LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere...

27
LIBERO SCAMBIO • La teoria del C.I. afferma che : • Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. • I prodotti presentano diverse funzioni di produzione • I paesi hanno una differente dotazione fattoriale • Ogni paese assumerà la propria collocazione nella divisione internazionale del lavoro.

Transcript of LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere...

Page 1: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

LIBERO SCAMBIO

• La teoria del C.I. afferma che :• Il libero scambio massimizza il benessere

complessivo dei paesi scambisti.• I prodotti presentano diverse funzioni di

produzione• I paesi hanno una differente dotazione

fattoriale• Ogni paese assumerà la propria

collocazione nella divisione internazionale del lavoro.

Page 2: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Le ipotesi del libero scambio

• Perfetta mobilità delle merci e perfetta immobilità dei fattori

• Omogeneità del fattore lavoro

• Rendimenti costanti di scala

• Concorrenza perfetta

• Prezzi dei fattori dipendenti solo dalla disponibilità (dotazione)

Page 3: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Il Mercantilismo (1300-1700)

Principi:

La ricchezza e la potenza di una nazione si basavano sulla disponibilità di metalli preziosi.

Da ciò:

•Importazioni fortemente scoraggiate

•Espansione delle esportazioni

Page 4: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Smith e la critica ai mercantilisti

• La forte regolamentazione del commercio, i sussidi alle esportazioni ed i monopoli commerciali non arrecavano vantaggi alla società.

• Necessario un mercato libero in cui i soggetti sottoposti ad una forte competizione avrebbero sì perseguito il proprio profitto ma anche contribuito all’interesse sociale.

Page 5: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

La specializzazione

La divisione del lavoro aumenta la produttività grazie alla specializzazione e il benessere grazie all’acquisto a costi inferiori ma accresce la dipendenza dagli scambi.

Tre idee.• La ricchezza di una nazione dipende dalla sua

capacità produttiva• Il laissez-faire è la migliore politica economica• Il commercio è vantaggioso per tutti i paesi

partecipanti

Page 6: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Il vantaggio assoluto

• Un paese deve specializzarsi nelle produzione di quei beni in cui gode di un vantaggio assoluto cioè quando produce un bene impiegando meno lavoro per unità prodotta rispetto al suo partner commerciale.

• Deve invece importare quei beni in cui gode di uno svantaggio assoluto.

Page 7: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

La teoria del valore-lavoro

• Il lavoro è l’unica fonte di valore.

• Il valore di un bene è dato dalla quantità di lavoro in esso incorporato, cioè dalla quantità di lavoro necessaria alla sua produzione.

• L’unità di misura della teoria del valore è il lavoro (specializzato).

Page 8: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Ricardo

• Il commercio internazionale è vantaggioso per tutti i partecipanti anche se un paese è più efficiente in senso assoluto di un altro nella produzione di tutti i beni commerciabili.

• Il vantaggio per tutti deriva dal fatto che contano i valori relativi e non quelli assoluti.

• Il vantaggio comparato spiega il commercio basato sulle differenze di produttività.

Page 9: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vantaggio comparato e costo opportunità

• Il modello di Ricardo si basa sul concetto di costo opportunità.

• Il costo opportunità di produrre qualcosa misura il costo di tutto ciò che si rinuncia a produrre

Page 10: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vantaggio comparato e costo opportunità (cont.)

• Un paese fronteggia costi opportunità quando impiega risorse per produrre beni e servizi

• Ad esempio, un numero limitato di lavoratori possono essere utilizzati per produrre rose o computer

– Il costo opportunità della produzione di un computer è il numero di rose che si rinuncia a produrre

– Il costo opportunità della produzione di una rosa è il numero di computer che si rinuncia a produrre

– Un paese fronteggia un trade-off: quanti computer e rose dovrebbe produrre con l’ammontare di risorse a disposizione?

Page 11: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vantaggio comparato e costo opportunità (cont.)

• Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di un bene se il costo opportunità di produrre quel bene è inferiore che in altri paesi

• Un paese con un vantaggio comparato nella produzione di un bene usa le sue risorse nel modo più efficiente quando produce quel bene rispetto a quando produce gli altri beni.

Page 12: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Guadagni dallo scambio

• I guadagni dallo scambio derivano dalla possibilità di specializzarsi nella produzione che utilizza le risorse nel modo più efficiente, e utilizzare il reddito percepito per acquistare i beni e i servizi che il paese desidera– dove “produzione che utilizza le risorse nel

modo più efficiente” significa produzione di un bene in cui il paese ha un vantaggio comparato.

Page 13: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Guadagni dallo scambio (cont.)

• Le possibilità di consumo si espandono oltre la frontiera delle possibilità produttive in presenza di commercio in quanto ogni paese si specializza nella produzione dei beni in cui ha un vantaggio comparato

• Senza commercio, il consumo è limitato a ciò che viene prodotto a livello domestico

Page 14: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Teoria neoclassica del C.I.

• I primi neoclassici (1850), Menger, Jevons, Walras abbandonano la teoria del valore lavoro.

• Il valore di un bene è correlato al suo prezzo di mercato che dipende sia dalla domanda che dall’offerta.

• Nel sistema economico vi sono molti produttori e consumatori e i prezzi guidano l’allocazione efficiente delle risorse.

• Fiducia nella mano invisibile del mercato.

Page 15: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Le dotazioni fattoriali

• Il vantaggio comparato secondo Heckscher e Ohlin deriva dalle diverse dotazioni fattoriali.

• Esse determinano le differenze tra costi opportunità interni ed esteri.

• Un paese produrrà quei beni nei quali gode di un vantaggio comparato cioè quelli la cui produzione richiede l’uso di una maggiore quantità del fattore di produzione relativamente abbondante.

Page 16: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Ipotesi del modello ricardiano e del modello H-O

• Concorrenza perfetta: i prezzi rispecchiano le differenze di produttività (Ricardo) o le dotazioni fattoriali (H-O).

• Costi di produzione costanti rispetto alla scala produttiva

• Costi di trasporto nulli• Fattori di produzione immobili• Esistenza di più fattori produttivi.• Stessa funzione di produzione

Page 17: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vent for surplus• Secondo il modello di Mill il C.I. costituisce

uno sbocco per le eccedenze in quanto consente di utilizzare fattori in precedenza non impiegati (lavoro, terra).

• Il profitto derivante da questo commercio è elevato ma lo sbocco termina il suo effetto benefico non appena i fattori sotto-utilizzati vengono assorbiti nel processo produttivo.

• Il modello è applicabile solo ai paesi in cui c’è un surplus di risorse.

Page 18: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vantaggi dinamiciSono diversi da quelli statici di Ricardo e Mill.È necessario però rimuovere l’ipotesi di tecnologie

date.• Sono assicurati dal mutamento della

combinazione dei fattori produttivi e quindi dal mutamento dei vantaggi comparati.

• L’importazione di nuovi beni di consumo, di beni capitale o di idee fa spostare verso l’alto la curva delle possibilità di produzione in quanto i primi hanno la capacità di far cambiare gusti, aumentare i desideri e quindi incoraggiare l’utilizzazione su più larga scala delle energie produttive.

Page 19: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vantaggi dinamici• I nuovi beni capitali possono essere accumulati

ad un prezzo inferiore a quello che sarebbe stato ottenuto se il capitale fosse stato prodotto nel paese.

• Il livello più elevato di investimenti aiuta lo sviluppo di nuove infrastrutture.

• Le nuove idee possono produrre feed-back sulle altre attività e possono essere imitate anche in altre aree per altri scopi economici.

• Tutto ciò determina un aumento della produttività.

Page 20: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Vantaggi dinamici

• Se si rimuove l’ipotesi di rendimenti costanti di scala allora l’ampliamento della domanda dovuto al C. I. allarga il mercato della singola industria permettendole di aumentare la scala produttiva.

• Miglioramento negli standard di vita e nei tassi di crescita.

Page 21: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

LIBERALIZZAZIONE E REGOLAMENTAZIONE

Mentre la teoria sostiene i vantaggi del libero scambio nella realtà osserviamo il proliferare di accordi in materia di commercio internazionale e la creazione di organismi preposti al negoziato commerciale.

Tale discrepanza è spiegabile sul piano storico e sul piano economico.

Page 22: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Il piano storico

• Dopo la I Guerra mondiale c’erano squilibri profondi nel sistema economico.

• La Grande Depressione minò del tutto il sistema dei pagamenti esistente.

• Si ricorse in modo massiccio al protezionismo e il volume del commercio dimezzò rispetto al periodo precedente

• Durante la II Guerra mondiale furono adottati controlli sui movimenti di capitale.

Page 23: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Il piano storico

• Finita la Guerra si manifestò l’esigenza di stabilizzare i cambi e liberalizzare il commercio (smantellare reti privilegiate di relazioni tra madrepatrie e colonie).

• Era necessario, tuttavia, regolare il processo di liberalizzazione. Da ciò un lungo percorso negoziale multilaterale.

Page 24: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Il piano economico• Ipotesi poco realistiche della teoria neoclassica

(accesso alla tecnologia, immobilità dei fattori).• La dotazione fattoriale ha un peso ma le vicende

storiche concorrono a formare il vantaggio comparato e il modello di specializzazione.

• Es. il modello di specializzazione del mondo sottosviluppato: fornire materie prime e rappresentare un mercato di sbocco per i prodotti manufatti.

• Dubbi sulle capacità del modello storico di specializzazione di garantire un processo sostenuto di crescita economica.

Page 25: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

La regolamentazione degli scambi

• Teoria delle Scelte pubbliche: i policy makers tendono a realizzare strategie intorno alle quali formare e mantenere consenso. Da ciò le interazioni con gruppi di pressione che determinano spinte all’adozione di politiche protezionistiche.

• Gli accordi internazionali permettono ai policy makers di contenere meglio tali spinte.

Page 26: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

La regolamentazione degli scambi

• New international economics: sono le interazioni tra stati nel perseguimento di obiettivi specifici che determinano le spinte protezionistiche.

• Ciò accade in quanto i mercati sono oligopolistici o con differenziazione dei prodotti, imprese multinazionali e progresso tecnico.

• Perseguire la massimizzazione del benessere nazionale (ogni governo persegue le proprie politiche protezionistiche) non coincide più con quella del benessere collettivo: in tale situazione il risultato finale potrà essere peggiore per tutti.

Page 27: LIBERO SCAMBIO La teoria del C.I. afferma che : Il libero scambio massimizza il benessere complessivo dei paesi scambisti. I prodotti presentano diverse.

Libero scambio = bene pubblico

• Posto in tale prospettiva il libero scambio può essere ottenuto solo con una convergente azione collettiva.

• Le istituzioni internazionali con lo scambio di garanzie sui comportamenti reciproci rendono conveniente il perseguimento di una strategia di liberalizzazione anche per il singolo paese.

• Tuttavia è arduo mettere insieme una tale azione collettiva.