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LIFE09 NAT/IT/000118 LINEE GUIDA Azione D6 - Attività di Informazione ed Educazione Ambientale nelle Scuole PIANO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE A cura di Donato Sileo e Anna Maria Calabrese Con la collaborazione di Katia Gioscio Coordinamento di Donato Pafundi e Pasquale Salerno Provincia di Potenza

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LINEE GUIDA

Azione D6 - Attività di Informazione ed Educazione Ambientale nelle Scuole

PIANO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE

A cura di Donato Sileo e Anna Maria Calabrese

Con la collaborazione di Katia Gioscio

Coordinamento di Donato Pafundi e Pasquale Salerno Provincia di Potenza

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PREMESSA ......................................................................................................................... 3 1. PERCHÉ UN PIANO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE ............ 7

L'importanza di Life+ e del Programma “Natura e Biodiversità”: tutti coinvolti. ...... 8 2. INFORMAZIONI SUI SITI D’INTERVENTO ........................................................... 10 3. METODOLOGIA DI LAVORO................................................................................... 11

Strumenti ....................................................................................................................... 12 4. TARGET & MODALITA’ DI COMUNICAZIONE.................................................... 13 5. PACCHETTI FORMATIVI.......................................................................................... 14

1) Il fumetto ................................................................................................................... 15 2) La rappresentazione teatrale / Teatro Ragazzi ........................................................ 16 3a) Work shop & lezioni frontali in aula ...................................................................... 17 3b) La mostra itinerante ............................................................................................... 18 4) Il Gioco Quiz elettronico ........................................................................................... 19 Tabella 1 - riepilogo dei pacchetti educativi / prodotti in relazione al target............. 20

6. IL BANDO RIVOLTO ALLE SCUOLE ...................................................................... 21 7. IL SITO INTERNET ..................................................................................................... 22 8. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO.......................................................................... 23 9. CRONO PROGRAMMA ATTIVITÁ .......................................................................... 26 10. ANALISI SWOT.......................................................................................................... 29 11. OBIETTIVI.................................................................................................................. 30 12. RISULTATI ATTESI .................................................................................................. 31 13. CONTENUTI DIDATTICI ......................................................................................... 32

La Rete Natura 2000 ..................................................................................................... 32 Dati ambientali in Europa e in Italia ............................................................................ 37 Il programma LIFE + ................................................................................................... 42 Il progetto LIFE + RI.CO.PR.I..................................................................................... 43 Obiettivi del progetto RI.CO.PR.I. ............................................................................... 44 I Siti interessati dal progetto RI.CO.PR.I .................................................................... 45 Le Praterie aride............................................................................................................ 46 Le farfalle....................................................................................................................... 50 Azioni e mezzi di ripristino e conservazione................................................................. 51 Sensibilizzazione pubblica e disseminazione dei risultati ............................................ 53 Risultati attesi................................................................................................................ 54

14. BIBLIOGRAFIA.......................................................................................................... 55

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PREMESSA Il patrimonio naturale europeo ha un valore inestimabile, con diverse centinaia di habitat naturali, migliaia di specie vegetali e numerosissime specie animali. Questa biodiversità, cioè diversità genetica che si manifesta in una moltitudine di specie faunistiche e floristiche, nonché di habitat, è per noi irrinunciabile. La sua valenza è enorme, sia per il soddisfacimento della domanda alimentare, sia per lo sfruttamento in ambito farmaceutico, sia per il nostro benessere generale. Basti pensare che ad essa dobbiamo la bellezza dei paesaggi che ci circondano. La salvaguardia di questo patrimonio non potrà realizzarsi compiutamente finché ogni singolo cittadino e, in sua rappresentanza, ogni amministrazione territoriale non si farà carico di operare costantemente nell’ottica dello “Sviluppo Sostenibile”. Affinché ciò avvenga, è necessario attirare e amplificare l’attenzione della società civile verso le questioni ambientali, creando una generalizzata accettazione di questi temi nelle diverse politiche di settore (smaltimento dei rifiuti, urbanistica, traffico, agricoltura, gestione dell’acqua, energia e sviluppo rurale). La creazione di un nuovo senso civico, in cui alto sia il valore del rispetto per l’ambiente e il senso di responsabilità individuale, partendo da una nuova consapevolezza e da una efficace educazione ambientale delle future generazioni, è la premessa imprescindibile per la conservazione della biodiversità. La protezione della biodiversità è già da qualche tempo al centro della politica ambientale comunitaria. Con la Direttiva 79/409/CEE (“UCCELLI”), adottata dal Consiglio in data 2 aprile 1979, si garantisce protezione a lungo termine di tutti gli uccelli selvatici e dei loro habitat all’interno degli Stati membri europei. La Direttiva, infatti, contempla elementi di tutela delle specie quali il divieto di qualsiasi forma di cattura o di uccisione, protezione valida inoltre per tutte le specie migratrici e per le

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loro aree di riproduzione, muta, svernamento, nonché per le stazioni lungo le rotte di migrazione. Con la Direttiva 92/43/CEE del 21 maggio 1992, la cosiddetta Direttiva “Habitat” sulla conservazione degli habitat naturali della fauna e della flora selvatiche, si estende la tutela agli habitat ed alle specie faunistiche e floristiche sino ad ora non considerate e si istituisce una rete di siti naturali su tutto il territorio comunitario, la Rete Natura 2000. Questa, che ad oggi rappresenta l’insieme delle aree protette individuate ai sensi della Direttiva “Uccelli” e della Direttiva “Habitat” è il risultato dell’implementazione di un articolato, integrato e coerente sistema di aree protette, individuate con rigore tecnico, scientifico-naturalistico e paesaggistico. Natura 2000 è quindi la rete delle aree naturali e seminaturali d’Europa, cui è riconosciuto un alto valore biologico e naturalistico. Oltre ad habitat naturali, Natura 2000, accoglie al suo interno anche habitat trasformati dall’uomo nel corso dei secoli, come paesaggi colturali che presentano peculiarità e caratteristiche specifiche. L’obiettivo di Natura 2000 è contribuire alla salvaguardia della biodiversità degli habitat, della flora e della fauna selvatiche attraverso l’istituzione di Zone di Protezione Speciale e Zone Speciali di Conservazione. Progressivamente, anche la politica strutturale dell’Unione Europea viene adattata al principio della sostenibilità. Nella politica agricola comunitaria, le forme incentivanti basate sulla produzione sono gradualmente sostituite da misure che puntano ad un utilizzo sostenibile del territorio. Principio che viene richiamato dal Presidente della Commissione Europea “Stato Dell’Unione 2010” Josè Manuel Barroso, durante il suo discorso sulla strategia Europa 2020, al Parlamento Europeo, tenuto a Strasburgo il 07.09.2010. “ Per conseguire un futuro sostenibile, dobbiamo sin d’ora guardare oltre il breve termine. L’Europa deve ritrovare la strada giusta e non deve più perderla”.

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“È questo l’obiettivo della strategia Europa 2020: più posti di lavoro e una vita migliore. Essa dimostra che l’Europa è capace di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, trovare il modo di creare nuovi posti di lavoro e offrire un orientamento alle nostre società”. Crescita sostenibile e lavoro, dunque, per uscire dalla crisi. Sicuramente tale strategia non può prescindere dalla salvaguardia del nostro patrimonio naturalistico, delle economie rurali e degli habitat su cui queste si basano. Tra le iniziative faro di Europa 2020, l'iniziativa per un'Europa efficiente, per la gestione sostenibile delle risorse e la riduzione delle emissioni di carbonio e l'iniziativa Youth on the Move, per migliorare l'efficienza dei sistemi d'istruzione e l'apprendimento non formale e informale. Nonostante tutto, continuano ad esservi specie in via di estinzione o destinate a divenire sempre più rare. Infatti, la distruzione ed il degrado degli habitat naturali e seminaturali non tendono ad arrestarsi. Un importante strumento di tutela e conservazione degli habitat naturali e delle specie floristiche e faunistiche da essi dipendenti, è il programma LIFE, lo strumento di finanziamento dell’UE per l’ambiente, attivo ormai da venti anni e oggi alla sua IV edizione. L’obiettivo generale di LIFE è contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della legislazione ambientale dell’Unione Europea mediante il cofinanziamento di progetti pilota o dimostrativi con il valore aggiunto europeo. LIFE è iniziato nel 1992 e ad oggi sono state completate tre fasi: LIFE I (1992-1995); LIFE II (1996-1999); LIFE III (2000-2006); durante le quali ha cofinanziato più di 3.000 progetti in tutta l’Unione Europea. La fase attuale del programma è LIFE+ (Life Plus), costituito da tre componenti: LIFE+ Natura e Biodiversità; LIFE+ Politica e Governance Ambientali; LIFE+ Informazione e Comunicazione. Il programma LIFE+ Natura e Biodiversità accoglie i progetti che contribuiscono all'attuazione delle Direttive “Uccelli” e “Habitat” e della

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Comunicazione “Arrestare la perdita di Biodiversità entro il 2010”, il cui scopo è migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat in pericolo. Tra i progetti finanziati dal programma, c’è il progetto RI.CO.PR.I. Nell’implementazione dei progetti finanziati, molto interesse è rivolto dall’Unione Europea alle attività di educazione ambientale ed alle iniziative messe in atto per “comunicare” il grande lavoro svolto ed i risultati concreti di tutela della natura e della biodiversità. Infatti, è ampiamente condiviso che un’adeguata sensibilizzazione della società civile e soprattutto delle nuove generazioni riguardo ai temi ambientali, al fine di adattare i moderni stili di vita alle esigenze dell’ambiente, sia essenziale per la riuscita degli interventi di salvaguardia. Pertanto, le attività di Comunicazione ed Educazione Ambientale assumono grande rilevanza nel programma LIFE+ Natura e Biodiversità e dunque nel progetto RI.CO.PR.I. Il progetto prevede, in tal senso, una specifica azione “Attività di Informazione ed Educazione Ambientale nella Scuole”, che rappresenta, alla pari degli interventi di tutela veri e propri, un elemento prioritario del progetto stesso. Nei fatti, il passaggio delle informazioni alle nuove generazioni e l’efficacia con cui sarà fornita adeguata educazione ambientale sono un fattore fondamentale, decisivo per attivare e rendere persistenti i risultati ottenuti dai progetti LIFE+ Natura e Biodiversità con le azioni concrete di salvaguardia ambientale. Portare a compimento questa “delicata” azione, richiede attenta pianificazione ed un’efficace strategia comunicativa. Nuove generazioni, sempre più condizionate da modelli avulsi dalla naturale essenza umana, disinteressate ai temi ambientali, costituiscono il più grande pericolo esistente per la natura e la biodiversità. Contribuire a rimuovere questo problema è l’obiettivo del presente piano di educazione ambientale, rivolto alle scuole nei territori, in provincia di Roma e Potenza, in cui ricadono i Siti Natura 2000 interessati dal progetto RI.COPR.I.

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1. PERCHÉ UN PIANO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE L’obiettivo del presente piano di educazione ambientale è quello di superare una didattica sull’ambiente per approdare ad una didattica svolta per l’ambiente, basata sui comportamenti, sui valori e sui cambiamenti. Seguendo il noto principio “agire localmente, pensare globalmente”, l’intento è quello di promuovere nei giovani una mentalità di sviluppo consapevole del territorio a partire dai contesti di vita e di relazione in cui vivono, dall’ambiente scolastico fino alla città ed al mondo intero. «Il mondo è tutto attaccato», così si è espressa una bambina di cinque anni dopo aver vissuto un’esperienza di educazione ambientale, cogliendo e sintetizzando al meglio i legami tra uomo, ambiente, risorse e inquinamenti. Se è vero che “ciascuno vede ciò che sa”, l’affermazione della bambina dimostra che l’educazione ambientale serve o, perlomeno, aiuta a vedere. L’educazione ambientale, quindi, come presa di coscienza del sé e degli altri, della unicità e della complessità, della conoscenza prima e della consapevolezza e responsabilità poi. Le aule delle scuole rappresentano un punto privilegiato di coinvolgimento, socializzazione e partecipazione per i cittadini di domani. Quella che intendiamo proporre è dunque un'educazione ambientale basata su condivisione e collaborazione, volta a definire e promuovere una società consapevole e sostenibile. Il progetto educativo che verrà messo in campo mira a sviluppare negli studenti qualità dinamiche (come il senso di iniziativa, la capacità di scegliere, ecc.) e sviluppare qualità di tipo relazionale (rispetto per la diversità, disponibilità al confronto, capacità di ascolto). In tutti i tipi di percorso, indipendentemente dall’ordine di scuola coinvolto, si garantirà una interdisciplinarietà dei programmi grazie all’ampiezza dei contenuti, per rispondere meglio alle esigenze della didattica scolastica e per assicurare una

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continuità di studio. Stimoleremo occasioni di riflessione sui temi affrontati, la rielaborazione dei dati ottenuti dalle varie attività di laboratorio e di ricerca, le conversazioni e le discussioni di gruppo, impegnando gli studenti ad approfondire anche fuori dalla scuola, lo studio delle tematiche affrontate insieme. L’educazione ambientale diventa così strumento di formazione alla cittadinanza attiva, in un processo didattico, sociale e comportamentale che, certamente, non si esaurisce nel solo ambito dell’istruzione, ma che da questo deve necessariamente iniziare. L’obiettivo è quello di modificare in positivo il comportamento degli studenti, delle famiglie, dell’ambiente scolastico, rendendo finalmente la società stessa interprete consapevole di quella cultura della sostenibilità che, dal contesto locale, deve necessariamente raggiungere quello dell’intero Paese, che, a sua volta, dovrà inserirsi in una visione globale. L'importanza di Life+ e del Programma “Natura e Biodiversità”: siamo tutti coinvolti. Se Green è la parola d’ordine per l’Europa, Life+ è il programma che la sostiene. Il progetto strategico pluriennale Natura e biodiversità, ha l'obiettivo di proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di arrestare la perdita di biodiversità. Diventa, quindi, necessario sensibilizzare le giovani generazioni sul problema della perdita di biodiversità e a mostrare le conseguenze di tali perdite nella vita quotidiana. In particolare, la perdita di specie, sottospecie o varietà può comportare una serie di danni che possono raggrupparsi come:

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o ecologici, perché si verifica un degrado della funzionalità degli ecosistemi; o culturali, perché si perdono conoscenze e tradizioni umane legate alla

biodiversità; o economici, perché riduce le risorse genetiche ed il loro potenziale di

sfruttamento economico. Il presente piano di educazione ambientale si pone l'obiettivo di illustrare i vantaggi della biodiversità e sottolineare i pericoli derivanti dalla sua scomparsa. Il tema ricorrente è l'idea della connettività e dell'interdipendenza. Oltre a sensibilizzare, l'obiettivo è quello di rendere i “cittadini di domani” più consapevoli del ruolo che possono svolgere nel rallentare e prevenire la perdita di biodiversità. Lo scopo è incoraggiare a prendere iniziative per proteggere e prendersi cura della natura, perché la perdita di uno qualsiasi degli anelli della catena della vita, per quanto insignificante possa apparire, può sconvolgere l'intero equilibrio naturale.

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2. INFORMAZIONI SUI SITI D’INTERVENTO Le azioni del progetto si svolgeranno all’interno di tre siti di importanza comunitaria (SIC), facenti parti della rete ecologica europea denominata “Natura 2000” di cui due (“SIC Monti Ruffi – versante sud-ovest” nel comune di Cerreto Laziale e “SIC Monte Guadagnalo” nel comune di Capranica Prenestina) all’interno del territorio provinciale di Roma ed uno, (SIC Dolomiti di Pietrapertosa) all’interno del Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, in Basilicata ed interesseranno complessivamente circa 420 ettari di habitat prioritari. Tutti questi habitat, considerati seminaturali, in quanto risultato di azioni antropiche legate al pascolo, e ben rappresentati nell’Italia centro-meridionale, sono in progressiva regressione in seguito all’abbandono e alla cattiva gestione dell’attività di pastorizia, con conseguente espansione delle formazioni di tipo arbustivo, e per questa ragione sono considerati in Europa tra gli ecosistemi maggiormente minacciati. Particolarmente significativa è anche la drastica diminuzione del 60% delle popolazioni di farfalle associate alle praterie aride. Per contrastare questi fenomeni il progetto prevede di realizzare diverse azioni dipendenti dalle differenti condizioni delle zone coinvolte. Per quelle con un carico di pascolo ridotto si interverrà sostanzialmente con rimozione degli arbusti, decespugliamento selettivo e riattivazione di punti d’acqua per abbeveratoi, nonché incentivando il pascolo ovino, mentre per quelle sovraccaricate si organizzeranno piani razionali di pascolamento per assicurare un carico equilibrato.

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3. METODOLOGIA DI LAVORO “Se sento dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo”. La metodologia di lavoro scelta è quella della ricerca-azione che supportata dai contenuti - e il contenuto conta! - consente di lavorare sull’ambiente, nell’ambiente, per l’ambiente e attivare quindi conoscenza, coinvolgimento, responsabilità. • Sull’ambiente: attiva la prospettiva della conoscenza dell’ambiente, delle tematiche ambientali e del relativo approccio ecologico È l’area dei contenuti e dei saperi. • Nell’ambiente: attiva le dinamiche relazionali ed emotive che spingono a legarsi a un contesto in cui l’ambiente si qualifica come risorsa/strumento d’elezione della conoscenza per sviluppare quel senso di appartenenza foriero di cittadinanza attiva. È l’area della relazione e del saper essere. • Per l’ambiente: attiva lo sviluppo di quel senso di responsabilità che consente lo strutturarsi di azioni e di comportamenti all’insegna del rispetto, dell’autocontrollo, dell’ascolto, della correttezza, della cooperazione, dello spirito di iniziativa. È l’area dove reale e ideale si incontrano per realizzare la «riforma del pensiero» per imparare ad «essere nel pianeta». Verrà utilizzata una didattica attiva, fornendo agli studenti una chiave di lettura critica delle nozioni che verranno date e integrando esperienza ed informazioni. La relazione educativa prevede la partecipazione attiva e collaborativa da parte dei soggetti coinvolti, Si valorizza un approccio di tipo globale all'ambiente, nell'ambito generale delle diverse qualità cognitive della persona, impostando laboratori didattici in cui gli studenti possono trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione, la soluzione di problemi, così come si prediligono attività che tengono conto dell'importanza di interagire con lo studente per sollecitarlo concretamente ad esprimersi, coinvolgersi, documentarsi, prendere posizione e agire per l'ambiente.

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Strumenti Gli strumenti educativi utilizzabili nella sperimentazione del progetto sono vari e diversificati, e cercano di attivare modalità di lavoro dinamiche, operative, che non escludano lezioni frontali o momenti di studio e riflessioni individuale, ma non li considerano gli unici modi possibili per attuare i percorsi. Saranno di supporto a tale attività i seguenti strumenti: 1. Presentazioni Power – Point, diversificate nei contenuti e nella grafica in

base alla classe di età degli studenti a cui saranno rivolte. Saranno realizzate 2 presentazioni, diversificate per complessità e quantità dell’informazione, da utilizzare nelle attività didattiche. Una presentazione di questo tipo, che sarà presa ad esempio, è già stata predisposta dalla Provincia di Roma, con una grafica accattivante e contenuti e immagini in grado di catturare l’attenzione, stimolare gli interventi dei partecipanti e descrivere nel dettaglio le cose;

2. Elaborati grafici in quadricromia con immagini e schemi di facile interpretazione e brevi testi scritti, (fumetti e pannelli informativi, grafici);

3. Attività interattive, Work Shop, Laboratori didattici, “Quiz Game” e spunti di riflessione apportati durante le lezioni frontali, capaci di stimolare lo spirito competitivo e amplificare le capacità di apprendimento spingendo ad un lavoro mnemonico e cognitivo – deduttivo;

4. Attività live recitate (Teatro Ragazzi); 5. Poster informativi, come ad esempio quello già realizzato nell’ambito

dell’azione D.5 a cura della Provincia di Roma dal titolo “Poster di monitoraggio di flora e fauna” che verranno esposti durante le attività di educazione ambientale e saranno utilizzati per realizzare una mostra itinerante;

6. Sito web del progetto; 7. Supporto didattico & stampati.

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4. TARGET & MODALITA’ DI COMUNICAZIONE

Considerando la diversa capacità di apprendimento delle diverse classi di età dei ragazzi a cui l’attività educativa è rivolta e puntando ad un approccio efficace che tenga conto delle diverse capacità di attenzione e riflessione, sia inerenti alla complessità e completezza dell’informazione, sia relative alla modalità di comunicazione ed al mezzo comunicativo stesso, sono stati individuati due target di riferimento: Target A – studenti e docenti della scuola elementare e I classe della

scuola media. A questi target saranno rivolti prodotti educativi basati principalmente su immagini e disegni simpatici e colorati, tenendo come riferimento le proposte grafiche del Piano di Comunicazione, le foto dei Siti e delle principali specie faunistiche e floristiche. Brevi testi scritti saranno associati ad immagini e disegni in una presentazione power-point capace di descrivere in modo semplice ed efficace il progetto le problematiche ambientali e gli interventi per porvi rimedio. Il messaggio educativo si baserà sul “punto di vista del fiore e della farfalla” e dei pericoli connessi all’abbandono del territorio e ad un pascolo non regolato. I principali vettori di queste informazioni saranno un fumetto e una rappresentazione teatrale, sull’esperienza del Teatro Ragazzi. Questi prodotti saranno associati a lezioni in aula e laboratori didattici, sfruttando i benefici delle attività didattico - informative effettuate dal vivo, che daranno valore aggiunto ai prodotti realizzati.

Target B – studenti e docenti della II e III classe scuola media e scuola superiore. A questo target saranno rivolti contenuti didattici più elaborati e completi, work shop e lezioni frontali in aula basati su presentazioni power-point, una mostra itinerante, un fumetto adeguato al target di riferimento e un gioco a quiz sui temi trattati. Saranno illustrati la rete Natura 2000, il Life, ed il progetto RI.CO.PR.I. Saranno, inoltre, illustrati alcuni dati ambientali in Italia ed Europa e le corrette pratiche di gestione dei rifiuti e prevenzione degli incendi.

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5. PACCHETTI FORMATIVI Saranno realizzati 4 pacchetti formativi specifici per i due target di studente a cui saranno rivolti: il fumetto; la rappresentazione teatrale; il gioco elettronico a quiz; la mostra itinerante - work shop con lezione frontale in aula. Compatibilmente con le limitazioni di carattere economico e organizzativo potranno proporsi più pacchetti educativi ad entrambi i target individuati. Tale opportunità permetterebbe di trasmettere più efficacemente, sottolineandoli, i molti aspetti chiave del percorso educativo realizzato. Con riferimento ai contenuti didattici si farà riferimento ai documenti ufficiali relativi al progetto, alle Linee Guida ed ai prodotti già realizzati nell’ambito delle azioni previste, con particolare attenzione agli studi scientifici effettuati dall’Università di Roma Tor Vergata, relativi agli Habitat di riferimento nei tre siti SIC ed alle farfalle Melanargia arge ed Eriogaster catax, anche con riferimento agli interventi effettuati dal Ente Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane per il miglioramento dei pascoli e la conservazione delle praterie. Saranno inoltre utilizzate le Linee Guida dell’Azione C.2 in capo alla provincia di Roma: “Eradicazione delle esotiche e delle specie ruderali” ed i risultati conseguiti con le azioni in capo alla CIA Basilicata. In ogni caso si procederà creando un nesso logico tra le istanze di tutela della biodiversità, la rete Natura 2000, il ruolo del LIFE e la descrizione del progetto RI.CO.PR.I. Si forniranno anche alcuni dati relativi alla tutela ambientale in Italia ed Europa. In particolare, si focalizzerà l’attenzione agli adattamenti delle specie al contesto ambientale di riferimento, alle specie rare che vivono in questi habitat (per esempio le due specie di farfalle, Melanargia arge ed Eriogater catax), alla relazione tra conservazione della natura ed attività zootecnica. Saranno inclusi, nei vari prodotti che si andranno a realizzare, elementi generali sul rispetto dell’ambiente, come la raccolta differenziata dei rifiuti e i corretti comportamenti da tenere durante le visite/gite nei siti Natura 2000,

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come ad esempio lo smaltimento dei rifiuti e la prevenzione degli incendi. Le informazioni verranno opportunamente elaborate al fine di renderle facilmente recepibili ed assimilabili dagli studenti. 1) Il fumetto Il fumetto è il pacchetto educativo rivolto ad entrambi i target individuati. Sarà realizzato da una ditta esperta nel settore, sulla base di testi scritti dai Coordinatori della comunicazione presso la Provincia di Potenza. Saranno realizzati due sotto-prodotti diversificati in base al target di riferimento. Con riferimento al prodotto rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e I-II media, si prevede di realizzare un fumetto-poster di 8 pagine contenenti circa 20 vignette a colori. Il fumetto sarà, inoltre, realizzato con 1 pagina contenenti circa 8 vignette in bianco e nero, dotate di nuvolette vuote, di appropriata dimensione, così da permettere agli studenti di colorare ed inserire brevi dialoghi, completandolo. Questo espediente potenzierà il feed-back con i ragazzi e permetterà, sia di stimolare lo sforzo deduttivo e mnemonico – cognitivo, sia di ricavare dati sull’interesse e sull’apprendimento da parte degli studenti coinvolti e, di riflesso, sulla qualità del lavoro svolto. Il prodotto sarà realizzato in quadricromia e impaginato in formato 20 x 20 cm fronte-retro. I personaggi saranno ripresi dal piano di comunicazione con eventuali integrazioni (la bambina; il piccolo pastore; la mucca; la pecorella: il fiore; la farfalla). Il fumetto rivolto agli studenti della classe III media e delle scuole superiori, sarà realizzato su 18 pagine e conterrà circa 70 vignette a colori. In questo caso il prodotto sarà elaborato ed adeguato al target di riferimento, con slogan di grande impatto e caratteristiche grafiche in grado di attirare l’attenzione, suscitare sensazioni e trasmettere un impulso riflessivo sulle problematiche ambientali affrontate dal progetto RI.CO.PR.I. Le vignette, saranno realizzate

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in quadricromia e impaginate in formato 20 x 25 cm fronte-retro, in modo da conciliare le esigenze tecniche di produzione con le dimensioni dei fumetti più comunemente in commercio. La storia ed i personaggi saranno vicini ai contesti di vita dei ragazzi in età scolastica (una ragazza, un ragazzo e i loro amici / compagni di scuola). I prodotti saranno realizzati anche in formato digitale e pubblicati, in versione sfogliabile, sul sito web del progetto. Saranno rese disponibili versioni in lingua inglese, sia del formato stampato sia dei formati digitali. Per la realizzazione delle vignette si ricorrerà ad un servizio di assistenza esterna. Saranno stampate almeno 2.000 copie. I prodotti saranno distribuiti ai partner, che li diffonderanno e li utilizzeranno a supporto dell’attività didattica nelle scuole. 2) La rappresentazione teatrale / Teatro Ragazzi La rappresentazione teatrale, strutturata in modo da coinvolgere i ragazzi, è stata individuata come valido prodotto educativo da rivolgere agli studenti delle scuole elementari e della prima media. E’ dimostrato che l’approccio recitato è un efficace vettore di trasferimento delle informazioni, perché diverso dai consueti schemi di apprendimento più propriamente scolastici, ma più vicino a contesti di svago e dunque meglio predisponenti all’assimilazione delle informazioni ricevute. La rappresentazione sarà realizzata sulla base dei dialoghi elaborati per il fumetto. I personaggi rappresentati saranno, come nel caso del fumetto: il piccolo pastore; la mucca; la pecorella; il fiore; la farfalla. Al fine di coinvolgere il più possibile gli studenti non ci sarà corrispondenza numerica tra il numero di personaggi interpretati ed il numero di attori che si intende coinvolgere, questo permetterà di realizzare il prodotto minimizzando le spese, ma senza comprometterne qualità ed efficacia educativa. Le varie scene saranno infatti costruite in modo che ogni attore possa interpretare più personaggi favorendo la partecipazione dei ragazzi. Si prevede un unico

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evento per Provincia, nel bimestre ottobre – novembre 2013. L’evento sarà ripreso e sarà realizzato un video da proiettare nelle scuole che non avranno fruito dell’evento live. Il video sarà pubblicato sul sito web del progetto e su You Tube. Inoltre sarà possibile distribuire il video su supporti digitali, DVD. La realizzazione del prodotto, prevede una fase preparatoria il “Laboratorio teatro ragazzi”, che inizierà a settembre 2012 e si concluderà a dicembre 2012. 3a) Work shop & lezioni frontali in aula Questo pacchetto educativo sarà rivolto a studenti e docenti di entrambi i target individuati. I work shop e le lezioni frontali in aula saranno condotti con l’utilizzo di materiale didattico in formato digitale da proiettare, come presentazioni power point, foto e testi scritti, realizzati a cura dei Coordinatori della Comunicazione, con il contributo degli altri partner, i CEAS e gli altri organismi associativi coinvolti nelle attività di educazione ambientale nelle scuole. Le lezioni saranno propedeutiche all’impiego degli altri prodotti previsti dal piano per i due target individuati come la mostra itinerante (costituita da pannelli informativi di cui in seguito) il gioco a quiz, la preparazione della rappresentazione teatrale. In generale le lezioni frontali in aula saranno allo stesso tempo un prodotto educativo ed un vettore per la diffusione e l’utilizzo degli altri prodotti realizzati. Le lezioni in aula saranno anche utili per coinvolgere gli studenti nelle attività di “Laboratorio Teatro Ragazzi”, e stimolarli a prenderne parte attivamente.

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3b) La mostra itinerante Il prodotto è rivolto ai ragazzi delle scuole medie e biennio delle superiori. La mostra si concretizzerà nell’esposizione di 5 pannelli autoportanti, formato 100 x 200 in quadricromia che riporteranno brevi testi scritti, foto ed alti elementi informativi come di seguito brevemente indicato: 1° Pannello Partenariato – Obiettivi del Progetto – Interventi – Risultati attesi 2° Pannello Inquadramento territoriale – Natura 2000 – LIFE + Natura & Biodiversità – RI.CO.PR.I. – Breve descrizione dei siti natura 2000 3° Pannello Che cos’è la biodiversità – Diminuzione della biodiversità – Praterie aride – “Il senso della Farfalla” 4° Pannello Educazione Ambientale – Scuole coinvolte – Destinatari – Scopo 5° Pannello (integrativo) Risultati – Foto siti post-intervento – Studio delle farfalle e delle praterie L’utilizzo di questo prodotto incrementerà i momenti di didattica dal vivo nelle scuole consolidando le conoscenze acquisite nelle precedenti esperienze offerte dal Piano. Verrà proposto alle scuole di fare realizzare dagli studenti, sull’esempio della Mostra Itinerante, un lavoro di ricostruzione del prodotto, da pubblicare presso il proprio Istituto. Questo permetterà agli studenti di esercitare le conoscenze sui temi trattati e darà persistenza all’azione D6. Il prodotto sarà utilizzato anche per pubblicizzare il progetto durante seminari, fiere, conferenze ed altre manifestazioni.

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4) Il Gioco Quiz elettronico Il quiz game è stato organizzato con la formula di un torneo provinciale. Si tratta di un campionato che interesserà sia la Provincia di Potenza che la Provincia di Roma, mettendo in competizione le scuole interessate dal Progetto Life + RI.CO.PR.I attraverso delle vere e proprie sfide culturali sul tema dell'educazione ambientale, con domande a risposta multipla sul modello dei più famosi quiz televisivi. Grazie alla tecnologia dell'Audience Response System (Ars), gli studenti saranno gli assoluti protagonisti dei quiz proposti rispondendo in tempo reale, con le pulsantiere senza fili, alle domande proiettate su schermo gigante e modulate dal software esclusivo della suite di “Ars Power”, pensato appositamente per l’entertainment con contenuti multimediali avanzati (audio, video, animazioni). Il campionato prevede una fase eliminatoria dove parteciperanno gli studenti delle terze medie di 2 istituti scolastici per ogni Provincia e del biennio di 5 istituti superiori per ogni Provincia che si affronteranno in tornei separati che si svolgeranno in una o due giornate all'interno dei propri istituti scolastici. Per ogni classe saranno selezionati 4 studenti che la rappresenteranno nelle fasi successive. Da ogni istituto scolastico usciranno vincitrici: • due classi (composte ognuna dai 4 studenti selezionati) in rappresentanza delle terze medie dei due istituti coinvolti per Provincia; • cinque classi (composte ognuna dai 4 studenti selezionati) in rappresentanza delle classi del biennio dei cinque istituti coinvolti per Provincia; Queste ultime si sfideranno in una finale provinciale che decreterà le prime tre classi. Nella finalissima, per quanto riguarda le scuole superiori e le scuole medie, non esisteranno più le distinzioni di anno scolastico, ma tutte le classi si sfideranno contemporaneamente, fino a decretare la classe vincitrice. Tutte le classi che parteciperanno alla finalissima riceveranno delle

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targhe ricordo. Inoltre, per le prime tre classificate, sono previsti dei premi che verranno concordati in fase di svolgimento del torneo. Per la preparazione delle domande riguardanti la tematica dell'educazione ambientale, da inserire nel sistema "Ars Power" e che saranno oggetto di sfida tra le classi, verrà individuato un referente per ogni Ente beneficiario, che sarà incaricato di preparare una batteria di domande (almeno 30) su una specifica tematica, differenziando il livello di difficoltà per la categoria di scuola (superiore e media). Il prodotto sarà messo a disposizione delle organizzazioni coinvolte nelle attività didattiche frontali, attività, dunque, anche propedeutiche all’utilizzo del prodotto stesso. Tabella 1 - riepilogo dei pacchetti educativi / prodotti in relazione al target di riferimento

PACCHETTO / PRODOTTO EDUCATIVO *

CLASSE SCOLASTICA DI RIFERIMENTO

FUMETTO (1) SCUOLA ELEMENTARE CLASSI I E II DELLA SCUOLA MEDIA

TEATRO RAGAZZI SCUOLA ELEMENTARE CLASSE I DELLA SCUOLA MEDIA

MOSTRA ITINERANTE SCUOLA MEDIA E BIENNIO DELLA SCUOLA SUPERIORE

GIOCO ELETTRONICO A QUIZ CLASSE III DELLA SCUOLA MEDIA E BIENNIO DELLA SCUOLA SUPERIORE

FUMETTO (2) – WORK SHOP – LEZIONI FRONTALI IN AULA

CLASSE III DELLA SCUOLA MEDIA E SCUOLA SUPERIORE

LEZIONI FRONTALI IN AULA – VISITE GUIDATE – LEZIONI IN LOCO E LABORATORI DIDATTICI

SCUOLA ELEMENTARE E CLASSI I E II DELLA SCUOLA MEDIA

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6. IL BANDO RIVOLTO ALLE SCUOLE Il bando “Idee per la realizzazione di un ulteriore immagine rappresentativa del progetto Life + RI.CO.PR.I.”, a cura della provincia di Potenza, ha già rappresentato un valido strumento di educazione ambientale nelle scuole. Infatti la promozione di questo bando ha interessato 29 istituti scolastici, 14 nella Provincia di Potenza e 15 nella Provincia di Roma e un numero cospicuo di studenti ed insegnanti che vi hanno preso parte attivamente elaborando numerose proposte grafiche. La valenza educativa del bando si è esplicitata nelle attività informative/educative preliminari svolte dai Coordinatori della comunicazione di entrambe le Provincie interessate e dal Project Manager su gli istituti scolastici coinvolti, sia mediante l’utilizzo di presentazioni power-point, sia mediante la descrizione del progetto diffusa via web. Successivamente lo stimolo creativo offerto agli studenti che hanno partecipato ha avuto sicuramente valore educativo e sensibilizzante rispetto alle tematiche ambientali locali e generali. Il soggetto maggiormente rappresentato, la farfalla diurna Melanargia Arge, dall’aspetto gentile e delicato con combinazioni cromatiche attraenti, ha sicuramente acceso nell’animo dei ragazzi un ricordo persistente e un sentimento di solidarietà rispetto al tema della tutela ambientale. Tutti i disegni saranno riportati sul sito del progetto e grazie ad una votazione aperta coniugata con il parere dei responsabili della Comunicazione, si procederà alla selezione delle due immagini da utilizzare sul materiale promo - pubblicitario del progetto. Saranno considerate due categorie: disegni realizzati dagli studenti singoli o in gruppo appartenenti alle scuole del primo ciclo; disegni realizzati dagli studenti dei licei artistici. Sarà possibile esprimere il proprio voto accedendo alla apposita sezione del sito e cliccando il tasto di selezione relativo all’immagine prescelta o, scegliendo la votazione per e-mail, con un modulo automatico in grado di recapitare un messaggio con la scelta effettuata.

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7. IL SITO INTERNET Il sito internet rappresenta lo strumento di maggiore valore comunicativo del progetto. La diffusione dei prodotti educativi realizzati con l’azione D6 attraverso la rete internet permetterà di raggiungere larghe fasce di studenti e cittadini in generale (anche considerando il limite imposto dal digital-divide) con bassi costi di gestione e possibilità di completezza e adattabilità dell’informazione a molteplici categorie di fruitori finali. Tale opportunità sarà colta proprio in considerazione della grande familiarità che le giovani generazioni hanno con questo strumento comunicativo. Pertanto sarà massimo l’impegno per rendere il sito di grande impatto e facile consultazione da parte di ragazzi e bambini. Per rendere il sito più fruibile per i visitatori, è stato pensato di apportare le seguenti modifiche: - Il sottomenu “Aree di intervento” verrà spostato interamente nel

sottomenu “Cos’è RI.CO.PR.I”. Il sottomenu “Cos’è RI.CO.PR.I”. conterrà le sezioni: 1. Di più su RI.CO.PR.I.; 2. Aree di intervento; 3. Natura 2000; ecc..

- Il vecchio menu "Aree di intervento" sarà rinominato in "Spazio Ragazzi" che sarà composto dalle le sezioni: 1. Concorso Ragazzi; 2. Fumetto; 3. Educazione ambientale. La sezione “Educazione ambientale” verrà utilizzata per caricare tutto il materiale utilizzato nelle scuole per l’educazione ambientale (presentazioni in power-point, video, foto relative agli incontri, fumetto in versione stampabile, ecc..). La sezione Concorso Ragazzi, invece, verrà utilizzata per caricare le 2 cartelle contenenti i disegni delle scuole. La sezione fumetto, verrà utilizzata per caricare una versione sfogliabile dello stesso. Si è deciso di utilizzare una sezione appositamente dedicata al fumetto ritenendolo il pacchetto educativo di maggior rilevanza ed a cui dare maggiore visibilità.

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8. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Nell’esecuzione di questa azione verrà tenuto in considerazione il documento della DG Ambiente della Commissione Europea “LIFE-Nature: Communicating with stakeholders and the general public - Best practices examples for Natura 2000”. Per realizzare le attività verranno coinvolti operatori didattici già attivi sul territorio (Laboratori di Educazione Ambientale, Cooperative, Associazioni ambientaliste) con esperienza di didattica nelle scuole locali, condividendo con il comitato direttivo del progetto e in particolare il coordinatore della comunicazione locale e generale i progetti didattici che verranno proposti alle scuole e che comprenderanno attività in classe e sui siti di intervento per illustrare le attività del progetto LIFE+RI.CO.PR.I. In particolare le attività di Educazione Ambientale nelle scuole della Provincia di Potenza saranno gestite dall’Ente Parco Gallipoli Cognato, che attiverà il proprio Centro Di Educazione Ambientale e, anche usufruendo del Centro Naturalistico presso la propria sede, attiverà Laboratori Didattici (riconoscimento delle farfalle e delle specie vegetali tutelate dal progetto, raccolta differenziata dei rifiuti, comportamenti corretti durante le visite / gite ai siti naturali, prevenzione degli incendi) coinvolgendo, inoltre, Cooperative e Associazioni ambientaliste operanti sul territorio provinciale. Allo stesso modo, la Provincia di Roma gestirà le attività didattiche nelle scuole del proprio territorio. Avvalendosi dei fondi a loro assegnati per il completamento dell’azione D6, sia l’Ente Parco, sia la Provincia di Roma, con riferimento ai territori di rispettiva competenza, dovranno organizzare visite guidate / gite ai siti in Provincia di Potenza e in Provincia di Roma e attività didattiche in loco, al fine di favorire le esperienze dirette degli studenti con gli elementi naturali degli habitat di progetto. Inoltre, in accordo con le singole associazioni, potranno essere promosse attività sperimentali (realizzazione di erbari didattici, interviste agli allevatori elaborate dagli

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studenti stessi, studi sulla tipologia di suolo e degli habitat ad essi collegati, ecc.). Queste attività, fondamentali per un completo e concreto percorso di apprendimento, nonché per l’applicazione dei contenuti teorici al contesto reale, potranno, inoltre, incrementarsi mediante inviti rivolti alle scuole ad organizzare in proprio visite guidate / gite nei siti di riferimento. La didattica sarà basata sui prodotti di cui al presente piano, che saranno forniti ai partner dalla Provincia di Potenza, che fornirà, inoltre, il materiale didattico di base e provvederà al necessario sostegno operativo ed organizzativo, al fine di garantire uno standard, sia in termini di contenuti, sia in termini di attività fruite, indipendentemente dall’operatore che erogherà il servizio. Una particolare attenzione dovrà essere rivolta agli alunni delle scuole del primo ciclo presenti nei Comuni in cui ricadono le aree SIC e ZPS oggetto del programma Life + RI.CO.PR.I, tuttavia saranno coinvolti anche studenti delle scuole superiori, medie ed elementari di altri Comuni prossimi al territorio dei siti Natura 2000 in Provincia di Roma e Potenza. Con riferimento al Sito Lucano, le attività si svolgeranno nei comuni di Pietrapertosa, Castelmezzano, Trivigno, Albano di Lucania e Campomaggiore, in cui sono presenti scuole elementari e scuole medie. Inoltre si procederà nel Comune di Potenza, dove sono presenti scuole superiori, (sarà sicuramente coinvolto l’Istituto d’Arte che ha anche partecipato al Bando “Idee per la creazione di un immagine rappresentativa del progetto RICOPRI”). Con riferimento ai Siti in Provincia di Roma si farà riferimento all’Istituto Comprensivo di Cerreto Laziale (sede di Cerreto Laziale e sue succursali), la scuola elementare statale “Jacopone Da Todi”, nel comune di Castel San Pietro Romano, le scuole medie nel comune di Palestrina. Relativamente alle scuole superiori, si farà riferimento ai Licei Artistici ed alle Scuole Superiori prossimi ai comuni in cui ricadono i due SIC in Provincia di Roma.

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Attività in capo alla Provincia di Roma e al Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane I beneficiari potranno sviluppare progetti didattici propri in linea con i contenuti e le attività educative previste dal presente piano. Potranno attivare percorsi teorici e pratici capaci di trasmettere agli alunni le nozioni fondamentali sull’ambiente e la sua tutela, facendo emergere le specificità, il valore ambientale e culturale del proprio territorio. Potranno prevedersi dunque tutte quelle attività capaci di trasferire agli studenti delle scuole operanti sul territorio medesimo, il concetto di rispetto e amore per l’ambiente naturale. Potranno essere previste attività sul campo, che potranno assumere la denominazione di “Praticambiente”, ed il coinvolgimento di genitori e docenti, al fine di mostrare ai ragazzi l’importanza generalizzata delle tematiche affrontate. Le attività saranno svolte presumibilmente a partire dal mese di marzo 2012 e fino a dicembre 2013, secondo il calendario stabilito dagli Enti organizzatori. Impegno diretto al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’impatto ambientale Parte delle attività tecniche di coordinamento e gestione del piano avverranno utilizzando mezzi telematici ed elettronici. Per la mobilità del personale e dei soggetti fruitori di eventi e attività, sarà privilegiato l’uso di mezzi pubblici, mezzi a basso impatto e mezzi di trasporto collettivi (riduzione della mobilità), come il trasporto ferroviario, laddove per ragioni oggettive o per esigenze specifiche non sia preferibile il mezzo privato o il trasporto aereo. In ogni sito coinvolto verranno organizzate iniziative comuni in modo da coinvolgere i possibili interessati presso le località più prossime. In tutti i materiali che verranno prodotti e diffusi saranno riportate indicazioni per ricordare l’impegno nella riduzione delle emissioni di CO2 e gli altri gas a

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effetto serra, nel consumo di energia da fonti fossili, nell’impatto sulle risorse acquatiche e su quelle biologiche viventi. Documenti e materiali verranno prodotti utilizzando carta riciclata e prodotti certificati a basso impatto. Per la diffusione di materiale informativo si darà precedenza ai mezzi telematici ed elettronici. I documenti prodotti in formato digitale, pubblicati o utilizzati nella comunicazione interna ed esterna, riporteranno la dicitura “Stampare questo documento solo se davvero necessario: per ogni Kg di carta che si evita di stampare si riducono 1,7 Kg di emissioni di CO2”. Per quanto riguarda l’organizzazione e logistica di incontri e attività sarà posta cura nella scelta di limitare allestimenti o materiali ad elevato impatto quali stoviglie e posateria in plastica, cibi o bevande non provenienti da produzioni biologiche, materiali di lavoro, gadgets e merchandising prodotti con materiali non riciclati e/o riciclabili. 9. CRONO PROGRAMMA ATTIVITÁ Durante il primo anno è stato lanciato un concorso dedicato alle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio dei siti Natura 2000 per la realizzazione del logo del progetto. L’idea grafica ritenuta migliore sarà utilizzata nei materiali divulgativi prodotti. L’iniziativa ha ottenuto una buona partecipazione, con oltre 100 studenti che hanno aderito e numerosi elaborati grafici inviati alla Provincia di Potenza. Durante il secondo ed il terzo anno di progetto, verranno realizzati incontri didattici nelle scuole circostanti alle aree interessate dagli interventi, in modo da trasmettere alle giovani generazioni l’importanza di ambienti ritenuti troppo spesso marginali e di poca importanza ma invece ricchi di specificità e valore. A partire da maggio 2012, saranno realizzati i prodotti educativi per i due target individuati e a partire da ottobre 2012 sarà avviata l’attività di educazione nelle scuole. L’attività educativa si svolgerà, previo accordo con i

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beneficiari del progetto ed i dirigenti scolastici degli istituti coinvolti, per tutto il 2012 e fino alla chiusura dell’anno scolastico nel 2013 e riprenderà alla successiva riapertura autunnale. Nei mesi di ottobre e novembre 2012, febbraio 2013, ottobre 2013 e febbraio 2014 verranno organizzati i workshop nelle scuole interessate dal Progetto Life + RI.CO.PR.I. con l’utilizzo di presentazioni power-point ricche di immagini e costruite in modo simpatico e fruibile da parte degli studenti di diverse età. I workshop saranno anche propedeutici all’avvio dell’attività prevista del “Quiz Game”. La fase eliminatoria, che prevede la partecipazione degli studenti delle terze medie di 2 istituti scolastici per ogni Provincia e del biennio di 5 istituti superiori per ogni Provincia, è prevista nella prima metà del mese di ottobre 2012. La finalissima che decreterà la classe vincitrice per la Provincia di Roma e per la Provincia di Potenza è prevista per il mese di marzo 2013. Sempre nel mese di ottobre 2012 si avvierà la fase di presentazione del Fumetto nelle scuole elementari interessate dal Progetto Life + RI.CO.PR.I. Si tratta di un'attività che verrà proposta ai diversi istituti scolastici, fino al mese di novembre 2013, escludendo i mesi estivi i cui le attività didattiche sono sospese. L’organizzazione dei workshop previsti a partire dal mese di febbraio 2013 sono considerati propedeutici alla mostra itinerante che avrà inizio nel mese di aprile 2013 e terminerà nel mese di maggio 2014. La fase preparatoria della rappresentazione teatrale inizierà con l’affidamento del servizio e l’attivazione del “Laboratorio Teatro Ragazzi” previsto a partire dal mese di settembre 2012 e che si concluderà entro il mese di dicembre 2012. La rappresentazione teatrale andrà in scena nel bimestre ottobre – novembre 2013. Di seguito si riporta una rappresentazione schematica del crono programma.

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CRONO PROGRAMMA DELLE ATTIVITÁ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLE SCUOLE

N. Attività 2012 2013 2014 mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu

WORKSHOP NELLE SCUOLE CHIUSURA SCUOLE CHIUSURA SCUOLE C S

1 VISITE GUIDATE C S

2 QUIZ GAME CHIUSURA SCUOLE CHIUSURA SCUOLE C S

3 FUMETTO CHIUSURA SCUOLE CHIUSURA SCUOLE C S

4 MOSTRA ITINERANTE CHIUSURA SCUOLE CHIUSURA SCUOLE C S

5 RAPPRESENTAZIONE TEATRALE

CHIUSURA SCUOLE

CHIUSURA SCUOLE

C S

6 PRATICAMBIENTE CHIUSURA SCUOLE CHIUSURA SCUOLE

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10. ANALISI SWOT

PUNTI DI FORZA

Attività realizzabili senza eccessivo ricorso all’assistenza esterna

Qualità e quantità dei contenuti informativi disponibili

Possibilità di utilizzo di strumenti informatici e Web

PUNTI DI DEBOLEZZA

Budget disponibile Complessità della logistica

necessaria Necessità di utilizzare

diverse strutture ospitanti, distanti tra loro

OPPORTUNITA’

Attività esportabili Collegamento con stili di vita

e comportamenti rispettosi per l’ambiente

Orientamento della futura classe sociale all’attivismo in materia di tutela ambientale

MINACCE

Complessità dei temi trattati Risorse umane operanti in

aree geograficamente distanti Interferenza con il

programma di attività didattica scolastico

Digital - divide

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11. OBIETTIVI L’azione trova il suo obiettivo nella necessità di avviare nelle giovani generazioni interesse e senso di responsabilità nei confronti di habitat che vengono vissuti dai ragazzi come aree di scarso valore. Il risultato perseguito è il coinvolgimento di almeno 500 studenti nelle attività educative. Si ritiene che l’obbiettivo prefissato sarà raggiunto e superato in quanto le attività previste e i mezzi di educazione che saranno adottati, uniti alla capacità di diffusione offerta dal sito web del progetto, permetteranno di coinvolgere un numero di studenti largamente superiore. Nello specifico si punterà a coinvolgere 250 studenti in Provincia di Potenza e 250 studenti in Provincia di Roma. Considerato il target di riferimento individuato, si tratterà di coinvolgere circa 50 studenti delle scuole elementari e 200 studenti delle scuole medie e superiori, sia in provincia di Potenza, sia in provincia di Roma. Tenuto conto del numero medio di studenti per classe (25) si prevede di effettuare gli interventi educativi su 10 classi per ogni provincia. Considerando che è logisticamente possibile raggruppare più classi, si prevede di effettuare 2 interventi propedeutici + 2 interventi interattivi sulle scuole della Provincia di Potenza e 2 interventi propedeutici + 2 interventi interattivi sulle scuole della Provincia di Roma, per un totale di 8 interventi. Inoltre con il bando nelle scuole, le fasi finali del gioco quiz, la rappresentazione teatrale, le iniziative volte a stimolare la navigazione del sito internet, oltre ai folder informativi che saranno distribuiti, si potrà raggiungere e superare facilmente il numero minimo (500) di studenti coinvolti. Si auspica di massimizzare il numero di lezioni dal vivo, considerando la previsione del numero di interventi sopra riportata solo un traguardo minimo, per raggiungere il maggiore numero possibile di classi, con il maggior numero possibile di prodotti, focalizzando l’attenzione sugli studenti del primo ciclo, i quali necessitano, più di altri, di un approccio umano e diretto.

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12. RISULTATI ATTESI Dalla realizzazione delle attività di educazione ambientale nelle scuole progetto si attendono i seguenti risultati:

che gli studenti acquisiscano consapevolezza dell’importanza che ha, in una società civile, il rispetto dell’ambiente, per migliorare la qualità della vita;

che gli studenti diventino portavoce di una cultura ambientale anche

nella propria famiglia e nei contesti in cui vivono;

che gli studenti colgano l'importanza di adottare comportamenti responsabili nella vita di tutti i giorni al fine di preservare la natura e la biodiversità.

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13. CONTENUTI DIDATTICI

La Rete Natura 2000 Natura 2000 è una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario. La rete Natura 2000 è costituita da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) istituite dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli". Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse; la Direttiva Habitat intende garantire la protezione della natura tenendo anche "conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali". Soggetti privati possono essere proprietari dei siti Natura 2000, assicurandone una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico. La Direttiva riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell'uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura. Alle aree agricole, per esempio, sono legate numerose specie animali e vegetali ormai rare e minacciate per la cui sopravvivenza è necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo o l'agricoltura non intensiva. Nello stesso titolo della Direttiva viene specificato l'obiettivo di conservare non solo gli habitat naturali ma anche quelli seminaturali (come le aree ad agricoltura tradizionale, i boschi utilizzati, i pascoli, ecc.). Tutte le informazioni riguardanti la rete Natura 2000, le Direttive Habitat e Uccelli, i Siti in Italia e negli altri paesi dell'Unione possono essere reperite sul sito europeo http://ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm.

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Come si costruisce Natura 2000 Il processo che porta all'individuazione delle ZSC “Zone Speciali di Conservazione” si articola in tre fasi: 1. Secondo i criteri stabiliti dall'Allegato III della Direttiva Habitat, ogni Stato membro individua siti – denominati Siti di Importanza Comunitaria proposti (pSIC) - che ospitano habitat e specie elencati negli allegati I e II della Direttiva. In questi allegati alcuni habitat e specie vengono ritenuti prioritari per la conservazione della natura a livello europeo e sono contrassegnati con un asterisco. Esistono manuali nazionali e comunitari che facilitano il processo di scelta dei siti da parte dei rilevatori. I dati vengono trasmessi alla Commissione Europea attraverso un Formulario Standard compilato per ogni sito e completo di cartografia. 2. Sulla base delle liste nazionali dei pSIC la Commissione adotta le liste dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), una per ogni regione biogeografica in cui è suddivisa l'Unione. Per analizzare le proposte dei vari Stati, la Commissione ha organizzato dei seminari scientifici per ogni regione biogeografica, a cui hanno partecipato i rappresentanti degli Stati membri, esperti indipendenti e rappresentanti di organizzazioni non governative di livello europeo. Durante i seminari biogeografici sono stati vagliati i siti proposti da ogni Stato per verificare che ospitassero, nella regione biogeografica in questione, un campione sufficientemente rappresentativo di ogni habitat e specie per la loro tutela complessiva a livello comunitario. Alla fine delle consultazioni con gli Stati membri la Commissione può ritenere che esistano ancora delle riserve, ovvero che ci siano ancora habitat o specie non sufficientemente rappresentati nella rete di alcuni paesi o che necessitino di ulteriori analisi scientifiche.

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3. Una volta adottate le liste dei SIC, gli Stati membri devono designare tutti i siti come "Zone Speciali di Conservazione" il più presto possibile e comunque entro il termine massimo di sei anni, dando priorità ai siti più minacciati e/o di maggior rilevanza ai fini conservazionistici. In Italia l'individuazione dei pSIC è di competenza delle Regioni e delle Province Autonome, che trasmettono i dati al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare organizzati secondo il Formulario Standard europeo e completi di cartografie; il Ministero, dopo una verifica della completezza e coerenza dei dati, trasmette la banca dati e le cartografie alla Commissione. Dopo la pubblicazione delle liste dei SIC da parte della Commissione, il Ministero pubblica le liste dei SIC italiani con un proprio decreto. Il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare designa poi i SIC come Zone Speciali di Conservazione, con decreto adottato d'intesa con ciascuna regione e provincia autonoma interessata. Per i siti ZPS, individuati ai sensi della Direttiva Uccelli la procedura è più breve: essi vengono designati direttamente dagli Stati membri come Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed entrano automaticamente a far parte della rete Natura 2000. L'identificazione e la delimitazione delle ZPS si basa interamente su criteri scientifici. Si considerano territori più idonei alla conservazione delle specie elencate nell'Allegato I e di quelle migratorie non elencate che ritornano regolarmente. I dati sulle ZPS vengono trasmessi alla Commissione attraverso l'uso degli stessi Formulari Standard utilizzati per i pSIC, completi di cartografie. In caso di insufficiente designazione di ZPS da parte di uno Stato la Commissione può attivare una procedura di infrazione. In Italia l'individuazione delle ZPS spetta alle Regioni e alle Province autonome, che trasmettono i dati al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero, dopo la verifica della completezza e congruenza delle informazioni acquisite, trasmette i dati alla Commissione Europea. (fonte: Ministero Dell’Ambiente - http://www.minambiente.it/).

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La Rete Natura 2000 – in Italia In Italia, i SIC e le ZPS coprono complessivamente il 21% circa del territorio nazionale. Ad oggi sono stati individuati da parte delle Regioni italiane 2287 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), e 601 Zone di Protezione Speciale (ZPS); di questi, 323 sono siti di tipo C, ovvero SIC coincidenti con ZPS. All'interno dei siti Natura 2000 in Italia sono protetti complessivamente: 132 habitat, 88 specie di flora e 99 specie di fauna (delle quali 21 mammiferi, 9 rettili, 14 anfibi, 24 pesci, 31 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat; circa 381 specie di avifauna ai sensi della Direttiva Uccelli. Nella Regione Basilicata ci sono complessivamente 53 siti Natura 2000 di cui 17 Siti ZPS e 50 siti SIC, in quanto 14 siti ZPS si sovrappongono ai siti SIC. L’estensione complessiva dei siti Natura 2000 in Basilicata è di ettari 170.479 pari al 17,1 % della superficie totale regionale. In particolare la superficie complessiva dei siti ZPS è di ettari 160.540 pari al 16,1 % della superficie regionale, mentre la superficie dei siti SIC e di ettari 61.179 par al 6,1 % della superficie regionale, questo tenuto conto delle sovrapposizioni anzi dette. Nella Regione Lazio ci sono complessivamente 200 siti Natura 2000 di cui 39 Siti ZPS e 182 siti SIC, in quanto 21 siti ZPS si sovrappongono ai siti SIC. L’estensione complessiva dei siti Natura 2000 nella Regione Lazio è di ettari 441.634 pari al 25,7 % della superficie totale regionale. In particolare la superficie complessiva dei siti ZPS è di ettari 407.910 pari al 23,7 % della superficie regionale, mentre la superficie dei siti SIC e di ettari 143.123 par al 8,3 % della superficie regionale, questo tenuto conto delle sovrapposizioni anzi dette. I dati relativi alle due Regioni ed alle restanti altre regioni italiane è di seguito riportata nella tabella seguente (fonte: Ministero Dell’Ambiente - http://www.minambiente.it/).

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ZPS SIC Natura 2000*** REGIONE n°

siti sup. (ha) % n°

siti sup. (ha) % n°

siti sup. (ha) %

** Abruzzo 5 307.924 28,5% 54 256.003 23,7% 58 390.494 36,2% Basilicata 17 160.540 16,1% 50 61.179 6.1% 53 170.479 17,1% Bolzano 17 142.594 19,3% 40 149.898 20,3% 40 149.898 20,3% Calabria 6 262.257 17,4% 179 86.102 5,7% 185 320.048 21,2% Campania 30 218.102 16,0% 108 363.556 26,8% 124 397.981 29,3% Emilia-Romagna 81 185.584 8,4% 134 235.929 10,7% 153 265.267 12,0% Friuli Venezia Giulia 8 116.450 14,8% 57 132.194 16,8% 61 149.758 19,1% ** Lazio 39 407.910 23,7% 182 143.123 8,3% 200 441.634 25,7% Liguria 7 19.615 3,6% 126 145.822 27.0% 133 147.748 27,3% Lombardia 67 297.425 12,5% 193 224.200 9,4% 241 372.154 15,6% ** Marche 27 126.453 13.0% 76 98.503 10.1% 96 139.064 14,3% ** Molise 12 66.019 14,9% 85 97.750 22,0% 88 118.724 26,8% * Piemonte 50 307.940 12,1% 122 282.405 11,1% 141 396.837 15,6% Puglia 10 263.677 13,6% 77 465.520 24,1% 83 474.597 24,5% Sardegna 37 295.903 12,3% 89 477.683 19.8% 120 567.806 23,6% Sicilia 29 388.037 15,1% 219 457.364 17,8% 234 603.118 23,5% Toscana 61 192.627 8,4% 132 376.041 16.4% 149 390.720 17,0% Trento 19 127.133 20,5% 135 154.314 24.9% 142 176.181 28,4% Umbria 7 47.244 5,6% 97 118.442 14,0% 103 127.204 15,0% * Valle d'Aosta 5 86.380 26,5% 28 71.678 22,0% 30 98.933 30,3% Veneto 67 359.869 19,5% 104 373.144 20,3% 130 418.019 22,7% TOTALE 601 4.379.683 14,5% 2287 4.770.847 15,8% 2564 6.316.664 21,0% * il sito IT1201000 cade in parte in Piemonte ed in parte in Valle d'Aosta; ** il sito IT7110128 cade in Abruzzo, Lazio e Marche e il sito IT7120132 cade in Abruzzo, Lazio e Molise; *** Numero ed estensione dei siti Natura 2000 per Regione è stato calcolato escludendo le sovrapposizioni fra i SIC e le ZPS. Dati aggiornati ad ottobre 2011 (fonte: Ministero Dell’Ambiente - http://www.minambiente.it/)

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Dati ambientali in Europa e in Italia Superficie aree protette In Italia nel 2011 le aree protette considerate nella “Rete Natura 2000” coprono il 21% della superficie nazionale. L’aggregazione dei dati a livello internazionale permette di operare confronti sul complesso delle aree protette. Nel 2010 l’Italia possiede una superficie sottoposta alla tutela della Rete Natura 2000 che la colloca tra i primi dieci paesi dell’Unione, con una quota complessiva delle aree Zps e Sic pari al 20,6 per cento del territorio nazionale, (valore medio comunitario 17,5 per cento). La Slovenia è il paese con la quota più elevata di territorio classificato come siti Natura 2000 (35,5 per cento); a seguire la Bulgaria e la Slovacchia (rispettivamente con il 33,9 e 29,0 per cento). In generale, i Paesi dell’area mediterranea, ad eccezione di Malta, presentano valori percentuali di territorio in aree protette superiori alla media comunitaria. Chiudono la classifica la Danimarca (8,9 per cento) e il Regno Unito (7,2 per cento), che presentano quote contenute di territorio sottoposto a tutela. Nelle ripartizioni centro-settentrionali sono più di 3,2 milioni gli ettari compresi nelle aree naturali protette incluse nella Rete Natura 2000, il 18,4 del territorio totale. Nel Mezzogiorno tale quota sale al 24,7%, grazie anche al maggior peso delle aree classificate come Sic. La regione con la più alta quota di superficie protetta Natura 2000 è l’Abruzzo (36,2 %), seguita da Valle d’Aosta e Campania, entrambe con una superficie superiore al 29%. La minore percentuale di superficie protetta si trova in Emilia-Romagna (12%). Con riferimento alle superfici che ricadono nella rete di Natura 2000, valori superiori ai 400 mila ettari sono presenti in Veneto, Lazio e Puglia; in Sardegna si superano i 500 mila ettari ed in Sicilia i 600 mila. Considerando la parcellizzazione delle aree, la Lombardia ne assomma il maggior numero

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(241), seguita da Sicilia (234) e Lazio (200). In fondo alla classifica la Valle d’Aosta, con 30 aree Natura 2000. (Fonte: ISTAT - http//noi-italia.istat.it)

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Quota percentuale di superficie protetta sul totale regionale Fonte: Ministero dell’ambiente, rielaborazione dati ISTAT, (http//noi-italia.istat.it)

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Spesa per la tutela ambientale in Italia La spesa per la tutela ambientale, rappresenta le risorse economiche utilizzate per salvaguardare l’ambiente, sia da fenomeni di inquinamento (emissioni atmosferiche, scarichi idrici, rifiuti, inquinamento del suolo, ecc.) e di degrado (perdita di biodiversità, erosione del suolo, salinizzazione, ecc.), sia da fenomeni di esaurimento delle risorse naturali (risorse idriche, risorse energetiche, risorse forestali, ecc.). Nel 2009 in Italia la spesa ambientale è pari a oltre 85 euro per abitante, con un incremento del 21% rispetto al 2004; Le amministrazioni regionali del Mezzogiorno fanno registrare i valori più elevati con 151 euro per abitante. Valori inferiori alla media nazionale si registrano nel Nord-ovest (38 euro), Nord-est (67 euro) e Centro (51 euro). (Fonte: ISTAT - http//noi-italia.istat.it)

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Spesa in Euro procapite per regione. Fonte: Ministero dell’ambiente, rielaborazione dati ISTAT, (http//noi-italia.istat.it)

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Spesa in Euro procapite per regione Fonte: Ministero dell’ambiente, rielaborazione dati ISTAT, (http//noi-italia.istat.it)

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Il programma LIFE + L’Unione Europea ha istituito nel 2007 uno strumento finanziario per l’ambiente, denominato LIFE+ (Life Plus), per il periodo che va dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013, con dotazione finanziaria complessiva di 2,143 miliardi di euro, e avente come obiettivo generale quello di contribuire all’attuazione, all’aggiornamento e allo sviluppo della politica e della normativa comunitarie in materia di ambiente. La base giuridica per LIFE + è il regolamento (CE) n. 614/2007. Durante il periodo 2007-2013, la Commissione Europea lancerà ogni anno un bando per invitare a presentare proposte di progetto LIFE+. Le proposte devono essere ammissibili nell’ambito del programma di uno dei tre componenti: 1. LIFE + Natura e biodiversità; 2. LIFE + Politica e Governance ambientali; 3. LIFE + Informazione e comunicazione. 1. LIFE + Natura e biodiversità - progetti che contribuiscono all'attuazione delle Direttive Uccelli e Habitat e della Comunicazione “Arrestare la perdita di Biodiversità entro il 2010”, il cui scopo è di migliorare lo stato di conservazione delle specie e degli habitat in pericolo; 2. LIFE+ Politica e Governance ambientali - progetti innovativi o dimostrativi relativi agli obbiettivi ambientali dell'UE, che stimolano azioni per contribuire allo sviluppo di strategie politiche, tecnologie, metodi e strumenti innovativi; 3. LIFE + Informazione e comunicazione - progetti di promozione e divulgazione delle informazioni, che metteranno in rilievo le questioni ambientali e promuoveranno la formazione e la sensibilizzazione sulla prevenzione degli incendi boschivi;

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Il progetto LIFE + RI.CO.PR.I. Il soggetto proponente del progetto, nonché Beneficiario Coordinatore è la Provincia di Roma a cui si sono associati la Provincia di Potenza, il Parco Naturale Regionale di Gallipoli Cognato - Piccole Dolomiti Lucane (in provincia di Potenza), l’Università di Roma Tor Vergata e la Confederazione Italiana Agricoltori - Basilicata, ognuno con un ruolo importante nella realizzazione del progetto. RI.CO.PR.I. significa Ripristino e Conservazione delle Praterie aride dell’Italia centro-meridionale. Il progetto consiste nel ripristino e conservazione di due habitat prioritari presenti nell’Italia centro-meridionale, in due SIC in Provincia di Roma, “Monte Guadagnolo” e “Monti Ruffi” ed un SIC-ZPS in Provincia di Potenza, “Le Dolomiti di Pietrapertosa” compreso nel Parco Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, entrambe parte della regione biogeografica Mediterranea, Il progetto si propone di studiare e mettere in atto interventi finalizzati alla conservazione di due habitat prioritari che dipendono da opportune pratiche di gestione agro-pastorali. Il primo habitat, le praterie Festuco-Brometalia, presente in quasi tutti gli stati membri EU, è tra le comunità più ricche di specie vegetali in Europa e contiene un gran numero di specie rare e in via di estinzione. Il secondo habitat, le Pseudo-steppe della Thero-Brachypodietea ha una distribuzione tipicamente Mediterranea con un’area importante in Spagna, Italia, Francia, Grecia, Portogallo, Cipro e Malta. Un ulteriore obiettivo è la conservazione delle specie di farfalla associate con questi habitat, in particolare Eriogaster catax e Melanargia arge. Le aree che presentano questi due habitat è in continua riduzione e per questo motivo sono considerati tra gli ecosistemi maggiormente minacciati in Europa (EC 2008, LIFE and Europe’s grasslands: Restoring a forgotten habitat).

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In Italia vi è stata una riduzione del 38% dell’area totale tra il 1970 e il 2000, (Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali 2005, Contributo tematico alla stesura del piano strategico nazionale. Gruppo di lavoro “Biodiversità e sviluppo rurale”) mentre nell’EU vi è stata una riduzione del 12% tra il 1975 e il 1988 e del 12,8% tra il 1990 e il 2003 (FAO 2006, FAO Statistical Yearbook. – FAOSTAT). Una situazione che si riflette anche nei siti Natura 2000 dove il progetto proposto avrà luogo. In una di queste aree di intervento, solo per fornire un esempio, tra il sito dei Monti Ruffi, l’estensione dell’habitat delle Pseudo-steppe è scivolata dal 55% al 30%, dell’area totale dall’assegnazione del sito. La riduzione dell’area totale è accompagnata da una frammentazione delle restanti aree di prateria e dal declino delle specie dipendenti da questi due habitat: a livello dell’EU la popolazione di alcune specie è diminuita del 20-50% (FAO 2006, FAO Statistical Yearbook. – FAOSTAT). Un esempio significativo è costituito dalle farfalle la cui popolazione si è ridotta del 60% dal 1990 e continua a diminuire (AEA, 2009). Su un totale di 436 specie in Europa, 274 dipendono dalle praterie secche (“The European Butterfly Indicator for Grassland species 1990- 2007”, Van Swaay, C.A.M. & Van Strien, A.J., 2008). Obiettivi del progetto RI.CO.PR.I. - Applicare buone prassi e azioni per proteggere e ristabilire i due habitat e le specie di farfalle ad essi associate, nei 3 siti Natura 2000; - Ridurre/eliminare le minacce agli habitat e alle specie, in particolare l’abbandono e/o il pascolo non regolato e l’invasione di specie aliene; - Stabilire un approccio comune per la protezione a lungo termine di questi habitat basata sul monitoraggio del suono dei 2 habitat delle specie di farfalle che da essi dipendono;

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- Aumentare il livello di consapevolezza della popolazione locale e degli stakeholders sull’importanza di tali habitat; - Stima del valore economico dei 2 habitat, sia in termini di prodotti (latte, carne e derivati) e di servizi di ecosistema, tenendo conto della documentazione prodotta a livello internazionale quali, ad esempio, il Sistema di Contabilità Ambientale ed Economica, e il TEEB. I Siti interessati dal progetto RI.CO.PR.I Provincia di ROMA Il SIC “Monte Guadagnolo” ricade, per la maggior parte della sua estensione nel territorio del comune di Capranica Prenestina. Ricade, per la maggior parte della sua estensione nel territorio del comune di Capranica Prenestina. Solo piccole parti del territorio ai margini del perimetro del SIC sono situate nei territori dei cinque comuni di Casape, Ciciliano, Pisoniano, Poli, San Gregorio da Sassola, tutti nella provincia di Roma. Il comune di Ciciliano è soltanto confinante con una piccola parte del perimetro del SIC. La superficie totale del SIC è di ha 569 ettari con una altezza media di 1.033 m s.l.m. L’area del SIC si estende sui Monti Prenestini, un complesso carbonatico orientato in senso NS e situato quasi al centro del Lazio. Il SIC “Monte Ruffi (versante sud ovest)” è localizzato nella porzione sud-occidentale del complesso montuoso calcareo dei Monti Ruffi e comprende il Monte Tossicchi ed il Colle Sacrestia. In particolare è delimitato dal Fosso del Fioio a nord, dalla Valle Figuzza ad est, dall’abitato di Cerreto Laziale a sud e dalla valle del Torrente Fiumicino ad ovest. Il sito si estende su una superficie di 579,4 ha, per gran parte di proprietà privata, e ricade all’interno dei Comuni di Cerreto Laziale e Ciciliano, in Provincia di Roma.

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Provincia di POTENZA Il SIC-ZPS “Dolomiti di Pietrapertosa” ricade nei territori comunali di Pietrapertosa e di Castelmezzano, in provincia di Potenza. L’area del SIC-ZPS Dolomiti di Pietrapertosa rientra all’interno del complesso geologico denominato “Dolomiti Lucane”, situate nell’Appennino Lucano da dove dominano la parte centrale della Val Basento. Le "Dolomiti", così dette in quanto le loro cime sono caratterizzate da alte guglie che ricordano alcune delle vette più note delle Dolomiti alpine vere e proprie, emergono in verticale nel cuore della Basilicata, sulla riva ovest del fiume Basento, il fiume più lungo della Basilicata. Il sito si estende su un superficie di 1.313 ha Le Praterie aride Habitat prioritario 6210* - Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee). Questo habitat include praterie da aride a semi-aride, anche con arbusti, diffusi da valle a monte su suoli da calcarei a neutri. L’habitat è caratterizzato da un’ampia varietà di erbe e piante e diviene importante quando vi è presenza di orchidee. L’habitat include un’ampia gamma di piante che costituiscono il prato (classe Festuco-Brometea). In particolare è costituito da comunità vegetali appartenenti a due ordini: le praterie steppiche o sub-continentali (ordine Festucetalia valesiacae), in Italia presenti soprattutto nelle valli più continentali e interne delle Alpi, e le praterie delle regioni più oceaniche e sub-mediterraneee (ordine Brometalia erecti o Festuco-Brometalia), ampiamente diffuse in tutto l’Appennino. Queste praterie sono tra le comunità vegetali più ricche di fiori. L’habitat inoltre ospita un elevato numero di specie rare ed in pericolo. Anche la fauna associata è notevole ed include numerose specie elencate nella Direttiva

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Habitat ed Uccelli. Ad esempio sono presenti lepidotteri di interesse comunitario come Melanargia arge, Eriogaster catax, Maculinea arion e numerose specie di uccelli che trovano nell’habitat l’ambiente idoneo per la nidificazione o per l’alimentazione (es. Circaetus gallicus, Pernis apivorus, Falco biarmicus, Emberiza hortulana, Lanius collurio). L’habitat è presente in quasi tutta l’Unione Europea, dove è segnalato in 2.967 siti, per un’estensione complessiva di a 595,973 ha, principalmente concentrati nell’Europa meridionale e sud-orientale, in particolare nella regione biogeografica mediterranea. In Italia l’habitat si trova prevalentemente nelle Alpi e nell’Appennino centrale, ma è presente praticamente in tutta la penisola, con la sola eccezione della Sardegna e della Sicilia. Sono presenti 576 siti con superficie totale pari a 256,115 ha, corrispondente al 42,96% della superficie occupata dall’habitat a livello europeo. Eccetto che nelle zone dove non riescono a crescere arbusti e piante forestali a causa del limitato strato di suolo, presenza di rocce, pendenze eccessive, queste praterie derivano da aree disboscate e pascolate, tra i 300 e i 1200 m s.l.m., oppure, nelle parti più calde ed aride, fino a 1700-1900 m. Queste praterie secondarie si conservano infatti fin tanto che dura una regolare ed equilibrata azione di pascolo e/o sfalcio. In assenza di utilizzazioni tale tipo di habitat è destinato ad essere progressivamente invaso e sostituito da comunità di mantello, prebosco e infine forestali. La percentuale di copertura dell’habitat all’interno dell’area di progetto è la seguente: 1) Monti Ruffi (versante sud ovest) IT6030037 (Provincia di Roma): 5% 2) Monte Guadagnolo IT6030035 (Provincia di Roma): 10% 3) Dolomiti di Pietrapertosa IT9210105 (Parco Gallipoli Cognato): 5% Lo stato di conservazione dell’habitat a livello europeo è attualmente in forte pericolo, principalmente a causa del progressivo abbandono delle pratiche agro-pastorali tradizionali che hanno consentito la creazione ed il mantenimento sino ad oggi delle comunità vegetali di origine secondaria

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riconducibili all’habitat *6210. Le formazioni secondarie (semi-naturali) costituiscono la tipologia più caratterizzante e frequentemente diffusa dell’habitat. Tra il 1975 e il 1998 la superficie totale delle praterie nell'UE si è ridotta in media del 12% e le restanti aree sono divenute estremamente frammentate con conseguente riduzione della distribuzione di molte specie che dipendono da tali habitat. All’interno dell’area di progetto si vede una generale tendenza all’espansione degli habitat arbustivi e forestali a discapito degli habitat prativi. La riduzione della superficie occupata dall’habitat è accompagnata dal processo di frammentazione della sua continuità. Inoltre, il pascolo non regolato, causato sia dalla mancanza delle strutture necessarie (recinzioni, abbeveratoi), sia dalla riduzione del numero di capi, causa il continuo depauperamento e peggioramento qualitativo delle superfici residue. Habitat prioritario 6220* - Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea, consiste in praterie a graminacee, con cotica erbosa generalmente bassa, spesso a copertura discontinua, ricche di fioritura primaverile e a disseccamento estivo. In questo habitat rientra la vegetazione mediterranea delle praterie perenni, che si insediano sia su suoli profondi, sia su suoli sottili, non o poco evoluti e aridi. L’habitat comprende tre principali sotto-tipi: le comunità di erbe perenni piuttosto basse dominate da Brachypodium retusum ed incluse nell’ordine Thero-Brachypodietalia; le praterie perenni a disseccamento estivo, molto dense e basse ma molto produttive, create dall’intensa e continua attività del bestiame, dominate da Poa bulbosa ed incluse nell’ordine Poetalia bulbosae; i praterelli annui pionieri ed effimeri, basofili, dominati da Brachypodium distachyon ed inclusi nell’ordine Brachypodietalia distachyae. Queste praterie steppiche, all'apparenza aride ed inospitali, sono tra gli ambienti dell’area dei SIC oggetto del progetto, che presentano la maggiore diversità di comunità di piante, vertebrati e invertebrati. Ricchissima, soprattutto in primavera, è la

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presenza di insetti, in particolare di lepidotteri, che attira in queste aree un numero considerevole di specie di uccelli. Anche queste praterie, rappresentano in genere habitat semi-naturali, di origine secondaria a seguito di pascolamento eccessivo, incendio o decespugliamento. A causa della sua dipendenza dal clima mediterraneo, l'habitat è presente solo negli stati Mediterranei dell'Unione Europea (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro e Malta), dove si distribuisce dal livello del mare fino a medie altitudini (di solito sotto 1700-1800 m s.l.m.). All’interno del territorio europeo l’habitat è presente in 1.093 siti e si estende per 706,127 ettari, il 29.28% dei quali (206,756 ha) si localizzano nei 508 siti italiani in cui l’habitat è stato segnalato. L’area di distribuzione dell’habitat in Italia sono le regioni centro-meridionali e le isole. La percentuale di copertura dell’habitat all’interno dell’area di progetto è la seguente: 1) Monti Ruffi (versante sud ovest) IT6030037 (Provincia di Roma): 55% 2) Monte Guadagnolo IT6030035 (Provincia di Roma): 30% 3) Dolomiti di Pietrapertosa IT9210105 (Parco Gallipoli Cognato): 10% Lo stato di conservazione dell’habitat nel territorio europeo risulta minacciato dal radicale cambiamento negli ultimi decenni dei tradizionali regimi di gestione da cui tali habitat sono strettamente dipendenti. La superficie è in calo a causa dell’abbandono di tali attività (che comporta l’invasione della vegetazione boschiva, la perdita di biodiversità e l’aumento del rischio di incendio) o, viceversa della loro intensificazione. All’interno dell’area di progetto si registra una progressiva regressione sia quantitativa che funzionale-qualitativa delle praterie aride relative all’habitat 6220*: l’abbandono dell’attività del pascolo si manifesta in termini di perdita degli habitat steppici dei Thero-Brachypodietea a favore del bosco e le aree residuali ancora sottoposte al pascolamento si presentano frammentante e profondamente alterate dal pascolo libero non regolamentato.

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Le farfalle Melanargia arge (Sulzer, 1776), è un Lepidottero appartenente alla famiglia Satyridae, sottofamiglia Melanargiinae. La specie è endemica dell’Italia peninsulare È (segnalata in 135 siti). E’ un lepidottero di medie dimensioni con ocelli sulle ali posteriori variamente sviluppati. Nella pagina inferiore dell’ala, gli ocelli hanno colori più brillanti e contorni neri; inoltre le nervature sono marcate di marrone scuro o nero. Ha una sola generazione dalla metà di maggio alla metà di giugno. Le uova sono deposte singolarmente alla base della pianta alimentare nutrice; dopo una quindicina di giorni si ha la schiusa e la piccolissima larva una volta fuoriuscita dall’uovo (dei cui resti si nutre subito) entra in diapausa estiva da giugno ad ottobre. L’alimentazione delle larve è costituita da varie specie di graminacee. Il periodo di volo degli adulti è in maggio e giugno. Melanargia arge è un lepidottero molto raro, inserito nel "Libro Rosso delle farfalle italiane" (Prola G. e C., 1990) in qualità di "Specie minacciate e in progressiva grave diminuzione per cause naturali o per fattori di origine antropica". È specie protetta dalla Direttiva “Habitat” 92/43/CEE (Allegati II e IV) ed è inoltre elencata nell’Appendice 2 della Convezione di Berna. Eriogaster catax (Linnaeus, 1758), è un Lepidottero appartenente alla famiglia Lasiocampidae, sottofamiglia Lasiocampinae. Specie a distribuzione europea, con pochissime segnalazioni per il territorio italiano. In Italia la specie è presente solo in 45 siti. Gli adulti sfarfallano dall’inizio di settembre restando in attività fino a ottobre-novembre a seconda della latitudine e dell’altitudine. Presentano fenologia spiccatamente notturna e sono discretamente fototropici. Le uova sono deposte in gruppo sulle piante alimentari a formare un manicotto, coperto di peli addominali della femmina, intorno ad un ramo, di solito a

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livello di una biforcazione. Le uova schiudono all’inizio della primavera, quando sui rami compaiono le prime foglie; le giovani larve presentano habitus gregario e costruiscono un nido di seta comunitario, nel quale rimangono durante le ore diurne (soprattutto nelle giornate più calde) e dal quale escono per nutrirsi la notte. All’ultima età le larve si disperdono. All’inizio di luglio scendono al suolo e costruiscono, tra i detriti, alla base delle piante, un bozzolo giallastro nel quale si impupano. È legata in particolare alla componente arbustiva dell’habitat 6210 e alle piante legnose che ricolonizzano gli ambienti di prateria secondaria del 6220*. La specie è inserita nella Direttiva “Habitat” 92/43/CEE (Allegati II e IV). Azioni e mezzi di ripristino e conservazione studi, a cura dell’Universtà di Roma Tor Vergata, al fine di stabilire lo stato

ex ante dei 2 habitats *6210 e *6220 e le specie di farfalle ad essi associate; studi, a cura dell’Universtà di Roma Tor Vergata, sulla qualità e sullo stato

dei pascoli, numero e tipo di unità di bestiame, al fine di raccogliere dati utili per preparare i piani di pascolamento. Saranno preparati 3 piani specifici per ciascuno dei 3 siti Natura 2000, oggetto del progetto;

studi successivi per valutare il miglioramento dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di farfalle;

studio per stimare il valore economico dei servizi di ecosistema forniti dai 2 habitat;

Le azioni concrete di conservazione mirano al recupero, al miglioramento e alla conservazione a lungo termine dei 2 habitat prioritari e della loro fauna, in particolare le farfalle. L’azione principale è l’implementazione dei piani di pascolo, in collaborazione con gli allevatori locali. Ciò è finalizzato allo

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sviluppo di un pascolo razionale al fine di evitare il pascolamento sovradimensionato e sottodimensionato e per raggiungere molteplici benefici sia per habitat/farfalle sia per il bestiame. A questo scopo: 1. 100 pecore saranno acquistate per consentire un pascolo misto ed

equilibrato, che è la migliore opzione per garantire la conservazione di habitat seminaturali;

2. 12 abbeveratoi saranno restaurati in modo da distribuire il carico di

pascolo su una superficie più ampia, per ridurre il sovrasfruttamento delle praterie e per ristabilire il pascolo nelle aree da cui è sparito;

3. saranno realizzate recinzioni elettriche e di legno, da utilizzate per regolare

gli orari, i luoghi e il carico di pascolo;

4. si procederà alla rimozione selettiva di arbusti e cespugli (Rubus sp., Rosa sp., etc.), l’eradicazione della specie nitrophilous ruderal (Silibum marianum e Onopordum acanthum) e di piante infestanti (Robinia pseudoacacia e Ailanthus altissima) per recuperare la superficie di prateria arida colonizzata da tali specie.

5. si procederà ad un’opera di ingegneria naturalistica per ristabilire le aree

erose comprese nei 2 habitat prioritari.

6. sarà istituita una banca del germoplasma per garantire la conservazione a lungo termine ex situ delle specie caratterizzanti le due aree di prateria arida.

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Sensibilizzazione pubblica e disseminazione dei risultati Il progetto sarà supportato da una serie di azioni di comunicazione. Un piano di comunicazione ha definito l’identità grafica utilizzata per la preparazione di una brochure e i sommari esecutivi dei piani di pascolamento, che saranno distribuiti e pubblicati nel sito del progetto. Si effettueranno anche 9 meeting previsti con gli allevatori, si parteciperà a fiere e mostre locali, e si farà attività didattica nelle scuole locali. Saranno posizionati cartelloni nei pressi delle aree dove le azioni concrete saranno intraprese. Sarà organizzata una conferenza finale internazionale per presentare i risultati del progetto e per scambiare esperienze con altri beneficiari/manager dei siti Natura 2000 e per produrre commenti e integrazioni ai modelli di gestione CE per i due habitat prioritari. Sarà prodotto e distribuito un report divulgativo. Funzionamento generale del progetto e monitoraggio si condurrà attraverso uno specifico comitato di gestione, istituito all’inizio del progetto, con rappresentanti di tutti i beneficiari, e un comitato esecutivo, con un project manager, che lavorerà full time per l’intera durata del progetto, e 3 co-coordinatori, con responsabilità nei campi scientifico, di comunicazione e amministrativo. I partner del progetto saranno supportati anche da esperti nei differenti campi (botanici, geologi, esperti di farfalle, agronomi, esperti socio-economici ed esperti nei campi di comunicazione e amministrativo) per sovraintendere in maniera integrata ad azioni nei siti per i quali essi sono competenti. I compiti di gestione includeranno anche: la produzione di un piano di conservazione post LIFE; la condivisione dell’esperienza con altri progetti EU riguardanti gli stessi habitat e specie; il report alla Commissione, assicurando che per tutti i documenti fondamentali e i prodotti siano rispettati i tempi concordati e che sarà condotto un audit indipendente del report finanziario finale.

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Risultati attesi 1. conservazione a lungo termine dei 2 habitat prioritari e delle popolazioni

di farfalle da essi dipendenti, derivante dall’implementazione dei piani di pascolamento su circa 420 ha di praterie aride;

2. recupero di 19 ha dei due habitat *6210 e *6220 mediante rimozione selettiva di arbusti (Rubus sp., Rosa sp., etc.);

3. recupero di 2,5 ha di superficie di praterie aride mediante rimozione di specie nitrofile (Silibum e Onopordum) e di 2.700 m2 mediante eradicazione di specie infestanti (Robinia pseudoac. e Ailanthus altissima);

4. ripristino di 6.000 m2 di superficie di habitat prioritari applicando tecniche di ingegneria naturalistica;

5. ripristino di 12 abbeveratoi; 6. miglioramento dello stato di conservazione dei 2 habitat prioritari di

prateria arida e della loro biodiversità faunistica mediante il mantenimento della razza bovina locale Podolica e l’acquisto (100 unità) e la reintroduzione della specie ovina locale Sopravissana;

7. conservazione ex-situ a lungo termine del germoplasma di almeno 20 specie strutturali di piante nei 2 habitat prioritari;

8. coinvolgimento degli allevatori locali nell’implementazione dei piani di pascolamento dei due habitat prioritari;

9. aumentata consapevolezza degli allevatori, delle scuole locali e dei turisti nei 2 habitat prioritari e delle specie di farfalle ad essi correlate;

10. scambio di buone prassi ed esperienze con altri beneficiari/manager dei siti Natura 2000;

11. aumentata conoscenza degli habitat *6210 e *6220 e delle specie di farfalle ad essi associate;

12. acquisizione di valore socio-economico di servizi di ecosistema offerti dai 2 habitat *6210 e *6220.

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14. BIBLIOGRAFIA

EC 2008, LIFE and Europe’s grasslands: Restoring a forgotten habitat; FAO 2006, FAO Statistical Yearbook. – FAOSTAT; La strategia Europa 2020: il discorso del Presidente Barroso al parlamento Europeo, Strasburgo 07/09/2010; Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali 2005, Contributo tematico alla stesura del piano strategico nazionale. Gruppo di lavoro “Biodiversità e sviluppo rurale”; Van Swaay, C.A.M. & Van Strien, A.J., 2008: “The European Butterfly Indicator for Grassland species 1990- 2007”; SITI INTERNET ISTAT, http://noi-italia.istat.it; Ministero Dell’Ambiente - http://www.minambiente.it/; Sito Europeo - http://ec.europa.eu/environment/life/ http://ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm;