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lia TEMPO LIBERO A Anno XXXIV n.277 Marzo 2013 PERIODICO SOCIO CULTURALE DELLA FENALC www.fenalc.it Poste Italiane Spa Spedizione in Abb.Postale - 70% - DCB Roma Benvenuto Papa Francesco L’Italia volta pagina

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TEMPO LIBEROAAnno XXXIV n.277 Marzo 2013PERIODICO SOCIO CULTURALE DELLA FENALC

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BenvenutoPapa Francesco

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SommarioSommario

Editoriale

Mentre stiamo andando in stampasalutiamo la nomina di LauraBoldrini a presidente della Ca-

mera e dell’ex procuratore Antimafia PietroGrasso alla presidenza del Senato. Le recenti elezioni politiche hanno ridise-gnato la scenario istituzionale del nostroPaese e visto l’ingresso in Parlamento ditanti giovani e donne animati dalla volontàdi ridisegnare le regole e di agire una poli-tica fatta di scelte più eque e solidali. Quellaequità e quella solidarietà che noi della Fe-nalc abbiamo scelto da sempre come ban-diera e che oggi viene reclamata a gran voceda milioni di cittadini. E nel mentre laGrande Crisi investe Paesi e Famiglie, l’Ita-lia vuole cambiare pagina. Come paginal’ha cambiata la Chiesa cattolica con lagrande “rinuncia” di papa Benedetto e lasalita al soglio pontificio di padre Bergoglio.L’ex vescovo di Buenos Aires che sino apochi giorni fa viveva in un appartamen-tino con un anziano vescovo cucinandosi dasolo. Un sacerdote che girava in tonaca perla megalopoli argentina con il colectivo, ilbus, o la subte, la metropolitana. Assistevadi persona malati, anziani e perfino ungruppo di mogli di preti sposati. Quandovenne creato cardinale, obbligò i ricchi ar-gentini pronti a venire in Italia per festeg-giarlo a versare ai poveri i soldi dell’aereo.

Es e

nella vita pubblica le nostre istituzioni, sinoad ora gestite da funzionari di governo af-flitti dall’antico male descritto da Guicciar-dini, ovvero quell’autoreferenzialitàesaltante del fare l’interesse proprio eserci-tando un potere personale autodistruttivoper la comunità, stanno provando a voltarequella disastrosa pagina di malgoverno, èdalla Chiesa che ci giunge un segno di spe-ranza e di nuovo sentire. “La figura di Cristo- ha scritto monsignor Ravasi – riesce ancoraad attraversare le vie della modernità. Egli con-tinua a bussare, mediante i suoi apostoli e disce-poli, alle porte della solitudini contemporanee,come suggeriva l’Apocalisse: ‘Ecco sto alla portae busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e miapre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui edegli con me’. Sono molti, poi, i crocevia dove il

messaggio cristiano può essere intercettato daipassanti a prima vista distratti. C’è innanzituttoproprio nell’ambito della secolarizzazione che haappiattito le culture, ma non ha potuto cancel-lare la verità del monito di Pascal secondo cui ‘l’uomo supera infinitamente l’uomo’, impeden-dogli di eliminare la domanda religiosa e quellasul senso dell’esistenza, né tantomeno ha potutofar tacere totalmente una radicale coscienzaetica”. E qui sta la testimonianza di PapaFrancesco: per entrare in questi e in altri in-croci è necessario tenere alta la purezzadella Parola e della testimonianza, abbat-tendo nella Chiesa ogni scandalo, ogni ar-roganza, ogni ipocrisia, sulla scia di quantoattestano le labbra e le mani di Cristo.Salutiamo anche la nomina a presidente delConi di Giovanni Malagò che dovrebbe se-gnare per noi “sportivi” della Fenalc unanuova stagione e il nostro protocollo d’in-tesa sottoscritto il 13 marzo nella sede di La-tina con il Centro Sportivo Sociale d’intesacon l’Associazione Italiana Ricerca sul Can-cro con la finalità di predisporre attivitàcongiunte sul territorio nazionale partendodalla provincia di Latina. E a tutti voi unabuona e felice Pasqua, sull’ immagine deidue Pontefici in preghiera.

L’Italia volta paginadi Alberto Spelda

NEWS:

-Le tv locali sbarcano su Youtube

-All’Auditorium di Roma la Festa del Libro

-Matrimonio e convivenza fanno bene al cuore

-Gambe in affitto per la pubblicità

-Donne immigrate e lavoro

-Un concorso di scrittura sul volontariato

LA COPERTINA:

-Francesco, un Papa venuto dalle Pampas

-Benedetto XVI, la grande rinuncia

-La Chiesa e l’accettazione della fallibilità

-Giovanni Malagò, nuovo presidente del Coni

RITI:

La settimana Santa, tra storia e tradizione

I NUMERI:

-Salari, dal 2007 persi 600 euro l'anno

-Eurispes: Rapporto Italia 2013

IL SOCIALE:

-Abusi sui minori: è boom di siti “nascosti”

-La donna tra sport e lavoro

-Autismo, un master al Bambin Gesù

ATTIVITA’ FENALC:

-Sicilia: in ricordo di Vincenzo Consolo

-Fenalc, Css e Airc per la ricerca

LO SPORT:

-E’ morto Pietro Mennea

-Nuoto: 1° Stage di Syncro Latina

-La boxe contro il disagio giovanile

-Interforze premia Piero e Raimondo D’Inzeo

-Il Centro sportivo delle Fiamme Gialle ha cento anni

-La primavera della Fortitudo Pallavolo

CULTURA:

-I tesori delle chiese di Fiuggi

-Le case hanno un’anima

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All’ auditorium di Roma la festa del libro

Un viaggio nel cuoredell’Europa attraversoparole, analisi e rifles-

sioni degli scrittori: tra politicaed economia, cultura e società,crisi e futuro. E’ il filo conduttoredella quarta edizione di "Libricome", la grande Festa del Libroe della Lettura promossa e orga-nizzata dalla Fondazione Musicaper Roma, in programma dal 14al 17 marzo all’AuditoriumParco della Musica della capi-tale. Appuntamento ormai abituale del panorama letterario nazio-nale, quest’anno "Libri come" ha idealmente abbracciato l’interastagione invernale, grazie a una serie di anteprime che ha vistocome protagonisti Serge Latouche, Javier Mari’as, Sylvie Goulard,Mario Monti e Wilbur Smith e che si concluderà - sempre all’Au-ditorium - il 6 marzo alle 10.30 con Giuliano Amato (Lezioni dallacrisi) e domenica 10 alle 19 con David Grossman (Come un ro-manzo racconta il dolore). Dal 14 marzo si svolgerà dunque la Festavera e propria, che quest’anno si focalizza sull’Europa, sui suoi ma-lumori e prospettive. A una folta pattuglia di autori internazionali(Javier Cercas, Petros Markaris, Fernando Savater, CatherineDunne, Angelica Klussendorf, Uwe Timm, Frank Westerman, Mil-jenko Jergovic, Dragan Velikic, Matti Ronka) sarà chiesto di ragio-nare su sfide e problematiche che avvolgono il presente e il futurodel continente, in un ciclo d’incontri che comprenderanno anchedue maratone collettive: la prima affidata agli scrittori, la secondaa un gruppo di sociologi, economisti e accademici. E non manche-ranno le riflessioni sull’Italia negli appuntamenti con giornalisti(Pierluigi Battista, Filippo Ceccarelli) ed esponenti della società ci-vile (Susanna Camusso, Stefano Rodotà). Inoltre, ampio spazio aiprotagonisti della narrativa e della saggistica. L’elenco degli ospitiè lungo e comprende scrittori (Simonetta Agnello Hornby, Niccolo’Ammaniti, Andrea Bajani, Aldo Busi, Andrea Camilleri, MassimoCarlotto, Gianrico Carofiglio, Giancarlo De Cataldo, Maurizio DeGiovanni, Paolo Di Paolo, Richard Ford, Marco Malvaldi, AntonioManzini, Romana Petri, Alessandro Piperno, Zeruya Shalev, Wal-ter Siti), giornalisti (Concita De Gregorio, Paolo Mauri, Andrea Via-nello), filosofi (Giorgio Agamben, Massimo Cacciari, UmbertoGalimberti), economisti (Tito Boeri, Guy Standing), psicanalisti(Massimo Recalcati), registi (Ermanno Olmi), docenti universitari(Giovanna Cosenza).

Le tv locali sbarcano su Youtube

Le Tv locali entrano in azione e, di fronte a un mercato in continuo fermento, animato sempre piùdagli attori d’internet, hanno deciso di aprirsi proprio a questo mondo, il web, che potrebbe ostaco-larli e portargli via degli spettatori. L’associazione di settore Aeranti-Corallo ha, infatti, incontrato i

vertici italiani di YouTube (Google), la prima piattaforma al mondo di video-sharing, per analizzare le op-portunità di una partnership con le imprese televisive locali associate. Tutta la problematica sarà presentataufficialmente alle imprese associate nell’ambito della prossima edizione del Radio Tv forum di Aeranti-Co-rallo, che si svolgerà il 28 e 29 maggio a Roma. Alla base di questa operazioni la consapevolezza che il bu-siness della tv generalista sta, ormai da tempo, mostrando un certo grado di appannamento, l’incrementodell’offerta di contenuti televisivi attraverso la piattaforma digitale terrestre e la nascita di nuovi canali te-matici hanno esposto le emittenti televisive locali a una concorrenza sempre più agguerrita, sia in terminidi visibilità e riconoscibilità dei palinsesti trasmessi, sia in termini di raccolta pubblicitaria.

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News

Matrimonio e convivenzafanno bene al cuore

Un nuovo studio della Turku University pubblicato sulloEuropean Journal of Preventive Cardiology ha dimo-strato che il matrimonio riduce le possibilità di amma-

larsi di patologie cardiache, fatali e non. La ricerca svela che ilcuore delle persone sposate è meno a rischio di quello dei sin-gle. Un dato che vale sia per le donne sia per gli uomini, e inparticolare tra le coppie di mezza età. Per ottenere benefici sulcuore non è necessario essere convolati a nozze ma basta anchela sola convivenza per ridurre l’incidenza delle patologie car-diache tra i partner.La ricerca si è basata sui dati del Finami myocardial infarctionregister nel periodo 1993-2002 che ha coinvolto un gruppo dipersone di età superiore ai trentacinque anni residenti in Fin-landia e analizzate per l’insorgenza di eventi cardiaci fatali enon fatali racchiusi nella sigla “sindromi acute cardiache”. Dei15.330 casi considerati in dieci anni, la ricerca ha rilevato che lacorrelazione tra l’età avanzata e l’insorgenza delle patologie eranotevolmente più alta tra le donne e gli uomini non sposati ri-spetto agli accoppiati di entrambi i sessi. I tassi di mortalitàannui per le donne sposate tra i 65 e i 74 anni di età erano di 247su centomila contro le 493 su centomila per le single; per gli uo-mini sposati della stessa fascia d’età 866 per centomila e per inon ammogliati 1792 per centomila l’anno.

Il rapporto contiene dati interessanti sulle composizioni delle co-munità (tra gli ucraini ci sono 100 donne ogni 25 uomini e, al-l'opposto, tra i rumeni 83 donne ogni 100 uomini). In generale:

le donne straniere sono più giovani e mediamente più istruite delleitaliane, lavorano più ore, guadagnano mediamente meno di milleeuro al mese, il loro boom di arrivi è conciso con la crescita delladomanda di lavoro nel settore delle cure domestiche. C'è un datoche fa riflettere: il tasso di occupazione delle donne straniere è piùalto di quello complessivo delle donne italiane. Le donne immi-grate - si legge nel rapporto - corrono il rischio di essere vittime diuna doppia discriminazione: etnica e di genere. Il pericolo per loroè di essere condannate all’invisibilità nel loro ruolo di assistenzadomestica, confinate in un ambito strettamente privato, reso an-cora più vul-nerabile dalla eventuale assenza del permesso di sog-giorno.

Donne immigrate e lavoro

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Vanno dai 12 ai 35 anni e provengono da tre diversi paesi: sonoi 12 ragazzi che dal 17 al 24 marzo 2013 saranno protagonistidi uno scambio internazionale residenziale promosso dal Csv

di Chieti. L'obiettivo del progetto, che si chiama Condivideo, è quellodi favorire la conoscenza reciproca, il rispetto e la valorizzazione dellediversità culturali e, allo stesso tempo, rafforzare il senso della co-mune appartenenza al processo sovranazionale di integrazione eu-ropea. Lo scambio si articola in un insieme strutturato e ben bilanciatodi attività di educazione non formale comprendenti il laboratorio au-diovisivo di video-reportage e video-spot di comunicazione sociale,sessioni di discussione e approfondimento su tematiche sociali di in-teresse per i partecipanti, visite sul campo, escursioni culturali e ma-nifestazioni pubbliche di animazione territoriale e di coinvolgimentodella comunità locale. Il progetto in-tende utilizzare come strumento pri-vilegiato di interazione e confrontointerculturale tra i giovani parteci-panti italiani e stranieri (i paesi di pro-venienza sono Francia e Romania) unlaboratorio audiovisivo, che raccontiil mondo del volontariato abruzzeseattraverso brevi video-reportage emini-spot di comunicazione socialerealizzati dai partecipanti stessi.

Gambe in affitto per la pubblicità

Gambe in affitto come spazi pubblicitari. È l'ultima frontieradel mondo dell'advertising e proviene dal Giappone, dovele ragazze affittano le loro cosce alle aziende tatuandosi

temporaneamente messaggi promozionali. Così l'agenzia JapanesePR offre un compenso fra i 13 e i 128 dollari al giorno alle maggio-renni che fotografano gli spot realizzati sulla propria pelle e li dif-fondono sul web. Nel solo mese di novembre sono state messe adisposizione ben 1300 gambe. Chi accetta deve esibire il tatuaggioper qualche ora al giorno, andando in giro con una gonna corta inmodo da mostrare il claim, per poi postare un'immagine su Face-book e su Twitter in modo da provare di aver rispettato i terminidell'accordo. La singolare iniziativa non ha mancato però di susci-tare perplessità sulla mercificazione del corpo.

Venerdì 15 marzo 2013 presso il museo H.C. Andersen diRoma si è aperta al pubblico la personale dell’artista fin-landese Hannu Palosuo “Memoria obliterata”, a cura di

Marco Ancora, realizzata grazie al contributo della Sigurd Fro-sterus Foundation di Finlandia e con il Patrocinio dell’Amba-sciata di Finlandia a Roma e dell’Assessorato alle PoliticheCulturli e Centro Storico di Roma. I lavori esposti in mostraesplorano in modo sorprendente bellezza e simbolismi, decli-nandoli attraverso due distinte tecniche artistiche di espressione:scultura e pittura. Gli ultimi dipinti di Palosuo presentano delleimmagini in cui persone, lampadari e fiori si mescolano in unadensa foresta di simboli e in cui diversi significati e riferimentiscivolano insieme con una sorta di logica indistinta, come in unsogno. Indistinta nel senso che gli eventi e le cose sono chiari mai loro rapporti richiedono un’interpretazione. Nei sogni passatoe futuro, realtà e desiderio e altri umori contrapposti si leganofra loro in maniera fluida e diretta. Nei sogni la complessità delmondo è rivelata. In questo senso il sonno è un cugino dell’Artepoiché entrambi condividono una complessità e una moltepli-cità di significati. I soggetti, lavorati quindi per sottrazione e can-cellazione, intessono un rapporto strettissimo con le diversetecniche e i diversi materiali che li esprimono. In queste opere diPalosuo il mondo pieno si contrappone al mondo vuoto e ilmondo delle illusioni diventa proprio quello dell’osservatore chericeve imput e completa i soggetti in diverso modo accennati.Nelle opere di Palosuo la bellezza è estorsiva in quanto il lorospirito è spesso legato ad una sorta di consiglio. Esse sembranodire: “Guarda ancora, osserva e ripensaci”.

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Chieti: video e spot per raccontare il volontariato

“Memoria obliterata” di Hannu Palosuo

“L'Italia migliora. Le storie per il cambiamento. E’ questo il titolodell'iniziativa promossa dal Centro Nazionale per il Volontariatoe dal Cesvot in collaborazione con il Giornale Radio Sociale che

intende raccogliere testi scritti dai protagonisti del volontariato e dif-fonderli nei media e nel terzo settore. E' aperto a tutti quelli che hannovoglia di scrivere, testimoniando la propria esperienza: storie di vo-lontari, storie di associazioni, storie di chi ha beneficiato dell'attivitàdi volontariato. Gli scritti devono pervenire entro il 20 marzo all'in-dirizzo [email protected]. I migliori verranno premiaticon la pubblicazione in un e-book scaricabile gratuitamente e che saràdiffuso ai mezzi di informazione e ai giornalisti che seguiranno il Fe-stival del Volontariato "Villaggio Solidale" in programma a Luccadall'11 al 14 aprile. Alcune verranno presentate nel corso del semina-rio "Il giornalismo è sociale" che si terrà proprio a Lucca all'interno delFestival del Volontariato sabato 13 aprile che vedrà come ospiti penne

note del giornalismo italiano. Lestorie dovranno avere una lun-ghezza massima di 7.000 battutespazi compresi e devono essereraccontate dai protagonisti. Per in-formazioni: festivalvolontariato.it,redazione@volontariatoggiinfo, tel.0583 419500

Un concorso di scrittura sul volontariato

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66La Copertina

Jorge Mario Bergoglio è il nuovo Papacon il nome di Francesco. Si è aperta lafinestra della loggia delle benedizioni

in San Pietro da dove il cardinale proto-diacono Jean Louis Tauran ha pronunciatoil nome del nuovo Papa con la formuladell’habemus papam. Bergoglio è vescovodi Buenos Aires e il primo Papa sudame-ricano della storia. Oppositore del lusso edegli sprechi (ha vissuto in un modestoappartamentino e per spostarsi usa imezzi pubblici) quando fu ordinato cardi-nale nel 2001, obbligò i suoi compatriotiche avevano organizzato raccolte fondiper presenziare alla cerimonia di Roma, arestare in Argentina e a donare i soldi aipoveri. Bergoglio ha già al suo attivo tre“primati” da papa: è il primo gesuita a sa-lire sul soglio pontificio, nonché il primo achiamarsi Francesco e il primo sudameri-cano.

LE PRIME PAROLE“Fratelli e sorelle, buonasera. Voi sapete

che il dovere del Conclave era di dare unvescovo a Roma e sembra che i miei fra-telli cardinali sono andati a prenderloquasi alla fine del mondo, ma siamo qui.Vi ringrazio dell’accoglienza della comu-nità diocesana di Roma al suo vescovo.Prima di tutto vorrei fare una preghiera

per il nostro vescovo emerito BenedettoXVI, in modo che il Signore lo benedica ela Madonna lo custodisca”, dice PapaFrancesco prima di recitare il Padre No-stro. “Preghiamo per tutto il mondo per-ché ci sia una grande fratellanza. Viauguro che questo cammino di Chiesa cheoggi cominciamo sia fruttuoso per l’evan-gelizzazione di questa bella città”.

LA SUA BIOGRAFIADove è natoJorge Mario Bergoglio è nato a BuenosAires il 17 dicembre 1936. Ha studiato e sié diplomato come tecnico chimico, ma poiha scelto il sacerdozio ed é entrato nel se-minario di Villa Devoto.La Compagnia del GesùL’11 marzo 1958 é passato al noviziatodella Compagnia di Gesù, ha compiutostudi umanistici in Cile e nel 1963, di ri-torno a Buenos Aires, ha conseguito la lau-rea in filosofia presso la Facoltà diFilosofia del collegio massimo San José diSan Miguel. Il professoreFra il 1964 e il 1965 é stato professore diletteratura e di psicologia nel collegio del-l’Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha in-segnato le stesse materie nel collegio del

Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al1970 ha studiato teologia presso la Facoltàdi Teologia del collegio massimo San Josédi San Miguel, dove ha conseguito la lau-rea. Il 13 dicembre 1969 é stato ordinatosacerdote.Il parrocoFra il 1980 e il 1986 é stato rettore del col-legio massimo e delle Facoltà di Filosofiae Teologia della stessa Casa e parrocodella parrocchia del Patriarca San José,nella Diocesi di San Miguel.Nel marzo 1986 si e’ recato in Germaniaper ultimare la sua tesi dottorale; quindi isuperiori lo hanno destinato al collegiodel Salvatore, da dove e’ passato allachiesa della Compagnia nella città di Cor-doba come direttore spirituale e confes-sore.La nomina con Giovanni Paolo IIIl 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo hanominato Vescovo titolare di Auca e Au-siliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dellostesso anno ha ricevuto nella cattedrale diBuenos Aires l’ordinazione episcopaledalle mani del Cardinale Antonio Quarra-cino, del Nunzio Apostolico MonsignorUbaldo Calabresi e del Vescovo di Merce-des-Luja’n, Monsignor Emilio Og�e’no-vich.

JORGE MARIO

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L’ArcivescovoIl 3 giugno 1997 é stato nominato Arcive-scovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28febbraio 1998 Arcivescovo di Buenos Airesper successione, alla morte del CardinaleQuarracino. E’ autore dei libri: “Medita-ciones para religioso” del 1982, “Reflexio-nes sobre la vida apostolica” del 1986 e“Reflexiones de esperanza” del 1992.E’ Ordinario per i fedeli di rito orientaleresidenti in Argentina che non possonocontare su un Ordinario del loro rito. GranCancelliere dell’Università Cattolica Ar-gentina. Relatore Generale aggiunto alla10^ Assemblea Generale Ordinaria del Si-

nodo dei Vescovi (ottobre 2001). Dal no-vembre 2005 al novembre 2011 é stato Pre-sidente della Conferenza EpiscopaleArgentina. Da Giovanni Paolo II è statocreato Cardinale nel Concistoro del 21 feb-braio 2001, con il Titolo di San RobertoBellarmino. E’ Membro delle Congrega-zioni per il Culto Divino e la Disciplinadei Sacramenti; per il Clero; per gli Istitutidi vita consacrata e le Società di vita apo-stolica; del Pontificio Consiglio per la Fa-miglia, della Pontificia Commissione perl’America Latina.

Mercoledì 13 marzo 2013, ore 19,06, al quinto scrutinio, lascelta dei cardinali è caduta sull’Arcivescovo di BuenosAires, discendente di una famiglia piemontese. 76 anni è ilprimo latinoamericano e gesuita della storia. Figlio di un fer-roviere astigiano entrò nella Compagnia di Gesù a 21 anni.Cucina da solo, si sposta in autobus, ricorda il dialetto pie-montese e ama il tango. “Vengo dalla fine del mondo. Pre-gate per me”. Il richiamo al santo di Assisi primo segno dicambiamento a rappresentare la discontinuità rispetto al pre-cedente pontificato.

BERGOGLIO E’ IL NUOVO PAPA

Un gesuita venuto dalle Ande

In questa galleria fotografica: Jorgeadolescente, seminarista con la fami-glia, con Giovanni Paolo II e Bene-detto XVI, sorridente cardinale che siavvia al Conclave e che benedice unafedele e poi... dalla Loggia di San Pie-tro, Papa Francesco benedice il mondo

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Il pontificato di Benedetto XVI si è chiuso definitivamentecon la chiusura del portone del Palazzo di Castel Gandolfo.Oggi è solo “Papa Emerito” o “Romano Pontefice Emerito”,

ha sfilato la mantellina dalla veste talare ed è tornato a indossarel’anello vescovile al posto di quello del pescatore. L’ultimaudienza pubblica del Papa prima del ritiro si è tramutata in uncaloroso e ultimo abbraccio ai fedeli con una piazza San Pietro“invasa” da almeno 250mila persone. Oltre ai tantissimi fedeliprovenienti dalle parrocchie romane, sono tantissimi, giovani emeno giovani, quanti provengono da varie città italiane e dal-l’estero. Molte persone hanno deciso di assieparsi in piazza PioXII e di non entrare in piazza San Pietro. Tantissimi gli striscioni,quello del Movimento dei popolari, di Comunione e Libera-zione, della Comunità neocatecumenale. Tantissime anche lebandiere di tutte le nazionalità. “Ho fatto questo passo nella pienaconsapevolezza della sua gravità e anche novità, ma anche con unaprofonda serenità d’animo”. Il Papa ha detto che “In questi ultimimesi le forze erano diminuite” e di aver “chiesto a Dio” di “illumi-narmi” per “prendere la decisione più giusta” per “il bene dellaChiesa”. Una scelta che, come ha spiegato il Pontefice, “è stata

presa nella consapevolezza della sua gravità ma in serenità: amare laChiesa significa anche avere il coraggio di fare scelte difficili per il benedella Chiesa e non per se stessi”. Benedetto XVI ha comunque sot-tolineato che “la mia decisione di rinunciare all’ esercizio attivo” delpontificato “non significa abbandonare la croce e tornare a vita pri-vata”. “Nel servizio della preghiera - ha aggiunto - continuerò ad ac-compagnare il cammino della Chiesa”. In questi ultimi anni “ilcammino della Chiesa ha avuto momenti di gioia ma anche momentinon facili” nei quali “le acque erano agitate, il vento contrario e il Si-gnore sembrava dormire”. Lo ha detto Papa Benedetto XVI ag-giungendo: “Ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore, labarca della Chiesa non è mia”. Nel ricordare che un Papa non èsolo a svolgere il proprio compito e nel ringraziare quanti lohanno accompagnato in questi anni, Benedetto XVI ha citato ifratelli cardinali, i collaborati, il Segretario di Stato, la Segreteriadi Stato e l’intera curia romana. Alla sua diocesi ha ricordatoanche “i tanti volti che emergono, che rimangono nell’ombra, ma pro-prio nel silenzio, nella dedizione quotidiana, con spirito di fede e umiltà”e che, ha detto, “sono stati per me un sostegno sicuro ed affidabile”

Benedetto XVI,la grande rinuncia

E’ terminato con un lungo applauso e una standing ovation dei fedeli

l’ultimo discorso del Papa alla folla a San Pietro

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Le dimissioni del Papa nonsono una novità assoluta enel passato esse sono state

dovute a circostanze eccezionali.Alle origini della storia dellaChiesa, quando il potere del cleronon incuteva timore a nessuno,Clemente I (92-97) e Ponziano(230-235) furono costretti a dimet-tersi perché arrestati o esiliati dal-l’autorità imperiale (Traiano nelprimo caso, Massimino il Tracenel secondo). Silverio (536-537) fu

vittima di un complotto ordito dall’im-peratrice Teodora e da Antonina, lamoglie di Belisario, che lo costrinseroalle dimissioni e favorirono l’elezionedi Papa Vigilio. Benedetto IX divennePapa nel 1032, a soli 21 anni (secondoalcune fonti addirittura a 11), fu disso-luto e corrotto, perciò venne cacciato daRoma nel 1044, perdendo il pontificato.Ritornò l’anno successivo e si riprese ilsoglio pontificio, per venderlo, semprenel 1045, a Giovanni de’ Graziani chedivenne Papa con il nome di GregorioVI.

Celestino V (Pietro del Morrone, 1215-1296), il cui nome è stato ricordato spessoin questi giorni, fu Papa per soli 5 mesi(dal luglio al dicembre 1294), in un’epocain cui il potere della Chiesa sembravasenza rivali. Nei decenni precedenti iPontefici avevano sostenuto lo scontrocon gli Svevi, sacro romano imperatori, ene erano usciti vittoriosi. Avevano impo-sto un nuovo monarca nel Regno di Sici-lia, Carlo d’Angiò, e avevano manovratoper imporre un debole Rodolfod’Asburgo sul trono imperiale. Il partitoghibellino era stato sconfitto in tutte le

città d’Italia, i suoi sostenitori erano esulio morti; ovunque i governi comunali erano nelle mani dei guelfi,alleati della Chiesa. Fu forse questo enorme potere a spaventare ilpio Pietro del Morrone che, un po’ per disgusto, un po’ per inetti-tudine politica, si mostrò impotente di fronte all’arroganza della na-scente monarchia francese. Decise allora di ritirarsi, compiendo “perviltade il gran rifiuto” e meritandosi il biasimo dantesco (Inferno, c. III,v. 60).

Per quanto riguarda Gregorio XII (1406-1415), ultimo Papa dimis-sionario prima di Benedetto XVI, la sua vicenda fu piuttosto com-plicata. Egli visse in un periodo terribile per la Chiesa, quello delloscisma d’Occidente (1378-1417) che fu originato da ragioni politi-che, ovvero dal conflitto tra il clero romano e quello francese (o “avi-gnonese”). Nel 1378 i due cleri avevano eletto ciascuno un proprio

Papa: Urbano VI (1378-1389),scelto dal conclave romano, Cle-mente VII (1378-1394) voluto daifrancesi durante il sinodo diFondi. A Urbano succedetteropoi Bonifacio IX (1389-1404), In-nocenzo VII (1404-1406) e, ap-punto, Gregorio XII. AdAvignone, intanto, a Clementeera succeduto Benedetto XIII(1394-1417). Nel 1409, quindi, idue Papi, Benedetto e Gregorio,cercarono una conciliazione perriunificare la Chiesa, ma peggiorarono le cose: i loro cardinali con-vocarono un concilio a Pisa per risolvere la controversia, ma il ri-sultato fu che dall’incontro uscì un terzo Papa, Alessandro V.Quest’ultimo morì nel 1410 e venne sostituito da Giovanni XXIII(1410-1415). Fino al 1415, quindi, la Chiesa cattolica ebbe tre Papi:la storia canonica ritiene legittimo solo Gregorio XII, mentre consi-dera “antipapi” Benedetto XIII, Alessandro V e Giovanni XXIII. Loscisma ebbe termine con la convocazione del concilio di Costanza(1414-1417), dove Benedetto XIII e Giovanni XXIII furono deposti,mentre Gregorio XII si dimise per il bene della Chiesa, lasciandoche il concilio eleggesse il pontefice della riunificazione: Martino V(1417-1431).

Gregorio XII, insomma, è il Papa che sipuò accostare di più a Benedetto XVI,poiché si dimise spontaneamente,come il Papa attuale. Tuttavia è evi-dente a tutti che le circostanze che por-tarono alla rinuncia di Gregorio furonodavvero eccezionali: tre Papi, uno sci-sma in corso, lo scontro politico tracleri nazionali, la pressione della mo-narchia francese e dell’imperatore;sullo sfondo di queste torbide vicende,non si dimentichi, si stavano diffon-dendo eresie combattute dalla Chiesa(sia dai Papi che dagli Antipapi), mache avrebbero di lì a qualche decenniospezzato di nuovo in due la cristianità,e questa volta in modo assai più profondo e motivato.

Niente di tutto questo abbiamo oggi. Benedetto XVI, a quanto si sa,ha deciso di porre fine al suo ministero per ragioni personali: ra-gioni ponderate, legittime, comprensibili, ma personali. Non ha su-bito pressioni paragonabili a quelle del XV secolo, non vi sonoantipapi sostenuti o avversati da potenti sovrani, né eresie che siprofilano all’orizzonte. La decisione è stata presa serenamente e lu-cidamente, come il Pontefice ha dichiarato nell’annuncio, ormai sto-rico, dell’11 febbraio scorso. “Dopo averripetutamente esaminato la mia coscienzadavanti a Dio, sono pervenuto alla certezzache le mie forze, per l’età avanzata, nonsono più adatte per esercitare in modo ade-guato il ministero petrino” Queste sonostate le parole pronunciate in latino daBenedetto XVI davanti al Concistoro.

LA STORIA

La Chiesa e l’accettazione della fallibilità

Papa Clemente I

Papa Ponziano

Papa Celestino V

Papa Gregorio XII

Papa Benedetto XIII

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Giovanni Malagò, presidente del Cir-colo canottieri Aniene, è il nuovopresidente del Coni. E' stato eletto a

Roma durante il Consiglio Nazionale del Co-mitato Olimpico e succede a Giovanni Pe-trucci. E’ il 15esimo presidente del Coni, ilsesto del dopoguerra. Una elezione, la sua, asorpresa con 40 voti a favore, sul favoritoRaffaele Pagnozzi che si è fermato a 35 prefe-renze. Lo affiancheranno Franco Chimenti,presidente della Federgolf, come vicepresi-dente vicario del Coni, come Giorgio Scarso,

presidente della Federscherma. Il nuovo se-gretario generale è Roberto Fabbricini, vice-segretario è Carlo Mornati. Il neoelettopresidente del Coni Giovanni Malagò avevaannunciato l'esclusione del calcio dallaGiunta in caso di sua elezione. Il presidentedella Figc, Giancarlo Abete, invece ce l'hafatta entrando nell'esecutivo con 33 prefe-renze, ultimo degli eletti. Giovanni Malagò,54 anni il 13 marzo scorso, a cui vannogli auguri affettuosi di buon lavoro daparte della Fenalc nazionale, succedea Gianni Petrucci, in carica da 14 annie non più eleggibile. Va ricordato che ilneo eletto è stato presidente del Comi-tato Organizzatore dei Mondiali dinuoto Roma 2009. Dopo l'elezione i 76elettori (di cui 45 presidenti delle Fe-derazioni) hanno eletto i 13 membridella Giunta, tra cui 5 tra i presidentifederali, poltrone per la quali eranocandidati in 10. Sono stati eletti tra i di-rigenti: Luciano Buonfiglio (canoa),Franco Chimenti (golf), Giorgio Scarso(scherma), Paolo Barelli (nuoto), Gian-

carlo Abete (calcio), Segio Anesi (ghiaccio),Fabio Pigozzi (Federmedici sport). A rappre-sentare gli atleti ci saranno Alessandra Sen-sini e Fiora May; per i tecnici ValentinaTurisini. Infine a completare la giunta FabioSturari come rappresentante dei comitati re-gionali, Guglielmo Talento per i delegati pro-vinciali, Massimo Achini per gli enti dipromozione sportiva.

E′ IL QUINDICESIMO PRESIDENTE DEL CONI

Eletto Giovanni Malagò

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Riti 111

Iriti sacri dellaSettimana Santasono una tradi-

zione che si man-tiene viva in tuttal’Italia e non c’èpaese che non abbiala sua Via Crucis oProcessione del Cri-sto Morto il venerdìche precede la do-menica di Pasqua.Col nome di ViaCrucis si indica ilpercorso che Gesùfece sotto il peso delpatibulum, il braccioorizzontale dellacroce, dal pretoriodi Pilato al monteCalvario. Non si co-nosce l'origine dellapratica di rievocare, durante la SettimanaSanta, e in particolare il Venerdì, il percorsodi Cristo, ma si pensa che essa ebbe forte im-pulso durante il periodo delle crociate nelXVIII secolo. Ci sono zone dell’Italia dovequeste tradizioni sono estremamente sentite,e più scendiamo verso il tacco dello stivale ele isole, più le sacre rappresentazioni dellaSettimana Santa si fanno più frequenti. Qui leconfraternite sono ancora vive e operanti edanche se alcune si sono rinnovate nello Sta-tuto, sono puntualmente in prima filaquando si tratta di celebrare i riti della Pas-sione di Cristo. Si dice che in Puglia il motivosia che passavano di qui i crociati diretti aiporti da dove salpavano verso le terre da ri-conquistare, che invece in Basilicata essesiano retaggio delle antiche tradizioni del cri-stianesimo greco, in Molise sembra che i “Mi-steri” siano stati per secoli un importantestrumento catechetico, quando non esiste-vano altri mezzi per raggiungere le moltitu-dini contadine. In Sicilia invece, le tradizionipasquali risalgono agli antichi riti pagani. Stadi fatto che in Italia la Settimana Santa è unbrulicare di sacre rappresentazioni, che pos-sono essere uno spunto o dei validi suggeri-menti per un viaggio o un semplice weekend.La rievocazione storica della Passione che viproponiamo è quella che si svolge a Fiuggi(Fr) la domenica delle Palme (24 marzo), or-ganizzata dall’Associazione culturale Artan-

dPassion con la collaborazione dell’interopaese. Manifestazione che ha ricevvuto lamedaglia di rappresentanza dal Presidentedella Repubblica Giorgio Napolitano. Sicura-mente non è antica come quella di Bagnaianel viterbese nata nel lontano 1618 come è at-testato nelle Memorie Istoriche del Caronesma da sei anni offre uno spettacolo di grandesuggestione con i suoi cinquecento figurantiin costume. Figure esili, possenti soldati ecenturioni, luccichii di donne romane, il qua-dro dei ladroni, i maestosi cavalli fanno dacornice ad un Cristo che ondeggia e soffre

lungo la via dellaVia Croce che inte-ressa l’intero borgodi Fiuggi. L'arrivo inprossimità del Cal-vario è il preludiodella fusione dei dueeventi fino allora se-parati (corteo escene), che il coordi-namento della col-laudata regia diSonia Principia rie-sce tutti gli anni adintegrare con abilitàe suggestione. I par-tecipanti, dopo unmese di prove, simuovono ieratici esolenni nella sceno-grafia naturale, ri-creata da Pino

Ambrosetti, con il supporto di luci e musiche,e l’abilità di una collaudata scenotecnica. Ar-ricchita da alcuni accorgimenti teatrali creanoquella suggestiva armonia di colori, suoni eluci che tanto colpiscono lo spettatore (seimilaad ogni edizione) che per la prima volta par-tecipa alla rappresentazione, ma che non fi-niscono mai di stupirlo. I dialoghi e il testosono liberamente tratti da episodi biblici, daiVangeli di Matteo, Luca e Giovanni mentre lemusiche sono di Dvorak, Orff, Haendel,Grieg, Bach, Wagner, Verdi, Stravinskij, Bee-thoven, Faure, Malher, Albinoni.

I RITI DELLA SETTIMANA SANTA

Tra storia, tradizione e fede

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Siti pedopornografici che si moltipli-cano, giovanissimi che hanno un pro-filo su facebook falsificando la propria

identità, rischi dai social network che ade-scano in misura sempre maggiore i minori.Sono alcune delle preoccupanti realtà cheemergono dal Rapporto annuale 2012 diMeter Onlus, che ha messo a punto un Os-servatorio mondiale contro la pedofilia.Come risulta dall'indagine dell'AssociazioneMeter su 770 studenti, emerge che addiritturail 99% dei bambini (9-10 anni) ha un profilosu Facebook, aperto dopo aver falsato età eidentità. È uno dei fenomeni fotografati dalReport 2012, che l'associazione fondata dadon Fortunato Di Noto ha presentato oggi aRoma, nella sede della Radio Vaticana.Sono oltre 100.000 i siti pedofili e pedoporno-grafici intercettati negli ultimi dieci anni, indiminuzione rispetto al 2011: si è passati da20.390 a 15.946 nel "web visibile". Aumentainvece in modo sconcertante e incontrollabilela presenza della produzione, divulgazione edetenzione di materiale pedofilo e di abusisui bambini: nel "deep web", sono 56.357quelli monitorati in un solo anno. E cresconoi social network, con 1.274 segnalazioni ri-spetto alle 1.087 del 2011.

Meglio o peggio?Il calo del numero di siti segnalati nel "webvisibile" sembra compatibile con l'ipotesi cheun controllo sempre più severo da parte degliorganismi preposti cominci a rappresentareuna difficoltà seria per coloro i quali inten-dono fornirsi della rete per lo scambio e la dif-fusione di materiale pedopornografico enell'adescamento dei minori. Se da una partequesto risultato è gratificante, dall'altro, os-serva Meter Onlus, rappresenta solo unamagra consolazione considerato il fatto che ilnumero delle pagine segnalate rimane co-munque molto alto: 15.946 in un solo anno.

l pedo “deep web”Sconcertante e incontrollabile il "deep web",con 56.357 siti monitorati e segnalati. Questaparte nascosta del web è diventata il luogoideale di coloro che delinquono da tutto ilmondo. Un mondo nascosto vasto circa 550volte rispetto al web visibile (i file emersi sonocirca 2 miliardi, quelli sommersi 550 miliardi).Una zona franca "free zone" utilizzata dai pe-dofili e dai pedocriminali in quasi perfettoanonimato e che le Polizie del mondo, maanche le agenzie educative e di prevenzionefaticano a controllare.

Rischio Social Network e“Grooming”

I social network, al contrario, sembrano averavuto nel 2012 un coinvolgimento maggiorenell'adescamento (grooming) dei minori. L'au-mento degli indirizzi virtuali riferiti a comu-nità e social network, infatti, è avvenutononostante la quantità di siti sospetti.

Il ruolo dei paesi europei e della Russia

L'osservazione dei domini conferma il ruolodominante dei Paesi Europei nell'utilizzo dellarete per la diffusione di materiale a contenutopedopornografico e, in particolare, della Rus-sia che con le estensioni .ru e .su copre 571 sitisegnalati. L'Asia è rappresentata in primoluogo dal Giappone con il dominio.jp (267 siti),l'Africa in egual misura dalla Libia e dalle IsoleMauritius (rispettivamente 80 e 79), l'Americadagli Stati Uniti (67) e l'Oceania dalle IsoleCocos (37). Ancora una volta, l'Italia ricopre unpiccolo ruolo all'interno del panorama dellacriminalità pedofila in rete con 36 siti su 1.560individuati. I dati 2012 confermano ancora una

volta l'importante ruolo dell'Europa nell'ali-mentazione della rete pedopornografica vir-tuale. Il vecchio Continente, infatti, dominacon il 50,77%.

Sexting e ricattoInquietante il fenomeno del «sexting» semprein aumento. Nel 2012 sono state individuate5.640 vittime che, cioè, senza riflettere sulleconseguenze, producono materiale a sfondosessuale, con il rischio di essere ricattate.

Bambini sempre più piccoli con falsi profili

Da uno studio effettuato nel mese di novem-bre 2012, nelle scuole primarie di Avola (SR)su 770 studenti, emerge che il 99% dei bambini(9/10 anni) ha un profilo su Facebook, apertodopo aver falsato età e identità. È impressio-nante, osserva l'associazione Meter, comebambini così piccoli abbiano la libertà - senzaalcun controllo genitoriale, se non marginale -di utilizzare i social network, che vengono per-cepiti più come un gioco che non come mezzodi comunicazione.

Abusi sui minori: è boom di siti “nascosti”

Il Sociale

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Sono aperte le iscrizioni allaterza edizione del Master Uni-versitario di II livello per pro-

fessionisti nel trattamentodell’Autismo. Il Master, organizzatodalla Facoltà di Scienze dell’Educa-zione dell’Ateneo Salesiano in col-laborazione con l’Associazione divolontariato Una breccia nel muro econ l’Ospedale Pediatrico BambinoGesù di Roma, intende promuoverelo sviluppo di competenze - teorichee applicative - utili a realizzare in-terventi specialistici per bambini eadolescenti affetti da disturbi delloSpettro Autistico. Sono ammessi alMaster coloro in possesso di un ti-tolo di laurea/licenza (civile o ec-clesiale) di durata quinquennale(vecchio ordinamento) e di laureamagistrale. La laurea in discipline socio-psico-pedagogiche costituisce un criteriopreferenziale. In circostanze particolari,potranno essere prese in considerazionecandidature di partecipanti non in pos-sesso delle condizioni indicate. Il Masterha la durata di 12 mesi durante i quali rea-

lizzerà un’offerta formativa pari a 60ECTS (European Credit Transfer System),per complessive 1500 ore di lavoro. La fre-quenza è obbligatoria e si richiederà al-meno il 75% delle ore di presenza per ilconseguimento dell’attestato. Le attivitàteoriche si svolgeranno il lunedì e il mar-tedì (2 giorni al mese), dalle ore 9.00 alle

ore 18.00, a partire dal mese di mag-gio 2013 e sino al mese di aprile2014. Il tirocinio è previsto per 5giorni feriali al mese (lunedì – ve-nerdì) dalle ore 8.00 alle ore 17.00, apartire dal mese di luglio 2013 esino al mese di maggio 2014. Sededelle attività teoriche sarà l’Univer-sità Pontificia Salesiana di Roma(piazza dell’Ateneo Salesiano, 1). Iltirocinio si svolgerà presso i Centriper il trattamento dell’autismo Unabreccia nel muro, la cui sede princi-pale è in via Giambattista Soria 13, aRoma. Il numero massimo di parte-cipanti è di 40. Le iscrizioni sonoaperte fino al 30 aprile 2013. Le se-lezioni si svolgeranno nelle giornatedel 13 e 14 maggio 2013. I moduli dipreiscrizione, insieme ai dettagli

sull’attività del Master, sono disponibilisui siti di Una breccia nel murohttp://www.unabreccianelmuro.it

e dell’Ateneo Salesiano http://www.uni-sal.it.

Autismo: un master del Bambin Gesù con l’Ateneo Salesiano e l’Associazione “Una breccia nel muro”

Le donne nello sport, completamenteliberate da ogni desiderio d'imita-zione del modello maschile, rappre-

sentano un vero punto di forza per ilmovimento sportivo nazionale: valoriz-zano i rapporti di relazione con il pubblico,sono leali fino in fondo e rispecchiano itratti più marcati dell' “azienda sport”.Oggi la donna che pratica un’attività spor-tiva a qualsiasi livello, non è soltanto esemplicemente, un'atleta: è una personacompleta. Un’entità vitale che, oltre a rap-presentare l' “altra parte del cielo” e ri-spettare deontologicamente le regole del“gioco” senza mai ricorrere a mezzucci perconseguire una purchessia affermazione,rispecchia anche quei valori nei quali credee nei quali si riconosce. Che siano madri difamiglia, giovani laureate o single dal bril-

lante curriculum, le donne portano in pistaed in palestra e nel lavoro il loro bagagliodi sensibilità e armonia. Senza retorica macon una determinazione squisitamente in-tuitiva. Sono in grado, cioè, di valutare ra-pidamente il pubblico che le segue, diimmedesimarsi nei suoi desideri e di of-frirgli uno spettacolo sempre coerente, ri-spettoso ed onesto. Le donne sono,insomma, senza ombra di dubbio, le inter-

preti su cui bisogna puntare per rinnovarela filosofia del nostro sport che ha vera-mente bisogno di voltare pagina. Qualisono gli atteggiamenti psicologici e i codicicomportamentali che identificano oggi,nell’attività sportiva sia essa amatoriale od’elite, una presenza femminile professio-nalmente qualificata. La risposta è insitanel nuovo orizzonte progettuale di qual-siasi attività basata sul contatto con il pub-blico. Consapevoli della loro forza e dellaloro capacità di far presa, le donne si sen-tono infine più libere di interpretare, cia-scuna secondo le proprie capacità ed aseconda del ruolo assunto, il concetto direndimento. A tutto vantaggio della pra-tica sportiva e dell convivenza civile.

UNA BRECCIA

NEL MUROOLTRE L’AUTISMO

LA FESTA DELLE MIMOSELa donna tra sport e lavoro

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Tra il 2007 e il 2013 i salari italiani sono progressivamente di-minuiti, colpiti dagli effetti combinati dell'inflazione e del fisco.In questi anni i governi in carica hanno smesso di occuparsi di

frenare il prelievo fiscale, così si sono determinati effetti gravi: l'au-mento contributivo annuo è stato di 500 euro per il single, 600 europer il contribuente coniugato. E' quanto emerge dal rapporto "La di-namica salariale tra inflazione, federalismo e fiscal drag", a cura delCer (Centro Europa ricerche), Fondazione Di Vittorio e dell'Ires Cgil,presentato il 7 marzo a Roma. L'indagine si è concentrata sull'evo-luzione dei salari nel periodo 2001-2013. In questo periodo c'è "unprofilo temporale nettamente differenziato: in una prima fase (tra il2001 e il 2007) la crescita ha sfiorato i cinque punti, mentre nella se-conda (fra il 2007 e il 2013) risulterà negativa per oltre due". Lo ha il-lustrato Salvatore Tutino, del Centro Europa ricerche, spiegando chealla fine del 2013 i salari registreranno un aumento del 2,2% in terminireali rispetto all'inizio del millennio. Aumento - però - che non c'ènella realtà perché, se si considerano anche gli effetti del fisco, i salarimostrano una flessione di oltre l'1% nell'arco dei dodici anni. Secondo

il rapporto, inoltre, l'intreccio tra mancate correzioni e inasprimentidelle addizionali regionali e comunali ha triplicato gli aggravi suicontribuenti single, azzerando totalmente gli sgravi per i lavoratorisposati. In poco più di un decennio - dunque - la quota delle addi-zionali regionali e comunali, sul totale dell'imposta complessiva suisalari, è quasi triplicata: dal 4,2% all'11,2% per i single, dal 5,8% al17,1% per i coniugati. A colpire i salari è stato soprattutto il fiscal drag, ovvero l'aumento dicarico fiscale per la combinazione tra progressività dell'imposta e in-flazione. A fine 2013 questo "prelievo ingiustificato" supererà i 10 mi-liardi di euro. Nel periodo 2007-2013 è la prima causa di aumento delgettito Irpef, con ricadute annuali che nel 2009-2010 hanno superatoi due miliardi, mentre secondo le stime nel 2013 li supereranno. Il fi-scal e drag e l'evasione "concorrono a definire due facce della stessamedaglia - secondo l'Ires -, quella dell'iniqua distribuzione del pre-lievo. Da un lato chi versa al fisco più del dovuto, dall'altro chi pagameno o nulla per finanziare la spesa pubblica".

Salari, dal 2007 persi 600 euro l'annoL'indagine di Ires e Cer: per effetto del fisco nel 2007-2013i single hanno perso 500 euro l'anno, le famiglie 600 euro.

I Numeri 114

Secondo la rilevazione dell’Eurispes,l’80% dei cittadini è convinto che lasituazione economica generale sia

peggiorata negli ultimi dodici mesi (per il61,5% “nettamente” e per il 18,5% in parte);tuttavia il dato nella rilevazione dello scorsoanno si attestava al 93,6%. Parallelamente, laquota di chi pensa che la situazione sia mi-gliorata (nettamente o in parte) passadall’1,4% del 2012 al 10,9% di quest’anno.La maggior parte degli italiani (52,8%) sonoconvinti che la situazione economica delPaese subirà un peggioramento nei pros-simi 12 mesi, in molti sono sicuri che ri-marrà stabile (27,9%) e solo 1 italiano su 10indica un sicuro miglioramento. Gli im-prenditori in particolare rappresentano la ca-tegoria più pessimista e sfiduciata nel futuroeconomico del nostro Paese che con il 65,5%di indicazioni di un peggioramento staccanodi oltre 10 punti percentuali tutte le altre ca-tegorie.Nel 2012, 7 italiani su 10 (70%) hanno vistopeggiorare la situazione economica perso-nale (per il 40,2% di molto, per il 33,3% inparte). Sono davvero pochi coloro che hannovisto la propria situazione migliorare, ap-pena il 4,8% (lievemente 3,9%, e molto 0,9%).

Risparmi intaccati e indebitamento. Il 60,6%degli italiani, 3 su 5, rivelano di essere co-stretti a intaccare i propri risparmi per arri-vare alla fine del mese; il 62,8% ha grandidifficoltà ad affrontare la quarta (quando nonla terza) settimana; il 79,2% non riesce a ri-sparmiare, questo vuol dire che solo 1 su 5riesce a mettere qualcosa da parte.Risparmio: cambierà qualcosa? Quandoviene chiesto ai cittadini se ritengano di riu-scire a risparmiare qualcosa nei prossimi do-dici mesi, due su tre rispondononaturalmente di no, che probabilmente(36,7%) o certamente (30%) non riusciranno arisparmiare alcunché, mentre il 27,4% ritieneche nel 2013 riuscirà ad alimentare i propririsparmi, di questi ultimi ne è totalmente si-curo però solo il 5,7%, mentre il 21,7% nonne è del tutto certo.

Nella spirale del prestito. Circa un terzo delcampione ha chiesto un prestito bancarionegli ultimi tre anni (35,7%), un dato in au-mento rispetto alla rilevazione dello scorsoanno di 9,5 punti percentuali. Le categoriepiù bisognose di aiuti finanziari sono quellecon contratti a tempo determinato (atipico osubordinato), in particolare il popolo dellapartita Iva (44,2%), contro il 35,2% dei lavo-ratori subordinati a tempo indeterminato.Ben il 62,3% dei prestiti è stato chiesto perpagare debiti accumulati e il 44,4% inveceper saldare altri prestiti precedentementecontratti con altre banche o finanziare, mache evidentemente i contraenti non sono riu-sciti a saldare. Appare evidente come la spi-rale che si innesca è sintomatica della crisiche l’Italia sta affrontando e che attanaglia icittadini in una condizione di disagio pro-fondo dalla quale sembra non vi sia altra viad’uscita se non quella di alimentare l’indebi-tamento. Il 27,8% di chi chiede un prestito lofa per acquistare una casa, il 22,6% per co-prire le spese mediche e non manca chi vi hafatto ricorso per potersi permettere una va-canza (5%) o per far fronte ad un eventocome il matrimonio, un battesimo, una cre-sima, ecc. (13,1%).

Eurispes: Rapporto Italia 2013La condizione economica delle famiglie

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La Fenalc – Federazione NazionaleLiberi Circoli, da sempre attentaalla solidarietà e alle tematiche so-

ciali del volontariato, ha sottoscritto ilgiorno 13 marzo 2013 nella sua sede diLatina in via Cupido 3, insieme al CentroSportivo Sociale, un protocollo d’intesacon l’Airc– Associazione Italiana Ricercasul Cancro, al fine di predisporre attivitàcongiunte sul territorio nazionale par-tendo dalla Provincia di Latina.Il presidente Fenalc Alberto Spelda,aprendo i lavori, ha moderato l’in-contro intitolato “Insieme per la Ri-cerca” ricordando la necessità disensibilizzare le coscienze di ognunoa donare con generosità il propriotempo per gli altri perseguendol’esclusiva finalità di ottenere il benecomune: “Bisogna creare, anzi svilup-pare, questo sodalizio virtuoso tra as-sociazioni di ricerca e volontari sulterritorio, per ampliare la raccoltafondi e rendere così possibili nuovitraguardi verso la sconfitta del cancro.Mi auguro e mi impegno personalmenteacchè tali manifestazioni vengano repli-cate anche su scala nazionale, perché noici sentiamo vicini alla gente e tra lagente, soprattutto quando dobbiamo so-stenere finalità così elevate”.Per Airc erano presenti Federica Gar-giulo e Maria Giulia Vitale nella qualitàdi membri del Comitato Lazio, le qualihanno ricordato da subito l’importanzafondamentale che riveste per un’asso-ciazione di volontariato trovare la parte-cipazione e l’entusiasmo delle persone,come dimostrato nell’incontro con Fe-

nalc, dove erano presenti anche vari rap-presentati di numerose associazioni deiComuni della Provincia di Latina e non,tra cui: Latina, Sabaudia, San Felice Cir-ceo, Terracina, Sezze, Cisterna di Latina,Anzio, etc.In tale occasione si è dato vita pertanto alCoordinamento Provinciale Fenalc deivolontari per Airc – Responsabili diPiazza, nelle persone di: Avagliano Ales-sandra, Bernoni Paola, Bianchi Rosanna,Cargnelutti Maria, Negrini Maurizio,

Panecaldo Carla, Sciaranghella Gra-ziella, Vari Daniela, Spadaccini Patrizia.Le dottoresse Airc Vitale e Gargiulo,complimentatesi per l’entusiasta ade-sione, hanno ampiamente interagito coni partecipanti spiegando l’importanzadella rete di volontari sul territorio pergarantire la necessaria copertura delleattività dell’associazione che di fatto è af-fidata in via capillare ai Rappresentantidi Piazza che partecipano, presiedono ecoordinano in loco lo svolgimento dellemanifestazioni associative.Vale ricordare che le manifestazioni Airc

a livello nazionale sono 3: Vendita delleArance della Salute ultimo sabato diGennaio; Vendita delle Azalee della Ri-cerca seconda domenica di Maggio; Ven-dita dei Doni - Cioccolatini primasettimana di Novembre.Attraverso tali manifestazioni negli anniAirc è riuscita a far progredire la ricercache lotta contro il cancro destinandooltre l’85% del ricavato della quotaannua della raccolta fondi direttamenteall’attività di ricerca.

Tutto poi ha massima trasparenza at-traverso anche la pubblicazione delbilancio di esercizio e la certificazionescientifica internazionale delle moda-lità stesse di investimento dellesomme. Il presidente Fenalc AlbertoSpelda a conclusione dei lavori ha sa-lutato i presenti con una esortazione:“ Mi auguro che la partecipazione el’entusiasmo da Voi tutti dimostratiquest’oggi possano essere forieri diulteriori numerose adesioni e di mas-simi successi perché fare volontariato

fa bene al mondo, al cuore e all’anima”

Roberto Carosi

In ricordo di Vincenzo Consolo

Ad un anno dalla scomparsa dello scrittore siciliano Vin-cenzo Consolo la sua città ha voluto ricordarlo tra lettura emusica in una riuscitissima manifestazione.

L’evento è stato patrocinato dal Comune e dalla Fondazione Man-cuso Onlus e promosso dall’Associazione Fial-Casta affiliata allaFenalc. Grande successo dunque per questo omaggio dedicato auna illustre figura della letteratura del Novecento italiano che si ètenuto nella splendida cornice del castello Gallego. Un reading-

recital dal titolo “Consolo, voce della Sicilia nel continente” ideatoda Cinzia Scaglione che ha presentato una serie di video intervi-ste dedicati al maestro scom-parso che hanno fatto da unionealle letture tratte dall’opera “Re-tablo” intervallate da brani can-tati da Katia Mastrolemboaccompagnata alla chitarra daNino Milia. Alla serata hannopartecipato il sindaco BrunoMancuso, Nino Morabito dellaFondazione Mancuso e il fra-tello del poeta.

Fenalc, Css e Airc:Insieme per la ricerca

Attività Fenalc

codice fiscale AIRC

80051890152

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Il premio è andato al pittore ValterLusardi tra brindisi e applausi. Mala serata dedicata a Villa Grilli da

parte del Circolo Il Rifugio si è svolta al-l’insegna dell’amarcord e della memoriadel bel tempo passato in ricordo di TinoMaestroni (Tinu al matt). Un vero e pro-prio omaggio alla piacentinità, ai felicianni del dopoguerra, alla voglia di so-gnare un Paese diverso. Ricorda cosìquegli anni e quell’atmosfera di Stra-

paese il capocronista di “Libertà” Gior-gio Lambri: “ C’era una volta la VillaGrilli, cuore popolaresco di una città che cer-cava faticosamente di risollevarsi dalle mise-rie e dagli orrori del nazifascismo. C’erano ipesce gatti, intesi non come gustosa specie it-tica del Po, ma come irrequieta specie bipede.E poi c’era il “Tino”, mitico “vagabondo” ecacciatore di Ufi, che a chi gli contestava diessere matto replicava con un sorriso: “Imatt i guarissan, i lucc no!” ( i matti si pos-

sono curare, gli imbecilli no). Era una cittàfatta di persone e personaggi autentici,niente a che vedere con gli odierni “mani-chini di tendenza”. I rioni erano roccheforti,il campanilismo giovanile era fatto di scaz-zottate e battaglie a sassate. C’erano Borgo-trebbia, Sant’Agnese, Porta Galera, SanSepolcro e appunto villa Grilli. Ma c’era so-prattutto il Tini, poeta vagabondo e stralu-nato che parlava con gli extraterrestri eutilizzando le antenne sulla bicicletta si col-legava con il pianeta Mongo……”E la serata dei pescegatti si è dipanatatutta sul filo dei ricordi, tra musiche ebattute, tra sorrisi e buoni piatti. La schi-tarrata di Maurizio Sesenna e AdrianoVignola ha fatto da colonna sonora apiatti di picùla fumante e bicchieri digutturnio. Tante risate in libertà per tuttigli ospiti tra cui il sindaco Paolo Dosi el’assessore Luigi Rabuffi, per riassapo-rare in allegria la Piaseinsa d’una vòta

RICORDANDO VILLA GRILLI DI PIACENZAUn successo il “Pescegatto d’Oro”

Festa delle donne del Camerun

L’Associazione “Donne Camer” di Roma presieduta da Ma-

nuella Mispa Penda ha festeggiato la Giornata dedicata alle

donne al Centro Culturale Fonderia delle Arti a Roma con

la presenza di tantissime donne camerunensi ed autorità istituzio-

nali. Hanno portato il loro saluto l’ambasciatrice del Camerun sig.ra Patience Awono-Essama e l’ex ambasciatrice del Niger sig.ra Aicha.

Donne del Camerun in festa!

SALERNOPoeti e scrittori alla ribalta

La sera dell’8 marzo, festa delladonna, si è svolto, nel salone del-l’Hotel Fiorenza di Salerno, un

incontro di poeti, scrittori ed artisti pro-mosso dalla prof.ssa Elisabetta Bu-siello, con premi agli iscrittidiversamente motivati: alla carriera,alla produzione poetica o artistica, allacultura, al merito scolastico, alla car-riera professionale. Erano presenti so-prattutto salernitani del capoluogo, laprof.ssa Maria Totaro Pepe, la dott.ssaAnna Giannini, l’insegnante Mirella DiStasio, il poeta di lungo corso VittorioPesca, la signora Agata Senatore, la pit-trice e poetessa Elena Ostrica, direttrice

del “Circolo degli artisti”, il perito in-dustriale Michele Pollastrone, l’ex diri-gente F.S. del reparto di TorreAnnunziata, Mario Senatore, ed unbuon numero di giovani poeti nonmeno valenti. Tutti hanno letto effica-cemente una breve antologia delle loropoesie. La parte del leone la fatta il Ci-lento, con scrittori come AntonioD’Agosto, detto Mazzola, di Moio dellaCivitella e Maria Amendola, pittricebravissima di Prignano Cilento, chesperimenta nuove tecniche e produceopere di grande modernità. Lo stessoVittorio Pesca, ben noto ai salernitani èoriginario del Cilento.”Non posso dire

di tutti appieno”, perché mi mancano inomi di alcuni, ma posso dire che sonotutti molto bravi, meritevoli di applausiprolungati e di premi. L’incontro è statoimperniato sulla festa della donna, acui sono stati dedicati omaggi, apprez-zamenti e riconoscimenti da parte ditutti. Ha diretto e coordinato, con manoesperta, il Commendatore Antonio An-gieri, presidente provinciale della Fe-nalc, promotore di cultura, variamenteintesa, e instancabile organizzatore. Hapresieduto la giuria il prof. Claudio DiMella, affiancato dallo stesso Angieri edalla Busiello.

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E’ morto in una clinica a Roma,all’età di 61 anni, Pietro Mennea,ex velocista, oro olimpico nei

200 metri alle Olimpiadi di Mosca nel1980 ed ex primatista del mondo conil tempo di 19K72 a Città del Messiconel 1979, un record che è durato finoai Giochi di Atlanta del 1986 quandofu aggironato da Michael Johnson.Mennea, nato a Barletta il 28 giugno1952, da tempo lottava con un male in-curabile. E’ stato uno dei simboli dellosport italiano: detiene i primati nei100, 200 metri e nella staffetta 4×200.Pietro nasce in una modesta famigliadi Barletta. Il padre è sarto e lamamma casalinga. Dopo le medie siiscrive a ragioneria. A 15 anni, su unostradone di Barletta, sfidava in velo-cità una Porsche color aragosta eun’Alfa Romeo 1750 rossa: a piedi, sui50 metri, batteva l’una e l’altra e gua-dagnava le 500 lire per pagarsi un ci-nema o un panino. Prosegue gli studiall’I.S.E.F.. Ha sposato Manuela Oli-vieri, avvocato. Si è laureato a Bari unaprima volta in scienze politiche,suconsiglio di Aldo Moro, allora mini-stro degli Esteri. Poi ha conseguitoanche le lauree in giurisprudenza,scienze dell’educazione motoria e let-tere. Pietro Mennea esercita la profes-sione di avvocato e dottorecommercialista ed è autore di 20 libri.Nel 2000 il nome di Mennea tornò aglionori delle cronache quando l’Univer-sità degli Studi dell’Aquila, presso cuiaveva partecipato ad un concorso per

la cattedra di Sistematica, regolamen-tazione e organizzazione dell’attivitàagonistica presso la facoltà di Scienzemotorie, gli propose l’assunzione, es-sendosi classificato primo in gradua-toria, ma, giudicando la posizione diprofessore a contratto (istituto di di-ritto privato) incompatibile con la ca-rica di membro del Parlamentoeuropeo (carica di natura pubblica), glichiese le dimissioni da quest’ultimo.La vicenda provocò polemiche ed in-terrogazioni parlamentari. Tuttavia ilGoverno Amato II, rappresentato dal-l’allora Sottosegretari o di Stato perl’Università e la Ricerca Scientifica eTecnologica on. Luciano Guerzoni,

diede ragione all’Università.Attualmente Mennea era docente a

contratto di Legislazione europeadelle attività motorie e sportive pressola Facoltà di Scienze dell’EducazioneMotoria dell’Università “Gabrieled’Annunzio” di Chieti – Pescara. Nel2006 ha dato vita insieme alla moglieManuela Olivieri alla “FondazionePietro Mennea”, Onlus con lo scopoprimario di carattere filantropico,ossia effettuare donazioni costanti neltempo ed assistenza sociale ad enti ca-ritatevoli o di ricerca medico-scienti-fica, associazioni culturali e sportive,attraverso progetti specifici e concreti.Lo scopo secondario è di carattere cul-turale, e consiste nel diffondere losport ed i suoi valori, nonché promuo-vere la lotta al doping, che è diventatauna triste piaga per lo sport e la nostrasocietà. Oltre alla carriera sportiva, haoperato come curatore fallimentare einsegnante di educazione fisica, euro-deputato (a Bruxelles dal 1999 al 2004)e commercialista. Nel 2010 – insiemealla consorte (entrambi legali con stu-dio a Roma ubicato vicino al tribunalecivile) – si occupa di “class action”negli Stati Uniti per difendere alcunirisparmiatori italiani finiti nel cracdella Lehman Brothers. Nel marzo del2012 la città di Londra, nell’ambitodelle iniziative connesse ai Giochiolimpici di Londra 2012 dedica all’exatleta barlettano, una stazione dellametropolitana.

Lo Sport

Gli sportividella FenalcpiangonoPietro Mennea

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I CAMPIONISSIMI DEL SECOLOInterforze premia Piero e Raimondo D’Inzeo

UN SECOLO BEN PORTATOIl Centro sportivo delle Fiamme Gialle ha cento anni

Alla presenza del Mini-stro della Difesa, Giam-paolo di Paola, il Capo

di Stato Maggiore della Difesa,Ammiraglio Luigi Binelli Man-telli, è stata conferita la Decora-zione d’Onore Interforze a Pieroe Raimondo D’Inzeo. La ceri-monia di dedicata ai due fratellicampioni equestri, che con itrionfi conseguiti in Italia e al-l’Estero nell’arco di oltre unventennio hanno contribuito aconsolidare il nome dell'equita-zione nazionale nel mondo, si èsvolta nella sala degli Specchi dipalazzo Caprara, sede dello

Stato Maggiore della Difesa.Ufficiali rispettivamente nell’Arma di Ca-valleria e dei Carabinieri, Piero e Rai-mondo D’Inzeo hanno partecipato a benotto edizioni consecutive dei Giochi olim-pici, dal 1948 al 1976, riportando, in parti-colare, un autentico trionfo ai GiochiOlimpici del 1960 a Roma, quando Rai-mondo conquistò la medaglia d'oro e Pierola medaglia d'argento nel Gran Premio di

salto ostacoli. Nel conferire la decorazione – “un segnaleattraverso il quale ricordando il passato siacquisisce la forza per affrontare il futuro”– l’Ammiraglio Binelli Mantelli ha ringra-ziato i fratelli D’Inzeo per aver rappresen-tato la rinascita dell’Italia nel secondodopoguerra con la loro maestria e signori-lità, esattamente come oggi fanno i nostriuomini e donne impiegati nelle missioni

internazionali. A chiusura dell’incontro, ilringraziamento di Piero D’In-zeo, il maggiore dei “fratelliinvincibili” sempre a disposi-zione del tricolore, oggi comenel 1948. La decorazioned’Onore Interforze dello StatoMaggiore della Difesa è un ri-conoscimento ad honoremche viene conferito a perso-nale sia militare, in servizio oin quiescenza, sia civile, na-zionale o straniero, che abbiacontribuito ad accrescere ilprestigio dell’Istituzione mili-tare

“1911-2011 Un secolo in giallo-verde. Storia e protagonisti deiGruppi Sportivi Fiamme Gialle” è

il titolo della pregevole pubblicazioneedita dalla De Agostini-Novara su com-missione del Centro Sportivo dellaGuardia di Finanza. L’opera riporta edillustra le straordinarie performance deigrandi atleti in gialloverde che, in questi

“primi” Cento anni, hno tenuto alto ilvessillo del Gruppo e nel contempohanno fatto grande la stessa storia dello

Sport nazionale. Un percorso sportivopionieristico nato nel 1911, in occasionedelle celebrazioni del Cinquantenariodell’Unità d’Italia, e arrivato ai giorninostri. La pubblicazione è il frutto pre-gevole di ricerca di testi, articoli di re-pertorio, stampa ed iconografia, eillustra e racconta al mondo sportivocome le Fiamme Gialle si avvicinaronoalle varie discipline sportive, fino a di-ventare una delle prime protagoniste nelpanorama nazionale e internazionale.Una ricca serie di testimonianze degliatleti più medagliati e meglio ricordatiche, in virtù delle loro prestazioni, dallapartecipazione alle Olimpiadi ai variCampionati CISM, Mondiali, Europei,Universitari, Giochi del Mediterraneo,Italiani assoluti e giovanili, hanno con-tribuito con i loro record alle fortunedell’agonismo in gialloverde.

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FULL CONTACTEsordio nei pro di Mauro Marrone

Un esordio da incorniciare quello del9 febbraio a Foggia per Mauro Mar-rone che di più non poteva sognare

nel suo percorso da professionista nellaKick Boxing. Se alla vigilia il timore più

grande era ilmaggior nu-mero di ri-prese (5 da 3minuti) ri-spetto ai dilet-tanti, è bastatoun destro vio-lento al voltodell'avversa-rio dopo unminuto perscacciare ognip r e o c c u p a -zione. Unagioia che Mar-rone ha condi-viso con unadecina di so-stenitori e col-

laboratori del Falconetti team giuntiapposta in Puglia. Il maestro Fabrizio Fal-conetti ha detto: "la mia preoccupazionenon ha mai riguardato le qualità di Mar-

rone o la sua preparazione. ma solo il fattoche affrontavamo un'atleta in casa sua, madati i fatti non potevo sperare in un esor-dio migliore, ora si punta al secondo matchche si terrà il 24 marzo a Milano". MauroMarrone, che si allena 6 giorni su 7 pressoil "Centro eroica fight club" ad Anzio", in-vece ha commentato così: "sono felice diquesto traguardo raggiunto, che da tantotempo aspettavo, per me è un nuovo inizioe sono molto stimolato a fare bene; ho ini-ziato a praticare questo sport 8 anni fa e daallora la mia vita è cambiata grazie ad esso,gli insegnamenti del mio maestro di sem-pre Fabrizio Falconetti e le prove e i sacri-fici che si affrontano ti portano ad essereuna persona migliore e più preparata allavita di tutti i giorni. I sacrifici sono tanti, lacura dell'alimentazione, il rigore nel se-guire e dare il massimo negli allenamenti,il giusto riposo che consegue a una limita-zione non indifferente degli svaghi comunidei ragazzi; ma da tutto questo possono ar-rivare grandi soddisfazioni.

PIACENZA:Il calcio a cinque

del Circolo Il Rifugio

Il fiore all’occhiello del circolo ricreativo, culturale e sportivo pia-centino Il Rifugio (Via Vignola, Piacenza. 0523-755581) è il team dicalcio a cinque che con le sue prestazioni manda in visibilio i cin-

quecento soci del sodalizio. Una squadra amatoriale con quattro anni divita e un ricco palmares all’attivo. Quest’anno i ragazzi del CSI Il Rifu-gio, oltre adersi aggiudicati la Coppa Piacentina, disputeranno il pros-simo 8 giugno la finale della Supercoppa di Pontenure.

Oggi con il 5 per mille puoicontribuire alla crescitadell’associazionismo.E non ti costa nulla.Nella prossima dichiarazionedei redditi destina il 5 per mille dell’imposta sul reddito alla FENALC.

www.fenalc.it

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NUOTO:1° Stage di Syncro Latina

Lo scorso 5 marzo l'istituto compren-sivo di Borgo Faiti (Lt) ha ospitato laconferenza di presentazione del pro-

getto SPES (scherma pugilistica educativascolastica). Il progetto approvato con unadelibera del comune di Latina nel 2008 epromosso dall'associazioni ASD DublaBoxe 2005 e Agrifoglio, mira a contrastare ildisagio giovanile e l'insorgenza di feno-meni quali il bullismo o la dispersione sco-lastica attraverso un programma in cui losport ( soft boxe) si lega con la psicologia.Le figure promotrice del progetto sono Li-dano Cantarelli, psicologo e sociologo e laMonica Zaralli, psicologa e coordinatrice

del progetto SPES. L'incontro si è svoltosotto gli occhi attenti e entusiasti di alunni,insegnanti e genitori ed è stato anche ri-preso dalle telecamere di Lazio tv per latrasmissione di Pierluigi Grande “PassioneSport”. Si è avuta l'occasione di presentareil progetto non solo grazie alle parole deipromotori del progetto ma anche alla par-tecipazione e al coinvolgimento dei ra-gazzi della scuola chiamati a provaredirettamente un allenamento di soft boxee a vedere l'esibizioni dei ragazzi dell'as-sociazione ASD Bubla Boxe che mostra-vano un livello tecnico più avanzato. Unringraziamento particolare va alla preside

Adele Vitali per l'ospitalità e la disponibi-lità. E un plauso al presidente nazionaledella Fenalc Alberto Spelda.

CONFERENZA PROGETTO SPESLa boxe contro il disagio giovanile

Esotto la tutela e l’accorta regia degliallenatori, dirigenti e tecnici dellaFortitudo Pallavolo Fenalc-Rieti,

hanno “giocato” insieme e, per un’intera

serata, si son divertiti un centinaio digrandi e piccini. Il modo più giusto per fe-steggiare ed inaugurare l’entrante stagioneagonistica. Tant’è che nel salone dell’Acco-gliente e sicuro “Vecchio Mulino”, oppor-tunamente ben attrezzato dal team locale,è stato un continuum di sorrisi, gridolini difelicità ed anche di belle parole e scro-scianti applausi. Tutto questo, in casa dellaFortitudo Volley, lo scorso 23 febbraio. Afar da padroni di casa, una simpaticissimaClown i e il gruppone di educatori in per-fetta forma ed in tenuta sociale. Una serata,insomma, da incorniciare. Se è vero come

lo è che il…buon giorno si vede dal mat-tino, considerato il successo ed il gradi-mento riscontrato dall’iniziativa, siamocerti che il 2013 sarà per la Fortitudo Palla-volo, l’annata più giusta e l’occasione perfare il punto sulla situazione dei Campio-nati e del nuovo che avanza. Passerella perlo squadrone dell’ Open Misto (4 maschi edue ragazze) che, dopo una sfilza di suc-cessi positivi in casa e fuori, si trova al 2°posto della classifica generale. Ma ancheper i piccolini/e dell’Under 13/Misto cheguida la Classifica del proprio girone e perle “Miss” dell’Open Femminile.

FENALC RIETIla Primavera della Fortitudo Pallavolo

Ancora un successo delle sincronettepontine al “1° Stage Syncro Latina”svoltosi allo Stadio Comunale del

Nuoto di Riccione, stage dedicato al nuotosincronizzato e riservato a giovani atlete

nate fra il ‘96 ed il 2007. Le ragazze gui-date dall’insegnante Olinka Russo eprovenienti dalle piscine: Going (Ser-moneta), Aquaria (Pontinia), CentroSportivo Park (Latina) e Slim (Ci-sterna), hanno vissuto un’esperienzaunica nel suo genere, essenziale allacrescita sportiva delle giovanissimeatlete del nuoto sincronizzato. La ma-nifestazione, ospitata dalla PolisportivaComunale di Riccione e coordinatadalle allenatrici FIN (Federazione Ita-liana Nuoto), Maria Grano e Roberta

Gessaroli, ha visto la partecipazione dioltre 80 giovani atlete provenienti, oltre chedalle piscine del capoluogo pontino, anchedalle società di nuoto, Seven Synchro di Sa-vignano (Forli-Cesena) e dalla polisportiva

comunale di Riccione. Uno Staff ricco ditecnici e professionisti del settore, comeChiara Malvini, Nastasja Cola e OlinkaRusso (per il nuoto sincronizzato); Marinadel Prete (per la danza); Vania Bianchini(per la ginnastica artistica) ed in veste dicollaboratrici, Silvia Mattei, Lorella diMonte e le due synchronettes Eva Gaspe-roni e Ginevra de Amicis. Nella due giorniromagnola si è lavorato sullo sviluppodella parte tecnica e delle posizioni e ci si èconcentrati sulla parte artistica, costru-zione coreografica, espressività dei ballettiin acqua. A chiudere lo stage, un’esibizionedelle atlete del Seven Synchro di Savignanoche ha regalato emozioni ai genitori pre-senti sugli spalti e alle giovani synchronet-tes desiderose di emularle.

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Non è un segreto che Twitter stia tra-sformando il modo in cui il gior-nalismo è prodotto e ricevuto, nel

bene e nel male. Una giornalista in Austria,Nadja Hahn, ha dato uno sguardo appro-fondito alla questione del perché i socialmedia siano rilevanti nel giornalismo. Incollaborazione con POLIS, la LondonSchool di Economia e Scienze Politiche, Eu-rovision ha pubblicato un white paper, co-stituito da numerose interviste sul tema adopinion leader e dal sondaggio da lei rea-lizzato riassumendone le evidenze nel re-port conclusivo dal titolo “What Good isTwitter? The Value of Social Media to Pu-blic Service Journalism” (A che cosa serveTwitter? Il valore dei social media per ilgiornalismo di servizio pubblico). Per mo-strare come i social media possono aiutarel’attività di emittenti di servizio pubblico eaggiungere valore ai loro rapporti, Hahn haeffettuato un’indagine attraverso l’UnioneEuropea di Radiodiffusione (EBU), chie-dendo come le testate giornalistiche di ser-

vizio pubblico e le emittenti radiofonichestatali dei diversi Paesi europei attual-mente utilizzano i social media e come que-sto incide sulla concorrenza, sullacompetizione tra media. I risultati del son-daggio, del quale però non vengono resenote né metodologia né dimensione delcampione, contengono comunque elementidi riflessione ed indicazioni interessanti.• Sempre più spesso, la gente non cerca at-tivamente di ottenere informazione, noti-zie, ma le trovano invece sui social media.Da un certo punto di vista è l’informazionea trovare le persone e non viceversa. Perl’esattezza il 43% dei giovani di età com-presa tra 16-24, trovano le notizie di loro in-teresse sui social media piuttosto cheattraverso i motori di ricerca.• La fiducia è fondamentale. Quasi il 60%degli intervistati ha dichiarato che sono piùpropensi a cliccare su un link notizia cheviene da qualcuno che conoscono rispettoad un link da altrove.• Twitter domina novità rispetto a Face-book. Svolge un ruolo più importante nellebreaking news e nella raccolta di notizie ri-spetto al social network più popoloso almondo che è invece incentrato molto di piùsulla discussione. Attraverso la piattaformadi microblogging da 140 caratteri si otten-gono notizie, informazioni, su Facebook lesi discute• Facebook è più importante per la condi-visione. La maggior parte dei collegamentisono condivisi via Facebook (55%), seguitoda e-mail (33%) e Twitter (23%).• La maggior parte degli intervistati – il65% – concordano sul fatto che i social

media forniscono un valore al pubblico. Il95% dichiara di essere d’accordo che i so-cial media sono un valore aggiunto ai fre-quentatori• Molte testate giornalistiche di serviziopubblico europee sono ancora alle presecon i social media. Il 46% degli intervistatidichiara di non avere una strategia di so-cial media. La metà degli intervistati, deiresponsabili delle testate ha dichiarato chesolo una minoranza dei loro giornalisti uti-lizzano i social media su base giornaliera,solo il 12% degli intervistati ha dichiaratoche la maggior parte dei loro giornalisti lousano.In definitiva, conclude Hahn, i socialmedia non sono una rivoluzione del gior-nalismo di servizio pubblico, piuttosto unaevoluzione, che serve come uno strumento,come il telefono cellulare.Le nuove tecnologie e Internet stanno chia-ramente cambiando il giornalismo, so-stiene la giornalista austriaca, ma i socialnetwork hanno ancora bisogno di valoritradizionali giornalistiche, come il con-trollo dei fatti, la precisione, l’obiettività ecomunicare ciò che è rilevante e interes-sante.Conclusioni sulle quali non si può che es-sere d’accordo a patto che giornalisti e fontid’informazione non si facciano invece tra-scinare nella corsa a primeggiare sulla tem-pistica della notizia mettendo arepentaglio, appunto, l’attendibilità, comeahimè sempre più spesso avviene.

Pier Luca Santoro (European Journalisn Observatory)

Il 43% dei giovani trova le notizie sui social media

glioramento della navigazionepersonalizzata per gli abbonati.Un occhio speciale viene datoalla resa della pubblicità sul sito.“Il New York Times sta conti-nuando a esplorare le possibilitàofferte dalla visualizzazione dellenews e questi aggiustamenti da-ranno alla nostra redazione lastruttura necessaria per fornireun notiziario digitale di primis-sima classe”, ha commentato JillAbramson, il direttore del quoti-diano.

Il New York Times si rifà illook, almeno nella sua ver-sione digitale. Il quotidiano

della grande mela cambial'aspetto del suo sito internet apartire da un prototipo che daieri è stato fatto testare inizial-mente ai dipendenti e poi, neiprossimi giorni, a una sezione li-mitata di pubblico. La versione‘beta’ del nuovo sito prevede unamaggiore integrazione delle foto,dei video e degli elementi inte-rattivi con gli articoli e un mi-

Il New York Times si rifà il look

Mediamente

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La Cultura 222

I tesori delle Chiese di Fiuggi

Le chiese di Fiuggi, anzi le chiese di An-ticoli per dirla con lo storico don Cele-stino Ludovici, conservano e

custodiscono autentici tesori. Lo ha rivelatola professoressa Giovanna Napolitano du-rante il convegno tenutosi presso la Sala Con-siliare dedicato all’anteprima del libro “Lastoria di Anticoli” di prossima uscita. La stu-diosa ha notato come, dagli elenchi di reli-quie e di oggetti e arredi sacri elencatiminuziosamente da don Celestino nelle pa-gine del suo libro e tutti conservati nellechiese cittadine, la nostra città possiede unvero tesoro. La gran parte di questo “tesoro”storico ma anche monetario si trova nella col-legiata di San Pietro Apostolo dove esistevanell’Archivio parrocchiale, un elenco origi-nale, risalente al secolo XVII, che ora è andatoperduto, ma di cui si conserva nell’archiviomedesimo una copia conforme. “Dell’antico eoriginale elenco – racconta Giovanna Napolitano-sono rimaste solo due pagine che però forniscononotizie veramente preziose sulle reliquie dei Santiconservate nella Collegiata. I due fogli superstiti

furono scritti il 20 agosto 1635 e affermano che lereliquie furono portate anticamente nella chiesa diSanta Maria in Agro Campanico, ora contradaPozzo, e affidate alla vigile custodia dei venerabilifrati cappuccini. Lì rimasero fino a che l’arcipretedella collegiata di Anticoli, don Francesco Bor-ghese riunì insieme tutte le reliquie, tanto quelleprovenienti da Roma, quanto quelle provenientida altri luoghi, attestando la loro autenticità conpubblici documenti, collocandole definitivamentenella sagrestia della Collegiata il 20 agosto 1635”.E che dire dei numerosi oggetti d’arte ivi con-servati: due console romane con sulla baseuna grande conchiglia di enorme valore, ungrande crocifisso con piedistallo di rame ar-gentato, lavorato a sbalzo, risalente al secoloXVIII; 14 candelieri di scuola romana; quat-tro reliquiari di rame argentato, della fine delXVIII secolo, di arte romana. E poi ancora,nell’accurato elenco redatto da don Celestino,reliquari in argento, lampade, candelieri, trecartegloria di rame argentato, pianete ed ac-cessori vari, lavorate e decorate in oro, unprezioso ostensorio di rara fattura. “Tutti que-

sti oggetti sacri ed artistici - spiega GiovannaNapolitano - sono compresi in appositoelenco conservato nell’archivio della Colle-giata e la descrizione che lo storico sacerdotene ha dato corrisponde a quella effettuata nel1949 dalla Sovraintendenza alle gallerie e alleopere d’arte medioevali e moderne della pro-vincia di Roma, in sede di catalogazione. Inche stato attualmente si trovano questeopere? Oggi questo “tesoro” meriterebbe unarinnovato inventario, una nuova cataloga-zione, archiviazione e l’esposizione al pub-blico in un apposito sito museale.”

Imobili hanno un’importanza partico-lare per la storia del costume inquanto rappresentano quello che

l’uomo ha scelto di conservare nella vitadi ogni giorno nella sua casa. I mobilispesso fanno parte della struttura dellacasa stessa, come gli armadi a muro, lecredenze, le librerie. I mobili hanno unaspetto pratico (di contenitori) e unoestetico. Sono il calco delle nostre animee la rappresentazione del nostro Io. Que-sta sensazione, il trovarsi in totale comu-nione con l’oggetto e il mobile amato danoi scelto, è un sentimento sviluppatosinei tempi recenti con la sensibilità ro-mantica. La casa quindi riflette le tappedel nostro viaggio interno, la nostraanima. La scelta degli oggetti è un archi-vio delle nostre esperienze di vita, dellenostre passioni e dei nostri raptus esi-stenziali. Ma prima che la nostra abita-

zione riflettesse la completezza del no-stro mondo, la casa era solo un conteni-tore di mobili, calchi del nostro corpo. Illetto era a forma di scatola, l’armadio e ilcassettone erano forme antropomorfichedi una nostra parte umana. Il mobilio piùdi ogni altra cosa riflette lo spirito diun’epoca: Cicerone descrive molto benenei Paradoxa lo stato d’animo con cui glischiavi spolveravano gli oggetti amatidai padroni e il disprezzo che provavaper costoro che “si abbandonano allapassione di questi oggetti e che sono al-l’ultimo gradino della schiavitù”. Para-gona un amatore di oggetti d’arte comelo schiavo della grulleria dei balocchi daragazzi. I Greci con la statuaria e i vasi, iromani con i mobili raggiunsero una per-fezione di stile e di esecuzione come fupoi raggiunta nel Settecento. Anche oggila stessa passione è rivissuta da molti dinoi per la casa e gli oggetti che la circon-dano, ricreando uno spazio amato comeavevano fatto gli antichi.

Le case hanno un’animadi Giovanna Napolitano

Gentile signora Napolitano le allego lafoto di una scrivania ereditata da unamia nonna. Vorrei sapere a che epoca ri-sale e il suo valore. La ringrazio antici-patamente per la sua consulenza.

Angela Anselmi (Nettuno)

Cara Angela, la scrivania di suanonna è un mobile dell’Ottocento,databile 1830, napoletana. E’ unascrivania molto particolare il cuipiano presenta un intarsio di tre tipidi legno (ebano, boi-de rose, noce) astella. L’opera potrebbe essere statarealizzata da un ebanista fiam-mingo operante a Napoli presso iBorboni. Il suo valore oscilla tra i3.500 e i 5.000 euro.

Indirizzate i vostri quesiti alla FENALC - Via del Plebiscito, 112

00186 Roma

I mobili della nostra vita

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TEMPO LIBEROPeriodico Socio Culturale della Fenalc

Direttore Responsabile:

Pino Pelloni

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L’Editore è disponibile a riconoscere i diritti,

se richiesti, per i contributi iconografici utilizzati nella

pubblicazione.

Aut. Tribunale di Roma n.17.900 del 06/12/1979

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TEMPO LIBEROAAnno XXXXIV nn.277 Marzo 22013PERIODICO SSOCIO CCULTURALE DDELLA FENALC

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