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LICEO GINNASIO MARIANO BURATTI INDIRIZZO CLASSICO E LINGUISTICO PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2019-2022 «Essere colti non significa ricordare tutte le nozioni, ma sapere dove andarle a cercare» Umberto Eco

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LICEO GINNASIO MARIANO BURATTI

INDIRIZZO CLASSICO E LINGUISTICO

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

TRIENNIO 2019-2022

«Essere colti non significa ricordare tutte le nozioni, ma sapere dove andarle a cercare»

Umberto Eco

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CAP.1 LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO pag. 8

1 INTRODUZIONE

La nostra storia

2 ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

Popolazione scolastica

Territorio e capitale sociale

Risorse economiche e materiali

3 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

4 RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Attrezzature, servizi e infrastrutture totali considerando tutti i plessi

5 RISORSE PROFESSIONALI

Personale

Personale docente

Distribuzione dei docenti per tipologia di contratto e per anzianità di ruolo

Personale ATA

CAP.2 LE SCELTE STRATEGICHE pag. 16

1 INTRODUZIONE

Esiti delle prove Invalsi

Richieste provenienti dal territorio e dall’utenza

I riferimenti normativi. A quali leggi l'Istituto ispira la sua attività progettuale

2. PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV

Priorità triennio 2019/2022

3. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

Linee di indirizzo e missione dell’istituto

4 PIANO DI MIGLIORAMENTO

Aspetti generali

PERCORSO N. 1: Recupero degli apprendimenti e valorizzazione della persona

PERCORSO N. 2: Integrare e valorizzare le ICT per la didattica nel curricolo scolastico

CAP.3 L'OFFERTA FORMATIVA pag. 39

1 INTRODUZIONE

Dati generali della scuola a.s. 2018/2019

2 TRAGUARDI ATTESI IN USCITA

Liceo Linguistico- Corso ESABAC

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Liceo Classico

Liceo Linguistico

3 INSEGNAMENTI E QUADRO ORARIO

Liceo Classico - indirizzo tradizionale

Liceo Classico: competenze in uscita

Liceo Classico - indirizzo sperimentale Curvatura Biomedica

Liceo Linguistico

Liceo Linguistico - competenze in uscita

Il percorso ESABAC

Liceo Linguistico corso ESABAC

CLIL

Alcuni aspetti metodologici comuni

Plessi e scuole

4 CURRICOLO D'ISTITUTO

Principi fondamentali

Obiettivi educativi

Obiettivi formativi e di apprendimento

Risultati di apprendimento a conclusione del percorso liceale

5 L'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Alternanza scuola-lavoro

Progetti formativi di ASL

Finalità

Ambito di applicazione

Organizzazione dei percorsi in alternanza

Obiettivi dei progetti formativi di alternanza

Modalità, ruoli e funzioni

Verifica e valutazione del percorso di alternanza – strumenti e metodologie

Esiti dell'esperienza

Convenzioni stipulate

6 INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE

Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa

Ulteriori attività di ampliamento dell’offerta formativa

7 PROCESSO DI INTERNAZIONLIZZAZIONE DEL CURRICOLO SCOLASTICO

Particolari iniziative progettuali attuate dall'a.s. 2016/2017

Viaggi d’istruzione, stages linguistici e scambi culturali

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Integrazione e accoglienza degli alunni stranieri

Mobilità individuale studentesca all’estero

8 ATTIVITA' PREVISTE IN RELAZIONE AL PNSD

Triennio 2016-2019

Triennio 2019-2022

9 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione

Criteri comuni di valutazione

Gli strumenti della misurazione

Livelli di Apprendimento e relativi Descrittori. Schemi di riferimento per lo studente

Voto di condotta

Criteri di attribuzione del credito scolastico

Criteri di svolgimento dello scrutinio finale

10 AZIONI DELLA SCUOLA PER L'INCLUSIONE

Studenti con Bisogni educativi speciali (BES)

Tipologie di BES

Analisi del contesto per la realizzazione dell'inclusione scolastica

Inclusione

Recupero e potenziamento

Composizione del gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI)

Definizione dei progetti individuali

Modalità di coinvolgimento delle famiglie

Risorse professionali interne coinvolte

Valutazione, continuità e orientamento

Documentazione alunni con DSA e svantaggio

Piano annuale di Inclusione (P.A.I.)

Interventi didattici di sostegno e recupero

Sportello d’ascolto psicologico

11 ORIENTAMENTO

Orientamento in entrata

Orientamento in itinere

Trasferimento alunni

Obbligo scolastico e attività di re-orientamento

Passaggi ad altro indirizzo di studio

Classi successive all’obbligo scolastico

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Orientamento in uscita

CAP. 4 L’ORGANIZZAZIONE pag. 130

1 MODELLO ORGANIZZATIVO

Periodo didattico

Figure e funzioni organizzative

Dirigente Scolastico

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi

Consiglio di Istituto

Consiglio di Classe

Collegio dei Docenti

Dipartimento

Comitato di Valutazione

Collaboratori del Dirigente Scolastico

Coordinatore di plesso

Coordinatore di classe

Docenti funzioni strumentali PTOF, Orientamento, RAV e miglioramento offerta formativa

Area delle Funzioni Strumentali

Coordinatori per il recupero, docenti funzioni strumentali PTOF

Responsabile della sicurezza e Responsabile Protezione Dati

Coordinatore Progetti Erasmus

Coordinatori di dipartimento

Referenti attività varie

Referenti certificazioni

Gruppi di lavoro/Commissioni

Modalità di utilizzo organico dell’autonomia

Organico dell’Autonomia–Posti comuni e di sostegno a.s. 2019/2022

2. ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON L’UTENZA

Segreteria

Servizi attivati per la dematerializzazione dell’attività amministrativa

3. RETI E CONVENZIONI ATTIVATE

Finalità dell’accordo di rete

Reti di Scuole, finalità dell’accordo e azioni da realizzare

Soggetti coinvolti

4.PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

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Elenco attività di Formazione

5.PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

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Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo al Liceo Ginnasio “Mariano Buratti” di

Viterbo, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del

sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”

e dalla Nota MIUR 17832 del 16/10/2018.

Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola

e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di

Indirizzo prot. 5198 dell’11/10/2018; ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella

seduta del 17/01/2019 ; è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 21 gennaio 2019.

Dopo l’approvazione, il Piano è inviato all’USR competente per le verifiche di legge e in particolare per

accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato. Infine, esso è pubblicato nel portale

unico dei dati della scuola.

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CAP.1 LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

1 INTRODUZIONE

La nostra storia

Il Liceo "Mariano Buratti" di Viterbo ha una storia antica alle spalle: per decenni ha rappresentato

l'unica scuola di formazione pubblica per la classe dirigente di Viterbo e dell'Alto Lazio, rivestendo un

ruolo culturale fondamentale per tutto il territorio.

La scuola nacque per decisione della Giunta provvisoria del Comune di Viterbo, che il 17 settembre

1870, 5 giorni dopo l'occupazione della città da parte delle truppe dell'esercito italiano, intendeva dare

un segno della nuova organizzazione dello Stato unitario anche nel settore dell'istruzione.

Nei decenni precedenti, a Viterbo, l'istruzione primaria era stata impartita dalle Scuole Cristiane (agli

studenti) e dalle Maestre Pie Venerini (alle studentesse), mentre quella superiore era stata affidata al

Vescovo e al clero secolare.

L'inaugurazione della nuova scuola superiore avvenne il 1° dicembre 1870 e le lezioni iniziarono il 2

dello stesso mese, presso la sede provvisoria del Seminario vescovile, nel cosiddetto "Palazzaccio’’, in

Vicolo S. Ignazio, ora Via del Collegio, n. 9. Seguendo le indicazioni della Legge Casati, entrata in

vigore nel 1860 nel territorio sabaudo e poi estesa a tutta l'Italia, la scuola di indirizzo classico era

divisa in un Corso di primo grado o Ginnasiale che durava cinque anni e in un Corso di secondo grado

o Liceale che durava tre anni. Si cominciò con le prime quattro classi del Ginnasio e il Liceo con i soli

insegnamenti di chimica, fisica, matematica e greco. Dal 1870 al 1876 prese il nome di "Scuola

Ginnasiale e Liceale", poi di "Liceo Ginnasio Comunale": era, infatti, il Comune che si faceva carico

delle spese per la scuola e per i docenti; gli studenti, alla fine di ogni ciclo, sostenevano gli esami per

il riconoscimento pubblico del loro titolo di studio. Il 20 novembre 1871 la Scuola Ginnasiale e Liceale

venne trasferita, insieme alla Regia Scuola Tecnica, a Palazzo del Drago, in via del Ginnasio n. 1, già

sede dei Fratelli delle Scuole Cristiane, ma a distanza di un solo anno, l'11 novembre 1872, tornò nella

sede primitiva del Palazzaccio.

Il 1° novembre 1876 il Ginnasio divenne statale, mentre il Liceo rimase comunale. Fu "pareggiato" a

partire dal 1898 e finalmente il 1° ottobre 1909 anche il Liceo divenne statale (art. 1 del R. D. 23

settembre 1909 numero DXXIV), assumendo il nome di "Regio Liceo Ginnasio Umberto I di Viterbo".

Non erano terminati, però, gli spostamenti di sede: nel 1888 il Ginnasio e il Liceo erano stati trasferiti

al primo piano del Palazzo Macchi, in Piazza della Pace n. 1, poi intitolata a Luigi Concetti; furono in

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seguito trasferiti in questa sede anche i gabinetti scientifici di storia naturale, di fisica e chimica allestiti

nel 1893.

A causa dell'inadeguatezza dei locali, il "Regio Liceo Ginnasio Umberto I" il 26 settembre del 1923

venne trasferito, insieme alla "Regia Scuola secondaria di avviamento al lavoro Francesco Orioli" e al

"Regio Istituto Tecnico Paolo Savi", nei locali dell'ex monastero di Santa Caterina, messi a disposizione

dal Comune e adeguati al nuovo uso scolastico.

L'edificio dell'ex-monastero di Santa Caterina era situato nella piazza omonima, ora Piazza Dante: il

locale adibito ad uso scolastico era costituito da un pianterreno, dove era situata la Scuola tecnica e da

un primo piano destinato al Liceo-Ginnasio. Presso uno dei due giardini annessi alla scuola venne

istituito il "Parco della Rimembranza" in onore degli alunni del Liceo-Ginnasio caduti nella I guerra

mondiale: il 17 maggio 1925 si tenne l'inaugurazione di una lapide commemorativa.

Nel secondo dopoguerra la sede del Liceo-Ginnasio fu trasferita da Piazza Dante in sedi diverse e,

infine, nel 1981 nell'attuale edificio di Via Tommaso Carletti, in quello che era stato il Palazzo della

Casa del Balilla, sede della Gioventù Italiana Littorio (G.I.L.) durante il periodo fascista.

Il 31 gennaio 1964 il "Liceo Ginnasio Umberto I" fu intitolato a Mariano Buratti, docente di storia e

filosofia presso l'Istituto tra il 1940 e il 1943, distintosi per l'impegno contro il Fascismo e martire della

Resistenza, morto a Roma, fucilato dai nazi-fascisti a Forte Bravetta, il 31 gennaio 1944.

Nel 1970 l'Istituto ha dato vita alla sezione distaccata di Civita Castellana. In seguito all'approvazione

del regolamento sul dimensionamento degli istituti scolastici, il Liceo classico a partire dal 2000-2001

ha perso la sede distaccata di Civita Castellana e ha acquisito il Liceo Linguistico statale, attivo fino a

quella data presso l'Istituto magistrale "S. Rosa da Viterbo".

La fusione dei due indirizzi ha sicuramente determinato un miglioramento complessivo dell'offerta

formativa. Infatti, il rigoroso approccio tipico degli studi classici è stato adottato anche nell'indirizzo

linguistico e, nello stesso tempo, le metodologie innovative del linguistico hanno positivamente

contaminato anche l'indirizzo classico.

Il Liceo linguistico era nato nel 1985 come maxi-sperimentazione autonoma: rispondeva all'esigenza,

largamente avvertita dalla scuola superiore e dalla società locale, di ampliare e aggiornare l’offerta

formativa con l'innovazione didattica; nel contempo contribuiva al processo di democratizzazione

della scuola nel viterbese, offrendo all'utenza un Liceo Linguistico statale, di cui Viterbo e il suo

territorio erano sprovvisti. In occasione dell'unione dei due Licei, il "Buratti" ha acquisito anche la

struttura adibita a sede della prima Scuola Media statale di Viterbo, intitolata a "Cesare Pinzi", istituita

nel 1940. A seguito dell’elevato incremento delle iscrizioni a partire dall’anno scolastico 2014/2015, è

stato assegnato al nostro liceo l’edificio Don Alceste Grandori, ubicato in prossimità degli altri edifici

della scuola.

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2. ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

Popolazione scolastica

La situazione socio-economica e culturale dell'utenza si attesta su livelli medio alti, che permettono

alla scuola un'offerta formativa articolata e caratterizzata da alti standard formativi attesi.

Il numero degli studenti con cittadinanza non italiana risulta non elevato. In generale il rapporto delle

famiglie con la scuola risulta partecipativo. Il contesto consente alla scuola di lavorare con gruppi di

studenti motivati e impegnati. Il rapporto numerico docenti/alunni, che risulta più vantaggioso

rispetto al dato dell'area geografica e italiano, risente della presenza nell'organico di istituto dei

docenti di conversazione (in compresenza per un'ora alla settimana con i docenti di lingue straniere

al linguistico) e dell'organico potenziato, che consente un notevole arricchimento dell'offerta

formativa.

Pur non essendo presente un consistente numero di studenti con situazioni particolarmente

svantaggiate è aumentato negli ultimi anni il numero di alunni che manifestano disagio della sfera

emotiva ed affettiva, con bisogno di attenzioni specifiche e particolari.

Territorio e capitale sociale

Le peculiarità del territorio sono quelle di una realtà prettamente agricola e terziaria. Negli ultimi anni

si è considerevolmente sviluppata la realtà universitaria locale, che ha aperto nuove opportunità di

interazione e con la quale la scuola lavora in sinergia. Ha avuto anche un notevole sviluppo il settore

del turismo, nell'ambito del quale sono collocati alcuni progetti di Alternanza Scuola Lavoro. A seguito

della partecipazione della scuola a bandi di gara promossi da vari enti e amministrazioni, sono stati

acquisiti fondi per progetti specifici (contributo per il Certamen Viterbiense della Tuscia). Le

amministrazioni locali forniscono collaborazione all'organizzazione di eventi. La scuola ha avuto

accesso a finanziamenti Regionali, Europei (FESR e FSE) e del MIUR attraverso la partecipazione a

Bandi.

La struttura economica del territorio in cui è collocato il nostro Istituto appare piuttosto arretrata e

poco dinamica per quanto riguarda l'assorbimento dei giovani nel mondo del lavoro. L'Ente Locale di

riferimento (Amministrazione provinciale), nel corso del tempo, ha progressivamente diminuito

l'erogazione di fondi annullando addirittura quelli previsti per acquisto stampati, cancelleria e

materiale di pulizia. A questo si aggiunge la progressiva erosione dei finanziamenti dello Stato per

l'ampliamento dell'offerta formativa. Pertanto, per poter progettare un piano formativo ricco e

articolato, è sempre più necessario contare sul contributo delle famiglie e su finanziamenti ottenuti

con progetti specifici a valere su Bandi Europei, Regionali e MIUR, che la scuola ha ottenuto in modo

consistente nell'ultimo triennio, con notevole vantaggio della progettualità e degli investimenti

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strutturali, ma anche con consistente aggravio di adempimenti burocratici e dispendio di risorse per

la progettazione e la complicata gestione che richiedono.

Risorse economiche e materiali

La collocazione della scuola nel centro cittadino favorisce la raggiungibilità delle sedi; i tre edifici di

cui l'Istituto dispone sono ubicati in un ristretto raggio urbano e sono considerati sede unica. Gli edifici

inoltre sono dotati di quattro palestre e di laboratori, uno informatico, due scientifici e tre aule-

laboratorio; la sede centrale, infine, dispone di una capiente Aula Magna utilizzabile per iniziative

varie. Sul piano delle dotazioni tecnologiche e didattiche, la scuola ha compiuto enormi sforzi

economici per implementare le strumentazioni; ogni aula è stata dotata di un pc per un regolare uso

del registro elettronico e il numero di LIM è pari a due terzi delle classi e verrà completata la dotazione

nel corso degli anni scolastici 2018/2020. Il laboratorio di informatica è stato completamente

rinnovato. Nella scuola è presente una biblioteca con un consistente patrimonio di libri, per la quale è

stato realizzato un progetto di totale rinnovamento, divenuta un ambiente innovativo per la lettura,

lo studio individuale e di gruppo, il lavoro di ricerca autonomo. Il patrimonio sarà catalogato

nuovamente per essere ricollocato in una biblioteca a scaffale aperto e inserito su catalogo digitale. L'

adeguamento delle barriere architettoniche presso la sede centrale è avvenuto con l'installazione di

un ascensore. L'adeguamento alle normative vigenti degli edifici scolastici è parziale, ragion per cui la

garanzia di sicurezza per l'utenza è motivo di costante preoccupazione da parte delle figure

responsabili. Risultano ancora inadeguate le strutture tecnologiche, soprattutto per la mancanza di

strumenti multimediali nella maggior parte delle aule. L'aumento consistente della popolazione

scolastica, avvenuto negli ultimi anni, rende molto difficile la pianificazione di una didattica

laboratoriale, a causa dell'assenza di spazi da dedicare ad attività specifiche varie. La presa in carico da

parte degli Enti Locali di questo problema appare insufficiente e comunque non rispondente a pieno

alle necessità dell'Istituto. Risultano carenti anche gli spazi da destinare a riunioni e conservazione di

materiali. La seconda sede distaccata messa a disposizione dalla Provincia risulta inadeguata. Con la

popolazione scolastica attuale, l'edificio avrebbe bisogno di un'ulteriore sede con una dotazione di

almeno quindici spazi aule.

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3 CARATTERISTICHE E DATI PRINCIPALI DELLA SCUOLA

Istituto principale: "M. BURATTI" – VITERBO

Tipo Istituto: SCUOLA SECONDARIA II GRADO - LICEO CLASSICO e LINGUISTICO

Indirizzo: VIA T. CARLETTI, 8 - 01100 VITERBO

Codice Meccanografico: VTPC010003 - (Istituto principale)

C.F.: 80014070561

Telefono: 0761346036 Fax: 0761322420

Email: [email protected]

Pec: [email protected]

Sito web: www.liceoburatti.edu.it

Orario Segreteria: lunedì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30; martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle

ore 16.30.

Orario delle lezioni: ore 8.05-14.05

Laboratori Pomeridiani: ore 14.05 – 16,30

Ricevimento Dirigente Scolastico

Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì previo appuntamento. Per

situazioni di particolare urgenza, l’appuntamento è immediato, compatibilmente con gli impegni

istituzionali quotidiani già programmati.

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4 RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Attrezzature, servizi e infrastrutture totali considerando tutti i plessi

Gli edifici che ospitano la scuola sono situati nel centro storico della città, in prossimità di Porta

Romana, punto di convergenza dei tracciati stradali della Cassia Sud e della Cassia Cimina, nonché

della stazione ferroviaria posta sulla linea proveniente da Roma.

Lo storico edificio adibito a sede centrale è destinato alla quasi totalità delle strutture collettive e

amministrative; il Laboratorio di Informatica è invece sistemato nell’ edificio attiguo di più recente

costruzione sede, in passato, della Scuola Media statale Cesare Pinzi. Tra le due strutture si trova

un’area pavimentata e recintata di pertinenza della scuola che consente il passaggio tra i due edifici.

L’edificio “Don Alceste Grandori” è nelle immediate vicinanze.

Laboratori (tutti

con collegamento

a Internet)

Biblioteche Aule Strutture

Sportive

Servizi Attrezzature

Multimediali

1 Scienze/Chimica Innovativa/ambiente

di apprendimento

Magna

(conferenze,

concerti,

proiezioni,

rappresentazioni

teatrali, collegi)

4 Palestre Colazione a

scuola

200 PC e tablet

presenti nei

laboratori/aule

1Fisica/Astronomia 30 LIM e

SmartTV

presenti nei

laboratori/aule

1 Informatica 10 PC e tablet

presenti nella

Biblioteca

2 laboratori

interattivi

1 LIM e SmartTV

presenti nella

Biblioteca

1 Musica

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5 RISORSE PROFESSIONALI

Personale

Docenti Posti totali: 99

Ata Posti totali: 26

Personale docente

Classi di concorso Posti

SOSTEGNO 2

AA24 – LINGUE E CULTURE STRANIERE NEGLI

ISTITUTI DI ISTRUZIONE DI II GRADO (FRANCESE)

7

BC02 - CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA

(SPAGNOLO)

1

A046 - SCIENZE GIURIDICO-ECONOMICHE 1

A054 - STORIA DELL'ARTE 2

A018 - FILOSOFIA E SCIENZE UMANE 2

A027 - MATEMATICA E FISICA 12

AB24 - LINGUE E CULTURE STRANIERE NEGLI

ISTITUTI DI ISTRUZIONE DI II GRADO (INGLESE)

11

BB02 - CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA

(INGLESE)

1

A048 - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE NEGLI

ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO

6

A013 - DISCIPLINE LETTERARIE, LATINO E GRECO 13

A019 - FILOSOFIA E STORIA 5

AC24 - LINGUE E CULTURE STRANIERE NEGLI

ISTITUTI DI ISTRUZIONE DI II GRADO (SPAGNOLO)

6

AD24 - LINGUE E CULTURE STRANIERE NEGLI

ISTITUTI DI ISTRUZIONE DI II GRADO (TEDESCO)

3

BA02 - CONVERSAZIONE IN LINGUA STRANIERA

(FRANCESE)

1

A050 - SCIENZE NATURALI, CHIMICHE E

BIOLOGICHE

7

A011 - DISCIPLINE LETTERARIE E LATINO 17

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A017 - DISEGNO E STORIA DELL'ARTE NEGLI ISTITUTI

DI ISTRUZIONE SECONDARIA DI II GRADO

1

Distribuzione dei docenti per tipologia di contratto e per anzianità di ruolo

Personale ATA

ORGANICO ATA POSTI

AA - ASSISTENTE AMMINISTRATIVO 8

AT - ASSISTENTE TECNICO 2

CS - COLLABORATORE SCOLASTICO 15

DM - DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E

AMMINISTRATIVI

1

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CAP. 2 LE SCELTE STRATEGICHE

1 INTRODUZIONE

Secondo le recenti normative e le indicazioni ministeriali, il PTOF indica "la meta che tutta la comunità

scolastica si impegna a raggiungere, attraverso la condivisione dell’azione educativa con le famiglie e

la positiva interazione con il territorio". Più nello specifico, il PTOF individua una serie di

priorità/traguardi/obiettivi che l'Istituto ritiene di particolare importanza per il perseguimento delle

finalità e degli obiettivi della sua attività formativa. L'individuazione di tali priorità/traguardi/obiettivi

avviene attraverso una serie di strumenti: l'autovalutazione d'istituto, l’analisi gli esiti delle prove

Invalsi, le richieste provenienti dal territorio e dall'utenza, l’osservanza e l’applicazione delle Leggi

dello Stato più avanti richiamate nel dettaglio.

La scuola, come ogni altra PA, è tenuta a compiere periodicamente un'analisi esauriente e sistematica

delle proprie attività e dei propri risultati: è questo il processo di autovalutazione, che viene esplicitato

attraverso l'elaborazione di uno specifico Rapporto di Autovalutazione (RAV). Il RAV del Liceo Buratti

è pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale "Scuola in Chiaro" del Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/VTPC010003/m-buratti-viterbo/.

Data la sua natura sistematica, il RAV fornisce un quadro accurato dell'istituto per il tempo specifico

a cui si riferisce: con riguardo per esempio all’analisi del contesto in cui opera l’istituto, all’inventario

delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, agli esiti documentati degli

apprendimenti degli studenti, alla descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Ma

soprattutto, il RAV esplicita nella sua parte finale le tre categorie di elementi essenziali per la redazione

del PTOF di cui si è detto sopra: priorità, traguardi di lungo periodo, obiettivi di breve periodo (o di

processo).

Esiti delle prove Invalsi

Le prove Invalsi sono prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica che vengono

somministrate a tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado al termine del secondo

anno di liceo, periodo coincidente con il termine dell’obbligo scolastico. Esse permettono di

comparare i livelli di apprendimento in lingua italiana e matematica, degli studenti dell'Istituto con

quello delle altre scuole italiane. L’INVALSI restituisce infatti ad ogni singola scuola dati

sull’andamento:

- complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media

dell’Italia, dell’area geografica e della regione di appartenenza;

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- delle singoli classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso;

- della singola classe e (su richiesta) del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni singola

prova.

Scopi dichiarati delle prove INVALSI sono infatti:

- "promuovere un generale diffuso miglioramento della qualità degli apprendimenti, in

particolare degli apprendimenti di base”;

- “individuare elementi di criticità in relazione ai quali sviluppare un piano di miglioramento”;

- “apprezzare il valore aggiunto” (Direttiva 88 del 01/09/2011).

Le prove invalsi si pongono l’obiettivo di misurare i livelli di apprendimento degli studenti in due

ambiti fondamentali:

- comprensione della lettura (e conoscenze grammaticali)

- competenze matematiche

Queste sono infatti le competenze comunemente ritenute condizione necessaria per un accesso

consapevole alla cittadinanza attiva.

Sono predisposte annualmente tenendo come riferimento i seguenti documenti programmatici.

Indicazioni nazionali (Moratti, Fioroni e Gelmini, allegati a D. Lgs.59/2004, D.M.31/07/2007,

D. I. 211 del 7 ottobre 2010 - Indicazioni Nazionali per i Licei)

Documento dell’obbligo (Allegati a D. M. 22/08/2007)

Raccomandazioni europee 2006

Quadri di riferimento dell’IEA (International Association for the Evaluation of Educational

Achievement) utilizzati per le indagini TIMMS e PIRLS e dell’OCSE per il PISA.

Richieste provenienti dal territorio e dall’utenza

Nella fase di analisi preliminare alla stesura del Piano ed al fine di elaborare il documento di indirizzo,

è stata realizzata un’ampia ricognizione dei bisogni espressi dall’utenza e da tutti coloro i quali, nel

territorio, hanno un interesse specifico ad intrattenere rapporti di collaborazione con il Liceo,

perseguendo finalità comuni di formazione dei ragazzi o di promozione culturale territoriale.

Le modalità di raccolta di dati ed informazioni utili ad orientare la progettazione sono le seguenti:

- incontri periodici del DS con rappresentanti dei genitori dei due indirizzi di studio

(prevalentemente delle classi in uscita);

- incontri periodici del DS con rappresentanti degli studenti delle varie classi;

- incontri del DS con genitori per la presentazione dell’offerta formativa (principalmente classi

in ingresso mese di settembre);

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- incontri del DS con genitori interessati all’iscrizione, per la presentazione dell’offerta formativa

(mese di febbraio);

- incontro del DS con i genitori degli alunni per la presentazione delle attività di alternanza

scuola lavoro (generalmente classi terze, mese di novembre/dicembre);

- rapporti intermedio e finale del DS sull’andamento della gestione, al Consiglio di Istituto;

- incontri del DS con rappresentanti di Associazioni, Enti e Imprese;

- informazioni, suggerimenti e proposte raccolti nel corso di assemblee di classe, assemblee

studentesche, consigli di classe con la presenza di studenti e genitori;

- incontri del DS e dei docenti Funzione Strumentale con docenti responsabili di singoli

Dipartimenti, o dell’Orientamento in ingresso di Unitus, La Sapienza, Università di Siena,

Università LUISS Guido Carli, Università Roma Tre, Università Tor Vergata ed altri Atenei;

- analisi dei dati che emergono dai questionari di “customer satisfaction” somministrati al

personale interno, ai genitori e agli studenti.

Dall’analisi dettagliata delle proposte, dei suggerimenti, delle richieste, si selezionano come prioritarie

le seguenti azioni che si intende promuovere:

- migliorare la partecipazione studentesca alla vita della scuola;

- potenziare le attività per l’apprendimento delle lingue straniere;

- potenziare l’utilizzo di forme di didattica laboratoriale;

- potenziare l’apprendimento delle discipline scientifiche;

- rendere più forte ed evidente il raccordo tra istruzione formale ed apprendimento non formale.

Tali proposte trovano una concreta risposta nel POF Triennale, in particolare nelle seguenti azioni,

inserite nel PIANO DI MIGLIORAMENTO:

- realizzazioni di ambienti di apprendimento concepiti per la collaborazione e la condivisione;

- incremento dell’utilizzo di tecnologie per la didattica;

- potenziamento degli apprendimenti nelle discipline scientifiche, anche mediante l’utilizzo di

insegnamenti opzionali nei vari anni o della quota di autonomia e di flessibilità;

- utilizzo degli spazi di ampliamento dell’offerta formativa in modo congruente rispetto ai

bisogni espressi.

I riferimenti normativi

A quali leggi l'Istituto ispira la sua attività progettuale

Il nostro Istituto, in quanto scuola statale che svolge un servizio pubblico, si ispira, nella sua azione,

in primo luogo ai principi generali della Costituzione che tutelano e regolano l’istruzione come uno

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fra i diritti primari dei cittadini. Si riportano di seguito i principali riferimenti normativi della

progettazione di istituto.

- Costituzione, art. 3, 33, 34, 40

- Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate (L.

n.104/92)

- Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275/99)

- Revisione del titolo V della Costituzione relativo al decentramento dei poteri in ambito

scolastico e formativo ripartito tra Stato, Regioni e Enti Locali (L. n.3/2001)

- Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006,

relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (Gazzetta ufficiale L. n.

394/2006, pag. 10)

- Elevamento dell’età dell’obbligo d’istruzione, certificato delle competenze di base (D.M.

8/2007)

- Certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo d’istruzione nella scuola

secondaria superiore – classi seconde (D.M. n. 139/2007 e D.M. 927/2010)

- Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (D.P.R. n. 235/2007)

- Sistema dei crediti (L. n. 425/97; D.P.R. n.323/98; L. n. 1/2007; D.M. n. 42/2007; D.M. n.

99/2009)

- Criteri per l’attribuzione del voto di condotta (D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009)

- Politiche scolastiche comunitarie a livello europeo (Convegno di Lisbona 2000 – Impegni degli

Stati membri per il 2010, Europa 2020)

- Profilo educativo, culturale e professionale (PECUP), secondo ciclo di istruzione (D.L. n.

226/2005, all. A; D.P.R. n. 89/2010; Indicazioni Nazionali D.I. n. 21/2010)

- Riordino del II ciclo di Istruzione (D.P.R. n.87/2010 IP, D.P.R. n.88/2010 IT)

- Linee guida per il I biennio (direttiva MIUR 57 del 15 luglio 2010 IT, direttiva MIUR 65 del 28

luglio 2010 IP) e per il II biennio e 5° anno (direttiva MIUR 4 del 16 gennaio 2012 IT, direttiva

MIUR 5 del 16 gennaio 2012 IP) di scuola secondaria di secondo grado

- Certificazione delle competenze in uscita dal I biennio di scuola secondaria di secondo grado

al termine dell’assolvimento dell’obbligo di istruzione al compimento del 16° anno di età

anagrafica (D.M. n. 9 /2010)

- “Riforma Gelmini”, L. n. 240/2010

- Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (L. n.

170/2010)

- Attribuzione del voto unico (C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012)

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- Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale

per l'inclusione scolastica (direttiva MIUR del 27/12/2012)

- Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e

validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio

del sistema nazionale di certificazione delle competenze (decreto legislativo 13 del 16 gennaio

2013)

- Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati (emanate dal Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il 18 dicembre 2014

- Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca individuale internazionale Nota prot. N.843 del

10 aprile 2013

- Linee di indirizzo Comitato nazionale Scuola e legalità 23/05/2007

- Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti (L. 107/2015)

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2. PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV

Priorità triennio 2019/2022

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

- migliorare il successo formativo nelle classi del biennio;

- innalzare i livelli di apprendimento in Matematica attestati dalle prove nazionali;

- implementare forme di didattica per competenze ed integrare la valutazione degli studenti

con forme di valutazione delle competenze;

- controllare i risultati a distanza.

I traguardi di lungo periodo che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

- ridurre la percentuale di alunni che abbandonano il percorso scolastico al biennio;

- avvicinare il punteggio delle classi II di liceo linguistico ottenuto nelle prove di matematica

alla media nazionale;

- progettare attività didattiche per potenziare competenze chiave per l'apprendimento

permanente e progettare strumenti di rilevazione e valutazione.

Area di processo Obiettivi di processo

Curricolo, progettazione e valutazione Progettazione di specifiche iniziative di

recupero per gli studenti con difficoltà

di apprendimento, in particolare nelle

discipline di indirizzo.

Progettazione nei dipartimenti di prove

di ingresso comuni, di verifica

intermedie e finali per le varie discipline

al biennio.

Ambiente di apprendimento Potenziamento della strumentazione

tecnologica della scuola e diffusione di

prassi didattiche che prevedono l'uso di

tecnologie per la didattica.

Potenziamento dell'utilizzo di forme di

didattica laboratoriale.

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Inclusione e differenziazione Consolidamento del gruppo di lavoro

per il miglioramento delle prassi di

inclusione degli studenti con BES.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Pianificazione di specifiche iniziative di

formazione sulla didattica per

competenze e sulla valutazione delle

competenze.

Pianificazione di specifiche iniziative di

formazione per incrementare le

competenze dei docenti nell'utilizzo

delle tecnologie per la didattica.

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3. OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI

Linee di indirizzo e missione dell’istituto

In coerenza con il dettato costituzionale, l'Istituto sostiene il ruolo centrale della scuola nella società

della conoscenza e promuove una “una scuola di qualità” e “una scuola aperta a tutti”, un luogo dove

l’istruzione non sia semplicemente finalizzata all’acquisizione di conoscenze e contenuti, ma dove si

assuma come fondamentale il compito della formazione globale della persona. A tal fine, esso persegue

i seguenti obiettivi generali.

- Innalzare i livelli di competenze degli studenti con particolare attenzione alle competenze

sociali e di cittadinanza

- Contrastare qualsiasi tipo di diseguaglianze socio-culturali e territoriali

- Prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica

- Garantire il pieno successo formativo

- Implementare l’utilizzo delle ICT nella didattica

Dalla convinzione di cui s'è detto discende la necessità di mettere in campo scelte educative e strategie

didattiche volte a realizzare una scuola intesa come laboratorio di studio e di ricerca, di

sperimentazione e di partecipazione attiva.

In conformità con priorità/traguardi/obiettivi individuati in esito all’autovalutazione e coerentemente

con quanto indicato nell’Atto di Indirizzo del dirigente scolastico, si individuano, tra quelli previsti

dalla L. 107/2015 (art. 1 comma 7), i seguenti OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento

all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning.

Il Liceo Buratti individua nel potenziamento delle competenze linguistiche dei propri alunni un

obiettivo prioritario e caratterizzante i suoi due indirizzi. L’attività curriculare è da tempo affiancata

da un’ampia offerta integrativa di opportunità di formazione, che consente agli studenti di potenziare

le proprie competenze linguistiche anche in ambiti non previsti nel curricolo, attraverso progetti ed

attività realizzate dalla scuola e che sono elencate nelle schede successive del PTOF, in particolare:

corsi di preparazione per il conseguimento della certificazione europea nella lingua inglese, francese,

tedesca, spagnola; attività di scambio culturale; soggiorni studio estivi all’estero; supporto agli studenti

che desiderano svolgere un anno di istruzione all’estero ; metodologia CLIL in orario curricolare.

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

Il Liceo Buratti intende strutturare una progettazione triennale che si ponga come obiettivo quello di

migliorare gli apprendimenti degli studenti nelle discipline dell’area scientifica, procedendo

dall’analisi delle carenze che gli studenti dell’istituto presentano, e dalle esigenze di potenziamento e

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sviluppo dei talenti individuali, e monitorando le difficoltà che condizionano il conseguimento di un

livello adeguato di competenze nella matematica e nelle scienze naturali.

E’ previsto un potenziamento delle ore di docenza per la Matematica e per le Scienze, da realizzare

con forme di flessibilità didattica ed organizzativa, quali apprendimento collaborativo, divisione della

classe in sottogruppi, lezioni in orario aggiuntivo con gruppi a classi aperte, eterogenei o per livello,

anche mediante l’utilizzo di nuove tecnologie per la didattica.

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia

dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e

dei suoni.

Il Liceo Buratti intende:

o promuovere la crescita dei singoli e della comunità territoriale in relazione alla cultura

musicale ed artistica;

o rendere le scuole centri territoriali “aperti” di elaborazione culturale;

o sensibilizzare i giovani ai molteplici messaggi culturali e affettivi di cui è portatrice

l’espressione artistica in tutte le sue forme incluse le moderne tecniche di elaborazione di

immagini digitali;

o sviluppare le capacità di attenzione, di percezione e memorizzazione attraverso la fruizione

del messaggio artistico;

o sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all’uso degli strumenti per la ricerca, all'utilizzo critico e consapevole dei

social network e dei media nonché alla produzione.

Il Liceo Buratti intende progettare interventi formativi volti a sviluppare un utilizzo attivo e

consapevole delle nuove tecnologie, anche per ridurre il rischio di dipendenza. Si intendono inoltre

sperimentare le opportunità offerte dall’informatica per lo sviluppo del pensiero logico.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

La nostra scuola ritiene prioritario il potenziamento di strategie didattiche laboratoriali volte

all’acquisizione di livelli di competenze adeguati ai due indirizzi di studio. Nel corso del triennio sarà

fondamentale implementare le dotazioni in possesso, incrementare l’utilizzo dei laboratori ed

affiancare la pratica della lezione frontale con attività didattiche che prevedano un coinvolgimento

attivo degli studenti.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio

degli alunni con bisogni educativi speciali:

o il recupero di alunni con difficoltà di apprendimento;

o la promozione di piani didattici personalizzati;

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o la partecipazione a corsi di formazione sui temi della disabilità e dei bisogni educativi

speciali in collaborazione con servizi socio-sanitari ed educativi del territorio;

o la promozione di progetti volti a sensibilizzare gli studenti in relazione ai temi di bullismo

e cyberbullismo.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio.

La nostra scuola intende promuovere iniziative formative e culturali in risposta alle richieste del

contesto sociale, delle famiglie e degli studenti, garantendosi come soggetto attivo aperto ai bisogni

del territorio e valorizzando tutte le opportunità formative e culturali offerte dal territorio stesso.

Apertura pomeridiana delle scuole, rimodulazione del monte orario e articolazione di gruppi

di classi.

Al fine di valorizzare appieno le potenzialità e gli stili di apprendimento degli alunni la nostra scuola

intende elaborare un orario flessibile del curricolo mediante l’articolazione di gruppi classe e di attività

di insegnamento aggiuntivi, anche al fine di incrementare la partecipazione studentesca alla vita della

scuola e fornire concrete occasioni di orientamento formativo. Nell'anno scolastico 2018/2019 la scuola

realizzerà le azioni previste dal Progetto PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma

Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020) con

numerosi laboratori a classi aperte.

Incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione.

Nel triennio 2019/2022, così come previsto dalla normativa vigente, considerata l’esperienza attuata

nel primo triennio di introduzione della didattica dell’A.S.L., il Liceo “Mariano Buratti” avrà cura di

ridefinire il percorso formativo degli studenti offrendo loro l’opportunità di mettersi in relazione con

il contesto extrascolastico e con il mondo del lavoro, con finalità di orientamento e di sviluppo di

competenze chiave di cittadinanza. Per il dettaglio sulle attività di Alternanza Scuola lavoro si rimanda

al capitolo specifico.

Definizione di un sistema di orientamento.

Una capillare attività di informazione e orientamento nelle scuole secondarie di primo grado nel

nostro territorio è già prassi consolidata presso il nostro liceo. Si ipotizza di intensificare tale attività

attraverso la formalizzazione di test che guidino gli studenti verso una scelta più consapevole.

Nell’ambito dell’orientamento in uscita, nel corso del triennio, si ritiene necessario proporre attività

preparatorie idonee a fornire chiavi di lettura utili a ciascuno per riuscire a individuare meglio e a

valorizzare le proprie capacità e competenze. Verranno prese in considerazione forme di orientamento

sulle opportunità offerte dalle Università europee.

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4. PIANO DI MIGLIORAMENTO

Aspetti generali

Dall’analisi dei dati di cui si è detto sopra emergono, in merito ai risultati di apprendimento degli

studenti dell'Istituto, una serie di punti di forza e debolezza, che hanno permesso di individuare

priorità/traguardi/obiettivi. Di seguito si indicano punti di forza, punti di debolezza, e

priorità/traguardi/obiettivi integrativi; e si rimanda invece per un'analisi più completa dei risultati

delle prove Invalsi alla sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate

nazionali di Italiano e Matematica).

I Punti di Forza sono i seguenti.

- Il lavoro dei dipartimenti disciplinari ha permesso di elaborare programmazioni omogenee e

frutto di confronto collegiale e di condivisione nelle varie sezioni; i risultati di tale lavoro si

riflettono in particolare nel netto miglioramento dei risultati delle prove di matematica.

- Gli esiti nelle prove di italiano sono significativamente superiori alla media nazionale.

- Gli esiti delle prove di matematica sono superiori alla media nazionale, sebbene possano essere

ancora migliorati.

- I risultati ottenuti dagli studenti delle varie classi per entrambe le discipline risultano

abbastanza coerenti con quanto attestato dalle valutazioni dei consigli di classe.

- Buono risulta il dato sulla variabilità, in quanto quella interna alle classi è alta, mentre quella

tra le classi è inferiore alla media nazionale.

- Molto positivi i dati sulla distribuzione degli studenti nelle cinque fasce di livello: in relazione

ai risultati delle prove di italiano, la percentuale degli studenti collocati nelle fasce 1 e 2

(insufficiente e appena sufficiente) è decisamente inferiore alla media nazionale, mentre la

percentuale degli studenti delle fasce alte 4 e 5 è superiore alla media nazionale; i risultati delle

prove di matematica, per le fasce più basse, evidenziano percentuali più o meno analoghe a

quelle degli istituti del centro-Italia e nazionali, mentre sono più basse delle percentuali dei

licei non scientifici; sempre in relazione ai risultati di matematica, le percentuali delle fasce 3

e 4 sono superiori alla media italiana sia in relazione agli istituti di pari grado, sia in relazione

ai licei non scientifici. Per quel che riguarda la fascia 5, la percentuale degli studenti del nostro

liceo è a superiore a quella dei licei non scientifici.

I Punti di Debolezza sono i seguenti.

- I risultati delle prove di matematica si attestano in alcune classi dell’indirizzo linguistico su

livelli inferiori alla media nazionale.

- In alcune classi dell’indirizzo linguistico la collocazione degli studenti al termine del biennio,

nei livelli 1 e 2 (gravemente insufficiente ed insufficiente/appena sufficiente) in matematica è

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più alta della media nazionale. Il dato è reso più evidente se comparato ai livelli raggiunti dagli

stessi studenti nella competenza di lettura e comprensione del testo (prova di italiano). Questo

dato è molto condizionato da fatto che pochi alunni con un'attitudine marcata per lo studio

delle discipline scientifiche si iscrivono all’indirizzo linguistico dell'istituto.

- Un numero ancora alto di studenti abbandona il percorso di studi per trasferimento ad altra

scuola al biennio.

Le Priorità, i traguardi e gli obiettivi sono i seguenti:

- Nel triennio 2019/2022, la scuola decide di mettere in atto attività di recupero e potenziamento

delle materie scientifiche: recupero e potenziamento di matematica in tutti i cinque anni del

percorso, biologia e chimica prevalentemente nelle classi quarte e quinte. Prevede inoltre

l’attivazione di specifici percorsi sperimentali con materie scientifiche potenziate

(sperimentazione Liceo Classico Biomedico). Questa scelta scaturisce anche dai dati che

emergono dalle ricerche effettuate sugli studenti al termine del primo anno di università e dal

fatto che un consistente numero di studenti del Liceo Buratti, indirizzo Classico, prosegue gli

studi in facoltà di area scientifica. Il Liceo intende inoltre proseguire con la progettazione e la

realizzazione di ambienti di apprendimento, l’implementazione dell’utilizzo delle ICT per la

didattica e della didattica laboratoriale, utilizzata sia in attività extracurricolari, che nelle

ordinarie attività curricolari.

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PERCORSO N. 1: Recupero degli apprendimenti e valorizzazione della persona

OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO

- Progettazione di specifiche iniziative di recupero per gli studenti con difficoltà di

apprendimento, in particolare nelle discipline di indirizzo.

- Progettazione nei dipartimenti di prove di ingresso comuni, di verifica intermedie e finali

per le varie discipline al biennio.

PRIORITÀ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO

Miglioramento del successo formativo nelle classi del biennio.

Attività, indicatori di monitoraggio e risultati attesi, modalità di rilevazione

Attività

Indicatori di monitoraggio e

risultati attesi

Modalità di

rilevazione

1. Corsi di recupero e

recupero in itinere in

classe sulle discipline

nelle quali sono

presenti carenze

importanti: materie di

indirizzo e matematica

e chimica; attività di

sportello assistito ed

eventuale sportello tra

pari.

2. Sportello di supporto

psicologico.

3. Condivisione all’interno

dei dipartimenti di

strumenti per prove di

ingresso, verifica e

accertamento comuni

per Italiano, greco e

latino, matematica,

inglese, francese,

spagnolo e tedesco

Frequenza regolare delle

attività di recupero; minor

numero di debiti in

matematica latino, greco e

lingue straniere. Diminuzione

del numero dei non ammessi

alla classe successiva.

Effettivo utilizzo del servizio;

supporto ai consigli di classe per

la gestione di problematiche di

natura psicologica in età

adolescenziale.

Effettiva attuazione degli incontri

e stesura/somministrazione delle

prove nelle classi coinvolte

Registri e

relazioni

intermedie e

finali dei docenti;

verbali degli

incontri; analisi

dati conseguenti

agli esiti degli

scrutini.

Verbali di Dipartimento;

Registro elettronico

personale docente;

verbali Consigli di

classe; questionari e

tabelle per la raccolta

dati.

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Effetti positivi a medio termine

Attenzione ai bisogni dei singoli studenti; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto

allo studio; realizzazione di una scuola attiva ed aperta. Riduzione della dispersione scolastica;

miglioramento della motivazione e del benessere. Scambio professionale e condivisione di modelli

e strumenti di verifica e valutazione. Analisi collegiale esiti prove INVALSI come strumento di

miglioramento. Studio di caso come ricerca collegiale di supporto agli studenti in difficoltà.

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà organizzative nella definizione degli orari e nell'integrazione delle attività di

ampliamento, approfondimento e recupero con le attività ordinarie curricolari.

Effetti positivi a lungo termine

Diffusione di buone pratiche orientate all'accoglienza e alla prevenzione della dispersione

scolastica. Miglioramento del rendimento scolastico degli studenti. Condivisione e pratica

riflessiva su buone prassi e processi di individualizzazione. Creazione di piattaforme di materiali

condivisi. Miglioramento delle pratiche di valutazione e verifica degli apprendimenti.

Miglioramento esiti di apprendimento.

Effetti negativi a lungo termine

Nessuno.

Principali elementi di innovazione

1. Il percorso si incentra sulla possibilità per gli studenti di trovare una risposta ai propri

bisogni educativi come singoli. Inoltre risponde alla necessità di dedicare la giusta

attenzione, anche nei percorsi liceali con una predominanza di materie umanistiche,

all'approfondimento del curricolo scientifico, le cui competenze sono riconosciute centrali

nella società della conoscenza del 21° secolo. L'attenzione al recupero si sposa con

l'introduzione di metodologie laboratoriali in grado di rimotivare studenti in difficoltà e

fornire, attraverso una didattica più pratica ed attiva, delle diverse occasioni di

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apprendimento. Investire nel recupero in termini di riorganizzazione dell'orario e

finalizzazione delle risorse dovrebbe portare già nel breve periodo ad una riduzione di debiti

e ripetenze e quindi ad un intervento sulla dispersione scolastica. L'organizzazione del

recupero in orario aggiuntivo, a classi aperte favorisce relazioni più ricche e supera la rigidità

del gruppo classe. L'attenzione alla cura della persona

2. La costruzione di un'autentica comunità di pratiche, fondata sulla riflessione comune e sullo

scambio professionale. Lavorare su obiettivi minimi, sull'individuazione di prove comuni per

la verifica degli apprendimenti, analizzare collegialmente gli esiti delle prove nazionali in

relazione all'andamento delle varie classi può rappresentare una modalità efficace per fare

del confronto collegiale una pratica valorizzante la professionalità di ognuno, per creare

l'abito alla pratica riflessiva e considerare fondamentale la relazione tra programmazione e

valutazione attribuendo alla valutazione la sua funzione di orientamento della

programmazione stessa. Il lavoro nei dipartimenti, che ovviamente è solo in minima parte

destinato all'individuazione di obiettivi minimi e prove comuni, è centrale

nell'individuazione di modalità efficaci sia per il supporto agli studenti con difficoltà di

apprendimento, che ai destinatari di percorsi di valorizzazione delle eccellenze. Altrettanto

importante è il trasferimento della riflessione dei dipartimenti nei Consigli di Classe.

Eventuali connessioni con i principi ispiratori del Movimento delle Avanguardie

Educative

Riorganizzare il tempo del fare scuola

Trasformare il modello trasmissivo della scuola

Personalizzare l'apprendimento

Creare nuovi spazi per l’apprendimento

Obiettivi formativi prioritari del percorso connessi con la

Legge 107/15, art. 1, comma 7

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,

anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per

classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento

di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e

del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto

allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati

e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed

educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di

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indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero

dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e

degli studenti.

Figure

professionali

Tipologia di attività Fonte finanziaria

Docenti

Attività di docenza Organico di Potenziamento, FIS, Contributo

volontario dei genitori

Personale ATA Apertura della scuola;

Compiti amministrativi

FIS, recupero compensativo

Esperti esterni Consulenza, docenza in

qualità di esperto esterno

Fondi PON, Finanziamenti Regionali su progetti

specifici, Contributo volontario dei genitori, Fondo

Alternanza Scuola Lavoro

Tempi di attuazione delle attività (cronoprogramma annuale)

Settembre/

Ottobre

Novembre/

Dicembre/

Gennaio

Febbraio/

Marzo/

Aprile

Maggio Giugno

Rilevazione dei

bisogni;

Pianificazione

delle attività

Attuazione corsi

e prove di

verifica

Attuazione corsi

e prove di

verifica

Monitoraggio

attività

Verifica

Esiti

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PERCORSO N. 2: ICT, ambienti di apprendimento e didattica attiva

per un curricolo integrato

OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO

- Potenziamento della strumentazione tecnologica della scuola e diffusione di prassi didattiche

che prevedano l'uso di tecnologie per la didattica

- Pianificazione di specifiche iniziative di formazione per incrementare le competenze dei

docenti nell'utilizzo delle tecnologie per la didattica.

- Implementazione dell'utilizzo di forme di didattica laboratoriale.

PRIORITÀ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO

- Migliorare il successo formativo in tutte le classi

- Implementare forme di didattica per competenze ed integrare la valutazione degli studenti

con forme di valutazione delle competenze

Attività, indicatori di monitoraggio e risultati attesi, modalità di

rilevazione

Attività

Indicatori di

monitoraggio e

risultati attesi

Modalità di rilevazione

1. Realizzazione di ambienti

di apprendimento

innovativi per

l'attivazione di forme di

didattica attiva e

collaborativa: Biblioteca

innovativa; laboratori

interattivi; laboratorio

per Digital Storytelling;

introduzione di LIM in

tutte le aule; creazione di

spazi wi-fi.

Realizzazione di

laboratori

interattivi

multimediali e di

ambienti

polivalenti per la

partecipazione

studentesca e

per attività

laboratoriali.

Miglioramento

della dotazione

tecnologica di aule

e spazi comuni.

Miglioramento

della qualità della

connessione.

Incremento del numero

di LIM nelle classi;

effettivo allestimento di

ambienti innovativi;

effettivo utilizzo degli

ambienti; numero di

docenti formati nelle

metodologie proposte

negli ambienti di

apprendimento;

numero di docenti che

utilizzano regolarmente

le piattaforme

didattiche; effettiva

creazione di spazi wi-fi;

attivazione della

biblioteca scolastica

come prevista nel

PNSD.

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2. Attivazione progetti e

laboratori extracurricolari

per l'approfondimento

disciplinare, il

potenziamento delle

eccellenze, attuare forme

di orientamento

formativo:

progettazione di percorsi

di ASL per lo sviluppo di

competenze chiave;

collaborazione con enti

certificatori per

competenze informatiche

e in lingua straniera;

moduli PON Inclusione

Sociale e potenziamento

competenze scientifiche.

3. Attività di formazione su

Avanguardie educative,

nuove pratiche didattiche

e ICT per la didattica;

utilizzo piattaforme per

la condivisione e per la

FAD; utilizzo di E-

twinning

Ampliamento dell'offerta

formativa, potenziamento

delle competenze e

valorizzazione delle

eccellenze. Favorire

l'orientamento formativo

e il benessere dello

studente.

Partecipazione di un

gruppo consistente di

progetto agli incontri

programmati ed effettiva

ricaduta nella didattica.

Efficacia dei materiali

prodotti. Miglioramento

risultati di

apprendimento degli

studenti.

Documentazione

riguardante lo stato di

avanzamento lavori per

ognuna delle attività;

verifica del

funzionamento e

dell'utilizzo reale della

strumentazione.

Effettiva attivazione dei

laboratori previsti nei

tempi prestabiliti.

Registri per le attività

pomeridiane; fogli

firme; questionari

compilati dagli studenti

e dai docenti. Risultati

nelle prove per

l'acquisizione di

certificazioni esterne.

Fogli firma, materiale

documentale prodotto relativo

alle attività svolte. Produzione

di materiali condivisi e di

strumenti di lavoro

collaborativi. Partecipazione

consistente e stabile dei

docenti alle iniziative di

formazione. Trasferimento di

quanto appreso nei vari

contesti di lavoro: il

dipartimento, la classe, il

collegio dei docenti.

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Effetti positivi a medio termine

Ampliamento delle competenze digitali dei docenti e degli alunni; rimodulazione e

recupero di ambienti scolastici nell'ottica della soddisfazione dei bisogni formativi.

Miglioramento del benessere dello studente e dei docenti.

Miglioramento delle competenze digitali del personale docente e nell'uso di ICT nella

didattica, nell'uso di metodologie laboratoriali e nella personalizzazione

dell'apprendimento. Utilizzare l'ASL per imparare a progettare per competenze.

Miglioramento delle competenze digitali del personale docente e nell'uso di ICT nella

didattica, nell'uso di metodologie laboratoriali e nella personalizzazione

dell'apprendimento.

Ampliamento dell'offerta formativa, potenziamento delle competenze e valorizzazione

delle eccellenze. Favorire l'orientamento formativo e il benessere dello studente.

Maggiore interesse degli studenti per i laboratori pomeridiani che costituiscono una forte

spinta alla socializzazione, alla motivazione degli studenti in difficoltà, allo sviluppo di

competenze disciplinari e trasversali. Maggiore attenzione da parte dei docenti alla

didattica per competenze.

Effetti negativi a medio termine

Difficoltà a sostenere i costi della manutenzione delle attrezzature.

Difficoltà nella gestione della strumentazione e nella gestione degli spazi. Difficoltà nella

rimodulazione dell'organizzazione scolastica che ha un caratteristico impianto

disciplinarista con orari rigidi e separati per materia.

Numero inadeguato di classi attrezzate con strumentazione tecnologica che viene richiesta

dalla quasi totalità dei docenti che conducono i laboratori. Inadeguatezza della banda per

la connessione ed eccessivi costi per il potenziamento della connettività. Difficoltà per gli

studenti pendolari nella frequenza pomeridiana per mancanza di collegamenti efficienti

tra la città e i vari Comuni della Provincia. Difficoltà a raccordare le attività curricolari

antimeridiane con gli approfondimenti in orario aggiuntivo per la permanenza di una

visione ancora molto disciplinarista del curricolo.

Alcune difficoltà organizzative legate all'apertura pomeridiana della scuola, difficoltà nella

programmazione dettagliata degli impegni individuali dei docenti.

Effetti positivi a lungo termine

Ampliamento delle opportunità formative, attraverso l'utilizzo delle infrastrutture

informatiche e la realizzazione di ambienti scolastici accoglienti e attivazione di forme di

didattica inclusiva con coinvolgimento attivo degli studenti.

Aumento della consapevolezza nell'uso degli strumenti multimediali per migliorare i livelli

di apprendimento negli studenti, nell'uso della modalità della lezione laboratorio e

miglioramento della motivazione per gli studenti.

Promozione di una scuola aperta, stimolante, polo di aggregazione culturale per il

territorio. Possibilità di coltivare le attitudini individuali.

Effetti negativi a lungo termine

Difficoltà a sostenere i costi della manutenzione e del rinnovo costante della

strumentazione.

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Sostenibilità dei costi di gestione dei processi. Difficoltà di organizzazione negli spazi per i

limiti strutturali degli stessi (mancanza e inadeguatezza degli spazi).

Principali elementi di innovazione

L'ampliamento delle opportunità formative e la rimodulazione degli spazi scolastici e

della didattica offre agli studenti la possibilità di vivere l'esperienza scolastica con

modalità diverse da quelle della lezione frontale in classe. La mancanza di spazi trova al

tempo stesso una possibile soluzione nella rimodulazione di alcuni spazi ed arredi, che

grazie alla loro progettazione polifunzionale, per lavoro di gruppo, per classi aperte, per

attività di peer education, per esami per certificazioni... rendono complessivamente più

adeguati gli ambienti. Le azioni che fanno capo a questo percorso sono anche volte a

motivare gli studenti e a renderli più consapevoli delle opportunità formative

rappresentate dalle tecnologie e dalla rete e a saperne fruire in modo corretto ed

autonomo. Un ulteriore aspetto positivo è rappresentato dal fatto che alcune attività

didattiche sono progettate da gruppi di docenti che elaborano materiali e percorsi che

diventano "learning tools" comuni ed attivano processi di condivisione e di riflessione

professionale.

Il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio, realizzato

mediante l'apertura pomeridiana della scuola, garantisce agli studenti di vivere

concretamente opportunità di orientamento e di acquisire competenze che superano le

tradizionali competenze disciplinari e scolastiche. Nei vari laboratori attivati ogni

studente ha occasione di confrontarsi con discipline che non fanno parte del proprio

curricolo di indirizzo o di approfondire discipline che non hanno molto spazio nel

curricolo di indirizzo, con modalità che non sono quelle della didattica frontale. Tutti i

laboratori tengono conto delle competenze del quadro comune europeo, delle cosiddette

"life skills" e le pongono in relazione con le conoscenze di carattere disciplinare. Questo

approccio è ora anche rafforzato dai percorsi di ASL, che, connettono educazione

formale, non formale e mondo del lavoro e dalla progettazione europea, che contribuisce

all'internazionalizzazione del curricolo.

La formazione finora attivata, che sarà implementata ed approfondita nei futuri aa.ss.,

ha consentito e consentirà ai docenti di confrontarsi con realtà scolastiche diverse per

indirizzo e collocazione territoriale, con quanto di innovativo è realizzato sul territorio

nazionale e di lavorare in gruppo e sperimentare strumenti didattici ed attività in classe.

In generale questi processi motivano i docenti a ricercare forme efficaci alle esigenze

formative degli studenti ed a verificare come le tecnologie e metodologie innovative

rappresentino uno stimolo all'approfondimento autonomo degli studenti stessi. La

formazione sull'alternanza scuola lavoro ha inoltre chiarito la corretta strutturazione dei

progetti e la loro finalizzazione all'acquisizione di competenze che vanno oltre quelle

più propriamente legate al curricolo disciplinare, che sono comunque sempre da

richiamare nella definizione dei progetti. L'utilizzo di piattaforme di condivisione di

materiali e buone pratiche agevola la costruzione della comunità di pratiche e migliora

la pratica riflessiva.

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Eventuali connessioni con i principi ispiratori del Movimento delle Avanguardie

Educative

Trasformare il modello trasmissivo della scuola

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi

di insegnare, apprendere e valutare

Creare nuovi spazi per l’apprendimento

Riorganizzare il tempo del fare scuola

Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile

Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi

di insegnare, apprendere e valutare

Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza

Obiettivi formativi prioritari del percorso connessi con la

Legge 107/15, art. 1, comma 7

valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare

riferimento all'italiano nonché' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea,

anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella

storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle

immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti

pubblici e privati operanti in tali settori;

sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della

legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali;

alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle

immagini;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero

computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché'

alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di

sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese

le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per

classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo

scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento

di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;

valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e

degli studenti

Figure

professionali

Tipologia di attività svolta Fonte finanziaria

Docenti

Attività di docenza nei laboratori e nei

progetti. Attività di ricerca-azione in

FIS per referente formazione

ed altre figure di

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GdL. Partecipazione ad attività di

formazione specifiche per utilizzo

delle ICT per praticare forme di

didattica attiva; utilizzo di MOODLE

con le classi; utilizzo di e-twinning e

twin-space, referente formazione,

referenti vari laboratori, animatore

digitale e team di animazione.

coordinamento; Carta per la

formazione dei docenti, orario

di servizio per dipartimenti ed

altri incontri collegiali,

contributo genitori utilizzato

per il miglioramento

dell'offerta formativa.

Personale

ATA

Apertura scuola, gestione

amministrativo-contabile e supporto

all'organizzazione per allestimento

ambienti innovativi di

apprendimento, creazione di una

biblioteca scolastica innovativa,

recupero degli ambienti scolastici per

lavoro collaborativo, acquisto LIM ed

altra strumentazione tecnologica,

creazione di spazi wi-fi.

Orario di servizio e

straordinario a recupero,

Finanziamenti europei, FIS, altri

finanziamenti finalizzati.

Altre figure

Dirigente

Scolastico

DSGA

Esperti esterni

Gestione e coordinamento attività. Orario di servizio.

Finanziamenti europei o

regionali.

Tempi di attuazione delle attività (cronoprogramma annuale) per l'attività n. 1

Realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi per l'attivazione di forme di didattica attiva

e collaborativa: Biblioteca innovativa; laboratori interattivi; laboratorio per Digital Storytelling;

introduzione di LIM in tutte le aule; creazione di spazi wi-fi.

Settembre/

Gennaio

Febbraio/

Maggio

Giugno

Individuazione

dell'ambiente da

progettare in

relazione

all'attività

didattica che

viene pianificata

ed avvio delle

attività di

realizzazione.

Utilizzo dell'ambiente Verifica della funzionalità in relazione ai

bisogni educativi e didattici.

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La pianificazione della realizzazione degli ambienti è strettamente legala ai tempi di

erogazione dei finanziamenti specifici relativi a bandi pubblici e allo stato di attuazione del

programma annuale per quanto riguarda le disponibilità dell'istituto nelle spese di

investimento.

Tempi di attuazione delle attività (cronoprogramma annuale) per le attività n. 2 e n. 3

Attivazione progetti e laboratori extracurricolari per l'approfondimento disciplinare, il

potenziamento delle eccellenze, attuare forme di orientamento formativo: progettazione di

percorsi di ASL per lo sviluppo di competenze chiave; collaborazione con enti certificatori per

competenze informatiche e in lingua straniera; moduli PON Inclusione Sociale e potenziamento

competenze scientifiche.

Attività di formazione su Avanguardie educative, nuove pratiche didattiche e ICT per la

didattica; utilizzo piattaforme per la condivisione e per la FAD; utilizzo di E-twinning

Settembre/

Ottobre

Novembre/

Dicembre/

Gennaio

Febbraio/

Maggio

Maggio/Giugn

o

Rilevazione dei

bisogni;

Pianificazion

e delle

attività.

Avvio e attuazione

laboratori/progetti/unit

à formative e

monitoraggio in itinere

Attuazione

laboratori/progetti/unit

à formative e

monitoraggio finale

Valutazione e

progettazione

sviluppi futuri

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CAP.3 L'OFFERTA FORMATIVA

1 INTRODUZIONE

Con riferimento ai dati quantitativi dell’a.s. 2018/2019, si riportano di seguito i dettagli

dell’organizzazione didattica complessiva e dell’Offerta Formativa curricolare: indirizzi, orari, tempo

scuola, attività, servizi, utilizzo di elementi di autonomia e flessibilità.

Ordine scuola: SECONDARIA II GRADO

Tipologia: LICEO

Codice Meccanografico: VTPC010003

Nome: “M. BURATTI” – VITERBO

Indirizzi di studio: LICEO LINGUISTICO - ESABAC - LICEO CLASSICO - LICEO LINGUISTICO

Dati generali della scuola a.s. 2018/2019

Linguistico Classico Totale

Classi 35 21 56

Alunni 840 440 1280

Docenti 99

Ata 33

Orario delle lezioni

1° ora 8.05 – 9.05

2° ora 9.05 – 9.50

Intervallo 9.50– 10.05

3° ora 10.05 – 11.05

4° ora 11.05 – 12.05

5° ora 12.05 – 13.00

Pausa 13.00 – 13.05

6° ora 13.05 – 14.05

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2 TRAGUARDI ATTESI IN USCITA

Liceo Linguistico – Corso ESABAC

Traguardi attesi in uscita

Competenze comuni a tutti i Licei:

- padroneggiare la lingua italiana in contesti comunicativi diversi, utilizzando registri linguistici

adeguati alla situazione;

- comunicare in una lingua straniera almeno a livello B2 (QCER);

- elaborare testi, scritti e orali, di varia tipologia in riferimento all'attività svolta;

- identificare problemi e argomentare le proprie tesi, valutando criticamente i diversi punti di

vista e individuando possibili soluzioni;

- riconoscere gli aspetti fondamentali della cultura e tradizione letteraria, artistica, filosofica,

religiosa, italiana ed europea, e saperli confrontare con altre tradizioni e culture;

- agire conoscendo i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,

sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Europa oltre che all'Italia, e secondo i

diritti e i doveri dell'essere cittadini;

Competenze specifiche del Liceo Linguistico progetto ESABAC

- possedere competenze linguistico-comunicative per la seconda e terza lingua straniera

almeno a livello B1 (QCER);

- utilizzare le competenze linguistiche nelle tre lingue moderne in attività di studio e in diversi

contesti sociali e ambiti professionali;

- elaborare nelle tre lingue moderne tipi testuali diversi e adeguati ai compiti di lavoro;

- padroneggiare l'uso dei tre sistemi linguistici passando agevolmente dall'uno all'altro e

utilizzando forme specifiche e caratterizzanti di ciascuna lingua;

- operare conoscendo le caratteristiche culturali dei paesi a cui appartengono le tre lingue

moderne apprese, in particolare le opere letterarie, artistiche, musicali, cinematografiche,

oltre alle tradizioni e alle linee fondamentali della storia;

- agire in situazioni di contatto e scambi internazionali dimostrando capacità di relazionarsi

con persone e popoli di altra cultura;

- applicare le capacità di comunicazione interculturale anche per valorizzare il patrimonio

storico, artistico e paesaggistico di un territorio;

- padroneggiare la lingua francese per scopi comunicativi e per interagire in contesti

professionali, almeno al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue

(QCER);

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- utilizzare le conoscenze della lingua della letteratura e della storia francese per stabilire

relazioni fra la cultura di provenienza e quella francese, per riconoscere le caratteristiche dei

rispettivi patrimoni culturali e mettere in atto strategie adeguate nelle relazioni

interculturali.

Liceo Classico

Traguardi attesi in uscita

Competenze comuni a tutti i Licei:

- padroneggiare la lingua italiana in contesti comunicativi diversi, utilizzando registri

linguistici adeguati alla situazione;

- comunicare in una lingua straniera almeno a livello B2 (QCER);

- elaborare testi, scritti e orali, di varia tipologia in riferimento all'attività svolta;

- identificare problemi e argomentare le proprie tesi, valutando criticamente i diversi punti di

vista e individuando possibili soluzioni;

- riconoscere gli aspetti fondamentali della cultura e tradizione letteraria, artistica, filosofica,

religiosa, italiana ed europea, e saperli confrontare con altre tradizioni e culture;

- agire conoscendo i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,

sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Europa oltre che all'Italia, e secondo i

diritti e i doveri dell'essere cittadini.

Competenze specifiche del Liceo Classico:

- applicare, nei diversi contesti di studio, di ricerca e di lavoro, la conoscenza delle linee di

sviluppo della tradizione e della civiltà occidentale e del suo patrimonio culturale, nei diversi

aspetti, in particolare per poter agire criticamente nel presente;

- utilizzare la conoscenza delle lingue classiche e delle loro strutture linguistiche per

padroneggiare le risorse linguistiche e le possibilità comunicative dell'italiano, in relazione al

suo sviluppo storico, e per produrre e interpretare testi complessi;

- applicare le conoscenze e le abilità apprese in ambito linguistico, storico, filosofico e

scientifico per condurre attività di ricerca, per affrontare e risolvere problemi nuovi,

utilizzando criticamente le diverse forme di sapere e le loro reciproche relazioni;

- utilizzare gli strumenti del Problem Posing e Solving e i procedimenti argomentativi sia della

scienza sia dell'indagine di tipo umanistico.

Liceo Linguistico

Traguardi attesi in uscita

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Competenze comuni a tutti i Licei:

- padroneggiare la lingua italiana in contesti comunicativi diversi, utilizzando registri

linguistici adeguati alla situazione;

- comunicare in una lingua straniera almeno a livello B2 (QCER);

- elaborare testi, scritti e orali, di varia tipologia in riferimento all'attività svolta;

- identificare problemi e argomentare le proprie tesi, valutando criticamente i diversi punti di

vista e individuando possibili soluzioni;

- riconoscere gli aspetti fondamentali della cultura e tradizione letteraria, artistica, filosofica,

religiosa, italiana ed europea, e saperli confrontare con altre tradizioni e culture;

- agire conoscendo i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche,

sociali ed economiche, con riferimento particolare all'Europa oltre che all'Italia, e secondo i

diritti e i doveri dell'essere cittadini.

Competenze specifiche del Liceo Linguistico:

- possedere competenze linguistico-comunicative per la seconda lingua straniera (almeno a

livello B2, QCER)) e per la terza lingua straniera (almeno a livello B1, QCER);

- utilizzare le competenze linguistiche nelle tre lingue moderne in attività di studio e in diversi

contesti sociali e ambiti professionali;

- elaborare nelle tre lingue moderne tipi testuali diversi e adeguati ai compiti di lavoro;

- padroneggiare l'uso dei tre sistemi linguistici passando agevolmente dall'uno all'altro e

utilizzando forme specifiche e caratterizzanti di ciascuna lingua;

- operare conoscendo le caratteristiche culturali dei paesi a cui appartengono le tre lingue

moderne apprese, in particolare le opere letterarie, artistiche, musicali, cinematografiche,

oltre alle tradizioni e alle linee fondamentali della storia;

- agire in situazioni di contatto e scambi internazionali dimostrando capacità di relazionarsi

con persone e popoli di altra cultura;

- applicare le capacità di comunicazione interculturale anche per valorizzare il patrimonio

storico, artistico e paesaggistico di un territorio.

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3 INSEGNAMENTI E QUADRI ORARIO

Istituto principale:"M. BURATTI" - VITERBO

CodiceMeccanografico: VTPC010003

OrdineScuola: SCUOLA SECONDARIA II GRADO

Liceo Classico – indirizzo tradizionale

QUADRO ORARIO LICEO CLASSICO

Discipline 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo Tipo di prove

Scienze motorie 2 2 2 2 2 PO

Religione 1 1 1 1 1 O

Lingua e lettere italiane

4 4 4 4 4 SO

Lingua e lettere latine 5 5 4 4 4 SO

Lingua e lettere greche 4 4 3 3 3 SO

Inglese 3 3 3 3 3 SO

Storia* - - 3 3 3*

CLIL O

Storia e Geografia 3 3 - - - O

Filosofia - - 3 3 3 O

Scienze 2 2 2 2 2 O

Matematica 3 3 2 2 2 U

Fisica - - 2 2 2 O

Storia dell’arte - - 2 2 2*

CLIL O

Totale ore settimanali

27 27 31 31 31

**Il Liceo Classico prevede, al 5° anno, parte dello studio di una disciplina in lingua straniera (CLIL). Nell'anno scolastico 2018/2019 le discipline insegnate secondo il metodo CLIL sono: Arte (VA-VB-VC); Storia (VD). S = Prova scritta O = Prova orale U = Voto unico

Liceo Classico: competenze in uscita

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

- aver acquisito una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi

diversi aspetti (linguistico, artistico, istituzionale, filosofico e scientifico) ed essere in grado di

riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente;

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- aver acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi

greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche,

lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al

fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo

storico;

- aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studi della filosofia e delle

discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di

risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate;

- saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni;

- saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica;

- conoscere aspetti significativi delle culture straniere e riflettere su di esse in prospettiva

interculturale;

- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari,

attraverso l’insegnamento di una disciplina non linguistica in una lingua straniera nel 5° anno

(CLIL).

Liceo Classico – indirizzo sperimentale Curvatura Biomedica

Il Liceo “M. Buratti” di Viterbo attiverà, a partire dall’A.S. 2019-20, un corso sperimentale di Liceo

Classico “con curvatura biomedica” rivolto agli studenti che presentano interesse per gli studi

scientifici, in particolare quelli medico-biologici e legati alle future professioni sanitarie.

Finalità

- Promuovere l’integrazione del sapere scientifico con quello umanistico attraverso l’impiego del

metodo scientifico e della ricerca, in considerazione dell’attuale evoluzione sociale, scientifica

e tecnologica

- Fornire strumenti idonei alla valutazione delle proprie attitudini per di avviare i ragazzi verso

consapevoli scelte universitarie e professionali, in particolare per la prosecuzione degli studi in

ambito chimico-biologico e sanitario.

Obiettivi formativi

- Appassionare gli studenti allo studio delle discipline scientifiche e, in particolare, della biologia

e della medicina

- Favorire la costruzione di competenze scientifiche e di un efficace metodo di apprendimento,

utili per la prosecuzione degli studi in ambito sanitario e chimico-biologico

- Far acquisire comportamenti seri e responsabili nei riguardi della tutela della salute

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- Far acquisire valide competenze che possano facilitare il superamento dei test di ammissione

alle facoltà scientifiche

PERCORSO FORMATIVO

Durata: quinquennale

QUADRO ORARIO CURVATURA BIOMEDICA

- Biennio - Triennio Tipo di

prove I II III IV V

Discipline

Lingua e

Letteratura italiana

4 4 4 4 4 S. O.

Lingua e Cultura

latina

5 5 4 4 4 S. O.

Lingua e Cultura

greca

4 4 3 3 3 S. O.

Lingua e Cultura

straniera

3 3 3 3 3 S. O.

Storia / / 3 3 3 O.

Storia e Geografia 3 3 / / / O.

Filosofia / / 3 3 3 O.

Scienze

naturali

2 2 2 2 2 O.

Laboratorio di

chimica e biologia

1* 1* 1** 1** 1** O.

Matematica 3 3 3** 3** 3** O.

Fisica* 1* 1* 2 2 2 O.

Storia dell’Arte / / 2 2 2 O.

Scienze Motorie e

Sportive

2 2 2 2 2 P.

Religione/Attività

alternative

1 1 1 1 1 O.

Totale ore

settimanali

29 29 31 31 31

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2h

aggiuntive

2h

aggiuntive

2h di

quota di

curricolo

autonomia

2h di

quota di

curricolo

autonomia

2h di quota

di curricolo

autonomia

* Insegnamento aggiuntivo, oltre le 27 ore curriculari del primo biennio

** Materie d’Indirizzo potenziate tramite flessibilità dell’orario.

La FISICA al biennio viene valutata nella disciplina curricolare Matematica

ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO

Il potenziamento, oltre al normale curricolo, prevede:

- l’incremento delle ore di Scienze e una loro diversa progettazione con particolari

approfondimenti di Biologia e Chimica attraverso una didattica prevalentemente di tipo

laboratoriale (2h+1h di laboratorio dalla prima alla quinta);

- introduzione di moduli formativi specifici di Fisica già nel Biennio (1h aggiuntiva);

- stages orientativi/formativi per favorire anche il superamento dei test di accesso alla facoltà di

Medicina all’Università;

- Alternanza Scuola-Lavoro presso Ospedali, laboratori di ricerca universitari, etc., della città

Programmazione delle attività

- Costituzione di un “tavolo di lavoro” iniziale

- Riunioni in itinere del gruppo operativo di progetto

- Pianificazione delle attività didattiche

- Aggiornamento del piano di studi

- Programmazione di seminari e conferenze

a) Attività interne (30 ore ogni anno, al triennio)

Formazione:

- Docenti di Scienze del Liceo

- Docenti dell’Università “La Tuscia “di Viterbo, altri esperti esterni per approfondimenti su

singole tematiche

Ambienti di apprendimento:

- Aule dotate di LIM

- Laboratorio di chimica/biologia e fisica

- Aula Magna per seminari e conferenze su tematiche di argomento biomedico.

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b) Attività esterne

Formazione: (10 ore ogni anno, al triennio)

1. Medici specialisti, in convenzione con l’Ordine dei Medici di Viterbo

Metodologie utilizzate:

- Lezione espositiva per presentazione dell’argomento e degli obiettivi da raggiungere

- Lezione interattiva con discussione guidata

- Apprendimento per ricerca

- Didattica in laboratorio

- Progettazione ed esecuzione di esperienze di laboratorio

- Problem solving

- E-learning

- Cooperative learning

Suddette metodologie saranno supportate da una didattica digitale attraverso l’uso delle TIC: sussidi

audiovisivi e informatici (LIM, tablet, smartphone), Internet e piattaforme tecnologiche (edmodo,

fidenia, etc…) per l’e-learning e la creazione di classi virtuali.

Stage: (10 ore ogni anno, al triennio)

Laboratori o altre strutture ospedaliere concordate con l’Ordine dei Medici di Viterbo

- Esperienze “sul campo”

- Attività di laboratorio presso gli ambienti di apprendimento esterni (strutture sanitarie ed

universitarie)

- Simulazione di casi

- Partecipazione a seminari e conferenze

Ambienti di apprendimento:

- Aziende Ospedaliere pubbliche e private della città

- Laboratori dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.

Modalità di verifica

- Prove oggettive (test a risposta multipla) e prove soggettive

- Relazioni di laboratorio

- Prodotti finali individuali e di gruppo (tabelle, mappe, presentazioni in ppt,, etc..)

- Compiti di realtà

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- Simulazione test di accesso universitari

Certificazioni

- La Scuola intende attivare dei corsi per far conseguire agli studenti delle certificazioni sul tema

dell’e-Health, il complesso di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche dedicate al settore

della sanità, necessario per salvaguardare la sicurezza informatica e la privacy del cittadino-

utente e paziente.

- Tali certificazioni, che costituiscono uno strumento di formazione e aggiornamento ideale per

chi svolge, intende o si prepara a svolgere una qualsiasi delle professioni sanitarie, in ambito:

farmaceutico, chirurgico, infermieristico, ostetrico, riabilitativo, tecnico sanitario, sia in

ambito diagnostico che assistenziale della prevenzione, potranno essere erogate da AICA o

altri enti certificatori accreditati.

Alternanza Scuola Lavoro

La partecipazione degli alunni ad attività laboratoriali e/o esperienze “sul campo” presso le aziende

Ospedaliere pubbliche e private della città e presso i laboratori dell’Università di Viterbo saranno

riconosciute come attività di Alternanza Scuola-Lavoro (ASL).

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Liceo Linguistico

QUADRO ORARIO - LINGUISTICO - PIANO DI STUDIO: Q.O. LINGUISTICO (I/F/T)-2

Discipline 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo Tipo di prove

Scienze motorie 2 2 2 2 2 PO

Religione 1 1 1 1 1 O

Italiano 4 4 4 4 4 SO

Inglese** 4 4 3 3 3 SO

Francese** 3 3 4 4 4 SO

Tedesco** 3 3 4 4 4 SO

Latino 2 2 - - - U

Storia dell’Arte - - 2 2 2 O

Storia* - - 2 2*CLIL 2*CLIL O

Filosofia* - - 2*CLIL 2 2 O

Storia e geografia 3 3 - - - O

Matematica 3 3 2 2 2 U

Scienze 2 2 2 2 2 O

Fisica - - 2 2 2 O

Tot. ore settimanali 27 27 30 30 30

*Il Liceo Linguistico prevede, al 3°, 4° e 5° anno, parte dello studio della disciplina in lingua straniera (CLIL): Filosofia (IIIC); Storia (IVC, VC) **compresa un’ora settimanale di conversazione con il docente madrelingua. S=Prova scritta O=Prova orale U=Voto unico

QUADRO ORARIO - LINGUISTICO - PIANO DI STUDIO: Q.O. LINGUISTICO (I/S/T)-2

Discipline 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo Tipo di prove

Scienze motorie 2 2 2 2 2 PO

Religione 1 1 1 1 1 O

Italiano 4 4 4 4 4 SO

Inglese** 4 4 3 3 3 SO

Spagnolo** 3 3 4 4 4 SO

Tedesco** 3 3 4 4 4 SO

Latino 2 2 - - - U

Storia dell’Arte - - 2 2 2 O

Storia* - - 2*CLIL 2 2 O

Filosofia - - 2 2 2 O

Storia e geografia 3 3 - - - O

Matematica 3 3 2 2 2 U

Scienze* 2 2 2 2 2*CLIL O

Fisica* - - 2 2*

CLIL 2 O

Tot. ore settimanali 27 27 30 30 30

*Il Liceo Linguistico prevede, al 3°, 4° e 5° anno, parte dello studio della disciplina in lingua straniera (CLIL): Storia (IIIE); Fisica (IVE); Scienze (VE)

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**compresa un’ora settimanale di conversazione con il docente madrelingua. S=Prova scritta O=Prova orale U=Voto unico

Quadro orario - LINGUISTICO - Piano di Studio: QO LINGUISTICO (I/S/F)-2

Discipline 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo Tipo di prove

Scienze motorie 2 2 2 2 2 PO

Religione 1 1 1 1 1 O

Italiano 4 4 4 4 4 SO

Inglese** 4 4 3 3 3 SO

Spagnolo** 3 3 4 4 4 SO

Francese** 3 3 4 4 4 SO

Latino 2 2 - - - U

Storia dell’Arte - - 2 2 2 O

Storia* - - 2*CLIL 2*CLIL 2 O

Filosofia - - 2 2 2 O

Storia e geografia 3 3 - - - O

Matematica 3 3 2 2 2 U

Scienze* 2 2 2 2 2*CLIL O

Fisica - - 2 2 2 O

Tot.ore settimanali 27 27 30 30 30

*Il Liceo Linguistico prevede, al 3°, 4° e 5° anno, parte dello studio della disciplina in lingua straniera (CLIL): Storia (IIID, IVD), Scienze (VD) **compresa un’ora settimanale di conversazione con il docente madrelingua. S=Prova scritta O=Prova orale U=Voto unico

Quadro orario - LINGUISTICO - Piano di Studio: QO LINGUISTICO (I/F/S)-2

Discipline 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5°liceo Tipo di prove

Scienze motorie 2 2 2 2 2 PO

Religione 1 1 1 1 1 O

Italiano 4 4 4 4 4 SO

Inglese** 4 4 3 3 3 SO

Francese** 3 3 4 4 4 SO

Spagnolo** 3 3 4 4 4 SO

Latino 2 2 - - - U

Storia dell’Arte - - 2 2 2 O

Storia* - - 2*CLIL 2*CLIL 2*CLIL O

Filosofia - - 2 2 2 O

Storia e geografia 3 3 - - - O

Matematica 3 3 2 2 2 U

Scienze 2 2 2 2 2 O

Fisica - - 2 2 2 O

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Tot.ore settimanali 27 27 30 30 30

*Il Liceo Linguistico prevede, al 3°, 4° e 5° anno, parte dello studio della disciplina in lingua straniera (CLIL): Storia (IVA, VA, IIIB, IVB, VB, IIIF, VF, IIIG, IVG, VG) **compresa un’ora settimanale di conversazione con il docente madrelingua. S=Prova scritta O=Prova orale U=Voto unico

Al momento dell’iscrizione al Liceo Linguistico, i genitori potranno esprimere la loro preferenza per

la scelta della 2° e 3° lingua, previste nel corso di studio. La seconda lingua dovrà essere quella studiata

nella scuola secondaria di primo grado, la terza lingua potrà essere scelta liberamente dallo studente.

(Si precisa che l’accoglimento delle richieste è subordinato alla determinazione degli organici

provinciali ai sensi del DPR n81 del 20 marzo 2009)

Si ricorda che le qualifiche minime previste in uscita per le lingue straniere sono:

- livello B2 del Quadro di riferimento Europeo per la prima e la seconda lingua;

- livello B1 del Quadro di riferimento europeo per la terza lingua.

(I livelli di conoscenza delle lingue straniere certificati secondo il Quadro Europeo Comune di

Riferimento per le lingue sono: A1 - A2 - B1 - B2 - C1 - C2)

Per maggior chiarezza si ricorda che il monte orario previsto per le lingue è il seguente:

1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo

Lingua

straniera 1 4 4 3 3 3

Lingua

straniera 2* 3 3 4 4 4

Lingua

straniera 3 3 3 4 4 4

*La seconda lingua straniera presenta un numero di ore superiore a quello della prima lingua per

bilanciare il numero inferiore di ore effettuato dall’alunno nella scuola media inferiore.

Liceo linguistico - competenze in uscita

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, saranno il grado di:

- comunicare in tre lingue in vari ambiti sociali e in situazioni professionali;

- riconoscere gli elementi caratterizzanti le lingue studiate, i diversi generi testuali, i diversi

linguaggi settoriali;

- fruire in maniera critica di messaggi veicolati nelle varie lingue da fonti diverse;

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- riflettere in un’ottica comparativa sulla struttura, sull’uso e sulle variazioni dei sistemi

linguistici studiati;

- conoscere aspetti significativi delle culture straniere e riflettere su di esse in prospettiva

interculturale;

- confrontarsi in modo critico con il sapere e la cultura degli altri popoli attraverso il contatto

con civiltà e stili di vita diversi dai propri, anche tramite esperienze di studio nei paesi in cui

si parlano le lingue studiate;

- valutare il significato e l’apporto delle singole discipline nel quadro della cultura liceale;

- utilizzare gli strumenti informatici nello studio e negli approfondimenti;

- essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari,

attraverso l’insegnamento di una disciplina non linguistica in una lingua straniera a partire

dal 3° anno (CLIL).

Il percorso ESABAC

Dall’anno scolastico 2011/2012 è stato attivato presso il nostro Istituto, relativamente all’indirizzo

linguistico, il corso ESABAC. L'acronimo ESABAC nasce dall'unione di “Esame di Stato” italiano e

“Baccalauréat” francese: agli studenti liceali italiani e francesi è offerta la possibilità di conseguire, con

lo stesso esame, il diploma italiano e il diploma francese con i quali iscriversi all'università in Francia

oppure in Italia.

I rapporti culturali ed economici con la Francia, importante partner economico dell'Italia, sono intensi,

dunque per un giovane studente italiano conoscere la lingua e la cultura francese apre interessanti

prospettive professionali nel mercato del lavoro italo-francese: il diploma ESABAC, oltre a permettere

di conseguire due diplomi simultaneamente e di accedere all’istruzione universitaria di due paesi

comunitari, agevola l’acquisizione delle competenze utili a calarsi nella mentalità e nei sistemi socio-

culturali di un paese straniero.

L’accordo per l’istituzione di corsi ESABAC in Italia e in Francia è stato siglato il 25 febbraio 2009 tra

il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica italiano e il Ministero dell’Educazione Nazionale

francese e da allora ha prodotto risultati esaltanti: sono circa 400 i licei con corsi ESABAC in tutte le

regioni italiane, 42 in Francia, 10 licei internazionali in Italia; il numero dei diplomati ESABAC ha avuto

una crescita notevole, passando da 700 diplomati a quasi 4000 nel 2015.

Nel triennio 2013-2015 gli iscritti ai corsi ESABAC in Italia sono stati circa 10000.

Anche il nostro Liceo ha avuto un incremento di diplomati ESABAC nel corso dell’ultimo triennio: se

nel 2013/2014 hanno conseguito i diplomi ESABAC i due terzi dei candidati, nel corso dell’ultimo

biennio ha raggiunto questo risultato rispettivamente il 98% e il 99% dei candidati.

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I motivi del successo risiedono nel fatto che il corso è concretamente bilingue e biculturale e

permette di studiare in modo approfondito, in prospettiva europea e internazionale, i contributi

reciproci della Letteratura Italiana e Francese e il programma comune di Storia-Histoire, il quale in

particolare, contribuisce alla costruzione di una cultura storica comune ai due paesi e fornisce agli

allievi le chiavi di comprensione del mondo contemporaneo e di esercizio della cittadinanza europea.

La struttura del corso prevede l’attivazione a partire dal triennio dell’insegnamento aggiuntivo di

Storia-Histoire per il quale si prevede lo svolgimento di due ore aggiuntive.

Dall’anno scolastico 2016/17, l’opzione ESABAC viene scelta all’atto della prima iscrizione, anche se il

biennio del corso ESABAC sarà strutturalmente analogo a quello degli altri corsi dell’indirizzo

linguistico.

Fino all’a.s. 2017/2018:

All’esame di Stato la parte specifica ESABAC era costituita da una prova scritta di Letteratura e una di

Histoire (comprese complessivamente nella “quarta prova”) e dalla prova orale di Letteratura francese:

la prova scritta e l’orale di Letteratura francese venivano esaminate da un Commissario esterno

individuato dal Ministero, mentre la prova di Histoire era esaminata dal Commissario interno di

Storia-Histoire. L’orale di Storia era parte integrante dell’Esame di Stato italiano (per indicazioni più

dettagliate si rimanda al sito dell’Institut Français).

Molto importante: il mancato superamento del Bac francese non compromette il conseguimento del

diploma italiano e la valutazione della prova specifica ESABAC faceva media con la Terza prova

dell’Esame di Stato.

I docenti che operano nel corso ESABAC per la parte specifica di questo corso ricevono una formazione

a cadenza annuale e a cura dell’Institut Français di Roma.

A partire dall’a.s. 2018/2019:

A seguito dell’introduzione del nuovo Esame di Stato, così come previsto dal D.Lgs.62/2017, anche

l’Esame di Stato del Corso ESABAC verrà modificato e sarà disciplinato dalla specifica O.M. che sarà

pubblicata nel mese di Gennaio 2019.

Liceo Linguistico corso ESABAC

QUADRO ORARIO CORSO ESABAC SPAGNOLO LICEO LINGUISTICO

Discipline 1° liceo 2° liceo 3° liceo 4° liceo 5° liceo Tipo di prove

Scienze motorie 2 2 2 2 2 PO

Religione 1 1 1 1 1 O

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Lingua e Letteratura italiana

4 4 4 4 4 SO

Storia e geografia 3 3 - - -

Lingua latina 2 2 - - -

Inglese** 4 4 3 3 3 SO

Francese** 3 3 4 4 4 SO

Spagnolo** 3 3 4 4 4 SO

Storia dell’Arte - - 2 2 2 O

Storia/Histoire - - 4* 4* 4 O

Filosofia - - 2 2 2 O

Matematica 3 3 2 2 2 U

Scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra)

2 2 2 2 2 O

Fisica - - 2 2 2 O

Tot.ore settimanali

26

26

32

32

32

*Disciplina impartita in lingua francese (Histoire) **compresa un’ora settimanale con il lettore madrelingua S=Prova scritta O=Prova orale U=Voto unico

CLIL

CLIL è l'acronimo di Content Language Integrated Learning ovvero un percorso di

insegnamento-apprendimento di tipo bifocale basato su contenuti di una disciplina curricolare non

linguistica veicolati attraverso una lingua straniera comunitaria.

Già a partire dallo anno scolastico 2012/2013, il nostro Liceo, ormai proiettato verso un modello di

educazione interculturale e internazionale, ha intrapreso il CLIL, raccogliendo la sfida della Comunità

Europea (Strategia di Lisbona e Quadro Comune di Riferimento Europeo per le Lingue) e programmando

per le classi terze ad indirizzo linguistico un programma integrato di “content and language” in un

modulo di insegnamento delle discipline Storia e Scienze Motorie. Nell’a.s. 2018/2019 le discipline

insegnate con il metodo CLIL al Liceo Linguistico sono Storia/Histoire, Filosofia, Fisica, Scienze. La

scelta delle suddette discipline, rispetto ad altre, è dovuta alla presenza di risorse umane compatibili,

ovvero docenti in grado di poter insegnare la materia anche in una lingua straniera. Le lingue utilizzate

per lavorare nel CLIL sono l’inglese e il francese in tutte le classi terze, quarte e quinte linguistico

dell'a.s. 2018/2019.

A partire dall’anno scolastico 2014/2015, come previsto dalla vigente normativa, effettuano il CLIL

anche le classi quinte del Liceo Classico (Storia e Storia dell’Arte per l’a.s. 2018/2019).

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Alcuni aspetti metodologici comuni

Pur nel rispetto della libertà metodologica di ogni docente (Art. 33 della Costituzione, L.107/2015),

la scuola si propone di attivare alcune strategie fondamentali comuni al fine di promuovere negli

studenti un livello adeguato di conoscenze, abilità e competenze, queste ultime descritte nel

Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) in termini di responsabilità e autonomia, in quanto

“capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali, sociali e/o

metodologiche in situazioni di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”.

La scuola si propone pertanto di:

- mettere in atto processi di costruzione attiva delle competenze che, partendo dal già “noto”,

conducano all’acquisizione del “nuovo” attraverso graduali processi di assimilazione e

accomodamento delle conoscenze;

- creare un ambiente di apprendimento collaborativo, cooperativo e autonomo;

- attuare processi di “apprendimento per esperienza” (learning by doing/experiential learning)

attraverso un percorso a spirale che preveda attività di ’’esperienza concreta “, di

“osservazione riflessiva”, di “concettualizzazione astratta” e di

“applicazione/sperimentazione attiva”, secondo il noto modello di Kolb;

- promuovere la presa di coscienza della varietà degli stili di apprendimento e agire sui

processi di individualizzazione dei percorsi;

- implementare l’uso creativo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

(TIC) nella didattica curricolare e interdisciplinare, anche in interazione virtuale con gruppi

classe di altri paesi europei, con i quali verificare e potenziare ,attraverso compiti autentici,

la capacità d’uso delle conoscenze e delle abilità acquisite;

- sviluppare l’attitudine all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning)

nonché la costruzione di una propria cultura personale e di un proprio “progetto di vita”;

promuovere lo sviluppo di una piena cittadinanza, consapevole, partecipativa e responsabile

Plessi e scuole

La scuola si compone dei seguenti edifici:

Via TOMMASO CARLETTI 8 (sede centrale)- 01100 VITERBO VT

Via TOMMASO CARLETTI 12 (succ.le “ex Pinzi”) - 01100 VITERBO VT

Largo DON ALCESTE GRANDORI (succ.le “Grandori”) snc - 01100 VITERBO VT

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4 CURRICOLO D’ISTITUTO

Principi Fondamentali

- Uguaglianza

Nessuna discriminazione potrà essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione,

opinioni politiche, orientamento sessuale, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.

- Accoglienza

La scuola si impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione specie nella fase

d’ingresso delle classi iniziali.

- Responsabilità

La scuola è responsabile della qualità delle attività educative attraverso l’apporto delle competenze

professionali del personale e delle istituzioni.

- Adeguatezza

La scuola si impegna a che le attività educative proposte rispondano al meglio alle esigenze culturali

e formative degli alunni.

- Trasparenza

Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione la scuola garantisce la massima semplificazione

delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.

- Rispetto

Nel rapporto con gli alunni e le famiglie il personale scolastico adotterà un atteggiamento rispettoso

e volto al loro coinvolgimento.

Obiettivi educativi

Competenza conoscitiva

- Competenza linguistico-comunicativa: saper utilizzare una pluralità di lingue e linguaggi e di

altre forme di comunicazione, per comprendere, interpretare, narrare, descrivere e

rappresentare fenomeni e processi, rielaborare dati, esporre ed argomentare idee.

Competenza metodologico-operativa

- Saper analizzare dati, valutare situazioni e prodotti, formulare ipotesi e previsioni,

sperimentare scelte, soluzioni e procedimenti, utilizzare strumenti, eseguire operazioni ed

elaborare prodotti.

Competenza relazionale

- Sapersi relazionare con se stessi e con gli altri, agire con autonomia e consapevolezza, riflettere

e valutare il proprio operato, rispettare gli ambienti, le cose e le persone, confrontarsi,

collaborare, cooperare all’interno di un gruppo.

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Obiettivi formativi e di apprendimento

Asse dei Linguaggi

- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa

verbale e non verbale in vari contesti

- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

- Utilizzare le lingue straniere per i principali scopi comunicativi

- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico

- Utilizzare e produrre testi multimediali.

Asse Matematico – scientifico – tecnologico

- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole

anche sotto forma grafica

- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni

- Osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forma i concetti di sistema e di complessità

- Analizzare dati e fenomeni ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi,

anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente le potenzialità

offerte da applicazioni scientifiche di tipo informatico.

Asse delle Scienze Umane

- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra

aree geografiche e culturali

- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato su un reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività

e dell’ambiente

- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto

produttivo del proprio territorio

- Padroneggiare le nozioni e le categorie essenziali elaborate dalla tradizione filosofica,

attraverso la lettura e l’interpretazione dei testi più significativi ed apportare il proprio

contributo di pensiero nella discussione dei temi metafisici, logici, etici e politici posti

all’attenzione.

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Risultati di apprendimento a conclusione del percorso liceale

Area Metodologica

- Acquisizione di un metodo di studio autonomo e flessibile

- Acquisizione di una piena consapevolezza delle diverse metodologie di indagine nelle varie

discipline

- Acquisizione della capacità di operare interconnessioni tra i diversi metodi e contenuti

disciplinari

Area logico-argomentativa

- Acquisizione della capacità di capire e valutare criticamente le argomentazioni altrui

- Acquisizione dell’abitudine al rigore logico, all’identificazione dei problemi ed

all’individuazione delle possibili soluzioni

- Acquisizione delle capacità di leggere, comprendere ed interpretare criticamente i contenuti

delle diverse forme di comunicazione

Area linguistica e comunicativa

Padronanza della lingua italiana con particolare attenzione alle sotto-elencate capacità

- Lettura e comprensione di testi complessi cogliendone implicazioni e sfumature e correlandoli

al contesto storico – culturale

- Capacità di dominare la scrittura sia negli aspetti morfosintattici che semantici modulando il

testo ai diversi contesti e scopi comunicativi

- Capacità di esporre argomentazioni adeguate al contesto ed agli scopi comunicativi

- Acquisizione, nelle lingue straniere studiate, delle competenze comunicative corrispondenti ai

livelli B2 (prima e seconda lingua) e B1 (terza lingua) del quadro comune europeo di riferimento

- Capacità di riconoscere i rapporti e stabilire i raffronti tra la propria lingua e le altre studiate,

sia moderne che antiche

- Capacità di utilizzare gli strumenti tecnologici per studiare, fare ricerca e comunicare

Area storico umanistica

- Conoscenza della natura delle istituzioni politiche, giuridiche ed economiche

- Conoscenza degli avvenimenti e dei personaggi più significativi della storia d’Italia

dall’antichità ai giorni nostri

- Utilizzazione degli specifici metodi d’indagine e degli strumenti della geografia, per una lettura

dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea

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- Conoscenza degli aspetti fondamentali della cultura e delle tradizioni artistiche, filosofiche e

religiose italiane e dei Paesi di cui si studiano le lingue

- Consapevolezza del significato culturale del patrimonio artistico italiano ed europeo

- Capacità di fruire ed analizzare altre espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi,

compresi lo spettacolo, la musica e le arti visive

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5 L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa

Wiggins, 1993

Alternanza Scuola Lavoro

La pratica dell'Alternanza Scuola Lavoro (ASL), introdotta in Italia dalla L.53/2003 e disciplinata dal

Decreto Lgs. attuativo n.77/2005, è stata estesa anche ai Licei dalla L. 107/2015, che all'art.1, co.33,

prevede l'attivazione di percorsi didattici di ASL, per almeno 200 ore nel triennio conclusivo degli studi

liceali, «al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti».

È evidente come tale previsione normativa abbia imposto ai licei, vista la consistenza del monte ore,

un ridisegno dei metodi e dei contenuti della didattica dell'ultimo triennio, anche con la finalità di

superare l'impostazione prevalentemente trasmissiva della didattica tradizionale.

L'ASL è infatti una metodologia didattica progettata, attuata e valutata dall'Istituzione Scolastica, in

collaborazione con il mondo del lavoro e tenendo conto del tessuto economico, delle filiere produttive

e culturali, delle potenzialità e dei possibili sviluppi del territorio locale.

La progettazione dell'ASL deve inoltre tenere in considerazione i complessi processi relativi alla

formazione, al mondo del lavoro e all'occupazione giovanile, che si osservano a livello globale.

Progetti formativi di ASL

L'introduzione dell'ASL ha imposto una riflessione generale sui curricoli scolastici liceali e sul profilo

dello studente in uscita, definito in termini di soft skills, competenze trasversali e competenze

curricolari, che si intrecciano in un rapporto di stretta interdipendenza.

I percorsi di alternanza, infatti, definiti e programmati all’interno del Piano dell’Offerta Formativa

Triennale, stabiliscono una relazione organica tra momento formativo e momento applicativo, al fine

di realizzare un percorso unitario volto allo sviluppo delle competenze richieste in ambito educativo,

culturale e professionale del corso di studio, da poter spendere nel mondo del lavoro.

L’intento è di realizzare un apprendimento significativo da parte degli studenti, che consenta loro di

percepire la relazione tra i contenuti della formazione scolastica e i contesti di vita e di lavoro, di

apprendere a riutilizzare conoscenze, abilità, capacità in situazioni reali esterne alla scuola,

dimostrando spirito di iniziativa, creatività, responsabilità, capacità di adattamento e

autodeterminazione. Caratteristica comune alle esperienze di stage e alternanza scuola-lavoro è la

concezione dell’“impresa’’ come luogo di apprendimento: l’ente ospitante è ambiente educativo

complementare a quello dell’aula e del laboratorio; lo stage è uno “strumento” formativo che diventa

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un elemento costitutivo, da suddividere in vari momenti nel corso del progetto, con diversi contenuti

e modalità di svolgimento.

Finalità

- attuare modalità di apprendimento che garantiscano flessibilità ed equivalenza rispetto ai

percorsi del secondo ciclo e che pongano sistematicamente in relazione la formazione in aula

con l'esperienza pratica;

- arricchire la formazione acquisita nel percorso scolastico mediante l'acquisizione di competenze

spendibili anche nel mercato del lavoro;

- potenziare l’orientamento degli studenti per far emergere, con maggior consapevolezza,

interessi, vocazioni personali, stili di apprendimento;

- attuare un collegamento sistematico tra scuola, mondo del lavoro e società civile per favorire

una partecipazione attiva ed efficace degli studenti ai processi formativi;

- collegare l’offerta formativa alle strutture culturali e socio-economiche del territorio.

Ambito di applicazione

Il Dlgs 77/2005 prevedeva convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza,

o con le camere di commercio, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore.

La L. 107/2015, art. 1 c.34 include inoltre gli ordini professionali, i musei e gli altri istituti pubblici e

privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con

enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione riconosciuti,

infine con Università.

Organizzazione dei percorsi in alternanza

I percorsi di alternanza si articolano in periodi di formazione in aula e in periodi di apprendimento

mediante esperienze di lavoro.

La L. 107/2015, art. 1 c.35 precisa che:

- l'Alternanza Scuola-Lavoro può essere svolta durante le attività didattiche secondo il

programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite;

- l'ASL può essere svolta anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni

(periodi corrispondenti alle vacanze natalizie, pasquali o estive);

- è prevista una modalità di ASL, denominata Impresa Formativa Simulata (IFS), che consente

l'apprendimento dei processi di lavoro reali simulando la creazione e gestione di un’impresa,

con un processo che si svolge in rete ed ha l’assistenza delle imprese reali. Questa modalità

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consente di avvicinarsi al mondo del lavoro in modo interattivo e divertente attraverso una

simulazione effettiva che riduce il divario tra l'esperienza teorica e quella pratica.

La scuola prevede di creare una sezione dedicata del sito istituzionale per la consultazione dei

progetti di ASL attivati.

Sono inoltre calendarizzate le fasi relative all’ attuazione dei progetti:

- entro il mese di novembre il Dirigente scolastico, la commissione tecnica, i docenti tutor ed i

Consigli di Classe predispongono i progetti per le classi;

- nei mesi di dicembre/gennaio il Dirigente scolastico illustra alle famiglie le convenzioni

stipulate, le attività programmate e le finalità dei progetti (alunni classi terze);

- per lo svolgimento dei vari progetti vengono individuati periodi comuni, duranti i quali i

Consigli di Classe cercheranno di far convergere le attività di ASL, al fine di limitare la riduzione

del tempo dedicato all'attività curricolare disciplinare dedicata all'intera classe;

- il progetto formativo, che include il calendario delle attività, viene consegnato agli studenti

unitamente al patto formativo. Quest'ultimo deve essere riconsegnato dopo la lettura e la

sottoscrizione da parte delle famiglie prima dell'avvio delle attività.

Obiettivi dei progetti formativi di alternanza

1. Utilizzare le conoscenze generali derivanti dallo studio delle discipline di studio e calarle nello

specifico della realtà culturale della propria città/provincia/area territoriale e nazionale;

2. Favorire la consapevolezza del valore del patrimonio storico-artistico e del suo rispetto;

3. Arricchire le competenze curricolari in uscita dai percorsi di istruzione anche attraverso lo sviluppo

di abilità utili nella futura vita professionale favorendo la socializzazione al lavoro;

4. Favorire una consapevole scelta universitaria attraverso l’orientamento in situazione di tipo

professionale;

5. Promuovere l’apprendimento di norme, regole e atti che concorrono alla formazione dei cittadini

come soggetti dei diritti e dei doveri che regolano tutti gli aspetti della vita associata, nel rispetto della

pari dignità e nell’accettazione e valorizzazione della diversità;

6. Favorire un più stretto rapporto tra sistema dell’istruzione, sistema economico e ordinamento

pubblico raccordando offerta formativa e realtà territoriale;

7. Arricchire le competenze curricolari in uscita dai percorsi di istruzione anche attraverso lo sviluppo

di abilità utili nella futura vita professionale, favorendo la socializzazione al lavoro;

8. Diffondere i valori della legalità tra i giovani per metterli in grado di diventare cittadini partecipi e

consapevoli.

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Modalità, ruoli e funzioni

Il Dirigente Scolastico

Su sollecitazione e proposta degli stakeholders territoriali, di imprese locali e nazionali, di docenti, di

studenti e genitori, il Dirigente Scolastico individua le imprese, i luoghi di cultura e arte, le istituzioni

statali, gli enti pubblici e privati con cui stipulare le convenzioni.

Al termine dell'anno scolastico raccoglie relazioni dai docenti tutor sull’efficacia dei progetti realizzati

mediante le convenzioni stipulate e sui soggetti che hanno accolto gli studenti in ASL e verifica

l'andamento delle attività.

I tutor

La funzione tutoriale è finalizzata alla promozione delle competenze degli studenti e al raccordo tra

istituzione scolastica, mondo del lavoro e territorio.

Nella fattispecie il tutor interno:

- gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l'esperienza di alternanza rapportandosi

con il tutor esterno;

- assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e verifica, in collaborazione con il tutor

esterno, il corretto svolgimento;

- monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse;

- segnala eventuali necessità di rimodulazione del progetto che emergano da esigenze degli alunni

al tutor esterno;

- aggiorna gli organi preposti sullo svolgimento dell'attività;

- aggiorna il Consiglio di Classe sullo svolgimento dei percorsi;

- raccoglie e valida la documentazione di stage, fornita dal tutor esterno (attestati, fogli firma,

valutazioni del tutor esterno), la deposita agli atti della scuola e la sottopone al Consiglio di

Classe per la valutazione finale dello studente.

Il tutor esterno, individuato all'interno dell'azienda ospitante, è preposto a:

- favorire l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo segue e lo assiste nel percorso di

attività lavorativa;

- pianificare ed organizzare le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con

altre figure professionali presenti nella struttura ospitante;

- fornire all'istituzione scolastica ogni elemento per verificare e valutare le attività dello studente

e l'efficacia dei percorsi formativi;

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- coinvolgere lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza (attraverso momenti di

confronto e di analisi).

Il Consiglio di Classe

Tutti i membri del consiglio, pur con diversi gradi di coinvolgimento, partecipano alla progettazione, al

monitoraggio delle attività e alla valutazione delle competenze acquisite.

In particolare, il Consiglio di Classe:

- predispone ed accoglie in forma istituzionale il progetto;

- individua i tutor interni, designando i docenti che affiancano e accompagnano gli alunni nel

percorso dell’alternanza;

- monitora l'impatto del progetto sugli alunni coinvolti e sulla classe intera;

- suggerisce eventuali riformulazioni in itinere;

- accede alla documentazione per integrare l'attività all'interno della valutazione complessiva e/o

disciplinare dell'alunno.

La valutazione del percorso in alternanza è infatti parte integrante della valutazione finale dello

studente e incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e

dell’ultimo anno del corso di studi.

Il Consiglio di Classe valuta le attività di Alternanza Scuola-Lavoro in sede di scrutinio, acquisendo la

certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza scuola lavoro e

procede:

a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti

disciplinari e sul voto di condotta;

b) all’attribuzione dei crediti.

Gli studenti svolgono nel Secondo Biennio e nel Quinto anno 200 ore di ASL, previste dalla normativa,

secondo questa ripartizione di massima:

- terzo anno 80 ore, comprensive di 8 ore di formazione sulla sicurezza;

- quarto anno 80 ore;

- quinto anno 40 ore.

Le attività calendarizzate dovranno essere seguite per il 75% del monte ore previsto.

Verifica e valutazione del percorso di alternanza – strumenti e metodologie

Il principale soggetto della verifica e valutazione è l’istituzione formativa, che valuta:

- l’apprendimento dello studente in relazione al livello di raggiungimento degli obiettivi

formativi individuati dal progetto;

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- l’azienda e il tutor aziendale in relazione alla disponibilità e al coinvolgimento nell’azione

formativa nei confronti dello studente;

- i propri docenti (tutor scolastico ed equipe pedagogica) e la qualità del progetto, in relazione

ai risultati ottenuti e alle risorse impiegate (efficienza ed efficacia);

- il grado di soddisfazione degli allievi circa l’esperienza svolta attraverso diversi strumenti quali:

colloquio, questionari, report, ecc.

Esiti dell'esperienza

Nei primi tre anni di esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro si è vista la partecipazione progressiva di

circa 750 studenti delle classi Terze, Quarte e Quinte ogni anno scolastico.

I progetti hanno spaziato in diversi ambiti professionali e culturali sempre nella prospettiva di

permettere agli studenti esperienze diversificate e qualificate.

Punti di forza

L’esperienza dell’Alternanza Scuola-Lavoro:

- potenzia il processo di responsabilizzazione dello studente;

- promuove una forte interazione tra scuola e mondo del lavoro, tra apprendimento formale,

informale, non formale;

- costituisce un’occasione di apertura per la scuola e di superamento dell’autoreferenzialità;

- consente di cogliere le opportunità del contesto culturale e socio economico in cui la scuola

opera;

- incrementa la motivazione ma favorisce anche la ri-motivazione degli studenti “in difficoltà”;

- è un’importante occasione di orientamento professionale;

- produce una forte motivazione allo studio e al lavoro;

- facilita la collaborazione con il territorio sia nella realtà produttiva sia con gli enti locali;

- consente di fare esperienze di volontariato;

- può valorizzare le eccellenze, ma anche aiutare studenti in difficoltà;

- rilascia certificazioni spendibili nel mondo del lavoro.

Criticità

Alcune criticità sono emerse con riferimento alle difficoltà di armonizzare le attività di ASL con la

pianificazione didattica delle singole classi, per risolvere le quali si sono attivati i tutor in sinergia con i

Consigli di Classe.

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Alcune criticità che si sono presentate sono dovute alla scarsa presenza di impresa nel territorio.

Inoltre la mancanza di formazione del personale docente sul tema dell'alternanza ha comportato delle

difficoltà in generale nell'introduzione nei Licei di questa pratica didattica.

L'attività dei tutor si è indirizzata a far comprendere agli studenti che i diversi progetti, qualora

apparentemente non del tutto coerenti con il piano di studi, rappresentano un'occasione importante di

crescita e di apprendimento attraverso diversi canali formativi.

Convenzioni stipulate

- Comune di Bolsena, Comune di Canepina, Comune di Capodimonte, Comune di Ronciglione,

Comune di Soriano nel Cimino, Comune di Valentano, Comune di Vallerano (anche Premio

Letterario Corrado Alvaro-Libero Bigiaretti ) , Comune di Vasanello, Comune di Vejano

(attività presso gli uffici comunali, Museo civico e biblioteche ), Comune di Piansano (progetto

con Protezione civile proposto per IVA linguistico)

- A.s. dilettantistica di Volontariato Vitersport Libertas

- Archivio di Stato di Viterbo, CE.DI.DO. Centro di ricerche per la storia dell’Alto Lazio

- Ce.F.A.S. Azienda speciale della camera di commercio (già in corso per le 8 ore di formazione)

- Società archeologica viterbese Pro Ferento onlus ( conoscenza storico- artistica e archeologica

della città di Viterbo con produzione finale di brochure, mostre ecc.)

- Promotuscia (accoglienza e comunicazione turistica)

- Biblioteca del convento della SS. Trinità dell’ordine eremitano di Sant’Agostino di Viterbo

- Università degli Studi della Tuscia (numerosi progetti consultabili sul sito di UNITUS alla

pagina http://www.unitus.it/it/unitus/offerta-formativa1/articolo/alternanza-scuola-lavoro).

Tali progetti vanno spesso integrati con attività di stages per i quali va reperito l'ente che può

ospitare

- Archeotuscia onlus (attività archeologiche a Ferento e Norchia), Università di Milano e di

Verona (scavi archeologici a Tarquinia dal mese di aprile, febbraio lavoro nei magazzini a

Tarquinia)

- Associazione Giovanile di promozione sociale Juppiter (Progetto Scuola di Italiano "Penny

Wirton" ed aiuto compiti)

- Wep S.r.l. ,MB Scambi culturali, Intercultura onlus (per chi frequenta anno all’estero)

- Associazione Letteraria Mariano Romiti (premio letterario)

- Amici di Galiana

- Confcooperative Viterbo

- Società agricola Cupidi e Leonardi;

- Slow Food Viterbo e Tuscia, altre aziende agricole/agriturismi

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- La Scuffiaccia – Associazione Culturale ed Artistica, Villa San Giovanni in Tuscia

- Viaggi e Congressi S.r.l.

- Centro Studi Santa Rosa

- Camera di Commercio (formazione sulle professioni di circa 30 ore da completare con stage in

aziende)

- ANAS “Economicamente” (progetto di educazione economico-finanziaria, da completare con

stage in azienda e possibile partecipazione al festival di Trento)

- Istituti comprensivi di Viterbo e Provincia

- Ordine degli Avvocati

- Libreria Fondazione Caffeina

- SchoolUp: piattaforma innovativa per l'ASL – possono essere svolte delle ore a completamento

di alcuni progetti - https://www.schoolup.it/

- ENI: approfondimento sull'energia - viaggio in Basilicata

- Associazione ICare

- Scuole di Musica, Associazioni che si occupano di arte e spettacolo per stages da collegare ai

laboratori scolastici di Teatro, Arte e Coro che costituiscono la parte formativa (svolta con

esperti progetto PON)

- Phydia

- Comune di Vallerano Premio Alvaro-Bigiaretti

- Centro Studi Santa Rosa

- Diesse Firenze Colloqui fiorentini

- Trend in Motion

- Fondazione Kokocinski

- Museo della navigazione di Capodimonte

- Ordine degli ingegneri

- Fondazione Caffeina cultura Onlus

Le Convenzioni sono costantemente aggiornate e si aggiungono nuovi enti e soggetti. Il

dettaglio dei singoli progetti è pubblicato sul sito nell’apposita sezione ed aggiornato

annualmente.

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6 INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE

Laboratori di ampliamento dell’offerta formativa

Nel precedente triennio (2016-2019), il nostro Istituto, avvalendosi dell’organico potenziato e di altre

risorse finanziarie, ha promosso la partecipazione degli studenti alle attività didattiche anche in orario

pomeridiano, nell’ottica di una scuola aperta e inclusiva, che sappia valorizzare la capacità e le abilità

di ogni allievo e fornire occasione di sviluppo dei talenti personali, ampliare la sfera delle relazioni e

coltivare un orientamento efficace. Accanto ad attività strutturate (vd sotto), vengono organizzate e

consentite, da parte di docenti curricolari e su base volontaria, anche attività didattiche finalizzate

all’aiuto nel percorso formativo e all’approfondimento delle tematiche oggetto di studio.

AREA MATEMATICO-LOGICO-SCIENTIFICA

Denominazione del Progetto SCIENZEPLUS

Priorità cui si riferisce Potenziamento delle competenze matematiche-logiche e scientifiche Obiettivi di processo Approfondire contenuti curriculari e integrarli con tematiche anche di

attualità

Potenziare le capacità di risoluzione di test e problemi

Migliorare la didattica delle Scienze

Implementare la didattica laboratoriale

Rafforzare il raccordo con strutture universitarie del territorio Situazione su cui si interviene

Si interviene per consolidare e ampliare le competenze acquisite in orario

curriculare (2 h settimanali) degli alunni del triennio, con gruppi di livello

(recupero, potenziamento, approfondimento) a classi aperte, anche in verticale

Attività previste Lezioni e approfondimenti

Esercizi guidati e somministrazione di test e problemi mirati alla preparazione per affrontare i test di ingresso universitari

Esecuzione esperimenti e compilazione delle relative schede didattiche

Attività di alternanza scuola-lavoro in ambiti afferenti alle Scienze Naturali

Recupero di Chimica

Potenziamento di Chimica

Progetto CASTLE: Competenze area STEM

ASL: “Microbiologia, sicurezza alimentare, genetica molecolare e biotecnologie”

Risorse finanziarie necessarie Finanziamento specifico ottenuto dalla partecipazione al bando della Regione Lazio FUORICLASSE (concluso in agosto 2017)

PNLS (“Piano Nazionale Lauree Scientifiche”)

Contributo delle famiglie per l'ampliamento dell'offerta formativa Risorse umane

Una cattedra di organico di potenziamento ( classe A060, circa 500 ore di docenza di potenziamento)

Docenti di Scienze in organico

Altre risorse necessarie Laboratorio di scienze

Strumenti multimediali

Tracce di test universitari

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Indicatori utilizzati Miglioramento del rendimento scolastico in termini di valutazione delle discipline scientifiche nel triennio

Incremento dell’utilizzazione delle strutture del laboratorio

Verifica dell’andamento dei test universitari

Denominazione del Progetto SAPERE LA MATEMATICA

Priorità cui si riferisce

Recupero delle conoscenze e competenze logico-matematiche

Potenziamento delle competenze – valorizzazione delle eccellenze

Traguardo di risultato Innalzamento dei livelli di competenza nelle prove di verifica curricolari, in quelle standardizzate nazionali, all’Esame di Stato

Obiettivi di processo Promuovere il senso di autonomia nei procedimenti risolutivi

Riconoscere, comprendere e saper applicare le strutture matematiche

Ridurre i casi di insuccesso

Promuovere l’autostima nei singoli alunni

Approfondire contenuti curriculari

Potenziare le capacità di risoluzione di test e problemi

Migliorare la didattica della Matematica per la valorizzazione delle eccellenze

Situazione su cui si interviene

Per il recupero si interverrà su

gli esiti negativi dei test in ingresso

gli esiti negativi delle prove di verifica Per il potenziamento si prevede di:

consolidare e approfondire le competenze acquisite nelle tre ore curriculari dagli alunni del biennio e nelle due ore curriculari dagli alunni del triennio, con gruppi di livello a classi aperte nelle seste ore e/o in orario pomeridiano con i docenti del potenziamento

Attività previste Lezioni frontali per fornire chiarimenti

Svolgimento di numerosi esercizi mirati

Lezioni e approfondimenti

Esercizi in contesti diversi

Esercizi mirati per preparazione test a risposta chiusa

Esercizi guidati e somministrazione di test e problemi mirati alla preparazione per affrontare i test di ingresso universitari (classi quarte e quinte)

Utilizzo di tecnologie per la didattica Risorse finanziarie necessarie FIS

Finanziamenti specifici ottenuti dalla partecipazione a bandi;

Fondi PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma

Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per

l’apprendimento” 2014-2020)

Risorse umane (ore)/area Organico di potenziamento (classe A049 - circa 660 ore di docenza aggiuntive annuali)

Docenti di Matematica Altre risorse necessarie Strumenti multimediali

Tracce di test universitari Indicatori utilizzati Riduzione degli insuccessi, particolarmente nelle classi del biennio

Miglioramento del rendimento scolastico in termini di valutazione della matematica nel triennio

Verifica in classe dei risultati attesi

Verifica dell’andamento dei test universitari

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AREA LINGUISTICA

Denominazione progetto CERTIFICAZIONI EUROPEE DI LINGUA STRANIERA

Priorità cui si riferisce Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

Traguardo di risultato Promuovere concretamente la cittadinanza europea

Favorire la mobilità studentesca all’interno dell’Europa Le finalità educative del progetto sono in linea con il Quadro comune europeo di riferimento per le lingue che prevede tre diversi livelli di competenze linguistiche (elementare A1-A2, indipendente B1-B2 e avanzato C1-C2). Il nostro liceo attiverà corsi di preparazione per esami del livello B1 e B2 per le lingue inglese, francese, spagnolo e tedesco. Per La lingua inglese si prevedono corsi per B2, C1, C2.

Obiettivo di processo Recuperare carenze nell’apprendimento della Lingua straniera

Conoscere la tipologia delle prove d’esame orali e scritte

Acquisire le competenze linguistiche necessarie per sostenere le prove d’esame

Potenziare le competenze linguistiche orali di comprensione e produzione

Sviluppare interesse per la cultura del paese del quale si studia la lingua Altre priorità Motivare all’apprendimento della lingua.

Le certificazioni sono spendibili in ambito universitario-lavorativo a livello internazionale, pertanto si ritiene opportuno promuovere dei corsi extracurricolari per la preparazione agli esami, che possano contribuire alla buona riuscita degli esami stessi.

Situazione su cui interviene Il progetto si rivolge a tutti gli studenti che studiano fino a tre su quattro lingue straniere (Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco) presenti nel nostro liceo e intendono potenziare le loro competenze linguistiche frequentando un corso di preparazione agli esami di certificazione tenuto da insegnanti interni e/o esterni qualificati. È rivolto a tutte le classi di entrambi gli indirizzi per quanto riguarda la lingua inglese; alle classi di Liceo linguistico per quanto riguarda le altre lingue.

Attività previste Corsi di lingua Corsi di recupero e potenziamento Partecipazione a Progetti europei Partecipazione a Stage all’estero

Risorse finanziarie necessarie Contributo delle famiglie per il pagamento degli Enti FIS Contributo delle famiglie per l'ampliamento dell'offerta formativa

Risorse umane (ore) / area n. 1 docenti di inglese B2-C1-C2 n. 1 docenti di francese B2 – C1 n.1 docente di spagnolo B2 n. 1 docente di tedesco B1

Risorse necessarie Lettore cd, fotocopie, computer, CD e DVD in lingua, LIM, connessione alla rete

Verifica dei risultati La verifica dei risultati sarà attestata dal superamento dell’esame di certificazione e dal conseguente diploma rilasciato dagli istituti competenti. Sarà monitorata anche la presenza e la partecipazione ai corsi di preparazione.

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Denominazione progetto ARS: ATTUALITÀ, RIFLESSIONE, SCRITTURA. (Laboratorio di scrittura, Colloqui fiorentini, Giornale scolastico, Attività dell’organico potenziato)

Priorità cui si riferisce Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

Traguardo di risultato Innalzamento dei livelli di competenza nelle prove scritte curricolari, in quelle standardizzate nazionali, nella I prova dell’Esame di Stato

Obiettivo di processo Migliorare le competenze di comprensione del testo, le abilità linguistiche e ampliare il bagaglio di informazioni e conoscenze

Implementare le competenze dei docenti nei confronti dei bisogni educativi attuali e futuri degli studenti con una continua innovazione nella didattica (RAV)

Altre priorità (eventuale) Recuperare e potenziare le competenze di lettura, analisi e scrittura attraverso una riflessione legata all’attualità

Motivare gli studenti rendendoli protagonisti dei processi di apprendimento

Situazione su cui interviene Povertà di idee e lessico, unita ad una scarsa conoscenza dei problemi di attualità e ad una scarsa capacità di sintesi e di espressione critica in forma sia orale che scritta.

Attività previste Laboratorio in orario extracurricolare, a classi aperte, rivolto a tutte le classi dei due indirizzi, per gruppi per età. Conferenze “Burattincontra”. Modalità operative: brainstorming, dibattiti su argomenti di attualità, lettura ed analisi di testi di varia natura, scrittura creativa, di articoli e saggi e scrittura creativa; testo argomentativo; tema di ordine generale

Risorse finanziarie necessarie FIS Contributo delle famiglie per l’ampliamento dell’offerta formativa Finanziamenti specifici ottenuti dalla partecipazione a bandi Fondi PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020) con numerosi laboratori a classi aperte

Risorse umane (ore) / area Docenti in organico classi A051/A052 Ore definite nei singoli progetti

Altre risorse necessarie Supporti multimediali

Indicatori utilizzati Si fa riferimento alle griglie di valutazione Frequenza costante dei laboratori

Valori / situazione attesi Miglioramento effettivo delle competenze di scrittura e della consapevolezza delle problematiche attuali. Riduzione dei debiti formativi in Lingua Italiana

AREA ARTISTICO-ESPRESSIVA

(Denominazione progetto) “TUTTI IN SCENA”

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LABORATORIO TEATRALE

Priorità cui si riferisce Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni;

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

Traguardo di risultato Il laboratorio, che ha un’esperienza ventennale, si concretizza in una serie di attività pratiche centrate sull’utilizzo consapevole e creativo dei mezzi fisici, psichici e interpretativi dell’alunno, con lo scopo di formarlo come persona conscia delle sue possibilità e dei suoi limiti ed aperta alla realtà sociale che lo circonda.

Contribuire alla formazione fisico psichica dell’alunno;

Intervenire su eventuali forme di disagio di tipo relazionale;

Fornire un’esperienza di lavoro all’interno di un gruppo;

Contribuire alla scoperta e al potenziamento della creatività personale;

Sviluppare le capacità critiche dell’allievo come lettore e spettatore di opere teatrali.

Obiettivo di processo L'attività di laboratorio teatrale si svolgerà dal mese di Novembre al mese di Giugno, nel pomeriggio, con 2 ore a settimana e con maggiore frequenza a ridosso dello spettacolo finale, che si rappresenterà tra maggio e giugno. 1° FASE: Fase di conoscenza reciproca e creazione del gruppo: attraverso una serie di attività di gruppo gli alunni vecchi e nuovi con personalità, attitudini ed esperienze diverse entrano in relazione e si collocano all'interno del gruppo. 2° FASE: Apprendimento di tecniche teatrali specifiche per l'uso del corpo e della voce. 3° FASE: Ideazione e allestimento dello spettacolo e di un video che ripercorre le fasi del lavoro.

Altre priorità Promuovere il benessere psico-fisico, prevenire il disagio e conseguire il successo formativo

Situazione su cui interviene Il lavoro proposto sarà particolarmente mirato ad intervenire su eventuali forme di difficoltà degli alunni a relazionarsi con gli altri e con la realtà circostante; in particolare, la costituzione di un gruppo ed il lavoro al suo interno serviranno a tutti per capirne i meccanismi e li stimoleranno alla conquista di un ruolo, in un rapporto con gli altri sempre attivo e pieno di rispetto e fiducia, a prescindere da provenienze o nazionalità diverse.

Il confronto critico e attivo con uno o più testi servirà ad approfondire e consolidare conoscenze teoriche e stimolare le potenzialità creative degli allievi in tutti i campi della messa in scena (recitazione, scenografia, costumi, musiche, luci ecc.).

L’esperienza contribuirà anche alla formazione dello studente come fruitore critico e senza pregiudizi di spettacoli di vario genere,

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rendendolo consapevole di tecniche e meccanismi, ma anche sensibile ed aperto ad ogni tipo di approccio.

Attività previste Il laboratorio si concretizzerà in una serie di attività pratiche centrate sull’utilizzo consapevole e creativo dei mezzi fisico, psichici e interpretativi dell’alunno, con lo scopo di formarlo come persona conscia delle sue possibilità e dei suoi limiti. 1. Lavoro sul corpo: - Esercizi di gruppo - Rapporto con lo spazio scenico ed i suoi elementi - Rapporto con gli altri - Alcune nozioni di base di mimo - Improvvisazione 2. Lavoro sulla voce: - Respirazione e uso creativo del mezzo vocale - Elementi di dizione - Recitazione 3. Lavoro sul testo: - Lettura critico – creativa - Studio del personaggio - Interpretazione

Risorse finanziarie necessarie Finanziamenti specifici ottenuti dalla partecipazione a bandi e avvisi pubblici Contributo delle famiglie per l’ampliamento dell’offerta formativa FIS Costi previsti per materiali scenici Spese di viaggio per partecipazione a rassegne

Risorse umane (ore) / area I docenti interni alla scuola, con competenze di tipo teatrale, coinvolti sia nell’organizzazione, sia nel coordinamento dell’attività Eventuali esperti esterni Fondi PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020) con numerosi laboratori a classi aperte

Indicatori utilizzati Frequenza costante del laboratorio;

Interesse e partecipazione dei ragazzi;

Progressi nell’apprendimento teorico e pratico dei singoli partecipanti;

Qualità delle interazioni con i soggetti esterni;

Partecipazione delle classi agli spettacoli proposti;

Rispetto dei tempi di programmazione delle attività.

Valori / situazione attesi Tutte le attività del progetto saranno documentate nel corso del loro svolgimento su supporto cartaceo e digitale (registri vari da compilarsi da parte dei singoli docenti ed esperti). Da parte del coordinatore e dei vari docenti coinvolti nelle varie attività sarà effettuato un costante monitoraggio, mediante report periodici e questionari appositamente predisposti da somministrare agli utenti. Soprattutto le esibizioni in pubblico offriranno occasione per valutare capacità e competenze acquisite. Al termine di ogni anno il coordinatore avrà cura di compilare una relazione in cui tutti gli aspetti dell’attività saranno sintetizzati e sottoposti a valutazione.

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Le registrazioni degli eventi realizzati, montate e riversate su DVD, verranno conservate gli atti della scuola ed utilizzate anche per trasferire buone pratiche.

(Denominazione progetto)

“FACTORY”

Priorità cui si riferisce Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni;

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

Traguardo di risultato - Ampliamento e potenziamento della conoscenza delle diverse tecniche espressive artistiche, all’interno dell’evoluzione dell’estetica contemporanea.

- Sviluppo delle competenze relative all’espressione artistica contemporanea attraverso l’esperienza diretta. Proporre le strutture scolastiche come punto di riferimento delle istanze artistiche del territorio.

- Avviare gli studenti a sviluppare un gusto estetico attraverso l’approfondimento dei fenomeni artistici contemporanei e non, realizzando contestualmente dei manufatti personali che rappresentino il loro processo di crescita e contribuiscano alla riqualificazione dell’immagine degli edifici scolastici.

Situazione su cui si interviene - Carenza profonde di conoscenze e competenze relative all’arte contemporanea

- Spazi limitati e carenti dei necessari supporti di carattere informatico e multimediale

Attivita’ Previste - Lezioni laboratoriali con visione e supporto di P.P.T. , filmati, letture di articoli, saggi e fonti.

- Produzione di opere, mostre ed eventi

Risorse Finanziarie Necessarie - N.2 ore settimanali di organico potenziato A061/A025

- Finanziamenti specifici ottenuti dalla partecipazione a bandi e avvisi pubblici

- Fondi PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020) con numerosi laboratori a classi aperte

Risorse Umane (Ore)/Area - Corso diviso in due moduli da15 ore ciascuno - Modulo storico critico 15 ore pomeridiane

- Modulo di espressione artistica 15 ore pomeridiane Altre Risorse Necessarie - Aula attrezzata per proiezioni multimediali e spazi idonei per

l’attività pratica. Valori /Situazione Attesi - Una consapevole conoscenza dei complessi fenomeni artistici

correlati con lo sviluppo dei linguaggi espressivi contemporanei.

- Il progetto si propone di fornire una serie di chiavi di lettura per la comprensione delle principali espressioni artistiche contemporanee attraverso la realizzazione di produzioni

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originali, affinché gli studenti possano avere una maggiore cognizione dell’atto artistico.

Denominazione

progetto

MUSICANDO: “SCOPRI LA NOTA CHE È IN TE!”

Priorità cui si

riferisce

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni.

Traguardo di

risultato

Sensibilizzare i giovani ai molteplici messaggi culturali e affettivi di cui è portatrice la musica, esprimere emozioni, liberare la propria creatività e “stare bene insieme”;

Sviluppare le capacità di attenzione, di percezione e memorizzazione attraverso la fruizione del messaggio sonoro;

Promuovere il senso di autonomia attraverso la musica nel processo di valutazione e di autovalutazione;

Riconoscere e comprendere le strutture costitutive del linguaggio musicale, stimolando la capacità critica personale;

Ampliare le conoscenze tecnico-musicali attraverso l’ascolto e una pratica musicale più approfonditi e perfezionare la metodologia usata nei percorsi;

Sperimentare nuove forme di collaborazione tra studenti, docenti, ex alunni, genitori e personale della scuola, anche per la prevenzione e il recupero del disagio scolastico e nell’ottica della solidarietà;

Valorizzazione delle eccellenze (alunni ed ex alunni).

Obiettivo di

processo

Ripristinare e potenziare i Laboratori Musicali di Viterbo e di Capranica;

Promuovere la crescita dei singoli e della comunità territoriale in relazione alla cultura musicale;

Rendere la scuola centro territoriale “aperto” di elaborazione culturale.

Altre priorità Ricostituire o ampliare le reti dei Laboratori Territoriali.

Situazione su cui si

interviene

Il Liceo “M. Buratti”, Indirizzo Classico-Linguistico conta circa milletrecento alunni provenienti da tutta la provincia, molti dei quali studiano già uno strumento o hanno interessi musicali di vario genere. Dal 2000, presso la sua sede centrale, è presente un Laboratorio Musicale Provinciale, realizzato con i fondi della C.M. n. 198 del 6/5/99 –Legge n.440/97 emanata dall’Ufficio del Consigliere Ministeriale per l’Autonomia, che il Liceo “M. Buratti” ha attrezzato e insonorizzato, in qualità di capofila di un gruppo di scuole collegate in rete. Le attività del Laboratorio sono numerose. Il Laboratorio Musicale “Francesco Andreotti” nasce nel 2001 presso la Scuola Secondaria di I grado “Galileo Nicolini” di Capranica e Vejano, e rappresenta il traguardo di un cammino, iniziato negli anni ’90, con l’istituzione della Sperimentazione Musicale che dava la possibilità di studiare cinque strumenti musicali (clarinetto/sax, flauto, pianoforte, violino e chitarra).

Attività previste

Ascolto guidato, Lezioni Concerto;

Coro d’Istituto e pratica corale;

Laboratorio di Musica Creativa. Band d’Istituto;

Progetti in rete con le Scuole Medie di Viterbo e Provincia;

Partecipazione a manifestazioni e promozione di eventi musicali.

Risorse finanziarie necessarie

Finanziamenti specifici ottenuti dalla partecipazione a bandi e avvisi pubblici Contributo delle famiglie per l’ampliamento dell’offerta formativa FIS

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Fondi PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020)

Risorse umane (ore)/area

2 Docenti Interni (organizzazione, monitoraggio, supervisione) Esperti esterni

Altre risorse

necessarie

Laboratori Musicali (già esistenti). Strumentazione e arredi (da completare). Materiale didattico.

Indicatori utilizzati

Monitoraggi periodici e a termine delle attività;

Coordinamento delle attività, organizzazione degli spettacoli e cura della registrazione di ogni evento;

Costante contatto con i Dirigenti scolastici per controllare i curricula artistici e il merito dei singoli docenti esperti esterni a garanzia il massimo livello di qualità e professionalità.

Stati di avanzamento

Nell’arco di un quinquennio ci si ripropone di far diventare di nuovo il Lab. Musicale Provinciale di Viterbo un polo di attrazione per chi intenda fare, ascoltare e ricercare in campo musicale.

Valori/situazione attesi

Al termine del primo anno si conta di avviare almeno il Coro e la Band di Istituto, di far partire due corsi di strumento e di riavviare i rapporti di collaborazione con alcune Scuole Secondarie di I grado del territorio.

AREA CLASSICO-UMANISTICA

Denominazione progetto “I CLASSICI E NOI” Priorità cui si riferisce Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di

laboratorio;

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche Traguardo di risultato Produrre commenti efficaci, imparando a individuare gli elementi chiave

del testo e ad applicare all’analisi testuale nozioni di metrica, retorica e stilistica;

Approfondire le conoscenze storico-culturali utili a contestualizzare autori e testi, anche al di fuori dei percorsi curricolari;

Utilizzare strumenti multimediali e nozioni pluridisciplinari per comprendere ed attualizzare temi e messaggi della civiltà classica;

Saper condurre una ricerca sito/bibliografica. Obiettivo di processo Crescita dell’interesse per la civiltà greco-latina;

Crescita della capacità di interpretazione dei testi, anche in prospettiva interdisciplinare;

Crescita dell’autonomia di ricerca e delle capacità critiche;

Preparazione a Certamina nazionali e internazionali, Minora e Maiora. Situazione su cui interviene Valorizzazione delle eccellenze.

Attività previste Progetto “Teofrasto”

Progetto “Kepos” Lezioni monografiche su aspetti generali delle civiltà classiche, anche in ottica multidisciplinare. Attività di traduzione e commento critico su passi di autore. (LATINO: Cesare, Cicerone, Livio, Seneca, Quintiliano, Tacito. GRECO: Storici, Platone, Isocrate, Tucidide, Plutarco, Luciano). Laboratori di traduzione e ricerca.

Progetto Greco Antico 1. per le classi del Linguistico e per il primo biennio del Classico

Partecipazione a Certamina Minora (nella nostra sede): Certamen Taciteum (Cesare: II-III liceo, Livio: IV liceo); Agone Placidianum (autori bizantini: dalla I alla IV liceo).

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e a Certamina Maiora: Certamen Traianeum di Civitavecchia (V Liceo) Certamen Taciteum di Terni (V Liceo) Certamen Senecanum di Bassano del Grappa (V Liceo) Agon Politikos di Fondi (IV e V Liceo) Agon Platonicum di Frattamaggiore (IV e V Liceo) Certamen Viterbiense di Viterbo (V Liceo)

Risorse finanziarie necessarie FIS Per alcune lezioni: PC con l'accesso ad Internet. Rimborso spese di viaggio ai docenti accompagnatori Tasse di iscrizione per alcuni Certamina Finanziamenti da privati Contributo delle famiglie per l’ampliamento dell’offerta formativa

Risorse umane (ore) / area docenti in organico e organico potenziato (classe A 052) Indicatori utilizzati Frequenza, partecipazione, impegno e progressi saranno costantemente

controllati dagli insegnanti del corso, anche attraverso prove di traduzione e/o commento. La ricaduta didattica dell’attività svolta al KEPOS e al TEOFRASTO potrà essere verificata anche dagli altri insegnanti curricolari.

Stati di avanzamento Partecipazione ai Certamina Maiora, per cui gli alunni frequentano il corso monografico (se previsto) o sono seguiti a latere da un docente (del progetto e/o curricolare).

Valori / situazione attesi Progresso cognitivo nelle discipline classiche ed eventuale successo formativo nelle prove di Certamina

AREA MOTORIA

Denominazione progetto “MENS SANA IN CORPORE SANO”

Priorità cui si riferisce Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

Traguardo di risultato Ridurre lo scarto in termini di frequenza delle attività motorie e sportive rispetto alle fasi auxologiche precedenti;

Potenziare le proposte e le stimolazioni motorie per una sana e completa crescita psicofisica;

Stimolare la partecipazione degli alunni ai Giochi Sportivi Studenteschi e alle attività opzionali extracurricolari a carattere motorio di attività sportiva (Gruppo sportivo scolastico e progetti didattici a carattere motorio-sportivo).

Contrastare il trend inarrestabile d’involuzione delle capacità motorie.

Favorire l’adozione di uno stile di vita attivo, sano, basato sulla pratica regolare e quotidiana di attività motorie-fisiche e sportive.

Contribuire ad abbattere le barriere economiche e di genere che ostacolano l’accesso alla pratica sportiva.

Far acquisire un “atteggiamento competitivo” corretto basato sul rispetto dei principi e dei valori educativi sottesi allo sport, di sé stessi, dell’alterità e della diversità.

Altre priorità Sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione e all’igiene fisica e allo sport;

Attenzione alla tutela al diritto allo studio sia degli studenti che non usufruiscono di altre possibilità, sia dei praticanti le attività sportive agonistiche

Situazione su cui interviene

Tutte le classi e in particolar modo gli studenti del primo biennio.

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Attività previste Potenziare l’attività didattica curricolare con la modalità della compresenza e con la possibilità di lavorare in modo differenziato, per livelli di competenze e cooperative learning;

Ampliare le ore destinate alle lezioni di teoria che solitamente, con le due ore settimanali, vengono relegate alla trattazione di pochi argomenti e svolte in maniera superficiale, anche in prospettiva degli Esami di Stato;

Favorire la partecipazione dell’Istituto alle Manifestazioni Sportive Studentesche;

Implementare ulteriormente le ore destinate alle attività di avviamento alla pratica sportiva pomeridiane.

Risorse finanziarie necessarie

Fondi Istituzionali (Fondi Avviamento alla pratica sportiva, FIS e Retribuzione docente) Fondi PON “Inclusione” (Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020)

Risorse umane Docenti in organico

Altre risorse necessarie Strutture sportive all’aperto; accordi e convenzioni con associazioni sportive, Enti di promozione e Federazioni Nazionali CONI/CIP.

Indicatori utilizzati Frequenza alle attività; valutazioni abilità motorie generali e speciali secondo le griglie utilizzate per le valutazioni curricolari e/o predisposte per le nuove attività proposte.

Valori / situazione attesi Ampliamento delle ore di frequenza delle attività motorie curricolari ed extracurricolari Acquisizione di una mentalità della pratica sistematica dell’esercizio fisico come scelta permanente, finalizzata al miglioramento della qualità della vita.

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Ulteriori attività di ampliamento dell’offerta formativa

Certamen Viterbiense della Tuscia

Il Liceo organizza annualmente, in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia, con

l’Ufficio Scolastico Regionale, con l’Amministrazione Provinciale, con il Comune di Viterbo e con la

Regione Lazio, il Certamen Viterbiense della Tuscia, concorso annuale per studenti dell’ultimo anno

dei Licei Classici italiani e delle corrispondenti scuole straniere in cui si studiano il latino e il greco.

Ciascun istituto può partecipare al Certamen inviando due studenti accompagnati da un docente. Gli

studenti si cimentano in un lavoro di traduzione di un passo latino o greco tratto dalle opere di un

autore annualmente individuato, integrata da un commento filologico-storico-letterario.

La manifestazione, nata negli anni Novanta, per le prime quattro edizioni è stata organizzata

dall’AICC-delegazione di Viterbo - con la denominazione Certamen della Tuscia. Dall’anno scolastico

2000/2001 l’organizzazione è curata dal Liceo Buratti assumendo la denominazione di Certamen

Viterbiense della Tuscia.

Accompagna la prova degli studenti il Convivium Viterbiense, giornata di studio cui intervengono

relatori italiani ed esteri su tematiche di particolare rilievo relative alla cultura classico-umanistica.

Oggi il Certamen Viterbiense della Tuscia è una manifestazione culturale fra le più apprezzate nel

settore, consolidata in Italia e all’estero e, rappresenta un modo qualificato per far apprezzare a

studenti, docenti e studiosi le bellezze della città di Viterbo e del territorio della Tuscia.

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Rete Nazionale Licei Classici

Notte Nazionale dei Licei Classici

Il Liceo Mariano Buratti fa parte della Rete Nazionale dei Licei Classici, stata istituita nel 2016 su

iniziativa del Liceo Classico Statale “Mario Cutelli” di Catania nella persona della Dirigente Scolastica,

prof.ssa Elisa Colella. Si compone di un Comitato Tecnico Organizzativo (costituito dai Dirigenti

Scolastici delle scuole polo), con funzione di coordinamento, di una Assemblea Generale (tutti i DS

e gli istituti aderenti) con funzione deliberativa, di Assemblee Inter-regionali (DS o loro delegati

delle aree del Nord, Centro, Sud e Isole), dei Comitati di Settore (i docenti a T.I e a T.D.) che

gestiscono le attività della Rete e ne perseguono gli obiettivi.

La Rete Nazionale dei Licei Classici ha istituito un proprio portale attraverso il quale intende:

- promuovere e condividere attività di Ricerca e di Azione, volte al rinnovamento metodologico

e didattico delle discipline classiche, nonché obiettivi strategici, metodologie, didattiche

innovative;

- formulare proposte in ordine all’adeguamento del curricolo e all'organizzazione dei Licei

Classici e alla riforma della seconda prova degli esami di Stato, per garantire la qualità

dell’offerta formativa delle scuole e il conseguimento da parte degli studenti delle conoscenze,

abilità e competenze secondo le Indicazioni nazionali;

- realizzare e condividere azioni di monitoraggio, dedicate alla rilevazione dei più significativi

processi messi in campo in ambito metodologico;

- elaborare proposte che, in seguito all’introduzione delle nuove metodologie e delle innovazioni

curriculari, favoriscano azioni di orientamento degli studenti in ingresso e in uscita;

- promuovere attività o laboratori di ricerca e formazione sia disciplinari sia didattico

metodologici del personale scolastico, nonché momenti seminariali nazionali finalizzati alla

condivisione di buone pratiche, attività, progetti e processi messi in atto dalle scuole con

particolare attenzione all’uso delle tecnologie multimediali e alla definizione di nuovi e più

stimolanti ambienti di apprendimento;

- promuovere progetti e condividere esperienze nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro;

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- condividere criteri e finalità per la diffusione di testi in formato digitale e materiali per la

didattica prodotti dalle singole istituzioni scolastiche;

- promuovere e pubblicizzare iniziative finalizzate alla valorizzazione e alla diffusione degli studi

classici.

È proprio nell’ambito della promozione e pubblicizzazione che si colloca la “Notte Nazionale del Liceo

Classico”, giunta ormai alla quarta edizione, che ha visto l’adesione nello scorso anno di ben 388 licei

in tutta Italia, un numero quasi triplicato rispetto al 2015, anno di nascita della manifestazione

promossa dal liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale su una idea del prof. Rocco Schembra alla quale hanno

aderito molti istituti, tra i quali il nostro liceo, grazie al contagio virale creato dai social network.

Il liceo Mariano Buratti ha partecipato all’iniziativa fin dalla prima edizione.

La “Notte Nazione del Liceo Classico” è nata con l’intento di evidenziare l’attualità del Liceo Classico,

accusato di fornire un sapere non più spendibile in un mondo super tecnologizzato, nonché di

divulgare la cultura umanistica quale indiscusso elemento fondante per la costituzione di una

autenticamente libera, plurale e democratica. Tale manifestazione in questi anni ha dimostrato la

carica di creatività di docenti e studenti che, insieme, con gioia ed orgoglio hanno voluto testimoniare

il senso di appartenenza alla propria scuola, dimostrando di essere al passo con i tempi, padroni delle

tecnologie e di un metodo rigoroso, capaci di guardare con senso critico e con profonda sensibilità se

stessi e il mondo circostante grazie agli autori classici del mondo greco e latino, che hanno ispirato la

produzione artistica, letteraria e scientifica di tutti i tempi.

Rappresentazioni teatrali, esecuzioni musicali e canore, letture di passi in italiano, latino e greco,

danze, dibattiti, presentazione di libri, proiezioni di video e cortometraggi, attualizzazione di testi

classici, esposizioni di lavori prodotti dagli studenti hanno animato le “nostre notti bianche” e quelle

degli altri licei classici d’Italia.

Dalle 18:00 alle 24:00 di un venerdì di metà gennaio le scuole aprono le loro porte per accogliere non

solo ex allievi, ex docenti, personalità del mondo della cultura, ma chiunque provi interesse o curiosità

verso una iniziativa che immediatamente ha riscosso un successo oltre le previsioni e che si è finora

conclusa con la lettura, in contemporanea per tutti gli istituti aderenti, di suggestivi passi classici, in

greco e in italiano: ad esempio, il “Notturno” di Alcmane nel 2015, il “Notturno” che chiude l’ottavo

canto dell’Iliade di Omero nel 2016, i vv. 332-364 dell’Antigone di Sofocle nel 2017. Nel 2019 sono stati

letti i v. 1-40 del Fragmentum Grenfellianum (P. Dryton 50). La quinta edizione della “Notte Nazionale

dei Licei Classici” si è tenuta venerdì 11 gennaio 2019, dalle 18,00 alle 24,00.

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Il Liceo “Mariano Buratti” e la Legalità

L'educazione alla legalità ha alle sue spalle, all'interno del mondo della scuola, un percorso non lungo:

più o meno vent'anni.

In precedenza, tutto era per lo più affidato alla buona volontà dei singoli docenti, all'interno di

quell'ampio contenitore denominato “Educazione civica”, una disciplina dai contorni vaghi, all'interno

della quale affluivano materiali assai eterogenei, ma che spesso era ignorata e di norma sacrificata alle

esigenze delle altre materie, quali la Storia e le Lettere.

I ragazzi potevano attraversare anche un interno ciclo di studi senza sentir parlare, in modo specifico

e protratto nel tempo, di temi connessi alla legalità.

Successivamente, negli anni che sono immediatamente seguiti alle stragi di mafia in Sicilia e nella

Penisola, si è imposta l'esigenza di definire una nuova pratica educativa indirizzata ai giovani, volta a

formare i cittadini del futuro. Si è finalmente deciso di dare corpo stabile e definito all'area della

educazione alla legalità.

Nel 2007 il MIUR, istituendo il Comitato Nazionale “Scuola e legalità” ha dettato le Linee di indirizzo,

valide per tale ambito.

All'interno di tali linee, l'educazione alla legalità non si configurava soltanto come uno dei tanti

momenti formativi degli alunni, non nasceva per diventare una disciplina “aggiuntiva”: essa, in realtà,

veniva ad assumere “una funzione nuova nel complesso della programmazione didattica, per diventare

uno snodo interdisciplinare completamente integrato nei curricola”.

Non si trattava dunque di una nuova materia, che si sovrapponeva alle altre: invece “sono queste ultime

a dover cedere spazi ed agganci formativi.”

L'educazione alla legalità si affiancava alle varie discipline, così che – tramite la sua grande duttilità e

l'enorme numero di agganci possibili – si potesse creare una sorta di grande intersezione capace di

mettere in connessione aspetti diversi della cultura, con un solo obiettivo: la formazione del cittadino.

Non si trattava di giungere semplicemente alla conoscenza della evoluzione e dell'infiltrazione dei

fenomeni mafiosi all'interno del tessuto socioeconomico italiano. Non si trattava di elaborare sistemi

attraverso i quali filtrasse una ricostruzione di carattere meramente storico da impartire all'alunno,

che avrebbe così assorbito in modo passivo i contenuti.

L'obiettivo era la crescita della consapevolezza nell'individuo, all'interno di quel particolare gruppo di

individui rappresentato dagli alunni. E tutto ciò poteva avvenire soltanto trasformando l'alunno in

soggetto attivo, consapevole.

“Per riscattare la memoria non basta solo commemorare ma, soprattutto, sollecitare gli studenti a

chiedersi perché ciò che si riteneva impossibile si è potuto realizzare”.

L'obiettivo – più ambizioso – che ci si proponeva nelle Linee di indirizzo era dunque assai chiaro:

“dovranno essere ampliate ed integrate le occasioni di conoscenza e di comprensione dei fenomeni

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sociali, nel rispetto delle esigenze formative degli studenti, che saranno in grado di contestualizzare

problemi e soluzioni, attraverso solide competenze cognitive, civiche e relazionali.”

Nel corso di un conferenza tenuta nel 1989 al Liceo Visconti di Roma, Paolo Borsellino aveva affermato

che «l'acqua (in cui nuota il pesce “immondo” della mafia) la si toglie (...) insegnando ai giovani a

diventare cittadini, a sapersi riconoscere nelle istituzioni pubbliche. Ecco perché il discorso che si fa a

proposito della mafia è un discorso che va fatto ai giovani di tutta Italia (..)».

La scuola, tramite l'educazione alla legalità, si propone dunque di far conoscere ai giovani aspetti

nodali della recente storia dell'Italia, mettendo in evidenza le vicende di chi ha lavorato in difesa dei

valori della legalità, anche a prezzo della vita: “la scuola, presidio di legalità, è credibile nella sua

funzione educativa quando è in grado di proporre modelli positivi di comportamento.” Lo scopo era

quello di mostrare “il rispetto della legalità, l'osservanza di diritti e di doveri (..) come i mezzi più

adeguati per divenire protagonisti in un progetto comune e solidale volto allo sviluppo della società.”

Negli anni il Liceo Buratti ha affinato il rapporto con i temi legati all'educazione alla legalità, sia

attraverso il lavoro portato avanti dai singoli docenti, sia attraverso la partecipazione delle classi a

progetti di respiro locale e nazionale. Tutto ciò ha avuto ed ha come obiettivo la diffusione capillare

della sensibilità riguardo a queste tematiche.

Iniziative programmate

- Pranzo di benvenuto contro il bullismo

- Progetto promosso dall’Associazione Aperta Mente – “Un pugno al Bullismo” finalizzato alla

prevenzione e al contrasto delle discriminazioni nelle forme di bullismo e cyber-bullismo. Il

progetto prevede il coinvolgimento degli alunni, in particolare di tutte le classi terze del Liceo,

dei genitori, dei docenti e del personale A.T.A. in un percorso di formazione con l’obiettivo di

migliorare l’integrazione e la cooperazione tra ragazzi. All’interno delle classi terze verrà

individuato un gruppo di studenti (Peer-Educator) che, attraverso una strategia di Peer-

Education, seguirà una formazione sulle tecniche di comunicazione, migliorando la propria

capacità di risolvere problemi di interazione sociale e sviluppando il proprio pensiero creativo,

utile nella risoluzione dei conflitti e nella gestione delle relazioni tra pari.

Contemporaneamente gli studenti verranno coinvolti in un percorso pratico di self-defence,

guidato da un istruttore della Federazione Italiana Krav Maga, attraverso il quale prenderanno

consapevolezza delle proprie reazioni in situazioni di paura e di stress. A conclusione del

progetto è prevista la progettazione di una campagna anti-cyberbullismo e la diffusione della

stessa all’interno della scuola e sui canali del web, utilizzando video e spot realizzati dal gruppo

di studenti Peer-Educator.

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- Progetto Scrittura di un racconto giallo, in collaborazione con la Polizia di Stato e

l'Associazione Mariano Romiti

- Incontri vari con esperti quali scrittori, magistrati, giuristi.

Particolari iniziative progettuali attuate dall'a.s. 2016/2017

“Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”

Referente: prof.ssa Lacetera Annarita

È il progetto-concorso, nato dalla collaborazione tra Parlamento Italiano e Miur, con l’obiettivo di

avvicinare i giovani ai principi e ai valori della Carta costituzionale. Il progetto-concorso si è proposto

di fornire agli studenti e agli insegnanti suggerimenti progettuali, possibilità di confronto e strumenti

di ricerca, con cui attivare la discussione sulle tante tematiche che il testo della Costituzione offre,

nella convinzione che, anche per tale via, si favorisca la crescita civile dei giovani, si sviluppi il senso

della legalità e si rafforzi l’impegno per la democrazia e la partecipazione.

Queste esperienze didattiche producono ulteriori ricadute positive sulla formazione degli studenti,

perché accrescono le capacità di svolgere indagini documentate, di comunicare in modo efficace, di

lavorare in gruppo, di confrontarsi con diversi ambiti culturali, di assumere comportamenti propositivi

e di misurarsi con una valutazione esterna: in tal senso il Progetto si colloca nell’area

dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”

Articolazione

La scuola è stata chiamata a produrre un elaborato, in formato digitale, volto ad approfondire e

illustrare il significato e il valore di uno dei principi della Costituzione, contestualizzando la ricerca

nel proprio territorio. Un comitato di valutazione, formato da parlamentari e rappresentanti del Miur,

ha esaminato lavori e ha poi individuato gli elaborati vincitori. I lavori selezionati sono premiati

durante la cerimonia conclusiva (Roma, Senato della Repubblica). Nell'a.s. 2016/2017, la nostra scuola

ha partecipato con il lavoro intitolato: “INTEGRA LA MENTE”: una lettura speciale dell’art.21 della

Costituzione (IVA – indirizzo linguistico ESABAC).

“ART. 416-BIS”

Referente: prof.ssa Cerica Maria Letizia

Il progetto è imperniato sulla città di Palermo, sulla sua pianta topografica. Vengono ripercorsi i

luoghi-simbolo della storia palermitana, dalla fine degli anni Sessanta agli inizi degli anni Novanta del

Novecento. Le vie, gli edifici sono i punti di partenza per approfondimenti, ricostruzioni e riflessioni;

questo perché possiamo considerare Palermo – in un certo senso – come il paradigma della storia

dell'Italia contemporanea, tanto negli aspetti negativi, tanto in quelli positivi. L'insegnante fornisce

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materiale, supporto didattico e sostegno durante lo svolgimento della ricerca. La struttura portante

del progetto è la seguente:

1) I termini di base della cultura mafiosa. (Cosa Nostra, affiliazione, famiglia, religione, mandamento,

Commissione, decina, capo-decina, omertà, ecc.). OBIETTIVO: conoscenza degli aspetti strutturali su

cui si fonda Cosa Nostra.

2) Nucleo Scorte di Palermo. OBIETTIVO: raccontare le storie e la vita degli uomini che si occupano

della tutela e della sicurezza dei funzionari dello Stato, con particolare attenzione alla storia delle

scorte di Falcone e Borsellino, degli uomini che si sono sacrificati per Dalla Chiesa, Terranova, La

Torre.

A partire dall’anno scolastico 2016/2017, il Liceo Buratti ha inoltre aderito alla “Rete di scuole Giovanni

Falcone”, che ha come obiettivo la promozione della cultura della legalità all’interno degli istituti

scolastici della provincia di Viterbo. Nel corso dell’ a.s. 2016/2017 il Liceo ha partecipato all’incontro

con il testimone di giustizia T. Bentivoglio, al tavolo di lavoro sul bullismo, indetto a livello provinciale

e coordinato dal prof. Ugo Longo ed è stato coinvolto nel corso di una iniziativa voluta dal Presidente

della Regione Lazio, Luca Zingaretti, che si è svolta a Roma, presso il Teatro Brancaccio il giorno 22

maggio 2017, in occasione del XXV anniversario della strage di Capaci. Il giorno 10 novembre 2017 una

classe del nostro Liceo ha partecipato, a Roma, presso il Teatro Vittoria, a una iniziativa, coordinata

dalla Rete e organizzata dall’Osservatorio della Legalità della Regione Lazio, iniziativa che aveva come

obiettivo la conoscenza di una particolare realtà della criminalità organizzata, la "Ndrangheta".

Nell'a.s 2018/2019, il nostro Istituto ha partecipato sia ad alcune delle iniziative già organizzate dalla

Rete di Scuole “Giovanni Falcone” (20 ottobre incontro con Don Merola; 27 novembre incontro con il

giudice Nicola Gratteri), sia alle iniziative programmate nel corso dell’incontro tra Referenti il 3

dicembre 2018. La nostra scuola, inoltre, ha preso parte al progetto "Art. 416-bis" (ottobre 2018 - maggio

2019) con una classe del Liceo Linguistico. All'interno di questo progetto, hanno tenuto lezioni nel

nostro Istituto funzionari della Polizia di Stato e ufficiali dei Carabinieri. Sempre nell'a.s. 2018/2019,

l'Istituto ha, infine, aderito, a due concorsi banditi dalla Polizia di Stato.

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Progetto Unicef “Verso una Scuola Amica”

Referente: Prof.ssa Anna Rita Burgi

Il progetto "Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi” vede la collaborazione tra l’UNICEF Italia e il

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).

Il progetto è finalizzato ad attivare prassi educative volte a promuovere la conoscenza e l’attuazione

della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per intraprendere il percorso sono

stati individuati Nove Passi, tappe fondamentali per contestualizzare e tradurre nel contesto scolastico

i diritti stabiliti.

Il Protocollo attuativo è lo strumento attraverso il quale le scuole potranno realizzare il percorso di

Scuola Amica attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli alunni.

Il progetto prevede la costituzione di apposite Commissioni Provinciali nelle quali sono rappresentati

l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comitato Provinciale per l'UNICEF e la Consulta degli Studenti.

Nel corso del mese di ottobre le scuole aderenti vengono convocate dalle rispettive Commissioni

Provinciali per la presentazione dell’iniziativa.

Al termine dell’anno scolastico le scuole consegnano alle rispettive Commissioni il lavoro realizzato.

Il Liceo Buratti ha inteso una scuola amica come una scuola capace di istruire e di educare, di orientare

e di formare, coniugando promozione dell’eccellenza, tutela dei deboli e rispetto per tutti, attraverso

la valorizzazione delle relazioni, delle discipline e delle attività, che costituiscono tutte insieme il suo

patrimonio formativo.

Negli ultimi anni il laboratorio di realizzazione di cortometraggi ha rappresentato lo strumento

principale attraverso il quale sono state perseguite le finalità del progetto Scuola Amica.

Nella produzione dei “corti”, i ragazzi hanno affrontato temi come la giustizia, l’immigrazione, la

differenza generazionale nell’uso delle nuove tecnologie e i diritti umani.

Compito della docente referente, dell'organizzazione e degli esperti esterni è stato quindi quello di

supportare gli studenti dando loro, di volta in volta, gli strumenti per una decisione democratica, per

una corretta ed efficace progettazione, per una collaborazione attiva e riflessiva.

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Approfondimento Storia Contemporanea in collaborazione con

il DEIM - Università degli Studi della Tuscia

Particolari iniziative progettuali attuate dall'a.s. 2016/2017

"Fare/Rifare l’Europa attraverso la cultura. Ripensando l’eredità di Altiero Spinelli" (a.s.

2016/2017)

Nell’ambito della collaborazione di questo Liceo con l’Università degli Studi della Tuscia e, più

specificamente, con il Dipartimento di Economia e Impresa (DEIM) e il Corso di Laurea in «Scienze

politiche e delle Relazioni internazionali» (SPRI), nelle attività della Cattedra Jean Monnet MedEU

«The Mediterranean Europe in the EU: History and Culture, Issues and Policies», finanziata dal

programma Erasmus + della quale è Chair Holder il Prof. Maurizio Ridolfi, è stato attivato nell’a.s.

2016/2017 un Laboratorio didattico dal titolo «Fare/Rifare l’Europa attraverso la cultura. Ripensando

l’eredità di Altiero Spinelli».

Il laboratorio, attraverso con quattro incontri tematici di visione collettiva e discussione seminariale,

si è proposto di analizzare il ruolo della cultura e dei mass-media nella costruzione del discorso

pubblico sulla storia dell’integrazione europea e sull’Europa del tempo presente.

“I giovani e le rappresentazioni della guerra”. Nel centenario della Grande Guerra (1915-1918)

(a.s. 2017/2018)

L'iniziativa ha voluto presentare ai giovani della classe 1999 e al territorio, attraverso gli approcci della

Public History, una delle pagine più drammatiche della storia italiana: la disfatta di Caporetto

dell’ottobre-novembre 1917 e la chiamata alla leva della classe 1899, che ha consentito di invertire l’esito

della Grande Guerra. Tra gli obiettivi, importante quello di partecipare alle celebrazioni del centenario

della battaglia di Caporetto e della chiamata alla leva dei cosiddetti Ragazzi del ’99, coinvolgendo in

particolare giovani studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, nati, in larga parte, nel 1999.

L'Università degli Studi della Tuscia e in particolare la cattedra di Storia Contemporanea del prof.

Maurizio Ridolfi hanno organizzato una giornata dedicata ai 100 anni dalla battaglia di Caporetto e dal

reclutamento anticipato di oltre 260.000 giovani della classe 1899, molti dei quali non ancora

diciottenni, che furono portati in prima linea nell’ambito della riorganizzazione dell’esercito nazionale

conseguente all’esito di Caporetto.

L’evento, fissato per il giorno 14 novembre 2017 presso l’Auditorium dell’Università della Tuscia (10.15-

12,30), si è articolato nel seguente programma:

- Introduzione di Maurizio Ridolfi, ordinario di Storia contemporanea all’Università della Tuscia

e co-fondatore dell’Associazione Italiana di Public History

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- Lectio magistralis di Mario Isnenghi, professore emerito di Storia contemporanea

dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il prof. Isnenghi è uno dei massimi studiosi italiani della

Grande Guerra ed è componente del “Comitato storico scientifico per gli anniversari di

interesse nazionale”

- Rappresentazione de Li ciorne che abiammo lasciato una storia, reading teatrale, di e con Aldo

Milea e Saverio Senni. Lo spettacolo evoca una straordinaria pagina della Storia d’Italia, quella

dei giovani nati nel 1899, attraverso la storia di uno di questi, Vincenzo Rabito, bracciante

analfabeta siciliano autore di un’incredibile opera diaristica dalla quale Einaudi ha pubblicato

nel 2007 il libro “Terra Matta

- Lettura da parte di giovani del 1999 di brani tratti da lettere di soldati al fronte.

“Le celebrazioni del 2 giugno e l’immaginario repubblicano nella Tuscia” (a.s. 2018/2019)

(Coordinamento della prof.ssa Agnese Bertolotti, Unitus)

Coerentemente con le attività di ricerca connesse con il Progetto Nazionale “Il referendum del 2 giugno

1946. La nascita, le storie e le memorie della Repubblica” della Società italiana per lo studio della storia

contemporanea (SISSCO), coordinato dal prof. Maurizio Ridolfi (Unitus) e già riconosciuto di

rilevanza nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato proposto un percorso storico-

culturale in grado di mettere in relazione la storia del Paese con la sua memoria culturale, pubblica,

coniugando la storia nazionale con la dimensione locale, con la quale gli studenti si confrontano

quotidianamente. Si tratta di un laboratorio didattico per le classi quinte articolato in quattro incontri

della durata di tre ore circa. Ogni appuntamento sarà finalizzato alla costruzione delle conoscenze

necessarie alla creazione di una maggiore consapevolezza sulla storia e la memoria repubblicana nel

territorio della Tuscia e della città di Viterbo. Il percorso prevede due distinti momenti: una prima fase

con lezioni frontali, necessarie per l’approfondimento della transizione istituzionale e delle principali

tappe del processo di fondazione della Repubblica, nonché delle date della Repubblica (2 giugno, 25

aprile, 4 novembre); una seconda fase volta all'acquisizione delle competenze pratiche necessarie

per confrontarsi con una ricerca di impianto storico con esperienze laboratoriali presso l’Archivio di

Stato di Viterbo.

In conclusione del percorso si terrà un seminario (Università della Tuscia) durante il quale gli studenti

presenteranno le proprie ricerche e si confronteranno con esempi di altre esperienze territoriali di

studiosi membri del gruppo di ricerca “il2giugno.it”.

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Salute e prevenzione

«Tutti i bambini e i giovani hanno diritto ad essere educati in una scuola che promuove la salute, è

infatti dimostrato che i determinanti dell’educazione e della salute sono inseparabilmente collegati».

Ricordiamo la Convenzione Internazionale sui Diritti per l’Infanzia, (ONU - 20 novembre 1989),

ratificata dall’Italia con la Legge n. 176 del 27/5/1991, che all’art. 3 impegna gli Stati ad «assicurare al

fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere» e a vigilare «affinché il funzionamento

delle istituzioni, servizi e istituti che hanno la responsabilità dei fanciulli e che provvedono alla loro

protezione sia conforme alle norme stabilite dalle autorità competenti in particolare nell'ambito della

sicurezza e della salute».

La scuola che promuove la salute lavora per realizzare l'insieme di interventi e azioni per sostenere e

migliorare le condizioni di salute ed il benessere, inteso nel suo senso più ampio, di tutti i suoi membri.

Tutela e difesa della salute coincidono con la creazione di condizioni favorevoli alla crescita ed allo

sviluppo della persona, non solo prevenendo ed anticipando gli eventi nocivi per la salute, ma

soprattutto promuovendo azioni utili affinché i ragazzi apprendano le giuste modalità per far fronte

ai propri bisogni di salute.

Promozione viene quindi a coincidere con educazione, intesa come l’insieme di strategie che

consentano ai giovani di assumersi responsabilità propositive riguardo la propria salute e di quella

della collettività”.

Il Liceo “Mariano Buratti” riconosce e fa propri i principi descritti sopra e divulgati dal Ministero della

Salute, promuovendo annualmente una serie di iniziative volte a:

- promuovere la cultura della prevenzione;

- attuare concrete azioni di screening;

- sviluppare consapevolezza nei ragazzi delle principali situazioni di rischio per la propria salute;

- coltivare uno stile di vita sano

Nell'a.s 2018/2019 sono programmate le seguenti attività:

- Buono a sapersi (i pericoli del mondo telematico) in collaborazione con la Polizia Postale sez. VT

- La patologia del gioco d’azzardo

- Screening cardiologico

- Educazione alimentare: questionario su stili alimentari promosso dall’Ordine dei Medici; screening

glicemico con Centro Diabetologico di Viterbo

- Informazione Sessuale (Informati e protetti) - Volontari Croce Rossa, animatori educatori alla sessualità

- Attività con ADMO e Associazione Donatori di Sangue

- Screening per la ricerca della presenza di DSA in collaborazione con ASL Viterbo UOC Neuropsichiatria

Infantile

Le attività dell’Associazione Sportiva Culturale “M. Buratti”

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Accoglienza, sport, volontariato e solidarietà

L'associazione sportiva culturale "M. Buratti" nasce il 30/10/2001 presso i locali dell'omonima scuola

viterbese facendo seguito alla direttiva n. 133 del 3 Aprile 1996 del Ministero della Pubblica Istruzione.

Tale direttiva auspicava una fattiva collaborazione, all’interno di un quadro giuridico di riferimento,

fra le istituzioni scolastiche e le associazioni di studenti, ex studenti, genitori, che avessero finalità

educative comuni con la scuola, da perseguire con modalità e strumenti diversi.

L'associazione sportiva si prefigge di:

- Offrire agli studenti l'opportunità di promuovere, diffondere l'attività sportiva, culturale, ricreativa e del

tempo libero in coerenza con le finalità istituzionali della scuola.

- Valorizzare le potenzialità organizzative degli studenti.

- Creare un contesto educativo e formativo che veda la scuola come centro di attività culturali, sportive,

del tempo libero e sociali.

- Organizzare eventi con proposte più vicine agli interessi degli alunni, come il ballo, la musica, lo sport,

l’attività di volontariato.

- Realizzare accanto a ogni attività dell'associazione raccolte fondi destinati a varie associazioni locali.

Il presidente dell'Associazione è il prof. Domenico Chiossi e il presidente onorario è il Dirigente pro-

tempore della scuola, Dott.sa Clara Vittori. Si propongono le seguenti iniziative per il prossimo

triennio:

- Gran Galà di Natale

- Festa di Benvenuto (messaggio contro il bullismo)

- Tombola di Natale con beneficenza

- Scuola Sci in periodo di sospensione delle attività

- Gruppo Hostess e Steward (Certamen, Notte dei Licei, eventi esterni etc.)

- Gruppo scolastico di volontari

- Concorso Artistico per creazione loghi di eventi e progetti

- Sport e solidarietà con “Eta Beta”: manifestazione sportiva in collaborazione con altri istituti

- Gruppo Avis per donazione sangue

- Festa di Carnevale Martedì Grasso

- Pesca di beneficenza Pasquale

- Festa di fine anno con premiazioni sportive e culturali

- Acquisto premi, gadget e attrezzi sportivi per la palestra

- Corsi estivi per animatori a indirizzo sportivo

- Corsi di ginnastica dolce per personale e genitori degli alunni dell’istituto

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7 PROCESSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL CURRICOLO SCOLASTICO

Particolari iniziative progettuali attuate dall'a.s. 2015/2016

ERASMUS PLUS PROGRAMME

Progetto Erasmus Plus KA1 – Mobilità del personale - Facciamo BRECCIA: BREaking Classical

stereotypes to boost Classical InnovAtions (conclusione 30 giugno 2016)

Il progetto ha previsto per un gruppo di docenti (Tonicchi, Fidanza, Stocchi, Cardillo e Apperti) la

frequenza di un corso Clil ( Content and Language Integrated Learing) - Practical Methodology presso

Cheltenam (Gran Bretagna), della durata di due settimane, nei mesi di Agosto (Tonicchi e Fidanza) e

Settembre (Apperti, Stocchi, Cardillo) 2015.

Altri docenti (Iadicicco e Fidanza) hanno svolto attività di Job Shadowing in Finlandia dal 1 al 16

Settembre 2015 ed altri ancora (Palombi, Pacetti e Vittori) hanno svolto attività di Job Shadowing in

Germania dal 1 al 16 Settembre 2015.

La riflessione sulle esperienze di formazione e di osservazione in situazione di sistemi di istruzione

diversi, in varie aree dell’Europa, deve produrre una rielaborazione dell’esperienza acquisita, al fine di

una più ampia condivisione all’interno del Collegio dei Docenti e di un possibile trasferimento in

termini di buona pratica educativa e professionale.

L’osservazione del sistema scolastico ed educativo finlandese lascia emergere una forte centralità

dell’alunno, anche grazie ad un processo di valutazione finalizzato a far esprimere al meglio agli

studenti le proprie abilità, conoscenze, competenze. La valutazione scaturisce da un monitoraggio

continuo che conduce alla valutazione finale. La vita scolastica è fortemente incentrata su una

dimensione di benessere degli studenti, conseguita anche attraverso lo snellimento dei contenuti.

Anche l’esperienza di Job Shadowing in Germania, ha permesso di riscontrare una condizione di

tranquillità rispetto agli impegni scolastici e di generale benessere degli alunni. Il sistema didattico

verte sull’utilizzo della formula dell’apprendimento cooperativo, dei test strutturati e su un sostanziale

snellimento della valutazione.

L’osservazione delle citate esperienze scolastiche e la conseguente riflessione porta a valutare la

necessità di:

- considerare i limiti della valutazione nelle modalità in cui spesso viene attuata nell’istruzione

secondaria italiana;

- reperire forme di didattica che producano motivazione nello studente (evitando di utilizzare

la prova di verifica come strumento per creare motivazione);

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- individuare soluzioni didattiche diverse, più coinvolgenti e che creino consapevolezza,

puntando maggiormente sulla dimensione della metacognitività;

- riflettere sull’opportunità di un contenimento dei programmi per privilegiare la qualità

rispetto alla quantità;

- si può quindi cercare di attuare una didattica che faccia ricorso ai quadri concettuali, in cui si

attuino delle sperimentazioni e innovazioni quotidiane per migliorare la didattica.

È stato notato infine che i sistemi scolastici osservati sono più strutturati per fornire adeguate

opportunità formative agli studenti per i quali si registrano difficoltà di apprendimento. Sul sito

dell’Istituto, nella sezione ERASMUS +, è pubblicato il Booklet Finale del progetto.

Erasmus plus Ka2 - Integrating ICT into Foreign Language Studies (conclusione: 30 giugno

2017)

L'obiettivo principale di questo progetto è quello di migliorare le competenze digitali degli insegnanti

e degli studenti, al fine di renderli in grado di utilizzare la tecnologia digitale ed i suoi prodotti

(software) durante l’insegnamento delle lingue straniere. Quelle linguistiche e digitali sono

competenze di base, acquisite attraverso l'istruzione formale a scuola e attraverso l'apprendimento

non formale con l'aiuto del presente progetto. I partner sono i seguenti:

- Ajkai BrodyImre Gimnazium es Alapfoku MuveszetiIskola (Ungheria - Coordinatore);

- Bagcilar Barbaros Anadolu Lisesi (Turchia);

- Jaso ikastola, s.coop.ltda (Spagna);

- Liceo Ginnasio “Mariano Buratti” (Italia);

- Verenigingvoor Christelijk Voortgezetonderwijs Rotterdam enomgeving, Christelijke

Scholengemeenschap Comenius College (Olanda);

- IV Liceum Ogolnoksztalcaceim. C. K. Norwidaw Bialymstoku (Polonia).

Mobilità

- Meeting di coordinamento di progetto: (4 giorni, Italia, Polonia ed Olanda) – 2 docenti

- Evento di formazione per 3 docenti in Ungheria (Dicembre 2015, 7 giorni)

- Mobilità studenti (4 studenti e 2 docenti in ogni paese) in:

Olanda Febbraio 2016

Italia Aprile 2016

Ungheria Settembre 2016

Spagna Dicembre 2016

Turchia Febbraio 2017

Polonia Aprile 2017

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La mobilità in Turchia non è stata effettuata per l’impossibilità di garantire l’incolumità dei

partecipanti e anche alla luce della segnalazione fatta dal Ministero degli Esteri, ma è stata compensata

portando il numero degli studenti in mobilità in Spagna e Polonia da 4 a 6.

Ogni mobilità ha trattato uno dei seguenti temi, scelti durante il primo meeting di coordinamento:

- Sharing and exchanging ideas on the NET, monitoring activities: blogspots

(www.blogger.com), twinspace, social networking sites, skype, viber;

- Ways of contacting partners and teachers and peers: viber, twitter, Instagram, Skype, Web

Cam ;

- Google apps for education and YouTubevideos;

- In-class online learning solutions, basics of establishing websites (worksheets, games, reading

comprehensions);

- Applications supporting self-study (PC-s, IPhones, tablets), podcasts;

- Interactive whiteboards, how to use Active Inspire, Smartboards, 30-day free whiteboard

programs;

- Assessment on-line tools (on-line tests, portfolios), evaluation and monitoring on-line;

- ITools provided by publishers;

- Presentation techniques.

KA2 PersOnalized teaChing: the Key to success in EducaTion – Tools (POCKET Tools)

Questo progetto persegue i seguenti obiettivi generali

- Combattere la dispersione e l'insuccesso formativo con l'individualizzazione degli

apprendimenti

- Innalzare i livelli di competenze di base, con un training specifico di apprendimento basato sui

problemi e la didattica laboratoriale, anche per affrontare le prove strutturate standardizzate

- Offrire agli alunni un percorso scolastico che ne valorizzi le specificità, favorendo

collaborazione e comunicazione alunni/docenti, tra studenti (con peer education e tutoring) e

all'interno degli organi funzionali (consigli di classe e dipartimenti) per costruire una comunità

di apprendimento, migliorare il clima relazionale interno e contrastare così dispersione,

demotivazione e insuccesso

- Creare e consolidare reti, incrementando la capacità di operare a livello UE, condividere e

confrontare idee, pratiche e metodi

Gli obiettivi specifici sono i seguenti:

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- costruire unità didattiche modulari e graduate anche in forma elearning per permettere a ogni

alunno di sviluppare le proprie peculiari potenzialità intellettive

- realizzare un pronto recupero dei prerequisiti in ingresso come forma di prevenzione precoce

di abbandono e insuccesso

- formare i docenti nell'utilizzo di metodologie didattiche innovative (es. IWT, Flipped

Classroom).

L’utilizzo delle ICT e in particolare della piattaforma elearning IWT sarà funzionale al raggiungimento

di questi obiettivi.

I Paesi partner sono:

- Ardo István Általános Iskola és Szakközépiskola (Szigetszentmiklós, Ungheria)

- DISK MESLEKI VE TEKNIK ANADOLU LISESI (Istanbul, Turchia)

- Instituto de Educación Secundaria CESAR MANRIQUE (Arrecife, Canarie, Spagna)

- Comenius College (Rotterdam, Olanda)

- Alternative Learning Programme (Paola, Malta)

- Agrupamento de Escolas D. Sancho I (V. N. Famalicão, Portogallo)

Le attività si svolgeranno da novembre 2016 a ottobre 2018 e prevedono tre mobilità con gli studenti,

cinque TPM e un evento di formazione destinato ai docenti di tutti i paesi partners.

Si sono già svolti l’evento di formazione per i docenti (gennaio 2017) una mobilità con gli studenti a

Lanzarote (Maggio 2017) e tre TPM (Italia novembre 2016, Budapest marzo 2017 e Rotterdam ottobre

2017). Nel corrente anno scolastico si effettueranno due mobilità con gli studenti (dicembre 2017

Olanda e marzo 2018 Malta), due TPM (uno a Malta a febbraio 2018 e in Portogallo a maggio 2018).

Il progetto prevede tre step:

Azione 1. “Difficoltà di apprendimento ed individualizzazione”: applicazione del mastery learning

quale strategia di apprendimento individualizzato per accertare le abilità in ingresso degli allievi e

garantire un pronto recupero per coloro che dovessero rivelarsi carenti.

L’azione 1 sarà così strutturata:

- test di verifica del possesso dei prerequisiti per l’accesso alle UD;

- attivazione di procedure di recupero precoce, qualora il possesso si sia rivelato carente, per

garantire che tutti gli alunni inizino il percorso equipaggiati delle competenze necessarie

insegnamento collettivo della 1° UD;

- prova di valutazione formativa intermedia, per valutare se gli standard di apprendimento siano

stati conseguiti;

- attivazione immediata di procedure di recupero per gli alunni che non hanno conseguito gli

standard, anche grazie al peer tutoring;

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- valutazione sommativa, che è anche valutazione dei prerequisiti per l’accesso all’unità

successiva;

- avvio della 2° UD e così via.

Azione 2. “Competenze di base e prove strutturate standardizzate”: si concentra sulle competenze di

base (logico-matematiche e di alfabetizzazione) e trasversali, muovendo sempre dalla centralità

dell'alunno. Consiste nella realizzazione di 20h (10h/anno) di training, simulazioni ed esercitazioni

sullo sviluppo delle competenze di base (logico-matematiche e di alfabetizzazione) e trasversali,

Azione 3. “Eccellenze e personalizzazione: creazione di unità didattiche modulari e graduate in e -

learning. In questa azione, alla diversificazione dei percorsi corrisponde la diversificazione dei

traguardi di apprendimento.

Sia in itinere che a conclusione del progetto sono previste attività di disseminazione che prevedono

l’uso dei social, comunicazioni a mezzo stampa e realizzazione di pagine web.

Il Progetto Erasmus + POCKET Tools (conclusione: 31 ottobre 2018)

Il 21 Maggio 2018 presso l’Aula Magna del nostro liceo è stato organizzato un evento di formazione

nel quale tutti i docenti coinvolti nelle mobilità virtuali e fisiche hanno illustrato, con Prezi, padlet e

ppt, il lavoro svolto dagli studenti e la ricaduta che l’esperienza del progetto ha avuto sulle classi

interessate.

I materiali prodotti durante tutta la durata del progetto sono stati caricati nello spazio dedicato sulla

piattaforma Moodle, per una condivisione più capillare.

Dal 27 al 30 Maggio si è tenuto il quinto TPM in Portogallo. In quella sede tutti i partners si sono

confrontati sul lavoro svolto e sui risultati ottenuti e si proceduto alla pianificazione dell’ultimo

TPM.

Dal 14 al 17 ottobre 2018 si è tenuto presso la nostra scuola il TPM conclusivo. Nella giornata di

martedì 16 ottobre presso l’Istituto Albeghiero di Caprarola si è svolto un evento di disseminazione

dal titolo “Food Policy and Sustainability”con l’intervento di aziende locali impegnate nel settore

alimentare.

KA2 eDUCATE - (Drama for change: european valUes and the theatre peDagogy for

aCtivAting learning and Empowering students) 2018-2020

Partners

Georg Büchner Schule - Rodgau, Germania - Coordinatore

FURNESS ACADEMIES TRUST- BARROWS-IN-FURNESS, Gran Bretagna

St Benedict College Secondary School- Kirkop, Malta

LICEO GINNASIO STATALE " M. BURATTI " - Viterbo, Italia

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5th Gymnasium of Veroia– Veroia, Grecia

Instituto de Educación Secundaria Palomares- Palomares del Río, Spagna

Destinatari del progetto

età 14-16

Alunni con BES

Obiettivi e caratteristiche principali

La principale attività del progetto è quella di utilizzare il teatro come metodo innovativo per lo

sviluppo di competenze di base e trasversali degli studenti e di farli avvicinare a un interesse culturale.

Il progetto si sviluppa in due fasi distinte.

La Fase 1 Learning by playing (2018/2019), con due mobilità Siviglia (22/26 ottobre 2018) Germania ( 15

studenti 19/24 maggio 2019), svilupperà molti temi dal Patrimonio Culturale Europeo dell’anno 2018.

Studenti e insegnanti impareranno come scambiare interessi teatrali ed esperienze, praticheranno il

teatro storico delle scuole partners si confronteranno sull’organizzazione della scuola ed eseguiranno

giochi di simulazione individuale.

Nella Fase 2 From work to play (2019/2020), con due mobilità Viterbo (ottobre 2019) e Malta ( 15

studenti maggio 2020), gli studenti impareranno il lavoro imprenditoriale, sociale, personale,

interculturale, linguistico e verbale. Svilupperanno abilità di base attraverso lavori di gruppo con

persone aventi un differente background, la capacità di comunicare e di utilizzare il computer, ma

anche abilità trasversali come prendere l’iniziativa, risolvere problemi e lavorare collaborando.

All’interno delle attività di gestione, la nostra scuola ha la responsabilità del monitoraggio e della

valutazione. Attraverso l’uso di tecniche teatrali e performances, il progetto si pone l’obiettivo di

migliorare l’interazione culturale e la consapevolezza dell’identità e dei valori Europei, affrontando

tematiche frequenti nello studio delle lingue straniere e degli studi sociali. Applicando le varie tecniche

teatrali (osservazione, analisi e comunicazione), gli studenti saranno coinvolti in prima persona nel

processo creativo, miglioreranno le loro competenze creative, critiche e di cittadinanza.

Etwinning Twinspace

I contenuti del progetto, tutte le attività già svolte e quelle da svolgere sono disponibili sulle pagine

dedicate (etwinning live e my twinspace).

Per prima cosa i docenti interessati si devono registrare sulla piattaforma per poter avere accesso al

materiale.

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Nel corso del teachers meeting di Siviglia (21/26 ottobre 2018) sono state prese le decisioni relative alla

selezione degli studenti che parteciperanno al progetto, al play finale, che sarà in 6 atti e per il quale

ogni Paese svilupperà 1 atto di circa 15 minuti che potrà essere in lingua madre o in inglese e alle

tematiche da sviluppare nel corso del progetto (European values)

Viaggi d’istruzione, stages linguistici e scambi culturali

I nuovi programmi previsti dalla riforma dei licei, mettono l’accento sul fatto che, per attuare

pienamente il percorso formativo volto al raggiungimento della competenza linguistico-comunicativa,

si debba prevedere l’utilizzo costante della lingua straniera.

Per conseguire tale obiettivo la nostra scuola prevede le seguenti attività:

- stages linguistici

- gemellaggi

- viaggi d’istruzione in Italia e all’estero.

L’Istituto propone i seguenti viaggi d’istruzione e stage formativi:

Biennio

Liceo Classico

Liceo Linguistico

Triennio

Liceo Classico

Triennio

Liceo Linguistico

Si possono effettuare massimo 3 uscite di un giorno.

Possibili scambi culturali con Paesi europei.

Si possono effettuare massimo 3 uscite di un giorno.

Stage linguistico di più giorni in Gran Bretagna (classi terze).

Viaggio d’istruzione di più giorni in Sicilia (classi quarte).

Viaggio d’istruzione di più giorni in Grecia (classi quinte).

Si possono effettuare massimo 3 uscite di un giorno.

3 stages linguistici in Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania/Austria distribuiti 1 per ogni a.s. al triennio.

Per l’attivazione dei viaggi d’istruzione, scambi culturali e stages linguistici è previsto quanto segue:

- Delibera del Consiglio di Classe

- Un accompagnatore per un massimo di 15 studenti ed un eventuale sostituto. Per gli stage un

accompagnatore deve essere quello della lingua parlata nel paese d’accoglienza;

- Partecipazione di almeno 2/3 della classe per i viaggi d’istruzione. Nel caso di scambi e/o stages

linguistici possono partecipare gruppi di studenti di classi diverse aggregati in base al numero

di partecipanti per classe e sulla base di un comune progetto didattico;

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- Compilazione da parte dei docenti accompagnatori, della relazione del viaggio (scaricabile

dalla sezione modulistica del sito della scuola) da consegnare ai professori referenti;

- Per il viaggio all’estero è indispensabile la presenza di un insegnante di lingua (o che conosca

bene la lingua inglese) tra gli accompagnatori;

- Ogni classe potrà fare una sola uscita di più pernottamenti;

- È consentito anche l'uso dei voli low cost.

Per ovviare ai molti problemi conseguenti a un eventuale ritiro dal viaggio d'istruzione si richiede che

ciascun allievo partecipante versi un acconto di Euro 100,00 o di una somma che viene di volta in volta

individuata, non inferiore a circa 1/3 del costo totale del viaggio al momento della firma di

accettazione.

La firma di accettazione da parte di entrambi i genitori rappresenta a tutti gli effetti un impegno

ufficiale alla partecipazione al viaggio.

Il saldo dovrà essere effettuato entro i limiti successivamente comunicati dalla scuola.

Il ritiro dal viaggio comporta, a meno che la mancata adesione o partecipazione non sia giustificata da

gravi motivi di impossibilità, il versamento della quota completa, salvo diverse indicazioni o coperture

risarcitorie fornite dall'agenzia.

Integrazione e accoglienza degli alunni stranieri

L’inserimento scolastico degli alunni stranieri avviene sulla base della seguente normativa di

riferimento:

Legge n° 40 del 1998 - DPR 394, Novembre 1999 - C.M. n. 24 del 1/03/2006 (Linee guida per

l’accoglienza e l’integrazione) – Documento di indirizzo, ottobre 2007 (La via italiana per la scuola

interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri) - C.M. n. 2 dell’8/01/2010 – nota MIUR 843 de

10/04/2013

L’obiettivo, che è prioritariamente quello di facilitare l’accoglienza e l’inserimento di questi studenti e

di promuovere il loro successo formativo, tende anche a far si che la loro presenza attiva nelle classi

rappresenti uno stimolo per tutta la comunità scolastica e persegua un reciproco arricchimento.

La nota MIUR 843 sottolinea che la scuola “la scuola deve essere consapevole che lo studente proviene

da sistemi scolastici che hanno priorità e modalità educative di apprendimento e di valutazione diverse

dalle nostre. Va quindi evitato di dare per scontato che lo studente sappia come inserirsi e sappia cosa

i docenti si aspettano da lui…”

Verrà quindi elaborato un piano di apprendimento adeguato alle competenze dello studente straniero

e calibrato sui suoi interessi e sulle sue abilità. Al termine del soggiorno la scuola rilascerà un attestato

di frequenza ed una certificazione delle competenze acquisite (scaricabile dalla sezione modulistica

del sito della scuola).

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E’ istituita una apposita commissione di docenti a carattere consultivo, gestionale e progettuale, la quale rappresenta il raccordo operativo con il Collegio dei docenti nell’assunzione delle previste responsabilità decisionali.

Mobilità individuale studentesca all’estero

La scuola promuove iniziative di mobilità studentesca e ne sottolinea la validità quali esperienze di

studio fortemente formative soprattutto nella prospettiva di una dimensione interculturale

dell’educazione. Un periodo trascorso all'estero (semestre o anno intero) è senz'altro per lo studente

un arricchimento personale notevole e pertanto tale soggiorno va aiutato e guidato da tutto il Consiglio

di Classe sia nella sua fase preparatoria che al rientro. Ciò è anche evidenziato nella normativa

ministeriale vigente, ed in particolare nella comunicazione MIUR prot. n.843 del 10 aprile 2013 (“Linee

di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale”, “le esperienze di studio all’estero

sono considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, a livello di ordinamento

scolastico e, pertanto, sono pienamente riconosciute.” Si indicano di seguito finalità e obiettivi della

mobilità studentesca internazionale, nonché il protocollo che specifica le modalità in cui tale mobilità

deve nel concreto effettuarsi.

Le finalità sono le seguenti

- Sostenere lo studente durante la sua esperienza interculturale

- Avvalersi dell’esperienza interculturale ai fini di una crescita partecipata di tutta la Scuola

- Regolamentare le procedure e gli atti formali relativi all’attività assicurandone la trasparenza e

il pari trattamento per tutti gli studenti

Gli obiettivi sono i seguenti

- Seguire e monitorare il soggiorno degli studenti all’estero dal punto di vista didattico

- Responsabilizzare gli studenti sui loro doveri in funzione del reinserimento nella scuola

italiana

- Assicurare una corretta valutazione dell’esperienza all’estero ai fini del reinserimento e

dell’attribuzione dei crediti;

- Facilitare il reinserimento nella propria classe, curando i rapporti tra studenti e insegnanti.

Protocollo

Prima della partenza

Compiti del Consiglio di Classe:

Lo studente che intende effettuare un periodo di studio all'estero deve informare il coordinatore del

proprio Consiglio di Classe; nel caso in cui lo studente riporti una o più sospensioni di giudizio ovvero

non consegua un profitto sufficiente in tutte le materie, la scuola sconsiglia il soggiorno in questione.

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Il Consiglio:

- predispone il contratto formativo sottoscritto dai docenti del Consiglio di Classe, dallo

studente e dalla famiglia (scaricabile dalla sezione modulistica del sito della scuola);

- individua le competenze da raggiungere per i quattro assi culturali e consegna allo studente i

programmi che si svolgeranno durante la sua assenza affinché possa seguire un percorso di

studi il più possibile attinente;

- identifica i contenuti irrinunciabili e propedeutici alla frequenza dell'anno successivo

che lo studente deve impegnarsi ad approfondire (gli stessi sono sostituibili con le discipline

che l'alunno seguirà all'estero) e stabilisce le modalità e i tempi per la verifica dei programmi

o parti di essi, che verranno svolti durante l’assenza dello studente (affinché possa poi

proseguire il proprio percorso di studi in Italia senza lacune nelle materie e nelle parti di

programma fondamentali);

- concorda contenuti e materiali da raccogliere nella scuola estera al fine di predisporre la

valutazione dell'esperienza;

- incarica un docente di riferimento – Tutor - con cui lo studente si terrà in contatto durante la

sua permanenza all'estero;

- sensibilizza il Collegio Docenti nell’adottare una linea di comportamento unitaria nei confronti

degli studenti partecipanti ad un programma di studio all’estero.

Compiti del Tutor

- manda aggiornamenti e comunicazioni allo studente su quanto si sta svolgendo in Italia in

classe durante l'anno;

- comunica con la scuola estera;

- raccoglie e riceve documentazione e materiale utile a predisporre il reinserimento dello

studente al suo rientro.

Compiti dello studente

- entro il 31 maggio, deve comunicare al tutor le materie seguite nella scuola ospitante, gli

argomenti affrontati e i risultati conseguiti anche in itinere. Inoltre la famiglia è tenuta a

mantenere i contatti con la scuola italiana, al fine di informarsi su eventuali incombenze

amministrative di vario tipo riguardanti lo studente stesso.

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Al rientro

Lo studente è tenuto a consegnare, entro il 20 agosto, tutta la documentazione attestante la frequenza

della scuola all'estero (diploma conseguito/certificato di frequenza, corsi sostenuti e valutazioni nelle

singole materie).

Compiti del consiglio di classe

- recepisce la certificazione rilasciata dalla scuola estera;

- accerta, entro il 31 agosto, la preparazione sulle materie non sostituibili;

- stabilisce modalità e tempi del recupero;

- determina il credito scolastico tenendo conto sia della valutazione espressa dalla scuola estera

relativamente alle conoscenze acquisite che della valutazione globale dell’esperienza culturale

e non solo accademica;

- certifica le competenze extracurricolari (ASL);

- programma con lo studente corsi di recupero e sostegno, se necessario;

- riconosce e valuta le competenze nella sua globalità valorizzandone i punti di forza;

- valorizza il materiale prodotto dallo studente per approfondimenti tematici, curricolari e non

da svolgere coinvolgendo l'intera classe.

Modalità di valutazione

Il Consiglio di Classe “può anche sottoporre, se ritenuto necessario, lo studente ad accertamento, che

si sostanzia in prove integrative, al fine di pervenire ad una valutazione globale, che tenga conto anche

della valutazione espressa dall'istituto estero sulle materie comuni ai due ordinamenti “... è in ogni

caso escluso che la scuola possa sottoporre l'alunno ad esami di idoneità che sono previsti

dall'ordinamento per altre casistiche... (cfr. nota prot. 843 Aprile 2013).

L'accertamento, che sarà svolto in tempi idonei decisi dal Collegio dei Docenti, consiste in un colloquio

che inizia con la presentazione di una relazione o mappa concettuale rappresentante, in modo

schematico, il percorso formativo tratto dall'esperienza all'estero. Successivamente il colloquio verterà

sulle materie, o parti di esse, del curricolo italiano non trattate nei programmi svolti all'estero.

Il Consiglio di Classe valuta la preparazione dello studente in relazione ai contenuti stabiliti dal

consiglio stesso, tenendo conto in particolare di quelli che costituiscono prerequisiti per la classe

successiva.

L'esperienza all'estero non fornisce di per sé credito formativo. Tuttavia lo svolgimento di attività

extracurricolari paragonabili a quelle riconosciute in Italia per gli studenti frequentanti in loco è da

considerarsi come voce che dà accesso a tale credito assieme agli altri parametri previsti. L’alunno/a

fa inoltre pervenire i profitti conseguiti nelle varie discipline.

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Il Consiglio di Classe:

- esaminati i programmi;

- considerati i risultati conseguiti dall’allievo/a nell’a.s. appena concluso;

- considerato il giudizio formulato dal Consiglio sull’allievo/a al termine della classe frequentata

nell’a.s. concluso;

- considerato il colloquio svoltosi,

- valutata la documentazione prodotta ai fini dell'attribuzione di ore di ASL;

- attribuisce la valutazione e delibera l'ammissione alla classe successiva.

Anno all'estero e Alternanza Scuola Lavoro

Ai sensi della Legge 107/2015, della nota MIUR Prot. 843 del 10/04/2013, e della nota MIUR Prot. 3355

del 28/03/2017, il Consiglio di Classe procede alla valutazione del percorso formativo dello studente

che ha svolto un anno/semestre/tre mesi all’estero. Al seguito del colloquio pluridisciplinare, i docenti

del Consiglio di Classe, al fine di valorizzare tutti gli apprendimenti, inclusi quelli formali e informali,

accertano il raggiungimento di una serie di competenze disciplinari e trasversali. Il Consiglio di Classe,

inoltre, esaminata la documentazione consegnata, al momento del rientro, dall’allievo/a stesso/a, può

procedere all’attribuzione del credito scolastico e alla certificazione delle ore di ASL svolte durante

l’a.s. conclusosi.

Ai fini della quantificazione delle ore, il Consiglio di Classe valuta quali attività equiparate ad ASL le

seguenti:

- formazione antecedente la partenza: fino ad un massimo di 6 ore al giorno – da documentare;

- competenze trasversali/linguistiche (C1/C2 della lingua del paese ospitante): fino ad un

massimo di 30 ore – da verificare in sede di colloquio pluridisciplinare;

- conoscenza della cultura del paese straniero e competenze trasversali quali “imparare a leggere

e a utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, imparare ad orientarsi al

di fuori del proprio ambiente umano e sociale, utilizzando le mappe di una cultura altra”: fino

ad un massimo di 30 ore - da verificare in sede di colloquio pluridisciplinare;

- stages extra-curricolari svolti nel corso dell'anno all'estero (non più di 6 ore al giorno) – da

documentare.

In mancanza di certificazione delle attività di stages, il Consiglio di Classe riconosce comunque

l’equivalenza, anche quantitativa, con le esperienze di ASL concluse dal resto della classe.

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8 ATTIVITÀ PREVISTE IN RELAZIONE AL PNSD

Triennio 2016-2019

Nel corso del Triennio 2016 – 2019, il nostro Istituto ha impresso un ritmo accelerato

all’implementazione dei processi di introduzione, promozione e pieno utilizzo di strumenti

tecnologici innovativi per la didattica nelle classi e per la gestione dei processi amministrativi,

organizzativi e di comunicazione all’interno dell’Istituto e con l’esterno.

Recependo in toto il dettato dell’art. 1, comma 57 della Legge 107/2015

“A decorrere dall’anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della

presente legge, le istituzioni scolastiche promuovono, all’interno dei piani triennali dell’offerta

formativa e in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, azioni

coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale

di cui al comma 56”,

sono state promosse azioni coerenti con quelle indicate dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

In particolare, e in continuità e coerenza con le realizzazioni e gli obiettivi indicati nel PTOF 2016 –

2019, sono state progettate e realizzate attività in linea con le indicazioni e gli obiettivi del PNSD

riguardo a:

Azione #1 (Fibra per banda ultra-larga alla porta di ogni scuola) e Azione #2 (Cablaggio

interno di tutte le scuole LAN/WLAN)

- Potenziamento e stabilizzazione della connessione a banda larga disponibile per la didattica

nelle aule, per le attività nei laboratori e per la gestione digitale dei processi amministrativi

- Creazione di spazi Wi-Fi ad hoc per docenti e personale in occasione di attività laboratoriali e

di formazione;

- Implementazione di una rete wireless dedicata in Aula Magna, nell’ambito di una completa

ristrutturazione e riprogettazione della stessa come spazio polifunzionale innovativo e

biblioteca digitalizzata.

OBIETTIVI

o Coprire l’intera filiera dell’accesso digitale della scuola, per abilitare la didattica digitale

o Fornire le condizioni per l’accesso alla società dell’informazione.

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Azione #4 (Ambienti per la didattica digitale integrata) e Azione #7 (Piano per l'apprendimento

pratico)

- Accelerazione dell’introduzione dell’uso delle LIM nelle pratiche di didattica innovativa. Al

termine dell’A.S. 2018 -19 saranno 45 (80% circa degli spazi dell’Istituto adibiti alla didattica)

le aule dotate di PC, LIM e dispositivi audio/video

- Messa in opera (con fondi PON-FESR) di due laboratori per la didattica innovativa dotati di

dispositivi per la creazione/fruizione di contenuti digitali mediante l’utilizzo integrato di

ambiente con rete Wi-Fi ad hoc, LIM, tablets e PC;

- Progettazione e ristrutturazione dell’Aula Magna come spazio eclettico polifunzionale dotato

di arredi innovativi che coniugano il momento operativo (fruizione di contenuti, formazione)

con quello della riflessione e della creazione di sapere (biblioteca digitale informatizzata,

spazio di studio e riflessione).

OBIETTIVI

o Potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni “leggere”, sostenibili

e inclusive;

o Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare,

ponendo al centro l’innovazione;

o Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica attiva, promuovendo ambienti

digitali flessibili;

o Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica

o Ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli

edifici scolastici.

Azione #11 (Digitalizzazione amministrativa della scuola), Azione #12 (Registro elettronico) e

Azione #13 (Strategia “Dati della scuola")

- Potenziamento e approfondimento della conoscenza e dell’utilizzo da parte dei docenti delle

funzioni attinenti al Registro Elettronico come interfaccia in tempo reale nelle comunicazioni

con le famiglie;

- Formazione e potenziamento delle competenze del personale ATA degli uffici amministrativi

in ordine ai processi di dematerializzazione e di gestione dei flussi documentali (conservazione

sostitutiva dei documenti delle scuole, gestione del fascicolo elettronico del docente e dello

studente, implementazione dell’archivio virtuale di Istituto);

- Riprogettazione, in corso nell’A.S. 2018 -2019, del sito internet istituzionale, nell’ottica di una

migliore fruibilità da parte delle famiglie e degli attori istituzionali e privati, anche attraverso

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canali alternativi raggiungibili dal sito stesso (Facebook - Pagina Istituzionale, accessibilità da

dispositivi mobili Android e IOS);

- Implementazione di una piattaforma di Digital Signage informativa presso la Sede Centrale.

OBIETTIVI

- Completare la digitalizzazione dell’amministrazione scolastica e della didattica e

diminuire i processi che utilizzano solo carta;

- Potenziare i servizi digitali scuola-famiglia-studente;

- Aprire i dati e servizi della scuola a cittadini e imprese.

Azione #25 (Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa) e Azione #26

(Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica)

- Svolgimento di una Unità Formativa inerente alla didattica secondo il metodo della Flipped

Classroom

- Svolgimento di una Unità Formativa dal titolo Avanguardie educative e nuove pratiche

didattiche

- Formazione dei docenti riguardo alla conoscenza e l’utilizzo della piattaforma MOODLE

nell’ambito del programma Erasmus Plus Ka2 - POCKET Tools;

OBIETTIVI

- Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo

tutti gli attori della comunità scolastica

- Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali.

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Triennio 2019-2022

Per il triennio a partire dall’a.s. 2019 -2020, il nostro Istituto intende proseguire nella messa in opera

delle indicazioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), attraverso il monitoraggio e la verifica

delle azioni già intraprese, e la progettazione e successiva implementazione di aggiornamenti a

protocolli consolidati, tenuto conto delle criticità e dei punti di forza emersi nel tempo.

In particolare, e tenendo fermi gli obiettivi di ogni azione già intrapresa nel corso del triennio 2016 -

2019, il nostro Istituto intende:

- proseguire e intensificare l’attività di formazione per docenti ed ATA su ICT per la didattica e

su amministrazione digitale [Azione #25, Azione #26];

- irrobustire e consolidare il know–how posseduto dal personale docente e ATA riguardo

l’utilizzo dei dispositivi tecnologici integrato con le principali piattaforme digitali (MOODLE

e altre), siano esse rivolte alla didattica o alla gestione amministrativa della scuola, nell’ottica

di un potenziamento dei servizi a distanza per utenti interni ed esterni (personale e famiglie)

[Azione #11, Azione #12, Azione #13];

- completare la dotazione tecnologica/multimediale di tutti gli spazi didattico-laboratoriali

dell’Istituto, con l’acquisto e la messa in opera di Lavagne Interattive Multimediali (LIM)

integrate con dispositivi audio/video che garantiscano la possibilità di una piena fruizione-

creazione di contenuti digitali [Azione #25, Azione #26];

- attivare (progetto finanziato dal MIUR) un Laboratorio della Narrazione Digitale e

Multimediale (Digital Storytelling Lab) quale luogo di formazione, di sperimentazione e di

produzione, che metta a frutto il potenziale pedagogico della narrazione per sviluppare

conoscenze e competenze, agendo in modo sensibile sul tessuto culturale, sociale e produttivo

del territorio [Azione #4, Azione #7];

- riprogettare gli arredi degli spazi didattico-laboratoriali secondo criteri di funzionalità e canoni

estetici che facciano del bello e l’utile dei triggers di conoscenza e creatività [Azione #7].

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9 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

Verifica e valutazione

La valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli

apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto

educativo.

I docenti pertanto hanno nella valutazione lo strumento privilegiato che permette loro una continua

e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica.

La fase valutativa precede, accompagna e segue i processi di apprendimento e si attiene ai seguenti

principi:

- gradualità, accompagnando progressivamente i percorsi di crescita e di apprendimento;

- sistematicità, attuata come riscontro regolare che attiva le azioni da intraprendere, regola

quelle avviate, promuove un bilancio critico su quelle condotte a termine;

- partecipazione, in quanto si configura come il risultato di un processo continuo di

accertamento e di riconoscimento di un percorso di crescita di cui il singolo alunno acquisisce

consapevolezza in modo graduale

Si concretizza nelle seguenti tipologie:

Diagnostica (iniziale)

- Serve all’accertamento delle situazioni d’ingresso dei soggetti dell’apprendimento.

- Consente di impostare correttamente un piano di studio personalizzato che parta dalla realtà

specifica del singolo alunno e della classe.

Formativa (in itinere)

- Serve a una costante verifica della validità dei percorsi formativi e per monitorare il percorso

di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il

percorso

Sommativa (finale)

- È comprensiva di tutti gli elementi rilevati dal docente nelle singole attività in ordine a tutti gli

obiettivi conseguiti dagli studenti e si esprime attraverso il voto.

Nel processo di valutazione, si terrà conto dei seguenti parametri di riferimento: attenzione,

impegno, partecipazione al dialogo educativo, ritmo di lavoro, disponibilità alle verifiche, puntualità

nella consegna dei lavori, capacità di analisi, di sintesi e di interpretazione personale, conoscenza dei

contenuti, assimilazione, capacità di correlazione tra i vari ambiti disciplinari, competenze, abilità,

conoscenze trasversali.

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Criteri comuni di valutazione

Affinché il processo valutativo risulti trasparente, valido, comprensibile, è importante distinguere i

momenti di verifica/misurazione dalla valutazione.

La valutazione del processo complessivo è il momento durante il quale si attribuisce un valore ai dati

raccolti attraverso la misurazione. Non si limita a censire lacune ed errori, ma evidenzia le risorse, le

potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno/a a motivarsi, a costruire un'immagine positiva e realistica di

sé. Per fare questo, si tiene conto dei seguenti criteri:

- progressi nell’apprendimento in termini di “sapere e saper fare” rispetto ai livelli di partenza;

- impegno, interesse e partecipazione alla vita scolastica;

- crescita globale della personalità dell’alunno;

- condizionamenti socio-ambientali e psicofisici.

L’assegnazione del voto sarà accompagnata da un giudizio, scritto o orale, e sarà equa e trasparente.

Considerata la valenza psicologica ed emotiva della valutazione, il giudizio verrà formulato con

suggerimenti per migliorare, segnalando altresì eventuali progressi rispetto alla situazione di partenza,

mostrando fiducia ed incoraggiando processi di metacognizione. Inoltre, ogni docente farà in modo

che lo studente abbia una percezione della sua prova e del suo profitto quanto più vicina possibile ai

criteri di valutazione prefissati per promuovere e consolidare l’attitudine all’autovalutazione. La

ricerca dell’armonizzazione dei criteri di giudizio è facilitata dal riferimento ai parametri di

valutazione e alle competenze specifiche concordati nelle riunioni disciplinari e nei Consigli di Classe

paralleli e dalla presenza del Dirigente Scolastico, che ha la funzione di mediazione, di controllo e di

garanzia della correttezza delle procedure e degli atti.

- Per le materie che prevedono valutazioni scritte e orali, nel corso del primo quadrimestre

saranno effettuate almeno 2 prove scritte e 2 orali, e nel secondo quadrimestre almeno 2 prove

scritte e 2 orali, a cui si può aggiungere un’ulteriore valutazione con un test.

- Per le materie che prevedono valutazioni orali, nel corso di ogni quadrimestre saranno

effettuate almeno 2 prove orali, di cui una sostituibile con un test. Qualora il risultato fosse

negativo, si impone un’ulteriore valutazione orale.

- Per la disciplina latino al liceo linguistico, si effettueranno 2 prove in ogni quadrimestre di cui

una scritta e una orale.

La valutazione degli studenti dovrà in ogni caso risultare anche dall’osservazione sistematica in classe,

strumento privilegiato per effettuare un monitoraggio costante degli apprendimenti.

Per la disciplina matematica al Classico e al Linguistico si effettueranno:

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1° Quadrimestre 2° Quadrimestre

Primo biennio *Minimo 3 prove, di cui almeno 1 scritta

*Minimo 3 prove, di cui almeno 1 scritta

*In caso di insufficienza verrà garantita un’ulteriore prova.

Secondo biennio

*Minimo 2 prove, di cui almeno 1 scritta

*Minimo 2 prove, di cui almeno 1 scritta Classi terminali

Per la disciplina scienze motorie al Classico e al Linguistico si effettueranno tre valutazioni nel 1°

quadrimestre, di cui almeno 2 pratiche e 1 orale (o test), e tre valutazioni nel 2° quadrimestre, di cui

almeno 2 pratiche e 1 orale (o test).

Gli strumenti della misurazione

Per l'attribuzione del voto disciplinare si ricorre agli strumenti di misurazione soto-elencati

- Prove oggettive (ingresso, questionari, esercizi vari…)

- Prove guidate e sostitutive per gli alunni in difficoltà

- Osservazioni dirette e sistematiche nei vari momenti e contesti scolastici: colloqui,

conversazioni guidate in classe; produzioni degli alunni (scritte e orali ).

Livelli di Apprendimento e relativi Descrittori. Schemi di riferimento per lo studente

Come previsto dal D.L. 137/2008 e dal DPR 122/2009, gli obiettivi delle singole discipline vengono

valutati negli spazi dedicati del Documento di Valutazione dello studente, utilizzando voti numerici

espressi in decimi, secondo il prospetto (corrispondenza voto numerico/giudizio sintetico), elaborato

dal Collegio dei Docenti, riportato di seguito.

Gravemente insufficiente Voto 3

Gravemente insufficiente Voto 4

Insufficiente Voto 5

Sufficiente Voto 6

Discreto Voto 7

Buono Voto 8

Ottimo Voto 9

Eccellente Voto 10

Impegno e

partecipaz. al

dialogo

educativo

Mancato rispetto degli impegni e scarsa partecipaz.

Discontinuità nella partecipaz. e nel rispetto degli impegni

Impegno saltuario e partecipaz. passiva

Sostanziale assolvimento degli impegni e partecipaz. alle lezioni

Impegno e partecipaz. abbastanza sistematci

Impegno e partecipaz. sistematci

Impegno costante e partecipaz. propositiva

Impegno costante e rigoroso e partecipaz. propositiva

Acquisizione

delle conoscenze

Conoscenze scarse ed errori anche nell’esecuzione di compiti semplici

Conoscenze frammentarie e molto approssimative

Conoscenze superficiali e generiche

Conoscenze essenziali e generale correttezza nell’esecuz. di compiti semplici

Conoscenze discrete e adeguata esecuzione dei compiti

Conoscenze organiche e adeguata esecuzione dei compiti

Conoscenze complete e organiche

Conoscenze complete, organiche e approfondite

Rielaborazione

delle conoscenze

Errori gravi ed evidenti difficoltà nella rielaborazione anche guidata

Errori diffusi nell’analisi e nella sintesi e scarsa autonomia

Evidenti incertezze nel procedere all’analisi e alla sintesi e nel

Applicazione delle conoscenze limitata a esercizi non

Discreta autonomia nell’analisi nella sintesi

Buona autonomia nell’analisi, nella sintesi

Buona autonomia nell’analisi nella sintesi

Piena autonomia nell’analisi, nella sintesi e nella

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110

nella rielaborazione

cogliere gli aspetti essenziali delle conoscenze

complessi; parziale autonomia e imprecisioni nella rielaboraz.

e nella rielaboraz.

e nella rielaboraz.

e nella rielaboraz.

rielaboraz.; capacità di proporre interpretazioni personali

Abilità

linguistiche ed

espressive

Errori gravi e diffusi

Errori gravi Errori saltuari e frequenti imprecisioni

Sostanziale correttezza

Esposizione sostanzial- mente corretta, con terminologia appropriata

Esposizione corretta, con terminologia appropriata

Uso della lingua ricco e articolato

Uso della lingua ricco, articolato e personale

Coordinamento

motorio e

autonomia

nell’uso degli

strumenti

Difficoltà e mancanza di autonomia nell’uso degli strumenti

Scarsa autonomia nell’uso degli strumenti

Incertezza nell’uso degli strumenti

Uso corretto degli strumenti e sufficiente autonomia

Uso appropriato degli strumenti

Uso appropriato degli strumenti

Uso autonomo degli strumenti

Uso autonomo e consapevole degli strumenti

Voto di condotta

Nell’elaborazione dei criteri per l’attribuzione del voto di condotta, si è tenuto conto degli atti interni

alla scuola (Regolamento di disciplina e Patto Educativo di Corresponsabilità), del DPR 122/2009 e dei

seguenti elementi:

- Comportamento nel rapporto con i docenti, con il personale e con i compagni

- Uso delle strutture, delle attrezzature e del materiale della scuola

- Rispetto del Regolamento

- Frequenza e puntualità

- Partecipazione al dialogo educativo

- Rispetto delle consegne

In particolare la valutazione del comportamento degli studenti si ispira alle seguenti finalità:

- accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento

alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

- verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di

ciascuna istituzione scolastica;

- diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità

scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e

al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri che corrispondono sempre al riconoscimento

dei diritti e delle libertà degli altri;

- dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.

In caso di presenza di una sanzione disciplinare per violazioni non gravi, il consiglio di classe, nel

determinare il voto di condotta, dovrà tener conto anche dei progressi ottenuti dall’alunno nel

recupero di un comportamento corretto.

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Per gli alunni che riportano nella condotta un voto pari o inferiore a 7 si assegna il punteggio minimo

della fascia di credito della media di appartenenza.

I profili di riferimento per l’attribuzione del voto in condotta sono specificati nella sottostante tabella.

Giudizio Autocontrollo e

Responsabilità

Partecipazione alla vita

della classe

Rispetto delle regole e

cura dei locali e delle

attrezzature

10

È sempre responsabile,

corretto, disponibile e

affidabile negli impegni

assunti

È attivo e propositivo nella

partecipazione alla vita

della classe

Rispetta consapevolmente

le regole della convivenza

civile e ha cura delle cose e

dell’ambiente

9

È disponibile, corretto e

affidabile negli impegni

assunti

È attivo e costante nella

partecipazione alla vita

della classe

Rispetta le regole della

convivenza civile e ha cura

delle cose e dell’ambiente

8

È generalmente corretto,

disponibile e affidabile

negli impegni assunti

È abbastanza attivo e

costante nella

partecipazione alla vita

della classe

Rispetta quasi sempre le

regole della convivenza

civile e ha cura delle cose e

dell’ambiente

7

Nei rapporti interpersonali

non è sempre corretto, è

selettivo nella disponibilità

e nell'affidabilità negli

impegni assunti

Incorre talvolta in episodi

non gravi di disturbo nella

partecipazione alla vita

della classe.

Denota parziale

consapevolezza dei valori

della convivenza civile, è

quasi sempre rispettoso

delle cose e dell'ambiente.

6

È scarsamente corretto,

poco disponibile e non

sempre affidabile negli

impegni assunti

È discontinuo e

scarsamente attivo, con

episodi di disturbo nella

partecipazione alla vita

della classe

Ha difficoltà a rispettare le

regole della convivenza

civile, la cura delle cose e

dell’ambiente

5

Non rispetta gli impegni

assunti e mostra scarsa

disponibilità

Anche se guidato e

contenuto, non partecipa

al lavoro scolastico e

mette in atto frequenti

episodi di disturbo

Non riesce a rispettare le

regole della convivenza

civile

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Criteri di attribuzione del credito scolastico

L’art. 15 del d.lgs. 62/2017 attribuisce al credito scolastico maturato dagli studenti nel secondo biennio

e nell’ultimo anno di corso un peso decisamente maggiore nella determinazione del voto finale

dell’esame di Stato rispetto alla precedente normativa, elevando tale credito da venticinque punti

su cento a quaranta punti su cento. Lo stesso articolo specifica il punteggio massimo attribuibile

per ciascuno degli anni considerati: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici

per il quinto anno. Inoltre, nell’allegato A al decreto legislativo, la prima tabella, intitolata Attribuzione

del credito scolastico, definisce la corrispondenza tra la media dei voti conseguiti negli scrutini finali

per ciascun anno di corso e la fascia di attribuzione del credito scolastico. Per l’attribuzione del credito

scolastico il Consiglio di Classe, nel corso dello scrutinio finale opera come segue:

Fase 1

Calcolo della media dei voti dello scrutinio finale.

Fase 2

In base alla normativa (D.Lgs. 62 del 13/04/2017) e alla media dei voti di ciascun allievo si fa

corrispondere una banda di oscillazione di credito secondo la seguente tabella:

media dei voti 3 anno 4 anno 5 anno

M < 6 7-8

M = 6 7-8 8-9 9-10

6 < M ≤ 7 8-9 9-10 10-11

7 < M ≤ 8 9-10 10-11 11-12

8 < M ≤ 9 10-11 11-12 13-14

9 < M ≤ 10 11-12 12-13 14-15

Regime transitorio

Candidati che sostengono l’esame nell’a.s. 2019/2020:

Tabella di conversione del credito conseguito nel III anno:

Credito conseguito per

il III anno Nuovo credito attribuito per il III

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3 7

4 8

5 9

6 10

7 11

8 12

Fase 3

Il punteggio di credito è modulato sulla base dei criteri di seguito indicati.

1. Deve rimanere nella banda di oscillazione determinata nella FASE 2.

2. Agli studenti che hanno una media dei voti > 0,50 viene attribuito il massimo della fascia.

3. La scelta tra il limite minimo e massimo della banda dipende anche dalla valutazione delle

competenze acquisite in attività che lo studente ha svolto tra le proposte aggiuntive formali

della scuola (attività di ampliamento dell’offerta formativa), tra le attività esterne informali o

non formali documentate, che dovranno essere rese note al Consiglio di Classe se concorrono

al profilo di competenze dell’alunno stesso e sono valutabili. Tali apprendimenti potranno

essere valutati nel voto delle discipline o nel comportamento, ovvero considerati globalmente

nel riconoscimento della fascia alta.

4. Per gli alunni che riportano nella condotta il voto ≤ 7 non si procede all’assegnazione del

punteggio massimo della fascia di appartenenza della media.

5. Nel caso di sospensione del giudizio, il credito è attribuito solo dopo la verifica del

superamento delle lacune accertate a giugno. Il superamento del debito formativo consente al

Consiglio di Classe di assegnare il punteggio massimo della fascia della media di appartenenza

come indicato nella fase 3, purché l’alunno abbia pienamente raggiunto gli obiettivi e le

competenze prefissati in tutte le materie. In caso contrario il Consiglio può motivatamente

attribuire la fascia minima del credito.

Attività formali aggiuntive scolastiche ed attività extrascolastiche informali e non-formali

valutabili

Diplomi, titoli, premi in competizioni culturali:

- certificazioni di lingua straniera (quali PET, FCE, IELTS, DAF, DELF, DELE, ZDJ ecc.), a partire

dal livello B1 per la prima e la seconda lingua e A2 per la terza lingua;

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- diploma ECDL o EIPASS;

- esame IT Security;

- attestazione di esami presso Conservatori;

- premi in concorsi letterari, artistici, storico-filosofici, matematici e scientifici, in certamina

(almeno con menzione di merito).

Attività sportive:

- partecipazione ad attività sportive agonistiche e non agonistiche organizzate da Enti

riconosciuti dal CONI

- gruppo sportivo

Attività documentate di volontariato e cooperazione presso Enti e associazioni ONLUS orientate a:

- attività culturali e artistiche;

- solidarietà sociale;

- tutela della salute;

- tutela dell’ambiente;

- stages formativi riconosciuti da Organismi internazionali.

Frequenza documentata di conservatori e/o accademie istituzionali.

Attività ed esperienze formative varie da documentare (anche attività lavorative)

Criteri di svolgimento dello scrutinio finale

Il Collegio dei Docenti sottolinea l’esclusiva competenza del Consiglio di Classe nel valutare ogni

singolo studente come persona e quindi nel considerare ciò che è più formativo per il medesimo e

ritiene che, nel prendere decisioni sul passaggio all’anno successivo, debbano essere considerati i

seguenti elementi:

- il raggiungimento degli obiettivi minimi;

- la partecipazione e l’impegno alle attività di recupero;

- la classe frequentata.

La decisione assunta collegialmente dal Consiglio di classe seguirà i criteri sottoelencati:

Per il 1° biennio:

- livello della preparazione di base;

- recupero delle lacune nel corso dell’anno;

- progresso nell’apprendimento;

- partecipazione al dialogo educativo;

- possibilità di proficua frequenza della classe successiva.

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Per il 2° biennio:

- livello della preparazione nelle discipline dell’area d’indirizzo;

- conoscenze e competenze dell’alunno e capacità dello stesso di orientarsi verso livelli superiori

nel successivo anno;

- progressi nell’apprendimento rilevati nel primo biennio;

- autonomia nell’ utilizzare e rielaborare i contenuti delle varie discipline.

Secondo il D.P.R. n° 122/2009 all’art. 14 comma 7, ai fini della validità dell’a.s., compreso quello

dell’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la

frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Tuttavia, sono previste deroghe al

limite minimo di frequenza alle lezioni, ma soltanto in quei casi in cui le assenze siano adeguatamente

motivate. Le assenze, comprese le deroghe, non devono, comunque, pregiudicare, a giudizio del

consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Le casistiche di

deroga, sono le assenze dovute a:

- gravi motivi di salute;

- terapie e/o cure programmate;

- donazioni di sangue;

- adesione a confessioni religiose

- partecipazione ad attività sportive e agonistiche;

- gravi motivi personali e di famiglia;

- ingressi posticipati e uscite anticipate per motivi di trasporto o di salute;

- partecipazione a concorsi ed esami;

- frequenza documentata di conservatori e/o accademie istituzionali;

- partecipazione a giornate istituzionali di orientamento esterne (2 GIORNATE).

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10 AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

Studenti con Bisogni educativi speciali (BES)

“Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o

per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è

necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta con un piano educativo

individualizzato o personalizzato” (Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e C.M. n. 8 del 06/03/2013).

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione

sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali sia personali.

Un Bisogno Educativo Speciale (BES) è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva negli ambiti di

vita dell’educazione e/o dell’apprendimento e nella nostra scuola una particolare attenzione è rivolta

ai diritti, alle esigenze e alle aspettative degli alunni in difficoltà, considerati come “soggetti attivi” che

devono essere posti in condizione di appropriarsi a pieno titolo dei diritti sanciti dalla Costituzione. Il

processo di integrazione scolastica, infatti, evidenzia la necessità di strutturare interventi che

rispondano alle peculiari e complesse esigenze degli alunni stessi. A questo proposito la scuola sostiene

l’attivazione di percorsi individualizzati, basati su itinerari flessibili per realizzare un “progetto di vita”

nell'ottica di un'educazione permanente.

Come evidenziato dalla nota n. 1143 del 17 maggio 2018 “L’autonomia scolastica per il successo

formativo” del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, l’inclusione «è

garanzia per l’attuazione del diritto alle pari opportunità e per il successo formativo di tutti […] e non

solo per i soggetti con disabilità». Perché sia efficace, risulta indispensabile ripensare il concetto di

classe come una realtà composita in cui attuare molteplici strategie per sviluppare le potenzialità di

ciascuno, al fine di ridurre la dispersione e la demotivazione e di ottenere un clima accogliente e

stimolante, fondato su relazioni significative. Del resto, la realizzazione di una scuola inclusiva è tra

gli obiettivi principali delle politiche internazionali, come dimostra il quarto dei 17 obiettivi per lo

sviluppo sostenibile del nuovo quadro strategico delle Nazioni Unite: “Fornire un’educazione di

qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti” (cfr. ONU, 17 Sustainable

Development Goals – SDGs, 2015, www.unric.org/it/agenda-2030).

Partendo dalla Circolare Ministeriale del 6 marzo 2013, relativa alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre

2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per

l’inclusione scolastica”, con la quale il Ministero fornisce indicazioni operative sui compiti del Gruppo

di Lavoro per l’Inclusione (GLI), estendendoli anche alle problematiche relative agli alunni BES, il

Liceo "M. Buratti" ha avviato una serie di azioni e di interventi finalizzati all'inclusione degli alunni

che presentano un bisogno educativo speciale. Il recente Decreto Legislativo n. 66 del 13 aprile 2017

modifica alcuni aspetti della gestione dell'inclusione scolastica così come previsti dalla Legge n.104 del

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1992, introducendo tra l'altro, due nuovi gruppi di lavoro sull’inclusione, uno a livello territoriale (GIT),

a decorrere dal 1 gennaio 2019, e uno inter-istituzionale e regionale (GLIR ), a decorrere dal 1 settembre

2017. Il GLIR è istituito presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale ed è presieduto da un Dirigente

preposto dall'Ufficio Scolastico, ha il compito di consulenza e supporto ai gruppi GIT e alle reti di

scuole nell'ambito della formazione del personale della scuola. Il Gruppo per l'inclusione territoriale

(GIT) è istituito in ciascun ambito territoriale della provincia ed è formato da un Dirigente tecnico o

scolastico, che lo presiede, da tre dirigenti scolastici dell'ambito, da due docenti per la scuola

dell'infanzia e del primo ciclo, da un docente per la scuola del secondo ciclo. Tutti i componenti del

gruppo sono nominati dall'Ufficio Scolastico del territorio. Il compito di questo gruppo di lavoro è

principalmente quello di raccogliere le proposte delle diverse istituzioni scolastiche del territorio

relative al sostegno didattico e, a sua volta, elaborare una proposta di assegnazione da presentare

all'Ufficio Scolastico Regionale. Il D.L.vo n.66/2017 a partire dal 1 gennaio 2019 modifica in parte la

procedura per la certificazione della disabilità sostituendo la diagnosi funzionale e il profilo dinamico

funzionale con il profilo di funzionamento che, dal 1 settembre 2019, diviene il documento necessario

e propedeutico alla predisposizione del Progetto Individuale e del Piano Educativo Individualizzato

ed integra la commissione medica per l'accertamento della disabilità con l'assistente specialistico o

l'operatore sociale che ha in carico la ragazza o il ragazzo.

Tipologie di BES

Il concetto di Bisogni Educativi Speciali (BES) si basa su una visione globale della persona con

riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute

(International Classification of Functioning, disability and health), fondata sul profilo di

funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità

(OMS, 2002).

Si possono distinguere tre tipologie di BES:

- della disabilità fisica, psichica o sensoriale (L. 104/92);

- dei disturbi evolutivi specifici (DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento);

- dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale (DES - Disturbi Evolutivi Specifici).

Gli alunni con Disturbo Specifico dell’Apprendimento sono stati oggetto di importanti interventi

normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro

diritto allo studio. Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge

170/2010, danno diritto a usufruire delle stesse misure ivi previste, in quanto presentano problematiche

specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con

specifiche problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di altre

problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico, qualora non rientrino nelle

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casistiche previste dalla legge 104/92. Un approccio educativo, non meramente clinico, dovrebbe dar

modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali,

nella prospettiva di una scuola sempre inclusiva e accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni

di carattere normativo. Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie

di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi.

Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le espressioni di

funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline), qualora non rientrino nelle previsioni

delle leggi 104 o 170, richiedono particolare considerazione. Gli interventi educativi e didattici hanno

come sempre e anche in questi casi un’importanza fondamentale.

Un’area dei BES interessa lo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La Direttiva, a tale

proposito, ricorda che tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi

(come, ad esempio, una segnalazione agli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate

considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per coloro che

sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni di

origine straniera di recente immigrazione – è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e

personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (dalla lettura ad alta

voce e dalle attività, ove la lettura à valutata, dalla scrittura veloce sotto dettatura, etc…).

Analisi del contesto per la realizzazione dell'inclusione scolastica

Inclusione

Punti di forza

La scuola è attenta al benessere degli studenti e si prende cura degli aspetti emotivi, affettivi e

relazionali della formazione dei ragazzi attraverso attività di formazione sulla didattica inclusiva

(anche con reti di scuole), progetti sulla prevenzione del disagio giovanile: bullismo,

tossicodipendenze, alcolismo, disturbi alimentari. Il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI)

predispone il protocollo operativo per la presa in carico dei BES e supporta i consigli nella

predisposizione e nell'aggiornamento dei PDP. La scuola organizza incontri con i genitori, con gli

specialisti e con gli operatori del territorio: Centro Territoriale di Supporto "A. Selvi", ASL VT3 e VT4,

associazioni di volontariato. La verifica del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano Annuale

per l'Inclusione viene fatta all'interno del GLI e l'esito è condiviso con il Collegio dei Docenti.

Punti di debolezza

Sebbene il coinvolgimento dei docenti in materia di didattica inclusiva sia stato maggiore rispetto agli

anni passati, si ritiene comunque necessaria una più ampia adesione a modelli educativi inclusivi.

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Serve una maggiore collaborazione con il personale specializzato e in particolare con il Centro

Territoriale di Supporto "Alceo Selvi".

Recupero e potenziamento

Punti di forza

Il numero di corsi, di recupero e sostegno all'apprendimento, attivati dalla scuola e di ore per corso è

nettamente superiore alla media nazionale e mostra l'attenzione rivolta dalla nostra scuola alle azioni

finalizzate al recupero degli alunni più deboli e carenti. Tale recupero è organizzato per gruppi di

livello all'interno delle classi o per gruppi di livello a classi aperte in orario aggiuntivo con corsi

modulari effettuati durante l'intero anno scolastico. Il potenziamento è utilizzato in modo flessibile

per far fronte, laddove se ne rilevi la necessità, ai bisogni specifici di alcune tipologie di alunni o

appartenenti a determinate fasce di livello. Esso è strutturato per gruppi di livello all'interno delle

classi oppure per gruppi di livello a classi aperte in orario aggiuntivo. Il potenziamento è anche

utilizzato per permettere agli alunni eccellenti di partecipare alle competizioni nazionali o

internazionali, o per garantire a tutti gli studenti la personalizzazione del curricolo attraverso attività

opzionali di ampliamento, che orientano la scelta universitaria degli studenti e danno valore alle

attitudini di ciascuno. Il Liceo ha attivato laboratori di potenziamento per le seguenti discipline: lingue

straniere, lingue classiche, matematica, scienze (biologia e chimica), oltre al teatro, alla musica e a

laboratori di cittadinanza. Per le materie d'indirizzo e la matematica l'Istituto ha predisposto corsi di

recupero durante l'intero anno scolastico.

Composizione del Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI)

Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, istituito dall'art. 9 del D. L.vo n.66/2017, è un Gruppo di lavoro

che opera a livello di Istituzione Scolastica. I componenti del gruppo sono nominati dal Dirigente

Scolastico, che presiede il gruppo, tra le seguenti figure interne al Liceo: docenti curriculari e di

sostegno, personale ATA, referente d'Istituto per l'inclusione. Inoltre, fa parte del Gruppo di Lavoro

uno Specialista referente per le ASL di appartenenza degli alunni con disabilità designato dalla ASL di

competenza.

Il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione si riunisce regolarmente per svolgere le seguenti funzioni:

- supporta il Collegio Docenti nella definizione e nella realizzazione del Piano Annuale per

l'Inclusione

- promuove una cultura dell’inclusione definendo strategie e individuando protocolli operativi

da poter condividere con l’intera comunità scolastica (consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi);

- rileva i Bisogni Educativi Speciali presenti nella Scuola;

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- aggiorna e verifica il Piano Annuale per Inclusione dei portatori di disabilità e di tutti gli alunni

con Bisogni Educativi Speciali;

- rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola;

- raccoglie la documentazione relativa agli alunni BES e coordina le proposte formulate dai

singoli GLH operativi;

- propone al Dirigente Scolastico l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico

destinati alle attività per il supporto dei soggetti disabili;

- raccorda le azioni della scuola a quelle dei servizi sociali e sanitari territoriali;

- promuove la formazione dei docenti sui temi dell’Inclusione;

- predispone strumenti di raccolta dati.

Definizione dei progetti individuali

Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (P.E.I.)

Il P.E.I. è un impegno alla collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti per il raggiungimento degli

obiettivi indicati e condivisi, con verifiche di medio termine sulle attività realizzate ed eventuali

adeguamenti. Il Piano Educativo individualizzato viene redatto all'inizio di ogni anno scolastico a

seguito di una sequenza di fasi:

a) lettura della documentazione/certificazione relativa allo studente;

b) osservazione delle dinamiche studente-classe, studente-docenti;

c) confronto tra i docenti curricolari, con la famiglia, con i responsabili ASL e l'insegnante di

sostegno;

d) convocazione del GLHO e redazione del P.E.I.

Soggetti coinvolti nella definizione dei P.E.I.

Come indicato dall'. art 12 , comma 5, della Legge n.104/92, il P.E.I. è redatto dal Gruppo di Lavoro per

l'handicap operativo (GLHO); tale gruppo è composto dall'intero Consiglio di Classe, dai genitori e

dagli operatori della ASL di appartenenza dell'alunno.

Modalità di coinvolgimento delle famiglie

Ruolo della famiglia

Il Liceo, nel mese di settembre, avvia le procedure di inclusione predisposte nel Protocollo di

Accoglienza che prevedono il coinvolgimento delle famiglie degli alunni con bisogni educativi speciali

già nei primi giorni di inizio dell'anno scolastico. Il referente per l'inclusione in collaborazione con i

docenti della classe e con il docente di sostegno, ove già nominato e assegnato all'alunno, incontra la

famiglia dell'alunno per avere la documentazione aggiornata e informazioni utili all'inclusione

dell'alunno all'interno del gruppo classe.

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La famiglia partecipa agli incontri del GLHO, collabora alla stesura e alla realizzazione del Piano

Individualizzato e viene costantemente informata dei progressi o delle problematiche riscontrati dal

consiglio di classe.

Modalità di rapporto scuola-famiglia

Il Liceo, in continuità con il precedente triennio, intende promuovere progetti volti a sensibilizzare gli

studenti e le loro famiglie in relazione ai temi di bullismo e cyberbullismo.

Risorse professionali interne coinvolte

Il Liceo, oltre al GLI, si avvale di un referente per l'Inclusione, con nomina deliberata dal Collegio dei

Docenti, di una Commissione di Lavoro per gli alunni con BES, coordinata dal referente e di un

referente per il bullismo-cyberbullismo.

Il docente referente per l’inclusione collabora con la Dirigenza, gli insegnanti curricolari, i servizi

socio-sanitari, gli Enti locali e le strutture del territorio e si occupa di:

- azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno;

- raccordo tra le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, ASL e

famiglie);

- azione di coordinamento con l’équipe medica;

- organizzazione, insieme al Dirigente Scolastico, degli incontri con i genitori degli alunni

certificati;

- azioni di coordinamento del GLI;

- ricerca e produzione di materiali per la didattica;

- individuazione di adeguate strategie educative;

- aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati.

La Commissione, formata da docenti curriculari e di sostegno, collabora con il Gruppo di Lavoro per

l'Inclusione e svolge i seguenti compiti:

- promuove una cultura dell’inclusione definendo strategie e individuando protocolli operativi

da poter condividere con l’intera comunità scolastica (consulenza e supporto ai colleghi sulle

strategie/metodologie di gestione delle classi);

- rileva i Bisogni Educativi Speciali presenti nella Scuola;

- elabora, tiene aggiornato e verifica il Piano Annuale per Inclusione dei portatori di disabilità e

di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali;

- rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola;

- predispone strumenti di raccolta dati.

Inoltre il Liceo propone ai propri studenti progetti su tematiche differenti, aventi tra gli obiettivi

comuni il contrasto alla dispersione scolastica e al bullismo, il potenziamento dell'inclusione scolastica

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e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali. I progetti vengono attivati

utilizzando le risorse professionali interne alla scuola, come i docenti su cattedre di potenziamento e

figure professionali esterne. Si riportano alcuni progetti già attivati nello scorso triennio.

- Laboratorio teatrale

- Laboratorio artistico

- Laboratorio musicale;

- Mens sana in corpore sano

- Momenti di socializzazione e condivisione: pranzo di benvenuto, galà…

Valutazione, continuità e orientamento

Criteri e modalità per la valutazione

I parametri di valutazione e le competenze specifiche sono concordati nelle riunioni disciplinari e nei

Consigli di Classe paralleli; il Dirigente Scolastico ha la funzione di mediazione, controllo e garanzia

della correttezza delle procedure e degli atti.

In merito alla valutazione degli alunni con BES, il Liceo applica le indicazioni normative e fa

riferimento a quanto stabilito nel Piano Individualizzato o Personalizzato dell'alunno. In particolare,

i docenti, nel valutare gli alunni, prendono in considerazione maggiormente il livello di partenza e i

progressi raggiunti, valutano più i contenuti dell'aspetto formale e simbolico, tengono in debita

considerazione la specificità delle situazioni soggettive attuando tutte le indicazioni fornite dal P.D.P

o dal P.E.I.

Le prove di verifica dei livelli raggiunti nelle singole materie vengono predisposte dai docenti e

sottoposte agli alunni sulla base di quanto stabilito dai singoli Consigli di Classe e contenuto nel P.D.P.

o nel P.E.I.; pertanto gli strumenti dispensativi e compensativi o le forme della verifica fanno sempre

riferimento a tali documenti.

Si ritiene comunque necessario, nel prossimo triennio, un maggior confronto sulle griglie di

valutazione per gli alunni con B.E.S., adottate dai singoli consigli di classe e si prevede la costruzione

di griglie di valutazione per alunni con D.S.A. calibrate su particolari bisogni educativi.

Documentazione alunni con DSA e svantaggio

DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO

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Certificato attestante la diagnosi (per PEI/PDP):

Profilo di funzionamento Indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali dell’alunno, le possibilità di recupero, le capacità possedute da sollecitare e progressivamente rafforzare. Devono essere evidenziate le aree di potenziale sviluppo sotto il profilo riabilitativo, educativo, didattico e socio-affettivo (in base alle linee guida degli accordi di programma)

Operatori socio-sanitari, neuropsichiatri, psicologi, strutture pubbliche e private

Operatori socio-sanitari, neuropsichiatri, docenti della scuola, genitori

All’atto della prima segnalazione e ad ogni scadenza prevista

PDP o PEI

Sono i documenti nei quali vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro predisposti per l’alunno.

Mirano ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività più opportune mediante l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse componenti firmatarie

Gli insegnanti del Consiglio di

Classe

Viene formulato entro i primi tre mesi di ogni anno scolastico o un mese dopo che la famiglia ha prodotto la certificazione necessaria

verifica in itinere Riscontro delle attività programmate con eventuali modifiche ed integrazioni

Gli insegnanti curricolari A discrezione del Consiglio di classe

verifica finale Riscontro delle attività programmate

Gli insegnanti curricolari A fine anno scolastico

Piano Annuale di Inclusione (P.A.I.)

Il Piano Annuale dell'Inclusione è un documento parte integrante del Piano dell'Offerta Formativa,

con cui la scuola progetta la propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l'attenzione dal

concetto di integrazione a quello di inclusione. Tale piano è rivolto in particolare agli alunni con

Bisogni Educativi Speciali, ma coinvolge l’intera comunità scolastica, proponendo azioni, interventi,

pratiche inclusive a sostegno di tutti gli alunni e di tutti i docenti dell’istituto. In particolare si propone

di:

- definire pratiche condivise tra scuola e famiglia;

- sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso

di studi;

- favorire un clima di accoglienza e inclusione;

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- favorire il successo scolastico e formativo e prevenire gli insuccessi nell’apprendimento,

agevolando la piena inclusione sociale e culturale di ciascuno;

- ridurre i disagi formativi ed emozionali;

- adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti;

- promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed

enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, …);

- delineare prassi condivise di carattere: o amministrativo e burocratico (documentazione

necessaria); o comunicativo e relazionale (prima conoscenza); o educativo – didattico

(assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del Consiglio di Classe); o sociale

(eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la

costruzione del “progetto di vita”).

Interventi didattici di sostegno e recupero

Il Consiglio di Classe valuterà nelle sedute periodiche l’andamento didattico-disciplinare e, laddove

vengano riscontrate situazioni di debolezza o comunque non soddisfacenti, individuerà gli studenti

da includere nelle attività di sostegno e recupero organizzate dalla scuola.

Attività di sostegno in itinere

Nel corso del triennio le ore di insegnamento dell’organico potenziato verranno destinate ad interventi

di sostegno e di recupero secondo le modalità di seguito indicate.

- Attività di recupero per le classi del biennio e triennio in orario antimeridiano e pomeridiano

- Attività di sostegno per classi aperte in orario antimeridiano da effettuarsi in compresenza;

- Attività di sportello per le classi del triennio in orario pomeridiano.

Corsi di recupero estivi

Successivamente agli scrutini finali, la scuola attiverà corsi di recupero per consentire agli alunni con

sospensione di giudizio di colmare le lacune accumulate nel corso dell’anno scolastico. Entro il 31 di

agosto, ogni alunno con sospensione del giudizio dovrà effettuare una verifica per l’accertamento

dell’avvenuto recupero. Gli alunni per i quali il Consiglio di Classe ha deciso l’ammissione alla classe

successiva pur in presenza di carenze sono tenuti a seguire le indicazioni della scuola sullo studio

individuale estivo. Al rientro a scuola, non oltre la seconda settimana di ottobre dovranno sostenere

una prova di verifica perché sia valutato il superamento delle suddette carenze.

Al termine delle operazioni di scrutinio del primo periodo scolastico, il Collegio dei Docenti valuterà

se attuare la SETTIMANA DELLA RIORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA CURRICOLARE, sulla

base dei bisogni di recupero verificati nella valutazione del primo periodo. All’interno della classe o

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con un’organizzazione per classi parallele definita dal Collegio dei Docenti in collaborazione con i

Consigli di Classe, si effettuano attività di recupero delle carenze nelle varie discipline.

Sportello d’ascolto psicologico

“Progetto d’intervento per prevenire il disagio, facilitare il dialogo scuola-famiglia e

sostenere l’impegno e il merito degli studenti”

Il Progetto è finalizzato a realizzare un insieme di interventi rivolti principalmente agli studenti, con

particolare attenzione ai loro specifici bisogni evolutivi, e prevede il necessario coinvolgimento dei

docenti e delle famiglie. Lo schema è quello di un modello multimodale ed integrato di prevenzione

primaria e secondaria, strutturato secondo azioni - di natura didattica, educativa e psicosociale -

dirette alle diverse componenti dell’ambiente formativo (studenti, genitori, insegnanti e personale

ATA).

- Organizzazione di iniziative per diffondere informazioni, opzioni preventive, modelli educativi

e stili di vita sani e utili per prevenire e contrastare l’uso di sostanze stupefacenti, l’abuso

alcolico, il fumo ed il gioco compulsivo.

Le azioni, attuate nel contesto scolastico, saranno mirate a:

- rafforzare l’area delle competenze cognitive, socio-emotive e relazionali degli studenti;

- prevenire l’insuccesso scolastico, disturbi in ambito relazionale e sindromi specifiche

riguardanti il corpo e lo sviluppo adolescenziale.

A tal fine è istituito uno Sportello d’ascolto psicologico rivolto agli studenti ed alle famiglie e saranno

realizzati interventi formativi, informativi nelle classi, con particolare attenzione all’accoglienza degli

studenti delle prime classi ove molti ragazzi soffrono più o meno chiaramente di un brusco

cambiamento rispetto alla loro esperienza nella scuola di primo grado.

L’esperienza ha mostrato che, attraverso una seria collaborazione tra scuola e famiglia, i problemi dei

ragazzi si possono in gran parte affrontare e risolvere con successo.

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11 ORIENTAMENTO

In applicazione delle linee d’indirizzo della Riforma dei Licei (DPR 89/2010), in considerazione del

fatto che sono compiti della scuola:

- proporre attività educative che rispondano al meglio alle esigenze culturali e formative degli

alunni;

- sviluppare l’attitudine all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (lifelong learning);

- guidare nella costruzione di una propria cultura personale e di un proprio “progetto di vita”;

- promuovere la presa di coscienza della varietà degli stili di apprendimento e agire sui processi

di individualizzazione dei percorsi”;

l’Istituto predispone le attività di orientamento indicate di seguito

Orientamento in entrata

La funzione strumentale per l’orientamento in entrata collabora con le istituzioni scolastiche

secondarie di primo grado con lo scopo di informare e guidare gli alunni e le loro famiglie nella scelta

del percorso scolastico di istruzione secondaria superiore illustrando il Piano dell'Offerta Formativa.

Dal mese di ottobre sono contattati i referenti dell’orientamento delle varie scuole medie presenti nel

territorio del Comune e della Provincia di Viterbo organizzando riunioni presso le varie sedi

scolastiche. Gli alunni della scuola Secondaria inferiore partecipano in classe a una o più giornate di

lezione, condividendo con gli altri ragazzi e i professori le attività didattiche. Nel mese di gennaio sono

dedicate due giornate denominate "Scuola Aperta" per sensibilizzare gli iscritti alle classi prime a

seguire un percorso di accoglienza sotto la guida di alcuni e docenti rappresentativi delle varie aree

disciplinari. Un consistente gruppo di alunni, provenienti dai due indirizzi scolastici, collabora con

impegno a questo evento aiutando i docenti nell’organizzazione e nella gestione dei visitatori, dando

indicazioni preziose e personali sulla loro esperienza nella nostra scuola. Questa manifestazione nasce

dalla volontà di agevolare i nuovi alunni al passaggio dalla scuola secondaria di Primo grado a quella

di Secondo grado. Le famiglie vengono ricevute in orario pomeridiano al fine di facilitare loro le

iscrizioni nel nostro Liceo e per far conoscere, con un incontro più individualizzato, aspetti importanti

dell’attività educativa proposta. L’obiettivo è risolvere i dubbi e le difficoltà che si presentano per una

scelta così importante e rappresentativa di un importante cambiamento. Negli ultimi tre anni, il nostro

Istituto ha aderito alla manifestazione nazionale della “Notte del Liceo Classico”, durante la quale

vengono rappresentate attività inerenti alla cultura classica progettate e realizzate dai docenti e dai

loro alunni. Le attività realizzate per l’orientamento in ingresso sono finalizzate ad accogliere l’alunno

nel nuovo corso di studi per evitare il disorientamento e per superare quella fase delicata dello sviluppo

psico-fisico dell’adolescente.

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Orientamento in itinere

In stretta collaborazione con la Funzione Strumentale Area 2 (Orientamento in entrata e in uscita), la

scuola si attiva per raccogliere dai coordinatori (in particolare quelli del biennio) tutte le segnalazioni

di ragazzi che presentano problemi di rendimento e che potrebbero usufruire di un orientamento in

itinere per cambiare indirizzo, al fine di evitare nel biennio dell’obbligo i casi di insuccesso scolastico

e di non superamento dell’anno.

Trasferimento alunni

Trasferimento alunno ad altro Istituto durante l’anno scolastico

L’alunno che intende trasferirsi ad altro istituto durante l’anno scolastico, deve inoltrare richiesta al

Dirigente Scolastico del nuovo Istituto, unendo alla domanda stessa la pagella scolastica con il Nulla

Osta dell’Istituto di provenienza e una dichiarazione del Dirigente Scolastico relativa alla parte di

programma già svolta. I documenti scolastici dell’alunno iscritto in un Istituto in seguito a

trasferimento sono trasmessi d’ufficio dall’Istituto di provenienza (NORMATIVA di riferimento: art. 4

R.D. 653/25).

Ritiro dello studente nel corso dell’anno scolastico

Il 15 marzo è il termine ultimo per il ritiro degli alunni, anche di quelli che intendano presentarsi come

privatisti agli esami perdendo così la qualifica di alunni interni di scuola pubblica statale (art. 15 R.D.

653/25).

Obbligo scolastico e attività di re-orientamento

La flessibilità didattica ed organizzativa è lo strumento principale per assicurare la traduzione

dell’innalzamento dell’obbligo scolastico in effettivo successo formativo. L’azione di ri-orientamento

in itinere è una delle priorità dell’azione didattica e formativa dell’Istituto. Il liceo adotta un sistema di

monitoraggio costante delle criticità che emergono, soprattutto durante la prima fase dell’anno, in

particolare nelle classi del biennio, dove si esplica la conclusione dell’obbligo scolastico, e facilita il

passaggio ad altri indirizzi di studio più confacenti alle potenzialità dell’alunno in difficoltà, anche

attraverso il contatto con gli altri istituti.

Per coloro che giungono durante il corso dell’anno nel nostro istituto, la scuola provvede ad attivare

delle iniziative di supporto e sostegno per la necessità eventuale di integrare discipline non comprese

nel curricolo seguito dal ragazzo negli anni precedenti. Le eventuali prove di accertamento delle

competenze di base sulle materie non oggetto di studio negli anni precedenti, si svolgeranno secondo

una tempistica volta a permettere all’alunno neo-inserito di prendere contatto con le discipline e a

sviluppare le competenze minime necessarie per affrontare le nuove materie, attraverso un

insegnamento graduale e improntato al mastery learning.

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Passaggi ad altro indirizzo di studio

La certificazione relativa al possesso di contenuti e competenze disciplinari rilasciata dal Consiglio di

Classe può essere considerata sostitutiva di esami integrativi.

Classi successive all’obbligo scolastico

- Esami integrativi: sono svolti per classi corrispondenti di scuola di diverso ordine su materie

o parti di materie non comprese nei programmi di studio delle scuole di provenienza.

- Esami di idoneità: sono svolti nel passaggio a un ordine di scuola diverso per la classe

superiore a quella successiva alla classe frequentata con promozione.

- Tempistica: unica sessione prima dell’avvio del nuovo anno scolastico (O.M. 90/2001)

Orientamento in uscita

In particolare negli ultimi due anni del percorso liceale, la Scuola si occupa dell’identificazione e della

promozione delle qualità specifiche del singolo, al fine di favorirne la realizzazione nel campo

universitario e/o lavorativo. A tale scopo vengono annualmente realizzate le attività di seguito

elencate.

- Attivazione di un costante servizio di collegamento e informazione sull’offerta formativa delle

facoltà universitarie in Italia e all’estero.

- Organizzazione di incontri fra i rappresentanti dei corsi universitari e gli studenti, con

particolare attenzione all’Università degli Studi della Tuscia e gli Atenei di Roma ed in

particolare:

- UNITUS: partecipazione a Lectio Magistralis, a Seminari, alla Giornata Europea delle lingue,

agli Open Day delle lauree triennali e magistrali

- ROMA TRE: partecipazione alle Giornate di vita Universitaria da dicembre ad aprile

organizzate dai diversi Dipartimenti e Corsi di Laurea

- LUISS: presentazione presso il Liceo Buratti della prove di ammissione; presentazione delle

modalità e somministrazione del test per l’assegnazione delle borse di studio della Summer

School, partecipazione alla giornata di Orientamento a Roma (marzo-aprile)

- Organizzazione di una giornata di Open Day “Il Liceo Buratti incontra l’Università” nel mese

di febbraio, con la partecipazione dei rappresentanti di UNITUS, dell’Università di Siena,

dell’Università La Sapienza di Roma, dell’Università LUISS Guido Carli, dell’Università Tor

Vergata di Roma, dell’Università John Cabot di Roma, dello IED (Istituto Europeo di Design),

dell’Istituto di mediazione linguistica di Perugia, Diploma triennale in Scienze della

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mediazione Linguistica Carlo BO, del NABA Accademia delle Belle Arti Milan, Sant’Anna di

Pisa, LUMSA, UNIBO, Politecnico di Milano e di altre che chiederanno di intervenire.

- Partecipazione allo YOUNG INTERNATIONAL FORUM-ORIENTAROMA (ottobre)

- Partecipazione al SALONE DELLO STUDENTE CAMPUS ORIENTA ROMA (novembre)

- Partecipazione all’iniziativa di orientamento organizzata da ASTER LAZIO (febbraio)

- Partecipazione al progetto Orientamento in rete Sapienza università di Roma;

- Attività informative e di orientamento anche nel campo del lavoro, attraverso contatti con gli

Enti locali

- Attivazione di servizi di informazione e preparazione ai Test di ammissione alle varie facoltà

universitarie in ambito nazionale, tra le quali l’università Bocconi, il Politecnico, Unimi,

Università di Pisa, Siena, Bologna Firenze e Roma

- Attivazione di uno spazio on-line con Padlet dedicato alle segnalazioni e ai contatti per

informazioni e prenotazioni agli Open Day di Università, Accademie e Enti di alta formazione

- Attivazione di uno spazio WeSchool per scambio dati con gli studenti in tempo reale, gestione

delle prenotazioni agli eventi dell'Orientamento e gestione degli elenchi delle assenze da

segnalare ai coordinatori

- Istituzione di una “bacheca orientamento” dove vengono affissi tutti gli inviti e le locandine

relative agli eventi delle facoltà universitarie dislocate su tutto il territorio nazionale (Milano-

Torino- Trieste-Bologna-Ancona-Pisa-Siena-Roma-Perugia…)

- Candidature per i Corsi di Orientamento universitario SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI

PISA (classi 4^)

- Candidature per la Scuola Estiva di Orientamento SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA DI PISA

E SCUOLA IUSS DI PAVIA (classi 4^)

- Presentazione della SCUOLA MILITARE NUNZIATELLA (classi 2^)

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CAP.4 L'ORGANIZZAZIONE

1 MODELLO ORGANIZZATIVO

Periodo Didattico

Divisione in quadrimestri

Figure e Funzioni Organizzative

ORGANI DECISIONALI

CONSIGLIO DI ISTITUTO

organo politico

n .4 rappresentanti genitori, n. 4

rappresentanti studenti, n. 8 docenti, n. 2

rappresentanti ATA, Dirigente Scolastico

DIRIGENTE SCOLASTICO

Organo della Gestione

Unitaria

Dott.ssa Clara Vittori

COLLEGIO DEI DOCENTI

Organo Tecnico

Tutti i docenti dei due indirizzi

Staff del Dirigente

COLLABORATORI

DIRIGENTE

SCOLASTICO

3 docenti

COORDINATORI

DI PLESSO

Un docente per ogni

plesso

GIUNTA ESECUTIVA

Dirigente Scolastico, DSGA,

N.1 rappr. Genitori, N.1

rappr. Studenti, N.1

docente,N. 1 rappr.

personale ATA

CONSIGLIO DI CLASSE

a) Rappr. dei genitori b) Rapp. Degli studenti c) Docenti di classe

Presiede Dirigente Scolastico o

doc. Coordinatore di classe

SETTORE OPERATIVO

SISTEMA SICUREZZA

- Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione

- Addetti alla Sicurezza

- Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

GRUPPI DI LAVORO

PERMANENTI

1. Commissioni di lavoro 2. Dipartimenti Disciplinari 3. Comitati scientifici

Docenti

e

Personale ATA

DSGA: Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi –

Coordina il personale ATA

FUNZIONI

STRUMENTALI

E REFERENTI

1/2 docenti per

ogni area

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GLI

Rappresentanti:

Esperti ASL e Strutture

convenzionate, genitori,

docenti di sostegno e non,

educatori, assistenti 2° livello.

Presiede Dirigente

Scolastico

COMITATO

VALUTAZIONE

3 docenti, 1 studente, 1

genitore, componente

esterno - Dirigente

Scolastico (presiede)

GLH OPERATIVO

- docenti di classe

- équipe medica

- eventuale assistente

specialista

- genitori alunno D.A.

- collaboratore scolastico con

formazione specifica

ULTERIORI ORGANI

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Dirigente Scolastico– Dott.ssa Clara Vittori

- Ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica e ne assicura la gestione unitaria e la

durata dell’incarico è prevista dal contratto di lavoro

- È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio

scolastico

- È titolare delle relazioni con i soggetti esterni e di quelle con la rappresentanza sindacale

dell’istituto

- Ha il compito di valorizzare le risorse umane e professionali nel senso che accompagna

- Sostiene e agevola lo sviluppo dei processi formativi e dei progetti didattici elaborati dai vari

organismi della scuola

- Costruisce un clima formativo positivo per sostenere e sviluppare la libertà di ricerca e di

innovazione dei docenti, per garantire l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie

e il diritto all’apprendimento degli studenti

- Garantisce un efficace livello di informazione tra gli organismi scolastici per favorire la

circolazione delle informazioni, il confronto delle idee e migliorare la collaborazione

- Assicura la collaborazione con le istanze istituzionali culturali, sociali ed economiche del

territorio

- Adotta provvedimenti che riguardano la gestione delle risorse del personale

- Organizza l’attività dell’istituto secondo criteri di efficienza ed efficacia formativa

- Predispone il Piano annuale degli impegni collegiali

- Delega specifici compiti di collaborazione organizzativa a docenti da lei individuati

- Costituisce lo staff di direzione dell’istituto e nomina i docenti coordinatori di classe

- Presiede il Collegio dei docenti

- Presiede il Comitato di valutazione

- Presiede gli scrutini di fine anno scolastico

- Adotta le modalità di comunicazione con studenti e famiglie che garantiscono la trasparenza

dei processi Formativi e dei criteri di valutazione dei risultati.

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Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi – Dott.ssa Maria Luisa Boccolini

- Assicura l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali dell’istituto in coerenza

con le finalità e gli obiettivi definiti nella Carta dei Servizi e del Piano dell’Offerta Formativa.

La durata dell’incarico è prevista dal contratto di lavoro

- Sovrintende con autonomia operativa ai servizi generali e amministrativo contabili;

- Cura l’organizzazione dei servizi generali e amministrativo-contabili

- Svolge azione di coordinamento delle attività; svolge azione di verifica dei risultati conseguiti

dal personale A.T.A. alle sue dipendenze in relazione ai criteri di efficienza ed efficacia del

servizio scolastico

- Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a

carattere amministrativo-contabile.

Consiglio di Istituto (la composizione è consultabile sul sito scolastico, nella sezione

Amministrazione Trasparente)

- È costituito da diciannove componenti di cui otto rappresentanti dei docenti, quattro

rappresentanti dei genitori, quattro rappresentanti degli studenti, due rappresentanti del

personale amministrativo e il dirigente scolastico; alle riunioni possono essere chiamati a

partecipare, a titolo consultivo, il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi o specialisti che

operano in modo continuativo nella scuola

- È presieduto da uno dei membri eletto a maggioranza assoluta tra i rappresentanti dei genitori

- Dura in carica tre anni; la rappresentanza degli studenti viene rinnovata annualmente

- Delibera in materia di organizzazione e programmazione della vita e delle attività della scuola,

nei limiti delle disponibilità di bilancio

- Propone indirizzi generali per la programmazione educativa

- Stabilisce i criteri per la programmazione delle attività di progetto, dei corsi di recupero e

sostegno, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione, scambi culturali

- Promuove e delibera accordi di rete con altre scuole o istituti per realizzare scambi di

informazioni ed esperienze e per intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; indica i

criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei docenti,

all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali e

organizzative

- Elegge la giunta esecutiva

- Determina le forme di autofinanziamento

- Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo

- Adotta il regolamento interno dell’Istituto

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- Stabilisce le modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature

culturali, didattiche e sportive e per la vigilanza degli studenti

- Delibera sull’acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei

sussidi didattici destinando fondi non vincolati

- Delibera gli adattamenti del calendario scolastico sulla base delle indicazioni del Collegio dei

docenti

- Delibera in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici

- Approva il PTOF.

Consiglio di Classe

La sua composizione è differente in relazione alle funzioni che esercita.

- Con la sola componente dei docenti quando svolge la funzione di organismo di progettazione

e programmazione didattico educativa e di valutazione degli esiti dell’apprendimento

- Con le tre componenti, docenti, rappresentanti studenti rappresentanti dei genitori quando

svolge la funzione di informazione sulle strategie didattiche, sui percorsi formativi,

sull’andamento generale della classe, sulla utilizzazione delle metodologie degli strumenti

didattici, sulla valutazione dei risultati dell’attività didattica della classe al termine dell’anno

scolastico

- Progetta, programma e valuta i percorsi formativi curricolari, extracurricolari, educativi

- È autonomo nelle scelte didattica, di ricerca, di sperimentazione, di sviluppo

- È autonomo nella valutazione dei processi di apprendimento

- È autonomo nella valutazione degli esiti degli apprendimenti.

Collegio dei Docenti

- È presieduto dal dirigente scolastico ed è composto da docenti di ruolo e non di ruolo in

servizio nell’Istituto; si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico

- Cura la programmazione dell’azione educativa

- Favorisce il coordinamento interdisciplinare

- Valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’attività didattica per verificarne

l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati

- Programma e attua iniziative di sostegno agli studenti disabili adotta il protocollo di

accoglienza degli studenti stranieri

- Esprime parere per gli aspetti didattici in ordine alle iniziative dirette all’educazione alla salute,

alla legalità, all’ambiente, alla dimensione europea dell’educazione

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- Adegua i curricoli alle specifiche esigenze del territorio nell’ambito degli ordinamenti della

scuola stabiliti dallo Stato

- Delibera la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi e adatta il calendario

scolastico regionale alle esigenze derivanti dal proprio Piano dell’Offerta Formativa

- Provvede all’adozione dei libri di testo; promuove e adotta iniziative di sperimentazione

- Promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto; elegge i suoi rappresentanti nel

Consiglio di Istituto, elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la valutazione del

servizio del personale docente

- Nomina le funzioni strumentali; nomina i componenti delle commissioni

- Attiva processi di riflessione e innovazione sui nuovi ordinamenti

- Predispone il PTOF.

Dipartimento

- È la principale articolazione tecnico-professionale del Collegio dei docenti ed è composto da

tutti i docenti dell’area disciplinare

- Svolge attività di studio/ progettazione, può organizzarsi in gruppi di lavoro

- È presieduto da un docente eletto nella prima riunione dell’anno scolastico che tiene

periodicamente informato il dirigente scolastico sui lavori del Dipartimento

- Elabora gli obiettivi formativi e le competenze delle discipline delle quali individua anche i

criteri di valutazione

- Sollecita e sostiene la progettazione di iniziative di stage/tirocinio didattico

- Favorisce la progettazione di percorsi pluridisciplinari dei Consigli di classe

- Propone al Collegio l’adozione dei libri di testo

- Elabora i materiali informativi sui vari indirizzi di studio da distribuire ai nuovi iscritti

- Promuove iniziative di formazione e aggiornamento in servizio anche in collaborazione con

altri Dipartimenti

- Realizza iniziative rivolte agli studenti, finalizzate alla maggiore conoscenza e diffusione della

propria area culturale.

Comitato di Valutazione

Componenti: dott.ssa Clara Vittori, Dirigente Scolastico

Componente docenti: proff. Isabella Capobianco, David Lodesani, Luca Rastrelli

Componente genitori: Elisabetta Dottori

Componente studenti: Ilaria Rinaldi

Componente esterno USR : Dirigente Scolastico dott. Ernestini Alessandro

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È presieduto dal Dirigente Scolastico e ne fanno parte il Dirigente, che lo presiede, due docenti scelti

dal Collegio e un docente scelto dal Consiglio, un genitore e uno studente scelti dal Consiglio, un

Dirigente Scolastico, membro esterno, individuato dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale.

- Valuta l’anno di prova dei docenti (Dirigente – tre docenti – docente tutor)

- Valuta, a domanda, il servizio prestato dai docenti

- Esercita le competenze previste in materia di riabilitazione

- Formula i criteri per la valutazione premiale del personale docente.

Collaboratori del Dirigente Scolastico

Proff. Maria Stella Pacetti, Tiziana Paolini, Luca Rastrelli

Compiti del collaboratore scolastico

- Sostituiscono il Dirigente in caso di assenza ed impedimento

- Curano i rapporti con i docenti e con le famiglie

- Collaborano con il Dirigente Scolastico all’organizzazione ed alla gestione d’Istituto

- Collaborano con la Segreteria per la diffusione delle informazioni riguardanti docenti, studenti

e famiglie

- Illustrano ai nuovi docenti le caratteristiche, gli obiettivi e le attività dell’Istituto

- Offrono la propria collaborazione a docenti e personale ATA per analisi delle situazioni,

proposte operative, valutazioni e scelte

- Partecipano periodicamente alla riunione dello staff di dirigenza al fine di condividere le linee

organizzative e la progettualità d’Istituto

- Possono svolgere la funzione di segretario del Collegio Docenti

- Curano il collegamento tra i vari plessi della scuola.

Coordinatore di plesso

Professoresse Olga Caporali (sede ex Pinzi) e Maria Cristina Vittori (sede Grandori)

Compiti del coordinatore di plesso

- È responsabile della sorveglianza del plesso

- È referente per i genitori del plesso nell’ambito di problematiche di natura generale

- Partecipa alla riunione dello staff di presidenza al fine di condividere le linee

- Organizzative e la progettualità d’Istituto

- Coordina le attività funzionali all’insegnamento dei docenti del plesso

- Fornisce informazioni ai colleghi anche attraverso la distribuzione di avvisi e circolari

- Collabora con i docenti, il personale ausiliario e di segreteria al buon funzionamento

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- Della scuola nell’ambito delle direttive impartite dalla segreteria e dalla dirigenza

- Coordina la azioni per la sicurezza nel plesso

- È referente nel plesso per la segnalazione di necessità del plesso.

Coordinatore di classe

- Si occupa della stesura del piano didattico della classe

- Si tiene regolarmente informato sul profitto e il comportamento della classe tramite frequenti

contatti con gli altri docenti del consiglio

- È il punto di riferimento circa tutti i problemi specifici del consiglio di classe

- Ha un collegamento diretto con la presidenza e informa il dirigente sugli avvenimenti più

significativi della classe facendo presente eventuali problemi emersi

- Mantiene, in collaborazione con gli altri docenti della classe, il contatto con la rappresentanza

dei genitori. In particolare, mantiene la corrispondenza con i genitori di alunni in difficoltà

- Controlla regolarmente le assenze degli studenti ponendo particolare attenzione ai casi di

irregolare frequenza ed inadeguato rendimento

- Presiede le sedute del CdC, quando ad esse non intervenga il dirigente.

Vengono individuati annualmente, di norma hanno continuità nello svolgimento dell’incarico

almeno all’interno dei periodi biennio/triennio.

Docenti funzioni strumentali PTOF, Orientamento, RAV e miglioramento offerta

formativa

- Presentano il piano delle azioni e le iniziative progettuali dell’Area agli organi collegiali

- Danno impulso, orientano e coordinano i lavori dei referenti e delle relative commissioni

- Curano la verbalizzazione e la documentazione dei lavori dell’Area

- Si raccordano con il DSGA per gli aspetti di gestione amministrativa e finanziaria del progetto

- Verificano e rendicontano al Collegio Docenti i risultati conseguiti producendo una relazione

conclusiva sull’Area.

Area delle Funzioni Strumentali a.s. 2018/2019

Gestione PTOF: redazione e coordinamento

Corazzi Giovanni Epistolari Patrizia

Orientamento Formini Anna Maria (orientamento in entrata) Serenella Medori (orientamento in uscita)

Intercultura Catalano Angela Santini Gerardo

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Valutazione e Autovalutazione Lanotte Fabio

Coordinatori per il recupero, docenti funzioni strumentali PTOF

Proff. Giovanni Corazzi, Patrizia Epistolari

- Individua gli studenti con carenze nelle varie discipline

- Elabora calendario e orario delle attività di recupero in collaborazione con lo staff e con i

docenti delle classi

- Organizza corsi per classi parallele e individua i docenti da assegnare alle classi

- Coordina le prove di verifica

- Elabora il calendario delle verifiche.

Responsabile della sicurezza e Responsabile Protezione Dati

RSPP: Ing. Francesco De Matteis

- Cura e coordina l’attuazione di tutte le attività relative al piano di prevenzione e protezione

dell’Istituto.

RPD: Avv. Olivieri Valerio

- Informa, fornisce consulenza e formazione al titolare del trattamento e ai dipendenti in merito

agli obblighi derivanti dal RGPD, nonché da altre disposizioni nazionali o dell’Unione relative

alla protezione dei dati personali.

Coordinatore Progetti Erasmus

Prof.ssa Catia Pontecorvi

- Collabora con l’eventuale progettista esterno e coordina le azioni del progetto

- Mantiene rapporti con i coordinatori dei Paesi partecipanti

- Partecipa agli incontri internazionali dei progetti

- Presenta lo stato di attuazione dei progetti agli organi collegiali

- Cura la verbalizzazione e la documentazione dei lavori

- Partecipa insieme al DS e al DSGA agli incontri di formazione previsti dall’Agenzia nazionale

(INDIRE)

- Si raccorda con il DSGA per gli aspetti di gestione amministrativa e finanziaria del progetto

Coordinatori di dipartimento a.s. 2018/2019

Latino e Greco: prof.ssa Isabella Capobianco

Lettere: prof.ssa Stefania Fidanza

Lingue straniere: prof. Paolo Coccia

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Matematica e Fisica: prof.ssa Elisabetta Basili

Religione: prof.ssa Antonella Pini

Scienze: prof. Marco Prestininzi

Scienze motorie: prof. Marco Morucci

Storia dell’arte: prof. Vittorio Apperti

Storia e Filosofia: prof. Enrico Prospero

Compiti dei Coordinatori di Dipartimento:

- Presiedono e coordinano le riunioni del dipartimento e ne redigono il verbale

- Eseguono il monitoraggio sul lavoro del Dipartimento attivando insieme con gli altri docenti

strategie opportune laddove gli obiettivi non siano stati raggiunti

- Promuovono e raccolgono le proposte di metodologie didattiche dei docenti e di

riorganizzazione dei curricoli, formulandole in sintesi nella programmazione di dipartimento,

in linea con il POF

- Promuovono e raccolgono le proposte di obiettivi culturali specifici comuni, indicando le

alternative metodologiche didattiche favorendo un processo unitario nelle attività di

programmazione, in linea con il POF

- Promuovono e raccolgono le proposte di valutazione comuni, indicando anche i requisiti

minimi richiesti per l’accesso alle classi, in linea con il POF

- Promuovono e raccolgono le proposte di aggiornamento per i docenti

- Promuovono e raccolgono le proposte di arricchimento e aggiornamento delle dotazioni dei

sussidi didattici per favorire il conseguimento degli obiettivi culturali

- Promuovono l’elaborazione di prove di recupero comuni per classi parallele

- Promuovono e raccolgono le proposte di azione didattica e di valutazione comune, favorendo

la stesura di prove uniformi di verifica per classi parallele

- Promuovono e raccolgono le proposte di adozione di testi favorendo la valutazione collegiale

sull’efficacia didattica

Referenti attività varie a.s. 2018/2019

Inclusione e Bes Casagrande Micaela

Coordinatori della Commissione Alternanza Scuola-Lavoro

Pinti Carla, Grazini Maria Grazia

Formazione Epistolari Patrizia

Certificazioni linguistiche (nell’ambito dell’attività didattica svolta per la preparazione degli studenti e ciascuno per la certificazione di competenza)

Febbraro Orietta, Iadicicco Tiziana, Barnard

Jeanette, Screpante Dalila, Tofanicchio Loretta,

Pengo Caterina, Russo Margherita, Coccia Paolo,

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Valles Mario

Salute e benessere Croci Alessandra

Certamen Viterbiense Palombi Maria Grazia

Rilevazioni nazionali e internazionali (Invalsi, Pisa)

Pompei Maria Consilia

Progetti Erasmus + Pontecorvi Catia

Consulta Giovanile Del Sette Daniela

Scuola Amica Burgi Annarita

Comunicazione Screpante Dalila, Valchera Marco

Rapporti con L'esterno Lodesani David

Legalità Cerica Maria letizia

Cyberbullismo Carloni Manuela

Referenti certificazioni

Febbraro Orietta, Iadicicco Tiziana, Barnard Jeanette, Screpante Dalila, Tofanicchio Loretta, Pengo

Caterina, Russo Margherita, Coccia Paolo, Valles Mario (nell'ambito dell’attività didattica svolta per la

preparazione degli studenti e ciascuno per la certificazione di competenza)

- Individuano gli studenti che intendono sostenere gli esami di certificazione delle competenze

linguistiche e informatiche in collaborazione con i docenti di lingue straniere delle classi

- Organizzano i corsi di preparazione extra curricolari in collaborazione con DSGA e DS

- Predispongono le comunicazioni per genitori e studenti (in collaborazione con la segreteria

studenti)

- Tengono i contatti con l’ente certificatore.

Gruppi di lavoro/Commissioni

- Rappresentano articolazioni del Collegio dei Docenti, che li istituisce, sulla base delle necessità

organizzative e di ricerca determinate dalla progettazione di istituto, in relazione all’atto di

Indirizzo del Dirigente Scolastico

- Coadiuvano i coordinatori di progetto, i docenti Funzioni strumentali e i referenti,

nell’elaborazione di materiali, percorsi di lavoro, documenti di progettazione e

nell’organizzazione operativa delle attività progettate.

A.S. 2018/2029

Commissione Orientamento Battaglioni Marianna, Cerica Maria Letizia, Garro

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Paola, Marcoaldi Giovanni Battista Maria, Paolini Tiziana, Pinti Carla, Possati Elisabetta, Russo Margherita, Coccia Paolo

Commissione Intercultura Alparone Lorella M.R., Canu Maria Dolores, Caporali Olga, Catalano Angela, D'Alessandro Carmelinda, Marcoaldi Giovanni Battista Maria, Santini Gerardo, Tofanicchio Loretta, Zampetta Elisa

Commissione Valutazione e Autovalutazione Del Sette Daniela, Egizi Riccardo, Valles Mario Funzioni Strumentali, Referente Bes, Coordinatori Asl

Commissione Bes Baldassini Claudia, Burgi Anna Rita, Capobianco Isabella, Paladini Eleonora, Pinti Carla, Screpante Dalila

Commissione Alternanza Scuola-Lavoro Carloni Manuela, Cerica Maria Letizia, Del Sette Daniela, Maurizi Stefano, Pacetti Maria Stella, Paladini Eleonora, Paolini Tiziana, Pinti Carla, Possati Elisabetta, Russo Margherita

Commissione per l'istituzione di nuovi indirizzi Canu Maria Dolores, Caporali Olga, D'Alessandro Carmelinda, Deriu Nicoletta, Epistolari Patrizia, Marcoaldi Giovanni Battista Maria, Maurizi Stefano, Pacetti Maria Stella, Paolini Tiziana, Pontecorvi Catia, Possati Elisabetta, Russo Margherita, Stocchi Francesca Romana, Vittori Maria Cristina, Zampetta Elisa

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Modalità di utilizzo organico dell’autonomia

Organico dell’Autonomia–Posti comuni e di sostegno a.s. 2019/2022

Tabella riassuntiva n. 1 – organico docente

DISCIPLINE CLASSI DI CONCORSO D.M. 39/98

CLASSI DI CONCORSO D.P.R. 19/2016

ORE COMPLESSIVE

CATTEDRE ORE RESIDUE

Disegno e storia dell’arte negli istituti di istruzione secondaria di II grado

25/A A17 40 2 4

Filosofia e Scienze umane

36/A A18 40 2 4

Filosofia e Storia 37/A A19 72 5 9

Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado

29/A A48 110 6 2

Matematica e Fisica 49/A A27 197 11 17

Discipline letterarie e latino

51/A A11 306 17 /

Discipline letterarie, latino e greco

52/A A13 216 13 /

Scienze naturali, chimiche e biologiche

60/A A50 110 7 2

Storia dell’arte 61/A A54 24 2 6

Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (INGLESE)

46/A A24 180 11 /

Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (FRANCESE)

46/A A24 103 6 13

Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (SPAGNOLO)

46/A A24 108 6 /

Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado (TEDESCO)

46/A A24 36 2 18

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Conversazione in lingua straniera (INGLESE)

3/C B02 34 1 16

Conversazione in lingua straniera (FRANCESE)

3/C B02 31 1 13

Conversazione in lingua straniera (SPAGNOLO)

3/C B02 30 1 12

Conversazione in lingua straniera (TEDESCO)

3/C B02 10 / 9

Scienze giuridico-economiche

19/A A46 18 1 /

Sostegno 54 3 /

Utilizzazione funzionale agli obiettivi strategici delle risorse dell’organico dell’autonomia

Classe di concorso/sostegno

n. doc.

Motivazione dell’utilizzo (con riferimento alle priorità strategiche e alla progettazione curricolare ed extracurricolare)

A049 Matematica e Fisica

1+1 Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

A060 Scienze Naturali, Mic Chimica, Geologia,

1 Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

A052 Lettere, Latino e Greco

1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

7 ore di supporto al Dirigente Scolastico

A246 Lingua e Civiltà Straniera Francese

1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

7 ore di supporto al Dirigente Scolastico

A346 Lingua e Civiltà Straniera Inglese e BB02 Conversazione in lingua straniera (INGLESE) (dall’a.s. 2018/2019)

1+1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

A546 Lingua e Civiltà Straniera Tedesco

1 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante

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l'utilizzo della metodologia Content Language Integrated Learning

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica

A037 Filosofia e Storia

1 Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

A019 Discipline Giuridiche

1 Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

Dettaglio delle attività

CLASSE DI CONCORSO ASSEGNATA N. UNITÀ ATTIVE ATTIVITÀ REALIZZATA

Lingua e Cultura Francese

1

3 ore: corsi di recupero biennio

2 ore: corso base ed intermedio Liceo Classico

4 ore: Corso di preparazione certificazioni DELF B2 classi quarte e Quinte

1 ora: corso di recupero classi terze e quarte

1 ora: compresenza Histoire

7 ore: semiesonero attività di collaborazione con il Dirigente Scolastico

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Lingua e Cultura Inglese

1

4 ore: corso di preparazione certificazioni IELTS classi quarte e quinte

2 ore: corso di preparazione certificazioni PET classi seconde e terze

3 ore: corsi di recupero classi prime

3 ore: corsi di recupero classi seconde

2 ore: corsi di recupero classi triennio linguistico

1 ora: compresenza CLIL

1 ora: compresenza/sostegno

2 ore: disposizione per sostituzioni

Conversazione Lingua Inglese

1

2 ore: corso di preparazione certificazioni FIRST triennio

5 ore: compresenza classi seconde liceo classico

4 ore: potenziamento classi prime liceo classico

7 ore: disposizione per sostituzioni

Lingua e Cultura Tedesca

1

2 ore: corso base liceo classico

2 ore: corso intermedio liceo classico

2 ore: corsi di recupero classi triennio

2 ore: corsi di recupero classi biennio

1 ora: corso di recupero classi quinte

3 ore: corso di preparazione certificazioni B1 classi triennio

4 ore: compresenza/sostegno

2 ore: disposizione per sostituzioni

Matematica

1

5 ore: corsi di preparazione prove INVALSI classi seconde e quinte

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6 ore: corsi di recupero classi prime

4 ore: corsi di recupero classi seconde

1 ora: sportello classi terze

1 ora: sportello classi quinte

2 ore: disposizione per sostituzioni

Scienze

1

2 ore: laboratorio di chimica tutte le classi

2 ore: preparazione test universitari classi quarte e quinte

2 ore: sportello classi prime

2 ore: sportello classi seconde

2 ore: sportello classi terze e quarte

2 ore: sportello classi quinte

2 ore ASL Impresa Formativa Simulata classi triennio

4 ore: disposizione per sostituzioni

Lingua e Cultura Latina e Greca

1

2 ore: corsi di recupero latino/greco classi triennio classico

7 ore: corsi di recupero latino/greco classi biennio classico

1 ora: corso di recupero biennio linguistico

1 ora: disposizione per sostituzioni

7 ore: semiesonero attività di collaborazione con il Dirigente Scolastico

Storia e Filosofia

1

2 ore: laboratorio storia/filosofia classi triennio

2 ore: laboratorio La Redazione Scolastica tutte le classi

14 ore: disposizione per sostituzioni

18 ore: disposizione per sostituzioni: analisi di

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Diritto 1 alcune parti della Costituzione Italiana in relazione a temi di attualità e ad aspetti della società contemporanea

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2. ORGANIZZAZIONE UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON L’UTENZA

Segreteria

DSGA: Boccolini Maria Luisa

Ufficio Protocollo: Giovanni Fonghini; Olvea Capuani

Ufficio Acquisti: Massimo Poleggi

Ufficio per la Didattica: Silvia Corsi; Lando Mariani

Ufficio per il Personale: Maria Cristina Forcina; Loredana Proietti Valtiero Cordovani

Servizi attivati per la dematerializzazione dell’attività amministrativa

È stato avviato un programma di acquisti volti all’introduzione di strumenti tecnologici nelle classi e

a promuovere l’utilizzo delle tecnologie digitali per la gestione dei processi amministrativi,

organizzativi e di comunicazione all’interno dell’istituto e con l’esterno.

A partire dall’anno scolastico 2013/2014 è stato introdotto il registro elettronico e oggi è utilizzato per

diverse forme di comunicazione scuola-famiglia:

- verifica da parte dei genitori dell’andamento didattico disciplinare;

- consultazione della programmazione svolta;

- accesso alle informazioni relative ad eventi particolari della classe;

- controllo delle assenze e dei ritardi;

- richiesta di certificati che la segreteria poi invia per e-mail.

È attivo dall’a.s. 2014/2015 il servizio di comunicazione scuola-famiglia per e-mail. A partire dal mese

di settembre 2015 è stata attivata l’area studenti e famiglie (alla pagina

http://www.liceoburatti.gov.it/news/it_0.htm) sul sito istituzionale della scuola, dove sono pubblicate

tutte le comunicazioni relative, ordinate progressivamente e reperibili facilmente in ogni momento

dell’a.s.

Le comunicazioni e gli atti per i quali è prevista la pubblicità legale, esiti degli scrutini e ogni altro atto

amministrativo che appartiene a questa tipologia, sono reperibili all’albo on line e negli appositi spazi

del link Amministrazione Trasparente.

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3. RETI E CONVENZIONI ATTIVATE

Finalità dell’accordo di rete

Il Liceo intrattiene una fitta rete di scambi e di relazioni con una serie di soggetti presenti nel territorio

locale o ad esso connessi per specifiche iniziative. Utilizza inoltre lo strumento della rete di scopo per

progetti che perseguono finalità comuni attraverso la condivisione di risorse e l’integrazione di

competenze diverse.

Reti di Scuole, finalità dell’accordo e azioni da realizzare

- Rete Progetto Legalità (finalità dell’accordo: realizzazione del relativo progetto)

- Rete Progetto Il Novecento tra due Secoli (finalità dell’accordo: realizzazione del relativo

progetto)

- Rete Nazionale Licei Classici. L’accordo è finalizzato a:

promuovere e condividere attività di Ricerca e di Azione, volte al rinnovamento

metodologico e didattico delle discipline classiche, nonché obiettivi strategici,

metodologie, didattiche innovative;

formulare proposte in ordine all’adeguamento del curricolo e all'organizzazione dei Licei

Classici e alla riforma della seconda prova degli esami di Stato, per garantire la qualità

dell’offerta formativa delle scuole e il conseguimento da parte degli studenti delle

conoscenze, abilità e competenze secondo le Indicazioni nazionali;

realizzare e condividere azioni di monitoraggio, dedicate alla rilevazione dei più

significativi processi messi in campo in ambito metodologico;

elaborare proposte che, in seguito all’introduzione delle nuove metodologie e delle

innovazioni curriculari, favoriscano azioni di orientamento degli studenti in ingresso e in

uscita;

promuovere attività o laboratori di ricerca e formazione sia disciplinari sia didattico

metodologici del personale scolastico, nonché momenti seminariali nazionali finalizzati

alla condivisione di buone pratiche, attività, progetti e processi messi in atto dalle scuole

con particolare attenzione all’uso delle tecnologie multimediali e alla definizione di nuovi

e più stimolanti ambienti di apprendimento;

promuovere progetti e condividere esperienze nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro;

condividere criteri e finalità per la diffusione di testi in formato digitale e materiali per la

didattica prodotti dalle singole istituzioni scolastiche;

promuovere e pubblicizzare iniziative finalizzate alla valorizzazione e alla diffusione

degli studi classici. È proprio nell’ambito della promozione e pubblicizzazione che si

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colloca l’attività della “Notte Nazionale del Liceo Classico”, giunta ormai alla quinta

edizione.

- Rete Progetto di Formazione “I Lincei per una nuova didattica” (finalità dell’accordo: attività

di formazione)

Soggetti coinvolti

Scuole : Liceo Mamiani; Liceo Statale Paolo Ruffini

Università: UNITUS

Istituzioni:

- Comune di Viterbo

- Provincia di Viterbo

- Università degli Studi della Tuscia

Enti Pubblici e privati

- ASL di Viterbo

- Ordini professionali

- Uffici che si occupano di sicurezza: Prefettura, Questura, Polizia Municipale, Polizia Postale

- Uffici finanziari e del Commercio: Banche, Guardia di Finanza, Camera di Commercio

- Centri di Formazione: DIESSE Firenze – ADI Bologna

- Fondazioni: Fondazione Carivit, Fondazione Caffeina

Associazioni culturali e sociali:

- AICC Delegazione di Viterbo “Raimondo Pesaresi”

- AUSER Viterbo

- Associazione Mariano Romiti

- Parva – casa delle donne

- Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria

- Associazione ApertaMente

- Serra International

- Casa della Cultura di Viterbo

- Maninalto

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4 PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

La Legge 107/2015 stabilisce quanto segue: «la formazione in servizio dei docenti di ruolo è

obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni

scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di

miglioramento delle istituzioni scolastiche […] sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano

nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università

e della ricerca» (L.107, art.1 co. 124).

In particolare, il recente Piano per la Formazione dei Docenti 2016/2019, definito dal MIUR e anticipato

dalla nota n. 2915 del 15/09/2016, prevede l’adozione, da parte di tutti gli istituti scolastici, all'interno

del PTOF, di un Piano di Formazione Triennale di Istituto, che individui le azioni principali di

formazione del personale. Il suddetto Piano può essere annualmente aggiornato, sulla base delle

direttive ministeriali, degli obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e dei risultati

dell’autovalutazione di Istituto e delle conseguenti scelte operate all’interno del Piano di

Miglioramento.

Le iniziative d’Istituto vengono progettate tenendo conto dei bisogni formativi espressi dal personale

docente relativamente ai temi delle competenze educativo-didattiche, relazionali e metodologiche,

nonché delle necessità di aggiornamento professionale sui cambiamenti normativi e/o strutturali in

corso.

Il piano di formazione prevede l’adesione a corsi organizzati dal MIUR, realizzati dalle Scuole Polo per

la Formazione territoriale, dall’Ufficio Scolastico Regionale, dall’Ufficio Scolastico Territoriale e da

altri istituti scolastici o enti territoriali, ma si avvale anche delle risorse e delle competenze interne alla

scuola, proponendo la condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del lavoro

collegiale, per la valorizzazione di tutte le risorse umane coinvolte nel sistema scolastico e per mettere

in atto processi di ricerca-azione.

Per garantire l’efficacia dei processi di crescita professionale e l’efficienza del servizio scolastico, sono

inoltre favorite le iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e all’autoformazione.

Il personale docente e ATA, individualmente o a gruppi, può aderire a corsi proposti all’esterno purché

coerenti con le linee programmatiche del PTOF di Istituto.

Il Piano di formazione di Istituto per gli anni scolastici 2019-2022 persegue le seguenti finalità:

- favorire l’aggiornamento del personale sulle innovazioni normative, sui processi di riforma del

sistema di istruzione e di cambiamento all’interno delle Pubbliche Amministrazioni;

- garantire l’approfondimento sui temi della professionalità docente;

- favorire l’approfondimento degli aspetti metodologico-didattici e cognitivi comuni alle diverse

discipline, non disgiungendo gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento;

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- approfondire le conoscenze teoriche e pratiche relative alla relazione con l’alunno, la classe, le

famiglie, il territorio e i referenti istituzionali, con particolare riferimento a specifiche criticità

e alla disabilità;

- potenziare le competenze metodologiche e didattiche con riferimento alle specifiche aree

disciplinari, per la costruzione di percorsi didattici per competenze;

- approfondire le competenze dei docenti nell’utilizzo delle tecnologie per la didattica. Nell’a.s.

2018/2019 si sta svolgendo l’Unità formativa “Avanguardie educative e nuove pratiche

didattiche";

- migliorare le competenze linguistiche in lingua straniera.

Elenco attività di Formazione

- Corsi di formazione organizzati dal MIUR, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dall’Ufficio

Scolastico Territoriale per rispondere a esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli

ordinamenti o a innovazioni di carattere strutturale o metodologico.

- Corsi proposti da Enti e associazioni professionali accreditati presso il Ministero, coerenti con

le finalità sopra enunciate.

- Corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’istituzione aderisce.

- Interventi formativi organizzati dall’istituto sui seguenti temi:

approfondimenti disciplinari;

strategie e metodologie didattiche innovative;

tecnologie per la didattica;

didattica inclusiva e BES;

didattica per competenze;

competenze linguistiche in lingua straniera;

Alternanza Scuola Lavoro.

- Attività di formazione prevista nei progetti del programma ERASMUS+ in corso.

- Interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge

(sicurezza e tutela della salute negli ambienti di lavoro TU 81/2008; trattamento e tutela della

privacy 196/2003; processi di dematerializzazione; amministrazione trasparente).

Possono essere organizzati momenti di condivisione con il Collegio dei Docenti di eventuale

documentazione, materiali prodotti, innovazioni metodologiche introdotte nella didattica in

conseguenza del processo formativo realizzato. In particolare l’Istituto è tenuto ad organizzare

momenti socializzazione delle attività svolte nei progetti Erasmus +.

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Il Liceo Ginnasio Mariano Buratti a partire dall’anno scolastico ha aderito a numerosi progetti di

formazione organizzati mediante Reti Territoriali di scuole o collaborazioni con Enti Formatori. Di

seguito sono ricordate alcune delle iniziative in corso.

Polo Scientifico dei Lincei

Promosso dall’Accademia Nazionale dei Lincei e organizzato da una rete provinciale di scuole, con il

Liceo Scientifico "Paolo Ruffini" di Viterbo quale scuola capofila, il percorso formativo ha l’obiettivo di

mettere in relazione le necessità di formazione degli istituti scolastici con la ricerca accademica e di

fornire opportunità di approfondimento nelle varie discipline di studio e di confronto tra docenti di

vari istituti anche di diverso grado di istruzione o di indirizzo. Le attività territoriali sono

costantemente confrontate con quelle condotte nei Poli territoriali diffusi a livello nazionale. Oltre a

lezioni frontali, sono previste esperienze di progettazione collaborativa su alcuni dei temi più

impegnativi del programma didattico e su argomenti innovativi che consentano di arricchire i

programmi stessi e di stimolare la curiosità degli studenti nel loro processo formativo.

Lab form

Il Labform è uno spazio di formazione per docenti, progettato da un gruppo di docenti dell’Università

degli Studi della Tuscia, concepito per fornire una risposta alle esigenze formative e di aggiornamento

degli insegnanti delle scuole secondarie di II grado e per dare una forma più operativa

all’orientamento. Persegue la finalità di rafforzare il rapporto tra scuole del territorio e università e di

valorizzare le competenze e la preparazione dei docenti nei saperi disciplinari.

Progetti Erasmus Plus Key Action 1 e 2

Si tratta di progetti di cooperazione, partenariato e scambio con istituti scolastici di Paesi Europei, per

promuovere l’innovazione e lo scambio di buone pratiche incentrati sulla formazione dei docenti. I

dettagli dei singoli progetti conclusi e in corso sono contenuti nella parte del PTOF relativa alle

pratiche di internazionalizzazione dei curricoli scolastici (cap. 8.1.1-8.1.3).

Piano Nazionale Lauree Scientifiche – in collaborazione con UNITUS

Unitus propone alle scuole secondarie di II grado di Viterbo, un progetto di ricerca volto a migliorare

gli apprendimenti delle discipline scientifiche, nell’ambito del programma nazionale denominato

Piano Nazionale Lauree Scientifiche. Il format delle attività è il seguente:

- Seminario tematico su un dato argomento

- Attività laboratoriali di co-progettazione di UdA

- Sperimentazione presso i laboratori delle scuole o di UNITUS delle UdA

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- Monitoraggio e valutazione

- Individuazione buone pratiche e disseminazione

Unità formativa sulla metodologia del Digital Storytelling

Il Buratti DigstoLab, laboratorio della Narrazione Digitale, vuole essere un luogo di formazione,

sperimentazione e produzione, che utilizza la narrazione per sviluppare conoscenze e competenze,

agendo sul tessuto culturale, sociale e produttivo del territorio. Si tratta di un incubatore creativo,

generativo di relazioni, interconnessioni e progettualità, attraverso modalità di didattica partecipata e

attiva, rispondente alle competenze che l'Europa ha definito nel DigComp 2.1.,delle quali il Digital

Storytelling è una felice sintesi. Il laboratorio integra didattica, ricerca e nuova imprenditoria con gli

obiettivi di:

- essere un "laboratorio umanistico" per la crescita sostenibile del territorio,offrendo

un'infrastruttura multimediale e digitale aperta;

- formare nuovi profili professionali necessari alla rivoluzione digitale (digital e corporate

storyteller, travel blogger, content designer, web content, editor transmedia, web editor,

comunicatore digitale);

- creare spazi di imprenditorialità.

5 PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

Per quanto concerne la formazione del personale ATA, sono previste le sotto-elencate attività

formative

- Assistenti tecnici: funzionalità e sicurezza nei laboratori; gestione dei beni nei laboratori;

supporto alla didattica; la didattica e le innovazioni tecnologiche

- Assistenti amministratori: la segreteria digitale; privacy e trasparenza; dal programma

annuale al bilancio sociale; le procedure negoziali; la scuola e il codice degli appalti

- Collaboratori scolastici: accoglienza, vigilanza; attenzioni alle comunicazioni; assistenza

alunni con disabilità; la sicurezza nella scuola; misure di precauzione e protezione.