamente. La sincronicità I incoraggia una percezione oggettivae distaccata del tempo qualitativo e può generare una teoria o una legge ge-nerale. Tuttavia la seconda versione (sincronicità II) riconosce la partecipazio-ne soggettiva della mente che osserva, cioè di quella mente che sta cercandouna legge generale. Questo produce la natura imprevedibile, misteriosa, uni-ca, degli eventi sincronistici che Jung e tutti coloro a cui è accaduto di farepredizioni conoscono.

Nel saggio del 1952 sulla sincronicità, Jung stava cercando una legge ge-nerale, ma non riuscì a distinguere tra le due definizioni latenti nel suo stessoenunciato. Si muoveva ambiguamente tra le due, cercando di colmare lo spa-zio tra l’oggettivo ed il soggettivo, che tutta la filosofia occidentale non era riu-scita a colmare malgrado la sua storia millenaria. Egli comprese che non erapossibile separare il “significato” - l’ingrediente fondamentale dei fenomenisincronistici - dall’attività psichica e cercò di tenerli assieme postulando uno“stato psicoide” esistente a priori della consapevolezza umana, che fosse allabase di entrambi. Questo livello psicoide di realtà è il mistico, unificatore UnusMundus, attraverso il quale gli archetipi si possono manifestare oggettivamen-te sul piano fisico. Tuttavia solo la Sincronicità II , postulando la partecipazio-ne della psiche, ne permette la sua realizzazione. Non si può rimanere fuori asbirciare, se si guarda nel Mondo Unico.

Proprio l’astrologia rimane il medium ideale per dimostrare “l’interdipen-

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denza dei fenomeni oggettivi fra loro”, poiché non si può immaginare una rela-zione di causa-effetto tra pianeti ed eventi. In essa un insieme di elementi – ipianeti – corrisponde ad un altro insieme – gli eventi. Nel caso di un eventocome il disastro di Chernobyl, la sua ricorrenza vicino all’eclisse in un giornoin cui il Sole si opponeva a Plutone, apparentemente in modo indipendente ri-spetto all’osservatore, è indubbiamente significativo. Allo stesso modo, comeho fatto nei capitoli precedenti di questo libro, si possono confrontare le posi-zioni planetarie della carta di Jung con gli eventi della sua vita. Questa è quel-la che io intendo come “interdipendenza di eventi oggettivi fra loro”.

Jung sperava, con il suo esperimento sul matrimonio, di dimostrare la sin-cronicità e trovare un “principio di connessione acausale” che potesse “essereequivalente al principio di causa-effetto”.

E’ significativo dell’atteggiamento di’ambivalenza di Jung verso la divina-zione, il fatto che ancora in questa fase della sua vita, quando aveva raggiuntoormai i settant’anni, e dopo decenni di contatti con il regno dei simboli e del-l’occulto, poteva ancora esordire con l’assunto di adottare un metodo scientifi-co.

Nessuna fede nell’astrologia è necessaria per fare un tale esperimento, soloi dati di nascita, le effemeridi, e una tavola di logaritmi per costruire le carte.

Chiaramente si tratta della sincronicità I, una interdipendenza di fattorioggettivi fra loro. Ecco il solco tra lo scienziato e il mago. Come farà lo scien-ziato a scoprire il principio che spiegha le coincidenze e le bizzarre qualità de-gli avvenimenti fortuiti? O a trovare l’evidenza scientifica del modo i cui sim-boli come quelli astrologici, acquistano un senso per l’astrologo? Jung è comeil padre Juniper del noto racconto, quando cerca di scoprire il mistero delponte di San Luis Rey. Koestler dice di Jung e di Kammerer, con il suo analo-go lavoro sulla” legge di serialità”,

Come i teologi che iniziano con la premessa che la mente di Dio è al di làdella comprensione umana e poi continuano spiegando come funziona la men-te di Dio, essi cominciano postulando un principio acausale, e vanno avanti aspiegarlo in termini pseudo-causali.

L’iniziale assunto di Jung proviene dalla sua tesi iniziale che esista unaqualità oggettiva dei momenti di tempo (Sincronicità I), la stessa posizione del1930. Egli è convinto che

Le coincidenze significative che stiamo cercando sono assolutamente evi-denti in astrologia, perché gli astrologi sostengono che i dati astronomici corri-spondono ai tratti individuali del carattere.

E’ sorprendente il fatto che Jung non dia molta importanza alla sua stes-sa definizione di simbolo e che, concentrandosi solo sullo straordinario poteredell’astrologia di apparire “oggettiva”, tralasci la sua natura simbolica e divi-natoria. Dalla sua prospettiva di Sincronicità I, Jung fa l’errore di confondere idati astronomici con i simboli, e nella sua definizione di astrologia l’astrono-mia si accoppia con le caratteristiche individuali, lasciando fuori dall’equazio-ne l’interpretazione soggettiva dell’astrologo che deriva i suoi significati daisimboli.

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La difficoltà di trovare una definizione univoca ai tratti del carattere, portòJung a studiare un evento specifico come il matrimonio e la sinastria fra lecoppie sposate. Delle varie e possibili combinazioni astrologiche favorevoli al-l’amore e alla relazione, egli scelse tre fattori indicati da Tolomeo come signifi-catori del matrimonio: Sole congiunto Luna, Luna congiunta Luna, Ascenden-te congiunto Luna. Era così impaziente di analizzare i dati che non riuscì adaspettare di avere tutti i dati, per chiedere alla sua collaboratrice di LilianFrey-Rhon di analizzarli. Il risultato sembrò essere una straordinaria confermadella validità dell’astrologia, perché le coppie mostravano una frequenza ele-vata dell’aspetto Sole-Luna . Jung era conscio del fatto che il test non avrebbeavuto valore statistico finché il resto dei dati non avrebbe confermato il risulta-to. Tuttavia Von Franz ricorda che Jung era seduto nel suo giardino riflettendosui risultati ottenuti quando improvvisamente vide

Una faccia birichina che lo derideva dalla parete del muro… Un pensierolo colpì: Mercurius lo spirito di natura, lo aveva giocato?

Il suo istinto di non fare affidamento sul risultato fu confermato da quelloche successe con il resto del materiale. Il secondo gruppo di dati non con-fermò i risultati del primo, ma produsse un’alta percentuale di contatti Luna-Luna; i l terzo gruppo presentò un’incidenza elevata dell’aspettoAscendente/Luna, e cancellò definitivamente il successo ottenuto nel primotest. Considerati complessivamente, i risultati ottenuti dai tre test non mostra-vano nessun risultato significativo, ma per Jung, ottennero un risultato diver-so. Le statistiche avevano preso una buffa piega. Le conferme che egli stavacercando per i tre aspetti emersero nei tre diversi gruppi di dati.

Jung non era riuscito a stabilire un collegamento diretto tra il cielo allanascita di un soggetto e la scelta del proprio partner. Questo fallimento riguar-dava una significativa “interdipendenza di eventi oggettivi fra loro” (Sincroni-cità I). Invece, poiché gli eventi sembravano mimare i risultati che cercava,sembrava che fosse coinvolto il suo stato soggettivo di osservatore (Sincroni-cità II). Allora egli intraprese un passo che era più un atto di divinazione che discienza; decise di giocare con i dati e dare al dispettoso genietto della sincro-nicità pane per i suoi denti . Se il suo stato soggettivo era connesso con i risul-tati del primo esperimento, che cosa sarebbe successo se fosse cambiato l’os-servatore? Scelse tre donne il cui “stato psicologico era ben conosciuto”. Adognuna di esse fu chiesto di estrarre i dati astrologici di 20 coppie sposate e fustudiata la sinastria di queste coppie. La prima selezione fu fatta da una donnache si trovava un “intenso stato di eccitazione emotiva”. Nelle coppie da leiscelte

c’era una predominanza di aspetti di Marte, che coincidevano con lo statopsichico di questa persona.

Nel secondo esempio, il soggetto che scelse gli oroscopi era una donna“incapace di comprendere e imporre la proprio personalità e che soffriva ditendenze auto-repressive”. Essa scelse coppie sposate con un’enfasi sugliaspetti Luna-Ascendente (Discendente). Jung commentò i risultati “che dalpunto di vista astrologico, erano perfettamente coerenti con i problemi del

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soggetto”. L’ultima persona soffriva di “un problema legato a profonde opposi-zioni interne, incapace di unione e riconciliazione”. Ella scelse coppie che ave-vano il Sole e la Luna congiunti, enfatizzando chiaramente la dinamica dell’u-nione degli opposti.

Il gioco di Jung è assolutamente irrilevante dal punto di vista statistico enon ha alcuna somiglianza con l’esperimento originario, ma ha delle importan-ti conseguenze dal punto di vista astrologico. La sua ricerca sulla sincronicità èparallela al suo studio dei fenomeni ESP e a quello del professor Rhine, in cui ilcoinvolgimento psichico del soggetto è evidente. Nel suo test sull’astrologiaJung si paragona ai soggetti ESP, che ottengono risultati incoraggianti all’ini-zio, ma con risultati sempre più deludenti man mano che si va avanti ed il sog-getto si annoia. E’ fondamentale però il fatto che coinvolgendo altri soggetti, irisultati che emergono rispecchiano il soggetto stesso. La coincidenza signifi-cativa non è più tra il matrimonio e la costellazione astronomica (sincronicitàI), ma la sinastria sembra riflettere lo stato psichico di chi sceglie i dati (sincro-nicità II). L’esperimento scientifico è sconfinato nella divinazione, malgrado itentativi di Jung di mantenerlo su presupposti scientifici e di rimanere distac-cato. Egli parla dei “pericoli” relativi agli esperimenti parapsicologici:

so per esperienza, che fenomeni spontanei di natura sincronistica coinvol-gono l’osservatore volente o nolente , in quello che sta avvenendo e ne fannoun accessorio del fatto stesso.

Come scienziato che era in cerca del principio che regolava i momentioggettivi di tempo, Jung si sentiva “coinvolto” nell’astrologia, ma come “ma-go” sentiva che non avrebbe vinto la battaglia. Comprese che l’astrologia, econ essa gli astrologi,

rimaneva in una posizione precaria. Ma immagino che nel loro caso, e an-che nel mio, esistesse una segreta, mutua, connivenza tra la materia e lo statopsichico dell’astrologo. Questa corrispondenza esiste, e mi sembra che nonpossa essere provata scientificamente, come qualunque evento fortuito piace-vole o spiacevole di cui condivide la natura .

Questa corrispondenza caricata emotivamente è il fenomeno sincronisti-co. La sincronicità astrologica non può essere interamente ridotta alla corri-spondenza di una costellazione astronomica on un evento mondano, o il carat-tere di un individuo. La sincronicità II coinvolge l’astrologo, il suo stato psichi-co e la sua partecipazione ad un linguaggio simbolico. Ma in tutta la letteratu-ra astrologica, gli stessi astrologi che hanno preso a piene mani da Jung, evi-tano di menzionare i suoi risultati nell’esperimento del matrimonio!

La segreta, mutua, connivenza non è una idea che gli astrologi o lo scien-ziato Jung possono trovare facile da accettare. Nell’esperimento del matrimo-nio, i soggetti producevano un’astrologia a misura propria. Come per gli espe-rimenti sull’ESP e l’alchimia, entrava in gioco la proiezione:

la psiche non osserva corpi esterni, ma se stessa.Questa è la vecchia relazione magica dei tempi antichi? Jung non lo pen-

sava. Egli manteneva la certezza che gli archetipi sono fondamentali per leesperienze sincronistiche, ma che siano contingenti ai processi causali, piutto-

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sto che causali essi stessi. Essi si manifestano tramite una carica emotiva esono indicativi di un “un fattore psicoide dell’inconscio collettivo non classifi-cabile”.

Ecco il motivo per il quale la donna emotivamente sollecitata scelse cop-pie con una sinastria basata sui aspetti di Marte, la donna che cercava ununione scelse coppie con aspetti Sole-Luna e così via. Ma la situazione emoti-va dell’osservatore partecipante non è sempre limitata ad una componente in-conscia personale – non dipende tutto da lui. Piuttosto, in maniera del tuttopeculiare si accorda con i fattori oggettivi apparenti, in modo tale da corri-spondere ai dati astronomici ed alle coppie sposate. L’osservatore partecipan-te, le coppie sposate ed i dati astronomici reali sono collegati da un archetipodell’inconscio collettivo che agisce autonomamente. Quando Jung inizia aparlare di archetipi e di inconscio collettivo, si sposta verso un “significato tra-scendente”, che non include direttamente la psiche dell’osservatore. Ritornaalla Sincronicità I e termina con un “significato equivalente di eventi paralleli”indipendenti dall’uomo:

la sincronicità postula un significato che è a priori in relazione alla consa-pevolezza umana e apparentemente esiste al di fuori dell’uomo. Una afferma-zione simile si trova nella filosofia di Platone, che da per scontata l’esistenza diimmagini trascendentali o modelli di fatti empirici.

Un significato a priori rispetto alla consapevolezza umana rimanda allaSincronicità I, un’interdipendenza di eventi legati fra loro, ma come affermaProgoff, una parte del problema che sta dietro alla sincronicità è che deve es-sere il chiarito in contesto in cui essa opera.

La sincronicità è un principio di interpretazione che è specificato legato al-l’esperienza umana? … in questo caso, deve essere un campo che è definito elimitato alla presenza umana. L’altra possibilità è che la sincronicità sia unprincipio generale che è applicabile a tutti i fenomeni naturali.

L’affermazione conclusiva di Jung non risolve la scelta fra le due versionidi sincronicità. Egli propende per entrambe le versioni; mantiene il modellooggettivo, riconoscendo allo stesso tempo che quando accadono eventi sin-cronistici, essi sono casuali, imprevedibili. Egli conclude in maniera poetica:

queste forme di ordine psichico, sono atti di creazione nel tempo… dobbia-mo considerarli come atti creativi, come la creazione continua di un modelloche esiste dall’eternità, che si ripete costantemente e non deriva da ogni cono-sciuto antecedente.

Ma se sono atti di creazione nel tempo, chi è il loro creatore? Torniamo ad uno degli eventi sincronistici che accaddero mentre stava

elaborando la sua teoria. Il genietto burlone della sincronicità aveva infatti altritrucchi da giocargli. Il lavoro sulla sincronicità risale allo stesso periodo(1946-1952) di Aion. Mentre stava studiando la storia del simbolismo dei pe-sci in relazione al Cristo e all’Età dei Pesci, si imbatté in una serie di eventi cheavevano a che fare con il pesce, e che egli considerò “cibo per il pensiero”:

1 aprile 1949, è un venerdì ed abbiamo pesce a pranzo. Qualcuno fa allu-sione al fatto all’usanza del “Pesce d’aprile”. La stessa mattina mi ero imbattuto

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in una iscrizione che recita “Est homo totus medius piscis ab imo.” Nel pome-riggio una mia paziente che non vedevo da tempo, mi mostra uno dei suoi qua-dri che aveva dipinto nel frattempo e che rappresenta dei pesci. A sera mi simostra una tappezzeria con dei mostri marini. La mattina del 2 aprile un’ altrapaziente che non vedevo da anni, mi racconta di un sogno in cui stava sulla ri-va di un lago e vedeva un enorme pesce che veniva verso di lei. A quel tempomi interessavo del simbolismo del pesce nella storia. Solo una delle persone dicui sopra ne era al corrente.

Poi segue una nota interessante: per completezza a quanto esposto sopra, devo menzionare il fatto che ho

scritto questi appunti sulla riva del lago. Terminato, ho fatto una passeggiatasulla diga ed ho trovato un pesce morto, apparentemente intatto. Non c’eranessun pesce la sera scorsa (probabilmente è stato pescato da un rapace o daun gatto). Questo pesce è il settimo della serie.

Questi episodi fecero una profonda impressione su Jung . Il pesce comin-ciò ad apparire intorno a lui, man mano che continuava la sua ricerca sul pe-sce.. Cosa significava? Egli connette la serie dei sette pesci all’interesse sulsuo simbolismo. In Aion conclude che i Pesci astrologici sono un simbolo del-l’archetipo del Sé. Ancora una volta Jung percepisce un significato imperso-nale, spostandolo da se stesso all’archetipo del Sé.

L’ultimo pesce gli apparve quando stava scrivendo sulla sincronicità. Laserie dei pesci potrebbe riguardare il concetto di sincronicità?

Il primo pesce apparve il giorno del Pesce d’Aprile, un giorno dedicatoagli scherzi in cui era usanza fare girare a vuoto le persone, attribuendo lorocompiti impossibili da eseguire. Alcune fonti suggeriscono che questa usanzaabbia radici cristiane, e che i giri a vuoto ripercorrano il percorso di Cristo die-tro la Croce. Questo giorno è anche connesso all’equinozio di primavera.Quello che è notevole è che quando accaddero questi fatti, Jung stesse stu-diando lo spostamento del punto equinoziale in relazione alla nascita di Cristo,e la sua corrispondenza con l’inizio dell’Era dei Pesci.

Dare un significato oggettivo ed universale può voler dire non considerareottiche differenti. E’ importante chiedersi se anche Jung “girasse a vuoto” nel-l’elaborazione del concetto di sincronicità. Stava cercando di ottenere l’impos-sibile? Il genietto dispettoso era ancora all’opera? Jung interpretò il primo deipesci come un indicatore della legge universale che egli cercava di scoprire. Ilsesto pesce nuotava verso la sua paziente, cercando di raggiungerla sulla riva.Jung, nella sua passeggiata, lo trovò ma non sapeva da quanto tempo il pesceera li e da quanto era morto. La sincronicità é come un pesce morto? Fuoridalle Acque del mondo onirico, non può sopravvivere al contatto dell’Aria edella Terra. Ha bisogno del suo elemento.

I fenomeni sincronistici sono inspiegabili in termini di causa – effetto enon sono supportati dall’analisi razionale. Non seguono nessuna legge appa-rente. Il settimo pesce apparve misteriosamente e sette è un numero mistico.Jung sapeva di questo mistero, ne era affascinato, e malgrado ciò cercava didare una spiegazione razionale:

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Non c’era nessun pesce la sera scorsa (probabilmente è stato pescato daun rapace o da un gatto).

Forse da un martin pescatore? Lo psicologo cercava di spiegare l’acca-duto, ma lo fa in una maniera non convincente. E’ una spiegazione tra paren-tesi. Non vorrebbe dare una spiegazione razionale, e tuttavia non la esclude.Ancora una volta questo è quello che non va nel concetto di sincronicità. Ilsuo compito impossibile era tirare fuori il pesce dall’acqua e tenerlo in vita. E’una cosa impossibile che riflette l’ambiguità e la tensione di Jung verso la sin-cronicità. Mentre cercava i principi che regolano questo fenomeno (Sincroni-cità I), le cose che accadevano intorno a lui dimostravano la sua partecipazio-ne ed il suo coinvolgimento, una secreta, mutua connivenza. Proprio perchéera così occupato a trovare la Legge, si trovò con un pesce morto. Sebbenesapesse perfettamente che non c’erano pesci precedentemente, continuò lasua ricerca di un significato a priori, insistendo nella tesi che gli eventi casualisono connessi all’archetipo del Sé. Ma non sono ugualmente connessi a Jung?Jung stesso è il rapace, il martin pescatore, il Re pescatore.

Il simbolismo del pesce “irrita l’intelletto perché non vuol dire niente.” Ilsettimo pesce può essere interpretato in un’altra maniera. Allo stesso modo incui aveva impersonato il martin pescatore per molti anni, ora stava incarnan-do il settimo pesce nel lavoro sulla sincronicità che andava elaborando. Ed ioa commentare questa storia, come nativa dei Pesci, nuoto nel mare dei “duepoli”, fra le storie di pesci a piè di pagina.

Come i pesci del segno zodiacale che nuotano nell’opposta direzione, iltentativo di Jung di conciliare i “due poli“ della sincronicità riflette i dueaspetti della sua personalità, lo Scienziato e il Mago. I pesci sono anche quellidella Materia e dello Spirito, e la loro unione avviene all’Equinozio di Prima-vera, la perfetta unione dell’eclittica e dell’equatore, il punto d’intersezionedei circoli dell’Uguale e del Diverso di cui parla Platone, l’Occhio di Dio dellagrande visione dantesca. In Aion, nel suo modo inconfondibile, Jung disegnauna meravigliosa mitica Era dei Pesci, che rappresenta una delle pagineastrologiche migliori del nostro tempo. E’ una proiezione sulla più grandescala possibile, un atto di “creazione nel tempo”. Pensare, tuttavia, che que-sto modello esista a priori ci fa diventare tutti vittime di un pesce d’aprile. InScozia è tradizione che la persona oggetto dello scherzo sia mandata a cerca-re un cerchio quadrato. Che Jung credesse di averne trovato uno nel Cerchioe nel Mandala?

La fissazione di Jung nel trovare una definizione di sincronicità, fu taleche malgrado conoscesse bene la partecipazione soggettiva dell’osservatore(Sincronicità II), cercò spesso di spiegarla come Sincronicità I, che non avevaniente a che fare con l’osservatore. In questi casi la Sincronicità II spuntavasempre fuori, rivelando il coinvolgimento dell’osservatore. Durante il suo espe-rimento sul matrimonio, il Genio della sincronicità gli tirò un altro scherzo, cheegli annotò in un’altra nota a piè di pagina. In essa egli racconta che una suacollaboratrice aveva sistemato dei posti a tavola per un certo numero di ospitiche aveva invitato a cena. All’ultimo momento un inaspettato e “stimato”

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ospite “dovette essere aggiunto ad ogni costo” e la sistemazione a tavola do-vette essere di fretta e furia risistemata. Jung ricorda:

Appena seduti a tavola si manifestò la seguente configurazione astrologi-ca:

Donna � � Donna � � Ospite � � Donna � �

Donna � � Donna � � Jung � � Donna � �

Erano emersi quattro accoppiamenti Sole-Luna . La mia collaboratrice, co-nosceva le regole della sinastria astrologica, ed inoltre conosceva gli oroscopidegli invitati. Ma la velocità con cui erano stati distribuiti i nuovi posti era statatale da non lasciarle alcuna possibilità di rifletterci, cosicchè l’inconscio ebbemano libera nel combinare questi matrimoni.

L’esaltazione della Luna in Toro di Jung deve farci riflettere sulla forzadella sua parte femminile, e nel suo piacere di sedere a tavola con sei donne.l’episodio è sicuramente bizzarro: ma cosa significa? Jung avrebbe voluto chenoi pensassimo che la sincronicità consistesse nella relazione tra i fattoriastrologici e la sistemazione degli ospiti a tavola, senza trovare un altro signifi-cato che il suo legame con l’esperimento astrologico. Jung dette una piccolaspiegazione - l’inconscio che ebbe mano libera nella disposizione – ma questaspiegazione non solo non rivela nessun contenuto archetipico, ma svia dallasituazione che Jung stava descrivendo. Potremmo chiederci quale inconscioebbe mano libera? La collaboratrice che si occupò della disposizione era LilianFrey-Rohn, la stessa che aveva studiato il primo gruppo di dati dell’esperi-mento sul matrimonio. Questo gruppo di dati aveva prodotto sinastria del tipoSole-Luna e in questo episodio, di nuovo, la dottoressa Frey-Rohn forniva lostesso tipo di matrimonio cosmico!

L’episodio della cena invece ci mostra all’opera la sincronicità II. MentreJung stava cercando di spiegare la sincronicità come il fattore che metteva inrelazione le coppie sposate con una data configurazione astrologica, Jung ed isuoi ospiti si trovarono coinvolti in un altro tipo di matrimonio cosmico. Seidonne, sei pesci, un settimo che arriva in ritardo e chiude la serie – e Jungstesso. Cosa ci vogliono dire queste storie? Inserite nel contesto del lavoro edell’esistenza junghiana, dobbiamo tornare all’elemento umano, alla storiapersonale. Torniamo alla relazione fra Jung e Freud e del loro matrimonio co-smico, la congiunzione del Sole di Freud con la Luna di Jung. E’ questa la re-lazione che si nasconde sotto l’apparizione alla cena dello “stimato ospite” chedovette essere invitato alla cena a tutti i costi? Freud era morto da molti anniquando accadde quest’episodio (come era morto il settimo pesce), ma chirealmente sa quanto il “divorzio” tra i due, condizionò Jung? Stava ancoracercando di ricomporre quell’unione fallita mentre studiava i matrimoni cosmi-ci ed il Mysterium Coniunctionis?

Il “matrimonio”, la sinastria di Jung cade nel Toro, ed egli si identifica nel-la parte lunare. E’ circondato da donne, e conosce il linguaggio del femminile.

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La sua natura lunare, come la sua attitudine al simbolico, richiede di esserecompletata e fecondata dal brillante Sole maschile. Gallo e Gallina, Scienziatoe Mago, soggetto ed oggetto, I e II, non esistono definizioni definitive. I simbolisi trasformano. Il simbolo del Toro unisce il cerchio del Sole e la falce crescen-te della Luna. Il Sole in Toro è l’Oro Vero, che nella terminologia junghiana èun simbolo del Sé e queste esperienze cibo per il pensiero – come l’ospite (unnativo del Toro) della famosa cena – resero necessario risistemare il tavolo,quando meno ce lo si aspettava.

Jung si accostò all’astrologia come si trattasse di Sincronicità I, interpre-tata in base ad una qualità oggettiva dei momenti di tempo. Ma la sua espe-rienza si scontrò più volte con il dramma psicologico di una secreta, mutuaconnivenza e fu costretto da un genio imbroglione ad inserire a tutti i costi nel-la sua teoria questa circostanza, come era stato per l’ospite inaspettato.

Dal lavoro di Jung sulla teoria della sincronicità, è passato molto tempo ela “nuova fisica” ha in teoria mutato i presupposti su cui si basava la scienza. Ifisici sono diventati popolari e fonte di ispirazione per gli scrittori e i praticantidella New Age. La vecchia fisica newtoniana con le sue leggi deterministichedi causa-effetto è stata messa in dubbio, e mentre corriamo oltre la soglia delventunesimo secolo, abbiamo una nuova percezione del tempo, dello spazio edella materia. Nel frattempo, nei posti dove viviamo, la vita si fonda ancora suivecchi principi cartesiani. Sebbene i computer che utilizziamo hanno una in-telligenza propria, fondamentalmente la tecnologia occidentale si fonda sullalegge della causa e dell’effetto. La “nuova fisica” deve essere tutta ancora rea-lizzata nel mondo che ci circonda, e per adesso ha prodotto solo uno stranomiscuglio di teorie di new-age, di cui Jung è stato un precursore.

Questo ci riporta al tema che Jung collegò ai due pesci del segno dei Pe-sci, il pesce del Cristo e dell’Anticristo, dello spirito e della materia. Il secondopesce dell’oggettività, della razionalità e della scienza rappresenta il baratroche separa il soggetto e l’oggetto, che ci portiamo dietro dall’Illuminismo. Nelsuo lavoro sull’Era dei Pesci, Jung sottolinea come lo sviluppo della modernaconcezione occidentale, filosofica e religiosa, sia contemporanea al passaggiodel punto equinoziale attraverso i due pesci del Segno.

La misteriosa riunificazione dei due poli del soggetto e dell’oggetto che èstata il dilemma del pensiero occidentale, si manifesta agli astrologi in ognimomento della pratica della loro disciplina. L’astrologia è una scienza (ogget-tiva) o un’arte (soggettiva)? Quello che vediamo in un oroscopo è oggettiva-mente vero, o il prodotto di una interpretazione soggettiva? La via misteriosain cui l’astrologia incrocia questo dilemma noi astrologi la percorriamo in ognimomento. Facciamo oroscopi e interpretiamo i simboli di un linguaggio codifi-cato, fino a scoprire, anche con nostra grande sorpresa, che le vite delle per-sone, il loro carattere e le loro azioni, per quanto oggettive ed indipendentipossano apparire, rispecchiano i simboli che ce li hanno descritti. E’ facileconcludere che, perché i simboli hanno questa straordinaria capacità, non cisia alcuna relazione causale, ma un ordine trascendente od una verità univer-sale che deve essere rivelata. Ed è Jung, nel suo Aion, che ci ricorda, che tut-

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to è in relazione con l’immagine psichica del Sè. I due pesci, la frattura ogget-to/soggetto, sono gli opposti inconciliabili in qualunque progetto noi siamocoinvolti solo fino a quando pensiamo di trovarci di fronte a leggi oggettive.Finché alla fine ci troviamo a dover ammettere con nostra grande sorpresa,come Jung nel suo esperimento sul matrimonio, che non esistiamo come en-tità separate.

L’articolo in versione originale si trova all’indirizzohttp://www.skyscript.co.uk/synchronicity.html

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CASA SETTIMA

Stefano VanniAstrologia della coppia

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L.A. 135-770

Un esempio di interpretazione astrologica relazionale

Il caso che voglio presentare è quello di Lucia. Ho avuto la possibilità di segui-re la evoluzione affettiva di questa persona in un arco temporale abbastanzalungo; questo mi ha dato le possibilità di raccogliere numerose indicazioni sul-le caratteristiche dei suoi partner e dei suoi comportamenti affettivi.

Naturalmente per esigenze di sintesi dovrò ridurre al minimo le considera-zioni su ogni singolo rapporto per concentrare la mia , e la vostra attenzione ,sulla ricerca di possibili fattori comuni che caratterizzano sia il comportamentoaffettivo del soggetto sia la sua scelta dei possibili partner .

Tema natale di Lucia, nata a Legnago 10/1/1964, alle ore 22.15.Lucia ha quaranta anni e ha avuto numerosi rapporti, con partner ma-

schili, con i quali ha instaurato relazioni di durata temporale variabile che, ingenerale, hanno portato il soggetto a sperimentare numerose frustrazioni. Re-centemente nella convinzione di avere trovato il partner giusto ha deciso disposarsi; salvo poi divorziare dopo pochi anni.

Lucia è una persona di molti interessi, come si addice a un Mercurio al tri-gono di Plutone e Urano. È molto carina nell’aspetto, con una notevole dose disimpatia e di esuberanza coinvolgente (Sole è trigono all’Ascendente e l’A-scendente è congiunto a Plutone). È senza dubbio una persona razionale con ilSole in Capricorno, l’Ascendente in Vergine e Mercurio nel Capricorno; questoapparentemente contrasta con il suo comportamento affettivo.

La Luna Sagittario in trigono a Giove cerca di stemperare le rigidità capri-cornine (anche se è fortemente lesa da una quadratura con Urano). Nel sog-getto sono presenti anche tonalità scorpioniche; Plutone è infatti congiunto al-l’Ascendente e trigono al Sole.

Astrologicamente possiamo rilevare che i due luminari sono quindi in unasituazione di problematicità. D’altra parte Lucia con il padre ha avuto un pes-simo rapporto, pieno di conflitti e lotte di potere, che però non sono mai sfo-ciate in aggressività esplicita (il Sole e è in larga congiunzione con Marte e intrigono con Plutone).

Stefano Vanni

ASTROLOGIA DELLA COPPIAOTTAVA ED ULTIMA PARTE

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Il Padre, per Lucia, non era altro che un grande egoista che prestava at-tenzione solo a se stesso; un padre che si era ritagliato il ruolo di “bastian con-trario” e aveva fatto del desiderio di contraddire un suo modus vivendi. In que-sto modo lui riusciva a gestire il potere nella famiglia.

Era lui il bambino di famiglia a cui la madre prestava il massimo di atten-zione. Nonostante che Lucia non avesse fratelli o sorelle si sentiva molto pococonsiderata. Non aveva quindi altra alternativa che entrare in competizionecon il padre per rivendicare l’affetto della madre. In questo modo si è trovata asvolgere quel ruolo che nel contesto edipico normalmente svolge il maschio(Urano è quadrato alla Luna, il Sole è largamente congiunto a Marte). Questoha avuto sicuramente pesanti riflessi, nel soggetto, rispetto alle modalità di co-struzione di una propria identità sessuale.

Anche con la madre i rapporti non erano certo entusiasmanti. Dai suoiracconti emerge la percezione di una madre poco sensibile, che trattava i suoiproblemi con superficialità, ma disponibile a sopperire alle sue esigenze quoti-diane. Nella famiglia lei si sentiva più un simbolo, un oggetto, di cui discuterecon i parenti e gli amici più che un essere umano a cui prestare attenzione edare il necessario amore.

Ad aggiungersi a questa sensazione di carenza di affetto c’era anche ilfatto che, con una certa frequenza, veniva affidata alle cure della nonna ma-

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terna Tutto questo aveva creato in lei la sensazione di non essere amata o, co-munque, di non essere importante per i propri genitori.

Questo grande desiderio di affetto non poteva che condizionare le suescelte affettive. Nell’oroscopo troviamo un stretta congiunzione Saturno Vene-re che è però connessa ad una, seppur larga, quadratura di Nettuno.

Questa combinazione astrologica spesso predispone i soggetti a metterein atto un comportamento affettivo particolare. Saturno più che stimolare gliaspetti inibitori, introducendo una certa cautela nelle scelte, accentua, in que-sto caso, il forte desiderio di colmare la ferita narcisitica dovuta alla carenza diaffetto ricevuto nella famiglia, determinando una sorta di avidità affettiva chespesso viene mascherata.

La quadratura di Nettuno, oltre a garantire una certa fuga compensatorianella fantasie, non gli fa perdere la speranza e l’illusione di trovare la personagiusta. Vediamo quindi quale comportamento affettivo ha determinato in Luciala complessa combinazione astrologica presente nel suo tema natale.

Tema natale di Franco, nato a Legnago 7/10/1959. Ore 1.00Il primo rapporto importante è con Franco. Un Sole Bilancia con l’Ascen-

dente Leone e Luna in Sagittario con una larga congiunzione del Sole conMarte in quarta casa. La Luna è invece meglio aspettata con un Trigono conGiove.

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Il rapporto di Franco con le figure genitoriali e abbastanza problematico.Questa persona è stato abbandonata dal padre che ha lasciato la famigliaquando il soggetto era in giovane età. La madre aveva anche tentato il suici-dio e il figlio in modo rocambolesco era riuscito a salvarla.

Al momento del rapporto il Franco è tossico dipendente ma dichiara diesserne uscito. Dal punto di vista affettivo troviamo una Venere lesa da unacongiunzione stretta con Plutone e al quadrato di Nettuno. Per Lucia Francoera una persona molto dolce e anche molto disponibile nei suoi confronti. Ineffetti il quadrato di Nettuno Venere donava al soggetto una tonalità pescina.In certi casi questa disponibilità di Franco diventava eccessiva quasi al confinedella dipendenza, aspetto questo che rendeva Lucia sospettosa.

Se analizziamo il comparato, vediamo che la dolcezza e la disponibilitàche vengono dichiarati da Lucia nascondono aspetti più problematici. Infattiabbiamo: il Sole di lei che riceve un quadrato dal Marte di lui e le due Lune ri-cevono rispettivamente un quadrato da Plutone; Quest’ultima configurazioneci propone il tema delle lotte di potere e introduce nel rapporto aspetti di esa-gerazione emotiva e tormenti comuni.

D’altra parte questo non deve meravigliarci visto le dinamiche plutonianeinsite negli oroscopi di nascita dei due soggetti (Plutone congiunto all’Ascen-dente per lei e Plutone congiunto a Venere per lui).

La comunicazione fra i partners è senza dubbio stimolata. Mercurio di leiè al trigono di Plutone e al sestile di Nettuno di lui. Il Mercurio di lui, che nell’o-roscopo natale era largamente congiunto a Nettuno, nel comparato riceve unaquadratura abbastanza esatta da Marte.

Buona sicuramente l’attrazione sessuale con Marte trigono a Venere e conMarte di lui in congiunzione con il discendente di lei.

Come si vede l’oroscopo descrive una realtà che, per alcuni aspetti, è vi-cina a quella rappresentata d Lucia, ma introduce anche elementi di conflit-tualità latenti. La comparazione, in particolare, ci presenta un rapporto che ècaratterizzato anche da una componente aggressiva e conflittuale che non tra-spare in superficie, ma che si esprime in modo sommerso e finisce per crearele condizioni per la rottura.

Il rapporto si sviluppa per periodo di tempo di circa dodici mesi e si con-clude quando lei si accorge che Franco continua a prendere della droga men-tre a lei aveva assicurato che ne era oramai venuto completamente venutofuori. Lucia infatti sente tradita la sua fiducia e quindi non può che abbandona-re il rapporto.

Tema natale di Giacomo, nato a Legnago il 27/01/1959, ore 8.35Il secondo rapporto importante è con Giacomo. Nel suo tema natale tro-

viamo un Sole in Acquario con un Ascendente nello stesso segno e con la Lu-na in Vergine. Va rilevato che sia i luminari sia l’Ascendente ricevono aspettinegativi.

Il Sole è leso da un opposizione di Urano che governa il segno solare del-l’Acquario. La Luna è congiunta con Plutone e quest’ultimo si oppone anche a

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Venere che è congiunta all’Ascendente. L’Ascendente, e quindi anche Venere,ricevono una quadratura quasi esatta da Marte.

Come possiamo immaginare la relazione con le figure genitoriali è abba-stanza conflittuale. Questa si esprime in modo particolare con il padre (vedil’opposizione di Urano con il Sole) mentre il rapporto con la madre è quasi ditipo morboso (vedi la Luna congiunta a Plutone).

Per Lucia il rapporto con questo soggetto non era molto soddisfacente , inparticolare denuncia una carenza di affettuosità da parte di Giacomo e unoscarso dialogo.

Il comparato in questo caso conferma una situazione di difficoltà di intesasentimentale. Pur trovando un buon aspetto fra il Sole di lui e la Luna di lei ve-diamo che le Lune sono rispettivamente in quadratura (difficoltà di entrare insintonia emotiva). La luna di lui è congiunta a Urano di Lucia, la Luna di lei èin quadratura con Plutone di lui e il Plutone di lei è in congiunzione alla Luna dilui.

Troviamo anche in questo caso elementi di attrazione sessuale Marte dilui quadrato con la Venere di lei e le due Veneri sono congiunte ma, su questacongiunzione, agisce il blocco dovuto al Saturno di lei.

Il Saturno di Lucia è anche congiunto all’ascendente di lui e questo fa siche fra i due nasca una diffidenza reciproca e che lui senta come eccessive le

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richieste di maggiore affettività di lei. Anche la affinità intellettuale è difficolto-sa e la comunicazione potrebbe essere caratterizzata da elementi aggressivi.

Nel comparato insieme al trigono del Mercurio di lei con la Luna di lui,aspetto che favorisce il dialogo e l’intesa intellettuale, troviamo che Marte dilei è congiunto a Mercurio di lui accentuando gli aspetti di aggressività nel dia-logo.

Va evidenziato,. anche in questo caso, le combinazioni fra il Plutone e laLuna di entrambi ripropongono modalità logoranti nei rapporti, perchè creanosituazioni di sospetto, desideri di controllo del partner, che finiscono per favori-re la rottura della relazione di coppia.

Lucia rompe la relazione quando scopre che in fondo Giacomo è ancorainnamorato del precedente partner e che è entrato in quella storia per dimenti-care l’altra.

Tema natale di Francesco, nato a Pistoia il 4/4/ 52, alle ore 13.Francesco è il terzo partner. Questo soggetto ha il Sole in Ariete, la Luna

in Leone e l’Ascendente nel segno del Leone. È evidente che in questo temaprevalgono gli elementi fuoco (probabilmente anche con compensazioni op-poste dovute all’eccesso di questi valori).

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Saturno, in questo oroscopo, svolge un ruolo importante perché lede en-trambi i luminari essendo in opposizione al Sole e in quadratura con la Luna. IlSole inoltre riceve una quadratura da Urano.

La Luna è congiunta all’ascendente ed entrambi sono lesi dalla quadratu-ra di Saturno. Troviamo una Venere Pescina che forma un bel trigono con Mar-te ma, questo bell’aspetto, viene oscurato dalla quadratura di Marte con Pluto-ne che, peraltro, è anche abbastanza precisa.

Nel rapporto di Francesco con le figure genitoriali pesa indubbiamente unpessimo rapporto con il padre che è un alto grado del corpo militare dell’Eser-cito: Il padre ha sempre mantenuto con il figlio atteggiamenti duri, connotatida un forte autoritarismo, al quale il soggetto si è sempre ribellato.

Con la madre, Francesco, invece tende ad avere un rapporto, quasiesclusivo, nella ricerca di affettività che forse non ha ricevuto durante l’infan-zia. Nei racconti di Lucia emerge che Francesco ha un rapporto con il padremolto conflittuale, nonostante che il soggetto la non abiti più con la famiglia eavesse ormai più di trenta anni.

Francesco è sposato. Lucia è al corrente della condizione di coniugato diFrancesco sin dal momento dell’inizio della relazione, che si configura subitocome clandestina. Un rapporto di amanti nel quale prevale (almeno per Lucia)esclusivamente l’aspetto sessuale.

Lei è molto affascinata dalla sua dolcezza (Venere in Pesci) dalla sua ca-pacità di fare l’amore libero da inibizioni. (Marte, nell’oroscopo di Francesco,si trova in Scorpione, in effetti è trigono a Venere ma riceve una quadratura daPlutone, questo predispone forse più a delle esagerazioni che a delle libertà dainibizioni; va ricordato però che Lucia ha una congiunzione Saturno-Venere).

In effetti nel rapporto troviamo molti aspetti favorevoli: le due Lune in tri-gono in due segni di fuoco, la Luna di lei è in trigono con l’Ascendente di lui; ilGiove di lei in trigono alla Luna di lui, la Venere di lei in sestile al Giove diFrancesco, il Giove di lei congiunto al Sole di lui e Nettuno di lui in Bilancia faun bel trigono con la Venere di lei.

Ma anche dal punto di vista dell’intesa sessuale le affinità sono presenti:troviamo la Venere di lei quadrata al Marte di lui, Plutone di lei sestile a Martedi lui. A rompere le uova nel paniere c’era la pesante opposizione fra la Veneredi lei e Plutone di lui. Inoltre va evidenziato che entrambi i soggetti hanno laLuna congiunta alla luna Nera.

La comunicazione non è particolarmente stimolata ma forse non è decisi-va per il rapporto. Il Sole di lei è quadrato a mercurio di lui e Mercurio di lei èopposto all’Urano di lui.

Francesco, che ha nove anni più di lei, contribuisce a realizzare una se-conda iniziazione sessuale del soggetto aiutandola a superare alcuni tabù ses-suali e a realizzare alcune fantasie sessuali che Lucia nascondeva nella sua in-timità; per questo ruolo lei ancora porta riconoscenza a Francesco,

Questo rapporto è probabilmente caratterizzato da una dinamica edipicae lo si comprende da tre elementi. Il primo è legato al fatto che siamo nel clas-sico triangolo edipico, Francesco e sua moglie rappresentano la coppia geni-

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toriale, Lucia nel triangolo svolge il ruolo della figlia. Il secondo elemento ècollegato alla realizzazione di alcuni sogni infantili, Francesco impersona ilprincipe azzurro che (ri)sveglia sessualmente. Lucia. Infine a conferma dell’i-potesi abbiamo la tendenza da parte di Lucia a negare qualsiasi vero coinvol-gimento affettivo in questa storia utilizzando la classica difesa edipica che sirealizza attraverso una scissione fra sessualità e amore,

In questo contesto è, senza dubbio, significativa la fedeltà di Lucia aFrancesco. Per tutta la durata della relazione, il rapporto con Francesco rima-ne, per Lucia, esclusivo . Il rapporto dura circa due anni e Lucia lo interrompequando inizia la relazione con il successivo partner; i due rimangono buoniamici.

Tema natale di Michele, nato a Legnago il 15/03/53, alle ore 8.15Il rapporto successivo è con Michele. Nel suo tema natale troviamo una

dodicesima casa molto occupata. In questo settore oroscopico troviamo il So-le e Luna nel segno dei Pesci e da un Mercurio retrogrado a 0° gradi dell’Arie-te. In dodicesima casa troviamo anche la congiunzione di Marte con Venere,entrambi lesi da una opposizione di Saturno-Nettuno in sesta casa.

È questa una configurazione che predispone il soggetto a dure prove che,in generale, hanno poi pesanti riflessi psicologici. In effetti Michele ha avuto

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una infanzia non molto felice. La relazione con le figure genitoriali non è statacerto soddisfacente. Il padre era aggressivo e spesso nei suoi accessi di ira di-ventava violento e picchiava la madre. a cui il soggetto era molto legato. Mi-chele soffriva molto della situazione, tanto che da bambino aveva paura di ri-tornare a casa la sera, dopo essere stato fuori a giocare, perché non sapevacosa sarebbe successo in famiglia.

Lucia definisce il rapporto con Michele non eccessivamente coinvolgente;era stata molto attratta dalla disponibilità affettiva nei suoi confronti (Sole eLuna nei Pesci) che lui aveva nella fase di conquista. Numerosi episodi aveva-no indotto Lucia ad accorgersi che il partner era pieno di problemi psicologiciche, fra l’altro, tendeva a scaricare su di lei.

Inoltre le disponibilità e le attenzioni di Michele si erano drasticamente ri-dotte appena il rapporto si era consolidato. Nell’oroscopo comparato rileviamoalcuni aspetti positivi: il Sole di lei sestile alla Luna di lui, il Giove di lui trigonoal Sole, la congiunzione Saturno Nettuno di lui era in trigono quasi perfetto allaVenere di lei, la congiunzione del Sole e della Luna in Pesci cadeva perfetta-mente sul Discendente di lei e il Giove di lui è trigono all’Ascendente di lei.

Scarse sono le affinità intellettuali, mentre stimolate sono le affinità ses-suali in quanto Marte di lei è in quadratura al Marte e Venere di lui e la Lunaquadrata alla Luna nera di lui. Buona anche l’affinità sentimentale con Veneretrigono alla congiunzione di Saturno-Nettuno di lui.

Insieme agli aspetti positivi troviamo anche quelli che hanno reso difficileil rapporto come la Venere di lei (che già era congiunta Saturno) in opposizio-ne quasi esatta a Plutone di lui e Marte di lei quadrato a Saturno di lui.

Il comparato ci fornisce quindi una conferma delle dichiarazioni di Lucia.Sicuramente il sestile Sole-Luna e il Sole trigono a Giove e la congiunzionedella Luna con il Sole sul discendente di lei hanno favorito l’incontro e la pri-ma attrazione .

Con il consolidarsi del rapporto sono però subentrati gli aspetti più con-flittuali. La pesantezza della opposizione di Plutone-Venere e la quadratura diSaturno con Marte che minano le basi del rapporto e gli scambi affettivi.

Lucia, forse preoccupata e spaventata, anche dai problemi di natura psi-cologica che Michele manifestava, cerca di uscire dalla relazione nel più brevetempo possibile, giustificando questa scelta con il cambiamento del compor-tamento di lui.

È questo un classico esempio di relazione di breve durata (almeno perLucia); nel momento in cui il rapporto non fornisce più adeguate soddisfazionisi esce dalla relazione. In questo caso il rapporto si rompe dopo pochi mesidal suo inizio.

Tema natale di Carlo, nato a Modena 6/10/1959, alle ore 0.30.Il quinto rapporto è con Carlo. Il soggetto ha il Sole in Bilancia in larga

congiunzione con Marte, una Luna Sagittariana congiunta a Giove che però èin quadratura alla congiunzione di Plutone con Venere. L’Ascendente è collo-cato nel segno del Leone.

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Il rapporto di Carlo con le figure genitoriali è strano e ambiguo. In partico-lare con la madre. Carlo ha un rapporto abbastanza ambivalente (Luna qua-drato a Plutone), di attaccamento quasi morboso ma anche in certi momentidi rifiuto totale.

Con il padre il soggetto ha una relazione che potremmo definire parados-salmente “assente”, probabilmente una scelta del soggetto dovuta alla suabassa stima nei confronti del genitore di sesso maschile con il quale si sentivain competizione (il Sole è in larga congiunzione con Marte).

Lucia è stata abbastanza coinvolta in questa relazione. Lui all’inizio eramolto freddo e razionale; era molto gentile, ma non affettuoso. La cosa cheperò rendeva più insofferente Lucia era l’egocentrismo di Carlo e la sua scarsadisponibilità ad ascoltare i problemi di Lucia.

Nel comparato troviamo che il Mercurio di lei è trigono alla Venere di lui ela Venere di lei è trigono al Mercurio di lui. Una potenziale intesa intellettuale eun dialogo che da un lato viene dinamizzata dalla quadratura di Marte di leicon il Mercurio di lui ma che dall’altro lato viene inibita dalla congiunzione delSaturno di lui con il Mercurio di lei (scarsa disponibilità all’ascolto).

Buona è anche l’affinità sentimentale con le due Lune in larga congiunzio-ne e un perfetto trigono fra la Luna di lei e l’Ascendente di lui . In questo rap-porto l’attrazione sessuale non manca Marte di lui è in trigono con la Venere dilei , e il Marte di lei è perfettamente sestile alla Luna di lui. Troviamo però an-

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che una quadratura esatta della Luna di lei con la congiunzione Plutone- Vene-re di lui ; Urano di lui che si oppone alla congiunzione Saturno- Venere di lei. IlSole di lei è quadratura esatta a Marte di lui.

Il quadro che ne viene fuori è di una relazione che ha elementi di attrazio-ne ma anche di problematicità Rileviamo in particolare la congiunzione di Sa-turno con Mercurio, che trasmette a Lucia la brutta sensazione di non essereascoltata e di un disinteresse di Carlo verso i problemi e le questioni che lei gliponeva.

Interessante è anche la dinamica che scatena la quadratura fra la Luna dilei in Sagittario che va colpire uno dei nuclei centrali del tema natale di lui; lacongiunzione di Plutone con Venere riproponendo la lotta di potere, che il sog-getto aveva già sperimentato nella fase infantile, con la madre (Plutone è qua-drato alla Luna anche nel tema natale di Carlo)

D’altra parte anche l’Urano di Carlo va stimolare un punto chiave dell’o-roscopo di lei: la congiunzione Saturno-Venere. Non si può certo dire che inquesto caso il rapporto contribuisse al rafforzamento dell’Io dei due partner,La combinazione planetaria porta a riaprire, anziché rimarginare, le ferite dellacomplessa personalità di Carlo e Lucia.

Con il passare del tempo infatti il rapporto diventa più problematico econflittuale Dopo 10 mesi lei interrompe la relazione perché riteneva il rappor-to ormai logoro.

Tema natale di Franco, nato a Legnago 4/11/1959, alle ore 16.45.Con Franco, Lucia inizia la sesta relazione. Nel tema natale di Franco tro-

viamo un Sole Scorpione congiunto a Marte, una Luna nel segno del Capricor-no congiunta a Saturno ed in trigono a Plutone, una Venere in Vergine isolata,un Nettuno congiunto al Discendente: e un Plutone trigono all’Ascendente. Inquesto tema sono esaltati gli aspetti Scorpionici che, come vedremo, si mani-festeranno anche nella gestione della relazione.

Le relazioni con le figure genitoriali sono piene di carenze. Il soggetto hascarse e poco significative relazioni con il padre, vengono messe in atto ,reci-procamente, delle forme di evitamento per allontanare conflitti e discussioni.Con la madre la relazione è più complessa. La madre , pur non essendo prodi-ga di affettuosità (Luna congiunta a Saturno), mantiene una certa disponibilitànei confronti del figlio. Quest’ultimo con l’attuazione di abili strategie, (uso deisensi di colpa per l’affetto non ricevuto, la Luna è trigono a Plutone nel temanatale di Franco) riesce a sfruttare le “cure materne” con modalità quasi ma-nipolatorie.

Lucia è molto coinvolta da questo rapporto che ha numerosi aspetti sti-molanti ma anche notevoli difficoltà. Troviamo infatti un una buona intesa in-tellettuale; numerosi sono infatti gli aspetti che coinvolgono Mercurio (Sole dilei trigono al Mercurio di lui, la Luna di lei congiunta alla congiunzione di Mer-curio con Giove di lui, Mercurio di lei sestile al Marte di lui e Mercurio di lei tri-gono al Plutone di lui).Buona anche l’intesa sessuale con Marte di lei trigonoalla Venere di lui Negli aspetti problematici troviamo la Luna di lei quadrato al

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Plutone di lui e Urano di lui opposto alla congiunzione di Saturno-Venere di lei. Lucia afferma che Franco era molto possessivo, come si addice a delle

caratteristiche scorpioniche ben presenti nel soggetto, ma era poco affettuoso(Franco ha la congiunzione fra Saturno e la Luna, aggravata, per cosi dire,dalla sua collocazione nel segno del Capricorno).

Molto importante era l’aspetto intellettuale (vedi i numerosi aspetti dimercurio), che veniva però spesso usato per rendere il rapporto più conflittua-le. Il rapporto assomigliava quindi ad un iceberg dove, quello che appariva insuperficie era solo la punta: ma nella parte sommersa si consumavano le lottedi potere e crudeltà reciproche, dovute alla forte influenza di Plutone in conflit-to con la Luna che, in questo contesto, erano potenziate dalla forte connota-zione Scorpionica di Franco.

Era questa mancata trasparenza, questa opacità del rapporto, quelle sen-sazioni di non chiarezza, i comportamenti spesso strani di Franco che provo-cavano la diffidenza in Lucia. Nel rapporto si sviluppa in un crescendo di diffi-coltà che porta alla rottura del rapporto nel momento che Lucia scopre di nonessere sola nella relazione, ma che Franco aveva costruito un simpatico trian-golo di cui Lucia era all’oscuro.

Lui, naturalmente, da buon Plutoniano, nega perfino l’evidenza e non sida pace di essere stato abbandonato e continua a perseguitare Lucia con te-lefonate e inseguimenti per molti mesi.

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Tema natale di Piero, nato a Legnago 26/2/1965, alle ore 14.La settima relazione vede come partner di Lucia, Piero; un Pesci con Sa-

turno congiunto al Sole e Mercurio, con Ascendente nel segno del Cancro se-stile a Marte e una Luna Capricornina congiunta alla Luna Nera e al trigono diGiove, Urano e Plutone. La Venere è isolata in Acquario.

Lucia definisce Piero una persona dolce, molto affettuosa (come si addicead un Pesci con Ascendente Cancro), ma molto impegnato in numerosi inte-ressi (Urano e Plutone sono in terza casa trigono alla Luna e Giove ; in terzacasa troviamo anche Marte mentre Saturno, Sole e Mercurio sono in nona ca-sa).

La relazione di Piero con le figure genitoriali è sicuramente complessa. Ilrapporto con il padre non è certo facile, il genitore tenta con diverse modalitàdi svalorizzare il soggetto e questo atteggiamento fa soffrire molto Piero; ma ilsuo sistema di valori gli impedisce di esprimere l’opposizione al Sole di Uranoe Plutone, che ha nel tema natale, finendo con far prevalere la congiunzione diSaturno (frustrazione e abbassamento autostima.)

Con la madre invece Piero mantiene una relazione di forte attaccamento(compensando così le difficoltà nella relazione con il padre) mettendo in attospesso atteggiamenti che sono di risarcimento affettivo (Luna in Capricornocongiunta alla Luna Nera trigono a Giove).

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Nel comparato troviamo molti aspetti stimolanti e di attrazione reciproca.Il Sole di Lucia è congiunto alla Luna di Piero, il Giove di lui è trigono al Soledi lei, Marte di lui è trigono alla Luna di lei. Anche Mercurio è molto stimolatoda un sestile fra i due Mercurio, e il Mercurio di lei è sestile al Sole di lui.

Sono presenti anche aspetti che garantiscono la affinità sessuale come idue Marte in trigono e il Marte di lei congiunto al Discendente di lui.

Non mancano però aspetti che minano la stabilità del rapporto. In primoluogo troviamo la congiunzione Saturno-Sole di lui quadrata alla Luna di lei ela Venere di lui (che è isolata) congiunta al Saturno di lei.

Per Lucia questo è stato un rapporto coinvolgente ma anche molto fatico-so. Tutto il rapporto è stato caratterizzato da una continua battaglia, da partedi Lucia, per riuscire a strappare a Piero un po’ di tempo da passare insieme.

Piero aveva infatti numerosi interessi; suonava il sassofono e aveva unaBand con un gruppo di amici. Era molto impegnato in una comunità Cattolicalocale e faceva anche dello sport. In questo modo lei era sempre costretta aad accontentarsi dei ritagli di tempo che lui era disponibile a dedicargli, quan-do non era impegnato nei suoi numerosi interessi.

Questo per Lucia era molto frustrante perchè la costringeva a battersi“con le unghie e con i denti” per risalire la posizione nella graduatoria di im-portanza che Piero le attribuiva. Ad aggravare tutto questo c’era il fatto chePiero non intendeva formalizzare la relazione che avevano facendo così matu-rare in lei la sensazione di semiclandestinità.

Questi comportamenti non si sono modificati neppure in occasione di unbrutto incidente in auto occorso a Lucia, che la costrinse, per un lungo perio-do, ad essere ricoverata in ospedale. Forse questa fu la goccia che fece tra-boccare il vaso , forse il periodo in ospedale servì a Lucia per fare una rifles-sione sui vantaggi e gli svantaggi del rapporto, forse entrambe le cose porta-rono Lucia a decidere, con la sofferenza dovuta alla sensazione di una sconfit-ta, di uscire dalla relazione dopo un anno.

Tema natale di Enrico, nato a Firenze 19/5/1965, alle ore 12.Il marito. Sarà stata la sensazione di solitudine che Lucia aveva vissuto in

occasione dell’incidente, o il ritorno di Saturno, passato qualche mese prima,che l’aveva costretta a fare un bilancio della propria esperienza, oppure la vi-cinanza di Saturno al Discendente, o forse tutte e tre questi elementi hannocontribuito a fare prendere a Lucia la decisione di sposarsi con Enrico.

Lucia aveva conosciuto Enrico nell’Ottobre del 95 a Firenze, in modo for-tuito. I due erano entrati in sintonia quasi immediatamente e avevano decisodi iniziare la relazione.

Lui è un Toro con Sole al Medio Cielo in larga congiunzione con Giove. LaLuna è in Capricorno in trigono alla congiunzione di Marte con Plutone e Ura-no in casa prima. La Luna è anche in trigono con Mercurio in casa ottava.

Nell’oroscopo troviamo anche un ascendente ai primi gradi della Verginecon Saturno in settima casa opposto allo stellium di Marte Plutone e Urano inprima casa. La Venere è in decima casa congiunta a Giove.

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Nel caso di Enrico abbiamo un rapporto con il padre abbastanza tranquil-lo ma con un padre poco presente (Sole con larga congiunzione di Giove elarga opposizione a Saturno) che aveva delegato completamente alla madrel’educazione del figlio La madre (Luna nel segno del Capricorno) era moltoimpegnata nel lavoro e aveva poco tempo da dedicagli e spingeva il figlio acrescere in fretta in modo da avere meno problemi possibili. Enrico imparaquindi fin da bambino a doversi arrangiare e ad essere autonomo.

Ad accendere la scintilla dell’attrazione contribuisce un modo quasi iden-tico di “approcciarsi al mondo” visto il trigono perfetto dei due Mercurio e unanotevole praticità di entrambi nell’affrontare le questioni, (forti valori di terrapresenti in entrambi temi natali) e forse una apparente sicurezza di sè di Enri-co data dallo stellium in prima casa.

Se analizziamo questo comparato troviamo, se manteniamo una orbitaabbastanza ristretta, un numero limitato di aspetti positivi. Infatti abbiamo: IlSole di lui trigono al Marte di lei, i Sole di lei congiunto alla Luna nera di lui, laLuna di lei trigono alla congiunzione di Urano e Plutone di lui e, come già evi-denziato, i due Mercurio in perfetto trigono.

Troviamo molti aspetti negativi: la Luna di lui quadrato al Giove di lei e laluna di lei opposta alla congiunzione Giove-Venere di lui, Urano di lui in qua-dratura con la Luna di lei e soprattutto Venere di lui quadrata ad Urano di lei.

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Vediamo come si evolve il rapporto. Dopo pochissimo tempo i due inizia-no a convivere insieme in casa di Lucia. Enrico è quindi “costretto” a trasferir-si da Firenze a Milano. Lei vede (da innamorata) la scelta di lui come un sacri-ficio che lui fa per amore di lei (in realtà, come vedremo, lui pensa a Milanocome una città che offre maggiori opportunità per iniziare la sua attività consua società di Informatica.)

Poco dopo avere iniziato la convivenza , prendono la decisione di sposar-si. Nonostante gli inviti, fatti anche dagli amici, di attendere per avere più ele-menti di valutazione sul rapporto i due decidono di convolare a giuste nozze intempi brevissimi. Finita la luna di miele, Enrico, che è un esperto di informati-ca, decide di aprire una attività. In questa impresa coinvolge anche Lucia nonsolo per l’aspetto economico (è Lucia che finanzia il progetto) ma richiede alei la massima disponibilità ad impegnarsi concretamente nell’attività.

Naturalmente Lucia accetta fidandosi delle affermazioni di Enrico: chetutto questo riguarderà solo la fase di avvio e che quindi avrà la durata diqualche mese. Questa situazione di emergenza in realtà si prolunga per diversianni esasperando sempre di più Lucia che non riesce neppure ad avere deltempo libero per se stessa. Ma la cosa che più sconcerta Lucia è che Enrico sicomporta come se tutto ciò in qualche modo gli fosse dovuto. (Si sentono glieffetti della Luna quadrata a Giove presente nel comparato).

Il risultato di tutto questo è che Lucia non solo non si sente al centro dellaattenzione del partner, il quale ha pochissimo tempo da dedicargli perchè èsempre impegnato nel lavoro, ma addirittura si sente sfruttata Fondamental-mente sente la sua sensibilità ferita e il suo stato di agitazione aumenta. (Lasua luna è quadrata ad Urano di lui).

I rapporti fra i due si cominciano a logorare nascono anche i litigi per lequestioni economiche (Luna di lei opposta a Giove e Venere di Lui), finchè do-po quattro anni, che Lucia definisce logoranti ed esasperanti lei chiede la se-parazione che avviene qualche mese dopo.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Se analizziamo la storia affettiva di Lucia troviamo delle costanti che ènecessario analizzare

a) Le caratteristiche dei partnerLucia sembra scegliere dei partner che hanno alcune caratteristiche co-

muni. La prima è quella di una problematicità nel rapporto con le figure geni-toriali, spesso confermate dai luminari tesi (alcuni hanno anche la Venere lesao isolata). I partner scelti hanno, molto spesso, difficoltà di relazione tenden-zialmente sono centrati su loro stessi e sono poco disponibili a dare affettivitàal partner. Alcuni di loro sono portatori di dinamiche plutoniane, Sono soggettia cui piace costruire con il partner giochi di potere legati alla dipendenza e aldominio o al cambiamento dell’altro. Non si possono quindi considerare dei

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partner ideali in particolare per Lucia. che sembra essere attratta da personeche per alcuni versi sono simili a lei (conflitti con i genitori e carenze affettive)ma che hanno pero costruito una compensazione, pur per alcuni versi patolo-gica, alle loro carenze affettive.

b) La fine dei rapportiÈ sempre Lucia che decide la durata del rapporto, ovvero quando uscire

da questi e interrompere la relazione. Probabilmente Lucia non sopporterebbedi essere lasciata, non sarebbe in grado di sopportare un vissuto abbandonicoche riaprirebbe completamente la sua ferita infantile. In realtà non sappiamose lei esce dal rapporto quando pensa che questo, ormai, non sia in grado dipromettergli quell’amore e quell’attenzione che desiderava, oppure se esce dalrapporto quando percepisce che l’altro potrebbe anche lasciarla, anticipando-lo.

c) Le dinamiche relazionaliGli oroscopi comparati sono spesso caratterizzati da elementi di conflit-

tualità che non sempre sono espliciti, spesso sono invece latenti e hanno lacaratteristica di emergere al momento del consolidamento del rapporto e,quindi, diventare logoranti. La presenza di ricorrenti dinamiche plutonianeporta a pensare ai tentativi da parte di Lucia di cambiare i comportamenti af-fettivi dei partner (che paradossalmente lei si sceglie con particolare cura) ealle resistenze dei partner ai cambiamenti.

Possibili spiegazioni del comportamento di Lucia

Il copione che viene agito da Lucia è quindi quello di ricercare una rela-zione dove possa sentirsi veramente importante, scegliendo dei partner ina-datti, e costruendo, con questi, delle lotte di potere per cambiare il loro com-portamento per uscire , poi, sempre sconfitta e frustrata.

Se vogliamo comprendere il comportamento affettivo di Lucia in primoluogo è necessario partire dal suo oroscopo e dalla sua storia. Come mettevogià in evidenza Lucia porta con se una sofferenza che nell’oroscopo è eviden-ziata dalla congiunzione Saturno Venere in acquario che però si trova in qua-dratura con Nettuno.

La sofferenza di non essere mai stata la centro dell‘attenzione ovvero dinon avere avuto adeguato affetto (Saturno) nell’ambito della famiglia nataleconvive con e la speranza/illusione (Nettuno) di riuscire a colmare questa feri-ta. È abbastanza naturale che ricerchi nelle sue relazioni un partner che saniquesta sua sofferenza, ma, paradossalmente, si ritrova (meglio sarebbe dire ri-cerca) sempre con dei partner che finiscono per tenerla in considerazione me-no di quanto lo è stata nella famiglia natale.

Spesso si sente truffata per il cambiamento di comportamento del part-ner, perchè il partner la usa, sfrutta le sue disponibilità, o in qualche modo tra-disce la sua fiducia. Il caso di Lucia è molto più comune di quanto si possa

147Casa Settima

pensare. Spesso queste persone che pensano di sanare questa loro carenzaaffettiva infantile con l’amore dell’altro, non comprendono che nessuno è ingrado di colmare i bisogni infantili che albergano in un adulto.

Il bambino, infatti, ha un bisogno di amore cosi esclusivo e cosi totale chesolo una madre nelle condizioni migliori è in grado di dare. Se andiamo a ve-dere come le cose in questi casi si svolgono concretamente troviamo delle si-tuazioni ripetitive.

La tendenza generale che hanno queste persone è quella di innamorarsidi persone rifiutanti, Spesso possono essere attratti da persone che sono an-che loro carenti di affetto ma che hanno trovato un altro tipo di compensazio-ne affettiva. Spesso questa sorta di autosufficienza affettiva può rappresentareper queste persone un ideale dell’Io (ovvero avere quelle caratteristiche che aloro mancano). In questo caso scatta necessariamente la trappola In quantoquesti soggetti sperano che l’altro una volta conquistato cambi e diventi affet-tuoso e premuroso.

In un primo tempo il soggetto prova un grande piacere nel solo fatto distarci insieme, di averlo conquistato, per avere attratto la sua attenzione. Madopo scoprono loro malgrado che l’altro non cambia affatto. Spesso reagiscealle pretese dell’altro considerandole eccessive e fuori luogo. In questi casi su-bentra il desiderio di onnipotenza infantile di controllare e cambiare l’ambien-te. In certe situazioni si apre una vera lotta fra questi soggetti dove ognunotenta di cambiare l’altro, sprecando nel rapporto un notevole quantità di risor-se psicologiche.

Naturalmente i soggetti che si impegnano di più (quelli con la carenza af-fettiva di base meno compensata) sono quelli che escono dal confronto piùesauriti, spesso depressi e stremati e sono loro che prendono atto dell’impos-sibilità di avere da quel rapporto ciò che si aspettavano.

Quando ci troviamo di fronte a questi casi , le possibilità di intervento del-l’astrologo sono molto limitate, se non si vuole entrare nel campo della terapiache richiede adeguate competenze e preparazione. Il rapporto con il consul-tante è sicuramente molto delicato proprio perchè, riguarda un comportamen-to affettivo che può diventare quasi patologico che e consentirebbe a chiun-que (anche a un non astrologo) di fare delle facili previsioni su come si con-cluderà la successiva esperienza affettiva.

Tuttavia, alcune azioni si possono mettere in atto, pur con la dovuta cau-tela. In primo luogo è necessario fare acquisire, al consultante, la consapevo-lezza delle costanti presenti nel suo comportamento affettivo, evitando la pos-sibilità che si nasconda i dietro le classiche difese che vengono messe in cam-po quali: la sfortuna, la tesi dell’ingenuità o delle delusioni.

Il secondo passo è quello da i fare acquisire, al consultante, la necessitàdi analizzare non solo e gli errori del comportamento del partner, ma anchecercare di comprendere quali potrebbero essere le responsabilità del consul-tante, (chi è senza peccato scagli la prima pietra) nel determinare un certosviluppo del rapporto.

Il terzo punto e quello più difficile. Si tratta di rendere consapevole il con-

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sultante che solo il soggetto può, con l’amore verso se stesso, colmare il biso-gno del bambino che alberga nell’adulto, solo dopo potrà ricercare un rappor-to del quale forse avrà minori delusioni.

È certo una azione di aiuto impegnativa e la sua possibilità di realizzazio-ne dipende da numerosi fattori come la disponibilità reale che manifesta ilconsultante nel volere affrontare il suo problema, il grado di esperienza e dipratica professionale dell’astrologo, il tempo a disposizione ecc.

Congresso di astrologia morpurghiana a Rimini

Una due giorni di astrologia morpurghiana a Rimini, il 25 e 26settembre, presso l’Hotel Gradisca, viale Fiume, 1. Ad organizza-re la manifestazione è “La Nave dei Feaci”, il gruppo astrologicoche fa capo agli allievi di Lisa Morpurgo.

Ecco l’elenco degli studi presentati:– Dalla corte alla couture – di Francesco Astore– Le città di Saturno – di Massimo Fornicoli– Le persone dotate di poteri paranormali – di Tiziana Fusini e

Flaviana Vadore– I disegnatori di fumetti – di Susy Grossi– La storia siamo noi– di Massimo Michelini– Giovani d’oggi – di Daniela Nipoti– Il futuro dell’acqua – di Floriana Raggi– Quando la terra trema – di Vezia Rode– I traduttori – di Monica Rossi e Valeria Pazzi– Nascita dell’Homo Americanus – di Ornella Tatti– La lingua amara– di Raffaella Vaccari e Gabriele Silvagni– Y: dai fratelli Wright a Majorca – di Fausto Valdameri

Al termine di ogni relazione verrà lasciato ampio spazio alle do-mande dei presenti. È previsto inoltre un dibattito con il pubblicoa cura di Maddalena Magliano.Gli inizi dei lavori sono per sabato 25, a partire dalle ore 10.L’ingresso è libero e gratuito. Per informazioni tel. 059/351398,Massimo Michelini, dal lunedì al giovedì. Chi fosse interessatoagli atti del congresso può telefonare da lunedì 27 settembre.

e-mail: [email protected]

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ESPERIENZE

E

SEGNALAZIONI

DEI SOCI

150 Esperienze e segnalazione dei Soci

L.A. 135-612

Patrizia Zivec ci segnala un ottimo sito dedicato a Galileo (www.imss.fi.it)

PaSCIENZEL’iniziativa dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze

Tutto Galileo Galilei finisce on line

E’ in rete il primo archivio digitale dedicato al grande scienziato. C’è anche unmuseo virtuale. Oltre 45mila immagini.

FIRENZE - Tutto Galileo on line. È stato realizzato il primo archivio Gali-leo Galilei (Internet) digitale interamente dedicato a Galileo Galilei (1564-1642), figura centrale della scienza moderna, autore di scoperte astronomichefondamentali. Grazie alla ‘galileo//thek’, è possibile accedere on line, dall’indi-rizzo Internet www.imss.fi.it a tutte le risorse informative esistenti sull’astro-nomo pisano. L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto e Museo di Storia del-la Scienza di Firenze in occasione degli interventi di restauro dela storica sededi Palazzo Castellani. Alla cerimonia di inaugurazione della ristrutturata sede ealla presentazione delle realizzazioni digitali innovative, sia per carattere scien-tifico che didattico, ha partecipato il presidente del Senato, Marcello Pera.L’archivio digitale è a sua volta formato da altri quindici archivi, che conten-gono milioni di informazioni su Galileo Galilei. Sono oltre 4.500 le schede cheriguardano la vita, le opere e la corrispondenza dello scienziato che fu pro-cessato per eresia dal Sant’Uffizio. Altre 460 schede riguardano i ritratti e lescene di vita in cui è immortalato Galilei.

UN MUSEO VIRTUALE - Per il navigatore di Internet esiste poi la L’astro-labio di Galileo (dal sito www.imss.fi.it ) possibilità di entrare nel museo vir-tuale degli strumenti scientifici progettati da Galileo o dai suoi discepoli edanche di assistere ai suoi esperimenti astronomici. Ad arricchire il tutto l’ar-

Patrizia Zivec

PASCIENZEL’iniziativa dell’Istituto e Museo di Storiadella Scienza di FirenzeTutto Galileo Galilei finisce on line

151Esperienze e segnalazione dei Soci

chivio propone la lettura dei ventivolumi dell’edizione nazionale delleopere galileiane e la possibilità diconsultare in formato elettronico342 manoscrittì. Dopo anni di ri-cerche, l’Istituto e Museo di Storiadella Scienza di Firenze ha realiz-zato un patrimonio di opere digita-liunico nel suo genere: alcune sonoriservate agli specialisti, altre sonostate concepite con l’obiettivo spe-cifico di rendere comprensibili an-che ai non addetti ai lavori gli oltre1.200 strumenti in esposizionepermanente al museo. Le operedell’archivio digitale sono disponi-bili in italiano e in inglese. Tra diesse figurano il catalogo multime-diale, che costituisce una formida-bile raccolta di informazioni suglistrumenti del Museo, permettendoinoltre di simularne efficacementeil funzionamento; il nuovo sito web,con ampie sezioni interattive, checonsente agli utenti di navigareagevolmente; l’archivio integratoche consente di interrogare unamolteplicitá di archivi digitali dai contenuti e dalle strutture diverse; prodottididattici con cui manipolare virtualmente, in modo facile e ludico, gli strumen-ti più importanti della collezione scientifica fiorentina; un archivio iconograficodigitale ricco di oltre 45 mila immagini.

152 Esperienze e segnalazione dei Soci

L.A. 135-649

Non so se dipenda dal fatto che i processi di sublimazione sono tipici della Bi-lancia, Segno a cui appartengo, e non so se sia un’aggravante il fatto che labilancia ha due piatti e quindi può pesare contemporaneamente due pesi, fattosta che il numero 2 e i processi di sublimazione mi sono congeniali e influen-zano ogni mio comportamento.

Più semplicemente potrei anche dire che mi piace “prendere due piccionicon una fava” e qui riconosco senz’altro gli effetti dell’esaltazione di Saturnonel mio Segno.

In concreto come mi comporto, cosa succede quando un mio assistito –mi piace chiamarlo così – viene a chiedermi la sua Rivoluzione Solare? Io nonrispondo subito alla sua domanda, non entro assolutamente in medias res, madò informazioni su “altro”, un “altro” che, ovviamente, comprende la rispostae la sublima.

Il mio intento infatti è quello di far capire bene al mio assistito che cosamai mi sta chiedendo, in quale selva prodigiosa si sta avventurando e gli scio-rino subito sul tavolo ben tre mappe (figg. 1-2-3 con le mappe esemplificativedella Rivoluzione Solare 2004/2005 di una Signora), che si riveleranno poi es-sere due:1) la sua mappa Natale (che contrassegno con la lettera A), su cui ho già so-

vrapposto i 5 pianeti lenti del suo anno Solare;2) la sua mappa Solare (contrassegnata con il n°1), disseminata di date, che

scopriremo poi essere quelle dei transiti diretti del Q ;3) la fotocopia della sua mappa Solare (contrassegnata con il n°2), piena an-

ch’essa di date, quelle però di altri pianeti (e scopriremo poi quali).Il tutto accompagnato da 4 fotocopie didattico-esplicative che, in sintesi,

spiegano:a) che cos’è un oroscopob) qual è il significato dei pianetic) la teoria dei domicili plantarid) i tempi di velocità dei pianeti.

Dunque, come sentite, sto badando ad “altro”, sto educando il mio inter-locutore al discorso astrologico e, alla fine del nostro incontro, egli andrà via

Daria Mueller

LA MIA TECNICADI RIVOLUZIONE SOLARE

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non solo con le previsioni per cui era venuto, ma anche con un corredo diinformazioni sull’astrologia che, penso, sia il miglior “biglietto da visita” per ilnostro lavoro, il miglior modo per pubblicizzare la serietà e fondatezza di que-sta scienza umana (così sono ormai solita chiamarla), da distinguersi da tuttele altre forme di divinazione o di interpretazione della personalità.

Ma veniamo alla novità della mia tecnica di lettura, a quella che conside-ro una mia invenzione. Certo, se qualcun altro starà facendo la stessa cosa, nesarò ulteriormente confermata e si potrà parlare della versione astrologica delcaso Leibnitz/Newton.

Or dunque la mia tecnica di Rivoluzione Solare si basa su una visione di-namica dell’anno Solare ed è una tecnica che ho mutuato dal mio modo di af-frontare l’oroscopo Natale, una realtà virtuale, la cui attivazione, ovverosiarealizzazione, è affidata ai transiti planetari.

Ciò che infatti mi preme sempre far capire, sia a livello di oroscopo Nata-le che di quello Solare, è che né il momento della nascita, né quello della ri-nascita (il momento del compleanno) costituiscono una sentenza irreversibile.

E veniamo all’inizio del nostro incontro.

* * *

Io parto dalla lettura della sovrapposizione dei 5 pianeti lenti della Rivolu-zione Solare sulla mappa Natale (fig. 1). E con ciò, quasi fossimo in palestra,io non spingo la mia assistita a far subito la pertica, o il quadro svedese o l’as-se di equilibrio – a seconda del Solare che si ritroverà –, ma le faccio “scaldarei muscoli”: le faccio vedere cioè come si sono mossi i pianeti dalle posizioni dinascita, e su quale pianeta o Casa ora stanno transitando. In tal modo lei im-para a distinguere fra il destino lungo della sua mappa Natale e il destino bre-ve del suo anno Solare, fra la cifra sintetica di tutto il senso della sua vita e ilracconto puntuale degli eventi di questo anno Solare.

Dalla sovrapposizione si evincerà dunque il senso superiore dell’agire del-l’anno, un senso che può essere semplicemente sotteso. In genere però ci so-no già grandi “rivelazioni” in questa prima fase della nostra lettura/interpreta-zione, ed anche qui mi premuro di dire che la mia, che la nostra, è sempreuna proposta di lettura.

Ed infatti sulla mappa Natale della nostra Signora (fig.1) c’è proprio unadi queste sovrapposizioni rivelatrici: – W, signore e del suo Q K e della sua R J, ha raggiunto X, del tutto disarmo-

nico in Casa IV.Basta e avanza per “partire in quarta” ad esporle la situazione:

– la grande destabilizzazione dell’Asse IV/X Casa, nonché– dell’Asse VII/X (c’è infatti la configurazione ricorrente WO “ R, che richiama

l’aspetto Natale W in VII £ R in X). Giacché il pianeta Natale non perde maiil suo significato, è chiaro che sia il settore “casa, famiglia”, sia il settore“matrimonio” sono interessati da grandi sommovimenti.

154 Esperienze e segnalazione dei Soci

In genere approfondisco solo questo tipo di sovrapposizioni; alle altre ac-cenno solamente: non voglio esaurire il mio ginnasta, che ha ancora un saccodi esercizi davanti a sé.

Nel caso non trovassi transiti così eclatanti (possono anche essercene diindiretti), parlo dei pianeti che governano i Luminari, o che stanno per “stimo-larli”. In genere non c’è pericolo di restare a corto di osservazioni.

Insomma questa fase preliminare è oltremodo sicura e gratificante: nonrischiamo mai di sbagliare e conquistiamo subito la fiducia del nostro assistito.Egli infatti prende confidenza non solo coi suoi pianeti, ma anche con noi.

Fig. 1 Oroscopo Natale della Signora exemplum con le sovrapposizioni dei 5 pianeti lentidella sua Rivoluzione Solare 2004/2005.

155Esperienze e segnalazione dei Soci

Né trascuro le sovrapposizioni con gli Assi, privilegiando l’ASC, perché lamia lettura insiste sugli elementi di autocoscienza e di autopromozione, di ini-zio o di re-inizio di una nuova fase di vita.

Penso infatti che lo scopo del nostro lavoro debba essere quello di fornireelementi di incoraggiamento, di reperire possibilità di nuovi slanci e nuoveproiezioni, non appena la mappa ce ne dia l’occasione e il fondamento.

Molto spesso chi viene per una Rivoluzione Solare non naviga in acquefelicissime: è una persona quanto meno incerta, se non confusa, una personaalla ricerca di un ordine, di un senso e, possibilmente di indicazioni su come equando agire. E noi le possiamo dare tutto ciò: non solo la ratio degli eventi,ma anche i tempi del suo agire.

Nel caso della nostra Signora sarà già di grande aiuto venire a conoscerei tempi “seri e ostici” del suo W: ella imparerà a pazientare o, quanto meno,saprà fino a quando durerà il suo sforzo, risparmiando adeguatamente il suofiato.

Come si nota il nostro ginnasta sta per trasformarsi in atleta.Però anche in un contesto così impegnativo come il suo e che coinvolge

un pianeta che ha nella comune accezione il significato di “malefico”, io nondemordo dal parlare “d’altro” e mi preoccupo di sottolineare che ogni pianetaha sempre due effetti, due facce, così come le divinità greche (cultura da cuidiscende il nostro oroscopo personalizzato), che potevano essere contempora-neamente buone e cattive.

Combatto così le dicerie astrologiche che ormai, attraverso i media,avranno senz’altro raggiunto anche la mia assistita. La invito allora a ricono-scere se per caso, nello stesso momento in cui W la sta privando di qualcosa,non la solleciti contemporaneamente a ricostruire un nuovo punto o, meglio,una nuova struttura di sicurezza. E se così è, la avviso che questo processo ri-costruttivo si farà su una sorta di ritrovata identità personale: W O ! X, i signoridel suo Segno, si trovano di nuovo insieme.

E per fissarle meglio questo concetto, per farle capire la rarità di questoincontro, le faccio fare una piccola anamnesi planetaria. Quando aveva all’in-circa 22 anni successe una cosa analoga: XO ! W , non la spinse forse irresi-stibilmente fuori dalla famiglia d’origine per seguire il partner, sostituendo unasicurezza con un’altra?

Toccherà qui a lei darmi la risposta, giacché – come sono solita dire – gliastrologi non sono indovini.

Come ultima opera di sostegno per affrontare correttamente il transito sa-turnino allargo la mia visione al contesto, giacché quasi sempre un pianeta di-sarmonico, considerato isolatamente, vede indurirsi, per dir così, i propri li-neamenti. E allora sono contenta di “scoprire” che ci sarà, fino al 25 di set-tembre, un’ottima posizione di V in F, dunque in armonia con la sua R , in J ein grado di ben sostenerla. Sarà dunque opportuno affrettarsi ed entro quelladata completare tutta la nostra strategia riorganizzativa.

Con il che si chiude la prima parte della nostra consultazione.

* * *

156 Esperienze e segnalazione dei Soci

Prendiamo ora in mano la MAPPA n° 1 (fig. 2), la mappa Solare “origina-le” con le Case, occupate dai pianeti, colorate con vari colori (una prassi chepure ho mutuato dall’oroscopo Natale).

La commento come una comune mappa Natale:● si parte dai Luminari e dalle Case da loro occupate;● si guarda poi l’ASC, trattando subito la sua sovrapposizione sulla Mappa

Natale;● si commentano le Dominanti.

Fig. 2 - Rivoluzione Solare 2004/2005 della Signora exemplum con le date dei transiti diret-ti del Q.

157Esperienze e segnalazione dei Soci

Subito dopo mettiamo in pratica la nostra visione dinamica e invitiamo lanostra assistita ad un rapido viaggetto in cui il Q ci farà da guida lungo tutto ilsuo annuale percorso. Si vedono subito i mesi in cui saremo più direttamentecoinvolti nei problemi, quasi “obbligati” a confrontarci, a fermarci, a fare sta-zione. Sono i mesi o i periodi indicati dai pianeti che occupano le varie Case.

Il Q, transitando, porta “a maturazione” – da par suo – le questioni diquello specifico settore del destino e, in più, ci rivela quali energie o emozionisaranno attivate. Che febbraio febbrile dunque si presenterà! Qui sì che si è giàin medias res con X - R - T proprio sull’Asse IV/X, che ci rimanda allo stessoAsse Natale, su cui sta transitando W!

E così procedo a commentare in dettaglio tutti i transiti del Q sui pianetiSolari; né trascuro quelli sugli Assi. Che sollievo debuttare nella parte diurnadel mio Anno, dopo aver fatto “scattare” U in Casa VI ed essermi scrollata didosso tutta l’agitata mobilitazione del primo trimestre! Andrò così più padronadi me stessa ai grandi appuntamenti e con W e con V, su Case molto significa-tive per i problemi che mi preoccupano, Case legate alle finanze (VIII) e al re-perimento di una mia nuova autonomia sociale (X): mi sono separata da po-chissimo e tutto è ancora da definire.

Il viaggetto prosegue per arrivare non solo ad un’altra stazione, ma ad unpossibile cambio di treno… Al 5 novembre il Q raggiunge l’ASC, un momentosu cui insisto con particolare enfasi. Qui può trovarsi infatti non solo il mo-mento della svolta, del re-inizio – è o non è dall’ASC che si diparte la serie del-le Case? –, ma anche il momento più propizio – c’è il Q con noi – per capire lenostre autentiche intenzioni e dunque pronunciarle in piena coscienza, ester-nandole definitivamente – è o non è l’ASC il punto “naturale” della nostra inte-razione col mondo esterno? E’ adesso dunque che posso prendere in mano leredini di quel destino che ho “ereditato” al momento del compleanno. Anchela presenza di aspetti disarmonici con l’ASC non vanifica l’ opportunità di unanuova fase del mio anno, di un cambio di treno, di percorso.

Il viaggetto finirà - sempre in via di ipotesi – con un apprezzabile accomo-damento: infatti l’ultimo pianeta ad essere attivato sarà S, ben aspettato, e conla R, e con V e, per di più, sovrapposto all R, in grado cioè di appagare il desti-no lungo.

E così faccio dolcemente scendere dal treno la mia assistita e la riporto atavolino perché devo precisarle alcune cosette:1) io le ho indicato le date esatte dei transiti diretti del Q; ma ci sarà senz’altro

un’aura d’effetto del transito che si estenderà vuoi alcuni giorni prima, vuoialcuni giorni dopo il transito diretto;

2) l’attivazione del pianeta non è da considerarsi come una sorta di una tan-tum, soprattutto se il pianeta – come ad esempio la sua R in L – fa aspetticon altri pianeti Solari. Senza ingabbiarmi in una visione storicistico-pro-gressiva dei transiti, propongo comunque questa sorta di dinamismo nel di-namismo: potrebbe accadere (prendiamo come esempio proprio i moltepli-ci aspetti di questa sua R in L) che il contenzioso economico con il coniugeabbia buone possibilità di concludersi già a giugno (QO su W$R), e che un

158 Esperienze e segnalazione dei Soci

altro fronte si apra invece a settembre: tra W e V non ci sono infatti collega-menti angolari. Questo nuovo fronte sarà di difficile ricomposizione (aspettidisarmonici multipli coinvolgono V - R e Z , questi ultimi due proprio in Se-gni gioviani). Il momento di maggiore difficoltà, in cui magari si sentirà per-dente su tutta la linea, potrebbe rivelarsi quello dei giorni intorno al 13 di-cembre (QO sopra Z). E così via e così via…

Le faccio notare infine che, per alcuni transiti, ho indicato, tra parentesi,la posizione della R in quel giorno. Essa intensifica il valore del transito; cosìquando al 13 aprile, giorno del QO su U, ci sarà la R in K, per lei, che è dell’K, sarà come essere sotto l’influsso della sua Luna nuova personale, e dunquea maggior ragione deve prepararsi bene a quell’azione del 13 aprile, che “do-vrà” avere i caratteri di inizio e/o di nuova impostazione.

* * *Ed eccoci alla MAPPA n°2 (fig. 3), la fotocopia della Rivoluzione Solare

che resta in bianco e nero. Essa presenta, individuabili con colori diversi, itransiti di V e W (le capacità/possibilità di organizzazione del reale) e i transitidi U (l’energia impositiva e/o conflittuale – spesso i valori e gli effetti di un pia-neta si mescolano o si alternano nel corso delle diverse situazioni).

Può succedere, come nel nostro esempio, che V e W non facciano alcuntransito diretto. Poco importa: il loro muoversi è sempre significativo. Seguen-do l’arco del loro percorso ci accorgiamo infatti che:● tutti e due i pianeti cambiano la Casa di influsso, permettendoci ulteriori

previsioni e spostamenti di interessi;● V poi cambierà addirittura di Segno: dal 25 settembre sarà in G e farà subito

$ col Q della nostra K, finalmente “rimpannucciandola” e forse ridonandolel’antico smalto.

Ma ciò che più mi preme far notare è che aspetti disarmonici del momen-to del compleanno saranno eliminati proprio in virtù del movimento dei piane-ti. Ecco allora il motivo di tutte quelle date dei moti retrogradi e diretti e relati-ve valutazioni (regola aurea: mai presumere di poter risolvere i problemi o diaverli definitivamente “capiti” quando il pianeta è in moto retrogrado - regolacomportamentale: utilizzare il lasso di tempo tra la ripresa del moto diretto e iltransito del pianeta su se stesso per organizzare la nostra risposta, la nostradefinitiva presa di posizione).

E per quanto riguarda il nostro esempio:a) avrò una visione più lucida della situazione quando W lascerà l’ “con S, a

cui è sottesa – ricordiamolo – la R, ;b) e certo mi sentirò meno “perdente” quando il procedere di V vanificherà l’a-

spetto disarmonico del compleanno (V£Z), influenzante proprio le Case X eII, così collegate al tema delle finanze e della “fortuna” in genere.

Riassumendo, e cooptando nel discorso anche i transiti del Q, non ci saràinfine difficile individuare i momenti dell’anno delle “grandi manovre”, comequello dell’inizio di maggio che vede:1) e il debutto del Q in VII Casa (3 maggio )2) e la ripresa del moto diretto di V (5 maggio).

159Esperienze e segnalazione dei Soci

Per U si farà lo stesso tipo di valutazione; ma giacché il pianeta è Signore,oltre che dell’ASC Solara, anche di quello Natale (ASC, A), lo si valuterà an-che nei suoi transiti disarmonici indiretti, come ad esempio quello che lo vedràin E é con l’ASC Solare e in configurazione ricorrente: U O “Q - U Solare £ Q(ricordo che, nel tracciare gli aspetti, io seguo la scuola di H.F. von Klöckler).

Per finire non tralasceremo di dire qualche cosa in più se potrà arrecarediletto. Onorando perciò il mio Segno di nascita e il pianeta che lo governa,parlerò senz’altro dell’anello di sosta di T in C, che andrà tutto a beneficio del-la nostra K. Che possa dunque la mia assistita contare almeno sulla Fortunaminor, dal momento che per la Fortuna major i tempi non sembrano ancoramaturi.

E così, confortate dall’astro che tutto allieta e rasserena, ci congediamotra larghi sorrisi.

* * *Come ciliegina sulla Torta della bontà della Rivoluzione Solare, vi segnalo

il caso di due fratelli gemelli (fig 4), due super-Arieti (Q e R in A), operati dello

Fig. 3 - Rivoluzione Solare 2004/2005 della Signora exemplum con i transiti di U- V - W.

160 Esperienze e segnalazione dei Soci

stesso male (calcoli alla cistifellea), negli stessi giorni (inizio febbraio 2004).Ma essi non hanno vissuto allo stesso modo il loro problema di salute; anzi, ladifferenza è stata notevole: un fratello ha avuto parecchie complicazioni e unintervento pesante (più di 3 ore); l’altro non se n’è quasi accorto.

Domanda inevitabile: esiste, attraverso la Rivoluzione Solare, la possibilitàdi vedere i due diversi destini?

Prendiamo dunque in mano questi due oroscopi Solari:

Fig. 4 - Le Rivoluzioni Solari 2003/2004 di due fratelli gemelli.

161Esperienze e segnalazione dei Soci

● l’anno 2003/2004 presentava per tutti e due un Q disarmonico in XII Casa(un “classico” delle ospedalizzazioni);

● lo scatenamento dei disturbi e dell’ urgenza dell’intervento è avvenuto agennaio 2004 col Q O su U Solare in J: un “classico” per i calcoli, tanto piùse – come in questo caso – c’ è un concomitante transito disarmonico di W;e W si è spostato in D da giugno 2003. Notiamo infine a gennaio 2004 unvero e proprio intrecciarsi di configurazioni ricorrenti: UO in A £ QO in J -QO! U Solare - U Solare £Q Solare; restando sullo sfondo U Solare £ U, inG. Che si vuole di più?

Analizzando le Dominanti Natali dei due fratelli scopriamo che:a) il fratello n°1 ha U ‘ASCb) il fratello n° 2, che non ha questo sestile, è esposto totalmente alle disar-

monie di U (U “ Q R ; £ V in D).Analizzando le Dominanti Solari notiamo che:

a) il fratello n°1 ha U $ ASC in B, aspetto che si allea a quello, pure Dominan-te, di T ‘ASC;

b) il fratello n° 2 ha anch’egli U Dominante (U ! MC ), ma con un aspetto chenon “rafforza” l’ASC, anzi potenzia la disarmonia con il Q (U£Q).

Ma in questa mappa Solare anche il Q è Dominante (Q £ MC), il che“rafforza” ulteriormente l’ aspetto disarmonico con U.

Chi dei due fratelli ha avuto più da combattere per questo intervento?La risposta non mi pare difficile; ma il loro caso mi ha allargato orizzonti

nuovi per rispondere a chi, maliziosamente o meno, arriva prima o poi con ladomanda: “E con i gemelli, come la mettiamo?”

La mettiamo così: se è vero che la stringatissima sintesi del destino delleloro mappe Natali non può che portarci alle analogie, la lettura invece delle lo-ro mappe Solari ci porterà alle differenze.

Con il che prepariamoci ad una probabile estensione della nostra cliente-la!

Curriculum di di Daria Eberhart Mueller

Sono una Bilancia del 9 ottobre, di madre italiana e di padre boemo, nataad Arco (Trento) nel 1947.

Dopo la Maturità Classica, conseguita al Liceo “Rosmini” di Rovereto, so-no scesa a Padova e alla sua Università mi sono laureata in Lettere Modernecon il massimo dei voti e la lode. Abilitata all’insegnamento nelle Scuole Su-periori, vi ho insegnato fino al 1992.

Da più di 20 anni ormai mi dedico allo studio dell’Astrologia e ad una at-tività di conferenziera, volta a divulgare un’immagine colta ed intelligente diquesta disciplina.● Dall’82 sono l’Astrologa del Centro Culturale “Shakti” di Padova, per cui cu-

ro corsi e offro la mia assistenza di esperta.● Dal ‘92 pubblico regolarmente su Linguaggio Astrale, la più importante rivi-

sta di ricerca astrologica in Italia, che fa capo al C.I.D.A. (Centro Italiano Di

162 Esperienze e segnalazione dei Soci

Astrologia), a cui sono ovviamente iscritta così come all’Associazione “LoZodiaco” di Padova, sua sede affiliata.

● Dal ‘95, anno della sua fondazione, sono, per dir così, la voce astrologicadel Circolo Culturale Italo-Greco “La Plaka” di Padova, per cui ho curato ci-cli di conferenze su: “Mito greco e Astrologia” e “Le fatiche di Eracle comecrocevia di geografia, storia, mito e …astrologia”.

Il mito greco infatti costituisce uno dei miei filoni di interesse e propriocon la relazione “Archetipi astrologici nella Mitologia Greca” ho preso parteal 2° Congresso Internazionale del C.I.D.A., che si è tenuto a Venezia nel no-vembre del 1997.

Oltre a questi temi ho curato indagini sul genio artistico (da Michelangeloa Van Gogh) e sulle opere d’arte connesse all’Astrologia come, ad esempio,l’illustrazione del Ciclo di affreschi astrologici del Salone di Padova.

Col debutto del nuovo millennio mi sono impegnata nella lotta per il rico-noscimento dell’Astrologia come Scienza (vedi conferenza del 15 marzo 2001a “Lo Zodiaco” di Padova: “Se e come è possibile l’Astrologia come Scien-za).

Corrispondenza di Siena

Presentazione di un Corso di Astrologia di primo e secondo livello. Sabato 25settembre 2004, alle ore 17.30, all’Hotel Italia, V. Cavour 67 in Siena: SusannaBenelli e Marco Gambassi presenteranno i Corsi di Astrologia di primo e di se-condo livello, che avranno inizio sabato 9 ottobre, e il programma astrologicoper l’anno successivo.Per informazioni e iscrizioni:– Tel. 333-2777851, Susanna Benelli del Centro Italiano Discipline Astrologi-

che di Siena, e-mail: [email protected]; – Tel. 055-221717, Marco Gambassi, e-mail: [email protected]

Consultate regolarmente il sito www.cida.net!

in particolare vi raccomandiamo

la voce “conferenze”

e la voce “ultimissime”.

163Esperienze e segnalazione dei Soci

L.A. 135-665

Avevo prestato una dispensa sulle Parti Arabe, siccome non avevo scritto sulfrontespizio “Pietro torna indietro” non mi era stata restituita, l’avevo persa?

Ho chiesto aiuto all’Astrologia Oraria il 31 agosto 1998 alle sei del pome-riggio, ecco il tema:

Lidia Callegari

MI SARANNO RESTITUITELE DISPENSE?

164 Esperienze e segnalazione dei Soci

Procedo alla riflessione se la domanda è valida.Sì, è valida perché il maestro della Iª è in 3ª (gli scritti) e la Luna, mio si-

gnificatore secondario, è in 11ª la casa delle amicizie. Essendo l’ascendente negli ultimi tre gradi del Capricorno (segno tra l’al-

tro dell’editoria) l’indicazione è che non posso più intervenire per riaverla, in-fatti, avevo già richiesto più volte alle socie del Gruppo Tergeste se l’avesserotrovata, forse era sepolta tra le loro carte, ma la risposta era sempre stata ne-gativa.

Cosa suggerisce il tema orario?Nettuno strettamente congiunto all’ascendente ben esprime la mia incer-

tezza circa le due o tre persone a cui potevo averla prestata. La Luna in undi-cesima segnala che effettivamente si tratta di un’amica, perché nel segno delSagittario? Era di questo segno? O si era allontanata dal Gruppo (archetipodel Sagittario)?

Conveniva procedere con calma, quali i significatori principali? Indubbia-mente, rappresentando il richiedente, mi si individuava dal governatore dell’a-scendente, Saturno. Gli scritti equivalgono alla terza casa, trovandosi la cuspi-de a 29°22’ Ariete (grado critico) era Marte a rappresentarli. Oh sorpresa! Lacongiunzione Saturno Marte appartiene al mio tema di nascita, si trova in un-dicesima ed è in trigono con Mercurio in 3ª, il conto tornava perché gli antichidicevano che niente può succedere che non sia già scritto nella genitura.

Quali aspetti in formazione? Dovevo verificare tutti gli aspetti in applica-zione dalle ore 16 GMT in poi.

16.58 quadrato Luna Giove, essendo Giove dispositore dell’undicesima èchiaro che l’amica non ritornerà la dispensa.

02.24 del 1° settembre la Luna cambia segno.Altre considerazioni: dei due significatori qual è il più forte e quale il più

debole? Saturno poveretto è retrogrado e peregrino, né rafforzato dal termine

Astro Segno Domic Esalt. Esil. Cad. Tripl. Term. Dec.

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Maestro del giorno: � Maestro dell’ora: �

Mutua ricezione: �/s -

165Esperienze e segnalazione dei Soci

e decano, mentre Giove (governatore dell’undicesima) è anche lui retrogradoma dignificato dall’essere in domicilio.

Ma cosa vorrà dire quell’accumulo di pianeti in VIIª? Un momento è lacasa dei ladri! e naturalmente è governata dalla Luna che ponendosi in undi-cesima segnala che tipo di ladro: l’«amica». Marte maestro della terza, che rap-presenta gli scritti/dispensa, in VIIª ben esprime il concetto di chi li detiene. Seesamino Mercurio/dio dei ladri l’ultimo aspetto che forma con Saturno è diquadratura.

Esiste un’antica regola sul padrone dell’ora planetaria: quando non è inarmonia con il governatore dell’ascendente non ne deriva gran bene; il calcolopone Marte a capo dell’ora, purtroppo è ancora in orbita di quadratura sepa-rante con Saturno.

Più si osserva il tema e più cose suggerisce, per esempio Saturno gover-na anche la 12ª: casa delle cose perse.

Negativa è anche la casa in cui si trova il Nodo Sud, purtroppo si trova inprima, la casa che mi rappresenta e la cui cuspide è in un grado che non miconsente di agire.

Ho trovato scritto che se qualcuno ha prestato qualcosa a qualcun altro,si va a vedere se i due significatori formano un aspetto favorevole o meno. TraSaturno/interpellante e Giove/colui che ha ricevuto non esiste aspetto, però laLuna, che mi rappresenta come significatore secondario, forma aspetto nega-tivo con Giove: quadratura doppiamente applicante (la Luna va verso Giove eGiove retrocede per accelerare l’incontro).

Quale relazione tra le cuspidi della prima/Lidia e la terza/dispensa? Qua-dratura.

E se cambiassi domificazione? Invece di Placido provare con Regiomon-tano, molti astrologi di Oraria la usano, in questo caso la terza cade in Toro,cosa fa Venere con Saturno? Sì trigono ma dopo che Venere ha cambiato se-gno! Non me ne va bene una.

Possibile che la Parte di Fortuna si trovi in terza? Cosa vorrà dire?A distanza di tempo posso raccontarlo: prestando generosamente libri e

dispense un po’ a tutti (ora un po’ meno) era successo che precedentementel’avevo prestata all’amica Cristina che da brava e costruttiva Capricorno si erafatta una fotocopia per lei e pure un’altra per darla a qualcuno, ecco l’indica-zione della Parte di Fortuna, ora io possiedo quella seconda copia della di-spensa, grazie a Cristina.

Per forza doveva finire così la mia Luna di nascita è congiunta a Giove eVenere e il mio Sole in terza è in mutua ricezione con Plutone in undicesima.

166 Esperienze e segnalazione dei Soci

L.A. 135-684

Rammentiamo che il pianeta Vulcano, che sembra sia stato fotografato duran-te un’eclissi, situato fra il Sole e Mercurio, non si allontana più di 8°14’ dal So-le stesso e ha un periodo di rivoluzione di circa 20 giorni.

Si veda a proposito l’articolo di Andrea Malvagna su LA 103, pag 260con i riferimenti ad André L’Eclair che studià lungamente il pianeta e pubblicòvari articoli in merito. Ne riportiamo una lettera.

Da una lettera di André a De Lipsis

“Tutti credono all’altra scoperta del Lescarbault…Invece, il Lescarbault è soltanto colui che ha dato al pianeta il nome del

Dio del Fuoco: prima di lui Vulcano era stato osservato una dozzina di volte; esempre da gente qualificata - capitani di lungo corso, mentre prendevano ilpunto; astronomi di mestiere e astronomi dilettanti.

Il Lescarbault era medico di professione; ed era dilettante di Astronomia.Conosceva di persona il terribile direttore dell’Osservatorio di Parigi, Leverrier,il quale aveva scoperto Nettuno: gli scrisse una relazione precisa ed astrono-micamente corretta; e gli propose di chiamare Vulcano il pianeta osservato dalui. Era il 26 marzo 1859.

Il Leverrier era informato delle precedenti osservazioni: ne calcolò gli inter-valli (di anni, mesi, giorni), e di questi intervalli trovò il massimo comune divi-sore, cosicchè predisse i futuri passaggi del pianeta sopra il disco del Sole; se-nonchè nelle date previste dal Leverrier, nessuno riuscì a vedere Vulcano. (Ilperché è fin troppo ovvio. La forte inclinazione del piano dell’orbita del pianeta).

A poco a poco, la scienza ufficiale dimenticò Vulcano, Lescarbault e tuttigli altri che l’avevano osservato; infatti, Vulcano è scomodo - non rientra nellalegge di Titius-Bode! L’unico scienziato che continuò ad asserire l’esistenza diVulcano fu il francese Reynaud: il quale ha escogitato una nuova legge nume-rica per le distanze dei pianeti dal Sole: e questa nuova legge giustifica Nettu-no (il quale, invece non rientrava nella legge di Titius-Bode), e, soprattutto, hapreveduto l’esistenza di un nuovo pianeta - Plutone - alla distanza giusta (circa40 unità astronomiche).

Emilio De Lipsis

INTRODUZIONE ALLO STUDIODEL PIANETA VULCANO

167Esperienze e segnalazione dei Soci

Poi, una trentina di anni or sono, ci fù il colpo di scena: Vulcano fu foto-grafato durante un eclissi totale. Il pivello nordamericano, che ne scattò le fo-to, ignorava Reynaud, Leverrier, Lescarbault; e gridò di avere scoperto unnuovo pianeta e pretese di chiamarlo ZOE, cioè VITA.

In realtà, Vulcano annienta la vita: ad esso, infatti si deve il fenomeno del-la combustione, ben conosciuto dagli antichi ed attribuito da loro al Sole. (Taleerronea attribuzione era inevitabile dato che Vulcano è sempre sotto i raggi, equasi sempre è congiunto con il Sole medesimo: la sua distanza dal Sole è dicirca 21 milioni di chilometri e la sua elongazione non supera mai gli 8°14’.Ciò che gli antichi veggenti non erano riusciti a spiegarsi, era perché il Solebruciasse a volte i pianeti che lo precedono ed altre i pianeti che lo seguono…

Il terzo decano della Libra era chiamato Via Combusta: esso è il domiciliodi Vulcano- N.B. il decano non è una decina (di gradi); la Via Combusta siestende da 16° Bilancia al 4° Scorpione, perché i lembi dei decani si sovrap-pongono tra di loro.

Andrè L’Eclair, estate 1991P.S: vedi il libro di SELEZIONE DEL READERS DIGEST sui fatti incredibili, Cro-

nache dell’Inspiegabile, pp.241 /2;Vedi GIOVANNI L. ANDRISSI, Astronomia senza formole, vol. I, Società Editri-

ce Humanitas, Roma 1944.

* * *A mio avviso Vulcano ha a che fare con le distruzioni in primis e gestisce

ogni fatto di improvvisi raptus maniaci, sempre quando ALTRI fattori del temaastrale consentano l’esplosione cieca della distruzione. Tanto per essere alpasso con i tempi, nella barbara furia di coloro che si autodistruggono in pub-blico, per portare con sé più anime possibili, Vulcano raggiunge l’apice dellasua forza. Tanto più il Sole è maleficiato per transiti, posizione con il radix, emondiale, tanto più Vulcano brucerà i corpi e le anime. Potrà apparire, forse,come l’immagine di un Uomo dal volto di falena, e con le ali enormi.

Comunque, in genere, Vulcano c’entra nella sessualità maschile, dato cheil glifo del pianeta rappresenta, in senso traslato, l’organo maschile in erezio-ne. Negli oroscopi femminili, rappresenta il desiderio del tipo di uomo ardente-mente.

Nei casi in cui aspetti negativi con questo pianeta brucino Marte e Veneresi avranno gli omosessuali, in cui sarà bruciato Mercurio gli ermafroditi psichi-ci. Per quelli effettivi bisognerà che entrino nel gioco degli aspetti tra pianeti lalilith, la sessualità in genere, e più specialmente nelle donne, i nodi lunari, edin special modo quello lunare sud, e la parte di fortuna. Con quest’ultima, Vul-cano brucerà la fortuna, e rendera le persone estremamente sfortunate.

In un grado di Vulcano (in cui il pianeta, rispetto al segno brucia l’intellet-to, ma non è particolarmente forte) cioè il 23° dei Gemelli, sta l’Ascendente diOsama Bin-Laden o Usama ben-laden-:

“In una distesa deserta, un uomo decrepito, svuotato, trascina una gam-ba, sostenendosi su di un bastone, lasciando dietro di lui una quercia molto

168 Esperienze e segnalazione dei Soci

vecchia, senza più rami, distrutta dagli uragani. Grado Maschile, tenebroso,d’Isolamento.

Significato di Vulcano nelle Case

In I Vulcano darà estrema indiscrezione o esagerazione in tutte le cose. Sicercherà comunque di prevaricare o di posare da “gran capo” (esempi: SilvioBerlusconi, Giuseppe Garibaldi).

In II Vulcano rende difficile portare a termine qualsiasi cosa si intraprenda.Brucia le finanze e fa gli scialacquoni (esempi: Michelangelo, Carlo V).

In III Vulcano dà troppe associazioni sociali e fa spersonalizzare (si guardiagli oroscopi di terroristi, please) (esempio: Lord Byron).

In IV Vulcano dà molte spese per la propria abitazione. Nei casi più gravidistrugge qualsiasi dimora o rende impossibile la vita in famiglia (esempio:Tamerlano).

In V Vulcano esalta la sessualità e la ricerca dei piaceri. In certi casi predi-spone alle droghe o alla pubblicità di queste (si intende per droghe, oltre allesolite note, anche il tabacco, il caffè, la moda di boutique, la Tv e compagniacantando) esempiL Maurizio Crozza, imitatore; Sergio D’Antoni.

In VI Vulcano rende comunque sia schiavi degli avvenimenti o di personesuperiori per stato, censo, denaro e simili (esempio: Berlioz).

In VII Vulcano Esaspera tutti i contrasti e fa trovare ragioni di liti con ilpartner anche per cose estremamente banali. Fa le donne “coquette” d’altobordo alla perenne ricerca di un impossibile atmosfera oppure le rende moltovolubili e capricciose. In certi casi fa le donne (e gli uomini) che sono ottimiamanti… e basta (esempio: Hitler).

In VIII Vulcano rende la morte molto bella, e ricercata, ne fa oggetto distudio e di contemplazione (esempio Isaac Rabin, qui sono stati gli altri adesaltarne la morte).

In IX Vulcano rende troppo accentratori e fa i pensatori che pretendereb-bero di cambiare il mondo con regole d’oro. Può fare anche i serial-Killer.

In X Vulcano dà ambizione instancabile e continua ricerca dell’apparire.Brucia tutte le qualità spirituali in nome di una materialità urgente.

In XI Vulcano Dà intrusione nella vita privata degli amici e/o protettori edanche troppa devozione a qualcuno che non la merita.

In XII Vulcano fa vantare di cose che gli altri possono ritenere sconvenien-ti, o da passare sotto silenzio. Fa convincersi di essere dei poveri derelitti dellasorte, mentre si possono avere le migliori cose di questo mondo.

169Esperienze e segnalazione dei Soci

L.A. 135-1045

Prendo in mano la carta dell’Italia stilata dopo l’abdicazione di Emanuele III, il9 maggio 1946 a cui fece seguito il referendum che decise la cessazione dellostato monarchico; la repubblica fu nominata alle 18 locali il 10 giugno 1946 aRoma e su quella data baso la ricerca astrologica dello stato della RepubblicaItaliana. E’ interessante notare che la carta del cielo del paese rivela il segnodello Scorpione all’Ascendente, il Sole in Gemelli congiunto a Urano e alla Te-sta di Drago, in casa ottava. La casa ottava tradizionalmente appartiene al se-gno dello Scorpione, quindi si ripete la matrice scorpionica. Il Sole nell’astrolo-gia mondiale rappresenta il carattere essenziale dello stato e della nazione, inquesto caso mostra la sua suprema autorità, il suo corpo governante: ci rife-riamo alla figura del suo leader, re, regina, presidente o primo ministro. Il Solerappresenta allora sia l’effettivo leader, sia il capo dello stato simbolico. Puòanche indicare come la nazione esprime se stessa nei miti e nelle immaginiche costantemente proietta; è anche un’indicazione della maniera in cui vienevista come paese dagli stranieri.

Notiamo che per due volte durante l’arco del 2003, il transito del pianetaPlutone è stato opposto al Sole natale dell’Italia. Da luglio 2004 a ottobre2004 ci sarà la risoluzione di questa tensione astrale. Plutone è nel Sagittarioda parecchi anni ed è al 19mo grado che si forma la tensione aperta con il se-gno dei Gemelli nel quale risiede il luminare del nostro paese. L’aspetto di op-posizione rivela un momento di crisi drammatica poiché il nostro Sole è con-giunto a Urano e alla Testa di Drago. E’ rilevante notare che tale aspetto pro-viene dal pianeta Plutone ed abbiamo poc’anzi dimostrato la matrice forte-mente scorpionica del nostro paese.

Plutone rappresenta tutto ciò che è segreto e nascosto nella nostra so-cietà. Si può dire che rappresenta “ l’ombra del collettivo”. Governa ciò cheJung chiamò “scoppi psicotici nell’inconscio collettivo”. La Germania nazistaha Plutone congiunto all’I.C.

Il principio di morte e risurrezione, il trauma, ma anche la fine del modellovecchio che intralcia la crescita futura e che deve essere rimosso: tutto ciò èPlutone. Plutone è anche il principio guaritore che costringe il collettivo come

Leni Sibilio

SUL TEMA NATALEDELLA REPUBBLICA

170 Esperienze e segnalazione dei Soci

un tutto organico verso violente fasi di autoguarigione e autoconfronto. La sa-lute nazionale a venire è basata soprattutto sullo stato psicologico del paese.

Ricordo che scrissi un articolo poi pubblicato sul Gazzettino di Padova al-l’epoca della guerra del Kossovo nel 1998, che vide coinvolta in prima lineal’Italia: in quel periodo il Sole progressivo del nostro paese in casa nona si sta-va unendo in congiunzione con Plutone che risiede a 9 gradi e 58’nel segnodel Leone.

A luglio, agosto, settembre, e nella prima metà di ottobre 2004, il proces-so di purificazione dell’Italia dovrebbe essere lentamente ma tecnicamente ul-timato ed il nuovo seme futuro fruttificare, tenendo presente che con Plutonegli effetti vengono visti con il procedere del tempo.

Non dico che sarà un processo facile e chiaro, sarà una crisi karmica a360 gradi ( tipicamente plutoniana) che coinvolgerà molto le comunicazionisia nazionali che internazionali, matrice è perché un vecchio modello d’auto-rità, il Sole, deve cessare (Plutone rappresenta la politica e la purificazione).Vediamo nel presente i processi Cirio, Parmalat, le banche e i bilanci “dopati”del calcio italiano!!!

Passiamo adesso a un altro punto nevralgico della carta del cielo, cioè lacasa quarta che rappresenta il legame con le tradizioni e la base della societàdel nostro paese, nonché le sue più profonde radici. Rappresenta anche il set-tore che denota l’ideologia della massa, della gente comune in contrapposizio-ne al governo e la sua opposizione allo stesso, casa che nella nostra nazionerisiede al grado 28 e 46’di Acquario. A metà novembre 2003, su questo gra-do, su questa cuspide, Urano transitava definitivamente per entrare in casaquarta. Urano in astrologia mondiale, più di ogni altro pianeta, caratterizza glieventi mondiali. La sua scoperta arrivò al tempo della rivoluzione industrialeed agraria in Inghilterra, e alle rivoluzioni francese e americana. Urano è alloracollegato a tutte le rivoluzioni e innovazioni nella società, al bisogno del collet-tivo di negare o permettere il proprio cambiamento. Governa rivoluzioni politi-che, cambi economici, scioperi, dissidenti politici, guerre (dove ciò rappresen-ta la rottura dell’ordine stabilito), riforme, industria pesante, nuove tecnologiee tutto ciò che promuove eventi e idee espressi in questa direzione. Cina eRussia, entrambe, hanno urano quadrato al sole e hanno quindi subito cam-biamenti tumultuosi.

Urano è anche associato all’uranio e quindi anche all’energia nucleare, ela prima bomba atomica fu lanciata su Hiroshima con Urano esattamente con-giunto al M.C.

Urano entra allora in una zona strategica della carta del cielo dell’Italia erimane poco più di sette anni nel segno dei Pesci, da gennaio 2004 fino al2011 circa. Produrrà cambiamenti di abitudini, eventi improvvisi e inaspettati,accelererà la crescita verso il nuovo destabilizzando necessariamente il vec-chio. Un nuovo ordine voluto da un’esigenza di massa: ciò che la gente comu-ne richiede e cerca si farà sentire a gran voce.

A gennaio 2004 Urano è stato trigono, per l’ultima volta, con Mercurio e

171Esperienze e segnalazione dei Soci

ha prodotto effetti di cambiamento radicale nelle comunicazioni, un’intolleran-za di idee che può avere un effetto di rinnovamento su vecchie idee- forma.

Le case quarta, ottava e dodicesima denotano karma da purificare, e l’ot-tava è capace di portare a galla e provocare la lotta per il cambiamento. Ura-no dalla quarta, che rappresenta la massa, trigono a Mercurio in ottava, cherappresenta la crisi e il suo superamento, la cui cuspide è in Gemelli, denota-no una pressione di rinnovamento sintetico e veloce. In queste tre case d’ac-qua vengono coinvolti Mercurio a 1 grado,11’ Cancro in ottava, la Luna a 4gradi e 26’ Scorpione in dodicesima, casa originaria del segno dei Pesci. Taleapertura verbale o scossone, tenderà a svegliare la massa o l’uomo comuneda sonni letargici (ovviamente secondo il punto evolutivo del paese). I sistemidi comunicazione (lettere bomba) posta, parola, scrittura, sono sottoposti arevisione e rinnovamento veloci per cui le comunicazioni dei mass mediaavranno un’incisività maggiore. Coinvolti sono anche gli investimenti all’esteroo nella nazione dall’estero (vedi ancora l’attuale Cirio-Parmalat); tutta la finan-za internazionale, multinazionale e corporazioni transnazionali sono rappresen-tati da questa forte configurazione.

Si passa all’azione di effetto psicologico: ci si muove dallo statico.Nel 2004 Urano di transito lancia un trigono alla Luna. La luna rappresen-

ta le masse, la gente comune e la popolazione come insieme, l’opinione pub-blica, la popolarità e l’ideologia di massa; per esempio la Luna in Cancro nellacarta del cielo dell’Inghilterra in casa decima rappresenta il potere del nazio-nalismo inglese. Nella carta dell’Italia invece è in Scorpione, casa dodicesima,può rappresentare ciò che in parte è nascosto, sovversivo all’ordine stabilito ein termini ideologici: società segrete e partiti., l’aspetto anche mistico e occul-to della filosofia (Luna signora della casa nona) e della religione.

Il rinnovamento psicologico e spirituale della nazione albeggia già agli ini-zi del 2004 e porterà a uno sviluppo evolutivo reale nella spirale di crescita delpaese. L’Italia è e sarà sempre sulle piste del rinnovamento sofferto, ma tantopiù efficaci e duraturi saranno i conseguimenti.

Leni Sibilio, vive e lavora a Padova, è astrologa dal 1981 con certificazioneolandese del suo Maestro, lo scrittore George Bode; tiene corsi e conferenzedi astrologia sia tradizionale sia esoterica, è membro e studente della ScuolaArcana di Ginevra, scuola delle scienze dello spirito.

172 Argomento

PERIODICI CIDA

Rammentiamo che il CIDA pubblica due Riviste:

a livello centrale

– Linguaggio Astrale, trimestrale eminentemente cultura-le e informativo

– Sestile, mensile eminentemente professionale

Inoltre varie Delegazioni hanno prodotto fogli informativo-culturali (v. dettagli nel sito www.cida.net sotto Regioni)

☞ in Campania: Astrarmonia, condotta da Clara Negri

☞ in Toscana: Centostelle, coordinato da Novella

☞ a Ragusa: Le Ali di Ermes (versione informatica), di Pip-po Palazzolo

☞ a Verona: l’Astrovolante, mensile informatico coordinatoda Lunette

173

CASA NONA

4ª edizione del premio mondialedi investigazione astrologica

Claudio CannistràParigi: 27-28 marzo 2004L’astrologie et la mutation interieure

Dante ValenteRecensioni - Novità librarie

Crociera-studio sui fiumi e laghidella Russia settentrionale

Blake FinleyOltre Nettuno

Angela CastelloAncora su Sedna… e altro

Stefano BertoneA casa di Urano: Computer Club

174 Casa Nona

L.A. 135-905

IN CONTEMPORANEA CON LA IX EDIZIONE DELLE GIORNATE MONDIALIDI ASTROLOGIA E CABALA: 5 - 6 - 7 - 8 DICEMBRE 2004

Riceviamo dall’Associazione Astrologica “Gracentro”, che ha sede a Va-lencia e che fa parte della nostra FAES (Federazione Astrologica dell’Europadel Sud) il Bando di Concorso per la quarta edizione del Premio Mondiale diInvestigazione Astrologica. La premiazione si terrà in occasione delle GiornateAstrologiche, che si terranno i primi di dicembre 2004.

Di seguito il Bando originale.

Premio Mundial de investigación Astrológica 4° ediciónaño 2004 Gracentro, Valencia, España, Europa

DOCUMENTACIÓN NECESARIA 1/. Obras originales publicadas o inéditas (en cualquier idioma), traduci-

das al castellano 2/. Originales por quintuplicado y en ejemplares separados, en papel ta-

maño din a4,numeradas, y mecanografiadas a doble espacio por una sola ca-ra, debidamente encuadernadas y un disquete conteniendo la obra presenta-da, en formato Word o TXT, gráficos incluidos, si los hubiere.

3/. Debe figurar en la obra el nombre del autor, que permita su identifica-ción, solamente deberá constar, en la portada del trabajo presentado.

4/. En la primera página, deberá constar el lema, nombre, apellidos y na-cionalidad del autor, DNI o pasaporte, dirección o señas con el Dp, teléfono yE-Mail.

LUGAR DE PRESENTACIÓN 4º Edición del Premio Mundial de Investigación Astrológica - Gracentro

S.A. - Plaza de la Santa Cruz, 9 - Valencia 46003 (España)

PLAZO DE ENTREGA El plazo para la recepción de las obras finalizará el 30 de septiembre de

2004.

4ª EDIZIONE DEL PREMIO MONDIALEDI INVESTIGAZIONE ASTROLOGICA

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PREMIOS– Gran Premio Mundial de Investigación Astrológica “Gracentro”:

A la mejor obra de investigación. – Gran Premio Mundial de Investigación Astrológica «Gracentro»:

A la mejor obra inédita. – Gran Premio Mundial de Investigación Astrológica «Gracentro»

Premio especial “Mercé Tamarit”: A la figura mundial más relevante en reconocimiento a su dedicacióny aportación, en pro de la investigación Astrológica.

BASES1/. Podrán participar todos/as los/as astrólogos/as, cualquiera que sea su

nacionalidad, la temática es libre, si bien se valorará especialmente la nove-dad de la investigación la creatividad, y la importancia que, para la sociedadastrológica tenga el avance de la investigación.

2/. Los trabajos presentados habrán de cumplir los requisitos de originali-dad (sea ésta referida a cuestiones conceptuales, instrumentales, históricas ode cualquier otro tipo) y fundamentación metodológica (explicitación de ante-cedentes, documentación bibliográfica, etc.) para poder optar a los presentespremios. El esquema de valoración y baremación del jurado para la selecciónde los premios son: – Ensayo, hipótesis y tesis, 3 puntos.– Presentación y esquema de trabajo, 3 puntos. – Planteamiento, metodología y conclusiones, 4 puntos.

3/. El plazo de admisión de las obras, finalizará el 30 de septiembre del2003.

4/. El premio podrá fraccionarse excepcionalmente entre dos obras (exaequo) así como declararse no adjudicado o desierto, si el jurado consideraque ninguna de las obras presentadas es merecedora del mismo. En su casopodrá conceder hasta dos menciones honoríficas.

5/. El jurado estará integrado por: – Presidente: El presidente de Gracentro. – Vocales: Investigadores internacionales de reconocida relevancia. – Secretario: Un miembro de Gracentro; entidad organizadora, con voz pero

sin voto.6/. La designación del jurado se hará pública una vez finalizado el plazo

de admisión de las obras. 7/. El premio se entregará en un acto organizado al efecto por Gracentro

en la noche del 6 de diciembre, siempre y cuando no concurran circunstan-cias que aconsejen otra fecha.

8/. Gracentro se reserva el derecho a publicar una primera edición, deuna tirada máxima de 1.000 ejemplares, con la adjudicación del premio vaimplícita la cesión de los derechos para esta primera edición.

9/. Si por cualquier causa transcurriera un año, desde la fecha de la pu-blicidad del fallo, sin que la obra se editase, el autor quedará en libertad para

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publicarla siempre que haga constar en la portada de su obra que es « gana-dora del Gran Premio Mundial de investigación astrológica, en el apartado quefuere el galardón y organizado por Gracentro Valencia(España).

10/. Podrán también ser publicadas aquellas obras que, a propuesta deljurado y previo acuerdo con sus autores, Gracentro estime oportuno.

11/. Las obras no premiadas deberán ser retiradas por el autor o personalegalmente autorizada, en el plazo de dos meses desde la fecha de la adjudi-cación del premio, mediante la presentación del DNI, o pasaporte en Gracen-tro Plaza de la Santa Cruz, 9 Valencia 46003(España).

12/. El hecho de participar en el certamen implica la total aceptación yconformidad con estas bases.

Todas las incidencias no previstas en las mismas serán resueltas por eljurado cuando esté constituido; su resolución será inapelable.

Toda Ciencia es PREDICTIVA la Astrologia tambien lo es.LA CULTURA AUMENTA LA AMISTAD Y LA TOLERANCIA

———ASTROnomia&astroLOGICA———Coordinadores: Mariano Aladren y Jose Luis CarrionModeradores: Arturo Mata y Pedro Mancebo

Consultate regolarmente il sito www.cida.net!in particolare vi raccomandiamo

la voce “conferenze” e la voce “ultimissime”.

Troverete sollecitamente i dati natalidi personaggi alla ribalta

(es. il ciclista Cunego, Costantino Vitagliano ecc.)nonchè le notizie dell’ultima ora, e specialmentele modifiche dell’ultimo minuto di conferenze

della vostra Delegazione(utili per evitare amare sorprese)

E in ogni caso vi sentirete ancor più partecipidella vita Associativa.

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L.A. 135-906

Come sempre, nell’ultimo week-end di marzo Parigi ci regala uno degli appun-tamenti più attesi del panorama astrologico internazionale: mi riferisco al con-gresso Sep Hermès, organizzato da più di un decennio con grande successodall’instancabile Yves Lenoble, stimato astrologo e ricercatore di spessore eu-ropeo; un personaggio che i nostri soci conoscono molto bene sia per essere ilcoordinatore generale della FAES, sia per i lavori pubblicati su LinguaggioAstrale, fra gli ultimi quelli su Choisnard e sull’evoluzione della teoria degliaspetti. Da un paio di stagioni Yves è coadiuvato nell’organizzazione di questaimponente manifestazione dall’astrologa psicoterapeuta Catherine Gestas, cheil pubblico italiano potrà presto apprezzare in novembre a Milano. La cornice èda sempre il prestigioso palazzo dei congressi di Porte Maillot, in grado diospitare incontri con più di 500 persone, facilmente raggiungibile in quanto si-tuato lungo la périphérique della metropoli parigina.

Una delle prerogative di questo congresso è quella di affrontare ogni announ tema differente, che i vari relatori intervenuti tentano di sviluppare in tutti isuoi aspetti, secondo una formula che è già stata copiata in varie parti delmondo. Il primo incontro avvenuto nel lontano 1990 era incentrato su Mercu-rio; ad esso hanno fatto seguito convegni su tutti gli altri pianeti da Venere finoa Plutone, per poi sviluppare le croci dei segni fissi, cardinali e mutevoli ed in-fine l’astropsicogenealogia.

Quest’anno il tema affrontato era in relazione alla trasformazione interioree alle possibili evoluzioni cui può andare incontro un individuo nel corso dellavita, argomento complesso e sicuramente fra i più affascinanti, che costringeil professionista astrologo ad approfondire campi e tematiche non sempre disua specifica competenza.

Come giustamente veniva segnalato nella presentazione della manifesta-zione, ogni essere umano si trova nel corso della vita ad essere stimolato, atutti i livelli, per affrontare mutazioni interiori.

Questa spinta verso la trasformazione può evidenziarsi a livelli differenti,che coinvolgono sia i singoli individui sia i loro rapporti con gli altri, ma ugual-mente le “mutazioni” possono riguardare l’attività professionale nella qualeognuno di noi tenta di esprimere (non sempre riuscendoci) la propria persona-

Claudio Cannistrà

PARIGI: 27-28 MARZO 2004L’ASTROLOGIE ET LA MUTATION INTERIEURE

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lità, nonché lo stato psicofisico, che può essere trasformato da una malattia odalla sua conseguente guarigione.

L’astrologia proprio per la sua visione olistica e ciclica, ovvero attenta allacomprensione del tutto e delle varie fasi nelle quali si sviluppa ogni situazione,risulta lo strumento più profondo ed efficace per mettere in luce i legami piùprofondi ed i sottili processi interiori, che stanno alla base di tutte queste tra-sformazioni.

Il congresso era suddiviso in quattro sezioni, ognuna delle quali poneval’accento su un singolo aspetto della mutazione interiore, avvalendosi dell’in-tervento sia di astrologi molto noti al grande pubblico francese sia di ricercato-ri meno conosciuti, oltre a fruire dell’apporto di studiosi non direttamente inte-ressati alla nostra disciplina, come terapeuti o psicoanalisti. Sicuramente si ètrattato di una formula nuova, che ha permesso al pubblico di fare un po’ ilpunto sulle interconnessioni esistenti fra la nostra astrologia ed altre discipline.Vediamo i temi trattati per ogni singola sezione, che si è sviluppata per unamezza giornata:– La trasformazione interiore in relazione a se stessi (nuove immagini interio-

ri).– La trasformazione interiore in relazione al rapporto con l’altro (nuove imma-

gini del maschile e del femminile).– La trasformazione interiore in relazione all’attività professionale (nuovi ap-

procci alla consulenza).– La trasformazione interiore connessa con la malattia e con la guarigione (le

nuove medicine).D’altra parte dal momento che il mondo artistico è sicuramente il più sen-

sibile alla tematica della trasformazione e della mutazione interiore, proprioper la maggiore sensibilità di chi in genere si interessa di arte a tutti i livelli, ivari interventi astrologici si alternavano con brevi pause musicali e teatrali.Tale dimensione artistica era rappresentata dal musicista greco Iergos Kous-sanellos, che ha deliziato l’auditorio con le sue improvvisazioni al piano. Iergosera accompagnato in questi intermezzi da una nota presentatrice e attrice del-la televisione francese, che si è gentilmente prestata a fargli da spalla nellalettura di poesie, testi vari e in brevi interpretazioni teatrali con eccezionaleabilità. Una formula sicuramente innovativa, che Yves Lenoble aveva già spe-rimentato in maniera ridotta in passato, ma che questa volta si è mostratamolto più stimolante ed efficace, anche per scaricare la stanchezza e la tensio-ne, che spesso si accumulano, quando si è costretti a stare seduti per moltotempo.

Veniamo adesso ad una breve panoramica degli interventi per ogni singo-la sezione:

“La mutation intérieure dans la relation a Soi-meme”. Questa è stata sicu-ramente una delle sezioni più interessanti. Didier Dumas l’ha inaugurata pro-ponendo uno studio sulle modificazioni avvenute nel costume sessuale in occi-dente dalla fine del 1800 fino ai giorni nostri, alla luce degli aspetti formati daipianeti lenti. Il lavoro si è dipanato partendo dalla congiunzione Nettuno/Pluto-

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ne del 1892 e passando attraverso i sottocicli formati dagli aspetti di Saturnocon Plutone, che si sono succeduti nei vari segni zodiacali.

Una relazione veramente pregevole è stata presentata dalla psicologa epsicoterapeuta Dominique Levadoux in coppia con Martine Barbault, nipotedel mitico André. Le varie fasi della trasformazione personale sono state mes-se in relazione con il mito di Eros e Psiche, già trattato da Neumann nei suoilibri, offrendo però, connotati astrologici innovativi. Le quattro prove, cui vieneobbligata la povera Psiche da Afrodite non sono altro che le quattro fasi dell’e-sperienza individuale, che permettono di riconoscere l’Amore, superare unacrisi e di evolvere, vincendo le pulsioni di morte, che sono dentro di noi.

La prima prova, che consiste nel separare semi diversi con l’aiuto delleformiche, è in relazione con la necessità di ordinare il caos interiore tramiteil metodo psicoterapeutico, la seconda, che porta Psiche a recuperare il fioc-co di lana dell’aggressivo montone, significa riconoscere e recuperare laparte emotiva ed istintuale del femminile per potere entrare in contatto conil maschile. La terza prova, la raccolta dell’acqua della fonte, che alimenta loStige, si richiama alla ricerca dell’Acqua della vita per imbrigliare l’energiafecondante maschile senza esserne distrutti. Infine la spedizione di Psichenel mondo infero di Proserpina serve a mettere le pulsioni di morte al servi-zio delle pulsioni di vita. Superate le sue prove, Psiche passa dalla condizio-ne di “amante notturna” avvolta nell’oscurità a quella di partner femminiledel dio Eros con pari dignità. L’esposizione è stata coadiuvata da vari teminatali, da Madonna a Michael Jackson, e da interessanti considerazioniastrologiche.

Dopo un piacevole intermezzo musicale, a fine mattinata, Gilles Verrier,terapeuta-astrologo di formazione junghiana si è chiesto se e come l’evocaregli “dei” planetari, che sono dentro di noi, possa avere una funzione realmenteterapeutica, aiutandoci in quel cammino di trasformazione interiore, che è es-senziale per raggiungere la pace con noi stessi.

“La mutation intérieure dans la relation a l’autre”. Nel pomeriggio di sa-bato 27 marzo, i vari aspetti di questa tematica sono stati dibattuti a vari livel-li, e non solo in relazione al “classico” rapporto di coppia. Ad esempio, ancheil rapporto Astrologo/Consultante fa parte di questo tipo di relazione. Esso èquanto mai importante, soprattutto per ciò che riguarda il “rituale” proprio del-la consultazione stessa, che svela segreti e simbologie inattese, semplicemen-te da come si siedono l’astrologo e il suo cliente. Eric Berrut ha affrontato l’ar-gomento partendo dai racconti delle fate, Catherine Bensaid si è interrogatasulle possibilità di cambiamento che ha la relazione con l’altro, mentre Chri-stian Fenninger, presidente dell’Associazione Francese di Astropsicologia(AFA), ha analizzato come si sono modificati il rapporto uomo/donna e quellogenitori/figli alla luce del ciclo Urano/Plutone. E’ stata presa in esame fra l’al-tro la generazione degli anni intorno al 1965, caratterizzata da forti opposizionidi pianeti lenti sull’asse Vergine/Pesci. Infine, Pierre Henry d’Aulnois ha inte-ressato l’auditorio mostrando come le mutazioni interiori si riflettano anche sulcorpo fisico.

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Le trasformazioni in ambito professionale hanno visto come protagonistiMarie-Elisabeth Boury, consulente ed insegnante, Bernard Blanchet, astrolo-go di fama, e Menchu Mendoza, Presidente del Réseau d’Astrologie Humaniste(R.A.H.), che le hanno affrontate da varie angolazioni. Seguire i manager, sce-gliere la propria vocazione professionale, utilizzare l’astrologia per effettuaretrasformazioni creative in un’impresa sono alcuni degli argomenti trattati.

Nel pomeriggio di domenica il congresso ha affrontato le trasformazioniche avvengono in relazione alla malattia o al cambiamento fisico. Jean-Fran-cois Berry, fondatore del R.A.H., appartenente alla corrente astrologica uma-nista, si è interessato su come sia possibile analizzare attraverso il tema natalesia le problematiche del corpo fisico, sia quelle del corpo energetico, MichelLarroche, omeopata, esperto in medicina cinese ed in osteopatia ha illustratola sua tecnica di analisi e informazione cellulare. Katherine Hyman ha conclu-so i lavori con un intervento incentrato sulla figura di Hahnemann, sulla sua vi-ta ed in definitiva sulla storia dell’omeopatia.

La manifestazione era, come sempre, accompagnata dal “Salon de l’A-strologue”. Un grande spazio, separato dalla sala principale, dove erano con-centrate librerie astrologiche, venditori di software, rappresentanti di tutte leprincipali riviste ed associazioni di lingua francese. Era così possibile, negli in-tervalli fra le relazioni, rendersi conto delle principali novità librarie, abbonarsialle varie riviste, come l’Astrologue e Astralis, solo per citarne alcune, o speri-mentare le ultime novità nel campo dei programmi astrologici. Nel complessoerano presenti ben cinque librerie, fra cui le famose Editions Traditionnelles ele non meno conosciute Editions Du Rocher, oltre ad una ventina di espositori,fra grandi e piccoli, in rappresentanza di associazioni, gruppi, circoli, riviste,piccole case editrici, etc., a dimostrazione di quanto sia frammentata e vivacela galassia astrologi-ca francese.

L’appuntamen-to per il prossimoanno è già program-mato: Yves Lenoblee Catherine Gestashanno invitato tutti ipartecipanti al pros-simo congresso SepHermès, che si terràil week-end del 9 e10 aprile 2005. Chilo desidera può pre-notarsi fin da ora.

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EDIZIONI FEDERICO CAPONE [email protected]

Siamo particolarmente lieti di annunciavi che le Edizioni Federico Caponehanno ripreso le pubblicazioni grazie alla figlia Chiara, che ha raccolto conamore le raccomandazioni del padre perchè la sua Fonte - alla quale tanti dinoi hanno attinto - non si inaridisse.

Riportiamo quindi con piacere un elenco delle pubblicazioni disponibili ealcune novità.

a cura di Dante Valente

RECENSIONI - NOVITÀ LIBRARIE

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GIORGIO BAIETTIL’enigma di Rennes le Chateau: I Rosacroce e il tesoro perduto del Graal

Fatti strani ed inquietanti avvengono in questo paesino dei Pirenei, giànoti a Celti e Templari e segnati da una data misteriosa il 17 gennaio (festa diAntonio l’eremita).

Saltuarie anche le connessioni astrologiche.Un umile curato e altri sacerdoti si arricchiscono o subiranno strane in-

fluenze… un segreto inquietante aleggia attorno. In questo libro si tenta di dar-ne una soluzione e alla fine la realtà sarà molto piu’ intrigante della fantasia.

Altro testo sull’argomento dello stesso autore (docente di lettere, pubbli-cista):RENNES L.C.Il segreto di Bérenger SaunièreEdizioni Mediterranee, pagine 251, Euro 14,90

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ALESSANDRO GUZZII ritorni solari in astrologiaEdizioni Federico Capone, 2004, pagine 220, Euro 18,00

Già il titolo “Ritorni” anzichè “Rivoluzioni” solari indica il grado di compe-tenza dell’Autore, confermata anche dall’accuratezza dei significati profondidella tecnica.

Sottolinea correttamente come l’“effetto” non sia omogeneo durante l’an-no ma vada sfumando nella parte finale, condizione spesso sottovalutata.

Particolare approfondimento viene dedicato a fattori accessori come i “Si-gnori dell’anno”, i “cronocratori ascendenti”, il “punto dell’anno”, il “ritornodemisolare e quartisolare”, il “TS progresso”.

Naturalmente abbondano i consueti dettagli applicativi.Ritiene valido il luogo del compleanno solo se è definitivo, anzi in tal caso

propone addirittura di rilocare anche il tema natale.Alessandro Guzzi, nato nel 1951, vive a Roma. Laureato in legge si è de-

dicato alla pittura e ha pubblicato in ambito astrologico “Trutina Hermetis” e“L’Equivalente lunare”.

Ha tradotto tre volumi di Alan Leo.www.alessandroguzzi.com

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GABRIELE RUSCELLIAstrologia - Astronomia e saluteMEF Firenze Atheneum, 2004, pagine 192, Euro 15,00

Ecco un testo rigoroso, del filone “scientifico”, ma fortunatamente privodella saccenteria, dell’inondazione di dati e formule matematiche che scorag-giano il lettore pur volonteroso.

Ruscelli esprime la semplicità che si raggiunge solo quando si è andati afondo nelle cose e si sfoltisce il superfluo.

In merito alle “basi scientifiche” si sofferma con ampia competenza suaspetti inediti, quali il sistema neuroendocrino, la biometeorologia, l’effettoPiccardi, le onde a bassissima frequenza, la cronobiologia, con opportune ipo-tesi per il coinvolgimento planetario.

Pur attenendosi a grande prudenza interpretativa, Ruscelli propone unostutio statistico sulla durata della vita e 26 configurazioni astronomiche.

In aggiunta vorremmo anche raccomandare la parte introduttiva sulla sin-tetica ma incisiva storia dell’astrologia, utile a chi volesse conoscerne agevol-mente le tappe più importanti.

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PIERINO MARAZZANII segni zodiacali esaminati con metodo storico statistico(pagine 71, in fotocopia) - Pubblicazione privata

Pierino Marazzani, medico di base di Bollate (Milano), racconta come dauno spunto letto su “Historia”, in cui si segnalava come i virginiani primeg-giassero nelle scienze, fu spinto dalla curiosità di esaminare il segno solare dialtri personaggi famosi, sopratutto nelle scienze.

Da allora ha raccolto una gran messe di dati e li ha sottoposti ad una ana-lisi statistica elementare, riscontrando parecchie condizioni di sugnificatività,estesa anche alle collaborazione fra soggetti “in trigono”e altre intriganti com-binazioni. Contattabile al numero telefonico 02.3506411.

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PAOLO CRIMALDIIniziazione alla Terapia Karmica. Il viaggio dell’animaEdizioni Mediterranee, 2004, pag 120, Euro 7,95

Che cosa s’intende per “terapia karmica”? Non è una nuova forma di psi-coterapia, naturalmente: è piuttosto un’esperienza consigliata per far luce sualcuni nostri comportamenti incomprensibili del quotidiano – senza però sfo-ciare nella patologia – e sbloccare la zavorra legata alle vite passate.

Nella pratica richiede dodici incontri in sei mesi in cui si alternano un la-voro sulla regressione ad una vita passata e un lavoro sull’analisi dei risultati edei sogni delle due settimane precedenti. Fondamentale è l’uso del tema nata-le per capire il percorso necessario, coadiuvato dall’analisi dei sogni, simboli,immagini, segni, sincronicità in una sintesi armonica.

L’Autore ha voluto continuare un discorso iniziato con “Iniziazione all’a-strologia karmica” e “Iniziazione agli amori Karmici”.

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ERICH VAN SLOOTENStunden astrologie in der Praxis (La pratica dell’astrologia oraria)Edizioni Ebertin, 2004, pag. 228

Un nuovo testo di Erich ricco di esempi applicativi.Il lavoro è ben strutturato conquesiti faciliquesiti mediquesiti difficiliInoltre spiega in ogni tema la parte più “peculiare”, più interessante da

meditare. Speriamo venga sollecitamente tradotto in italiano.

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Segnaliamo la edizione italiana della rivista ufficiale del Centro Internazio-nale di Ricerche e di Studi Martinisti (C.I.R.E.M.).

La rivista pubblica studi, articoli e documenti relativi ai principali temitrattati dal C.I.R.E.M.:

INDICE del n.3 – QUANDO IL MONDO DIVENTÒ PIATTO

(Perché l’astrologia funziona?) - Denis Labouré 2003 pag. 5– SIMBOLOGIA NELL’ARTE

L’Uovo nella Madonna di Pier della Francesca - Igneus pag. 23– LA GRANDE OPERA

Tratto da “L’Esprit des Choses”, Volume XI, Anno 2002, nn. 31 e 32A cura di Alexander pag. 27

– LA VIA CELTICAPellegrinaggio a Rosslyn - Bruno Marini pag. 53

– NOTE STORICHE SUL MARTINISMOparte II - Gastone Ventura pag. 63

– LE BIOGRAFIE MARTINISTERubrica a cura di Vittorio Vanni

– ALFONSE-LOUIS COSTANT, detto Eliphas Lévi (1810 -1875) pag. 81

– NOMI & NUMERIParte II - Pan pag. 89

– CAMMINANDO NEI TAROCCHIParte III - Bruno Marini pag. 99

Abbonamenti: euro 35,00Segreteria: “L’Esprit des choses”Via Del Muratore n. 21 - 40138 Bolognae-mail. [email protected]

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“Sulla stessa barca” per 11 giorni: un’esperienza per noi inedita, col rischiodella nota “sindrome da compressione”. Invece è andata bene: ma non tantoper i meriti – pur notevoli – dei partecipanti (una quarantina, confluiti da Vene-zia, Milano e Roma), ma probabilmente per una immersione continua nella ca-sa dodicesima, a contatto con questi spazi infiniti, popolati di foreste di betul-le, di isole incontaminate, e con sensazioni “fetali” nel morbido fluire della na-ve, nella colonna sonora di sciaquii e inediti cinguettii. Anche gli spazi dilatatidi Mosca contribuivano a questo fascino.

L’atmosfera generale ricordava per certi versi il collegio o, se volete la “colonia marina” della nostra adolescenza e per molti è stata la gradevole sen-sazione della “macchina del tempo”, di ritorno alla spensieratezza dell’adole-scenza.

Pure la presenza di giovani musicisti del Conservatorio di Rostov (fisar-monica, balalaika e pianoforte) e qualificate conferenze storiche davano un to-no “diverso” alle nostre giornate.

È difficile definire sinteticamente la situazione russa attuale: alcuni rim-piangono le sicurezze sovietiche, altri – forse i piu’ fantasiosi – preferisconol’attuale sistema, basato sul “secondo lavoro” … esentasse.

A Mosca abbiamo incontrato il nostro amico Dimitri corrispondente per laRussia (Ptolomei Svarovich), disponibile e affettuoso, che ci ha permesso uncontatto più sottile (ossia un “fine tuning”) con la realtà, almeno quella mo-scovita, assai diversa dal resto della Nazione.

Studi astrologici

Fra i vari argomenti di studio abbiamo affrontato i temi di illustri impera-tori delle Russie, in spirito collaborativo ed attivo (attorno ad un tavolo), e iltema di ingresso di Plutone nel Capricorno nel 2008 per sperare in un “rilanciodei valori”.

* * *In definitiva è stato un caso – non certo frequente – in cui le aspettative di

un viaggio – sulla base dei racconti altrui – non sono state disattese, anziognuno vi può aggiungere del proprio!

CROCIERA-STUDIO SUI FIUMI E LAGHIDELLA RUSSIA SETTENTRIONALE

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E a questo proposito due belle creature desiderano esternare le loro sen-sazioni fra queste pagine: facciamo ala volentieri al loro passaggio…

Geneviève Jama Giammarino

Il Presi-Dante si è raccomandato: non più di due pagine. Ma come!! Sol-tanto 2 pagine per raccontare le meraviglie di questo viaggio. È impossibile…ma ci proverò.

Il gruppetto milanese viene accolto all’aeroporto di SAN PIETROBURGOda Ivan, barbuto, ma non proprio il mio idealizzato “uom da furest”, semprecomunque un bel rappresentante della bionda fauna russa,con una grave vocelirica da basso. Buon inizio!!

Arrivati alla nostra nave, la Lesja Ukrainka, (nome di una poetessa famo-sa) un po’ datata ma comunque molto comoda, ci danno il benvenuto a suondi balalaika e fisarmonica e ci offrono una larga forma di pane con al centrodel sale in quanto nella tradizione russa il Maligno teme il sale.

Saperlo prima! Io, (e non solo io) attenta alla linea non ho preso il salepensando che fosse zucchero. Avrò generato qualche sospetto?

La nostra avventura inizia a San Pietroburgo costruita dal nulla nel 1703per volere di Pietro il Grande che desiderava aprire una finestra sull’Europa,edificata con sangue e sudore, ma destinata a diventare il punto di riferimentodi tutto un impero. “Città astratta e premeditata”, come la definì Dostoevskij, èdovuta all’opera geniale di architetti italiani.

La visita della città inizia con un giro panoramico passando dalla NevskyProspekt (principale arteria del centro) lunga 5 Km, e prosegue con la Piazzadel Palazzo d’Inverno, la Cattedrale di San Isacco e la Fortezza di San Pietro ePaolo, primo edificio costruito nel 1703 trasformato ben presto in carcere, nel-le cui celle sono passati molti illustri personaggi della storia di questi ultimi tresecoli. Nella cattedrale si possono ammirare le tombe degli Zar della dinastiaRomanov terminata con Nicola II.

Nei dintorni della città si trova lo sfarzoso e scenografico palazzo di PE-TERHOF, la Versailles zarista e residenza estiva , affacciata sul Golfo di Finlan-dia e resa famosa per i giardini,le splendide cascate e le fontane dorate.

L’altoparlante della camera con un dolce cinguettio di uccellini e unamorbida melodia ci toglie dolcemente dal nostro torpore notturno (si fa per di-re visto che siamo nella piena stagione delle incantevoli notte bianche: a mez-zanotte c’è ancora luce) e si parte per la visita al Museo dell’Hermitage, (ini-zialmente ritiro “eremitale” – leggi pure garçonnière – della grande Caterina)che ci ha letteralmente sconvolto per ricchezza e vastità. Merita un discorso aparte, che vi farà Maria Luisa Dell’Orto.

I vari gruppi si dividono: c’è chi va al museo Pushkin e chi va al Kafe Lite-raturen un tempo frequentato dal poeta. Il mio gruppetto ovviamente scegliela seconda opzione, per una sosta gastronomica tipicamente russa con langui-do accompagnamento musicale di due giovani ragazze (pianoforte e violino)che ha “spiritualizzato” l’agape .

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Quindi è iniziata la vera e propria crociera che ha risalito la Neva fino allago Ladoga per passare al fiume Svir nel quale siamo sbarcati a SVIRSTROYgrazioso villaggio .Passati nel lago Onega il giorno seguente abbiamo visitatola piccola isola di KIJI, la perla della Carelia, classificata dall’Unesco “patrimo-nio dell’umanità”. Kiji è un vero e proprio gioiello dell’architettura lignea delXVIII secolo, la cui cattedrale dalle ventidue cupole fu costruita nel 1714 senzachiodi e senza colla (vedi foto di gruppo accanto alla chiesa).

Per il vecchio massiccio mulino – posto su una base ruotante in modo daorientarlo verso il vento – raccontano gustosamente i contadini che ci vogliono4 cavalli, oppure 2 uomini russi, oppure … una donna russa. Uomini italiani, vipiace l’idea della donna forzuta?

La nave riprende la sua navigazione attraversando il Lago Bianco per GO-RITZY con la visita del bellissimo Monastero ortodosso Kirillo-Belozerskij, erettonel XIV secolo, il più grande e importante della Russia, particolarmente ap-prezzabile dal punto di vista architettonico.

Di nuovo tutti a bordo per salpare verso YAROSLAVL, una delle città piùantiche della Russia che fa parte dell’anello d’oro, fondata nel 1010 da Yaro-slavl il Saggio, che sorge alla confluenza del fiume Volga e del Kotorosl. Lacittà è ricca di monumenti storici e culturali tra cui la Chiesa del Profeta Eliacostruita a metà del XVII secolo,cuore architettonico della città. I maestri arti-giani di Yaroslavl erano rinomati in tutta la Russia e si dice che la città è sem-pre stata invidiata per il fatto che gli uomini non si ubriacavano mai e lavora-vano dalla mattina alla sera, mentre le donne erano e sono tutt’oggi di unabellezza unica.

Penultima sosta della nostra navigazione, UGLICH, città fondata nel X se-colo, legata ai più grandi avvenimenti della storia russa come la scomparsa incondizioni misteriose dell’ undicenne zarevich Dmitrij morto ufficialmente do-po un incidente giocando con un coltello ma, ufficiosamente, assassinato suordine di Boris Godunov che si autoproclamava Zar.

Arriviamo nella capitale MOSCA, dal traffico automobilistico particolar-mente intenso con ingorghi incredibili malgrado l’ampiezza delle strade, daitassisti imbroglioni, ma dalla folla vibrante e variopinta, dalle tante belle ragaz-ze come in una lunga sfilata di moda e dalle mille cupole dorate. Proseguiamocon la visita panoramica della città e del Monastero di Novodievitchi (Monaste-ro delle Nuove Vergini), imponente convento-monastero destinato in passatoalle discendenti della famiglia reale o di famiglie nobili che prendevano i voti.

Alcuni di noi sono perfino riusciti ad assistere ad un’opera di Prokofief nelmitico Bolscioi.

Al Museo Tjemetoff alcuni hanno apprezzato con stupore lo straordinariovigore nella pittura russa dell’ Ottocento, a noi praticamente sconosciuta.

La visita alla metropolitana di Mosca è doverosa e sorprendente per la ra-pidità dei treni, la profondità e la sontuosità; le scale mobili sono lunghissimema veloci. La ricchezza di stili architettonici, la grande varietà dei sistemi di il-luminazione, la profusione di materiali e le tecniche usate fanno di ogni ferma-ta un’opera d’arte.

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È stato anche un sogno scoprire l’attuale Mosca by night, metropoli sfa-villante e splendente di mille luci colorate.

Unico rammarico è stata la chiusura della Piazza rossa con annessiKREMLINO e la Chiesa di San Basilio per l’esercitazione dei soldati in vistadella Festa dell’Indipendenza (anche i russi non sanno … da chi). Tuttavia as-sistere da lungi alle prove con canti e sbandieramenti è stato ben compensato-rio. Secondo me, questo impedimento saturnino – come al solito – sarà unostimolo per ritornarvi.

Prima di concludere vorrei ricordare ancora i bellissimi tramonti, le nottibianche, le bancarelle piene di souvenirs, le gioiose tavolate, i corsi di lingua ecanti russi, le tavole rotonde di astrologia con Arturo, Dante, Claudio e Nadia,il passaggio dalle numerose chiuse, la conferenza su Rasputin (da rivalutare!),l’eclisse di Venere nel cielo cristallino sul ponte della nave, l’incontro con l’a-mico astrologo russo Ptolomei (Dimitri) Svarogich (vedi foto a colori), i bic-chierini di Vodka, le folli serate danzanti enella serata finale una sfida di cantoitalo-tedesca con il decisivo apporto di un palpitante “Va pensiero” e un ballet-to di quattro selezionate CIDAgirls (con standing ovation finale), il nostro pre-sidente nelle veste di coreografo. Bravi tutti!

Troppo cose avrei ancora da dire e altre ne avrò dimenticato, ma vorreiconcludere ringraziando tutti i partecipanti per la magica atmosfera di sere-nità, di amicizia e di calore che aleggiava in questa indimenticabile vacanza.

Oh…! Mi sono accorta di non aver fatto nessun riferimento astrologico esono giunta alla fine dello spazio consentito; per cui concludo, aggiungendosolo: “Ci voleva questo inimitabile sentiero fluviale per assaporare cosa siauna emozione pescina, e la Russia infinita ce l’ha trasmesso”!!!

Geneviève Jama Giammarino

* * *

SULL’HERMITAGEMarialuisa Dell’OrtoUno spazio intimo dove Venere respira con l’uomo.

Vita umana-ahime’! vivere e’ poesia. inconsapevoli la viviamo giorno per gior-no, di frammento in frammento ma e’ essa, viva nella sua interezza intoccabileche ci muta in poesia.

Lous Andreas-Salome’

Amo molto questa breve frase scritta dalla intellettuale russa nata a Pie-troburgo ed amica di Rilke e Nietsche, rileggendola ora mi invita a ricordareed a riassaporare le sensazioni vissute durante la navigazione fluviale da S.Pietroburgo a Mosca.La crociera è proprio nata con la benedizione di Venere,la dea ci ha ha regalato il piacere di ammirare la sua eclissi mentre ci faceva-mo trasportare dalle acque dei grandi fiumi russi, ed ancora lei ci ha preso permano in questo secondo viaggio del secondo ciclo.

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La risonanza della seconda casa con il segno taurino induce a percepirele seduzioni dell’arte e Venere, la dea degna protettrice dell’armonia che tantoapprezza il bello e le sue manifestazioni, ha accompagnato lo stupore dell’ina-spettato regalo che l’Hermitage ci ha donato.

Il museo fu fondato nel ‘700 da Caterina II che fece costruire sul fiumeNeva un padiglione dall’architetto Valin de la Mothe, e acquistò molte opere inEuropa così come fecero gli zar successivi; solo una piccola parte (200 circa)furono venduti dal governo sovietico, per cui resta fra i più grandi del mondo.

Ma per chi visita il museo tutte queste nozioni sembrano perdersi al primoimpatto per fare spazio alla grande magia di questo immenso luogo reso sacrodall’arte che si respira, arte che si trasforma in ponte che unisce il mondo del-l’est all’occidente. Il sentimento più tangibile che si avverte salendo le grandiscale d’ingresso e soffermandosi poi nelle immense sale è di stupore che inva-de l’anima; sembra che proprio lì in quel luogo che si affaccia sul fiume Nevail cielo si avvicini all’uomo.

Hermitage, luogo voluto da Caterina II per vivere l’esperienza del ritiro,ancora oggi conserva questo intento e nonostante la moltitudine di visitatori sipercepisce il contatto con l’arte da vivere in solitudine per spaziare dentroquanto l’artista vuole esprimere; leggere i messaggi universali nei colori che sifanno voci e si fondono con gli spazi di pitagorica geometria.

Queste sensazioni invadono i padiglioni da cui fanno capolino tra le innu-merevoli opere le due tele di Leonardo da Vinci, la Vergine del fiore e la Ma-donna Litta: in quest’ultima alle spalle della Vergine si aprono due finestre sul-le trasparenze dei paesaggi tipici del genio leonardesco, nella Sacra famiglia diRaffaello ci stupisce il viso di San Giuseppe senza barba, rara raffigurazioneper il tempo.

Ed ecco apparire il Suonatore di liuto del Caravaggio, dipinto dal chiarosimbolismo legato ai cinque sensi che scaturiscono dal fondo scuro; la fre-schezza dei fiori per l’olfatto, il liuto per l’udito, il libro con le note per la vista,la frutta sparsa sul tavolo per il gusto ed il tocco delle mani del giovane suona-tore sulle corde della strumento musicale ad esprimere il senso del tatto.

Nella sala dedicata ai pittori olandesi l’attenzione viene rapita dalla forzacarismatica che si sprigiona dai dipinti di Rembrandt, in Danae la luce d’orocade sulla principessa rinchiusa in una torre dal padre, il geniale pittore la rap-presenta in veste di una splendida nudità di donna in trepidante attesa dell’in-namorato Giove trasformatosi in pioggia d’oro; l’opera si vivifica come ungioiello creato dalla luce dorata che scaturisce dalle tenebre. Ed ancora Rem-brandt ci conduce nella profonda spiritualità che emana Il ritorno del figliolprodigo dove i dettagli non esistono ma è soltanto la potenza del cuore cheunisce padre e figlio, nel ritratto di Vecchio in rosso Rembrandt ci introducenello spazio dei ricordi dell’anziano e solitario personaggio leggendo il suosguardo.

Anche il padiglione spagnolo trabocca di opere e qui incontriamo il Ritrat-to dell’attrice Antonia Za’rete di Francisco Goya, si è rapiti dal viso fiero delladonna in cui aleggia la vicina fine della vita.

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Hermitage, museo creato dai sovrani per l’arte occidentale ma che rivelatutto lo spessore della cultura russa grazie alla collezione delle preziosissimeicone, patrimonio della religiosità del paese e testimonianza che la spiritualitànon possiede confini. Le scuole i tempi ed i soggetti delle icone si susseguonoa ritmo incalzante, il cromatismo crea tensione drammaticità e vivacità; iconedella scuola di Novgorod di Pskov dove dal fondo dorato aleggiano purezza li-rismo ed una umanita’ che trascende la realtà. Fra i soggetti sacri emerge tut-ta la chiara potenza dell’Arcangelo Michele difensore del bene, ci incanta l’e-spressione della forza tangibile che si sprigiona dalle icone a Lui dedicate; edancora si è trascinati dal lirismo delle Madonne su fondo oro che aprono leporte al di là del luogo ma si materializzano nella realtà dell’amore maternoquando uniscono il viso a quello del Sacro Bimbo.

E lo stupore incalza nei grandiosi saloni arricchiti da raffinate ed elaboratedecorazioni dove ci si lascia trasportare in spazi trascendenti e qui fanno ca-polino oggetti rari e preziosi come l’orologio che rappresenta un giardino in-cantato, un pavone dorato circondato da elementi rupestri che allo scoccaredell’ora viene messo in movimento da un sofisticato meccanismo. Continuia-mo ad essere trascinati da Venere mentre dalle vetrate l’occhio coglie lo scor-rere della Neva dalle onde colore dell’ambra e come un canto di sirena non cipermette di riprendere la via del ritorno.

Vorrei chiudere con un omaggio al grande romantico poeta russo:

Mi volto. E vi dico addio, ombrosiRecessi ove trascorsi un tempoGiorni di sogni miei pensosi,Di ozio e di eccitamento.Ma tu, giovine ispirazione,Muovi la mia immaginazione,Rianima il cuore sonnolento,Vola al poeta piu’sovente,Che tu non lasci raggelareL’anima mia , né inacerbarsi,Né infine pietrificarsiIn questa ebrezza mortaleDel gorgo, dove sono immersoCon voi, cari amici, e perso!

Aleksandr S. Puskin

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L.A. 135-933

Il numero dei transnettuniani scoperti sta diventando sempre più grande, inse-riti come sono in una porzione di cielo in cui risiedono nutrite fasce di asteroidie si avvicendano altri corpi attratti solo più recentemente dall’orbita del Sole acausa di fattori gravitazionali o altro. Qualcuno ha cercato di trarre conclusionipremature da tali scoperte ma è chiaro che l’enorme accumulo di informazionisu oggetti celesti nella zona oltre Nettuno invita astrologi ed astronomi a modi-ficare le loro prospettive. Non solo, gli astrologi dovranno essere capaci di va-lutare quali corpi celesti hanno una maggiore significatività nella pratica astro-logica. Un asteroide minore può avere sulle nostre vite un impatto paragonabi-le a quello di un pianeta maggiore? Si pensi a Plutone e a Cerere. Può essererilevante la sua taglia fisica, o no? La distanza fisica? La composizionefisico/chimica? È rilevante che si tratti di un corpo celeste residente da moltonel nostro sistema o invece di uno attratto solo di recente nell’orbita solare?Sicuramente ci sarà chi, legato all’establishment astrologico, potrebbe rivelarsialtrettanto dogmatico e miope di colui che gravita in quello astronomico. Mol-to più probabilmente assisteremo ad uno scatenarsi di opinioni in grado di co-prire tutto lo spettro delle possibilità ma saranno quasi certamente pochi quelliche cercheranno di mettere in pratica le loro opinioni per vedere se effettiva-mente funzionano.

Eppure, i nuovi orizzonti potrebbero finalmente indurre gli astrologi a de-viare le loro energie, spesso centrate sulla ripetizione volenterosa di cose sen-tite o lette, verso la verifica dei precetti astrologici per controllare se fornisco-no risultati consistenti ed affidabili, indipendentemente dalle valutazioni di tipotradizionale derivanti da diritti acquisiti, di solito in linea con chi, al momento,possiede il maggiore potere o vantaggio finanziario. In questo modo potrebbe-ro contribuire all’evoluzione della conoscenza in generale e dell’astrologia inparticolare. Forse potremmo smettere di considerarci solo artisti per diventareun po’ scienziati, sia pure consapevoli di realtà psicologiche, spirituali ed intui-tive. Sono questi ultimi i fattori che hanno tendenzialmente spinto gli scienziatia rifiutare l’astrologia. Tuttavia, la scienza sta cambiando rapidamente, e pareindirizzata ad accettare alcuni dei concetti di cui gli astrologi sono convinti damolto tempo. Il pool del sapere proveniente da varie fonti, compresa l’astrono-

Blake Finley

OLTRE NETTUNOTRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO

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mia da noi spesso considerata in modo piuttosto superficiale, potrebbe far cre-scere ogni settore coinvolto. Il che avrebbe il merito di portare alla ri-program-mazione e ri-produzione di un nuovo modello che, superando la dicotomia spi-rito/materia tipica dell’età dei Pesci, sia in grado di proporre anche spirito emetafisica come elementi verificabili, reali, e parte integrante della quotidia-nità fisica.

Alcuni tra i più brillanti ed esperti astrologi dei nostri tempi affermanochiaramente che qualcosa di simile alle energie elettromagnetiche fa parte in-tegrante dell’area astrologica mentre altri scartano come impreciso questoconcetto, fornendo meno prove di chi ne asserisce la validità.

Con le nuove tecnologie astronomiche, l’astrologia sembra ormai obbli-gata ad evolversi e a correggere la rotta con un ritmo altrettanto rapido. Ag-grapparsi ai vecchi modelli astrologici non solo non ci porterà da nessuna par-te ma ci farà cadere ulteriormente nel ridicolo assicurandoci il rifiuto di cittadi-nanza da parte degli altri ambiti culturali in quanto ci terrà legati alle “primitivesuperstizioni”, espressione, questa, generalmente usata per attaccare l’astrolo-gia.

Con un sistema solare e un universo che cambiano così in fretta, lapreoccupazione per i modelli astrologici storici corre il rischio di trasformarciin ‘dinosauri’ da rimpiazzare con una nuova dottrina che ci lascerà indietro co-me avvenne per i medici-stregoni in campo medico. Sembra ormai imperativodar vita ad un nuovo equilibrio tra la rigorosa scienza empirica e gli studi me-tafisici/nuova fisica: primo, perché l’astrologia progredisca e resti collegata alpresente e al futuro inserendosi sull’onda culturale del momento; secondo, percorreggere la pericolosa frattura in atto sul nostro pianeta tra il crasso mate-rialismo avviato verso gli eccessi del potere con il tacito consenso di molti e lospirito sostenuto dai pochi che ne sono consapevoli e che, tuttavia, restanoancora in disparte ad osservare con paura, stupore e disgusto

Blake Finley - Istituto Uraniano di S. Francisco

(da Isar Emailletter n°277 )

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L.A. 135-936

È incredibile come una qualsiasi notizia quale, per esempio, la scoperta di unnuovo corpo celeste, possa risultare a tutta prima contradditoria e/o incerta acausa della molteplicità mediale. Probabilmente, sono Nettuno in Aquario eUrano nei Pesci in mutua ricezione che fanno sentire la loro presenza. Un ami-co Ariete mi diceva che tutto ciò che viene riportato è sempre una traduzionepersonale della notizia stessa. E allora? Basterebbe, credo, riandare alla primafonte, in genere supportata da una documentazione scritta e univoca almenoper quel determinato momento. Dato che anche l’astronomia, malgrado l’eti-chetta di scienza, o proprio per questo, è rivedibile e suscettibile di correzionidovute ad ulteriori verifiche. Può anche capitare, tuttavia, che la stessa notizia,continuamente aggiornata, dipenda semplicemente dai tempi in cui viene ac-quisita e poi ritrasmessa.

Sedna astronomica

Intanto è ormai assodato, Sedna non è un pianeta ma soltanto un asteroide inquanto di piccola taglia e legato ad un gruppo di oggetti celesti più o meno si-mili. Inoltre, non appartiene alla fascia di Kuiper, collocata subito dopo Nettu-no ma piuttosto alla nube di Oort che si trova dopo Plutone. La nube di Oort,ancora non direttamente visualizzata ma largamente accertata dal passaggiooccasionale delle comete che riusciamo a vedere, è un involucro di proto-co-mete, cioè comete in via di formazione, in orbita libera intorno al Sole. Più vi-cina di quel che si pensasse, può essere ormai divisa territorialmente in cintu-ra più interna ed in una più esterna. Sedna va quindi definita come un corpotransplutoniano e non trasnettuniano. Del resto la sua leggenda di regina degliabissi marini sotto i quali risiede il regno dei morti nella mitologia Inuit, comeriporta anche Frazer nel suo Ramo d’oro, sembra più in analogia con Proserpi-na o con lo stesso Plutone piuttosto che con il dio del mare. E’ sicuramentel’oggetto più lontano del nostro sistema solare, talmente lontano che impiegapiù di 12.000 anni per percorrere la sua orbita intorno al Sole, al quale si avvi-cina alla distanza massima di 90, o 76 AU (Unità astronomiche) secondo leultime stime astronomiche. La sua orbita è molto più ellittica di quella di Plu-tone in contrasto di quella quasi rotonda degli altri pianeti.

Angela Castello

ANCORA SU SEDNA… E ALTRO

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Ancora, sebbene la data ufficiale di avvistamento a Palomar, California,sia del 14/11/03, in realtà pare fosse già stata scoperta il 26/9/01 da un ca-nadese, Axel Harvey, sempre a Palomar. Non si sa esattamente da cosa siacomposta, probabilmente ma non sicuramente, da roccia e metano ghiaccia-to. Di certo si sa che la sua grandezza oscilla tra 1/2 e i 3/4 di quella di Pluto-ne e che ha una colorazione rossastra quasi quanto o più di Marte. Si tratta diun tipo di colorazione tipica dei corpi più freddi, a differenza di quello che sicrede comunemente.

La scelta del nome

Viene spontaneo chiedersi perché il suo nome sia stato preso dalla mitologiaInuit. La spiegazione degli astronomi che lo hanno proposto (in realtà si chia-ma ancora 2003 Vb12 in attesa del responso dell’IAU - Unione AstronomicaInternazionale) sembra abbastanza logico: essendo l’asteroide più lontano dalSole, e quindi più freddo, è sembrato opportuno rivolgersi ad una mitologia ar-tica, di una terra, cioè, più glaciale. E si pensa già di ricorrere alla stessa mito-logia per denominare i prossimi oggetti celesti appartenenti alla stessa fascia.Ma non ci sarà qualche altra motivazione profonda in questa scelta?

Gli altri asteroidi scoperti

Sedna, comunque, non è l’unico asteroide apparso di recente. Abbiamo ancheQuaoar (ancora ufficialmente denominato 2002 LM60), di cui non si parlamolto e la cui scoperta è stata annunciata quando Mercurio/informazione ri-tornava diretto, nell’ottobre del 2002. Il primo avvistamento è avvenuto anco-ra a Palomar, California, il 4/6/2001 alle 5.41 U.T. Questo è sicuramente untransnettuniano, più piccolo di Sedna ma il più grande della fascia di Kuipercui appartiene. Si è in attesa di almeno un’altra ventina di oggetti della stessaprovenienza. Infatti, il 16/2/04 è stato già scoperto un altro oggetto celeste si-mile a Quaoar, come riporta l’editore della Isar Emailletter n. 273, chiamato2004 DW. Questa volta il nome deriva dalla mitologia dei nativi americaniTongva, o San Gabrielino, insediati nel bacino di Los Angeles- zona Caltech-California, prima dell’arrivo degli Spagnoli e degli altri occidentali. Quaoar erail Dio che aveva creato il mondo sulle spalle di 7 giganti. Anche qui si è fattoricorso ad una mitologia che non è più quella greca classica. Le implicazionidi queste scelte sono piuttosto notevoli. Sembra quasi che incominciamo avoltare le spalle alla nostra cultura di matrice mediterranea e razionale per av-venturarci in uno spazio alieno che ci mette in contatto, almeno visivamenteper ora, con mondi alieni.

Sedna e gli altri asteroidi in astrologia

Intanto, Sedna pone dei grossi problemi agli astronomi in quanto la sua attua-le orbita fortemente ellittica sembra sia dovuta a perturbazioni provenienti dal-

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la gravità di un corpo più grande che rimane sconosciuto e invisibile - il fami-gerato 10° pianeta (11° per gli astrologi), sempre ipotizzato e mai scoperto?

Quali sono, invece, i problemi degli astrologi oltre l’incertezza delle effe-meridi o lo studio mitopsicologico? Una domanda chiave potrebbe essere rela-tiva al significato dell’apparizione di questo e degli altri asteroidi che si stannopresentando a ruota libera: perché chiedono la nostra attenzione? Certamentenon possiamo ignorarli e restare attaccati ai nostri cliché solo perché ancora-ma fino a quando?- funzionano. Rischieremmo di essere sopravanzati da altreteorie. Forse dovremmo dedicarci a verifiche un po’ più approfondite, giustoper vedere a cosa portano queste scoperte, se portano a qualcosa.

Tanto per incominciare, qualcuno ha rapportato Sedna a due date nefa-ste, in linea col suo essere regina dei morti oltre che degli abissi marini. JoyceHoen ricorda che il 1° avvistamento di Sedna è stato il 26/9/01 cioè 15 giornidopo l’infausto 11/9/01 dell’assalto alle Torri Gemelle, assalto che in seguitodoveva condurci ad una guerra catastrofica contro l’Afganistan prima e l’Iraqdopo, e i cui effetti stiamo ancora vivendo. Mentre l’annuncio ufficiale, avve-nuto il 15/3/04 precede di pochi giorni l’attacco di Al Quaida a Madrid doveha scombussolato del tutto l’esito delle elezioni spagnole.

Di Quaoar si dice che, pur essendo un transnettuniano, sia molto legato aPlutone, insieme al quale ha iniziato un ciclo con la congiunzione del 1993/94(è il margine di sicurezza più strettorispetto alla data). E sappiamo che Pluto-ne è legato alla morte (i kamikaze del medio oriente che imperversano anchein occidente annientando la paura della morte in vista di un futuro più felicenel paradiso di Maometto? - quello di Allah sarebbe troppo spirituale per loro)ma anche alla trasformazione e alla rinascita.

I nuovi asteroidi come indicatori di un cambiamento in atto?

Un’altra importante correlazione sembra emergere da queste scoperte semprepiù ravvicinate grazie alle nuove tecniche in espansione (Nettuno/visione eAquario/tecniche in mutua ricezione). I corpi celesti avvistati fanno parte dilarghi gruppi o di popolazioni, come si dice in gergo astronomico. Forse grup-pi provenienti da una stessa matrice -dovuta magari al frantumarsi o al colli-dere di un corpo più grande con un altro, e quindi alla ricerca di una impossi-bile riunificazione? In ogni caso, se l’alto rispecchia il basso e viceversa, sa-rebbe da prendere in considerazione il nuovo trend planetario: la tendenza del-la gente a riunirsi sempre più spesso in gruppi sempre più estesi come movi-menti no-global, gruppi discotecari e musicali in genere, feste popolari semprepiù numerose e frequenti, ecc. Ai primordi, di solito gli animali superiori e gliuomini si riunivano spinti dalla paura e dalla necessità di difendersi, un po’ co-me fanno ora i nostri politici, per esempio, quando formano le liste uniche invista delle elezioni. Siamo forse ad un bivio: immergerci in un collettivo che ciannulla a livello individuale ma ci dà sicurezza a livello emotivo o piuttostoevolverci verso l’ unità formata da individui consapevoli? Personalmente, pro-penderei per la seconda ipotesi. A riprova, basterebbe osservare, infatti, che la

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sua orbita terribilmente eccentrica mette Sedna in analogia con l’individuali-smo uraniano anche se la sua appartenenza ad uno sciame di altri asteroidi lacolloca in un ambito collettivo di stampo nettuniano. Probabilmente, le duepolarità coesisteranno per un certo periodo di tempo fino a che l’una prevarràsull’altra.

Ma ritorniamo alla denominazione dei nuovi oggetti celesti. Basta un no-me preso da una mitologia quasi sconosciuta ai più (quanto tempo impie-gherà ad integrarsi nell’immaginario collettivo?) per dare un significato diversoad un archetipo? Forse si tratta semplicemente dell’attuale tendenza a mesco-lare le culture grazie alla globalizzazione, come afferma Blake Finley. In effetti,sia pure a titolo puramente propositivo, i due asteroidi sono stati catalogati,Quaoar come l’ottava superiore di Urano e Sedna come l’ottava superiore diNettuno rispecchiando quindi una tipologia in linea con quella degli dei classi-ci. Quaoar è un dio creatore, assimilabile pertanto a Zeus nel segno del Leoneo al Sole mentre Sedna potrebbe, per certi versi, rappresentare l’equivalentefemminile di Nettuno/Pesci con la stessa irascibilità capricciosa e devastante,solo a tratti generosa. Tale somiglianza non potrebbe non esserci dato chequella Inuit è pur sempre una mitologia umana che ricalca gli schemi e gli ar-chetipi della nostra specie. Mi pare, tuttavia che sarebbe più facile vedere inessi l’ottava inferiore dei due pianeti citati, con una regressione verso livelli piùprimitivi, quando senza le sovrastrutture culturali si viveva a contatto dell’es-senzialità della natura e delle sue forze primordiali. Così, forse, questi asteroidisbucati dall’invisibile indicano con i loro nomi alieni un percorso che l’umanitàinconsciamente sente o teme di dover nuovamente affrontare. E rispecchianoper noi la necessità di un giro di boa di fronte al cambiamento dell’assetto ce-leste. Plutone/morte ma anche trasformazione e rinascita è legato, abbiamovisto, ad entrambi gli asteroidi. E sta viaggiando, dalla sua postazione sagitta-riana in positiva compagnia di Urano/Pesci e Nettuno/Aquario, nel lontanospaziale oltre che in quello interiore.

FONTI■ Astronomy, Giugno 2004.■ Isar e-mailletter, nn. 273, 277.■ The Week Ahead , nn. 233, 303.

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Le fotocamere digitali: principi generali e consigli

Scatta il solstizio estivo e torna con la bella stagione, la voglia di andarea spasso e visitare nuovi posti. Per condividere e ricordare le emozioni conamici e parenti cosa c’è di più bello che una romantica o avventurosa foto?Già, bisogna però ricordarsi di caricare la pellicola (ma chi è capace?), poiportarla a sviluppare e subire lo smacco di cestinare metà delle foto perchévenute male.

Finalmente è possibile dire basta a questi inconvenienti tecnici e concen-trarsi solo sulla qualità e composizione delle immagini. Come? Con le fotoca-mere digitali.

In questa puntata di computer Club parleremo infatti delle nuove tecnolo-gie per il tempo libero applicate al mondo della fotografica. Grazie ai prezzi incostante calo, oggi è possibile acquistare delle fotocamere digitali a prezzi de-cisamente concorrenziali (magari a tasso zero) ed ottenere un apparecchio dielevata qualità.

Ma come si fa a capire se un prodotto è valido? Nella fotografia tradizio-nale le immagini vengono impresse su di una pellicola che successivamente,con procedure chimiche viene sviluppata. Nella fotografia digitale invece, laluce entra nell’obiettivo e va ad eccitare un sensore elettronico che produceelettricità in base ad una serie di parametri. Per farla breve e senza entrare intecnicismi noiosi, questo sensore trasforma un’immagine in impulsi digitaliche vengono registrati su di una memoria, molto simile a quella di un compu-ter.

Basta fare un giro in un negozio specializzato per notare che l’offerta difotocamere digitali è ampia ed eterogenea, soprattutto nei prezzi. Per una scel-ta oculata, l’utente deve controllare la risoluzione delle sensore CCD o CMOS,proprio quello che trasforma la luce in impulsi elettrici.

I PIXELL’unità di misura trattandosi di un prodotto informatico, è il pixel (cioè un

puntino elettronico). Poiché ovviamente con un solo puntino non è possibile

Stefano Bertone

A CASA DI URANO:COMPUTER CLUB

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disegnare un’immagine è necessario averne tanti, nell’ordine di migliaia o dimilioni. Si usa infatti il mega pixel, cioè un milione circa di pixel.

Una fotocamere digitale di soddisfacente qualità deve avere almeno 2,5 o3 mega pixel. Risoluzioni maggiori offrono chiaramente un’immagine più defi-nita e chiara, ma a prezzi troppo impegnativi. Con una risoluzione di 3 Mpixel,il che vuol dire una immagine composta da circa 2350 x 1500 pixel è possibi-le stampare tranquillamente foto di qualità in formato 20 x 30 cm, cioè con di-mensioni di un foglio A4, quello delle fotocopiatrici per intenderci. Pentantoanche con una risoluzione un po’ più bassa, intorno ai 2 Mpixel, si ottengonobelle foto standard 10 x 15, specie se si usa una stampante fotografica, anchese con i prezzi in ribasso conviene non scendere sotto i 3 Mpixel.

LE LENTIPer avere immagini nitide, è importante che la fotocamera abbia un’otti-

ca, cioè le lenti attraverso cui passa l’immagine, di qualità. È pertanto consi-gliabile rivolgersi a marche di sicura affidabilità e non farsi abbagliare da prez-zi troppo bassi, che dichiarano spesso risoluzioni con aggettivi fantasiosi: riso-luzione interpolata, risoluzione software, etc. Un buon prodotto con un rappor-to qualità prezzo conveniente, di marche affidabili come ad esempio Canon,HP, Casio, o Fuji, richiede un investimento di denaro di almeno 200 euro. Na-turalmente una dotazione di funzioni più o meno utili fa lievitare il prezzo.

Quasi tutte le fotocamere di qualità attualmente in commercio hanno ilflash (che funziona in diverse modalità),

utile nelle situazioni di ripresa con poca luce, l’autoscatto, la messa a fuo-co automatica, il display a colori, etc.

IN PIU’Molte fotocamere inoltre permettono di effettuare brevi filmati, anche con

audio, di qualche secondo, la cui qualità in alcuni casi è sorprendentementebuona. Tali filmati, come le foto, possono essere visti – con le fotocamere chehanno l’uscita video – anche sul televisore di casa.

LA MEMORIAUn altro elemento che fa lievitare il prezzo è la dotazione di memoria. Una

foto di qualità medio bassa, occupa almeno 500 KB o se preferite 0,5 MB, aseconda del fattore di compressione utilizzato. Un vecchio floppy ha una capa-cità di 1,44 MB. Se la fotocamera possiede solo 16 MB, si deduce da un brevecalcolo matematico che si potranno fare al massimo una trentina di scatti. Mase ad esempio, una foto occupa alla massima qualità 1,7 MB, il numero discatti scende a meno di dieci. È pertanto necessario che la fotocamera abbiaun discreto quantitativo di memoria interna, almeno 16 MB, oppure che di-sponga di uno slot, cioè una porta, in pratica un foro, nel quale aggiungeredell’altra memoria supplementare. Queste schede di memoria sono ormai dif-fuse che si trovano nella maggior parte degli Iper mercati. A titolo esemplifica-tivo, una scheda da 32 MB, costa circa 30 euro. Ma i prezzi sono destinati a

200 Casa Nona

scendere. Prima di acquistare una scheda supplementare è necessario con-trollare e scegliere il modello adatto alla propria fotocamera. Può sembrare li-mitativo, poter fare solo 20 scatti fotografici in una scheda di memoria, manon è così. Infatti, grazie al display a colori, presente in tutti i modelli della fa-scia di prezzo che consigliamo (ma si trova anche in fotocamere più economi-che), è possibile, dopo aver scattato una foto, verificare come è venuta. Se adesempio il soggetto ha gli occhi chiusi, basta cancellare la foto e rifarla imme-diatamente. Con le fotocamere tradizionali ciò non è possibile e pertanto il nu-mero di scatti da buttare risulta molto elevato.

L’elettronica viene in aiuto anche agli utenti meno esperti. Le fotocameredigitali più evolute offrono una serie di funzionalità ed automatismi che per-mettono anche i neofiti di ottenere fotografie di qualità anche nelle situazionidifficili.

I RITOCCHIMa l’elemento di assoluto vantaggio rispetto alla fotografia tradizionale è

la possibilità di ritoccare in proprio con il PC le immagini non ottimali primadella stampa. La maggior parte delle fotocamere digitali sono fornite il cavettoUSB con il quale è possibile collegarle al computer. Con uno dei tanti softwaredi foto ritocco, è possibile intervenire sulle immagini togliendo, gioia per ledonne, rughe, punti neri, ed altro ancora. O più banalmente migliorare la lumi-nosità di una foto scura o eliminare i poco estetici occhi rossi che si presenta-no con le foto fatte col flash.

Dopo aver elaborato una immagine è possibile spedirla via internet ad unamico (riducendola di MB per non mandare foto pesanti da scaricare), archi-viarla sul PC o stamparla.

LA STAMPAPer stampare le foto l’utente ha due possibilità. Comprarsi una stampante

fotografica, il cui prezzi sono diventati competitivi: con 100 euro è possibileacquistare ottimi prodotti. Oppure farsi stampare la foto da un negozio specia-lizzato, o meglio ancora nei supermercati che offrono questo servizio. Bastaportare il dischetto o il CD con le immagini da stampare ed in pochi giorni èpossibile ritirare le stampe su carta. Con questo sistema si ottiene alla lunga,anche un risparmio economico, o quantomeno non si spende molto di più ri-spetto alla fotografia tradizionale. Infatti verranno ristampate su carta solo lefotografie migliori. Un altro elemento a favore della fotografia digitale è lacompattezza della macchina fotografica. Ne esistono alcune, che pur posse-dendo un’elevata risoluzione e una qualità globale ottima, sono così compatteda stare in un taschino della giacca. Tutte rose e fiori quindi? Ovviamente no!

Tra le principali limitazioni segnaliamo la durata delle batterie, che si ridu-ce sensibilmente a temperature molto basse. Conviene pertanto avere sempredi scorta un set di batterie cariche. Ma la raccomandazione vale anche per chiusa le fotocamere tradizionali, le quali, seppure in misura minore, utilizzanol’elettricità delle batterie interna per lo scatto ed il flash.

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Come ultimo consiglio, con valori molto terra terra, vi suggeriamo di con-frontare molti punti vendita: è possibile trovare prezzi molto differenti. Inoltre èopportuno acquistare la fotocamera o la stampante nei negozi, di solito i gran-di magazzini, che offrono il servizio soddisfatti o rimborsati. Nel caso in cui ilprodotto fosse difettoso non vi piacesse, entro otto giorni potete riportarlo alcentro commerciale ed ottenere senza dover dare alcuna spiegazione la sosti-tuzione con un altro prodotto oppure il rimborso completo del denaro speso.

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202 Casa Nona

Nasce la prima scuola CIDA

A partire da questo autunno, il CIDA centrale promuove nellasede di Bologna un corso di primo livello CIDA. Il corso è arti-colato attraverso una serie di Seminari qualificati, che sarannoripetuti “ciclicamente” in modo da permettere un recupero diun particolare Seminario dopo circa 4-5 mesi, consentendoquindi agli allievi di potere completare il corso. I docenti sa-ranno esperti sulle materie specifiche trattate, fra questi ci sa-ranno molti degli attuali membri del consiglio direttivo nazio-nale del CIDA.

Sono previsti inizialmente 7 week-end a cadenza di due o ditre settimane. In ogni week-end, saranno trattati due argomen-ti distinti (es. mitologia il sabato e astronomia la domenica),con esercitazioni, in modo da favorire l’allievo che non saràobbligato a pernottare a Bologna.

La partecipazione potrà valere anche come punteggio per lanomina a “Socio qualificato”, premessa necessaria per ottene-re il titolo di “docente qualificato” per i non iscritti all’Albo.

Le ore previste sono: 9 per l’astronomia, 16 per la Tecnica,9 per la Mitologia, 21 per l’interpretazione, 9 per l’informatica.Dettagli sul prossimo numero o sul sito http://www.cida.net

203ArgomentoElenco dei Delegati e Corrispondenti

L.A. 134-980

Presidente:DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576e-mail: [email protected]

Segretario:CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445e-mail: [email protected]

DELEGATI REGIONALI E LOCALIABRUZZO

BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565

Collaboratore:GIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019 - Cell: 340-1452257e-mail: [email protected]

CAMPANIACLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550e-mail: [email protected]

EMILIAARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna - Cell: 348-8057972e-mail: [email protected]

Collaboratore:ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067. e-mail: [email protected]

FRIULI VENEZIA GIULIALIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263e-mail: [email protected]

Segreteria:LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647

Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste):Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste

LAZIO VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922. e-mail: [email protected]

ELENCODEI DELEGATI E CORRISPONDENTIDEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA

204 ArgomentoElenco dei Delegati e Corrispondenti

Consiglieri di Delegazione:MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242e-mail: [email protected] OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959e-mail: [email protected]

Collaboratore:ROSSELLA BILOTTA - Tel: 06-88640922e-mail: [email protected]

LECCEJULY FERRARI - Via M. Laporta, 9 - 73100 Lecce - Tel. 0832-350457 - Cell: 338-7439897e-mail: [email protected]

LIGURIATIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 338-6258781e-mail: [email protected]

LOMBARDIA MARCO PESATORI - Via Crema, 21 - 20145 Milano - Tel: 02.29001124 - Cell: 340.3302920 e-mail: marco,[email protected]

ROMAGNAATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158

Collaboratore:RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652e-mail: [email protected]

TOSCANA NICOLETTA ZIGNANI - Via Rosellini, 10 - 50127 Firenze - Tel: 055-353495e-mail: [email protected]

TRENTINO-ALTO ADIGE FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068. e-mail: [email protected]

Collaboratore:ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591

VENETO ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201e-mail: [email protected]

Collaboratore:NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047. e-mail: [email protected]

CATANIA LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251e-mail: [email protected]

CIVITAVECCHIAFABRIZIO CORRIAS - Via Monti Volsini, 4 - 00053 Civitavecchia (Roma) - Tel: 0766-542307e-mail: [email protected]

205ArgomentoElenco dei Delegati e Corrispondenti

COMO e LECCOMARIA LUISA DELL’ORTO - Via Dante Alighieri, 11 - 22060 Arosio (Como) - Tel: 031-761042

NAPOLI - HINTERLANDMARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034e-mail: [email protected]

RAGUSA PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619e-mail: [email protected] - [email protected]

SIRACUSAGIUSEPPE RODANTE - Corso Gelone, 116 - 96100 Siracusa - Tel:0931-465485e-mail: [email protected]

VARESEGENEVIÉVE JAMA GIAMMARINO - Via Della Pira, 3 - 21020 Luvinate (Varese) - Tel: 0332-223770

VERONACARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149e-mail: [email protected]

CORRISPONDENTI

AGRIGENTOSEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230e-mail: [email protected]

ALESSANDRIAALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445e-mail: [email protected]

ASCOLI PICENOSTEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via M. Federici, 75 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576

ASTILIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868e-mail: [email protected]

BIELLALOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella)Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali)e-mail: [email protected]

BOLZANOGIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015. e-mail: [email protected]

BRESCIAFULVIA ROVERE - Via Luzzatti, 6 - 25123 Brescia - Tel: 030-2090283

206 ArgomentoElenco dei Delegati e Corrispondenti

CASERTAPAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910e-mail: [email protected]

CHIETIONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 -Tel: uff. 0872-56862

CUNEOFIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825

PESCARAGIANNI D’ANGELO - Viale Riviera, 193 - 65123 Pescara - Tel. 085-4710019e-mail: [email protected]

PIOMBINOLUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089e-mail: [email protected]

REGGIO EMILIALAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635e-mail: [email protected]

SALERNOMASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555e-mail: [email protected]

SASSARIARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari)Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504e-mail: [email protected]

SIENASUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30ogni lunedi, martedi, mercoledi)e-mail: [email protected]

VOGHERAMARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 -Fax: 0383-363609 - Cell: 338-7344877e-mail: [email protected]

GRUPPI AFFILIATIPADOVA

Gruppo Zodiaco presieduto da Leonardo Stefano - Via Salva, 2 - 35035 PadovaTel: 049-614038 - e-mail: [email protected]: FIORENZA RAMPIN - Tel: 049-8935396 - e-mail: [email protected]

207ArgomentoElenco dei Delegati e Corrispondenti

CORRISPONDENTI ESTERI

ARGENTINAPIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768

AUSTRALIAELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265

CROAZIASLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907e-mail: Slaven [email protected]

GERMANIALIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453e-mail: [email protected]

GRAN BRETAGNA e IRLANDAROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBTLondra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955

GRECIATHOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia

OLANDAGIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017e-mail: [email protected]

REPUBBLICA CEKARADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika

RUSSIAPTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia -Tel. e Fax: 007-091-4177332e-mail: [email protected]

SPAGNAJOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana -Tel:0034-91-4281897

STATI UNITIJAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A.

208 Argomento

L.A. 135-990

AVVERTENZE PER L’INVIO DI ARTICOLIModalità di invioIl lavoro va trasmesso preferenzialmente via e-mail all’indirizzo [email protected] accuratamentecontrollato per i refusi.Inviare il materiale come allegato, in formato compatibile con WORD6 per Windows 98 .Per le illustrazioni (grafici,tabelle e figure) esistono due possibilità:1) Inserire direttamente le stesse nel corpo del testo ( spezzare in più tronconi se fosse lungo)2) Inviare separatamente

a) un file per ogni illustrazione,in formato JPEG o TIF, in bianco e nero, da denominare col vostrocognome + fig.1, fig. 2 ecc.

b) il testo, con l’indicazione: [qui figura 1, ecc ].Al caso la Redazione può ritoccare o rifare le figure ai fini estetici.La conferma sia della ricezione sia dell’eventuale accettazione sarà trasmessa sollecitamente con lostesso canale.In alternativa usare un dischetto, con le stesse modalità, ma con maggiori rischi.Se le figure non sono trasmissibili con lo stesso metodo si provveda all’invio del materiale cartaceoalla Redazione (D. Valente - via Monzambano 13 - 20159 MILANO) con l’indicazione. “Materiale perLinguaggio Astrale”. L’invio di materiale esclusivamente cartaceo comporta grossi ritardi nella pubblicazione e il rischiod’errori di battitura.Sui contenutiIl titolo deve corrispondere effettivamente al contenuto e non deve essere vago o generico. Andrebbecorredato da un riassunto assai sintetico (es. 3-5 righe) che chiarisca al lettore il contenuto e lo invitia leggere in extenso.Sono ammessi lavori non strettamente astrologici in cui sia evidente l’analogia o la connessione conla simbologia astrologica.Sono gradite anche notizie, osservazioni, curiosità, amenità, notizie particolari del mondo astrologico,così come segnalazione di articoli di quotidiani, notizie su avvenimenti, resoconti d’incontri interes-santi per il CIDA ecc.. Oppure frasi scultoree o aforismi specie se utili didatticamente..Non si ammettono:– lavori inutilmente prolissi, o ripetitivi, salvo che l’Autore accetti che se ne faccia un’opportuna ri-

duzione. Di regola non si dovrebbero superare le 25 pagine dattiloscritte, note e figure comprese;– lavori con introduzioni superflue che “spieghino” concetti ampiamente noti al lettore medio (ad es.

la precessione degli equinozi o il domicilio dei pianeti ecc.);– ingiurie personali, polemiche sull’operato altrui, mentre sono benvenute le discussioni sulle idee;– sentenze arbitrarie, personali e negative prima di esporre le prove (tipo “l’Autore sbaglia quando

dice” ecc., anzichè esporre la frase incriminata e dimostrarne l’infondatezza);– traduzioni o trascrizioni di lavori senza indicare la fonte;– linguaggio scurrile o troppo gergale;– uso di termini ermetici o sigle ultraspecialistiche senza spiegarne il significato, specie per materie

non astrologiche (psicanalisi, esoterismo, omeopatia ecc.);– conclusioni “scientificamente” inaccettabili (ad es. definire “statistica” un’indagine su tre casi e ri-

tenendo significativi i risultati).La Redazione si riserva di apportare le modifiche (grammaticali, sintattiche, ecc.) volte esclusivamen-te a migliorare la qualità e la comprensione del testo. I tagli consistenti saranno comunicati all’Autore.I manoscritti non saranno restituiti.La Redazione può anche accettare un’ulteriore versione in francese, inglese o spagnolo dello stessoarticolo.

Per lavori di particolare pregio il Comitato editoriale può prescindere dalle regole suesposte.

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