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    SantSant''AgneseAgneseLa storiaLa storia

    Impaginazionee progetto graficodi Alberto Orsini

    1999 - 2004

    ConfraternitaBalla che te passa

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    Via del Gatto,1Tel. 0862.65299

    L'Aquila

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    Confraternita Balla che te passa1

    Dopo sei anni di attivit agnesina, la nostra Confra-ternita ha deciso di realizzare una brochure con i

    momenti pi significativi del lavoro svolto. Ci au-

    guriamo che il suddetto opuscolo possa servire sia

    a mantenere vivo il ricordo delle nostre conviviali fra tutti coloro che vi hanno simpaticamente parte-

    cipato, sia a stimolare un discorso agnesino che non si mai concluso e che trova il suo apice nella

    ricorrenza del 21gennaio.

    Questa pubblicazione si articola in nove capitoli, dei quali sei dedicati alle SantAgnesi della

    nostra Confraternita e relative agli anni 1999, 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004, e tre dedicati alla

    SantAgnese delle SantAgnesi inerente agli anni 2002, 2003 e 2004.Siamo orgogliosi di ricordare che la manifestazione della SantAgnese delle SantAgnesi stata

    ideata ed organizzata per la prima volta dalla nostra Confraternita nellanno 2002. La conviviale, che

    si svolge il 21febbraio, rappresenta un valido punto di riferimento per le nove confraternite parteci-

    panti che hanno maggiormente creduto nella diffusione della tradizione agnesina anche oltre le mura

    della nostra citt: costituisce un valido punto di riferimento annuale per confrontarsi ed elaborare

    nuove iniziative, nel rispetto delle antiche regole che si sono tramandate nel corso dei secoli e sono

    gelosamente custodite dalla nostra citt.

    Lo spazio a disposizione non ci ha permesso di trattare tutte le questioni affrontate, ma il mate-

    riale selezionato rispettoso dello spirito che anima la nostra tradizione cittadina, sicuramente uni-

    ca al mondo nel suo genere.

    LAquila, 21 gennaio 2005

    I l Pr e s id e n t e

    E lo spettacolE lo spettacolE lo spettacolooocontinua...continua...continua...

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    Come ogni anno, il 21 gennaio allAquila, e soloallAquila, la ricorrenza di SantAgnese coincide con la

    festa delle malelingue. Serata di pettegolezzi, quindi,

    tutti funzionali allelezione delle varie cariche.Una

    festa tutta aquilana sulla cui nascita, sia da punto di vista tempora-

    le che da quello dei motivi che la originarono, ci sono poche certezze. Cominciamo dalla dedica, cio dal no-

    me delle Santa che regge, per cosi dire, la festa, la celebrazione. SantAgnese era una giovinetta per niente

    linguacciuta, che fu martirizzata sotto Diocleziano quando aveva 13 anni. La sua storia parla di un netto ri-

    fiuto opposto ad un prefetto romano che voleva portarsela a letto; da qui la condanna a prostituirsi, affibbia-

    tale dalla giustizia di Roma. La pena per non la scont perch un angelo la protesse durante la sua perma-

    nenza nel postribolo dove avrebbe dovuto concedere il suo corpo a tutti. Rest insomma vergine. Questo le

    cost la condanna a morte sul rogo. Solo che durante lesecuzione le fiamme del rogo non lambirono il suo

    corpo ma investirono i carnefici; uno di questi, per, rest vivo e riusc a decapitarla.

    Come si vede, la vita di SantAgnese non ha alcun legame con il pettegolezzo e la maldicenza. Solo che

    allAquila, a SantAgnese era dedicato un convento, intorno alla cui parte antica nato il vecchio ospedale

    San Salvatore e la cui chiesa la cappella di quel nosocomio. Anticamente tale convento ospitava quelle che

    IAntinori, storico aquilano, chiama le persone della povera vita , cio le pentite o mal maritate, insomma

    le prostitute. E l, nel chiuso del convento, queste donne che ne vedevano e sentivano di cotte e di crude, ave-

    vano tutto il tempo di parlare male degli uomini che avevano incontrato, esportando poi i pettegolezzi, che

    sicuramente riguardavano anche uomini della citt, nelle bettole che frequentavano. Tra loro, ma qui siamonel campo delle ipotesi, crearono una sorta di gerarchia in base alla capacit di spettegolare; una gerarchia a

    cui potrebbe aver preso leredit quella che si istituisce ogni anno con tanto di votazioni e che andremo sta-

    sera a ripetere. II giornalista e storico aquilano Amedeo Esposito ricorda che tra gli anni 30 e 40, il prevosto,

    il parroco di San Pietro a Coppto chiudeva la chiesa il 21gennaio perch - dice Esposito - non vi entrassero

    le ospiti delle case chiuse di via Coppito e via della Mezzaluna. Ospiti devotissime a SantAgnese, aggiun-

    giamo noi, probabilmente per la gratitudine che doveva essersi tramandata tra loro nei confronti delle mona-

    che del convento di SantAgnese.

    Potrebbe essere questa la genesi della festa. Una festa quindi tutta femminile, come ha rilevato op-

    portunamente ancora Amedeo Esposito, una festa di cui poi gli uomini si sono appropriati escludendolaltra parte del cielo, ma... solo per qualche secolo.

    Confraternita Balla che te passa2

    SantSantSant'Agnese,Agnese,Agnese,la storiala storiala storia

    SantAgnese, quella vera

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    Speciale SantAgnese 3

    Bisogna anche tener presente che, secondo Esposito, sin dallantichit gli aquilani nacquero e vissero

    linguacciuti, criticoni, belligeranti luno contro laltro. E per confortare questa sua tesi, Esposito ricorda un

    editto del 1434 del Camerlengo dellAquila, il sindaco dellepoca. Un editto in cui si infliggeva la pena

    dellesilio perpetuo e del taglio della lingua a chi arringasse contra lindizione delle feste per il Perdono diCelestino, cio la Perdonanza.

    Va anche detto che la festa di SantAgnese veniva celebrata solamente intra moenia, cio allinterno

    delle mura dellAquila, quasi come contraltare alla festa del 17 gennaio di SantAntonio Abate, essa s religio-

    sa pur con qualche aspetto pagano (la benedizione degli animali); una festa, quella di SantAntonio abate, in

    uso chiaramente solo extra moenia, cio fuori nel mura, nel contado. va segnalato che nei secoli successivi

    la festa di SantAgnese veniva anche inserita negli antichi calendari delle feste consentite in citt.

    Avvicinandosi ai giorni nostri, nel corso dei secoli, ancora Esposito che lo segnala, la tradizione ven-

    ne tenuta in auge dalle varie corporazioni: tra esse, aggiungiamo noi, la pi... impegnata fu (ma crediamo lo

    sia ancora) quella dei barbieri, tradizionalmente ritenuti linguacciuti e conoscitori dei fatti degli altri. Pure

    la nobilt e la borghesia celebr la festa di SantAgnese anche se, noblesse oblige come dicono i francesi,

    assegnando una sola carica, quella del Priore. Tutte le altre cariche dai nomi pi fantasiosi o altisonanti, co-

    me quelle che andremo questa sera ad assegnare, sono perci di estrazione popolana: e a chi non ne convin-

    to ricordiamo il... grado di Mamma deji cazzi dejatri. E non so se mi spiego! Chiaramente nei palazzi genti-

    lizi i nobili avevano ben altro men rispetto a quello del popolo che si riuniva nelle bettole; in tutti i casi me-

    n diversi da quelli attuali, dove impera la lingua salmistrata (tranquilli, stasera non c da noi) che allepoca

    neanche esisteva e che ancora una cinquantina di anni fa era cibo solo per pochissimi.

    Siamo quasi alla fine della storia sullorigine di questa festa, che tanta curiosit desta soprattutto nei

    forestieri. Va detto che la tradizione pi nobile viene perpetuata dalla Confraternita aquilana dei devoti di

    SantAgnese, che da 45 anni elegge il Priore avendo gi nominato un segretario a vita. bene pure ricorda-re che da un quindicennio anche le donne, e noi stasera lo vediamo bene, si sono riappropriate della festa. A

    testimonianza infine della curiosit che desta questa tradizione della festa di SantAgnese dedicata ai pette-

    goli, lo scorso anno sono state ospiti di Michele Cucuzza nella trasmissione La vita in diretta sia lantica

    confraternita di cui abbiamo detto che il Gruppo delle donne devote delle malelingue, che per primo ha

    festeggiato completamente al femminile.

    E stasera? Beh, la nostra storia ancora tutta da scrivere. Godiamoci la cena, innanzitutto, e fino ad

    arrivare alle votazioni prepariamoci alle lenguate: a lanciarle come carnefici, ma anche a riceverle come vit-

    time. Perch, come si dice allAquila: Fra!, a chi tocca tocca e a chi tocca non sengrugna!.

    A l e ss a n d r o O r s i n i

    (letto nella SantAgnese 2000)

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    Confraternita Balla che te passa4

    SantSantSant'AgneseAgneseAgnese199919991999

    Presidente

    Umberto Pilolli

    Lavannara

    Rita Ferella

    Mamma deji cazzi dej'atri

    Caterina Albano

    Lima Sorda

    Giampietro Foglietta

    gi eetti

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    Speciale SantAgnese 5

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    PresidenteUmberto Pilolli

    LavannaraRita Ferella

    Mamma deji cazzi dej'atriAlessandro Orsini

    Lima SordaDaniela Rosati

    ViperaMario Dell'Omo

    ZellusuEnnio Cipollino

    gi eetti

    SantSantSant'AgneseAgneseAgnese200020002000

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    Speciale SantAgnese 7

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    Confraternita Balla che te passa8

    PresidenteUmberto Pilolli

    LavannaraRita Ferella

    Mamma deji cazzi deji atriAlessandro Orsini

    Lima sordaVito Albano

    ViperaElisabetta Di Pietro

    ZellusuEnnio Cipollino

    gi eetti

    SantSantSant'AgneseAgneseAgnese200120012001

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    Speciale SantAgnese 9

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    PresidenteUmberto Pilolli

    LavannaraRita Ferella

    Mamma deji cazzi deji atriAlessandro Orsini

    Lima sordaVito Albano

    ViperaElisabetta Di Pietro

    ZellusuSergio Ciuffini

    SantSantSant'AgneseAgneseAgnese200220022002

    gi eetti

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    Speciale SantAgnese 11

    Premio speciale

    L'AQUILA IN BILICO

    conferito al dottor

    DaniloD A ntimo

    con la seguente motivazione:Per la sua innata capacit di saper cogliere idee

    di sinistra nei partiti di destra e viceversa,

    riuscendo a depistare la sua vera identit politica,

    motivo per cui sorge spontaneo

    sulla bocca di ogni aquilano l'interrogativo:

    MA QUISSU CO' CHI CAZZU STA?

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    gi eetti

    Confraternita Balla che te passa12

    PresidenteUmberto Pilolli

    LavannaraRita Ferella

    Mamma deji cazzi deji atriAlessandro Orsini

    Lima sordaStefania Ciuffetelli

    ViperaElisabetta Di Pietro

    ZellusuDanilo DAntimo

    SantSantSant'AgneseAgneseAgnese200320032003

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    deu residente

    Speciale SantAgnese 13

    re zi

    o

    neIn occasione di questa conviviale,

    di alcuni invitati vi voglio parlare

    e per fare in modo che faccia pi effetto,

    prover a farlo in dialetto.

    Tra nu piattu de rigato

    e nu carrateju de vinu,

    me pare dave vistu Cipollino.N ome na freca bru,

    nu cocu sopraffinu

    che riesce a cucina ji cannell:

    peccatu che certe ote roppe ji coj!

    No,no non facete cusci,

    senn me perdo ju discorsu,

    propitu m che stea allusc nome assa strusu,

    che se lagna pure quando st aju lettu,

    Marcello Dascoli se rammette,

    quacche ote pure alla fianchetta me sassettette,

    non v a gnisciuna gita,

    neanche a quelle de Randazzu,

    pe vedesse le partite deju cazzu!!

    E de questatra che volemo di?

    Ju maritu ice che t na occa a sciarpella:

    quatr, non perdemo tempu, Gabriella!

    Ce ne sta pure natra come essa,

    che non sa mai se st coju ciferu o co la messa: la mje de Barigello

    quijiu che ice solu de fa quello

    Nemmangu boni so ji coniugi Orsini,

    che se so missi a fa ji ballerini,

    ju sbbatu ballano con tanta foga,

    che ji fa jeffettu de na droga.

    La vipera Lisa quistannu scappata,

    secondu me pe non esse revotata:

    ma se vojatri la volete revota,

    gnisciunu ve potr rimprovera.

    AllAquila non ci sta na fabbrica vera,

    anche se sta sempre appicciata na ciminiera:

    quistannu le vacanze se l fatte aju Nilo

    e non po esse che Danilo.

    Mo che smiccio bbonu e ci penso,

    maccorgio ch vinuto pure Enzo:

    non venea cchi ormai da na vita

    quindi contenta Maria Rita.

    Mo ve parlo della mia dolce met

    che saccio solo ji che me sta fa passa !!

    St sempre ngazzata e pocu tesa:

    de sabbatu me manna a fa la spesa!

    Mmezzu a nojatri ci sta naltruista

    che de mestiere fa jelettricista:

    pe moje t na maestrina

    che a pranzu e cena ji fa la minestrina.

    Ci sta pure na coppia propitu bella,

    che de cognome fa Panella:

    ju maritu, mo che ci penso,

    parla sempre a doppi senso.

    Ciuffini pensa che so malatu,

    pecch ju cinghiale non mha cucinatu.

    Quatr, mo me so stufatu de parla

    pure pecch vojatri ve stete a strafoca!

    Mo che ve so atu le giuste indicazzi,

    potete comincia le votazzio.

    Um b e r t o Pi l o l li

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    gi eetti

    Confraternita Balla che te passa16

    PresidenteUmberto Pilolli

    LavannaraRita Ferella

    Mamma deji cazzi deji atriAlessandro Orsini

    Lima sordaEnrico Barigelli

    Occa apertaGabriella Gangi

    ZellusuDaniela Rosati

    SantSantSant'AgneseAgneseAgnese200420042004

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    deu residente

    Speciale SantAgnese 17

    re zi

    o

    ne

    Pe ju sestu annu consecutivu,

    stemo assettati nnanzi a nu tavulinu,

    pe d corsu aj impegnu deju mese,

    de rennov ju direttivu de SantAgnese.

    Come presidente uscente e decoratu,

    me auguro desse revotatu,

    pe festeggi dopu coji botti

    desse statu cchi bravu de Andreotti.

    La concorrenza leale e sopraffina,

    ju dovere che mimpone ju potere

    quiju d evidenzi ogni questio,

    pe na cchi corretta votazzio.

    P inizi, ve voglio parl de Rita,

    che in carica ci st da na vita,

    come lavannara non perde mai loccasio,

    di rinnovarsi nella tradizzio.

    De Sandro comincio a pensa

    che pocu fetente se st a dimostr:

    c la scusa che balla tuttu jannu,arrete ci ju stea a mette a Capodannu.

    Caterina come Tano,

    tira ju sassu e nasconne la mano;

    ju maritu che co jorgogliu non scherza,

    se recompratu natra causa persa.

    Ju segretariu a vita Barigello,

    te la moglie che te ice questo e quello

    e issu che non cchi nu pivellu,

    se retroa quaci sempre a nu macellu.

    De Gabriella inutile st a parl,

    de misteri da tempu non ne fa:

    pensete che resc a raccont,

    pure quandu ju maritu va a caca.

    Duilio s sicuramente sarvatu,

    da quandu la Confraternita ha troatu;

    comunque difficile che ju piji,

    perch se missu a f ji fiji.

    Stefania, ormai se sa,

    ji fiji non resce a fa campa:

    c le solite scuse premeditate,

    le nore a casa ha mboscate.

    Ci st mezzu a nojatri na sola perso,

    che non fa mai nisciuna questi,

    bejiu, bru e non fetente:quatr ju vostru presidente!

    Mo che ve so ate delle bone indicazzio,

    potemo pass alla votazzio.

    Um b e r t o Pi l o l l i

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    Speciale SantAgnese 19

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    i presidenti

    Confraternita Balla che te passa20

    111aaaSantSantSant'AgneseAgneseAgnesedelle Santdelle Santdelle Sant'Agnesi

    Conf ratern ita Balla che te passa: Um b e r t o P i l o l li

    Confraternita Devoti di SantAgnese: Fa u s t o R o n c o n i

    Anti ca e Nobile Congregazione Accademia dell a l ingua: L u i g i C a r d i l l i

    Amici del Bar Gran Sasso: Rod o l f o G i a c c o

    Giornali sti... in l ingua: Ma r i o N a r d u c ci

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    Speciale SantAgnese 21

    med giee

    2002

    2003

    2004

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    Buonasera a tutti. Prima di illustrare le finalit che cihanno spinto ad organizzare questa serata, mi corre

    lobbligo di ringraziare tutti i partecipanti per la loro

    pronta adesione. In particolar modo voglio ringraziare

    le confraternite che hanno aderito a questa iniziativa, sicuramente unica nel suo genere qui allAquila. E visto

    che SantAgnese si festeggia solo allAquila come patrona delle lingue lunghe, non sembri immodesto dire che

    quella di stasera una manifestazione unica al mondo.

    Questa conviviale non nata per caso ma stata voluta fortemente dalla Confraternita Balla che te pas-

    sa per creare innanzitutto un ulteriore momento di riflessione su quello che il significato della ricorrenza diSantAgnese per gli aquilani, gi oggetto di attenzione di alcuni studiosi, tra cui lamico Luigi Marra. Il vero

    scopo, per, quello di creare un raccordo tra le varie confraternite ed accademie che possa sfociare innanzi-

    tutto nellorganizzazione annuale, se si vuole anche a turno, di questa SantAgnese delle SantAgnesi, ma che

    poi porti durante lanno agnesino ad iniziative comuni di tipo culturale ma anche festaiolo, senza tralasciare

    iniziative di solidariet.

    Credo per che questo raccordo possa servire anche a far conoscere meglio, con iniziative ad hoc, una

    manifestazione cos singolare, cos unica come quella che nel nome di SantAgnese raduna il 21 gennaio di ogni

    anno tanti aquilani. inutile infatti sottolineare che negli ultimi dieci anni ci sia stato un boom di confrater-nite e di gruppi di amici che festeggiano SantAgnese, costituite anche da giovanissimi e, nonostante le per-

    plessit di Marra, anche da donne che sanno dare il loro valido contributo. Ma su quello che pu diventare in

    futuro questa SantAgnese delle SantAgnesi il dibattito aperto al contributo di ognuno di noi sia per ampli-

    are la sua portata che per migliorarne lorganizzazione.

    Noi della Confraternita Balla che te passa speriamo di aver gettato le basi di un discorso che al mo-

    mento pu sembrare anche utopistico ma che potrebbe diventare realt con il contributo di ciascuno di noi.

    SantAgnese lo vuole!

    Um b e r t o P i l o l l i

    Confraternita Balla che te passa22

    Il salutoIl salutoIl salutodel presidentedel presidentedel presidente

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    Speciale SantAgnese 23

    Dal periodico Ju Zir

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    Confraternita Balla che te passa24

    congreghee

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    Speciale SantAgnese 25

    Dal periodico LEditoriale

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    i presidenti

    Confraternita Balla che te passa26

    222aaaSantSantSant'AgneseAgneseAgnesedelle Santdelle Santdelle Sant'Agnesi

    Congrega del Bar Gr an Sasso: Rod o l f o G i a cc o

    Confraternita Devoti di SantAgnese: A n g e l o D e N i c o l a

    Antica e Nobile Congregazione di SantAgnese: T u l l io A t t a n a s i o

    Conf ratern ita Balla che te passa: Um b e r t o P i l o l li

    Congrega dei giornali sti... in li ngua: Ma r i o N a r d u c c i

    Accademia culturale di SantAgnese: A n t o n e l l o Ca r b o n a r a

    Congrega Miseria e Nobilt: Ca r l o P r o s p e r i n i

    Le Devote di SantAgnese: L u c i a n a I o a n n u c c i

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    Speciale SantAgnese 27

    Ilsalutodelpresidente

    Buonasera a tutti, consentiteci, con una puntadorgoglio, di salutare tutte le confraterniteconvenute a questa seconda SantAgnese delle

    SantAgnesi.Una punta dorgoglio che deriva dallessere

    stati i promotori delliniziativa di reclutare alcune delleconfraternite pi significative di SantAgnese;uniniziativa, sicuramente impegnativa, nella qualeabbiamo da subito creduto e che lampliato numero

    delle confraternite presenti dimostra essere stata vin-cente.

    Un grazie particolare alla Congrega del BarGran Sasso, che ha dato seguito alla promessa diorganizzare la seconda edizione. Ci auguriamo che gida oggi ci sia una nuova confraternita pronta a dar vitaalledizione del 2004 della SantAgnese delleSantAgnesi, con la raccomandazione di farla coincide-re, se possibile, con la data del 21 febbraio.

    Salutiamo, con particolare soddisfazione, lapresenza della prima confraternita femminile delledevote di SantAgnese, che ha festeggiato le nozzedargento con la tradizione di SantAgnese. Salutiamo,altres, la presenza dellAccademia CulturaleSantAgnese e della Congrega Miseria e Nobilt, che si

    sono aggiunte al gruppo originario, a questo puntooseremmo dire storico, che la Confraternita Balla che tepassa propose per dar vita a questa nuova tradizionenella tradizione.

    Salutiamo tutte le altre confraternite, a questopunto consorelle, e nessuno si adonti se privilegiamonella conclusione del nostro saluto la Confraternita deiDevoti di SantAgnese, plaudendo la loro iniziativa dellaraccolta degli scritti di Mario Lolli, al quale va il nostroreferente ricordo per essere stato, tra laltro, uno deiteorici della maldicenza Agnesina, oltre che cultore deldialetto aquilano.

    In conclusione, consentiteci di dare il nostroentusiastico appoggio alla proposta formulata dal segre-tario a vita della Confraternita dei Devoti diSantAgnese, Iamico Ludovico Nardecchia, di istituire

    una festa cittadina di SantAgnese il 21 gennaio di ognianno.

    Vorrei sottoporvi, in maniera succinta, una riflessione sulle cele-

    brazioni allAquila della ricorrenza di SantAgnese, che da noi

    una sorta di patrona dei maldicenti. Forse il termine di patrona un po forte, forse neanche appropriato alla laicit di quella

    che una vera e propria celebrazione della maldicenza, ma d lidea di ci

    che rappresenta allAquila la Santa.

    Un aspetto particolare riguarda proprio lo spirito della ricorrenza.

    Uno spirito che forse assente nelle centinaia di conviviali che il 21gennaio

    di ogni anno animano i ristoranti cittadini dentro e fuori le mura. Un sinto-

    mo di questo spirito che manca evidenziato proprio dal fatto che per quasi

    tutti gli aquilani SantAgnese la patrona delle malelingue o, peggio ancora,

    dei pettegoli. Sappiamo invece che cos non e che invece la Santa

    benedice tra virgolette i maldicenti. La maldicenza, lo ricordo in maniera

    sommessa visto che tra noi ci sono fior di teorici dellargomento, il parlarmale di qualcuno che sia comunque presente; cosa quindi completamente

    diversa dal pettegolezzo, che invece quasi obbliga allassenza della vittima,

    al di l della veridicit o meno della voce, del sussurro, del venticello di

    chiacchiericcio che si fa spirare.

    Credo quindi che sia opportuno lanciare proprio da questa conviviale

    un grido di allarme per far s che questa festa venga apprezzata e divulgata

    per ci che essa realmente rappresenta. Si potrebbe utopisticamente pensare

    anche di rendere omogenei alcuni aspetti esteriori della festa, quali laspetto

    gastronomico con la creazione di un men tipico, oserei dire Doc; oppure di

    regolamentare le cariche, rendendole uguali per ogni congrega. Ma si rischie-

    rebbe in questo modo di appiattire la spontaneit e la fantasia che animano

    le varie comitive, congreghe e confraternite che si creano e si distruggono

    nello stesso giro della serata di SantAgnese per poi ricrearsi il 21 gennaio

    dellanno successivo, magari diverse nei componenti ma non nello spirito.

    Ecco, forse bisognerebbe lavorare proprio sullo spirito, divulgando

    anche attraverso pubblicazioni in forma breve da distribuire gratuitamente

    servendosi magari di qualche sponsor, il vero significato della ricorrenza di

    SantAgnese assieme ad una breve storia. Tra noi stasera ci sono persone che

    possono far scuola e ad esse mi rivolgo perch questo allarme, sommesso,

    venga da loro raccolto. Come Confraternita Balla che te passa siamo pronti

    a fare la nostra parte: non lasciateci soli.

    A l e ss a n d r o O r s i n i

    LLL'importanzaimportanzaimportanzadello spiritodello spiritodello spirito

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    Confraternita Balla che te passa28

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    Vigne

    tta

    diGiorg

    ioCappe

    lla

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    i presidenti

    Confraternita Balla che te passa30

    333aaaSantSantSant'AgneseAgneseAgnesedelle Santdelle Santdelle Sant'Agnesi

    Confraternita Devoti di SantAgnese: O r e s t e Co r d e s c h i

    Accademia culturale di SantAgnese: G io v a n n i Le p o r e

    Le Devote di SantAgnese: L u c i a n a I o a n n u c c i

    Conf ratern ita Balla che te passa: Um b e r t o P i l o l li

    Congrega dei giornali sti... in li ngua: Ma r i o N a r d u c c i

    Congrega del Bar Gr an Sasso: Rod o l f o G i a cc o

    Congrega Miseria e Nobilt: Ca r l o P r o s p e r i n i Gruppo Amici di SantAgnese di Pianola: O r a z io T o t a n i

    Antica e Nobile Congregazione di SantAgnese: D em e t r i o M o r e t t i

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    Speciale SantAgnese 31

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    poesi

    Na ote,

    quandu ero quatranu,

    mmmema me icea sempre:

    Frechete che lengua che t!

    Tu sci bonu p SantAgnese!

    Nnanzi a staffemazi,

    non sapeo se rie o piagne,

    anche se, da come me lo icea,

    non me parea propitu nu complimentu.

    Oji ji tempi so cagnati

    e le perso che capisceno,

    quiji pini de cultura,

    icono che la lenguta Agnesina

    non na cosa brutta,come se pensea na ote,

    ma addirittura na cosa bbona,

    icono: Uno strumento di valenza sociale

    e leale antagonismo...,

    na sana competizzio tra le perso;

    se ice, addirittura, che aji tempi arrete,

    stu comportamentu ha revotecatu perfino ji re.

    Nzomma, se ji sinti de chiacchiera dopu che thanno elettu presidente,

    pe tutti ji complimenti che te fannote rizzeno da nterra armeno de mezzu metru,

    pecch te fanno sinti come nu generale,

    come nu condottieru,

    con na sola distinzio:

    Tu aju postu della spada, te la lengua!

    Um b e r t o P i l o l li

    (finalista al Concorso darte varia 2004, sezione poesia in vernacolo)

    Confraternita Balla che te passa32

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    Gli annipassano...

    ...gli stemmicambiano...

    ...lo spirito

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