L’INFORMATICA – le NT Nelle discipline di Tecnologia ... · ministro della Pubblica Istruzione...

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Relazione Finale Titolo del progetto L’INFORMATICA – le NT Nelle discipline di Tecnologia - Matematica e Scienze PARTE PRIMA La disciplina che insegno, oggi chiamata Tecnologia, ha subito nel corso degli anni molteplici mutamenti. Posso fare alcuni riferimenti a partire dal 1975, anno in cui ho iniziato ad insegnare. Chiamata, allora, applicazioni tecniche, è stata cambiata con Legge 16 giugno 1977, n. 348 in educazione tecnica. L'insegnamento dell’ educazione tecnica non si diversificava più in relazione al sesso degli alunni ed era materia obbligatoria per tutti gli alunni del triennio. Per diversi anni due docenti hanno lavorato contemporaneamente nella stessa classe; ciò ha permesso, in condizioni di sicurezza, la realizzazione di laboratori pratico-operativi, nei quali gli alunni eseguivano e collaudavano lavori prima ideati poi progettati ; i gruppi, si alternavano opportunamente in base ai temi e agli obbiettivi didattici da perseguire. Ogni esperienza proponeva …. agli allievi una situazione problematica ed operativa ben identificata, e il lavoro di tipo sperimentale, nel laboratorio li guidava …. verso la comprensione della realtà tecnologica, li aiutava … a sviluppare il proprio patrimonio di attitudini e ad acquisire specifiche conoscenze e capacità.” Questo era lo spirito che animava i programmi della Scuola Media, riformati con il D. M. 9 febbraio 1979. Era la Scuola della formazione dell'uomo e del cittadino, la scuola che collocava nel mondo, la scuola orientativa. Per la mia disciplina era la scuola che programmava in base all’ ideazione, alla progettazione, all’ esecuzione, al collaudo. Fondamentale la presenza di due docenti che di fatto garantivano nella fase operativa, norme di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, in quanto si poteva lavorare contemporaneamente per piccoli gruppi, nello stesso ambiente, o in ambienti diversi. Questo è stato possibile fino al 1989: mentre in Germania si abbatteva il muro di Berlino, la cui portata epocale segnava l’anno zero di tante successive trasformazioni, sulle quali è meglio sospendere il giudizio…., nelle scuole italiane iniziava la rivoluzione informatica con l’introduzione dei primi Personal Computer identificati come 8088, 8086, poi il 286 ……… ; si lavorava con un software molto semplice che introduceva la video-scrittura (word star) per utilizzare, oggi, il pacchetto di Microsoft - Office 2007 o se si vuole Open - Office, valido anche quest’ultimo, forse migliore, proiettandolo nel prossimo futuro. Nelle scuole pioniere nascevano i primi laboratori d’informatica, che negli anni successivi si diffondevano a macchia d’olio dalla primaria alla secondaria di 1° e 2° grado.

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Relazione Finale

Titolo del progetto

L’INFORMATICA – le NT

Nelle discipline di

Tecnologia - Matematica e Scienze

PARTE PRIMA

La disciplina che insegno, oggi chiamata Tecnologia, ha subito nel corso degli anni molteplici mutamenti. Posso fare alcuni riferimenti a partire dal 1975, anno in cui ho iniziato ad insegnare. Chiamata, allora, applicazioni tecniche, è stata cambiata con Legge 16 giugno 1977, n. 348 in educazione tecnica. L'insegnamento dell’ educazione tecnica non si diversificava più in relazione al sesso degli alunni ed era materia obbligatoria per tutti gli alunni del triennio.

Per diversi anni due docenti hanno lavorato contemporaneamente nella stessa classe; ciò ha permesso, in condizioni di sicurezza, la realizzazione di laboratori pratico-operativi, nei quali gli alunni eseguivano e collaudavano lavori prima ideati poi progettati; i gruppi, si alternavano opportunamente in base ai temi e agli obbiettivi didattici da perseguire. “Ogni esperienza proponeva …. agli allievi una situazione problematica ed operativa ben identificata, e il lavoro di tipo sperimentale, nel laboratorio li guidava …. verso la comprensione della realtà tecnologica, li aiutava … a sviluppare il proprio patrimonio di attitudini e ad acquisire specifiche conoscenze e capacità.”

Questo era lo spirito che animava i programmi della Scuola Media, riformati con il D. M. 9 febbraio 1979.

Era la Scuola della formazione dell'uomo e del cittadino, la scuola che collocava nel mondo, la scuola orientativa. Per la mia disciplina era la scuola che programmava in base all’ ideazione, alla progettazione, all’ esecuzione, al collaudo. Fondamentale la presenza di due docenti che di fatto garantivano nella fase operativa, norme di sicurezza e di prevenzione degli infortuni, in quanto si poteva lavorare contemporaneamente per piccoli gruppi, nello stesso ambiente, o in ambienti diversi.

Questo è stato possibile fino al 1989: mentre in Germania si abbatteva il muro di Berlino, la cui portata epocale segnava l’anno zero di tante successive trasformazioni, sulle quali è meglio sospendere il giudizio…., nelle scuole italiane iniziava la rivoluzione informatica con l’introduzione dei primi Personal Computer identificati come 8088, 8086, poi il 286 ……… ; si lavorava con un software molto semplice che introduceva la video-scrittura (word star) per utilizzare, oggi, il pacchetto di Microsoft - Office 2007 o se si vuole Open - Office, valido anche quest’ultimo, forse migliore, proiettandolo nel prossimo futuro.

Nelle scuole pioniere nascevano i primi laboratori d’informatica, che negli anni successivi si diffondevano a macchia d’olio dalla primaria alla secondaria di 1° e 2° grado.

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PARTE SECONDA

Si è passati quindi………

“DAL LABORATORIO TECNOLOGICO AL LABORATORIO INFORMATICO”

I ragazzi nel laboratorio d’informatica manifestano tutta la loro creatività, il loro interesse, a volte e per diversi alunni possiamo parlare di passione per l’informatica, e del famoso effetto calamita.

L’abilità di quei docenti, che da seri professionisti si sono aggiornati sulla nuova realtà tecnologica è stata quella di stimolare l’allievo, di offrire diverse opportunità di lavoro, grazie alla molteplicità dei programmi disponibili; nel laboratorio spesso, soprattutto in questi ultimi anni, da quando il PC è entrato nelle case, si è sperimentata una nuova didattica: sono nate nuove forme di collaborazione fra docente e allievi, fra gli stessi ragazzi e, quando si sono resi necessari ulteriori chiarimenti, suggerimenti e soluzioni, si è fatto ricorso al mondo digitale, all’e-learning, alle piattaforme telematiche con i diversi forum presenti.

È evidente che il docente/formatore deve avere sia buone conoscenze nel campo delle NT, sia la curiosità e la spinta ad aggiornarsi continuamente.

È per questo motivo che ho scelto di iscrivermi al DOL; in questi 2 anni seguendo il corso online ho potuto usufruire di una serie di stimoli validi ed ho stabilito proficui confronti con i docenti dello staff, con i colleghi della mia classe e non solo, con la lettura del materiale proposto per documentarsi prima e durante la progettazione dei lavori, con l’ascolto attivo delle videoconferenze.

Ringrazio i docenti, lo staff, e chiaramente la tutor Marinella Molinari che ci ha seguito con competenza e tempestività in questi 2 anni.

CONCLUSIONI

I ragazzi, perciò, nelle attività informatiche non solo ricevono la formazione del docente ma spesso sono promotori di percorsi, di attività e di elaborazioni originali e creative; è quanto si può rilevare dall’attenta osservazione dei lavori che invio dai quali traspare la notevole passione e il loro coinvolgimento, a partire dalla fase iniziale dell’ ideazione.

N.B.

Alcuni aspetti relativi agli spazi, mezzi, classi coinvolte, obiettivi disciplinari e interdisciplinari che non evidenzio nella relazione finale sono comunque descritti nella scheda di progetto.

I lavori che invio sono diversi e ben curati, ma non ho potuto fare di più (ad esempio integrarli con video/sonoro), perché da quest’anno scolastico le ore di tecnologia si sono ridotte del 33% , vale a dire sono diminuite di 1 ora per classe ogni settimana; a questo aggiungo che i tagli effettuati dal ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, di concerto col Ministro del Tesoro Giulio Tremonti, hanno di fatto abolito anche quelle poche ore di compresenza che consentivano una progettualità più efficace a carattere interdisciplinare.

Concludo la relazione sottolineando che spesso gli insegnati sono coraggiosi missionari, e mettono a disposizione degli alunni non solo il tempo, che va ben oltre l’orario di servizio, ma anche le proprie disponibilità economiche per finanziarsi l’autoaggiornamento.

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Visto che siamo in tempo di vacanze natalizie, colgo l’occasione per augurare a tutti Buone Feste e un Felice 2010.

PS molto probabilmente quando la relazione verrà letta le vacanze saranno terminate, in ogni caso gli auguri sono sempre ben accetti.

Voglio farli, anche, con una poesia di Costantino Kavafis, “ Itaca “

Se per Itaca volgi il tuo viaggio, fa voti che ti sia lunga la via,

e colma di vicende e conoscenze. Non temere i Lestrigoni e i Ciclopi

o Poseidone incollerito: mai troverai tali mostri sulla via,

se resta il tuo pensiero alto e squisita è l'emozione che ci tocca il cuore e il corpo. Né Lestrigoni o Ciclopi né Poseidone asprigno incontrerai,

se non li rechi dentro, nel tuo cuore, se non li drizza il cuore innanzi a te.

Fa voti che ti sia lunga la via. E siano tanti i mattini d'estate

che ti vedano entrare (e con che gioia allegra) in porti sconosciuti prima. Fa scalo negli empori dei Fenici per acquistare bella mercanzia,

madrepore e coralli, ebani e ambre, voluttuosi aromi d'ogni sorta,

quanti più puoi voluttuosi aromi. Recati in molte città dell'Egitto,

a imparare dai sapienti.

Itaca tieni sempre nella mente. La tua sorte ti segna a quell'approdo.

Ma non precipitare il tuo viaggio. Meglio che duri molti anni, che vecchio

tu finalmente attracchi all'isoletta, ricco di quanto guadagnasti in via, senza aspettare che ti dia ricchezze.

Itaca t'ha donato il bel viaggio. Senza di lei non ti mettevi in via.

Nulla ha da darti più.

E se la ritrovi povera, Itaca non t'ha illuso. Reduce così saggio, così esperto, avrai capito che vuol dire un'Itaca

Senigallia, 23 dic 2009

Prof. Giulio Donatiello