LIBRI E INCONTRI CON GLI AUTORI IN OCCASIONE DEL … · Giancarlo Andenna e Roberto Cicala Saluto...

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Centro Novarese di Studi Letterari Regione Piemonte Assessorato alla Cultura Provincia di Novara Comune di Novara Biblioteca Civica Negroni Atl Provincia di Novara Università del Piemonte Orientale A. Avogadro Amici della bici TREDICESIMA EDIZIONE P IANURE DI CARTA Premio letterario Terra degli aironi Dante Graziosi per la narrativa di pianura GIUGNO 2014 NOVARA, CORTILE DI PALAZZO VOCHIERI BIBLIOTECA CIVICA NEGRONI, CORSO CAVALLOTTI 6 Centro Novarese di Studi Letterari, via Porta 24, 28100 Novara Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, 28100 Novara www.novara.com/letteratura [email protected] info 0321 392825 Nel cortile secentesco di Palazzo Vochieri, sede della Biblioteca Civi- ca Negroni, dove il Centro Novarese di Studi Letterari ha aperto un fondo librario specializzato in geografia letteraria e dove un gruppo di volontari sta rivalorizzando la Sezione Novarese, tornano i “Giovedì letterari in biblioteca”. È il ciclo con la più lunga tradizione di presen- tazioni editoriali su autori e temi novaresi. Quest’anno è protagonista la pianura grazie al premio letterario Terra degli aironi/Dante Graziosi, l’unico in Italia dedicato a narrazioni ambientate in un orizzonte di pianura, come le molte opere di autori premiati in passate edizioni (da Magris a Vassalli e Bevilacqua) e soprattutto come i racconti dedicati alla civiltà agraria tra Sesia e Ticino dal veterinario-scrittore Graziosi tra cui La terra degli aironi che dà il titolo al premio biennale. Dante Graziosi è nato a Granozzo, un borgo sull’acqua delle risaie alle porte di Novara, nel 1915. Alla pratica letteraria è giunto nella matu- rità. Medico veterinario, docente universitario di zootecnia all’univer- sità di Torino, partigiano, parlamentare italiano ed europeo, fondatore dell’organizzazione novarese dei coltivatori, ha pubblicato molti saggi scientifici di veterinaria prima di dedicarsi alla narrativa. Avendo co- nosciuto il palazzo, ha scelto i valori genuini e semplici delle proprie radici e li ha voluti raccontare. L’esordio letterario è avvenuto nel 1972 con La terra degli aironi, una serie di racconti in cui fa rivivere tradizio- ni, ambiente e personaggi di una civiltà contadina al tramonto. È però all’attività di medico degli animali che ha dedicato nel 1980 il suo più celebre libro, Una Topolino amaranto, lettura molto adatta anche per le scuole, da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai. Nel 1987 ha pubbli- cato Nando dell’Andromeda, romantica saga padana che ha per prota- gonista un camminante, uomo libero e poeta, al tempo delle mondine, della vita sull’aia, delle prime lotte politiche nelle campagne. L’autore, scomparso nell’estate del 1992, predilige intingere il pennino nell’in- chiostro della memoria, nella fedeltà alle radici che contraddistingue la sua vena letteraria. Le sue opere migliori sono state di recente raccolte in Le storie della risaia, con presentazione di Sebastiano Vassalli. È stato tra i promotori del Centro Novarese di Studi Letterari, che nel decen- nale della morte ha avviato il premio letterario in suo onore. LIBRI E INCONTRI CON GLI AUTORI IN OCCASIONE DEL INVITO Gli aironi volano ancora «Nella terra degli aironi, quando febbraio ritorna, riporta con sé, non so da dove, il volo solenne, lento dei nostri antichi uccelli di risaia che da un decennio erano scomparsi. Sono grandi ali color del piombo che planano come piccoli aerei sulla terra appena arata e preparata per accogliere le acque della seminagione. I diserbanti della risaia che tanti anni fa ai primi esperimenti distruggevano le erbacce, ma anche le foglie di robinia e le rane e le bisce d’acqua, ora sono più raffinati, migliorati, sono più selettivi e lasciando vivere rane e altri anfibi hanno permesso il ritorno degli aironi che ritrovano tra le acque basse il loro cibo naturale. Come l’hanno saputo codesti uccelli della Bassa? Nes- suno lo scoprirà mai, è la natura, la madre della vita che li ha avvertiti in Paesi lontani e gli ha detto: potete tornare, gli strumenti di morte sono scomparsi, la vita rinasce tra le acque calde e lente della risaia e com’è stato per secoli ritroverete la pastura. Questi cari uccelli palustri, che fin da bambino vedevo lunghi e lenti passare altissimi sui tetti di casa mia, sono dunque tornati. Avevo ricordato il loro nome pieno di mistero, dando il titolo al mio primo libro di narrativa: quella “terra degli aironi” era sempre bella per me che ne amo anche la nebbia di novembre, ma di aironi non se ne vedevano più. Sono ritornati ora, a piccole frotte negli stessi luoghi, come fanno le rondini a marzo, e anch’io ho sentito dentro di me una spinta a far rivivere quei vecchi ricordi che appartengono al mio piccolo mondo antico». Dante Graziosi La terra degli aironi (ora in Le storie della risaia) Attività culturale promossa dall’Atl della Provincia di Novara all’interno del progetto “Attiva la tua vacanza nel Novarese” Delegazione di Novara

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Centro Novaresedi Studi Letterari

Regione PiemonteAssessorato alla Cultura

Provinciadi Novara

Comune di NovaraBiblioteca Civica Negroni

Atl Provinciadi Novara

Università del Piemonte Orientale A. Avogadro

Amicidella bici

TREDICESIMA EDIZIONE

P IANURE DI CARTA

Premio letterarioTerra degli aironi Dante Graziosiper la narrativa di pianura

GIUGNO 2014NOVARA, CORTILE DI PALAZZO VOCHIERI

BIBLIOTECA CIVICA NEGRONI, CORSO CAVALLOTTI 6

Centro Novarese di Studi Letterari, via Porta 24, 28100 NovaraBiblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, 28100 Novara

www.novara.com/[email protected]

info 0321 392825

Nel cortile secentesco di Palazzo Vochieri, sede della Biblioteca Civi-ca Negroni, dove il Centro Novarese di Studi Letterari ha aperto un fondo librario specializzato in geografia letteraria e dove un gruppo di volontari sta rivalorizzando la Sezione Novarese, tornano i “Giovedì letterari in biblioteca”. È il ciclo con la più lunga tradizione di presen-tazioni editoriali su autori e temi novaresi. Quest’anno è protagonista la pianura grazie al premio letterario Terra degli aironi/Dante Graziosi, l’unico in Italia dedicato a narrazioni ambientate in un orizzonte di pianura, come le molte opere di autori premiati in passate edizioni (da Magris a Vassalli e Bevilacqua) e soprattutto come i racconti dedicati alla civiltà agraria tra Sesia e Ticino dal veterinario-scrittore Graziosi tra cui La terra degli aironi che dà il titolo al premio biennale. Dante Graziosi è nato a Granozzo, un borgo sull’acqua delle risaie alle porte di Novara, nel 1915. Alla pratica letteraria è giunto nella matu-rità. Medico veterinario, docente universitario di zootecnia all’univer-sità di Torino, partigiano, parlamentare italiano ed europeo, fondatore dell’organizzazione novarese dei coltivatori, ha pubblicato molti saggi scientifici di veterinaria prima di dedicarsi alla narrativa. Avendo co-nosciuto il palazzo, ha scelto i valori genuini e semplici delle proprie radici e li ha voluti raccontare. L’esordio letterario è avvenuto nel 1972 con La terra degli aironi, una serie di racconti in cui fa rivivere tradizio-ni, ambiente e personaggi di una civiltà contadina al tramonto. È però all’attività di medico degli animali che ha dedicato nel 1980 il suo più celebre libro, Una Topolino amaranto, lettura molto adatta anche per le scuole, da cui è stato tratto uno sceneggiato Rai. Nel 1987 ha pubbli-cato Nando dell’Andromeda, romantica saga padana che ha per prota-gonista un camminante, uomo libero e poeta, al tempo delle mondine, della vita sull’aia, delle prime lotte politiche nelle campagne. L’autore, scomparso nell’estate del 1992, predilige intingere il pennino nell’in-chiostro della memoria, nella fedeltà alle radici che contraddistingue la sua vena letteraria. Le sue opere migliori sono state di recente raccolte in Le storie della risaia, con presentazione di Sebastiano Vassalli. È stato tra i promotori del Centro Novarese di Studi Letterari, che nel decen-nale della morte ha avviato il premio letterario in suo onore.

LIBRI E INCONTRI CON GLI AUTORI IN OCCASIONE DEL

INVITO

Gli aironi volano ancora

«Nella terra degli aironi, quando febbraio ritorna, riporta con sé, non so da dove, il volo solenne, lento dei nostri antichi uccelli di risaia che da un decennio erano scomparsi. Sono grandi ali color del piombo che planano come piccoli aerei sulla terra appena arata e preparata per accogliere le acque della seminagione. I diserbanti della risaia che tanti anni fa ai primi esperimenti distruggevano le erbacce, ma anche le foglie di robinia e le rane e le bisce d’acqua, ora sono più raffinati, migliorati, sono più selettivi e lasciando vivere rane e altri anfibi hanno permesso il ritorno degli aironi che ritrovano tra le acque basse il loro cibo naturale. Come l’hanno saputo codesti uccelli della Bassa? Nes-suno lo scoprirà mai, è la natura, la madre della vita che li ha avvertiti in Paesi lontani e gli ha detto: potete tornare, gli strumenti di morte sono scomparsi, la vita rinasce tra le acque calde e lente della risaia e com’è stato per secoli ritroverete la pastura. Questi cari uccelli palustri, che fin da bambino vedevo lunghi e lenti passare altissimi sui tetti di casa mia, sono dunque tornati. Avevo ricordato il loro nome pieno di mistero, dando il titolo al mio primo libro di narrativa: quella “terra degli aironi” era sempre bella per me che ne amo anche la nebbia di novembre, ma di aironi non se ne vedevano più. Sono ritornati ora, a piccole frotte negli stessi luoghi, come fanno le rondini a marzo, e anch’io ho sentito dentro di me una spinta a far rivivere quei vecchi ricordi che appartengono al mio piccolo mondo antico».

Dante GraziosiLa terra degli aironi

(ora in Le storie della risaia)

Attività culturale promossa dall’Atl della Provincia di Novara all’interno del progetto “Attiva la tua vacanza nel Novarese”

Delegazionedi Novara

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GIOVEDÌ 12 GIUGNO, ORE 21Novara, Cortile di Palazzo Vochieri

Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6

Viaggio nelle “Terre selvagge”SEBASTIANO VASSALLI

presenta il suo nuovo romanzo Terre selvagge (Rizzoli)a colloquio con

Giancarlo Andenna e Roberto CicalaSaluto iniziale dell’assessore comunale Paola Turchelli

«La pianura del Po è una lavagna su cui sono state scritte infinite storie che poi il tempo si è incaricato di cancellare per scriverne delle altre; e così deve anche essere successo con la madre di tutte le storie, cioè questa». L’autore della Chimera torna a un romanzo ambientato nella storia: siamo nel 101 a.C., quando alle porte di Novara sono schierati uno di fronte all’altro, su una superficie lunga chilometri, i due eserciti più grandi del continen-te. Quella che stanno per affrontare non è una battaglia: è lo scontro tra due civiltà al bivio cruciale della sopravvivenza, è un evento destinato a cambiare la Storia. Terre selvagge è un viaggio nel tempo, in un’Italia an-cora misteriosa, così vicina e così lontana da quella che conosciamo. È il racconto di una pagina drammatica della vicenda umana, finora avvolta da incertezze, falsità e malintesi. È la storia dell’origine del Piemonte. È, soprattutto, un maestoso mosaico di ambizioni e di paure, nel quale è custodita la chiave per capire molte cose anche del presente.

GIOVEDÌ 19 GIUGNO, ORE 18Novara, Cortile di Palazzo Vochieri

Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6

Premio Terra degli aironi/Dante Graziosiper la narrativa di pianura

Intervengono e sono premiatiROBERTO PIUMINI per la carriera

GUIDO CONTI per Il grande fiume Po (Mondadori)ALESSANDRO SANNA per Fiume lento (Rizzoli)

con esposizione di tavole a colori dell’artistae interviste di Eleonora Groppetti

Introduzione di Silvia BenattiSaluto dell’assessore provinciale Alessandro Canelli

«Il campo di girasoli era grandissimo e i fiori erano molto più alti di Mattia e anche del nonno. Era un bosco di fiori»: la fantasia di Roberto Piumini, forse il più celebre scrittore italiano per ragazzi, ha ambientato dentro la campagna uno dei suoi capolavori, Mattia e il nonno (Einaudi Ragazzi), tradotto in molte lingue del mondo. Piumini, che è anche poeta e autore di romanzi per lettori adulti, riceve il riconoscimento alla carriera – in pas-sato andato a Magris, Vassalli e Bevilacqua – del premio Terra degli aironi/Dante Graziosi, l’unico dedicato alla narrativa di pianura, ricordando lo scrittore-veterinario autore di libri come La terra degli aironi e Una Topo-lino amaranto sulla civiltà contadina padana. Proprio al fiume Po sono de-dicati i libri degli altri premiati: uno scrittore (Guido Conti, parmigiano, scoperto da Tondelli, curatore degli scritti di Zavattini e di una biografia di Giovannino Guareschi) e un artista tra i più noti per l’infanzia (Alessandro Sanna, veronese, tra l’altro illustratore di libri di Rodari). Ai premiati sarà consegnato un airone, scultura di Giovanni Tamburelli.

GIOVEDÌ 26 GIUGNO, ORE 18Novara, Cortile di Palazzo Vochieri

Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6

Due ruote e otto tubi tra le risaieERCOLE GIAMMARCO

presenta il suo libro Andare in bici. La ragioni del pedalare (Garzanti)

a colloquio con l’assessore alla mobilità e all’ambiente Giulio Rigotti

Incontro in collaborazione con Amici della Bici di Novara-Fiab e Atl che distribuirà in omaggio le guide ciclotustico-letterarie

Nella pianura delle storie di Sebastiano Vassalli e Nella terra degli aironi narrata da Dante Graziosi

con saluti di Maria Rosa Fagnoni e Fulvio Maberi

«Due ruote e otto tubi saldati sono la soluzione facile di molti problemi complicati e non occorre essere atleti o fanatici per approfittarne… Chi pedala cambia il mondo dolcemente. Guarda con occhi diversi il luogo dove vive, impara a conoscerlo meglio e a rispettarlo. Non fa rumore, non sporca l’aria, si abitua a ridere degli acquazzoni e a sopportare pic-cole avversità e contrattempi. Chi pedala occupa poco spazio, rispar-mia e fa risparmiare la collettività, sa che ogni bicicletta in più e ogni macchina in meno rendono il traffico più sicuro e la città più bella, e ha fatto la sua scelta». Ai moltissimi che hanno scoperto da un pezzo i vantaggi della bicicletta, e a tutti gli altri che aspettano l’occasione giusta per convincersene, Ercole Giammarco dedica un libro molto pratico. E parla di bellezza, della tanta bellezza che c’è nel mondo, e che proprio pedalando arriviamo a riscoprire.

TAVOLA DI ALESSANDRO SANNA

Immagine di sfondo: quadro di Sergio Bonfantini ora sulla copertina di La terra degli aironi di Dante Graziosi, Interlinea