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LEZIONI DEL LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE - A.A. 2013-14 DOCENTE ING. GIUSEPPE DESOGUS IL PERCORSO DEL SOLE LA POSIZIONE DEL SOLE È noto che la terra ruota intorno al sole muovendosi lungo un’orbita ellittica e che il sole si trova in uno dei fuochi dell’ellisse. La terra viene quindi a trovarsi più o meno vicina al sole nei diversi periodi dell’anno. Alla fine di dicembre la terra si trova nel punto più vicino al disco solare (perielio) mentre alla fine di giugno si trova nel punto più lontano (afelio). La distanza della terra dal sole (mediamente pari a 1,5 x 10 8 km) non influisce che in minima parte sulla quantità di radiazione ricevuta dalla terra e quindi sulle variazioni stagionali tanto che, approssimando il percorso ellittico a una circonferenza con il sole al centro, l’errore che si ottiene è inferiore al 3%. L’alternarsi delle stagioni è infatti determinato dalla diversa incidenza che i raggi solari hanno con la superficie terrestre nei differenti periodi dell’anno e quindi dalla quota di energia ricevuta al suolo. Questa variazione dipende dal fatto che l’asse terrestre (l’asse attorno al quale ruota la terra, ortogonale al piano dell’equatore) non è perpendicolare al piano di rotazione intorno al sole ma inclinato rispetto a esso di un valore che varia tra + 23,45° (solstizio estivo) -23,45° (solstizio invernale).

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LEZIONI DEL LABORATORIO DI PROGETTAZIONE TECNICA E

STRUTTURALE - A.A. 2013-14

DOCENTE ING. GIUSEPPE DESOGUS

IL PERCORSO DEL SOLE

LA POSIZIONE DEL SOLE

È noto che la terra ruota intorno al sole muovendosi lungo un’orbita ellittica e che il sole si trova in uno dei fuochi dell’ellisse. La terra viene quindi a trovarsi più o meno vicina al sole nei diversi periodi dell’anno. Alla fine di dicembre la terra si trova nel punto più vicino al disco solare (perielio) mentre alla fine di giugno si trova nel punto più lontano (afelio). La distanza della terra dal sole (mediamente pari a 1,5 x 108 km) non influisce che in minima parte sulla quantità di radiazione ricevuta dalla terra e quindi sulle variazioni stagionali tanto che, approssimando il percorso ellittico a una circonferenza con il sole al centro, l’errore che si ottiene è inferiore al 3%. L’alternarsi delle stagioni è infatti determinato dalla diversa incidenza che i raggi solari hanno con la superficie terrestre nei differenti periodi dell’anno e quindi dalla quota di energia ricevuta al suolo. Questa variazione dipende dal fatto che l’asse terrestre (l’asse attorno al quale ruota la terra, ortogonale al piano dell’equatore) non è perpendicolare al piano di rotazione intorno al sole ma inclinato rispetto a esso di un valore che varia tra + 23,45° (solstizio estivo) -23,45° (solstizio invernale).

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Figura 1: Posizione reciproca del Sole e della Terra durante l’arco dell’anno

I due movimenti combinati di rivoluzione intorno al sole e rotazione intorno al proprio asse determinano perciò le modalità di distribuzione dell’energia solare stagionale la durata del giorno e della notte. GIORNI CARATTERISTICI Quando si valuta il percorso annuale del Sole si fa spesso riferimento a quattro date caratteristiche: GIORNO DATA

Emisf. Sud Emisf. Nord

DESCRIZIONE

Solstizio d’Estate 21 Dic. 21 Giu. L’altezza del sole a mezzogiorno raggiunge il suo valore massimo

Equinozio d’Autunno 21 Mar. 21 Sett. Il sole sorge esattamente ad Est e tramonta esattamente ad Ovest

Solstizio d’Inverno 21 Giu. 21 Dic. L’altezza del Sole a mezzogiorno raggiunge il suo valore minimo

Equinozio di Primavera 21 Sett. 21 Mar. Il sole sorge esattamente ad Est e tramonta esattamente ad Ovest

La posizione del Sole e della Terra nei giorni caratteristici è tale da poter calcolare con facilità l’altezza del sole in un punto della superficie terrestre al mezzogiorno solare.

Figura 2: Posizione reciproca del Sole e della Terra al solstizio d’estate

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Figura 3: Posizione reciproca del Sole e della Terra al solstizio d’inverno

Figura 4: Posizione reciproca del Sole e della Terra agli equinozi

Ne consegue quindi che l’altezza del Sole a mezzogiorno (ora solare) per i giorni caratteristici può essere ricavata dalle seguenti formule:

)23.45||(90 seAlt

)23.45||(90 siAlt

||90 eqAlt

Dove: Alteq è l’altezza del Sole a mezzogiorno agli Equinozi, Altsi è l’altezza del Sole al Solstizio d’Inverno e Altse è l’altezza del Sole al Solstizio d’Estate, mentre è la latitudine dell’osservatore. Per Cagliari, che ha una latitudine di circa 39° 22’ (39,37°) N risulta:

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Alteq = 50,63° Altsi = 27,18° Altse = 74,08° IL PERCORSO DEL SOLE Per i giorni caratteristici al mezzogiorno solare l’individuazione della posizione del sole è, come visto, molto semplice. In tutti gli altri giorni ed a tutte le altre ore la questione si complica. Sebbene sia possibile utilizzare formule matematiche, è spesso molto più semplice e veloce leggere la posizione del sole su diagrammi appositi, detti “diagrammi solari”. La posizione del sole varia in funzione delle coordinate geografiche dell’osservatore, di conseguenza esiste un diagramma solare per ogni posizione sulla superficie terrestre. Esistono dei software in grado di tracciare per ogni coppia di coordinate geografiche (latitudine e longitudine) il diagramma solare corrispondente.

Figura 5: Rappresentazione tridimensionale dei differenti percorsi del Sole alla latitudine di 39° 22’

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Figura 6: Proiezione sul piano orizzontale dei percorsi del Sole

ALTEZZA ED AZIMUT DEL SOLE La posizione del Sole è completamente definita da due parametri angolari: l’altezza e l’azimut. L’azimut è l’angolo, misurato sulla linea dell’orizzonte, tra la direzione del Nord reale e la proiezione della posizione del Sole sull’orizzonte. Si misura in senso antiorario e varia da 0° a 360° L’altezza è l’angolo, misurato sulla verticale, tra la posizione del Sole e l’orizzonte. Si misura a partire dall’orizzonte e varia tra 0° e 90°.

Figura 7: Rappresentazione grafica delle coordinate solari Altezza e Azimut

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I DIAGRAMMI SOLARI I diagrammi solari sono un sistema pratico ed intuitivo per rappresentare i diversi percorsi del sole su un piano. L’altezza e l’azimut solari possono essere immediatamente letti per ogni ora ed in ogni giorno dell’anno. Inoltre forniscono una chiara rappresentazione del percorso del sole al quale riferirsi nella fase di progettazione degli edifici. Ci sono diversi tipi di diagrammi solari, a seconda del tipo di proiezione utilizzato per riprodurre su una superficie piana la sfera celeste. Se proiettiamo le altezze angolari su un piano con dei raggi paralleli otteniamo una rappresentazione ortografica.

Figura 8: Proiezione ortografica

Il difetto principale di questo tipo di rappresentazione è che angoli di altezza molto bassi sull’orizzonte sono notevolmente deformati in proiezione. Per gli scopi architettonici, però, questi angoli sono particolarmente importanti, perché, come vedremo, gran parte delle ombre portate sulle superfici degli edifici sono molto basse. Per ovviare a questo difetto si utilizzano proiezioni ortocentriche in cui tutte le altezze hanno proiezioni sul piano fra loro equidistanti.

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Figura 9: Proiezione ortocentrica

Un altro tipo di proiezione è quella stereografica, che evidenzia maggiormente le altezze minori.

Figura 10: Proiezione stereografica

Le proiezioni più utilizzate sono quelle ortocentriche e stereografiche.

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Indipendentemente dal tipo di diagramma utilizzato, gli angoli di altezza del sole prendono la forma di cerchi concentrici, mentre gli angoli azimutali sono rappresentati da un fascio proprio di linee con il centro coincidente con quello del diagramma. A questo punto è possibile tracciare il diagramma solare semplicemente riportando tutti i punti corrispondenti alle coordinate solari per le differenti ore di un dato giorno dell’anno. Nella pratica è estremamente raro che ci sia il bisogno di tracciare un diagramma solare, si usano invece diagrammi già disegnati e si utilizzano per ricavare le coordinate solari nei diversi periodi dell’anno. Di seguito verrà descritto nel dettaglio un diagramma solare e come si procede materialmente per ricavare i dati che interessano.

Figura 11: Diagramma solare

Gli elementi che compongono un diagramma solare sono:

Linee azimutali. Sono rappresentate da un fascio proprio di rette con centro corrispondente con quello del diagramma. Per semplicità nella figura sono rappresentate solo dalla parte finale esterna al cerchio del diagramma, ad intervalli di 15°. Gli angoli si misurano in senso orario partendo da nord.

Linee delle altezze. Le linee che indicano l’angolo d’altezza del Sole sono dei cerchi concentrici tratteggiati nella figura. Riportano le altezze ad intervalli di 10° a partire dall’esterno verso il centro. La linea dei 90° coincide con il centro del diagramma.

Linee della data. Rappresentano il percorso del Sole sulla volta celeste per un determinato giorno dell’anno. Partono dal lato est del diagramma e vanno verso quello ovest. Nella figura sono disegnate in rosso, una il primo giorno di ogni mese. Quelle relative ai primi sei mesi dell’anno sono rappresentate con tratto continuo, le altre con un tratteggio.

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Linee dell’ora. Indicano la posizione del sola da una specifica ora del giorno. Sono rappresentate a forma di 8 (analemma). L’intersezione delle linee dell’ora con quelle della data da la posizione del Sole richiesta. Anche in questo caso il tratto continuo delle linee deve essere utilizzato per i primi sei mesi dell’anno, quello discontinuo per gli ultimi sei.

Ricavare le coordinate solari da un diagramma si procede nel modo seguente: Si individua la linea dell’ora richiesta. Nell’esempio riportato nella figura si stanno

calcolando le coordinate solari alle ore 8:00 del 9 Marzo. La linea sarà quindi contraddistinta dal numero 8 ed il tratto sarà quello continuo dal momento che Marzo è il terzo mese dell’anno. Per orari intermedi è necessario interpolare tra due linee successive.

Si individua la linea della data richiesta. In questo caso è stato necessario interpolare tra la linea del 1° Marzo e quella del 1° Aprile. La linea corrispondente è stata tracciata in celeste.

Trovare l’intersezione delle linee dell’ora e della data individuate. In figura è rappresentata con un punto azzurro.

Tracciare una linea dal centro esatto del diagramma fino all’esterno, passando per l’intersezione individuata precedentemente.

Leggere l’azimut sul cerchio esterno del diagramma corrispondente alla linea tracciata. Questa è la prima coordinata solare richiesta.

Tracciare un cerchio concentrico alle linee delle altezze e passante per l’intersezione individuata. Leggere l’altezza del Sole sulla scala riportata sulla linea del nord, interpolando se necessario.

Eseguendo tutti questi passaggi è stato possibile determinare che per una latitudine di 39° N ed una longitudine di 9° E, le coordinate solari alle ore 8,00 del 9 Marzo sono: Azimut: 107,8° Altezza: 13,2°. ORA LOCALE E ORA SOLARE Il diagramma solare sopra riportato è stato tracciato in base all’ora locale. In genere però i diagrammi utilizzati per ricavare graficamente le coordinate solari sono più semplici. Innanzitutto riportano solo le linee della data relative al giorno 21 di ogni mese ed inoltre sono tracciati in funzione dell’ora solare e non di quella locale. È bene quindi conoscere la differenza fra le due notazioni orarie. È noto che la superficie terrestre è suddivisa in fusi orari. L’ora locale è l’ora che viene convenzionalmente assegnata ad un determinato fuso. Viene valutata non solo in funzione di considerazioni geografiche, ma anche di natura politica ed economica. L’ora solare invece è definita in base alla posizione del Sole nel suo percorso nel cielo. Il mezzogiorno solare coincide con il momento in cui il Sole si trova esattamente a Sud dell’osservatore. È ovvio quindi che l’ora solare varia da punto a punto della superficie terrestre. L’ora locale di un fuso è uguale a quella solare misurata su un meridiano di riferimento. Man mano che ci si allontana dal meridiano aumenta lo scarto tra ora solare e locale. Dal momento che i meridiani di riferimento hanno in genere un intervallo di 15° di longitudine (360°/24h) e che fra questi vi è uno scarto di ora locale di 1h, ne consegue che per ogni grado di longitudine fra un osservatore ed il meridiano di riferimento ci saranno 4’ di differenza tra ora locale e solare, quindi:

4).( refsolarelocale HH

Dove è la longitudine dell’osservatore e ref la longitudine del meridiano di riferimento. Ad esempio il meridiano di riferimento del fuso orario in cui si trova la città di Cagliari passa approssimativamente per Catania. La differenza di longitudine tra le due città è +6°. Ne consegue che a Cagliari lo scarto tra ora solare e ora locale è di 24’. Quindi il sole passa per il meridiano di Cagliari, e si trova quindi esattamente a Sud (azimut=180°) non alle ore 12:00 locali, bensì alle ore

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12:24. Quando si utilizza un diagramma solare è necessario sapere in base a quale delle due notazioni è stato calcolato. BIBLIOGRAFIA:

S. De Pascalis, “Progettazione Bioclimatica”, Dario Flaccovio Editore, Palermo 2001

A. Rogora, “Architettura e Bioclimatica- La rappresentazione dell’energia nel progetto”,

Sistemi Editoriali, Napoli 2003

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MASCHERA DELLE OSTRUZIONI

Il diagramma solare permettere di conoscere in ogni istante della giornata e per ogni giorno dell’anno la posizione del sole nella volta celeste. Queste informazioni sono utili, ma l’efficacia dei diagrammi solari va oltre. In particolare è possibile sapere quando un oggetto circostante il sito di intervento ostruisce il sole su un punto preciso del sito stesso. Questo è possibile attraverso la costruzione delle “maschere di ostruzione”. Lo stesso strumento si utilizza anche per dConcettualmente l’operazione è identica, ma in quest’ultimo caso, per non creare confusione, si preferisce l’accezione “maschere di ombreggiamento”.La maschera polare delle ostruzioni rappresenta la trasposizione in una elementi dell’intorno visti da uno specifico punto di osservazione. Viene utilizzaalla carta dei percorsi solari e alla maschera della luminosità della volta celeste per descrivere l’effetto ostruente degli elementi Ogni maschera si riferisce a uno specifico punto dello spazio in quanto le dimensioni angolari degli oggetti cambiano al variare della posizione relativa dell’osservatore. Questo fatto risulta evidente quando ci avviciniamo ad una qualsiasi oL’effetto ostruente è infatti legato all’incremento angolare e quindi al rapporto distandefinisce la tangente dell’angolo di ostruzione.Come già detto le carte dei percorsi solari servono a calcolare la direzione di provesolari che raggiungono l’osservatore in un certo istante a condizione che il sole non sia ostruito da un ostacolo. Per verificare questa condizione occorre caleventuali ostacoli riportandoli sul diagramma Nel caso di ostruzioni non riducibili a superfici piane di altezza costante (montagne, edifici articolati, ecc.) si procede:

individuando i punti notevoli (massimi, minimi, discontinuità ecc.); calcolando i valori di altezza angolare

eventualmente per altri punti intermedi che siano significativi per il tracciamento delle ostruzioni (discontinuità, minimi, massimi ecc.);

Figura 12: Rilevamento degli angoli azimutal

MASCHERA DELLE OSTRUZIONI

Il diagramma solare permettere di conoscere in ogni istante della giornata e per ogni giorno dell’anno la posizione del sole nella volta celeste. Queste informazioni sono utili, ma l’efficacia dei

rticolare è possibile sapere quando un oggetto circostante il sito di intervento ostruisce il sole su un punto preciso del sito stesso. Questo è possibile attraverso la costruzione delle “maschere di ostruzione”. Lo stesso strumento si utilizza anche per dimensionare le schermature solari. Concettualmente l’operazione è identica, ma in quest’ultimo caso, per non creare confusione, si preferisce l’accezione “maschere di ombreggiamento”. La maschera polare delle ostruzioni rappresenta la trasposizione in una elementi dell’intorno visti da uno specifico punto di osservazione. Viene utilizzaalla carta dei percorsi solari e alla maschera della luminosità della volta celeste per descrivere

considerati. Ogni maschera si riferisce a uno specifico punto dello spazio in quanto le dimensioni angolari degli oggetti cambiano al variare della posizione relativa dell’osservatore. Questo fatto risulta evidente quando ci avviciniamo ad una qualsiasi ostruzione. L’effetto ostruente è infatti legato all’incremento angolare e quindi al rapporto distandefinisce la tangente dell’angolo di ostruzione. Come già detto le carte dei percorsi solari servono a calcolare la direzione di provesolari che raggiungono l’osservatore in un certo istante a condizione che il sole non sia ostruito da un ostacolo. Per verificare questa condizione occorre calcolare l’ingombro all’orizzonte degli eventuali ostacoli riportandoli sul diagramma dei percorsi del sole. Nel caso di ostruzioni non riducibili a superfici piane di altezza costante (montagne, edifici

individuando i punti notevoli (massimi, minimi, discontinuità ecc.); calcolando i valori di altezza angolare e azimut per ognuno dei punti notevoli ed eventualmente per altri punti intermedi che siano significativi per il tracciamento delle ostruzioni (discontinuità, minimi, massimi ecc.);

: Rilevamento degli angoli azimutali e di altezza di un'ostruzione

Il diagramma solare permettere di conoscere in ogni istante della giornata e per ogni giorno dell’anno la posizione del sole nella volta celeste. Queste informazioni sono utili, ma l’efficacia dei

rticolare è possibile sapere quando un oggetto circostante il sito di intervento ostruisce il sole su un punto preciso del sito stesso. Questo è possibile attraverso la costruzione delle “maschere di

imensionare le schermature solari. Concettualmente l’operazione è identica, ma in quest’ultimo caso, per non creare confusione, si

La maschera polare delle ostruzioni rappresenta la trasposizione in una visione polare degli elementi dell’intorno visti da uno specifico punto di osservazione. Viene utilizzata sovrapponendola alla carta dei percorsi solari e alla maschera della luminosità della volta celeste per descrivere

Ogni maschera si riferisce a uno specifico punto dello spazio in quanto le dimensioni angolari degli oggetti cambiano al variare della posizione relativa dell’osservatore. Questo fatto risulta evidente

L’effetto ostruente è infatti legato all’incremento angolare e quindi al rapporto distanza/altezza che

Come già detto le carte dei percorsi solari servono a calcolare la direzione di provenienza dei raggi solari che raggiungono l’osservatore in un certo istante a condizione che il sole non sia ostruito da

colare l’ingombro all’orizzonte degli

Nel caso di ostruzioni non riducibili a superfici piane di altezza costante (montagne, edifici

e azimut per ognuno dei punti notevoli ed eventualmente per altri punti intermedi che siano significativi per il tracciamento delle

i e di altezza di un'ostruzione

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riportando i valori ottenuti direttamente sulla carta dei percorsi solari e unendo la spezzata

così ottenuta.

Figura 13: Rappresentazione dell'ostruzione sul diagramma polare

Il diagramma finale consente di valutare in quale mese e in quali ore l’osservatore situato nel punto

P non vede il sole stante le condizioni esistenti o di progetto degli ingombri all’orizzonte

Figura 14: Sovrapposizione del diagramma solare e de

riportando i valori ottenuti direttamente sulla carta dei percorsi solari e unendo la spezzata

: Rappresentazione dell'ostruzione sul diagramma polare

consente di valutare in quale mese e in quali ore l’osservatore situato nel punto

P non vede il sole stante le condizioni esistenti o di progetto degli ingombri all’orizzonte

: Sovrapposizione del diagramma solare e della maschera di ombreggiatura

riportando i valori ottenuti direttamente sulla carta dei percorsi solari e unendo la spezzata

: Rappresentazione dell'ostruzione sul diagramma polare

consente di valutare in quale mese e in quali ore l’osservatore situato nel punto

P non vede il sole stante le condizioni esistenti o di progetto degli ingombri all’orizzonte.

lla maschera di ombreggiatura

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Figura 15: Calcolo degli angoli di altezza e azimutali per un elemento vegetale.

Figura 16: Costruzione della maschera di ombreggiatura.

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Figura 17: Sovrapposizione fra la maschera di ombreggiatura e il diagramma solare

Nel capitolo relativo alle schermature salari verranno illustrate le modalità di realizzazione delle maschere di ombreggiamento di elementi piani come gli aggetti verticali o orizzontali. BIBLIOGRAFIA:

AA. VV., “Il Nuovo Manuale dell’Architetto”, Mancosu Editore, Roma A. Rogora, “Architettura e Bioclimatica- La rappresentazione dell’energia nel progetto”,

Sistemi Editoriali, Napoli 2003