L’impatto del COVID-19 sui sistemi di gestione della ...
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Venerdì 22 maggio| ore 15.00 - 16.00
Relatori:Pier Gianni Pasquale
Mario Melotti
L’impatto del COVID-19 sui sistemi di gestione
della sicurezza alimentareBRC - ISO 22000
I RELATORI
Pier Gianni PasqualePartner & Responsabile
sistemi di gestione @3i group
Mario MelottiPartner @MIP Consulting
L’evoluzione dei sistemi di gestione sicurezza e igiene alimentare 01Food Defense 02
Punti COVID – SGS -SGI 03Food Industry Guidelines for COVID19 Emergency 04
Pier Gianni PasqualePartner & Responsabile
sistemi di gestione @3i group
L’evoluzione dei sistemi di gestione sicurezza e igiene alimentare 01
SISTEMA DI GESTIONE
«Insieme di elementi correlati o interagenti di un’organizzazione, finalizzato a stabilire politiche, obiettivi e processi per conseguire tali obiettivi» (da UNI EN ISO 9000:2015)
La caratteristica che varia per i diversi sistemi di gestione è costituita dagli OBIETTIVI: soddisfacimento dei requisiti per la ISO 9001, tutela dell’ambiente per la ISO 14001, salute e sicurezza sul lavoro per la ISO 45001, sicurezza alimentare per la ISO 22000/BRC/IFS/FSSC 22000
Tutti i sistemi di gestione si basano sulla stessa logica del ciclo PDCA
SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
OBIETTIVO DEL SISTEMA: la «sicurezza alimentare»
SICUREZZA ALIMENTARE: «Assicurazione che gli alimenti non causano effetti nocivi per la salute del consumatore quando sono preparati e/o consumati in conformità al loro utilizzo previsto»(UNI EN ISO 22000:2018)
Tutela dei componenti della catena alimentare, fino al consumatore finale
LE NORME
ISO 22000
• Norma nata nel 2005, appartiene alla famiglia delle norme ISO sui sistemi di gestione, ha la stessa struttura ad alto livello e quindi è facilmente integrabile con altri sistemi di gestione
• E’ riconosciuta a livello internazionale ed è stata pubblicata al fine di armonizzare gli standard volontari nati in ambiti nazionali per la gestione della sicurezza alimentare attraverso il metodo HACCP
• E’ un supporto alle Aziende per l’implementazione di un sistema di gestione della sicurezza alimentare che ingloba i principi HACCP e le Buone Pratiche di Fabbricazione
• Si applica a tutte le Aziende della filiera alimentare, indipendentemente dalle loro dimensioni o complessità
• Garantisce che i prodotti/servizi forniti dalle Aziende sono gestiti in conformità ad uno schema di sicurezza alimentare riconosciuto a livello internazionale
• Aumenta la fiducia dei clienti
LE NORME
BRC – British Retail Consortium
• Nasce nel 1998
• Sviluppato con la collaborazione dei principali soggetti operanti nella GDO della Gran Bretagna
• E’ riconosciuto a livello internazionale e non solo nel mondo anglosassone
• Ha lo scopo di promuovere la sicurezza alimentare lungo l’intera catena di fornitura
• E’ riconosciuto dal Global Food Safety Initiative (GFSI)
• Si applica alla produzione di alimenti trasformati e alla preparazione di prodotti derivanti dalla produzione primaria e a tutta la relativa Supply Chain
• Non è perfettamente sovrapponibile alle norme ISO dei sistemi di gestione, ma è possibile sfruttare le sinergie e gli elementi in comune con altri schemi
LE NORME
IFS – International Food Standard
• Nasce nel 2002
• Sviluppato dai principali retailer della GDO tedeschi e francesi
• Si ispira al modello britannico BRC
• E’ lo Standard internazionale sulla sicurezza alimentare più diffuso nei paesi del centro Europa
• Ha lo scopo primario di favorire una efficace selezione dei fornitori food della GDO, valutandone capacità di fornire prodotti sicuri, conformi alle specifiche contrattuali e ai requisiti di legge
• E’ riconosciuto dal Global Food Safety Initiative (GFSI)
• Si applica a tutte le Aziende alimentari che effettuano lavorazioni, manipolazione di prodotti sfusi e/o confezionamento di prodotti sfusi
• Non è perfettamente sovrapponibile alle norme ISO dei sistemi di gestione, ma è possibile sfruttare le sinergie e gli elementi in comune con altri schemi
I VANTAGGI
• Gestire la sicurezza alimentare in modo sistemico e proattivo allo scopo di ottenere prodotti che, secondo l’uso previsto, siano sicuri per il consumatore
• Garantire la conformità ai requisiti di legge applicabili per la sicurezza alimentare
• Garantire la conformità dei propri prodotti ai requisiti ai requisiti del cliente e alle esigenze, richieste e bisogni del mercato e della filiera alimentare in materia di sicurezza alimentare
• Organizzare e finalizzare verso la sicurezza alimentare la comunicazione con i propri partner commerciali
• Ottimizzare le risorse interne e lungo la filiera
• Comunicare efficacemente gli aspetti della qualità alimentare ai fornitori, ai clienti e alle pertinenti parti interessate della filiera alimentare
Mario MelottiPartner @MIP Consulting
Food Defense 02
Esistono differenti alterazioni intenzionali e non intenzionali degli alimenti e del packaging alimentare che devono essere affrontate in un sistema di controllo
preferibilmente integrato:
Food Safety: contaminazione involontaria del cibo (o del suo packaging) che lo rende nocivo per la salute.
Food Quality: insieme di attributi che influenzano il valore di un prodotto per i consumatori; può essere causata da una cattiva gestione, specie da un inefficiente e non sistematico controllo
Food Defence: adulterazione intenzionale motivata ideologicamente che rende il cibo / packaging dannoso per la salute; deliberatamente effettuata da singoli individui o gruppi per provocare danni. • Attacchi esterni• Azioni terroristiche (non molto significative nell’ambito food
packaging) da parte di individui fanatici o con sindromi ossessive
• Sabotaggi da parte di individui instabili o alienati.
Food Fraud: adulterazione intenzionale motivata economicamente che può o meno rendere il cibo (eventualmente attraverso il suo packaging) dannoso per la salute; è da valutare soprattutto all’interno della supply chain. Esempi di Food Fraud possono essere:
• Impiego di materiali diversi dal dichiarato
• Contraffazione delle etichette.• Prodotti di categoria diversa dal
dichiarato
PROVENIENZA DELLE MINACCE: AGGRESSORI INTERNI ED AGGRESSORI ESTERNI.
Gli «aggressori» che possono danneggiare un’organizzazione commettendo contaminazioni volontarie, sabotaggi, ecc. possono o appartenere all’organizzazione o essere dei soggetti
esterni ad essa. Possono essere criminali o cyber-criminali, terroristi, manifestanti, sabotatori, persone con problemi di salute mentale, dipendenti o ex-dipendenti scontenti.
TIPOLOGIA DI MINACCE:
• CONTAMINANTI CHIMICI Esempi: prodotti chimici per le pulizie, prodotti per le
manutenzioni, prodotti per la gestione degli infestanti, reagenti di laboratorio, ecc.• CONTAMINANTI FISICI
Esempi: frammenti di vetro, frammenti metallici, corpi estranei in generale, ecc.
• CONTAMINANTI BIOLOGICI/MICROBIOLOGICI
Esempi: batteri, tossine, virus, parassiti, ecc.
• CONTAMINANTI RADIOLOGICIRadionuclidi
STEP NECESSARI ALLO SVILUPPO DI UN PIANO DI FOOD DEFENSE.
OBIETTIVI:
o Ridurre la probabilità che avvengano eventuali attacchi
o Ridurne le possibili conseguenzeo Proteggere la reputazione del brando Rassicurare i clienti
Per sviluppare un efficace piano di Food Defense è necessario:
• assicurarsi il supporto diretto del management come conoscenza, partecipazione, politica, piani / risorse coerenti
• ampliare il perimetro del team HACCP ed evolverlo a TACCP (passando da Hazard →Thread)
Mentre l'HACCP si occupa della prevenzione della contaminazione e della prevenzione di rischi involontari o accidentali alla sicurezza alimentare, il TACCP si occupa principalmente della prevenzione di crimini /frodi alimentari deliberate ed intenzionali.
I compiti del team pertanto sono:
• Definire le casistiche e gli scenari di interesse da esaminare nell’analisi dei rischi
• definire quali sono le aree sensibili (aree “Rosse”, all’interno delle quali un potenziale danno intenzionale potrebbe essere attuato e difficilmente intercettabile)
• condurre l’analisi dei rischi• assicurare che venga sviluppato e seguito un efficace piano
di difesa alimentare; • determinare i livelli di sicurezza fisica basandosi sui rischi
rilevati nella struttura; • assicurare che siano seguiti le procedure / GMP aziendali
per il programma di difesa alimentare.
La gestione dell’analisi dei rischi generalmente prevede un approccio concentrico:
Problematiche all’esterno dell’edificio produttivo / degli edifici produttivi:o I perimetri della proprietà (recinzioni, cancelli, ecc.)o I perimetri degli edifici all’interno della proprietà e le zone adiacentio La gestione degli accessi alla proprietà
Problematiche all’interno dell’edificio produttivo / degli edifici produttivio La gestione dei flussi di materiali e di personeo La gestione delle chiavi, dei badges, ecc.o La gestione delle utilities (acqua, aria, ecc.)o La gestione dei laboratori internio La gestione dei dati informaticio La gestione delle merci (accettazione,
stoccaggio, spedizioni, resi)o La gestione dei prodotti chimici
Problematiche gestionali:o Selezione e formazione del personaleo Gestione del sistema documentale a supporto
del programma di Food Defence
Mario MelottiPartner @MIP Consulting
Punti COVID – SGS -SGI 03
L’emergenza sanitaria dichiarata in alcune zone in Italia e del mondo ha coinvolto il
sistema produttivo italiano e internazionale.
Benché si stia facendo attualmente ampio ricorso allo smart working e alla
automazione, tuttavia, la produzione di alimenti, sia confezionati che in ambito
ristorativo e che il loro packaging, vede, anche nei casi di più alta automatizzazione, un
significativo ricorso all’uomo a contatto diretto con gli alimenti e con le relative
confezioni.
C’è un pericolo Coronavirus?
Ad oggi nessuna Autorità italiana o estera ha registrato casi di Coronavirus trasmesso
tramite gli alimenti o il packaging, né considerano tale possibilità. Quindi, dall’americana
FDA fino al nostro Ministero della Salute, le Autorità concordano nell’invitare le aziende ad
operare intensificando quanto previsto dalle pratiche di buona prassi igienica.
Da cosa deriva il pericolo?
Il pericolo virus è preso in considerazione e tutte le buone prassi igieniche.
Il pericolo Coronavirus deriva esclusivamente dalla possibile
contaminazione da parte dell’uomo (contatto con mani sporche, starnuti,
tosse, …) del cibo o della confezione.
Il pericolo può essere evitato o tramite dei prerequisiti, come ad esempio le
Buone Prassi Igieniche (BPI), e/o tramite applicazione e monitoraggio di CCP
(Punti Critici di Controllo), come ad esempio una cottura.
Come gestire il pericolo?
Tale pericolo è efficacemente gestibile con la corretta applicazione del piano
Haccp; nessuna ulteriore attività deve essere eseguita.
Qualora ci fossero dubbi sulla validità del proprio piano, si ricorda che esso
non è un documento statico ma dinamico, sottoposto a periodiche attività di
verifica e validazione secondo il principio PDCA (Plan, Do, Check, Act).
In tal caso è necessario riunire il proprio team Haccp ed analizzare ad
esempio le buone prassi igieniche, il controllo degli infestanti, l’igiene della
produzione, il monitoraggio dei CCP, la gestione dei visitatori e l’igiene del
personale.
Punti da soddisfare in conformità ai requisiti contenuti nei vari documenti ministeriali e linee guida legate al rientro in sicurezza per le aziende dal 04/05/2020 (in rosso aspetti con impatto su
Igiene e sicurezza alimenti)
Documenti di riferimento utilizzati:
1. Vari DPCM
2. Linee Guida Poli TO : “Emergenza COVID-19 ; imprese aperte, lavoratori sicuri”
3. Documento tecnico INAIL sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione
4. Linee Guida Ispettorato del Lavoro
5. Rapporto ISS COVID-19 n° 17/2020 «Indicazioni sulla igiene degli alimenti durante l’epidemia da virus COVID-19»
Punti da soddisfare in conformità ai requisiti contenuti nei vari documenti ministeriali e linee guida legate al rientro in sicurezza per le aziende dal 04/05/2020 (in rosso aspetti con impatto su
Igiene e sicurezza alimenti)
• Integrazione DVR Rischi biologici
• Focus rischi sulla tutela figure fragili / deboli
• Aggiornamento analisi Stress Lavoro Correlato (a causa del
mutato contesto)
• Aggiornamento Piano di sorveglianza sanitaria (a cura
Medico Competente)
• Aggiornamento piano gestione emergenze
• Aggiornamento argomenti da trattare nella riunione periodica
sicurezza sec. art. 35 del DLGS 81:08
Punti da soddisfare in conformità ai requisiti contenuti nei vari documenti ministeriali e linee guida legate al rientro in sicurezza per le aziende dal 04/05/2020 (in rosso aspetti con impatto su Igiene e sicurezza
alimenti)• Preparazione Crisis management plan
• Incoraggiamento Smart Working :
o Analisi mansioni
o Ottimizzazione infrastrutture IT
• Assicurazione distanziamento sociale :
o Organizzazione del lavoro / revisione layout
o Turni (senza sovrapposizione di turnisti contigui)
o Previsione movimenti / Analisi ergonomiche
o Bagni (diversi fra interni ed esterni)
o Mensa
• Ottimizzazione reception
o Pannelli di separazione
o Documenti di informazione
o Registrazione visitatori
• Rilevazione efficace / efficiente temperatura corporea
(in base alla tipologia di azienda e al flusso di personale in transito)
Punti da soddisfare in conformità ai requisiti contenuti nei vari documenti ministeriali e linee guida legate al rientro in sicurezza per le aziende dal 04/05/2020 (in rosso aspetti con impatto su
Igiene e sicurezza alimenti)
• Disponibilità e dotazione dei necessari DPIo Dispositivi certificati / idonei in base al rischioo Previsione preventiva del fabbisogno di DPI (periodo almeno di 3 mesi)
• Soluzioni di sanificazione / igienizzazioneo Servizi / mezzi / materiali certificatio Focus su bagni, automezzi aziendali
• Info-formazione e comunicazioneo Pieghevoli, locandineo Informazione diretta o via webinaro Aggiornamento formazione addetti primo soccorsoo Aggiornamento formazione addetti emergenzao Cartellonistica specifica COVID-19 / Pannelli informativio Informazione e coinvolgimento rappresentanti lavoratori
• Aggiornamento aspetti legati al Dlgs 231:01o Aggiornamento MOG o Aggiornamento analisi rischi di reatoo Inserimento rischi di reato legati alla pandemia come argomento nell’Ordine del
giorno incontri ODV
Mario MelottiPartner @MIP Consulting
Food Industry Guidelines for COVID19 Emergency 04
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Alta Direzione
Piano Sicurezza Alimentare HACCP / Prerequisiti
Piano Sicurezza Alimentare HACCP / Analisi HACCP
Piano Sicurezza Alimentare HACCP / Gestione CP e CCP
Audit Interni
Forniture di emergenza e approvazione MP
Valutazione fornitori di emergenza
Gestione MP / FOOD
Gestione MP / PACKAGING
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Controllo MP / TEST
Customer Focus & Communication
Lavori temporanei
Visitatori del sito
Layout e flusso di produzione
Manutenzione
Spogliatoi e sale armadietti
DPI / IGIENE PERSONALE
Controllo contaminazione chimico-fisica di prodotto
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Materiale di pulizia
Servizi (chiave) in subappalto
Etichettatura di prodotto (FOOD)
Valutazione vulnerabilità e prevenzione frodi
Formazione lavoratori nuovi e temporanei
Formazione lavoratori attuali
Indumenti protettivi e lavanderia
Controlli medici e comunicazione malattia
Q&A