SEMINARIO DI FILOSOFIA SEMINARIO DI FILOSOFIA TEMPO, COSCIENZA ED ESSERE.
Lezione seminario
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Pensare e realizzare l’integrazione
Nuovi modelli concettuali e culturali
Lezione/seminario
Giovanni Savia
Corso di laurea triennale in scienze dell’educazione e della formazione
Cattedra (prof.ssa A. Catalfamo): Pedagogia e didattica dell’integrazione
Università di Catania – 6 e 7 aprile 2016
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
Organizzazione Mondiale della Sanità
Una nuova prospettiva
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICDH
International Classification of Impairments, Disalities and Handicaps
Tre fattori
Menomazione Disabilità Handicap
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICDH
International Classification of Impairments, Disalities and Handicaps
Modello medicalizzante
Bio-strutturale
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICDH
International Classification of Impairments, Disalities and Handicaps
Modello limitato – parziale…
rispetto alla globalità della persona
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
Argomento linguistico
Funzione semantica e dimensione pragmatica
Ogni handicap è tale unicamente in rapporto ad una realtà sociale e culturale
(A. Canevaro, 1979)
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICF
Intenationale Calssification of Functioning, Disabilty and Health
Rottura paradgmatica
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICF
Intenationale Calssification of Functioning, Disabilty and Health
Concetto di salute
stato di completo benessere mentale e sociale… e non solo in un’assenza di malattia
(OMS 1947)
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICF
Intenationale Calssification of Functioning, Disabilty and Health
Benessere bio-psico-sociale
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
Piena realizzazione del
potenziale umano in tutti i
contesti di vita
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
Disabilità«conseguenza o risultato di una complessa relazione tra la
condizione di salute di un individuo e i fattori personali e ambientali
che rappresentano le circostanze in cui vive l’individuo»
(OMS 2001)
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
Processo dinamico d’interazione
tra i fattori rappresentati
Persona - Ambiente
ICF - OMS 2001Sistema ICF – CY
(Ordinatore concettuale Funzionamento Ambiente
Condizione di salute
Strutture e funzioni corporee PartecipazioneAttività(capacità/performance)
Fattori ambientali(Facilitatore/barriera)
Fattori personali
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICF
…strumento euristico di ricerca delle possibilità della persona.
una nuova emancipazione cultura
Dall’ICDH(1980) all’ICF(2001)
ICF
Bonifica del linguaggio
Evitati i termini con connotazione negativa
Handicap/partecipazione
Disabilità/attività
Dichiarazione di Salamanca
sui principi, le politiche e le pratiche in materia di educazione e di esigenze
educative speciali
(U.N.E.S.C.O. 1994)Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura
Dichiarazione di Salamanca
• Riaffermando il diritto di tutti all'educazione, cos come stato annunciato nella Dichiarazione Universaledei diritti dell'Uomo del 1948, e rinnovando l'impegno preso dalla Comunità internazionale durante laConferenza mondiale sull'educazione per tutti del 1990, di garantire l'applicazione universale di questodiritto, indipendentemente dalle sofferenze individuali,
• Ricordando le diverse dichiarazioni delle Nazioni Unite che hanno condotto all'adozione nel 1993 delleregole delle Nazioni Unite per offrire pari opportunità ai disabili, che esortano gli Stati a garantire chel'educazione delle persone con deficit sia parte integrante del sistema educativo,
• Notando con soddisfazione la crescente partecipazione di governi, di gruppi di sostegno, di gruppi comunitarie di associazioni di genitori e in particolare di organizzazioni di persone disabili agli impegni sostenuti perfacilitare l'accesso all'educazione della maggioranza delle persone che hanno esigenze speciali non ancorasoddisfatte, e considerando che la partecipazione attiva alla presente Conferenza mondiale dei responsabili dialto livello di un considerevole numero di governi, istituzioni specializzate e di organizzazioni intergovernativela prova di questo impegno,
Dichiarazione di Salamanca
1. Noi, rappresentanti di 92 governi e di 25 organizzazioni internazionali allaConferenza mondiale sull'educazione e le esigenze speciali riunita aSalamanca (Spagna) dal 7 al 10 giugno 1994, riaffermiamo con la presente ilnostro impegno a favore dell'educazione per tutti, consapevoli chenecessario ed urgente garantire l'educazione, nel sistema educativo normale,dei bambini, dei giovani e degli adulti che hanno bisogni educativi speciali eapproviamo il Piano di Azione per l'educazione e i bisogni educativi speciali,con la speranza che lo spirito delle sue disposizioni ed esortazioni guidi igoverni e le organizzazioni.
Dichiarazione di Salamanca
2. Siamo convinti e proclamiamo che:
•l’educazione è un diritto fondamentale di ogni bambino che deve avere la possibilità di acquisire e dimantenere un livello di conoscenze accettabili,
•ogni bambino ha caratteristiche, interessi, predisposizioni e necessità di apprendimento che gli sono propri,
•i sistemi educativi devono essere concepiti e i programmi devono essere messi in pratica in modo da tenereconto di questa grande diversità di caratteristiche e di bisogni,
•le persone che hanno bisogni educativi speciali devono poter accedere alle normali scuole che devonointegrarli in un sistema pedagogico centrato sul bambino, capace di soddisfare queste necessità,
•le scuole normali che assumono questo orientamento di integrazione costituiscono il modo più efficace percombattere i comportamenti discriminatori, creando delle comunità accoglienti, costruendo una società diintegrazione e raggiungendo l'obiettivo di un'educazione per tutti, inoltre garantiscono efficacementel'educazione della maggioranza dei bambini, accrescono il profitto e, in fin dei conti, il rendimentocomplessivo del sistema educativo.
Dichiarazione di Salamanca3. Invitiamo ed esortiamo tutti i governi a:
dare la priorità nelle politiche e nei bilanci al miglioramento dei sistemi educativi al fine di poteraccogliere tutti i bambini, indipendentemente dalle differenze o difficoltà individuali,
adottare, come legge o politica, il principio dell'educazione inclusiva, accogliendo tutti i bambininelle scuole normali, a meno che non si oppongano motivazioni di forza maggiore,
mettere a punto progetti pilota e favorire scambi con i Paesi in cui esistono già scuole diintegrazione,
stabilire meccanismi decentralizzati e di partecipazione per la pianificazione, il controllo e lavalutazione dei servizi creati a favore di bambini e adulti con esigenze educative speciali,
incoraggiare e facilitare la partecipazione dei genitori, delle comunità e delle organizzazioni didisabili alla pianificazione di misure prese per soddisfare le esigenze educative speciali e ledecisioni prese in materia,
dedicare un impegno crescente sia alla messa a punto di strategie che permettano di identificarerapidamente le necessità e di intervenire senza ritardi, sia all'orientamento professionaledell'educazione integrata,
fare attenzione affinché, nel contesto di un cambiamento di sistema, la formazione degli insegnanti,iniziale o durante l'incarico, tratti delle esigenze educative speciali nelle scuole di integrazione.
Convenzione ONU(2006)
SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’
RATIFICATA IN ITALIA
CON LA
LEGGE N. 18 DEL 3 MARZO 2009
Convenzione ONU(2006)
Paradigma dei diritti umani
Piena dignità umana
Completa inclusione sociale
Possibilità ordinaria della condizione umana
Convenzione ONU(2006)
Articoli principali della Convenzione Articolo 1 - Scopo
Articolo 3 - Principi generali della ConvenzioneArticolo 8 - Accrescimento della consapevolezza
Articolo 19 - Vita indipendente ed inclusione nella societàArticolo 27 - Lavoro e occupazione
Articolo 30 - Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport
Convenzione ONU(2006)
Educazione
Articolo 24
Sistema d’istruzione inclusivo a tutti i livelli
Convenzione ONU(2006)
Educazione
Articolo 24
Sistema d’istruzione inclusivo a tutti i livelli
Convenzione ONU(2006)
Articolo 24Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilitàall’istruzione. Allo scopo di realizzare questo diritto senzadiscriminazioni e su una base di eguaglianza di opportunità,gli Stati Parti faranno in modo che il sistema educativo preveda laloro integrazione scolastica a tutti i livelli e offra, nel corsodell’intera vita, possibilità di istruzionefinalizzate:
Convenzione ONU(2006)
(a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed alrafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità
umana;
(b) allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità, deitalenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, fino al loro
massimo potenziale;
(c) a mettere in grado le persone con disabilità di partecipare effettivamente a una società libera.
Convenzione ONU(2006)
2. Nel realizzare tale diritto, gli Stati Parti dovranno assicurare che:(a) le persone con disabilità non vengano escluse dal sistema di istruzione generale sulla base della disabilità e che i bambini con disabilità non siano
esclusi da una libera ed obbligatoria istruzione primaria gratuita o dall’istruzione secondaria sulla base della disabilità;
(b) le persone con disabilità possano accedere ad un’istruzione primaria e secondaria integrata, di qualità e libera, sulla base di eguaglianza con gli
altri, all’interno delle comunità in cui vivono;
Convenzione ONU(2006)
(c) un accomodamento ragionevole venga fornito per andare incontro alle esigenze individuali;
(d) le persone con disabilità ricevano il sostegno necessario, all’interno del sistema educativo generale, al fine di agevolare la
loro effettiva istruzione;(e) efficaci misure di supporto individualizzato siano fornite in
ambienti che ottimizzino il programma scolastico e la socializzazione, conformemente all’obiettivo della piena
integrazione.
Convenzione ONU(2006)
3. Gli Stati Parti devono mettere le persone con disabilità in condizione di acquisire lecompetenze pratiche e sociali necessarie in modo da facilitare la loro piena ed eguale partecipazione
all’istruzione e alla vita della comunità. A questo scopo, gli Stati Parte adotteranno misureappropriate, e specialmente:
(a) Agevolare l’apprendimento del Braille, della scrittura alternativa, delle modalità, mezzi,forme e sistemi di comunicazione alternativi e migliorativi, di abilità all’orientamento e alla mobilità e
agevolare il sostegno visivo ravvicinato;(b) Agevolare l’apprendimento del linguaggio dei segni e la promozione dell’identità
linguistica della comunità dei non udenti;(c) Assicurare che l’istruzione delle persone, ed in particolare dei bambini ciechi, sordi o
sordociechi, sia erogata nei linguaggi, nelle modalità e con i mezzi di comunicazione più appropriatiper l’individuo e in ambienti che ottimizzino il progresso scolastico e lo sviluppo sociale.
Convenzione ONU(2006)
4. Allo scopo di aiutare ad assicurare la realizzazione di tale diritto, gli Stati Parti adotteranno misure appropriate per impiegare insegnanti, ivi compresi insegnanti con disabilità, che siano
qualificati nel linguaggio dei segni e o nel Braille e per formare professionisti e personale che lavorino a tutti i livelli dell’istruzione. Tale formazione dovrà includere la consapevolezza della disabilità
e l’utilizzo di appropriati modalità, mezzi, forme e sistemi di comunicazione migliorativi e alternativi, tecniche e materiali
didattici adatti alle persone con disabilità.
Convenzione ONU(2006)
5. Gli Stati Parti assicureranno che le persone con disabilità possano avere accesso all’istruzione post-secondaria
generale, alla formazione professionale, all’istruzione per adulti e alla formazione continua lungo tutto l’arco della vita senza discriminazioni e sulla base dell’eguaglianza con gli
altri.A questo scopo, gli Stati Parti assicureranno che sia fornito un accomodamento adeguato alle persone con disabilità.
Antonello Mura(2012), Pedagogia speciale. Riferimenti storici, temi e idee. Milano: FrancoAngeli
UNESCO(1994, Dichiarazione di Salamanca
OMS(2001), Intenational Classification of Functioning
ONU(2006), Convenzione per i diritti delle persone con disabilità
Legge n. 18 del 2009
Riferimenti bibliografici
GRAZIE