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REGIONE TOSCANAREGIONE TOSCANADirezione Diritti di cittadinanza e coesione socialeDirezione Diritti di cittadinanza e coesione sociale
Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita, alimenti e veterinariaSettore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita, alimenti e veterinaria
CORSO DI FORMAZIONECORSO DI FORMAZIONE
Il Piano d'Azione NazionaleIl Piano d'Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitariper l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
« PAN »« PAN »integrazione integrazione tra Ambiente, Agricoltura e Salutetra Ambiente, Agricoltura e Salute
LINEE DI INDIRIZZO PER L’USO SOSTENIBILE LINEE DI INDIRIZZO PER L’USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI NEL DEI PRODOTTI FITOSANITARI NEL
FLOROVIVAISMO (PAN) SUL TERRITORIO FLOROVIVAISMO (PAN) SUL TERRITORIO PISTOIESEPISTOIESE
Polo Formativo Regionale per la Sicurezza SAFE - Az. USL Toscana Centro (EMPOLI)Polo Formativo Regionale per la Sicurezza SAFE - Az. USL Toscana Centro (EMPOLI)20-21 Settembre 201620-21 Settembre 2016
~ MASSIMO BARBANI~~ MASSIMO BARBANI~
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Indirizzi operativi sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitariIndirizzi operativi sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
Il PAN (Decreto 22 gennaio 2014) prevede che: “entro due anni dall’entrata in vigore del piano, le regioni e le province autonome definiscono protocolli tecnici che regolamentano i trattamenti nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili”. Il PAN (Decreto 22 gennaio 2014) prevede che: “entro due anni dall’entrata in vigore del piano, le regioni e le province autonome definiscono protocolli tecnici che regolamentano i trattamenti nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili”.
LA REGIONE TOSCANA ha costituito nel 2014 il “GRUPPO DI LAVORO PRODOTTI FITOSANITARI “composto da operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle aziende sanitarie provenienti dalle diversestrutture (IPN, SPV e SA e PISLL) che hanno competenza nella materia specifica
LA REGIONE TOSCANA ha costituito nel 2014 il “GRUPPO DI LAVORO PRODOTTI FITOSANITARI “composto da operatori dei Dipartimenti di Prevenzione delle aziende sanitarie provenienti dalle diversestrutture (IPN, SPV e SA e PISLL) che hanno competenza nella materia specifica
APPROCCIO DI TIPO TRASVERSALE E INTERDISCIPLINARE
il “GRUPPO DI LAVORO PRODOTTI FITOSANITARI “ sta lavorando alla stesura di un documento di indirizzo rivolto ai comuni Toscani per agevolarne ed uniformarne l’operato nella gestione della normativa nazionale (PAN ) sul territorio di riferimento anche valutando le esperienze di altre amministrazioni
il “GRUPPO DI LAVORO PRODOTTI FITOSANITARI “ sta lavorando alla stesura di un documento di indirizzo rivolto ai comuni Toscani per agevolarne ed uniformarne l’operato nella gestione della normativa nazionale (PAN ) sul territorio di riferimento anche valutando le esperienze di altre amministrazioni
Ad esempio nel Veneto e in Emilia Romagna, alcuni comuni interessati dalle intense pratiche fitosanitarie hanno modificato i loro regolamenti di igiene, in attuazione delle indicazioni regionali, individuando appropriate misure di mitigazione e di contenimento del rischio in base alle caratteristiche del territorio ed alle specifiche tipologie dei prodotti impiegati in funzione delle attività agricole esercitate. (misure per la riduzione dei rischi derivanti dall’impiego di prodotti fitosanitari, punti: A.5.4, A.5.5 ed A.5.6 del PAN)
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In alcuni territori della Regione Toscana fra i quali l’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia dove convivono a strettissimo contatto con gli insediamenti abitativi importanti realta’ produttive agricole quali il vivaismo ornamentale, l’olivicoltura e la viticoltura, le necessità di tutelare la salute della popolazione richiedono di considerare fattispecie talvolta non previste dal Piano di Azione Nazionale come la protezione dall’effetto deriva dei residenti e/o di tutti coloro che si trovano a transitare su strade pubbliche situate in zone adiacenti ai terreni agricoli oggetto dei trattamenti fitosanitari
ATTUALMENTE RISCHIANO DI RIMANERE ESCLUSI DALLA TUTELA :
ABITAZIONI ,ORTI E GIARDINI PRIVATI
STRADE PUBBLICHE INTERESSATE DA TRATTAMENTI EFFETTUATI IN AREE AGRICOLE
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PISTOIA
AGLIANA
MONTALE
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Area PEPsuperstrada
Abitazione privata
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Resede privato
Orto privato
Parcheggio auto
impianto di vasetteria
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Serre di riproduzione piante da vivaioTrattamenti fungicidi ed insetticidi
Impianto di vasetteria diserbato
Patate
cipolle
insalata
pomodori
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Impianto di vasetteria trattamenti insetticidi, fungicidi
e diserbanti
cavoli
pomodoriagli
pomodori
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Impianto di vasetteria trattamenti insetticidi, fungicidi
e diserbanti
Bietole destinate alla cottura industriale e commercializzate
come prodotto pronto al consumo
Strada pubblica
abitazioni
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olivi
olivi
olivi
olivi
olivi
olivi
olivi
olivi
viti
vitiAttingimento acquedotto
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olivi
olivi
olivi
oliviviti
viti
viti
viti
viti
viti
viti
viti
viti
viti
viti
viti
Attingimento acquedotto
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2) Coinvolgimento delle Autorità locali competenti in materia di Prodotti Fitosanitari –esperienza di Pistoia2) Coinvolgimento delle Autorità locali competenti in materia di Prodotti Fitosanitari –esperienza di Pistoia
AUTORITÀ LOCALI COMPETENTI
DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE
AZIENDA USL ARPATCOMUNE DI PISTOIA
SERVIZIO AMBIENTE, VERDE, MOBILITA’
SERVIZIO GOVERNO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA PRIVATA
POLIZIA MUNICIPALE
Il PAN nel suo articolato richiama le “Autorità locali competenti” ad esprimersi riguardo alle modalità di impiego dei prodotti fitosanitari a tutela delle aree frequentate dalla popolazione e da gruppi vulnerabili. Fra tali autorità rientrano a pieno titolo oltre i Comuni, anche le Aziende Sanitarie e l’ARPAT. I Comuni, attraverso gli uffici tecnici, le ASL attraverso i Dipartimenti della Prevenzione e l’ARPAT, attraverso le sedi territoriali, dispongono del personale tecnico in grado di affrontare le problematiche specifiche ed individuando soluzioni mirate.
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AZIENDA USLTOSCANA CENTRO , ZONA Pistoia COMPETENZE IN MATERIA DI PRODOTTI FITOSANITARI
DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE
UF IPN UF SPVA UF PISLL
CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER IL FLOROVIVAISMO
GRUPPO DI LAVORO AGRICOLTURA UF PISLL
GRUPPO DIPARTIMENTALE PRODOTTI FITOSANITARI
GESTIONE ESPOSTI VIGILANZA CONTROLLO UFFICIALE
GRUPPO DIPARTIMENTALE PRODOTTI FITOSANITARI
INFORMAZIONE /ASSISTENZA ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, UTENTI E PICCOLE IMPRESE:
Compiti principali del gruppo :
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2) Coinvolgimento delle Autorità locali competenti in materia di Prodotti Fitosanitari –esperienza di Pistoia2) Coinvolgimento delle Autorità locali competenti in materia di Prodotti Fitosanitari –esperienza di Pistoia
APPROCCIO DI TIPO TRASVERSALE E INTERDISCIPLINARE
AZIONI ATTIVATE
-INTERVENTI DI VIGILANZA CONGIUNTI CON ARPAT:- CONTROLLO CONGIUNTO VENDITA , CONSERVAZIONE ED IMPIEGO PRODOTTI FITOSANITARI-,CONTROLLO CONGIUNTO DEL RISPETTO DELLA TUTELA DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO
-INTERVENTI CON POLIZIA MUNICIPALE -CONDIVISIONE PROTOCOLLO PER GESTIONE ESPOSTI E RICHIESTE DI INTERVENTO RIGUARDANTI L’IMPIEGO DEI PRODOTTI FITOSANITARI , REDAZIONE E CONDIVISIONE DI CHECK LIST PER IL PRONTO INTERVENTO.
-CONFRONTO con le associazioni di categoria degli agricoltori, il WWF, Legambiente, il GART della Regione Toscana, l’ISPO, l’ARPAT e l’Ufficio ambiente del Comune di Pistoia nel corso dell’anno 2015 e 2016 attraverso una serie di incontri finalizzati alla creazione di sinergie, laddove esistono interessi e competenze, per arrivare fin dove è possibile alla proposta di azioni di prevenzione condivise. -COLLABORAZIONE CON COMUNE DI PISTOIA PER REVISIONE REGOLAMENTO DI IGIENE
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I Comuni di un comprensorio interessato dalle pratiche agricole che prevedono l’utilizzo sistematico dei prodotti fitosanitari è opportuno che si attivino in maniera coordinata per concordare degli indirizzi applicativi riscrivendo e riadattando il quadro normativo di riferimento,
come il regolamento di Igiene comunale e le altre norme esistenti a livello degli enti locali. A tal fine sarebbe opportuno che venisse creato uno strumento di consultazione e partecipazione esteso a tutti i Sindaci del comprensorio ed in particolare quelli più interessati
da una un’intensa attività floro-vivaistica.
Il primo tentativo in questa direzione è stata la decisione di riattivare da parte del Comune di Pistoia l’Osservatorio per il vivaismo ornamentale che è inattivo dal 2014
I Comuni di un comprensorio interessato dalle pratiche agricole che prevedono l’utilizzo sistematico dei prodotti fitosanitari è opportuno che si attivino in maniera coordinata per concordare degli indirizzi applicativi riscrivendo e riadattando il quadro normativo di riferimento,
come il regolamento di Igiene comunale e le altre norme esistenti a livello degli enti locali. A tal fine sarebbe opportuno che venisse creato uno strumento di consultazione e partecipazione esteso a tutti i Sindaci del comprensorio ed in particolare quelli più interessati
da una un’intensa attività floro-vivaistica.
Il primo tentativo in questa direzione è stata la decisione di riattivare da parte del Comune di Pistoia l’Osservatorio per il vivaismo ornamentale che è inattivo dal 2014
PROPOSTE PER L’IMMEDIATO FUTURO
L’ultimo articolo pubblicato sul quotidiano “Il Tirreno” del 20/05/2016, testimonia la volontà del comune di Pistoia di attivarsi al fine di tutelare la salute pubblica: “ ….Sulla base dei risultati tecnici prodotti dalle strutture competenti e su proposta di queste, l’Amministrazione comunale potrà attivare quanto previsto dall’articolo 84 del Regolamento comunale di igiene, ossia prevedere la possibilità di modificare anche temporaneamente gli ambiti delle aree di tutela e porre limitazioni e inibizioni di prodotti fitosanitari che si rendessero responsabili di danni ambientali accertati o di pericolo per la salute pubblica. Su tutto, però, prevale la necessità di dotarsi di norme regolamentari più stringenti, che dovranno scaturire necessariamente dal regolamento regionale attuativo del Pan - Piano di attuazione nazionale per l ’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, approvato nel 2014. Ad oggi la Regione Toscana ha emanato un provvedimento in cui si individuano le strutture competenti all’attuazione del PAN, mentre il Comune sta aspettando indicazioni certe circa le revisioni regolamentari di propria competenza e l’azione preventiva da parte dell’Asl. Infine, il Comune di Pistoia ha provveduto a chiedere l’adesione dei Comuni di Agliana, Montale, Quarrata e Serravalle all’Osservatorio sul vivaismo, che in questo modo assumerà la dimensione territoriale corrispondente al distretto vivaistico-ornamentale. In quella sede, e nel confronto con associazioni di categoria e associazioni ambientaliste, saranno definite linee guida omogenee di intervento e di controllo, oltre alla revisione dei regolamenti di igiene attualmente in vigore….”.
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LISTA PRIORITÀ
FASE “TECNICA” ; CONFRONTO FRA TECNICI DELLE AUTORITÀ LOCALI COMPETENTI
INDIVIDUAZIONE DELLE SOLUZIONI
PROVVEDIMENTI DEI SINDACI : ORDINANZE, MODIFICHE REGOLAMENTI COMUNALI (IGIENE)
PROPOSTA RIORGANIZZAZIONE OSSERVATORIO
FASE “POLITICA”: CONFRONTO FRA ISTITUZIONI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, SINDACATI, COMITATI ED ASSOCIAZIONI DI CITTADINI
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1) Estenzione della partecipazione all’osservatorio di tutti i comuni interessati dal comparto del florovivaismo.
2) Istituzione obbligo di notifica preventiva per la distribuzione di presidi fitosanitari.
3) Istituzione obbligo di trasmissione dei registri dei trattamenti all’ Azienda USL (Dipartimento della Prevenzione) o compilazione on-line del registro dei trattamenti su apposita sezione del sito aziendale.
4) Regolamentazione o divieto di utilizzo di attrezzature per la distribuzione dei presidi fitosanitari impropie rispetto alle caratteristiche delle colture, dell’ambiente e del territorio ad esempio: “uso di atomizzatori, sprayer ecc in area urbanizzata”.
5) Obbligo di ripulitura dei fossi di confine e delle scoline dalle erbe infestanti mediante taglio meccanico (no trattamenti fitosanitari).
6) Analisi del territorio con istituzione di aree di salvaguardia, del tipo di quella prevista per le acque destinate al consumo umano, verso gli ambienti di civile abitazione, strutture residenziali (RSA, Ospedali, distretti, scuole, impianti sportivi), strade pubbliche, pozzi privati, invasi per l’irrigazione, per tutti i tipi di trattamento in aggiunta a quelle già previste dal PAN
7) Piano di monitoraggio e controllo dei residui di prodotti fitosanitari nei prodotti vegetali destinati al consumo umano prodotti nel comprensorio florovivaistico (ad es. ortaggi e verdure cotte ) in base non solo ai prodotti utilizzati su tali colture ma su quelli più utilizzati nell’area in questione (aziende limitrofe).
8) Piano di monitoraggio e controllo dell’impiego di prod. Fitosanitari nelle aziende limitrofe ai pozzi ed ai bacini di attingimento delle acque per il consumo umano in accordo con ARPAT ,in particolare nei bacini e prese d’acqua risultati positivi ai residui dei prodotti fitosanitari (dati ARPAT 2013).
9) Regolamentazione dell’uso delle acque di irrigazione: Ridurre al minimo la presenza di ristagni di acqua derivata dalla irrigazione degli impianti di vasetteria, in modo da non favorire lo sviluppo di crittogame (muffe, funghi, marciumi ecc.),
Proposte del gruppo Dipartimentale Prodotti Fitosanitari in vista della riattivazione dell’osservatorio sul vivaismo ornamentale presentate alla riunione del dicembre 2014:
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