Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi,...

89
Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:[email protected]

Transcript of Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi,...

Page 1: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Lezioni di Psicologia dello SviluppoProf. Marina Pinelli

Dipartimento di PsicologiaB.go Carissimi, 10

43100 PARMATel. 0521034830

E-mail:[email protected]

Page 2: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

PROGRAMMA DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO I ANNOPROGRAMMA DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO I ANNO(anno accademico: 2001-2002) Parte Comune A-L e M-ZDefinizione di Sviluppo Metodi di Ricerca in Psicologia EvolutivaPrincipali Teorie dello Sviluppo UmanoSviluppo Prenatale e Nascita Il neonato: aspetti dello sviluppo motorio, percettivo, cognitivo, e socialeSviluppo cognitivoSviluppo delle capacità di apprendimento, di attenzione e di memoriaSviluppo sociale ed emotivoTeorie dell’attaccamentoSviluppo del concetto di sé nella prima infanzia e primi processi di socializzazioneSviluppo del linguaggio e delle capacità comunicative. TESTI CONSIGLIATITESTI CONSIGLIATISchaffer D. R. (1997). Psicologia dello Sviluppo, PICCIN.(A-L e M-Z)Novak G. (1999). Psicologia dello Sviluppo, MC GRAW-HILL.(M-Z)Miller P.H. (1994) Teorie dello Sviluppo Psicologico, il MULINO.(A-L)

Page 3: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il concetto di sviluppo

Sviluppo significa cambiamento nel tempoDefinizione

Bijou e Baer (1961,1978) definirono lo sviluppo psicologico comeun insieme di cambiamenti progressivi nelle

interazioni tra i comportamenti di una persona e gli eventi che si verificano nel suo

ambiente

APPROCCIO DEI SISTEMI COMPORTAMENTALI

Page 4: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Caratteristiche dello sviluppo

• Comportamenti normali ad una età sono anormali ad un’altra

Definizione: lo sviluppo è una sequenza ordinata di cambiamenti comportamentali

Page 5: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

I cambiamenti si verificano nel corso di tutta la vita

• Cambiamenti nelle interazioni

1. Impariamo in quali condizioni emettere i comportamenti

2. Si sviluppano nuove relazioni tra comportamento e ambiente

3. Gli eventi e gli oggetti del nostro ambiente assumono nuove funzioni

• Cambiamenti progressivi1.Lo sviluppo è cumulativo:

si costruisce su ciò che è accaduto prima

2. Progressivo non implica un più elevato livello di funzionamento

Page 6: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

I cambiamenti

sono• direzionali• cumulativi

caratterizzati da• differenziazione • integrazione

Page 7: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Lo sviluppo dipende dall’interazione tra fattori

Genetici

Cambiamenti maturativi che hanno luogo nel cervello

maturazione

Ambientali

Possibilità di apprendere

apprendimento

Page 8: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Lo sviluppo umano è un processo olistico

La prospettiva olistica è una veduta globale dei processi di sviluppo che pone l’accento sulle importanti relazioni tra aspetti fisici, mentali, sociali ed emozionali dello sviluppo umano

Page 9: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Oggetto di studio sono due processi paralleliFilogenesi

• Studio dei cambiamenti comportamentali che avvengono nel tempo

• Entro una determinata specie

• Confronti tra specie diverse sono ambito di ricerca della psicologia comparata

Ontogenesi evolutiva• Studio dei

cambiamenti negli individui lungo la loro vita

• Si studiano diverse sezioni dell’arco di vita

• Approcci diversi

Page 10: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

ContingenzeContingenze filogeniche e ontogeniche

se-allorase-alloraLe contingenze Le contingenze filogenichefilogeniche sono le forze che modellano lo sviluppo delle specie nel loro periodo di evoluzione

Selezione naturaleSelezione naturaleSeSe l’orso ha il pelo bianco e vive

nell’Artico allora allora sopravviverà

Le contingenze Le contingenze ontogeniche ontogeniche sono le forze che modellano lo sviluppo comportamentale degli individui lungo l’arco della loro vita

Apprendimento Apprendimento (processo parallelo alla selezione (processo parallelo alla selezione

naturale)naturale)Se Se l’orso cattura un pesce in una pozza

d’acqua allora allora tornerà a quella pozza per pescare

Page 11: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Lo sviluppo è un processo che implica sistemi

dinamici1. Lo sviluppo implica relazioni tra elementi

(persona e ambiente)(persona e ambiente)2. La relazione tra questi elementi muta

costantemente3. Gli effetti di tali elementi sono reciproci

(persona (persona ambiente) ambiente)4. Lo sviluppo è caratterizzato da un ampio numero

di fattori che agiscono simultaneamente (condizioni iniziali)(condizioni iniziali)

5. Lo sviluppo non è lineare (cambiamenti di fase) (cambiamenti di fase)6. Lo sviluppo è emergente (nuovi attrattori)(nuovi attrattori)

Page 12: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

La ricerca in psicologia dello sviluppo

Ricerca di base Ricerca di base Ricerca applicata Ricerca applicata Approccio naturalistico:

osservazione e descrizione dello sviluppo nel suo ambiente naturale

Metodo sperimentale: in laboratorio consente un maggior controllo sulle variabili

Convergenza di metodologie di ricerca

Page 13: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

La convergenza di metodologie di ricerca prevede una sequenza

logica1. Osservazione naturalistica per identificare il problema e le potenziali variabili causali nel mondo reale

2. Portare i fenomeni sotto controllo in un ambiente di laboratorio per identificare i processi coinvolti

3. Tornare al mondo reale per verificare che i processi individuati in laboratorio funzionino nel mondo esterno

Page 14: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il metodo scientificoIl metodo scientifico

• Atteggiamento o valore finalizzato all’acquisizione della conoscenza che obbliga i ricercatori ad essere oggettivi e a consentire che siano i dati a decidere circa il merito della loro teoria

• AffidabilitàAffidabilità della procedura: 1.informazioni che tengono nel tempo

2. le stesse per i vari osservatori

• ValiditàValidità della misura: misura ciò che si suppone di misurare

Page 15: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Metodi di ricerca in Metodi di ricerca in psicologia evolutivapsicologia evolutiva

metodometodo vantaggivantaggi limitilimitiInterviste e questionari Rapidità- Molte

informazioni- Forme standardizzate

Inaccuratezza Insincerità –influenza di capacità verbali e di comprensione

Studio dei casi Molte fonti di raccolta di dati

Inaccuratezza – insincerità – soggettività-differenza da caso a caso

Metodo clinico Metodologia flessibile-casi singoli

Inaffidabile-interpretazioni soggettive - influenza delle capacità verbali

Osservazione naturalistica Studio del comportamento reale nel mondo

Condizionamento nei confronti dell’osservatore-influenza della presenza dell’osservatore- comportamenti inusuali non compaiono nell’osservazione

Osservazione strutturata Ambiente standardizzato- atti infrequenti e socialmente indesiderabili

Osservazione non naturale

Page 16: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Progetti di ricerca Progetti di ricerca comunemente usaticomunemente usati

progetto procedura vantaggi limiti

Progetti generaliProgetti generaliCorrelazionale Informazioni circa

due o + variabili non manipolate

Stima la forza e la direzione tra le variabili nell’ambiente naturale

Non spiega causa-effetto tra le variabili

Esperimento di laboratorio

Manipola la V.I. e la V.D.

Determina causa-effetto

Ambiente artificiale

Esperimento sul campo

Manipola la V.I. e la V.D.

Determina causa-effetto e generalizzazione al mondo reale

Difficile controllo delle variabili in ambiente naturale

Esperimento naturale Manipolazione naturale da parte dell’ambiente

Studio di eventi naturali non riproducibili in laboratorioCausa-effetto

Difficoltà di controllo

Page 17: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Progetti di ricerca Progetti di ricerca comunemente usaticomunemente usatiprogett

oprocedura vantaggi limiti

Progetti evolutiviProgetti evolutiviTrasversale Osserva persone di

diverse età o gruppi in un preciso momento di tempo

Dimostra differenze di età e suggerisce tendenze evolutivePoco caro poco tempo

Differenze tra i gruppi piuttosto che differenze di sviluppo; non fornisce dati sui singoli soggetti

Longitudinale

Osserva gli individui di un gruppo ripetutamente nel tempo

Dati sullo sviluppo dei singolo individui; differenze e uguaglianze tra individui nel tempo

Costoso e dispendioso di tempo; perdita di soggetti che riduce la generalizzabilità; mutamenti transgenerazionali

Sequenziale Osservazione di diversi gruppi ripetutamente nel tempo

Discrimina le linee evolutive; confronto tra gruppi;meno costoso e meno tempo del longitudinale

Più costoso e dispendioso di tempo del transazionale; generalizzazione al di là del gruppo è discutibile

Page 18: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Comparazione transculturale

• Studio che compara il comportamento e/o lo sviluppo delle persone che appartengono a diversi contesti culturali o subculturali

• Diversità culturali influenzano…

Page 19: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Etica della ricerca

• Modelli di comportamento che i ricercatori sono eticamente tenuti a rispettare al fine di proteggere i partecipanti alle loro ricerche da ogni danno fisico o psicologico

Page 20: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Le teorie• Organizzano il pensiero• Danno coerenza alle osservazioni• Forniscono spiegazioni degli eventi in

termini di causa-effetto• Stimolano nuove ipotesi di ricerca

Teoria: un insieme di concetti e di Teoria: un insieme di concetti e di proposizioni orientate ad organizzare, proposizioni orientate ad organizzare, descrivere e spiegare una serie di descrivere e spiegare una serie di osservazioni già effettuateosservazioni già effettuate

Page 21: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Le teorie differiscono su diverse dimensioni

• Struttura vs funzione• Descrizione vs spiegazione

(previsione e controllo)• Natura vs cultura

Page 22: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Nove criteri per valutare le teorie dello sviluppo

• Precisione• Chiarezza• Prevedibilità• Applicabilità• Coerenza interna• Parsimonia• Provabile (falsificabile)• Produttività (euristica)• Persuasività

Page 23: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il ruolo della teoria nella ricerca scientifica

Osservazioni iniziali

Formulazione teorica Ipotesi

Rifiuto della teoria attuale

Assunzione e adattamento della teoria attuale

no sì

I dati della ricerca confermano l’ipotesi?

Nuove osservazioni (dati della ricerca)

Schema della ricerca per provare le ipotesi

Page 24: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Lo sviluppo è il risultato di interazioni complesse

• Si risolve nella continua e reciproca riorganizzazione dei sistemi dinamici

• Il comportamento è funzione dell’interazione reciproca di quattro fattori (Alan Ross,1982):

1. Corredo genetico-costituzionale2. Storia delle interazioni precedenti3. Condizioni fisiologiche attuali4. Condizioni ambientali attuali

+5. Dinamiche comportamentali

Page 25: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

I principi dinamici dello sviluppo

• Funzioni che producono le strutture evolutive:1. Determinazione multipla2. Equifinalità3. Non linearità4. Proprietà emergenti5. Cambiamenti di fase6. Organizzazione coalescente7. Selettività-organizzazione attraverso le conseguenze8. Attrattori comportamentali9. Traiettorie di sviluppo

Page 26: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Non linearità e modelli di sviluppo

Modello lineare semplice

Modello interazionale

Modello non lineare

A

B

A B

A1

B1

A2

B2

A3

X1

Page 27: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Cambiamenti di fase e stadi di sviluppo

teorie stadialiteorie stadiali• si possono comprendere

meglio gli elementi fondamentali dello sviluppo osservandoli come differenti aspetti qualitativi del comportamento.

• Freud Freud individua gli stadi psicosessuali dello sviluppo della personalità

• PiagetPiaget identifica gli stadi dello sviluppo cognitivo

I cambiamenti di faseI cambiamenti di fase possiedono 4 caratteristiche:

• Sono improvvisi• Il loro ordine è prevedibile• Il comportamento nuovo

differisce nella forma dai comportamenti che lo precedono

• La forma e spesso la cadenza del cambiamento di fase sono prevedibili entro la specie

Page 28: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Organizzazione coalescente o organizzazione combinata

È il termine che indica il processo dinamico, attraverso il quale i vari elementi si riuniscono insieme in schemi coerenti di Comportamento (patterns)

Gli schemi comportamentali emergono perché molti fattori, tra cui quelli genetici, la struttura fisica, le esperienze precedenti, le condizioni ambientali e il compito, obbligano tutte le possibiliforme comportamentali nello schema emergente

Per esempiola struttura fisica dei bambini piccoli limita la locomozione

Le nostre caratteristiche fisiche selezionate filogeneticamente non ci consentono di volare comportamenti universali

Page 29: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Proprietà dell’organizzazione combinata

Gli aspetti formali del comportamento sono determinati dal compito particolare che si sta per eseguire ovvero dalla sua funzione e dalle sue conseguenze

Classe di risposte

Anche se la specificità del comportamento è il risultato di vari elementi concomitanti di tipo organismico e ambientale, daiSingoli elementi non si può prevedere quali caratteristiche assumerà il comportamento.

Alcuni fattori influenzano il risultato in modo sproporzionato

dominanti

Parametri di controllo

Funzione di controllare lo sviluppo dei comportamenti emergenti

Page 30: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Cuspidi evolutive

Cambiamenti nelle interazioni persona/ambientepersona/ambiente, che rendono possibili nuove interazioni multiple

Una cuspide evolutivacuspide evolutiva è una modificazione, come il camminare,che poiché si è verificata, rende possibile lo sviluppo di molteinterazioni nuove, quali i comportamenti sociali, quelli esplorativi e tanti altri… nodo rami nodo rami alberoalberoL’esplosione di rami evolutivi multipli, resa più probabile da una cuspide, è coerente con il principio dinamico della non linearitàprincipio dinamico della non linearità

Page 31: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Organizzazione attraverso le contingenze

Il compito è importante per l’organizzazione del comportamento

Il comportamento è funzionale cioè produce un risultato

La combinazione del comportamento dipende dai risultati ottenuti cioè dalle contingenzecontingenze

Le contingenze ambientaliLe contingenze ambientali determinano le caratteristiche del comportamento

Page 32: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Stati attrattori comportamentali

AttrattoreAttrattore è il pattern coerente che emerge in conseguenza dell’organizzazione combinata

Il termine attrattoreIl termine attrattore è una descrizione del comportamento emergente

È lo schema assemblatolo schema assemblato dalla coalescenza dell’insieme delle condizioni presenti

Gli attrattoriGli attrattori sono assemblaggi deboliGli schemi di comportamento emergentischemi di comportamento emergenti sono piuttosto fragili e si possono facilmente disgregare se cambiano le condizioni nelle quali si sono strutturati

Gli attrattoriGli attrattori sono dinamici

Page 33: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Traiettorie evolutive

Lo sviluppo è un processo dinamico, multilivello e non stazionario

Il tracciato del comportamento o traiettoriatraiettoria può seguire tre possibili pattens

Rimanere stabileContinuare lungo la stessa traiettorialineare o curvilinea

Subire improvvisi cambiamenti di fase

Momento evolutivoMomento evolutivo

Page 34: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il modello organismo/ambiente di Horowitz

• Horowitz definì il suo modello di sviluppo Horowitz definì il suo modello di sviluppo “strutturale/comportamentale”“strutturale/comportamentale”

Caratteristiche dell’organismo sono:• disposizione genetica, • struttura fisiologica, • repertorio di comportamentiProcedono lungo due dimensioniProcedono lungo due dimensioni::• Vulnerabile-Invulnerabile• Leso-IllesoTipi di comportamento – tre categorie:• Universali di primo tipo• Universali di secondo tipo• Non Universali

Page 35: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Funzioni: l’ambiente• Favorevole-Sfavorevole

Esiti evolutivi: minimali-ottimaliLa disposizione genetico-costituzionale e la

storia delle interazioni sono fattori organismici.

Le condizioni fisiologiche e ambientali attuali sono fattori ambientali.

Le loro transazioni dinamiche producono gli esiti evolutivi.

Page 36: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Rassegna cronologica Rassegna cronologica dello sviluppo dello sviluppo

Periodo della vitaPeriodo della vita Arco d’età approssimativoArco d’età approssimativo

Periodo prenatale Dal concepimento alla nascita

Infanzia Primi due anni di vita

Periodo prescolare

Dai 2 ai 6 anni

Fanciullezza Dai 6 ai 12 anni

Adolescenza Dai 12 ai 20

Giovinezza Dai 20 ai 40

Mezza età Dai 40 ai 65

Vecchiaia Dai 65 e oltre

Page 37: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

““le grandi quattro”le grandi quattro”

• Punto di vista psicanalitico

• Punto di vista dell’apprendimento

• Punto di vista dello sviluppo cognitivo

• Punto di vista etologico

Estensioni e Estensioni e complementicomplementi

• Genetica del comportamento

• Information processing

• ……

Page 38: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Cinque aspetti Cinque aspetti fondamentali oggetto di fondamentali oggetto di

controversie teorichecontroversie teoriche1. I bambini sono ontologicamente buoni o

cattivi?2. È la natura (forze biologiche) o la cultura

(forze ambientali) ad avere l’influenza primaria sullo sviluppo umano?

3. I bambini sono attivamente coinvolti nel processo dello sviluppo o piuttosto sono recettori passivi delle influenze sociali e biologiche?

4. Lo sviluppo è continuo o discontinuo?5. I bambini seguono vie di sviluppo simili o

differenti?

Page 39: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il punto di vista Il punto di vista psicanaliticopsicanalitico

La teoria psicanalitica di Freud (1856-La teoria psicanalitica di Freud (1856-1939)1939)

Il neonato è mosso da due tipi di istinti

Eros = istinto di vita

Tanatos = istinto di morte

Lo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologiciLo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologici e regole sociali: conflitti biosocialie regole sociali: conflitti biosociali

Page 40: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Tre componenti della Tre componenti della personalità: id, io,superiopersonalità: id, io,superio

id

Principio del piacere

Componente irrazionale

io Principio di realtà Componente razionale

superioComponente costituita dai principi morali internalizzati

Principi morali

Page 41: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Stadi dello sviluppo Stadi dello sviluppo psicosessualepsicosessuale

Stadio orale Dalla nascita ad un anno

Piacere attraverso la bocca

Stadio anale 1-3 anniPiacere attraverso la capacità di

trattenere e lasciare andare

Stadio fallico 3-6 anniComplesso di Edipo

Complesso di Elettra

Periodo di latenza 6-12 anniRepressione

Attività socialmente accettabiliStadio genitale Dai 12 anni in poiVs un istinto sessuale

maturo

Page 42: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

La teoria di Erikson dello sviluppo psicosociale

Anche secondo E. esistono istinti di base e la personalità consiste di id - io - superio -, ma dà una grande importanza all’io. Ritiene che gli esseri umani siano creature fondamentalmente razionalii cui pensieri, sentimenti ed azioni sono ampiamente controllati dall’io

Lo sviluppo avviene attraverso stadi: il bambino - esploratore attivo e adattivo -

deve risolvere positivamente alcune crisi o conflitti tipici di ciascuno stadio

al fine di prepararsi per le crisi che compariranno più tardi nella vita.

E. è un revisionista, poiché la sua teoria differisce da quella di F. per molti aspetti importanti:

è uno psicologo dell’io e mette l’accento sugli aspetti sociali e culturali dello

sviluppo.

Page 43: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il punto di vista Il punto di vista dell’apprendimento dell’apprendimento

(comportamentismo)(comportamentismo)Il comportamentismo di Watson (1878-1958)

La mente di un bambino è tabula rasa

Lo sviluppo umano dipende da associazioni apprese tra stimoli e risposte

Lo sviluppo è un processo continuo:acquisizione graduale di nuove e più sofisticate

modalità di comportamento o abitudini

Lo studio dello sviluppo umano deve basarsi su osservazioni del comportamento manifesto

Page 44: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

La teoria dell’apprendimento operante di Skinner

(comportamentismo radicale)

Skinner (1904-1990) afferma che la maggioranza delle abitudini acquisite dai bambini

- le reali risposte che costruiscono una personalità - sono operazioni liberamente effettuate che sono diventate più o meno probabili come risultato delle loro conseguenze

Il comportamento è motivato da stimoli esterni - rinforzi od eventi punitivi -

piuttosto che da forze interne come motivazioni o istinti

Determinismo ambientaleDeterminismo ambientale

Page 45: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

La teoria dell’apprendimento La teoria dell’apprendimento cognitivo sociale di Banduracognitivo sociale di Bandura

Bandura (1925) ritiene processo centrale dello sviluppol’apprendimento osservativo

L’a.o. permette ai bambini piccoli di acquisire qualunque numerodi nuove risposte in una grande varietà di situazioni in cui i loromodelli stanno semplicemente facendo i fatti loro e non tentano di insegnare alcunchè ad alcuno

Determinismo reciprocoDeterminismo reciproco: l’ambiente ha influenza sul bambino, ma i comportamenti a loro volta influenzano l’ambiente

Lo sviluppo umano è una interazione recirpoca continua tra i bambini e i loro ambienti

Page 46: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il modello ecologico di Il modello ecologico di BrofenbrennerBrofenbrenner

L’ambiente è descritto come un insieme di strutture definite Ciascuna dentro l’altra come una matriosca

Microsistema

FamigliaBambini

Madre Padre

mesosistema

esosistema

macrosistema

educazionescuola

coetanei

Luogo lavoro genitori

Rete sociale

Amm. locale

Eventi storici

cultura

Page 47: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il punto di vista cognitivo-Il punto di vista cognitivo-evolutivoevolutivo

Jean Piaget (1896-1980)

P. definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale che aiuta un organismo ad adattarsi al suo ambienteI bambini crescendo acquisiscono strutture cognitive sempre più complesse che li aiutano ad adattarsi al loro ambiente

Struttura cognitiva schema

Modello organizzato di pensiero o azione usato per spiegare qualche aspetto dell’esperienza

I bambini costruiscono attivamente nuovi modi di comprensione del mondo basati sulla loro esperienza

Page 48: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

schemischemi

assimilazione accomodamento

disequilibrio

Le esperienze vengono interpretate con gli schemi preesistenti

Modificazione degli schemipreesistenti per adattarli allenuove esperienze

equilibrio

Page 49: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Quattro stadi di sviluppo Quattro stadi di sviluppo cognitivocognitivo

• Stadio sensomotorioStadio sensomotorio:: dalla nascita ai due anni

• Stadio preoperatorioStadio preoperatorio:: dai due ai sette anni

• Stadio delle operazioni concreteStadio delle operazioni concrete:: dai sette agli undici o dodici anni

• Stadio delle operazioni formaliStadio delle operazioni formali:: dagli undici-dodici anni ed oltre

Nessuno stadio può essere saltato perché ciascuno si costruisce sul precedente e rappresenta una modalità di pensiero più complessa

Page 50: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il punto di vista etologicoIl punto di vista etologico

L’etologia è lo studio scientifico delle basi evolutive del

comportamento e dei contributi che le risposte comportamentali danno per la sopravvivenza e lo

sviluppo di una specieI membri di tutte le speci animali nascono con un certo numero di comportamenti biologicamente programmati

Prodotti dall’evoluzione

adattivi

Per la sopravvivenza

Jhon Bowlby ritiene che anche i bambini abbiano comportamenti preprogrammati per la sopravvivenza e lo sviluppo normale

Page 51: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Due grandi veduteDue grandi vedute

Modello meccanico: uomo=macchinauomo=macchina

1. Collezione di parti che possono essere staccate

2. Passivo3. Cambia perché

parti sono aggiunte o sottratte

Modello organismico:

uomo=organismo uomo=organismo viventevivente

1. Realtà unitaria2. Attivo3. Evolve attraverso

stadi

Page 52: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Sviluppo prenatale e Sviluppo prenatale e nascitanascita

Lo sviluppo prenatale avviene tra il momento del concepimento e la nascita.

Si divide in: 1. periodo germinale2. periodo

embrionale3. periodo fetale

Influenze ambientali1. Età materna2. Stato

emozionale della madre

3. Dieta della madre

Page 53: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Principi dello sviluppo prenatale

Leggi della direzione dello sviluppoStabiliscono l’ordine incui emergono le caratteristiche

Tre leggi specifiche

Legge cefalo-caudale

Legge prossimo-distale

Legge grosso-fine

Le tre leggi sono reciprocamente collegate

Page 54: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Ruolo della sequenza temporale dello sviluppo

Le leggi della direzione evolutiva riflettono l’importanza del trascorrere del tempo nello sviluppo

La crescita è più rapida durante il periodo prenatale rispettoad ogni altro stadio evolutivo

La crescita rapida ha importanti implicazioni per lo sviluppo,soprattutto quando insorgono problemi

I teratogeni I teratogeni sono sostanze prodotte da una malattia o assuntecome farmaci, che causano anormalità fisiche o fisiologiche

La teratologia teratologia è lo studio dei difetti presenti alla nascita

Page 55: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

teratogeni

• Agenti conclamati come teratogeni comportamentali (sindrome fetale da alcool, avvelenamento da piombo, malattia fetale di Minamata, causata da avvelenamento da mercurio)

• Agenti che sono probabili teratogeni comportamentali (sindrome fetale anticonvulsiva, fumo di sigarette e nicotina, narcotici, PCB, ormoni e radiazioni)

• Agenti sospettati di essere teratogeni comportamentali (marijuana, anenstetici, antidepressivi, aspirina, talidomide e farmaci ansiolitici, infezioni materne, metalli pesanti e solventi industriali)

Lista di agenti ambientali ordinata in riferimento agli effetti nocivi

Page 56: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Nascita e ambiente Nascita e ambiente perinataleperinatale

L’ambiente perinatale è l’ambiente che circonda il momento della nascita.

Comprende diversi fattori:1. Medicine date alla madre durante il

travaglio2. Pratiche usate per far avvenire il

parto3. Ambiente sociale che circonda il

bambino appena nato

Page 57: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

L’ambiente sociale che L’ambiente sociale che circonda la nascitacirconda la nascita

• L’esperienza dei genitori• Parto preparato o naturale• Coinvolgimento del padre • Depressione post-partum• Esperienza del neonato• Esperienza del bambino più grande• Complicazioni e pericoli perinataliComplicazioni e pericoli perinatali• Screening prenatale• Anossia• Posizione anormale del feto• Effetti delle terapie ostetriche• Complicazioni del basso peso alla nascita• Il rischio riproduttivo e la capacità di recupero del Il rischio riproduttivo e la capacità di recupero del

bambinobambino

Page 58: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Il neonatoIl neonato

Test di ApgarNBAS scala di valutazione del

comportamento neonatale di Brazelton

Al momento della nascitavaluta:

battito cardiacorespirazione

tono muscolarecoloritoriflessi

Pochi giorni dopo la nascitavaluta:

20 riflessi innatilo stato del bambino

le reazioni agli stimoli ambientali

Page 59: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Le competenze del neonato

Riflessi di sopravvivenza

• Riflesso di respirazione• Riflesso di

ammiccamento• Riflesso pupillare• Riflesso di orientamento• Riflesso di suzione• Riflesso di deglutizione

Riflessi primitivi

• Riflesso di Babinski• Riflesso di prensione• Riflesso di Moro• Riflesso del nuoto• Riflesso di appoggio

Page 60: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Gli stati del neonato

Peter Wolff (1966) ha descritto 6 stati di coscienza che possonoVerificarsi durante il giorno: • sonno regolare• sonno irregolare• sonnolenza• inattività cosciente• attività di risveglio• pianto

Durante i primi giorni di vita i neonati passano circa il 70% del tempo (16-18 ore al giorno) dormendo e soltanto 2 o 3 ore nello stato cosciente inattivo. I cicli di sonno sono brevi e durano da 45 minuti a due ore. Esiste una grande variabilità individuale che influenza il comportamento dei genitori

Page 61: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Mutamenti evolutivi degli stadi di coscienza

All’età che va da 4 a 6 settimane i bambini dormono soltanto 14-15 ore; tra i 3 e i 7 mesi dormono di notte e durante il giorno fanno solo 2 o 3 pisoliniA 6 mesi il sonno REM si riduce al 25, 30% del sonno totale

Teoria dell’autostimolazione

Morte improvvisa o nella culla Dai 2 ai 4 mesi

I neonati passano il 6-7% del loro tempo piangendo

Page 62: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Tipi di pianto

Pianto da fameRitmico comincia sottovoce e diventa Sempre più forte e sempre più sostenuto

Pianto “pazzo” o arrabbiato Ritmico, ma molto intenso

Pianto da dolore Comincia con un lungo grido seguito da alcuni secondi di silenzio e poi daun pianto più vigoroso

Mezzi per consolare un bambino agitato

Page 63: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

La capacità di rispondere all’ambiente

Capacità sensoriali sensazione

Rilevazione della presenza di stimoli

vista

udito

olfatto

gustotatto

Relazione tra un evento presentenell’ambiente – stimolo – e un recettore sensoriale specificopercezione

Risposta organizzata ad uno stimolo

È innata o acquisita?

Page 64: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Metodo della preferenza visiva

Robert Fantz mise a punto una procedura per valutare l’acuità visiva nel neonato, attraverso una particolare apparecchiaturala camera visiva, in cui venivano presentati al neonato diversistimoli con diverse quantità di dettagli.

Il precipizio visivoWalk e Gibson hanno messo a punto un apparato, noto come il precipizio visivo, costituito da un pannello di vetro posto sopra una parte piana e una che sprofonda. I bambini di sei mesi evitano di gattonare sul lato profondo.

Abituazione disabituazione

Page 65: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Procedure di condizionamento operante

Il bambino è rinforzato se produce una risposta in presenza di uno stimolo e una seconda risposta in presenza di un altro Stimolo. Gli stimoli possono essere presentati uno alla volta o simultaneamente

Le risposte possono essere: volgere il capo, succhiare una tettarella, scalciareun oggetto mobile

I rinforzatori possono essere: la voce della madre, il latte, il battito cardiacointrauterino

Page 66: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Capacità sensoriali

Capacità visive

Capacità uditive

Gamma normale come gli adulti

Non pari all’adulto migliora nei primi sei mesi

Acutezza

Percezione del colore

Buone capacità discriminative

Già funzionante prima della nascita

Da uno a tre mesi quasi la stessagamma degli adulti

Page 67: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Le capacità percettive come comportamenti Universali I

Sono risposte fortemente preformate a stimoli che tutti i neonati umani possiedono alla nascita

Sono il risultato dell’interazione fra variabili genetiche e ambientali prenatali e ci rendono capaci di apprendere dalnostro ambiente, anche prima del momento della nascita

Page 68: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

I riflessi come comportamenti Universali

ILe relazioni tra determinati stimoli e determinate rispostesono parte del nostro corredo genetico

È adattivo per il neonato possedere questi comportamenti allanascita

Un riflesso non equivqle qd un comportamento

Un riflesso consiste in una relazione tra un evento ambientale(stimolo)(stimolo) e un comportamento (risposta)(risposta)

Stimolo incondizionatoStimolo incondizionato Risposta incondizionataRisposta incondizionata

Lo stimolo elicita la risposta

Page 69: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Come si modificano i riflessi

• Possono rimanere gli stessi• Possono scomparire• Possono essere elicitati da nuovi

stimoli: il condizionamento condizionamento rispondenterispondente

• Possono essere elaborati in nuovi comportamenti: condizionamento condizionamento operanteoperante

Page 70: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Maturazione e crescita

Cambiamenti in peso e statura

Cambiamenti nelle proporzioni del corpo

Sviluppo dello scheletro Sviluppo muscolare

Sviluppo del cervello e del sistema nervoso

Sviluppo neurale e plasicitàDifferenziazione del cervello ecrescita

mielinizzazioneLaterizzazionecerebrale

Page 71: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Sviluppo motorio

capacitàcapacità 50% 90%

Alza la testa di 90° mentre giace sull’addome

2.2 3.2

Rotola 2.8 4.7

Si mette a sedere 2.9 4.2

Si siede senza supporto 5.5 7.8

Sta in piedi con supporto 5.8 10.0

Cammina con supporto 9.2 12.7

Sta per alcuni momenti in piedi da solo 9.8 13.0

Sta bene in piedi da solo 11.5 13.9

Cammina bene 12.1 14.3

Sale gli scalini 17.0 22.0

Calcia una palla 20.0 24.0

Page 72: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Prime capacità manipolatorie e coordinazione visuo-motoria

Afferramento ulnare pinza

Sviluppo motorio nella seconda infanzia

A tre anni i bambini sanno camminare o correre in linea rettaSaltare sui due piedi

A quattro anni sanno saltare alla corda, camminare su una sola gamba, afferrare una palla grande con entrambi le mani e correre più a lungo e più veloci di prima

A cinque anni il bambino corre muovendo le braccia va in bicicletta ecc.

Page 73: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Lo sviluppo percettivo

• Teoria dell’arricchimentoTeoria dell’arricchimento (Piaget, 1954,1960): dobbiamo usare gli schemi cognitivi che abbiamo a disposizione per dare significato alla sensazione

• Teoria della differenziazioneTeoria della differenziazione (Gibson, 1969,1987): dobbiamo rilevare gli aspetti distintivi contenuti nella sensazione stessa

Page 74: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Metodi di studio relativi ai neonati

• Metodo della preferenza• Paradigma dell’abituazione• I potenziali evocati• La procedura “hig amplitude

sucking”

Page 75: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Metodo della preferenza

Looking chamber (camera di osservazione)Fantz anni ‘60

Metodo della abituazione

È una forma semplice di apprendimento

Potenziale evocatoCambiamento della forma delle onde cerebrali che indica che l’individuo rileva uno stimolo

Page 76: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

High amplitude sucking

Uno speciale succhiotto contiene un circuito elettrico checonsente al bambino un controllo sulla presentazione deglistimoli, variando la velocità di suzione rispetto alla linea di base

Tatto temperatura e dolore

Page 77: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Percezione visiva nell’infanzia

Percezione di modelli e forme

Percezione primaria (0-2 mesi)

I bambini sono attratti da modelli molto contrastati con contorni ben delineati tra aree chiare e scure

I visi e gli scarabocchi di un viso possono essere ugualmente interessanti

I bambini preferiscono guardare tutto ciò che possono vedere bene figure poco complesse contrastate che si muovono

Page 78: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Percezione successiva dei modelli e della forma (2

mesi -1 anno)Philip Kellman ed Elizabeth Spelke con bambini di 4 mesi utilizzarono un dispositivo consistente in uno schermo e un bastone che venivano diversamente presentati per vederese il bambino percepiva il rapporto figura sfondo

I bambini di 5-7 mesi sono in grado di organizzare gli oggetti in figura sfondo senza utilizzare come indizio il movimento

A 9 mesi preferiscono configurazioni di luci sincrone al movimento umano

A 12 mesi sono capaci di costruire forme da un’informazionelimitata

Page 79: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Percezione sociale precoce: visi ed

espressioni faccialiI bambini di 3 mesi preferiscono i visi normali ad altri modelliidentici in cui vi siano aree di chiaroscuro invertiteRiconoscono la fotografia della madreDiscriminano i visi di due estranei

I bambini di 5-7 mesi possono distinguere i familiari dagli estraneiRiconoscere che un profilo e la foto della stessa persona rappresentano il medesimo individuo

Esiste qualche contrasto sull’età in cui i bambini cominciano a leggere i visi e a categorizzare le espressioni emozionali

Riferimento socialeRiferimento sociale Fine primo anno

Page 80: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Percezione spaziale

stereopsi

Indizi pittorici

Convergenza dell’immagine visiva dei due occhiper produrre un’immagine singola che non si sovrappone e che ha profondità

Precipizio visivo

Avvicinamento visivoEspansione dell’immagine di un oggettofino ad occupare l’intero campo visivo

Costanza della dimensione

Tendenza a percepire un oggetto come dotato delle stesse dimensioni nonostante i mutamenti di dimensione della sua immagine retinica (6-8 mesi)

Page 81: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Percezione uditiva

Riconoscimento della voce La voce della madre è riconosciuta nei primi 3 giorni di vitaReazioni alla parola e al linguaggio A 2 giorni i n.

discriminano traa e iA 2, 3 mesi discriminano tra “b” e “p”e

tra “da” “ba” “bu” “du”

Il suono musicale A 4-6 mesi distinguono le melodie

Page 82: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Percezione intersensoriale

Percezione transmodale I sensi sono integratialla nascita?

I bambini piccoli provano disagio di fronte a Incongruenze sensoriali

Il transfert transmodale tra le modalità visive e uditivecompare a 4 mesi

A 5 mesi i bambini integrano indizi uditivi e visivi e distanza

Page 83: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Controversia arricchimento/differenziazione

I teorici della differenziazione pensano che i sensi sono integrati alla nascita

Il fatto che molti tipi di integrazione transmodale nonavvengano prima dei 4, 6 mesi è a sostegno della teoriadell’arricchimento

I sensi maturano a velocità diversa

L’accurateza di una percezione attraverso due sensi è limitata dalle capacità percettive che hanno una modalità di sviluppo più lenta

Page 84: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Apprendimento percettivo e suo sviluppo nell’infanzia

Sviluppo dell’attenzione

Mutamenti nella durata attentiva

La formazione reticolare non è completamente mielinizzata

Mutamenti nell’esplorazione visiva

Mutamenti nella selezione attentiva

Con l’età i bambini diventano più capaci di

Di concentrarsi su un compito per lunghi periodi

Di pianificare la ricerca delle informazioni che li aiuteranno a raggiungere uno scopo

Di focalizzarsisull’informazionepertinente

Page 85: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Sviluppo della percezione della forma

Rilevare le forme visive

Teoria della differenziazione della Gibson

Apprendimento percettivo

Teoria dell’arricchimento di Piaget

Sapere che in un certo contesto ci può essere un certo stimolo può creare un’attesa cognitiva…

Page 86: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Influenze ambientali sulla percezione

Punto di vista interazionista

Gli stimoli ambientali che sono rilevati dai ricettori sensorialistimolano le risposte neurologiche che, a loro volta, contribuiscono alla maturazione delle aree sensoriali delcervello e delle vie nervose tra il cervello e i recettoriL’ambiente in cui il bambino viene allevato determina in ampia

misura il tipo di input sensoriali che rapidamente il sistema nervoso, che sta maturando, interpreterà e analizzerà

Page 87: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Quali esperienze sono importanti

Usalo o perdilo Effetti neurologici della deprivazionevisiva

Neuroni particolari della corteccia visiva rispondono selettivamente a figure orizzontali, verticali e oblique

Astigmatismo visivo

Effetti del movimento sulla percezione

Ipotesi del movimento (Walk)

Page 88: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Influenze sociali e culturali

Percezione degli stimoli fisici Percezione delle figure

Valori sociali e percezione

Ambienti sociali e percettivi Dipendenza/indipendenzadi campo

Test di Witkin Differenze sessuali

Ricerche transculturaliStile percettivo e personalità

Page 89: Lezioni di Psicologia dello Sviluppo Prof. Marina Pinelli Dipartimento di Psicologia B.go Carissimi, 10 43100 PARMA Tel. 0521034830 E-mail:mpinelli@unipr.it.

Che cos’è lo sviluppo percettivo?

• È la crescita delle capacità interpretative, un processo complesso che dipende:

1. Dalla maturazione dei recettori sensoriali2. Dal tipo di esperienze sensoriali3. Dalle emergenti capacità cognitive4. Dal contesto sociale

• La percezione è un aspetto centrale di ogni cosa, poiché non vi è nulla che noi facciamo

che non sia influenzato dalla nostra interpretazione del mondo che ci circonda

• La percezione è realmente al centro dello La percezione è realmente al centro dello sviluppo umanosviluppo umano