LEZIONI DI ACUSTICA - LABORATORIO FISICA...
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Livelli sonori: operazioni sui decibel e livello sonoro equivalente. Analisi in frequenza dei segnali sonori, bande di ottava e terzi di ottava.
Rumore bianco e rumore rosa.
CORSO DI FISICA TECNICA 2 AA 2013/14
ACUSTICA
Lezione n° 2:
Ing. Oreste Boccia
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Livelli sonori – operazioni sui decibel (1):
Per calcolare il livello sonoro totale occorre sfruttare il principio di
conservazione dell'energia: il contenuto energetico totale in un punto
del campo è dato dalla somma dei singoli contributi che concorrono in
quel punto, ma il livello sonoro complessivo non è la somma dei livelli.
Somma “incoerente” di due livelli (due suoni diversi):
Lp1 = 10 log (p1/prif)2 (p1/prif)
2 = 10 Lp1/10
Lp2 = 10 log (p2/prif)2 (p2/prif)
2 = 10 Lp2/10
It=I1+I2 (pT/prif)2 = (p1/prif)
2 + (p2/prif)2 = 10 Lp1/10 + 10 Lp2/10
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Da cui deriva la relazione che fornisce il livello totale:
LpT =10 log(pT/prif)2 =10 log(10Lp1/10+10Lp2/10)=Lp1+10 log(1+10 (Lp1-Lp2)/10)
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Livelli sonori – operazioni sui decibel (2):
Somma “incoerente” di livelli
• Esempio 1:
L1 = 80 dB L2 = 85 dB LT= ?
LT = 10 log (1080/10 + 1085/10) = 86.2 dB.
• Esempio 2:
L1 = 80 dB L2 = 80 dB
LT = 10 log (1080/10 + 1080/10) =
LT = 80 + 10 log 2 = 83 dB.
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Nel caso di n livelli sonori uguali e pari ad L , il livello sonoro risultante è:
LT = L + 10 log n
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Livelli sonori – operazioni sui decibel (3):
Differenza di livelli
• Esempio 3:
L1 = 80 dB LT = 85 dB L2 = ?
L2 = 10 log (1085/10 - 1080/10) = 83.35 dB
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Livelli sonori – operazioni sui decibel (4):
Due sorgenti sonore alla stessa distanza dal punto di ascolto.
Facendo loro trasmettere lo stesso segnale perfettamente in fase,
istante per istante le due pressioni sonore si sommano.
Somma “coerente” di due livelli (2 suoni identici):
Lp1 = 20 log (p1/prif) (p1/prif) = 10 Lp1/20
Lp2 = 20 log (p2/prif) (p2/prif) = 10 Lp2/20
(pT/prif) = (p1/prif)+ (p2/prif) = 10 Lp1/20 + 10 Lp2/20
LpT = 20 log (pT/prif) = 20 log (10 Lp1/20 + 10 Lp2/20 )
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Livelli sonori – operazioni sui decibel (5):
Somma “coerente” di livelli
• Esempio 4:
L1 = 80 dB L2 = 85 dB LT= ?
LT = 20 log (1080/20 + 1085/20) = 88.9 dB.
• Esempio 2:
L1 = 80 dB L2 = 80 dB
LT = 20 log (1080/20 + 1080/20) =
LT = 80 + 20 log 2 = 86 dB.
0
0.4
0.8
1.2
1.6
2
2.4
2.8
3.2
3.6
4
4.4
4.8
5.2
5.6
6
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
differenza fra i due livelli da sommarecorr
ezio
ne d
a s
om
mare
al livello p
iù g
rande
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Rumori a livello costante: fluttuazioni massime di 5 dB
Rumori a livello fluttuante: fluttuazioni superiori a 5 dB e durata
superiore ad 1 s.
Rumori impulsivi: durata inferiore ad 1 s ed elevato livello sonoro
(colpi di martello, cadute di oggetti, porta che sbatte)
Per rumori fluttuanti ed impulsivi (livelli variabili nel tempo) è
necessario definire in maniera opportuna un valore medio del livello
rappresentativo nell’arco di tempo che caratterizza la durata
dell’evento sonoro:
• Livello sonoro equivalente (Leq):
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T
tL
T
eq dtT
dtp
tp
TL
0
)(1,0
0
2
2
101
log10)(1
log10
0
Livello equivalente: livello sonoro continuo e stazionario durante un
certo intervallo di tempo T che trasporta la stessa quantità di energia
di quello variabile relativo allo stesso periodo di tempo T(es. ciclo
produttivo di una macchina):
• Livello sonoro equivalente (Leq):
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dove T è l’intervallo di tempo di integrazione, p (t) e L(t) sono i valori
istantanei della pressione e del livello e po è la pressione di
riferimento.
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Se il rumore è dato da una successione di rumori stazionari di livello Li
e durata ti, si ha:
i
n
i
L
eq tT
Li
1
1 0101
log10
n
i
itT1
dove:
In termini di rischio da danno uditivo corrisponde a quel livello
sonoro costante che, in un certo periodo di tempo, produce gli stessi
effetti che produrrebbe il rumore in esame sull’apparato uditivo.
• Livello sonoro equivalente (Leq):
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Se il rumore è dato da una successione di rumori stazionari di livello Li
con stessa durata ti, invece si ha:
n
1i
10
L
eq
i
10 log10L
10
Il fonometro
La grandezza misurata con il fonometro è, espresso in dB(A), il livello
del valore quadratico medio della pressione sonora prms o più
semplicemente Livello Sonoro Equivalente.
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Il fonometro è lo strumento
utilizzato per la misura del
livello della pressione sonora.
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Valori RMS esponenziali: Slow, Fast, Impulse
Oltre alla misura del Livello Equivalente (media lineare nel tempo), i fonometri possono
operare anche con una media esponenziale, che fornisce valori di livello sonoro
“istantanei” calcolati con media esponenziale (che dà massimo peso agli " eventi "
appena accaduti e "dimentica" progressivamente gli eventi più antichi) con tre possibili
diverse costanti di tempo T=Tc:
0
2 )(1
dttpeT
p T
t
rms
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La costante di tempo è il tempo
necessario ad arrivare al 37 % del
valore iniziale o per avere una
variazione relativa, riferita al valore
iniziale, del 63%.
La misura dei livelli viene effettuata in intervalli di tempo ben definiti che possono
variare a seconda della costante di tempo scelta:
• TC = 1 s – SLOW per livelli lentamente variabili
• TC = 125 ms – FAST per livelli variabili rapidamente
• TC = 35 ms in salita, 1.5 s in discesa – IMPULSE per rumori impulsivi
Minore sarà la durata di Tc, maggiore sarà il numero di campioni di misura rilevati (quindi
maggiore sarà la quantità di dati a disposizione per definire il Leq):
SLOW - N° 1 campione al secondo; FAST - N° 8 campioni al secondo; IMPULSE - N° 28
campioni al secondo.
1 Lin, 1s
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Analisi in frequenza dei segnali sonori
Spettro sonoro: rappresentazione grafica del livello sonoro (o dell’energia sonora) in funzione della frequenza.
f (Hz)
Lp (dB)
250
60 Suono puro di 60 dB a 250 Hz
f (Hz)
Lp (dB)
70
Suono puro di 70 dB a 500 Hz
500
f (Hz)
Lp (dB)
250 500 1000
Suono complesso
f (Hz)
I (W/m2)
63 250
Rumore alle basse frequenze tra 63 e 250 Hz
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Forma d’onda e spettro:
a) Onda sinusoidale
b) Onda periodica
c) Onda casuale
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Analisi in frequenza per bande
La composizione spettrale di un rumore non è facilmente descrivibile come quella di un suono: variazione continua delle frequenze in un certo intervallo di valori
Spettro a bande di larghezza Δf costante a banda stretta è adatto ad analisi
approfondite delle vibrazioni strutturali o delle macchine
Si ricorre ad una discretizzazione del campo di variazione trasformando la curva spettrale continua con una a gradini, per “BANDE DI FREQUENZA”
A causa della composizione spettrale continua il rumore produce sensazioni sgradevoli, al contrario dei suoni che producono sensazioni gradevoli per il rapporto armonico tra le componenti spettrali
Alla frequenza centrale di ogni banda si attribuisce tutta l’energia contenuta nell’intera banda
Df Df Df
I (W/m2) I (W/m2)
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Analisi per bande di ampiezza percentuale costante: tipicamente impiegata per misure acustiche
sic fff
: ampiezza percentuale di banda cf
fD
cf
fD COSTANTE
Le ampiezze di banda raddoppiano passando da una banda a quella successiva.
L’ampiezza di ogni banda è pari al 70,7 % della frequenza nominale centrale della banda.
Bande di ottava: Il rapporto tra due frequenze centrali consecutive vale 2. Allo stesso modo la frequenza di taglio inferiore di una banda di ottava raddoppia rispetto alla corrispondente della banda precedente.
is ff 2 iic fff 22 2
iii ffff D 2 707,02
1
2
D
i
i
c f
f
f
f
Df
fi fs
fi: frequenza di taglio inferiore
fs: frequenza di taglio superiore
fc: frequenza nominale centrale di banda
Df: ampiezza di banda= fs - fi
fc
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Bande di 1/3 di ottava
is ff 3 2 631
31
222 iiiisic fffffff
122 33 D iii ffff
232,02
12
2
126
3
6
3
D
i
i
c f
f
f
f
La frequenza di taglio inferiore di una banda di 1/3 di ottava aumenta rispetto alla precedente di un fattore
Analogamente le frequenze centrali aumentano dello stesso fattore da una banda a quella successiva.
L’ampiezza di ogni banda è pari al 23,2 % della frequenza nominale centrale di ogni banda.
26,123
Per bande ad n-esimi di ottava vale la relazione:
in
s ff 2
A volte usate le bande a dodicesimi e ventiquattresimi di ottava per analisi approfondite dei rumori
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is ff 2
In ogni banda di ottava sono contenute tre bande di terzi di ottava di ampiezza crescente e di ampiezza percentuale costante
fi fs f’ f’’
iff 3' 2
iis fffff 2222222 333'33''3
'3'' 2 ff ''3 2 ff s
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BANDE DI OTTAVA
Frequenza di taglio inferiore
Frequenza centrale
Frequenza di taglio superiore
11 16 22
22 31,5 44
44 63 88
88 125 177
177 250 355
355 500 710
710 1000 1420
1420 2000 2840
2840 4000 5680
5680 8000 11360
11360 16000 22720
BANDE DI 1/3 di OTTAVA
Freq. taglio inf.
Freq.
centrale
Frequ. taglio sup.
14,1 16 17,8
17,8 20 22,4
22,4 25 28,2
28,2 31,5 35,5
35,5 40 44,7
44,7 50 56,2
56,2 63 70,8
70,8 80 89,1
89,1 100 112
112 125 141
141 160 178
178 200 224
224 250 282
282 315 355
355 400 447
447 500 562
BANDE DI 1/3 di OTTAVA
Freq. taglio inf.
Freq.
centrale
Frequ. taglio sup.
562 630 708
708 800 891
891 1000 1122
1122 1250 1413
1413 1600 1778
1778 2000 2239
2239 2500 2818
2818 3150 3548
3548 4000 4467
4467 5000 5623
5623 6300 7079
7079 8000 8913
8913 10000 11220
11220 12500 14130
14130 16000 17780
17780 20000 22390
Frequenze di taglio e centrali per bande di ottava e di 1/3 di ottava
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Spettri in ottava e 1/3 di ottava:
• Bande di 1/3 ottava
• Bande di 1/1 ottava
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Rumore bianco e rumore rosa Rumore bianco: distribuzione spettrale piatta, ovvero costante, delle intensità e quindi dell’energia a tutte le frequenze; ciò comporta una distribuzione crescente dei livelli con le frequenze, a causa dell’aumento via via delle ampiezze di banda.
f
I
Bande d’ottava
LI
In bande di ottava aumento di 3 dB ad ogni banda successiva (raddoppio del contenuto energetico per l’ampiezza di banda raddoppiata)
Rumore rosa: distribuzione spettrale piatta se analizzato in bande d’ottava o terzi d’ottava; ciò comporta in banda stretta un decadimento delle intensità e quindi dell’energia all’aumentare della frequenza.
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f
I LI
Bande d’ottava
Rumore bianco e rumore rosa
• Rumore bianco:
Piatto in una analisi
in banda stretta
•Rumore rosa:
piatto in una analisi
in ottave o terzi di
ottava
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