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Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non

combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno.

Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore.

(Marianne Williamson)

Il P.A.I., Piano Annuale per l’Inclusività, previsto dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012,

C.M. n. 8 del 6 marzo 2013, Nota MIUR del 27 giugno 2013, è parte integrante del Piano dell’Offerta

Formativa (P.O.F.). Come recita la Nota MIUR del 27 giugno 2013:

“… Il P.A.I. non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico, bensì come uno strumento che

possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la

trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un

contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”.

Durante tutto l’anno scolastico il lavoro del GLI ha mirato ad indirizzare la gestione delle classi, resa

più complessa dalla presenza di alunni con bisogni formativi sempre più diversificati e a rischio di

insuccessi individuali, verso una maggiore attenzione alla piena realizzazione del diritto

all’apprendimento per tutti e alla formazione globale degli stessi. L’attenzione è stata quindi rivolta

non soltanto agli alunni “certificati” ma a tutti gli alunni in difficoltà, per i quali risulta fondamentale

la personalizzazione e l’individualizzazione dei progetti educativi, puntando sulla valorizzazione dei

percorsi e dei processi che tengano conto dei bisogni e delle potenzialità al fine di promuovere lo

sviluppo globale della persona. I Consigli di Classe hanno lavorato nell’ottica inclusiva, attenzionando

i casi con difficoltà e programmando gli interventi più utili del caso (sportelli didattici, recuperi in

intinere, etc). Naturalmente ancora più puntuale è stato l’intervento sugli alunni con BES certificati,

per i quali sono state opportunamente predisposte e realizzate:

• attività integrative e di sostegno (ai sensi della L. 104/92, in funzione della situazione di

gravità, secondo l’art. 3 c.1 e c.3) nel PEI di ciascun di essi;

• misure appropriate ed interventi mirati in funzione del disturbo di apprendimento per gli

alunni con DSA, per i quali sono stati predisposti i PDP.

Sia i PEI che i PDP sono stati monitorati duranti l’anno scolastico, convocando i Consigli di classe

allargati agli alunni con DSA, ai loro genitori e al medico dell’ASP che ha redatto la diagnosi. I docenti,

grazie al corso di formazione organizzato dall’AID in cui l’ISTITUTO ha ottenuto l'Attestato e la

Certificazione di “Scuola Dislessia Amica”, hanno acquisito delle competenze in merito ai DSA che

hanno applicato nei percorsi formativi personalizzati, dimostrandosi disponibili a mettere in atto

nuove strategie per diminuire il carico del lavoro scolastico, reso più gravoso dai disturbi di

apprendimento.

Dei progetti attivati e sviluppati durante l’anno scolastico, vanno innanzitutto ricordati quelli che

hanno goduto del finanziamento erogato dal “Libero Consorzio Comunale di Trapani” già Provincia

Regionale di Trapani, Settore n.4, “Servizi Sociali ed Istruzione, politiche giovanili, sport, attività

culturali sviluppo economico e turismo”. L.R. 5 Dicembre 2016 n.24 art.6- Servizi ed attività di

assistenza agli alunni con disabilità fisiche o sensoriali frequentanti gli Istituti di Istruzione Secondaria

Superiore di competenza del Libero Consorzio Comunale di Trapani. I due progetti L’inclusività

nell’Alternanza Scuola Lavoro: “Osservando la natura” e “Audiamoci 2.0” sono stati rivolti a

gruppi classe del triennio in cui sono stati inclusi alunni con disabilità. I percorsi educativi sono stati

inseriti nell’ambito dei progetti di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (L. 107/2015), che gli alunni con

disabilità L. 104/92 (art 3. c.3), hanno svolto con orario ridotto. L’opportunità di crescita in merito

all’inclusione e alla socializzazione che si è voluta garantire agli alunni con disabilità, si è trasformata

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in esperienze formative per tutti gli altri alunni coinvolti in quanto hanno condiviso momenti preziosi

con i compagni con disabilità che solitamente tendono ad isolarsi e a rifugiarsi nell’ambiente

protettivo della propria casa e della propria famiglia.

Il Progetto “Potevo farlo anch’io. L’arte del XX secolo in 20 cm”, attraverso la prassi laboratoriale

ha implementato abilità tecniche ed esecutive e favorito processi creativi importanti per la

costruzione del sé e la maturazione del pensiero critico, che ha implementato le dinamiche sociali

che stanno alla base del concetto stesso di inclusività.

Per esigenze legate alla degenza ospedaliera di un alunno, si sono presi contatti con la Referente per

gli interventi di istruzione ospedaliera, per attivare il Progetto HSH del Ministero dell'Istruzione

(HSH, Hospital - School - Home Ospedale - Scuola - Casa) che garantisce il diritto allo studio dei

bambini e ragazzi ricoverati in ospedale o in terapia a domicilio, mediante il servizio prestato da

alcune insegnanti della scuola polo di Genova Istituto Superiore "Eugenio Montale/Nuovo I.P.C.

Il progetto “Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico”, approvato nei Consigli di

Classe di Aprile, ha voluto creare in setting diversi dal contesto scolastico, opportunità di crescita ed

interazione tra pari, ritagliando piccoli momenti durante le attività curriculari che rappresentino brevi

incontri inclusivi, in cui gli alunni con disabilità possono sviluppare opportunità di crescita in

autonomia, socialità ed approfondimenti culturali.

Sfruttando le ore di potenziamento su sostegno, è stato attivato uno Sportello DSA, mirato a

supportare gli alunni con disturbi di apprendimento nello sviluppo di competenze compensative che

possano aiutarli e accompagnarli nel percorso scolastico corrente e quello futuro, nello studio e nel

lavoro.

Per la valutazione del PAI e le attività inclusive poste in atto durante l’anno scolastico 2017/2018 è

stato somministrato un questionario INDEX, proposto ed approvato nel GLI del 9 maggio 2018.

Il PAI dell’IISS “Liceo G.G. Adria- G.P. Ballatore” si compone delle seguenti parti:

Parte I: A. Rilevazione dei BES a.s. 2017/2018.

B. Risultati questionari INDEX e sintesi dei punti di forza e criticità rilevati.

Parte II: Azioni e Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per l’anno prossimo.

Allegati.

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Rilevazione dei BES presenti: n°

disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 9

➢ minorati vista 1

➢ minorati udito

➢ Psicofisici 9

(di cui 1 nuovo

iscritto) disturbi evolutivi specifici

➢ DSA 5

➢ ADHD/DOP

➢ Borderline cognitivo

➢ Altro

svantaggio (indicare il disagio prevalente)

➢ Socio-economico

➢ Linguistico-culturale

➢ Disagio comportamentale/relazionale

➢ Altro

Totali 14

% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO 9

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 4

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

contitolarità della classe e attività didattica

inclusiva in compresenza;

Richiesta all’Ambito Territoriale di TP, entro i

termini e le modalità previste, di

assegnazione dei docenti di sostegno

(database e richiesta agli atti della scuola)

Si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.) Si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte,

laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate Si

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(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Richiesta di assistenti all'autonomia e alla

comunicazione al Libero Consorzio

Comunale di Trapani ex Provincia

(Richiesta agli atti della scuola)

Funzioni strumentali / coordinamento Si

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Docenti tutor/mentor

Altro: Assistenti igienico-personali per servizi di

base al Libero Consorzio comunale di

Trapani (Richiesta agli atti della scuola)

Si

Altro:

Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di

classe e simili

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva Si

Altro:

Docenti con specifica

formazione

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva Si

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si

Tutoraggio alunni Si

Progetti didattico-educativi a prevalente

tematica inclusiva Si

Altro:

Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili No

Progetti di inclusione / laboratori integrati No

Altro: informazione su alunni con disabilità Sì

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva No

Coinvolgimento in progetti di inclusione Si

Coinvolgimento in attività di promozione della

comunità educante Sì

Altro:

Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con CTS /

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità Si

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili No

Procedure condivise di intervento sulla Si

CTI / CTRH

disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e

simili Si

Progetti territoriali integrati Si

Progetti integrati a livello di singola scuola Si

Rapporti con CTS / CTI Si

Altro:

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Rapporti con privato sociale

e volontariato

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola Si

Progetti a livello di reti di scuole

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo- didattiche /

gestione della classe No

Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva Si

Didattica interculturale / italiano L2 No

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.) Si

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Si

Altro: Informazione su BES, DSA e PDP Sì

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel

sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo.

X

Altro: Cura nella documentazione X

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Indicatori Index per l’Inclusione adottati dal nostro ISTITUTO e approvati nel GLI del 9 Maggio

2018 per monitorare l’attività inclusiva dell’a.s. in 2017/2018 secondo l’INDEX, al fine di qualificare il

processo di inclusione. Dei questionari preparato con Google Moduli, sono stati somministrati a

campione a tutte le componenti scolastiche, docenti, personale ATA, alunni e genitori, un

questionario (mediante Google Moduli) al fine di ottenere risultati oggettivi ed analizzare il processo

inclusivo. La scelta degli indicatori proposti si basa sull’analisi dei punti critici emersi nei monitoraggi

effettuati l’anno scolastico precedente.

Indicatori:

1. CREARE CULTURE INCLUSIVE

2. GLI ALUNNI SI AIUTANO L’UN L’ALTRO

3. IL PERSONALE STABILISCE UN COLLEGAMENTO CONTINUO TRA CIÓ CHE ACCADE A

SCUOLA E LA VITA FAMILIARE DEGLI ALUNNI

4. L’INCLUSIONE È VISTA COME UN MODO PER ACCRESCERE LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI.

SOLO ALUNNI

1. VI SONO ALTE ASPETTATIVE NEI CONFRONTI DI OGNI ALUNNO.

PERSONALE DELLA SCUOLA

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2. LA SCUOLA HA UN APPROCCIO INCLUSIVO ALLA LEADERSHIP.

I risultati e il relativo monitoraggio relativo all’anno scolastico 2017/2018 sono riportati nell’allegato

n. 2.

Tabella A - Azioni e Obiettivi

screening, rilevazione e monitoraggio BES

“Sportello BES” per informazione-formazione, consulenza e supporto

corso/i di formazione per i docenti dei C.d. C. frequentati da alunni con BES e coinvolgimento

dei docenti curriculari (in linea con il Piano di Formazione dei Docenti, 4.5 Inclusione e disabilità)

del personale della scuola, dei genitori, attraverso incontri, convegni e seminari, corsi di

formazione e aggiornamento su tematiche inclusive e bisogni educativi speciali

strategie e metodologie inclusive nella stesura dei PEI e dei PDP, documentazione,

monitoraggio e valutazione in itinere e finale

sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi

inclusivi

incentivare collaborazione tra le istituzioni (in rete, famiglie, ASP, CTRH, CTS, EELL e

Associazioni del territorio): ono stati richiesti al CTS della provincia e all’USR Sicilia, gli ausili

tecnologici utili alla realizzazione dei progetti già svolti nell’anno scolastico appena trascorso

e riproposti per l’anno scolastico 2018/2019, per la loro valenza formativa, educativa ed

inclusiva. (gli ausili sono stati individuati sulla base dei progetti approvati nei singoli consigli

di classe interessati e approvati nel GLI del 9 Maggio)

promuovere attività di ricerca, sperimentazione e documentazione delle esperienze;

dall'a.s. 2016/2017 la scuola ha partecipato alla Prima Ricerca Nazionale sull'Inclusione

promossa dal Prof. Dario Ianes e dal GRIIS dell'Università di Bolzano e aderirà alla rete

del GRIIS- RIPI (Rete Italiana Index per l’Inclusione) scuole italiane che utilizzano

l’INDEX

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola

attivazione di progetti di Scuola in Ospedale e di Istruzione Domiciliare e Protocolli di

accoglienza per alunni stranieri

Strategie organizzative e gestionali

Per i punti sinteticamente elencati nella Tabella A Azioni e Obiettivi del presente PAI, si incentiveranno:

o Rilevazione attraverso uno screening mirato con strumenti idonei alla osservazione e registrazione.

o Raccolta, lettura e analisi dei dati rilevati.

o Raccolta, lettura e organizzazione della documentazione riguardante i percorsi didattici ed educativi

degli alunni con bisogni educativi speciali

o Elaborazione di Piani Educativi Individualizzati e Piani Didattici Personalizzati e monitoraggio,

relativamente ai ragazzi con bisogni educativi speciali con il coinvolgimento di tutti gli attori interessati

(docenti, famiglie, esperti).

o Organizzazione incontri GLI, equipe medico-psico-pedagogica e con i servizi assistenziali per

analizzare situazioni riconducibili a bisogni educativi speciali, ai sensi della legge 104/1992 e seguenti

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(legge 170- 2010 e delle linee guida del 2012, nonché della direttiva Min. del 27-12 2012 e

o C.M. applicativa n. 8/2013).

o Promozione di azioni formative sulle tematiche inclusive con figure qualificate e specializzate. o Partecipazione e/o strutturazione e attivazione di percorsi specifici di formazione e di

aggiornamento per gli insegnanti, corsi, seminari e convegni. o Predisposizione della documentazione necessaria per la richiesta di organico di sostegno da

inoltrare all’ Ambito Territoriale di Trapani e all’USR. o Predisposizione della documentazione necessaria per l’assegnazione di altre risorse, quali, ad esempio,

inoltro delle richieste pervenute da parte delle famiglie per assistenti igienico-sanitari, assistenti

all'autonomia e alla comunicazione agli Enti di competenza preposti.

o Azioni di sensibilizzazione e informazione per studenti e genitori sulle problematiche legate ai BES.

o Promozione di forme di flessibilità organizzativa e didattica.

o Promozione di operazioni di raccordo e raccordo e di azioni di continuità da un ordine di studio al

successivo favorendo forme di consultazione tra docenti dei diversi ordini di scuola al fine di consentire

continuità operativa e la migliore applicazione delle esperienze già maturate nella relazione educativo-

didattica e nelle prassi di integrazione con alunni con bisogni educativi speciali.

o Promozione di azioni di collaborazione tra scuola, ASP, CTRH, CTS, Centri di Consulenza, Osservatorio

Dispersione e territorio.

o Incentivare attività dello Sportello BES/DSA (consulenza, informazione, supporto, formazione,

documentazione, ricerca e sperimentazione).

o Promozione e cura in modo diretto e/o indiretto di libri, riviste periodiche, indagini, ricerche,

bibliografie, anche per mezzo di strumenti telematici, nell’ambito dei propri scopi istituzionali.

o Partecipazione alla Ricerca Nazionale sull'Inclusione promossa dal Prof. Dario Ianes e GRIIS

dell'Università di Bolzano e relativa documentazione per adesione alla rete del GRIIS- RIPI (Rete

Italiana Index per l’Inclusione) scuole italiane che utilizzano l’INDEX-

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

I docenti del consiglio di classe, dopo una fase di osservazione iniziale, predispongono PEI e PDP, in cui vengono

sintetizzati gli obiettivi che si intendono raggiungere, le metodologie, gli spazi, i tempi, le modalità di

valutazione, ecc., una progettazione educativa finalizzata alla costruzione di un progetto di vita. La progettualità

didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie che la favoriscono, quali

l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo, il tutoring, il tempo/i tempi, l’utilizzo di mediatori didattici,

di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici, ecc. Un sistema inclusivo considera l’alunno in

senso olistico e secondo un modello biopsicosociale (ICF dell’OMS), che tiene conto non solo della condizione

o dello stato, ma implica una visione più ampia della vita e della sua qualità.

La scuola adotterà opportuni Criteri e parametri di Valutazione, in ottemperanza alla normativa vigente e

alla prassi pedagogica inclusiva, di cui si allegano alcune indicazioni generali (Allegato 01 P.A.I.).

Nell’a.s. in corso sono stati adoperati gli indicatori dell’Index per l’Inclusione come elencato nella Parte I di

questo PAI e di cui si riportano i risultati nell’apposito allegato. Ai fini dell’autovalutazione del processo di

inclusione e dell’automiglioramento, è anche previsto per l’a.s. prossimo il rilevamento del grado di inclusività

attraverso gli Indicatori e i questionari INDEX Analizzati e da analizzare l’anno successivo

Si utilizzeranno schede di rilevazione BES, modelli PDP E PEI suggeriti da siti ministeriali e /o enti accreditati. In

particolare il modello del pdp si basa sul format consigliato dall’AID e opportunamente adattato alle diverse

esigenze degli alunni con DSA.

Si adotta un Modello di Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri (Allegato 06 PAI)

Per il P.A.I. dell’a.s. 2017/2018 è adottata la Progettazione e Calendarizzazione su un anno, su base Index.

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I FASE (settembre-giugno): realizzazione delle priorità e delle strategie progettate nel PAI - incontro con il

Collegio dei Docenti in settembre per le priorità e le strategie progettate - riconferma o nuova costituzione

del GLI - azione di screening, rilevazione BES, documentazione e restituzione dati - priorità e strategie da

utilizzare lungo l’intero arco dell’anno - formazione e aggiornamento (corsi, seminari o convegni) - incontri

e riunioni con genitori, ASP, CTRH, - valutazione iniziale, in itinere e finale

II FASE (novembre/dicembre e marzo/aprile): incontri del GLI per valutazione strumenti e misure e azione

predisposte e adottate - predisposizione e adozione PEI e PDP - monitoraggio risorse - riunioni con C.d.C.,

genitori, ASP, CTRH - valutazione in itinere

III FASE (maggio): progettazione di priorità e strategie per il prossimo anno scolastico e redazione del PAI

per l’anno successivo - riunioni del GLI per la progettazione - incontro con il Collegio docenti - incontro del

GLI per la redazione del PAI

IV FASE (giugno): condivisione e approvazione del PAI: - riunione Collegio dei Docenti per l’approvazione -

valutazione finale

Il presente P.A.I. Per l'a.s. 2018/2019, si compone di n. 11 pagine a cui vanno aggiunti n. 6 Allegati,

di seguito, per un totale di n. 38 pagine.

E' stato approvato con Delibera n. 120 dal Collegio dei Docenti in data 14.06.2018.

ALLEGATI

ALLEGATO n.1

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI

SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON ALTRI BES

ALLEGATO n.2

Indicatori per l'inclusione secondo INDEX

ALLEGATO n. 3

Indicatori INDEX individuati e risultati monitoraggio

ALLEGATO n. 4

Scheda Rilevazione BES

ALLEGATO n. 5

Modello PDP

ALLEGATO n. 6

Modello Protocollo di Accoglienza Alunni Stranieri

Il docente referente GLI d'Istituto Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Giuseppa Gianformaggio Prof.ssa Silvana Rosa Maria Lentini

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Il diritto all’educazione e all’istruzione è sancito dalla Legge n. 104/1992, art.12 comma 2, la

valutazione degli apprendimenti e le modalità di esame si fondano sull’art. 16 della Legge

104 che al 1° comma dispone che la valutazione debba avvenire sulla base del Piano

Educativo Individualizzato, dei criteri didattici e delle attività integrative e di sostegno attuate

anche in “sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline”. Per gli

alunni con disabilità si useranno pertanto delle scale valutative riferiti non a profili standard

ma a quanto predisposto nel PEI, in cui saranno definiti i criteri e i metodi di valutazione.

La normativa ribadisce il diritto degli alunni con disabilità alla valutazione e il valore positivo

di essa da un punto di vista educativo e formativo, si rimanda alla C.M. n.262/88, all’O.M.

n.90/2001, art. 15, all’O.M. n. 56/2002, al DPR 122/ 2009 art.9 e alle Linee guida per

l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del MIUR del 4 agosto del 2009. In sintesi,

nella scuola secondaria di secondo grado è prevista sia una valutazione ordinaria sia una

differenziata. La valutazione ordinaria è prevista per gli alunni con un piano educativo

corrispondente ai programmi ministeriali valido per il conseguimento del titolo di studio. La

valutazione differenziata è commisurata allo svolgimento di un percorso didattico

“differenziato” rispetto ai programmi ministeriali, con obiettivi difformi da quelli

dell’ordinamento di studi della classe, finalizzata allo svolgimento del PEI e all’esercizio del

diritto allo studio1, non consente il rilascio di un titolo di studio, ma un attestato delle

competenze e di credito formativo (DPR 323/98 art 13 ; C.M. n. 125/2001). La C.M. n. 262/88

, l’art 15. c. 1 della O. M. n. 90/2001 precisano che di norma non si procede ad alcuna

valutazione differenziata nei confronti di alunni con handicap fisico e sensoriale per i quali è

però consentito l’uso di particolari strumenti didattici, ausili, strumenti, accorgimenti o

procedure diverse e prove equipollenti anche in sede di Esame di stato. “Per gli alunni in

situazione di handicap psichico la valutazione, per il suo carattere formativo ed educativo e

per l'azione di stimolo che esercita nei confronti dell'allievo, deve comunque aver luogo”

(art. 15 c. 2 della O.M. n.90/2001) si procede ad una valutazione differenziata (art. 15 c. 5

della O.M. n.90/2001)2.

1 Gli apprendimenti dei piani educativi “differenziati” vanno valutati con i voti, come per i compagni, ma i voti si riferiscono esclusivamente ai contenuti del PEI e non ai programmi ministeriali, di ciò deve essere dato atto con una breve nota in calce alla pagella, non deve invece farsi alcuna annotazione sui tabelloni esposti all’albo della scuola. Nel caso in cui un alunno che segue un percorso differenziato mostri di avere raggiunto apprendimenti globalmente riconducibili a quelli dei programmi ministeriali, il Consiglio di Classe potrà deliberare la prosecuzione di una programmazione curriculare senza prove di idoneità per gli anni in cui si era svolta la valutazione differenziata.

2 “Qualora un Consiglio di classe intenda adottare la valutazione differenziata di cui sopra, deve darne immediata notizia alla famiglia fissandole un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale la modalità valutativa proposta si intende accettata. In caso di diniego espresso, l’alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai soli fini della valutazione, che viene effettuata ai sensi dei precedenti artt.12 e 13”.(art. 15 c.5, O.M. 90/2001)

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Tutti i docenti titolari della classe dell’alunno con disabilità sono corresponsabili

dell’attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell’azione didattico-

educativa, come stabilito dalla circolare C.M. n.262/88 (p. 8 Valutazione) “In sede di

valutazione finale, il consiglio della classe frequentata da alunni con handicap do vrà stilare

una relazione che tenga conto del piano educativo individualizzato e delle notizie fornite

da ciascuna insegnante. Tale relazione dovrà indicare per quali discipline siano stati

adottati particolari accorgimenti didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state

svolte, anche eventualmente in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune

discipline”.

Per gli alunni con disabilità, in linee generali la valutazione segue quanto indicato:

“capacità e merito vanno valutati secondo parametri, peculiari, adeguati alle rispettive

situazioni di minorazione” (Sentenza n. 215/87);

valutazione , espressa in decimi, ancorata al PEI ( L. n. 104/02 art 12 comma 5) ed al

progetto didattico (L. n. 104/92 art 13 comma 1 lett. "a" ), può anche prevedere la

riduzione e semplificazione di contenuti disciplinari ( L. n. 104/92 art 16 comma 1);

esito della valutazione con riguardo alla crescita del profitto degli apprendimenti, alla

comunicazione acquisita, alla socializzazione realizzata, ai rapporti relazionali instaurati con

insegnanti e compagni (art. 12 c. 3 L. n. 104/92);

valutazione non limitata agli apprendimenti disciplinari, ma anche a competenze e

capacità, oltre che alle altre finalità dell’integrazione scolastica, quali "la crescita in

autonomia sotto il profilo della comunicazione, della socializzazione e dello scambio

relazionale" ( L. n. 104/92 art 12 comma 3);

riflette il percorso svolto dall’alunno e i progressi evidenziati, inoltre tiene conto

dell’impegno dimostrato, quindi considera il processo e non solo la performance.

Per le prove INVALSI si seguono le prescrizioni diramate ogni anno a livello nazionale.

Per gli Esami di Stato si fa riferimento alla normativa vigente che disciplina la materia,

(L.104/92; D.L.vo 297/94 ; OM 90/01 ; OM e Regolamento sugli esami di Stato), le prove si

svolgono sempre in relazione al piano educativo individualizzato, il Consiglio di Classe dovrà

predisporre per ogni singolo candidato con disabilità opportuna documentazione (art. 6 c.1

del Regolamento DPR 323/98; art. 17 c.1 O.M. n.29/2001). Nelle prove equipollenti la

valutazione è conforme ai programmi ministeriali (OM.90/01 art. 15 c.3).

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Per gli alunni con D.S.A. si fa riferimento alla Legge n. 170/2010 Nuove norme in materia di

disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. In linee generali la valutazione tiene

conto di quanto qui di seguito indicato:

sempre espressa in decimi;

considera le specifiche situazioni dei singoli alunni;

fa riferimento ad un programma di lavoro personalizzato, stabilito dagli insegnanti di

classe, in cui sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi previsti a beneficio

degli alunni o gli accorgimenti didattici e le modalità adottate;

riflette il percorso, i progressi registrati e tiene conto dell’impegno dimostrato, considera

perciò il processo e non solo la performance;

l’espressione di giudizi più attenti ai contenuti che alla forma, coerentemente con

quanto adottato durante l’anno e con le risorse possibili.

Per le prove INVALSI si seguono le prescrizioni diramate ogni anno a livello nazionale. Gli

alunni con D.S.A. partecipano a tutte le prove d’esame secondo le modalità e le misure

previste dalla normativa.

Per gli alunni con altri BES la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e la relativa Circolare

n. 8 del 6 marzo 2013 estendono gli strumenti compensativi e dispensativi o altri

accorgimenti didattici che vanno indicati nel PDP. Sulla base degli orientamenti normativi e

sul PDP formulato e verbalizzato dal Consiglio di Classe, si procede ad opportuna

valutazione. Per le prove d’esame conclusivi dell’istruzione la Circolare n.13/13, all’art. 18,

comma 4, introduce il seguente riferimento innovativo ai BES: “Per altre situazioni di alunni

con difficoltà di apprendimento di varia natura, formalmente individuate dal Consiglio di

classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per

consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’Esame di Stato”.

Attualmente, per gli alunni con BES di cui alla Circolare N. 8 del 6 marzo 2013, si stabilisce

che potranno svolgere le prove INVALSI come tutti gli altri e che i loro risultati vanno inseriti

nella media nazionale.

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A.1 Costruire comunità A.1.2 Gli alunni si aiutano l’un l’altro.

A.1.3 Gli insegnanti collaborano tra loro.

A.1.5 C’è collaborazione tra gli insegnanti e le famiglie

A.2 Affermare valori inclusivi A.2.2 Gruppo insegnante, Consiglio di istituto, alunni e famiglie condividono una filosofia inclusiva.

A.2.5 Il gruppo insegnante cerca di rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione in ogni

aspetto della vita scolastica.

B.1 Sviluppare la scuola per tutti

B.1.2 I nuovi insegnanti vengono aiutati ad ambientarsi nella scuola.

B.1.3 La scuola promuove l’accoglienza di tutti gli alunni della comunità locale.

B.1.4 La scuola rende le proprie strutture fisicamente accessibili a tutte le persone. B.1.5 Tutti i nuovi alunni vengono aiutati ad ambientarsi nella scuola.

B.2 Organizzare il sostegno alla diversità

Tutte le forme di sostegno sono coordinate. B.2.2 Le attività di formazione aiutano gli insegnanti ad affrontare le diversità degli alunni.

B.2.3 Le politiche rivolte ai Bisogni Educativi Speciali sono inclusive.

B.2.6 Le politiche di sostegno personale e del comportamento sono collegate a quelle di sostegno allo

sviluppo curricolare e all’apprendimento

B.2.8 Gli ostacoli alla frequenza sono ridotti. B.2.9 Il bullismo viene contrastato

C.1 Coordinare l’apprendimento

C.1.2 Le lezioni stimolano la partecipazione di tutti gli alunni.

C.1.3 Le lezioni sviluppano la comprensione della differenza.

C.1.4 Gli alunni sono attivamente coinvolti nelle attività di apprendimento.

C.1.5 Gli alunni apprendono in modo cooperativo.

C.1.8 Gli insegnanti collaborano nella progettazione, insegnamento e valutazione. C.1.9 Gli insegnanti di sostegno promuovono l’apprendimento e la partecipazione di tutti gli alunni.

C.2 Mobilitare risorse

C.2.1 Le differenze tra gli alunni vengono utilizzate come risorsa per l’insegnamento e l’apprendimento.

C.2.2 Le competenze degli insegnanti sono utilizzate al meglio. C.2.3 Gli insegnanti sviluppano delle risorse per sostenere l’apprendimento e la partecipazione.

C.2.4 Le risorse della comunità sono conosciute e utilizzate.

C.2.5 Le risorse della scuola sono equamente distribuite così da sostenere l’inclusione.

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

È EVIDENTE DALLE BROCHURE DELLA SCUOLA E DALLE INFORMAZIONI FORNITE DAL PERSONALE CHE RISPONDERE ALLA

PIÙ AMPIA DIVERSITÀ DEGLI ALUNNI È UN OBIETTIVO DELLA PRATICA SCOLASTICA?

genitori alunni personale

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

GLI ALUNNI, LE FAMIGLIE, IL PERSONALE, GLI AMMINISTRATORI E TUTTI I MEMBRI DELLA COMUNITA' MANIFESTANO UN SENSO DI

APPARTENENZA ALLA SCUOLA?

genitori alunni personale docente

INDICATORE: CREARE CULTURE INCLUSIVE

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INDICATORE: GLI ALUNNI SI AIUTANO L’UN L’ALTRO

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

IL PERSONALE CREA UNA CULTURA DI COLLABORAZIONE PER TUTTI NELLA SCUOLA?

genitori alunni personale

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M O L T I S S I M O A B B A S T A N Z A P O C O P O C H I S S I M O H O B I S O G N O D I P I Ù

I N F O R M A Z I O N I

GLI ALUNNI D URANTE L ' INTERVALLO COINVOLGNO I PARI CHE S I SENTONO ISOLATI O POCO INCLUSI?

genitori alunni

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INDICATORE: IL PERSONALE STABILISCE UN COLLEGAMENTO CONTINUO TRA CIÓ

CHE ACCADE A SCUOLA E LA VITA FAMILIARE DEGLI ALUNNI

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

GLI ALUNNI PROSEGUONO INSIEME AL DI FUORI DALLE MURA SCOLASTICHE, LE ATTIVITÀ CHE STAVANO SVILUPPANDO A

SCUOLA?

genitori alunni

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

IL PERSONALE È CONSAPEVOLE DELLA VARIETÀ DI CULTURE E SITUAZIONI FAMILIARI DEGLI ALUNNI?

genitori alunni personale

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

GLI ADULTI RICONOSCONO CHE A CASA I MINORI POSSONO MOSTRARE COMPETENZE ED INTERESSI CHE NON RIVELANO A SCUOLA?

genitori alunni personale

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

L’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI PIÙ SILENZIOSI VIENE INCORAGGIATO TANTO QUANTO QUELLO DEGLI ALUNNI CHE SI FANNO

SENTIRE DI PIÙ?

genitori alunni personale

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GLI ADULTI EVITANO DI FARSI CONDIZIONARE DAI PREGRESSI RISULTATI NEGATIVI DEGLI ALUNNI?

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

TUTTI GLI ALUNNI HANNO LA POSSIBILITÀ DI PARTECIPARE AGLI EVENTI ORGANIZZATI DALLA SCUOLA?

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INDICATORE: L’INCLUSIONE È VISTA COME UN MODO PER ACCRESCERE LA PARTECIPAZIONE

DI TUTTI.

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SI È CONSAPEVOLI CHE CHIUNQUE PUÒ INCONTRARE DEGLI OSTACOLI ALL'APPRENDIMENTO E ALLA PARTECIPAZIONE?

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

L'INCLUSIONE VIENE INTESA COME UN PROCESSO IN CONTINUA EVOLUZIONE FINALIZZATO AD AUMENTARE LA PARTECIPAZIONE DI

TUTTI?

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

SI PONE L'ACCENTO SULLA VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE PIUTTOSTO CHE SUL CONFORMARSI AD UN'UNICA NORMALITÀ?

genitori alunni personale

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moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di piùinformazioni

L'INCLUSIONE È UN PROCESSO CHE RIGUARDA TUTTE LE PERSONE, NON SOLO I MINORI CON DISABILITÀ O CON COSIDDETTI "BISOGNI

EDUCATIVI SPECIALI"?

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SOLO ALUNNI

INDICATORE: VI SONO ALTE ASPETTATIVE NEI CONFRONTI DI OGNI ALUNNO.

12%

55%

32%

1%

OGNI ALUNNO SENTE CHE ALL'INTERNO DELLA PROPRIA SCUOLA PUÒ RAGGIUNGERE I RISULTATI PIÙ ALTI?

moltissimo

abbastanza

poco

pochissimo

ho bisogno di più informazioni

6%

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27%

19%

11%

IL PERSONALE È CONSAPEVOLE DEL FATTO CHE, QUANDO GLI ALUNNI PERCEPISCONO SE STESSI COME "INCAPACI" IN UNA

CERTA AREA DEL CURRICOLO, PUÒ VOLERCI UNA VITA INTERA PER DIMOSTRARE IL CONTRARIO?

moltissimo

abbastanza

poco

pochissimo

ho bisogno di più informazioni

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9%

ADULTI E MINORI SONO CONSAPEVOLI CHE ESSERE VALORIZZATI PER CIÒ CHE FANNO E PER QUELLO CHE SONO

PUÒ AIUTARLI A REALIZZARE QUALUNQUE PROGETTO DI VITA?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

8%

41%

34%

17%

IL PERSONALE, IN CASO DI CARENZE FORMATIVE, TRASMETTE MESSAGGI DI INCORAGGIAMENTO AGLI ALUNNI E ALLE LORO

FAMIGLIE?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

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PERSONALE DELLA SCUOLA

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20%

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IL PERSONALE INCORAGGIA L'IDEA CHE OGNUNO DI NOI HA DOTI E TALENTI?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

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2%6%

IL PERSONALE È CONSAPEVOLE DELLA VARIETÀ DI CULTURE E SITUAZIONI FAMILIARI DEGLI ALUNNI?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

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INDICATORE: La scuola ha un approccio inclusivo alla leadership.

moltissimo58%

abbastanza23%

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pochissimo9%

LE CONOSCENZE E LE COMPETENZE SPECIFICHE DEL PERSONALE VENGONO VALORIZZATE?

moltissimo58%

abbastanza23%

poco10%

pochissimo9%

LE RIUNIONI SONO PRESIEDUTE DA PERSONE DIVERSE E SI GARANTISCE CHE OGNUNO POSSA CONTRIBUIRE?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

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Le conoscenze e le competenze specifiche del personale vengono valorizzate?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

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LE RIUNIONI SONO PRESIEDUTE DA PERSONE DIVERSE E SI GARANTISCE CHE OGNUNO POSSA CONTRIBUIRE?

moltissimo abbastanza poco pochissimo ho bisogno di più informazioni

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Rilevazione dati per il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) d’Istituto (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013)

Attraverso la Scheda di Rilevazione di alunni con Bisogni Educativi Speciali, di seguito allegata, si avviano quelle attività

- di osservazione sistematica, rilevazione e monitoraggio dei BES - azione di screening, rilevazione BES, documentazione e restituzione dati

programmate nella Tabella A – Azioni e Obiettivi del PAI e nella Fase I della Programmazione e

Calendarizzazione del P.A.I. adottato dal nostro Istituto.

Ogni docente coordinatore del C.d.C., sentito il parere dei docenti, è invitato a segnalare, laddove

la situazione descritta è presente, la voce e il numero corrispondente di alunni con BES.

Grazie per la collaborazione

Il docente referente del GLI

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Rilevazione dati per il Piano Annuale per l’Inclusività (P.A.I.) d’Istituto

SCHEDA DI RILEVAZIONE DI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

(B.E.S.) ANNO SCOLASTICO 2018/2019

Il C.d.C. della Classe ………………… del Liceo …………………………………………………………, riunitosi in data

………………………………………, evidenzia quanto segue:

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

• Alunni con disabilità certificata dalla Legge 104/92 presenti in classe, n ……… art. 3 comma 1 art. 3 comma 3 (con connotazione di gravità);

• Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) certificati secondo Legge 170/2010, n. ………… ;

• Alunni con specifica relazione medica e/o altra certificazione specialistica, n. ………… .

ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI EVIDENZIATI DALLA SCUOLA

Alunni con svantaggio sociale-culturale, n …………;

Alunni segnalati dai servizi sociali, n. ………… ;

Alunni con difficoltà linguistiche legati ad altra cultura, n. ………… ;

Alunni con rilevanti difficoltà scolastiche (non legate allo studio poco adeguato, ma a difficoltà di attenzione, iperattività. emotività, borderline cognitivo, disagio comportamentale,………………………………………………………………………… n. ………… ;

Alunni attualmente in valutazione presso l’UO dell’ ASP di competenza, n. …………. .

Altro …......................................................................................................, n. ….......... .

Tenendo conto di tutte le situazioni rilevate nella classe, il C.d.C. rileva la presenza di n. ……… alunni con Bisogni Educativi Speciali; si ritiene necessario monitorare in maniera specifica n. ……… alunni, per i quali si valuterà l’opportunità di predisporre un Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.).

Il docente coordinatore di Classe …………………………………………………….

LICEO G.G. ADRIA G.P. BALLATORE PAI 2018/2019

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Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Liceo "G.G. Adria - G.P. Ballatore" - Mazara del Vallo

Liceo Classico, Linguistico, Scientifico e opzione Scienze Applicate

P.D.P.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

A.S. 2018/2019

LICEO G.G. ADRIA G.P. BALLATORE PAI 2018/2019

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PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO anno scolastico 2018/2019

Scuola secondaria di II grado Indirizzo di studio Liceo

□ Classico □ Linguistico □ Scientifico □ Scientifico opzione Scienze Applicate

Classe Sezione

Docente coordinatore di classe e docente referente BES: docente coordinatore prof .

docente referente DSA/ BES prof.

➢ DATI RELATIVI ALL’ALUNNO

Cognome e nome

Data e luogo di nascita

Diagnosi specialistica 1

Rilevazione del Consiglio di Classe

Certificazione Diagnostica per Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Legge 8 Ottobre 2010, n. 170 altra Certificazione Rilasciata da il Segnalazione del C.di C.

in data

Informazioni dalla famiglia

Caratteristiche percorso didattico pregresso 2

Altre osservazioni 3

Note 1. Informazioni ricavabili da diagnosi e/o colloqui con lo specialista 2. Documentazione del percorso scolastico pregresso mediante relazioni relative ai cicli precedenti. 3. Rilevazione delle specifiche difficoltà che l’alunno presenta; segnalazione dei suoi punti di fragilità o di forza: interessi, predisposizioni e abilità particolari in determinate aree disciplinari.

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− DESCRIZIONI DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

LETTURA (velocità, correttezza,

comprensione)

Diagnosi Osservazione

Difficoltà soprattutto

Dislessia (F 81.0)

SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi:ideazione, stesura,revisione)

Diagnosi Osservazione

Si rileva:

Disortografia (F81.1)

CALCOLO (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto)

Diagnosi Osservazione

Difficoltà negli ambiti indagati:

. Discalculia (F81.2)

ALTRI DISTURBI ASSOCIATI

Diagnosi Osservazione

Note ➢ Informazioni da diagnosi specialistica ➢ Osservazione libera e sistematica (tempo impiegato in relazione alla media della classe nella esecuzione dei

compiti,...). ➢ Livelli di competenza nella lettura e scrittura ➢ Comprensione di tipologie di testi (comprensione letterale, inferenziale, costruttiva, interpretativa, analitica,

valutativa) ➢ Competenza linguistica (sintattica, grammaticale, lessicale, ortografica) ➢ Capacità di comprensione e produzione dei numeri, capacità di incolonnarli correttamente, abilità di

ragionamento aritmetico, assimilazione e automatizzazione dei fatti numerici

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− CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

□ Collaborazione e partecipazione □Relazionalità con compagni/adulti □Frequenza scolastica □Accettazione e rispetto delle regole □Motivazione al lavoro scolastico □Capacità organizzative □Rispetto degli impegni e delle responsabilità □Consapevolezza delle proprie difficoltà □ Senso di autoefficacia □Autovalutazione delle proprie abilità e potenzialità nelle diverse discipline □ Altro ...

Note

− Partecipa agli scambi comunicativi e alle conversazioni collettive; collabora nel gruppo di lavoro scolastico,….

− Sa relazionarsi, interagire,ecc.

− Sa gestire il materiale scolastico, sa organizzare un piano di lavoro, ecc.

− Parla delle sue difficoltà, le accetta, elude il problema, ecc.

− Percezione soggettiva di riuscire ad affrontare gli impegni scolastici con successo e fiducia nelle proprie possibilità di imparare

− CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

Capacità di memorizzare procedure operative nelle discipline tecnico-pratiche (formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua…)

Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni (date, definizioni, termini specifici delle discipline,….)

Capacità di organizzare le informazioni (integrazione di più informazioni ed elaborazione di concetti)

Note Informazioni ricavabili da:

• diagnosi/incontri con specialisti

• rilevazioni effettuate dagli insegnanti

− STRATEGIE UTILIZZATE DALL’ALUNNO NELLO STUDIO

□Strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi, tabelle o diagrammi, ecc.)

□Modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico, ecc.)

□Modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di azioni di supporto, ecc.) □Riscrittura di testi con modalità grafica diversa □Usa strategie di lavoro per ricordare e organizzare gli apprendimenti (uso immagini, colori,

riquadrature, ecc.)

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Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti

− STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO NELLO STUDIO □Strumenti informatici (libro digitale,programmi per realizzare grafici e mappe concettuali, ecc.) □Utilizzo del PC per scrivere □Registrazioni □Testi con immagini □Altro ...

Nota Informazioni ricavabili da osservazioni effettuate dagli insegnanti

− INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO

Note Dopo aver analizzato gli obiettivi disciplinari previsti per ogni ambito dalle Indicazioni Nazionali 2007 ; dalle Indicazioni Nazionali per le scuole secondarie di secondo grado e il Curricolo di scuola elaborato all’interno del P.O.F , previsto dal DPR 275/99 Regolamento autonomia art.8, ogni Istituzione Scolastica è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali dello studente e a individuare le conoscenze non essenziali per il raggiungimento delle competenze imprescindibili

− STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

□Incoraggiare l’apprendimento collaborativo favorendo le attività in piccoli gruppi. □Predisporre azioni di tutoraggio □Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe, ecc.)

□Promuovere l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini, ecc.) □Sollecitare collegamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio

□Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline □Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi” (task analysis, ecc.) □Offrire schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali. □Privilegiare l’apprendimento esperienziale e laboratoriale (“per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”) □Sviluppare processi di autovalutazione e autocontrollo delle strategie di apprendimento negli alunni □nella scrittura manuale calibrare i tempi di esecuzione di un compito scritto e di una prestazione grafomotoria e, se necessario, aumentarli □Favorire l’esposizione orale dei compiti scolastici (per evitare forme preoccupazione, apprensione e ansietà diffuse) □Astenersi da valutazioni negative sulle forme di scrittura e/o lettura, prestando maggiore attenzione ai contenuti e non alla forma □ Altro ...

− ATTIVITA’ PROGRAMMATE L’alunno svolge e partecipa a tutte le attività previste o programmate per la classe

a. Attività di recupero b. Attività di consolidamento e/o di potenziamento c. Attività di laboratorio d. Attività di classi aperte (per piccoli gruppi) e. Attività all’esterno dell’ambiente scolastico f. Attività di carattere culturale, formativo, socializzante

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10. MISURE DISPENSATIVE Come esposto nella programmazione alla voce 7 e 8 del presente PDP, saranno presi in considerazione : (ad esempio) Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato da: - dalla lettura a voce alta; - da prendere appunti; - da un eccessivo carico di compiti scritti a casa; - dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; - sostituzione della scrittura con linguaggio verbale; - Altro ...

11. STRUMENTI COMPENSATIVI Si individuano: (ad esempio) - strumenti compensativi come tabelle ,diagrammi e mappe - strumenti e ausili tecnologici - Altro ... (...)

N.B. - Si ricorda che le strutture grafiche (tipo diagrammi e/o mappe concettuali) possono servire ai ragazzi con DSA per trasporre e organizzare le loro conoscenze e sostenere gli apprendimenti degli alunni con BES

12. CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: (ad esempio) - verifiche orali programmate - compensazione con prove orali di compiti scritti - uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive e mappe concettuali) - valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale - valutazione dei progressi in itinere Altro …

(...)

13. PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: (...)

N.B. Il patto con la famiglia e con l’alunno deve essere costantemente arricchito dalla ricerca della condivisione delle strategie e dalla fiducia nella possibilità di perseguire il successo formativo (a tal fine sono molto utili i rilevamenti oggettivi dei progressi in itinere). Percorso e Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) e altri BES 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Il percorso individualizzato e la Valutazione avviene sulla base della normativa vigente: L. n. 170/2010; Linee Guida12/07/2011, Direttiva del 27 dicembre 2012 e C.M. n.8 del 2013, così anche per alunni con altri BES (rilevati dal/i C. di C.) Viene predisposto opportuno FASCICOLO PERSONALE dell’alunno, in cui si annotano le valutazione e le verifiche del presente PDP e del percorso personale dell’alunno.

LICEO G.G. ADRIA G.P. BALLATORE PAI 2018/2019

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Si allegano i Criteri e parametri generali di Valutazione degli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con altri BES previsti nel P.A.I. d’Istituto dell’a.s. 2016/2017

Il presente PDP si compone di n. , è stato concordato e condiviso, in data , da:

Componenti Cognome e Nome Firma

GENITORI

DOCENTI

SPECIALISTA ASP

DOCENTE REFERENTE

DIRIGENTE SCOLASTICO

LICEO G.G. ADRIA G.P. BALLATORE PAI 2018/2019

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1. FINALITA’

In linea con la normativa vigente e le più recenti Linee Guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri

2. COMMISSIONE INTERCULTURA Istituzione apposita Commissione con compiti di rilevazione, analisi dei bisogni, attivazione corsi specifici, ricerca materiali didattici, monitoraggio e documentazione

3. FASI PROTOCOLLO

Fase amministrativa COSA CHI QUANDO

Accoglienza della famiglia dell’alunno straniero:

− riceve la famiglia;

− rimanda la famiglia alla segreteria per l’espletamento delle pratiche amministrative.

Il Dirigente Scolastico Al primo contatto con la scuola.

Iscrizione dell’alunno:

− fornisce il modulo per l’iscrizione (comprensivo delle informazioni relative alle vaccinazioni, alla scelta relativa all’insegnamento della religione cattolica/attività opzionale) e altra eventuale modulistica;

− richiede la documentazione necessaria;

− consegna la brochure informativa (la versione ridotta del POF) sull’organizzazione della scuola, se disponibile, nella lingua di appartenenza.

Segreteria Al primo contatto con la scuola.

Fase comunicativo – relazionale COSA CHI QUANDO

Comunicazione dell’avvenuta iscrizione al fiduciario di plesso e al coordinatore di classe.

Inserimento in una classe/sezione

Il Dirigente Scolastico Al momento dell’iscrizione.

Primo colloquio con i genitori. Raccolta informazioni:conoscenze linguistiche; eventuale percorso scolastico; ...

Comunicazioni sulla organizzazione scolastica: orario scolastico;materiale occorrente;

Gli insegnanti del Consiglio di Classe Nei giorni immediatamente successivi al primo contatto con la scuola.

LICEO G.G. ADRIA G.P. BALLATORE PAI 2018/2019

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progetti cui la classe aderisce; circolari; ...

Attivazione di un eventuale intervento del mediatore linguistico.

La funzione strumentale su segnalazione dei docenti della classe

nel caso in cui ve ne sia la necessità

Fase educativo – didattica COSA CHI QUANDO

Accoglienza: Creano un clima positivo nella classe individuano un alunno/insegnante che svolga una funzione di tutor ;favoriscono la conoscenza degli spazi della scuola, dei tempi e dei ritmi ; facilitano la comprensione dell’organizzazione delle attività.

Gli insegnanti del Consiglio di Classe Dalla prima settimana d’inserimento nella classe

Verifica delle reali competenze e delle eventuali difficoltà.

Gli insegnanti del Consiglio di Classe Entro le prime settimane dall’inserimento nella classe

Costruzione di un Percorso Didattico Personalizzato (P.D.P.); Italiano L2

Gli insegnanti del Consiglio di Classe Nel primo mese d’inserimento

Attivazione di un eventuale intervento del mediatore linguistico - culturale

La funzione strumentale su segnalazione dei docenti della classe

nel caso in cui ve ne sia la necessità

4. CRITERI DI ASSEGNAZIONE ALLE CLASSI Secondo le indicazioni del DPR 31/08/99 n. 394 e la normativa vigente

5. VALUTAZIONE Per quanto attiene alle modalità di valutazione e di certificazione degli alunni stranieri, in particolare dei neo-arrivati, si fa riferimento a quanto espresso nelle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, emanate dal MIUR; DPR 394/99; DPR 122/99; alla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e alla C.M. n.8 del 6/3/2013