LICEO STATALE “M. L. KING” · 3 Profilo d’indirizzo L’indirizzo scientifico, attivato...
-
Upload
hoangduong -
Category
Documents
-
view
216 -
download
0
Transcript of LICEO STATALE “M. L. KING” · 3 Profilo d’indirizzo L’indirizzo scientifico, attivato...
LICEO STATALE “M. L. KING”
E-mail [email protected] - sito web www.mlking.gov.it
Viale Pietro Nenni, 136 – Tel./fax 0922 32516 – 0922 438115
92026 FAVARA (Agrigento)
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE V D
LICEO SCIENTIFICO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Dirigente Scolastico (Prof. Salvatore Pirrera)
Favara, 12 maggio 2014
2
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5^ sez. D Liceo Scientifico Sperimentale ad indirizzo Brocca
Redatto in data 12 maggio 2014
Docente coordinatore della classe prof.ssa Daniela Morreale
Composizione del Consiglio di Classe
DOCENTE MATERIA/E
INSEGNATA/E
ANNI
NELLA
CLASSE
FIRMA DEL DOCENTE
ZAMBITO LUISA Religione 3
FANARA ROSANGELA Italiano 5
VASSALLO ARIANNA Latino-Storia 5
SGARITO ANTONELLA Filosofia 1
PACE MARIA Biologia- Chimica
Scienze della Terra
4
IACONO ANNA Inglese 5
MORREALE DANIELA Matematica 5
DI CARO GIUSEPPE Fisica 2
GRACEFFA GIUSEPPE Arte 5
RUSSELLO LOREDANA Ed. fisica 5
3
Profilo d’indirizzo
L’indirizzo scientifico, attivato dall’Istituto nell’anno scolastico 1997/98, offre
una base culturale generale per seguire un indirizzo universitario di tipo tecnico-
scientifico, anche se non tralascia una preparazione umanistica. Esso abitua gli studenti
ad un apprendimento induttivo ( dal particolare al generale), che è la metodologia
propria delle scienze.
Al termine del ciclo di studi di cinque anni, articolato in biennio e triennio, l’Istituto
conferisce un titolo equipollente alla maturità liceale che non abilita ad una professione
specifica, ma consente di partecipare ai concorsi della Pubblica amministrazione, di
accedere alle Accademie militari e a tutte le facoltà universitarie.
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5^ D E SUO EXCURSUS STORICO
Orario settimanale delle lezioni
1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno
religione 1 1 1 1 1
italiano 5 5 4 4 4
latino 4 4 3 3 3 storia 2 2 2 2 2
geografia 2 2
filosofia 2 3 3 Lab. chim.e fis. 3 3
diritto ed economia 2 2
Ed.fisica 2 2 2 2 2
chimica 2 3 2 matematica 5 5 6 6 5
fisica 4 3 3
S. della terra 3 2 biologia 3 3 2 2
Storia dell’arte 2 2 2 2 2
inglese 3 3 3 3 3
Totale 34 34 34 34 34
4
Elenco degli alunni e crediti degli anni precedenti
Cognome Nome 3° anno 4° anno totale
1 Alba Giovanni 6 6 12
2 Aquilino Krizia 7 6 13
3 Bruccoleri Roberta 6 6 12
4 Buscemi Leandra 5 4 9
5 Caramazza Alessia 6 4 10
6 Cassaro Lorena 6 6 12
7 Costanza Daniele 5 4 9
8 Fallea Samantha 6 6 12
9 Giancani Michele 7 7 14
10 Giannone Michele 7 7 14
11 Grova Alessandro 7 7 14
12 Grova Gaetano 6 6 12
13 Lentini Elisa 5 4 9
14 Marrone Roberta 6 7 13
15 Nina Gabriele 6 6 12
16 Panarelli Marco 5 4 9
17 Pompeo Calogeralidia 6 6 12
18 Presti Mariacristina 6 6 12
19 Quaranta Roberta 7 7 14
20 Valenti Salvatore 6 4 10
21 Zarbo Pierangelo 6 6 12
5
Profilo della classe
La classe conta 21 alunni, tutti provenienti dalla IV D dello scorso anno scolastico.
Analiticamente, per quanto riguarda la preparazione di base, l’interesse e la partecipazione
all’attività didattica, sono state individuate tre fasce di livello. Alla prima appartengono alcuni allievi che hanno mostratoo interesse per gli argomenti
trattati, hanno partecipato attivamente al dialogo educativo e assimilato in maniera personale i
contenuti proposti. Questo gruppo ha conseguito un grado di preparazione buono. Della
seconda fascia fanno parte alunni con una sufficiente preparazione di base, che si sono impegnati
pressoché costantemente nello studio, mostrandosi disponibili ad approfondire i contenuti delle
discipline e maturando un profitto discreto. Alla terza fascia appartiene un esiguo gruppo di
ragazzi che, a causa di lacune di base, ha avuto difficoltà ad osservare i ritmi di lavoro imposti.
Questi ultimi hanno raggiunto, nel complesso, risultati sufficienti.
Il rapporto con le famiglie, che si sono mostrate disponibili a sostenere l’impegno dei
docenti, è stato proficuo e di fattiva collaborazione.
Tutti gli alunni sono educati anche se non sempre rispettosi delle regole della comunicazione e dei tempi di intervento. Proficuo è comunque il rapporto tra i discenti e i docenti della classe. Apprezzabile è il grado di socialità.
Sintesi dello scrutinio di giugno del penultimo anno di corso
Promossi 15
Promossi con debito formativo 6
Non promossi 1
La programmazione didattica ed educativa stilata dal Consiglio di classe all’inizio del
corrente anno scolastico ha riconosciuto la necessità di lavorare per suscitare negli studenti una
maggiore consapevolezza e autonomia nell’attività didattica, che parta da una partecipazione e un
coinvolgimento sistematici e giunga all’elaborazione di un metodo di studio autonomo e critico.
La prospettiva dell’esame di stato ha reso, inoltre, necessario aumentare il numero e la
frequenza delle occasioni di controllo, anche per permettere agli studenti di giungere al termine
dell’anno con una preparazione serena e completa in tutte le discipline. La programmazione
fissava in questo modo gli obiettivi:
6
Obiettivi educativi e cognitivi
Interiorizzazione dei valori etici e morali del sapere;
Rispettare le opinioni e i sentimenti altrui;
Acquisire l’autonomia decisionale;
Favorire l’autostima e la consapevolezza del proprio ruolo nella società;
Rafforzare l’autonomia di giudizio e il senso di responsabilità;
Codificazione e decodificazione dei messaggi culturali in forma personale e critica;
Comunicare in modo chiaro e corretto utilizzando un lessico specifico delle vari
discipline;
Potenziare il metodo di studio in modo autonomo, razionale, elaborativo, e critico;
Potenziare le capacità di comprensione, di astrazione, e problematizzazione delle
tematiche oggetto di studio anche in ambito interdisciplinare.
Organizzazione dell’attività didattica rispetto agli obiettivi prefissati
Il consiglio di classe ha adottato strategie mirate allo scopo di sviluppare le potenzialità
degli alunni e favorire il raggiungimento degli obiettivi menzionati che, sebbene non pienamente
raggiunti da tutti, in un valutazione generale rapportata ai livelli di partenza, si può affermare,
che si è avuta una crescita graduale e costante nel processo di apprendimento, come dimostrano i
risultati delle verifiche scritte e orali.
Le attività curricolari e l’organizzazione della didattica hanno seguito procedure
tradizionali.
Metodi per favorire l’apprendimento
• Lezione frontale e dialogata
• Dibattito in classe
• Esercitazioni individuali e di gruppo
• Relazioni su ricerche individuali e di gruppo
• Approfondimenti su specifici argomenti
Strumenti adoperati
• Testi scolastici in uso ed altri testi di approfondimento e di ampliamento degli argomenti
trattati
• Quotidiani
• Aula informatica
Strumenti per le verifiche
• Colloqui
7
• Prove scritte
• Saggi brevi
• Questionari
• Elaborati personali
• Prove strutturate
La simulazione della terza prova è stata organizzata secondo la tipologia mista (si allega
prova).
Criteri di valutazione
Le modalità e gli strumenti di verifica, pur restando legati in linea di massima a forme
individuali di produzione orale e scritta, hanno tenuto conto delle normative dell’ Esame di Stato
e delle nuove tipologie e di prove quali l’analisi del testo, il saggio breve, i questionari.
La valutazione è andata al di là del puro risultato, comunque significativo, apprezzando più
complessivamente l’evoluzione dell’apprendimento dell’allievo attraverso verifiche periodiche
volte ad accertare l’assimilazione dei contenuti, le capacità dialogiche, interpretative e
rielaborative, le competenze comunicative in lingua, la capacità di risoluzione dei problemi.
Si riporta di seguito la griglia di valutazione delle prove scritte ed orali utilizzata dai docenti nel
corso dell’anno scolastico:
Griglia di valutazione prove orali
Descrittori Voto Giudizio
Conoscenza
Scarsa
Limitata- Mediocre
Sufficiente
Discreta-
approfondita
Buona - rigorosa
Ottima
1,2,3,
4,5
6
7
8
9,10
Non conosce i contenuti
Ha un conoscenza frammentaria e lacunosa
Ha una conoscenza essenziale
Ha una conoscenza accettabile e in parte approfondita
Ha una conoscenza completa
Ha una conoscenza completa, approfondita, coordinata
Competenza
Scarsa- errata
Incerta - Mediocre
Sufficiente-
accettabile
Discreta-
Buona - sicura
Ottima- autonoma
1,2,3,
4
5
6
7
8
9,10
Non riesce ad applicare le conoscenze e commette gravissimi errori
Commette errori nell’esecuzione di compiti semplici
Applica le conoscenze acquisite ed esegue compiti semplici senza
commettere errori
Esegue compiti complessi ed applica le procedure,ma commette
qualche errore non grave
Esegue compiti complessi e sa applicare i contenuti, ma commette
qualche imperfezione
Non commette errori, né imprecisioni nell’esecuzione di problemi
complessi
8
Capacità di analisi
e sintesi
Superficiale -
inconsistente
Mediocre -
frammentaria
Sufficiente
Discreta- coerente
Buona
documentata
Ottima - critica-
originale
1,2,3,
4
5
6
7
8
9,10
Non è capace di effettuare alcuna analisi ed a sintetizzare le
conoscenze.
Non riesce ad effettuare analisi e sintesi con autonomia di giudizio
Effettua analisi e sintesi ma non complete.
Effettua analisi e sintesi complete ma non approfondite
Riesce ad effettuare analisi e sintesi complete ma con qualche
incertezza che, guidato, supera
Effettua analisi e sintesi complete ed approfondite. Valuta
autonomamente anche se con qualche incertezza
Organizza autonomamente ed in modo organico i contenuti. Effettua
valutazioni complete e critiche con un linguaggio appropriato e
specialistico
Griglia per la valutazione delle prove scritte
1. Correttezza ortografica, grammaticale, sintattica o di
calcolo
2. Correttezza, pertinenza e completezza di informazioni
3. Efficacia argomentativa
4. Capacità di rielaborazione critica e personale
5. Applicazione consequenziale di regole e procedure
0-2
0-2
0-2
0-2
0-2
Criteri di valutazione del credito formativo e scolastico
Per quanto riguarda l’attribuzione del credito formativo, il Consiglio di Classe, sulla base delle
indicazioni scaturite dal P.O.F., ha valutato tutte le esperienze maturate ad di fuori della scuola e
debitamente documentate, che hanno avuto rilevanza qualitativa per la formazione della persona
e per la crescita civile, sociale e professionale di ciascun allievo. Per quanto concerne i criteri di
valutazione del credito scolastico, il consiglio di classe, in linea con quanto già approvato nel
P.O.F. , ha tenuto conto del profitto, dell’assiduità della frequenza, dell’interesse, dell’impegno e
della partecipazione alla vita sco1astica e alle attività complementari ed integrative.
Preparazione al nuovo esame di stato e alla terza prova
In preparazione all’esame di stato, il Consiglio di classe ha innanzitutto chiarito con gli studenti
sin dall’inizio dell’anno scolastico le modalità di svolgimento delle prove e il riflesso che tale
esame ha sull’ordinaria attività didattica quanto ad approfondimento dei nessi interdisciplinari e
capacità di studiare ed apprendere in un’ottica di continuità e globalità.
Per affrontare la terza prova d’esame è stata realizzata una simulazione con tipologia mista
( risposta multipla e aperta) coinvolgendo cinque discipline: Inglese, Matematica, Arte, Storia e
9
Scienze della terra. Sono state, anche, presentate tracce ministeriali delle prove d’esame degli
anni scolastici precedenti e si è discusso dei percorsi personali degli esami orali.
Attività integrative extracurriculari svolte nell’anno scolastico 2013/2014
Partecipazione alle diverse attività di orientamento organizzate dal Liceo
Partecipazione al dramma-musical "Donne che piangono ai piedi della croce”
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE
DELLE SINGOLE DISCIPLINE
CONTENUTI DISCIPLINARI E PERCORSI FORMATIVI
10
ITALIANO
Profilo della classe e risultati conseguiti
La classe V D, formata da ventuno alunni, alla fine dell'anno scolastico presenta la seguente
situazione: un gruppo di alunni ha mostrato interesse spontaneo, attenzione costante, un buon
ritmo di apprendimento, padronanza linguistica e partecipazione attiva alle lezioni, ed ha operato
con impegno puntuale; grazie alle buone capacità di apprendimento e di rielaborazione personale
e critica dei contenuti acquisiti, il suddetto gruppo di alunni è riuscito a raggiungere risultati
soddisfacenti o discreti. Un secondo gruppo, formato da alunni con un normale ritmo di
apprendimento ed una sufficiente preparazione, impegnandosi costantemente, ha acquisito
conoscenze complete ed in parte approfondite. Gli altri, nonostante le modeste capacità
espressive e un impegno non sempre assiduo, stimolati ed opportunamente guidati, sono riusciti a
colmare le lacune più gravi, raggiungendo un grado di preparazione nel complesso sufficiente.
Tutti gli alunni, seppur vivaci, si sono mostrati educati e rispettosi delle regole della
comunicazione e dei tempi di intervento, pertanto proficuo è stato il rapporto tra loro e con
l’insegnante.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
1. Acquisizione di contenuti, concetti, termini, regole, procedure e metodi in modo
consapevole e concreto
Potenziamento e piena consapevolezza delle capacità elaborative, logiche, critiche ed
espressive
Affinamento delle capacità di esposizione dei diversi contenuti letterari
Organizzazione coerente e coesiva dei contenuti acquisiti
Contestualizzazione del testo riconducendolo alla cultura e alla storia in cui si colloca e a
cui fa riferimento attraverso gli stessi elementi tematici e formali
Elaborazione concettuale passando da testi espositivi a testi argomentativi in modo
personale ed autonomo
Affinamento della capacità di analisi dei testi affrontati
11
Contenuti
Modulo 1 L’età del Romanticismo
U.D.1 Il Romanticismo: caratteri generali.
U.D.2 Il Romanticismo in Italia. La polemica classico-romantica.
U.D.3 Alessandro Manzoni: vita, pensiero, opere.
Dalla Lettre à M. Chauvet: Il romanzesco e il reale.
Dalla Lettera sul Romanticismo: L'utile, il vero, l'interessante.
Dalle Odi: Il cinque maggio.
Da I Promessi Sposi: La conclusione del romanzo: paradiso domestico e promozione sociale (
cap. XXXVIII)
U.D.4 Giacomo Leopardi: vita, pensiero, opere.
Dallo Zibaldone: La teoria del piacere; Indefinito e infinito; Il vero è brutto; La rimembranza;
Teoria della visione; Teoria del suono.
Dalle Operette morali: Dialogo della Natura e di un Islandese.
Dai Canti: L’infinito; A Silvia.
Modulo 2 L’epoca del Realismo. Dalla Scapigliatura al Verismo
U.D.1 La contestazione ideologica e stilistica degli Scapigliati.
U.D.2 Naturalismo francese e Verismo italiano: aspetti generali.
U.D.3 Giovanni Verga: vita, pensiero, opere.
Il primo progetto dei Vinti: classi sociali e lotta per la vita.
Impersonalità e regressione (Prefazione a “L’amante di Gramigna”)
I “vinti” e la “fiumana del progresso” (Prefazione ai Malavoglia)
Da Vita dei campi: Fantasticheria; Rosso Malpelo.
Da I Malavoglia: La conclusione del romanzo: l’addio al mondo pre-moderno ( cap. XV).
Da Novelle rusticane: La roba
Da Mastro-don Gesualdo: La morte di mastro-don Gesualdo ( IV, cap.V).
12
Modulo 3 Il Decadentismo
U.D.1 Il Decadentismo e il suo significato storico
U.D.2 La poetica e i temi del Decadentismo
U.D.3 Sviluppo del Decadentismo in Italia
U.D.4 Gabriele D'Annunzio: vita, pensiero, opere.
Da Il piacere: Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti (Libro III, cap.I ).
Da Alcyone: La pioggia nel pineto.
U.D.5 Giovanni Pascoli: vita, pensiero, opere.
Da Myricae: Arano, X Agosto, L’assiuolo, Novembre.
Da Il fanciullino: Una poetica decadente.
Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno.
Modulo 4 Educazione linguistica
U.D.1 Approfondimento dell’analisi del testo poetico e narrativo.
U.D.2 Il saggio breve.
Modulo 5 Il romanzo della crisi e la rivoluzione espressiva e tematica del XX secolo:
componenti psicologiche e filosofiche delle nuove forme narrative e teatrali
U.D.1 Il Novecento: quadro di riferimento
U.D.2 Luigi Pirandello: vita, pensiero, opere.
Da L’umorismo: Un’arte che scompone il reale.
Da Novelle per un anno: Ciaula scopre la luna.
Da Il fu Mattia Pascal: Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia ( capp.XII e XIII ).
U.D.3 Italo Svevo: vita, pensiero ed opera maggiore (La coscienza di Zeno).
Modulo 6 L’evoluzione delle poetiche decadenti in Italia. Il Simbolismo e i suoi sviluppi
U.D.1 Crepuscolarismo e Futurismo: caratteri generali
U.D.2 Dalla metrica tradizionale al verso libero: Giuseppe Ungaretti (da svolgere)
Da “L’allegria”: In memoria; Il porto sepolto; Veglia; San Martino del Carso; Mattina; Soldati.
13
Da “Il dolore”: Tutto ho perduto; Non gridate più.
Modulo 7 Il Paradiso dantesco
U.D.1 Struttura, temi e argomenti del Paradiso di Dante.
U.D.2 La salita attraverso i cieli: Canti I e III.
U.D.3 La visione politica di Dante: Canto VI.
U.D.4 I personaggi del Paradiso: Canti XI e XVII.
U.D.5 La preghiera alla Vergine: Canto XXXIII (da svolgere).
Metodi e strumenti
Per consentire a tutti gli alunni il raggiungimento degli obiettivi, l’attività didattica è stata
impostata in forma chiara e semplice e sono state attivate pause didattiche che hanno avuto effetti
rispondenti alle aspettative in quei ragazzi che hanno lavorato con impegno e volontà personale.
Non sono mancate anche attività volte al consolidamento e al potenziamento delle abilità. I
contenuti sono stati presentati attraverso lezioni frontali e dialogate. Sono stati offerti input per
favorire la discussione collettiva, il confronto di opinioni e la riflessione sugli argomenti letterari.
Lo studio della letteratura si è basato essenzialmente sulla lettura e sull’analisi di testi tratti dalle
opere degli autori studiati. Ci si è serviti della lettura espressiva, della composizione scritta, di
questionari e schede di lavoro, dell’esposizione orale e delle conversazioni svolte in classe per
promuovere la comprensione logica e chiara dei testi e le capacità di analisi e critiche, di
osservazione e descrizione, di espressione e comunicazione. Gli alunni sono stati abituati a fare le
loro osservazioni sui testi letti e ad esprimere il loro parere al fine di contribuire allo sviluppo
delle idee e alla presa di coscienza di sé e degli altri. Per chiarire dubbi e incertezze e favorire un
vantaggioso scambio di conoscenze, si è dato ampio spazio alla correzione collettiva delle
consegne.
Il rapporto di interazione con le famiglie, durante i colloqui periodici ed individuali, ha permesso
di conoscere meglio l’indole, le capacità e i problemi dei singoli alunni, e di rimuovere eventuali
ostacoli al successo scolastico.
Per mediare i contenuti sono stati utilizzati i libri di testo, il giornale, fotocopie, schede di lavoro
e mezzi audiovisivi.
Libri di testo
Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, La letteratura voll.4, 5, 6. Ed. Paravia.
Dante Alighieri,La Commedia-Paradiso a cura di Bianca Garavelli, Ed. Bompiani.
Nicola, Castellano, Obiettivo Prima Prova (Tipologie di scrittura e antologia tematica per l'esame
14
di Stato) Ed. Petrini.
Verifica e valutazione
Le verifiche sono state effettuate alla fine di ogni fase di apprendimento. La valutazione
formativa ha identificato e rimosso le difficoltà incontrate dagli alunni ed ha avuto la funzione di
orientare ed aiutare ciascuno a progredire in funzione delle proprie capacità.
La verifica si è basata sull’impegno e sulla buona volontà dimostrati dagli alunni ed è servita a
conoscere il grado di apprendimento e di maturità raggiunto. Sono state promosse
individualmente o in gruppo libere espressioni spontanee, riflessioni. Gli alunni sono stati
valutati attraverso verifiche scritte e orali. Le verifiche scritte in classe (testo argomentativo,
articolo di giornale, saggio breve, questionari e analisi del testo) sono state effettuate alla fine di
ogni fase significativa di apprendimento e predisposte coerentemente con il lavoro svolto in
classe. Le verifiche orali sono state svolte sia in itinere che a conclusione di un argomento e di
una unità didattica. Per la valutazione si è tenuto conto dei progressi rispetto alla situazione di
partenza, dell’interesse, dell’impegno, delle capacità di esposizione, della conoscenza dei
contenuti e delle condizioni che hanno ostacolato o favorito il processo educativo.
L’insegnante
Rosangela Fanara
15
RELAZIONE FINALE SULL’ANDAMENTO DELLA CLASSE,
SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E SUI RISULTATI DELL’INSEGNAMENTO A.S. 2013-2014
Docente: Arianna Vassallo Materia: LATINO Classe: V D
METE EDUCATIVE RAGGIUNTE:
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, in modo differente in relazione
ai livelli di partenza, alle capacità e all’impegno individuali, i seguenti obiettivi cognitivi
disciplinari in termini di CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITA' nell'ambito
linguistico, della Riflessione sulla letteratura latina e della Lettura di testi in originale:
1. CONOSCENZE
le tappe principali della letteratura latina dall’età giulio-claudia ai regni romano-barbarici
caratteristiche dei generi letterari: epica, lirica, satira, poesia epigrammatica, tragedia,
romanzo, epistolografia, trattatistica, oratoria, storiografia
contesto storico e inquadramento degli autori, delle opere, dei periodi trattati e delle
problematiche connesse
temi, problemi, contenuti delle opere lette ed analizzate
2. COMPETENZE E CAPACITA':
Saper collocare ciascun autore all’interno del contesto storico-culturale in cui opera
Saper confrontare gli autori significativi, cogliendone i punti di contatto e le differenze
Saper riconoscere le caratteristiche strutturali, contenutistiche e stilistiche delle opere
Saper collocare i testi all’interno della tradizione letteraria, individuandone gli elementi di
continuità e di innovazione
Saper mettere in relazione la produzione letteraria e le condizioni storico-politiche del
periodo
Saper leggere e comprendere semplici testi latini d’autore attivando la padronanza delle
fondamentali strutture morfosintattiche e dei repertori lessicali posseduti
Saper tradurre testi più complessi e analizzarli dai punto di vista morfosintattico,
lessicale, stilistico e contenutistico, con il supporto delle analisi condotte in classe e il
confronto con una o più traduzioni in lingua italiana (metodo contrastivo)
Saper comprendere e commentare gli aspetti tematici e problematici dei testi letti in
italiano e/o tradotti dal latino
Saper utilizzare nell’attività di mediazione dal latino all’italiano una lingua corretta,
chiara, adeguata nel registro, lessicalmente appropriata, testualmente coerente e coesa
Saper utilizzare consapevolmente il dizionario
Arricchire la competenza lessicale e semantica latina e italiana attraverso osservazioni
etimologiche e lessicali, anche trasferendole da / ad altre lingue
Saper cogliere rapporti di somiglianza / diversità tra le strutture della lingua latina e delle
lingue romanze
Saper cogliere relazioni formali e tematiche tra cultura e letteratura del mondo romano e
culture e letterature moderne
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E CRITERI DIDATTICI SEGUITI:
CONTENUTI: vedi Programma svolto.
Le attività e i programmi da svolgere hanno seguito la ripartizione in un trimestre ed un pentamestre
prevista dalla programmazione di istituto. L’attività scolastica si è svolta in modo non sempre regolare,
a causa di ripetute interruzioni delle lezioni, soprattutto nella prima parte dell’anno scolastico, dovute
16
alle svariate assenze collettive, a giorni di vacanza imposti dal Comune o concessi dalla scuola, alle
attività collaterali in cui la classe è stata coinvolta che, accanto alle ricadute certamente positive sulla
motivazione all’apprendimento e sulla formazione umana degli studenti coinvolti, hanno determinato
altresì il dilatarsi dei tempi di svolgimento dei diversi moduli, per cui è stato necessario
ridimensionare in parte i contenuti disciplinari programmati, dedicando, tuttavia, ad ogni argomento
adeguati spazi di approfondimento e attente verifiche per colmare eventuali lacune o per elaborare
specifici percorsi critici. La classe ha frequentato con interesse ed impegno diversificati; le prove di
verifica, sia scritte che orali, si sono svolte secondo scadenze costanti .
Ore previste: 3 settimanali per un totale annuale di 99 ore
Ore effettuate: nel calcolo consuntivo da fare a fine anno, si constata solitamente che il monte
ore effettivo è ridotto rispetto a quello preventivato.
METODOLOGIA E SUSSIDI IMPIEGATI
Il docente si è posto come tecnico competente della disciplina, ma richiedendo la piena
collaborazione dei ragazzi. Si sono adottati:
Lezioni frontali per tradurre, interpretare i testi e presentare i momenti letterari.
Illustrazione dei dati basilari della letteratura, con attenzione agli studi critici più recenti.
Approccio pluridisciplinare e interdisciplinarità tra il Latino, l’Italiano e, ove possibile,
anche con altre materie.
Recupero/consolidamento/potenziamento della morfosintassi, con esercizi mirati al
riconoscimento delle regole apprese.
Avvio al commento dei brani tradotti: analisi degli aspetti contenutistici; riconoscimento
del genere letterario; nuclei informativi; analisi della struttura sintattica, dei meccanismi
linguistici e stilistici.
Attività di sostegno e recupero in itinere, lavoro individualizzato in classe e per casa.
Centralità dei testi, la cui lettura , considerata elemento base per qualsiasi discorso
letterario, è stata attuata secondo questi criteri:
Ricostruire il rapporto tra testo-autore-contesto
Realizzare un viaggio attraverso i testi
Creare un continuum tra riflessione letteraria e diretto accesso agli autori
Individuare connessioni con altre aree disciplinari
Operare collegamenti con altri testi e autori
Viaggiare nel tempo attraverso la lingua
Costruire itinerari tematici
LIBRI DI TESTO:
G.Garbarino – L. Pasquariello, Latina, tomo 3, Paravia
E. Degl’innocenti, In pratica e in teoria Versioni latine per il triennio, Paravia
PROFITTO MEDIO OTTENUTO:
Una partecipazione assai viva al dialogo didattico disciplinare ha fatto raggiungere alla maggior
parte degli alunni un grado di preparazione positivo.: buona la disponibilità all’ascolto e capacità
di attenzione, interesse e motivazione nei confronti della materia, da parte di alcuni, le cui
capacità e potenzialità sono soddisfacenti, come pure la conoscenza delle strutture linguistiche di
base, disposti alla collaborazione e produzione di un lavoro interessante e proficuo; decisamente
più labili le motivazioni in altri che, quand’anche interessati e partecipi, evidenziano alcune
17
difficoltà nella conoscenza della lingua e delle sue strutture cui, tuttavia, sopperiscono con una
discreta disponibilità ad applicarsi per migliorare.
Il metodo di lavoro acquisito è positivo e proficuo in molti, da affinare in altri.
La preparazione, solida e sicura nella gran parte degli alunni, in altri meno approfondita per le
gravi lacune di base e la qualità dello studio pomeridiano, nel complesso risulta buona.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERFICA
a) prove scritte:
prove strutturate (vero/falso, scelta multipla, risposta aperta, trattazione sintetica di
argomento) – verifiche di analisi del testo
due nel primo quadrimestre, tre nel secondo
b) prove orali:
interrogazioni su argomenti del programma, con verifica delle competenze linguistiche e
delle conoscenze su argomenti di letteratura e testi d’autore
congruo numero di verifiche orali, formative e sommative.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE PROVE SCRITTE
Prove strutturate:
conoscenze relative alla biografia e all’opera di ciascun autore (modelli,
contenuti, rapporti con il contesto storico-culturale, stile, etc.)
competenze necessarie alla comprensione, alla contestualizzazione e al
commento di brevi passi significativi
Verifiche di analisi del testo:
competenze necessarie alla traduzione, alla comprensione, all’analisi
morfosintattica, lessicale e stilistica e alla conoscenza degli aspetti salienti
dell’opera da cui è stato tratto il passo o di altre opere dell’autore
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE PROVE ORALI
Lettura del testo corretta
Competenze morfosintattiche.
Comprensione e contestualizzazione del brano in esame.
Organicità nell’esposizione dei contenuti.
Elaborazione critica dei contenuti esposti.
Correttezza e abilità nell’uso della lingua italiana.
Favara, 8 maggio 2013
Firma del docente
18
LATINO
PROGRAMMA SVOLTO
Docente: Arianna Vassallo Classe V D
A. S. 2013-2014
CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI
MODULO 1 Introduzione all’età giulio-claudia il contesto storico – culturale
poesia e prosa nell’età giulio-claudia
Fedro e la fabula in versi
MODULO 2 Seneca l’uomo e l’autore;
la formazione culturale
I dialoghi, i trattati, le Epistulae morales ad Lucilium, le tragedie e
l’Apokolokyntosis.
lingua e stile
Traduzione e analisi dei seguenti testi:
Epistulae morales ad Lucilium,1, 1-5 De brevitate vitae,1,1 Medea, 893-944
MODULO 3 Il genere “romanzo” nel mondo antico
Petronio - L’identità dell’autore. Struttura e contenuto del “Satyricon”
*Apuleio: la vita, la formazione e le opere. Struttura e contenuto delle “Metamorfosi”
MODULO 4 La poesia nella prima età imperiale Persio: vita, opere e pensiero. Le satire tra tradizione e innovazione
Lucano: notizie biografiche e l’evoluzione poetica. Contenuto e significato della “Pharsalia”
MODULO 5 La poesia dai Flavi all’età degli Antonini il contesto storico – culturale
Giovenale: vita, pensiero e caratteri del genere satirico nell’autore
Marziale e l’epigramma
MODULO 6 La prosa dai Flavi all’età degli Antonini Quintiliano: notizie biografiche e cronologia dell’opera. Finalità e
contenuti dell’ Institutio oratoria
*Tacito e la storiografia: L’“Agricola”, la “Germania”, le
“Historiae” e gli “Annales”
MODULO 7 La letteratura cristiana *Agostino: la vita, la formazione e le opere. Le “Confessiones”, il “De
civitate Dei”, l’epistolario e i “Sermones”
*Ci si riserva di trattare tali autori in data posteriore a quella di stesura del presente documento,
entro la fine dell’a.s.
Libri di testo:
G.Garbarino – L. Pasquariello, Latina, tomo 3, Paravia
E. Degl’innocenti, In pratica e in teoria Versioni latine per il triennio, Paravia
Favara, 6 maggio 2014
Firma del docente
19
RELAZIONE FINALE DELLA CLASSE V D
MATERIA: INGLESE A.S. 2013-2014
INSEGNANTE: IACONO ANNA
ore settimanali: Tre
Libro di testo:” Only Connect....New Directions. Ed.Blu multimediale.”Zanichelli”
ANALISI DELLA CLASSE
La V D è formata da 21 alunni ,tutti provenienti dalla stessa classe. Il livello di competenza
raggiunto può considerarsi soddisfacente. Un piccolo gruppo si è distinto per capacità, metodo e
assiduità nello studio, riuscendo così a raggiungere buoni risultati ;Un secondo gruppo, dotato di
buone capacità e di un efficiente metodo di lavoro, ha conseguito discretamente gli obiettivi
prefissati; Un terzo gruppo, in possesso di sufficienti capacità critiche, ha acquisito in linea di
massima un livello sufficiente di competenza comunicativa e conoscenza dei contenuti; altri,
infine, a causa di una debole preparazione di base evidenziano incerte competenze e una
conoscenza dei contenuti disciplinari appena accettabile. Il ritmo di apprendimento è stato un po'
lento . Il comportamento è stato sempre corretto. Buono è il grado di socializzazione raggiunto
dagli alunni che si sono contraddistinti per carica affettiva e spirito di solidarietà apprezzabili.
CONOSCENZE: è stato affrontato lo studio delle maggiori correnti letterarie dell’800e della
prima metà del 900’attraverso l’analisi delle caratteristiche salienti a livello storico, sociale e
attraverso la scelta degli autori e dei brani antologici più rappresentativi.
CAPACITA’
La maggior parte degli alunni è in grado di
leggere con accettabile pronuncia,
riconoscere le principali figure retoriche;
comprendere, analizzare un testo sapendone cogliere il significato generale e l’idea
principale;
esporre con sufficiente chiarezza gli argomenti studiati in lingua inglese
sostenere semplici conversazioni funzionalmente adeguate al contesto e alla situazione;
Un gruppo di alunni è in grado di
leggere con buona pronuncia,
20
comprendere, analizzare un testo dal punto di vista linguistico e stilistico sapendone cogliere
il significato generale e l’idea principale;
esporre con chiarezza gli argomenti studiati in lingua inglese e operare collegamenti tra i vari
autori;
sostenere semplici conversazioni funzionalmente adeguate al contesto e alla situazione;
COMPETENZE
Gli alunni hanno acquisito
una certa competenza comunicativa che consentirà loro di esprimere e soddisfare le proprie
esigenze nell’ambito della sopravvivenza;
una certa competenza letteraria che permetterà loro di comprendere, interpretare un testo
letterario ed inquadrarlo nel suo giusto contesto storico ,sociale e culturale.
METODOLOGIA
I contenuti disciplinari sono stati svolti in classe per mezzo di lezioni frontali e guidate su unità
didattiche riguardanti l’ambito letterario/culturale oltre che quello linguistico,dando rilevanza
all’analisi delle opere letterarie prese in esame, in rapporto alle tematiche degli autori.
VALUTAZIONE
I criteri di valutazione hanno tenuto conto dei seguenti parametri:
1. abilità orali: pronuncia, scorrevolezza, correttezza formale e contenuti;
2. abilità scritte: correttezza formale, coerenza e coesione testuale e contenuti.
PROGRAMMA
The Romantic Period : Historical,social context
Literary context: English Romanticism.
Romantic poetry: W. Wordsworth: life and works .Features and themes.
Text : “Daffodils.”(Text Analysis)
“A certain colouring of imagination” (Preface to the
Lyrical Ballads)(Text Analysis)
S.T.Coleridge : life and works .Features and themes.
Text :Kubla Khan(Text Analysis)
The Victorian Age: Historical , Social context.(Chartism, Trade Unions,Reform Bill, Laissez-
faire, Social Reforms, Victorian Compromise)
21
Literary Background:Victorian Novel, Utilitarism
(cenni),Aestheticism,poetry and drama (cenni)
The Victorian Novel: C. Dickens:life and works .Features and themes.
Text “:Man of realities” and “Nothing but facts”( Hard Times)(Text
Analysis)
. Aestheticism: O. Wilde: life and works .Features and themes.
Text : Dorian's death(The Picture of Dorian Gray) (Text Analysis)
The Twentieth Century in Britain :Historical , Social context
Literary Background :The age of
anxiety(Freud,Jung,Bergson)
Modernism and the stream of consciousness technique;
Modern Poetry.
The Modern Novel: J. Joyce : life and works .Features and themes.
Text: “Eveline”(Dubliners) .(Text Analysis)
V. Woolf: life and works .Features and themes.
Text: “She loved life,London,this moment of June” (Mrs Dalloway)
(Text Analysis)
T.S. Eliot: life and works .Features and themes.
Text :” The Burial of the dead.”(Text Analysis)
Programma da svolgere:
The Dystopian Fiction: G. Orwell: life and works .Features and themes.
Text: “The Rebellion”(Animal Farm)(Text Analysis)
The theatre of absurd: S,Becket: life and works .Features and themes.
22
FILOSOFIA
8. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI (da compilare per ciascuna materia)
8.1 Materia FILOSOFIA 8.2 Docente ROSALIA ANTONELLA SGARITO 8.3 Libri di testo adottati AGORA’ Manuale di filosofia. 3 vol. Ottocento e Novecento
Cioffi Luppi Vigorelli Zanette Bianchi o’Brien.
8.4 Ore di lezione effettuate nell’ a. s. 2013/2014
N° ore …80…su n° ore 100 previste nel piano di studi
8.5 Obiettivi realizzati (in termini di conoscenze, competenze, capacità)
Gli alunni, hanno conseguito i seguenti obiettivi:
Conoscenze
1)Acquisizione dei dati fondamentali degli argomenti trattati;
2) Assimilazione del linguaggio filosofico, del lessico di
base, terminologia e variazione del significato dei termini nei
singoli autori.
Competenze 1) Saper individuare le modalità d'approccio in ambiti
specifici del pensiero filosofico;
2) Ricondurre una tesi enunciata al linguaggio specifico di
un autore;
3) Confrontare e contestualizzare le differenti risposte dei
filosofi alle stesse problematiche;
4) Esporre sia in forma orale che scritta le conoscenze
acquisite;
5) Analizzare un procedimento argomentativo;
6) Analizzare un testo filosofico;
7) Confrontarsi in modo dialettico e critico con gli altri
(autori, compagni e insegnanti).
Capacita’
1) Comprensione;
2) Analisi;
23
3) Sintesi;
4) Valutazione (interpretazione)
5) Comunicazione.
Alcuni hanno acquisito una conoscenza chiara, organica e concisa. Riescono a rielaborare i contenuti in forma autonoma e personale riuscendo a dare il meglio se stessi. Altri , invece, si esprimono in forma non sempre chiara e corretta.
Evidenziano , talvolta, anche mancanza di autonomia e di giudizio .Riescono ,comunque, generalmente ,ad applicare le conoscenze acquisite.
24
8.6 Contenuti e tempi L’IDEALISMO TEDESCO
A. DAL KANTISMO ALL’IDEALISMO
L’idealismo romantico tedesco
B. FICHTE: L’idealismo soggettivo – Morale e Politica
C. SCHELLING: La filosofia della natura e dell’arte – L’idealismo
oggettivo
D. HEGEL
1. Vita e scritti
Contesto storico in cui interpretare i principali concetti della filosofia hegeliana.
I due volti di Hegel: progressista e conservatore
2. I capisaldi del sistema:
A. Il nesso di finito e infinito come problema centrale della filosofia
B. Il vero è l’intero. Tutto ciò che chiamiamo finito non esiste. Il finito deve sempre negarsi per risolversi nell’universale.
C. La verità non è mai scissa dal suo concetto. Identificazione tra logica e realtà.
D. Ciò che è razionale è reale: e ciò che è reale è razionale
E. Il Tutto reale non è costituito soltanto dal risultato, ma da questo insieme al divenire che l’ha prodotto
F. La Sostanza è il Soggetto
G. La dialettica
H. La filosofia è il proprio tempo appreso col pensiero
3. Alcune esemplificazioni dei capisaldi del sistema:
la concezione della Storia
la Storia dell’Arte, della Religione e della Filosofia
4. Il sistema
b) Cenni alla Logica
c) Lo spirito Soggettivo e la Fenomenologia dello spirito (struttura dell’opera e analisi della figura del servo-signore)
d) La filosofia dello Spirito oggettivo: la realizzazione dello Spirito nella storia come diritto, moralità ed eticità (famiglia, società civile e Stato).
e) La filosofia dello Spirito assoluto: arte, religione e filosofia Identità di contenuto e differenza di forma (intuizione, rappresentazione, concetto) fra le tre forme dello spirito assoluto.
f) Cenni alla Filosofia della Natura
I CRITICI DELL’IDEALISMO
A. LA SINISTRA HEGELIANA, FEUERBACH
E MARX Destra e Sinistra hegeliane
Destra e Sinistra hegeliane: il problema della religione
Feurbach
Feuerbach e la critica alla religione: Dio come proiezione dell’uomo
Marx 5. Vita e scritti
25
A. La critica a Hegel
B. La problematica dell’”alienazione”
C. Il distacco da Feuerbach
D. La concezione materialistica della storia: struttura e sovrastruttura; la dialettica della storia; la rivoluzione e la dittatura del proletariato.
E. L’economia politica.
F. Il capitalismo
G.
B. KIERKEGAARD E LA CATEGORIA DEL SINGOLO Vita e scritti
Il pensatore soggettivo:
I. la polemica contro il (preteso) pensiero impersonale e oggettivo.
J. l’esaltazione della verità personale, soggettiva, prospettica;
K. la delimitazione delle pretese della ragione
Il singolo:
L. la polemica con l’idealismo attraverso l’evidenziazione della frattura che vi è tra pensiero ed esistenza;
M. l’esistenza come ciò che “sta fuori” (ex-sistere) dal concetto;
N. l’esistenza come modalità di essere del singolo
L’esistenza del singolo come scelta e possibilità; i tre stadi della vita:
5 Don Giovanni: la scelta di non scegliere;
6 l’assessore Guglielmo: la scelta della vita etica;
7 Abramo e la scelta della fede.
C. SCHOPENHAUER
6. Vita e scritti
7. Il mondo della rappresentazione come “velo di Maya”
8. La scoperta della via d’accesso alla cosa in sé
9. Caratteri e manifestazioni della “volontà di vivere”
10. Le vie di liberazione dal dolore: arte, compassione, ascesi.
POSITIVISMO ED EVOLUZIONISMO
Comte a. La legge dei tre stadi e la classificazione delle scienze
b. La sociologia
c. La dottrina della scienza
Darwin d. Il principio della selezione naturale
e. La lotta per la vita
f. L’adattamento
LA FILOSOFIA DI NIETZSCHE
11. Vita e scritti
O. filosofia e malattia
P. pensiero e scrittura:
- La critica ai valori dell’Occidente:
Q. spirito dionisiaco e spirito apollineo come due
26
visioni del mondo contrapposte nell’antica Grecia;
R. il miracolo metafisico rappresentato dallo spirito tragico;
S. la fine di questo miracolo con la filosofia di Socrate e l’inizio della decadenza della cultura occidentale;
T. l’auspicata rinascita della cultura tragica (Schopenhauer e Wagner).
- La critica della cultura contemporanea, analisi critica verso il passato
- La critica alla morale ed il metodo critico-genealogico: i valori vengono ricondotti alla loro origine storica o istintuale e comunque sottratti a ogni pretesa di universalità;
- L’annuncio della la morte di Dio, che era considerato simbolo di ogni verità e certezza, fondamento dei valori universali, dati all’uomo da un’autorità esterna
- La morte di Dio impone la nascita di un nuovo tipo di uomo, capace di creare da se stesso i propri valori e di dare senso al mondo:
U. l’oltreuomo, capace di reggere al crollo dei valori
V. l’eterno ritorno, come atteggiamento di accettazione della vita senza fughe al di fuori di essa
W. la volontà di potenza, come chiave interpretativa della vita: essa è una spinta all’autoaffermazione e all’accrescimento delle proprie potenzialità in tutti i campi
X. il nichilismo; tre accezioni:
come atteggiamento di fuga dal mondo e di negazione della vita prevalente in tutti i sistemi etici, religiosi, filosofici e politici elaborati nella storia della cultura occidentale
come crollo dei valori dovuto alla “morte di Dio”
come atteggiamento del superuomo che accetta la crisi dei valori ed è capace di reggerne le conseguenze; Nietzsche rivendica per sé il titolo di primo nichilista
Y. il prospettivismo: non esistono fatti ma interpretazioni; ognuno ha la propria prospettiva sulle cose; Nietzsche all’origine dell’irrazionalismo contemporaneo
a. La situazione delle scienze e della filosofia fra ‘800 e ‘900 La filosofia sotto accusa: la crisi della razionalità
Nascita di nuove scienze e di nuovi modelli di pensiero - Tre esempi per illustrare i nuovi modelli di pensiero che
si diffondono nel ‘900.
b. Freud e la psicoanalisi 1. La realtà dell’inconscio e i modi per accedere ad esso
2. La scomposizione psicanalitica della personalità
3. Il complesso edipico
4. La terapia psicoanalitica.
27
b. Le tradizioni novecentesche • Richiamo al concreto • Rifiuto del “sapere assoluto” • Indebolimento della ragione • Abbandono dell’ottimismo moderno
Testi letti:
1. Schopenhauer: Affermazione e negazione della volontà
2. Hegel, Signoria e servitù, la dialettica, Ciò che è reale è
razionale.
3. Kierkegaard: Don Giovanni, paradigma dell’estetico, la
libertà della scelta…Abramo e l’etica della fede
Nietzsche: utilità e danno della storia, La morte di Dio e il
superuomo.
Freud: la seconda topica, il metodo psicoanalitico
Metodi di insegnamento ( lezione frontale, lavoro di gruppo, insegnamento individualizzato, problem posing, simulazioni, ecc.)
Lezione frontale;
Discussione in classe;
Uso di strumenti audiovisivi;
Analisi di testi in classe;
8.8 Mezzi e strumenti di lavoro (
materiale audiovisivi, multimediale ecc.)
1) LIBRO DI TESTO
2) SUSSIDI DIDATTICI
3) SCHEMI RIEPILOGATIVI:sliede
4) MAPPE CONCETTUALI
5) PROIEZIONE PPT DI QUALCHE ARGOMENTO 8.9 Spazi (biblioteca, palestra,
laboratori, ecc.) AULA
8.10 Strumenti di verifica (con riferimento alle tipologie previste dalla normativa sul nuovo esame di stato)
COLLOQUI, ANALISI DI TESTI , CONVERSAZIONI GUIDATE….
28
RELAZIONE FINALE SULL’ANDAMENTO DELLA CLASSE,
SULLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E SUI RISULTATI DELL’INSEGNAMENTO
Docente: Arianna Vassallo Classe V D
Materia: STORIA A. S. 2013-2014
FINALITÀ PERSEGUITE: 1. Ricostruire la complessità del fatto storico.
2. Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura
diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina.
3. Sviluppare l'attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a
dilatare il
campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari. 4. Scoprire la dimensione storica del presente.
5. Affinare la «sensibilità» alle differenze.
OBIETTIVI COGNITIVI RAGGIUNTI:
· Sviluppo, potenziamento delle capacità espressive e operative. · Sviluppo, potenziamento e consolidamento di semplici capacità logiche analitico-sintetiche
· Sviluppo di elementari capacità critiche.
· Acquisizione dei contenuti fondamentali delle singole discipline.
OBIETTIVI EDUCATIVI RAGGIUNTI:
· Potenziamento delle capacità organizzative e dell’autonomia del metodo di lavoro. · Conseguimento di un interesse e una partecipazione costruttiva.
· conseguimento di socializzazione.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO E COMPETENZE SPECIFICHE CONSEGUITI:
· sapersi orientare nella molteplicità delle informazioni.
· adoperare concetti e termini storici adeguati a descrivere eventi e contesti specifici. · saper individuare le determinazioni istituzionali, religiose, culturali, politiche, sociali ed ambientali che
hanno
interagito con i soggetti umani nello svolgimento dei processi storici. · saper adoperare strumenti iconografici: cartine tavole cronologiche e sinottiche, diagrammi.
· saper comprendere alcuni concetti storiografici attraverso la lettura di testi relativamente ad alcuni degli
argomenti maggiormente significativi, tenuto conto del livello di apprendimento e delle diverse capacità.
· saper riferire in modo consequenziale gli argomenti affrontati individuando le cause degli accadimenti e le relative conseguenze.
· saper individuare elementi utili ad una riflessione che metta in relazione eventi del passato con la realtà
attuale con lo scopo di stabilire un confronto.
TESTI UTILIZZATI
Lepre, Petraccone La Storia vol. II e III Zanichelli
SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA E CRITERI DIDATTICI SEGUITI:
29
CONTENUTI: vedi Programma svolto.
Le attività e i programmi da svolgere hanno seguito la ripartizione in un trimestre ed un pentamestre prevista dalla
programmazione di istituto. L’attività scolastica si è svolta in modo non sempre regolare per tutto l’anno scolastico a causa di ripetute interruzioni delle lezioni, dovute alle svariate assenze collettive, a giorni di
vacanza imposti dalle esigenze o concessi dalla scuola, alle attività collaterali in cui la classe è stata coinvolta (
convegni, incontri con l’autore, olimpiadi di eccellenza, manifestazioni, etc.) che, accanto alle ricadute certamente positive sulla motivazione all’apprendimento e sulla formazione umana degli studenti coinvolti, hanno
determinato altresì il dilatarsi dei tempi di svolgimento dei diversi moduli, per cui è stato necessario
ridimensionare in parte i contenuti disciplinari programmati, dedicando, tuttavia, ad ogni argomento adeguati
spazi di approfondimento e attente verifiche per colmare eventuali lacune o per elaborare specifici percorsi critici.
CRITERI METODOLOGICI: Lezione frontale
Analisi di eventi storici presentati in successione diacronica riflettendo intorno alle fonti ed alle
interpretazioni
storiografiche maggiormente significative in relazione ad alcuni aspetti rilevanti trattati durante l’anno. Maggiori sono stati i riferimenti alla storia italiana ed europea, evitando l’eurocentrismo e concedendo
spazio ad
avvenimenti che hanno avuto importanza per la successiva storia del novecento. Ogni argomento è stato affrontato secondo una contestualizzazione spazio-temporale, su un piano di obiettività ed analisi critica.
Lettura guidata
E’ stata fatta anche una lettura storiografica utilizzando i brani presenti nel libro di testo, o con l’ausilio di strumenti diversi, su alcuni dei temi affrontati maggiormente significativi.
Lezione interattiva
Come strategia didattica collettiva è stata utilizzata la tecnica della discussione guidata orientata a
focalizzare l’attenzione e la riflessione degli allievi su idee, comportamenti, istituzioni particolarmente significativi, utili anche a stabilire un confronto con il presente.
In particolare, vista la normativa relativa all’Educazione alla cittadinanza attiva e tenuto conto che le ore settimanali dedicate alla Storia sono solamente due, alcuni argomenti di filosofia politica relativi alle
tematiche in programma sono stati affrontati con una prospettiva utile a contribuire all’educazione civica
degli alunni a partire da imput tratti dalla vita quotidiana, nonchè dalla conoscenza dei principi e delle teorie che hanno guidato la riflessione civile e politica di autori significativi dell’età moderna.
PROFITTO MEDIO OTTENUTO: Nonostante l’attività scolastica si sia svolta in modo non sempre regolare per tutto l’anno scolastico a
causa delle ripetute interruzioni delle lezioni, l’andamento disciplinare sereno, cui si è unita una
partecipazione assai viva al dialogo didattico disciplinare, ha fatto raggiungere alla maggior parte degli alunni un grado di preparazione positivo. Nei risultati dell’orale, infatti, il livello della classe risulta nel
complesso superiore alla media: la maggioranza degli alunni ha raggiunto risultati che vanno dal più che
sufficiente all’eccellente, passando per i gradi intermedi.
VALUTAZIONE :
monitoraggio periodico attraverso verifiche orali per stabilire il livello di comprensione degli argomenti
trattati e di rielaborazione dei medesimi. Si è tenuto conto della capacità sintetica nell’esposizione orale e/o scritta, di analisi e di individuazione delle cause storiche. L’allievo ha dovuto dimostrare altresì di
saper leggere ed interpretare una mappa, tabella, tavola o altro strumento iconografico che aiuti la
comprensione delle problematiche storiche affrontate.
E’ stato utilizzato come strumento di valutazione anche il feedback durante la lezione e tutto quanto concorre a rivelare le conoscenze, capacità e competenze degli alunni..
Sono stati altresì elementi di valutazione la frequenza assidua, la partecipazione alle attività proposte e
l’impegno scolastico.
30
RECUPERO / APPROFONDIMENTO:
Il recupero è stato svolto in itinere attraverso pause di riepilogo, recupero e approfondimento, il
laboratorio in cooperative learning, ulteriori spiegazioni. Ha costituito attività di recupero anche il chiarimento di concetti durante le interrogazioni. Le attività di approfondimento, costituite da percorsi di
ricerca a partire dagli argomenti studiati, dalla partecipazione ad iniziative di carattere culturale e dalla
realizzazione di una presentazione in Power Point realizzata dagli stessi sulle tematiche legate al cinquantesimo anniversario della “marcia per i diritti umani fondamentali di M. L. King” hanno dato esito
molto positivo.
Favara, 10 giugno 2014
Firma del docente
31
PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2013-2014
Docente: Arianna Vassallo Materia: STORIA Classe: V D
ARGOMENTI SVOLTI FINO AL 10 MAGGIO:
Sintesi degli avvenimenti del Risorgimento Italiano
L’Europa e gli Stati Uniti dal 1850 al 1870: sviluppo e progresso; l’Impero tedesco;
politica e società in Francia; la Russia.
Il processo di unificazione in Italia: Liberali e democratici dopo il ’48; la Seconda
guerra di indipendenza; la Spedizione dei Mille; la costruzione dello stato; gli anni
post unitari e il brigantaggio; la III Guerra di indipendenza; la questione romana.
L’Italia dal 1871 al 1900: la costruzione della nazione; il risanamento economico e la
questione meridionale; la sinistra di Depretis; la politica estera; ascesa e caduta di
Crispi; la crisi del 1898; crescita economica e incremento demografico;
l’emigrazione; anarchismo, socialismo, marxismo.
La situazione internazionale all’inizio del ‘900: Dal colonialismo all’imperialismo;
la guerra ispano-americana; la guerra russo-giapponese e la rivoluzione russa del
1905; il nazionalismo giapponese; il nazionalismo balcanico.
L’età giolittiana: il nuovo corso di Giolitti; l’economia; Mezzogiorno ed
emigrazione; Socialisti e Cattolici; gli intellettuali e la crisi del sistema giolittiano; la
guerra in Libia.
Economia e società tra ‘800 e ‘900: La seconda rivoluzione industriale; mass media,
organizzazione del lavoro e sindacati; le masse nella storia; i partiti di massa;
Riformisti e rivoluzionari; Sorel; il cattolicesimo sociale e la Rerum Novarum; le
donne e la questione femminile
La Grande Guerra: lo scoppio della guerra;; il fronte interno; guerra di movimento e
guerra di posizione; l’intervento dell’Italia; le vicende belliche; la conclusione del
conflitto e i trattati di pace; l’assetto internazionale.
La rivoluzione bolscevica: il progetto di Lenin; la rivoluzione di febbraio e quella di
ottobre; l’affermazione della dittatura; la guerra civile e l’internazionale comunista;
dal comunismo di guerra alla NEP.
ARGOMENTI DA SVOLGERE SUCCESSIVAMENTE ALLA DATA DEL 10
MAGGIO:
Il primo dopoguerra in Italia e in Germania
Il fascismo al potere
La dittatura sovietica
Il mondo tra democrazia e autoritarismo
La crisi del 1929 e gli anni Trenta
La Germania nazionalsocialista
La crisi della democrazia
La seconda guerra mondiale
Il Secondo dopoguerra
Favara, 10 maggio 2014
Firma del docente
32
Disegno e Storia dell'arte
Docente: Prof. Giuseppe GRACEFFA
Libro di testo adottato: Autori Vari
"Moduli di Arte", volume E
Electa • Bruno Mondadori - Editrice
Obiettivi realizzati ( in termini di conoscenze, competenze e capacità):
• saper comprendere la natura, il significato, il valore storico, culturale ed estetico
dell'opera d'arte
• saper decodificare i messaggi di un'opera d'arte
• conoscere le caratteristiche formali ed estetiche di un'opera d'arte
• conoscere l'opera d'arte in rapporto al contesto culturale ed ambientale in cui è stata
prodotta
• saper cogliere gli adeguati collegamenti con le altre discipline oggetto di studio,
rilevando come nell'opera d'arte confluiscano aspetti e componenti dei diversi campi
del sapere
• saper analizzare e comprendere gli elementi strutturali e formali dell'opera d'arte
Contenuti
svolti:
_ Il Neoclassicismo
Architettura e Urbanistica: Caratteri generali
Scultura:
_ Antonio Canova
- Amore e Psiche
- Paolina Borghese
- Monumento funerario di Maria Cristina d'Austria
Pittura:
_ Jacques-Louis David
- Belisario riconosciuto
- Marat assassinato
- Bonaparte valica il San Bernardo
- Il giuramento degli Orazi
Architettura:
_ Caratteri generali
_ Il Romanticismo
Architettura e Scultura:
_ Caratteri generali
Pittura:
_ Théodore Géricault
- La zattera della Medusa
_ Eugéne Delacroix
- La libertà che guida il popolo
_ Francesco Hayez
- Il bacio
_ Il Realismo
_ Jean-François Millet
- Le spigolatrici
- L'Angelus
_ Gustave Coubert
- Sepoltura ad Ornans
_ Teofilo Patini
33
- Vanga e latte
_ I Macchiaioli
_ Giovanni Fattori
- Il campo italiano alla battaglia di Magenta
- In vedetta
_ L'Impressionismo
_ Edouard Manet
- Olympia
- Il bar alle Folies-Bergère
- Colazione sull'erba
_ Claude Monet
- Impressione: levar del sole
- Cattedrale di Rouen
_ Pierre-Auguste Renoir
- Moulin de la Galette
- Colazione di canottieri a Bougival
_ Edgar Degas
- Classe di danza
_ Il Postimpressionismo
_ Paul Cézanne
- Giocatori di carte
- Monte Sainte-Victoire
_ Vincent Van Gogh
- I mangiatori da patate
- Chiesa di Auvers
- Campo di grano con volo di corvi
_ Paul Gauguin
- Manao Tupapau
- Il Cristo giallo
- Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
_ Il Divisionismo
_ Giuseppe Pellizza da Volpedo
- Il quarto stato
_ L'Art nouveau
Architettura:
_ Caratteri generali
Pittura:
_ Gustav Klimt
- Giuditta
- Il bacio
- La culla
da svolgere:
_ L'Espressionismo
_ Edvard Munch
- La fanciulla malata
- Sera nel corso Karl Johann
- L'urlo
_ Il Cubismo
_ Pablo Ricasso
- Les demoiselles d'Avignon
- Poveri in riva al mare
- Famiglia di acrobati con scimmia
34
- Ritratto di Ambroise Vollard
- I tre musici
- Natura morta con sedia impagliata
- Guernica
_ Il Futurismo
_ Giacomo Balla
- Dinamismo di un cane al guinzaglio
_ Antonio Sant’Elia
- La città nuova
- Studio per una centrale elettrica
- Stazione d'aeroplani e treni ferroviari
_ La pittura Metafisica
_ Giorgio De Chirico
- Le muse inquietanti
- Villa romana
- La vittoria
Metodi di insegnamento:
• lezione frontale
• lezione aperta con discussione
Mezzi e strumenti di lavoro:
• libri di testo
• fotocopie
• DVD
Spazi:
• aula
Strumenti di verifica:
Le verifiche, svolte al termine di ogni sequenza didattica per appurare il livello di
conoscenza della classe, sono state condotte sotto forma di dialogo, talvolta anche
informale.
Quando l'accertamento ha evidenziato consistenti lacune, si è ritornato sugli argomenti
non compresi per ritrattarli, anche in maniera più semplice, al fine di superare le
difficoltà che ne avevano impedito la comprensione.
Le verifiche orali sono state condotte ciclicamente, dando la preferenza agli alunni che
palesavano maggiori difficoltà nel seguire il percorso didattico impostato, senza, in ogni
modo, trascurare gli allievi più attenti e motivati, ai quali è stato dato ampio merito per
l'impegno e l'interesse mostrato.
Il Docente
Prof. Giuseppe GRACEFFA
35
LICEO STATALE “M.L.KING”
FAVARA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE: V D
PROF. MORREALE DANIELA
1) PROFILO DELLA CLASSE E RISULTATI RAGGIUNTI
L’impostazione metodologica dell’insegnamento della disciplina ha riscontrato un buon
accoglimento negli alunni, che hanno risposto con interesse sia durante l’attività didattica in
classe, sia nell’impegno dello studio a casa, per questo motivo i risultati raggiunti sono nel
complessoe discreti. Alla fine del corrente anno scolastico la classe può dirsi divisa in tre
gruppi: il primo ha seguito con vivo interesse ed impegno costante nel corso dell’anno scolastico
conseguendo generalmente risultati buoni ; il secondo pIù numeroso ha conseguito una
preparazione culturale discreta, il terzo formato da pochissimi alunni evidenzia una
preparazione generalmente sufficiente anche a causa di qualche lacuna pregressa che gli stessi
hanno cercato di colmare con un grande impegno nello studio
Gli alunni sono stati educati al senso del rispetto, della dignità umana e della reciproca
collaborazione. Si è coltivato il rifiuto della violenza in tutte le sue forme e si è favorito lo
sviluppo di una educazione che si ispiri a comportamenti civili, degni appunto dell’uomo.
Le famiglie degli alunni sono state continuamente sollecitate ad interessarsi ai problemi della
scuola in generale e degli alunni in particolare, al fine di approfondire una più completa
conoscenza degli stessi e di eventuali loro difficoltà di inserimento nel mondo socioculturale
della scuola.
2) METODOLOGIA, VERIFICA E VALUTAZIONE
La linea che è stata scelta per gli argomenti proposti ha privilegiato il metodo dell’approccio
ragionato e della problematicità, gli alunni cioè sono stati stimolati a cogliere tutti i collegamenti
e tutte le connessioni con quanto sviluppato in precedenza. La scelta di tale metodo è stata dettata
da due ordini di motivi: aiutare la classe ad uscire fuori da un tipo di ragionamento passivo, privo
di agganci e quindi vuoto; condurre gli allievi a sviluppare la mente, veicolando agli altri un
sapere che risulti in connessione non solo con tutte le discipline scientifiche ma soprattutto con
tutte le problematiche con cui loro dovranno confrontarsi in futuro e il loro modo di porsi
rispetto agli altri.
Sono stati svolti periodicamente i compiti in classe e quotidianamente gli alunni hanno svolto a
casa degli esercizi per approfondire e consolidare l’acquisizione da parte degli alunni delle
tematiche proposte.
La prova scritta è stata composta da più esercizi con diversi gradi di difficoltà in modo che tutti
gli alunni abbiano avuto la possibilità di svolgerne almeno una parte; gli esercizi sono spesso
stati tra loro indipendenti per evitare che la mancata risoluzione di uno di essi precludesse lo
svolgimento degli altri.
La fase di verifica ha rappresentato indubbiamente un momento fondamentale e delicatissimo
del processo educativo e ne ha costituito una parte integrante. Il controllo è stato indispensabile
per stabilire la rispondenza fra gli obiettivi prefissati e i risultati ottenuti. Inoltre, la verifica, non
ha solo evidenziato la preparazione specifica dell’alunno, ma anche ha fatto emergere le
36
attitudini personali ed il grado di maturazione dell’allievo. Fra le diverse tecniche di valutazione,
l’interrogazione orale è stata la forma più utilizzata di accertamento del profitto, il colloquio è
stato tanto individuale quanto coinvolgente il gruppo classe. Indubbiamente, con la preparazione
sistematica dell’interrogazione sono state formulate domande in modo semplice, chiaro ed
accessibile agli alunni. La verifica scritta ha evidenziato le conoscenze acquisite dallo studente e
la relativa capacità di applicazione in situazione problematiche.
La valutazione è stata considerata all’interno di un processo continuo, che si è confrontato con gli
elementi già acquisiti, con l’efficacia degli interventi didattici e con il raggiungimento degli
obiettivi proposti. Nel momento delle verifiche individuali periodiche e delle valutazioni finali
sono stati chiariti all’alunno i criteri che hanno portato a tale definizione.
La valutazione finale è scaturita da una visione globale della sintesi dei contenuti acquisiti e del
livello di formazione umana dell’alunno, inoltre si è tenuto conto dei livelli di partenza, dei ritmi
di apprendimento, della costanza nell’impegno e degli interessi specifici per la disciplina,
mostrati dall’alunno nell’intero arco dell’anno scolastico.
FAVARA, 15 maggio 2014
PROF. MORREALE DANIELA
37
LICEO SCIENTIFICO “M.L.KING” FAVARA
PROGRAMMA DI MATEMATICA CLASSE V D
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Testo in uso: Corso base blu di matematica. Bergamini Trifone Barozzi. Zanichelli Editore
Premesse all’analisi infinitesimale
Insiemi numerici ed intervalli. Intorni. Estremo superiore ed inferiore di un insieme numerico.
Dominio di una funzione.
Limiti di funzioni
Funzioni reali di variabile reale. Concetto di Limite. Limite finito. Limite di una funzione
all’infinito. Limite infinito di una funzione all’infinito. Teoremi sui limiti: unicità
(dimostrazione), confronto, permanenza del segno (dimostrazioni). Operazioni sui limiti: somma,
prodotto, quoziente di due funzioni (enunciati), forme indeterminate. Limiti notevoli
Funzioni continue
Definizione di funzione continua. Alcune funzioni continue: funzione costante, funzione identica.
Punti di discontinuità. Discontinuità di I , II e III specie. Teorema di Weierstrass (enunciato).
Teorema d’esistenza degli zeri (enunciato). Teorema dei valori intermedi (enunciato).
Teoria delle derivate
Definizione di derivata e suo significato geometrico. Significato geometrico del rapporto
incrementale. Punti stazionari. Interpretazione geometrica di alcuni casi di non derivabilità.
Continuità delle funzioni derivabili (dimostrazione). Derivata di una costante (dimostrazione).
Derivata della funzione identica(dimostrazione) . Derivata di xn, di ex, di log x, di senx, di cos x.
(enunciati) Derivata della somma, del prodotto e del quoziente di funzioni (enunciati). Derivate
successive(enunciati). Derivate di funzioni composte(enunciati).
Teoremi sulle funzioni derivabili
Teorema di Rolle (enunciato). Teorema di Cauchy (dimostrazione). Teorema di Lagrange
(dimostrazione e significato geometrico). Funzioni crescenti e decrescenti e segno della derivata
prima Teorema di De l’Hôpital (enunciato). Applicazione del teorema di De l’Hôpital al
confronto di particolari infiniti.
Massimi e minimi
Teoremi sui massimi e minimi relativi (enunciati). Concavità di una curva e punti di flesso
(definizioni).
Studio di funzioni
Funzioni razionali. Funzioni irrazionali. Funzioni logaritmiche. Funzioni esponenziali.
L’integrale indefinito
Funzioni primitive di una funzione data. Teorema.”Se la funzione f(x) ammette in un intervallo I
come primitiva la funzione F(x), allora ne ammette infinite che si ottengono tutte aggiungendo
alla F(x) una qualunque costante c” (dimostrazione). Integrale indefinito e sue proprietà.
Integrazioni immediate. Integrazioni delle funzioni razionali fratte. Integrazione per parti.
38
DOPO IL 15 MAGGIO
L’integrale definito
Integrale definito di una funzione continua. Proprietà degli integrali definiti. Il teorema della
media (dimostrazione e significato geometrico). La funzione integrale. Teorema fondamentale
del calcolo integrale. Formula fondamentale del calcolo integrale. Area della parte di piano
compresa tra due curve.
L’insegnante
Prof. Daniela Morreale
39
LICEO STATALE “ M. L. KING” FAVARA (AG)
RELAZIONE FINALE CLASSE V D
prof. GIUSEPPE DI CARO
La classe si compone di ventuno alunni tutti frequentanti. Dal punto di vista disciplinare non
si evidenziano particolari problemi, infatti, tutti frequentano regolarmente le lezioni e
osservano le regole di convivenza civile.
Il programma preventivato è stato svolto quasi interamente ed è stato scandito per moduli,
in modo da renderlo più facilmente verificabile e quindi adattarlo alle esigenze degli alunni.
I vari argomenti del programma, sono stati affrontati in modo tale da far acquisire i concetti
fondamentali e la padronanza dei procedimenti.
Per verificare il grado di apprendimento degli argomenti trattati nelle varie unità didattiche,
ho fatto in modo che ad ogni spiegazione seguisse immancabilmente un’esercitazione scritta
per rendermi conto in tempi reali, delle difficoltà degli alunni e provvedere al loro
superamento.
Dal punto di vista didattico quasi tutti hanno raggiunto gli obiettivi programmati,
naturalmente i risultati sono diversificati e rapportati alle capacità di ogni singolo alunno.
Infatti un gruppo ristretto di alunni ha raggiunto ottimi risultati, alcuni risultati discreti,
mentre il resto della classe evidenzia sufficienti conoscenze dei contenuti della disciplina.
L’insegnante
40
LICEO STATALE “ M. L. KING”- FAVARA
a.s. 2013/14
PROGRAMMA DI DISICA
Carica elettrica e legge di Coulomb
Campo elettrico
Flusso del campo elettrico- teorema di Gauss
Campo elettrico generato da una lastra carica uniformemente
Campi elettrici generati da distribuzione piana di carica
Capacità di un conduttore
Condensatore, loro disposizione e energia immagazzinata da un condensatore
La corrente elettrica continua
Resistenze e loro disposizione
La conduzione dei corpi solidi
Le leggi di Ohm
Le leggi di Kirchhoff
I circuiti elettrici
La potenza elettrica
I fenomeni magnetici fondamentali
Il campo magnetico
Esperienze di Ampére
Campo di induzione magnetica
Campo magnetico generato da un filo conduttore, da una spira da un solenoide
Il flusso del campo di induzione magnetica
Forza magnetica su una carica in moto: forza di Lorentz
Il Docente
Gli Alunni
______________
_______________
41
Biologia
Presentazione della classe
La classe ha mostrato, in generale, impegno e attenzione pressoché costanti e un discreto livello
per tutto l’anno scolastico. Dal punto di vista disciplinare tutti gli alunni si sono mostrati
abbastanza rispettosi e collaboratavi.
Finalità
Con l’insegnamento di questa disciplina si è cercato di far acquisire agli alunni essenziali ma
corrette conoscenze che toccano vari campi come la biochimica, la genetica, la fisiologia o la
patologia, l’ecologia e di far comprendere la loro applicazione nella medicina, nell’agricoltura ,
nell’industria, nell’alimentazione e di evidenziare gli effetti sia positivi che negativi delle
scoperte scientifiche sulla salute dell’uomo e dell’ambiente in generale. Gli alunni sono stati,
anche, costantemente stimolati all’uso del linguaggio scientifico in modo che riescano, in tutti i
contesti, a comprendere il significato dei termini propri della biologia e ad arricchire il loro
patrimonio lessicale.
Obiettivi disciplinari in termini di:
Conoscenze
o Conoscenza del linguaggio specifico della materia.
o Conoscenza dei contenuti specifici della disciplina
Competenze
o Saper utilizzare correttamente il linguaggio specifico della disciplina per giungere ad
un’esposizione chiara, esaustiva e non equivoca del proprio pensiero (descrizione di
fenomeni, eventi, oggetti, teorie).
o Saper utilizzare un metodo ipotetico-deduttivo per risolvere situazioni problematiche che
richiedono l’applicazione elementare di regole e metodi e collegamenti all’interno della
disciplina.
o Saper comporre un breve saggio scritto, anche usando supporti multimediali, su
tematiche di un certo rilievo
Capacità
o Capacità di organizzare un discorso o elaborare uno scritto dimostrando di saper utilizzare
correttamente il linguaggio specifico e di saper effettuare collegamenti con parti diverse
dello stesso programma o con programmi di altre discipline.
o Capacità di risolvere situazioni problematiche complesse (problemi teorici e pratici in cui
occorre far riferimento a conoscenze diverse, saper utilizzare regole e metodi diversi e
saper avanzare ipotesi da verificare).
o Capacità di organizzare un percorso di autoinformazione e di darsi strategie di
apprendimento e di ricerca
o Acquisire capacita’ di pensare per modelli diversi e individuare alternative possibili,
anche in rapporto alla richiesta di flessibilità del pensare che nasce dalle attuali
trasformazioni scientifiche e tecnologiche
o Acquisire consapevolezza della crescente influenza dell’uomo sull’ambiente e
dell’importanza della prevenzione in tutti i campi scientifici
In riferimento al conseguimento degli obiettivi didattici in termini di conoscenze, competenze e
capacità si osserva che:
circa i due terzi della classe ha acquisito una conoscenza abbastanza approfondita del
programma, dimostra discrete capacità di analisi e sintesi, è in grado di collegare gli
argomenti e sa applicare i concetti studiati. L’esposizione è abbastanza fluida e rigorosa,
42
il profitto è buono o discreto;
un gruppo di studenti dimostra conoscenze sufficienti dei contenuti, sa effettuare analisi
anche se non sempre accurate, l’esposizione non è sempre fluida e a volte è poco
rigorosa, il profitto è sufficiente o vicino alla sufficienza.
Metodologie
Lezione frontale interattiva
Discussioni guidate
Problem solving
Mezzi e strumenti
Libri di testo
Materiale bibliografico disponibile
Sussidi audiovisivi
Verifica
Colloqui orali
Discussioni guidate
prove strutturate
Valutazione
Gli elementi presi in considerazione per la valutazione sono stati:
grado di conoscenza dei contenuti disciplinari
approfondimento delle tematiche trattate
uso appropriato dei linguaggi specifici
sviluppo di capacità logiche, intuitive, di analisi, di sintesi, di rielaborazione, di
coordinamento e di collegamento interdisciplinare
impegno, partecipazione, progressi rispetto alla situazione di partenza, livelli di
maturazione raggiunti
Metodologia
Poiché gli obiettivi di contenuto e di capacità vengono raggiunti più facilmente se il protagonista
del processo di apprendimento diventa l’alunno, oltre alle lezioni frontali,che mantengono una
loro utilità per l’apporto di informazione sui contenuti della disciplina, sono stati adottati anche
altri metodi che hanno fatto dell’allievo il protagonista del processo di costruzione del suo
sapere e della sua personalità. Per favorire un adeguato apprendimento si è cercato,quindi, di:
motivare l’allievo e stimolare la sua attenzione per favorire la memorizzazione di quanto
appreso e lo sviluppo di capacità intellettive più complesse
problematizzare gli argomenti trattati in modo da condurre gli allievi a porsi dei perché, a
ricercare le cause e a interpretare la realtà
far conoscere il metodo scientifico in modo da abituare gli allievi all’osservazione della
realtà e alla formulazione di ipotesi per interpretarla evitando risposte preconfezionate
favorire un maggiore coinvolgimento degli allievi sensibilizzandoli sull’esigenza di
assumere comportamenti corretti e consapevoli per tutelare la propria e l’altrui salute.
Mezzi e strumenti
Libro di testo, altri testi forniti dal docente, appunti, schede, altro materiale non cartaceo.
Verifica e Valutazione
Le attività proposte sono state costantemente verificate in itinere attraverso verifiche orali e
verifiche formative ,come prove strutturate, in modo da riuscire a monitorare costantemente il
43
raggiungimento degli obiettivi relativi agli argomenti trattati. A queste si sono aggiunte verifiche
sommative svolte a conclusione di ogni percorso educativo programmato e che hanno permesso
una valutazione finale che tiene conto delle abilità di conoscenza, comprensione e applicazione
nonché espositive e dell’ attitudine all’analisi e alla sintesi, ma anche di altri elementi
evidenziabili dall’osservazione del comportamento degli allievi in diverse situazioni:nelle
interrogazioni orali, nel lavoro di gruppo, nell’impegno a casa, etc., e ,inoltre, del livello di
partenza e delle reali capacità degli alunni.
Testo in uso: Curtis- Barnes “Invito alla biologia” Zanichelli
Articolazione dei contenuti (Svolti e da svolgere oltre il 15 maggio)
MODULO 1: STUDIO DEL CORPO UMANO
U.D.1: Il sistema escretore
Anatomia del sistema escretore
1. Organi del sistema escretore umano: reni, ureteri, vescica e uretra
2. Struttura del nefrone
3. Cistite
La funzione dei reni
1. Funzione dei reni nella regolazione dell’ambiente chimico
2. Processi di filtrazione, secrezione, riassorbimento ed escrezione
3. Scambi idrici nei tubuli renali
4. Regolazione della funzione renale tramite ormoni: ADH, aldosterone, sistema renina-
angiotensina-aldosterone e peptide cardiaco
5. Insufficienza renale e dialisi; esame delle urine
U.D.2: Il sistema riproduttore
Il sistema riproduttore maschile
1. Organi che compongono il sistema riproduttore maschile: testicoli, ghiandole annesse e pene
2. Spermatogenesi e percorso
degli spermatozoi dai testicoli fino all’esterno
3. Erezione del pene e orgasmo
4. Ormoni maschili
5. Ormoni che controllano la produzione di testosterone
Il sistema riproduttore femminile
1. Organi che compongono il sistema riproduttore femminile: vulva, vagina, utero e ovaie
2. Oogenesi e percorso degli oociti dalle ovaie fino all’utero
3. Orgasmo femminile
4. Ciclo mestruale e ormoni femminili
La fecondazione
1. Fasi della fecondazione umana
2. Principali eventi che seguono
la fecondazione
Lo sviluppo dell’embrione
44
1. Primi cinque giorni: formazione della blastocisti
2. Gastrulazione e formazione dei tre tessuti embrionali
3. Impianto e funzione delle gonadotropine corioniche
4. Interazioni fra trofoblasto
e placenta
5. Quattro membrane extraembrionali: sacco vitellino, allantoide, amnios e corion
U.D.3 I sistemi muscolare e scheletrico
Il sistema muscolare
1. Tendini e legamenti
2. Proteine presenti nei muscoli: actina e miosina
3. Struttura del muscolo scheletrico: fibre, miofibrille e sarcomeri
4. Processo di contrazione muscolare
5. Giunzioni neuromuscolari
Il sistema scheletrico
1. Scheletro assile e appendicolare
2. Tipi di ossa del corpo umano
MODULO 2: ORIGINE ED EVOLUZIONE DELLE SPECIE
U.D.1: Darwin e la teoria evolutiva
Verso la teoria evolutiva
1. Breve biografia di Darwin
2. Aristotele e la Scala Naturae
3. Concetto di creazionismo
4. Concezione creazionista di Carl von Linné (Carlo Linneo)
L’evoluzione prima di Darwin
1. Teorie filosofiche e scientifiche prima del 1800; James Hutton e l’attualismo
2. William Smith e lo studio della stratigrafia delle rocce
3. Importanza dei «fossili guida»
4. Teoria delle catastrofi
5. Pensiero di J.-B. Lamarck
Lo sviluppo della teoria darwiniana
1. Viaggio di Darwin e le sue conseguenze sulla formulazione della sua teoria
2. Importanza scientifica dei trattati di Lyell e Malthus
3. Concetto di selezione naturale
4. Importanza del caso nell’evoluzione dei viventi
5. Punti «chiave» della teoria evolutiva
Prove a favore del processo evolutivo
1. Selezione artificiale
2. Mimetismo della farfalla Bistonbetularia
3. Resistenza di alcuni insetti agli insetticidi
4. Selezione di particolari ceppi batterici resistenti ai farmaci
5. Studi di biogeografia
6. Importanza dei reperti fossili
45
7. Presenza di strutture omologhe
in organismi diversi
La teoria sintetica dell’evoluzione 1. Importanza della teoria darwiniana
2. Quesiti rimasti insoluti ai tempi
di Darwin
3. Teoria sintetica dell’evoluzione
U.D.2 : Le basi genetiche dell’evoluzione
Il concetto di pool genico
1. Definizione di popolazione
e di pool genico
2. Genetica di popolazioni e suoi obiettivi
3. Fitness darwiniana
Ampiezza della variabilità genetica
1. Importanza della variabilità genetica all’interno di una popolazione
2. Esperimento di Hubby e Lewontin
Origine, mantenimento e incremento della variabilità
1. Origine della variabilità genetica:
le mutazioni
2. Fattori che conservano la variabilità: diploidia e superiorità dell’eterozigote
3. Concetto di eugenetica
4. Riproduzione sessuata e nuove combinazioni genetiche
L’equilibrio di Hardy-Weinberg
1. Equazione di Hardy-Weinberg
e condizioni della sua applicazione in una popolazione reale
2. Frequenze alleliche e frequenze genotipiche
3. Significato dell’equazione
di Hardy-Weinberg
U.D.3 : La selezione naturale
Fattori che modificano le frequenze alleliche
1. Importanza dei fattori che possono modificare le frequenze alleliche
di una popolazione
2. Caratteristiche delle mutazioni
3. Conseguenze del flusso genico
4. Modelli di deriva genetica
5. Accoppiamenti non casuali nelle specie polimorfe
La selezione naturale
1. Definizione di selezione naturale
2. Concetto di selezione naturale
e scelta delle caratteristiche migliori
3. Fenotipo come interazione tra genotipo e ambiente
46
Modelli differenti di selezione naturale
1. Principali modalità di selezione degli individui all’interno di una popolazione
2. Selezione stabilizzante, divergente
e direzionale
3. Selezioni bilanciate: superiorità dell’eterozigote e selezione densità-dipendente
4. Selezione sessuale
5. Concetto di dimorfismo sessuale
Il risultato della selezione naturale: l’adattamento
1. Adattamento come risultato di un percorso evolutivo
2. Clini ed ecotipi
3. Coevoluzione
4. Tipi di mimetismo
U.D.4 : Origine delle specie e modelli evolutivi
Che cos’è una specie
1. Concetto di specie
2. Processo di speciazione
3. Isolamento riproduttivo
Modalità di speciazione
1. Speciazione per divergenza adattativa
2. Modello allopatrico, parapatrico
e simpatrico
3. Speciazione improvvisa
4. Definizione di ibrido
5. Fenomeno della poliploidia tra organismi ibridi
Mantenimento dell’isolamento genetico
1. Fattori che determinano un isolamento riproduttivo
2. Principali cause di isolamento prezigotico
3. Relazione tra l’isolamento prezigotico e quello postzigotico
Modelli evolutivi
1. Evoluzione convergente e divergente
2. Cambiamento filetico
3. Cladogenesi
4. Radiazione adattativa
5. Estinzioni di massa
Equilibri intermittenti
1. Modalità di evoluzione di una specie
2. Ipotesi gradualista
3. Teoria degli equilibri intermittenti
U.D.5 : Evoluzione del comportamento
Selezione naturale e comportamento
1. Ereditarietà dei comportamenti
47
2. Fattori che regolano l’evoluzione per selezione naturale dei caratteri legati al comportamento
3. Comportamento innato
4. Schemi fissi di azione: stimoli segnale e releaser
Diversi tipi di apprendimento
1. Definizione di apprendimento
2. Forma semplice di apprendimento: l’assuefazione
3. Apprendimento associativo:
condizionamento classico e operante
4. Imprinting e periodo sensibile
5. Apprendimento per imitazione
e per intuizione
Il comportamento sociale
1. Definizione di società
2. Tipologie di comportamento sociale
3. Divisione dei compiti in una società
Le società degli insetti
1. Tipi diversi di socializzazione
2. Organizzazione sociale delle formiche
3. Organizzazione sociale delle api domestiche
Le società dei vertebrati
1. Gerarchie di dominanza tra i vertebrati: l’ordine di beccata
2. Importanza della territorialità e tipi diversi di territorio
L’organizzazione familiare
1. Significato evolutivo della presenza di individui sterili
2. Kin selection
Conflitti di interessi
1. Concetto di gene egoista
2. Rapporti tra maschi e femmine per garantire la maggiore diffusione possibile dei propri geni
3. Corteggiamento e cure parentali
L’altruismo
1. Altruismo reciproco e fattori indispensabili perché esso si verifichi
MODULO 3: BIOMI ED EQUILIBRI ECOLOGICI
U.D.1: Gli ecosistemi
Gli ecosistemi
1. Concetto di ecosistema
2. Condizioni per la realizzazione
di un ecosistema
La fonte di energia primaria: il Sole
1. Relazione tra l’energia del Sole
e la vita sulla Terra
48
2. Percentuali di energia solare che giungono sulla superficie terrestre
3. Ciclo dell’acqua
Il flusso unidirezionale di energia
1. Catene alimentari
2. Livelli trofici: produttori, consumatori e detritivori
3. Produttività primaria lorda e netta
4. Concetto di biomassa
5. Importanza ecologica dei consumatori
6. Saprofagi e decompositori
7. Piramidi: del flusso di energia, del numero di organismi, della biomassa
I cicli biogeochimici delle sostanze
1. Componenti dei cicli biogeochimici
2. Cicli del fosforo, del carbonio e dell’azoto
U.D.2 : Gli organismi e le loro interazioni
Popolazioni e loro caratteristiche
1. Definizione del termine «popolazione»
2. Tasso riproduttivo e tasso
di crescita
3. Concetto di crescita esponenziale
4. Capacità portante e modello
di crescita logistico
5. Modelli di mortalità e curve
di sopravvivenza
6. Piramidi delle età
7. Modelli di dispersione
8. Metapopolazioni
Stabilità di una popolazione
1. Fattori limitanti densità-dipendenti e densità-indipendenti
2. Modelli di strategie riproduttive
3. Vantaggi dell’asessualità
e la partenogenesi
La competizione nelle comunità
1. Definizione di comunità
2. Competizione intraspecifica
e interspecifica; competizione apparente
3. Principio di esclusione competitiva
4. Fenomeno dello spostamento
dei caratteri
5. Nicchia ecologica: nicchia fondamentale e nicchia realizzata
La predazione
1. Definizione di predazione
2. Ruolo della predazione nell’equilibrio di una comunità
Comunità e simbiosi
1. Definizione di simbiosi
49
2. Mutualismo
3. Parassitismo: gli ectoparassiti e gli endoparassiti
4. Commensalismo
La Docente
Maria Pace
50
SCIENZE DELLA TERRA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha partecipato alle attività didattiche con impegno e attenzione non sempre costanti.
Dal punto di vista disciplinare tutti gli alunni si sono mostrati corretti nel comportamento, sul
piano affettivo hanno, nel complesso, instaurato buone relazioni interpersonali.
L’insegnamento di Scienze della Terra è stato finalizzato a perseguire i seguenti obiettivi
disciplinari in termini di:
Conoscenze
Conoscere fatti, ipotesi ,teorie e concetti scientifici nonché terminologie e convenzioni
Competenze
Usare un linguaggio scientifico rigoroso
Utilizzare le conoscenze acquisite per impostare su basi razionali i termini dei problemi
ambientali
Raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, sia mediante
consultazioni di manuali e di testi) e porli in un contesto coerente di conoscenze e in un
quadro plausibile di interpretazione
Utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse
Usare strumenti informatici come supporto delle attività sperimentali
Utilizzare principi, strumenti e metodi grafici come mezzi di analisi e di sintesi
nell’interpretazione della realtà
Inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie e
differenze
Capacità
Assumere e consolidare corrette modalità di rielaborazione personale
Coordinare le conoscenze e le competenze realizzando opportuni collegamenti nell’ottica
della multidisciplinarietà
Saper usare autonomamente e in modo critico manuali, riviste e altre fonti di informazioni
Riesaminare criticamente e sistemare logicamente le conoscenze e le competenze via via
acquisite per lo sviluppo di abilità logico-riflessive, critiche, di astrazione di analisi e di
sintesi
Acquisire una certa propensione culturale ad un continuo aggiornamento
Acquisire capacità di pensare per modelli diversi e individuare alternative possibili, anche
in rapporto alla richiesta di flessibilità del pensare che nasce dalle attuali trasformazioni
scientifiche e tecnologiche
Acquisire consapevolezza della crescente influenza dell’uomo sull’ambiente e
dell’importanza della prevenzione in tutti i campi scientifici
In riferimento al conseguimento degli obiettivi didattici in termini di conoscenze, competenze e
capacità si osserva che:
CONOSCENZE
Solo pochi alunni hanno acquisito una conoscenza buona, strutturata ed integrata degli
argomenti studiati;un secondo gruppo è pervenuto ad una conoscenza discreta e
pertinente di questi ultimi; un terzo gruppo possiede una conoscenza essenziale dei
contenuti minimi di base.
CAPACITA`
Un gruppo è in grado di rielaborare criticamente le conoscenze scientifiche acquisite,
l’altro riesce solo se opportunamente guidato.
51
COMPETENZE:
un primo esiguo gruppo di alunni usa un linguaggio scientifico appropriato ed applica le
conoscenze e le procedure acquisite in maniera autonoma; in un altro gruppo, il
linguaggio è sufficientemente chiaro, corretto e sintetico e l’applicazione delle
conoscenze e delle procedure acquisite è razionale ma con qualche imprecisione. Un terzo
gruppo applica le conoscenze e le procedure acquisite solo se aiutato e usa una
terminologia specifica non propriamente corretta.
METODOLOGIE
Lezione frontale interattiva
Discussioni guidate
Lavori di gruppo
Braistorming
Tutoring
Problem solving
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo
Materiale bibliografico disponibile
Riviste specialistiche
Mappe concettuali
Sussidi audiovisivi
VERIFICA
Colloqui orali
Discussioni guidate
Relazioni scritte
Prove strutturate
VALUTAZIONE
Gli elementi presi in considerazione per la valutazione sono stati:
grado di conoscenza dei contenuti disciplinari
approfondimento delle tematiche trattate
uso appropriato dei linguaggi specifici
sviluppo di capacità logiche, intuitive, di analisi, di sintesi, di rielaborazione, di
coordinamento e di collegamento interdisciplinare
impegno, partecipazione, progressi rispetto alla situazione di partenza, livelli di
maturazione raggiunti
Testo in uso: E. Lupia Palmieri, M. Parotto: “Il globo terrestre e la sua evoluzione” – Ed.
Zanichelli
ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI
(Svolti e da svolgere oltre il 15 maggio)
MODULO A :L’UNIVERSO INTORNO A NOI
UD 1: L’ambiente celeste
La posizione delle stelle : le costellazioni e la Sfera celeste; le distanze astronomiche
52
Le caratteristiche delle stelle: magnitudine apparente e assoluta; stelle doppie e sistemi di stelle;
colori, temperature e spettri stellari, tra stella e stella: materia interstellare e nebulose.
L’evoluzione dei corpi celesti: la fornace nucleare del Sole e delle altre stelle; il diagramma H-
R; dalle nebulose alle giganti rosse; masse diverse, destini diversi; l’origine degli elementi.
Le galassie e la struttura dell’universo: un angolo di Universo: la nostra Galassia; Galassie e
famiglie di Galassie: un Universo “a bolle”; radiogalassie e quasar.
Origine ed evoluzione dell’Universo: ipotesi a confronto: la legge di Hubble e l’espansione
dell’Universo; l’Universo stazionario; il big bang e l’Universo inflazionario; verso gli abissi:
l’evoluzione futura
UD 2: Il sistema solare
I corpi del Sistema Solare.
La stella Sole: all’interno del Sole; la superficie del Sole; oltre la fotosfera.
L’attività solare.
I pianeti del Sistema Solare: il moto dei pianeti intorno al sole; famiglie di pianeti.
I corpi minori: gli asteroidi, meteore e meteoriti, le comete; la fascia di Kuiper e la nube di Oort.
Origine ed evoluzione del Sistema solare: dalla nebulosa originaria ai planetesimali; il Sole si
accende; l’evoluzione dei pianeti di tipo terrestre; l’evoluzione dei pianeti gioviani e dei corpi
minori.
UD3: Il pianeta terra
La forma della terra: la geometria della superficie terrestre; un modello particolare.
Le dimensioni della terra: il calcolo di Eratostene
Le coordinate geografiche: il reticolato geografico e la posizione dei luoghi della terra
I movimenti della terra: il moto di rotazione, il moto di rivoluzione; altri moti terrestri.
Il moto di rotazione: prove e conseguenze della rotazione terrestre; l’esperienza di Foucault; il
ciclo quotidiano del dì e della notte.
Il moto di rivoluzione: prove conseguenze della rivoluzione terrestre; il ritmo delle stagioni; le
zone di differente riscaldamento.
I moti terrestri con periodi millenari: il moto doppio-conico dell’asse terrestre; la precessione
degli equinozi e lo spostamento della linea degli apsidi.
La determinazione delle coordinate geografiche: la determinazione della latitudine; la
determinazione della longitudine.
Le unità di misura del tempo: due diverse durate del giorno; due diverse durate dell’anno.
UD 4: La luna e il sistema terra-luna
La luna a confronto con la terra e con i satelliti e gli altri pianeti: forma e dimensione della
Luna; un corpo senza atmosfera e idrosfera.
I movimenti della luna e del sistema terra-luna: il lento moto di rotazione lunare; il moto di
rivoluzione; il moto di traslazione.
Le fasi lunari e le eclissi: il susseguirsi di noviluni e pleniluni; l’ombra della Terra sulla Luna e
le occultazioni del Sole; la periodicità delle eclissi.
L’origine e l’evoluzione della luna: le ipotesi della fissione; le ipotesi della cattura; le ipotesi di
accrescimento; le ipotesi dell’impatto
MODULO B : LA DINAMICA INTERNA DELLA TERRA
UD1: La crosta terrestre: minerali e rocce
I costituenti della crosta terrestre
I minerali: la composizione chimica dei minerali; la struttura cristallina dei minerali; proprietà
fisiche dei minerali; la classificazione dei minerali; come si formano i minerali.
Le rocce: lostudio delle rocce; i processi litogenetici.
53
Rocce magmatiche o ignee: dal magma alle rocce magmatiche; classificazione dei magmi;
classificazione delle rocce magmatiche.
L’origine dei magmi:un solo magma o tanti magmi; perché si formano i magmi.
Rocce sedimentarie : dai sedimenti sciolti alle rocce compatte; le rocce clastiche o detritiche; le
rocce organogene.
Rocce metamorfiche: il metamorfismo di contatto; il metamorfismo regionale; le facies
metamorfiche; classificazione delle rocce metamorfiche.
Il ciclo litogenetico
UD 2:I fenomeni vulcanici
Il vulcanesimo:l’attività vulcanica e i magmi
Edifici vulcanici,eruzioni e prodotti dell’attività vulcanica: la forma degli edifici vulcanici, i
diversi tipi di eruzione; i prodotti dell’attività vulcanica; lave e piroclasti
Vulcanesimo effusivo ed esplosivo
Il vulcanesimo effusivo delle dorsali oceaniche e dei punti caldi; il vulcanesimo esplosivo; la
distribuzione geografica dei vulcani.
UD 3: I fenomeni sismici
Lo studio dei terremoti: il modello del rimbalzo elastico; il ciclo sismico
Propagazione e registrazione delle onde sismiche: differenti tipi di onde sismiche; come si
registrano le onde sismiche;
La forza di un terremoto : le scale di intensità dei terremoti; la magnitudo di un terremoto;
magnitudo e intensità a confronto.
Terremoti e interno della terra
Distribuzione geografica dei terremoti
UD 4 : Un modello globale: la tettonica delle placche
Alla ricerca di un modello: la struttura interna della terra; la crosta; il mantello; il nucleo.
Un segno dell’energia interna della Terra: il flusso di calore: il flusso di calore; la
temperatura interna della terra
Il campo magnetico terrestre: la “geodinamo”; il paleomagnetismo
La struttura della crosta: crosta oceanica e crosta continentale.
L’espansione dei fondali oceanici: la deriva dei continenti; le dorsali.
La tettonica delle placche: le placche litosferiche; l’orogenesi
La Docente
Maria Pace
54
CHIMICA
Presentazione della classe
La classe ha mostrato, in generale, attenzione pressoché costante e impegno accettabile per tutto
l’anno scolastico. Il rapporto di collaborazione all’interno del gruppo classe e il rapporto tra docente e
allievi è stato buono.
Obiettivi disciplinari
L’insegnamento della disciplina ha condotto gli alunni a raggiungere i seguenti obiettivi finali:
conoscenza dei contenuti e della terminologia specifica
comprensione come utilizzo delle conoscenze per l’interpretazione dei fenomeni
operatività come applicazione della metodologia scientifica allo studio di un evento
dimostrando:
di sapere:
- conoscere i principi chimici e fisici fondamentali
- conoscere il linguaggio tecnico scientifico
- possedere gli strumenti matematici e grafici finalizzati alla conoscenza dei principi chimici e
fisici
- conoscere le elementari norme di comportamento e di utilizzo del laboratorio
di saper fare
- descrivere un fenomeno mediante semplici osservazioni
- utilizzare in situazioni consuete la conoscenza dei processi chimici
- individuare le idee principali di un testo scientifico
- costruire e ricavare informazioni da diagrammi e tabelle
Obiettivi realizzati in termini di:
CONOSCENZE: un primo gruppo di alunni/e ha acquisito una conoscenza completa e in
taluni casi approfondita degli argomenti svolti, un secondo gruppo è pervenuto ad una
conoscenza essenziale degli argomenti.
CAPACITA’: un gruppo riesce a stabilire relazioni organizzando autonomamente, anche
se in taluni casi con qualche imprecisione o incertezza, le conoscenze scientifiche
acquisite, l’altro gruppo solo se guidato e qualcuno solo se guidato e sollecitato
COMPETENZE: un primo gruppo, esiguo, sa applicare i contenuti e le procedure in
nuovi contesti; un secondo gruppo commette imprecisioni, un terzo gruppo applica le
conoscenze e le procedure acquisite solo in compiti semplici e a volte commette errori.
METODOLOGIA
Il conseguimento degli obiettivi è stato raggiunto con l’adozione di metodologie didattiche
motivate ed adeguate allo sviluppo cognitivo degli allievi. Il lavoro ha preso avvio da situazioni
concrete e, per quanto possibile, problematiche . Lo sviluppo didattico della disciplina è partito
dalla visione macroscopica di sostanze e fenomeni per poi giungere in un secondo momento
all’aspetto microscopico formale .Anche il riferimento a processi naturali o industriali ha
contribuito a dare senso di concretezza e di utilità .
I termini specifici dello specifico linguaggio chimico sono stati introdotti per necessità di
rappresentare sinteticamente e simbolicamente sostanze e trasformazioni materiali oggetto di
trattazione. Nello sviluppo dei contenuti si è fatto riferimento all’evoluzione storica almeno di
alcuni momenti significativi dello sviluppo del pensiero chimico . L’apprendimento non ha
potuto prescindere dall’esecuzione di esercizi e dalla risoluzione di problemi quali mezzi atti a
55
favorire un’effettiva padronanza dei concetti e stimolare l’acquisizione di strategie di pensiero
gradualmente complesse.
Strumenti
libro di testo e testi didattici di supporto
Verifica
Nella consapevolezza che nell’attività didattica la verifica è un momento delicato, dovendo valutare il
grado di apprendimento dei singoli alunni e il livello raggiunto dal gruppo classe e decidere , in base ai
risultati ottenuti, quale tipo di strategia attuare per eventuali attività di recupero, consolidamento o
approfondimento, sono state effettuate nel corso dell’anno:
Verifiche formative : condotte in itinere e al termine di ciascuna unità didattica.
Verifiche sommative: effettuate al termine di una o più unità didattiche o a fine modulo al fine di
accertare il raggiungimento degli obiettivi e l’acquisizione delle conoscenze.
Per le verifiche sia formative che sommative si è ricorso a prove oggettive del tipo: vero/falso, risposte
a scelta multipla, completamento di frasi, corrispondenze.
Alle prove di tipo oggettivo sono state affiancati anche dei quesiti a risposta aperta, oltre a
interrogazioni orali che hanno permesso di accertare le abilità espositive e logiche dell’alunno insieme
con le sue capacità di collegamento e di confronto, nonché l’attitudine all’analisi e alla sintesi.
Valutazione Nelle prove scritte ed orali sono state valutate le abilità di conoscenza, comprensione e applicazione
nonché espositive e l’ attitudine all’analisi e alla sintesi.
Per la valutazione si è tenuto conto anche di altri elementi come:
- interesse mostrato verso la trattazione della disciplina
- interventi effettuati in classe
- sforzo teso al miglioramento della capacità espressiva e interpretativa
- integrazione nella classe
- disponibilità al confronto
- puntualità nella compilazione e nella consegna dei compiti
- assiduità nella frequenza
- progressi rispetto ai livelli di partenza
Testo in uso: L.Boccignone- L.Clerico- B.Earl- Ldr.Wilford “ Chimica ”
Contenuti ( svolti e da svolgere dopo il 15 maggio)
Modulo N°1 Le trasformazioni chimiche e lo scambio di elettroni
U.D. n° 1Gli acidi e le basi
Proprietà degli acidi e delle basi
Gli acidi e le basi secondo le diverse teorie
Le forze relative degli acidi e delle basi
Le costanti di ionizzazione degli acidi e delle basi
Il prodotto ionico dell’acqua
La scala del pH
Gli acidi, le basi e il pH
Le titolazioni acido-base
Le soluzioni tampone
L’idrolisi salina
Sapere
Definire gli acidi e le basi secondo la teoria di Arrhenius,la teoria di Bronsted-Lowry
e la teoria di Lewis
Identificare la coppia coniugata acido-base
56
Illustrare il processo di ionizzazione e il prodotto ionico dell’acqua
Definire il pH
Distinguere gli acidi e le basi secondo la loro forza
Descrivere le proprietà acide o basiche di soluzioni acquose di Sali
Analizzare il comportamento delle soluzioni tampone
Definire la normalità di una soluzione e gli equivalenti di soluto
Descrivere le reazioni di neutralizzazione
Conoscere i principi di una titolazione
Sapere fare
Valutare se una soluzione è acida o basica dal valore del pH
Eseguire semplici calcoli utilizzando la relazione del pH
Scrivere la Ka di un acido debole e la Kb di una base debole in soluzione acquosa
Mettere in relazione la forza di un acido con la Ka e la forza di una base con la Kb
Eseguire calcoli relativi alle soluzioni tampone
Eseguire calcoli relativi alle reazioni di neutralizzazione
Saper leggere una curva di titolazione acido-base
Saper riconoscere il punto di equivalenza in una titolazione acido base e saper
scegliere l’indicatore più adatto
Modulo N° 2 La chimica del carbonio
U.D. n° 2 Gli idrocarburi alifatici
Idrocarburi saturi: gli alcani
Ibridazione degli orbitali del carbonio
Nomenclatura degli alcani
Cicloalcani
Stereoisomeria
Proprietà chimiche e fisiche degli alcani
Gli alcheni
Nomenclatura
Isomeria
Proprietà chimiche e fisiche degli alcheni
Polimerizzazione
Gli alchini
Proprietà chimiche e fisiche degli alchini
Sapere
Conoscere gli stati di ibridazione del carbonio
Conoscere le diverse isomerie: di posizione, conformazionale,ottica
Che cosa sono e cosa caratterizza alcani, alcheni e alchini
Conoscere le principali reazioni degli idrocarburi: sostituzione,
addizione,eliminazione
Quali sono le regole per attribuire correttamente il nome agli idrocarburi delle
varie classi
Sapere fare
Saper riconoscere in base al tipo di ibridazione la classe degli idrocarburi
Saper disegnare e confrontare gli isomeri
Illustrare le caratteristiche fondamentali delle varie classi di idrocarburi alifatici
Assegnare il nome corretto, secondo la nomenclatura IUPAC, agli idrocarburi delle varie
classi
57
Saper risolvere semplici reazioni di sostituzione, addizione ed eliminazione e indicare
quali tipi di classi ne sono coinvolte
U.D. n° 3 Gli Idrocarburi aromatici
Il benzene
Nomenclatura dei composti aromatici
Proprietà fisiche e chimiche
Le reazioni del benzene
Sapere
Quali sono le caratteristiche degli idrocarburi aromatici
Quale struttura si attribuisce attualmente al benzene
Conoscere le tipiche reazioni del benzene
Conoscere le regole di orientazione
Quali sono le regole per attribuire correttamente il nome agli idrocarburi aromatici
Sapere fare
Spiegare quali fattori sono responsabili della particolare stabilità del benzene
Seguendo le regole di orientazione assegnare il nome ad un particolare composto
bisostituito del benzene
Saper assegnare il nome IUPAC ad un composto aromatico e saperne individuare la
formula dal nome
U.D. n° 4 Classi di composti organici
Gruppi funzionali e alogenuri
Alcoli
Fenoli
Eteri
Aldeidi e chetoni
Acidi carbossilici e derivati
Ammine
Sapere
Che cosa si intende per gruppo funzionale
Quali sono i principali gruppi funzionali in chimica organica e quali classi di composti
caratterizzano
Quali sono le regole per attribuire il nome corretto ai vari composti secondo la
nomenclatura IUPAC
Conoscere i metodi di preparazione e le reazioni tipiche delle varie classi di composti
Sapere fare
Spiegare per le più importanti classi di composti, in che modo il gruppo funzionale
che le caratterizza ne influenzi le proprietà chimiche e fisiche
Assegnare il nome corretto secondo la nomenclatura IUPAC ai principali composti e
saperne individuare la formula dal nome
La docente
Maria Pace
58
LICEO SCIENTIFICO “M.L.KING”
FAVARA (AG)
EDUCAZIONE FISICA
Scheda sintetica disciplinare della classe 5^ D
A.S. 2013/2014
Docente: prof.ssa Loredana Russello
Obiettivi realizzati (in termini di conoscenza, competenze, capacità):
Acquisizione e consolidamento degli schemi motori di base - Condizionamento e
potenziamento dei grandi apparati fisiologici - Conoscenza e pratica di giochi di
squadra ed individuali - Cenni di anatomia, fisiologia, primo soccorso ed
educazione alla salute.
Contenuti:
Giochi di squadra: pallavolo e calcio a cinque – Tennis tavolo - Ginnastica
aerobica: l’importanza del fitness, obiettivi e struttura della lezione di ginnastica
aerobica, i passi base – Ginnastica ritmica: conoscenza dei piccoli attrezzi
ginnici, progressioni a corpo libero e con la clavetta – Ginnastica artistica – Le
specialita’ dell’atletica leggera.
Metodi di insegnamento:
E’ stato utilizzato il metodo misto: globale-analitico – Il carico di lavoro, inoltre,
è stato sempre funzionale alle caratteristiche morfo-funzionali degli alunni, in relazio
ne alle attività ed alle capacità motorie del singolo alunno, intervenendo
costantemente con dimostrazioni pratiche durante le esercitazioni e lezioni
teoriche.
Mezzi e strumenti di lavoro:
Palestra,spazi all’aperto, aula, piccoli e grandi attrezzi, appunti, fotocopie, CD.
Tipologie di verifica:
Prove pratiche – Colloqui – Osservazioni diretta sulle abilità acquisite con
particolare cura alla frequenza, alla partecipazione ed interesse mostrati
59
PROGRAMMA SVOLTO
TEORIA
Classificazioni delle parti esterne del corpo umano
Terminonologia ginnastica, assi e piani del corpo umano
Apparato locomotore: ossa, muscoli, articolazioni.
Anatomia dell’apparato circolatorio: adattamenti dell’apparato cardiocircolatorio
Apparato respiratorio: cenni di anatomia, fisiologia, adattamementi indotti dall’allenamento
Principi di nutrizione applicata allo sport: i nutrienti, calcolo del fabisogno calorico giornaliero e
composizione della dieta.
Primo soccorso e traumatologia
Concetto di sport ed educazione fisica
ESERCITAZIONI PRATICHE
Esercizi di attivazione e mobilizzazione a carattere locale e generale;
Esercizi di respirazione;
Esercizi di coordinazione generale e specifica;
Esercizi di potenziamento muscolare e fisiologico;;
Esercizi preatletici per pallavolo e calcio.
Esercizi con piccoli attrezzi
Lezioni di ginnastica aerobica e step
60
MATERIA DI INSEGNAMENTO: RELIGIONE
DOCENTE: ZAMBITO LUISA
SITUAZIONE DISCIPLINARE
La classe V D presenta alunni disciplinati che hanno favorito il normale sviluppo del programma.
La classe ha manifestato ha manifestato buona sensibilità nell’accogliere le tematiche religiose
che ha approfondito adeguatamente mostrando di conoscere in modo completo i contenuti.
OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI PERSEGUITI E RAGGIUNTI
L’obiettivo primario di quest’anno ha presentato in uno sguardo d’insieme le grandi religioni del
mondo al fine di sviluppare negli alunni la capacità di apprezzare le grandi esperienze di fede e di
confrontarsi con gli altri rispettando le diverse opinioni; un adeguato studio li ha aiutati a
riflettere sulle verità fondamentali di ciascuna religione e a riconoscere segni e simboli presenti
nella nostra tradizione e nell’etica di altri popoli comprendendone i diversi significati.
Sono stati affrontati inoltre i temi molto sentiti dell’affettività coniugale e della sessualità; i gravi
problemi del mondo del lavoro e delle disuguaglianze tra i paesi ricchi e poveri. Il dialogo
educativo che è stato aperto ha permesso agli alunni di comprendere il corretto atteggiamento di
donazione di sé che il cristiano deve assumer in ogni ambiente vitale ed hanno sentito l’urgenza
di una vera e propria educazione alla pace e alla giustizia sociale, valoroi che promuovono la
dignità della persona umana.
LINEE DIDATTICHE SEGUITE
Il programma è stato svolto quasi per intero; gli argomenti sono stati trattati in modo essenziale.
Nello sviluppo delle attività didattiche non è mancato lo studio dei documenti e delle letture
relative ai fatti di cronaca che hanno stimolato i ragazzi ad un’attenta riflessione personale,
coinvolgendo alla discussione anche gli elementi meno inclini allo studio della disciplina.
ATTIVITA’ DI RECUPERO SVOLTE
Al fine di favorire un normale sviluppo della personalità dell’alunno e a dare tutti la possibilità di
raggiungere gli obiettivi non sono mancati gli interventi individualizzati con semplificazione dei
contenuti. Il dialogo costante e la lettura guidata sono serviti a migliorare i loro tempi di
attenzione e di concentrazione.
SUSSIDI DIDATTICI PREVISTI
Il quaderno di religione, l’utilizzo metodico del libro di testo, il testo sacro, i documenti del
magistero della Chiesa sono stati strumenti fondamentali di lavoro. Per un approfondimento
adeguato degli argomenti non è mancato l’uso costante del vocabolario, l’utilizzo delle
videocassette, l’uso delle cartine geografiche e di mappe concettuali che ne hanno agevolato la
comprensione e l’assimilazione dei contenuti.
VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche scritte e d orali sono state effettuate periodicamente o al termine di ogni unità
didattica mediante interrogazioni per valutare la capacità di riflessione e di esposizione orale e
questionari per ulteriori esercitazioni individuali e di gruppo. Inoltre non è mancato un controllo
del lavoro assegnato e svolto a casa fatto ad ogni lezione successiva. Per la valutazione si è fatto
riferimento ai diversi livelli di partenza, alla partecipazione, all’impegno, all’interesse e al
comportamento mostrato durante gli incontri.
CONTENUTI
Clonazione
Eutanasia
Pena Di Morte
Miracoli
L’aborto
Rapporti Prematrimoniali
62
LICEO STATALE "M. L. King"
E-mail [email protected] - sito web www.mlking.it Viale Pietro Nenni, 136 - FAVARA (AG) Tel./fax 0922 32516
******************************************************************
SIMULAZIONE TERZA PROVA 2013/14
Classe QUINTA sez. D –
Prova con tipologia: quesiti a risposta multipla e risposta aperta.
Indicazioni:
- La prova è strutturata con domande a risposta multipla e a risposta aperta.
- Tempo a disposizione per completare la prova: 90 minuti.
- Per ogni domanda segnare una sola risposta.
- Non sono ammesse cancellature o segni con la matita.
Punteggio attribuito:
Domande a risposta multipla:
1. per ogni risposta esatta: 0,4 punti
2. per ogni risposta errata o non data: 0 punti
Domande a risposta aperta:
1. punteggio massimo per ogni risposta: 1,00 punti
Cognome …………………………………………
Nome ………………………..................................
63
INGLESE
1) What are the main features of the Romantic Poetry according to what Wordsworth states
in the “Preface”?
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
2) What do you know about Colerdige's poem “Kubla Khan”?
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
3) What are the main differences between Coleridge and Wordsworth?
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
64
MATEMATICA
1. Sia y=f(x) una funzione definita in un intervallo I ed ivi derivabile nei suoi punti interni. Se nel punto c, interno ad I, f’(x)=0 allora
A. c è un punto di massimo
B. c è un punto di minimo
C. c è un punto stazionario
D. c è un punto angoloso
2. Determina il dominio della funzione 12
12
xx
y
A. R
B. R-{1}
C. R-{0,1}
D. R-{-1,1}
3. La derivata della funzione y = cos(lnx) è:
A. 1
'y senx
B. 1
'y senxx
C. ' (ln )y sen x
D. 1
' (ln )y sen xx
4. Quale delle seguenti uguaglianze è errata?
A. D k=0
B. D ( 1/x ) =ln x
C. D cosx=-senx
D. D ln x=1/x
5. Calcola il seguente limite
52
1lim
x
x
x
A. 1/2
B. 2
C. +
D. -
65
6. Definisci il differenziale di una funzione e danne l’interpretazione geometrica
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
66
STORIA
1. Rispetto al colonialismo, l’imperialismo è caratterizzato da:
A. la volontà dei governi di sfruttare economicamente le colonie, impadronendosi soprattutto delle materie prime;
B. la necessità di risolvere il problema demografico, attraverso l’invio nelle colonie della popolazione eccedente;
C. la volontà degli Stati più forti di rafforzare le proprie posizioni, realizzando una politica di potenza;
D. la necessità di spostare i conflitti tra le grandi potenze dell’ Europa verso l’Africa e l’Asia.
2. Dopo la rivoluzione del 1905 in Russia:
A. lo zar concede la formazione di un parlamento, che però viene sciolto più volte, senza che riesca a svolgere nessuna azione efficace;
B. dopo forti contrasti il partito cadetto ( espressione della borghesia liberale ) ottiene il controllo del governo e inizia un’opera di ammodernamento dello Stato;
C. il partito cadetto impedisce il funzionamento del parlamento attraverso l’ostruzionismo, paralizzando qualsiasi iniziativa riformista;
D. la collaborazione tra conservatori e liberaldemocratici, che stava portando ad una modernizzazione del paese, viene interrotta dalla guerra.
3. Giolitti fu definito da Salvemini “ministro della malavita” perché::
A. i suoi candidati, cui consentiva di assicurarsi il voto in cambio di favori, erano sostenuti dagli stessi prefetti;
B. garantì libertà d’azione alla malavita organizzata, in cambio del sostegno ai candidati della sua maggioranza;
C. invece di combattere la malavita organizzata, preferì ignorare il problema, per non inimicarsi i candidati del sud;
D. i deputati meridionali della sua maggioranza erano direttamente legati alla malavita organizzata.
4. All’interno del Partito socialista italiano:
A. dominava una forte unità, garantita dalla centralizzazione della guida politica nelle mani del comitato centrale, presieduto da Turati;
B. esisteva una divisione tra massimalisti, che avevano come obiettivo la rivoluzione, e riformisti, che intendevano realizzare il loro programma con le riforme;
67
C. la corrente massimalista si impose definitivamente su quella riformista, quando proclamò il primo sciopero generale nazionale;
D. la corrente riformista era saldamente alla guida del partito, anche se alla direzione dell’<<Avanti>> c’era il massimalista Mussolini.
5. Una delle caratteristiche principali della seconda rivoluzione industriale è :
A. l’uso sempre più massiccio di macchine che sostituiscono il lavoro umano;
B. l’uso dell’acciaio, solido e malleabile, che consente di migliorare i trasporti;
C. l’impiego del petrolio che consente una rivoluzione dei trasporti;
D. l’impiego di mano d’opera sempre più dequalificata e sottopagata.
6. Secondo Giolitti, quale doveva essere il ruolo dello Stato nei conflitti di classe?
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_________________________________________________
68
Storia dell'Arte
1) L'autore dell'opera intitolata "La Zattera della Medusa" è: A. – Jacques-Louis David
B. – Théodore Géricault
C. – Eugène Delacroix
D. – Antonio Canova
2) Il particolare riportato a fianco è tratto dalla seguente opera:
A. – La Libertà che guida il popolo
B. – La morte di Marat
C. – Il giuramento degli Orazi
D. – La zattera della Medusa
3)La corretta sequenza cronologica dei seguenti autori è:
A. – Brunelleschi, Giotto, Manet, Fidia
B. – Giotto, Manet, Fidia, Brunelleschi
C. – Fidia, Giotto, Brunelleschi, Manet
D. – Manet, Brunelleschi, Fidia, Giotto
4) Nell'elenco proposto si individui l'Artista estraneo al contesto:
A. – Claude Monet
B. – Jacques-Louis David
C. – Pierre-Auguste Renoir
D. – Edouard Manet
5) La tecnica adoperata dai pittori Impressionisti si caratterizza per le pennellate:
A. – Delicate e minuziosamente studiate
B. – Veloci e decise
C. – Ricche di sfumature
D. – Non facevano uso del pennello
6) Nello spazio sotto predisposto (max sei righe), descrivi le vicende che portarono alla
creazione del "Salon des refusés" .
69
Scienze della Terra
1. Plutone nel 2006 è stato declassato a pianeta nano, perché oltre a possedere piccole
dimensioni: A. presenta irregolarità dell’orbita B. non ha forma sferica C. non orbita attorno ad un stella D. orbita attorno ad un altro pianeta
2. L’esistenza della radiazione di fondo è spiegata in modo soddisfacente A. Dalla teoria dell’universo stazionario B. Dalla teoria dell’Universo inflazionario C. Da entrambe le teorie precedenti D. Da nessuna delle teorie precedente
3. Nel solstizio d’inverno, il 22 dicembre: A. I raggi del sole cadono perpendicolarmente al tropico del cancro B. I raggi del sole cadono perpendicolarmente al tropico del capricorno C. Il dì e la notte durano 12 ore ciascuno D. È sempre notte
4. Quali condizioni si verificano contemporaneamente durante un’eclisse di Luna?
A. Plenilunio e luna in uno dei due nodi B. Novilunio e apogeo C. Plenilunio e perigeo D. Novilunio e luna in uno dei due nodi
5. La declinazione celeste è
A. il punto in cui la verticale innalzata sopra la testa di un osservatore incontra la Sfera celeste B. la distanza angolare tra un astro e il piano dell’Equatore celeste
C. la distanza angolare tra un astro e il meridiano celeste che passa per il punto g
D. la circonferenza massima che divide la Sfera celeste in un emisfero superiore e uno inferiore
6. I silicati: composizione chimica e strutture cristalline
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_________________________