lezione sulle scale

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CORSO DI MATERIALI E PROGETTAZIONE DI ELEMENTI COSTRUTTIVI Prof. Michele M. Lepore LE SCALE TIPOLOGIE COSTRUTTIVE E ELEMENTI DI PROGETTO

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CORSO DI MATERIALI E PROGETTAZIONE DI ELEMENTI COSTRUTTIVI

Prof. Michele M. Lepore

LE SCALETIPOLOGIE COSTRUTTIVE E ELEMENTI DI PROGETTO

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Le scale

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L'insieme di tutte le strutture portanti che individuano lo spazio della scala si chiama gabbia.L'insieme delle strutture portanti eventualmente presenti al centro della scala si chiama anima.Il vuoto individuato dalla parte interna di sviluppo delle rampe, nel caso in cui non sia presente la struttura d'anima, si chiama pozzo o tromba.Il senso di percorrenza di una scala viene convenzionalmente rappresentato in pianta con una linea continua che indica il percorso al centro della rampa e con una freccia posta all’estremo superiore della linea. Tale linea indica sempre il senso di salita. Una scala si definisce destrorsa se la linea di percorrenza si svolge in senso orario nei punti di cambiamento di direzione e sinistrorsa nel caso contrario (senso antiorario).

Da Galiani V. (a cura di), Dizionario degli elementi costruttivi, UTET 2001

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La zoccolatura è il rivestimento di protezione sviluppato per tutta la lunghezza della scala che ricopre, ad altezza variabile, le pareti della gabbia e dell'anima. I gradini di inizio di una scala possono essere più larghi e di forma curvilinea, anche per permettere un facile accesso a persone che provengono da più direzioni; tali gradini si definiscono di invito.Caposcala è l'ultimo elemento della rampa a livello del pianerottolo. Se i gradini sono sostenuti da una o due travi inclinate, queste si definiscono i fianchi. Altezza di piano o interpiano è la distanza misurata verticalmente tra gli estradossi di due piani immediatamente sovrapposti.Altezza libera di piano è la distanza misurata verticalmente tra l'estradosso di un piano e l'intradosso di quello immediatamente soprastante.

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CONVENZIONI NEL DISEGNO

! Scala a pozzo Svuotamento dell’interno ! !per dare più luce

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NOMENCLATURADEGLI ELEMENTI

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COMODITÀ D’USO (FRUIBILITA’)

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COMODITÀ D’USO (FRUIBILITA’)

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COMODITÀ D’USO (FRUIBILITA’)

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A 3,85 13,22

B 3,85 15,23

C 6,00 9,04

D 5,90 12,15

E 3,50 6,00

F 3,50 8,12

L’INGOMBRO

Nel progettare la scala è necessario prevedere esattamente l’ingombro delle rampe e dei pianerottoli. Confronto dell’ingombro di varie tipologie di scala mantenendo costanti i dati di partenza: Altezza di piano = m. 2,75 15 a. da 18,4 cm.

Tip. Sup. scala Sup. gabbia

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IL DIMENSIONAMENTO

Con queste tabelle possono essere determinate le caratteristiche della scala quali il numero di alzate e relativo valore, la profondità delle pedate, lo spazio necessario al suo sviluppo. È necessario tenere conto che si possono verificare delle tolleranze in più o in meno dei valori riportati. Se manca quindi il valore preciso ci si riferisce al valore più vicino, in eccesso o in difetto a seconda del caso.

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LA RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO

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Scale in legno e/o acciaio

Tipologie strutturali

SISTEMI COSTRUTTIVI

Scala incastrata su duetravi

Scala a sbalzo da unatrave

Scala appoggiata sudue travi

Scala incastratatra muro e trave

Scala su trave centrale

Scala con gradiniincastrati aparete

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Sistemi Costruttivi

Scale in legnoSistemi di formazione dei gradini

Con gradino appoggiato su due travi

Con gradino incastrato su due travi

Con gradino a mensola

Con gradino sospeso

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Scale in acciaio

Con gradino su doppio appoggio

Sistemi Costruttivi

Sistemi di formazione dei gradini

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Con gradino su appoggio singolo centrale

Scale in acciaio

Sistemi CostruttiviSistemi di formazione dei gradini

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Indicazioni normative

Le normativePer le scale interne in abitazioni ad uso privato non esiste una normativa di riferimento a livellonazionale. Fino a poco tempo fa il Decreto Ministeriale n. 236 del 14.6.89 suggeriva disposizioniper il dimensionamento delle scale prefabbricate o in muratura non ad uso pubblico, né per particomuni, sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni. Ma le ASL locali, preposte alcontrollo per il rilascio dell’abitabilità a seguito di una personale interpretazione, hanno introdottoa livello comunale delle regole integrative che hanno portato alla differenziazione in tutta Italiadella normativa. A mettere ordine è intervenuto l’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione )che con una commissione di esperti, ha stilato e pubblicato nel gennaio 1999 un documentoarticolato in 10 punti di riferimento fondamentale sia per i costruttori che per gli utilizzatorifinali.Queste norme UNI non sono un Decreto Ministeriale e tanto meno una legge, però è certo che incaso di perizia o in qualsiasi situazione di contenzioso, esse verranno considerate come elementodiscriminante con valore giuridico, perché rappresentano un punto di riferimento migliorativo inassoluto.Ecco cosa cambiaLe norme di cui parliamo, riguardano le ultime novità in tema di dimensioni e di prestazioni perscale prefabbricate di legno e metallo. Sono escluse le scale prefabbricate in calcestruzzo. Lenorme stabiliscono i minimi requisiti e diversificano l’uso “privato principale” e l’uso “privatosecondario”. Questo in particolare corrisponde al collegamento di locali che non hanno bisognodel rilascio del documento di abitabilità come, cantine, taverne,mansarde, solai.Le misure delle scale rettilineeLa larghezza di passaggio utile è di 80 cm per l’uso “privato principale”, 60 cm per l’uso “privatosecondario”.La pedata deve essere almeno di 25 cm nell’uso “privato principale”, 22 cm nell’uso “privatosecondario”.Il rapporto tra pedata e alzata deve rispettare la formula: passo (tra 62 e 64 cm) = 2 volte l’alzata+ la pedata. Questa formula consente di ottenere una scala comoda con un ingombro minimo.

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Indicazioni normative

Le rampeOgni rampa di scala non deve esssere costituita da più di 15 gradini.Le alzate devono essere tutte uguali, tranne la prima ad inizio scala, che può essere inferiore in modo da introdurre al passo di salita della scala. I gradini di raccordoNella variazione di direzione tra una rampa e l’altra i gradini di raccordo devono Permettere l’appoggio sicuro del piede garantendo la pedata minima di 25 cm “per l’uso principale, 22 cm per l’uso secondario”. Ringhiere,balaustre e parapettiL’altezza minima delle ringhiere (sviluppo obliquo ), delle balaustre e dei parapetti (sviluppo orizzontale) deve essere di 100 cm “per l’uso principale” e 90 cm “per l’uso secondario”.In nessun punto deve poter passare una sfera di 10 cm di diametro. Per evitare l’arrampicata su ringhiere,parapetti e balaustre la fascia di contenimento deve esssere posta almeno a 50 cm da terra e gli interspazi tra le fasce non devono superare 2 cm.Il passaggio sotto trave deve essere almeno di 200 cm.

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Parapetti e balaustre

!1- 2) balaustre pesanti in muratura o !! c.c.a. con gradino a vista !3) Idem con gradino mascherato !4) Parapetti con tubi e profilati e !! cristallo, metallo o legno !! compensato !5-6) Ringhiere in metallo con !! corrimano (profili verticali) !7-8) Idem profili orizzontali

1) 2) 3) 4) 5)

6-7) 8)

Incassata collegata a getto Tassellata e avvitata Avvitata su piattina murata Avvitata su distanziatore Tassellata e avvitata su piattina Saldata a ferro piatto murato Passante.

Il progetto dei nodi

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Il progetto dei nodi

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c

Il progetto dei nodi

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ASSE SFALSAMENTO

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Corpo scala: principali convenzioni grafiche

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Corpo scala: principali convenzioni grafiche

Nella rappresentazione complessiva di un corpo scala si utilizza una serie di indicazioni di natura convenzionale, quali lo spessore dei segni utilizzati, il sistema di quotatura, l’indicazione dei piani di sezione, il verso di salita, la scala di rappresentazione.

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Pianta del piano terraUna importante convenzione grafica stabilisce che lagraficizzazione dell’intersezione del piano con una rampa sia affidata ad un segno, una doppia lineainclinata, piuttosto che all’effettivo disegno della superficie sezionata; il verso di salita vieneefficacemente indicato con unafreccia la cui testa corrisponda alla quota di riferimento maggiore.

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Pianta del piano tipo

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Corpo scala: pianta dell'ultimo piano

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sezione longitudinale

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IL DISEGNO DI PROGETTO

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IL DISEGNO DI PROGETTO

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IL DISEGNO DI PROGETTO *** sezioni orizzontale e verticale

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Palazzo!Farnese!a!Caprarola!

Vignola,!(1559775)

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Scalinata!di!Michelangelo,!Biblioteca!Medicea!Laurenziana,!Firenze!

(1519734)

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Robson!Square!Courthouse,!Vancouver,!!Arthur!Erickson!

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Sanssouci!Palace!Potsdam,!Germany

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Main!Building!of!the!Maryland!Institute!Colllege!of!Art!(MICA)!7!Baltimore,!USA!!

lillcreeper

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Librería!Lello!7!Porto,!Portugal

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Pozzo!di!San!Patrizio,!Orvieto,!Italia!/!1527737!/!Antonio!da!Sangallo!il!giovane

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Indian!Institute!of!Management!7!Ahmedabad,!India!/!1962774!/!Louis!Kahn

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Scala!del!Bramante,!Vaticano

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Maison!La!Roche!Paris,!France!

Le!Corbusier!&!!Pierre!Jeanneret!(1923725)

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Villa!Savoye!Poissy,!Paris!

Le!Corbusier!!!(1929)

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Banca!Popolare!di!Verona,!Verona,!Italia!

Carlo!Scarpa!(1973778)

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Mudam!Museum!for!Contemporary!Art!in!Luxembourg!

I.!M.!Pei

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Majolikahaus!7!Wien,!Austria!/!1898799!/!Otto!Wagner

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Yale!University!Art!Gallery,!New!Haven,!Connecticut,!USA.!1951753!/!Louis!Kahn

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Musei!Vaticani!Roma!

Giuseppe!Momo!(1932)

Villa!Mallorca,!España!7!Arup!&!Studio!Mishin

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Step!wall!in!Abhaner

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Museo!di!Castelvecchio,!Verona!

Carlo!Scarpa

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Villa!Mairea,!Noormarkku,!Finland.!

Alvar!Aalto!1940

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Fallingwater!house,!Pennsylvania,!USA!

Frank!Lloyd!Wright!(1937)

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Centro!de!los!Artes!de!San!Agustin!(CASA).!México.!2006!/!Francisco!

Toledo!&!Claudina!López!Morales

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Chand!Baori!step!well,!India.

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UN!City,!Copenhagen!7!3XN

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London's!City!Hall!!

Norman!Foster

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Ministry!of!Foreign!Affairs!Brasilia!

Oscar!Niemeyer!(1962)

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Louvre!stairs