Liceo Scientifico Statale “Amedeo Avogadro” · Matematica 4 99 Casale lun. 9-10 Fisica 3 66 Di...
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Liceo Scientifico Statale “Amedeo Avogadro”
• 00198 ROMA – Via Brenta, 26 – Tel 06121125905 – Fax 068416085
• 00199 ROMA – Via Cirenaica, 7 Tel.06121124525 Fax 0686398326 Sito web www.liceoavogadro.it email: [email protected]
PROGRAMMAZIONE ANNUALE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Anno scolastico 2017-2018
Classe 3° L
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Materia
Peso
orario
Settim
anale
Monte
ore
annuo
Docente
Orario
ricevimento
docenti
Italiano 4 132 Sabbatini lun. 11-12
Latino 3 132 Campisi Storia 2 66 Cicioni giov. 9-10 Filosofia 3 66 Petrini Matematica 4 99 Casale lun. 9-10 Fisica 3 66 Di Pancrazio Lingua e
letteratura inglese 3 99 Latessa lun. 10-11
Scienze 3 99 Reibaldi mart. 10-11 Disegno e storia
2 66 Ferroni mart. 10-11 Educazione fisica 2 66 Grea
Religione 1 33Mo Moscato ven. 10-11
Per il Regolamento d’Istituto e di disciplina, per l’orario dei ricevimenti dei docenti e per il piano annuale delle attività si rimanda alla consultazione del sito di Istituto.
l 1. PROFILO DELLA CLASSE La classe è composta da 24 alunni provenienti dalla classe 2L. Alcuni docenti sono cambiati rispetto allo scorso anno: Matematica Fisica Scienze. Il comportamento è generalmente adeguato, anche se a volte emergono atteggiamenti immaturi soprattutto da parte di alcuni alunni che tendono a distrarsi durante le attività didattiche e a non impegnarsi adeguatamente nello svolgimento dei compiti a casa. La maggior parte degli alunni comunque dimostra interesse e partecipazione durante le lezioni,e un impegno a casa generalmente volenteroso e in alcuni casi tuttavia superficiale.Il metodo di studio non è ancora adeguato; molti alunni tendono ad un’acquisizione mnemonica delle conoscenze che applicano in modo meccanico e senza una revisione critica delle nozioni e dei concetti; inoltre emerge la necessita' di un consolidamento, soprattutto in fase elaborativa e applicativa, di competenze di analisi e produzione. Dai test d'ingresso emergono prerequisiti non del tutto adeguati e dalle prime verifiche si individuano livelli di preparazione in ciascuna disciplina non del tutto omogenei, una fascia prevalente di livello sufficiente, alcuni di livello buono e pochi di livello insufficient
2. OBIETTIVI GENERALI COMUNI Il consiglio di classe ha programmato la propria attività didattica ed educativa conformemente al PTOF dell’Istituto, alle indicazioni emerse nei Collegi dei Docenti e nei Dipartimenti. • Far apprezzare l’importanza delle norme in una convivenza civile rispettando le regole e le strutture scolastiche. • Educare a mettersi in relazione con gli altri partecipando alle discussioni, rispettando le persone, le opinioni, i tempi e il proprio turno d’intervento, adeguandosi alle decisioni comuni, acquisendo autocontrollo e senso del rispetto reciproco. • Incoraggiare ad assumere gradualmente posizioni autonome, ad avere fiducia nelle proprie possibilità favorendo l’autovalutazione e l’autostima.
• Potenziare le abilità di ognuno valorizzandole nella vita di classe come patrimonio comune di crescita. • Stimolare l’attenzione, la partecipazione in classe, l’impegno regolare nello studio e l’organizzazione del proprio lavoro rispettando le scadenze. • Saper parlare organizzando un discorso in modo ordinato e sintetico. • Consolidare le capacità espressive sia scritte che orali, con uso appropriato della terminologia specifica per ogni disciplina. • Saper leggere usando strategie di lettura differenziata a seconda del tipo di testo e dello scopo. • Saper produrre testi coerenti di diverse tipologie. • Saper prendere e rielaborare appunti e costruire schemi. • Saper selezionare e mettere in relazione le informazioni. • Saper impostare e risolvere problemi di vario tipo utilizzando le conoscenze acquisite. 3. PROGETTI, ATTIVITA’ DISCIPLINARI E INTERDISCIPLINARI
• “Olimpiadi di Matematica” • “Olimpiadi di Fisica” • Ceritifcazioni Cambridge • Tornei sportivi • Visite guidate, partecipazione a conferenze, spettacoli teatrali,
proiezioni cinematografiche, a seconda delle iniziative culturali che potranno essere offerte nel corso dell’anno scolastico.
• Possibilità per i singoli studenti o per il gruppo classe di aderire in itinere agli altri progetti dell’Istituto (vedere l’elenco sul sito internet della Scuola)
• Viaggio di istruzione • progetto ASL (alternanza scuola lavoro): per il primo anno e' previsto
un modulo dedicato al corso sulla sicurezza e un'attività che potrebbe coprire circa 70 ore.
4. VALUTAZIONE:CRITERI MINIMI PER IL PASSAGGIO ALLA CLASSE SUCCESSIVA Durante l’anno scolastico si alterneranno momenti di valutazione formativa, per verificare l’efficacia del metodo seguito e per, eventualmente, modificare l’intervento, e momenti di valutazione sommativa, per fare il punto sul livello di preparazione.I fattori che concorrono nella valutazione complessiva dell’alunno, oltre alla misurazione del profitto, saranno: la progressione, la partecipazione all’attività didattica, l’impegno, il livello della classe. I parametri di riferimento, stabiliti dal consiglio di classe, per il raggiungimento di una valutazione equa e condivisa, misurano:
• livelli di partenza dello studente
• livelli di partenza della classe nel suo insieme
• attitudini specifiche dello studente
• la partecipazione attiva alla vita scolastica
• l'impegno profuso durante l'anno scolastico nel lavoro in classe e nello svolgimento dei compiti assegnati per casa
• livello e qualità delle conoscenze e competenze maturate in relazione agli obiettivi prefissati
Tali parametri verranno utilizzati, nell'ambito delle singole discipline, per la valutazione trimestrale e finale degli alunni. Le singole valutazioni (nelle verifiche , negli interventi,..) saranno chiarite e motivate evidenziando tutti i punti in cui l'alunno ha o meno raggiunto gli obiettivi prefissati.
Si sottolinea che la valutazione finale rappresenterà un giudizio complessivo sullo studente secondo un’ottica globale e non limitata alle singole discipline.
Inoltre compito del Consiglio di Classe è la valutazione del comportamento di ciascun alunno. A tal riguardo si rimanda ai criteri delineati nel regolamento di Istituto e di disciplina.
4.1 Tipologia delle prove formative e/o di profitto
Materia Tipologia delle verifiche
Italiano Analisi del testo, argomentazione,saggio breve, riassunto, esercizi mirati:comprensione,produzione. Colloqui orali
Latino Analisi testuale, verifiche di letteratura a risposta aperta, traduzione di brani d'autore
Storia Verifiche orali
- questionari con risposte brevi o trattazioni sintetiche
Filosofia Verifiche orali: colloqui verifiche scritte: questionari con domande aperte e un esercizio di comprensione testuale
Matematica Verifiche scritte tradizionali, test, questionari . Verifiche orali
Fisica Interrogazioni orali
-compiti scritti:problema, quesiti a scelta multipla, dimostrazioni di teoremi
Lingua e
letteratura inglese
Dialoghi, traduzioni,riassunti, verifiche di letterature e analisi del testo Scienze Interrogazioni orali - prove scritte con quesiti sia a risposta aperta che a risposta chiusa- esercizi di calcolo-relazioni di laboratorio
Disegno e storia
dell'arte Prove grafiche prove orali e scritte
Educazione fisica Prove pratiche
Religione Testo argomentativo ricerche personali e di gruppo relazioni
4.2 Griglia di valutazione delle verifiche orali: CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE ORALI LIVELLI INDICATORI dell’apprendimento verificati GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (1-3,5) Rifiuto di sottoporsi a verifica Conoscenze sommarie Lessico impreciso Espressione scorretta ed inadeguata INSUFFICIENTE (4-5,5) Conoscenze superficiali Lessico approssimativo Difficoltà nella comprensione dei testi e delle procedure Insicurezza e imprecisione nell'espressione SUFFICIENTE (6-6,5) Conoscenze corrette Espressione corretta Lessico appropriato Rielaborazione assente DISCRETO BUONO (7-8) Conoscenze rielaborate Capacità di operare scelte personali meditate e corrette Esposizione chiara e scorrevole Uso articolato ed appropriato del lessico specifico OTTIMO ECCELLENTE (8,5-10) Conoscenze complete e arricchite da contributi personali Capacità di operare interventi fondati e criticamente motivati Ricchezza espressiva Padronanza del lessico 5. METODOLOGIE E STRUMENTI
Nello specifico dell’azione didattica, viene stabilito di: • favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia
nelle proprie possibilità, rispettando la specificità individuale del modo di apprendere
• mantenere trasparenza in tutti i momenti dell’attività didattica, in special modo nella programmazione e nei criteri di valutazione
• utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da raggiungere
• accettare ed utilizzare l'errore per rendere l'allievo capace di comprenderne le cause prossime o remote e, conseguentemente, modificare e migliorare i propri comportamenti
• correggere gli elaborati scritti con rapidità in modo da utilizzare la correzione come momento formativo
• favorire l'auto – valutazione • porre particolare attenzione al metodo ed alla qualità del lavoro svolto • favorire lo sviluppo dell’autonomia nel lavoro sia in classe che a casa • esigere la puntualità nella esecuzione dei compiti • valutare in modo equilibrato il carico di lavoro a casa 6. ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO
• Corsi di recupero per classi parallele (matematica, latino e inglese)
• Recupero in itinere • studio individuale • Approfondimenti in classe In allegato seguono le programmazioni dei singoli docenti Il coordinatore Prof.ssa Teresa Sabbatini
LICEO SCIENTIFICO STATALE
“Amedeo Avogadro” Roma
Anno Scolastico 2017-2018
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE
della prof. ssa Francesca Campisi
Materia: LATINO Classe III L
Situazione di partenza della classe
La classe III L è composta da 24 alunni, tutti provenienti dalla classe seconda L.
Sono la loro docente di latino dallo scorso anno scolastico. Da alcune verifiche
è emersa una certa difficoltà nella tecnica di traduzione: obiettivo primario sarà
quello di potenziare questa abilità anche attraverso esercitazioni in classe.
Generalmente sufficiente la conoscenza della morfosintassi.
Gli alunni appaiono interessati allo studio della letteratura e per lo più
disponibili al dialogo educativo.
Conoscenze
conoscenza delle strutture sintattiche, morfologiche e lessicali – semantiche
della lingua
conoscenza della storia letteraria oggetto del programma
conoscenza dei testi presi in esame
Competenze
procedere all’analisi strutturale di un testo
eseguire rielaborazioni
analizzare testi
riconoscere le strutture della lingua
effettuare comparazioni e connessioni
contestualizzare e storicizzare
Capacità
leggere correttamente
orientarsi nella traduzione di un testo
riconoscere le strutture morfosintattiche fondamentali
comprendere il senso generale del testo
rendere il testo latino in un italiano accettabile
conoscere gli argomenti di letteratura, almeno in prospettiva diacronica
saper riferire in maniera coerente e con lessico adeguato
Contenuti
Prima sezione: Storia della letteratura
Dalle origini all’espansione in Oriente
1. Le origini della letteratura latina: la fase preletteraria
2. La nascita della letteratura latina: il teatro e la poesia epica
- Livio Andronico
- Gneo Nevio
- Ennio
- Plauto
- Terenzio
3. Il teatro latino nel II secolo a.C.
- Cecilio Stazio
- Accio e Pacuvio
4. Lucilio e la satira
5. Gli inizi della storiografia romana: l’annalistica e Catone
7. La storiografia e l’oratoria nell’età tra i Gracchi e Silla
L’età di Cesare
1. La poesia neoterica e Catullo
2. La storiografia romana nell’età della tarda repubblica: Cesare e Sallustio
Seconda sezione: grammatica e sintassi
Ripasso della morfologia e studio della sintassi dei casi.
Metodologie
Con riferimento ai testi letti, verranno trattati gli aspetti linguistico-semantici, i
principali costrutti sintattici, le specificità grammaticali e, in genere, gli aspetti
più notevoli della storia della lingua latina.
Strumenti didattici
Libri di testo adottati
Canali, Cardona, Piras, Ingenium et Ars, volume 1, ed. Einaudi scuola
Modalità di verifica
traduzione guidata dei brani scelti, revisione autonoma dal punto di vista
contenutistico, grammaticale e strutturale, approfondimenti sul tema trattato
lettura critica dei brani scelti, finalizzata al riscontro diretto nel testo di
quanto emerso durante le spiegazioni in classe
verifiche a risposta aperta – trattazioni sintetiche relative ad argomenti di
letteratura
n.b. per il numero delle verifiche si fa riferimento alla programmazione
condivisa dal dipartimento di Lettere.
Valutazione (si fa riferimento ai criteri approvati dal Collegio dei docenti)
La valutazione sommativa dell’alunno sarà effettuata con verifiche orali,
traduzione di testi e questionari a risposta aperta, a conclusione di ogni
argomento trattato. Inoltre terrà conto della capacità di comprensione e
traduzione del testo latino, nonché della capacità di riflessione sull’evoluzione
lessicale dal latino all’italiano.
Le prove scritte di verifica saranno valutate secondo la griglia allegata alla
programmazione del dipartimento di Lettere.
Il numero di prove risulta così strutturato (per il numero delle verifiche si fa
riferimento alla programmazione condivisa dal dipartimento di Lettere): minimo
tre prove (almeno una orale ) con voto unico finale per il trimestre – minimo tre
prove scritte e due prove orali per il pentamestre.
Modalità di recupero
Corsi di recupero e corsi di sostegno in itinere saranno attivati secondo le
necessità e le indicazioni fornite dal Collegio dei docenti.
Roma, 9 ottobre 2017 (prof.ssa Francesca Campisi)
Programmazione didattica di matematica
Classe 3L a.s.2017/18 Docente: M.L.Casale
Situazione di partenza
La classe evidenzia un atteggiamento ancora piuttosto passivo nel dialogo didattico-educativo.Ha un approccio di tipo reverenziale nei confronti della disciplina e un metodo di studio non del tutto adeguato.Dietro sollecitazioni e interventi della docente si sta cercando di modellizzare la realtà con conseguente maggiore consapevolezza degli strumenti adoperati.
Obiettivi specifici
Consolidare un metodo di studio basato sul ragionamento e sulla rielaborazione personale degli argomentiComprendere i formalismi matematici introdotti. Interpretare, riconoscere e utilizzare relazioni e proprietà. Applicare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo.Affrontare situazioni problematiche di varia natura avvalendosi di modelli matematici.Individuare e dimostrare proprietà algebriche e geometriche utilizzando il metodo ipotetico-deduttivo . Adoperare correttamente gli strumenti linguistici specifici della disciplina.
Obiettivi minimi
Saper utilizzare con sufficiente consapevolezza tecniche e procedure di calcolo studiate. Saper esporre definizioni , regole, proprietà, assiomi e teoremi anche se in modo non del tutto autonomo utilizzando un linguaggio semplice ma corretto e specifico della disciplina. Saper utilizzare, anche se guidato, le proprie capacità di intuizione e di analisi.Saper produrre dimostrazioni semplici ma rigorose. Saper comprendere i formalismi matematici introdotti.Saper rielaborare e collegare, anche se guidato, i vari concetti studiati.Saper risolvere semplici problemi geometrici impostando equazioni e sistemi.
Metodologia per il raggiungimento degli obiettivi
a) Organizzazione del tempo scuola:-lezioni frontali-lezioni interattive-discussioni guidate-lettura e interpretazione guidata del testo-confronti sulle strategie di risoluzione-correzione dei compiti assegnati-rielaborazione degli appunti-attività pratica di rielaborazione delle conoscenze (lavori di gruppo)-verifiche orali-attività in laboratorio di informatica b) Lavoro a casa:-risposte a quesiti-realizzazioni di schemi-studio sui libri di testo-esercizi e problemi.-cenni di storia della matematicaValutazione
Durante l’anno scolastico si alterneranno momenti di valutazione formativa per verificare l’efficacia del metodo
seguito e per, eventualmente, modificare l’intervento e momenti di valutazione sommativa per fare il punto sul
livello di preparazione . I fattori che concorrono nella valutazione complessiva dell’alunno oltre alla misurazione del profitto, saranno: la progressione, la partecipazione all’attività didattica, l’impegno, il livello della classe. Per quanto riguarda i criteri di valutazione , ci si atterrà alla griglia di valutazione scelta dal dipartimento e comunicata agli alunni.
Strumenti di verifica
-produzioni scritte di vario tipo: schemi,risposte a quesiti, problemi, esercizi, prove strutturate e semi- strutturate (almeno 3 in ogni periodo).-prove orali di vario tipo :interrogazioni approfondite, domande su un singolo argomento, interventi nelle lezioni interattive ,test a risposta aperta o chiusa. (almeno 2 in ogni periodo)
Interventi integrativi
Oltre ad interventi quotidiani di ripetizione degli argomenti proposti, in base alle esigenze della classe , si potranno effettuare corsi di recupero o attività di sportello anche di approfondimento decisi dal collegio dei docenti
PROGRAMMAZIONE MATEMATICA DI DIPARTIMENTO CLASSI TERZE
La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo
Scientifico e specifica il percorso per la classe terza. I contenuti presentati sono stati organizzati
per temi, talvolta articolati in unità didattiche. La trattazione di alcuni di questi temi potrà essere
anticipata all’anno precedente o posticipata all’anno successivo in funzione dei livelli di partenza
della classe e del suo stile di apprendimento. La programmazione individuale di ciascun docente
può prevedere lo svolgimento in parallelo di alcuni tra i temi proposti, in particolare i Temi 4 e 5
potranno essere trattati durante tutto il corso dell’anno.
Nella programmazione sono indicate con C1, C2,..C6 le competenze di base che ciascun tema/unità
didattica concorre a sviluppare, secondo la legenda riportata di seguito.
C1. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma
grafica.
C2. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
C3. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
C4. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l’ausilio di
interpretazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni
di tipo informatico.
C5. Utilizzare gli strumenti matematici di base per lo studio dei fenomeni fisici
C6. Saper costruire ed analizzare di semplici modelli matematici di classi di fenomeni, anche utilizzando strumenti
informatici per la descrizione e il calcolo.
Primo periodo
Contenuti Obiettivi minimi/capacità operative Competenze
Tema 1: Richiami e
complementi di algebra
Disequazioni di 2° grado e superiore;
sistemi di dise- quazioni; disequa-
zioni irrazionali e con i moduli
• Risolvere disequazioni frazionarie
• Risolvere sistemi di disequazioni
• Risolvere disequazioni irrazionali e con i moduli
C1
Tema 2: Funzioni
Definizione, dominio, codominio, funzioni iniettive, suriettive, biunivoche, funzioni
composte, funzio- ni
inverse, rappre- sentazione cartesiana
• Determinare il dominio di una funzione, e il
codominio
• Studiare il segno di una funzione
• Determinare le intersezioni con gli assi
• Saper riconoscere alcune proprietà delle funzioni: iniettività, suriettività, biiettività, invertibilità, monotonia, parità, periodicità
• Saper costruire funzioni composte
• Determinare, qualora possibile, la funzione inversa
• Tracciare grafici di funzioni con l’utilizzo disoftware didattici
C2, C4, C5, C6
Tema 3: Geometr
ia analitica
---------
Unità
3.1Pianocartesiano; Trasformazionigeometriche
Coordinate cartesiane nel piano; Luoghi geometrici nel
piano cartesiano;
Trasformazioni geometriche: traslazioni, simmetrie, dilatazioni
Determinare il punto medio di un segmento, il baricentro di un triangolo, la distanza tra due punti
Conoscere ed operare con letraslazioni, simmetrie centrali,
simmetrie assiali (rette parallele agli assi) e dilatazioni
Determinare l'equazione parametricae cartesiana di un luogo di
punti dalla sua definizione.
Sapere interpretare un'equazione indue variabili come luogo di punti nel
piano.
C1, C2, C3, C5
Tema 3: Geometr
ia analitica
---------
Unità
3.2La
retta
Richiami ed approfondimen
ti sulla retta
Saper passare dall’equazione di una retta alla sua rappresentazione sul piano cartesiano (e viceversa)
Riconoscere e determinare ilcoefficiente angolare di una
retta
Determinare l’equazione della retta a partireda alcune condizioni
Utilizzare le condizioni di parallelismo e di perpendicolarità
Determinare la distanza punto retta
Riconoscere le caratteristiche generali di un fascio di rette
Determinare graficamente un dominio piano individuato da retteSaper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali- tica di vario tipo
C1, C2, C3,
C5
Tema 3: Geomet
ria analitica
---------
Unità
3.3La
parabola
La parabola nel piano cartesiano (asse parallelo
all’asse x o all’asse y)
Rette tangenti ad una
parabola
Applicazioni relative
Conoscere la parabola come luogo geometrico
Conoscere l'equazione della parabolae determinare i suoi elementi
principali
Determinare le posizioni reciproche tra retta e parabola; determinare rette tangenti
Determinare l’ equazione della parabola a partire da alcune condizioni
Determinare l’ area del segmento parabolico
Disegnare curve deducibili con moduli e irrazionali
Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria anali- tica di vario tipo
C1, C2, C3, C5
Secondo periodo
Contenuti Obiettivi minimi/capacità operative Competenze
Tema 3: Geometr
ia analitica
---------
Unità
3.4Circonferenza
La circonferenza nel piano carte- siano. Rettetan-
genti ad una
circonferenza
Applicazioni relative
• Conoscere l'equazione della circonferenza e determinare i suoi elementi principali
• Determinare le posizioni reciproche tra retta e circonferenza; determinare rette tangenti
• Determinare l’equazione della circonferenza a partire da
alcune condizioni
• Disegnare curve deducibili con moduli e irrazionali
Saper applicare le conoscenzesopra specificate alla risoluzione di
problemi di geometria analitica di vario tipo
C1, C2, C3,C5
Tema 3: Geometr
ia analitica
---------
Unità
3.5Ellisse
L’ellisse nel
pianocartesiano.
Rettetangenti ad una ellisse. Applicazioni
relative
Conoscere l’ellisse come luogo geometrico
Conoscere l'equazione dell’ellisse (con assi paralleli agli assi cartesiani) e determinare i suoi elementi principali
Determinare le posizioni reciproche tra retta ed ellisse; determinare rette tangenti
Determinare l’equazione dell’ellisse a partireda alcune condizioni
Calcolare l’ area racchiusa da un’
ellisse
Disegnare curve deducibili con moduli ed irrazionaliSaper applicare le conoscenzesopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria analitica di vario tipo
C1, C2, C3, C5
Tema 3: Geometr
ia analitica
---------
Unità
3.6Iperbole
L’iperbole nel piano
cartesiano. Rette
tangenti ad un’iperbole Applicazioni
relative
Conoscere l’iperbole come luogo geometrico
Conoscere l’equazione dell’iperbole (con assiparalleli agli assi cartesiani)
Determinare le posizioni reciproche tra retta ed iperbole; determinare rette tangenti
Determinare l’equazione dell’iperbolea
partire da alcune condizioni
Conoscere l’equazione dell’iperbole equilaterariferita ai suoi asintoti
Conoscere e saper studiare lafunzione omograficaDisegnare curve deducibiliSaper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi di geometria analitica di vario tipo
C1, C2, C3, C5
Tema 4: Goniomet
ria
---------
Unità
4.1Funzioni
goniometriche
Archi, angoli,
circonferenza go-
niometrica, fun- zionigoniometri-
che (seno, coseno, tangente, cotangente),funzioni
goniometriche inverse, archias-
sociati, addizione e sottrazione, duplicazion
e, bisezione.
Conoscere il significato geometricodi
radiante; utilizzare le formuledi trasformazione da gradi a
radianti
Calcolare la lunghezza di un arcodi
circonferenza e l’area del settore circolare
Conoscere le proprietà delle funzioni seno e coseno
Conoscere le proprietà della funzione tangente e cotangente
Saper rappresentare graficamente le funzioni goniometriche
Conoscere i valori dellefunzioni goniometriche di
angoli particolari
Conoscere la relazione che lega il coefficiente angolare di una retta e l’ampiezza dell’angolo che la retta forma con l’asse delle ascisseConoscere le funzioni goniometriche inverse e la loro rappresentazione grafica
C1, C2, C3
Tema 4: Goniomet
ria
---------
Unità 4.2
Equazioni goniometriche
Tecniche risolutive per
equazioni goniometriche: elementari
o ad esse riconducibili.
• Risolvere semplici equazioni goniometriche
C1
Tema 5: La trigonometria
Teoremi sui triangoli rettan-goli
• Conoscere i teoremi sui triangoli rettangoli
• Risolvere triangoli rettangoli
• Calcolare l’area di un triangolo
Conoscere ed saper applicare il teorema della corda
• Saper applicare le conoscenze sopra specificate alla risoluzione di problemi semplici senzal’ausilio dell’incognita
C1, C2, C3, C5, C6
La programmazione potrebbe subire modifiche in base all’andamento didattico della singola classe.Strumenti di verifica
Negli scrutini del primo periodo come in quelli finali, la valutazione dei risultati raggiunti è formulata, in ciascuna
disciplina, mediante un voto unico che, secondo le indicazioni ministeriali, deve fondarsi su una pluralità di prove di
verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti e volte
ad accertare conoscenze, capacità e competenze specifiche; si stabilisce che il numero minimo di prove da svolgere
sono:
tre nel primo periodo (di cui almeno una orale) e cinque nel secondo
periodo (di cui almeno una orale)
Le prove scritte potranno essere strutturate come esercizi o problemi.
Nelle interrogazioni si darà peso all'esposizione che dovrà essere scorrevole ed organica.
Criteri di valutazione delle prove
Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:
- conoscenza e comprensione degli argomenti
- capacità di applicare quanto appreso - logicità dell’elaborato o
dell’esposizione - uso del linguaggio specifico.
Criteri di valutazione finali
Si prenderanno in considerazione i seguenti elementi:
- situazione di partenza
- grado di progressione del processo di apprendimento
- raggiungimento degli obiettivi
- continuità nell’impegno a scuola e a casa - partecipazione al dialogo
educativo.
Criteri di sufficienza (standard minimo)
- Conoscere e comprendere la trattazione teorica dei nuclei fondanti del
programma.
- Esporre in modo corretto quanto appreso.
- Applicare, in contesti algebricamente e concettualmente semplici, i contenuti appresi, con pochi errori e, comunque, di calcolo.
ottobre 2017
L. S. S. “Amedeo Avogadro”
Anno Scolastico 2017-2018
Linee guida della didattica della filosofia
Classe III Sezione L
(a cura del prof. Marco Petrini)
Lo statuto della disciplina
Una delle ragioni per cui la filosofia viene tradizionalmente considerata una materia difficile è
costituita dal fatto che non è semplice darne una definizione esauriente, che tenga insieme tutti i
molteplici impieghi a cui il termine è stato sottoposto nel corso dei secoli. Fatalmente lo statuto
oscillante della disciplina può costituire un ostacolo a livello didattico, perché si corre il rischio che
gli alunni, mancando di certezze sulla natura dell’indagine filosofica, perdano immediatamente
interesse nei confronti della materia.
Spetterà pertanto al docente chiarire il carattere preliminare delle domande filosofiche,
spingendo gli studenti a confrontarsi con la natura problematica della disciplina e insistendo fin
dall’inizio sulla sua diversità rispetto alle scienze fisico-matematiche e storico-sociali.
La didattica
L’insegnamento sarà basato su lezioni di tipo frontale, nel corso delle quali si cercherà
di indirizzare la preparazione verso gli obiettivi indicati. Le lezioni, malgrado siano concepite come
una traccia per lo studio che gli alunni dovranno effettuare sul manuale (e su altri testi specifici
eventualmente segnalati dal docente), non si appiattiranno su quest’ultimo, mantenendo sempre una
loro autonomia. Parte integrante dell’insegnamento saranno sia gli approfondimenti dedicati a temi
di particolare interesse sia le discussioni che il docente cercherà di condurre con la classe nel
tentativo di spingere ogni alunno a riflettere sulle questioni esaminate.
Sul versante dei contenuti la scelta sarà quella di privilegiare la qualità. Alcuni temi verranno
trattati in modo articolato ed una particolare cura sarà posta nella chiarificazione dei termini del
vocabolario filosofico.
Obiettivi e finalità
Lo studio della storia della filosofia si lega in modo particolare al raggiungimento di
determinati obiettivi. Lo studente dovrà essere in grado di:
1) padroneggiare i termini fondamentali del vocabolario filosofico.
2) ricostruire le linee principali del ragionamento di un autore.
3) argomentare in maniera coerente e rigorosa.
4) definire sinteticamente un concetto.
5) confrontare filosofie elaborate in periodi differenti.
6) analizzare un testo filosofico.
Accanto a questi obiettivi, interni alla disciplina, si collocano le finalità. Lo studente dovrà:
a) impadronirsi di un metodo di studio.
b) migliorare le proprie capacità linguistiche sia a livello lessicale che grammaticale.
c) imparare a valutare la coerenza logica e la chiarezza concettuale di un ragionamento.
Criteri di valutazione e strumenti di verifica
Le verifiche saranno sia orali sia scritte e la valutazione delle prove verrà effettuata
utilizzando la griglia messa a punto dal dipartimento di storia e filosofia; allo scopo di saggiare le
capacità di riflessione degli studenti, i compiti scritti verranno strutturati sia come dei questionari
con un massimo di righe per ciascuna risposta sia come degli esercizi di comprensione testuale.
Organizzazione del recupero (tempi e metodi) Il recupero delle insufficienze registrate durante l’anno sarà effettuato in itinere.
L. S. S. “Amedeo Avogadro”
Anno Scolastico 2017-2018
Programma di filosofia della classe III L
(a cura del prof. Marco Petrini)
La natura preliminare della filosofia
Una domanda difficile: che cos’è la filosofia?
Il carattere radicale delle domande filosofiche e la battaglia contro il senso comune.
I concetti di empirico, astratto, concreto, ente, necessità, contingenza ed essenza.
La nascita della filosofia
La diffusione dell’alfabeto e il consolidamento del pensiero astratto.
Il rapporto tra filosofia e mito.
Il problema delle fonti.
La questione dell’arché: un tema scientifico e, nello stesso tempo, filosofico.
Talete e lo sforzo di individuare il principio comune a tutti gli enti.
Il frammento di Anassimandro: l’astrazione dell’ápeiron e il circolo vita-morte.
L’aria di Anassimene e lo sforzo di ripensare Anassimandro.
Le grandi tendenze della filosofia presocratica
Il lógos di Eraclito: l’armonia dei contrari contenuta in ogni ente.
Le possibili letture dei frammenti eraclitei.
La concezione pitagorica del numero.
Parmenide e il carattere contraddittorio del mondo empirico.
L’errore di Parmenide nell’utilizzo del principio di contraddizione.
La distinzione tra il Nulla assoluto e quello relativo: l’inconcepibilità del non essere.
L’essere parmenideo e le sue caratteristiche.
Il contributo di Zenone: l’argomento contro la molteplicità e i paradossi contro il movimento.
Democrito e la correzione dell’eleatismo: il salvataggio della molteplicità e del movimento.
Meccanicismo e finalismo: due differenti concezioni della realtà.
L’effluvio democriteo e la distinzione tra realtà in sé e realtà per sé.
L’età dei sofisti
Il sofista: un sapiente di tipo nuovo.
Il nesso tra la diffusione della sofistica e l’avanzata della democrazia.
Il relativismo di Protagora: le possibili letture del frammento 1.
Le critiche mosse da Socrate, Platone e Aristotele.
Socrate e lo sforzo di costruire verità comuni
La vita.
Il problema delle fonti socratiche.
Il dialogo come dimensione fondamentale della filosofia.
La ricerca di verità comuni.
L’ironia e la maieutica.
L’officina di un filosofo: lettura e analisi dell’Ippia maggiore platonico
Le schermaglie iniziali: l’ironia socratica e le fragili argomentazioni di Ippia.
Le confutazioni delle sette definizioni del bello.
La conclusione del dialogo.
Platone e il rifiuto del relativismo sofistico
La biografia e le opere.
La classificazione dei dialoghi tramite il ricorso al metodo stilometrico.
La decisione di scrivere.
Il controverso rapporto con l’oralità: la lettera VII e l’ipotesi interpretativa di Krämer e Gaiser.
Il ruolo del mito.
La teoria della reminiscenza e la questione dell’apprendimento dei concetti generali.
Le idee come significati eternamente pensabili.
La dottrina della linea e il mito della caverna: la condanna della corporeità.
La Repubblica e la teoria dello Stato.
Il “parmenicidio” del Sofista.
Aristotele e la nascita della razionalità occidentale
La vita e la classificazione delle opere esoteriche da parte di Andronico di Rodi.
La teoria della predicazione nei Topici e nelle Categorie.
La nozione di sostanza e l’isomorfismo tra linguaggio, pensiero e realtà.
La distinzione tra sostanze prime e sostanze seconde.
La dottrina della proposizione e il quadrato medievale dei giudizi.
La sillogistica.
La scienza dell’essere in quanto essere presentata nel IV libro della Metafisica.
LICEO SCIENTIFICO STATALE “AMEDEO AVOGADRO” PROGRAMMAZIONE ANNUALE INDIVIDUALE a.s. 2017/2018 Docente: Antonello Reibaldi Classe: 3L Disciplina: Scienze Naturali CONTESTO E’ una classe vivace ma piuttosto disciplinata e corretta, che nel complesso risulta interessata e sufficientemente coinvolta nella materia, dimostrando buon impegno nello studio della disciplina e volontà di superare eventuali difficoltà. Buono il livello di attenzione e partecipazione durante le lezioni. OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA
• Possedere le conoscenze disciplinari e le metodologie tipiche delle Scienze della Natura • Acquisire dimestichezza con il metodo dell’indagine scientifica, basato sull’osservazione e sulla
sperimentazione • Acquisire gli strumenti culturali e metodologici necessari ad una comprensione approfondita della
realtà • Sapere organizzare ed eseguire attività sperimentali da svolgersi sia in classe che sul campo • Dare importanza alle leggi, ai modelli, alla formalizzazione, alle relazioni tra i fattori di uno stesso
fenomeno e tra fenomeni differenti • Essere in grado di effettuare connessioni logiche, riconoscere o stabilire relazioni, classificare,
formulare ipotesi in base ai dati forniti, trarre conclusioni basate sui risultati ottenuti e sulle ipotesi verificate
• Saper risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici • Saper cogliere nessi tra le singole discipline e la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei
periodi in cui esse si sono sviluppate • Essere in grado di applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale, anche per porsi in
modo critico e consapevole di fronte ai temi di carattere scientifico e tecnologico della società attuale
CONTENUTI BIOLOGIA
• Basi chimiche dell’ereditarietà • Codice genetico e sintesi delle proteine • Regolazione dell’espressione genica • Genetica di virus, batteri ed elementi trasponibili • DNA ricombinante e biotecnologie • Genetica classica • Genetica e studio dei processi evolutivi • Origine delle specie e modelli evolutivi • Storia dell’evoluzione umana
CHIMICA
• La struttura dell’atomo • Il sistema periodico • I legami chimici • L’ibridazione degli orbitali
• Le forze intermolecolari e gli stati condensati della materia • La quantità chimica: la mole • Classificazione e nomenclatura dei composti • Le proprietà delle soluzioni
STRUMENTI E METODOLOGIE L’ordine in cui verranno affrontati gli argomenti sarà a discrezione del docente. Nelle lezioni frontali si cercherà di affrontare in maniera esaustiva tutti gli argomenti previsti dalla programmazione dipartimentale, usando il libro di testo come riferimento principale. Si cercherà di utilizzare il più possibile presentazioni in powerpoint appositamente realizzate dal docente oppure reperite su internet, che a lezione saranno proiettate con l’ausilio del proiettore presente in classe. Laddove fosse necessario i concetti e le immagini presenti sulle slides potranno essere integrati con l’ausilio della lavagna tradizionale. Nelle spiegazioni non ci si limiterà a leggere e commentare i concetti evidenziati sulle slides, ma si cercherà di fare degli approfondimenti ed eventuali collegamenti interdisciplinari. A tal proposito si cercherà di spronare gli studenti a prendere assiduamente appunti sul quaderno, dato che i concetti spiegati a lezione ma non presenti sul libro saranno comunque oggetto di verifica. I concetti e gli argomenti del libro che il docente ometterà nelle sue spiegazioni non saranno invece oggetto di verifica. Le lezioni potranno essere arricchite con degli appositi video reperiti su internet, allo scopo di rendere più immediati dei concetti che con le semplici immagini del libro di testo potrebbero sembrare statici e poco chiari. Per quanto concerne gli argomenti che prevedono una componente sperimentale, la classe verrà portata in laboratorio dove il docente, con l’aiuto del tecnico, si adopererà per allestire delle esperienze pratiche che possano coinvolgere e affascinare il più possibile gli studenti. VALUTAZIONE Le verifiche saranno sia orali che scritte. Queste ultime prevederanno sia quesiti a risposta chiusa che domande a risposta aperta a cui rispondere in maniera sintetica (medello terza prova); riguardo gli argomenti di chimica verranno proposti esercizi di calcolo da risolvere con l’ausilio della tavola periodica e della calcolatrice. Ai vari quesiti sarà attribuito un punteggio variabile a seconda del grado di correttezza e completezza dato alla risposta. Il punteggio globale verrà poi convertito in decimi con una proporzione. Per le esperienze laboratoriali si prevede da parte degli studenti la realizzazione di relazioni scritte, da svolgere a casa e che saranno anch’esse oggetto di valutazione. Nel trimestre ci saranno almeno 2 verifiche ad alunno di cui una scritta ed una orale; nel pentamestre le verifiche,non saranno inferiori a tre fra scritto e orale. MODALITA’ DI RECUPERO Il recupero avverrà in itinere. Roma, 12 ottobre 2017 Il docente Antonello Reibaldi