Libertà 31-08-14

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987 Cronaca Piantina di marijuana nell’aiuola del centrale viale Teocrito a pagina due È stato attinto al basso ventre Gambizzo il vicino di casa Spicuglia ai domiciliari E’ durata poco più di un mese la deten- zione in carcere per Christian Spicuglia, il siracusano, arresta- to il 20 luglio scorso perché accusato. A pagine due SOCIETÀ CRONACA INQUINAMENTO EDITORIALE Cronaca Minori immigrati non accompagnati Lettera di protesta delle comunità a pagina sette Troppi gli interessi e i soldi che girano per le stanze dei Palazzi del potere L’amministrazione comu- nale di Siracusa sarà co- stratta a risarcire con 480 mila euro la famiglia. A pagine tre Comune risarcisce 480 mila euro Ieri poco dopo le 15, nella zona alta, in via Giarre, un uomo D. S. di 38 anni della zona, dipendente di una ditta di pulizie, è stato attinto al basso ventre da un colpo di pistola esploso nei suoi confronti da un soggetto. E’ Impossibile eliminare i miasmi nell’aria Quell’odiosa e velenosa puzza di gas prodotta dalle industrie di Giuseppe Bianca I n Italia l'industria del turismo rappresenta circa il dieci per cento del Pil e occupa oltre tremilioni di addetti. Il suo sviluppo è incondizionatamente legato all'identità cultu- rale del territorio e alla capacità di preservarne e tramandare il patrimonio storico, archeologico e le tradizioni; Siracusa è uno dei territori, dove tale siffatta condizione è, realisticamente parlando, davvero favorevole. Mare, cristallino, monumenti ar- cheologici d'inestimabile. Sviluppo: il Turismo unica via di Concetto Alota E’praticamente impos- sibile eliminare la puzza e i miasmi provenienti dalle raffinerie installate nelle vicinanze dei cen- tri abitanti, come Città Giardino, Belvedere, Priolo, Melilli, Augusta e la zona nord di Siracusa; il rapporto diretto della puzza irresistibile e l'aria irrespirabile e percepita dagli esseri umani ed è riferito alla quantità. A pagina nove A pagine quattro domenica 31 agosto 2014 • anno XXVii • n. 199 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 € 0,50 Due persone sono state arrestate a Belpasso dai ca- rabinieri della Compagnia di Paternò . A pagine cinque Pizzo a ditta arrestati due di Noto La sicurezza del lavoro ha un costo. Le manutenzioni degli impianti hanno un costo. La tenuta efficiente dell'organizzazione del lavoro nella generalità ha un costo. A pagine dodici Impianti troppo vecchi Agguato in via Giarre, ferito un 38enne A pagine tre Quotidiano della Provincia di Siracusa Sicilia

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www.libertasicilia.it mail: [email protected] Giuseppe Bianca nel 1987

CronacaPiantina di marijuana

nell’aiuola del centraleviale Teocrito

a pagina due

è stato attinto al basso ventre

Gambizzo il vicino di casaSpicuglia ai domiciliariE’ durata poco più di un mese la deten-zione in carcere per Christian Spicuglia, il siracusano, arresta-to il 20 luglio scorso perché accusato.

A pagine due

socieTà cronaca

inQUinaMenToediToriale

CronacaMinori immigrati non accompagnati

lettera di protesta delle comunità

a pagina sette

Troppi gli interessi e i soldi che girano per le stanze dei Palazzi del potere

L’amministrazione comu-nale di Siracusa sarà co-stratta a risarcire con 480 mila euro la famiglia.

A pagine tre

comune risarcisce480 mila euro

Ieri poco dopo le 15, nella zona alta, in via Giarre, un uomo D. S. di 38 anni della zona, dipendente di una ditta di pulizie, è stato attinto al basso ventre da un colpo di pistola esploso nei suoi confronti da un soggetto.

E’ Impossibile eliminare i miasmi nell’aria

Quell’odiosa e velenosa puzza di gas prodotta dalle industrie

di Giuseppe Bianca

In Italia l'industria del turismo rappresenta circa il dieci per cento del Pil e occupa oltre tremilioni di addetti. Il suo sviluppo è incondizionatamente legato all'identità cultu-rale del territorio e alla capacità di preservarne e tramandare il patrimonio storico, archeologico e le tradizioni; Siracusa è uno dei territori, dove tale siffatta condizione è, realisticamente parlando, davvero favorevole. Mare, cristallino, monumenti ar-cheologici d'inestimabile.

sviluppo:il Turismounica via

di Concetto Alota

E’praticamente impos-sibile eliminare la puzza e i miasmi provenienti dalle raffinerie installate nelle vicinanze dei cen-tri abitanti, come Città Giardino, Belvedere, Priolo, Melilli, Augusta e la zona nord di Siracusa; il rapporto diretto della puzza irresistibile e l'aria irrespirabile e percepita dagli esseri umani ed è riferito alla quantità.

A pagina nove

A pagine quattro

domenica 31 agosto 2014 • anno XXVii • n. 199 • Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 • Pubblicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 • Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 • € 0,50

Due persone sono state arrestate a Belpasso dai ca-rabinieri della Compagnia di Paternò .

A pagine cinque

Pizzo a dittaarrestatidue di noto

La sicurezza del lavoro ha un costo. Le manutenzioni degli impianti hanno un costo. La tenuta efficiente dell'organizzazione del lavoro nella generalità ha un costo.

A pagine dodici

impiantitroppovecchi

Agguato in via Giarre, ferito un 38enne

A pagine tre

Quotidiano della Provincia di Siracusa sicilia

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cronaca di siracUsa • 2 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica

E’ durata poco più di un mese la deten-zione in carcere per Christian Spicuglia, il siracusano, arrestato il 20 luglio scorso per-ché accusato di tentato omicidio ai danni del vicino di casa Giovan-ni De Simone. L’inda-gato ha potuto lasciare la Casa Circondariale di Cavadonna per il meno afflittivo regime

di arresti domiciliari a cui lo ha destinato il Giudice delle indagini preliminari Alessandra Gigi. Il Gip si è con-vinto a fare scarcerare Christian Spicuglia solo dopo che il di-fensore dell'indagato, avvocato Junio Cele-sti, ha dato indicazioni sull'abitazione in cui verrà ospitato il pro-prio assistito, lontano

dalla residenza della vittima, che dista po-chi metri da quella dei suoi genitori. Anche il Pubblico Ministero di turno ha dato parere favorevole alla con-cessione degli arresti domiciliari, anche alla luce del miglioramen-to delle condizioni di salute di Giovanni De Simone. De Simone, oltre ad

essere stato gambizza-to, si è visto colpire da un proiettile alla vesci-ca per il quale i sanitari dell’ospedale Umberto primo si sono riservata la prognosi. Il reato di tentato omicidio aggra-vato dall'uso dell'arma contestato dal Pubbli-co Ministero nell'im-mediatezza del fatto a carico di Christian Spi-cuglia resta comunque

in piedi. Per la con-cessione degli arresti domiciliari il Gip ha tenuto in debita consi-derazione il compor-tamento dell'indagato che, dopo aver esploso quattro colpi di pistola nei confronti del vici-no di casa anche a cau-sa di screzi mai sopiti, si era spontaneamente consegnato negli uffici della Squadra Mobile.

In sede di udienza di convalida, Spicuglia ha sostenuto di avere esploso i quattro colpi di pistola contro il De Simone per le parole offensive pronunciate ai suoi danni dal vicino di casa. L'arrestato ha detto che nella matti-nata dell'attentato, ha incontrato il De Si-mone che, a suo dire, l'avrebbe minacciato per la velocità con cui Spicuglia viaggiava nel cortile condomi-niale sulla sua auto, mettendo a repenta-glio l’incolumità dei condomini. Dopo un primo scambio di re-ciproche minacce e insulti, un quarto d'ora dopo si sono di nuovo incontrati in via Im-mordini e questa volta Christian Spicuglia ha preso la pistola e ha sparato alle gambe del malcapitato. Christian Spicuglia, dopo aver esploso i quattro colpi di pistola si è dato alla fuga, ma, dopo aver vagato per le vie del-la città e ritenendo di essere ricercato dagli agenti della Squadra Mobile, a distanza di quattro ore dall'epi-sodio si è costituito presso gli uffici della squadra mobile della Questura di Siracusa.

Gambizzò il vicino di casa: concessii domiciliari a christian spicuglia

Manto stradale in corso Gelone, consegna il 5 settembre

Migliorano, intanto, le condizioni di Salute della vittiMa dell’attentato

viabiliTà Si allungano i tempi per ultimare parte dei lavori di ri-facimento del manto stradale di corso Gelone. L’ing. Ema-nuele Fortunato, dirigente del settore Mobilità e Trasporti del Comune ha emesso una nuova ordinanza con cui si sposta a venerdì prossimo il

termine delle modifiche tem-poranee al piano di sosta nel viale centrale della città. Fino al prossimo venerdì, dunque, in base a quanto stabilisce la nuova ordinanza, che ne segue una precedente, dell’al-tro ieri, ogni giorno, dalle 7 alle 17 , in direzione viale

Teracati, sarà vietato sostare ai margini della strada, lungo il tratto che da via Agatocle arriva alla rotatoria di viale Paolo Orsi. Vietata anche la sosta sul lato opposto, in dire-zione via Catania. Prevista, in caso di violazioni, la rimozio-ne forzata dei veicoli.

E’ stato il vento a trasportare i semi oppure li ha piantati qual-cuno, certo di poterla raccoglie-re senza destare alcun sospetto? Il dilemma si pone all’indomani del ritrovamento in un’aiuola di una via centralissima di Siracusa di una piantina di canapa india-na da cui si ricava la marijuana.E’ bastato fermarsi su una pan-china per scorgere nella vicina aiuola una piantina della fami-gerata cannabis, molto ricerca-ta dagli spacciatori di droghe leggere. I Carabinieri della Sta-zione di Ortigia, nel corso di un servizio con altre finalità, sof-

fermatisi in viale Teocrito hanno casualmente scorto una piantina di canapa indiana, di circa quaran-ta centimetri di altezza, cresciuta vicino ad altre piante in un’aiuola pubblica in posizione più defilata. È possibile ritenere che la pianta sia cresciuta spontaneamente per qualche seme portato dal vento, anche perché i servizi di apposta-mento svolti dai militari dell’Arma per verificare se qualcuno si recas-se all’aiuola per innaffiare la pian-tina hanno dato esito negativo. Ri-mane il dubbio che la crescita non sia casuale solo in considerazione della sua posizione particolarmen-

Piantina di marijuana nell’aiuola del centraleviale Teocrito

te nascosta, al riparo di una palma, che sembrerebbe volutamente ri-cercata, e del fatto che in un’oc-casione i Carabinieri hanno notato tracce di acqua come se la pianta fosse stata accuratamente bagna-ta. In tal caso potrebbe trattarsi di qualche abitante della zona che ha pensato bene di approfittare di un’area pubblica per coltivare una piccola quantità di marijuana, qua-si certamente da destinare all’uso personale, ritenendo in questo modo di correre meno rischi. La pianta è stata estirpata dai milita-ri dell’Arma per la successiva di-struzione.

In foto, Christian Spicuglia.

31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 3 • cronaca di siracUsa

L’associazione «Ciao onlus», il centro interdisciplinare di ascolto onco-logico cambia la guida. Nel ruolo di presidente dell’associazione è stato scelto Giovanni Moruzzi, da sempre una delle ”anime” del Centro inter-disciplinare di ascolto oncologico. La nomina a presidente di Moruzzi è arrivata dopo le dimissioni rassegnate da Giuseppe Bombaci che ha guidato l’associazione fino a pochi giorni fa prima di lasciare l’incarico.

Presidente dell’associazione c.i.a.o. il dr. Giovanni Moruzzi

Pachino, controlli veicolinelle attività commercialiPoliziotti in attività nella zona Sud della provincia di Siracusa

una PerSona denunciata Per SPaccio di droga

A seguito dell’ope-razione di polizia de-nominata “Trinacria”, Agenti del Commis-sariato di pubblica sicurezza di Pachino hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del terri-torio. Le pattuglie del Commissariato, uni-tamente a personale della Polizia Munici-pale hanno control-lato alcuni obiettivi sensibili della città, ed hanno identifica-to alcune persone e controllato i relativi veicoli, contestando delle sanzioni ammi-nistrative. Sono state effettuate attività spe-cifiche per la preven-zione di alcuni reati: in particolare, lo spac-

cio di stupefacenti e i reati predatori, specie i furti in abitazione, con controllo a cam-pione dei soggetti sot-toposti a limitazioni della libertà persona-le. Attenzione specia-le è stata riservata al contrasto all’abusivi-smo commerciale con diffida dei venditori ambulanti non auto-rizzati. Inoltre sono state espletate alcune verifiche negli eser-

cizi commerciali di compro oro al fine di impedire la ricettazio-ne di preziosi rubati. Le vie più monitora-te: Via Pascoli, Lin-coln, Costa, Cavour, Roma, Marzamemi, aree rurali di Costa dell’Ambra e Granel-le. Complessivamen-te i controlli hanno consentito il conse-guimento dei seguenti risultati:Una persona M.L.

pachinese di 22 anni, già nota alle forze di polizia, è stata denun-ciata per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In par-ticolare, lo stesso, te-neva occultate all’in-terno del porta oggetti del proprio scooter 26 dosi di marijuana confezionate in carta stagnola per un peso complessivo di gram-mi 40. A seguito di perquisizione, sono state trovate due pian-te di marijuana che il giovane coltivava in un terreno in località Marzamemi. La so-stanza stupefacente e le piante venivano sottoposte a sequestro penale ed il giovane denunciato in stato di libertà.)Controllate 13 perso-ne e 6 veicoli; som-ministrate 3 sanzioni amministrative e al-trettanti fermi di vei-coli. I poliziotti hanno anche eseguito quat-tro perquisizioni e controllato due eser-cizi pubblici.

L’amministrazione comunale di Siracusa sarà costratta a risarcire con 480 mila euro la famiglia di Rosario Bocchieri. Il giovane augustano aveva 17 anni quan-do perse la vita il 26 aprile del 2007 a causa delle gravi lesioni riportate in un incidente stradale quando alla guida del suo scoo-ter, cadde in via Columba a cau-sa di una buca non vista in tempo perchè coperta da un’auto che lo

comune paga 480 mila euro di risarcimentoprecedeva. Da allora prese il via una battaglia giudiziaria che portò a febbraio al pronunciamento del tribunale civile, che riconobbe la responsabilità dell’ente al 50% condannandolo al pagamento di 520.988,74 euro. L'avvocato del Comune e la con-troparte si sono infine accordati per il pagamento di 480 mila euro e così non ci sarà alcun ricorso ulteriore.

roSario Bocchieri il giovane auguStano aveva 17 anni

una pattuglia della Polizia.

la ScoPerta fatta da una Pattuglia dei caraBinieri

Tutto si è verificata in po-chi attimi la sparatoria che si è verificata tra il viale Santa Panagia e la via Giar-re, nel primo pomeriggio di oggi. Un 38enne èPoco dopo le 15, in via Giarre, un uomo D.S. di 38 anni della zona, dipenden-te di una ditta di pulizie, è stato attinto al basso ventre da un colpo di pistola esplo-so nei suoi confronti da un soggetto avvicinatosi a bor-do di un ciclomotore. L’uo-mo, con il volto coperto da casco integrale, si è dato ad immediata fuga dopo l’effe-rato gesto facendo perdere le proprie tracce. La vittima è stata prontamente soccor-sa e trasportata all’Ospeda-le “Umberto I” di Siracusa dove rimane ricoverata per gli accertamenti sanitari del caso; non versa comunque in pericolo di vita ed è co-sciente. Avviate le indagini a 360° da parte dei Cara-binieri della Compagnia di Siracusa per cercare di identificare il responsabile. Le indagini dei Carabinie-ri sono ancora in corso, si stanno raccogliendo le te-stimonianze da chi ha assi-stito alla scena provando a ricostruire l’accaduto, ma il 38enne finora non ha fornito elementi utili ai militari, che al momento non si sentono di escludere alcuna pista. Da una prima indagine, la vittima, già noto alle forze dell'Ordine con precedenti legati allo spaccio di stupe-facenti, dopo aver avuto un battibecco con l'individuo in scooter, sarebbe successi-vamente stato raggiunto da questi che, estratta la pistola avrebbe esploso un colpo. Sul luogo non sono stati al momento repertati bossoli. Il ferito non ha saputo for-nire ai militari operanti ele-menti utili alle indagini.

Sparatoria in viale Santa Panagia, ferito un 38enne nelle parti intime

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di Giuseppe Bianca

In Italia l'industria del turismo rappresenta circa il dieci per cento del Pil e occupa oltre tremilioni di addetti. Il suo sviluppo è incondizionatamente legato all'identità cultu-rale del territorio e alla capacità di preservarne e tramandare il patrimonio storico, archeologico e le tradizioni; Siracusa è uno dei territori, dove tale siffatta condizione è, realisticamente parlando, davvero favorevole. Mare, cristallino, monumenti ar-cheologici d'inestimabile valenza storica, culturale e di grande bellezza ar-chitettonica; ma da anni tutto il comparto a livello nazionale subisce una sta-gnazione legata più alle proteste degli ambientalisti e delle soprintendenze alle Belle Arti, con giochi poli-tici, che alla mancanza di volontà d'imprenditori che vogliono investire. Lo stato del disagio e la preoccupazione degli investitori del settore, si basa sulla negazione per partito preso da parte degli ambientalisti. Associazio-ni nate come funghi e che il più delle volte alimen-tano la protesta per mera pubblicità, che per logica deduzione della protezione dell'ambiente. Siracusa e il suo territorio sono natural-mente a vocazione turistica espansiva, residenziale; qui da noi la potenzialità di sviluppo nel settore è infinita. Abbiamo il mare, le coste, le bellezze naturali, ma mancano le infrastrutture. Provate a pensare la città di Taormina senza tutti quegli alberghi con spiagge diret-tamente sul mare, i villaggi turistici da sogno e tutto il resto. Si tratta di scegliere lo sviluppo possibile in base alla materia prima posseduta. L'esperienza in-dustriale ci ha fatto sognare l'Eldorado, ma alla fine ci ha portato morte e dolore, e ora disoccupazione e un territorio compromesso per sempre e che riusciamo

In foto, scorcio del Castello Maniace dall’alto.

il turismo: unico sviluppo possibile per siracusaBasta con la demagogia e le favole dei pseudoambientalisti tutto rumore e niente più

editoriale. SuBito una Progettualità di grande reSPiro Politico,

a risanare. Un errore dei nostri padri, o "padrini", politici.Orbene. Un no secco al rigassificatore di Priolo, quindi niente sviluppo delle industrie legate all'e-nergia; ma con il compor-tamento del Signor "No", niente è possibile qui, in questa terra sfortunata due volte: la prima perché ci siamo fatti fregare dagli industriali senza scrupoli in connubio con la politica ladrona, la seconda perché qualcuno, che si è attaccata una medaglietta da "am-bientalista", dice sempre "No", anche alle cose positive, o a progetti validi e diretti a preservare in pri-mis Ambiente e Territorio i cui si dice sentinella. No, a questo gioco al massacro non ci stiamo, e anzi insiste la pretesa in generale della pubblica opinione che le forze economiche, politi-che e sociali devono svi-luppare incontri e tavoli di concertazione, per arrivare in tempo utile all'unico possibile appuntamento di sviluppo per questa città, che per natura è turistica. Altrimenti, il risultato sarà l'impoverimento totale, generale, senza alcuna speranza.C'è da chiedersi se a Siracusa il settore del

turismo è stato governato da un direttorio valido e competente, o se invece le decisioni siano state dettate da un quadro di facciata politica o del riflesso me-diatico. La risposta si trova nella confusione creata da tutti e nessuno, da chi solo per aver registrato dal no-taio uno statuto associativo diretto alla salvaguardia dell'Ambiente e del Terri-torio, vuole avere tutti i ti-toli ostativi, senza sapere di che cosa stiamo parlando, senza alcuna esperienza e nessuna competenza. Gli sforzi sono sempre ap-parsi poco sinceri e diretti al contrasto di principio; ma la realtà a volte si scontra con la vita sociale di un territorio e il pensiero contorto di chi vede sem-pre tutto nero e caviloso. L'agricoltura è al collasso, l'industria è stata solo un grosso abbraccio mortale collettivo, il terziario tira a campare, l'edilizia è in profondo rosso, la pesca è agli sgoccioli, da dove dun-que ricavare il necessario reddito, il famoso monte salari generale, che ci consente di sopravvivere? Oggi l'arena del Turismo è difficile da gestire, dove si richiedono adeguati livelli di competitività e investimenti, ma se ogni

imprenditore che vuole investire qui da noi è co-stretto a scappare al grido, "al lupo, al lupo", dei pseu-do - ambientalisti, allora cominciamo a emigrare in massa altrove, magari nel Magreb in controtendenza, poiché qui non c'è alcun futuro per nessuno.Tra i settori economici che caratterizzano il nuovo sviluppo e la moderna economia, quello del tu-rismo rappresenta il più rappresentativo e parte-cipato, dove il numero di soggetti coinvolti, tra loro differenti per mansioni e professione, è il più alto in assoluto, nel rispetto delle singole identità: ristoranti e trattorie, parcheggi, al-berghi, porti turistici, taxi, pullman, piccole botteghe e negozi in generale, dove tutti concorrono insieme, l'uno per l'altro, al com-pletamento del prodotto chiamato Turismo. Ma senza le necessarie e valide infrastrutture il tutto è il niente. I turisti, di tutte le fasce e categorie, esigono un trattamento completo, equiparato con altre realtà rinomate, svago, attrattive, sicurezza, natura inconta-minata, cultura e storia, un'informazione puntuale di tutti i servizi e nel com-

cronaca di siracUsa • 4 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica

plessivo di qualità; e come in una minifiliera si deve confrontare con un mer-cato sempre più esigente e di classe. Tutti questi fattori appa-iono scontati e obbligati e si prestano appieno alla nostra naturale vocazione turistica. Alla fatta dei con-ti, abbiamo la possibilità di attingere investimenti dai tanti imprenditori che si sono già presentati allo sportello e di tanti altri in lista d'attesa, oltre all'Unione europea che ha messo in campo tanti bei quattrini per l'incremento del settore; ma non pos-siamo aprire un conten-zioso lungo e costoso solo all'annuncio che Tizio o Caio vogliono investire in un villaggio turistico alla "Pillirina", o all'ex "Spero", o in altri posti che si prestano alla realizza-zione di strutture ricettive d'interesse internazionale, altrimenti piantiamo lì degli ombrelloni con tanti carrettini pieni di meloni e facciamoci i commercianti di cocomeri in riva al mare e buonanotte ai suonatori, al futuro e tutto il resto.Le regole del legislatore devono essere chiare, sia verso la salvaguardia del territorio e dell'ambien-te, sia verso lo sviluppo economico sostenibile, possibile. I vizi privati non producono pubbliche virtù, ma un sistema, dove tutto ritorna indietro e gira attorno al semplice fagoci-tare, e che ci impoverisce senza condizioni. La rego-la del contrasto del tutto e del nulla non produce niente e non costa una sola lira a chi lo mette in campo, ma produce un danno irre-parabile per il territorio, per la vita economica e sociale, per i nostri figli e i nostri nipoti. Abbiamo ora, e non domani, l'esi-genza di pensare al futuro della nostra economia, ma i presupposti così come enunciati non ci porteran-no tanto lontano, anzi ci faranno ruzzolare presto nel baratro più profondo e per sempre. Di movimenti di semplice protesta, tutti simili ma con nomi diversi e sim-boli collegati contro le infrastrutture, giuste o sba-gliate che siano, non abbia-mo davvero più bisogno. Le soluzioni provvisorie trovate quale territorio degradato, come gli ap-prodi per il diporto casba, tipo Magreb, alla vecchia Marina e allo Sbarcadero Santa Lucia, non sono di certo la soluzione che tutti i siracusani si aspettano.

31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 5 • cronaca di siracUsa

Pizzo ad un imprenditore del territorio di belpasso, arrestati due uomini di noto

angelo Monaco e Paolo MirMina SPatalucente

Due persone sono sta-te arrestate a Belpasso dai carabinieri della Compagnia di Paternò mentre si facevano consegnare cinque assegni non intestati da 10mila euro l'uno da un imprenditore edile che si è rivolto ai carabinieri dopo essere stato costretto per sei anni a pagare il pizzo. I due arrestati, originari di Noto ed ex soci della vittima, sono accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.Da sei anni lo ves-savano chiedendogli continuamente soldi. Alla fine esasperato dalle vessazioni che duravano dal 2008 un imprenditore edile di Belpasso ha denuncia-to e fatto arrestare dai

anni fa, si era avvalso, nell’ambito di un ap-palto pubblico, della società di edilizia di Monaco per alcuni lavori in subappalto. Monaco, che all’epoca aveva già alle spalle una condanna per as-sociazione mafiosa, era stato poi arrestato

nel luglio del 2008 e la vittima era stata costretta ad interrom-pere il rapporto di collaborazione con la ditta subappaltan-te. Da quel momento l’altro socio, Mirmina Spatalucente, avrebbe cominciato a chiedere denaro all’imprendito-re nonostante quest’ul-timo avesse già saldato l’importo dovuto per le opere compiute fino a quel momento. Dalla scarcerazione di Mo-naco, avvenuta a metà del luglio scorso, i due avrebbero cominciato a chiedere più denaro alla vittima, minac-ciando ritorsioni in caso di rifiuto. I due arrestati sono stati as-sociati nel carcere di Bicocca.

I dipendenti del comune di Lentini non hanno riscosso gli stipendi del mese di agosto a causa del blocco delle somme della tesoreria comunale su un atto di pignoramento notificato al comune di Lentini e alla tesoreria comunale pres-so la Banca Popolare di Ragusa, agenzia di Lentini, per recuperare le somme per estinguere un debito di oltre 4 milioni di euro all'avvocato Federico De Geroni-mo per gli espropri effettuati dal comune alla fine degli anni ’80. L'avvocato della

lentini, pignorati 250 stipendi comunaliditta De Geronimo ha consegnato al pro-tocollo generale e al direttore della Banca Monte Paschi il decreto di pignoramento degli stipendi dei dipendenti che sono 250 per avviare le procedure di recupero credi-ti. Il direttore avrebbe informato il sindaco Alfio Mangiameli della vicenda, il quale avrebbe comunicato che "gli stipendi sono impignorabili". La vicenda del maxi de-bito di quattro milioni e treentomila euro che il comune di Lentini dovrà pagare è ritornata alla ribalta: la giunta comunale

conSegnato al Protocollo il decreto

La sezione territoriale ANMIL di Siracusa (As-sociazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) sta mettendo in atto un iniziativa gratuita a favore delle vedove e degli orfani dei deceduti sul lavoro. Sono in realizza-zione le “Tavole della memoria”, su cui verran-

l’anmil siracusa organizza le “Tavole della memoria”

iniziativa gratuita Per le vedove e degli orfani dei deceduti Sul lavoro no riportati i nominativi dei lavoratori deceduti sul lavoro a causa di una malattia professionale o infortunio. Per tanto, qualora gli eredi fossero in-teressati all’inserimento del nominativo del pro-prio caro all’interno di queste tavole, sono pregati di recarsi, entro e non oltre il 12 settembre. presso gli uffici ANMIL di Siracusa, siti in Via Brenta n. 65 per sottoscrivere la richiesta o telefonare al numero tel. 0931.1962002/334.6692013 per eventuali informazioni. Le suddette Tavole ver-ranno incise ed inserite nel monumento dedicato agli invalidi sul Lavoro, ubicato in Piazza Carme-lo Ganci a Siracusa, l’inaugurazione si svolgerà in occasione della celebrazione della Commemo-razione per le vittime degli incidenti sul lavoro che si terrà il 26 ottobre 2014.

Sopra, Mirmina Spatalucente e Angelo Monaco.carabinieri due suoi ex soci in affari, Angelo Monaco, di 59 anni, ed il genero, Paolo Mirmina Spatalucen-te, di 34. Entrambi sono ac-cusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso. I due, origi-nari di Noto sono stati

bloccati dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Paternò mentre si face-vano consegnare dalla vittima cinque assegni non intestati da 10mila euro l’uno. Secondo la ricostruzione degli investigatori l’impren-ditore di Belpasso, sei

da nove mesi è impegnata per risolvere la vicenda del debito con diverse azioni e l'accantonamento presso la tesoreria del-le somme per il pagamento del debito. I dipendenti hanno manifestato all'ammi-nistrazione comunale un forte disagio per il mancato pagamento degli stipendi. «Il nostro ufficio legale - ha detto il sindaco Alfio Mangiameli - è impegnato a risolve-re la vicenda degli stipendi dei dipenden-ti, ma anche ad impugnare l'ultimo prov-vedimento di pignoramento notificato al Comune lunedì scorso. Non è possibile pignorare gli stipendi e c'è qualcuno che sta giocando, perché alla tesoreria comu-nale abbiamo già accantonato le somme per pagare il debito.

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le auto passano regolar-mente sotto il cavalcafer-rovia in costruzione. E se da quell’altezza cadesse un tondino di ferro o una trave, che cosa succede-rebbe? Il rischio di incolu-mità pubblica è fortissimo. I cittadini sono stanchi di dovere sopportare questi lunghi disagi, tra l’altro questa opera faraonica si poteva realizzare con un cronoprogramma: bastava-no due mesi e non sei per realizzarla. Il cavalcafer-rovia ha spezzato in due parti Rosolini ed ha para-lizzato il traffico sulla Sta-tale 115, strada che collega le province di Siracusa e Ragusa. Tra l’altro – ag-giunge Gennuso - le ordi-nanze le emette il Comune e non l’ex Provincia regio-

In foto, momenti suggestivi della serata.

di Arturo Messina

L’VIII edizione della LatomiArte si chiude in bellezza con il Trio del famoso chitarrista Franco Cerri, il clou degli incontri cultu-rali è stato mercoledì scorso, con la presen-tazione di due opere riguardanti Tommaso Gargallo, il personag-gio più famoso della nobile famiglia nel mondo della cultura classica, da cui nac-que Mario Tommaso Gargallo, il personag-gio più famoso per la fondazione delle Rap-presentazioni Classi-che, di cui quest’anno ricorre il centenario. Se Federico Gargallo, nipote di Mario Gargallo aveva rac-contato all’agenzia Adnkronos le memo-rabili pagine di storia patria che riguardano la nascita delle Rap-presentazioni Classi-che quando” decise tutto nel 1913 , ad appena 25 anni il de-gno nipote del grande conte Tommaso che fu il più apprezzato traduttore di Orazio e uno dei più famo-si classicisti. L’idea gli venne , come egli stesso raccontava, dall’avere assistito alle rappresentazioni classiche nei teatri ro-mani, come quello di Fiesole, vicino Firen-ze, dove si era tratte-nuto diverso tempo a contatto con i più in-signi personaggi ita-liani del mondo della cultura del tempo. Lo poté fare perché a lui e al fratello che era il suo braccio destro anche nella condu-zione di quell’eroica impresa, la posizione economica della sua famiglia se lo pote-va permettere: infat-ti non ricorse affatto all’amministrazione pubblica, così come solevano fare i nobi-li dell’antica Grecia, mentre quest’anno per la ministagione non lirica, se si eccettua l’Aida, al teatro greco c’è stata l’iniziativa e l’ardire d’un intra-prendente impresario e della buona volontà degli stessi artisti...Tutto questo e tanto altro ancora è stato ricordato nell’ “In-

in memoria del grande siracusano Mario Tommaso Gargallocontro con l’auto-re” mercoledì scorso nell’ottica dell’VIII edizione della Lato-miArte, voluta, orga-nizzata e diretta dalla dinamica perspicacia di Franca Maria De Monti. Infatti vi è sta-ta la presentazione di due libri riguardanti appunto la figura di due personaggi della nobile famiglia dei conti Gargallo: il pri-mo è stato “Viaggio in Italia”, di Anna Gargallo, che pur-troppo non ha avuto la possibilità della sua presenza, come era stata predisposta. Il libro è stato curato e presentato da Dario Scarfì, il quale fra l’al-tro ha detto di esservi-si dedicato appassio-natamente per ben 14 anni e di volere de-dicare altrettanto per un’altra pubblicazione riguardante il prosie-guo dell’argomento. L’Altro libro è stato la ristampa dei “Discorsi di Mario Tommaso Gargallo”, che riguar-da appunto la fonda-zione dell’INDA. La presentazione, oltre a Dario Scarfì l’hanno fatta la dott.ssa R. Russo, che pur nella sua venerabi-

le età, ha dimostra-to la freschezza , la lucidità, l’acutezza, l’eleganza che fanno invidia anche a un giovane. Il prof. Enzo Papa e la dott.ssa Be-atrice Basile, il cui ritorno alla Sovrin-tendenza è auspicata, anzi reclamata da tutti i Siracusani, che ben conoscono le rare sue qualità di archeologa, fin da quando colla-borava con l’indimen-ticabile sovrintenden-te Luigi Bernà Brea, personaggio di rara cultura ed encomiabi-le correttezza, che la stessa dott.ssa Basile ha assimilato...A presentare i presen-tatori è stata - more solito- l’organizza-trice e direttrice arti-

ché pochi mesi dopo - il 16 ottobre - nac-que il mio primo figlio maschio Seby (“il più autentico dei falsari” vien detto per la sua eccezionale tecnica e sensibilità nel ri-produrre i capolavori dei più famosi pittori, come Raffaello, Mi-chelangelo, Caravag-gio…) e a battezzarlo fu proprio quello che poi doveva diventare il più famoso baritono italiano, con ben 16 stagioni liriche a La Scala! Franca Monti ha tenuto ad avvertire i numerosi intervenu-ti che questa sera alle ore 19 nella sala del Caravaggio del Museo di Piazza Duomo, si sarebbe inaugurata la mostra che documen-ta tutto ciò che è av-venuto, di spettacoli, musica, teatro… alle Latomie, che vennero inaugurato il 26 aprile del 1914 con “Il carro di Dioniso” di Ettore Romagnoli, che prima era stato dato al teatro greco:“E’ una data, un avve-nimento - ha aggiunto la stessa direttrice e organizzatrice artisti-ca - un avvenimento della massima impor-tanza perché vuol dire che questo è un luogo che ha accompagnato la vita di questa città per un numero d’anni veramente lungo, at-traverso le guerre, at-traverso tutti gli episo-di dolorosi e lieti che sono avvenuti durante un intero secolo. Ha quindi passato la paro-la all’ultimo rampollo dei Gargallo, il più vi-vace e simpatico che io abbia conosciuto, che ha fatto una breve ma incisiva carrellata sulla storia della sua famiglia, presentan-dosi subito con una vivace battuta: “Sono un vecchio militare, contadino e uomo di sport: lungi da me tutto questo mondo di personaggi in cottura, pardon, di ci cultura; ma faccio pure io parte di questa famiglia che fra due anni compie sei secoli di staziona-mento a Siracusa che da quando ci furono i Gargallo, gente d’armi prima e poi di cultura, non vide più assalti dei pirati!”.

stica Franca Maria De Monti che, fra l’altro, ha tenuto a far pre-sente che l’ultimo in-contro di LatomiArte sarebbe stato stasera, alle ore 21, con il fa-moso chitarrista Fran-co Cerri, proveniente dalla Liguria, dove ha tenuto l’ultimo suo concerto in que-sti giorni; ha aggiunto che egli le ha afferma-to di venire a Siracusa molto volentieri e di regalare ai Siracusani questo concerto con il suo Trio perché la città aretusea gli è rimasta nel cuore dall’estate del ben lontano 1967 : egli era già da allora molto famoso sia in Italia che all’estero.Fu per questo che il “fischietto mondiale”,

Concetto Lo Bello, gli conferì il “Dia-pason d’oro”: era lo stesso anno in cui il nostro concittadino Lino Puglisi organiz-zò la più memorabile stagione lirica proprio alle Latomie dei Frati Cappuccini, per cui l’anno successivo rice-vette lo stesso ambito riconoscimento. Infat-ti egli riuscì a portare a Siracusa i migliori artisti dell’Iugoslavia, che misero in scena “Il principe Igor”, in edi-zione originale, il ver-diano “Trovatore” e il balletto “Giselle, non con meno d’una die-cina di ballerini, ma con tutto il grandioso corpo di ballo della stessa Iugoslavia!Lo ricordo bene per-

L’VIII edizione di LatomiArte chiude in bellezza con il Trio del famoso chitarrista Franco Cerri, cui Lo Bello diede il “Diapason d’oro” nel 1967

cronaca di siracUsa • 6 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica 31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 7 • cronaca di siracUsa

Minori immigrati non accompagnatilettera di protesta delle comunità

hanno scritto al Sottose-gretario agli interni per lamentare il mancato pagamento delle rette

e' l'allarme lanciato dal presidente dell'associazione dei gestori delle comunità

Le comunità si-ciliane aderenti al CICAM (Coordina-mento italiano co-munità accoglienza minori) dimetteran-no i minori stranieri non accompagnati, consegnandoli diret-tamente al Ministero del Lavoro, se entro due settimane il Mi-nistro non convo-cherà il tavolo, come promesso, con l'Anci e i rappresentanti del Ministero del La-voro per porre fine ad una situazione di

massima gravità ed emergenza, l'abban-dono dei minori nelle nostre comunità che non vengono retribu-ite da gennaio 2013 e che sono ormai ri-dotte al collasso". E' l'allarme lanciato dal presidente dell'asso-ciazione dei gestori delle comunità che ospitano i minori immigrati non ac-compagnati in Italia,

Antonio di Pinto, che ha accolto in partico-lare le lamentele dei 90 istituti aderenti all'associazione pre-senti in Sicilia. In una lettera invia-ta al sottosegretario con delega all'Im-migrazione del Mi-nistero del Lavoro e delle Politiche Sociali Biondelli, i gestori lamentano il mancato rispetto de-

gli accordi e la lun-ghissima attesa dei pagamenti dovuti, la drammatica situazio-ne in cui si trovano le comunità ridotte al collasso, che non ricevono ascolto né dai Comuni né dalla Regione. "Comunico che se entro sette giorni dal ricevimento del-la presente, non sa-remo convocati ad

un tavolo risolutivo - dice Di Pinto nella lettera - al quale de-vono prendere parte anche il Ministero dell’Interno e l’An-ci in rappresentanza dei Comuni al no-stro pari coinvol-ti, provvederemo a dimettere i minori non accompagnati non richiedenti asilo, accompagnandoli e “consegnandoli” di-rettamente presso il Vostro Ministero". “Al contrario di quanto abbiamo po-

In foto, un gruppodi adolescentimigranti

tuto apprezzare ri-spetto alla disponibi-lità e responsabilità mostrata da parte del Ministero dell’Inter-no ed in particolar modo del Capo Di-partimento Prefetto Morcone – è scritto nella missiva - nel voler congiunta-mente trovare una soluzione alla ormai vergognosa situazio-ne venutasi a creare , con quanta indiffe-renza e poca consi-derazione siano state accolte le nostre suc-cessive richieste e contatti da parte del suo Ministero. Tanto premesso, nel ritene-re la situazione cre-atasi assolutamente insostenibile e pa-radossale, in consi-derazione anche del fatto che le Comuni-tà di accoglienza non possono continuare a sostituirsi alle Isti-tuzioni, mentre l’o-pinione pubblica è totalmente all'oscu-ro di quanto sta ac-cadendo e dei danni che sta producendo l’indifferenza sino ad ora mostrata, a nome delle 90 co-munità di accoglien-za (e delle centinaia di operatori) che il C.I.C.A.M. rappre-senta, e dalle quali lo scrivente è stato de-legato, le comunico che se entro giorni sette (7) dal ricevi-mento della presen-te, non saremo con-vocati ad un tavolo risolutivo al quale devono prendere parte anche il Mini-stero dell’Interno e l’Anci in rappresen-tanza dei Comuni al nostro pari coinvol-ti, provvederemo a dimettere i Minori non accompagnati non richiedenti asi-lo, accompagnandoli e “consegnandoli” direttamente presso il Vostro Ministero. E’ bene capire una volta per tutte, che le comunità di ac-coglienza, non sono più nelle condizio-ni di andare avanti indebitandosi e fal-lendo, per sostituirsi alle responsabilità delle Istituzioni dal-le quali vengono ripagate con indiffe-renza e arroganza”.

il commissario sulla questione del cavalcaferrovia si era tirato fuori

non Si fa attendere la reazione dell’ex dePutato di roSolini, PiPPo gennuSo-

“La risposta che mi ha dato pubblicamente il commissario al Comune di Rosolini, conferma la mia opinione: il dottor Filippo Gagliano nomi-nato dalla Regione al posto di sindaco, giun-ta e Consiglio, non è in grado di amministrare la città”.Non si fa attendere la reazione dell’ex depu-tato di Rosolini, Pippo Gennuso, alla replica del Commissario, che, sulla questione del cavalca-

ferrovia, si era tirato fuori dalle competenze essendo un’opera voluta dall’ex Provincia regionale di Siracusa. Gagliano aveva detto che il Comune può solo vigilare sulla sicurez-za dei cittadini per quanto riguarda l’opera pubblica.“Questa mattina mi sono documentato e personal-mente ho scattato una foto che dimostra tutt’altro. La sicurezza in quel tratto di strada che tanto decanta il Commissario, è inesistente e lo dimostra il fatto che

nale. Il Commissario stra-ordinario in questa vicen-da, così come tante altre, si vuole sottrarre alle pro-prie responsabilità, ma i rosolinesi sono stanchi ed hanno già avviato una rac-colta di firme per chiedere al presidente della Regione Crocetta di rimuoverlo per la sua inoperosità”. Pippo Gennuso ribatte a Gaglia-no pure sulle “inopportu-ne” affermazioni politiche. “Stia sereno il Commis-sario, perché il ritorno al voto per il 5 ottobre non mi rende affatto nervoso. Dico solo che Rosolini è sempre stata abituata ad amministrazioni in grado di affrontare i problemi, probabile che in altre realtà della Sicilia le cose vadano diversamente.

Page 5: Libertà 31-08-14

asTe GiUdiZiarie • 8 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica

TribUnale di siracUsa PROSSIMA INSERZIONE:03/09/2014Le Vendite giUdiZiaRie

Tutti possono partecipare alle vendite giudiziarie, tranne il debitore esecutato - art.579 cpc - Non occorre l’assi-stenza di un legale o altro professionista. Ogni immobile è stimato da un perito del Tribunale. Oltre al prezzo si pagano i soli oneri fiscali (IVA o Imposta di Registro), con le agevolazioni di legge (1° casa, imprenditore agricolo ecc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione. Il decreto di trasferimento dell’immobile viene emesso dal giudice dopo 60 giorni - ex art.585 cpc - dal versamento del prezzo che va fatto entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva. La trascrizione nei registri immobiliari è a cura del Tribunale. Di tutte le ipoteche e i pignoramenti, se esistenti, è ordinata la cancellazione. Le spese di trascrizione, cancellazione e voltura cata-stale sono interamente a carico della procedura. Per gli immobili occupati dai debitori o senza titolo opponibile alla procedura del Giudice, ordina l’immediata liberazione. L’ordine di sfratto è immediatamente esecutivo e l’e-secuzione non è soggetta a proroghe o a graduazioni. Eventuali spese legali sino a euro 516,46 sono a carico della procedura. Le aste giUdiZiaRie saranno inserite dalla data di pubblicazione del ban-do fino alla data prevista per l'asta sul sito:

www.astetribunale.com

VENDITE IMMOBILIARI E FALLIMENTARICOME PARTECIPARE

Domanda in carta legale (euro 10,33) con indicazione del bene, del prezzo offerto e dai termini di pagamento, da presentare in busta secondo i tempi e le modalità stabilite dall’organo che procede alla vendita e può essere presentata anche nella stessa data dell’esperimento di vendita; nella busta va inserito anche un assegno circolare non trasferibile di importo pari al 10% del prezzo offerto, quale cauzione, che verrà trattenuta in caso di revoca dell’offerta. Nel caso di più lotti di tipologia omogenea nella stessa procedura, l’interessato all’acquisto di un solo lotto può formulare offerte d’acquisto per più lotti allegando un solo assegno circolare corrispondente alla cauzione richiesta per il lotto di maggior valore, espressamente subordinato all’efficacia delle offerte relative ai lotti, la cui gara si svolge successivamente, alla mancata aggiudicazione a loro favore del lotto precedentemente posto in vendita. Nella domanda l’offerente deve indicare le proprie generalità (allegando fotocopia doc. identità ovvero visura camerale per le società), il proprio cod. fiscale, se intende avvalersi dell’agevolazione fiscale per la 1° casa e, nel caso in cui sia coniugato, se si trova in regime di separazione o comunione dei beni. Sulla busta deve essere indicato solo lo pseudonimo o motto dell’offerente (che consenta allo stesso l’identificazione della propria busta al momento dell’apertura della gara) la data della vendita e il nome del giudice senza nessuna altra indicazione (né nome del debitore o del fallimento, né bene per cui è stata fatta l’offerta). Prima di fare l’offerta leggere la perizia e l’ordinanza del giudice. A chi intestare l’assegno: a nome di “Procedura” aggiungendo le parole in calce ad ogni annuncio dopo l’indicazione Rif (per es. “Procedura RGE 100/99 Rossi”). Dove presentare al domanda: in Tribunale all’ufficio Vendite Immobiliari. Come visitare l’immobile: rivolgersi al curatore o al custode giudiziario indicati in calce all’annuncio; se non indicati inviare richiesta per la visita dell’immobile all’ufficio vendite immobiliari per posta al Tribunale di Siracusa - Ufficio Vendite Immobiliari - Viale Santa Panagia 96100 Siracusa, indicando l’immobile, il n. di Rif., la data della vendita, il proprio nome e recapito tel. L’ufficio comunicherà la richiesta all’Avvocato ceditore affinchè presenti istanza al Giudice per la nomina del Custode. La partecipazione all’incanto è disposta dal giudice dell’esecuzione con l’ordinanza di vendita, cui viene data adeguata pubblicità sul quotidiano di Siracusa «Libertà». Le vendite giudiziarie possono essere disposte: o dal giudice della esecuzione del Tribunale di competenza; o, su delega di quest’ultimo, da un notaio; oppure dal giudice del fallimento.

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tRiBUnaLe di siRacUsaProcedura esecutiva n. 226/12 R.g.esec.

il giorno 07.11.2014 alle ore 12.00, presso il tri-bunale di Siracusa, l’avv. luciano Strazzeri, quale professionista delegato, procederà alla vendita senza incanto, e in caso di esito negativo, il giorno 14.11.2014 alle ore 12,00 procederà alla vendita con incanto delle unità immobiliari facenti parte del fabbricato sito in francofonte alla via cesare Battisti n. 18-22 e precisamebte a) locale garage dell’estensione catastale di mq 28 b) locale garage dell’estensione catastale di mq 17 c) appartamento al piano primo composto da due vani ed accessori e un vano, accessori e terrazza al piano secondo, confinanti nell’insieme con via c. Battisti con proprietà Politino Salvatore, con proprietà Belfiore gaetano e con proprietà cunsolo Maria o loro eredi o aventi causa, censiti al n.c.e.u.di francofonte:foglio 57 part 411 sub 3 (già particella 192 sub 3) ctg c/6 classe 2 mq 28 r.c. euro 91,10 il garage di via cesare Battisti 22 p.t.;foglio 57 part 5827 sub 3 (già particella 194 sub 3) ctg c/6 classe 2 mq 17 r.c. euro 55,31 il garage di via cesare Battisti n. 20 p.t.;foglio 57 part 411 sub 4 aggraffata con particella 5827 sub 4 (già particella 192 sub 4 aggraffata con part. 194 sub 4) ctg a/4 classe 3 vani 4,5 euro 199,87 il garage di via cesare Battisti n. 18 piano 1-2-3.il pignoramento si estende ad ogni accessorio pertinenza, dipendenza e ai frutti.Prezzo base unico lotto: e 83.754,85 aumento minimo: e 5.000,00. immobile costruito anteceden-temente al 1967, sanato con concessione edilizia in sanatoria rilasciata dal Sindaco del comune di lentini in data 29.05.1990 n. 79. Sono tuttavia difformi allo strumento urbanistico 1) il solaio che forma il vano ammezzato sovra-stante la rimessa più piccola; 2) il servizio igienico rinvenuto all’interno del vano ammezzato sovra-stante la rimessa più grande; 3) la parete che oggi impedisce il passo carraio d’accesso alla rimessa più piccola. le spese per la cui rimozione valutate in complessivi e 1.500,00 sono state già detratte dal prezzo base; l’appartamento è nella materiale disponibilità del custode.offerte presso lo studio del professionista, in car-lentini, via Archimede 100, entro le ore 19.30 del giorno non festivo precedente la vendita. cauzione del 10% e fondo spese del 20% prezzo proposto con assegni circolari non trasferibili intestati al professionista delegato. Saldo entro 60 giorni dall’aggiudicazione, con versamento su libretto intestato alla procedura. Saldo entro 60 giorni dall’aggiudicazione, con versamento su libretto intestato alla procedura. Per quanto qui non espres-samente previsto, si rimanda all’avviso integrale di vendita, all’ordinanza di vendita e delega, alla relazione dell’esperto ed allegati, tutti disponibili, con modulistica di partecipazione, sul sito WWW.astegiUdiZiaRie.it e presso lo studio del professionista delegato.

il professionista delegato avv. luciano Strazzeri

31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 9 • viTa di QUarTieri

industria, è impossibile eliminare la puzza dei gas nell’aria

negli anni Settanta con-cetto lo Bello in consiglio comunale si oppose alla re-alizzazione del Pontile a Sca-la Greca ma non fu né capi-to né ascoltato

Troppi gli interessi e i soldi che girano per le stanze dei Palazzi del potere

E’praticamente impossibile elimi-nare la puzza e i miasmi provenien-ti dalle raffinerie installate nelle vi-cinanze dei centri abitanti, come Città Giardino, Belvede-re, Priolo, Melilli, Augusta e la zona nord di Siracusa; il rapporto diretto del-la puzza irresistibile e l'aria irrespirabi-le e percepita dagli esseri umani ed è riferito alla quanti-tà di gas immerso nell'atmosfera, nella percentuale di rife-rimento e alla gran-dezza della nube che si forma prima di diluirsi nell'atmo-sfera. L'ultima fuoriusci-ta di gas da idro-carburi in ordine di tempo, nella zona di Scala Greca e dintorni, potrebbe essere stata causata dal necessario svuo-tamento del gas-aria contenuto nelle ci-sterne delle petro-liere o delle gasiere attraccati nel pontile cosiddetto dell'Isab durante le operazio-ni di carico e sca-rico. Infatti, in un contenitore vuoto, nel nostro caso la cisterna di una nave attraccata al ponti-

le, di un serbatoio della raffineria, o di una bombola-sfera di grande dimensio-ni dove è stoccato il Gpl, gas di petrolio liquefatto, per ri-empirlo (principio della fisica) occorre lasciar fuoriuscire l'aria già contenu-ta al suo interno, altrimenti sarebbe impossibile far en-trare l'altro prodot-

to. Operazione che deve essere fatta con dei criteri tecnici an-tinquinamento, con dei filtri e meccani-smi adatti all'opera-zione, ma non sem-pre tutto ciò può o vuole essere rispet-tato, specie quando si tratta di piccole quantità, come nel caso di una cisterna di una nave. A volte si avver-

te chiaramente un boato tonfo, chia-ro e netto, simile allo scoppio di un pneumatico di un camion che esplode perché al suo inter-no la temperatura si è scaldata fino a farlo saltare del tut-to disintegrandolo, proveniente proprio dal pontile dell'I-sab di Targia. É una delle tante valvole

di sfiato che esegue il proprio lavoro in maniera automatica o comandata dalla mano dell'uomo. Occorre rassegnar-si, vi piaccia oppu-re no, questa è una realtà logica che la tecnica industriale impone. È come non voler sentire i puz-za e miasmi abitan-do nelle vicinanze di una discarica di spazzatura. Non si possono assoluta-mente nascondere. Il pontile della Tar-gia di proprietà dell'Isab, fu realiz-zato agli inizi degli Anni Settanta; un'o-pera satellite per la raffineria, e insosti-tuibile per il funzio-namento degli im-pianti, in quanto da lì arriva il petrolio da raffinare e da lì partono le benzine, il gas, il gasolio e via dicendo, quindi le navi cisterna da e per tutto il mondo. La storia del pontile dell'Isab, impiantato in contemporanea con l'omonima raf-fineria a Marina di Melilli nella Baia di santa Panagia, o Tar-gia che dir si voglia, a ridosso della zona nord di Siracusa, in località denominata Scala Greca, trovò

A sinistra inquina-mento dell’aria

un oppositore di tut-to rispetto, Concetto Lo Bello. Arbitro internazionale sira-cusano di nascita e conosciuto in tutto il mondo del calcio e non solo, per la sua rettitudine, onestà e orgoglio siracusano; all'epoca Concetto Lo Bello si trova-va sui banchi del consiglio comunale di Siracusa con la carica di consiglie-re comunale, eletto nelle liste della De-mocrazia Cristiana, da dove da lì a poco fu eletto alla camera dei deputati, e du-rante la discussione in Consiglio comu-nale per il necessa-rio nulla osta alla costruzione del pon-tile dell'Isab, con una mozione d'ordi-ne chiese ai colleghi consiglieri di votare contro quel ponti-le proprio a ridosso della città, dove già si era cominciato a costruire i palazzi oggi esistenti dove tante famiglia sareb-bero state disturbate dai rumori d'attrac-co delle navi e dalla puzza. La sua tesi era, oltre che d'or-dine paesaggistico ambientale, diretta verso la difesa del-la salute della gen-te che da lì a poco sarebbe venuta ad abitare in quella zona che si affac-cia sulla Baia di Santa Panagia con la sgradevole vista di quel mostro di metallo chiamato "Pontile dell'Isab". Il nulla osta per la costruzione del pon-tile passò per pochi voti, ma l'onorevole Concetto Lo Bello scoppiò in lacrime per la delusione, perché non era stato ceduto, vinto dalla logica dei numeri e dalla ragione poli-tico-sociale; aveva proprio ragione, ma non fu né creduto né ascoltato. Troppo gli interessi econo-mici e politici, trop-pi anche i soldi che giravano nelle stan-ze fredde del Palaz-zo. Chi non pensa prima, piange dopo.

Concetto Alota

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Ultimi due ap-puntamenti per il viaggio notturno all'interno della catacomba di San Giovanni.Stasera e domani sera (prima visita alle 21; seconda visita alle 22.30) si conclude “Stre-pitus Silentii &hellip le notti delle catacombe”.Anche la decima edizione del pro-getto della socie-tà Kairòs ha fatto registrare il tutto

esaurito, e pur-troppo non è stato possibile accon-tentare tutte le ri-chieste. Siracusani e turisti sono ri-masti affascinati dalle catacombe, la più cospicua testimonianza mo-numentale del-la fede cristiana delle origini. Il visitatore non è semplicemente ac-compagnato lungo il percorso ma la forma teatralizzata con-

sente momenti di riflessione e medi-tazione sul percor-so della vita cri-stiana. Una visita alle catacombe con maggior consape-volezza che crea stimoli e domande sul senso della vita cristiana agli albo-ri del cristianesi-mo. Ogni angolo della Catacomba è un'immersione nella storia. A di-stanza di secoli, il silenzio profondo di questo luogo

"grida" con il suo linguaggio altamente evoca-tivo. Gli scavi ar-cheologici hanno messo in luce per-corsi affascinanti, che si prestano alla teatralizzazione delle vicende del primo Cristianesi-mo, ma anche alle testimonianze de-gli archeologi che hanno scavato con frutto il sito. Anche quest'anno il ricavato di “Stre-pitus Silentii &hel-lip le notti delle catacombe”, pro-mosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’Arci-diocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e dall’Istituto Su-periore di Scien-ze Religiose “San Metodio” e con il patrocinio del Co-mune di Siracusa e dell'Assessorato regionale all'agri-coltura, sarà devo-luto in beneficien-za, in particolare ad un progetto de-dicato agli immi-grati che a migliaia sbarcano da mesi sulle coste sicilia-ne e soprattutto ai tanti minori non accompagnati. Voci recitanti sono Lorenzo Maria Faletti, Marinella Scognamiglio e Doriana La Fauci, accompagnati dal flauto da Romual-do Trionfante."Strepitus Silentii" termina a Siracusa ma continua a Roma. La Pontifi-cia Commissione di Archeologia Sa-cra ha chiesto alla Kairos di trasferire il progetto per tre serate eccezionali alla catacomba di San Callisto. L'ap-puntamento è per il 19-20-21 set-tembre.

“notte rosa” 2014 eventi al femminileLa Consulta di Rosolini ha organiz-zato la manifestazione “Notte Rosa” 2014 eventi al femminile cheha avuto luogo ieri sera nel centro storico di Rosolini che si è articolata:Ore 21,00 – Zona A - Verde a valle – esibizione di scuole di balloOre 22,00 – Zona B - piazza Europa – Donne in rosaOre 23,00 – Zona B - Premiazione Concorso fotografico “Una foto per dire NO alla violenza”Ore 22,00 - Zona C piazza Garibaldi – “Yes woman No violence” Orgnizzata dalla dinamica e infati-cabile Sandra Caschetto, è proprio quest’ultima l’iniziativa che costituisce il cuore pulsante della manifestazione.

Non per caso, infatti, vanta due ospiti illustri: la dott.ssa Francesca Petrassi del Ministero della salute, e il dott. Peppe Pantano, addetto al Ministero degli esteri. Protagonista della serata il Coordinamento Donne Siciliane che aggrega 26 Associazioni sparse sul territorio siciliano, tutte impegnate sul fronte del contrasto alla violenza di genere. Il Coordinamento sarà rap-presentato dalla presidente regionale Raffaella Mauceri e da alcune delle numerose volontarie che si spendono nella difesa di donne e bambini vittime di maltrattamenti e abusi. La serata infatti è espressamente finalizzata ad ac-crescere la sensibilizzazione pubblica e stimolare la partecipazione collettiva,

BeLVedeRe

“Belvedere sotto le stelle...ca spiranza can un chiovi”Sarà presentata martedi prossimo presso gli uffici della circoscrizione di Bel-vedere, siti in p.zza Eurialo la manifestazione “Bel-vedere sotto le stelle.....ca spiranza ca nun chiovi”, che si terra' nei giorni 5 e 6 settembre dalle ore 19 sempre a Belvedere tra Via De Gasperi e P.zza Fratelli Bandiera.Eccoci di nuovo qua, ad un mese dalla Non Notte Bianca ci riproviamo.“Belvedere sotto le stel-le….ca spiranza can un chiovi”, questo è il nome delle 2 nuove serate che si terranno a Belvedere il 5 ed il 6 settembre; oltre alla gia' conosciuta colla-borazione tra Associazione Group Music Service 2000, Alessandro Di Paola ed i commercianti di Belvedere questa volta vede accanto a noi anche il Consiglio di Circoscrizione. Qualcuno chiede perche’, “la Nostra risposta è semplice”- ri-sponde Giusy Minissale , presidente dell'associazio-ne- si racchiude in una sola parola “Vivere”, Vivere il quartiere, perche’ abitare vuol dire anche viverci, conoscere, assaporare tut-to cio’ che il tuo quartiere puo’ darti. Vero ci sono tanti punti da sistemare, ma insieme possiamo mi-gliorare; In queste 2 sere, (come abbiamo dimostrato un mese fa) unendoci pos-siamo Svegliare Belvede-re, unendoci, volendo pos-siamo ottenere anche cio’ di cui abbiamo bisogno... Saranno 2 serate all’inse-gna della musica, del di-vertimento e della solida-rieta’aggiungendo anche l’intrattenimento per i piu’ piccoli Avremo nomi piu’ o meno noti, ci sara’ Ange-la Nobile, i Tv Mars, voci nuove che arrivano diretta-mente da spettacoli come Facce di Faro; non possono mancare esibizioni spor-tive e di ballo, perche’ la musica è tutto, perche’ con la musica si riesce a mette-re tutti d’accordo.

Tre“Una discarica abusiva di rifiuti specia-li. Ecco come è ridotto l’ex carcere borbonico di Ortigia”. Lo ha detto Carlotta Zanti, compo-nente dell’esecutivo provinciale del Partito Democratico e consi-gliere circoscrizionale di Ortigia. “Basta re-carsi nella zona dell’ex carcere – ha detto Zanti – per rendersi conto che allo stato di abbando-no si aggiunge adesso anche il malcostume di chi ritiene che l’area possa essere adibita a discarica. Considerato che si trat-ta di un ex carcere nel quale è difficile acce-dere, è ipotizzabile che gran parte dei rifiuti speciali, soprattutto gli scarti di edilizia, come intonaci, grandi pezzi di cemento armato e non, laterizi e bidoni di vernice, siano il risul-tato di lavori eseguiti in passato all’interno della stessa area. Non mancano però le “con-taminazioni” esterne,

Foto eloquente sul degrado che insiste sul vecchio carcere borbonico.

il carcere borbonico invasoda una montagna di rifiutiOccorre intervenire subito perché si tratta di un edificio storico che attrae l’attenzione dei turisti

è iPotizzaBile che Sia in gran Parte dei rifiuti SPeciali

essendo presenti anche rifiuti urbani. Bottiglie di plastica e vetro, lat-tine, brick, una sedia, contenitori di detersi-vi, una porta, cassette di frutta e verdura e pneumatici. Occorre intervenire subito – ha concluso Zanti – perché si tratta di un edificio storico che attrae l’at-

tenzione dei turisti, essendo inoltre in una zona molto frequentata tra il parcheggio Talete e il mercato, e la loro delusione, nel vedere lo stato dei luoghi, è una macchia per tutto il centro storico. Ma una simile discarica abusiva rappresenta soprattutto un grave di-

sagio dal punto di vista igienico per i residenti della zona che devono fare i conti con odori nauseabondi”. Carlotta Zanti, sulla questione, ha presentato un ordine del giorno che è stato discusso e approvato all’unanimità dal Con-siglio circoscrizionale di Ortigia.

viTa di QUarTieri • 10 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica

ProtagoniSta della Serata a roSolini il coordinaMento donne Siciliane

“strepitus silentii & hellip le notti delle catacombe”Tra la ca-tacomba di San giovan-ni a Siracusa e la cata-comba di San callisto Roma

In foto, contrada Arenella.

conclusa la 27^ edizione dell’”operazione nettuno”

Un momento della manifestazione.

Dopo la riuscita manifestazione di chiusura della 27^ edizione dell’”Operazione Nettuno”, i responsabili di “Nuova Acropoli” Massimo Lionti, Coordinatore Regionale, ed Emanuele Salerno, Responsabile Nazionale dell’Area di Volontariato, si sono recati presso la Capita-neria di Porto – Guardia Costiera di Siracusa dove sono stati cordialmente ricevuti dal Comandante in 2^, Ernesto Cataldi, e dal Tenente Amalia Mugavero.Una visita per “sottolineare” l’oramai con-solidato rapporto di collaborazione esi-stente fra l’Ente di Piazzale IV Novembre e l’Associazione che proprio con il servizio di sorveglianza costiera dell’Operazione “Net-tuno”, mette in campo sul litorale siracusano i propri qualificati volontari, offrendo, su più fronti (non ultimo quello legato ai flussi di migranti), un importantissimo supporto alla diuturna opera svolta dagli uomini della Guardia Costiera. Il Comandante Cataldi ha espresso stima per il valore educativo delle iniziative di Nuova Acropoli, che rappresenta l’aspetto più significativo al di là degli interventi e del grande dispiegamento di forze e di mezzi e per l’esempio di cittadini consapevoli che si prendono cura della loro città, senza facili e sterili critiche ma con proposte attive di coinvolgimento della comunità, di maggiore consapevolezza, di riscoperta del senso co-mune e di appartenenza.Per quanto riguarda i “numeri” di quest’anno dell’Operazione Nettuno, i 150 volontari che si sono alternati dal 9 al 18 agosto alla Costa del Sole hanno svolto 9 interventi su incendi, in appoggio ai Vigili del Fuoco e su richiesta del Dipartimento Regionale Protezione Civile, 5 interventi ambientali di bonifica del territo-rio e raccolta rifiuti sugli arenili di Costa del Sole, Arenella e Fanusa, anche in appoggio all’Area Marina Protetta del Plemmirio, 55 interventi di primo soccorso di lieve entità, per escoriazioni, punture d’insetti, colpi di calore, ferite.Inoltre, su richiesta della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Siracusa, hanno collaborato ad un’attività di ricerca in mare, nella zona del Plemmirio, ed a due interventi pianificati alle prime luci del mattino per agevolare lo sgombero di alcune tende nelle notti di Ferragosto e San Lorenzo.

31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 11 • viTa di QUarTieri

soprattutto quella delle istituzioni: co-muni, forze dell’ordine, scuole, sanità“NOTTE ROSA” si onora così della presenza di Raffaella Mauceri – dice la Caschetto – nota fondatrice di tutti i centri antiviolenza che operano in que-sta provincia e formatrice di centinaia di volontarie che operano sul territorio siciliano”. La serata si articolerà in alcune performance a cura di giovani donne che leggeranno brani contro la violenza di genere, saranno proiettati spot e clip sul tema e sarà diffuso ma-teriale informativo su come diventare operatrici dei centri antiviolenza, come sostenerli, come schierarsi dalla parte delle vittime e imparare a condividerne il dolore e la “resurrezione”.

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Petrolchimico: impianti vecchi, obsoleti che rasentono l’illegalitàCostretti a ingerire idrocarburi per gli interessi delle Lobby della Raffinazioni da troppi anni

nell'iMPatto con un forte terrreMoto le conSeguenze PotreBBero eSSere davvero diSaStroSe

di Concetto AlotaLa sicurezza del la-voro ha un costo. le manutenzioni degli im-pianti hanno un costo. la tenuta efficiente dell'organizzazione del lavoro nella gene-ralità ha un costo. il costo abbassa quindi il profitto, ed ecco per-ché occorre abbassare i costi per aumentare il guadagno. nella cosiddetta logica del profitto si vede nell'invenzione del-le macchine e nella loro applicazione ai processi produttivi, qualcosa che sta in radicale contrasto con l'universalità del lavoro umano e col suo domi-nio spirituale sull'intera natura. introducen-do le macchine, gli impianti di produzio-ne in generale come mediatore fra sé e la natura, l'uomo in un certo senso mette in atto un'astuzia contro la logica della stessa natura. Ma questo inganno gli si ritorce contro, perché egli si avvantaggia sulla lo-gica naturale, quanto più l'assoggetta, tanto più egli diventa sotto-messo. Attraverso gli impianti di produzione industriale a ciclo con-tinuo, l'uomo fa lavo-rare per sé l'energia della natura, il petrolio, il gas, l'acqua, l'aria, eccetera. Ma così egli non volge più a essa in modo vivente, come una qualcosa che vive, e il lavoro diventa sem-pre più meccanico, escludendo sempre più addetti dai cicli industriali. Si capisce come, quale frantuma-zione e parcellizzazio-ne di esso, appaiano come la più completa negazione del suo carattere sociale e universale, e dunque come qualcosa che deve semplicemente essere tenuto sotto controllo da altri uomini per limitarne gli effetti negativi, nocivi. l'utile è dunque rap-portato alle parti in cau-sa. l'utile economico ricavato dall'attività imprenditoriale, inteso come eccedenza del totale dei ricavi dei costi che si raffronta con l'intera gestione in

generale dell'azienda.la premessa insiste su tutta la tematica degli incidenti nel Petrol-chimico siracusano, così come in tutti si siti industriali. la manu-tenzione degli impianti costa e come, e più sono vecchi, sempre più aumentano i costi e i rischi d'incidenti; così le squadre della manutenzione interna sono scomparse e non ci sono più perché i lavori concessi in ap-palto a ditte esterne con prezzi risicati, quindi a rischio, sia per la poca conoscenza degli impianti stessi, sia per la specifica specializzazione e la mancata esperienza. Tutto, secondo logica, quello che ha un costo deve essere eliminato, o perlomeno portarlo al minimo consentito che è difficile stabilire, poiché si scontra con la logica della sicurezza degli impianti, e quindi della vita umana. la crisi del mercato mondiale e la sua globalizzazione, gli impianti vecchi e su-perati, dal punto di vi-sta tecnico-produttivo, con continue manuten-zioni, l'adeguamento delle normative di sicu-rezza che gli standard europei impongono, portano a pensare che in una logica del profitto, eliminando tutto ciò che poteva sembrare una spesa

inutile, è stato giusto attuare. così nel giro di pochi anni furono eliminati manuten-zioni e personale, e le officine interne del Petrolchimico, terzia-rizzando così tutti i lavori a ditte esterne, come manutenzioni e servizi, ma anche tanti altri lavori. e se da un lato il ri-sparmio era visibile, la sicurezza diventò un'opzione. tutto di-ventò indiretto, com-presa la responsabilità civile e penale per certi aspetti. Ma gli incidenti cominciarono a farsi sentire presto e con

un ritmo incalzante: due morti e nove feriti. Qualcuno gettava ac-qua sul fuoco e si parlò di pura casualità, ma la magistratura ordinò le perizie tecniche che provarono che l'inci-dente era da ricercare nella cattiva manuten-zione degli impianti. il sostituto procuratore, Maurizio Musco, ti-tolare dell'inchiesta sull'incidente all'icam (enichem) accertò, attraverso una doppia perizia tecnica, che la valvola che causò l'incendio all'impianto era difettosa, senza alcun dubbio.

non era stata esegui-ta la manutenzione periodica secondo, la scheda tecnica di riferimento. la logica di risparmia-re sulle manutenzioni aveva dato la sua risposta negativa nel volgere di un tempo relativamente breve. Pagare meno soldi in salari e stipendi, tec-nici e ricambi, mentre prima erano presenti all'interno degli sta-bilimenti, reperibilità compresa, era un af-fare apparente solo per le aziende, ma la sicurezza era stata ridotta sotto il minimo consentito dalla logica. i Black-out e i fuori ser-vizio diventarono più frequenti e a seguire prima nella centra-le elettrica dell'agip Petroli, e poi dell'e-nel, che coinvolse gli impianti dell'isab-erg in un fuori servizio abbastanza copioso, per fortuna senza in-cidenti, ma con tanta paura per le popola-zioni dei paesi viciniori agli impianti. neanche la logica del-la manutenzione degli impianti per tenerli effi-cienti diventa una favo-revole condizione, ma il gioco diventò come una scommessa con il destino: tutto rimase invariato e all'insegna del risparmio. Gli inci-denti dal punto di vista statistico aumenta-rono di circa il 25%,

ma evidentemente il risparmio era rappor-tato per le aziende in positivo, tanto da decidere di continuare nella strada intrapresa, anche perché dal pun-to di vista giuridico, il tema rimane sempre quello dell'impunità per le leggi permissive che il legislatore in materia ha lasciato in favore degli industriali senza scrupoli, tutto profitto e niente cuore. Gli incidenti si sono verificati a un ritmo quasi costante, ma in questo Stato di diritto, tanto elogiato, esiste una reale mancanza d'identità che si proiet-ta verso altre regole e logiche, che investono direttamente gli addetti alla sicurezza nei due fronti: quello aziendale e quello sindacale. Per la legge si devono nominare i rispettivi rappresentanti della sicurezza nei luoghi di lavoro, è questo è stato fatto. Quello che non si capisce è il tempo tra-scorso in modo "tran-quillo" dal momento in cui le aziende hanno cominciato a invertire la rotta sulle manu-tenzioni. Si parlò. Si discusse. Si denunciò, ma le proteste del sin-dacato rimasero carta straccia, una voce nel deserto. Gli industriali diventarono arroganti più che mai, riducendo le relazioni sindacali, un monologo, sotto la minaccia di licenzia-menti, chiusura degli impianti, cassa inte-grazione, mobilità e via dicendo. in quelle condizioni, neanche ai sensi di legge il problema si po-teva risolvere. Ombre e dubbi tracciarono il cielo della zona indu-striale siracusana. un impianto che funziona male uccide gli esseri umani e in diversi modi: inquina l'aria e produce il cancro, può causare un incidente con in-fortuni multipli, e nel caso dei serbatoi sfon-dati avvelena i pozzi dell'acqua potabile e costringe i cittadini ignari a bere acqua diluita con la benzina, il gasolio e i veleni. in-dustriali padroni della terra, del cielo e del mare, compresa l'ac-qua potabile che ci ha avvelenato sapendo di colpirci, come confer-mano le inchieste della magistratura inqui-rente. Sapevano che si potevano verificare infortuni anche mortali con scoppi e incendi negli impianti, ma tutto rimaneva nel segreto del profitto. la vita dei lavoratori nelle fabbriche della morte non vale niente. Occorre riprendersi la dignità perduta, attivando le norme di

legge, e quando oc-corrono le proteste in piazza; ma la crisi ci costringe a continua-re a fare le pecore e i conigli, a renderci umili di fronte alla potenza del denaro delle multinazionali della chimica e della raffinazione. il governo nazionale nell'ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro stan-ziò nell'anno duemila circa 600 miliardi per favorire le imprese nei programmi necessari per aumentare la si-curezza nei luoghi di lavoro, tutto finì, come il solito, a tarallucci e vino. Gli impianti rimangono vecchi e obsoleti, pe-ricolosi e fuori da ogni regola di sicurezza. inoltre, insiste la de-licata questione della sismicità della zona industriale siracusana, mentre gli impianti non sono in sicurezza sismica, perché vecchi e realizzati con il solito metodo di "costruisci e poi regoliamo". l'a-deguamento sismico degli impianti indu-striali nel Petrolchimi-co, così come in tutte le zone industriali ad alta concentrazione di fabbriche, diventa obbligatorio. n caso di un terremoto distruttivo, niente si po-trà salvare. le conse-guenze del crollo e del danneggiamento degli impianti chimici con forti reagenti nell'atmo-sfera, della raffinazio-ne con forti esplosioni, i serbatoi d'idrocarburi con migliaia di ton-nellate di benzina e gasolio e quelli del gas liquido da petrolio liquefatto a forma di sfera, con l'effetto do-mino per chilometri e chilometri potrebbero colpire facilmente i paesi viciniori di Me-lilli, Priolo Gargallo, città giardino, Belve-dere, Siracusa nord, Augusta, con con-seguenze disastrose per uomini e cose, e la nube sprigionata potrebbe espandersi in mezza Sicilia. una distruzione a ca-tena e senza scampo per niente e nessuno, con una forte esala-zione nell'aria, l'av-velenamento totale delle falde acquifere, del mare, e della terra. l'adeguamento sismi-co degli impianti è oggi più che necessario, ma per quell'ammasso di rottami che a stento girano ancora lenta-mente, nessuna indu-stria vuole spenderci più una sola lira. e se i mercati della chimica e della raffinazione non riprenderanno a galop-pare, allora nemmeno le bonifiche annun-ciate vedranno più la luce, con il risultato che

perderemo quei pochi posti di lavoro ancora in piedi (un tozzo di pane amaro) e reste-remo a vivere in una zona ad alto rischio per un disastro ambientale perpetuo, dove i gas velenosi e gli agenti chimici multi potenti e a forte rischio cancro per gli esseri viventi ci perseguiteranno per il resto della vita. la teoria economica non accetta i dati come valori umani, e le pre-ferenze sono sempre rapportate al maggiore guadagno dei singoli soggetti. Al riparo di questa metodologia, si vuole introdurre taci-tamente certi enunciati valori nascosti, e fra questi il più importante è che bisogna tenere conto soltanto dei valo-ri che il mercato offre ai suoi protagonisti, per il maggior guadagno che si può realizzare e nel più breve tempo possibile. i morti e i feriti non sapranno mai il perché della loro disgraziata conclusione. Paura e allarme sociale a ogni scoppio, sono i freni al diritto alla serenità personale e familiare auspicata dalla carta costitu-zionale e dai principi dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla vita e alla legge. Quello industriale è un sogno già passato per generazione, e oggi è diventato un brutto e indesiderato incubo. i processi penali e civili presso i tribunali della Repubblica forse si faranno, ma i morti non ritorneranno, i feriti ri-marranno storpiati per tutta la vita, mentre gli industriali si godranno la logica del profitto ac-cumulato in barba alla legge dello stato, alla vita distrutta di tante fa-miglie e dell'ambiente inquinato per sempre, senza condizioni e senza le regole in uno Stato che si definisce

per costituzione de-mocratico. Sul fronte occupa-zionale i timori dei sindacati sono più che fondati. Tutto lascia supporre che già da qualche tempo, come gli "accordi" sono ri-masti sommersi dalle menzogne degli indu-striali. i meccanismi perversi messi in campo e finalizzati allo "sfolti-mento" degli addetti nelle fabbriche sicilia-ne di Priolo e Gela, non sono del tutto nuovi, e anzi negli ultimi tempi la strategia sembra essere più machiavel-lica del solito "brodo" della trattativa, seria e presente; oggi tutto appare blindato, e le dichiarazioni dall'oggi al domani appaiono come incensate, con-dizionate, dal tenore della risposta della politica e dei sindacati. il piano enunciato ieri non ha più alcun valore oggi, mentre il domani sarà tutto da capire. Ma se da una parte si vogliono tagliare i rami secchi, dall'altra si grida alla ripresa delle

attività produttive con ingenti investimenti. É il caso di isab (lu-koil), che con i doppi annunci poco chiari del programma con-fermato delle manu-tenzioni per il 2014 e della fermata del 2015, confonde le idee e sembra confusamente proiettata su due fronti diversi: il primo insiste su investimenti per l 'ammodernamento degli impianti, quindi verso una produzione per equilibrare le per-dite, portando il tasso di utilizzo dei nuovi impianti nella soglia di sicurezza minima per il giusto profitto, ma tutto lascia presagire che il mercato mondiale va verso una pressante contrazione, facendo fallire, forse, i progetti. la fermata program-mata per il 2015 po-trebbe essere oggi confermata come un periodo di fermo ne-cessario alle manu-tenzioni obbligate degli impianti, ma potrebbe diventare un sinistro perno su cui fare leva, a fronte di una crisi di mercato, avanzare la

fatidica richiesta dello "sfoltimento" dei livelli occupazionali e con-fermare la regola della condotta parallela a quella dell'eni verso i sindacati dei lavo-ratori, con proposte capziose. viviamo da mezzo se-colo vicino alla morte acquattata nell'om-bra degli impianti del Petrolchimico e delle ciminiere che vomita-no veleni e miasmi di continuo. Questa è l'apocalisse dove sono rimasti la sofferenza, la disoc-cupazione, la fame, il dolore, la morte fisica e morale. il sogno dell'eldorado è svanito per sempre. Trovare un altro destino è la parola d'ordine. Secondo lo studio dell'aPat, agenzia per la Protezione dell'am-biente e per i Servizi Tecnici, sulla messa in sicurezza dell'area Priolo-Augusta sui ri-schi di terremoto e maremoto, "... i recenti forti terremoti che han-no interessato zone particolarmente indu-strializzate in Turchia e in india (terremoto del 17.8.1999, Kocaeli, turchia, Mw = 7.4; e terremoto di Guyarat, india, del 26.01.2001, Mw =7.7), hanno mes-so in evidenza che al danno prodotto dal terremoto si può ag-giungere quello dovuto alle conseguenze d'in-cidenti e/o rotture negli impianti, cosiddetti, “a rischio d'incidente rile-vante”. il rischio totale nell’area può quindi assumere valori eleva-ti in termini economici, ambientali, e talvolta con perdita di vite umane. Ad esempio, nel caso del terremoto in Turchia,il danneggiamento della raffineria tupras di izMit ha provocato l’incendio della stessa e la fuoriuscita di una

quantità rilevante di olio"."è stata realizzata un’analisi per mettere in evidenza l’entità e la frequenza dei fenome-ni naturali (come terre-moti e maremoti) che possono determinare significativi impatti sia sull’ambiente fisico sia su quello antropizzato (infrastrutture) nell’a-rea di Priolo-Augusta. il progetto ha avuto come obiettivo ini-ziale la valutazione dei carichi dovuti a fenomeni naturali che, trasformati in termini ingegneristici rappor-tano il risultato. i siti in oggetto sono esposti a un elevato rischio si-smico la cui definizione ha richiesto l’adozione delle metodologie più avanzate disponibili". "l’area industriale di Priolo si sviluppa lungo il Golfo di Augusta, tra le città di Siracusa e Augusta. Questo set-tore della Sicilia Sud orientale è noto per essere stato interes-sato storicamente da terremoti fra i più ener-getici mai registrati sul territorio italiano". l a p r o v i n c i a d i Siracusa, e in parti-colare il territorio del polo petrolchimico di Siracusa, Melilli, Priolo, augusta, è si-tuato su una zona identificata come ter-ritorio con pericolosità sismica elevata: "Ri-schio uno". la stessa identica cosa riguarda la totalità dei comuni della Sicilia orientale, classificate dall’ingv come un territorio ad altissima pericolosità sismica secondo la più recente classificazione dell’ordinanza n. 3519 PcM del 28 aprile 2006.come si ricorderà, il 13 dicembre 1990 alle h 1,24 ci fu una scossa di terremoto intorno al ix grado della scala Mercalli. Per ben qua-rantacinque secondi fece tremare tutta la Sicilia sud-orientale. Oggi sappiano che subito dopo l'evento l’epicentro del sisma fu individuato in mare, a largo del golfo di augusta, ma per quasi un anno fu dichiarato ufficialmente che si trovava più a sud di 55 km, prima a noto e poi a nella zona lentini-carlentini. il terremoto è passato alla storia come “il ter-remoto di Santa lucia”, per la coincidenza del giorno della festa della Patrona di Siracusa. un sisma largamente previsto, per la natura geologica del territorio, ma dalle autorità non fu mai presa sul serio la possibilità di un sisma, e non era, per fortuna, di forte intensità.

(3-continua)

sPeciale disasTro aMbienTale • 12 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica 31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 13 • sPeciale disasTro aMbienTale

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Sono stati finanziati dal Dipar-timento regionale della Prote-zione Civile, per un importo di

“La mobilitazione di associa-zioni, genitori e insegnanti è la risposta migliore a un atto vile e da condannare fortemente". L'assessore regionale al Ter-ritorio e Ambiente Mariarita Sgarlata ha voluto partecipa-re all'iniziativa "Ripuliamo la Chindemi" che ha coinvolto decine di cittadini dopo gli atti vandalici che hanno devasta-to l'istituto scolastico situato nel cuore della Mazzarrona, a Siracusa. Proprio sul recupero e la riqualificazione della Maz-zarrona ha puntato Sgarlata quando da assessore ai Beni

Il Comune avvia l’importante iniziativa di do-tare più alberi in città. «Per ogni nuovo nato del 2014 un nuovo albero in città. Il progetto è stato già avviato e secondo i dati forniti dall’anagrafe arriveremo a piantare almeno 600 nuovi alberi». L’assessore comunale alla Polizia municipale e verde pubblico Antonio Grasso è deciso a portare avanti l’iniziativa. «Gli uffici hanno già preparato le lettere per le famiglie che hanno gioito dell’arrivo di un bambino - dice Grasso - famiglie che verranno quindi coinvolte in prima persona in un progetto che punta non solo a celebrare la vita, a riconoscere il valore di un bambino ma che contribuisce anche ad arricchire il nostro patrimonio verde». Alcune zone in cui concentrare la piantumazione di nuovi alberi sono state già individuate. Altre lo saranno man mano che il progetto andrà articolandosi. Tra le aree da valorizzare c’è pure lo spazio tra via Lentini e viale Scala Greca dove è stata allestita una zona attrezzata con giochi per i bambini ma

che va completata. «Nell’area in questione che è risultata particolarmente frequentata e quindi apprezzata dagli abitanti del quartiere - ha detto l’assessore - saranno piantati vari alberi del tipo falso pepe. Ma anche essenze floreali. Agli alberi sarà poi applicata una targhetta col nome del bimbo a cui è dedicato e la data di nascita». Altre aree in cui procedere sono quelle del parco di via Ozanam e la zona di via Algeri tanto per citarne alcune. «Abbiamo già pronto l’acquisto di 300 nuovi alberi - ha aggiunto l’assessore - di varia tipologia come platani, ulivi, carrubi ed altro. Ed a seconda la zona si sceglierà cosa piantumare». Un ulteriore contributo per in-crementare la presenza di verde in città potrà arrivare anche dalle donazioni volontarie di cittadini che per ricorda- re ad esempio un lutto in famiglia e rendere omaggio ad una persona cara scomparsa potranno chiedere al Comune di offrire un albero e quindi provvedere alla piantumazione.

“La riqualificazione passa dal coinvolgimento del quartiere”

atti vandalici alla Scuola “chindeMi”

In foto, un gruppo di lavoro per ripristare la scuola.

Grasso, pronti 300 alberi da piantumarePer ogni nuovo nato del 2014 un nuovo alBero in città lo dice l’aSSeSSore

culturali, lo scorso mese di marzo, ha deciso di coinvolge-re Antonio Presti in un proget-to che punta sulla bellezza per far rinascere il quartiere. "Sono convinta che a Siracusa si pos-sa ripetere la felice esperienza di Librino - ha detto Sgarlata -. Questo percorso di riqualifica-zione della Mazzarrona potrà però avere un esito felice solo se si coinvolgerà la gente che abita nel quartiere. Non sarà certa-mente un cammino semplice o senza ostacoli ma tutti quanti, istituzioni e cittadini, dobbia-mo comprendere che ognuno

deve fare la propria parte e con-tribuire a questa rinascita. Da assessore ai Beni culturali ho sbloccato il progetto per il com-pletamento della pista ciclabile con un investimento di 650 mila euro e il piano di recupero della Tonnara di Santa Panagia per un importo di 10 milioni e 340 mila euro. Rispetto alla pista cicla-

bile ritengo debba essere mag-giormente integrata con il resto del quartiere e non rimanerne estranea e in questo senso invi-to Antonio Presti a diventare il direttore artistico del progetto di installazioni di arte contempo-ranea previsto nell'ambito degli interventi di recupero della pista ciclabile".

SLa prima cosa che risalta, per chi si addentra a leggere “La ve-rità del pentito - Le rivelazioni di

“la verità del Pentito” presente l’autrice

giovanna Montanaro raccontaGaspare Spatuzza sulle stragi ma-fiose” (Sperling&Kupfer, novem-bre 2013), il libro inchiesta della sociologa Giovanna Montanaro (studiosa del fenomeno mafioso, collaboratrice di Libera e per anni consulente della Commissione Nazionale Antimafia) sulle rive-lazioni del pentito Gaspare Spa-tuzza, che l’autrice è riuscita ad intervistare, è il taglio giornalisti-

aTTUaliTà • 14 Sicilia • 31 agoSto 2014, doMenica

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In foto, l’assessore Antonio Grasso.

co dalla scrittura immediata, che si legge d’un fiato, quasi fosse un romanzo, anche per le sue storie ricche di umanità, quando invece è un saggio che, confrontandosi con rigorosità degli atti processua-li, ricostruisce le stragi mafiose del 1992-1994, attraverso le parole del pentito che è riuscito a dividere la politica e il Paese. Il libro di Giovanna Montanaro è stato presentato lo scorso lunedì 25 agosto.

31 agoSto 2014, doMenica • Sicilia 15 • sPorT siracUsa

Entusiasmo e pre-occupazione non sono neanche lonta-ni parenti fra di loro. Eppure fino alla de-cisione della Com-missione di Vigilan-za sugli Spettacoli, giunta solo nel primo pomeriggio di ieri, sono stati costretti a convivere dando vita ad un singolare gioco delle parti che ha fi-nito col disorientare anche il più smalizia-to degli osservatori. Da una parte la Com-missione di Vigilan-za che ha preferito per ragioni di oppor-tunità di soprassede-re ad una decisione

che, se presa a caldo, avrebbe sicuramente comportato la scelta di un terreno di gioco alternativo, dall’altra lo stato dei lavori al De Simone, con la fase di rizollatura appena ultimata e le condizioni generali di uno stadio che ri-sente dei troppi ram-mendi in attesa di una risistemazione strutturale dignito-sa che prima arriva e meglio. Dall’altra ancora due squadre, il Siracusa e il Ro-solini, che fino alla vigilia dell’incontro di ritorno dei sedi-cesimi di Coppa non

erano a conoscenza del campo sul qua-le avrebbero dovu-to giocare. Quando però ci si aspettava che fosse il Comu-ne a giustificare gli eventuali ritardi è venuta invece fuori la società a spegnere sul nascere ogni pur piccolo accenno di polemica e ad affer-mare che i restauri stanno procedendo secondo i piani pre-stabiliti e che i rap-porti fra Comune e Società meglio di così non potrebbero andare. Cosa che a chi come noi valuta i fatti senza pregiu-

dizi di sorta non può fare altro che pia-cere, nella speranza che le rassicuranti parole della società non siano un atteg-giamento di facciata e riflettano invece la situazione reale che, vista in quest’ottica,

non può che giovare alla causa sposata da tutti e che ha come obiettivo il bene del Siracusa e il salto di categoria. Con que-sto clima rasserenato si apre ufficialmente una stagione che può segnare il punto di

partenza per raggiun-gere nel medio termi-ne grossi traguardi e che vedrà la simpati-ca squadra di Orazio Trombatore conten-dere un passaggio al turno successivo che, salvo sempre possi-bili sorprese, sembra ormai ipotecato da-gli azzurri di Beppe Anastasi che partono favoriti dal pronosti-co, forti della vitto-ria per tre a uno con-seguita all’andata. Uno sguardo ai due schieramenti ci con-sente infine di rile-vare come il Rosolini abbia sostanzialmen-te mantenuto l’os-satura dello scorso anno, rafforzandola, semmai, con l’arrivo dell’esperto Ulma e con quello probabi-le di Gigi Calabrese, mentre il Siracusa è al 99% nuovo di zec-ca con un Mascara in grande spolvero e con i compagni che faranno a gara per di-mostrare tutto il loro valore. Un “vernissa-ge”, dunque, ricco di promesse che avrebbe però meritato una vi-gilia meno tribolata.

Armando Galea

ottavi in cassaforterosolini permettendocome avvertiva però giovanni trapattoni: “Mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Si gioca al de Simone (inizio alle 17,30) per un “vernissage” ricco di promesse

bando per il direttore tecnico-sportivo Scade martedì prossimo (2 settembre) alle 10 il termine di presen-tazione delle domande per la selezione pubblica di un Direttore Tec-nico Sportivo che affiancherà il Dirigente dell’ufficio Politiche dello Sport in ordine alla conduzione tecnica del Campo scuola “Pippo Di Natale”. L’incarico avrà natura di consulenza gratuita, durata di un anno ed è riservato a diplomati ISEF o laureati in scienze moto-rie o maestri dello sport del Coni. I soggetti interessati dovranno far pervenire la loro richiesta, sul modello disponibile on line sul sito www.comune.siracusa.it, all’Ufficio Protocollo del Comune, in piaz-za Duomo n. 4. All’istanza di partecipazione dovrà essere allegato il proprio curriculum.Il dirigente dell’Ufficio Politiche dello Sport valuterà le istanze per-venute ed i curricula secondo l’ordine decrescente di importanza dei seguenti criteri,fino ad un massimo di 100 punti attribuibili:• direzione impianti sportivi: punti 4 per ogni anno di direzione affi-data, fino ad un massimo di 40 punti.• responsabile tecnico ed organizzatore di eventi e manifestazioni sportive di livello regionale e nazionale,coerenti con le attività che vengono praticate nella struttura (atletica leggera e calcio ): punti 2 per ogni evento organizzato fino ad un massimo di punti 20.• partecipazioni a corsi di formazione sportiva legata alle discipline che si praticano all’interno della struttura (atletica leggera e calcio): punti 1 per ogni corso fino ad un massimo di punti 20.• pubblicazioni attinenti materie sportive: punti 1 per ogni pubblica-zione fino ad un massimo di punti 10.• riconoscimenti sportivi di livello nazionali o regionali: punti 1 per ogni riconoscimento fino ad un massimo di punti 10.Il soggetto individuato dovrà affiancare il Dirigente dell’Ufficio Po-litiche dello Sport nella gestione della struttura sportiva, dovrà espri-mere il proprio nulla osta alle concessione degli spazi interni, vigilare sul rispetto delle norme previste dal regolamento d’uso dell’impian-to, e redigere ogni quattro mesi una relazione sullo stato degli im-pianti, delle attrezzature e dei locali accessori, indicando gli eventuali interventi di manutenzione da effettuare. L’individuazione del Diret-tore, prima della formalizzazione della nomina, verrà comunicata alla Provincia Regionale, che potrà esprimere il proprio dissenso.

E’ arrivato alle 13.30 di ieri il definitivo ok dalla Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli. La gara in programma domani, 31 agosto, tra Città di Siracusa e Città di Rosolini, valevole come sfida di ritorno del primo turno di Coppa Italia Eccellenza, si disputerà regolarmente al “Nicola De Simone”. Soltanto il settore Gradinata resterà – momentaneamente – chiuso per motivi di sicurezza. Soddisfatto l'amministratore delegato Ga-etano Albergamo. “Siamo contenti perchè finalmente giocheremo tra la nostra gente. E' stata una corsa contro il tempo ma siamo riusciti nell'intento. Giusto giocare davanti i nostri tifosi che spero verranno in tanti. Non possiamo che ringraziare il Sindaco Garozzo, l'Assessore Cavarra, l'ufficio tecnico e l'amministrazione co-munale tutta per la disponibilità mostrata e soprattutto per la volontà di risolvere il problema. Insieme si possono fare grandi cose”. Fischio d'inizio fissato alle ore 17.30. I tagliandi potranno essere acquistati diretta-mente al botteghino. Prezzo unico € 5,00 (sia per le Curve che per la Tribuna centra-le). Ingresso gratuito per gli under 12.

il città di siracusa oggi gioca al “de simone”

L’Associazione Na-zionale ANDDOS aderisce all’iniziativa promossa dalla Poli-sportiva Le Formiche di Siracusa sulla cam-pagna di sensibilizza-zione sia nella lotta contro l’omofobia nei confronti delle per-sone Lgbt e sia nella campagna mondiale “Ice Bucket Challen-ge” in favore della ricerca per sconfigge-re la sclerosi laterale amiotrofica (SLA)“Apprezziamo e lo-diamo la lotta contro la piaga dell’omofobia – spiega il Presidente Nazionale Mario Mar-co Canale dell’AND-DOS – intrapresa dalla Polisportiva Le Formiche e prima an-cora dall’Associazio-ne GLBT Stonewall di Siracusa che aveva avviato nei mesi scor-si.

l’anddos a favore della Polisportiva le Formiche

Page 9: Libertà 31-08-14

sPorT • Pagina 16 • 31 agoSto 2014, doMenicasicilia

esordio in coppa italia per i granataleonfortese-noto, gara a porte chiuse

Raggiunto l'accordo per la riconferma con alcuni calciatori che hanno vestito la maglia gra-nata la scor-sa stagione

Serie d. Si gioca alle ore 16.00 allo stadio "enzo valsi" di gliaca di Piraino (Me)

belvedere fuori dalla coppa italiaPalazzoloBelvedere 3-0Palazzolo: Aglianò G., Saraceno M., Accardo, Quarto (26’ st Accaputo), Gallo A., Ricca, Sol-lano (24’ Linares), Nastasi, Sirugo, Mi-raglia, Germano (23’ st Arena). A disp. Caruso, Salvadori, Gallo L., Lentini. All. AttardoBelvedere: Aglia-nò G., Saraceno C., Spada (20’ st Gam-bino), Messina, Ros-sitto, Conti, Pincio (20’ st Saraceno M.), Failla, Carrabino, Gatto, Alì (1’ st Spo-to). A disp. Cerruto, Infantino, Barba-gallo, Giardina. All. BonarrivoArbitro: Orlandi di Siracusa (Speranza e Scrofani di Siracusa)Reti: 13’ pt Sirugo, 5’ st Sollano, 11’ st RiccaNote: violento nu-bifragio poco prima del fischio d’inizio, che ha fatto ritar-dare l’avvio di gara di 10 minuti. Al 47’ pt espulso Rossitto del Belvedere per proteste. Ammoniti Saraceno, Pincio e Messina del Belve-dere, Accaputo del Palazzolo. Il Belvedere saluta la Coppa Italia ma non ha demeritato al cospetto della più quotata formazione di casa. Il match, infatti, si è compli-cato per la squadra di Bonarrivo al ter-mine del primo tem-po, quando gli aretu-sei, sotto di un gol, si sono trovati con l’uomo in meno per l’espulsione di Ros-sitto. Sirugo ha fatto la differenza, realiz-zando un gol e pro-piziando il secondo di Sollano.

L’U.s.d Noto Calcio raggiunge l’accordo il cal-ciatore Giuseppe Rizza si è legato ai colori granata. Difensore, classe 1987, Rizza è nato e cresciuto a Noto e ha mosso i pri-mi passi calcistici nelle squadre del-la città barocca. Cresciuto nelle giovanili della Ju-ventus, Giuseppe Rizza ha sempre giocato in cate-gorie professioni-

stiche: in Serie B con il Livorno, in Lega Pro I° Divi-sione con Arezzo, Juve Stabia, No-cerina e Pergocre-ma. Il difensore netino ha anche vestito la maglia della Nazionale italiana di Serie C. Il nuovo cal-ciatore granata ha raggiunto l'accor-do con la società

del Noto calcio alla presenza del Presidente Gra-ziano Zani che ha espresso soddisfa-zione per il primo colpo di mercato. Inoltre è stato rag-giunto l'accordo per la riconferma con alcuni cal-ciatori che hanno vestito la maglia granata la scorsa stagione. Il por-

tiere di esperienza Gabriele Ferla, i giovani difensori Pasquale Sgamba-to e Daniel Sako si sono legati all'Usd Noto calcio anche per la stagione 2014/15.Raggiunto l'ac-cordo anche con il difensore Angelo D'Angelo, classe 1987, profondo conoscitore della

categoria per aver trascorso diverse stagioni in Serie D militando in al-cune squadre, tra cui Nissa, Città di Messina e Vibone-se, raccogliendo positivi risultati e realizzando otti-me prestazioni.Intanto oggi il Noto calcio esor-dirà nella gara di Coppia Italia Se-rie D contro la Le-onfortese. Si gio-ca alle ore 16.00 allo stadio "Enzo Valsi" di Gliaca di Piraino (ME), a causa dell'in-disponibilità del campo della Le-onfortese, chiuso per lavori.La gara sarà diret-ta dal Sig. Matteo Guddo della se-zione di Palermo, coadiuvato dagli assistenti di linea Sig. Luca Cacia e Carlo Bellini en-trambi della sezio-ne di Palermo.La Questura di Messina ha noti-ficato alla società la comunicazione che, per motivi di ordine pubblico, l'incontro si svol-gerà senza la pre-senza di pubblico.

A sinistra, Giuseppe Rizza, in basso Angelo D’angelo