Lezioni 2 e 3 – Corso di Logica e Teoria dell’Argomentazione · conclusione, ed usando...

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Le argomentazioni Lezioni 2 e 3 – Corso di Logica e Teoria dell’Argomentazione

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Le  argomentazioni  

Lezioni 2 e 3 – Corso di Logica e Teoria dell’Argomentazione

Sommario  

•  Enuncia1  •  Definizione  di  Argomentazione  •  Forma  canonica  •  Argomentazione  vs.  spiegazione  e  persuasione  •  Modello  di  Toulmin    •  Argomentazioni  Indire?e,  complesse,  convergen1  •  Enuncia1  implici1  •  Diagrammi    

Avvertenza

•  La logica ha un suo dizionario prestabilito •  Ogni parola logica identifica in modo non

ambiguo un concetto •  L’uso di parole alternative (ad esempio

sinonimi) immette ambiguità, dunque non fatelo (salvo diversa indicazione in proposito)

Valori di verità

•  In questo corso tratteremo della logica che ha 2 valori di verità possibili: il «vero» ed il «falso»

•  Non è l’unica scelta possibile, esistono molte logiche con caratteristiche anche molto diverse

•  “Verità” in che senso? Lo scopo di questo corso non è di indagare il significato filosofico del concetto di “verità” –  noi ci atterremo all’idea intuitiva di «verità»

come corrispondenza con la realtà

Enuncia1  

•  Enunciato = espressione linguistica per cui è possibile dire se è vera o falsa

•  Sono enunciati? –  Oggi è mercoledì. –  Il mio nome non è Giovanni. –  Anna o Giulia sono studentesse. –  Levati dai piedi. –  Oggi è martedì? –  Dio mio, ti prego! –  Idee verdi incolori dormono furiosamente.

•  Non sono enunciati ordini, domande, esclamazioni, auspici, frasi senza senso

Enunciati, Proposizioni, Asserzioni

•  Enunciato: è l’espressione linguistica (dunque un’entità sintattica legata alla lingua)

•  Proposizione: è il contenuto di un enunciato (cioè un’entità astratta, indipendente dalla lingua) –  Esempio: “la neve è bianca” e “the snow is white”

•  Asserzione: è l’enunciato proferito da un soggetto •  Li useremo in modo intercambiabile per non appesantire

troppo il discorso

Tipi di Enunciato

•  A seconda della forma sintattica –  semplice: non contiene altri enunciati come

parti proprie –  composto: se non è semplice (tramite

particelle di composizione come la congiunzione, la negazione, la disgiunzione, ecc.)

•  A seconda della presenza di condizioni –  dichiarativo: è un’affermazione senza

condizioni interne –  ipotetico: è un’affermazione con la presenza di

condizioni interne

Esempi

•  Semplici o composti? Dichiarativi o ipotetici? –  Giovanni è uno studioso. –  Giovanni non è uno studioso. –  Giovanni o è uno studioso o è intelligente. –  Se Giovanni è intelligente allora studia molto. –  Giovanni è uno studioso ed è intelligente. –  Se Giovanni è intelligente non può non

partecipare a tutte le lezioni. –  Se Giovanni è studioso allora è intelligente

oppure è perspicace.

I Monty Python e l’argomentazione

Video locale

N.B.:  Non  è  questo  il  significato  di  argomentare  che  a  noi  interessa!  

h?p://www.youtube.com/watch?v=HWH8T3GV2ds    

Youtube  h?ps://www.youtube.com/watch?v=kQFKtI6gn9Y  

Argomentazione

•  Argomentazione: forma di discorso in cui alcuni enunciati danno sostegno ad un altro enunciato. I primi sono detti premesse, l’ultimo è detto conclusione –  Gli esseri umani sono mortali e Bob è un essere

umano. Dunque Bob è mortale. –  Domani è domenica. Quindi domattina verrà

celebrata la funzione religiosa. •  Argomento: costrutto linguistico specifico

in cui avviene un’argomentazione

Scopi dell’argomentazione

•  Gli argomenti hanno uno scopo giustificativo: fornire delle evidenze (premesse) a sostegno di una tesi (conclusione), in modo da aumentarne l’accettabilità

Premesse  

Premesse  

Conclusione  

Luoghi dell’argomentazione

•  L’argomentazione viene usata costantemente –  in ambito filosofico e scientifico, per costruire

tutta la nostra conoscenza –  in ambito legale, per convincere giudici e giurie

dell’innocenza/colpevolezza di un imputato –  in ambito politico, per comprendere eventi e

convincere cittadini e/o politici –  Nelle conversazioni di ogni giorno, per gestire il

disaccordo

Inferenza logica

•  Il processo che ci fa passare da una o più proposizioni ad un’altra proposizione, che si accetta sulla base del contenuto delle prime, viene detto anche inferenza logica (inferire una proposizione)

•  L’argomentazione è un tipo di inferenza logica •  È il ragionamento (termine che ha a che fare più

con l’atto mentale) con cui deriviamo la conseguenza degli enunciati di partenza

•  Non usare termini come “deduzione” o “induzione” in senso generale, perché hanno un significato più specifico (prossime lezioni)

Attenzione!

•  In generale, in un’argomentazione, le premesse e la conclusione non devono essere per forza tutte vere: ciò che conta è che si cerchi di dare sostegno ad una tesi (conclusione) attraverso le premesse –  Due più due fa cinque. Dunque cinque è un

multiplo di due. –  La Terra gira attorno al Sole. Venere gira

attorno al Sole. Marte gira attorno al Sole. Dunque tutti i pianeti dell’universo girano attorno al Sole.

Esempio

•  E’ pressoché impossibile ottenere composti di quarzo e diamante in laboratorio, tanto meno in natura, dato che è difficile far sì che il diamante reagisca con altri elementi, e dato che il quarzo, a sua volta forma pochi composti.

Esempio

•  Certi politici sono degli ipocriti. Dicono che per tenere sotto controllo il deficit nazionale dovremmo pagare più tasse, ma poi sprecano un sacco di soldi per le loro campagne elettorali.

Argomentazione indiretta

•  A volte espressioni che non costituiscono enunciati sono usati per argomentare in maniera indiretta, senza esplicitare la conclusione, ed usando espedienti retorici (con domande, ordini, ecc.) –  Levati dai piedi! Mi hai ferita moltissimo. –  Oggi è martedì? Non ti sembra che siamo in

ritardo? –  Dio mio, ti prego! Sono anni che non ti chiedo

nulla!

Esempi

•  Le seguenti sono argomentazioni: vero o falso? •  Dopo aver trovato le argomentazioni presenti,

individuare premesse e conclusioni. –  Bob parlava, dunque era in buone condizioni. –  Anna non ti è simpatica? Strano, a me lo è molto. –  Anna è simpatica, infatti ride ad ogni battuta. –  Il quadrato è un tipo di rettangolo. Infatti ha 4 lati, a

due a due paralleli. –  Il cerchio è una figura geometrica fondamentale. Ma

francamente non so perché. –  Non possiamo venire domani. Chiara deve lavorare.

Esempio

•  Penso, francamente, che l’Italia sarà abbattuta dalla crisi economica. L’Italia non sta intraprendendo misure sociali opportune. E, come sappiamo, le crisi economiche abbattono tutti coloro che non lo fanno. –  (premessa) L’Italia non sta intraprendendo misure

sociali opportune. –  (premessa) Le crisi economiche abbattono tutti coloro

che non intraprendono misure sociali opportune. –  (conclusione) L’Italia sarà abbattuta dalla crisi

economica.

Forma canonica •  Argomento in forma normale (grezza)

Penso, francamente, che l’Italia sarà abbattuta dalla crisi economica. L’Italia non sta intraprendendo misure sociali opportune. E, come sappiamo, le crisi economiche abbattono tutti coloro che non lo fanno.

•  Argomento in forma canonica (distillata) L’Italia non sta intraprendendo misure sociali opportune. Le crisi economiche abbattono tutti coloro che non intraprendono misure sociali opportune. :. L’Italia sarà abbattuta dalla crisi economica.

Esempi

•  Il quadrato è un tipo di rettangolo. Infatti ha 4 lati, a due a due paralleli. Il quadrato ha 4 lati. I lati del quadrato sono a due a due paralleli. :. Il quadrato è un tipo di rettangolo

•  Non possiamo venire domani. Chiara deve

lavorare Chiara (domani) deve lavorare. :. Non possiamo venire domani.

Scrittura in forma canonica

•  Togliere incisi, divagazioni, artifici retorici, enfasi, sottolineature, ed ogni altra cosa non funge da premessa o conclusione

•  Scrivere prima tutte le premesse, e in fondo scrivere la conclusione

•  Usare espedienti grafici (“:.” oppure linea divisoria)

Identificare un’argomentazione

•  Indicatori di premessa (infatti, poiché, perché, siccome, in quanto, dato che, considerato che, …)

•  Indicatori di conclusione (quindi, dunque, perciò, pertanto, così, di conseguenza, stando così le cose, ciò significa che, …) –  Bob non andrà a lezione; infatti sta ancora

dormendo. –  Bob non andrà a lezione; quindi perderà alcune

spiegazioni importanti sulla logica.

Limiti dell’analisi esclusivamente strutturale

•  Chiediamoci: stiamo cercando di sostenere una conclusione? O stiamo cercando di fornire spiegazioni per qualcosa che non è in dubbio (o che lo è meno della spiegazione stessa)? –  Ho portato il mio lavoro perché tu possa

visionarlo. –  Era disorientato così è rimasto molto più a

lungo.

Argomentazioni e Spiegazioni

Premesse  

Conclusioni  

Fatti accettati

Con lo scopo di provare

Explanans  

Explanandum   Fatto accettato

Con lo scopo di fare luce su

In dubbio

In dubbio

Differenza pragmatica

•  Facilmente confondibili ma la funzione è diversa: –  nell’argomentazione si danno ragioni per

aumentare l’accettabilità della conclusione –  nella spiegazione non è in dubbio il fatto finale

(che si presume vero o accettato) quanto invece l’explanans che viene dato per aumentare la comprensione dell’explanandum

•  La stessa linea di ragionamento può avere una funzione esplicativa in un contesto dialogico e argomentativa in un altro

Esempi

•  Evidenza: oggi Carlo ha superato l’esame. –  Carlo è uno studioso. Oggi ha superato

l’esame. Cos’è? •  argomentazione

–  Carlo ha studiato tutta la settimana. Per questo oggi ha superato l’esame. Cos’è? •  spiegazione

Esempio

•  Bob: “Carlo è un gran lavoratore, per questo è rispettato da tutti”. Cosa sta facendo Bob? –  Se vuole dimostrare che Carlo è rispettato da

tutti allora sta argomentando, e porta la laboriosità di Carlo – che ritiene accettabile dall’interlocutore – come elemento a sostegno

–  Se vuole chiarire il perché è rispettato da tutti allora sta spiegando, ritenendo che il suo interlocutore sia già d’accordo con ciò e portando la laboriosità di Carlo come elemento esplicativo del rispetto goduto

«Non ho i miei compiti – il mio cane li ha mangiati»

Argomentazione o

spiegazione?

Argomentazione vs. Persuasione

•  Persuasione: l’obiettivo è convincere facendo appello a qualunque strategia, dunque anche strategie tendenziose o emotive, tirando in gioco solo l’evidenza più favorevole, ecc.

•  Argomentazione: l’obiettivo è convincere chiunque seguendo delle norme razionali, ad esempio facendo appello a tutte le evidenze pertinenti, anche agli eventuali punti di debolezza

Argomentazione vs. Persuasione

•  In generale, la persuasione avviene per aspetti intrinseci (argomentativi) ed estrinseci (emotivi, autorevolezza del parlante; appello a norme sociali, come reciprocità, lealtà, senso di giustizia) –  già Aristotele parlava di tre modi della persuasione:

pathos (l’aspetto emotivo), ethos (la credibilità del parlante), logos (l’aspetto argomentativo)

persuasione argomentazione

Esempi dalla pubblicità Ethos   Pathos   Logos  

Ruota  a?orno  a  una  celebrità,  a  

qualcuno  in  divisa  o  con  aspe?o  professionale  

Ruota  a?orno  alla  paura,  al  desiderio,  all’empa1a,  alla  

fame,  ecc.  

Faa,  percentuali,  molte  informazioni,  

grafici  e  figure  

Video locale

Esempio di pubblicità

Video locale 2

Video locale 3

Scopi dell’argomentazione

•  Gli argomenti hanno uno scopo giustificativo: fornire evidenze (premesse) a favore di una tesi (conclusione)

•  In chiave dialogica, lo scopo di un’argomentazione è di tipo persuasivo: convincere ad accettare una conclusione (ritenuta altrimenti dubbia) sulla base di altre asserzioni (le premesse) –  Il convincimento deve essere cercato su base

«razionale», cioè seguendo una serie di norme affidabili (le stesse che sono alla base del nostro edificio della conoscenza)

Ricordate che…

•  "Qualcuno può convincermi della verità di una certa tesi anche se non dice cose vere, e le sue inferenze sono sbagliate: per esempio perchè mi incanta in qualche modo, o perchè sono già profondamente incline a credere per ragioni mie, quel che vuol farmi credere, o perchè ignoro le regole logiche o non mi accorgo dell'errore." (Franca D'Agostini, Verità avvelenata, 2010 Bollati Boringhieri)

Buone abitudini

•  Non saltare alle conclusioni –  Quando si è ipercritici o si parte da preconcetti,

si salta alle conclusioni più facilmente –  Valutare gli argomenti con attenzione,

considerando ciò che effettivamente si conosce e ciò (poco!) di cui ci fidiamo

•  Riconoscere la propria ignoranza –  Saper riconoscere la propria ignoranza è il

primo passo per ridurla –  Diffidare delle leggende urbane. «I cellulari

fanno male alla salute», davvero? –  «non lo so» è sempre una risposta possibile

Modello di Toulmin

Da8   Conclusione  

Sostegno  

Garanzia  

Qualificatore  

Riserve  

Esempio •  Harry è un uomo nato alle Bermuda, dunque,

presumibilmente, Harry è cittadino britannico, poiché un uomo nato alle Bermuda è generalmente un cittadino britannico, sulla base dell’Atto del Parlamento del 10/10/1970, a meno che sia naturalizzato americano” –  (dati) Harry è un uomo nato alle Bermuda –  (conclusione) Harry è cittadino britannico –  (qualificatore) presumibilmente –  (garanzia) un uomo nato alle Bermuda è generalmente

un cittadino britannico –  (sostegno) sulla base dell’Atto del Parlamento del

10/10/1970 –  (riserva) a meno che sia naturalizzato americano

Esempio

•  Dovresti comperare una Fiat, perché è stata la macchina più venduta in Italia negli ultimi 50 anni. Tieni presente che la Fiat è da sempre il marchio con maggiore soddisfazione della clientela in quanto puoi trovare una concessionaria e un’assistenza in ogni città italiana. Molte persone sono soddisfatte con le Fiat ed anche quelli che non lo sono ricevono un gran servizio ad ogni centro Fiat.

Elementi nell’esempio Dovresti comperare una Fiat, perché è stata la macchina più venduta in Italia negli ultimi 50 anni. Tieni presente che la Fiat è da sempre il marchio con maggiore soddisfazione della clientela in quanto puoi trovare una concessionaria e un’assistenza in ogni città italiana. Molte persone sono soddisfatte con le Fiat ed anche quelli che non lo sono ricevono un gran servizio ad ogni centro Fiat. (conclusione) Dovresti comperare una Fiat (dati) è stata la macchina più venduta in Italia negli ultimi 50 anni (garanzia) la Fiat è da sempre il marchio con maggiore soddisfazione della clientela (sostegno) puoi trovare una concessionaria e un’assistenza in ogni città italiana (qualificatore) molte persone sono soddisfatte con le Fiat (riserva) anche quelli che non lo sono ricevono un gran servizio ad ogni centro Fiat

Argomentazioni complesse

•  Tra premesse (iniziali) e conclusioni (finali) vi sono conclusioni intermedie che fungono da premesse per ulteriori inferenze.

•  Ad esempio: premessa 1 premessa 2 :. conclusione intermedia premessa 3 :. conclusione (finale)

Esempio •  I numeri razionali sono esprimibili come frazioni

di interi. La radice di 2 non è esprimibile come frazione di interi, quindi non è un numero razionale. Tuttavia la radice di 2 è un numero. Ne segue che esiste almeno un numero irrazionale.

•  (P1) I numeri razionali sono esprimibili come frazioni di interi (P2) La radice di 2 non è esprimibile come frazione di interi :. (CI) La radice di 2 non è razionale. (P3) La radice di 2 è un numero :. (C) esiste almeno un numero irrazionale.

Esempio

Bob deve essere accusato di omicidio volontario. Infatti Bob ha colpito Anna con un pugno e secondo il referto medico Anna è morta in seguito a quel colpo. Dunque Bob è colpevole della morte di Anna. Ma un pugno non si sferra in modo involontario. Bob ha colpito Anna con un pugno Secondo il referto medico Anna è morta in seguito a quel colpo :. Bob è colpevole della morte di Anna un pugno non si sferra in modo involontario :. Bob deve essere accusato di omicidio volontario

Diagrammi •  Si tratta di una rappresentazione schematica dei

nessi inferenziali. È utile soprattutto nelle argomentazioni complesse –  (1) [Bob deve essere accusato di omicidio volontario.]

Infatti (2) [Bob ha colpito Anna con un pugno] e (3) [secondo il referto medico Anna è morta in seguito a quel colpo]. Dunque (4) [Bob è colpevole della morte di Anna.] (5) [Ma un pugno non si sferra in modo involontario.]

2 3

4 5

1

Argomentazioni convergenti

•  Un’argomentazione è convergente se contiene più processi inferenziali tra di loro separati, cioé ciascuno sostiene in modo indipendente la stessa conclusione

Carlo sa calciare con entrambi i piedi, sa giocare in più ruoli, e non perde mai un contrasto. È proprio un bravo calciatore. (1) Carlo sa calciare con entrambi i piedi (2) sa giocare in più ruoli, (3) e non perde mai un contrasto. (4) :. È proprio un bravo calciatore

1 2

4

3

Esempio

Oggi ero molto preparato, è da un mese che studio ogni giorno. Sapevo anche le note del libro. Figurati che avevo approfondito delle parti anche su alti testi. (1) [Oggi ero molto preparato], (2) [è da un mese che studio ogni giorno]. (3) [Sapevo anche le note del libro]. Figurati che (4) [avevo approfondito delle parti anche su alti testi].

2 3

1

4

Asserzioni implicite •  A volte nelle argomentazioni si sottintende

qualche asserzione, la cui considerazione aiuta a rafforzare il nesso inferenziale (premessa implicita) o a chiarire la tesi sostenuta (conclusione implicita) –  Uno di noi verrà mandato via e non sarò io: ho

lavorato sempre bene con il capo. •  [Chi lavora bene con il capo non viene mandato via]

–  Nessuno dei figli di Giuseppe ha rotto il vetro e ciononostante il vetro è stato rotto. L’unica altra persona che oggi giocava in cortile era il figlio della portinaia. •  [Il figlio della portinaia ha rotto il vetro]

Esempi

•  Diana va sempre a dormire tardi, e ciò prova che per lavorare bene al mattino non occorre andare a letto presto. –  [Diana lavora bene al mattino]

•  Se io fossi contento, andrei saltando di gioia. –  [non sono contento]

Esempio

•  Carlo non riesce a fare le divisioni. Nel problema ci sono addizioni, moltiplicazioni e divisioni, ma non è per le addizioni, perché quelle sa farle a mano, e nemmeno per le moltiplicazioni, visto che ne ha fatte diverse. –  (1) [Carlo sbaglia a fare le divisioni.]

(2) [Nel problema ci sono addizioni, moltiplicazioni e divisioni,] ma (3) [gli errori non sono nelle addizioni,] perché (4) [quelle sa farle benissimo,] e (5) [nemmeno nelle moltiplicazioni,] visto che (6) [ne ha fatte diverse.]

–  (7) [Carlo ha sbagliato qualcosa]

2 3

1

5

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7

Controargomento

-“Ieri Isaia ha avuto un dispiacere. Credo proprio che oggi sarà molto triste.” -“Ma io l’ho visto e non mi sembrava triste. Mi ha anche sorriso a lungo.” -“Certo. Ma sarà stato un sorriso di circostanza. Credevi si mettesse a piangere in pubblico?”

•  L’argomento cerca di provare che Isaia è triste •  Il controargomento cerca di confutarlo •  L’argomento continua con la confutazione del

controargomento.

Esempio

Oggi meritavo un voto più alto. Perché ero molto preparato, è da un mese che studio ogni giorno. Sapevo anche le note del libro. Figurati che avevo approfondito delle parti anche su altri testi. Certo, io non ho risposto correttamente. Ma mi ha posto una sola domanda. Come facevo a dimostrarglielo?

Esempio •  (1) [Oggi meritavo un voto più

alto.] Perché (2) [ero molto preparato], (3) [è da un mese che studio ogni giorno]. (4) [Sapevo anche le note del libro]. Figurati che (5) [avevo approfondito delle parti anche su altri testi]. Certo, (6) [io non ho risposto correttamente]. Ma (7) [mi ha posto una sola domanda]. Come facevo a dimostrarglielo?

•  (8 impl.) [non ho dimostrato di essere preparato]

•  (9 impl.) [Con una sola domanda non puoi dimostrare di essere preparato]

7

6

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3 4

2

5

1

Non 8

controargomento  

8

Principio di carità

•  Principio di carità: bisogna rendere l’argomentazione del parlante il più cogente possibile, ma senza aggiungere asserzioni con cui il parlante potrebbe essere in disaccordo –  Lo scopo nell’aggiunta di premesse o

conclusioni è di comprendere chiaramente un’argomentazione

Corriere della Sera, 27 settembre 2016 (online) La differenza, in questo primo round, sta nei toni. A Trump è mancata quella spinta sovversiva, rivoluzionaria che lo ha portato, contro ogni previsione, a conquistare la nomination repubblicana. A quel punto Hillary non ha avuto troppe difficoltà a controllare il flusso della discussione. Poche interruzioni, pochi fuori programma. L’ex Segretario di Stato ha messo in campo la sua esperienza in politica estera, senza per altro chiarire come sia possibile promettere un cambiamento e nello stesso tempo restare nel solco della strategia di Barack Obama. Trump ha provato a spezzare il circuito logico dell’avversaria, presentandosi come il candidato forte, l’unico in grado di assicurare "law and order" e, nello stesso tempo, capace di negoziare con gli altri leader mondiali, sfruttando il suo fiuto, il suo talento di businessman. Lo staff di Trump, probabilmente, aveva preparato questo primo duello cercando di attenuare l’ostilità di una larga parte dell’opinione pubblica americana. Si vedrà con i sondaggi dei prossimi giorni se l’operazione sia riuscita e quanti dei 100 milioni circa degli spettatori di ieri avranno cambiato idea sul costruttore newyorkese. Il problema è che l’atteggiamento decisamente più composto di Trump potrebbe non bastare. http://www.corriere.it/elezioni-presidenziali-usa-2016/notizie/dibattito-trump-clinton-the-donald-rinuncia-colpo-basso-hillary-che-detta-l-agenda-9bbf7580-8460-11e6-b7a9-74dcfa8f2989.shtml

(1) La differenza, in questo primo round, sta nei toni. (2) A Trump è mancata quella spinta sovversiva, rivoluzionaria che lo ha portato, contro ogni previsione, a conquistare la nomination repubblicana. (3) A quel punto Hillary non ha avuto troppe difficoltà a controllare il flusso della discussione. (4) Poche interruzioni, pochi fuori programma. (5) L’ex Segretario di Stato ha messo in campo la sua esperienza in politica estera, senza per altro chiarire come sia possibile promettere un cambiamento e nello stesso tempo restare nel solco della strategia di Barack Obama. (6) Trump ha provato a spezzare il circuito logico dell’avversaria, presentandosi come il candidato forte, l’unico in grado di assicurare "law and order" e, nello stesso tempo, capace di negoziare con gli altri leader mondiali, sfruttando il suo fiuto, il suo talento di businessman. (7) Lo staff di Trump, probabilmente, aveva preparato questo primo duello cercando di attenuare l’ostilità di una larga parte dell’opinione pubblica americana. (8) Si vedrà con i sondaggi dei prossimi giorni se l’operazione sia riuscita e quanti dei 100 milioni circa degli spettatori di ieri avranno cambiato idea sul costruttore newyorkese. (9) Il problema è che l’atteggiamento decisamente più composto di Trump potrebbe non bastare.

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"Questa  seAmana  ho  trovato  5  euro  soCo  i  cuscini  del  divano.  Se  troviamo  altri  10  divani  possiamo  andare  a  cena  fuori."  

uso vs. menzione

•  È importante distinguere quando si usa un’espressione per dire qualcosa e quando la si menziona dicendo di essa qualcosa

•  Usiamo delle virgolette (singole) –  Galileo era un fisico italiano –  ‘Galileo’ è un nome di sette lettere –  Ho detto la verità –  Ho detto ‘la verità’

•  Invece, sono false le seguenti –  ‘Galileo’ era un fisico italiano –  Galileo è un nome di sette lettere

Esempi

•  Vero o falso? –  Giorgio non si chiama ‘Andrea’. –  ‘Giorgio’ non si chiama Andrea. –  Giorgio si chiama ‘Giorgio’. –  ‘Giorgio’ si chiama Giorgio. –  ‘Barack Obama’ è il Presidente degli USA. –  Barack Obama è il Presidente degli USA. –  Barack Obama ha un cognome corto. –  ‘Barack Obama’ ha un cognome corto.

Per casa

•  Leggere –  Varzi, cap. 1 –  Paoli, cap. 1 e 3

•  Esercizi sul Varzi •  E poi (non prima!), esercizi online