Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

79
Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto

Transcript of Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Page 1: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Lezione VIII

La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto

Page 2: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

La politica sociale fino al 1997• “Grandi aspirazioni e modeste realizzazioni”

• Vincoli istituzionali : Trattati richiedono l’unanimità in Consiglio dei Ministri per l’approvazione di misure di politica sociale ed è molto facile che le proposte della Commissione vengano bloccate dal veto di uno o più s.m

• La Commissione tenta di far approvare misure di politica sociale o presentandole come misure relative alla salute e alla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, per le quali AU prevede il VMQ (direttiva sulla maternità) o utilizzando dopo il Trattato di Maastricht il canale di policy making alternativo fornito dalla concertazione tra le parti sociali a livello europeo (direttiva sul part-time)

Page 3: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

• Scenario di innovazione:• Globalizzazione e mercato unico implicano una

crescita della pressione alla competizione per gli s.m.• Crisi e ristrutturazione dei sistemi di welfare europei

• Rischio di “corsa al ribasso” degli stati con una diminuzione delle spettanze sociali

• Doppia strategia :• Definizione di diritti sociali fondamentali a

livello europe (costituzionalizzazione dei diritti socialiCarta Europea dei Diritti Fondamentali approvata a Nizza e inclusa nel Trattato Costituzionale.

• Coordinamento aperto delle politiche sociali

Globalizzazione e Mercato Unicoaccresciute pressioni competitive su s.m.Crisi e processi di ristrutturazione dei sistemi di welafre europeo

Page 4: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Il metodo di governance

Il coordinamento aperto

OMC

Page 5: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Il coordinamento aperto

• Le iniziative dell’Unione in materia di politica sociale sono fortemente legate allo sviluppo di nuovi modelli di governance, dei quali il “coordinamento aperto” è il più compiutamente sviluppato: questi modelli contrappongono alle modalità di regolazione uniforme e gerarchiche, top down, modalità flessibili , procedurali e non gerarchiche (che salvaguardano la sovranità degli stati)

Page 6: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Il coordinamento aperto II• Nel metodo di coordinamento aperto la responsabilità

circa gli obiettivi specifici e gli strumenti di policy resta al livello nazionale, e la UE assume la funzione di facilitare il coordinamento e l’apprendimento reciproco tra le élites politiche nazionali, senza alcun tentativo formale di controllare l’applicazione da parte dei governi dei principi generali ed obiettivi definiti congiuntamente al livello europeo.

• Le politiche nazionali e i loro risultati sono sviluppati al livello nazionale, ma vengono sotto posti ad un processo di monitoraggio e valutazione rispetto a standards congiuntamente definiti (benchmarks) che permettano di comparare la performance di ciascuno stato membro rispetto agli altri e di identificare le “buone prassi” .

Page 7: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Lisbona 2000

• Obiettivi: “fare dell’Europa la più competitiva e dinamica economia basata sulla conoscenza del mondo , capace di sviluppo economico sostenibile, e di creare migliori posti di lavoro e coesione sociale”

• Metodo: OMC come il nuovo metodo non legislativo per assicurare la convergenza sugli obiettivi dichiarati

Page 8: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

OMC secondo Lisbona 2000

• Fissazione di linee guida a livello UE con tabelle di marcia per ottenere gli obiettivi

• Definizione di indicatori quantitativi e qualitativi e benchmarks rispetto alle migliori performance mondiali e adattati alle necessità dei diversi stati membri e settori come strumenti per comparare le migliori prassi

• Traduzione di queste linee guida in politiche nazionali e regionali

• Monitoraggio, valutazione e peer review periodiche organizzate come processi di apprendimento reciproco

Page 9: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Varianti del OMC

• Varia da settore a settore per:

• Periodicità

• Specificazione (quantitativa) degli obiettivi

• Intensità della pressione esercitata sugli s.m..

Page 10: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

• Sul versante più propriamente della solidarietà e dell’inclusione sociale, viene proposto un rafforzamento del metodo del coordinamento aperto delle politiche sociali e una sua estensione, oltre ai settori della lotta all’esclusione sociale (dal 2000) e della riforma ei sistemi pensionistici (dal 2002) anche al settore delle politiche sanitarie e dei trattamenti di lunga durata, al fine di orientare le riforma intorno ai tre principi cardine comuni:

• dell’accessibilità universale, • della qualità • della sostenibilità finanziaria. • Inoltre il coordinamento aperto nei tre settori della

politica sociale dovrà essere razionalizzato intorno ad un elenco di obiettivi comuni, includendo obiettivi orizzontali come le pari opportunità e l’accesso al mercato del lavoro.

Page 11: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

LISBONA 2000

L’APPROCCIO ALLA POLITICA SOCIALE

Page 12: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Lisbona 2000-L’approccio dell’investimento sociale (Hemerijck

2011)

• Risposta alle sfide di adeguare il w.s. europeo ai nuovi rischi sociali e assicurarne la sostenibilità finanziaria .

• “in policy terms the emphasis was on public policies that prepare individuals, families and societies to adapt to various transformations ..instead of simply repairing damage after passive social policies prove inadequate” (p.12)

• Hemerijck 2011, The socil investment imperative beyond the financial crisis, in Growth, well-being and social policy in Europe:trade-off or sinergy,“Challenge Europe, May 2011”

Page 13: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Lisbona 2000-L’approccio dell’investimento sociale (Hemerijck 2011)

• Risposta a critiche conservatori (welfare dependency)

• Giddens, Esping-Andersen

• “Terza via”

Page 14: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Lisbona 2000-L’approccio dell’investimento sociale (Hemerijck 2011)

• 3 aree di policy centrali:

• Miglioramento del capitale umano (a partire da prima infanzia)

• Relazione famiglia lavoro

• Innovazione dei rapporti di lavoro (flexsecurity)

Page 15: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

POLITICHE DEL LAVORO

1994-2005

Page 16: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Politiche del lavoro fino al 1989• 1960-70 attraverso FSE politiche per la disoccupazione

di lunga durata e la mobilità• 1971 decisone 66/1971 –politiche attive del lavoro in

aree arretrate (formazione)• 1974 Primo piano d’azione socialefissazione di obiettivi a livello comunitario, politiche

nazionalieccezione : eguaglianza di trattamento tra M/F

(direttive del 75,76 e 79)• 1974-76 primi tentativi (falliti) di concertazione

tripartita su politiche del lavoro tra ETUC, UNICE e Commissione

• 1985ripresa (Commissione Delors) di “dialogo sociale”

• 1989 –Carta Sociale Europea-nel 1992 annessa a Trattato di Maastricht come Protocollo sociale (con opting out inglese)

Page 17: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Dialogo sociale 1992-1999

• “Secondo canale” (alternativo al metodo comunitario) di formazione delle politiche (legislazione vincolante) attraverso la concertazione tripartita e la traduzione dell’accordo in una direttiva comunitaria (o implementazione via contrattazione collettiva nazionale)

• Direttiva sul part time• Direttiva sui comitati aziendali europei • Direttiva sull’orario di lavoro• Direttiva sui congedi parentali• Direttiva sul lavoro a tempo determinato

Page 18: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

L’esordio 1993-97

• Le questioni dell’occupazione furono poste al centro dell'agenda politica europea dal Libro Bianco di Jacques Delors Crescita competitività e occupazione del 1993.

• Contesto :

disincanto emerso nel processo di ratifica del trattato di Maastricht

grave crisi occupazionale, che vede in il tasso di occupazione e in Europa ridotto a livelli di poco superiori al 60%, contro il 74% degli Stati Uniti e il tasso di disoccupazione a oltre l’11%.

• Libro Bianco tenta di rendere compatibili le politiche macroeconomiche di rigore (convergenza per l’UEM) le cui implicazioni sono tendenzialmente di natura deflazionistica e la crescita dei livelli occupazionali.

• Propone di combinare misure tese ad accrescere la flessibilità con politiche attive del lavoro, e ad integrare le politiche del lavoro con altri settori di policy (politiche fiscali, sociali, ambientali, familiari etc.)

Page 19: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Consiglio Europeo di Essen del dicembre 1994

• proposta una procedura di monitoraggio multilaterale sulle politiche del lavoro, analoga a quella sulle politiche economiche introdotta dal Trattato di Maastricht in vista dell’Unione Monetaria.

• Il Consiglio formula in serie di raccomandazioni agli stati membri in materia di politiche del Lavoro, che focalizzano quattro “priorità”

Page 20: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

1994-1997

Uno dei principali fattore che facilitano l'inserimento delle politiche del lavoro nell'agenda europea , fu l’ingresso dei nuovi membri nordeuropei, con una tradizione di politiche attive del lavoro, e l’ elezione di governi socialdemocratici in Gran Bretagna in Francia , in Italia e in Germania; I nuovi equilibri politici permisero non solo l'accettazione di una strategia definita a livello europeo, e ne facilitarono l'integrazione con le altre politiche macroeconomiche

Page 21: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Il Trattato di Amsterdam• La SEO fu istituzionalizzata con l’inserimento

nel Trattato di Amsterdam di un capitolo sull’occupazione, in seguito a pressioni provenienti soprattutto dal governo francese , spalleggiato dai paesi nordeuropei, dall’Austria e del Benelux, contro la resistenza dei tedeschi.

• Il Trattato identificava “un elevato livello di occupazione” (una formula più cauta, preferita a quella di “piena occupazione”) come uno degli obiettivi centrali dell’Unione, affiancato a quello della competitività

Page 22: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Il meccanismo di coordinamento delle politiche del lavoro stabilito dal T. di Amsterdam (art.109Q)

• a) il Consiglio Europeo, sulla base di un rapporto annuale elaborato congiuntamente dalla Commissione e dal Consiglio esamina la situazione del lavoro nei paesi dell’Unione;

• b) sulla base delle conclusioni del Consiglio Europeo, il Consiglio dei Ministri, su proposta della Commissione, consultato il PE , il CES, il CdR e il Comitato per l’Occupazione, votando a MQ, approva la linee-guida che gli stati membri dovranno tenere presenti nelle loro politiche per l’occupazione;

• c) ciascuno stato fornisce al Consiglio e alla Commissione un rapporto annuale sulle misure adottate nella propria politica del lavoro per implementare le linee guida (PAN)

• d) il Consiglio, sulla base di questi rapporti annuali, e dopo che essi sono stati esaminati dal Comitato per l’Occupazione , esamina ogni anno le politiche adottate in ciascun paese e la loro conformità alle linee guida, e può, sulla base di una raccomandazione della Commissione e votando a MQ, rivolgere raccomandazioni a un paese;

• e) infine il Consigli e la Commissione, sulla base dei risaltati di tale esame, producono il rapporto annuale per il Consiglio Europeo sull’implementazione delle linnee guida, che chiude il “ciclo annuale” del coordinamento delle politiche del lavoro

Page 23: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

• Rappresenta un passo avanti rispetto al meccanismo varato a Essen in quanto le “linee guida” annualmente decise dal Consiglio acquisivano lo status di forza trainante e componente principale del coordinamento; le raccomandazioni formulate dal Consiglio all’indirizzo di singoli stati membri le cui politiche non rispondano alle “linee guida” anche se legalmente non vincolanti hanno, almeno al livello simbolico, un impatto sanzionatorio.

Page 24: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Il Consiglio Europeo di Lussemburgo e l’avvio della SEO

• Al Consiglio Europeo del novembre 1997 la Commissione presenta le prime proposte per il 1998.

• Vengono adottate 19 linee guida, raggruppate in quattro obiettivi generali o “pilastri” e si fa carico al Consiglio Europeo di Vienna del dicembre 1998 dell’esame dell’implementazione dei Piani di Azione Nazionali (PAN) e l’elaborazione delle linee guida per il 1999

Page 25: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

I quattro pilastri della SEO

• Occupabilità

• Imprenditorialità

• Flessibilità

• Pari opportunità

Page 26: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Occupabilità• Politiche attive del lavoro: • Accrescere la qualità dell’offerta di lavoro e le

opportunità di inserimento attraverso il miglioramento della formazione professionale. L'obiettivo era che entro cinque anni gli Stati membri dovessero offrire ad ogni giovane nei primi sei mesi di disoccupazione l’ opportunità di ricevere formazione, esperienze di lavoro o partecipazione a schemi occupazionali , e che le stesse opportunità dovessero essere offerte ogni disoccupato adulto entro il primo anno di disoccupazione.

• Nel breve periodo la proporzione di disoccupati che accedono ad attività formative doveva salire al 20% , la percentuale media dei tre stati con più alto accesso alla formazione professionale .

Page 27: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Imprenditorialità

• Gli Stati membri devono adoperarsi a facilitare la creazione di impresa attraverso le agevolazioni fiscali, la riduzione dei costi del lavoro indiretti ecc.; a questo fine venivano previste nuove linee di finanziamento, in particolare attraverso la Banca Europea degli Investimenti

Page 28: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Flessibilità

• ·Adattabilità delle imprese e dei lavoratori, anche attraverso la negoziazione tra le parti sociali di misure di modernizzazione dell'organizzazione del lavoro che rendano le imprese più competitive ed assicurino una migliore compatibilità tra flessibilità e sicurezza dei lavoratori (flexsecurity).

Page 29: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Pari opportunità• ·Inserimento sul mercato del lavoro dei

soggetti deboli: donne ma anche disabili e lavoratori più anziani.

• Riduzione della discriminazione delle donne sul mercato del lavoro.

• La Commissione formulava l’obiettivo di dimezzare nell'arco di cinque anni il divario nei tassi di disoccupazione maschili e femminili.

• Politiche di conciliazione tra lavoro e cura, in particolare sviluppo dei servizi per l'infanzia secondo gli standard caratteristici dei tre stati con la migliore performance in questo campo.

Page 30: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

I quattro pilastri della SEO• Le priorità strategiche fissate Lussemburgo

sembrano riflettere la combinazione dei due modelli di politica del lavoro europea che più efficienti a raggiungere obiettivi di elevata occupazione, quello anglosassone e quello nordico:

• l’ enfasi sulla flessibilità e la de regolazione del mercato del lavoro e la riduzione degli oneri fiscali, ricorda il modello anglosassonedi politica del lavoro, che ha consentito la crescita delle opportunità di lavoro .

• L’enfasi sulle politiche attive del lavoro, volte alla valorizzazione dell’offerta di lavoro, e sulle pari opportunità e le misure volte a facilitare la conciliazione tra lavoro e cura, ricordano il modello nordico di politica del lavoro

Page 31: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Consiglio Europeo di Lisbona 2000

• Stabilisce obiettivi quantitativi per l’occupazione

• Tasso complessivo dal 61% al 70% nel 2010

• Tasso di occupazione femminile al 60% per il 2010

• Obiettivi intermedi (2005) fissati a Stoccolma nel 2001: 67% e 57%

Page 32: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

L’evoluzione della SEO 2002-03

• Nelle nuove linee guida per l’occupazione per il periodo 2003-2005 i quattro “pilastri” vengono sostituiti con tre obiettivi complessivi:

• -il pieno impiego, per cui vengono ribaditi i target quantitativi fissati a Lisbona;

• - il miglioramento della qualità e della produttività del lavoro

• -il rafforzamento della coesione e l’inclusione sociale, in coerenza con la strategia di lotta all’esclusione sociale e con le politiche di riduzione delle disparità regionali.

Page 33: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

L’evoluzione della SEO 2002-2003• Le linee guida vengono semplificate in “dieci comandamenti” o priorità:

• aiutare i disoccupati e gli inattivi a trovare lavoro e lotta alla disoccupazione di lungo periodo;

• promuovere l’imprenditorialità;• promuovere l’adattabilità; • promuovere l’investimento in capitale umano;• accrescere l’offerta di lavoro e promuovere

l’invecchiamento attivo; • promuovere l’eguaglianza di genere nel lavoro e nel

salario; • combattere la discriminazione dei gruppi

svantaggiati; • far sì che il lavoro paghi, attraverso l’eliminazione dei

disincentivi al lavoro; • trasformare il lavoro nero in lavoro regolare;• promuovere la mobilità occupazionale e geografica.

Page 34: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

LA POLITICA DI LOTTA All’ESCLUSIONE SOCIALE

Page 35: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

La lotta all’esclusione sociale

• Tr. Di Roma Obiettivo di coesione sociale (perseguito soprattutto attraverso lotta a disparità territoriali)

Page 36: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

L’emergenza dell’esclusione sociale nell’agenda comunitaria

• Fiducia nella capacità di sviluppo di sconfiggere povertà comincia ad attenuarsi negli anni ’80

• 1989 Risoluzione del Consiglio dichiara che “combattere l’esclusione sociale deve essere considerata come una parte importante della dimensione sociale del mercato interno”

Page 37: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Definizione dell’obiettivo di lotta all’esclusione sociale

• Commissione Delors 1985-94• Framing del problema lotta a esclusione sociale• Tradizione di policy francese• Esclusione sociale concetto multidimensionale-

non solo economico (come povertà)combinazione di misure

• Dinamicoprocessoattenzione a durata e replicazione tra generazioni-povertà infantile

• Def. In Joint Report 2001

Page 38: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Le Raccomandazioni del 1992

• Originariamente pensate come Direttive • 92/441Sui criteri comuni relativi alle risorse sufficienti e 92/441Sui criteri comuni relativi alle risorse sufficienti e

all’assistenza sociale nei sistemi di protezione socialeall’assistenza sociale nei sistemi di protezione sociale.• Riconosce che povertà e rischi di esclusione sociale sono

cresciuti e si sono diversificati negli ultimi 10 anni• Riconosce la natura multidimensionale di esclusione sociale e

come essa ostacoli la cittadinanza• Invita gli s.m. a riconoscere il diritto di base dei cittadini ad

avere risorse sufficienti per vivere con dignità• Invita la Commissione a promuovere con gli s.m. un processo

di sistematico scambio di opinioni ed esperienze •

Page 39: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Le Raccomandazioni del 1992 (2)• 92/442 /EEC Convergenza degli

obiettivi e delle politiche di protezione sociale.

• Senza pregiudizio all’autonomia degli s.m. strategia che individui obiettivi comuni che guidino le politiche degli s.m.

• Organizzare consultazioni regolari sul progresso delle politiche nazionali

Page 40: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

La trappola della decisone congiunta

• Nel 1993 la Commissione presenta una proposta di Risoluzione per il Consiglio per il lancio di un programma d’azione di lotta alla povertà (il IV) per il 1994-99

• Il Consiglio boccia la proposta per l’opposizione della Germania e del Regno Unito che sostengono che la proposta viola il principio della sussidiarietà

Page 41: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Trattato di Amsterdam 1997(basi legali)• Per la prima volta la lotta all’esclusione sociale e indicata

come obiettivo dell’UE• Art.137 l’obiettivo di integrare nel mercato del lavoro coloro

che ne sono esclusi viene menzionata tra le aree in cui l’azione della Comunità completa e sostiene quella degli s.m.

• Consiglio con VMQ e codecisone può adottare direttive per i requisiti minimi per la graduale implementazione di questo obiettivo

• Possono essere adottate misure (co-decisione VMQ) per favorire la cooperazione tra stati

• Art.142 incarica la Commissione a incoraggiare la cooperazione tra s.m. e a facilitare il coordinamento delle proprie attività in politica sociale

Page 42: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

1999 La strategia per la modernizzazione della protezione sociale della

Commissione• Sostegno agli stati all’identificazione di una

visione comune della protezione sociale .

• 4 obiettivi

• Make work pay e assicurare il reddito

• Rendere sicure le pensioni e sostenibile il sistema pensionistico

• Promuovere l’inclusione sociale

• Assicurar la qualità elevata e la sostenibilità della sanità

Page 43: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

1999 La strategia per la modernizzazione della protezione

sociale della Commissione• Veniva suggerita la messa in opera di un

meccanismo di coordinamento analogo a quello della SEO decollata a Lussemburgo nel 1997

• Creare un organismo di funzionari ad alto livello modellato sul Comitato per l’occupazione della SEO

Page 44: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Comitato per la Protezione Sociale

• Nel 1999 il Consiglio appoggia la strategia

• crea il Gruppo di Lavoro ad Alto Livello sulla Strategia di Protezione Sociale che nel 2001 sarà sostituito dal Comitato per la Protezione Sociale

Page 45: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Processo di Lisbona-Inclusione sociale-tappe principali (2000-

2006)• -Conclusioni del Consiglio di Lisbona (marzo 2000)• Definizione degli obiettivi sulla lotta alla povertà e

all’esclusione sociale (Nizza –dicembre)• Benchmarks definiti dal Comitato per la Protezione

sociale (marzo 2000)• Cicli di presentazione dei NAPincl presentati dai 15 e

dai 10 nuovi s.m. e i Rapporti congiunti di Consiglio e Commissioni su questi piani.

Page 46: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Obiettivi generali e metodo

• Modernizzare i sistemi di protezione sociale- sostenibilità dei benefici sociali (pensioni) e inclusione sociale

• Activation – accrescere occupazione e occupabilità, formazione e Life Long Learning

• OMC-obiettivi comuni non vincolanti, elaborazione di piani (NAPincl) e revisione periodica, promozione di processi di apprendimento reciproco

Page 47: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Gli obiettivi di Nizza per la lotta alla povertà Gli obiettivi di Nizza per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (dicembre 2000)e all’esclusione sociale (dicembre 2000)

• Facilitare la partecipazione al lavoro e l’accesso per tutti alle risorse, ai diritti, ai beni e ai servizi

• Prevenire i rischi di esclusione• Aiutare i più vulnerabili• Mobilitare tutti gli organismi e gli attori

rilevanti

Page 48: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Indicatori comuni

• 18 indicati dal Comitato per la Protezione Sociale formato da esperti nazionali su 4 dimensioni: reddito, lavoro, istruzione e salute

• Es: Rischio di povertà, distribuzione del reddito, disoccupazione di lunga durata, jobless households, abbandoni scolastici, alfabetizzazione, speranza di vita , condizioni di salute.

Page 49: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Obiettivi e NAPsincl

• Agli obiettivi, che nella Strategia Europea di Lotta all’Esclusione Sociale hanno la funzione che nella SEO hanno le linee guida, gli stati membri debbono ispirare i propri Piani di Azione Nazionale, da presentare ogni 2 anni.

• 2000-2005 2 round di NAPsincl dai 15 (1 dai nuovi s.n.m) Nel 2005 presentano Implementation reports

Page 50: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Impulso della Commissione e del Consiglio

• Pressione su s.m. per il miglioramento dei NAPs

• Nel 2002 per es. s.m. esortati a fissare degli obiettivi nazionali e a prestare più attenzione al genere e all’immigrazione come fattori di rischio per la povertà e l’esclusione sociale

Page 51: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Prima fase 2000-2004

• Non solo soluzioni di mercato, anche se c’è una forte enfasi sul lavoro come via principale alla lotta alla povertà

• Attenzione all’inclusione sociale e alla situazione dei più vulnerabili; visione di politica sociale che va al di là di standard minimi. C’è una visione della “società buona”.

• Povertà e esclusione come problemi europei

Page 52: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

LA “MID-TERM REVIEW” di LISBONA E I SUOI ESITI PER

LE POLITICHE SOCIALI2005-2010

Page 53: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Revisione mid-term

• Pressione per un riorientamento su obiettivi di competitività ed efficienza e per indebolimento di meccanismi di coordinamento a favore di riforme nazionali

• Resistenza di una coalizione di “socially oriented actors”: Commissione, PE, NGO e alcuni governi nazionali

• Rischio di tendenziale indebolimento specie della strategia per l’inclusione sociale.

Page 54: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Rapporto sull’occupazione del 2005 in vista di revisione dell’ Agenda di Lisbona

• Modesti progressi quanto a obiettivi quantitativi:• Tasso di occupazione complessivo ristagna al 63% (obiettivo

2005 67%, al 2010 70%), anche se continua a crescere occupazione femminile (ma rallentato processo verso obiettivo 60% nel 2010) e di recente di lavoratori anziani (40% nel 2003, obiettivo 2010 50%);

• Caduta della produttività del lavoro : urgenza di intervenire su problemi di qualità del lavoro ; lavoro nero, gap salariale di genere (16%) incidenti sul lavoro che restano molti;

• Rallentamento di economia cresce la salienza dei problemi di esclusione sociale e l’urgenza di intervenire sulle prospettive di impiego dei giovani e dei gruppi meno qualificati e più vulnerabili, degli immigrati

Page 55: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

La nuova agenda sociale • la Commissione ha presentato nel febbraio del 2005 le sue

proposte per una nuova Agenda Sociale e per il rilancio della strategia di Lisbona. La nuova Agenda Sociale si articola attorno le attività a due pilastri, presentati come i due obiettivi strategici della Commissione Barroso :

• La prosperità , che implica il raggiungimento della piena occupazione

• La solidarietà, che implica l’eliminazione della povertà e le pari opportunità per tutti i membri della società.

Page 56: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

La nuova Agenda sociale 2006• il rilancio della strategia di Lisbona dovrebbe

concentrarsi su due finalità: realizzare una crescita più stabile e duratura e creare più posti di lavoro, considerati prioritari rispetto alla possibilità di perseguire quelli di tipo ambientale e sociale.

• Minore enfasi sulla prospettiva dell’investimento sociale• A questo fine , e rispetto alla complessità degli obiettivi

della prima fase della strategia di Lisbona, viene suggerito che le misure debbano concentrarsi su tre obiettivi:

• accrescere la capacità dell’Europa di attrarre investimenti, soprattutto attraverso il rafforzamento del mercato interno ;

• rafforzare la ricerca e l’innovazione ; • creare nuovi e migliori posti di lavoro.

Page 57: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Diminuita importanza degli obiettivi sociali nella seconda fase di Lisbona (Daly 2006)?

• Obiettivi ridefiniti in modo meno incisivo (annacquati)

• Priorità agli obiettivi di crescita economica e occupazione e coordinamento dei due processi con rischio di una marginalizzazione di obiettivi sociali e del processo INC

Page 58: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

La Nuova Agenda Sociale 2006• Per quanto riguarda la Strategia dell’Occupazione viene

proposto un ciclo rinnovato, che comprende nuove linee direttrici e è reso sincronico al ciclo di coordinamento delle politiche macroeconomiche. Le nuove priorità sono:

• la crescita della partecipazione al mercato del lavoro • la flessibilità dei lavoratori e delle imprese• il miglioramento della qualità dell’offerta di lavoro

attraverso politiche di formazione lungo tutto l’arco della vita (un nuovo programma per il Life-Long Learning viene introdotto dal 2007 in sostituzione degli attuali programmi per l’istruzione e la formazione)

• il miglioramento dei meccanismo di governance delle politiche del lavoro.

Page 59: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Strategia Europa 2020

• Anche se non si considerano gli impatti della crisi , l’agenda di Lisbona aveva dato risultati non soddisfacenti.

• Nuova agenda presentata dalla Commissione nel marzo 2010. Delinea una strategia complessiva per l’Europa centrata su :

• Nuovi obiettivi generali• Nuovi targets quantitativi• Flagship initiatives

Page 60: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Strategia Europa 2020

Page 61: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

EUROPE 2020 –caratteristiche generali

• Dà di nuovo peso alla dimensione sociale , abbandonando l’assunto del 2005 per cui più posti di lavoro porrebbero automaticamente fine ad esclusione sociale e povertà. Si ritorna in parte alla filosofia della prima agenda di Lisbona (social investment) correggendo gli eccessi liberistici della revisone del 2005

• Necessario trovare un equilibrio tra disciplina budgetaria e investimenti sociali

Page 62: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

EUROPA 2020

• Obiettivi generali

• Smart growth

• Sustainable growth

• Inclusive growth

Page 63: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Smart growth

• Implica migliorare la performance della UE con riferimento a :

• IstruzioneIstruzione (incoraggaiare le persone a apprendere studiare e aggiornare i propri skills)

• Ricerca/innovazione – creare nuovi prodotti e servizi che generino crescita e posti di lavoro)

• digital digital society-society- utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (using information and communication technologies)

Page 64: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Sustainable growth

• Significa creare un’economia più competitiva che faccia un uso efficiente e sostenibile delle risorse

• Proteggere l’ambiente riducendo le emissioni e prevenendo la perdita di biodiversità

• Capitalizzare della leadership europea nello sviluppare tecnologie e metodi di produzione “verdi”.

• Introdurre reti elettriche efficienti e intelligenti• Promuovere networks su scala Europea per dare alle

imprese, specie le PMI manifatturiere un vantaggio competitivo addizionale

• Migliorare il business environment specie per le PMI

• Aiutare i consumatori a fare scelte informate .

Page 65: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Inclusive growth• Significa:

• Accrescere il tasso di occupazione creando più posti di lavoro e posti di lavoro miglioti specie per donne giovani e lavoratori anziani.

• Aiutare i lavoratori di ogni età a anticipare e gestireb il cambiamento attraverso l’investimento in competenza e training .

• Modernizzare , i mercati del lavoro e i sistemi di welfare

• Assicurare che i benefici della crescita raggiungano tutte le parti della UE.

Page 66: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

7 flagship initiatives.

• SMART GROWTH Agenda digitale

Unione per l’innovazioneYouth on the move

• SUSTAINABLE GROWTH -A resource efficiente Europe

–Una politica industriale per l’era della globalizzazione

• INCLUSIVE GROWTH -Un agenda per nuovi skills e nuovi posti di lavoro

»Piattaforma Europea contro la povertà

Page 67: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Dal 2000 crescita delle diseguaglianze economiche . Il gap misurato dal rapporto tra il reddito del 20% superiore a quello del 20% inferiore è passato dal 4,5 nel 2000 al 4,8 nel 2008 nella UE 27 , ma con significative differenze nei livelli di diseguaglianza nei 27 paesi .

Page 68: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Flagship initiatives

• Ognuna raccoglie una molteplicità di iniziative specifiche.

• Gli strumenti di policy proposti sono tutti quelli sviluppati dalla UE : legislazione vincolante, soft-law, programmi di finanziamento, coordinamento delle politiche.

Page 69: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

I 5 targets per la UE nel 20201. OccupazioneOccupazione 75% of the 20-64 occupati

• 2 . R&D / innovatiozione 3% del PIL della UE sda investire in ricerca e innovazione

• 3. Climate change / energia – greenhouse gas emissions 20% (o anche il 30%) più basse che nel

1990– 20% dell’energia da fonti rinnovabili– Un aumento del 20% dell’efficienza energetica efficiency

• 4. Istruzione Istruzione

• - Ridurre al di sotto del 10% i tassi di abbandono scolastico.– Almeno il 40% dei 30-34 anni che hanno completato un’

educazione universitaria 5. Povertà / esclusione sociale

– Almeno 20 milioni di persone in meno in povertà o a rischio di povertà e esclusione sociale.

MENO INDICATORI PIU’ CHIARI

Page 70: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Inserimento nel Semestre Europeo

• Una innovazione è saldare il coordinamento delle politiche sociali (Europa 2020) con quello delle politiche macroeconomiche attraverso il Semenstre Europeo

Page 71: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Che cos’è il semestre europeo

• E’ la prima fase del ciclo annuale di orientamento e soveglianza a livello europeo delle politiche economiche.

• Nella prima fase la Commissione Europea analizza le politiche fiscali ed economica degli stati membri, fornite raccomandazioni e monitora la loro implementazione.

• Nella seconda parte (Semestre nazionale) , gli stati membri applicano le politiche che hanno concordato.

Page 72: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

• Per APRILE gli STATI MEMBRI presentano alla Commissione un Rapporto sulle politiche che stanno attuando o intendono adottare per stimolare la crescita e correggere gli squilibri macroeconomici.

Page 73: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

EUROPA 2010-2020

le posizioni dei 27 s.m. rispetto ai targets di Europa 2020

Page 74: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

National targets and NRPs

• Attraverso un dialogo tra la Commissione e gli s.m. i 5 obiettivi vengono adattati alle circostanze degli s.m. e tradotti in obiettivi nazionali .

• Ogni paese definisce obiettivi e strategie nel suo piano di riforma nazionale che deve essere presentato l’aprile di ogni anno .

Page 75: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Belgio 67.6 

Bulgaria 65.4 

Rep.Céca 70,4

Danimarca 76,1

Germania 74,9

Estonia 66,7

Irlanda 64,9

Grecia 64,0

Spagna 62,5

Francia 69,2

Italia 61,1

Cipro 75,4

Lettonia 65

Lituania 64,4

Lussemburgo 70,7

Ungheria 60,4

Malta 59,9

Olanda 76,8

Austria 74,9

Polonia 64,6

Portogallo 70,5

Romania 63,3

Slovenia 70,3

Slovacchia 64,6

Finlandia 73,0

Svezia 78,7

Regno Unito 73,6

Tassi di occupazione 20-642010 (Eurostat)UE 27 68,7

Page 76: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Belgio 1,96 

Bulgaria 0,53 

Rep.Céca 1,53

Danimarca 3,02

Germania 2,82

Estonia 1,42

Irlanda 1,77

Grecia

Spagna 1,38

Francia 2,21

Italia 1,27

Cipro 0,46

Lettonia 0,46

Lituania 0,84

Lussemburgo 1,68

Ungheria 1,15

Malta 0,54

Olanda 1,84

Austria 2,75

Polonia 0,68

Portogallo 1,66

Romania 0,47

Slovenia 1,86

Slovacchia 0,48

Finlandia 3,96

Svezia 3,62

Regno Unito 1,87

Spese in ricerca e sviluppo 2009

Target 3 UE 27 2,1

Page 77: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Indicatori della povertà (EUROSTAT)

• POVERTA’ relativa-At risk-of-poverty are persons with an equivalised disposable income below the risk-of-poverty threshold, which is set at 60 % of the national median equivalised disposable income (after social transfers

• POVERTA’ Assoluta-. Severely materially deprived persons have living conditions severely constrained by a lack of resources, they experience at least 4 out of 9 following deprivations items: cannot afford i) to pay rent or utility bills, ii) keep home adequately warm, iii) face unexpected expenses, iv) eat meat, fish or a protein equivalent every second day, v) a week holiday away from home, vi) a car, vii) a washing machine, viii) a colour TV, or ix) a telephone.

Page 78: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Belgio 20,2

Bulgaria 46,2 

Rep.Céca 14,00

Danimarca 17,4

Germania 20,0

Estonia 23,4

Irlanda 25,7

Grecia 27,6

Spagna 23,4

Francia 18,4

Italia 24,7

Cipro 22,2

Lettonia 37,4

Lituania 29,5

Lussemburgo 17,8

Ungheria 29,9

Malta 20,2

Olanda 15,1

Austria 17,0

Polonia 27,8

Portogallo 24,9

Romania 43,1

Slovenia 17,1

Slovacchia 19,6

Finlandia 16,9

Svezia 15,9

Regno Unito 22,0

Povertà relativa% a rischio di povertà 2009

Target -20 mil UE 27 23,1

Page 79: Lezione VIII La politica sociale e il metodo del coordinamento aperto.

Belgio 5,22

Bulgaria 41,9 

Rep.Céca 6,1

Danimarca 2,3

Germania 5,4

Estonia 6,2

Irlanda 6,1

Grecia 11,0

Spagna 3,5

Francia 5,6

Italia 7,0

Cipro 7,9

Lettonia 21,9

Lituania 15,1

Lussemburgo 1,1

Ungheria 20,8

Malta 4,7

Olanda 1,4

Austria 4,8

Polonia 15,0

Portogallo 9,1

Romania 32,2

Slovenia 6,1

Slovacchia 11,1

Finlandia 2,8

Svezia 1,6

Regno Unito 3,3

Povertà assoluta% depriv.materiale 2009

Target -20 mil UE 27 8,1