LINEE COLORI SUPERFICI

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COLORI mi&ti architour Gabriella e Silvia 8-12 MAGGIO 2014 LINEE SUPERFICI VIAGGIO DI STUDIO A ROTTERDAM E AMSTERDAM

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Viaggio di studio a Rotterdam e Amsterdam 8 - 12 maggio 2014 mi&tiarchitour Gabriella e Silvia ORDINE ARCHITETTI PARMA

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8-12 MAGGIO 2014

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Giovedi' 8 maggio:ore 11:00 arrivo ad Amsterdam e trasferimento con mezzi privati a Rotterdam direttamente in hotel (arrivo previsto per le ore 12:30) - nel pomeriggio visita al quartiere Kop Van Zuidore 16:15 ritrovo davanti al Nhow Hotel per trasferimento verso lo studio di architettura West8 (siamo attesi alle ore 17:00)in serata visita del quartiere storico di Delfshavenore 20:30 cena collettiva - Restaurant Millers - Voorhaven 3 - 3025 HC

Venerdi' 9 maggio:mattinata dedicata alla visita del Museumpark , tempo a disposizione e, nel pomeriggio, ritrovo al Westelijk Handelsterrein

Sabato 10 maggio:in mattinata visita a una delle Cube House (Piet Blom), al Markthal e alla Biblioteca centralevisita allo studio di architettura Xcoop, situato all'interno del RAUMnel pomeriggio visita alla zona attorno a Schowburgplein e alla appena terminata Stazione Centrale (West8, Benthem Crouwel, Meyer & Van Schooten); nella zona si può vedere anche la ricostruzione del Cafè De Unie (J.J.P.Oud). ore 18:00 partenza con mezzi privati per Amsterdam ed arrivo previsto ore 19:00 direttamente in hotelore 20:30 cena collettiva

Domenica 11 maggio: al mattino escursione in bicicletta alle nuove isole residenziali di Oosteliijk Havengebied accompagnati da un esperto architetto.sulla strada del ritorno incontreremo l'Het Oosten Pavilion e ci fermeremo a visitare il complesso De Dageraat

Lunedi' 12 maggio: al mattino visita al palazzo della Borsatempo a disposizione per visita centro storico, i musei e/o i più significativi esempi di architettura contemporanea (area portuale e zona sud): ARCAM (René Van Zuuk Architekten), NEMO Science Center (Renzo Piano), Bimhuis Music Center (3XN), Public Library (Jo Coenen), Conservatorium (De Architekten Cie)ore 17:30 ritrovo in hotel e trasferimento con mezzi privati all'Aeroporto di Schipol. Partenza per Linate alle ore 20:15 dove arriveremo alle ore 21:55. Pullman per Parma.

programma

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ROTTERDAM

Stedelijk Museum Schiedam (mar-dom 10-17 / lun chiuso)Museo di arte figurativa moderna e contemporanea di autori olandesi. Al suo interno è

presente un’ampia collezione di opere di pittori appartenenti al movimento Cobra.

Maritiem Museum Rotterdam (mar-sab 10-17 / dom 11-17 / lun chiuso)Il più antico museo marittimo dei Paesi Bassi conserva, studia ed espone il patrimonio

marittimo di Rotterdam.

Nederlands Fotomuseum (mar-ven 10-17 / sab-dom 11-17 / lun chiuso)Il centro nazionale per la fotografia ospitato nell’edificio Las Palmas mostra gli svariati

volti della fotografia in esposizioni temporanee dedicate alla fotografia storica e contemporanea, olandese e internazionale.

Museum Boijmans Van Beuningen (mar/dom 11-17 / lun chiuso)Il museo Boijmans Van Beuningen ospita opere d’arte di livello internazionale e possiede

una ricca collezione di arte classica e moderna, dal primo medioevo al XXI secolo.

Kunsthal Rotterdam (mar-sab 10-17 / dom 11-17 / lun chiuso)Uno speciale spazio espositivo senza collezione permanente dove vengono allestite circa 25 mostre all’anno. Qui trova spazio la cultura nel senso più vasto del termine: arte antica

e moderna, design, fotografia, dalla più elitaria alla più popolare.

Het Nieuwe Instituut (mar-sab 10-17 / dom 11-17 / lun chiuso)Il Museo NAi è per chiunque sia interessato all’architettura: dai professionisti agli

appassionati, dai giovani ai meno giovani. Nell’ampio ingresso si trovano un ca!è, un bar con tavolini all’aperto, una libreria e il DoeDek.

Chabot Museum (mar-ven 11-16,30 / sab 11-17 / dom 12-17 / lun chiuso)Ha sede in una maestosa villa bianca costruita all’epoca dell'architettura funzionalista

olandese. Il museo espone le opere di Chabot insieme a quelle di suoi contemporanei e di esponenti olandesi e stranieri dell’espressionismo.

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café de Unie

schouwburgplein maritiem museum rotterdam

markthal kijk-kubus

entrepotgebouw

maastoren

museumpark

kop van zuid

Inholland UniversityWestelijk Handelsterrein

studio xcoop

studio west8

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nederlands fotomuseum

world port centre

montevideo tower

las palmas

new prleans tower

de rotterdamnhow hotel

KPN telecom tower

luxor theater

sonneveld house

chabot museum

NAI

museum boijmans van beuningen

Natuurhistorisch Museum

kunsthal

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Kpn Telecom tower

Inholland University

Mon

tevi

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Tow

er

kop van zuid

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kop van zuid

All'inizio degli anni '90, Riek Bakker e Teun Koolhaas hanno sviluppato un progetto per i terreni portuali caduti in disuso nelle aree di Entrepothaven, Spoorweghaven, Rijnhaven e Wilhelminapier. Dove in passato faticavano i portuali, oggi si trova un moderno quartiere per il divertimento notturno, con teatri, bar e ristoranti. Nel 1993 è stato aperto al pubblico l'Hotel New York, con sede nell'ex sede principale della Holland America Line.Oltre a edifici storici come Las Palmas (ora sede del Nederlands Fotomuseum), l’Entrepotgebouw e il Cruise Terminal, vi sono anche maestosi palazzi di nuova costruzione. Le principali attrazioni sul molo sono il World Port Center, opera dell'architetto Sir Norman Foster, l'edificio Montevideo di Francine Houben, il nuovo Luxor Theater (Bolles+Wilson), la Maastoren (Dam & Partners Architecten), che con i suoi 165 metri è l'edificio piu' alto dei Paesi Bassi e la torre degli u!ci della KPN Telecom di Renzo Piano. Il palazzo New Orleans, alto 158 metri e progettato dall'architetto portoghese alvaro Siza, ospita al pianterreno la sala concerti e il cinema d'essai LantarenVenster. Proseguendo verso sud si può ammirare la SS Rotterdam, la famosa nave a vapore che dopo anni di onorato servizio ha fatto stabile ritorno alla città natale.

Luxor Theatre

New

Orle

ans

tow

er

Word Port Centre

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Il più grande edificio multifunzionale d'Olanda, conosciuto come la "città verticale", è stato appena inaugurato a Rotterdam. Prende il nome da una delle due navi della Holland America Line, conosciute per aver portato dal Wilhelminapier migliaia di emigrati europei verso gli Stati Uniti. E' opera dell'achitetto Rem Koolhaas e del suo studio OMA.I lavori di costruzione sono durati soltanto quattro anni, e la sua presenza ha trasformato l'aspetto del caratteristico skyline di Rotterdam. Esso è concepito come una città nella città e si compone di tre torri, collegate tra loro, che o!rono uno spazio totale di 160.000 mq. All'interno u"ci, appartamenti, un hotel, sale per conferenze, ristoranti, negozi e una palestra. Il De Rotterdam mira a essere una delle costruzioni più green d'Olanda. Tutti gli u"ci sono di classe energetica A, e l'energia di cui necessitano è prodotta da pannelli solari collocati sul tetto e da nove turbine eoliche. Nel mese di gennaio 2014 inoltre, è stato aperto al suo interno il nuovo Hotel Nhow Rotterdam, il terzo hotel della linea Nhow della catena spagnola, composto da 285 stanze e dedicato al design e all'arte olandese.

de rotterdam

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È il centro nevralgico della cultura a Rotterdam. Su questa rigogliosa area verde si a!acciano cinque dei principali musei della città, situati in edifici di importanza storica e architettonica. ll parco fu realizzato nel 1927, dietro progetto dell'architetto Witteveen, su un ex terreno della famiglia Hoboken. L'edificio che era la villa di famiglia è ora sede del museo di storia naturale di Rotterdam. Nel verde del parco sono conservate diverse opere, e su un versante dello stagno si può vedere una statua dedicata a Gerrit Jongh, direttore dei lavori municipali a Rotterdam. Sono cinque i musei compresi nel distretto del Museumpark: il Nai (Netherlands architecture institute), che conserva una collezione di disegni, progetti e modelli dei maggiori architetti del Novecento; il museo Chabot, dedicato alle opere dell'artista espressionista Hendrick Chabot (1849-1949) che ha sede in una maestosa villa bianca dalla tipica architettura funzionalista olandese; il Natuurmuseum Rotterdam, museo di storia naturale che ospita collezioni che risalgono al 1851, con fossili, scheletri, insetti, uccelli e altre varietà di animali impagliati; il palazzo della cultura, il Kunsthal, è sede di uno spazio espositivo, con un ricco calendario annuale di mostre; Il museo di etnologia, il Wereld Museum ("museo del mondo"). Infine c'è il museo Boijmans Van Beuningen, uno dei musei più noti e frequentati nel polo museale. Nacque come museo municipale nel 1849, in seguito al lascito di F. Bojimans, e si ingrandì in seguito attraverso acquisizioni e altre donazioni. Oggi conta circa 800 mila pezzi, articolati su quattro sezioni: antichi maestri, arte moderna, arti applicate e design. Il Museumpark è suddiviso in 4 diverse zone: una pavimentata, una romantica con alberi e un ponte, una asfaltata destinata ad accogliere eventi e una sistemata a giardino. Il parcheggio progettato da Paul de Ruiter è uno spazio luminoso, ampio e trasparente, grazie all'utilizzo di spazi vuoti e di vetro. Il collettore idrico previene problemi di allagamento del centro in caso di grandi precipitazioni.

museumpark

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Il Netherlands Architecture Institute (NAI) è il principale museo di architettura nei Paesi Bassi. Nel NAI recentemente sono confluiti l'Istituto olandese per il design e per la moda e l'Istituto dell'industria per la cultura digitale formando il cosidetto nuovo Istituto d i R o t t e r d a m ( H e t N i e u w e I n s t i t u u t ) , un'organizzazione congiunta di architettura, design, moda e cultura. Il nuovo istituto o!re una delle più grandi collezioni di architettura nel mondo con disegni, stampe, modelli, fotografie, libri e riviste. All'interno dei loro archivi si trovano lavori di tutti i più importanti architetti olandesi dal 1800 in poi, tra cui archivi personali di architetti olandesi famosi come Dudok, Cuypers, Berlage e De Klerk. Inoltre la libreria NAI contiene oltre 35.000 libri sull'architettura. Dal 1993 il NAI ha sede in un edificio sorprendente progettato da Jo Coenen. Le principali funzioni del NAI sono ospitate in sezioni separate dell'edificio. Ogni sezione presenta specificità architettoniche, inserendosi peculiarmente nell'ambiente circostante: l'archivio a forma di banana, lo spazio espositivo rettangolare chiuso, un'alta sezione centrale in vetro con u"ci, la biblioteca e la hall. Dopo una lunga ristrutturazione curata sempre da Coenen, il NAI ha riaperto le sue porte nel luglio 2011. La parte più saliente del rinnovo riguarda l'ingresso al livello del laghetto. Il ristorante è stato ampliato e sono stati aggiunti una sala espositiva e spazi per le attività didattiche. Presso il sito di ingresso originario è ora il DoeDek, un'area hands-on dove i visitatori possono fare sperimentazioni con Lego e grandi blocchi. La facciata del museo ospita The Hermitage (1999), un'installazione in acciaio e zinco lunga sette metri e opera di Lebbeus Woods. La scultura nel laghetto davanti, invece, è di Auke de Vries e risale al 1993.

nai

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sonneveld house

Un'altra parte del Netherlands Architecture Institute è la casa museo Sonneveld, villa costruita in stile Nieuwe Bouwen, la filiale olandese del modernismo, che è sorto in Europa intorno al 1900. La villa, che prende il nome dalla famiglia che lì viveva, si trova appena fuori il Museo dell'architettura. Essa fu costruito nel 1932 ed è stato progettato dagli architetti Brinkman e Van der Vlugt gli stessi della fabbrica Van Nelle e dello stadio di c a l c i o Fe ye n o o rd R o t te rd a m . Albertus Sonneveld, uno dei tre amministratori della Van Nelle Factory, commissiono' la costruzione della casa per sè e la sua famiglia nel 1929 e si trasferì nella nuova casa in Jongkindstraat nel 1933, lasciando tutti i vecchi possedimenti. Non contenti di essersi trasferiti in una casa moderna, i Sonneveld, scelsero di modernizzare il loro stile di vita secondo le tendenze più avant garde. La Sonneveld House bene illustra come le nuove tendenze dell'architettura siano state accolte dalla nuova classe medio-alta. Gli elementi tipici di luce, aria e spazio, resi possibili dall'uso dei nuovi materiali e dalla struttura portante in acciaio, sono tradotti in ambienti spaziosi con finestre dalle cornici in acciaio e una terrazza panoramica. Gli architetti Brinkman e Van der V lugt progettarono non solo l'architettura, dell'edificio, ma si o c c u p a r o n o a n c h e d i t u t t o l'arredamento. Per gli arredi, hanno selezionato principalmente mobili dal progettista/costruttore Gispen e tessuti dalla ditta Metz & Co. La casa è stata inoltre equipaggiata con gli u l t i m i g a d g e t d o m e s t i c i p e r migliorare il confort domestico dei suoi abitanti. Ad esempio il getto della doccia è formato da dieci so!oni e un campanello elettrico è stato incorporato nel tavolo da pranzo per chiamare la servitù.

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Il Kunsthal, progettato dall'architetto olandese Rem Koolhaas ha aperto i battenti nel 1992. Il Museo si trova nel Museumpark di Rotterdam accanto al Natuurhistorisch Museum Rotterdam e nelle vicinanze del Museo Boijmans Van Beuningen.Situato lungo Maasboulvard, una superstrada costruita in cima ad una delle più grandi dighe di Rotterdam, funge da ponte tra la strada tra!cata e il Museumpark a nord.Il Kunsthal non ha nessuna collezione permanente, ma organizza una vasta gamma di mostre temporanee: più che un museo, un centro culturale. Il grande spazio disponibile di 3.300 metri quadrati permette varie mostre in parallelo. Il museo è un'opera d'arte in sè. L'edificio si presenta come un volume suddiviso in quattro parti autonome. Anche se i volumi sono divisi e autonomi, Koolhaas è stato in grado di creare un circuito a spirale continua che collega gli spazi attraverso una serie di rampe e svincoli sia sopra che sotto terra. Anche l'auditorium è stato realizzato come un unico grande piano inclinato. Sul tetto si trova la scultura 'Il cammello e il suo Accompagnatore' (1992) di Henk Visch.

kunsthal

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westelijk handelsterrein

T.L. Kanters (1894)/Ristrutturazione - H. Klunder, J. van der Weerd (2001). Dietro le f a c c i a t e i m p o n e n t i d e l l o Scheepvaartkwartier si trova il Westelijk Handelsterrein, un complesso tutelato risalente alla fine del XIX secolo, costituito da 36 antichi magazzini suddivisi su due piani. Durante la ristrutturazione che lo ha reso un punto di ritrovo serale, sono stati ricostituiti gli elementi tipici degli edifici, come le pesanti porte a coulisse in legno, i so!tti a travi e la pavimentazione in mattoni. Sono stati mantenuti anche i tetti rivestiti con erba.

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Le cosiddette "case cubiche" , chiamate anche paalwoningen (abitazioni sorrette da pali/palafitte) o boomwoningen (case albero), sono un singolare progetto architettonico, caratterizzato da vari edifici a forma di cubo rovesciato, che fu ideato negli anni settanta dall' architetto olandese Piet Blom (1934-1999) e che è stato realizzato come complesso residenziale nelle città di Helmond e Rotterdam, rispettivamente tra il 1975 e il 1977 e tra il 1982 e il 1984. Oltre che nei Paesi Bassi, le case cubiche di Piet Blom si possono ammirare anche a Toronto, in Canada, dopo l'acquisizione dei diritti del progetto da parte di un architetto di Ottawa, Ben Kutner e della sua ditta. Le case cubiche di Piet Blom, immaginate idealmente dallo stesso architetto come l'insieme di "alberi" in un bosco (da cui il termine boomwoningen), sono sorrette da pali e sono caratterizzate da una notevole inclinatura. Sono disposte in file, in cui ogni edificio è attaccato l'uno all'altro (dagli angoli). Ogni casa è formata da tre piani. Al secondo piano, si trova solitamente il bagno e la camera da letto. L'altezza di ogni piano in alcuni punti non supera il metro e mezzo. L'idea di costruire delle case cubiche anche a Rotterdam venne a Piet Blom, dopo che all'architetto venne a!dato il progetto di costruire degli appartamenti in una zona pedonale nell'ambito di un progetto che si proponeva di collegare la zona del vecchio porto (Oude Haven) con il centro cittadino. La costruzione inizioò cosi' nel 1982 e terminò nel 1984. Il progetto prevedeva inizialmente la costruzione di 74 edifici, ma ne vennero realizzati solamente 39. Il complesso di case cubiche di Rotterdam, ospita anche un museo dedicato al progetto, Il Kijk-Kubus dove ai visitatori viene illustrato come si vive in una casa con le pareti inclinate. Ulteriori informazioni vengono fornite tramite plastici, pannelli fotografici e schermi. Orario di apertura 11-17).

kijk-kubus

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Il mercato coperto su via Binnenrotte opera di MVRDV & INBO ospiterà un mercato permanente e sarà completato nel corso del 2014. La struttura di 11 piani e' alta 39 metri, ospiterà piu' di 100 bancarelle permanenti, 15 negozi e 8 ristoranti. Sotto il mercato coperto si trova un parcheggio per 1200 posti auto e un supermercato. La spettacolare tettoia, costituita da un arco di 228 appartamenti e piccoli duplex che si a!acciano sull'area, è un'opera unica al mondo.

markthal

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La Schouwburgplein, è stata progettata come un palco pubblico interattivo per eventi e usi temporanei. Da sempre lo studio olandese West8, il più "archi-star" tra gli studi di landscape architecture del mondo, conduce una riflessione progettuale sullo spazio come luogo del possibile in cui il vuoto è "lo schermo su cui proiettiamo i nostri desideri". L'architetto paesaggista Adriaan Geuze, fondatore di West 8, nel progetto del la " Piazza Teatro", ha reinterpretato la piazza tradizionale come un luogo dove il pubblico potesse essere partecipe di attività non programmate piuttosto che spettatore passivo. Il fatto che la piazza è costruita al di sopra di un parcheggio sotterraneo ha imposto che le superfici fossero leggere. Per la scelta di materiali e di tutta l'immagine, Geuze ha preso spunto dalle grandi strutture che dominano la città portuale. La piazza, leggermente sopraelevata (una quarantina di cm) al fine di creare un confine distinto dalla città, collega il vicino teatro comunale, un cinema multisala e una Concert hall dando nuova vita al centro della città. Una serie di monumentali s t r u t t u r e i d r a u l i c h e p e r l'illuminazione, di colore rosso, funzionanti a gettone - una specie di scultura cinetica interattiva che rimanda alle immagini delle gru in acciaio che scaricano i containers in spedizione al porto - costituisce l'elemento distintivo delle piazza. Di giorno questi oggetti fantastici, simili a giocattoli, eseguono un balletto meccanico; di notte inondano la piazza di spot di luce. Lo spazio è diviso in diverse zone, di! erenziati per arredi e pavimentazioni economiche e relativamente leggere: doghe in legno posate a spina di pesce e gomma molto resistente, scelta per

schowburgplein

Museumpark

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trattenere il calore solare; pavimento in resina epossidica con foglie d'acero d'argento, una bellissima superficie liscia che ha reso la zona popolare per i pattinatori; e un pavimento di metallo perforato che, filtrando la luce dal garage sottostante, anima la vita notturna della piazza. Getti d'acqua localizzati proprio sotto i pannelli vivacizzano ulteriormente la piazza. Allineate lungo il margine settentrionale della piazza coppie di condotte per la ventilazione del parcheggio danno maggior definizione allo spazio all'aperto. Queste strutture simili a torri sono state progettate per servire come chioschi e fornire un'illuminazione aggiuntiva. Direttamente di fronte a queste, una singola fila di panchine esposte a sud aiuta a delineare il sito. Il loro alto e ampio schienale da un senso di protezione dalle vie circostanti. A causa della superficie sottile della piazza e dell'impossibilità di piantare sul suolo, West 8 ha previsto fioriere fiorite e una griglia di larghi alberi di palma per ravvivare l'ambiente in estate. "Ogni passo nella piazza è un passo cosciente, una scelta. La piazza ha bisogno di essere utilizzata in maniera flessibile: la piazza richiede che si prenda nei suoi confronti una posizione attiva. Restituisce agli abitanti le loro identità e la loro immaginazione. I nuovi spazi urbani interagiscono con l'utente ad un punto tale che egli diviene consapevole del suo comportamento, e del fatto che non può continuare ad agire come una macchina, secondo atteggiamenti pre-programmati" (Adriaan Geuze).

schowburgplein

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café de unieTra i trentamila edifici distrutti nel bombardamento di Rotterdam del 14 maggio 1940 c'è anche il Café De Unie, considerato il manifesto del movimento De Stijl. De Stijl era il nome della rivista fondata nel 1917 da Theo van Doesburg intorno a cui gravitavano gli esponenti di un movimento conosciuto come Neoplasticismo che fu molto influenzato dalle sperimentazioni di Piet Mondrian, e che si proponeva di raggiungere una astrazione pressocchè totale dell'espressione artistica attraverso la combinazione di forme geometriche semplici (quadrato, parallelepipedo, angolo retto) e la riduzione della gamma cromatica ai soli tre colori primari rosso giallo e blu. Tra i fondatori di De Stijl c'è anche Jacobus Johannes Pieter Oud che dal 1918 e per una quindicina di anni ricopre l'incarico di Architetto Capo del Municipio di Rotterdam occupandosi di progettare edifici residenziali a basso costo. Oud abbandona presto il movimento, nel 1921 ne è gia' fuori ma il suo linguaggio architettonico resterà sempre legato alla morfologia De Stijl, come appare particolarmente evidente nel Cafe De Unie, che è del 1925 ed esibisce una facciata che sembra un quadro di Mondrian, percorsa com'è da campiture rosse blu e gialle che si compongono col bianco degli intonaci e il nero delle insegne. Bizzarro il destino del De Unie: nato per riempire il buco di un terreno incolto tra due edifici storici in pieno centro, il locale era stato autorizzato con la clausola di venir demolito dopo dieci anni e invece, nonostante gli olandesi siano avvezzi a demolire senza fare una piega anche le loro architetture più pregevoli, non soltanto l'edificio è rimasto in piedi per quindici anni e, se non ci fosse stato quel famigerato bombardamento, sarebbe probabilmente ancora lì, ma addirittura viene ricostruito poche centinaia di metri più in là rispetto alla posizione originaria, in una delle poche zone di Rotterdam risparmiate dai bombardamenti. L'incarico viene dato nel 1986 a Carel Weber, il quale ripete fedelmente la facciata originale. Gli interni progettati da Peter Hopman sono invece recenti, visto che risalgono all'ultimo restauro concluso nel 2010.

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AMSTERDAM

Rijksmuseum Amsterdam (lun-dom 9-18)E' il più grande museo d'Olanda, con più di un milione di visitatori all'anno. O!re un’estesa

panoramica sull'arte olandese, dalle prime pale medievali ai capolavori del Secolo d'Oro.

Stedelijk Museum (mar-dom 10-17 / gio 10-22 / lun chiuso)Il più importante museo di arte moderna e contemporanea di Amsterdam con opere che

vanno dal 1850 ai giorni nostri.

Van Gogh Museum (lun-dom 10-18 / ven 10-22)Con i suoi 200 dipinti e 550 tra disegni e acquerelli, rappresenta una delle più grandi collezioni mondiali dedicate al pittore olandese; ospita anche oggetti personali e lettere scritte al fratello

Theo, oltre alla collezione privata di Theo stesso.

Anne Frank Museum (lun-dom 9-21 / sab 9-22)La Casa di Anna Frank è un museo che racchiude una storia. È situato al centro di

Amsterdam e conserva il nascondiglio in cui Anna Frank scrisse il suo famoso diario durante la Seconda Guerra Mondiale.

Hermitage Amsterdam (lun-dom 10-17)L’Hermitage di Amsterdam è il più grande museo satellite del Museo dell’Hermitage di San

Pietroburgo. Si trova nel bellissimo palazzo Amstelhof, lungo il fiume Amstel.

De Appel – Fondazione Appel (mar-sab 12-20 / dom 12-20 / lun chiuso)Centro per l’arte contemporanea, propone mostre temporanee di nuovi artisti e forme d’arte.

EYE Filminstitute (lun-dom 11-18)Nuovo centro multifunzionale (museo, centro di promozione della cultura cinematografica,

locali di svago e cinema) inaugurato nel 2012, progettato da Delugan Meissel Associated Architects (DMMA)

ARCAM – Centro di Architettura di Amsterdam (mar-sab 13-17 / dom per mostre / lun chiuso)La fondazione ARCAM esibisce in mostre temporanee tutti gli aspetti dell’architettura di

Amsterdam, ed è situata all’ultimo piano di un edificio dal design veramente unico (su progetto di René van Zuuk). Fino al 25 maggio è aperta la mostra “Lina Bo Bardi: Together”.

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Muziekgebouw aan 't IJ

ARCAMde appel

eye

rembrandt house museum

hermitage

rijksmuseumvan gogh museum

stedelijk museum

poet hotel

de dageraad

anne frank museum

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the whale pythonbrug

scheepstimmermanstraat

piraeusplein

passenger terminal amsterdam

het oosten pavilion

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oostelijk havengebied

In pochissimo tempo, la Oostelijk Havengebied si è trasformata nel fiore all'occhiello dell'architettura di Amsterdam. Una zona unica grazie all'unione di corsi d'acqua e architettura moderna. La costruzione iniziò attorno al 1990, un'epoca in cui Amsterdam attraversava un boom economico, come si può vedere dall'alto livello dell'architettura e dalla qualità dei materiali usati nello spazio pubblico. Un tempo, la Oostelijk Havengebied era una delle zone più isolate della città, raggiungibile solamente attraverso una stretta diga. In seguito alla metamorfosi, le quattro penisole di Java, KNSM, Borneo e Sporenburg sono diventate una delle zone più interessanti e accessibili della città. La peculiare caratteristica di queste isole è la combinazione di architettura innovativa, patrimonio industriale restaurato, negozi di design, hotel e ristoranti alla moda. Senza dimenticare i corsi d'acqua. L'entrata alla zona e' rappresentata dal Muziekgebouw aan’t IJ (progettato dallo studio danese 3XN), imponente sala da concerti. Il vicino Passenger Terminal Amsterdam (Larry Malcic) è quasi interamente trasparente e ha la forma di un'onda. Dalla fine dell'Ottocento, in questa zona sorgeva una serie di magazzini, dove le navi

Muziekgebouw aan’t IJ Scheepstimmermanstraat

Pira

eus

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provenienti da tutto il mondo scaricavano le loro merci. Alcuni di essi (Piet Heinkade e Veemkade) sono stati preservati e restaurati e adesso rappresentano il cuore della Oostelijk Havengebied . Dal ponte Jan Schaeferbrug si raggiunge l'isola di Java, una versione moderna della rete dei canali del Seicento. L'isola limitrofa di KNSM fu costruita a partire dal 1876 per la Koninklijke N e d e r l a n d s e S t o o m b o o t Maatschappij (Societa' Reale Olandese per le navi a vapore). Qui si trovano gli imponenti complessi residenziali Piraeus (Hans Kollho!)e Barcelona (B.Albert), oltre a straordinari negozi di design. Sulla penisola di Sporenburg si trova il complesso di appartamenti The Whale (F. van Dongen), dalla particolare forma a balena. Le penisole di Sporenburg e Borneo sono collegate tra loro da un ponte color rosso acceso a forma di serpente, che gli ha fatto guadagnare subito il nome di Pythonbrug (Ponte del pitone). Dal ponte si arriva alla Scheepstimmermanstraat, le cui case. sono state progettate dagli stessi residenti. Queste abitazioni uniche si trovano sul retro e sono raggiungibili con la barca.

Passenger Terminal Amsterdam

The Whale

pythonbrug

oostelijk havengebied

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het oosten pavilion

Il nuovo padiglione è parte di una ristrutturazione che Steven Holl ha fatto per Het Oosten, grande imprenditore edile di Amsterdam. Il vecchio edificio in mattoni (1889) presso la Sarphatistraat era stato originariamente costruito come deposito per medicinali. E' stata creata una nuova ala che mette in comunicazione il vecchio edificio con il fiume; un padiglione rettangolare è corredato di un piazzale pavimentato in pietra, che si apre sul canale. Quest'aggiunta consente un'adeguata vivibilità, non solo degli spazi interni, aperti alla luce e all'aria, ma anche dell'area circostante, grazie alla presenza di un camminamento e di una terrazza sul fiume, il cui corso è sottolineato da una linea regolare di cipressi. La facciata principale del nuovo edificio è caratterizzata da un doppio strato di pareti traforate, che fungono da filtro visivo e percettivo tra la pesantezza dei mattoni e la consistenza delle acque circostanti, richiamando così le caratteristiche del luogo in cui sorge la sede della Het Oosten. Il nuovo padiglione, oltre a ospitare gli u!ci, ha una grande sala conferenze di 285 metri quadrati e 7 metri di altezza che è a disposizione del pubblico per matrimoni, meeting ed altri eventi: la sala è stata costruita direttamente sul muro di fondazione del nuovo sistema di parcheggio meccanico (48 posti auto).

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de dageraad

È un quartiere, monumento storico dal 1970, dovuto alla cooperativa di operai socialisti del diamante, chiamata De Dageraad, ovvero "l'Alba". Le 350 abitazioni operaie furono costruite tra il 1919 e il 1922 da Michel de Klerk e Piet L. Kramer, illustri architetti della Scuola di Amsterdam. I dettagli delle facciate avevano uno scopo decorativo e ogni edificio di!erisce dagli altri; grande enfasi viene data all'angolo per dare movimento alle facciate in mattoni. La scuola di Amsterdam è attiva essenzialmente dal 1910 al 1925. Non hanno manifesti e riviste come hanno avuto tutti gli altri movimenti; viene chiamata scuola anche se in realtà sono dei progettisti che si sono raggruppati, ma che hanno un identico approccio al progetto. Si tratta di architetti giovani, che sono a"ni sia per la committenza (che è quella delle cooperative di lavoratori) sia per lo schema progettuale (la casa collettiva) e per questo hanno modi di espressione simile, utilizzando sempre gli stessi materiali. Il loro è un romanticismo moderno, come romantico è l'approccio espressionista al progetto, riprodotto in maniera classica; importante il fatto che l'individualità sia salvaguardata anche negli interventi di architettura collettiva; nella facciate viene data importanza alla suddivisione in senso verticale per suggerire l'idea della casa singola e ogni alloggio viene dotato di una scala privata. Il materiale prevalente è il mattone, tipico materiale olandese, in tutte le tipologie di colore. Le personalità più brillanti della scuola lavorarono alla progettazione degli edifici dell'ambizioso "Piano Sud", nato da un'innovativa intuizione di Berlage. Interi isolati di umili appartamenti divennero sculture di mattoni con angoli curvi, finestre asimmetriche e torri ornamentali a forma di razzo che destarono grande meraviglia (o disgusto) nei tradizionalisti. De Klerk e Kramer sono considerati i maggiori esponenti della Scuola di Amsterdam. Per il complesso De Dageraad i due lavorarono in sintonia, ma sono quasi sempre identificabili i singoli apporti. Come in tutti i quartieri progettati dalla Scuola, le linee spezzate delle strade, la grande varietà espressiva degli edifici e la loro avvolgente plasticità, l'uso esclusivo e sensibile del tradizionale mattone olandese, la calibrata vivacità di dimensioni, forme e colori creano un paesaggio urbano ricco e mutevole, intimamente accogliente come una vecchia città.

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La Borsa di Amsterdam è la borsa del commercio olandese progettata e costruita a partire dal 1895 dall'architetto Hendrik Petrus Berlage. La costruzione della borsa fu oggetto di un concorso nel 1833 al quale Berlage partecipa presentando un primo progetto in stile neofiammingo che non vincerà però la gara. Ciononostante sarà proprio lo stesso architetto ad assumere nel 1895 la direzione dei lavori già iniziati modificando radicalmente il progetto approvato. Per la nuova costruzione erano richieste, oltre a tre grandi sale per le borse (merci, cereali e valori), degli u!ci, una nuova posta ed un ristorante. Gli intenti nella costruzione del nuovo edificio non erano puramente utilitari ma anche fortemente rappresentativi. Berlage sceglie per la Borsa una soluzione del tutto eclettica che permette alla nuova architettura di rapportarsi tanto all'architettura della tradizione olandese già richiamata nel progetto del concorso, sia all'architettura a lui contemporanea rappresentata dall'adiacente nuova stazione ferroviaria recentemente inaugurata. L'edificio è costruito su un terreno trapezoidale stretto e lungo in cui gli ambienti sono distribuiti in maniera semplice e razionale. L'ingresso dietro la facciata principale è accostato da una serie di ambienti di servizio accessori alla prima grande sala dedicata alla Borsa che, come le altre due sale, alle quali la prima è collegata con dei veri e propri passaggi coperti da volte in ferro e vetro, prevede un'altezza doppia. Una seconda fascia di servizi centrale che ospita il ristorante e la posta divide la prima borsa dalle altre due mentre lungo tutto il perimetro corrono gli ambienti adibiti ad u!ci. L'architetto adotta tre diversi stili per i diversi prospetti. Il prospetto principale, quello sul lato della piazza, ha chiari riferimenti alle radici della cultura olandese. Non a caso, trovandosi nelle immediate vicinanze della cattedrale cittadina, la facciata in muratura e mattoni ricalca perfettamente quella di una chiesa in cui appaiono dei chiari richiami all'architettura tradizionale come l'alta torre che svetta sul lato sinistro, l'ampio finestrone vetrato, rimembranza evidente del rosone, e una serie di arcate che sottolineano l'entrata a livello strada. Dal punto di vista decorativo la parete è però del tutto liscia e, mentre le sculture che costituiscono uno scarno apparato vengono inserite completamente all'interno della muratura, al mattone sono talvolta aggiunti degli inserti di pietra chiara. La facciata opposta, quella sul canale oltre il quale è presente la nuova moderna stazione denota invece elementi di grande contemporaneità come le grandi vetrate chiuse da ampie finestrature a ferro e vetro e l'ampia copertura, anch'essa in ferro lasciata completamente a vista secondo i principi dettati da Viollet-le-Duc. I due lati lunghi invece assimilano la sintassi architettonica propria del palazzo rinascimentale con l'aggiunta di grandi aperture completamente vetrate. Sui prospetti laterali, gli archi individuano delle entrate di servizio per poter accedere direttamente alla fascia mediana di servizi. Suggestiva la sala grande della borsa con una grande copertura in ferro e vetro.

beurs van berlage

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Francesco AstiEmma BacchiGinetto BettatiFrancesco BoeriMauro BussolatiAngela CacopardoSilvia CalzolariBarbara CampioliDante CeresiniCarlo Felice CoriniMaria Teresa DejanaCaterina Del SanteLuigi Di TodaroSilvia FecciCaterina FusariGabriella IncertiAntonio LateanaFranco LoriMarina MaestriTiziano MagriGiuseppe MartinelliCecilia MerighiSimona PatriziPatrizia PavesiDaniele PezzaliMarisa PizziPatrizia RotaUmberto RovaldiSilvia SettimjAlessandro Tassi-CarboniClaudia ZanichelliPietro Zanlari

partecipanti

alberghiRotterdamNhow HotelWilhelminakade 137 3072 AP

AmsterdamThe Poet Tryp by Wyndham HotelJan Luijkenstraat 44, 1071 CR

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mi&tiarchitour Arch. Gabriella [email protected]

Arch. Silvia [email protected]@archiparma.it