LINEE DI INDIRIZZO SICUREZZA VOLO IN A.M. - ANNO 2019 · 2019. 7. 19. · Rivista n° 332/2019...

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Rivista n° 332/2019 Ispettorato per la Sicurezza del Volo Luogotenente Alessandro Cuccaro 7 6 LINEE DI INDIRIZZO SICUREZZA VOLO IN A.M. - ANNO 2019 Nella Sicurezza del Volo, l’analisi retrospettiva a 360 gradi di quanto avvenuto in precedenza è un passaggio essenziale per individuare le aree di criticità per le quali è opportuno porre in essere azioni preventive volte a limitare l’occorrenza di eventi non desiderati. Per l’anno in corso, l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo ha predisposto le linee di indirizzo a cui gli operatori, a tutti i livelli, dovranno ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività istituzionali. Dall’analisi di una serie di informazioni provenienti da diverse fonti, prime fra tutte le segnalazioni di inconve- nienti e i sopralluoghi, sono emerse delle aree di criti- cità, ovviamente non esaustive dell’intero panorama, che meritano attenzione. Per questioni di carattere pratico, queste criticità sono state suddivise in quattro aree, anche se vanno affrontate tutte in maniera sinergica, dato che ciascuna di esse può avere influenza sulle altre. Prima di entrare nei dettagli, è opportuno sottoline- are che indipendentemente dall’area, una corretta e attenta gestione del rischio connesso con il volo (Risk Management) è un fattore abilitante al raggiungimento dei requisiti desiderati, consentendo di individuare le criticità latenti e mitigarne in anticipo i potenziali effetti negativi. Sarà cura di tutto il personale, secondo le prerogative associate ed il connesso livello di responsabilità previ- sto, porre in essere le linee di indirizzo qui esplicitate, traducendole in disposizioni e in modus operandi ade- guati, senza tralasciare il monitoraggio di aree per ora non critiche, che tuttavia potrebbero diventarle in futuro. Organizzazione L’evoluzione dello scenario geo-politico, sociale e finan- ziario richiede una elevata flessibilità che potrebbe local- mente comportare un aumento della pressione operativa. Per contrastare tale fenomeno è opportuno esercitare un capillare monitoraggio della fatica operativa del per- sonale, valutando la sovrapposizione di impegni deri- vanti da concomitanti esigenze operative. Inoltre, andrebbe data la giusta priorità alle attività calibrando adeguati periodi di recupero e tenendo in considerazione la necessità di addestramento del personale.

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Rivista n° 332/2019

Ispettorato per la Sicurezza del VoloLuogotenente Alessandro Cuccaro

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LINEE DI INDIRIZZOS I C U R E Z Z A VO L OIN A.M. - ANNO 2019

Nella Sicurezza del Volo, l’analisi retrospettiva a 360 gradi

di quanto avvenuto in precedenzaè un passaggio essenziale per individuare

le aree di criticità per le quali è opportuno porre in essere azioni preventive volte a limitare

l’occorrenza di eventi non desiderati.Per l’anno in corso, l’Ispettorato per la Sicurezza

del Volo ha predisposto le linee di indirizzoa cui gli operatori, a tutti i livelli,

dovranno ispirarsi nello svolgimentodelle proprie attività istituzionali.

Dall’analisi di una serie di informazioni provenienti da diverse fonti, prime fra tutte le segnalazioni di inconve-nienti e i sopralluoghi, sono emerse delle aree di criti-cità, ovviamente non esaustive dell’intero panorama, che meritano attenzione.

Per questioni di carattere pratico, queste criticità sono state suddivise in quattro aree, anche se vanno affrontate tutte in maniera sinergica, dato che ciascuna di esse può avere influenza sulle altre.

Prima di entrare nei dettagli, è opportuno sottoline-are che indipendentemente dall’area, una corretta e attenta gestione del rischio connesso con il volo (Risk Management) è un fattore abilitante al raggiungimento dei requisiti desiderati, consentendo di individuare le criticità latenti e mitigarne in anticipo i potenziali effetti negativi.

Sarà cura di tutto il personale, secondo le prerogative associate ed il connesso livello di responsabilità previ-sto, porre in essere le linee di indirizzo qui esplicitate,

traducendole in disposizioni e in modus operandi ade-guati, senza tralasciare il monitoraggio di aree per ora non critiche, che tuttavia potrebbero diventarle in futuro.

Organizzazione

L’evoluzione dello scenario geo-politico, sociale e finan-ziario richiede una elevata flessibilità che potrebbe local-mente comportare un aumento della pressione operativa.

Per contrastare tale fenomeno è opportuno esercitare un capillare monitoraggio della fatica operativa del per-sonale, valutando la sovrapposizione di impegni deri-vanti da concomitanti esigenze operative.

Inoltre, andrebbe data la giusta priorità alle attività calibrando adeguati periodi di recupero e tenendo in considerazione la necessità di addestramento del personale.

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Addestramento e Personale

La limitata disponibilità di risorse che spesso si accompagna a richieste di performance uguali se non superiori al passato, produce uno sbilanciamento tra impegni operativi e addestrativi che potrebbe erodere il livello di proficiency, sia negli equipaggi di volo, sia nell’ambito del traffico aereo.

In quest’ultimo settore, peraltro, si sono verificati numerosi eventi di “sottoseparazione”.

Per mitigare gli effetti di questa problematica, nei limiti imposti dalle imprescindibili attività operative, è necessario pertanto massimizzare l’utilizzo dei simu-latori quale integrazione, ma non sostituzione, dell’atti-vità addestrativa tradizionale.

In quest’ambito l’elaborazione di scenari dedicati “modulati in complessità e difficoltà1” con l’obiettivo di minimizzare gli effetti dell’overload tipico di missioni operative complesse.

Per quanto concerne i fenomeni delle sottosepara-zioni, Inadequate Supervision e Separation Minima Infringement, è necessario incrementare e mante-nere elevata la qualità dell’addestramento continuo, con particolare riferimento a quello basico, fino alla gestione complessa dei consistenti flussi di traffico aereo civile insistenti negli spazi aerei gestiti dalla F.A..

Mezzi

L’impiego di aeromobili di nuova generazione, con altri che si avvicinano al termine della vita operativa, per ragioni diametralmente opposte, generano temati-che da monitorare attentamente.

Per i primi è necessario mantenere le capacità basi-che di volo (Aviate, Navigate, Communicate) in quanto la crescente sofisticazione e complessità dei vettori consente da un lato di effettuare compiti nel passato di difficile, se non impossibile, attuazione, dall’altro genera una “dipendenza tecnologica” che potrebbe portare, nel tempo, a una progressiva riduzione delle abilità basiche.

Per i secondi, la problematica di maggior rilievo è relativa alla manutenzione, per la quale si raccomanda di curare con attenzione le procedure, soprattutto allo scopo di prevenire il più possibile il fenomeno della perdita di particolari in volo.

Infine, per quanto concerne la componente ATM (Air Traffic Management) è opportuno modulare l’addestra-mento del personale controllore nella gestione del traf-fico in condizioni tecnico-operative degradate.

1 Il grado di complessità deve essere attagliato alle necessità ed alle capacità degli operatori (equipaggi di volo, controllori del Traffico Aereo ecc.) e dovranno coprire anche gli aspetti “basici” delle attività fino a giungere a quelli tipicamente operativi (incremental approach).

Ambiente

L’ambiente in cui si opera racchiude intrinsecamente insidie per la sicurezza del volo che vanno opportu-namente monitorate e controllate, oltre che, quando necessario, mitigate.

In tale prospettiva, relativamente ai fenomeni di bird/wildlife strike, è opportuno adottare un’adeguata stra-tegia che renda inospitale le aree sensibili agli animali (uccelli e fauna selvatica) partendo da un accurato stu-dio relativo alla tipologia di fauna da trattare, nonché ottimizzare lo sfalcio erba alle necessità locali.

Per la prevenzione di inconvenienti da FOD (Foreign Object Debris), vanno adeguatamente manutenute le piste, vie di rullaggio e piazzali, curandone la pulizia oltre che con i tradizionali strumenti (spazzatrici e tap-petini fod-boss), anche attraverso l’organizzazione di eventi specifici che coinvolgano e sensibilizzino tutto il personale, i cosiddetti FOD walk.

Vale inoltre la pena di rammentare alcune raccoman-dazioni, sicuramente note e già in uso presso i Reparti, necessarie per la prevenzione del FOD, quali:• curare la manutenzione di tutti i veicoli che a vario

titolo interessano l’area di manovra (perdita di particolari);

• dotare di bidoni anti FOD, segnaletica e grelle tutti gli ingressi verso l’area di manovra;

• curare in modo particolare il tool control durante la manutenzione;

• pulire regolarmente l’interno dei velivoli per limitare la presenza di oggetti estranei;

• indottrinare tutto il personale, ed in particolar modo le ditte civili che operano in Base, sul tema dei danni da FOD;

• prestare particolare attenzione al posizionamento di oggetti (loose items) all’interno della cabina di pilotaggio, nel cargo compartment e altri vani degli aeromobili sia durante il periodo di utilizzo che durante le operazioni di manutenzione/pre e post-volo.

Per quanto attiene alla componente ATM, consi-derate le frequenti penetrazioni non autorizzate degli spazi aerei, sia da parte di traffico aereo non in contatto radio con gli enti ATC, sia per coordinamenti inadeguati tra enti di spazi aerei contigui, è opportuno incremen-tare le iniziative locali di sinergia / accordo / scambio, anche con il fornitore di servizi civile.

Bisogna inoltre perseverare nelle attività locali tese a sensibilizzare il personale operante in prossimità degli Spazi Aerei gestiti dalla Forza Armata ed esten-dere tale attività a quelle località prossime agli aero-porti AM sede di VDS (Volo da Diporto e Sportivo), APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) e aeromodellismo.

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Si sottolinea in questo frangente l’incremento, a livello mondiale, di eventi legati ad AIRPROX con “droni”.

Atteso il notevole incremento di eventi legati a missed coordination, va promosso lo sviluppo di corrette pro-cedure di coordinamento di livello operativo e tattico e la coerente applicazione delle stesse nella gestione del traffico aereo, revisionando se necessario gli accordi/procedure già in essere e prevedendo delle procedure di contingenza da applicare laddove gli ausili tecno-logici dovessero dimostrarsi inaffidabili, insufficienti o non adeguati.

La prevenzione delle runway incursion e, più in gene-rale, di tutti gli ingressi non autorizzati in area di mano-vra, va perseguita mediante una attenta e proattiva sorveglianza visiva delle operazioni, l’adeguato indot-trinamento del personale destinato ad operare, anche saltuariamente, in prossimità della stessa e l’adozione di tutte le misure tecniche idonee a facilitare il presidio delle operazioni sulla sopracitata area.