Libro - Pensieri e Parole - Nadia Napoli

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Meditazioni sulla quotidianità della vita.

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Nadia Napoli

Pensieri e paroleMEDITAZIONE SULLA QUOTIDIANITA DELLA VITA

A cura di Angelo e Chiara Spampinato

dedico questi miei pensieri e parole a voi tutti e in particolare a mia mamma, a tutti quelli che non sono pi fra di noi e anche a quelli che si sono comportati male.

Nadia Napoli

con mia mamma

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testo originale

testo tradotto

Io vorei derticare questo mio perzieri e parole di Nadia a mia mamma ghe la persona piu cara che ge in questo monto, per di mostre durta la crati durtine, anche per dilli ghe la vogliamo durti quanti berne di stare dra quilla e di non perzare a chierte e di pasare questo lano nuovo in zierme durti quanti noi e di non perzare a ghierte e che questano giporta un poti di fortuna e un poti sere nirta e un poti parge e dra quillita sia per de ghe ne ai di pisochio. Io vorei derticare poi a mio caro Davide che perme e un crate a mico, poi Maurizio e a sua moglie Stefania, ai sua sugera, anghe suo gero e i suoi due bambini, e poi Angelo con sua moglie Ghiara sua mamma e sua sogera sare pero i genitori di Ghiara, poi durte le persone che mi vogliono danto berne, e anghe la sighiora Sarina e suoi due figli, e i suoi due sorellie, poi a Giugliana ghe una prava persona e una prava dera pista, e vorei derti carlo anche due miei frateli in zorma a durti quanti colla ferto cona more da parte di Nadia. Voglio derti care sia noi ghe a piamo i genitori anche quelli che non giano piu genitori. lo scrito per farvi capire ghe corsa si ghi fica durto questo ... ghe noi racazi di sabili sapiamo di fettere a queste si quazioni perghe non siamo dei stupiti, anche perghe a noi non giapiage esere ...

Vorrei dedicare questi miei pensieri e parole a mia mamma che la persona pi cara che c in questo mondo, per dimostrarle tutta la mia gratitudine, e anche per dirle che la vogliamo tutti bene vorrei dirle di stare tranquilla e di non pensare a nulla per trascorrere questo nuovo anno insieme; vedrai che questo nuovo anno ci porter fortuna, serenit, pace e tranquillit.

La mia dedica va poi al mio caro amico Davide che per me un grande amico, poi a Maurizio e a sua moglie Stefania, a sua suocera, a suo suocero e ai suoi due bambini, poi ad Angelo con sua moglie Chiara e i loro genitori, poi a tutte le persone che mi vogliono tanto bene, anche alla signora Sarina, ai suoi due figli, le sue due sorelle, poi a Giuliana, una brava persona e una brava terapista, poi ai miei due fratelli insomma a tutti quanti, con affetto e con amore. Voglio anche dedicarlo a noi che abbiamo i genitori ma anche a quelli che non li hanno pi.

Ho scritto questo libro per farvi capire che cosa significa tutto questo ... noi ragazzi disabili sappiamo riflettere su queste situazioni perch non siamo stupidi e non ci piace essere ...

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drati in questo monto; e a pamo durto i dirito di fetergi e a vere i nostri deriti. E de quello ghe io Nadia voglio fa capire a durti quanti voi e che sapiate che noi siamo racazi di sabili e che putropo siamo nati in questo monto, e ghe sapiamo come di fettergi da queste cati verie di queste persone che giano sui nostri confroti sia su dinoi e sia dei nostri genitori e anghe dei miei amirgi e di durte queste persone ghe giano ne suna corpa. Davide, A catino, Diego, Carola e Sofia, noi racazi di sabili, stiamo malle perghe girsono dante cose ghe gifano stare malle. Dorvete sapere ghe una mamma ghe dre figli che questi dre givana miriole a dei proplome piu pegio di noi come lo siamo noi e sua sorelle a donella pu dropo e rimasta gieca e in verge suo fratello gia dei proplermi pero lui piano giverte de per questo ghe o chiuno di questi racazi anno perso i genitori e sorno rimasti dasolli de quello ghe vorei capire queste persone e ghe vorei ghe loro lesero questo libro perghe derti cato a queste pesone ghe giano farto del malle e che conti nuono fa del mare!!!PAG. 4

trattati in questo modo [male ndr]; abbiamo il diritto di vederci e conosciamo i nostri diritti. Quello che io, Nadia, voglio far capire a tutti quanti voi, che noi ragazzi disabili siamo purtroppo nati in questo modo, ma sappiamo come difenderci da tutte le cattiverie che alcune persone fanno sia a noi che ai nostri genitori che ai nostri amici, amici che oltretutto non hanno nessuna colpa.

Davide, Agatino, Diego, Carola, Sofia, tutti ragazzi disabili come me che soffrono perch ci sono tante cose che ci fanno stare male. Conosco persone con problemi peggiori dei miei; ad ese mpio una mamma che ha tre figli, tutti con gravissimi problemi (Antonella ad esempio rimasta cieca e il fratello ha gi grossi problemi) conosco ragazzi disabili che hanno perso i genitori e sono rimasti da soli io li capisco ed per questo che vorrei leggessero questo mio libro, in particolar modo quelli che ci hanno fatto del male e continuano a farcene !!!

io e Davide

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Questo lo dirgo lavostra cara Nadia pi poterte fitare dime de per questo ghe io misento nervosa per durto quello ghe a piamo parsato a derso dopiamo dire pasta durto questo giano farto danto malle durti quanti noi ghe non gie driamo nullae de per questo ghe vogliamo giustizia.

Fidatevi di me, della vostra cara Nadia se ripenso a tutto quello che abbiamo passato, spesso mi sento nervosa, ma adesso dobbiamo dire basta a tutto questo, a tutto il male che abbiamo subito senza motivo per questo vogliamo giustizia.

Io Nadia mi sono di meti carta di mettere una dra dertica pei miei due fratteli e per miei con ghiati mitervono per do nare io mello starvo di metti cato. Anghe alloro va questo mio perziero cona ferto da parte mia; spero che i porsa piagere perghe palla dante corse dere sante e monto i potante.

Mi sono dimenticata di fare una dedica ai miei due fratelli e alle loro famiglie perdonatemi, lo stavo dimenticando! Anche a loro va questo mio pensiero affettuoso; spero gli piacer perch parlo di tante cose interessanti.

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Voi ghe siette dei veri a mirgi anghe pe farvi capire che corsa puo dire durto questo sia a nostri genitori sia per noi racazi di sabili ghe siamo natti questo monto anghe perche e questa la nostra soferenza ghe a piamo a dorso durti quanti Anche perghe i riscorso non vare sollo pernoi manche pe durti attri genitori che giano di sabili come lo siamo noi do vete capire anche questo. O ghiuno di noi racazi di sabili piamo i nostri genitori e che a piamo di pisoghio delloro aiuto perghe a piamo di pisoghio di loro de questa che a piamo danta paura di per derli. E crazie ai nostri ge nitori che posiamo antare a vanti e io mighierto questo: noi racazi come faremo senza genitori de ?. De per questo ghe a piamo danta paura di pertere i nostri genitori. Perghe do verte capire ghe corsa potire a vere dei figli di sabili e non sollo questo manghe corasa si ghi fica esere di sabili de una malla dua ghe putropo a piamo dorso e ghe gifa stare monto malle e ghe fa sofrire pastanza durti noi e che fa danto malle mifa danto malle anghe perche sto pallato in generare per durti quanti noi e questa vorta vorei con crutere pera mente con queste parole anche perghe io nadia mighieto: se di gusto a dare avanti n questo monto. De per questo ghe vorei ghe duti le gersero questo mio libro, e potantisimo che voi sapiatte checorsa si ghi fica avere dei figli di sabili.PAG. 6

Voi che siete dei veri amici, capite cosa significa tutto questo per i nostri genitori e per noi disabili, nati in questo modo, con questa sofferenza che ci trasciniamo addosso.

Anche perch il discorso non vale solo per noi, ma per tutti i genitori che hanno ragazzi disabili.

Ognuno di noi ha bisogno di loro e del loro aiuto ed per questo che abbiamo tanta paura di perderli. E anche grazie a loro che possiamo andare avanti e io mi chiedo questo: come faremo senza di loro? Capite adesso perch abbiamo cos tanta paura di perderli.

Cerco di farvi capire cosa vuol dire avere figli disabili, ma soprattutto cosa vuol dire essere disabili per una malattia che purtroppo abbiamo addosso, che ci procura molto malessere e che fa soffrire moltissimo tutto questo mi fa soffrire moltissimo al punto da chiedermi se giusto andare avanti in questo mondo.

Per questo il mio desiderio pi grande quello di far leggere questo libro a tutti, per far capire cosa vuol dire avere dei figli disabili.

insieme a MaurizioPAG. 7

con mia mamma e Angelotesto originale testo tradotto

Io parlo norme dei mie con paghi dei nostri genitori e di durte le persone ghe a no i stersi proplremi di come gella piamo durti quanti noi racazi non miferisco sollo manghe quelli che coti nuono dragi in questo monto e ghe con di nuono a dragi malle mano sollo loro manche quelli ghe farno parte delle mafia anche quelli ghe vio le racaze i racazi e anghe queli piu cranti gisono quelli madrano i bambini, e anghe quelli cha anno ugirso una dro dei nostri miritari (il piu gioverne a verva sollo verti quadro e gellano dorto a questa famiglia) non perzano i dollore che giano queste povere famiglie. Ma non solloro loro manghe queli ghe vercano madrati dai loro mariti e gisrno a cune mamme ghe ...PAG. 8

Io parlo a nome dei miei compagni, dei nostri genitori e di tutte le persone colpite dallo stesso problema, ma non solo a loro parlo anche a tutti coloro che compiono stragi in questo mondo, a quelli che fanno parte della mafia, a quelli che abusano di ragazzi e ragazze, a quelli che maltrattano i bambini, a quelli che hanno ucciso un altro dei nostri militari (il pi giovane che aveva solo 24 anni stato strappato a quella famiglia) e che non pensano al dolore che provocano in quelle famiglie.

Ma non parlo solo a loro, ma anche a tutte le donne maltrattate dai loro mariti, parlo a quelle mamme che ...

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testo tradotto

gallano coi bambini ghe prima le vogliono e poi le ugetarno non giarno nesuna corpa di durto questo.

prima desiderano i bambini e poi li gettano, bambini innocenti che non hanno nessuna colpa.

Ma non sollo questo; questo mio libro a spiegare durto quello che sta su geterto in questo nostro monto e di quanto di scrazie starno sugetrti, dipo la scoparsa di Yara; da quanto questa racaza e starda rapita e ghe non sapiamo dorve larno potarda e dorve gercarla. Provatte ai maginare la di sprazione di questa famiglia e la nostra paura ghe posano fai del malle. Vorei dire ai se questra dori: se mia scotarte vore ghe liberate questa povera racaza; non perzate la di operazione ghe giarno i genitori? se averte un poti co scienza allora liberate questa racaza e lasciate pragia i suoi genitori. Gercate di stare vigono questa famiglia starte vigino e precate per questa povera racaza ghe porsa ritonare a casa della sua fimiglia pello chieto per favore gercate diavere di avere un poti pietta per questa famiglia e pella loro figlia. De monto i potarte ghe voi precate per Yara che ne a proprio di pisoghio e anghe della vostra conpre sione del vostro ferto. A me durto questo mifa dantisima rapia ora ghe duto questo derve finire; non si puo attare avanti corsi questo monto voi non poterte i maginare come miporso setire i questo momento de per questo che io pivoglio dire crazie di durto io spero che voi poterte legere questo mio libro ghe io lo derti co a durti quanti vi ghe siete dei veri amirgi, ...

Ma non solo questo; nel mio libro voglio spiegare tutto quello che sta accadendo in questo nostro mondo e di quante disgrazie stanno accadendo, come ad esempio la scomparsa di Yara; da quando stata rapita non sappiamo dove lhanno portata e nemmeno dove cercarla. Provate ad immaginare la disperazione di questa famiglia e la nostra paura che possano farle del male. Vorrei dire ai sequestratori: se mi ascoltate, liberate questa povera ragazza; non pensate alla disperazione dei genitori? Se avete un po di coscienza, allora liberatela, e lasciatela tra le braccia dei suoi genitori. Cercate di stare vicino a questa famiglia e pregate per questa povera ragazza che possa ritornare a casa sua, ve lo chiedo per favore, cercate di avere un p di piet per questa famiglia e per la loro figlia. E molto importante che voi preghiate per Yara, ne ha proprio di bisogno, e anche della vostra comprensione e del vostro affetto.

A me tutto questo provoca tantissima rabbia e vorrei che tutto finisca presto; non possibile andare avanti cos in questo modo non potete immaginare come mi sento in questo momento per questo voglio ringraziare tutti coloro che spero leggeranno questo mio libro dedicato a voi che siete dei veri amici, ...PAG. 9

momenti del mio 45mo compleannoPAG. 10

gita in barca ad Agosto 2011PAG. 11

col mio amico Massimo

Chiara, Carola e Angelo

tombola a casa di Maurizio e StefaniaPAG. 12

con i miei fratelli Giuseppe e Mario e le loro famiglie.

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il giorno della mia Cresima nella parrocchia Sacro Cuore e S. Margherita M. Alacoque a Piano Tavola (Misterbianco di Catania) con padre Salvo e il presidente dellUNITALSI, Salvo Russo, mio padrino.

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di piu mia mamma, a Maurizio, a Angelo, a Davide, a Catino, a Carla, a Diego ai miei due frateli alla sighiore di qua sorto e sue due soreli i suoi due figli, anche Giugliana a durti quanti voi, e ge anghe A dolfo ghe vero amico in zorma a durti quanti voi che siete dei veri a mirgi io Nadia pi voglio ricraziare di durto il mio cuore. Pivoglio un cran berne, a durti quanti voi, eghe pi potero sempre nel mio cuore anghe perche lo scrito perghe mi setivo di scrivelo cona ferto co dato a more; ri cota dervi questo che questo libro parla dante cose in dere sante perme, e i potante che voi lo le gerte spero ghe pi piagera danti simo lo scrito per derti carlo a durti quati voi che serte persone stra o di nari. lo volluto scrivere per di mostravi durta la mia crati di dutine, voglio ghe piri cotarte queste mie parole, anche colla persona che mia mollata in questo monto senza dami una spiecazone.

in particolare a mia madre, a Maurizio, ad Angelo, a Davide, ad Agatino, a Carla, a Diego, ai miei due fratelli, alla signora che abita al piano di sotto e alle sue due sorelle e ai suoi due figli e anche a Giuliana e anche ad Adolfo, insomma grazie a tutti quanti voi che siete veri amici, grazie con tutto il mio cuore. Vi voglio un gran bene, a tutti quanti, e vi porter sempre nel mio cuore, con tanto affetto e amore; ricordatevi che questo libro parla di tante cose per me molto interessanti, ed importante che lo leggiate e spero vi piacer tantissimo lho scritto per dedicarlo a tutti voi che siete persone straordinarie.

Lho scritto per mostrarvi tutto la mia gratitudine, e spero vi ricorderete di queste mie parole, soprattutto quella persona che mi ha mollata in questo modo e senza nemmeno darmi una spiegazione. Tutto questo mi fa tanto soffrire e mi fa stare male; vorrei far capire a questa persona che cosa significa avere figli disabili, che non ci piace essere trattati male perch noi ci reputiamo ragazzi normalissimi. Ma deve capire che io sto veramente male, e lui lo sa molto bene che mi manca e che sto soffrendo tantissimo e non sa che ho faticato parecchio per scrivere questo mio primo libro.

Durto questo mifa danto sofrire a pastnza e mifa danto malle; vorei fa capire a questa persona che corsa si ghe fica avere dei figli di sabili, che non gipiace esere drati in questo monto perghe noi siamo racazi normalle. Non sollo, derve capire questo ghe io sto pera mente malle, e che lui losa monto berne ghe mimanca e ghe nesto sofreto danti simo e non sa ghe io o farto una fatica per scrivere questo mio primo libro.

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a casa dei genitori di Stefaniatesto originale testo tradotto

Spero lui non di menti care quei momenti ghe a piamo pasarto in zieme noi, perghe losa monto berne che non puo scangelare durto duto quello ghe a piamo costru i do in zieme mi mancano le sue risate la sua recria e dante a drecorse. Durto questo lo scrito cona more e colla ferto e co peranza che questano nuovo giporta un poti serenita e un poti fortuna a Angelo e Ghiara che perso sua mamma, a Maurizio e Stefania e sue due figli, a Giuseppe scuteri ghe anghe lui perso sua mamma. Crazie di durto i mio cuore; voirei ghe devi un favore: non mighe derte dia dare avanti perghe o pera mente finito di scrivere o derto durto quello da tire lo derto.

Spero lui non dimentichi quei momenti che abbiamo passato insieme, anche perch sa benissimo che non si possono cancellare le cose costruite insieme mi mancano le sue risate, la sua allegria e tante altre cose.

Ho scritto tutto questo con amore e affetto e con la speranza che questo nuovo anno porti un p di serenit e fortuna ad Angelo e Chiara, che ha perso la mamma, a Maurizio e Stefania e i suoi due figli e a Giuseppe Scuderi, anche lui ha perso la mamma. Con tutto il mio cuore grazie; vorrei chiedervi un favore: non chiedetemi di andare avanti perch ho veramente finito di scrivere e ho detto tutto quello che avevo da dire.

GIAO NADIAPAG. 16

CIAO DA NADIA

Angelo e Chiara Spampinato (classe 67 lui e 79 lei) si sono conosciuti nella Chiesa Crocifisso dei Miracoli di Catania nellAgosto del 2005; meno di due anni dopo, il 15 Giugno 2007, padre Giuseppe Badami celebrava le loro nozze e solo un anno prima, sempre nella stessa Chiesa, il Signore ha voluto che le loro vite incontrassero quelle di Nadia e di sua madre. Dal 2005 frequentano insieme i cenacoli e i ritiri spirituali al Crocifisso dei Miracoli http://www.rocciadisalvezza.it/. Dal Novembre 2006 sono impegnati a Pedara (Ct) nel servizio in parrocchia per lIniziazione Cristiana dei ragazzi. Dal Dicembre del 2007 frequentano il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) d i M a s c a l u c i a ( C T ) http://pimemascalucia.altervista.org/ joomla/ ed insieme a padre Adriano Cadei hanno lanciato il sogno della piccola comunit Aquila e Priscilla. NellAprile 2011 hanno conosciuto e continuano a vivere lesperienza di Incontro Matrimoniale http://www.incontromatrimoniale.org/ Non ci sono parole per ringraziare il Signore per cos tanta grazia ricevuta. La nostra gratitudine va anche a Nadia e a sua madre, che amorevolmente hanno aperto le porte di casa, accogliendoci fin da subito nella loro famiglia.

Angelo e Chiara Spampinato

Nadia Napoli nata a Catania il 19 Ottobre 1963. La sua crescita apparsa subito problematica, infatti a 7 mesi non si reggeva ancora in piedi, a 2 anni ha cominciato a parlare e solo a 3 anni ha iniziato a camminare. Ma la sua energia era cos straripante e incontenibile che a soli 8 anni, accompagnata da familiari e amici, ha iniziato a visitare tutti i maggiori santuari Mariani in Europa, da Lourdes a Medjugorje, da Fatima a Pompei alla Madonna delle lacrime a Siracusa, ritornandovi pi pi volte. Ha anche visitato Assisi ed ha partecipato al Giubileo di Roma. NellAgosto del 2011, durante una bellissima Messa celebrata da padre Salvo nella Parrocchia Sacro Cuore e S. Margherita M. Alacoque a Piano Tavola (Ct), ha ricevuto il sacramento della Cresima, e ha avuto come padrino il presidente dell UNITALSI Salvo Russo. Fin da piccolina la sua estrema sensibilit lha spinta nel mondo fatato della poesia e del racconto e oggi, a 48 anni, ha coronato il suo sogno di scrivere questo libro che potete scaricare gratuitamente dal suo profilo su FACEBOOK .