LEZIONI di TEORIA MUSICALE · Prefazione Questo trattato non è un corso completo di Teoria...

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LUCIANO MICARONI LEZIONI di TEORIA MUSICALE FIGURE MUSICALI e PAUSE PROLUNGAMENTO VALORI TEMPI SEMPLICI TEMPI COMPOSTI SISTEMA TEMPERATO ALTERAZIONI SCALA TONO e SEMITONO SCALA DIATONICA SCALA CROMATICA INTERVALLI TONALITÀ COPYRIGHT © Luciano Micaroni 2018

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LUCIANO MICARONI

LEZIONIdi

TEORIA MUSICALEFIGURE MUSICALI e PAUSE

PROLUNGAMENTO VALORI

TEMPI SEMPLICI

TEMPI COMPOSTI

SISTEMA TEMPERATO

ALTERAZIONI

SCALA

TONO e SEMITONO

SCALA DIATONICA

SCALA CROMATICA

INTERVALLI

TONALITÀ

COPYRIGHT © Luciano Micaroni 2018

Prefazione

Questo trattato non è un corso completo di Teoria Musicale ma contiene una serie di “LEZIONI”di approfondimento su alcuni concetti teorici musicali essenziali.

Esso nasce dalla necessità di fornire ai miei allievi un supporto didattico valido e strutturato inmodo progressivo .

Resta sottinteso che il sostegno di un valido docente di musica si rende necessario ai fini dellerisoluzioni ai possibili dubbi che potrebbero sorgere nelle fasi di approfondimento di concettiestremamente importanti della Teoria musicale.

Senza dubbio, un idoneo materiale didattico, diventa prezioso supporto nella fase diapprofondimento e assimilazione dei contenuti degli argomenti trattati.

Ho evidenziato in grassetto, facendoli iniziare con le maiuscole, i termini musicali specifici inmodo che l’alunno acquisisca gradualmente la padronanza per l’uso di un linguaggio corretto.

Colgo l’occasione per ringraziare i miei alunni per la dedizione, l’operosità e l’interesse chedimostrano verso questa materia vivendo con loro entusiasmanti momenti di aggregazione.

Questo trattato è scaricabile sul mio sito www.micaroni.it alla pagina “Composizioni”.

Buon lavoro.

Pescara, 20 settembre 2018.

L’autore

Le FIGURE MUSICALI e le PAUSE Lezione 1

L’Arte Musicale si serve di diverse Figure Musicali. ( per la precisione 9 )

Per Figure Musicali si intende il modo in cui vengono disegnate le Note.Diverso è il modo in cui le disegniamo diverse saranno le loro Durate:

(nell’esempio mancano 3 Figure Musicali: la Breve che dura 8/4, la Semibiscroma che dura 1/64 e la Quintupla che dura1/128. Sono Figure Musicali usate raramente dato che hanno delle Durate troppo lunghe o troppo corte.)

Ad ogni Figura Musicale è associata una Pausa (silenzio) della stessa Durata:

¼ ¼ ¼ ¼

¼ ¼ ¼ ¼

PROLUNGAMENTO dei VALORI delle FIGURE MUSICALI Lezione 2

Le Durate delle Figure Musicali possono essere prolungate usando dei segni aggiuntivi:la Legatura di Valore, il Punto di Valore e il Punto Coronato.

La Legatura di Valore è una linea curva posta sulla testa di una o più Note che hanno lo stesso nome e la stessa posizione sul Pentagramma.

La Legatura di Valore somma la durata delle stesse:

Il Punto di Valore è un puntino disegnato alla destra della Nota.Esso prolunga il valore della Nota della sua metà:

Il Punto Coronato è un puntino con sopra un semicerchio posizionato sulla testa o sul gambo della Nota.Prolunga il valore della Nota a piacere dell’esecutore: (di solito si usa raddoppiare il valore della Nota su cui è posto)

2/4 + 1/4 = 3/4 2/4 + 1/4 + 1/8 = 7/8 1/4 + 1/8 = 3/8 1/4 + 1/8 + 1/16 = 7/16 1/8 + 1/16 = 3/16

2/4 + 1/4 = 3/4 1/4 + 1/8 = 3/8 1/8 + 1/16 = 3/16

Il TEMPO Lezione 3

Il Tempo, anche detto Ritmo, è indicato da una frazione posta all’inizio del Pentagramma dopola Chiave Musicale. (a volte è rappresentato da un numero con sotto una Figura Musicale o dalla lettera C )

Il Tempo di solito è presente solo all’inizio del Brano Musicale ma a volte, se il Compositore loritiene necessario, anche durante lo svolgimento dello stesso:

Come si può vedere dai due esempi nel primo Brano Musicale il Tempo è unico, cioè 4/4,mentre nel secondo Brano figurano più Tempi all’interno dello stesso. ( 4/4 – 2/4 - 3/4 )ATTENZIONE: quando nel secondo Brano avvengono i cambi di Tempo questi ultimi sono preceduti da una doppiaStanghetta di Battuta da non confondere con la Doppia stanghetta di Battuta che indica la fine Brano.

I TEMPI SEMPLICI e i TEMPI COMPOSTI Lezione 4

In Musica vengono usati diversi Tempi e gli stessi si distinguono in Semplici e Composti. Inoltre se sono formati da 2 Pulsazioni (o Battiti) si dicono Binari;se sono formati da 3 Pulsazioni si dicono Ternari;se sono formati da 4 Pulsazioni si dicono Quaternari;se sono formati da 5 Pulsazioni si dicono Quinari;se sono formati da 7 Pulsazioni si dicono Settenari.

I Tempi Semplici più usati sono:

I Tempi Composti derivano dai Tempi Semplici.

Basta moltiplicare i Tempi Semplici per 3/2 e ottenere i relativi Tempi Composti.

Di conseguenza i Tempi Composti sono:

Binario Ternario Quaternario Quinario Settenario

Binario Ternario Quaternario Quinario Settenario

2/4 x 3/2 3/4 x 3/2 4/4 x 3/2 5/4 x 3/2 7/4 x 3/2

MODALITÀ di SCRITTURA dei TEMPI SEMPLICI e COMPOSTI Lezione 5

Sia i Tempi Semplici che i Tempi Composti possono essere indicati in diversi modi.

Come abbiamo visto in precedenza con delle frazioni ma anche nei seguenti modi:

Il Tempo Semplice 4/4 può essere indicato con una C maiuscola e detto Tempo Ordinario.

SIGNIFICATO dei NUMERI che FORMANO i TEMPI SEMPLICI Lezione 6

Nei Tempi Semplici il numeratore indica quante Pulsazioni avremo per ogni Battuta mentre ildenominatore indica il Valore di ogni Pulsazione.Quindi se al denominatore figura il 4 (o una Semiminima) ogni Pulsazione avrà la Durata di 1/4.

SIGNIFICATO dei NUMERI che FORMANO i TEMPI COMPOSTI Lezione 7

Nei Tempi Composti il numeratore indica in quante parti di uguale Durata è divisa l’interaBattuta mentre il denominatore (o una Croma) indica la Durata di ogni parte.Quindi se al denominatore figura l’8 (o una Croma) ogni parte avrà la Durata di 1/8.

2 Pulsazioni 3 Pulsazioni 4 Pulsazioni 5 Pulsazioni 7 Pulsazioni

La Durata di ogni Pulsazione è 1/4

6 parti 9 parti 12 parti

15 parti21 parti

La Durata di ogni parte è 1/8

La Durata di ogni parte è 1/8

E il numero delle Pulsazioni di un qualsiasi Tempo Composto dove è indicato?

In effetti non figura un numero che indica quante sono le Pulsazioni di ogni Battuta.

Per dedurlo devo tenere presente che i Tempi Composti derivano dai Tempi Semplici (comespecificato precedentemente) di conseguenza se il Tempo Composto è 6/8 divido il numeratore per 3e ottengo il numero delle Pulsazioni quindi 2.

Esempio riepilogativo: il Tempo Composto 12/8 è diviso in 12 parti uguali della Durata di 1/8ognuna ed è formato da 4 Pulsazioni (le ottengo dividendo 12 per 3) e ognuna di esse ha un Valoreuguale a 3/8 (1/8+1/8+1/8) che si rappresenta con la Semiminima con un Punto di Valore. (1/4+1/8)

DIFFERENZA tra i TEMPI SEMPLICI e i TEMPI COMPOSTI Lezione 8

Nei Tempi Semplici in ogni Pulsazione (Semiminima) possono essere disegnate tante FigureMusicali che sommate tra di loro danno sempre come risultato il Valore della Semiminima (cioèdi una Pulsazione):

Nei Tempi Composti ogni Pulsazione non è più rappresentata da una Semiminima ma da unaSemiminima con un Punto di Valore.

Di conseguenza in ogni Pulsazione ( Semiminima con un Punto di Valore) possono essere disegnatetante Figure Musicali che sommate tra di loro danno sempre come risultato il Valore dellaSemiminima con un Punto di Valore (cioè di una Pulsazione):

Il SISTEMA TEMPERATO e le ALTERAZIONI Lezione 9

IL SISTEMA TEMPERATO

L’Arte Musicale, come ben sappiamo, si serve di 7 Note principali utili, all’inizio degli studimusicali, a poter iniziare a Suonare uno Strumento Musicale. Naturalmente bisogna imparare,per prima cosa, a saperle individuare sul Pentagramma assegnando ad ognuna di esse il giustonome a seconda della Chiave Musicale indicata. (per iniziare di solito si usa la Chiave di Violino)

Ma, in realtà, le Note Musicali sono 12 come descritte più avanti.

La successione di queste 12 Note in senso Ascendente e in senso Discendente viene chiamatoSistema Temperato.

Tra 5 delle 7 Note principali ci sono altre 5 Note seguite da due segni che le differenziano.Questi 2 segni si chiamano il Diesis (#) e il Bemolle (b).Il # e il b vengono detti Alterazioni Semplici.ATTENZIONE: nella Scrittura Musicale i # e i b precedono sempre la Nota interessata.

Vediamo come e dove sono posizionate le Note con i # e i b.

In senso Ascendente: DO - Do# RE - Re# MI FA - Fa# SOL - Sol# LA - La# SI (DO).

Come puoi notare tra il Mi e il Fa e tra il Si e il Do non ci sono Note con i #.

In senso Discendente: (DO) SI - Sib LA - Lab SOL - Solb FA MI - Mib RE - Reb DO.

Come puoi notare tra il Do e il Si e tra il Fa e il Mi non ci sono Note con i b.

Esistono altre Alterazioni oltre al Diesis e al Bemolle. (Bequadro, Doppio Diesis e Doppio Bemolle)

Tra queste quella che è bene conoscere subito è il Bequadro che annulla l’effetto di tutte leAlterazioni: (riporta la Nota precedentemente alterata allo Stato Naturale)

La SCALA Lezione 10

La Scala è la successione delle 7 Note principali consecutive più la ripetizione della prima Nota con cui essa inizia in senso Ascendente, Discendente o in ambedue i sensi.

Esempio della Scala di DO:

7 Note principali in senso Ascendente + 1 (Do) Restanti 7 Note principali in senso Discendente

ASCENDENTE DISCENDENTE

I GRADI DELLA SCALA Lezione 11

Le 7 Note principali consecutive usate per formare una Scala, più la ripetizione della prima Notacon cui inizia la sequenza, a seconda di qual’è la loro posizione all’interno della Scala prendonoil nome di Gradi.

Quindi la Scala di DO è formata dai seguenti Gradi:Do=I Grado - Re=II – Mi=III – Fa=IV – Sol=V – LA=VI - Si=VII – Do=VIII.

Tale successione è anche detta Ottava:

Ecco come cambia la classificazione dei Gradi a seconda della posizione nelle diverse Scale:

Gli stessi Gradi, indipendentemente a quale Scala appartengono, vengono ulteriormentedistinti in:I grado:TonicaII grado: SopratonicaIII grado: Mediante (Modale o Caratteristica)IV grado: SottodominanteV grado: DominanteVI grado: SopradominanteVII grado: Sensibile. (l’VIII Grado è da considerarsi Tonica dato che è la ripetizione del I Grado)

Quindi posso affermare che nella Scala di Re la Nota Sol è il IV Grado Sottodominante.

I Grado II Grado III Grado IV Grado V Grado VI Grado VII Grado VIII Grado

Toni

ca

Sopr

aton

ica

Med

iant

e

Sott

odom

inan

te

Dom

inan

te

Sopr

adom

inan

te

Sens

ibile

( )

(rip

etiz

ione

del

I G

rado

)

OTTAVA

Il TONO e il SEMITONO Lezione 12

Le distanze tra le Note, sia Naturali che Alterate (# e b), si contano attraverso due unità dimisura: Il Tono ed il Semitono.

Il Tono è una distanza formata da 3 Suoni.

Vediamo un esempio: tra il Do e il Re in senso Ascendente ci sono 3 Suoni; il Do, il Do# e il Re.

Quindi dirò che c’è una distanza di 1 Tono.

Il Semitono è una distanza formata da 2 Suoni.

Vediamo un esempio: tra il Mi e il Fa in senso Ascendente ci sono 2 Suoni; il Mi e il Fa.

Quindi posso dire che c’è una distanza di 1 Semitono.

Vediamo un esempio più complesso. Tra il Do e il Sol in senso Ascendente quanti Suoni ci sono?

Tra il Do e il Re ci sono 3 Suoni: Do, Do# e Re. Quindi 1 Tono;tra il Re e il Mi ci sono 3 Suoni: Re, Re# e Mi. Quindi 1 Tono;tra il Mi e il Fa ci sono 2 Suoni: Mi e Fa. Quindi 1 Semitono;tra il Fa e il Sol ci sono 3 Suoni: Fa, Fa# e Sol. Quindi 1 Tono.

TOTALE: 3 Toni e 1 Semitono o anche 3 Toni e mezzo.

Quindi contando sia i Gradi contenuti tra le due Note che i Toni e i Semitoni affermo che:Do - Sol in senso Ascendente è un Intervallo di Quinta (perché formato da 5 Gradi) con 3 Toni emezzo.Posso ulteriormente specificare che se Do e Sol appartengono alla Scala di Do si distinguono,oltre che come I e V Grado, anche come Tonica e Dominante.

Diversamente, appartenendo alla Scala di Re, affermerei che il Do e il Sol sarebbero il VIISensibile ed il IV Sottodominante.

Do Do# Re

Mi Fa

Do Do# Re Re# Mi Fa Fa# Sol

|_________1 Tono_________|________1 Tono________|_1 Semitono_|________1 Tono_________|

La SCALA DIATONICA Lezione 13

Se una successione di Suoni è formata dalle 7 Note principali consecutive più la ripetizione dellaprima Nota con cui inizia la sequenza (indipendentemente da quale sia la prima Nota con cui inizia la Scala) adistanze alternate di 5 Toni e 2 Semitoni sia in senso Ascendente, Discendente o in ambedue isensi, viene detta Scala Diatonica:

La SCALA CROMATICA Lezione 14

Se una successione di Suoni è formata dalle 7 Note principali consecutive più la ripetizionedella prima Nota con cui inizia la sequenza comprese quelle con i Diesis e i Bemolli,(indipendentemente da quale sia la prima Nota con cui inizia la Scala) a distanze alternate di 12 Semitoni siain senso Ascendente, Discendente o in ambedue i sensi, viene detta Scala Cromatica:

Nell’Arte Musicale esistono diverse Scale ma quelle più usate sia nella Musica Classica cheLeggera o Pop sono di tipo Diatoniche e si distinguono in Scale Maggiori e Scale Minori.Prima di capire come sono strutturate possiamo affermare che la Scala di tipo Maggiore, al suoascolto, dà una sensazione di allegria o di spensieratezza mentre la Scala di tipo Minore, alcontrario, dà una sensazione di tristezza o di malinconia.

La SCALA MAGGIORE Lezione 15

La Scala Maggiore (sensazione di allegria) è formata da 8 Suoni consecutivi in senso Ascendente eDiscendente, indipendentemente dal Suono con cui inizia, e le Note che la formano sonoposizionate ad esatte distanze come di seguito indicate:

Vediamo come cambiano le Note se la Scala inizia con la nota Fa:

Come puoi notare, costretti a rispettare le distanze indicate nella Scala di Do Maggiore, si è dovuto alterare la Nota Si in Si Bemolle. (prova a suonarla senza il Si Bemolle e capirai perché ciò avviene)

7 note principali in senso Ascendente + 1 (Do) Restanti 7 note principali in senso Discendente

7 Note principali in senso Ascendente, compresi i Diesis + 1 (Do) Restanti 7 Note in senso Discendente compreso i Bemolli

| 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono|1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono |

DISTANZE ALTERNATE DI 12 SEMITONI IN SENSO ASCENDENTE E DISCENDENTE

| 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono|1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono |

SCALA di DO MAGGIORE (sensazione di allegria)

SCALA di FA MAGGIORE (sensazione di allegria)

| 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono|1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono |

La SCALA MINORE MELODICA Lezione 16

La Scala Minore Melodica (sensazione di tristezza) è formata da 8 Suoni consecutivi in sensoAscendente e Discendente, indipendentemente dal Suono con cui inizia, e le Note che laformano sono posizionate ad esatte distanze come di seguito indicate:

Come puoi notare, a differenza della Scala Maggiore, in quella di tipo Minore le distanze sonoposizionate diversamente. Vediamo come:

SCALA di DO maggiore SCALA di FA minore Melodica

Senso Gradi Distanza Note Gradi Distanza Note

I e II 1 Tono Do Re I e II 1 Tono Fa Sol

II e III 1 Tono Re Mi II e III 1 Semitono Sol Lab

III e IV 1 Semitono Mi Fa III e IV 1 Tono Lab Sib

IV e V 1 Tono Fa Sol IV e V 1 Tono Sib Do

V e VI 1 Tono Sol La V e VI 1 Tono Do Re

VI e VII 1 Tono La Si VI e VII 1 Tono Re Mi

VII e VIII 1 Semitono Si Do VII e VIII 1 Semitono Mi Fa

VIII e VII 1 Semitono Do Si VIII e VII 1 Tono Fa Mib

VII e VI 1 Tono Si La VII e VI 1 Tono Mib Reb

VI e V 1 Tono La Sol VI e V 1 Semitono Reb Do

V e IV 1 Tono Sol Fa V e IV 1 Tono Do Sib

IV e III 1 Semitono Fa Mi IV e III 1 Tono Sib Lab

III e II 1 Tono Mi Re III e II 1 Semitono Lab Sol

II e I 1 Tono Re Do II e I 1 Tono Sol Fa

Come puoi notare la Scala di tipo Maggiore conserva le distanze del senso Ascendente nelsenso Discendente mentre nella Scala di tipo Minore Melodica le distanze del sensoAscendente sono differenti da quelle del senso Discendente.

Per completare il discorso sulle Scale devi sapere, come detto in precedenza, che l’ArteMusicale si serve di numerose Scale. Le più usate, sia nella Musica Classica che Leggera, sono:Scala Maggiore, Scala Minore Naturale, Scala Minore Melodica e Scala Minore Armonica.

Lascio a te il compito di documentarti, a titolo informativo, sulle altre Scale antiche e moderne.

SCALA di DO MINORE MELODICA (sensazione di tristezza)

SCALA di FA MINORE MELODICA (sensazione di tristezza)

| 1 Tono |1 Semitono | 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono | 1 Tono |1 Semitono| 1 Tono |

ASC EN

DEN

T ED

ISC END

ENTE

Le DISTANZE tra LE NOTE o INTERVALLI Lezione 17

La distanza tra due Note, disegnate vicine o lontane nel Pentagramma, viene detta Intervallo:

L’Intervallo viene classificato a seconda del numero dei Gradi (o delle Note) principali che loformano. Nel precedente esempio tra il DO e il RE, in senso Ascendente, ci sono 2 Noteprincipali quindi si dice che è un Intervallo di Seconda mentre tra il Re e il Do successivi, insenso Ascendente, ci sono 7 Note principali quindi si dice che è un Intervallo di Settima.

Quadro degli Intervalli fino a quello di Quindicesima:(da 2 a 8 Note si dicono Intervalli Semplici; da 9 Note in poi Intervalli Composti)

La TONALITÀ Lezione 18

Il concetto di Tonalità lo si può spiegare dicendo che le sensazioni di allegria e tristezza che siprovano ascoltando un Brano Musicale, come per le Scale, sono determinate dalle Note che ilCompositore decide di usare. C’è da puntualizzare comunque su alcuni fattori fondamentaliche caratterizzano il contenuto di un Brano Musicale. Essi sono legati a regole teoriche benprecise e che i Brani Musicali in questione sono detti “Melodici” cioè ascoltabiliincondizionatamente da chiunque, anche senza competenze Musicali.

Il termine “Tonalità” deriva da “Tonale” cioè ascoltabile, Melodico. Diversamente, quando ilCompositore decide di non rispettare le regole teoriche e Compone, la Musica risulta nonsempre ascoltabile e capibile da tutti e viene classificata come “Musica Atonale”.

Si spiega allora, come ancora oggi, si usa Comporre la maggior parte della Musica con il sistemaTonale altrimenti il prodotto finale risulterebbe inascoltabile e di conseguenza per pochiaddetti ai lavori. Tieni presente che la Musica prodotta attualmente spesso è a fini commercialidi conseguenza non potrebbe essere “inascoltabile” altrimenti non sarebbe vendibile.

Ciò non significa che non esiste un Mondo Musicale dedito alla ricerca, sperimentazione einnovazione, anzi è una certezza e di cospicua consistenza, solo che il prodotto ottenutospesso risulta fruibile solo da un pubblico con buona cultura Musicale e agli addetti ai lavori.

Intervallo Intervallo

INTERVALLI di: IX X XI XII XIII XIV XV

INTERVALLI di: II III IV V VI VII VIII

SEMPLICI

COMPOSTI

Etc.

Bene ripartiamo dal termine “Tonalità”. La Tonalità è determinata dal giusto rapporto edequilibrio dei Suoni che formano un Brano Musicale. Come dire “le Note messe al posto giusto”.Da ciò si deduce che esistono delle regole Teoriche Musicali ben precise da rispettare mentrecompongo un Brano di Musica quindi rispetto le regole dettate dalla “Tonalità”.

Quando decido di scegliere se il Brano dovrà dare una sensazione di allegria o di tristezza dovròfare riferimento alle Scale cioè dovrò rispettare le regole che determinano la differenza tra unaScala di tipo Maggiore ed una di tipo Minore. (consiglio di andare a rivedere le regole sulle Scale)

Decidiamo di usare la Tonalità di Fa Maggiore quindi dobbiamo sapere quali sono le note cheformano questa Scala: Fa Sol La Sib Do Re Mi Fa.

Quel Sib NON andrà scritto all’interno del Brano ogni volta che disegnerò un Si madirettamente all’inizio di ogni Pentagramma dopo la Chiave.

In questo modo sarà sottinteso che ogni volta che incontrerò un Si disegnato nel Pentagrammadovrò Suonarlo Bemolle a meno che non è preceduto dal segno di Bequadro:

Si nota che il Brano inizia e finisce con la Nota FA. Questo perché i Gradi più importanti di unaqualsiasi Scala, e di conseguenza di una Tonalità, sono il I (Tonica), il III (Mediante) e il V (Dominante).

In pratica sono i Gradi che ci danno la sensazione di inizio e di conclusione del Brano.

A conferma di ciò prova a Suonare o Cantare il Brano d’esempio fermandoti sulla penultimaNota e avrai la sensazione che manca qualcosa, che lo stesso è incompleto.

L’ordine delle Scale e delle Tonalità è vincolato da un sistema detto “Circolo delle Quinte” cioèpartendo dalla Scala di Do Maggiore, che è quella che non contiene Alterazioni e muovendosiin senso Ascendente, sempre a distanza di 5 Gradi e 3 Toni e Mezzo, si generano tutte lerestanti Scale di tipo Maggiore che contengono i Diesis:

Scala di Do Maggiore (nessuna Alterazione) 5 Gradi e 3 Toni e Mezzo = Scala di Sol Maggiore.

La Scala di Sol Maggiore contiene al suo interno 1 Diesis ed esattamente il FA#:

Sib in ChiaveSib sottintesi

Si Bequadro

Il Bemolle in questo caso se voglio che il Si torni Bemolle lo devo indicare.

La Tonalità di questo Brano è Fa Maggiore perché le Note usate appartengono alla Scala di FA Maggiore.

Quindi se deciderò di comporre un Brano Musicale nella Tonalità di Sol Maggiore (senso diAllegria) quel Fa# lo disegnerò all’inizio di ogni Pentagramma dopo la Chiave Musicale:

Il CIRCOLO delle QUINTE Lezione 19

Come si nota dallo schema alcune Tonalità sono seguite dal # o dal b.

Ciò è dato dal fatto che muovendosi con l’esatta distanza di 5 gradi e 3 Toni e mezzo da unaposizione ad un’altra alcune Tonalità necessitano del segno di Alterazione.

Esempio: dal Si se ascendo di 5 Gradi e 3 Toni e mezzo ottengo Fa#.

La Tonalità di questo Brano è Sol Maggiore perché le Note usate appartengono alla Scala di SOL Maggiore.

Fa# sottintesoFa# in Chiave

I Nota Sol (Tonica)Ultima Nota Sol (Tonica)

Do Maggiore

Sol Maggiore 1#

Re Maggiore 2#

La Maggiore 3#

Mi Maggiore 4#

Si Maggiore 5#

Fa# Maggiore 6#

Do# Maggiore 7#

Fa Maggiore 1b

Sib Maggiore 2b

Mib Maggiore 3b

Lab Maggiore 4b

Reb Maggiore 5b

Solb Maggiore 6b

Dob Maggiore 7b

Nessunaalterazione Fa#

Fa# e Do#

FA# Do# Sol#

Fa# Do# Sol# Re#Fa# Do# Sol# Re# La#

Fa# Do# Sol# Re# La# Mi#

Fa# Do# Sol# Re# La# Mi# Si#

Sib

Mib

Lab

Reb

Sol

b Do

b Fa

b

Sib Mib Lab Reb Solb Dob

Sib Mib Lab Reb Solb

Sib Mib Lab Reb

Sib Mib Lab

Sib Mib

Sib

5 Gradi e 3 Toni e Mezzo in senso discendente 5 Gradi e 3 Toni e Mezzo in senso ascendente

Tonalità poco usate per l’alto numero di Alterazioni

Dal Circolo delle Quinte si ottiene l’ordine di scrittura delle Alterazioni in Chiave.

Per i Diesis: Fa Do Sol Re La MI Si

Per i Bemolli: Si Mi La Re Sol Do Fa

Ciò determina la regola che “le Alterazioni vanno disegnate in Chiave rispettando l’ordine”.

Non posso decidere di usare la Tonalità di Mib Maggiore senza trascrivere i 3b in Chiave.

Ogni Tonalità Maggiore o Scala Maggiore genera una relativa di tipo Minore.

Le Tonalità Minori o le Scale Minori (sia quelle Naturali, Melodiche che Armoniche) sono posizionateesattamente alla distanza di 3 Gradi e 1 Tono e mezzo in senso Discendente da quelle Maggiori.

Esse hanno lo stesso numero di Alterazioni delle Tonalità o Scale Maggiori da cui derivano.

Esempio: la Tonalità o Scala Maggiore di Do genera 3 tipi di relative Minori dal nome di Laposte a un Intervallo (distanza) di 3 Gradi e 1 Tono e mezzo in senso Discendente:

Questo criterio determina il quadro completo delle Scale o Tonalità Maggiori e Minori:

Sol Maggiore La Maggiore Si Maggiore Do# Maggiore

Re Maggiore Mi Maggiore Fa# Maggiore

Sib Maggiore Lab Maggiore Solb Maggiore

Fa Maggiore Mib Maggiore Reb Maggiore Dob Maggiore

DO Maggiore

LA Minore Melodica

LA Minore Naturale

LA Minore Armonica3 G

rad i e 1 T ono e mezz o in s enso d iscen dente

Sol Maggiore La Maggiore Si Maggiore Do# MaggioreMi Minore Fa# Minore Sol# Minore La# Minore

Re Maggiore Mi Maggiore Fa# Maggiore Si Minore Do# Minore Re# Minore

Sib Maggiore Lab Maggiore Solb Maggiore Sol Minore Fa Minore Mib Minore

Fa Maggiore Mib Maggiore Reb Maggiore Dob MaggioreRe Minore Do Minore Sib Minore Lab Minore

Il CIRCOLO delle QUINTE completo (Tonalità o Scale Maggiori e Minori) Lezione 20

Per concludere analizziamo un Brano di Musica Tonale (Melodica):

Do Maggiore

Re Maggiore 2#

La Maggiore 3#

Mi Maggiore 4#

Si Maggiore 5#

Do# Maggiore 7#

Fa Maggiore 1b

Solb Maggiore 6b

Dob Maggiore 7b

La Minore

Si Minore

FA# Minore

Do# MinoreLa# M

inore

Mib Minore

Fa Minore

Do Minore

Sol Minore

Re Minore

5 Gradi e 3 Toni e Mezzo in senso discendente 5 Gradi e 3 Toni e Mezzo in senso ascendente

Tonalità poco usate per l’alto numero di Alterazioni

Sib MinoreSol# Minore

Re# Minore

Lab

Min

ore

Sib Maggiore 2b

Mib Maggiore 3b

Lab Maggiore 4b

Reb Maggiore 5b

Sol Maggiore 1#

Mi M

inor

e

Fa# Maggiore 6#

Tonalità Sol Maggiore 1# in Chiave

Tempo 2/4

Re# è una Nota che non appartiene alla Tonalità di Sol Maggioresegno che sta cambiando la Tonalità in Mi Minore(Re# è il VII Grado di Mi Minore relativa di Sol Maggiore)

Da qui inizia la Tonalità di Mi Minore

Do# e Re# sono il VI e il VII Grado di Mi Minore

Cambio Tonalità si passa in Re Maggiore

Cambio Tonalità si torna in Sol Maggiore Il Do torna ad essere naturale

Cambio Tempo

Cambio Tempo