LICEO SCIENTIFICO STATALE “L. DA VINCI” ANNO SCOLASTICO … · 2013-12-01 · Scienze naturali...

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “L. DA VINCI” ANNO SCOLASTICO 2013/2014 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA DELLA CLASSE III SEZ. D

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “L. DA VINCI” ANNO SCOLASTICO 2013/2014

DOCUMENTO DI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICO – EDUCATIVA

DELLA CLASSE III SEZ. D

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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE

Aiello Laura Annaguey Cleofe Calabrò Alessandro Catanese Marta Cicciù Katia Codespoti Caterina Cristiano Vincenzo De Carlo Francesca D’Errigo Giuseppe Finti Alessia Foti Francesco Pasquale Foti Vincenzo Gioffrè Dpmenico Giudicissi Ignazio Manuel Latella Filomena Marra Chiara Maria Meduri Domenico Scopelliti Annalisa Suraci Anna Suraci Francesco Vadalà Vincenzo Violi Francesco

CONSIGLIO DI CLASSE

MATERIA DOCENTE Italiano e latino Prof.ssa Maria C. Ferrara (coordinatrice) Lingua e letteratura inglese Prof. ssa Margherita Marino (segretaria verba-

lizzante) Matematica Fisica

Prof.ssa Maria Stefania Crupi Prof.ssa Maria Bova

Storia Filosofia

Prof.ssa Anna Rita Maria Cappelleri Prof. Massimo Angelucci

Scienze naturali Prof.ssa Maria Cristina Nocera Disegno e storia dell’arte Prof.ssa Maria Luisa Plutino Educazione fisica Prof. Maurizio Gismondo Religione Prof.ssa Maria Tripodi

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da 22 alunni, 11 maschi e 11 femmine, tutti provenienti dalla precedente classe di biennio. E’presente un certo numero di studenti pendolari: uno dal comune di Bova Marina,due da quello di Scilla, tre dalle frazioni di Pellaro e Bocale; gli altri abitano nella zona urbana o nell’immediata periferia della città. Ai primi approcci la classe è apparsa adeguatamente partecipe all’attività didattica, motivata ad apprendere, interessata al dialogo educativo. In riferimento ai test d’ingresso, i risultati si attestano su valori più che sufficienti per la maggior parte delle discipline. Possono essere individuate essenzialmente due fasce di livello: un gruppo con adeguate capacità che evidenzia competenze e conoscenze soddisfacenti e che, con la costanza e l’impegno nello studio, potrà raggiungere ottimi risultati e un gruppo, meno numeroso,di livel-lo medio. Il clima, sereno e favorevole all’apprendimento, consentirà anche agli allievi che hanno dimostra-to delle carenze, di recuperare in termini di conoscenze e abilità e di acquisire padronanza nelle competenze specifiche. Appaiono complessivamente positive le relazioni interpersonali nel rapporto con i docenti. La maggior parte degli alunni dimostra un atteggiamento corretto e responsabile, anche se non sempre puntuale nel rispetto delle consegne; si registra la presenza di rapporti amicali armonici tra gli stessi e spirito di col-laborazione. Una certa vivacità, sfociata talora in atteggiamenti meramente puerili da parte di alcuni ele-menti, è stata presto ricondotta dai docenti nell’alveo della consapevolezza di sé e del proprio ruolo all’interno della classe e dell’istituto. La rinnovata composizione del Consiglio di classe, rispetto all’ anno scolastico precedente, e l’ingresso nel secondo biennio richiedono agli alunni maggiore disponibilità all’ascolto, più impegno nello studio, capacità di confrontarsi e di acquisire nuovi metodi. Di ciò è consa-pevole l’intero Consiglio e ne terrà conto, soprattutto nella fase iniziale dell’anno scolastico, dimostrando maggiore attenzione ai bisogni e alle istanze degli allievi.

FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE

Nell’ambito del dettato legislativo del regolamento sulla “Revisione dell’assetto ordinamentale, or-ganizzativo e didattico dei licei …” del 15/3/2010 viene definita la nuova identità dei percorsi liceali, desti-nati a fornire “allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della

realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle si-

tuazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità

e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita

sociale e nel mondo del lavoro” (Regolamento art. 2 § 2).

Nello specifico il liceo scientifico “è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradi-

zione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fi-

sica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità ed

a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per in-

dividuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tec-

niche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale” (Regolamento, art 8 §1).

Tali finalità saranno perseguite mirando anche a:

� favorire un percorso formativo che consenta la realizzazione armonica dell’identità umana, culturale e sociale;

� potenziare la capacità di vivere secondo i principi di democrazia e tolleranza, rispettando la legalità e le regole della convivenza civile;

� assumere comportamenti ispirati alla responsabilità verso sé e verso gli altri;

� sviluppare la disponibilità alla partecipazione, al dialogo educativo, alla collaborazione e alla proget-tazione in gruppo, in funzione dell'accettazione di sé e degli altri;

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� sollecitare la riflessione per una lettura consapevole della società globale.

OBIETTIVI TRASVERSALI

Le “Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi di apprendimento e gli insegnamenti…” specifica-no sia i nuclei essenziali e imprescindibili delle conoscenze disciplinari, sia l’indicazione puntuale delle competenze da maturare nel corso del quinquennio. Se ne evincono i risultati attesi alla fine del percorso li-ceale, che rappresentano, quindi, le mete e/o gli obiettivi generali cui tendere:

� acquisire una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scien-tifico;

� comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

� saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

� comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi

� individuare e risolvere problemi di varia natura;

� saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

� aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali e una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;

� essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,in particolare quelle più recenti;

� saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

Oltre agli obiettivi di apprendimento, particolare cura si offrirà allo sviluppo progressivo delle com-petenze di Cittadinanza. Il dettato legislativo le identifica in:

1. imparare ad imparare;

2. progettare;

3. comunicare;

4. collaborare e partecipare;

5. agire in modo autonomo e responsabile;

6. risolvere i problemi;

7. individuare collegamenti e relazioni;

8. acquisire ed interpretare l’informazione.

Più specificamente, dato anche il particolare contesto socio-politico in cui agisce questo Liceo, si cu-rerà che l’attività educativa e didattica persegua le finalità sopra citate sviluppando nei discenti la conoscen-za della vita civile e statale, il rispetto altrui e il senso della partecipazione democratica, valori imprescindi-bili quali l’onestà e la trasparenza.

La declinazione di conoscente, competenze e abilità e gli obiettivi didattici specifici delle varie di-scipline sono riportati nelle seguenti programmazioni disciplinari dei singoli docenti, le quali costituiscono parte integrante del presente documento.

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STRATEGIE

Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, vengono individuate le strategie seguenti.

Attività diversificate per sostegno, recupero e promozione delle eccellenze.

Le attività di recupero saranno attuate secondo le seguenti modalità: 1. attività di recupero in itinere, da realizzare al mattino in ambito curricolare, anche in brevi periodi di

pausa didattica, ovviamente per quelle discipline per le quali tale intervento si riterrà necessario, 2. sportello didattico in presenza ed on line, (se verrà attivato come annunciato), 3. interventi didattici educativi integrativi che saranno realizzati di pomeriggio secondo il calendario

programmato dalla scuola, 4. corsi di rinforzo e approfondimento per la promozione delle eccellenze.

Potenziamento dell’offerta formativa e attività connesse

I. Il potenziamento dell’offerta formativa sarà effettuato tramite i seguenti progetti: • Olimpiadi di matematica e fisica • Campionati sportivi studenteschi • Corso di lingua inglese per il conseguimento della certificazione esterna P.E.T. e progetto

MUN • Partecipazione all’attività: tune into English • Stage all’estero • Progetti di educazione alla salute e di educazione ambientale • Adozioni a distanza • “Il quotidiano in classe”: lettura del “Corriere della Sera”

• Partecipazione a film, rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali, dibattiti, conferenze ed eventuali opportunità educative e culturali.

• Sperimentazioni:Laboratorio di Chimica e Fisica con curvatura in Astrofisica Laboratorio di Biologia con curvatura Biomedica “Da studenti a cittadini”: percorso di cittadinanza e costituzione

II. Eventuali visite guidate in occasioni di particolari eventi culturali e partecipazione a momenti con-corsuali, sempre aderenti alla programmazione annuale, saranno deliberate all’occasione.

CONTENUTI

I contenuti disciplinari, esplicitati nei piani di lavoro di ciascun docente, sono allegati al presente do-cumento.

STRUMENTI

Libri di testo Testi per la consultazione e l’approfondimento Biblioteca Giornali quotidiani Sussidi audiovisivi e/o informatici Rete internet e testi digitali Laboratori didattici e/o specializzati Palestra, attrezzi

METODOLOGIE DIDATTICHE

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Lezioni frontali Lavori di gruppo Discussioni e brainstorming Mappe concettuali, schematizzazioni Ricerche Tecniche di simulazione Lezioni in laboratorio (secondo calendario scolastico, circa una al mese) Modalità

Prove strutturate e semistrutturate Saggi brevi – Articoli di giornale Analisi del testo letterario e non letterario Recensioni Colloqui Relazioni Verifiche in laboratorio

VALUTAZIONE (periodica e finale)

Tempi

Per le materie con prove scritte obbligatorie, le verifiche scritte saranno tre per quadrimestre, di cui almeno due per ogni alunno. Per le materie storia e filosofia saranno proposte anche delle verifiche scritte. Le verifiche orali saranno almeno due per quadrimestre.

In linea con quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, la consegna delle verifiche scritte corrette sarà effettuata entro 15 giorni. L’esito delle verifiche orali sarà tempestivamente comunicato agli alunni.

Al presente documento (in calce ad ogni Programmazione individuale) vengono allegate le griglie di valutazione, elaborate dai vari dipartimenti, relative alla valutazione delle differenti tipologie di verifica di-sciplinare.

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UNITÀ PLURIDISCIPLINARE DI APPRENDIMENTO

Novità e continuità:

lo sviluppo del sapere attraverso nuovi linguaggi e culture

ARTICOLAZIONE

Competenze: Comprendere differenti posizioni culturali e disciplinari Comprendere la pluralità dei codici comunicativi e dei lin-

guaggi Saper operare confronti in senso sincronico e diacronico Saper individuare nessi concettuali Operare collegamenti e confronti pluridisciplinari

Abilità: Saper attingere informazioni da testi e documenti Saper distinguere e utilizzare codici verbali, iconici ed operativi attinenti alle varie discipline Sviluppare le capacità di analisi, sintesi, critica e di coordinamen-to delle conoscenze attraverso l’analisi del modello testuale

Conoscenze: Conoscere le caratteristiche delle epoche e degli eventi in questione

Conoscere le condizioni di nascita e sviluppo dei fenomeni culturali, sociali e politici Conoscere varie forme di espressione linguistica, letteraria, storica e filosofica

MEDIAZIONE DIDATTICA

Discipline coinvolte: italiano, latino, storia, filosofia, inglese, fisica e scienze.

Per quanto riguarda i contenuti, le metodologie, gli strumenti, si confron-tino le programmazioni delle singole discipline

Tempi: in itinere

CONTROLLO e DOCUMENTAZIONE

Modalità di verifica: Somministrazione di una simulazione della Terza

prova scritta dell’Esame di Stato

Osservazioni sui risultati: Griglie di valutazione redatte secondo le linee

guida dei dipartimenti

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Italiano Nell’elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i seguenti do-cumenti:

- La “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”, secondo l’Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010

- Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento - Le competenze chiave di Cittadinanza - Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze.

I programmi delle discipline, elaborati nell’ottica dell’inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti. Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard di apprendimento, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specifi-cato nel Documento di Programmazione del Dipartimento di Lettere, anno scol. 2013-2014. Per la correzione delle verifiche scritte verrà utilizzata la griglia di valutazione concordata in sede di dipar-timento. Per la valutazione delle prove orali verrà utilizzata la griglia comune a tutti i dipartimenti.

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Modulo di raccordo: Dall’universo cavalleresco all’invenzione dell’ “amor cortese”

TEMPI: SETTEMBRE

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Riconoscere i modelli dell’immaginario

collettivo dell’epoca presa in esame

Individuare gli elementi di continuità e di

distacco tra la produzione letteraria francese e le prime

opere della letteratura italiana.

Cogliere le peculiarità tematiche e retorico-stilistiche dei generi letterari delle origini:

lirica, romanzo cortese-cavalleresco, trattati,

novelle. Cogliere nei testi comico-parodici gli elementi di “rottura” rispetto alla tradizione e metterli in relazione con il contesto storico, sociale e culturale.

Conoscere i tratti salienti della mentalità

medievale. Conoscere le diverse

modalità di rappresentazione del

sentimento religioso e dell’amore nella

produzione letteraria del tempo.

U.D. 1 L’immaginario medievale e il codice cortese-cavalleresco (raccordo con i contenuti dell’anno precedente: chanson de geste, romanzo cortese cavalleresco, lirica provenzale) U.D. 2 L’età comunale in Italia: sentimento religioso, amore e passione civile (raccordo con i contenuti dell’anno precedente: poesia religiosa, scuola poetica siciliana, rimatori toscani di transizione, tradizione comico-parodica)

Realtà e trascendenza: le contraddizioni dell’uomo medievale

TEMPI: OTTOBRE - NOVEMBRE

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Confrontare testi appartenenti allo stesso genere letterario individuando analogie e differenze. Attualizzare le tematiche letterarie alla luce dei fenomeni della contemporaneità. Comprendere i nessi esistenti tra le scelte linguistiche operate e i principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo, acquisendo alcuni termini specifici del linguaggio letterario .

Riconoscere nel testo le caratteristiche del genere letterario di appartenenza. Cogliere le contraddizioni dell’uomo medievale tra ricerca della perfezione interiore e attrazione per le passioni terrene. Definire le peculiarità tematiche e stilistiche di ciascun autore, distinguendo gli elementi tradizionali da quelli innovativi.

Conoscere le caratteristiche del genere lirico e le

diverse modalità di rappresentazione dell’amore nelle

liriche stilnovistiche.

Conoscere il

progetto culturale, il pensiero politico

e la poetica di Dante dalla Vita

nova alla Commedia.

Conoscere la vita di

Petrarca e la produzione

letteraria in lingua latina.

U.D. 1 Lo Stilnovismo e il conflitto amore-religione. Unità pluridisciplin: “Dal siciliano illustre alle rime dolci e leggiadre” Testi: G. Guinizzelli, “Al cor gentil rempaira sempre amore”

G. Cavalcanti, “Voi che per li occhi mi passaste ‘l core” “ Noi siam le triste penne isbigotite” “Chi è questa che ven

ch’ogn’om la mira”

U.D. 2 Dante Alighieri e la conciliazione tra umano e divino Testi: Dante, dalla Vita Nuova: cap. I, II, XXVI (Tanto gentile e tanto onesta pare) Dalle Rime: “Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io” U.D. 3 Petrarca sospeso tra cielo e terra Testi: Petrarca, dal Secretum: “L’amore delle cose terrene fa trascurare Dio”

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Collegamento intertestuale: “L’Itinerarium mentis in

Deum” Dante Alighieri La Divina Commedia : presentazione dell’opera e struttura dell’universo dantesco; Inferno, Canti I, II, III

Il “relativismo” problematico nel ‘300: la crisi dell’auctoritas

TEMPI: DICEMBRE - GENNAIO

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Riconoscere gli aspetti innovativi dell’opera di Petrarca rispetto alla produzione precedente o coeva e punti di con-tatto con quella succes-siva. Acquisire consapevo-lezza della nuova visio-ne del mondo alla luce dei mutamenti storico-sociali Acquisire alcuni termini specifici del linguaggio letterario e dimostrare consapevolezza dell’evoluzione del loro significato.

Cogliere il progressivo passaggio da una visione unitaria del reale alla mol-teplicità labirintica dell’humanitas. Interpretare la manifestazione del senso terreno e attivo della vita nel Decameron di Boccaccio Saper definire le peculiarità tematiche e stilistiche di ciascun autore, distinguendo gli elementi tradizionali da quelli innovativi.

Conoscere struttu-ra, contenuti e temi del Canzoniere Conoscere la vita, l’ideologia e la produzione lettera-ria di Boccaccio. Conoscere i model-li letterari della no-vellistica e della letteratura di viag-gio

U.D. 1 Amore, caducità e natura nel Canzoniere di Petrarca Testi: Petrarca, dal Canzoniere: “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono”; “Solo et pensoso i più deserti campi”;* “Chiare, fresche et dolci acque”;* “Movesi il vecchierel canuto et bianco” U.D. 2 Fortuna, natura e ingegno nel Decameron di Boccaccio Testi: Boccaccio, dal Decameron: Lisabetta da Messina, Nastagio degli Onesti, Federigo degli Alberighi, Chichibio cuoco U.D. 3 “Non solo Boccaccio”: altri esempi di prosa tra ‘200 e ‘300 Testi: Marco Polo, dal Milione: “Il palazzo del Gran Khan” Collegamento intertestuale: “Amore e passione civile in Dante” Inferno, Canti V, VI, X

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L’homo faber al centro del cosmo

TEMPI: FEBBRAIO - MARZO

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Riconoscere i modelli dell’immaginario collettivo dell’epoca presa in esame, individuando le relazioni esistenti tra cultura, istituzioni e scelte espressive. Individuare le peculiarità dei generi letterari attraverso la lettura diretta di testi di varia tipologia.

Riconoscere l’interdipendenza tra temi affrontati, visione della società, scelte sti-listiche ed intento degli autori

Riconoscere, attraverso la lettura diretta dei testi più rappresentativi, il profondo rinnovamento ideologico e culturale dell’Umanesimo-Rinascimento. Delineare gli aspetti essenziali della nuova visione antropocentrica e la loro ricaduta in ambito letterario. Cogliere la sintesi del genio di Leonardo tra letteratura, arte e scienza

Conoscere il conte-sto storico, sociale e culturale del ‘400 e la questione della lingua. Conoscere la visio-ne del mondo dell’Umanesimo dal modello antro-pocentrico alla ri-nascita degli studia

humanitatis. Conoscere il con-tributo originale di Leonardo alla for-mazione del pensie-ro scientifico

U.D. 1 La civiltà umanistico-rinascimentale e il primato dell’uomo Testi: Pico della Mirandola: “Oratio

de hominis dignitate”

Poggio Bracciolini: “Epistola

a Guarino Veronese”

U.D. 2 Edonismo e otium nella cultura umanistica Testi: Lorenzo de’ Medici: dai Canti

Carnascialeschi: “Canzona di

bacco”

A. Poliziano: dalle Rime: “I’

mi trovai, fanciulle, un bel

mattino” *

U.D. 3 La prosa scientifica: Leonardo da Vinci

Collegamento intertestuale: “La dignità dell’uomo e i limiti della ragione” Inferno, Canti XIII, XXVI Approfondimento didattico: lettura integrale di un romanzo da definire con gli alunni

Il mito del cavaliere e gli itinerari del “meraviglioso” tra Quattrocento e Cinquecento

TEMPI: APRILE - MAGGIO

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

Avere consapevolezza delle connessioni tra i fenomeni letterari, il mondo dell'autore e le coordinate storico-culturali che li interse-cano e li condizionano. Interpretare autonoma-mente testi di vario ge-nere effettuando colle-gamenti intertestuali e

Leggere in prospettiva diacronica il mito del ca-valiere e il rapporto tra realtà e finzione nel poe-ma cavalleresco. Saper risalire, attraverso una lettura diretta del te-sto, alla poetica e all’ideologia dell’autore.

Conoscere le caratteristiche e la parabola evolutiva

del poema cavalleresco

Conoscere gli elementi innovativi

della visione del mondo di Ariosto

tra ironia e

U.D. 1 Valori cavallereschi e valori umanistici nell’Orlando innamorato Testi: M.Boiardo, dall’Orlando

Innamorato: “Proemio”

U.D. 2 Ludovico Ariosto e il labirinto del desiderio Testi: L. Ariosto, dall’ Orlando

Furioso: “Proemio” – Passi

scelti

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approfondimenti perso-nali. Cogliere la modernità della produzione lettera-ria e della Weltan-

schaung di Ariosto e di Tasso e la loro ricaduta nella produzione lettera-ria delle epoche succes-sive

Individuare il bifrontismo spirituale di Tasso tra tar-do Rinascimento e Con-troriforma

leggerezza

Conoscere il dissidio interiore di

Tasso tra istanze edonistiche e

dettami controriformistici

U.D. 3 Torquato Tasso e l’epos della crisi Testi: T. Tasso: dalla Gerusalemme

Liberata: “Proemio” – Passi

scelti

Collegamento intertestuale: “Il rovesciamento del meraviglio-so nella deformazione tragica

dell’uomo” Inferno, Canto XXXIII

Laboratorio di scrittura

TEMPI: IN ITINERE

COMPETENZE CAPACITA’/ABILITA’ CONOSCENZE CONTENUTI

• Leggere, compren-dere e interpretare testi scritti di vario tipo

• Saper comprendere e decodificare un te-sto, letterario e non, contestualizzandolo in un quadro di con-fronti e di relazioni storico-letterarie

• Produrre testi for-malmente rispon-denti alle tecniche compositive indicate e relative alle diver-se tipologie di scrit-tura previste per l’Esame di Stato

• Acquisire tecniche di scrittura adeguate alle diverse tipologie te-stuali

• Saper utilizzare il re-gistro formale ed i lin-guaggi specifici

• Sviluppare le abilità di scrittura in relazione alle prove proposte all’Esame di Stato

• Usare con consapevo-lezza il patrimonio lessicale e padroneg-giare correttamente la sintassi

• Conoscere le principali figure retoriche, stili-stiche e metri-che dei testi po-etici.

• Conoscere i nu-clei teorici es-senziali per l’analisi di un testo in prosa.

• Conoscere le peculiarità strut-turali delle varie tipologie di scrittura e le lo-ro fasi di elabo-razione.

Guida alla scrittura e

preparazione alla prima prova

scritta dell’Esame di Stato.

• Analisi di un testo let-terario e non letterario

• Saggio breve – Artico-lo di giornale

• Recensione

Reggio Cal, 19/10/2013

Il docente Maria C. Ferrara

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LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE – ITALIANO TRIENNIO Anno scolastico 2103 - 2014

ALUNNO __________________ ___________________ CLASSE

Cognome Nome

CONOSCENZE LINGUISTICHE

Uso della punteggiatura,

ortografia, morfosintassi,

lessico

Si esprime in

modo:

Nullo o totalmente scorretto/ o

plagio

0,6

Scorretto (Gravemente insufficiente)

0,9

Inadeguato

(Insufficiente)

1,2

Impreciso

(Mediocre)

1,5

Sostanzialmente corretto

(Sufficiente)

1,8

Corretto

(Discreto)

2,1

Preciso

(Buono)

2,4

Appropriato

(Ottimo)

2,7

Appropriato ed efficace

(Eccellente) 3

ABILITÀ Aderenza

e pertinenza alla consegna

Comprensione,

sviluppo e rispetto dei vincoli del

genere testuale

Comprende e

Sviluppa in modo

Nullo o totalmente scorretto/ o

plagio

0,4

Scorretto (Gravemente insufficiente)

0,6

Inadeguato (Insufficiente)

0,8

Superficiale

(Mediocre) 1

Essenziale

(Sufficiente)

1,2

Corretto

(Discreto)

1,4

Pertinente e corretto (Buono)

1,6

Esauriente (Ottimo)

1,8

Appropriato ed efficace

(Eccellente)

2

ABILI-TÀ

Effica-cia argomentati-

va

Capacità di sviluppare con

coesione e coerenza le

proprie argo-mentazioni

Argomenta in

modo:

Nullo o totalmente scorretto/ o

plagio

0,4

Scorretto

(Gravemente insufficiente)

0,6

Poco coerente

(Insufficiente) 0,8

Schematico

(Mediocre) 1

Adeguato

(Sufficiente) 1,2

Chiaro

(Discreto) 1,4

Chiaro ed ordinato

(Buono)

1,6

Ricco

(Ottimo) 1,8

Ricco ed artico-lato

(Eccellente)

2

COMPETENZE Originalità

e creatività

Capacità di elaborare in

modo originale e creativo

Elabora in

modo:

Nullo o totalmente scorretto/ o

plagio

0,2

Scorretto

(Gravemente insufficiente)

0,3

Inadeguato

(Insufficiente) 0,4

Parziale

(Mediocre) 0,5

Essenziale

(Sufficiente) 0,6

Personale

(Discreto) 0,7

Valido

(Buono) 0,8

Critico

(Ottimo) 0,9

Critico ed originale

(Eccellente) 1

COMPETENZE NELLA PRODUZIONE

ANALISI DEL TESTO

Capacità di analisi e

d’interpretazione

Analizza in

modo:

Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso)

0,4

Scorretto

(Gravemente insufficiente)

0,6

Inadeguato e/o incompleto

(Insufficiente)

0,8

Parziale

(Mediocre) 1

Sintetico

(Sufficiente)

1,2

Corretto

(Discreto)

1,4

Preciso

(Buono)

1,6

Approfondito

(Ottimo)

1,8

Esauriente

(Eccellente)

2

SAGGIO BREVE

ARTICOLO DI GIORNALE

Capacità di utilizzo dei

documenti con individuazione dei nodi concet-tuali e rielabo-

razione

Rielabora in

modo:

Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso)

0,4

Scorretto

(Gravemente insufficiente)

0,6

Inadeguato e/o incompleto

(Insufficiente)

0,8

Parziale

(Mediocre) 1

Sintetico

(Sufficiente)

1,2

Corretto

(Discreto)

1,4

Preciso

(Buono)

1,6

Approfondito

(Ottimo)

1,8

Esauriente

(Eccellente)

2

TESTI D’USO

TEMA GENERALE

Capacità di utilizzare le

strutture vinco-late delle tipolo-

gie testuali

Utilizza in

modo:

Nullo o totalmente scorretto/ o plagio (Scarso)

0,4

Scorretto

(Gravemente insufficiente)

0,6

Inadeguato e/o incompleto

(Insufficiente)

0,8

Parziale

(Mediocre) 1

Sintetico

(Sufficiente)

1,2

Corretto

(Discreto)

1,4

Preciso

(Buono)

1,6

Approfondito

(Ottimo)

1,8

Esauriente

(Eccellente)

2

FIRMA DEL DOCENTE

DATA

VOTO

Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per eccesso o per difetto così come indica l’esempio: ( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 ) GS

Decimi 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 8 9 10 Quindicesimi 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI DI PREPARAZIONE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente er-

rate e lacunose; espressione

sconnessa

Non riesce ad analizzare; non ri-

sponde alle richieste

Non riesce ad applicare le minime

conoscenze, anche se guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammentarie,

con errori

Compie analisi lacunose e sintesi

incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed e-

spressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi e

sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; esposi-

zione semplice, ma corretta

Compie analisi complessivamente

corrette e riesce a gestire semplici

situazioni

Applica autonomamente le cono-

scenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti; espo-

sizione corretta

Sa interpretare il testo e ridefinire

un concetto, gestendo autonoma-

mente situazioni nuove

Applica autonomamente le cono-

scenze anche a problemi più com-

plessi, ma con imperfezioni

BUONA 8

Conoscenze complete, con

approfondimenti autonomi;

esposizione corretta con pro-

prietà linguistica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni; rie-

labora correttamente e in modo

personale

Applica autonomamente le cono-

scenze, anche a problemi più

complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti autonomi;

esposizione fluida con utiliz-

zo del linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi appro-

fondite; rielabora correttamente in

modo completo, autonomo e criti-

co

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autonomo e

corretto, anche a problemi nuovi e

complessi.

10

Conoscenze complete, ampie

ed approfondite; esposizione

fluida con utilizzo di un les-

sico ricco ed appropriato

Sa rielaborare correttamente e ap-

profondire in modo critico ed ori-

ginale.

Argomenta le conoscenze in modo

autonomo e corretto per risolvere

problemi nuovi e complessi; trova

da solo soluzioni originali ed effi-

caci.

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LATINO Nell’elaborazione della presente programmazione sono stati assunti come punti di riferimento i seguenti do-cumenti:

- La “revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’art.64 c.4 del decreto legge 25 giugno 2008, N.112 convertito in legge 6 agosto 2008, n.135”, secondo l’Allegato A, relativo al Profilo culturale, educativo e professionale dei licei (PECUP) del D.P.R.89 del 15 marzo 2010

- Le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento - Le competenze chiave di Cittadinanza - Il Documento tecnico del DM 139 del 22 agosto 2007 concernenti assi culturali e competenze.

I programmi delle discipline, elaborati nell’ottica dell’inter e pluridisciplinarietà, sono scanditi in moduli che, seppur costruiti secondo scelte tematiche, rispettano dal punto di vista metodologico, una presentazione diacronica dei contenuti. Per quanto riguarda le competenze di base e gli obiettivi specifici di apprendimento, metodologie, strategie didattiche, strumenti, standard di apprendimento, verifiche e criteri di valutazione, si rinvia a quanto specifi-cato nel Documento di Programmazione del Dipartimento di Lettere, anno scol. 2013-2014. Per la correzione delle verifiche scritte verranno utilizzate le griglie di valutazione concordate in sede dipar-timentale. Per la valutazione delle prove orali verrà utilizzata la griglia comune a tutti i dipartimenti.

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Modello greco e mondo latino nell’età arcaica Tempi:ottobre-novembre

Competenze Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti Cogliere l’originalità e la specificità delle scelte ideologiche e letterarie dell’intellettuale in rela-zione alla tradizione cul-turale ed al potere poli-tico Attingere al patrimonio culturale del mondo classico mediante la let-tura e l’interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione Consolidare capacità e-segetiche, di astrazione e di riflessione per po-tenziare le abilità di ba-se, le capacità di orga-nizzazione del linguag-gio e di elaborazione sti-listica

Cogliere la lenta evoluzio-ne di idee ed esperienze del mondo romano tra tra-dizione e innovazione Individuare le tappe del processo di contaminazio-ne, assimilazione e media-zione culturali tra mondo greco e civiltà romana Ricostruire i rapporti tra epica latina e modello gre-co attraverso il nesso testo-autore-contesto

Conoscere i momenti si-gnificativi della storia di Roma e le testimonianze culturali dell’età arcaica Conoscere le prime forme letterarie del mondo lati-no, i tempi e le modalità di penetrazione della cul-tura greca a Roma Conoscere i caratteri del genere epico, i suoi rap-porti col mondo greco e lo sviluppo a Roma dell’epica storico-celebrativa

U.D. 1 L’età delle origini: even-ti, forme, modalità di un percor-so di conquista, convivenza e assimilazione. U.D. 2 La cultura romana tra oralità e scrittura: la fase prelet-teraria. Il processo di ellenizzazione tra rifiuto e imitazione Testi: i primi documenti scritti Leggi delle XII tavole Carmen Arvale U.D. 3 L’epica: canto dei valori nazionali Livio Andronico: un magnogre-co diventa poeta romano Nevio: l’innesto nell’epica dello “spirito romano” “La ragazza di Taranto” (fr.63 Traglia) Ennio: primo poeta nazionale

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La commedia latina tra divertimento e riflessione

Tempi: dicembre-gennaio

Competenze Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti Cogliere l’originalità e la specificità delle scelte ideologiche e letterarie dell’intellettuale in rela-zione alla tradizione cul-turale ed al potere politi-co Attingere al patrimonio culturale del mondo clas-sico mediante la lettura e l’interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione Consolidare capacità e-segetiche, di astrazione e di riflessione per poten-ziare le abilità di base e le capacità di organizza-zione del linguaggio e di elaborazione stilistica

Cogliere analogie e dif-ferenze tra autori latini e modelli greci nel conte-sto storico-culturale di appartenenza Collocare il teatro plau-tino nell’ambito del tea-tro antico e in rapporto alla cultura del tempo Individuare, attraverso l’approccio ai testi, il nuovo modello di huma-

nitas e il filellenismo in Terenzio

Conoscere lo sviluppo storico del teatro latino e i caratteri distintivi nei suoi diversi generi Conoscere i caratteri ori-ginali del teatro plautino a livello contenutistico e formale Conoscere i valori di cui il teatro di Terenzio si fa portavoce

U.D. 1 Il teatro latino arcaico e i suoi rapporti con il teatro greco. Letture di approfondimento sull’origine e sulla struttura del teatro antico U.D. 2 Plauto e il teatro che si “autorappresenta” Testi: passi scelti da Amphitruo; da Aulularia; da Miles gloriosus; U.D. 3 Terenzio Unità pluridisciplinare: dalla philanthropia all’humanitas: “l’uomo in ogni uomo” Testi: passi scelti da Heautonti-

morumenos,da Hecyra e da Adel-

phoe

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Tra “otium” e “negotium”: l’affermazione del soggettivismo e la centralità dell’uomo Tempi: febbraio-marzo

Competenze Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti Cogliere l’originalità e la specificità delle scelte ideologiche e letterarie dell’intellettuale in rela-zione alla tradizione cul-turale ed al potere politi-co Attingere al patrimonio culturale del mondo clas-sico mediante la lettura e l’interpretazione di testi letterari in lingua e in traduzione Consolidare capacità e-segetiche, di astrazione e di riflessione per poten-ziare le abilità di base e le capacità di organizza-zione del linguaggio e di elaborazione stilistica

Individuare l’originalità della satira romana e la sua novità in rapporto alla tradizione culturale greca Cogliere le ricadute sul piano letterario dei cam-biamenti sociali e politici del tempo Individuare l’evoluzione della concezione dell’amore come espres-sione di una diversa vi-sione del mondo e dell’uomo nel suo carat-tere relazionale

Conoscere le prime mani-festazioni della satira a Roma Conoscere le coordinate storico-culturali dell’età cesariane e i caratteri e le forme del genere lirico Conoscere le caratteristi-che formali, strutturali e contenutistiche del Liber catulliano

U.D. 1 Lucilio e la satira (genesi, forma e struttura del genere). Unità pluridisciplinare:Satura to-

ta nostra est: Testi in traduzione U.D. 2 Caratteri dell’età cesaria-na. Ars et doctrina nella poesia neoterica. Letture critiche e testi in tradu-zione U.D. 3 Il mondo dei sentimenti e degli affetti nella lirica di Catullo Testi: Catullo, Carmina 1,3, 13,101, 51, 85;

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Mores et gentes nell’età di Cesare Tempi: aprile-maggio

Competenze Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti Cogliere l’originalità e la specificità delle scelte i-deologiche e letterarie dell’intellettuale in rela-zione alla tradizione cul-turale ed al potere politico Attingere al patrimonio culturale del mondo clas-sico mediante la lettura e l’interpretazione di testi letterari in lingua e in tra-duzione Consolidare capacità ese-getiche, di astrazione e di riflessione per potenziare le abilità di base e le ca-pacità di organizzazione del linguaggio e di elabo-razione stilistica

Cogliere la progressiva acquisizione dei modelli greci e la laicizzazione della tradizione storiogra-fica Cogliere, attraverso la let-tura dei testi, il rapporto tra letteratura ed espe-rienza diretta Evidenziare il nesso esi-stente tra la patina arcaiz-zante e il vagheggiamento del mos maiorum

Conoscere le modalità di espressione e rielabora-zione del fatto storico e le finalità moralistiche e di-dascaliche del genere sto-riografico Conoscere l’intento dell’autore e l’attendibilità storica dei Commentarii Conoscere la funzione della storiografia e il ruo-lo dello storico secondo Sallustio

U.D. 1 La storiografia: un ge-nere nato dal clima politico U.D. 2 Etnografia e imperiali-smo nei Commentarii di Cesare Testi dal “De Bello Galli-

co”:lettura, traduzione e analisi di alcuni capp Dal “De bello civili”: passi scelti U.D. 3 Sallustio, storico mora-lista Testi: dal “Bellum Iughurti-num”: brani scelti

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Laboratorio di lettura e traduzione

Tempi: in itinere Competenze Capacità/Abilità Conoscenze Contenuti

Leggere, decodificare e tradurre un testo latino in forma corretta, flui-da e appropriata Leggere con naturalez-za i principali versi del-la metrica latina

Individuare e riconosce-re gli elementi morfosin-tattici presenti nel testo Effettuare la scansione metrica dei versi

Conoscere le strutture morfologiche, sintatti-che, lessicali e semanti-che della lingua latina Conoscere le nozioni fondamentali di prosodia e metrica latina

Ripasso della morfologia Del nome e del verbo Sintassi dei casi Elementi di metrica

Reggio Cal 19/10/2013 Il docente

Maria C. Ferrara

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LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” GRIGLIA DI VALUTAZIONE – LATINO Anno scolastico 2103 - 2014

ALUNNO ___________________ ___________________ CLASSE _______

Cognome Nome

INDICATORI

CONOSCENZE

Conoscenza delle strutture morfosintattiche

Totalmente

errata o limitata a

pochi elemen-ti isolati

Gravemente

lacunosa

Lacunosa

Piuttosto approssimativa

Essenziale

Discreta, pur con qualche incertez-

za

Buona

Completa

Precisa e consapevole

0,8

1,2

1,6 2,0 2,4

2,8

3,2

3,6

4

ABILITA’ Completezza della traduzione

e Comprensione del brano

Brano tradot-to interamen-

te / non interamente /

in minima parte

Comprensione assente o

gravemente carente

Brano tra-dotto inte-ramente /

non intera-mente / in

minima parte

Comprensione frammentaria

ed errata

Brano tra-dotto inte-ramente /

non interamente Comprende alcuni passi

ma non il significato globale del

testo Comprensione

parziale e/o discontinua

Brano tradotto intera-mente / non interamente

Comprensione superficiale

Brano tra-dotto inte-ramente /

non interamente

Comprensione essenziale

Brano tradotto interamente, o

con qualche omissione

Comprensione discreta, pur con

qualche incertezza

Brano tradotto

integralmente

Comprensione buona

Brano tradotto integralmente

Comprensione completa

Brano tradotto integralmente

Comprensione precisa e consapevole

0,8

1,2 1,6 2,0 2,4

2,8

3,2

3,6

4

COMPETENZE Traduzione in lingua italiana

e scelte lessicali Inesistente

Del tutto carente

Quasi del tutto errata

Scorretta e disorganica

Imprecisa e poco chiara

Sufficientemente corretta pur con lievi incongruen-

ze

Complessivamente corretta

Abbastanza articolata, vicina al

testo originale

Efficace

Accurata scelta lessicale e appro-

priata resa espres-siva

0,4

0,6

0,8 1 1,2

1,4

1,6

1,8

2

FIRMA DEL DOCENTE DATA

VOTO

Il voto risultante dalla somma delle valutazioni, se espresso con frazioni decimali, sarà approssimato per ec-cesso o per difetto così come indica l’esempio:

( 5,1 → 5; 5,2 - 5,3 → 5 + ; 5,4 – 5,6 → 5 ½ ; 5, 7 - 5,8 → 6 - ; 5,9 → 6 )

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI DI PREPARAZIONE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la veri-

fica

Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente

errate e lacunose; espres-

sione sconnessa

Non riesce ad analizzare; non

risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le mi-

nime conoscenze, anche se

guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammenta-

rie, con errori

Compie analisi lacunose e sin-

tesi incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed

espressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi

e sintesi parziali

Applica le conoscenze mini-

me, ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; espo-

sizione semplice, ma cor-

retta

Compie analisi complessiva-

mente corrette e riesce a gestire

semplici situazioni

Applica autonomamente le co-

noscenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e ride-

finire un concetto, gestendo

autonomamente situazioni

nuove

Applica autonomamente le co-

noscenze anche a problemi più

complessi, ma con imperfe-

zioni

BUONA 8

Conoscenze complete,

con approfondimenti au-

tonomi; esposizione cor-

retta con proprietà lingui-

stica

Coglie le implicazioni; indivi-

dua autonomamente correla-

zioni; rielabora correttamente e

in modo personale

Applica autonomamente le co-

noscenze, anche a problemi

più complessi, in modo corret-

to

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti autono-

mi; esposizione fluida con

utilizzo del linguaggio

specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi ap-

profondite; rielabora corretta-

mente in modo completo, auto-

nomo e critico

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autonomo

e corretto, anche a problemi

nuovi e complessi.

10

Conoscenze complete,

ampie ed approfondite;

esposizione fluida con uti-

lizzo di un lessico ricco ed

appropriato

Sa rielaborare correttamente e

approfondire in modo critico

ed originale.

Argomenta le conoscenze in

modo autonomo e corretto per

risolvere problemi nuovi e

complessi; trova da solo solu-

zioni originali ed efficaci.

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STORIA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA di STORIA

classe III sez. D a.s. 2013/2014

prof. Anna Rita Maria Cappelleri

COMPETENZE GENERALI

AREA METODOLOGICA Competenze

1. Imparare ad imparare 2. Acquisire e interpretare l’informazione 3. Acquisire un metodo di studio efficace 4. Progettare 5. Condurre ricerche ed approfondimenti personali

A (Livello 1 – avanzato) Ha sviluppato buona consape-volezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le in-formazioni, costruendo percor-si personali ed approfondimen-ti, effettuando complesse asso-ciazioni logiche. Sa impiegare in tempo in modo ottimale, pianificando il lavoro e verificandone i risultati Comprende ed effettua legami pluridisciplinari.

B (Livello 2 – intermedio) Ha sviluppato discreta consa-pevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensioni politica, economica, culturale e sociale. Organizza i contenuti in modo autonomo, selezionando le in-formazioni, costruendo percor-si personali. Sa pianificare il proprio lavoro in misura adeguata. Comprende i legami pluridi-sciplinari.

C (livello 3 – base) Ha sviluppato essenziale con-sapevolezza delle connessioni e delle differenze tra dimensio-ni politica, economica, cultura-le e sociale. Organizza i contenuti spesso secondo una guida, selezionan-do le informazioni, utilizzando semplici schemi concettuali. Pianifica il proprio lavoro die-tro indicazioni precise.

AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA Competenze

1. Distinguere concetti, eventi ed interpretazioni 2. Decodificare testi di diversa tipologia 3. Individuare collegamenti e relazioni 4. Saper ascoltare le argomentazioni altrui 5. Costruire percorsi logici personali 6. Saper argomentare una propria tesi 7. Sviluppare progressivamente il pensiero critico

A (Livello 1 – avanzato) Struttura il discorso in modo logico, ordinato e coerente. Sa ascoltare ed intervenire in modo pertinente nel dialogo e nelle discussioni.

B (Livello 2 – intermedio) Struttura il discorso in modo logico e ordinato. Sa ascoltare ed intervenire a-deguatamente nel dialogo e nelle discussioni.

C (Livello 3 – base) Struttura il discorso in modo semplice. Sa ascoltare ed interviene oc-casionalmente nel dialogo e nelle discussioni.

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Pone domande e fornisce ri-sposte appropriate ed articolate sui temi trattati. Distingue le varie tipologie te-stuali e le analizza. Produce argomentazioni perso-nali e sviluppa una propria po-sizione critica.

Pone domande e fornisce ri-sposte pertinenti sui temi tratta-ti. Distingue le varie tipologie te-stuali. Produce argomentazioni perso-nali.

Fornisce risposte essenziali sui temi trattati. Se guidato, distingue le varie tipologie testuali.

AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA Competenze

1. Comunicare 2. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi 3. Interpretare i diversi contenuti delle forme di comunicazione 4. Utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione

A (Livello 1 – avanzato) Si esprime in modo chiaro, ap-propriato e personale. Comuni-ca secondo criteri di pertinen-za, coerenza e consequenziali-tà. Sa utilizzare con sicurezza la terminologia specifica. Individua le caratteristiche te-matiche delle fonti mettendole in rapporto al contesto storico-culturale di riferimento. Padroneggia l’uso degli stru-menti multimediali per realiz-zare percorsi di apprendimento.

B (Livello 2 – intermedio) Si esprime in modo chiaro e adeguatamente personale. Co-munica secondo criteri di coe-renza e consequenzialità. Sa utilizzare la terminologia specifica. Individua le caratteristiche te-matiche essenziali delle fonti. Utilizza strumenti multimediali per realizzare percorsi di ap-prendimento.

C (Livello 3 – base) Si esprime in modo essenziale e sostanzialmente corretto. Comprende la terminologia specifica. Individua, con il supporto di una guida, le caratteristiche tematiche delle fonti. Adopera occasionalmente gli strumenti multimediali per rea-lizzare percorsi di apprendi-mento.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Competenze Abilità Riconoscere le peculiarità delle scienze storico-sociali. Collocare gli eventi nella giusta successione cronologica e nella dimensione geografica. Identificare gli elementi maggiormente signifi-cativi per confrontare periodi ed aree diversi. Comprendere e distinguere le diverse tipologie di fonte. Leggere e interpretare gli eventi per coglierne i nessi logico-causali e le conseguenti relazioni. Orientarsi sui concetti generali relativi alle isti-tuzioni statali, ai sistemi politici e giuridici, ai tipi di società.

Individuare i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea. Comprendere i principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio, anche dal punto di vista religioso e artistico. Conoscere le radici della cultura europea, in modo particolare in relazione alla comune radi-ce latina. Individuare gli elementi di affinità/continuità o diversità/discontinuità fra civiltà diverse, al fi-ne di rintracciare nel passato le radici del pre-sente. Ricostruire l’evoluzione delle istituzioni giuri-dico-statali dalla Magna Charta all’età moder-na..

Unità disciplinari di apprendimento

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1. Dalla rinascita dell’Anno Mille al XIV secolo

• U. D. 1: Poteri universali e società nel basso medioevo • U. D. 2: il fenomeno delle Crociate • U. D. 2: Comuni e monarchie in Europa

2. Tra crisi e trasformazione: l’Europa nei secoli XIV e XV • U. D. 1: La crisi del Trecento • U. D. 2: Guerre e proteste sociali in Italia ed in Europa • U. D. 3: La formazione delle monarchie nazionali in Europa • U. D. 4: Signorie e stati regionali in Italia

3. La nascita del mondo moderno • U. D. 1: Umanesimo e Rinascimento nel dibattito storiografico • U. D. 2: Le grandi esplorazioni • U. D. 3: L’America prima e dopo la conquista europea

4. Crisi dell’unità cristiana e guerre di religione • U. D. 1: La riforma protestante e la sua diffusione • U. D. 2: Riforma cattolica e/o controriforma • U. D. 3: L’impero di Carlo V • U. D. 4: I regni di Spagna e di Inghilterra

5. Crisi e conflitti nel ‘600 europeo • U. D. 1: Le guerre di religione • U. D. 2: La crisi economica e politica del Seicento

6. Una nuova cultura tra rivoluzioni ed assolutismo • U. D. 1: Una nuova visione dell’universo • U. D. 3: L’affermazione dell’assolutismo • U. D. 4: Le rivoluzioni inglesi

7. Cittadinanza e Costituzione • U. D. 1: Lo stato: elementi e forme, poteri e strumenti • U. D. 2: La Costituzione Italiana: i Principi fondamentali

Unità pluridisciplinare di apprendimento

Novità e continuità: lo sviluppo del sapere attraverso nuovi linguaggi e culture

STORIA

Obiettivi:

• Conoscere le caratteristiche delle epoche e degli eventi in questione • Comprendere differenti posizioni storiografiche • Saper attingere informazioni da testi e documenti storici • Saper operare confronti in senso sincronico e diacronico • Acquisire il lessico specifico

Contenuti:

� L’eurocentrismo e la visione degli “altri” nell’età delle scoperte geografiche � Il Rinascimento � Nuovi linguaggi religiosi: la fine dell’unità religiosa in Europa occidentale � La rivoluzione scientifica

Percorso di sperimentazione “Da studenti a cittadini”

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Sette alunni parteciperanno al percorso di Cittadinanza

Metodologia

• Impostazione dialogica del lavoro didattico, curando, a livello relazionale, l’apertura, la comunicazione libera, la trasparenza, il rispetto reciproco.

• Attenzione particolare a stimolare il confronto e l’attualizzazione dei temi affrontati. • Inserzione di momenti di apprendimento significativo mediante scoperta personale. • Alternanza di modelli operativi di lezione:

lezione frontale, lettura selettiva del libro di testo, analisi e commento di documenti vari, approfondimenti storiografici (discussione in classe, ricerca personale), proposta di problemi significativi partendo dalla realtà per giungere all’evento storico o viceversa, lavori di gruppo, approccio interdisciplinare.

• Ricerche ed approfondimenti, con uso della biblioteca scolastica. • Utilizzo di supporti multimediali, sia tramite i “digilibri”, sia tramite siti specializzati • Produzione: mappe concettuali, tavole cronologiche, schematizzazioni, esercizi a tipologia multipla,

trattazioni sintetiche, ecc.

Verifiche

Per rendere effettivamente ‘formativo’ il momento della verifica personale, si curerà di spogliarlo da aspetti deteriori (ansia, competitività, slealtà…). Si stimolerà nella classe un atteggiamento positivo nei confronti del momento della verifica, visto come in-dicatore dello sviluppo personale sia per quanto concerne il metodo di studio sia per quanto riguarda l’apprendimento di conoscenze e lo sviluppo delle competenze o abilità. Le verifiche si svolgeranno tramite prove scritte (strutturate o semi-strutturate, produzioni di relazioni o trat-tazioni sintetiche), non più di 1 per quadrimestre, interrogazioni orali, produzione di elaborati vari (mappe, tavole ecc.).

Valutazione

Per quanto concerne la valutazione, si fa riferimento ai criteri adottati nel P.O.F. e nel consiglio di classe. Particolare cura si destinerà allo sviluppo delle capacità di autovalutazione degli alunni. Di seguito la griglia di Istituto per la valutazione delle prove orali.

INDICATORI DI PREPARAZIONE

Voto /10

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

GRAVEMENTE INSUFFICIEN-

TE

2 Nessuna –

Rifiuta la verifica Nessuna –

Rifiuta la verifica Nessuna –

Rifiuta la verifica

3

Conoscenze gravemen-te errate

e lacunose; espressione sconnessa

Non riesce ad analizzare; non risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le minime conoscenze,

neanche se guidato

INSUFFICIEN-TE

4 Conoscenze frammen-

tarie, con errori

Compie analisi lacunose e sintesi incoerenti

Applica le conoscenze mi-nime solo se guidato,

ma con errori

5 Conoscenze mediocri

ed espressione difficol-tosa

Compie qualche errore; analisi e sintesi parziali

Applica le conoscenze mi-nime, con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; Compie analisi complessi- Applica autonomamente

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esposizione semplice, ma corretta

vamente corrette e riesce a gestire

semplici situazioni

le conoscenze minime

DICRETO 7

Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e ridefinire un concetto, ge-stendo autonomamente si-

tuazioni nuove

Applica autonomamente le conoscenze anche a pro-

blemi più complessi, ma con imperfezioni

BUONO

8

Conoscenze complete, con approfondimenti

autonomi; esposizione corretta con proprietà

linguistica

Coglie le implicazioni; individua autonomamente

correlazioni; rielabora correttamente

e in modo personale

Applica autonomamente le conoscenze, anche a pro-

blemi più complessi, in modo corretto

OTTIMO

9

Conoscenze complete con approfondimenti autonomi; esposizione fluida con utilizzo del linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie correlazioni esatte

e analisi approfondite; rielabora correttamente

in modo completo, autonomo e critico

Applica e mette in relazione le conoscenze

in modo autonomo e corret-to, anche a problemi nuovi e complessi.

10

Conoscenze complete, ampie ed approfondite;

esposizione fluida con utilizzo di un lessi-co ricco ed appropriato

Sa rielaborare correttamente e approfondire in modo cri-

tico ed originale.

Argomenta le conoscenze in modo autonomo e corret-

to per risolvere problemi nuovi

e complessi; trova da solo soluzioni originali ed effi-

caci.

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI DI PREPARAZIONE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente er-

rate e lacunose; espressione

sconnessa

Non riesce ad analizzare; non ri-

sponde alle richieste

Non riesce ad applicare le minime

conoscenze, anche se guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammentarie,

con errori

Compie analisi lacunose e sintesi

incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed e-

spressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi e

sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; esposi-

zione semplice, ma corretta

Compie analisi complessivamente

corrette e riesce a gestire semplici

situazioni

Applica autonomamente le cono-

scenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti; espo-

sizione corretta

Sa interpretare il testo e ridefinire

un concetto, gestendo autonoma-

mente situazioni nuove

Applica autonomamente le cono-

scenze anche a problemi più com-

plessi, ma con imperfezioni

BUONA 8

Conoscenze complete, con

approfondimenti autonomi;

esposizione corretta con pro-

prietà linguistica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni; rie-

labora correttamente e in modo

personale

Applica autonomamente le cono-

scenze, anche a problemi più

complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti autonomi;

esposizione fluida con utiliz-

zo del linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi appro-

fondite; rielabora correttamente in

modo completo, autonomo e criti-

co

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autonomo e

corretto, anche a problemi nuovi e

complessi.

10

Conoscenze complete, ampie

ed approfondite; esposizione

fluida con utilizzo di un les-

sico ricco ed appropriato

Sa rielaborare correttamente e ap-

profondire in modo critico ed ori-

ginale.

Argomenta le conoscenze in modo

autonomo e corretto per risolvere

problemi nuovi e complessi; trova

da solo soluzioni originali ed effi-

caci.

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FILOSOFIA

Liceo Scientifico Statale “Leonardo da Vinci”

Reggio Calabria

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI

Filosofia

Anno scolastico 2013/14

Classe : 3° Sez. D

Docente

Massimo Angelucci

SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE

La situazione di partenza della classe, composta da 11 ragazzi ed 11 ragazze, dalla verifica effettuata nel corso dei primi giorni, si presenta buona. La Classe presenta buone conoscenze generali e di base che le possono sicuramente consentire di affrontare con successo lo studio delle nuova disciplina.

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Le competenze individuali risultano, ad una prima verifica, mediamente buone ed in alcuni casi eccellenti, la curiosità e l’attenzione dimostrata nel corso delle prime lezioni introduttive di Filosofia dimostrano una predisposizione ed una disponibilità ad apprendere la nuova materia che certificano la possibilità di un posi-tivo svolgimento del programma didattico previsto per l’anno in corso. La classe mostra dei livelli buoni, ed in alcuni casi ottimi, sia in termini di conoscenze che di competenze e dimostra una disponibilità positiva a seguire le lezioni ed a impegnarsi nello studio e nell’approfondimento dei temi trattati. La disciplina appare ottima ed il comportamento degli alunni in aula improntato al rispetto rciproco ed alla buona educazione, il clima complessivo che si è immediatamente instaurato, in termini di fiducia e di dispo-nibilità, sembra favorevole a garantire uno sviluppo positivo delle attività didattiche e comportamenti ordi-nati e responsabili. Nel corso delle prime lezioni sembra essersi sviluppato un rapporto positivo tra docente e studenti che con-sente un costante dialogo sia sulle attività didattiche e curriculari che sulle problematiche extra curriculari e relazionali. MODALITA' DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO Per quanto riguarda la cultura generale e la curiosità conoscitiva tutti gli studenti dimostrano livelli elevati di partecipazione e di coinvolgimento e nel corso delle prime lezioni non sono emerse difficoltà di appren-dimento. Le lezioni, vista anche la novità della materia, si svolgono in forma dialogica, con l’obbiettivo di verifica-re costantemente la presenza di lacune o incomprensioni che tuttavia, alla data odierna, non risultano essere evidenti. In ogni caso non si procede nella spiegazione della materia a prescindere da una costante verifica dei livelli di apprendimento e di comprensione di tutti gli studenti. Questo fa ritenere, in prospettiva, non necessari in-terventi integrativi, mentre si solleciteranno letture e studi su temi specifici e su autori in grado di suscitare particolare attenzione e interesse negli alunni. FINALITA’ GENERALI DELLA MATERIA

Il primo obbiettivo da perseguire in una classe del Liceo Scientifico che, per la prima volta, affronti lo stu-dio della filosofia è quello di far maturare la consapevolezza della contemporaneità e della validità delle strutture logiche, razionali e critiche del pensiero umano a prescindere dalle epoche storiche e dall’evoluzione dei suoi contenuti. Conseguentemente gli studenti dovranno percepire il valore e l’importanza della ricerca filosofica, non solo e non tanto intesa come pura somma di nozioni, ma considerata come specifica capacità dell’uomo di rap-presentare, sintetizzare ed organizzare, anche in forma simbolica, la coscienza di se e del rapporto con il mondo che lo circonda. Partire da “SE stessi” per mettere alla prova le loro capacità intellettuali, intese come il risultato della loro sensibilità e del loro intelletto che, connessi l’uno all’altra, consentano loro di poter esercitare quella attività, propria e particolare di ogni essere umano, che è rappresentata dal giudizio, ovvero dalla possibilità critica di distinguere ed ordinare intellettualmente la conoscenza razionale e quella sensibile. Il metodo di approccio alla materia dovrà quindi favorire lo sviluppo delle capacità intellettuali e critiche dell’alunno, la sua capacità di distinguere, la sua attitudine alla riflessione e la costante abitudine a ricono-scere le differenze e le specificità, utilizzando non solo l'intelletto razionale e quello intuitivo ma ascoltando anche la voce del proprio intelletto sentimentale. Lo studente dovrà percepire come la sua stessa personalità si costituisca in relazione ai contenuti ed all’organizzazione del suo sapere e che da questa capacità deriverà la validità delle scelte, metodologiche e comportamentali, che dovrà compiere nel corso della sua vita. Tali obiettivi verranno perseguiti valorizzando alcuni aspetti propri della materia quali: La definizione stessa del concetto di sapere come risultato di un metodo di ricerca fondato sulla riflessione

critica ed intellettuale alla luce della quale definire ed organizzare l’intuizione empirica e la conoscenza razionale

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l’insegnamento della logica in generale, dei suoi principi fondamentali e la sua evoluzione nel corso della storia del pensiero filosofico, con particolare riferimento alla logica del pensiero scientifico ipotetico moderno;

la sottolineatura del valore del pensiero metafisico come attività propriamente e specificamente caratterizzante la dignità e l’unicità dell’uomo e del suo percorso intellettuale e razionale;

l'importanza del metodo logico come strumento fondamentale dell'epistemologia e della costruzione di un sapere universalmente condiviso, punto di partenza dello sviluppo del pensiero scientifico moderno;

l’importanza della diversità culturale e sociale come elemento di confronto e di evoluzione del pensiero umano e dei suoi processi conoscitivi, con particolare riferimento al concetto di interculturalità;

la determinazione dei concetti di coscienza sentimentale e di consapevolezza di se come contesto fondante dell’azione umana volta al conseguimento dell’armonia e dell’equilibrio dell’azione volontaria sospesa tra libertà morale e necessità biologica;

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • Si solleciterà la capacità di analizzare le conoscenze generali della materia, al fine di riuscire a

conseguire una capacità di analisi critica delle problematiche connesse all’evoluzione del pensiero filosofico antico e le influenze da questo esercitate sulla storia del pensiero e sulla filosofia moderna.

• Si approfondirà la conoscenza delle principali correnti del pensiero filosofico antico, con specifico riferimento ad autori particolarmente significativi per originalità di contenuti e per impostazione metodologica. Si metterà in risalto il contributo che tali correnti filosofiche e tali autori hanno dato alla formazione del pensiero contemporaneo.

• Si metteranno in evidenza i principi logici della conoscenza ed il loro rapporto con l'indagine empirica al fine di meglio determinare il percorso evolutivo della scienza antica e del giudizio da essa espressa sul valore della conoscenza sensibile e di quella intellettuale.

• Si cercherà di favorire l’accrescimento delle competenze e le capacità individuali degli alunni che, per la filosofia, vanno indicate nella possibilità di analizzare, comprendere ed interiorizzare un testo filosofico e scientifico riconoscendone gli aspetti fondamentali e gli elementi caratterizzanti e stabilendo interrelazioni e connessioni tra i diversi aspetti e le diverse componenti che concorrono alla formazione della conoscenza sensibile e intellettuale; oltre ciò gli alunni dovranno anche riconoscere e ricordare i principali autori e le principali correnti di pensiero collegandoli in una rete logica di rapporti con le conoscenze ed i caratteri fondamentali del sapere moderno;

• Andranno sviluppate le capacità individuali e il lavoro interdisciplinare e di gruppo, fondate sul conseguimento di un attitudine consolidata a comunicare in modo efficace in diversi contesti e situazioni comunicative e dialogiche, ad interpretare correttamente i dati di un problema utilizzando le conoscenze acquisite, ad affrontare ed accettare scelte diverse e cambiamenti in conseguenza delle modifiche intervenute nelle proprie conoscenze e ad interagire con persone e/o gruppi di culture diverse considerando la diversità come valore ed opportunità di ulteriore accrescimento culturale

• Si cercherà, infine, di migliorare la capacità espressiva e comunicativa dell’alunno sia per quanto riguarda le capacità di sostenere un dialogo ed una interlocuzione precisa nei contenuti, appropriata negli argomenti e corretta nella forma sia per quanto riguarda la capacità di scrivere in modo tecnicamente appropriato rispetto alla materia.

METODOLOGIA: STRATEGIE E STRUMENTI PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTI-VI FISSATI Il rapporto didattico con gli allievi sarà impostato sulla base di una costante sollecitazione dell’attenzione alla materia sia nel corso delle lezioni frontali sia per quanto riguarda le verifiche sulla preparazione e sui livelli di apprendimento. In maniera particolare si cercherà di seguire costantemente i livelli di apprendimento degli studenti assisten-doli nella metodologia di studio e le problematiche ad essa connesse, e nella loro acquisizione di nuove ca-pacità e competenze relative alla materia. Ciò sarà reso possibile da una reale disponibilità al dialogo per tutto quello che attiene alla comunicazione interpersonale ed alle problematiche giovanili e da un’attenzione costante per tutto quello che attiene ai li-velli di preparazione individuale e di conoscenza della disciplina.

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Sarà favorito il dialogo interattivo tra docente e studente e tra studente e studente anche per mezzo di conti-nue sollecitazioni ad intervenire ed esprimere opinioni e idee proprie nel corso delle lezioni. Gli strumenti privilegiati rimarranno il libro di testo e la lezione frontale che sarà accompagnata da costanti riferimenti alla possibile individuazione di ulteriori fonti di apprendimento quali opere e bibliografie stori-che, strumenti multimediali, opere cinematografiche ed artistiche, ricerche e riferimenti sulla rete di Internet.

Scheda Docente FILOSOFIA

Classe 3° Lic. Scientifico Sez. D

Temi

Segmenti curricolari

Organizzazione Contenuti e Conoscenze

Competenze

Periodo

La Filosofia antica: dalle

origini ai fisici il pe-riodo co-

smologico

Le origini della Filo-sofia Greca tra miste-ri, natura e simbolo, la Visione Cosmolo-

gica del Mondo

• Il primo pensiero tra paura e mito le origini sentimentali del

pensiero • Mito, Poesia, Misteri e Sophia

; le origini razionali del pensiero

• La sintesi simbolica della rappresentazione del Cosmo

• La scuola Ionica ed il concetto di Ilozoismo

• Talete, Anassimandro Anassimene ed Eraclito la ricerca del principio primo

• Il concetto di Giustizia

Acquisire il significato dei concetti di sophia archè, physis cosmos, hylè, logos, dikè, doxa,

Conoscere lo sviluppo logico ed epistemologico dei concetti di unità, molteplice, limite illimi-

tato divenire, materia forma

Comprendere le differenze tra pensiero epico e pensiero pate-tico matrici espressive del pen-

siero razionale.

Distinguere tra sapere e esoteri-co ed essoterico ed il valore dei

simboli logici e figurativi

Interpretare il significato sim-bolico dei misteri iniziatici,

I Quadrim

Settembre

I principi fondanti della determinazione

dell’Essere

• Pitagora e la matematica sacra

• La Scuola Eleatica e l’unità dell’essere; il concetto di

Riconoscere e definire il signi-ficato di finito e infinito nella

filosofia greca,

Saper illustrare i concetti di ci-clicità, necessità e possibilità

dell'essere;

I Quadrim

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necessità

• I fisici posteriori

• Empedocle e lo sphero

• Anassagora e le omeomerie

• Democrito e gli atomi

Cogliere le differenze episte-

mologiche tra il concetto greco di Phisys e quello moderno di

natura

Conoscere lo sviluppo logico ed epistemologico della filosofia della natura, con particolare ri-ferimento alla distinzione tra conoscenza sensibile e cono-

scenza intellettuale

Individuare le connessioni logi-che tra l'atomismo democriteo

e il materialismo moderno

ottobre

Atene di Pe-ricle culla

del pensiero occidentale: Il periodo

antropologi-co

La potenza dell’arte maieutica

Il Discorso e dialogo come strumenti di

democrazia Il principio della ri-cerca come elemento fondante di ogni co-

noscenza. L’uomo misura di

tutte le cose

• I sofisti e la filosofia come scienza formativa dell’uomo • La nascita dell'idea di

democrazia • il relativismo culturale di

Protagora : l’uomo misura delle cose;

• la retorica di Gorgia e il concetto di relativismo

culturale • Socrate: il metodo maieutico,

l’ironia e la professione di ignoranza; la conoscenza e

l’etica • il principio della ricerca del

sapere

Capire e descrivere il concetto

di relativismo culturale

Comprendere la differenza lo-gica tra il concetto di assoluto e

quello di relativo

indicare il valore epistemologi-co del dialogo alla luce dell'in-

segnamento socratico

Indicare i temini costitutivi del concetto di democrazia tipici

dell’Atene di Pericle;

Fornire spiegazioni della tesi socratica relativa al rapporto tra

sapere e ignoranza ;

Individuare temi e problemi connessi alla morte di Socrate contestualizzandone e assolu-

tizzandone i valori

definire il concetto di cono-scenza interiore alla luce

dell'insegnamento socratico.

I Quadrim

novembre

La Filosofia classica:

Platone ed

Platone

• Il rapporto con Socrate, Platone ed il dialogo filosofico come strumento di conoscenza

• L’unitarietà della virtù e del sapere corrispondente

• La dottrina delle Idee • la bellezza come prima virtù

Acquisire consapevolezza del percorso logico del platonismo in relazione allo sviluppo del concetto di unità della virtù e

del sapere;

Cogliere lo sviluppo storico del

I e II Quadr

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Aristotele Il fonda-

mento del pensiero ra-zionale oc-cidentale Il periodo

Ontologico

nella risalita verso l’essere • La teoria ed i gradi della

conoscenza come immagine dell’essere, l’educazione del

filosofo • La repubblica platonica immagine terrena dell’essere,

il dovere del filosofo • La teoria dei generi sommi e la

dialettica • La svolta pitagorica ed il

Platonismo religioso • il Sommo Bene e l'anima

mundi

pensiero di Platone attraverso le sue opere e l’importanza del

pensiero platonico nello svilup-po della storia della filosofia.

Individuare i tratti caratteriz-

zanti dell'insegnamento socrati-co nelle opere e nel pensiero

platonico

Comprendere contenuto e signi-ficato della teoria delle idee e

del concetto di archetipo forma-le , nel suo significato filosofico

e religioso.

Cogliere la differenza tra il va-lore assoluto del concetto di sa-pere platonico ed il precedente pensiero relativista dei sofisti

Stabilire con precisione i conte-nuti epistemologici del pensiero Platonico, alla luce del concet-to di unitarietà del sapere come immagine gnoseologica dell'u-

nità dell'essere

Ricostruire il significato del pensiero platonico di Sommo

Bene evidenziando il contribu-to da esso dato allo sviluppo del pensiero religioso contempora-

neo;

Fornire spiegazioni delle tesi e delle concezioni del filosofo re-lative allo Stato ed al rapporto tra democrazia e aristocrazia, con particolare riferimento al concetto platonico di onore

Individuare i tratti caratteriz-zanti della svolta pitagorica di

Platone nel Timeo, con partico-lare riferimento al concetto di

“anima mundi”

Dicemb Gennaio Febbraio

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Aristotele

• La rottura della visione unitaria del sapere nel

pensiero greco e la nascita del pensiero scientifico

moderno • Il concetto di sostanza unica

e fondamento dell'essere e del conoscere

• La metafisica come fondamento dell’essere

• Il Motore immobile e la teologia aristotelica

• La fisica e il sapere come analisi sistematica della

conoscenza • L'etica e la teoria della

conoscenza delle azioni umane

• le scienze poietiche e quelle pratiche

• La Logica come sistema della conoscenza dell'essere;

• Logica del concetto, della proposizione e del

ragionamento

Conoscere e definire il signi-ficato epistemologico del si-stema del sapere aristotelico

Cogliere la novità della filo-sofia aristotelica e il suo ap-porto alla definizione di un sistema di sapere fondato

sulla divisione delle scienze

Cogliere il significato della rottura dell’unitarietà del sa-

pere platonico

Saper descrivere concettual-mente la corrispondenza

dell'essere con la conoscenza dell'essere alla luce del con-

cetto di sostanza unica

Comprendere il significato del rapporto tra fisica e meta-

fisica aristotelica ed il suo rapporto con il pensiero me-dioevale così come rappre-sentato da Dante Alighieri

nella letteratura Italiana

Operare confronti tra il pen-siero aristotelico e quello

platonico alla luce della cri-tica Aristotelica alla teoria

delle idee

Comprendere l’influenza ari-stotelica sul pensiero logico

moderno,

Ricostruire nei loro nessi lo-gici i diversi tipi di sillogi-smo ed i corrispondenti ra-

gionamenti categorici, ipote-tici e disgiuntivi;

Individuare temi e problemi ritenuti più importanti alla

luce del pensiero etico di A-ristotele in relazione al con-cetto di “diritto naturale” e

delle sue implicazioni

II Qua-drim

febbraio marzo aprile

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La filosofia dell'Elleni-

smo; l'etica

dell'edoni-smo

La Filosofia religiosa, il Neo plato-nismo e le radici filo-sofiche del cristiane-

smo

Il periodo Etico: la ricerca di nuovi sa-peri e nuovi stili di

vita nell’universalismo

romano la crisi della coscien-

za politica ed il ri-piegamento edonisti-

co su se stessi

• Civiltà e cultura

dell’ellenismo il fenomeno dell’eclettismo culturale

• Lucrezio ed Epicuro: la riscoperta del materialismo Democriteo

• Epicuro e la saggezza fondamento della ricerca di uno stile di vita fondato sul piacere

• Lo stoicismo e la rinascita del relativismo cosmopolita

• La logica stoica e la nascita di una teoria del significato

• Lo scetticismo come risposta culturale alla crisi dell’impero

Acquisire il significato della ri-cerca della felicità e del piacere individuale come risposta alla crisi del mondo greco di fronte

alla conquista macedone;

Cogliere i caratteri della cultura cosmopolita del mondo romano

maturata in seguito alla conquista macedone dell'Asia e di quella

Romana della Grecia e dei regni macedoni;

Interpretare il valore delle diver-se scuole filosofiche ellenistiche alla luce dell'evoluzione critica

dei sistemi e delle scuole platoni-che ed aristoteliche

Il rapporto tra piacere e sapere

nella ricerca della felicità indivi-duale

Analizzare le diversità delle in-dicazioni etiche ed i contenuti

originali delle filosofie ellenisti-che e la loro influenza sul pensie-ro e sui modelli di comportamen-

ti contemporanei,

Ricostruire nei loro nessi fonda-mentali i pensieri delle diverse

scuole esaminate con particolare riferimento ai contenuti originali di ciascuna ed alle influenze da esse esercitate sul pensiero suc-

cessivo;

Individuare le principali diffe-renze tra la logica stoica e la lo-gica aristotelica ed esaminare, alla luce del moderno ragiona-

mento, il concetto stoico di “si-gnificato”

II Qua-drim

Aprile

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L’incontro della filo-sofia greca con il pensiero religioso

giudaico-cristiano Il neo platonismo. Il pensiero gnostico e le sue influenze o-

rientali

• La cultura greca e la rivalutazione del pensiero religioso platonico

• Plotino e Proclo: l’uno, i molti, le ipostasi e la materia

• L’immanentismo religioso e la teoria delle emanazioni

• l'incontro della filosofia greca con il pensiero giudaico-cristiano

• il Mazdeismo e il dualismo Zoroastriano

• La Gnosi

Cogliere i caratteri religiosi della filosofia neoplatonica in età pro-tocristiana, con particolare rife-rimento agli esiti mistici della

visione immanentistica del rap-porto tra uno e molteplice

Saper operare la distinzione nella definizione dei concetti di imma-nentismo e trascendentalismo re-

ligioso.

Riconoscere le specificità della teoria della conoscenza gnostica e il suo originale rapporto con la

fede religiosa

Definizione del problema del rapporto tra fede e ragione

Ricostruire nei suoi nessi fonda-mentali il pensiero neo platonico, soprattutto in relazione alle sue matrici platoniche del Timeo e alle sue influenze sul pensiero

cristiano successivo;

Fornire spiegazioni delle tesi e delle concezioni di Plotino rite-nute più importanti dal punto di vista delle sue influenze sul na-scente pensiero cristiano ed an-che sulla spiritualità contempo-

ranea

Comprendere il valore delle in-fluenze religiose neoplatoniche,

orientali e giudaiche nel processo di formazione del primo pensiero

cristiano

definire la complessità del rap-porto tra rivelazione religiosa e

conoscenza filosofica

Maggio

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CONTENUTI MINIMI relativi al Programma di

FILOSOFIA svolto nella Classe 3° Sez. D (Anno Scolastico 2013-14)

(Prof. Massimo Angelucci)

La nascita del pensiero filosofico

Le origini misteriche mitiche e poetiche del pensiero filosofico

• La ricerca dell’archè; La scuola Ionica, • Il pensiero Pitagorico • Parmenide: il problema ontologico; • Il pensiero pluralistico dei fisici

posteriori: Democrito.

La scoperta dell’uomo

Caratteri della sofistica; Protagora e il Concetto di relativismo Culturale Socrate.

La filosofia classica

o Platone: 1. Teoria delle idee; 2. L’Unicità della virtù 3. Origine e caratteri della conoscenza; 4. La concezione politica; 5. I miti: mito della caverna, del carro alato, di Er, del demiurgo. 6. Il platonismo religioso

o Aristotele: 1. Metafisica; 2. Fisica; 3. Logica; 4. Etica.

La filosofia ellenistica

• Caratteri generali della filosofia ellenistica; • La filosofia stoica, la Logica e l’etica, • Caratteri generali dell’epicureismo, dello scetticismo; • Plotino e il concetto di emanazione;

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COMPORTAMENTI E VALUTAZIONE

Tutti i rapporti didattici e personali all'interno della classe si atterranno ai valori generali propri dei principi della democrazia e del rispetto interpersonale.

VERIFICHE

verranno effettuate per ogni quadrimestre 3 verifiche di cui una scritta. Le verifiche scritte saranno organizzate secondo la tipologia della “terza prova “ scritta da sostenere nel corso dell’Esame di Stato finale o, in alternativa, come esposizione scritta tematica. Ogni verifica riguarderà l’intero corso di studi dell’anno. Le verifiche saranno Programmate ed il calendario relativo sarà definito dalla Classe in pie-na autonomia, sulla base della Programmazione didattica e delle modalità di svolgimento delle verifiche indicate dal Consiglio di Classe

VALUTAZIONE

I criteri di valutazione che verranno applicati, sia per le prove scritte che per quelle orali, so-no quelli indicati dal Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto nell’ambito degli Indirizzi e delle indicazioni espresse dal Collegio dei Docenti e dalle Riunioni del Dipartimento Stori-co-Filosofico. Tali criteri riguarderanno, in maniera particolare, la valutazione relativa a:

• Conoscenze

• Competenze

• Espressività Verrà data grande importanza ad dibattito interattivo ed al dialogo tra alunni e insegnante come forma e metodo privilegiato di apprendimento: in relazione a ciò la competente, perti-nente ed attiva partecipazione al dialogo didattico, nel corso delle attività giornaliere, sarà certificata con un segno + sul registro da computarsi al momento delle verifiche immediata-mente successive, per un valore pari a 0,1 di punto. Il punteggio ottenuto nel corso delle valutazioni sarà comunicato immediatamente agli stu-denti interessati, che avranno facoltà di discuterlo con il docente, sarà definito in 100/100 sul registro personale dell’insegnante per essere poi riportato in decimi negli scrutini trimestrali e finali. Reggio Calabria 23 ottobre 2013 IL DOCENTE Massimo Angelucci

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI DI PREPARAZIONE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente er-

rate e lacunose; espressione

sconnessa

Non riesce ad analizzare; non ri-

sponde alle richieste

Non riesce ad applicare le minime

conoscenze, anche se guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammentarie,

con errori

Compie analisi lacunose e sintesi

incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed e-

spressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi e

sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; esposi-

zione semplice, ma corretta

Compie analisi complessivamente

corrette e riesce a gestire semplici

situazioni

Applica autonomamente le cono-

scenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti; espo-

sizione corretta

Sa interpretare il testo e ridefinire

un concetto, gestendo autonoma-

mente situazioni nuove

Applica autonomamente le cono-

scenze anche a problemi più com-

plessi, ma con imperfezioni

BUONA 8

Conoscenze complete, con

approfondimenti autonomi;

esposizione corretta con pro-

prietà linguistica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni; rie-

labora correttamente e in modo

personale

Applica autonomamente le cono-

scenze, anche a problemi più

complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti autonomi;

esposizione fluida con utiliz-

zo del linguaggio specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi appro-

fondite; rielabora correttamente in

modo completo, autonomo e criti-

co

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autonomo e

corretto, anche a problemi nuovi e

complessi.

10

Conoscenze complete, ampie

ed approfondite; esposizione

fluida con utilizzo di un les-

sico ricco ed appropriato

Sa rielaborare correttamente e ap-

profondire in modo critico ed ori-

ginale.

Argomenta le conoscenze in modo

autonomo e corretto per risolvere

problemi nuovi e complessi; trova

da solo soluzioni originali ed effi-

caci.

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Lingua Inglese

Programmazione didattica di Lingua Inglese

Anno scolastico 2013/2014

Classe III sez. D

Competenze di cittadinanza

• Imparare ad imparare • Comunicare • Collaborare e partecipare • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’interpretazione • Relazionarsi con culture e tradizioni diverse • Risolvere problemi

Obiettivi Specifici di Apprendimento

• Comprendere in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali e scritti di varia tipo-logia e genere su argomenti noti concreti e astratti, d’interesse personale e di attuali-tà;

• riferire fatti e descrivere fenomeni e situazioni con un uso del lessico pertinente e progressivamente più ampio in testi orali e scritti, strutturati e coesi, con particolare attenzione alla fluency;

• sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; • partecipare a conversazioni e interagire nella discussione, anche con parlanti nativi,

in maniera adeguata agli interlocutori e al contesto; • riflettere sugli elementi linguistici con riferimento a fonologia, morfologia, sintassi,

lessico e sugli usi linguistici, anche per acquisire la consapevolezza delle analogie e differenze tra L2 e L1;

• riflettere sulle conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera per lo studio di altre lingue.

• Conoscere gli aspetti relativi alla cultura dei Paesi in cui si parla la lingua, con parti-colare riferimento agli ambiti letterario, artistico e scientifico.

La seguente programmazione modulare precisa le competenze, le capacità/abilità, le cono-scenze grammaticali e lessicali, letterarie, artistiche e scientifiche (CLIL) che l’alunno dovrà acquisire alla fine della terza classe. Si specifica che, per quanto attiene all’aspetto storico- letterario, si farà particolare riferi-mento al periodo compreso tra le origini e il XVII secolo, ivi comprendendo le tematiche scientifiche ed artistiche ad esso relative.

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I QUADRIMESTRE: 50 ORE ( MODULI 1 – 2 ) Primo bimestre: Ottobre-Novembre

COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Lingui-stiche, letterarie e CLIL

TEMPI

Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varietà

di messaggi orali, in contesti diversificati, tra-

smessi attraverso vari canali

Comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti di vario genere, coglien-done le linee essenziali e i particolari più signifi-

cativi

Comprendere e conte-stualizzare testi letterari

di epoche diverse

Produrre testi orali e scritti, su una varietà di

argomenti noti

Saper cogliere differenze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella

dei paesi anglofoni

Sostenere conversazioni funzionali al contesto e alla situazione di comu-

nicazione, stabilendo rapporti interpersonali

Parafrasare, riferire e/ o dialogare in situazioni

note e/ o improvvisate e discuterne

Distinguere e usare i vari

registri linguistici

Present tenses Phrasal verbs 1

Word formation1 Expressions with time1

The birth of the Nation The Celts,Stonehenge,

the Romans The Anglo Saxons

The epic poem Beowulf. The pagan elegy. The Normans.

Henry II

The ballad. Geoffrey Chaucer. Can-

terbury Tales

Science: The Environ-ment

-The atmosphere-

Pollution -The water cycle

4 ore

16 ore

2 ore

Analizzare e confrontare testi letterari e produzio-ni artistiche provenienti da lingue/ culture diver-se

Usare L2 nello studio di argomenti basilari pro-venienti da discipline

non linguistiche caratte-rizzanti il liceo scientifi-

co (CLIL)

Utilizzare le nuove tec-nologie

dell’informazione e della comunicazione per ap-profondire argomenti di

studio

Verifiche scritte 1/2 ore . Approfondimento e /o

pausa didattica 3 ore

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Secondo bimestre: Dicembre-Gennaio COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Linguisti-

che, letterarie e CLIL TEMPI

Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varietà

di messaggi orali, in contesti diversificati, tra-

smessi attraverso vari canali

Comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti di vario genere, coglien-done le linee essenziali e i particolari più signifi-

cativi

Comprendere e conte-stualizzare testi letterari

di epoche diverse

Produrre testi scritti e orali su una varietà di

argomenti noti

Saper cogliere differenze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella

dei paesi anglofoni

Sostenere conversazioni funzionali al contesto e alla situazione di comu-

nicazione, stabilendo rapporti interpersonali

Parafrasare, rferire e dia-logare in situazioni note e/ o improvvisate e di-

scuterne

Distinguere e usare i vari registri linguistici

Past tenses Phrasal verbs 2

Word formation2 Expressions with time

Renaissance poetry The English sonnet

William Shakespeare: scelta di sonetti.

Science: The environ-

ment.

Climate changes

4 ore

14 ore

2 ore

Analizzare e confrontare testi letterari e produzio-ni artistiche provenienti da lingue/ culture diver-se

Saper usare L2 nello studio di argomenti basi-lari provenienti da disci-

pline non linguistiche caratterizzanti il liceo

scientifico (CLIL)

Utilizzare le nuove tec-nologie

dell’informazione e della comunicazione per ap-profondire argomenti di

studio

Verifica scritta 1 ora

I QUADRIMESTRE Approfondimento e/o

Pause didattiche 3 ore

Totale ore quadrimestre 50 ore

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SECONDO QUADRIMESTRE: 49 ORE (MODULI 3-4) Terzo bimestre: Febbraio- Marzo

COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Lingui-stiche, Letterarie, CLIL

TEMPI

Comprendere (ascoltare ed elaborare) una varie-tà di messaggi orali, in contesti diversificati,

trasmessi attraverso va-ri canali

Comprendere (leggere ed elaborare) testi scrit-ti di vario genere, co-gliendone le linee es-senziali e i particolari

più significativi

Comprendere e conte-stualizzare testi letterari

di epoche diverse

Produrre testi orali e scritti e su una varietà

di argomenti noti

Saper cogliere diffe-renze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella dei paesi an-

glofoni

Sostenere conversazioni funzionali al contesto e

alla situazione di co-municazione, stabilendo rapporti interpersonali

Parafrasare, rferire e dialogare in situazioni note e/o improvvisate,

e/ o discuterne

Distinguere e usare i vari registri linguistici

Countable/uncountable nouns

Comparatives Superlatives Quantifiers

Renaissance drama Marlowe

William Shakespeare Macbeth

Science: The Cell.

-Parts of a cell

4 ore

15 ore

2 ore

Analizzare e confronta-re testi letterari e pro-duzioni artistiche pro-venienti da lingue/ cul-ture diverse

Utilizzare le nuove tec-nologie

dell’informazione e del-la comunicazione per

approfondire argomenti di studio

Verifiche scritte

1 /2 ore

Approfondimento e/o pausa didattica

3 ore

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Quarto bimestre: Aprile-Maggio COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Lingui-

stiche, Letterarie, CLIL TEMPI

Comprendere (ascolta-re ed elaborare) una va-rietà di messaggi orali, in contesti diversificati, trasmessi attraverso va-

ri canali

Comprendere (leggere ed elaborare) testi scrit-ti di vario genere, co-gliendone le linee es-senziali e i particolari

più significativi

Comprendere e conte-stualizzare testi letterari

di epoche diverse

Produrre testi orali e scritti, su una varietà

di argomenti noti

Saper cogliere diffe-renze ed analogie tra la propria realtà culturale e quella dei paesi an-

glofoni

Sostenere conversazioni funzionali al contesto e

alla situazione di co-municazione, stabilendo rapporti interpersonali

Parafrasare, riferire e dialogare in situazioni note e/o improvvisate e

discuterne

Distinguere e usare i vari registri linguistici

Modals

A time of upheavel: The Civil War- The Stuart

Dynasty- John Donne. The Meta-

physical poetry John Milton.

Science: The Cell -Genetically modified

foods

4 ore

14 ore

2 ore

Analizzare e confronta-re testi letterari e pro-duzioni artistiche pro-venienti da lingue/ cul-ture diverse

Usare L2 nello studio di argomenti basilari pro-venienti da discipline

non linguistiche caratte-rizzanti il liceo scienti-

fico (CLIL)

Utilizzare le nuove tec-nologie

dell’informazione e del-la comunicazione per

approfondire argomenti di studio

I QUADRIMESTRE II QUADRIMESTRE Verifica scritta 1 ora Recupero e/o Approfondi-

mento 3 ore

TOTALE II quadrimestre 49 ore I contenuti grammaticali saranno sviluppati con riferimento al testo in adozione

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Modulo pluridisciplinare: novità e continuità: lo sviluppo del sapere attraverso nuovi linguaggi e culture. Obiettivi: -Graduale sviluppo delle capacità di analisi, sintesi, critica e di coordinamento delle cono-scenze attraverso l’analisi del modello testuale. -Saper effettuare collegamenti con le altre discipline. Conoscere il periodo storico delle origini e quello medievale Individuare i caratteri peculiari delle società primitive, il loro rapporto con il soprannatura-le,con l’ambiente circostante e il loro “living standard”. Saper leggere un testo poetico. Scoprire la nuova visione della realtà sociale e politica del mondo Rinascimentale che vede l'uomo al centro dell'universo e protagonista del proprio destino. Conoscere il sonetto, le sue radici e i nuovi temi che introduce nella poesia inglese. Conoscere le caratteristiche del teatro elisabettiano. Contenuti The Iberians, the Celts, the Romans, the Anglo-Saxons, the Vikings. Stonehenge. The Nor-man conquest. Poems and chronicles. Old English The epic poem, the pagan elegy. Middle English. Medieval drama. The ballad. The Medieval narrative poem. Geoffrey Chaucer The Tales. The Sonnet. The world of theatre Christopher Marlowe Doctor Faustus.W. Shakespeare: Macbeth Metodologia Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati si farà costante riferimento ad un approccio comunicativo di tipo funzionale-situazionale. Gli alunni saranno continuamente coinvolti in attività singole, di gruppo e collettive e le lezioni si svolgeranno prevalentemente in lingua straniera, tenendo ovviamente conto della capacità di comprensione della classe. L’articolazione di ogni unità didattica metterà in atto strategie volte allo sviluppo equilibrato delle quattro abilità. Gli alunni saranno sempre resi consapevoli delle fasi del loro processo d’apprendimento, nella prospettiva di una sempre maggiore autonomia di lavoro e di giudizio sul proprio operato.

Le ore relative al CLIL saranno mirate all’apprendimento di un lessico specifico di base. Questo approccio sarà incentrato su un ruolo sempre più attivo e collaborativo degli allievi,

sia tra gli studenti stessi, che tra studenti e docente.

-Pre-ascolto -Ascolto -Lettura

-Comprensione -Osservazione ed analisi

-Rielaborazione -Consultazione di libri di testo

-Organizzazione e-o sviluppo di schemi logici -Analisi, sintesi e rielaborazione personale

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guidata -Acquisizione di contenuti -Produzione orale e scritta

Mezzi e strumenti -Libri di testo -Registratore

-Lettore CD e DVD -Cassette, video cassette, CD e DVD

-Laboratorio multimediale -Documenti originali

-Giornali -Spettacoli teatrali in lingua

-Viaggi d’istruzione -Stage all’estero -Partecipazione certificazione PET

Verifica e Valutazione

Le prove di lingua straniera, sia scritte che orali, verificano la competenza linguistica rag-giunta dagli studenti. Le prove scritte, in numero di tre per quadrimestre, almeno due per alunno, propongono e-sercizi diversificati mirati alla misurazione di: 1. competenza lessicale 2. correttezza ortografica 3. conoscenza strutture grammaticali 4. competenza comunicativa 5. comprensione 6. capacità espositiva 7. acquisizione tematiche culturali programmate

Le prove orali privilegiano il dialogo studente-insegnante, studente-studente e tendono a ve-rificare in primo luogo la comprensione e la competenza comunicativa, quindi la correttezza grammaticale e fonetica, oltre che l’acquisizione delle tematiche culturali programmate. E’ prassi consolidata, come è evidente, verificare più abilità contemporaneamente (ciò non esclude che si possano anche utilizzare prove mirate a misurare singole abilità), anche se le verifiche scritte tendono a verificare specialmente le abilità della lettura e della scrittura, mentre quelle orali soprattutto il parlare e l’ascoltare.

Obiettivi Didattici Prove scritte Prove orali Conoscenze morfosintattiche e

lessicali Test oggettivi Esercizi grammaticali e

lessicali Abilità: Ascoltare Dettati, test di comprensione Prove di ascolto con verifica

orale o compilazione griglie Leggere Prove di lettura (globale,

esplorativa, analitica) con veri-fica scritta (griglie, risposte

Prove di lettura con verifica orale (risposte chiuse,

controllo fonetico)

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chiuse) Parlare Role-play, riassunti, risposte,

resoconti e analisi di testi scritti Scrivere Produzione personale(domande

aperte, dialoghi guidati e non, riassunti, paragrafi descrittivi e

narrativi, email, quesiti a rispo-sta chiusa sugli argomenti lette-rari e scientifici svolti),

La griglia di valutazione, scritta e orale, è allegata alla presente programmazione.

Tempi I tempi previsti nella programmazione sono da ritenersi indicativi, in quanto potrebbero subi-re variazioni in rapporto alla situazione delle singole classi, nel corso dell’anno scolastico. Recupero e potenziamento Alla fine di ogni attività didattica (unità didattica/ percorso/modulo), il docente attiverà mo-dalità rapide di verifica (interrogazioni brevi test/dibattiti) al fine di verificare i ritmi di ap-prendimento ed il raggiungimento delle competenze. In caso di alunni in difficoltà, si attive-ranno interventi di recupero, in linea con quanto stabilito nel POF d’Istituto.

Reggio Calabria, 25/10/2013 La docente

Margherita Marino

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DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE

* L’alunno, la cui produzione scritta è nulla, sarà valutato con una votazione di 2/10

NOTA: La presente griglia può essere adattata a diverse tipologie di verifica scritta prendendo

in considerazione solo gli indicatori che interessano

INDICA-

TORI

DI

PREPARA-

ZIONE

VO

TO

CONOSCENZE

(QUANTITA’, QUALITA’

DELL’INFORMAZIONE, PERTI-

NENZA)

COMPETENZE

(MORFOSINTASSI, LESSICO,

SPELLING)

ABILITA’

(CAPACITA’ DI ANALISI E SINTESI,

CAPACITA’ ARGOMENTATIVE,

CONTESTUALIZZAZIONE )

Gravemente

Insufficiente

2

Scarsissima conoscenza

dei contenuti *

Produzione estremamente

confusa e contorta, con gravi

e numerosi errori

Capacità di analisi e sintesi

molto scarse; inconsistenti la

contestualizzazione e

l’argomentazione

3

Scarsa conoscenza dei

contenuti e/o poca pertinen-

za

al tema proposto

Produzione frammentaria e

disorganica con diffusi e gravi

errori

Scarsa abilità di analisi e sintesi;

contestualizzazione e

argomentazione molto carenti

Insufficiente

4 Conoscenza lacunosa,

disorganica, con gravi

errori di contenuto

Produzione difficoltosa, poco

chiara e ripetitiva, con estesi

errori morfosintattici

Inadeguate le capacità di analisi e

sintesi, argomentazioni e

contestualizzazione poco chiare

5

Superficiali e modesti i

contenuti; parziale la

pertinenza al tema

proposto

Poco sicura la produzione con

errori morfosintattici che, però,

non inficiano del tutto la com-

prensione

Modeste le capacità di analisi e

di sintesi; non sempre chiare e

corrette le argomentazioni e la

contestualizzazione

Sufficiente

6

Adeguata ma non

approfondita la conoscenza

dei contenuti; accettabile

la pertinenza al tema

proposto

Produzione semplice, ma

abbastanza chiara con alcuni

errori

Non sempre consistenti le

capacità di analisi e sintesi;

generiche le argomentazioni e la

contestualizzazione

Discreta

7

Appropriata la conoscenza

dei contenuti e corretta la

pertinenza al tema proposto

Scorrevole e chiara

la produzione pur se con

qualche incertezza

grammaticale e lessicale

Adeguate le capacità di analisi e

di sintesi; nel complesso precise

le argomentazioni e la

contestualizzazione

Buona

8

Sicura la conoscenza dei

contenuti e corretta la

pertinenza al tema

proposto

Fluente e chiara la produzione

pur se con qualche

errore di lieve entità

Più che adeguate le capacità di

analisi e di sintesi; precise e

puntuali le argomentazioni e la

contestualizzazione

Ottima

9

Completa e approfondita la

conoscenza dei contenuti;

piena pertinenza al tema

proposto

Produzione fluente, ricca, arti-

colata e personale. Irrilevanti

eventuali imprecisioni

Alquanto elevate le capacità di

analisi e di sintesi; originali e

personali le argomentazioni e la

contestualizzazione

10

Molto approfondita e

ampia la conoscenza dei

contenuti; piena

pertinenza al tema

proposto

Produzione molto scorrevole,

articolata e personale

Elevate e spiccate le capacità di

analisi e di sintesi; originali,

personali e molto appropriate le

argomentazioni e la

contestualizzazione

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI DI PREPARAZIO-

NE

Voto (10) Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE IN-SUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la veri-

fica

Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente

errate e lacunose; espres-

sione sconnessa

Non riesce ad analizzare; non

risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le mi-

nime conoscenze, anche se

guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammenta-

rie, con errori

Compie analisi lacunose e sin-

tesi incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed

espressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi

e sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; e-

sposizione semplice, ma

corretta

Compie analisi complessiva-

mente corrette e riesce a gesti-

re semplici situazioni

Applica autonomamente le co-

noscenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e ridefi-

nire un concetto, gestendo au-

tonomamente situazioni nuove

Applica autonomamente le co-

noscenze anche a problemi più

complessi, ma con imperfe-

zioni

BUONA 8

Conoscenze complete,

con approfondimenti au-

tonomi; esposizione cor-

retta con proprietà lingui-

stica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni;

rielabora correttamente e in

modo personale

Applica autonomamente le co-

noscenze, anche a problemi

più complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti autono-

mi; esposizione fluida con

utilizzo del linguaggio

specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi ap-

profondite; rielabora corretta-

mente in modo completo, auto-

nomo e critico

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autono-

mo e corretto, anche a pro-

blemi nuovi e complessi.

10

Conoscenze complete,

ampie ed approfondite;

esposizione fluida con uti-

lizzo di un lessico ricco ed

appropriato

Sa rielaborare correttamente e

approfondire in modo critico ed

originale.

Argomenta le conoscenze in

modo autonomo e corretto per

risolvere problemi nuovi e

complessi; trova da solo solu-

zioni originali ed efficaci.

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MATEMATICA

LICEO SCIENTIFICO “LEONARDO DA VINCI” REGGIO CALABRIA

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE PER MODULI DI MATEMATICA a.s. 2013/2014

CLASSE 3^ D

FINALITA’

L'insegnamento della matematica tende a promuovere:

• Favorire l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizza-zione;

• Consolidare la capacità di cogliere i caratteri distintivi dei vari linguaggi (storico-naturali, formali, artificiali);

• Rafforzare la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse;

• Potenziare l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscen-ze via via acquisite;

• Stimolare un interesse sempre più vivo nel cogliere gli sviluppi storico-filosofici del pensiero matematico.

OBIETTIVI EDUCATIVI

• Partecipazione attiva durante le lezioni.

• Dialogo costruttivo con l'insegnante ed i compagni.

• Rispetto delle regole della convivenza scolastica.

• Disponibilità all'ascolto e al rispetto reciproco.

• Senso di responsabilità (conoscenza dei propri diritti e doveri).

• Ordine e precisione nella cura del materiale scolastico.

OBIETTIVI FORMATIVI (ASSE CULTURALE MATEMATICO)

1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentando-le anche sotto forma grafica

2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni 3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi 4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche

con l’ausilio di interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calco-lo e le potenzialità offerte da applicazioni di tipo informatico

Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempo

1 Richiami di geometria euclidea Settembre-Ottobre 2 Insiemi numerici e strutture Settembre- Ottobre

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3 Il metodo delle coordinate Novembre 4 Relazioni e funzioni - Trigonometria Novembre - Dicembre 5 Geometria analitica Gennaio – Febbraio – Marzo –

Aprile – Maggio

Modulo 1: Richiami di geometria euclidea

Prerequisiti Geometria euclidea relativa alle proprietà della circonferenza

Competenze disciplinari Acquisire la capacità di individuare le caratteristiche generali della circonferenza e del cer-chio e delle sue parti. Abilità Saper calcolare aree di archi, settori circolari, segmenti circolari. Conoscenze UDA 1 Circonferenza e cerchio

Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Lunghezza di un arco. Area di un settore circolare e di un segmento circolare. Raggio del cerchio inscritto e circoscritto ad un triangolo. Sezione aurea di un segmento.

Modulo 2: Insiemi numerici e strutture Prerequisiti Disequazioni di primo grado

Competenze disciplinari Acquisire la tecnica di risoluzione delle disequazioni per l’applicazione in vari campi degli studi successivi

Abilità Saper risolvere equazioni e disequazioni. Conoscenze UDA 1 Equazioni

Equazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Equa-zioni irrazionali ed in valore assoluto.

UDA 2 Disequazioni

Disequazioni lineari, di secondo grado, di grado superiore al II, fratte. Di-sequazioni irrazionali ed in valore assoluto. Sistemi di disequazioni

Modulo 3: Il metodo delle coordinate

Prerequisiti Teorema di Pitagora, punto medio di un segmento, teorema di Talete.

Competenze disciplinari Introdurre lo studio della geometria analitica formalizzando le conoscenze elementari.

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Abilità Saper definire la misura di un segmento orientato. Saper determinare la distanza tra due pun-ti,., il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo. Saper scrivere le equazioni di una simmetria centrale. Saper determinare e utilizzare le formule della traslazione degli assi. Conoscenze

UDA 1 Il metodo delle

coordinate

Segmenti orientati e loro misura. Ascisse sulla retta. Coordinate cartesiane orto-gonali nel piano. Distanza di due punti. Coordinate del punto di mezzo di un segmento. Coordinate del baricentro di un triangolo. Area di un triangolo. Trasla-zione.

Modulo 4: Relazioni e funzioni - Trigonometria

Prerequisiti Teoria degli insiemi - Angolo e misura di un angolo, il radiante, geometria piana

Competenze disciplinari • Comprendere il concetto di relazione binaria, definirne e saperne riconoscere le proprietà. Defi-

nire il concetto di funzione • Convertire un’ampiezza in gradi in una in radianti e viceversa; definire le funzioni goniometriche

con le loro proprietà, stabilire le relazioni fondamentali fra le funzioni, risolvere problemi che coinvolgono triangoli rettangoli .

Abilità • Saper operare con le funzioni • Saper definire le funzioni goniometriche. Saper rappresentare graficamente le funzioni goniome-

triche. Saper determinare le funzioni goniometriche di angoli particolari. Saper ricavare le rela-zioni che legano tra loro gli archi associati. Saper applicare i teoremi relativi al triangolo rettan-golo.

Conoscenze UDA 1

Relazioni e fun-zioni

Relazioni binarie. Funzioni. Funzioni iniettive, suriettive e biettive

UDA 2 Funzioni goniome-triche

Sistema cartesiano ortogonale associato ad un angolo orientato. Seno , coseno , tangente , cotangente , secante e cosecante di un angolo orientato e loro proprie-tà. Funzioni goniometriche di alcuni angoli notevoli. Espressione di tutte le fun-zioni goniometriche di un dato angolo orientato mediante una sola di esse. An-goli associati. Riduzione al primo quadrante. Relazioni fra gli elementi di un tri-angolo rettangolo

UDA 3 I vettori

Coordinate cartesiane ortogonali dei vettori. Prodotto scalare tra vettori e sue proprietà. Prodotto vettoriale. Applicazioni.

Modulo 5: Geometria analitica

Prerequisiti Il teorema di Talete, abilità di calcolo algebrico (equazioni e sistemi).Sistema cartesiano. Richiami di geometria euclidea sulle trasformazioni geometriche piane. Le proprietà geometriche della circonfe-renza, i sistemi algebrici di II grado e di grado superiore al secondo. Elementi fondamentali del piano cartesiano e della funzione lineare. Calcolo algebrico Competenze disciplinari • Determinare l’equazione cartesiana della retta. Acquisire il significato del coefficiente angolare

della retta. Studiare il parallelismo e la perpendicolarità, distanza di un punto da una retta ,angolo

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di due rette, equazioni di assi, bisettrici, mediane e altezze di un triangolo, fasci di rette. • Definire dal punto di vista geometrico le principali isometrie ( simmetrie, traslazioni e rotazioni)

e le similitudini; determinare le equazioni analitiche di tali trasformazioni e ritrovare ,per via analitica, le più importanti proprietà.

• Definire la circonferenza come luogo geometrico, determinarne l’equazione canonica, eviden-ziarne le proprietà.

• Definire la parabola come luogo geometrico di punti. Definire il fascio di parabole • Definire l’ellisse e l’iperbole come luogo geometrico di punti.

Abilità • Saper scrivere l’equazione di una retta. Saper determinare il coefficiente angolare di una retta.

Saper determinare il punto di intersezione di rette incidenti. Saper studiare fasci di rette. Saper ri-solvere problemi sulla retta

• Saper definire dal punto di vista geometrico le principali isometrie (simmetrie, traslazioni e rota-zioni) e le similitudini; saper determinare le equazioni analitiche di tali trasformazioni e saperne ritrovare, per via analitica, le più importanti proprietà

• Saper definire la circonferenza come luogo geometrico, saper determinare l’equazione canonica. Saper riconoscere le posizioni di una retta rispetto ad una circonferenza. Saper risolvere proble-mi relativi alla circonferenza ed ai fasci di circonferenze.

• Saper riconoscere l’equazione di una parabola. Saper scrivere l’equazione di una parabola. Saper riconoscere parabole in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una ret-ta e una parabola. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una parabola. Sa-per risolvere problemi relativi.

• Saper riconoscere l’equazione di una ellisse. Saper scrivere l’equazione di una ellisse. Saper ri-conoscere ellissi in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una retta e una ellisse. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una ellisse. Saper risol-vere problemi relativi.

• Saper riconoscere l’equazione di una iperbole. Saper scrivere l’equazione di una iperbole. Saper riconoscere iperboli in posizioni particolari. Saper riconoscere le posizioni reciproche di una ret-ta e una iperbole. Saper scrivere le equazioni di una/delle retta/e tangente/i ad una iperbole. Sa-per risolvere problemi relativi.

Conoscenze UDA 1 La funzione line-

are

Corrispondenza biunivoca fra retta ed equazione lineare in due variabili – Forma implicita, esplicita e segmentaria di una retta – Rappresentazione grafica di una retta – coefficiente angolare e intercette – casi particolari dell’equazione di una retta – condizione di parallelismo e perpendicolarità – intersezione fra due rette – distanza di un punto da una retta – asse di un segmento – bisettrice di un angolo – angolo fra due rette – fasci di rette propri e impropri – applicazioni

UDA 2 Trasformaz.ni geometriche

Trasformazioni geometriche lineari piane. Isometrie

UDA 3 Circonferenza e fasci di circonfe-

renze

L’equazione cartesiana della circonferenza. Circonferenza con particolari valori di coefficienti. Questioni elementari sulla circonferenza. Posizioni di rette e cir-conferenza; problema delle tangenti. Fascio di circonferenze: circonferenze per due punti; circonferenze tangenti ad un retta in un punto; circonferenze concentri-che. Problemi relativi. Grafici di curve di data equazione.

UDA 4 Parabola e fasci

di parabole

Conoscere la definizione di parabola . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una parabola. Fasci di parabole.

UDA 5 Ellisse

Conoscere la definizione di ellisse . Equazione cartesiana. Mutue posizioni di una retta ed una ellisse. Ellisse traslata.

UDA 6 Iperbole

Equazione cartesiana. Iperbole equilatera. Iperbole equilatera riferita ai propri a-sintoti. Funzione omografica.

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Indicazioni metodologiche e mezzi didattici Per attuare gli obiettivi programmati si adotterà una metodologia atta a stimolare la parteci-pazione consapevole degli allievi ai processi di apprendimento , in modo da suscitare il loro interesse e promuovere metodi di studio attivi. L’approccio alla conoscenza verrà posto in forma problematica, favorendo in tal modo il confronto, la discussione e la formulazione di possibili soluzioni da parte degli allievi e sollecitando una riflessione razionale ed approfon-dita dei contenuti proposti. Come base di questo metodo si utilizzerà la lezione dialogata, il libro di testo, usato non solo come eserciziario, ma come testo da leggere in chiave critica, verifiche scritte ed orali, l’insegnamento individualizzato e l’attività di recupero. Si farà uso, inoltre, quando possibi-le, del laboratorio di informatica al fine di permettere agli allievi di verificare le nozioni teo-riche già apprese. Verifiche e valutazioni Le prove di verifica e valutazione avverranno mediante prove scritte fissate in almeno due per allievo per quadrimestre e tramite un congruo numero di prove orali. Il fine fondamentale della valutazione non è quello di sanzionare fiscalmente l’apprendimento (almeno per ciò che concerne la valutazione formativa), ma quello di pro-muovere, accompagnare e controllare i processi formativi degli allievi ed è per questo im-portante che essi stessi conoscano i criteri sui quali si basa la formulazione dei voti. Si allegano al presente documento la griglia di valutazione delle prove scritte e la griglia di valutazione delle prove orali.

Reggio Cal., lì 20-10-2013 Docente

Prof.ssa Maria Stefania Crupi

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA SCRITTA

DI MATEMATICA – FISICA - INFORMATICA ALUNNO/A________________________________ Classe___ Sez.___ Data_________

INDICATORI DESCRITTORI

PUNTI MAX

VALUTAZIONE IN 10

mi

PUNTI MAX

VALUTAZIONE

IN 15 mi

Conoscenze

Contenutistiche

Riguardano:

a) Definizioni b) Formule c) Regole d) Teoremi

• molto scarse

• lacunose

• frammentarie

• di base

• sostanzialmente corrette

• corrette

• complete

• 1

• 1.5

• 2

• 2.5

• 3

• 3.5

• 4

4

• 1.5

• 2.25

• 3

• 4

• 4.5

• 5.25

• 6

6

Procedurali

Riguardano:

procedimenti “elementari”

Competenze elabo-

rative

Riguardano:

a) La comprensione del-le richieste.

b) L’impostazione della risoluzione del pro-blema.

c) L’efficacia della stra-tegia risolutiva.

d) Lo sviluppo della ri-soluzione.

e) Il controllo dei risulta-ti.

a) La completezza della

soluzione

• Molto scarse

• Inefficaci

• Incerte e/o meccaniche

• Di base

• Efficaci

• Organizzate

• Sicure e consapevoli

• 1

• 1.5

• 2

• 2.5

• 3

• 3.5

• 4.5

4.5

• 1.5

• 2.25

• 3

• 4

• 4.5

• 5.25

• 6.75

6.75

Competenze logi-

che ed argomenta-

tive

Riguardano:

a) L’organizzazione e l’utilizzazione delle conoscenze

b) La capacità di anali-si.

c) L’efficacia argomen-tativa.

d) Numero quesiti ri-solti

• elaborato di difficile o fati-

cosa interpretazione o ca-

rente sul piano formale e

grafico

• elaborato logicamente

strutturato

• elaborato formalmente ri-

goroso

• 0.5

• 1

• 1.5

1.5

• 0.75

• 2

• 2.25

2.25

N.B.: Tutti i punti assegnati agli indicatori dipendono dal numero di quesiti svolti.

Al compito non svolto sarà attribuita una votazione pari a 2/10.

IL DOCENTE ________________________

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FISICA

PROGRAMMAZIONE DI FISICA

CLASSE III SEZ.D a. s. 2013 / 2014

L’insegnamento della fisica nel terzo anno sposta l’attenzione dagli aspetti prevalentemente empirici e di osservazione, verso gli aspetti concettuali e teorici. Esso infatti oltre a fornire allo studente un bagaglio di conoscenze scientifiche adeguate, deve mirare allo sviluppo della capacità di vagliare e correlare le suddette conoscenze, recependole criticamente e inquadrandole in un unico contesto. Finalità generali dell’insegnamento della Fisica

Condurre lo studente all’esplorazione del mondo circostante per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. OBIETTIVI SPECIFICI

Nella consapevolezza che lo studio della fisica contribuisce notevolmente alla formazione

della personalità dell’allievo, favorendo lo sviluppo di una cultura armonica tale da consenti-re una comprensione critica del mondo naturale, l’insegnamento stesso si propone di:

• Far comprendere agli allievi i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, il continuo

rapporto tra costruzione teorica e attività sperimentale, la potenzialità e i limiti delle cono-scenze scientifiche, collocando storicamente, “nel tempo”, l’evoluzione del pensiero scienti-fico.

• Far acquisire un corpo organico di metodi e contenuti finalizzati ad una adeguata interpreta-zione della natura

• Possedere la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali. • Stimolare negli allievi riflessioni su temi che oltre al primario valore scientifico e

all’interesse epistemologico abbiano anche una rilevanza sociale. • Affinare le tecniche di esposizione facendo uso di un linguaggio corretto e sintetico. • Osservare e identificare fenomeni • formalizzare un problema di fisica e applicare strumenti matematici e disciplinari rilevanti

per la sua risoluzione • fare esperienza e rendere ragione del significato dei vari aspetti del metodo sperimentale • far acquisire capacità di organizzazione e valutazione del proprio lavoro, nonché atteggia-

menti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo • abituare al rispetto dei fatti, al vaglio ed alla ricerca di un riscontro obiettivo delle proprie

ipotesi interpretative. • Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli,analogie e leggi.

In particolare, nell’insegnamento di una disciplina sperimentale come la Fisica, gli obiettivi posti saranno anche di acquisizione di abilità caratteristiche della attività sperimentali, quali:

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� acquisizione della capacità di riconoscere le variabili di un fenomeno e di separarle per proporre un esperimento;

� acquisizione della capacità di raccogliere dati sperimentali, di ordinarli in tabelle, di tradurli nel grafico più opportuno e di elaborarli fino a trovare una relazione tra le variabili;

� acquisizione della capacità di fare un’analisi critica dei risultati ottenuti; � acquisizione della capacità di leggere ed interpretare un grafico, di usare corretta-

mente le unità di misura del S. I., di fare stime ragionevoli, al di là delle misure vere e proprie.

� acquisizione della capacità di risolvere situazioni problematiche.

OBIETTIVI TRASVERSALI DI TIPO SOCIO – AFFETTIVO E COMPORTAMEN-TALI

• Consolidare l’autostima

• Partecipare al dialogo educativo basandosi sulla collaborazione e sul rispetto reciproco

• Acquisire un comportamento corretto

• Prendere coscienza dei propri diritti e doveri come cittadino

• Prendere coscienza dei problemi legati all’ambiente ed agire nel rispetto dello stesso

• Agire in modo autonomo e responsabile

OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI

• Saper comunicare le esperienze e le conoscenze acquisite con linguaggio appropriato

• Saper operare in equipe

• Saper raccogliere ed interpretare in modo corretto i risultati ottenuti

• Comprendere il linguaggio tecnico di riviste scientifiche e di fonti bibliografiche e normative

• Essere in grado di applicare le conoscenze teorico – pratiche acquisite utilizzandole in contesti diversi

• Promuovere la capacità di progettazione e ricerca, di analisi e di sintesi.

COMPETENZE SPECIFICHE DISCIPLINARI

Alla fine del terzo anno gli allievi dovranno possedere le competenze disciplinari specifi-che di seguito indicate con riferimento alle competenze di cittadinanza: � padronanza degli aspetti teorici ed applicativi degli argomenti (Imparare a imparare) � possedere un linguaggio di tipo scientifico (Comunicare) � saper descrivere ed analizzare un fenomeno individuandone gli elementi significativi

(Acquisire e interpretare l’informazione) � inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse riconoscendo analogie o

differenze, proprietà varianti ed invarianti (Analizzare, strutturare, generalizzare)

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� saper correlare le grandezze che intervengono in un fenomeno (Individuare collega-menti e relazioni)

� saper eseguire correttamente misure con consapevolezza delle operazioni effettuate e degli strumenti utilizzati (Misurare, leggere, progettare)

� capacità di impostare e risolvere semplici problemi (Risolvere problemi) � saper trarre deduzioni teoriche confrontandole con i dati sperimentali (Individuare col-

legamenti e relazioni) � essere capace di ordinare dati e di rappresentarli matematicamente (Progettare) � saper leggere grafici e ricavarne informazioni significative (Acquisire e interpretare

l’informazione) � proporre semplici esperimenti in laboratorio (Ideare, comunicare) � saper relazionare sinteticamente e in modo completo sulle esperienze svolte in labora-

torio (Generalizzare, astrarre, comunicare) � saper descrivere gli strumenti e le procedure utilizzate in laboratorio e aver sviluppato

abilità connesse con l’uso di tali strumenti (Progettare)

METODOLOGIE E STRUMENTI

Per coinvolgere gli allievi in uno studio sempre più costruttivo, le lezioni saranno condotte in maniera propositiva,cioè i vari argomenti saranno trattati in modo da suscitare il desiderio alla ricerca e all’indagine. Per tale motivo l’insegnamento, ove possibile, sarà condotto per problemi; questo consiste nel prospettare una situazione problematica per la quale gli stu-denti possono formulare ipotesi di soluzione, non solo utilizzando le conoscenze già posse-dute, ma ricorrendo alla intuizione. Si procede poi alla schematizzazione logica del proce-dimento e alla scoperta delle relazioni matematiche che sottostanno al problema ed infine al-la generalizzazione del risultato ottenuto. Le strategie operative saranno: lezioni frontali, di-scussioni guidate, formazione di piccoli gruppi per attività di approfondimento su temi spe-cifici, ma anche costituiti da alunni che presentano una preparazione diversificata in modo che coloro i quali hanno maggiore competenza e abilità siano da guida ai compagni in diffi-coltà, uso dei laboratori di fisica per lavori individuali e di gruppo,proposte di esercizi e pro-blemi, non intesi come automatica applicazione di formule, ma come analisi critica del fe-nomeno studiato. L’attività di laboratorio, che sarà articolata sia mediante esperienze illu-strative che momenti di lavoro cooperativo, consentirà agli studenti di confrontarsi e acqui-sire manualità operando con gli strumenti di misura; in particolare consentirà loro di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite cercando soluzioni sperimentali ai problemi, av-viandoli alla lettura critica della realtà. L’attività di laboratorio è da ritenersi, quindi, fondamentale e non sostituibile per l’educazione al “saper fare”. Le metodologie che si attueranno saranno, oltre il lavoro di gruppo, l’insegnamento indivi-dualizzato, le lezioni dialogate, il tutoring per allievi. Le strategie da adottare: il problem solving ed il feedback. Per quanto riguarda i mezzi didattici, si farà uso del libro di testo, a-bituando gli allievi al suo utilizzo non solo per la parte che riguarda gli esercizi, ma come riscontro alle lezioni frontali, del laboratorio di Fisica, del materiale bibliografico e dei sus-sidi audiovisivi disponibili. Si farà inoltre uso di strumenti didattici quali videocassette e strumenti di elaborazione (Word ed Excel o programmi di simulazione). VERIFICHE E VALUTAZIONE

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Le verifiche scritte sono sempre finalizzate ad accertare che gli allievi abbiano acquisito le abilità specifiche, autonomia nell’organizzazione del lavoro, maturità di pensiero. Per la veri-fica dei risultati dell’apprendimento verranno utilizzate sia prove strutturate, quali esercizi, problemi, relazioni di laboratorio, sia prove strutturate e semistrutturate. Le verifiche orali tenderanno ad accertare l’impegno sistematico domestico e l’utilizzo di un adeguato linguag-gio tecnico-scientifico nell’esposizione degli argomenti. Le verifiche scritte saranno per ogni quadrimestre in numero non inferiore a due per allievo. Per quanto riguarda la valutazione si terrà conto dell’impegno dell’allievo, della sua partecipazione alla vita scolastica, della co-stanza nello studio della disciplina, delle capacità espressive e logico-intuitive, dell’interesse dimostrato all’acquisizione di abilità e di competenza. Per ciò che concerne la griglia di valu-tazione si farà riferimento a quella concordata dal dipartimento di matematica e fisica. RISULTATI GENERALI DI APPRENDIMENTO • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ri-

cerche ed approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.

• Aver acquisito l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e ad individuare possibili soluzioni.

• Comprendere il linguaggio formale specifico della fisica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero scientifico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione fisica della realtà.

• Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche padroneggiandone le procedure ed i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze appli-cate.

• Essere in grado di utilizzare strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento.

A - LIVELLO 1 (AVANZA-

TO) B – LIVELLO 2 (INTER-

MEDIO) C – LIVELLO 3

(BASE) Applica in modo critico le co-noscenze scientifiche in situa-zioni di vita complesse. Sa rac-cogliere, elaborare e collegare dati, organizzare tabelle, costru-ire grafici, ricavare leggi, uti-lizzando anche strumenti in-formatici. Sa convertire dati e problemi da linguaggio naturale a linguaggi formali e viceversa o da un linguaggio formale ad un altro. Sa esprimere con un’espressione matematica la descrizione linguistica di un fe-nomeno naturale. Identifica re-lazioni tra fenomeni fisici con esperienze quotidiane e sa sta-bilire rapporti di causa – effetto nell’ambito delle grandezze coinvolte in un fenomeno, os-servabile anche in un’esperienza di laboratorio.

Applica le conoscenze scienti-fiche in situazioni di vita non complesse. Sa raccogliere, ela-borare e collegare dati, organiz-zare tabelle, costruire grafici, ricavare leggi, utilizzando an-che strumenti informatici. Sa convertire dati e problemi da linguaggio naturale a linguaggi formali. Sa esprimere con un’espressione matematica la descrizione linguistica di un fe-nomeno naturale. Identifica re-lazioni tra fenomeni fisici con esperienze quotidiane e sa sta-bilire rapporti di causa – effetto in un’esperienza di laboratorio.

Applica, se guidato, le cono-scenze scientifiche in situazioni di vita non complesse. Sa raccogliere e collegare dati, organizzare tabelle e costruire grafici, solo se guidato. Sa stabilire rapporti di causa – effetto in una esperienza di la-boratorio, solo se guidato.

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ATTIVITA’ DI LABORATORIO L’attività sperimentale effettuata nel laboratorio di Fisica è di fondamentale importanza in quanto consentirà agli allievi di acquisire una conoscenza sempre più consapevole della di-sciplina anche mediante la scrittura di relazioni che rielaborano in maniera critica ogni espe-rimento eseguito. Lo studente potrà così fare esperienza, del metodo di indagine specifico della fisica, nei suoi aspetti sperimentali, teorici e linguistici. Le attività di laboratorio sono indicate nelle varie Unità di Apprendimento. Per quanto ri-guarda le esperienze (sia di tipo illustrativo, che di gruppo), si ritiene opportuno effettuarne almeno una mensilmente, nei locali del Laboratorio di Fisica.

INTERVENTI DI SOSTEGNO E DI RECUPERO

Nel momento in cui gli allievi evidenziano difficoltà, si sottolinea la necessità di un inter-vento tempestivo, mirato, personalizzato. Verranno dunque privilegiate e sostenute attività in classe che consentano:

� l’individuazione di difficoltà e la proposta allo studente di strategie per il recupero (microinterventi);

� il sostegno a tutta la classe su argomenti particolarmente problematici; � eventuale pausa didattica.

Per il recupero delle carenze riscontrate nel primo quadrimestre, saranno attivati i corsi I-DEI in orario pomeridiano.

RACCORDI TRASVERSALI

Il fulcro dell’insegnamento delle discipline scientifiche è la soluzione di problemi. In questa prospettiva, l’alunno non è colui che deve semplicemente acquisire delle nozioni; è colui che deve imparare a servirsi di tali nozioni per risolvere problemi, con un’autonomia sempre maggiore. In una parola, l’alunno è più protagonista del proprio apprendimento, come l’insegnante non è semplicemente colui che trasmette, ma che aiuta l’allievo nel processo di comprensione ed elaborazione.

Di conseguenza, la metodologia che meglio può aiutare è quella laboratoriale, intendendo per “laboratorio” non solo e non tanto un luogo fisico, ma un modo di lavorare, fondato sull’interazione continua fra insegnante e alunni e fra gli alunni tra loro.

È fondamentale promuovere poi gradualmente la capacità di applicare procedure già note a un contesto nuovo: tale applicazione non può fondarsi che sull’abilità nel riconoscere quanto c’è di comune fra la situazione già conosciuta e quella nuova.

QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA

ASSE CULTURALE: SCIENTIFICO TECNOLOGICO

1. Utilizzare correttamente e descrivere il funzionamento di sistemi e/o dispositivi com-plessi, anche di uso corrente.

2. Gestire progetti

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Riepilogo dei moduli Num. Titolo Tempi

1 Le grandezze scalari e vettoriali Settembre 2 Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti Settembre - Ottobre 3 Principio di composizione dei movimenti Ottobre 4 Dinamica Ottobre – Novembre 5 Moto circolare e moto armonico Novembre – Dicembre 6 Lavoro ed energia Gennaio 7 La quantità di moto e il momento angolare Febbraio 8 La gravitazione Febbraio - Marzo 9 La teoria microscopica della materia Aprile

10 Il primo principio della termodinamica Aprile - Maggio 11 Il secondo principio della termodinamica Maggio 12 Entropia e disordine Maggio

Modulo 1: Le grandezze scalari e vettoriali Prerequisiti Teorema di Pitagora Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico. Confrontare gran-dezze scalari e vettoriali. Abilità Distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali. Eseguire la somma di vettori con il me-todo punto-coda e con il metodo del parallelogramma. Eseguire la sottrazione tra due vetto-ri, la moltiplicazione di un vettore per un numero, il prodotto scalare e vettoriale di due vet-tori. Saper scomporre un vettore nelle sue componenti cartesiane utilizzando i versori.

Conoscenze Le caratteristiche di un vettore. La differenza tra grandezze scalari e vettoriali. Le operazioni di somma, sottrazione moltiplicazione, la scomposizione e la proiezione di un vettore. Il prodotto scalare e vettoriale, l’espressione in coordinate cartesiane dei vettori e delle operazioni sui vettori. Attività di laboratorio Esperienze sui vettori.

Modulo 2: Raccordo primo biennio – secondo biennio. Moti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e

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massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Interpretare grafici di moto ed effettuare derivazione e integrazione grafica. Utilizzare le leggi dei moti. Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper rap-presentare in grafici (spazio -tempo), (velocità - tempo) i diversi tipi di moto osservati. Saper interpretare grafici. Saper dedurre da grafici i diversi tipi di moto osservati. Saper e-nunciare le leggi relative a spostamento, velocità e tempo quando l’accelerazione è costan-te. Saper individuare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osser-vato. Saper risolvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico ap-propriato.

Conoscenze Concetti fondamentali per la descrizione del moto: punto materiale, traiettoria, legge oraria. Il moto rettilineo uniforme; grafici. Il moto vario; velocità media e istantanea, accelerazione media e istantanea; grafici. Il moto rettilineo uniformemente vario: la dipendenza velocità-tempo, spazio- tempo, velocità-spazio; grafici. Moti uniformemente accelerati: moto di caduta di un grave; moto di caduta di un corpo su un piano inclinato. Attività di laboratorio Moto rettilineo uniforme e uniformemente accelerato su rotaia.

Modulo 3: Principio di composizione dei movimenti Prerequisiti Le basi dell’algebra dei numeri relativi. Le principali proporzionalità tra grandezze. Le basi del metodo sperimentale.La struttura logica delle teorie scientifiche. I vettori. Velocità media e accelerazione media. La legge oraria. La tangente di una curva in un punto. Il coseno di un angolo. L’angolo al centro. La definizione operative di durata, lunghezza e massa con le loro unità di misura. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Risolvere equazioni di primo grado. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S. I. Competenze Analizzare fenomeni fisica e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandez-ze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Abilità Esser in grado di descrivere i fenomeni osservati con un linguaggio appropriato. Saper indi-viduare le grandezze fisiche necessarie per la descrizione del fenomeno osservato. Saper ri-solvere semplici problemi utilizzando un linguaggio algebrico e grafico appropriato.

Conoscenze Principio di inerzia. Il principio di composizione dei movimenti. Il moto parabolico. Trasformazioni galileiane.

Modulo 4: Dinamica Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme Il moto parabolico. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I.

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Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il Sistema Internazionale del-le unità di misura. Abilità Essere in grado di definire i concetti di forza e di massa e di enunciare i principi della di-namica. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni. Essere in grado di applicare le proprietà vettoriali delle grandezze fisiche incontrate allo studio dei fenomeni esaminati e risolvere esercizi e problemi. Essere in grado di proporre esempi di sistemi inerziali e non inerziali e riconoscere le forze apparenti e quelle attribuibili a interazioni.

Conoscenze La prima legge della dinamica. La seconda legge: la relazione fra forza e accelerazione. Massa e peso di un corpo. Il principio di azione e reazione. La seconda legge della dinamica e la forze di attrito. Applicazioni della seconda legge della dinamica. Leggi della dinamica e sistemi di riferimento. Attività di laboratorio Verifica dei principi della dinamica su rotaia. Piano inclinato (liscio e scabro).

Modulo 5: Moto circolare e moto armonico Prerequisiti Il moto rettilineo uniforme. Il moto rettilineo uniformemente accelerato. Il moto circolare uniforme. Determinare la posizione e calcolare la velocità nei vari tipi di moto. La rapprsentazione grafica delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità di misura del S.I. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura. Abilità Distinguere la forza centripeta e centrifuga apparente. Comprendere le caratteristiche del moto armonico e del moto del pendolo.

Conoscenze I moti curvilinei, velocità e accelerazioni. Il moto circolare uniforme: la cinematica e la di-namica. Cinematica del moto uniformemente accelerato. Dinamica del moto uniformemen-te accelerato. Moto armonico. Velocità ed accelerazione nel moto armonico. Dinamica del moto armonico: la forza elastica. Pendolo semplice. Attività di laboratorio Esperienze illustrative sulla forza centrifuga. Pendolo semplice.

Modulo 6: Lavoro ed energia Prerequisiti I diversi tipi di moto. Le forze. Scomposizione delle forze. Il momento di una forza e le condizioni di equilibrio. Le leggi della dinamica e le loro applicazioni. La rappresentazione

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vettoriale delle grandezze fisiche. I sistemi di riferimento. Gli errori sperimentali. Utilizzare in modo corretto le unità del S.I. Caduta libera. Competenze Calcolare il lavoro svolto o la potenza erogata. Distinguere tra forze conservative e non conservative. Applicare il teorema dell’energia cinetica a situazioni semplici. Descrivere trasformazioni di energia da una forma a un’altra. Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica. Abilità Calcolare il lavoro fatto da una forza costante nei diversi casi di angolo tra direzione della forza e direzione dello spostamento. Calcolare la potenza impiegata. Ricavare l’energia ci-netica di un corpo in relazione al lavoro svolto. Determinare il lavoro svolto da forze dissi-pative. Calcolare la portata di una conduttura. Applicare l’equazione di Bernoulli. Teorema di Torricelli. Comprendere l’effetto Venturi e le sue conseguenze. Calcolare la velocità li-

mite. Conoscenze

Il lavoro e la potenza. Energia potenziale e la conservazione dell’energia meccanica. La corrente di un fluido. Equazione di continuità ed equazione di Bernouilli. L’effetto Venturi

e l’attrito nei fluidi. Modulo 7: La quantità di moto e il momento angolare Prerequisiti Lavoro ed energia cinetica. L’energia potenziale. L’attrito. Moto circolare uniforme. Moto rotatorio. Competenze Distinguere tra forze conservative e non conservative. Utilizzare nell’analisi di un sistema fisico la conservazione della quantità di moto totale e del momento angolare totale.

Abilità Calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza. Applicare la legge di conservazione della quantità di moto. Comprendere la distinzione tra urti elastici e anelasti-ci. Analizzare casi di urti lungo una retta di urti obliqui. Individuare la posizione del centro di massa di un sistema fisico. Applicare la conservazione del momento angolare a un siste-ma fisico. Determinare il momento d’inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello studio dei moti rotatori.

Conoscenze La relazione tra quantità di moto e impulso di una forza. La legge di conservazione della quantità di moto per un sistema isolato. Urti elastici e anelastici su una retta e nel piano. Il centro di massa e le sue proprietà. I momenti di inerzia per corpi rigidi in rotazione. Il moto di un corpo che rotola. La conservazione e la variazione del momento angolare, la sua rela-zione col momento torcente delle forze esterne. Il momento d’inerzia e la rotazione.

Modulo 8: La gravitazione Prerequisiti Equazioni del moto circolare uniforme. Forza centripeta e moto circolare. Principi della dinamica. Moto parabolico. Principi di conservazione. Definizione di ellisse. Competenze Formulare ipotesi, sperimentare e/o interpretare leggi fisiche, proporre e utilizzare modelli e analogie. Analizzare fenomeni fisici e applicazioni tecnologiche, riuscendo a individuare

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le grandezze fisiche caratterizzanti e a proporre relazioni quantitative tra esse. Risolvere problemi utilizzando il linguaggio algebrico e grafico, nonché il SI delle unità di misura.

Abilità Applicare i principi della dinamica e la legge di gravitazione universale allo studio del moto dei pianeti e dei satelliti nel caso di orbite circolari. Applicare il principio di conservazione dell’energia.

Conoscenze Modelli geocentrici ed eliocentrici. La rivoluzione copernicana. Tycho Brahe. Le leggi di Keplero. La legge di gravitazione universale. Applicazioni della legge di gravitazione uni-versale. Il campo gravitazionale.

Modulo 9: La teoria microscopica della materia Prerequisiti Moduli precedenti. Leggi di conservazione della quantità di moto e dell’energia meccanica. Energia cinetica di traslazione e di rotazione dei corpi rigidi. Competenze Riuscire a stabilire delle connessioni tra il comportamento microscopico dei gas e le loro proprietà macroscopiche. Determinare la temperatura di un gas nota la sua velocità quadra-tica media. Applicare la relazione tra pressione e velocità quadratica media. Abilità Comprendere la spiegazione del moto browniano. Analizzare il comportamento di un gas dal punto di vista microscopico. Calcolare la pressione di un gas perfetto. Comprendere la relazione tra temperatura ed energia cinetica delle molecole di un gas. Calcolare la velocità quadratica media delle molecole e analizzare la distribuzione delle velocità. Comprendere il significato di energia interna per un gas. Confrontare gas, liquidi, solidi dal punto di vista dell’energia interna.

Conoscenze Il moto browniano. Il modello microscopico del gas perfetto. Pressione e temperatura di un gas dal punto di vista microscopico. Teorema di equipartizione dell’energia. La velocità delle molecole e la distribuzione di Maxwell. L’energia interna del gas perfetto. L’energia interna nei solidi, liquidi, gas.

Modulo 10: Il primo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Classificare le principali trasformazioni termodinamiche e le relative applicazioni. Applica-re il primo principio all’analisi delle trasformazioni termodinamiche.

Abilità Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico. Distinguere le trasformazioni reali e quelle ideali. Riconoscere i diversi tipi di trasformazione termodinamica e le loro rappresentazioni grafiche. Calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni termodinami-che. Applicare il primo principio della termodinamica nelle trasformazioni isoterme, isocore,isobare,adiabatiche, cicliche. Calcolare il calore specifico di un gas.

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Conoscenze Concetto di sistema termodinamico. L’energia interna di un sistema fisico. Il principio zero della termodinamica. Le trasformazioni termodinamiche. Il lavoro termodinamico. Enunciato del primo principio della termodinamica. Le applicazioni del primo principio alle varie trasformazioni termo-dinamiche. I calori specifici del gas perfetto. L’equazione delle trasformazioni adiabatiche.

Modulo 11: Il secondo principio della termodinamica Prerequisiti Concetto di funzione. Conoscenza del metodo di indagine delle scienze fisiche per lo studio dei fenomeni naturali. Conoscenza dei principi di conservazione e loro applicazioni. Modulo precedente. Competenze Determinare il rendimento di una macchina termica e confrontarlo con il rendimento di una macchi-na di Carnot che operi fra le stesse temperature.

Abilità Comprendere e confrontare i diversi enunciati del secondo principio della termodinamica e ricono-scerne l’equivalenza. Distinguere le trasformazioni reversibili e irreversibili. Comprendere il fun-zionamento della macchina di Carnot. Calcolare il rendimento di una macchina termica. Compren-dere il funzionamento di un motore a scoppio. Calcolare le prestazioni delle macchine frigorifere.

Conoscenze Il funzionamento delle macchine termiche. Enunciati di lord Kelvin e di Rudolf Clausius del secon-do principio della termodinamica. Il rendimento delle macchine termiche. Trasformazioni reversibili e irreversibili. Il teorema e il ciclo di Carnot. La macchina di Carnot ed il suo rendimento. I cicli termodinamici in un motore di automobile. Il frigorifero come macchina termica. Attività di laboratorio: I motori Modulo 12: Entropia e disordine Prerequisiti Concetto di probabilità. Modulo precedente. Competenze Determinare la variazione di entropia in particolari trasformazioni.

Abilità Applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche. Calcolare le variazio-ni di entropia nelle trasformazioni termiche. Comprendere la relazione tra probabilità ed entropia. Determinare il numero di microstati di un sistema. Utilizzare l’equazione di Boltzmann per il calco-lo dell’entropia.

Conoscenze La disuguaglianza di Clausius.La definizione di entropia. L’entropia nei sistemi isolati e non isolati. L’enunciato del secondo principio della termodinamica tramite l’entropia. Interpretazione micro-scopica del secondo principio. L’equazione di Boltzmann per l’entropia. Il terzo principio della ter-modinamica.

L’insegnante

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In relazione alla modulo pluridisciplinare: Novità e continuità: lo sviluppo del sapere at-traverso nuovi linguaggi e culture, saranno trattati i seguenti contenuti OBIETTIVI

• Far comprendere agli allievi i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, il continuo rapporto tra costruzione teorica e attività sperimentale, la potenzialità e i limiti delle cono-scenze scientifiche, collocando storicamente, “nel tempo”, l’evoluzione del pensiero scienti-fico.

• Far acquisire un corpo organico di metodi e contenuti finalizzati ad una adeguata interpreta-zione della natura CONTENUTI

• Galileo Galilei e il metodo sperimentale

• L’evoluzione del concetto di forza

• I modelli cosmologici: geocentrico ed eliocentrico

• Sviluppo storico dell’idea di calore

• Le trasformazioni termodinamiche e le macchine termiche

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA SCRITTA

DI MATEMATICA – FISICA - INFORMATICA ALUNNO/A________________________________ Classe___ Sez.___ Data_________

INDICATORI DESCRITTORI

PUNTI MAX

VALUTAZIONE IN

10 mi

PUNTI MAX

VALUTAZIONE

IN 15 mi

Conoscenze

Contenutistiche

Riguardano:

e) Definizioni f) Formule g) Regole h) Teoremi

• molto scarse

• lacunose

• frammentarie

• di base

• sostanzialmente corrette

• corrette

• complete

• 1

• 1.5

• 2

• 2.5

• 3

• 3.5

• 4

4

• 1.5

• 2.25

• 3

• 4

• 4.5

• 5.25

• 6

6

Procedurali

Riguardano:

procedimenti “elemen-

tari”

Competenze ela-

borative

Riguardano:

f) La comprensione delle richieste.

g) L’impostazione del-la risoluzione del problema.

h) L’efficacia della strategia risolutiva.

i) Lo sviluppo della risoluzione.

j) Il controllo dei ri-sultati.

b) La completezza del-

la soluzione

• Molto scarse

• Inefficaci

• Incerte e/o meccaniche

• Di base

• Efficaci

• Organizzate

• Sicure e consapevoli

• 1

• 1.5

• 2

• 2.5

• 3

• 3.5

• 4.5

4.5

• 1.5

• 2.25

• 3

• 4

• 4.5

• 5.25

• 6.75

6.75

Competenze logi-

che ed argomen-

tative

Riguardano:

e) L’organizzazione e l’utilizzazione delle conoscenze

f) La capacità di a-nalisi.

g) L’efficacia argo-mentativa.

h) Numero quesiti ri-solti

• elaborato di difficile o

faticosa interpretazione

o carente sul piano for-

male e grafico

• elaborato logicamente

strutturato

• elaborato formalmente

rigoroso

• 0.5

• 1

• 1.5

1.5

• 0.75

• 2

• 2.25

2.25

N.B.: Tutti i punti assegnati agli indicatori dipendono dal numero di quesiti svolti.

Al compito non svolto sarà attribuita una votazione pari a 2/10.

IL DOCENTE ________________________

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SCIENZE NATURALI

PROGRAMMAZIONE CLASSE TERZA D

SCIENZE NATURALI

PROF.SSA NOCERA M. CRISTINA

NUCLEI FONDANTI E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

NUCLEI FONDANTI DI CHIMICA E SCIENZE DELLA TER-RA

Tempi

Richiami e approfondimenti su argomenti di chimica relativi agli anni scolastici precedenti

Settembre

Nucleo fondante A: I modelli atomici Ottobre-Novembre

Nucleo fondante B: Il sistema periodico

Nucleo fondante C: I legami chimici Dicembre- Gennaio

Nucleo fondante D: La classificazione e la nomenclatura chimica dei composti

Febbraio - Marzo

Nucleo fondante E: I minerali e le rocce Aprile - Maggio- Giugno

Nucleo fondante F: Le soluzioni

NUCLEI FONDANTI DI BIOLOGIA

Richiami e approfondimenti su argomenti di biologia relativi agli anni scolastici precedenti

Settembre

Nucleo fondante A : La riproduzione cellulare: mitosi e meiosi Ottobre-Novembre

Nucleo fondante B: Mendel e la genetica classica Dicembre-Gennaio

Nucleo fondante C: La biologia molecolare del gene Febbraio - Marzo

Nucleo fondante D: Le basi genetiche dell’evoluzione Aprile - Maggio-Giugno

Nucleo fondante E: Selezione naturale e origine delle specie

Nucleo fondante F: L’ecologia

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CHIMICA

NUCLEO FONDANTE A: LE PARTICELLE DELL’ATOMO E I MODELLI ATOMICI PREREQUISITI

• Spiegare le caratteristiche macroscopiche delle trasformazioni fisiche e chimiche mediante il modello cinetico-molecolare della materia

• Definire il concetto di atomo, molecola, ione OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Descrivere la natura delle particelle elementari che compongono l’atomo. • Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo. • Confrontare modelli atomici diversi

ABILITA’ • Spiegare le proprietà delle tre particelle che compongono l’atomo. • Confrontare i modelli atomici di Thomson e di Rutherford. • Identificare gli elementi della tavola periodica mediante il numero atomico e stabilire

la massa atomica degli isotopi componenti. • Descrivere le principali trasformazioni del nucleo • Descrivere la duplice natura ondulatoria e corpuscolare della luce. • Spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo. • Usare il concetto dei livelli di energia quantizzati per spiegare lo spettro a righe

dell’atomo. • Rappresentare la configurazione elettronica di un elemento. • Identificare le basi sperimentali della struttura a livelli e sottolivelli di energia

dell’atomo. CONOSCENZE

• Le particelle dell’atomo e la loro scoperta • Modello planetario dell'atomo • Le trasformazioni del nucleo-Tipi di decadimento radioattivo • L’energia nucleare: fissione e fusione nucleare • La doppia natura della luce • Il modello di Bohr dell’atomo di idrogeno • Il modello quantomeccanico e i numeri quantici. • La configurazione elettronica degli elementi.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO Saggi alla fiamma NUCLEO FONDANTE B: IL SISTEMA PERIODICO PREREQUISITI

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• Conoscere il concetto di elemento chimico OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Identificare gli elementi attraverso il loro numero atomico e mediante le proprietà intensive di ciascun elemento.

ABILITA’ • Discutere sullo sviluppo storico del concetto di periodicità • Spiegare la relazione fra struttura elettronica e posizione degli elementi sulla tavola

periodica • Descrivere le principali proprietà periodiche che confermano la struttura a strati

dell’atomo • Descrivere le principali proprietà di metalli, non metalli e semimetalli

CONOSCENZE • Classificazione degli elementi • Il sistema periodico di Mendeleev e la moderna tavola periodica • Le proprietà periodiche degli elementi • Metalli, non metalli e semimetalli

ATTIVITÀ DI LABORATORIO Proprietà metalliche e non metalliche (conducibilità, comportamento acido-base)

NUCLEO FONDANTE C : I LEGAMI CHIMICI PREREQUISITI

• Conoscere e spiegare la struttura elettronica a livelli di energia dell’atomo • Identificare gli elementi attraverso le loro proprietà periodiche

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Spiegare la struttura delle sostanze che presentano legame ionico, legame covalente e legame metallico.

• Utilizzare le diverse teorie sui legami chimici per spiegare le proprietà e le strutture delle molecole.

• Spiegare le proprietà fisiche dei materiali sulla base delle interazioni microscopiche fra atomi, ioni e molecole e della loro struttura cristallina.

ABILITA’ • Saper riconoscere i vari tipi di legami e metterli in relazione con alcune proprietà

delle sostanze • Essere in grado di applicare la regola dell'ottetto per la formazione dei legami

chimici • Descrivere e interpretare semplici strutture molecolari, saper riconoscere la

geometria delle molecole • Spiegare la teoria del legame di valenza e l’ibridazione. • Descrivere la teoria degli orbitali molecolari. • Disegnare le strutture elettroniche delle principali molecole • Confrontare le forze di attrazione interatomiche (legame ionico, legame covalente e

legame metallico) con le forze intermolecolari.

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• Spiegare le differenze nelle proprietà fisiche dei materiali, dovute alle interazioni in-teratomiche e intermolecolari.

• Classificare i solidi in base alle interazioni fra atomi e fra molecole. CONOSCENZE

• La regola dell’ottetto • Legami covalente, ionico e metallico • Legami intermolecolari, proprietà e classificazione dei solidi • Molecole polari e apolari • Geometria delle molecole. La teoria VSEPR • Il legame chimico secondo la meccanica quantistica • Gli orbitali molecolari sigma e pi-greco • L’ibridazione degli orbitali atomici

ATTIVITÀ DI LABORATORIO • La geometria delle molecole con l’utilizzo di modelli molecolari • Classificazione sperimentale delle sostanze polari e non polari

NUCLEO FONDANTE D: CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA CHIMICA DEI COMPOSTI PREREQUISITI

• Conoscere il nome degli elementi e il relativo simbolo chimico • Conoscere i vari tipi di legami chimici

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Utilizzare le formule dei composti inorganici per classificarli secondo le regole della nomenclatura sistematica e tradizionale

ABILITA’ • Classificare i composti secondo la natura ionica, molecolare, binaria, ternaria. • Assegnare il numero di ossidazione ad ogni elemento combinato. • Usare le regole della nomenclatura IUPAC o tradizionale per denominare i composti • A partire dal nome scrivere correttamente la formula di un composto.

CONOSCENZE • Valenza, numero di ossidazione e formule • Reazioni di formazione dei composti • Le regole della nomenclatura tradizionale, IUPAC e di Stock. • La classificazione, le proprietà e la nomenclatura dei composti inorganici binari e

ternari. ATTIVITÀ DI LABORATORIO

• Preparazione di composti: ossidi, anidridi, idrossidi, ossiacidi e sali NUCLEO FONDANTE E : I MINERALI E LE ROCCE

PREREQUISITI • Conoscere i vari tipi di legami chimici • Distinguere i vari tipi di composti chimici • Conoscere gli stati della materia

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

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• Comunicare attraverso la terminologia specifica della geologia descrittiva e interpretativa, imparando a utilizzare informazioni e dati riportati nel testo e nelle figure

• Correlare le molteplici informazioni descrittive e metterle in relazione con l'interpretazione del fenomeno

ABILITA’ • Osservare e imparare a riconoscere sommariamente una roccia, a partire dall'analisi

della struttura macroscopica, per classificarla come ignea, sedimentaria e metamorfica

• Osservare e imparare a riconoscere sommariamente un minerale, a partire dall'analisi della struttura macroscopica, per poterlo classificare

• Saper descrivere il ciclo litogenetico di una roccia CONOSCENZE

• I minerali: caratteristiche, proprietà e classificazione • Magmi e rocce magmatiche • Il processo sedimentario e le rocce sedimentarie • Il processo metamorfico e le rocce metamorfiche • Il ciclo delle rocce

ATTIVITÀ DI LABORATORIO Riconoscimento e classificazione di campioni di minerali e rocce NUCLEO FONDANTE F: LE SOLUZIONI PREREQUISITI

• Conoscere la differenza tra sistema omogeneo ed eterogeneo • Conoscere il concetto di mole e di massa molare

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Preparare soluzioni a concentrazione nota e spiegare la solubilità nei solventi col modello cinetico-molecolare e le proprietà colligative delle soluzioni

ABILITA’ • Identificare le caratteristiche e le proprietà delle soluzioni e comparare i vari modi

per esprimere la concentrazione • Preparare soluzioni di data concentrazione (percentuale in peso e in volume, ppm,

molarità, molalità). • Descrivere le proprietà colligative delle soluzioni. • Provare la solubilità di una sostanza in acqua o in altri solventi • Spiegare la solubilità nei solventi mediante il modello cinetico-molecolare della

materia. • Svolgere esercizi sul calcolo delle concentrazioni e sulle proprietà colligative delle

soluzioni CONOSCENZE

• Caratteristiche delle soluzioni. Soluzioni acquose ed elettroliti. • La concentrazione delle soluzioni. • Le proprietà colligative.

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• La solubilità e le soluzioni sature. • I colloidi.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO Riconoscimento di sostanze elettrolitiche e non. Preparazione di soluzioni a titolo noto Verifica delle proprietà colligative di una soluzione

BIOLOGIA

NUCLEO FONDANTE A : LA RIPRODUZIONE CELLULARE: MITOSI E MEIOSI PREREQUISITI

• Conoscere le strutture cellulari e le loro funzioni • Conoscere nei particolari la struttura e la funzione del DNA

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Essere in grado individuare nei processi di riproduzione cellulare e di riproduzione degli organismi la base per la continuità della vita nonché per la variabilità dei carat-teri che consente l’evoluzione degli organismi viventi

ABILITA’ • Spiegare la funzione del processo mitotico • Mettere a confronto la citodieresi delle cellule animali con quella delle cellule

vegetali • Analizzare i processi divisionali di mitosi e di meiosi mettendoli a confronto • Distinguere la riproduzione sessuata da quella asessuata

CONOSCENZE • La divisione cellulare negli organismi procarioti ed eucarioti • Ciclo cellulare. Mitosi • Mitosi e cancro • Meiosi e riproduzione sessuata • Meiosi nella specie umana • Errori nel processo meiotico • Malattie genetiche e prevenzione

ATTIVITÀ DI LABORATORIO Osservazione di preparati microscopici relativi alla riproduzione cellulare NUCLEO FONDANTE B : MENDEL E LA GENETICA CLASSICA PREREQUISITI

• Conoscere i processi meiotici • Conoscere le caratteristiche dei gameti

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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COMPETENZE • Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica comprendendo come viene ap-

plicato il metodo scientifico in questa disciplina • Acquisire i concetti di base per comprendere la trasmissione dei caratteri ereditari • Essere in grado di costruire, leggere e interpretare grafici rappresentativi della tra-

smissione dei caratteri ereditari ABILITA’

• Saper illustrare le fasi del lavoro sperimentale di Mendel • Saper distinguere tra caratteri dominanti e caratteri recessivi • Saper distinguere tra genotipo e fenotipo • Distinguere tra dominanza incompleta, codominanza, alleli multipli. • Distinguere tra eredità poligenica e pleiotropia • Spiegare perché possono comparire fenotipi completamente diversi da quelli dei

genitori • Descrivere le modalità di trasmissione di alcune malattie genetiche

CONOSCENZE • Nascita della genetica • Gli esperimenti di Mendel • Aspetti di genetica umana • Una conferma delle teorie di Mendel • Interazioni alleliche e interazioni geniche • Malattie genetiche umane

NUCLEO FONDANTE C : LA BIOLOGIA MOLECOLARE DEL GENE PREREQUISITI

• Conoscere le caratteristiche e le funzioni delle proteine e degli acidi nucleici all’interno delle cellule

• Conoscere la struttura e la funzione degli organuli cellulari • Conoscere i processi di divisione cellulare

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Cogliere l’origine e lo sviluppo storico della genetica molecolare comprendendo co-me viene applicato il metodo scientifico in questa disciplina

• Acquisire la consapevolezza che tutte le informazioni per dare origine a nuove cellu-le sono contenute nel DNA e che queste sono trasformate in proteine

• Comprendere le complesse strategie messe in atto dalla cellula eucariote per control-lare con precisione l’espressione dei suoi geni

• Saper cogliere l’importanza della ricerca scientifica per acquisire sempre nuove in-formazioni sugli agenti infettivi, sulle malattie e sulla loro evoluzione

• Disporre di una base di interpretazione della genetica di virus e batteri in modo da saper cogliere l’importanza delle applicazioni di questa disciplina in campo medico e terapeutico

• Acquisire le basi per comprendere l’importanza della regolazione genica nei batteri ABILITA’

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• Ripercorrere le tappe sperimentali che hanno portato a individuare nel DNA la sede dell’informazione ereditaria

• Descrivere il modello di DNA proposto da Watson e Crick • Illustrare il processo di duplicazione e i meccanismi di auto-correzione • Spiegare in che modo sia possibile in laboratorio sintetizzare velocemente copie

multiple di una catena nucleotidica tramite la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)

• Spiegare in che cosa consistono i processi di trascrizione e di traduzione della sintesi proteica evidenziando la funzione dell’RNA messaggero e del t-RNA.

• Spiegare perché un codone è formato da triplette di nucleotidi • Utilizzare la tabella del codice genetico per mettere in correlazione i codoni dell’ m-

RNA con i rispettivi amminoacidi • Distinguere tra introni ed esoni • Spiegare la struttura e il meccanismo di azione di un operone nella regolazione

genica dei procarioti • Descrivere le diverse modalità di regolazione dell’espressione dei geni eucarioti • Spiegare lo scopo dei processi di trasformazione e di trasduzione nelle cellule

batteriche • Mettere a confronto un ciclo litico virale con un ciclo lisogeno • Illustrare il meccanismo d’azione dei retrovirus

CONOSCENZE • Le basi chimiche dell’ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA. • Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche. • La regolazione dell’espressione genica. • La genetica dei virus e dei batteri.

ATTIVITÀ DI LABORATORIO Estrazione del DNA NUCLEO FONDANTE D: LE BASI GENETICHE DELL’EVOLUZIONE PREREQUISITI

• Conoscere la teoria cellulare • Aver acquisito i concetti di autotrofo, eterotrofo, aerobio, anaerobio • Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà • Conoscere la teoria evolutiva di Darwin

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana della selezione naturale

• Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della variabilità genetica all’interno di una popolazione

ABILITA’ • Spiegare quali conoscenze di genetica sono state in grado di chiarire la teoria

darwiniana • Distinguere tra microevoluzione e macroevoluzione • Saper riconoscere i fattori evolutivi che controllano la dinamica delle popolazioni;

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• Scrivere l’equazione di Hardy-Weinberg conoscendo il significato delle lettere utilizzate

CONOSCENZE • Concetto di pool genico • Ampiezza, origine, mantenimento e incremento della variabilità genetica • L’equilibrio di Hardy- Weinberg

NUCLEO FONDANTE E: SELEZIONE NATURALE E ORIGINE DELLE SPECIE PREREQUISITI

• Conoscere i meccanismi dell’ereditarietà • Conoscere la teoria evolutiva di Darwin

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Comprendere come lo studio della genetica di popolazioni si integra con la teoria darwiniana della selezione naturale

• Individuare i meccanismi responsabili dell’incremento e della conservazione della variabilità genetica all’interno di una popolazione

ABILITA’ • Descrivere gli effetti dei diversi tipi di selezione: stabilizzante, divergente e

direzionale • Descrivere l’importanza del concetto biologico di specie e i meccanismi della

speciazione • Spiegare perché la teoria degli equilibri intermittenti ben si adatta alla

documentazione fossile in nostro possesso CONOSCENZE

• Fattori che modificano le frequenze alleliche • La selezione naturale • Modelli differenti di selezione naturale • L’adattamento • Concetto di specie e modalità di speciazione • Isolamento genetico e modelli evolutivi • Equilibri intermittenti

NUCLEO FONDANTE F: L’ECOLOGIA PREREQUISITI

• Saper descrivere i processi legati al metabolismo energetico dei viventi, in particolare la fotosintesi e la respirazione cellulare

• Conoscere le caratteristiche fondamentali dei viventi e i criteri per la loro classificazione

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE

• Comprendere come una sola specie, quella umana, abbia influito sulla biodiversità degli habitat

• Comprendere l’importanza della biodiversità e della salvaguardia degli habitat ABILITA’

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• Definire il termine ecosistema spiegando l’importanza per la sua sopravvivenza della disponibilità di una fonte di energia primaria, di un flusso unidirezionale di energia e dello svolgimento dei cicli biogeochimici

• Rappresentare graficamente una catena o una rete alimentare • Saper interpretare le piramidi del flusso di energia, del numero degli organismi e

della biomassa nello studio di un ecosistema • Distinguere le peculiarità dei principali ecosistemi acquatici e terrestri

CONOSCENZE • Gli ecosistemi • Il Sole come fonte di energia primaria • Il flusso unidirezionale di energia • Ecosistemi acquatici e terrestri

LINEE METODOLOGICHE GENERALI

• Lezione frontale • Discussione dialogica guidata • Individuazione, all’interno delle discipline, dei nuclei concettuali fondanti • Ricerca ed osservazione • Esercizi applicativi • Problem solving • Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio

STRATEGIE DA METTERE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

• Creare un’atmosfera serena e collaborativa • Rendere espliciti i contenuti della programmazione ed i criteri di valutazione • Indicare per ogni nucleo fondante il percorso e gli obiettivi didattici che si

intendono conseguire • Rendere partecipi gli alunni dei risultati delle prove di verifica scritte e orali • Valorizzare le caratteristiche individuali di ciascun allievo accettando le diversità e

potenziando l’ autostima di ciascuno. • Creare rapporti costanti con le famiglie • Presentare tematiche interessanti e significative adeguate alle conoscenze possedute

dagli allievi • Favorire la partecipazione attiva e consapevole alle attività didattiche e alla vita

scolastica • Incoraggiare e stimolare agli interventi gli alunni più timidi e riservati • Alternare le lezioni frontali con quelle interattive, con l’uso di laboratori specifici

della disciplina STRUMENTI Dotazioni librarie: manuali, quotidiani, riviste specialistiche, mappe concettuali. Attrezzature tecniche: aula multimediale Laboratorio ambientale e chimico-biologico con almeno un’attività mensile TEMPI

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I tempi di realizzazione delle attività previste nella presente programmazione dovranno te-ner conto dei ritmi di apprendimento degli allievi. Le varie attività non dovranno sovrapporsi e gli allievi saranno informati e coinvolti, ove possibile, anche a livello decisionale. La pro-grammazione avrà scansione bimestrale. Il rispetto dei tempi previsti dalla programmazione, fatte salve le esigenze di apprendimento sopra esposte, è utile premessa per l’attivazione di interventi di recupero o di approfondimento. Le verifiche orali di tipo formativo saranno frequenti ed adeguatamente collocate in rapporto allo sviluppo delle unità di apprendimento. Si procederà a verifiche di tipo sommativo prima delle valutazioni quadrimestrali.

ORGANIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI RECUPERO

Le attività di recupero saranno molteplici e potranno essere attuate secondo le seguenti mo-dalità:

• Recupero in itinere con assegnazione e correzione di lavori personalizzati o da svolgere in autonomia;

• Didattica differenziata in orario curricolare, mantenendo fisso il gruppo classe, con attività di recupero, potenziamento e approfondimento;

• Attività di studio individuale degli studenti in grado di recuperare in modo autonomo, con la guida dei docenti in orario curricolare.

VERIFICA E VALUTAZIONE

VERIFICA La verifica sarà periodica e servirà ad accertare il livello di apprendimento raggiunto da ogni singolo alunno, sarà inerente agli obiettivi prefissati ed ai contenuti sviluppati. La verifica avrà lo scopo di:

• assumere informazioni sul processo di apprendimento-insegnamento in corso per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze;

• controllare, durante lo svolgimento dell’attività didattica, la validità del metodo adottato, delle tecniche e degli strumenti utilizzati;

• accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici delle varie discipline, il possesso delle conoscenze da parte degli allievi, l’acquisizione delle competenze richieste, lo sviluppo delle capacità logico-critiche, espressive e di collegamento tra le discipline oggetto di studio;

• pervenire alla quantificazione del credito scolastico e formativo. Avverrà al termine dello svolgimento di un nucleo fondante o di un’unità di apprendimento, secondo la complessità dell’argomento o del problema o quanto meno dopo lo svolgi-mento della parte più significativa di essi. Avrà tipologia diversa come:

• Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti individuali e collettivi • Domande aperte in itinere a scopo ricognitivo, prove strutturate, prove

semistrutturate • Prova orale, prova scritta • Prova pratica di laboratorio

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• Simulazioni III prova per la preparazione agli esami di Stato La verifica può avvenire:

• in itinere, per accertare l'efficacia dell'azione didattica e quindi il coinvolgimento degli alunni;

può essere: • formativa, per misurare i livelli di apprendimento raggiunti alla fine di un nucleo

fondante e apportare delle correzioni metodologiche dove è necessario, commisurando gli interventi alle esigenze degli allievi e consentire così anche ai più deboli di raggiungere gli standard minimi di apprendimento;

• sommativa, per rilevare il livello finale di preparazione e consisterà in due prove scritte e due prove orali per alunno a quadrimestre.

VALUTAZIONE La valutazione quadrimestrale si avvarrà di tutti i dati emersi dalle varie verifiche e dalle osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento, prendendo in consi-derazione le apposite griglie di valutazione allegate al presente documento. I principali e-lementi di cui si terrà conto maggiormente nella valutazione saranno:

• Grado di conoscenza dei contenuti disciplinari • Approfondimento delle tematiche trattate • Uso appropriato dei linguaggi specifici • Capacità logiche, intuitive, critiche, di analisi, di sintesi, di rielaborazione dei

concetti, di coordinamento delle conoscenze operando collegamenti nell’ottica della multidisciplinarietà.

Inoltre, verranno presi in considerazione anche i seguenti fattori: • Impegno, partecipazione, raggiungimento degli standard minimi, progressi rispetto

alla situazione di partenza, livelli di maturazione e di inserimento sociale raggiunti . Qualora, attraverso le verifiche, si dovessero registrare esiti non positivi, relativamente all’acquisizione di conoscenze, di competenze o di un valido metodo di studio, potranno es-sere programmati interventi didattici integrativi. In questa programmazione, non vengono inseriti le Competenze Chiave di Cittadinanza, i risultati generali di apprendimento con i livelli raggiunti, gli obiettivi formativi e cognitivi, gli standard minimi di apprendimento per i quali si fa riferimento al Documento program-matico del Dipartimento di Scienze stilato per l’anno scolastico 2013/2014.

UNITA’ DI APPRENDIMENTO INTERDISCIPLINARE

Novità e continuità: lo sviluppo del sapere attraverso nuovi linguaggi e culture

Obiettivi: Conoscere i meccanismi di trasmissione dei caratteri ereditari. Comprendere le com-plesse strategie messe in atto dalle cellule eucariote per controllare con precisione l’espressione dei suoi geni. Acquisire le basi per comprendere l’importanza della rego-lazione genica nei batteri

Contenuti: Le basi chimiche dell’ereditarietà: struttura e duplicazione del DNA.

Il codice genetico, la sintesi proteica e le mutazioni genetiche. La regolazione dell’espressione genica.

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La genetica dei virus e dei batteri.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI

Anno scolastico 2013/2014

Cognome e Nome……………………………….Classe………..Sezione………

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI PUNTI ASSEGNATI

C

O

M

P

E

T

E

N

Z

E

Comprensione, analisi, sintesi,

interpretazione e rielaborazione

dei contenuti.

Applicazioni di principi e regole

risolutive

Nulle

Molto scarse

Inefficaci

Incerte e meccaniche

Di base

Efficaci

Organizzate

Sicure ed efficaci

0.50

1

2

2.50

3

3.50

4

5

Uso corretto del linguaggio

scientifico, capacità di collega-

mento e di sperimentazione

Nulle

Molto scarse

Lacunose

Imprecise

Adeguate

Complete

Complete e appropriate

Notevoli

0.25

0.50

1

1.25

1.50

1.75

2

2.50

C

O

N

O

S

C

E

N

Z

E

Conoscenze di fatti, principi e

tecniche procedurali

Nulle

Molto scarse

Lacunose

Incerte e mnemoniche

Di base

Corrette

Corrette e complete

Corrette, complete e ap-

profondite

0.25

0.50

1

1.25

1.50

1.75

2

2.50

Il voto finale risulta dalla somma dei tre indicatori (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso

per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)

PUNTEGGIO………………/10

Firma del docente………………………...........

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZE NATURALI

A. S. 2013/14

PROVA MISTA

N° 20 QUESITI A SCELTA MULTIPLA + 6 PROBLEMI E/O DO-MANDE A RISPOSTA APERTA E/O COMPRENSIONE DI TESTO

Quesiti a scelta multipla: Per ogni quesito esatto punti 0,2 (max 4 punti)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 TOT

(Risposta non data 0 punti; risposta omessa 0 punti)

Risoluzione di problemi / Domanda a risposta aperta / Comprensione di testo (max 6 punti)

INDICATORI DESCRITTORI

(RELATIVI PUNTEGGI)

PUNTI ASSEGNATI

PER QUESITO

1 2 3 4 5 6

CO

MP

ET

EN

ZE

Comprensione, analisi, sintesi,

interpretazione e rielaborazione

dei contenuti.

Applicazioni di principi e regole

risolutive

Nulle (0,3) – Molto scarse (0,6)

Inefficaci (1,2) – Incerte e meccaniche(1,5)

Di base (1,8) – Efficaci (2,1)

Organizzate (2,4) - Sicure ed efficaci (3)

Uso corretto del linguaggio

scientifico, capacità di collega-

mento e di sperimentazione

Nulle (0,15) -Molto scarse (0,3)

Lacunose (0,6) – Imprecise (0,75)

Adeguate (0,9) – Complete ( 1,1)

Complete e appropriate (1,2) – Notevoli (1,5)

CO

NO

SC

EN

ZE

Conoscenze di fatti, principi e

tecniche procedurali

Nulle (0,15) – Molto scarse (0,3)

Lacunose (0,6) – Incerte e mnemoniche (0,75)

Di base (0,9) – Corrette (1,1) –

Corrette e complete (1,2) Corrette, complete e

approfondite (1,5)

PUNTEGGIO TOTALE per quesito max 6 punti

Media dei punteggi assegnati per ogni quesito punti….... /6 (criteri di approssimazione: da 0 a 0,5 compreso per difetto; maggiore di 0,5 per eccesso)

VOTO FINALE…………………../10

ALUNNO……………………………………………………..classe………..sez…………data……………………

FIRMA DEL DOCENTE……………………………………………………….

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Griglia per la VALUTAZIONE della PROVA ORALE

INDICATORI DI PREPARAZIO-

NE

Voto (10)

Conoscenze Abilità Competenze

GRAVEMENTE IN-SUFFICIENTE

2 Nessuna – Rifiuta la veri-

fica

Nessuna – Rifiuta la verifica Nessuna – Rifiuta la verifica

3 Conoscenze gravemente

errate e lacunose; espres-

sione sconnessa

Non riesce ad analizzare; non

risponde alle richieste

Non riesce ad applicare le mi-

nime conoscenze, anche se

guidato

INSUFFICIENTE 4 Conoscenze frammenta-

rie, con errori

Compie analisi lacunose e sin-

tesi incoerenti

Applica le conoscenze minime

solo se guidato, ma con errori

5 Conoscenze mediocri ed

espressione difficoltosa

Compie qualche errore; analisi

e sintesi parziali

Applica le conoscenze minime,

ma con errori lievi

SUFFICIENTE 6 Conoscenze di base; e-

sposizione semplice, ma

corretta

Compie analisi complessiva-

mente corrette e riesce a gesti-

re semplici situazioni

Applica autonomamente le co-

noscenze minime

DICRETO 7 Conoscenze pertinenti;

esposizione corretta

Sa interpretare il testo e ridefi-

nire un concetto, gestendo au-

tonomamente situazioni nuove

Applica autonomamente le co-

noscenze anche a problemi più

complessi, ma con imperfe-

zioni

BUONA 8

Conoscenze complete,

con approfondimenti au-

tonomi; esposizione cor-

retta con proprietà lingui-

stica

Coglie le implicazioni; individua

autonomamente correlazioni;

rielabora correttamente e in

modo personale

Applica autonomamente le co-

noscenze, anche a problemi

più complessi, in modo corretto

OTTIMA 9

Conoscenze complete con

approfondimenti autono-

mi; esposizione fluida con

utilizzo del linguaggio

specifico

Coglie le implicazioni; compie

correlazioni esatte e analisi ap-

profondite; rielabora corretta-

mente in modo completo, auto-

nomo e critico

Applica e mette in relazione le

conoscenze in modo autono-

mo e corretto, anche a pro-

blemi nuovi e complessi.

10

Conoscenze complete,

ampie ed approfondite;

esposizione fluida con uti-

lizzo di un lessico ricco ed

appropriato

Sa rielaborare correttamente e

approfondire in modo critico ed

originale.

Argomenta le conoscenze in

modo autonomo e corretto per

risolvere problemi nuovi e

complessi; trova da solo solu-

zioni originali ed efficaci.

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DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE

Classe III D Materia d’Insegnamento : Disegno e Storia dell’Arte Anno Sc. 2013/14 Prof.ssa: Plutino Maria Luisa 1. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÀ/ ABILITÀ -Conoscere le varie forme -Sapere rappresentare le fi- -Acquisire le capacità di

geometriche . geometriche seguendo le normalizzare graficamente, Conoscere i metodi di rap- tecniche costruttive. secondo convenzioni date, rappresentazione grafica. Saper leggere e interpretare la rappresentazione sul piano

i disegni tecnici; di oggetti spaziali. Saper applicare i metodi di - Acquisizione di un interesse

-Individuare il momento sto- rappresentazione grafica. verso il patrimonio artistico entro il quale si forma e si locale e nazionale.

esprime l’opera d’arte. -Saper distinguere e colloca- Acquisire la capacità di anali-Riconoscere i linguaggi

espressivi dell’arte. Possedere un adeguato lessi-

co tecnico.

vari periodi artistici studiati nel

contesto storico e culturale. Saper leggere un’opera

d’arte

di un’opera d’arte individuan-do gli elementi relativi sia al

linguaggio sia al contenuto.

2. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

Periodo N° ore 1° quadrimestre (dal l6 settembre ………. al…31 gennaio) 33 2° quadrimestre (dal 1 febbraio …………. al …11 giugno) 33

Totale Annuo 66

a) CONTENUTI DISCIPLINARI

Tematica Periodo Disegno: Applicazione dei metodi di rappresentazione grafica I quadrimestre I

Assonometria isometrica di solidi semplici e composti Assonometria planometrica di solidi – strutture architettoni-

che

Ottobre-novembre- Dicembre-Gennaio

Arte: Il Primo Rinascimento:Brunelleschi, Masaccio, Donatello L. B. Alberti- Architettura e urbanistica del ‘400

Ottobre-novembre

Piero della Francesca-S. Botticelli Dicembre-Gennaio

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Disegno : Le sezioni applicate a solidi e gruppi di solidi.

Prospettiva di semplici solidi

II quadrimestre Febbraio-Marzo Aprile-Maggio

Arte : Il secondo rinascimento:il ‘500- Bramante, L. Da Vinci, Michelangelo,Raffaello,Giorgione,Tiziano

Febbraio-Marzo

. Il Manierismo. L’Architettura del Palladio Aprile-Maggio

3. STRATEGIE E METODOLOGIE – FORME DI COINVOLGIMENTO DEGLI ALLIEVI

Per agevolare l’apprendimento della disciplina è opportuno che ci siano momenti teorici

Storia dell’arte, accompagnati dalla lettura e analisi di opere , non soltanto con lezioni

lezioni interattive seguite da dibattito- documentazioni video -come supporto ed integrazio-

ne dell’argomento oggetto di studio. Per il disegno nella fase esecutiva verranno assegnati di norma disegni da elaborare o da

autonomamente e non semplicemente tavole da copiare. Senza rinunciare ad una esecuzio-

e ad un attento controllo dei risultati, sarà data maggiore importanza alla correttezza ese-

graficismo

4. CRITERI DI VALUTAZIONE

Per i criteri e gli strumenti di valutazione si fa riferimento a quelli indicati nella Pro-grammazione del Dipartimento di Dis.e St. dell’Arte,compreso l’utilizzo delle griglie di

valutazione.

• N° verifiche orali o prove strutturate per quadrimestre - 2

• N° verifiche scritto-grafiche per quadrimestre - 3

Alla fine di ogni modulo verranno somministrate verifiche parziali per accertare

alla fine del quadrimestre le verifica finali dovranno accertare il raggiungimento degli o-

Programmazione.

Data Firma del docente

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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

CLASSE 3D anno scol. 2013-2014

OBIETTIVI EDUCATIVO-DIDATTICI TRASVERSALI

In relazione al PECUP vengono individuati i seguenti obiettivi che l'alunno deve consolidare

Costruzione di una positiva interazione con gli altri e con la realtà sociale e naturale:

1)Conoscere e condividere le regole della convivenza civile 2) Assumere un comportamento responsabile e corretto nei confronti di tutte le componenti scolastiche 3) Assumere un atteggiamento di disponibilità e rispetto nei confronti delle persone e delle cose, anche all'esterno della scuola. 4) Sviluppare la capacità di partecipazione attiva e collaborativa

Costruzione del sé:

1) Utilizzare e potenziare un metodo di studio proficuo ed efficace, imparando ad organizzare autonomamente il proprio lavoro 2)Documentare il proprio lavoro con puntualità,completezza, pertinenza e correttezza 3) Individuare le proprie attitudini e sapersi orientare nelle scelte future 4)Conoscere, comprendere ed applicare i fondamenti disciplinari 5)Acquisire capacità ed autonomia di analisi, sintesi, ed organizzazione di contenuti ad elaborazione personale 6)Sviluppare e potenziare il proprio senso critico.

OBIETTIVI COGNITIVO-FORMATIVI DISCIPLINARI

Sono riferiti all'asse culturale scientifico-tecnologico

Competenze: 1) Applicare sequenze motorie complesse adeguate alle diverse situazioni 2)Conoscere ed utilizzare le esercitazioni per il miglioramento delle qualità condizionali al fine di mantenere una buona efficienza fisica 3)Saper eseguire combinazioni semplici e complesse. 4) Saper eseguire i fondamentali individuali dei giochi sportivi praticati 5) Saper eseguire l'arbitraggio di almeno un gioco sportivo.

Conoscenze: 1)Strutturazione spazio-temporale 2) Conoscere la tecnica dei fondamentali di almeno un gioco sportivo 3) Conoscere regole e l'arbitraggio di almeno un gioco sportivo praticato

Abilità/capacità: 1) Miglioramento delle qualità fisiche 2)Acquisizione di abilità sportive 3) Utilizzare con tecnica adeguata i fondamentali di almeno un gioco sportivo 4) Saper riconoscere le regole nello svolgimento di almeno un gioco sportivo

OBIETTIVI MINIMI

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Competenze: 1)Responsabilità 2)Rispetto delle norme 3)Autocontrollo 4)Applicazione corretta dei gesti proposti

Conoscenze: 1)Essere consapevole del percorso effettuato nel miglioramento delle qualità condizionale e coordinative e nella pratica di almeno un gioco sportivo 2) Conoscere le principali regole ed i fondamentali individuali di un gioco sportivo

Abilità/capacità: 1) Partecipare alle attività proposte con profitto 2) Esprimersi utilizzando la terminologia adeguata 3) Costruire relazioni positive 4) Applicare le principali regole ed i fondamentali di un gioco sportivo

CONTENUTI DISCIPLINARI

Teoria: 1)Mobilità articolare 2) Cenni di Pronto Soccorso 3) Educazione posturale 4) La forza

Pratica: 1) Tonificazione muscolare 2) Potenziamento aerobico 3) Equilibrio statico e dinamico 4)Articolarità generale 5) Consolidamento fondamentali tecnici giochi sportivi

LINEE METODOLOGICHE E STRATEGIE DIDATTICHE

Agli alunni verrà richiesto un impegno sia pratico che di rielaborazione dei contenuti proposti durante le lezioni. Nell'insegnamento i procedimenti seguiti saranno riferiti alle esperienze, alle necessità ed ai ritmi personali di sviluppo dei singoli alunni; così ognuno sarà posto in condizione di perseguire obiettivi adeguati alle proprie possibilità L'insegnamento sarà il più possibile personalizzato Si utilizzerà il problem solving per stimolare l'intelligenza motoria degli allievi, la loro capacità di analisi, sintesi e progettazione di risposte adeguate. Per facilitare l'apprendimento e l'acquisizione di automatismi si utilizzerà il criterio di gradualità. La scansione temporale dei moduli sarà condizionata dai ritmi di apprendimento e dalle variabili relazionali degli studenti. Le tecniche utilizzabili verteranno su: Lezione frontale, interattiva,multimediale ove possibile, cooperative learning, problem solving, attività individuali e di gruppo, esercitazioni...

Verifiche

Si avvarranno del possibile utilizzo di test, prove pratiche, interrogazioni, monitoraggio quotidiano

Criteri

La valutazione terrà conto del livello individuale raggiunto di acquisizione di conoscenze, di abilità e competenze, dei progressi compiuti dal momento iniziale, dell'interesse, dell'impegno, partecipazione, frequenza, comportamento.

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RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE-INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA- a. s. 2013/2014

CLASSE III Sez. D

Natura e finalità L’insegnamento della Religione Cattolica (IRC)risponde all’esigenza, richiamata nell’art. 9.2 del Nuovo Concordato (1984), di riconoscere il valore della cultura religiosa per la matu-razione della persona e il contributo del Cattolicesimo quale componente del patrimonio sto-rico del popolo italiano; si colloca nel quadro delle finalità della scuola con una proposta o-riginale offerta a tutti coloro che intendano liberamente avvalersene. L’Irc condivide il Profilo culturale, educativo e professionale dei Licei e offre un contributo specifico:nell’area metodologica e logico-argomentativa, fornendo strumenti critici per l’interpretazione della realtà e la valutazione del dato religioso; nell’area linguistica e comunicativa, abilitando alla comprensione e al corretto uso del lin-guaggio religioso;nell’area storico-umanistica, relativamente alla conoscenza degli effetti che storicamente la Religione cristiano-cattolica ha prodotto nella cultura italiana ed euro-pea, e al confronto con le altre tradizioni religiose e culture;nell’area scientifica e tecnologi-ca, per l’attenzione ai significati e alla dimensione etica delle conquiste scientifiche. In riferimento alle Competenze Chiave di Cittadinanza, l’IRC contribuisce in maniera singolare allo sviluppo di atteggiamenti positivi verso l’apprendimento, curandone motivazioni e attitudine alla collaborazione, progettazione, comunicazione (Imparare ad imparare, Progettare, Comunicare, Collaborare e partecipare, Risolvere problemi, Individuare collegamenti e relazioni, Acquisire e interpretare l’informazione); alla formazione del sé dell’alunno nella ricerca costante della propria identità e di significative relazioni con gli altri e al rapporto con la comunità locale e con le sue istituzioni educative e religiose (Comunicare, Collaborare e partecipare, Agire in modo autonomo e responsabile, Individuare collegamenti e relazioni). L’IRC si colloca nell’asse culturale storico-sociale promuovendo competenze relative alla comprensione del fenomeno religioso nelle diverse epoche e contesti geografici e culturali; e alla disponibilità al confronto con regole e esempi di vita proposti dal cristianesimo per acquisire elementi di valutazione delle proprie azioni, dei fatti e comportamenti umani e sociali Competenze Lo studente sarà in grado di:

- Elaborare gli interrogativi dell'uomo considerando l'apporto della riflessione umana e religiosa;

- Identificare il ruolo dell’esperienza religiosa e in particolare del Cristianesimo nella storia d’Italia, d’Europa e del mondo nell’età medievale e moderna;

- Sviluppare capacità di confronto e dialogo con le diverse confessioni cristiane. Conoscenze

- Conoscere l'apporto delle tradizioni religiose alla comprensione di Dio e del signifi-cato che assume per la vita e il destino dell'uomo;

- Comprendere la vita e il messaggio di Gesù come realizzazione dell'attesa di salvez-za dell'uomo;

- Cogliere il significato religioso delle rappresentazioni artistiche e letterarie;

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- Conoscere lo sviluppo storico della Chiesa nell’età medievale e moderna cogliendo i valori comuni, oltre le differenze, delle diverse confessioni cristiane e valorizzando la testimonianza cristiana di figure significative.

Abilità

- Saper impostare correttamente il rapporto scienza - filosofia - teologia - fede; - Apprezzare l'apporto dell'antropologia cristiana alla cultura occidentale e all'umaniz-

zazione della società; - Impostare criticamente la riflessione su Dio nelle sue dimensioni storiche, filosofiche

e teologiche; - Riconoscere in opere artistiche, letterarie e sociali i riferimenti biblici e religiosi che

ne sono all’origine.

MODULO I Cristo alle radici della Chiesa

Contenuti Lettura e commento Gv.20 e At.2

La Chiesa in cammino e il suo significato teologico,sociale,culturale e storico I cristiani:una comunità di nuovi credenti

MODULO II

Le principali confessioni cristiane e il dialogo ecumenico

Contenuti Le origini delle principali confessioni cristiane

La separazione e la dolorosa contrapposizione tra credenti Il cammino verso la riconciliazione (Nostrae Aetate)

Origine e valori del movimento ecumenico

MODULO III

Il contributo del cristianesimo alla formazione della cultura europea Contenuti

La Chiesa alle radici dell’Europa Il monachesimo occidentale ed orientale

L’idea cristiana di Europa

MODULO IV Rapporto scienza e fede

Contenuti La dialettica attuale tra evoluzione e creazione Il tema della bellezza nel rapporto scienza-fede

MODULO V

La bellezza evocatrice dell’invisibile Contenuti

Simboli ed immagini religiose L’iconografia cristiana

Per quanto riguarda il metodo, l’integrazione della didattica, gli strumenti e la verifica, si fa riferimento alla programmazione del Dipartimento relativa all’anno scolastico 2013/2014

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IL CONSIGLI O DI CLASSE

DOCENTI

Prof.ssa Maria C. Ferrara _________________________________

Prof. ssa Margherita Marino _________________________________

Prof. Maria Stefania Crupi _________________________________

Prof.ssa Maria Bova _________________________________

Prof.ssa Anna Rita Maria Cappelleri _________________________________

Prof. MassimoAngelucci _________________________________

Prof.ssa Maria Cristina Nocera _________________________________

Prof. Maria Luisa Plutino _________________________________

Prof. Maurizio Gismondo __________________________________

Prof.ssa Maria Tripodi __________________________________