Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa:...

32
Linea di ricerca 6 “Miglioramento della qualità assistenziale” Pag. 187

Transcript of Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa:...

Page 1: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

Linea di ricerca 6

“Miglioramento della qualità assistenziale”

Pag. 187

Page 2: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

Pag. 188

Page 3: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Tromboembolismo venoso e fibrillazione atriale monitoraggio di trattamento, complicanze e recidive

UO coinvolte della AOU di Parma

Altre UO Dipartimento di Immunoematologia e Medicina trasfusionale e Centro Emostasi e Trombosi

A.O. Papa giovanni XXIII Bergamo Italy

Medicina vascolare e d'Urgenza e Stroke Unit Azienda Ospedaliera di Perugia Perugia Italy

Background/Stato dell’arte Il tromboembolismo venoso (TEV), che comprende Embolia Polmonare (EP) e Trombosi Venosa Profonda (TVP), rappresenta in Italia dopo la cardiopatia ischemica e l'ictus cerebri la patologia cardiovascolare più frequente ed è fra le principali cause di mortalità e morbilità. La Fibrillazione Atriale (AF) è un fattore di rischio indipendente per l'ictus ischemico e un indice significativo nel predire la mortalità Le linee guida raccomandano la terapia antitrombotica nei soggetti affetti da AF, in pratica tuttavia molti pazienti non ricevono l'adeguato trattamento antitrombotico. Nell’Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN)il rischio trombotico è estremamente elevato e la terapia standard non è efficace. Nell’EPN le trombosi più frequenti sono quelle venose (85% nei paesi occidentali) soprattutto in sedi atipiche, e la terapia standard non è efficace.

Descrizione attività L’esperienza dei medici della Medicina Interna ad Indirizzo angiologico e coagulativo nel tratttamento della AF e/o TVP è decennale, con alta numerosità campionaria (i medici del Centro Emostasi seguono circa 4000 pazienti in Terapia Anticoagulante). I medici sono in grado di seguire i pazienti fin dalla diagnosi in quanto hanno competenze nella diagnostica vascolare (nel Centro è attivo un ambulatorio Ecodoppler dedicato anche alle urgenze). Inoltre i medici dell'U.O. di Medicina Angiologica collaborano a numerosi studi e registri nazionali ed internazionali volti a rilevare i comportamenti della pratica clinica, efficacia terapeutica dei farmaci disponibili e prevalenza delle complicanze nel TEV e AF. Da tutto ciò si può evincere che i professioni angiologi possono dare a studi osservazionali o d’intervento su TEV e AF un contributo consistente. Gli studi in atto consentiranno di ampliare le conoscenze su fisiopatologia, modalità di trattamento e complicanze delle patologie oggetto di osservazione, per garantire una sempre migliore e tempestiva gestione dei pazienti.

Obiettivi 2016-2018 Proseguire l'arruolamento e il follow up dei seguenti studi e registri già in corso: GARFIELD: "Global Anticoagulant Registry In the FIELD" registro internazionale, multicentrico, prospettico, osservazionale concepito per acquisire dati sul comportamento nella pratica clinica dei pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale esposti ad almeno un fattore di rischio aggiuntivo di ictus Lo studio include pazienti attualmente trattati, o non trattati con anticoagulanti orali e altri agenti farmacologici per la prevenzione di eventi tromboembolici quali l’ictus. Lo studio si propone inoltre di rilevare le complicanze emorragiche e/o trombotiche in corso di terapia antitrombotica per verificare l’efficacia e la sicurezza della stessa. GARFIELD VTE "Global Anticoagulant Registry in the FIELD observing treatment and outcomes in patients with acute symptomatic Venous Thromboembolic Events in the real world" Garfiled VTE è uno studio osservazionale che si propone di descrivere il trattamento acuto e a lungo termine dei pazienti con un episodio acuto e sintomatico di tromboembolismo venoso valutando l'efficacia del trattamento con DOAC vs il trattamento con antagonisti della vitamina K nel trattamento del tromboembolismo venoso.

Pag. 189

Page 4: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

"RIETE" registro multicentrico, internazionale , prospettico su coorti di pazienti affetti da tromboembolismo venoso documentato con metodologie obiettive (ecografia con Doppler; scintigrafia , angio-TC , angio-RMN). I pazienti vengono seguiti per almeno 3 mesi, ogni sospetto sintomatico di complicanze per episodi di recidiva tromboembolica e\o di sanguinamento è registrato e annotato per le caratteristiche del follow up. Tutti gli episodi di complicanza sia come sanguinamento che come recidiva tromboembolica devono inoltre essere documentati con metodi oggettivi. Inoltre è in corso lo studio multicentrico "Screening del clone EPN in pazienti con recidive di trombosi in corso di terapia anticoagulante" dato che la profilassi antitrombotica nei pz EPN è scarsamente efficace, lo scopo dello studio è quello di valutare la prevalenza di cloni EPN in soggetti che presentano un episodio trombotico nel corso di terapia anticoagulante.

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1. Lozano F, Trujillo-Santos J, Barrón M, Gallego P, Babalis D, Santos M, Falgá C, Monreal M; RIETE Investigators (Quintavalla R, Rocci A). Home versus in-hospital treatment of outpatients with acute deep venous thrombosis of the lower limbs. J Vasc Surg. 2014 May;59(5):1362-7.e1. 2. Di Micco P, Ruiz-Giménez N, Nieto JA, Aujesky D, del Molino F, Valle R, Barrón M, Maestre A, Monreal M; RIETE investigators (Quintavalla R, Rocci A). Platelet count and outcome in patients with acute venous thromboembolism. Thromb Haemost. 2013 Nov;110(5):1025-34. 3. Fitzmaurice DA, Accetta G, Haas S, Kayani G, Lucas Luciardi H, Misselwitz F, Pieper K, Ten Cate H, Turpie AG, Kakkar AK; GARFIELD-AF Investigators (Quintavalla R, Ferrini PM). Comparison of international normalized ratio audit parameters in patients enrolled in GARFIELD-AF and treated with vitamin K antagonists. Br J Haematol. 2016 Aug;174(4):610-23.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Quintavalla Roberto MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO

Ricercatore Principale

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Ferrini Piera Maria MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO

Ricercatore Principale

Rocci Anna MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO

Ricercatore Principale

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Laboratorio di Immunoematolgia e Medicina Trasfusionale e Centro Emostasi A.O. Papa Giovanni XXIII - Bergamo

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 190

Page 5: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: 1° ANESTESIA E RIANIMAZIONE GESTIONE INTERDIP SIAT (F18A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Ottimizzazione dei tempi di trattamento del trauma grave

UO coinvolte della AOU di Parma 1. CHIRURGIA D'URGENZA 2. CENTRALE OPERATIVA 118-ELISOCC. AREA EMILIA OVEST

3. POLO EMERGENZA URGENZA 4. PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D'URGENZA

5.CLINICA ORTOPEDICA 6. NEUROCHIRURGIA – NEUROTRAUMATOLOGIA NEUROCHIRURGIA - NEUROTRAUMATOLOGIA

7. ORTOPEDIA 8.ORTOPEDIA

Altre UO

Background/Stato dell’arte La patologia traumatica maggiore riguarda una popolazione prevalentemente giovane e in età produttiva, con effetti significativi su morbidità e mortalità. L'adeguatezza del trattamento in termini di tempestività e definizione delle priorità riguarda ogni fase dell'assistenza che va dal soccorso preospedaliero al trattamento intraospedaliero sia in fase acuta che riabilitativa, fino al rientro al domicilio. Ogni fase richiede un'integrazione piena tra le diverse figure professionali coinvolte per raggiungere l'outcome migliore ed ottimizzare l'utilizzo delle risorse. Le caratteristiche della popolazione, come il numero di casi limitato pur con un'elevata complessità di trattamento, richiedono un notevole impegno di risorse rendendo doverosa ed essenziale la concentrazione dei casi in centri ad elevata expertise professionale e dotazione tecnico-organizzativa. La maggiore criticità nella gestione ottimale di questi pazienti riguarda la necessità d'integrare i percorsi di trattamento del paziente con trauma grave con altre condizioni morbose che richiedono la partecipazione degli stessi professionisti e l'utilizzo delle stesse risorse. Questo porta, per quei trattamenti che non sono salvavita, una tempistica di presa in carico non sempre focalizzata sulle necessità del paziente, ma piuttosto sulle problematiche organizzative ospedaliere.

Descrizione attività Gran parte dell’attività di ricerca del Team è strettamente correlata all’attività clinico-assistenziale, con la partecipazione o il coordinamento di diversi progetti multicentrici, anche internazionali. Il reparto collabora sia a livello regionale che nazionale ai progetti di raccolta dati e di sviluppo di indicatori di performance, per la valutazione della qualità dei percorsi assistenziali mirati a un miglioramento nell’attività clinica e all’appropriatezza nell’utilizzo delle risorse. L’ambito intensivistico, con particolare attenzione al paziente colpito da trauma grave, cerebrolesioni severe, arresto cardiaco ed insufficienza respiratoria, costituisce una delle due macroaree di ricerca del team, accanto a quella anestesiologica. L’adeguatezza del trattamento del traumatizzato grave nelle diverse fasi dipende, oltre che dall’utilizzo di un approccio diagnostico terapeutico specifico in base alle lesioni riportate, dall’attuazione di sistemi organizzativi che permettano tempestività e precocità nella definizione delle priorità del paziente e nella risoluzione delle criticità cliniche. Questo tipo di percorso prevede un alto livello d’integrazione tra le diverse figure professionali sia nell’ambito della stessa fase di cura che nell’intero percorso del paziente che lo porta dal territorio, nella fase acuta, al trattamento intraospedaliero (da parte di numerose equipe), fino al rientro nel territorio di appartenenza dopo la riabilitazione intraospedaliera. Nel corso dell’ultimo decennio è notevolmente migliorata l’integrazione tra professionisti soprattutto nella fase acuta del trattamento grazie all’utilizzo di strumenti di misura e di confronto delle attività a livello regionale (definizione degli indicatori) consentendo una migliore “presa in carico” del paziente, che si ritiene possa essere ancora migliorata e meglio “modellata” in base alle necessità specifiche del paziente. L’attività di ricerca avrebbe lo scopo di misurare, definendo percorsi personalizzati in base alle lesioni riportate, quale possa essere il beneficio in termini di soprravvivenza e qualità della vita, oltre che sull’impiego di risorse.

Pag. 191

Page 6: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

Obiettivi 2016-2018 Valutare l’effetto su outcome di salute attraverso l’utilizzo di scale che valutino oltre che la mortalità anche la qualità della vita (EQ5D, GOSe, DRS SF), del timing ottimale personalizzato delle diverse fasi di trattamento/ gestione, in particolare: - trattamento chirurgico di lesioni scheletriche - trattamento chirurgico di lesioni vertebrali - trasferimento/uscita dalla Rianimazione quando non più necessario - luogo di presa in carico in funzione del paziente - trasferimento in ambiente riabilitativo - presa in carico di figure che seguiranno il paziente anche nella fase domiciliare.

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1: Picetti E, Rossi I, Antonini V, Volpi A. Pneumomediastinum and emphysema of the neck after a suicide attempt by hanging. Minerva Anestesiol. 2012 Jan;78(1):111. PubMed PMID: 22237789. 2: Di Bartolomeo S, Ventura C, Marino M, Chieregato A, Gambale G, Fabbri A, Volpi A, De Palma R. Is the TMPM-ICD9 revolution in trauma risk-adjustment compatible with imperfect administrative coding? Accid Anal Prev. 2011 Nov;43(6):1955-9. 3: Vezzani A, Mergoni M, Orlandi P, Corradi F, Volpi A, Zasa M. Gender differences in case mix and outcome of critically ill patients. Gend Med. 2011 Feb;8(1):32-9. 4: Poole D, Chieregato A, Langer M, Viaggi B, Cingolani E, Malacarne P, Mengoli F, Nardi G, Nascimben E, Riccioni L, Turriziani I, Volpi A, Coniglio C, Gordini G; Trauma Update Working Group. Systematic review of the literature and evidence-based recommendations for antibiotic prophylaxis in trauma: results from an Italian consensus of experts. PLoS One. 2014 Nov 20;9(11):e113676. 5: CRASH-2 collaborators (Volpi A), Roberts I, Shakur H, Afolabi A, Brohi K, Coats T, Dewan Y, Gando S, Guyatt G, Hunt BJ, Morales C, Perel P, Prieto-Merino D, Woolley T. The importance of early treatment with tranexamic acid in bleeding trauma patients: an exploratory analysis of the CRASH-2 randomised controlled trial. Lancet. 2011 Mar 26;377(9771):1096-101, 1101.e1-2.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Volpi Annalisa 1° ANESTESIA E RIANIMAZIONE GESTIONE INTERDIP SIAT

Ricercatore Principale

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Catena Fausto CHIRURGIA D'URGENZA Ricercatore Pompili Massimo ORTOPEDIA Ricercatore Brianti Rodolfo MEDICINA RIABILITATIVA Ricercatore Bresciani Paolo POLO EMERGENZA URGENZA Ricercatore Servadei Franco NEUROCHIRURGIA -

NEUROTRAUMATOLOGIA Ricercatore

Cervellin Gianfranco PRONTO SOCCORSO E MEDICINA D'URGENZA

Ricercatore

Furlan Adriano CENTRALE OPERATIVA 118-ELISOCC. AREA EMILIA OVEST

Ricercatore

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Ricercatore 1 Statistico/metodologo 1 Data manager Personale di supporto per la raccolta dati

1

Pag. 192

Page 7: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

3

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 193

Page 8: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

4

Pag. 194

Page 9: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: GENETICA MEDICA (B16A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Il sequenziamento massivo di nuova generazione nell'accertamento diagnostico e nella gestione dei pazienti pediatrici con malformazioni e disabilità intellettiva

UO coinvolte della AOU di Parma

1. NEONATOLOGIA

Altre UO

Background/Stato dell’arte

Il sequenziamento massivo di nuova generazione ha rivoluzionato le modalità di individuazione di geni responsabili di malattie mendeliane ed ha portato ad un aumento dell'accuratezza diagnostica eziologica di pazienti pediatrici complessi, affetti da quadri polimalformativi e disabilità intellettiva sindromica e non sindromica, per i quali è documentata una sensibilità dei test di nuova generazione del 16% nell'individuare varianti genomiche classificate come mutazioni de novo. Tali patologie pongono un carico emozionale, funzionale ed economico per le famiglie e per la società. La diagnosi è essenziale per un accurato counseling genetico, per una decisione informata per le famiglie ed i curanti, e per l'accesso appropriato a servizi e supporti nella comunità. A tali gruppi va anche aggiunto il gruppo delle malattie metaboliche, per le quali iniziano ad essere disponibili terapie causali a livello molecolare.

Descrizione attività Il team intende pertanto procedere all'identificazione del gene responsabile di patologia in pazienti affetti da quadri polimalformativi e disabilità intellettiva sindromica e non sindromica. Dal punto di vista genetico, il DNA genomico sarà estratto da sangue periferico e l'approccio di elezione è lo studio dell'esoma (tutti gli esoni del genoma), effettuato mediante sequenziatore di nuova generazione, in individui affetti dalla stessa patologia o in famiglie nelle quali segreghi un disordine mendeliano ad eziologia sconosciuta. Le Unità coinvolte effettuano da anni consulenze genetiche nell'ambito della dismorfologia collaborando all'identificazione di geni/malattia in svariate sindromi polimalformative associate o meno a disabilità intellettiva, come evidenziato in pubblicazioni che coinvolgono centri italiani ed europei (vedi di seguito).

Obiettivi 2016-2018

- Identificare il gene responsabile di condizioni caratterizzate da quadri polimalformativi e disabilità intellettiva sindromica e non sindromica - Ampliare e ridefinire il fenotipo associato a geni malattia noti come associati a quadri malformativi o disabilità intellettiva

Pag. 195

Page 10: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1. Stanghellini I, Dassi E, Bertorelli R, De Sanctis V, Caleffi A, Landi A, Percesepe A. Exome sequencing in a patient with Catel-Manzke-like syndrome excludes the involvement of the known genes and reveals a possible candidate. Eur J Med Genet. 2015 Nov;58(11):597-602. 2. Malik S, Percin FE, Bornholdt D, Albrecht B, Percesepe A, Koch MC, Landi A, Fritz B, Khan R, Mumtaz S, Akarsu NA, Grzeschik KH. Mutations affecting the BHLHA9 DNA-binding domain cause MSSD, mesoaxial synostotic syndactyly with phalangeal reduction, Malik-Percin type. Am J Hum Genet. 2014 Dec 4;95(6):649-59. 3. Tenedini E, Artuso L, Bernardis I, Artusi V, Percesepe A, De Rosa L, Contin R, Manfredini R, Pellacani G, Giannetti A, Pagani J, De Luca M, Tagliafico E. Amplicon-based next-generation sequencing: an effective approach for the molecular diagnosis of epidermolysis bullosa. Br J Dermatol. 2015 Sep;173(3):731-8. 4. Carli D, Garagnani L, Lando M, Fairplay T, Bernasconi S, Landi A, Percesepe A. VACTERL (vertebral defects, anal atresia, tracheoesophageal fistula with esophageal atresia, cardiac defects, renal and limb anomalies) association: disease spectrum in 25 patients ascertained for their upper limb involvement. J Pediatr. 2014 Mar;164(3):458-62.e1-2. 5.Boccaletti V, Zambruno G, Castiglia D, Magnani C, Tognetti E, Fabrizi G, Cortelazzi C, Pagliarello C, Di Nuzzo S. Recessive bullous dermolysis of the newborn in preterm siblings with a missense mutation in type VII collagen. Pediatr Dermatol. 2015 Mar-Apr;32(2):e42-7.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Percesepe Antonio GENETICA MEDICA Ricercatore Principale

Magnani Cinzia NEONATOLOGIA Ricercatore Principale

COMPONENTI DEL TEAM:

Cognome Nome UO Research Competence

Mozzoni Paola GENETICA MEDICA Ricercatore Uliana Vera GENETICA MEDICA Ricercatore

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Bonatti Francesco GENETICA MEDICA

BIOLOGO Assegno di ricerca

Ricercatore

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili

Research competence N° competenze necessarie Ricercatore 2

Pag. 196

Page 11: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

3

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede GENETICA MEDICA AOU Parma - GENETICA MEDICA

CORELAB AOU Parma - RICERCA E INNOVAZIONE

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche

Denominazione Sede MISEQ NEXT GENERATION SEQUENCING AOU Parma - RICERCA E INNOVAZIONE

REAL-TIME PCR AOU Parma - GENETICA MEDICA

SEQUENZIATORE SANGER AOU Parma - GENETICA MEDICA

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 197

Page 12: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

4

Pag. 198

Page 13: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: VIROLOGIA (L12A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Diversità genetica e antigenica dei virus gastroenterici umani – studio dei meccanismi evolutivi e implicazioni ai fini della diagnosi e del controllo dell’infezione

UO coinvolte della AOU di Parma 1. VIROLOGIA 2. MICROBIOLOGIA

Altre UO

Background/Stato dell’arte Nonostante notevoli sforzi condotti negli ultimi decenni nella sanità pubblica per migliorare la qualità degli alimenti e dell'acqua e le misure di igiene, la gastroenterite acuta rimane una delle cause più frequenti di morbilità e mortalità in tutto il mondo. Norovirus, rotavirus, astrovirus e sapovirus sono i più frequenti agenti virali di gastroenterite acuta epidemica in tutte le fasce d’età con un ruolo eziologico importante nella enterite sporadica infantile con segni e sintomi clinici tali da richiedere il ricovero specialmente nei bambini <5 anni di età, dove la frequenza di malattia nei paesi industrializzati costituisce un serio problema di sanità pubblica anche sotto l’aspetto economico. Recentemente anche bocavirus è stato associato a diarrea nei bambini più piccoli. Questi virus presentano una elevata variabilità genetica che rende ragione delle difficoltà incontrate nello sviluppo di sistemi adatti alla loro identificazione e può giustificare il rilevante numero di casi di enterite ancora ad eziologia non nota. La ciclica comparsa di nuovi stipiti è talora associata a severe epidemie e rappresenta una sfida per gli strumenti diagnostici e per una adeguata pianificazione di strategie di prevenzione e di terapie personalizzate.

Descrizione attività L’attività di ricerca del Team è volta a incrementare il programma di sorveglianza epidemiologico-molecolare delle infezioni virali in casi di enterite in età pediatrica attraverso la caratterizzazione genetica dei virus rivelati in bambini con enterite afferenti all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Questo programma, già avviato presso l’Unita di Microbiologia e Virologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università degli Studi di Parma da oltre 20 anni, utilizza protocolli diagnostici specifici standardizzati e ad ampio spettro e metodi molecolari avanzati. Tale attività consente di aggiornare sistematicamente l’epidemiologia molecolare delle infezioni virali del tratto intestinale sia a livello locale sia a livello nazionale e, per alcune di esse, anche europeo, attraverso la collaborazione con ricercatori nazionali e internazionali. Ceppi di diverso genogruppo e/o genotipo vengono selezionati per incrementare la collezione di virus caratterizzati geneticamente, attraverso sequenziamento dell’intero genoma o di porzioni estese di esso, da usare come riferimento per ulteriori studi molecolari, per validare/ottimizzare nuovi saggi diagnostici e/o per identificare sequenze geniche idonee allo sviluppo di nuove sonde di rivelazione/tipizzazione. Un’approfondita conoscenza dell’aspetto genetico dei virus enterici circolanti e il costante aggiornamento della loro diversità genetica sono essenziali per lo sviluppo di nuovi possibili vaccini, per implementare quelli già disponibili e/o mettere in atto terapie adeguate, garantendo prevenzione e trattamenti personalizzati, come pure per stimare/monitorare l’eventuale emergenza di ceppi nuovi o rari, conseguente alla loro adozione. Lo sviluppo/ottimizzazione di piattaforme diagnostiche innovative permetterà di disporre di nuovi e più efficaci metodi per la diagnosi delle enteriti virali, in grado di ridurre, da un lato, il numero delle enteriti ad eziologia non nota e, dall’altro, costi e tempi delle indagini e di favorire la semplicità di esecuzione delle stesse per un più adeguato controllo delle infezioni nella gastroenterite acuta.

Obiettivi 2016-2018 Mantenere attiva la sorveglianza, rivolta nel tempo a sempre nuovi agenti virali, dei ceppi circolanti di rotavirus, norovirus, sapovirus, astrovirus e bocavirus attraverso la loro rivelazione mediante procedimenti molecolari avanzati in casi di gastroenterite, specialmente nei bambini ricoverati, e l’analisi molecolare e filogenetica di

Pag. 199

Page 14: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

sequenze genomiche virali al fine di comprendere i meccanismi evolutivi che regolano le diversità genetiche e antigeniche di questi virus. Intensificare la sorveglianza epidemiologica molecolare dei ceppi circolanti a livello nazionale, attraverso la partecipazione ai network Italian Study Group for Enteric Viruses” (ISGEV) e ItaRotaNet, ed europeo, attraverso la partecipazione al network EuroRotaNet, e verificare l’esposizione zoonosica della popolazione umana. Particolare riguardo sarà rivolto allo studio del potere patogeno e delle caratteristiche genetiche dei ceppi rari o atipici.

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1: Medici MC, Tummolo F, Calderaro A, Chironna M, Giammanco GM, De Grazia S, Arcangeletti MC, De Conto F, Chezzi C, Martella V. Identification of the novel Kawasaki 2014 GII.17 human norovirus strain in Italy, 2015. Euro Surveill. 2015;20(35):30010. 2: Medici MC, Tummolo F, Calderaro A, Elia G, Banyai K, De Conto F, Arcangeletti MC, Chezzi C, Buonavoglia C, Martella V. MLB1 astrovirus in children with gastroenteritis, Italy. Emerg Infect Dis. 2014 Jan;20(1):169-70. 3: Giammanco GM, De Grazia S, Tummolo F, Bonura F, Calderaro A, Buonavoglia A, Martella V, Medici MC. Norovirus GII.4/Sydney/2012 in Italy, winter 2012-2013. Emerg Infect Dis. 2013 Aug;19(8):1348-9. 4: De Grazia S, Martella V, Chironna M, Bonura F, Tummolo F, Calderaro A, Moschidou P, Giammanco GM, Medici MC. Nationwide surveillance study of human astrovirus infections in an Italian paediatric population. Epidemiol Infect. 2013 Mar;141(3):524-8. 5: Medici MC, Abelli LA, Martinelli M, Corradi D, Dodi I, Tummolo F, Albonetti V, Martella V, Dettori G, Chezzi C. Clinical and molecular observations of two fatal cases of rotavirus-associated enteritis in children in Italy. J Clin Microbiol. 2011 Jul;49(7):2733-9.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS:

Cognome Nome UO Research Competence

Medici Maria Cristina VIROLOGIA Ricercatore Principale

COMPONENTI DEL TEAM:

Cognome Nome UO Research Competence

Ferraglia Francesca VIROLOGIA Ricercatore

Pinardi Federica VIROLOGIA Ricercatore

De Conto Flora VIROLOGIA Ricercatore

Arcangeletti Maria Cristina VIROLOGIA Ricercatore

Calderaro Adriana VIROLOGIA Ricercatore

Personale universitario/Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Chezzi Carlo Professore Emerito

Ricercatore

Tummolo Fabio MICROBIOLOGIA Biotecnologo Libera professione

Ricercatore gen-17

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili

Research competence N° competenze necessarie

Pag. 200

Page 15: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

3

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Laboratori della UO di Virologia AOU Parma - VIROLOGIA

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Microscopio elettronico AOU Parma - VIROLOGIA

Ultracentrifuga, Microcentrifughe e Centrifughe preparative AOU Parma - VIROLOGIA

Estrattore automatico AOU Parma - VIROLOGIA

Termociclatori convenzionali e in Real-Time per amplificazioni geniche mediante PCR

AOU Parma - VIROLOGIA

Sequenziatore AOU Parma - VIROLOGIA

Transilluminatore UV dotato di fotocamera per l'acquisizione di immagini AOU Parma - VIROLOGIA

Apparati per elettroforesi, cappe a flusso laminare di classe II e congelatori -20°C e -80°C

AOU Parma - VIROLOGIA

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca PRIN2008 e FIL 2009, 2012 e 2014: epidemiologia molecolare e zoonosi virus enterici Progetto 2011 Presidenza Consiglio dei Ministri: Biobanca di microrganismi e virus Progetto ministeriale 2012 poliovirus

Pag. 201

Page 16: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

4

Pag. 202

Page 17: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: CARDIOCHIRURGIA (C74A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Registro Multicentrico Clinico Prospettico Europeo sul Bypass Coronarico (Registro E- CABG)

UO coinvolte della AOU di Parma

Altre UO Department of Surgery Oulu University Hospital Oulu Finland

Department of Cardiac Surgery Klinikum Nürnberg, Paracelsus Medical University

Nuremberg Germany

Department of Cardiac Surgery Leicester University Hospital Leicester England

Department of Thoracic and Cardio-Vascular Surgery University Hospital Kean Minjoz Besancon France

Department of Molecular Medicine and Surgery, Department of Cardiothoracic Surgery and Anesthesiology, Karolinska Institutet

Karolinska University Hospital Stockholm Sweden

Unità di Cardiochirurgia Ospedale S. Camillo-Forlanini Roma Italia

Division of Cardiothoracic and Vascular Surgery Pontchaillou University Hospital Rennes France

Unità di Cardiochirurgia Ospedale S.Anna Catanzaro Italia

Unità di Cardiochirurgia Seconda Università Napoli Italia

Unità di Cardiochirurgia A.O.U. di Verona Verona Italia

Unità di Cardiochirurgia Ospedali Riuniti Trieste Italia

Unità di Cardiochirurgia Ospedale Farrarotto Catania Italia

Background/Stato dell’arte La rivascolarizzazione miocardica è la più comune procedura chirurgica cardiaca. Sebbene l'efficacia e durata a lungo termine del bypass aortocoronarico (CABG) superiore a quella dell'intervento coronarico percutaneo (PCI) è stata ampiamente dimostrata in diversi sottogruppi di pazienti, la PCI, grazie ai suoi relativi progressi tecnologici è diventata la più comune metodica invasiva di trattamento delle coronaropatie. La natura mini-invasiva e il basso rischio di immediati eventi negativi sono fattori a favore della PCI. I progressi della chirurgia coronarica negli ultimi dieci anni sono stati lenti e limitati a miglioramenti nella perfusione e nei metodi anestesiologici. L'evidenza clinica dei risultati del CABG è generalmente derivata da serie retrospettive, spesso single-centre, e questo può introdurre distorsioni significative nell'analisi di criticità nel trattamento di questi pazienti. Tuttavia, poiché il CABG è una procedura chirurgica comunque associata a mortalità e morbidità postoperatoria, vi è la necessità di miglioramenti nel trattamento dei pazienti sottoposti a tale intervento. Si ritiene che una analisi prospettica multicentrica dell'impatto dei fattori di rischio, delle tecniche operatorie, dei metodi di trattamento perioperatorio e delle strategie di prevenzione secondaria possa fornire valide e affidabili informazioni per migliorare la sicurezza e la durata del CABG.

Descrizione attività Il team di ricerca si è già occupato di studi retrospettivi in questo settore, sia in forma di studi monocentrici che attraverso la coordinazione di studi multicentrici a livello regionale attraverso l'analisi dei risultati del Registro Emilia Romagna degli Interventi Cardiochirurgici, ottenendo la pubblicazione di numerosi lavori su riviste internazionali. Uno dei principali obiettivi del presente filone di ricerca è quello di promuovere l'applicazione clinica dei risultati ottenuti dall'analisi dei dati di questo registro prospettico per il miglioramento del trattamento chirurgico della malattia coronarica. L'obiettivo principale che si ritiene di perseguire è quello di ottenere dati validi per identificare i fattori di rischio e le strategie associate a potenziali risultati sub-ottimali della rivascolarizzazione coronarica chirurgica. Queste informazioni possono migliorare la sicurezza e la durata dei bypass coronarici nel follow-up dei pazienti. Inoltre, la classificazione proposta delle complicanze post-operatorie può divenire uno strumento di ricerca valido per stratificare l'impatto di tali complicanze sui risultati di questi pazienti e valutare il carico delle risorse necessarie per il loro trattamento. Lo spessore del registro base è avvalorato dalla sua

Pag. 203

Page 18: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

registrazione internazionale (ClinicaI Trials number: NCT02319083) e dalla partecipazione di 13 centri di cardiochirurgia universitari o di ospedali di comunità di alto profilo scientifico e chirurgico, situati in sei paesi europei (Inghilterra, Italia, Finlandia, Francia, Germania e Svezia). Questa ricerca ha l'obiettivo primario di migliorare la salute pubblica, la qualità della vita, la morbidità e la mortalità nei pazienti operati per malattia coronarica attraverso lo studio di tutte le tematiche derivanti dai potenziali studi che verranno generati dal registro. L'obiettivo più ristretto è che si possa concludere con un impatto positivo locale in termini di miglioramento del servizio sanitario pubblico della Regione Emilia-Romagna attraverso il miglioramento della gestione dei pazienti affetti da malattia coronarica e sottoposti a bypass coronarico e delle complicanze post-operatorie.

Obiettivi 2016-2018 L'outcome primario e gli end-points saranno definiti in base al tema indagato in ogni sotto-studio. I principali risultati immediati degli studi del registro E-CABG sono: 1) La mortalità ospedaliera e la mortalità a 30 giorni, 2) Stroke, 3) l'uso prolungato di farmaci inotropi, 4) necessità postoperatoria di contropulsatore aortico (IABP) o ossigenazione extracorporea meccanico (ECMO), 5) rivascolarizzazione ripetuta immediata, 6) infezione della ferita e mediastinite, 7) le perdite ematiche e l'uso di prodotti del sangue, 8) il livello più basso di ematocrito, 9) l'uso di prothrombotics, 10) resternotomia per emorragia, 11) la fibrillazione atriale, 12) danno renale acuto e necessità di terapia sostitutiva renale, 13) infarto miocardico, 14) trattamento di versamento pericardico, 15) l'uso di antibiotici, 16) delirium richiedente terapia, 17) la durata del soggiorno nel reparto di terapia intensiva, e 18), la durata della degenza in ospedale. I risultati a lungo termine degli studi dal registro E-CABG sono: 1) la mortalità per tutte le cause, 2) stroke, 3) infarto del miocardio, 4) rivascolarizzazione ripetuta e 5) un end-point combinato di tutti questi eventi avversi. I risultati della ricerca provenienti dai dati del registro E-CABG saranno diffusi nella comunità scientifica, presentando i risultati di questi studi in congressi internazionali e la loro pubblicazione in riviste internazionali peer-reviewed.

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1. Biancari F, Ruggieri VG, Perrotti A, Svenarud P, Dalén M, Onorati F, Faggian G, Santarpino G, Maselli D, Dominici C, Nardella S, Musumeci F, Gherli R, Mariscalco G, Masala N, Rubino AS, Mignosa C, De Feo M, Della Corte A, Bancone C, Chocron S, Gatti G, Gherli T, Kinnunen EM, Juvonen T. European Multicenter Study on Coronary Artery Bypass Grafting (E-CABG registry): Study Protocol for a Prospective Clinical Registry and Proposal of Classification of Postoperative Complications. J Cardiothorac Surg. 2015 Jun 30;10:90. 2. Nicolini F, Contini GA, Fortuna D, Pacini D, Gabbieri D, Vignali L, Campo G, Manari A, Zussa C, Guastaroba P, De Palma R, Gherli T. Coronary artery surgery versus percutaneous coronary intervention in octogenarians: long-term results. Ann Thorac Surg. 2015 Feb;99(2):567-74. 3. Contini GA, Nicolini F, Fortuna D, Pacini D, Gabbieri D, Vignali L, Valgimigli M, Manari A, Zussa C, Guastaroba P, De Palma R, Grilli R, Gherli T. Five-year outcomes of surgical or percutaneous myocardial revascularization in diabetic patients. Int J Cardiol. 2013 Sep 30;168(2):1028-33. 4. Fortuna D, Nicolini F, Guastaroba P, De Palma R, Di Bartolomeo S, Saia F, Pacini D, Grilli R; RERIC (Regional Registry of Cardiac Surgery).; REAL (Regional Registry of Coronary Angioplasties) Investigators. Coronary artery bypass grafting vs percutaneous coronary intervention in a 'real-world' setting: a comparative effectiveness study based on propensity score-matched cohorts. Eur J Cardiothorac Surg. 2013 Jul;44(1):e16-24 5. Nicolini F, Molardi A, Verdichizzo D, Gallazzi MC, Spaggiari I, Cocconcelli F, Budillon AM, Borrello B, Rivara D, Beghi C, Gherli T. Coronary artery surgery in octogenarians: evolving strategies for the improvement in early and late results. Heart Vessels. 2012; 27: 559-67.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Gherli Tiziano CARDIOCHIRURGIA Ricercatore Principale

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Nicolini Francesco CARDIOCHIRURGIA Ricercatore Vezzani Antonella CARDIOCHIRURGIA Ricercatore

Pag. 204

Page 19: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

3

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence

Scadenza del contratto

Benassi Filippo CARDIOCHiRURGIA Medico Libera Professione

Ricercatore 03/2017

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 205

Page 20: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

4

Pag. 206

Page 21: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: CLINICA GERIATRICA (B82A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Relazione tra modificazioni endocrine e stato di salute globale nel soggetto anziano

UO coinvolte della AOU di Parma 1. DIAGNOSTICA EMATOCHIMICA 2. ONCOLOGIA MEDICA

3. UROLOGIA 4. MEDICINA INTERNA E LUNGODEGENZA CRITICA

Altre UO

Background/Stato dell’arte Durante l’invecchiamento si assiste al declino dei livelli circolanti di ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni) [Fabbri E 2016] e a quello più generale di ormoni anabolici (IGF-1) e vitamina D (Maggio 2006). Questa disregolazione ormonale è accentuata dall’obesità specie se complicata da diabete mellito,impattando sullo stato di salute globale del soggetto anziano. Recenti studi hanno considerato la relazione tra riduzione dei livelli di testosterone nei maschi e di IGF-1 nei due sessi e fenomeni età-correlati come anemia [De Vita Endocrine Practice 2015],disfunzione endoteliale (Maggio JCEM 2014),diabete e sindrome metabolica (Brandt et al PlosOne 2014). Tuttavia cut-off specifici ormonali sono assenti nel soggetto anziano, raramente incluso in RCT [Snyder et al 2016] che hanno escluso pazienti ospedalizzati con multimorbidità. Il nesso tra modificazioni endocrine e salute globale è dimostrato anche nel soggetto di sesso maschile affetto da Carcinoma Prostatico, dove la Terapia di deprivazione androgenica (ADT) permette un miglior controllo della patologia ma induce anche modificazioni negative su apparato muscolo-scheletrico,emoglobina e compenso glicometabolico. Da qui la necessità di ulteriori studi osservazionali sulla relazione tra disregolazione ormonale multipla e indicatori clinico/funzionali del soggetto anziano (ospedalizzato e non) e di una valutazione multidimensionale appropriata nel soggetto sottoposto ad ADT per selezionare atteggiamenti terapeutici più o meno aggressivi.

Descrizione attività Nel triennio 2013-2015,presso l’U.O.C. di Clinica Geriatrica sono state attivate e proseguite Collaborazioni Nazionali ed Internazionali finalizzate a: 1.Eseguire determinazioni ormonali nella popolazione italiana dello Studio InCHIANTI e nelle popolazioni Svedesi PIVUS ed ULSAM. 2.Correlare il declino ormonale età-correlato ed in particolare degli ormoni anabolici testosterone, IGF-1 e della proteina di trasporto degli ormoni sessuali (SHBG) con fenomeni tipici del processo di invecchiamento quali Anemia, ridotta performance fisica, disfunzione endoteliale ed aumentato rischio metabolico. 3.Testare la relazione tra parametri endocrini e declino funzionale nel soggetto anziano ospedalizzato (studio Gruppo Lavoro Italiano Sarcopenia – Trattamento e Nutrizione GLISTEN).

Obiettivi 2016-2018 1. Attuare studi osservazionali nel soggetto anziano in comunità utilizzando dati provenienti da studi di popolazione Italiani (Inchianti) Svedesi ed USA (PIVUS, ULSAM, BLSA) e del paziente anziano italiano ospedalizzato (Studio Glisten) e mirati ad identificare la correlazione tra deficit ormonale anabolico e stato funzionale fisico e cognitivo e funzione endoteliale. 2.Definire il rischio Prostatico e cardiovascolare nel soggetto anziano di sesso maschile sottoposto a terapia ormonale sostitutiva (Studio di Registro RHYME) e le implicazioni cliniche e funzionali della terapia ormonale soppressiva nel soggetto anziano affetto da Carcinoma prostatico (PDTA Prostata InterAziendale Parma). 3.Studio di fase IIb multicentrico, in doppio cieco, a dosaggio differenziato, randomizzato, controllato verso placebo che valuta la sicurezza e l’efficacia di BGS649 in soggetti obesi di sesso maschile affetti da ipogonadismo ipogonadotropico. In modo particolare si propone di testare l’efficacia di tre differenti dosi orali settimanali rispetto al placebo atte a normalizzare più del 75% dei livelli di testosterone della popolazione oggetto di studio in 24 settimane.

Pag. 207

Page 22: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1: Maggio M, Lauretani F, De Vita F, Basaria S, Lippi G, Butto V, Luci M, Cattabiani C, Ceresini G, Verzicco I, Ferrucci L, Ceda GP. Multiple hormonal dysregulation as determinant of low physical performance and mobility in older persons. Curr Pharm Des. 2014;20(19):3119-48. 2: De Vita F, Maggio M, Lauretani F, Crucitti L, Bandinelli S, Mammarella F, Landi F, Ferrucci L, Ceda GP. INSULIN-LIKE GROWTH FACTOR-1 AND ANEMIA IN OLDER SUBJECTS: THE INCHIANTI STUDY. Endocr Pract. 2015 Nov;21(11):1211-8. 3: Brand JS, Rovers MM, Yeap BB, Schneider HJ, Tuomainen TP, Haring R, Corona G, Onat A, Maggio M, Bouchard C, Tong PC, Chen RY, Akishita M, Gietema JA, Gannagé-Yared MH, Undén AL, Hautanen A, Goncharov NP, Kumanov P, Chubb SA, Almeida OP, Wittchen HU, Klotsche J, Wallaschofski H, Völzke H, Kauhanen J, Salonen JT, Ferrucci L, van der Schouw YT. Testosterone, sex hormone-binding globulin and the metabolic syndrome in men: an individual participant data meta-analysis of observational studies. PLoS One. 2014 Jul 14;9(7):e100409.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Maggio Marcello Giuseppe CLINICA GERIATRICA Ricercatore Principale Ceda Gian Paolo CLINICA GERIATRICA Ricercatore Principale

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Ceresini Graziano CLINICA GERIATRICA Ricercatore Lauretani Fulvio MEDICINA INTERNA E LUNGODEGENZA

CRITICA Metodologo

Dall'Aglio Elisabetta MALATTIE DEL RICAMBIO E DIABETOLOGIA Ricercatore De Vita Francesca CLINICA GERIATRICA Ricercatore Aloe Rosalia DIAGNOSTICA EMATOCHIMICA Altro

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Dottorato

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Medico per ambulatorio Fragilità PDTA Prostata

Assegno di ricerca Dottorato di Ricerca

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Diagnostica Ematochimica AOU di Parma

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 208

Page 23: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: CLINICA GERIATRICA (B82A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: Funzione tiroidea ed outcome clinici nel soggetto adulto ed anziano

UO coinvolte della AOU di Parma

Altre UO National Institute on Aging Baltimore MD USA

Background/Stato dell’arte Anomalie della funzione tiroidea sono frequentemente osservate nella popolazione adulta ed anziana e sono soprattutto rappresentate dall’iper- o ipotiroidismo subclinico Tali anomalie sono state associate ad anomalie a livello di sistema cardiovascolare, osso, coagulazione, cognitività e mortalità, specialmente nei soggetti anziani. Anche all’interno del range di normalità, variazioni di TSH ed ormoni tiroidei possano associarsi ad outcome clinici negativi riguardanti il sistema cardiovascolare, l’osso, la funzione renale e la mortalità per ogni causa. Uno dei bias più evidenti nella letteratura su questo argomento è costituito dalla difficoltà nel confronto fra gli studi, poiché le popolazioni sono spesso eterogenee, soprattutto per quanto riguarda la iodo-carenza o la iodo-sufficienza dell’area geografica di residenza.

Descrizione attività Il team si sta occupando da tempo delle patologie tiroidee nel soggetto anziano. In particolare sono state studiate le forme di distiroidismo subclinico che possono risultare molto più insidiose nel soggetto anziano, proprio per la mancanza di una chiara sintomatologia. L’attività consisterà nello studio della relazione tra distiroidismo subclinico e diversi outcome clinici nel soggetto anziano. I benefici attesi sono costituiti dall’individuazione di setting clinici, relativi alla disfunzione tiroidea, il cui trattamento potrà portare ad una riduzione della comorbidità nel paziente geriatrico.

Obiettivi 2016-2018 L'obiettivo dello studio è quello di individuare eventuali associazioni tra distiroidismi subclinici e diversi outcome clinici. La stessa associazione verrà valutata per variazioni di TSH, FT3 ed FT4 all'interno dei rispettivi range di normalità nel soggetto eutiroideo adulto ed anziano. Quest'ultima analisi permetterà di valutare quale sia l'impatto clinico di parametri di funzionalità tiroidea che si collochino nei punti estremi del range di normalità.

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1. Ceresini G, Marina M, Lauretani F, Maggio M, Bandinelli S, Ceda GP, Ferrucci L. Relationship Between Circulating Thyroid-Stimulating Hormone, Free Thyroxine, and Free Triiodothyronine Concentrations and 9-Year Mortality in Euthyroid Elderly Adults. J Am Geriatr Soc. 2016 Mar;64(3):553-60. 2. Blum MR, Bauer DC, Collet TH, Fink HA, Cappola AR, da Costa BR, Wirth CD, Peeters RP, Åsvold BO, den Elzen WP, Luben RN, Imaizumi M, Bremner AP, Gogakos A, Eastell R, Kearney PM, Strotmeyer ES, Wallace ER, Hoff M, Ceresini G, Rivadeneira F, Uitterlinden AG, Stott DJ, Westendorp RG, Khaw KT, Langhammer A, Ferrucci L, Gussekloo J, Williams GR, Walsh JP, Jüni P, Aujesky D, Rodondi N; Thyroid Studies Collaboration. Subclinical thyroid dysfunction and fracture risk: a meta-analysis. JAMA. 2015 May 26;313(20):2055-65. 3. Åsvold BO, Vatten LJ, Bjøro T, Bauer DC, Bremner A, Cappola AR, Ceresini G, den Elzen WP, Ferrucci L, Franco OH, Franklyn JA, Gussekloo J, Iervasi G, Imaizumi M, Kearney PM, Khaw KT, Maciel RM, Newman AB, Peeters RP, Psaty BM, Razvi S, Sgarbi JA, Stott DJ, Trompet S, Vanderpump MP, Völzke H, Walsh JP, Westendorp RG, Rodondi N; Thyroid Studies Collaboration. Thyroid function within the normal range and risk of coronary heart disease: an individual participant data analysis of 14 cohorts. JAMA Intern Med. 2015 Jun;175(6):1037-47.

Pag. 209

Page 24: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

4. Chaker L, Baumgartner C, den Elzen WP, Ikram MA, Blum MR, Collet TH, Bakker SJ, Dehghan A, Drechsler C, Luben RN, Hofman A, Portegies ML, Medici M, Iervasi G, Stott DJ, Ford I, Bremner A, Wanner C, Ferrucci L, Newman AB, Dullaart RP, Sgarbi JA, Ceresini G, Maciel RM, Westendorp RG, Jukema JW, Imaizumi M, Franklyn JA, Bauer DC, Walsh JP, Razvi S, Khaw KT, Cappola AR, Völzke H, Franco OH, Gussekloo J, Rodondi N, Peeters RP; Thyroid Studies Collaboration. Subclinical Hypothyroidism and the Risk of Stroke Events and Fatal Stroke: An Individual Participant Data Analysis. J Clin Endocrinol Metab. 2015 Jun;100(6):2181-91. 5. Ceresini G, Marina M. Approach to geriatric patients with subclinical thyroid disorders. Endocrine. 2014 Sep;47(1):7-8. doi: 10.1007/s12020-014-0339-2. Epub1: Ceresini G, Marina M. Approach to geriatric patients with subclinical thyroid disorders. Endocrine. 2014 Sep;47(1):7-8. doi: 10.1007/s12020-014-0339-2. Epub

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Ceda Gian Paolo CLINICA GERIATRICA CRC Ceresini Graziano CLINICA GERIATRICA Ricercatore Principale Marina Michela CLINICA GERIATRICA Ricercatore

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Marina Michela CLINICA GERIATRICA

Medico Chirurgo specialista in Endocrinologia

Dottorato Ricercatore mag-17

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Infermiere 1

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Laboratorio di diagnostica ematochimica-Biochimica ad elevata automazione AOU di Parma

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 210

Page 25: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: CLINICA GERIATRICA (B82A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: I determinanti di outcome dell'ictus acuto: ruolo della comorbidità e dell'assetto metabolico

UO coinvolte della AOU di Parma 1. NEUROLOGIA 2. NEURORADIOLOGIA

Altre UO

Background/Stato dell’arte L'ictus cerebrale rappresenta una patologia ad alto impatto epidemiologico e con ricadute importanti in termini sia di mortalità che di esiti funzionali, rappresentando la prima causa di disabilità nella popolazione adulta. L'associazione positiva con l'età, combinata con il trend demografico verso un progressivo invecchiamento della popolazione, fa prevedere per i prossimi anni un aumento di nuovi casi di ictus proprio a carico delle categorie di età più avanzata e come tali più fragili. Conoscere i fattori predittivi di outcome, specie nei pazienti over 80 anni è una premessa indispensabile allo sviluppo di modelli assistenziali adeguati. Un'ampia letteratura è disponibile sui fattori prognostici di esiti nell'ictus acuto e sullo sviluppo di modelli predittivi di diverse misure di esito (mortalità, disabilità, trasformazione emorragica) sia per l'ictus ischemico che per quello emorragico. Modelli predittivi specifici sono anche disponibili per l'ictus ischemico trattato con trombolisi. Questi modelli permettono di spiegare solo in parte la variabilità dell'esito. Inoltre includono come variabili sicuramente predittive l'età e indicatori di severità dell'ictus all'esordio, mentre per altri fattori, clinici, radiologici e di laboratorio, le evidenze sono meno consistenti. Tra questi, il ruolo di fattori metabolici e della comorbidità merita ulteriori indagini, in quanto rappresentano potenziali obiettivi di intervento in fase acuta, specie nel paziente ultraottantenne.

Descrizione attività I componenti del team di ricerca hanno sviluppato una vasta competenza nel campo della cura dell’ictus acuto nell’ambito geriatrico, innanzitutto in relazione agli aspetti clinici, facendo parte del gruppo di lavoro aziendale del Percorso Diagnostico Terapeutico dell’ictus, attivo dal 2000, e svolgendo attività assistenziale all’interno delle UUOO dedicate alla gestione dell’ictus (Programma Stroke Care, SS di UO Stroke Care-Clinica Geriatrica, Programma “ Imaging Neuroradiologico). Inoltre, hanno svolto attività di ricerca nel campo dei fattori prognostici dell’ictus, come documentato dalle referenze bibliografiche riportate nella sezione specifica, con particolare riferimento al paziente anziano con comorbidità. Gli studi proposti hanno l’obiettivo di migliorare le conoscenze su potenziali determinanti dell’esito dell’ictus acuto, quali in particolare le alterazioni metaboliche delle prime ore e la presenza di comorbidità, ancora non adeguatamente indagati negli studi osservazionali su larga scala e nei registri internazionali dei pazienti sottoposti a trombolisi. Trattandosi di studi osservazionali, ci si attende di raccogliere informazioni utili al fine di sviluppare nuove ipotesi di ricerca, che possono essere oggetto di studi successivi. Per quanto riguarda in particolare la trombolisi, ci si attende di avere informazioni utili per sviluppare ipotesi di lavoro nel campo della definizione del rischio di trasformazione emorragica, che rappresenta ancora una componente importante nel processo di selezione dei pazienti per la terapia.

Obiettivi 2016-2018 L'attività prevede la realizzazione di 3 progetti, basati sull'estrazione di informazioni da database già disponibili, costruiti per altre finalità. 1. Studio dell'associazione tra profilo metabolico ed esito dell'ictus ischemico a breve (1 mese) e lungo termine (1 anno) secondo un disegno retrospettivo sul database relativo al percorso diagnostico aziendale dell'ictus (PDT) 2. Analisi del ruolo della comorbidità come predittore di esito a breve e lungo termine in pazienti ultraottantenni (disegno retrospettivo sul database relativo al PDT aziendale dell'ictus, integrato con revisione delle cartelle cliniche). Lo studio ha due obiettivi primari: la validazione di uno score di comorbidità sviluppato in un campione di

Pag. 211

Page 26: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

pazienti in età geriatrica in occasione di una precedente esperienza (Denti et al.J Stroke Cerebrovasc Dis. 2015:330-6); analisi della comorbidità con un approccio diverso e innovativo rispetto ai punteggi tradizionali, valutandola in termini di pattern di associazione (cluster) di patologie. 3. Analisi del ruolo dei parametri metabolici e della comorbidità nel determinare l'esito della trombolisi, in particolare in relazione alla trasformazione emorragica, secondo un disegno retrospettivo sul campione di pazienti di Parma, inseriti dal 2011 nel registro internazionale SITS-MOST (Safe Implementation of Thrombolysis in Stroke Monitoring Study).

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1. Denti L, Artoni A, Scoditti U, Gatti E, Bussolati C, Ceda GP. Pre-hospital Delay as Determinant of Ischemic Stroke Outcome in an Italian Cohort of Patients Not Receiving Thrombolysis. J Stroke Cerebrovasc Dis. 2016 Jun;25(6):1458-66. 2. Denti L, Artoni A, Casella M, Giambanco F, Scoditti U, Ceda GP. Validity of the modified Charlson Comorbidity Index as predictor of short-term outcome in older stroke patients. J Stroke Cerebrovasc Dis. 2015 Feb;24(2):330-6. 3. Denti L, Artoni A, Scoditti U, Caminiti C, Giambanco F, Casella M, Ceda GP. Impact of gender-age interaction on the outcome of ischemic stroke in an Italian cohort of patients treated according to a standardized clinical pathway. Eur J Intern Med. 2013 Dec;24(8):807-12. 4. Paciaroni M, Agnelli G, Falocci N, Caso V, Becattini C, Marcheselli S, Rueckert C, Pezzini A, Poli L, Padovani A, Csiba L, Szabó L, Sohn SI, Tassinari T, Abdul-Rahim AH, Michel P, Cordier M, Vanacker P, Remillard S, Alberti A, Venti M, Scoditti U, Denti L, Orlandi G, Chiti A, Gialdini G, Bovi P, Carletti M, Rigatelli A, Putaala J, Tatlisumak T, Masotti L, Lorenzini G, Tassi R, Guideri F, Martini G, Tsivgoulis G, Vadikolias K, Liantinioti C, Corea F, Del Sette M, Ageno W, De Lodovici ML, Bono G, Baldi A, D'Anna S, Sacco S, Carolei A, Tiseo C, Acciarresi M, D'Amore C, Imberti D, Zabzuni D, Doronin B, Volodina V, Consoli D, Galati F, Pieroni A, Toni D, Monaco S, Baronello MM, Barlinn K, Pallesen LP, Kepplinger J, Bodechtel U, Gerber J, Deleu D, Melikyan G, Ibrahim F, Akhtar N, Mosconi MG, Bubba V, Silvestri I, Lees KR. Early Recurrence and Cerebral Bleeding in Patients With Acute Ischemic Stroke and Atrial Fibrillation: Effect of Anticoagulation and Its Timing: The RAF Study. Stroke. 2015 Aug;46(8):2175-82. 5. Denti L, Scoditti U, Tonelli C, Saccavini M, Caminiti C, Valcavi R, Benatti M and Ceda GP. The poor outcome of ischemic stroke in very old people : a cohort study of its determinants. J Am Geriatr Soc 2010 ; 58 : 12-17

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Denti Licia CLINICA GERIATRICA Ricercatore Principale Ceda Gian Paolo CLINICA GERIATRICA CRC

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Scoditti Umberto NEUROLOGIA Ricercatore Artoni Andrea CLINICA GERIATRICA Ricercatore Zanferrari Carla NEUROLOGIA Ricercatore Cerasti Davide NEURORADIOLOGIA Ricercatore

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Pag. 212

Page 27: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

3

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Cartella informatizzata PDT ictus aziendale AOU di Parma - CLINICA GERIATRICA

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 213

Page 28: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

4

Pag. 214

Page 29: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

1

PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018

Unità Operativa: MEDICINA INTERNA E LUNGODEGENZA CRITICA (B83A) Linea di ricerca: Miglioramento della qualità assistenziale Titolo: La gestione delle patologie immuno-allergiche (asma bronchiale severo, orticaria cronica spontanea, sindromi eosinofile gastroenteriche, allergie dell’anziano): focus su controllo dei sintomi e qualità della vita.

UO coinvolte della AOU di Parma 1. AMBULATORIO ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA

Altre UO

Background/Stato dell’arte Le patologie allergiche di cui si occupa la nostra U.O., con maggior impatto su qualità di vita del paziente e di difficile gestione dal punto di vista diagnosticoterapeutico sono: - Asma bronchiale severo, che interessa circa il 7% dei pazienti asmatici, con un’ospedalizzazione pari al 10% e un trend in aumento negli anni. In Europa il costo totale dell’asma è di circa 18 miliardi di euro/anno. Raggiungere il controllo dell’asma bronchiale severo diventa una necessità per il paziente e per la società. - Orticaria cronica spontanea, non responsiva fino al 50% dei casi a terapia ad alte dosi di antistaminico. In questi

pazienti sono necessarie spesso terapie con immunosoppressori (ciclosporina) o farmaci biologici (Omalizumab). Ulteriori studi riguardanti l’eziopatogenesi dell’orticaria cronica spontanea e la definizione di schemi terapeutici per Omalizumab adatti ad ogni singolo paziente sono necessari.

- Patologie eosinofiliche gastrointestinali primitive (esofagite, gastroenterite e colite eosinofile), patologie rare, infiammatorie croniche a patogenesi complessa, che chiama in causa fattori sia genetici che ambientali. In particolare,circa l’80% dei pazienti presenta una sensibilizzazione ad allergeni inalatori e/o alimentari, con riacutizzazione clinica ed endoscopica secondarie ad esposizione a tali allergeni. La miglior definizione dell’eziopatogenesi, la standardizzazione degli schemi terapeutici, la necessità di individuare biomarker di risposta alla terapia e per il monitoraggio della patologia sono ancora obiettivi da raggiungere.

- Patologie allergiche nella popolazione anziana, che interessano il 5-10% della popolazione anziana. Le manifestazioni più frequenti sono reazioni a farmaci, orticaria/prurito cronico, asma e allergia a veleno di imenotteri. Nell’ambito delle reazioni avverse a farmaci ed anafilassi, la popolazione anziana rappresenta una categoria ad alto rischio di morbilità e di mortalità. E’ solo negli ultimi anni che la letteratura scientifica si sta concentrando in questo ambito, ma ancora non sono presenti studi appropriati riguardanti dati epidemiologici, specifici fattori di rischio e complicanze.

Descrizione attività ASMA BRONCHIALE SEVERO: Ogni anno, dei circa 500 pazienti affetti da asma bronchiale che valutiamo il 10% presenta asma severo. L’attività di diagnosi e monitoraggio è praticata grazie anche alla dotazione di uno pneumotacografo. Il nostro centro è stato recentemente inserito fra i Centri di riferimento per asma grave “Progetto SANI - Severe Asthma Network Italy”, coordinato da SIAAIC, SIP/ERS e dai centri di riferimento GINA. L’attività di ricerca sull’asma bronchiale al momento si articola nei seguenti studi: - EDUCA - Elderly And Device Use In Chronic Asthma: studio osservazionale riguardante l’asma nei soggetti anziani; - studio TH005, studio multicentrico randomizzato in doppio cieco vs. placebo, riguardante l’efficacia e la sicurezza dell’immunoterapia specifica sottocutanea per acari della polvere in pazienti affetti da rinite e/o asma allergiche dovute a sensibilizzazione a tale allergene; - studio SL75.14, studio multicentrico randomizzato in doppio cieco vs. placebo, riguardante l’efficacia e la sicurezza dell’immunoterapia specifica sublinguale per acari della polvere in una nuova formulazione (tablet) in adulti e adolescenti con rinite e/o asma allergiche dovute a sensibilizzazione ad acaro della polvere domestica. ORTICARIA CRONICA SPONTANEA: valutiamo circa 30 pazienti al mese con diagnosi di orticaria/angioedema, che vengono indagati per porre la corretta diagnosi. Dal 2016 trattiamo pazienti non responsivi alla terapia antistaminica massimale con Omalizumab. Al momento i pazienti trattati o in trattamento sono 16.

Pag. 215

Page 30: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

2

Abbiamo recentemente partecipato ad uno studio multicentrico osservazionale prospettico per la validazione di un nuovo questionario per la valutazione della qualità della vita nei pazienti affetti da orticaria cronica spontanea (CUPP - CU_QoL Patient Perspective), in corso di pubblicazione. PATOLOGIE EOSINOFILICHE GASTROINTESTINALI: seguiamo circa 70 pazienti affetti da tali patologie. Il nostro compito consiste nell’eseguire una valutazione allergologica completa di tali pazienti allo scopo di definire al meglio il profilo di sensibilizzazioni allergeniche. Tale valutazione è necessaria allo scopo di personalizzare la terapia farmacologica e dietetica necessaria al paziente. PATOLOGIE ALLERGICHE NELLA POPOLAZIONE ANZIANA: Circa il 25% delle visite allergoimmunologiche eseguite annualmente riguarda pazienti anziani. Il nostro interesse verso tale popolazione è documentato anche dalla pubblicazione di alcuni articoli su questo argomento, così come dalla partecipazione a gruppi di ricerca e/o studi che hanno come scopo la caratterizzazione della patologia allergica negli anziani (ELSA Study Group,studio EDUCA).

Obiettivi 2016-2018 ASMA BRONCHIALE ALLERGICO a) Definire con appropriati studi osservazionali le criticità che portano al mancato controllo dell’asma bronchiale per risolverle portando ad un ottimo controllo della patologia e ad una migliore qualità di vita. b) Individuare il più precocemente possibile pazienti affetti da asma severo in modo da attuare la terapia farmacologica ed educazionale migliore c) Individuare, con appropriati studi osservazionali e di intervento, biomarker predittivi di risposta alla terapia farmacologica allo scopo di “trattare il paziente corretto con il farmaco adatto” nel contesto della medicina personalizzata. d) Proseguire con le indagini di tipo osservazionale ed educazionale nei pazienti anziani affetti da asma bronchiale. e) Proseguire con gli studi di fase III in corso riguardanti l’immunoterapia specifica per acari della polvere. ORTICARIA CRONICA SPONTANEA a) Definire le criticità che compromettono la qualità della vita dei pazienti affetti da orticaria cronica spontanea in

modo da intervenire nel modo più corretto per risolverle e portare il paziente ad un ottimo controllo della patologia e ad una conseguente migliore qualità di vita.

b) Individuare il più precocemente possibile pazienti affetti da orticaria cronica spontanea non responsiva a terapia antistaminica standard in modo da valutare ed attuare la terapia farmacologica con anticorpo monoclonale.

c) Attuare studi osservazionali retrospettivi e/o prospettici sull’efficacia e sulla sicurezza di Omalizumab PATOLOGIE EOSINOFILICHE GASTROINTESTINALI Attuare studi osservazionali prospettici e retrospettivi con lo scopo di definire al meglio alcuni aspetti ancora non chiari di una patologia rara, tra cui: a) epidemiologia, proseguendo la raccolta delle caratteristiche anamnestiche, cliniche e terapeutiche; b) eziopatogenesi, in particolare il ruolo dei pan-allergeni, responsabili di cross-reattività fra allergeni inalanti ed alimentari; c) terapia dietetica, in quanto non vi è ancora concordanza in letteratura nell’efficacia di un regime dietetico rispetto ad un altro. PATOLOGIE ALLERGICHE NELLA POPOLAZIONE ANZIANA a) Istituzione di un database per la raccolta di dati anamnestici, clinici e terapeutici dei pazienti anziani con diagnosi di reazione avversa ai farmaci e/o di anafilassi; b)Elaborazione dei dati raccolti attraverso i database sopracitati in modo da identificare epidemiologia, comorbidità, fattori di rischio, terapie concomitanti, eventuali complicazioni, outcome delle manifestazioni allergiche.

Pubblicazioni scientifiche attinenti 1: Incorvaia C, Ridolo E. In the strategies to prevent asthma exacerbations, allergic asthma needs specific treatment. Curr Med Res Opin. 2015 Apr;31(4):821-3. 2: Braido F, Baiardini I, Menoni S, Gani F, Senna GE, Ridolo E, Schoepf V, Rogkakou A, Canonica GW. Patients with asthma and comorbid allergic rhinitis: is optimal quality of life achievable in real life? PLoS One. 2012;7(2):e31178. 3. Matucci A, Vultaggio A, Ridolo E, Maggi E, Canonica GW, Rossi O. Asthma: developments in targeted therapy. Expert Rev Clin Immunol. 2012 Jan;8(1):13-5.

Pag. 216

Page 31: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

3

4. Caminati M, Senna G, Guerriero M, Dama AR, Chieco-Bianchi F, Stefanizzi G, Montagni M, Ridolo E. Omalizumab for severe allergic asthma in clinical trials and real-life studies: what we know and what we should address. Pulm Pharmacol Ther. 2015 Apr;31:28-35. 5. Spaggiari L, Bertorelli G, Ridolo E, Morelli I, Guida L, Pigna F, Ticinesi A, Nouvenne A, Borghi L, Meschi T. Exacerbations of severe asthma: a focus on steroid therapy. Acta Biomed. 2014 Dec 17;85(3):205-15.

Team di ricerca dell’AOU di Parma coinvolto nella linea di ricerca TEAM LEADERS: Cognome Nome UO Research Competence

Ridolo Erminia MEDICINA INTERNA E LUNGODEGENZA CRITICA

Assegno di ricerca

COMPONENTI DEL TEAM: Cognome Nome UO Research Competence

Martignago Irene MEDICINA INTERNA E LUNGODEGENZA CRITICA

Ricercatore

Pellicelli Irene MEDICINA INTERNA E LUNGODEGENZA CRITICA

Ricercatore

Contratti/Borse di studio/Assegni di ricerca attivi sulla linea di ricerca

Cognome Nome UO Qualifica Tipologia di contratto

Research competence Scadenza del contratto

Risorse umane necessarie oltre a quelli disponibili Research competence N° competenze necessarie

Laboratori di ricerca utilizzati per la linea di ricerca Denominazione Sede

Strumenti principali e core facilities/piattaforme tecnologiche Denominazione Sede

Altri prodotti attinenti alla linea di ricerca

Pag. 217

Page 32: Linea di ricerca 1...1 PIANO DIPARTIMENTALE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA 2016-2018 Unità Operativa: MEDICINA INTERNA AD INDIRIZZO ANGIOLOGICO E COAGULATIVO (B64A) Linea di ricerca:

4

Pag. 218