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Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Prof. A. Andreazza
Interazioni nucleone-nucleone
Lezione 6
Interazioni nucleone-nucleone (cap. 4 del Krane)
• Finora abbiamo descritto delle proprietà dei nuclei, a partire da osservazioni empiriche, che ci hanno portato alla formula di Bethe-Weizsäcker:
• Descrive parte della fenomenologia osservata – interazione a breve range – densità uniforme – bilanciamento dei livelli tra neutroni e protoni – energia di “pairing” dei nucleoni
• Non descrive – spin ed altri numeri quantici – l’esistenza di strutture nelle energie di legame
• Ora vogliamo studiare direttamente l’interazione nucleare. • Il sistema da cui partire è l’interazione tra due nucleoni.
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B.E. A,Z( ) = −a1A + a2A23 + a3
Z 2
A13+ a4
N − Z( )2
A± a5A
−34a1 = 15.753 MeV a2 = 17.804 MeV a3 = 0.7103 MeV a4 = 23.69 MeV a5 = 33.6 MeV
Il deutone
• Il più semplice stato legato: N=1, Z=1 • Indicato sia come 2H o d • m(2H) =2.014 101 778 120 ± 0.000 000 000 122 u • Energia di legame
• Stato molto debolmente legato:
– Non esistono stati eccitati.
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B.E. 2H( ) = m 2H( ) −m 1H( ) −m n( )⎡⎣ ⎤⎦c2
2u +13.1357217MeV • Dimensione – charge radius – Si noti che
• Spin-Parità: – 1+
• Momento magnetico
−1u − 7.2889706MeV−1u − 8.0713171MeV= −2.224566MeV
BA= 1.112283MeV
Rd = 2.1424 ± 0.0021fm
Rp = 0.8775± 0.0051fm
µd = 0.857438229 ± 0.000000007 µN
Il deutone: funzione d’onda
• Assumiamo il classico potenziale della buca sferica:
• e la separazione di variabili
• Lo stato di energia minima ha l=0, • Per E<0 le soluzioni hanno la forma:
• con le condizioni: – continuità a r=0: – limitatezza per r→∞:
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V r( ) =−V0 r < R0 r > R
⎧⎨⎪
⎩⎪
ψ r( ) =u(r)rYl,m (θ,ϕ )
−!2
2md2udr2
+ V (r)+ h2l(l +1)2mr2
− E⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥u = 0
u r( ) =Asink1r + Bcosk1r k1 = 2m(E +V0 ) / ! r < R
Ce−k2r + Dek2r k2 = −2mE / ! r > R
⎧⎨⎪
⎩⎪
u 0( ) = 0⇒ B = 0
Y0,0 (θ,ϕ ) =14π
limr→∞ u r( ) = 0⇒ D = 0
Massa ridotta
Il deutone: funzione d’onda
• Le condizioni di continuità al bordo della buca:
• Si traducono nell’equazione per gli autovalori:
• Per R=2.1 fm, E=-2.22 MeV si può determinare
la profondità V0 della barriera di potenziale: V0≈35 MeV
• La probabilità di trovare un nucleone “fuori” dalla barriera decresce esponenzialmente con una scala di lunghezze:
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Asink1R = Ce−k2R
Ak1 cosk1R = −Ck2e−k2R
k1 cot k1R = −k2
12k2
=!
2 −2mE=
200 MeV ⋅ fm2 938 MeV ⋅ 2.2 MeV
= 2.2 fm
Il deutone: spin e parità
• JP=1+
• Gli spin dei due nucleoni possono accoppiarsi per dare uno spin totale S=0 o S=1.
• Il momento angolare totale J=1 si può ottenere dalle seguenti combinazioni: – stati s: S=1, L=0 – stati p: S=0, L=1 o S=1, L=1 – stati d: S=1, L=2
• La parità è P(d)=ηn=ηp(-1)L
– Con la convenzione usuale degli autovalori di parità ηn=ηp=+1
– Solo gli stati L=0 o 2 sono permessi
– S=1
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• Non esiste uno stato legato 0+ – possiamo dedurre che il
potenziale deve dipendere fortemente dallo spin.
– molto diverso dal caso del positronio, dove gli stati L=0,S=0 e L=0,S=1 differivano di 8×10-4 eV.
• Possiamo introdurre termini proporzionali S2 o s1⋅s2
– rispettano T e P S2 = (s1 + s2 )2 = s12 + s22 + 2s1 ⋅ s2
s1 ⋅ s2 =12S2 − s12 − s22( )
=12S(S +1)− s1 (s1 +1)− s2(s2 +1)( )!2
Il deutone: potenziali di tripletto e singoletto
• Dalla relazione:
– Per S=1
– Per S=0
• Possiamo definire il potenziale separatamente per gli stati di tripletto e singoletto:
• Si noti che nello stato con L=0 le coppie nn e pp non possono essere nello stato S=1: – per fermioni identici la funzione d’onda totale deve essere anti-simmetrica – simmetria spaziale: (-1)l simmetria della componente di spin: (-1)S+1
Non esiste uno stato legato nn o pp Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Lezione 1 A. Andreazza - a.a. 2015/16 7
s1 ⋅ s2 =12S(S +1)− s1 (s1 +1)− s2(s2 +1)( )!2
s1 ⋅ s2 =121(1+1)− 1
2 (12 +1)−
12 (12 +1)( )!2 =
14!2
s1 ⋅ s2 =120(0 +1)− 1
2 (12 +1)−
12 (12 +1)( )!2 = −
34!2
V (r) = s1 ⋅ s2!2
−14
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟V1(r)+
s1 ⋅ s2!2
+34
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟V3(r) =
34V3(r)−
14V1(r)
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟+s1 ⋅ s2!2
V1(r)+V3(r)( )
Il deutone: momento magnetico
• Il momento magnetico del sistema di spin S=1 è dato dalla relazione:
• Per calcolare il coefficiente giromagnetico, possiamo proiettare sp ed sn sul vettore dello spin totale:
• Sostituendo i valori:
• Il momento magnetico risultante: • è vicino, ma non uguale a: • Per giustificare il valore osservato bisogna assumere ci sia una componente di
momento magnetico dovuto al momento angolare orbitale: – Il deutone deve essere in uno stato misto L=0 + L=2
– Il potenziale di interazione non può essere un potenziale puramente centrale
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µs = gsµNS!= gpµN
sp!+ gnµN
sn!
gsS2
!2= gp
sp ⋅ S!2
+ gnsn ⋅ S!2
= gpsp2 + sp ⋅ sn!2
+ gnsn2 + sp ⋅ sn!2
gs ⋅ 2 = gp34+14
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟+ gn
34+14
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟ gs =
gp + gn2
gp = +5.5857gn = −3.8261
gs = +0.8798
µs = gsµN = 0.8798µNµd = gdµN = 0.8574µN
Il deutone: momento magnetico
• Una distribuzione di cariche in moto, produce un momento magnetico:
– Nel caso del deutone, q=e, m=2mN e
• Ripetendo lo stesso ragionamento, ma stavolta per la combinazione di L ed S:
• La proiezione lungo J dà quindi la relazione:
• Per uno stato con J=1, S=1, L=2 si ottiene:
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µl =q2mL
µl =e!4mN
L!=12µNL!
µd = gdµNJ!=12µNL!+ gsµN
S!
J = L + S
L ⋅ S = 12J2 − L2 − S2( ) = 12 j( j +1)− l(l +1)− s(s +1)( )!2
gdJ2
!2=12L ⋅ (L + S)!2
+ gsS ⋅ (L + S)!2
gd =12L ⋅ S+ L2
J2+ gs
L ⋅ S+ S2
J2
gd =34− gs
12 = 0.3101
Il deutone: momento magnetico
• Se il mio stato è una sovrapposizione degli stati con 3s1 con L=0 e 3d1 con L=2:
• Il valore di aspettazione del momento magnetico diventa:
• La presenza di una componente d permette anche di giustificare il valore piccolo, ma non nullo del momento di quadrupolo elettrico:
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ψd = as 3s1 + ad 3d1 as2 + ad
2 = 1
gdµN = as2 gsµN + ad
2 34−gs2
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟µN 0.8574 = as
2 0.8798+ ad2 0.3101
as2 = 0.96, ad
2 = 0.04
Q = 0.00288 b
Potenziale tensoriale
• La presenza di una mistura di stati s e d indica che il potenziale non può essere puramente centrale. – deve comunque essere invariante per rotazioni, dato che il momento
angolare totale viene conservato – spezza il disaccoppiamento tra funzione d’onda di spin e ed il
momento angolare orbitale che si ha con un potenziale centrale.
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V (r) = s1 ⋅ s2!2
−14
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟V1(r)+
s1 ⋅ s2!2
+34
⎛⎝⎜
⎞⎠⎟V3(r)
⎡⎣⎢
⎤⎦⎥+VT (r)S1,2
S1,2 = 3s1 ⋅ r( ) s2 ⋅ r( )
r2− s1 ⋅ s2( )
Interazioni nucleone-nucleone: bassa energia
• Ulteriori informazioni sulle interazioni forti vengono dalla misura dello scattering nucleone-nucleone.
• A basse energie contribuiscono solo collisioni con momento angolare orbitale L=0. – la sezione d’urto è appros-
simativamente indipendente dall’angolo solido.
– la lunghezza di scattering a
dipende dallo stato di tripletto o singoletto dello spin.
– Una volta corretta per le interazioni coulombiane: • app = -17.1±0.2 fm • ann = -16.6±0.5 fm
Le interazioni forti sono indipendenti dalla carica Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Lezione 1 A. Andreazza - a.a. 2015/16 12
dσdΩ
=a2
1+ (k /α)2
k = 2µNE / !
Interazione Spin-Orbita
• Supponiamo che: – VSO(r) sia attrattivo – nucleoni 1 e 2 abbiano spin uscente dalla
pagina: • per nucleone 1, s⋅L<0: la forza diventa repulsiva • per nucleone 2, s⋅L>0: la forza rimane attrattiva • Entrambi i nucleoni saranno deviati verso l’alto • Al contrario nucleoni con spin entrante nella
pagina verranno deviati verso il basso
• Come risultato dello scattering si osserva una polarizzazione dei nucleoni uscenti:
• Si può descrivere tramite un potenziale del tipo:
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P(θ ) = dσdΩ
=N↑(θ )− N↓(θ )N↑(θ )+ N↓(θ )
VSO (r)s ⋅ (r × p)!2
= VSO (r)s ⋅L!2
Interazione spin-orbita
Scattering nucleone-nucleone: forza di scambio
• All’aumentare dell’energia ci si aspetterebbe che l’effetto del potenziale nucleone-nucleone diminuisca sempre di più.
– L’ordine di grandezza della deflessione
– a 500 MeV ci aspettiammo θ~0.035 rad=2° – Invece nello scattering p-n si nota un grosso picco di diffusione all’indietro
• Interazione di scambio: – interazione mediata
da una particella carica – scambia la natura delle particelle uscenti,
ma sempre a basso momento trasferito Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare – Lezione 1 A. Andreazza - a.a. 2015/16 14
p
-p
Δp p+Δp
-p-Δp -Δp
θ =Δpp
=FΔtp
=(V0 / R)(R /υ)
p=V0pυ
=V0
2 12mυ
2( )
Forza F=-dV/dr ~V0/R
Per un tempo Δt~R/v
R
p
-p
Δp p+Δp
-p-Δp -Δp
Scattering nucleone-nucleone: forza di scambio
• La particella in questione non può venire prodotta realmente: – violerebbe conservazione di energia e momento
• Tuttavia è permessa dal principio di indeterminazione: – ΔEΔt>ħ ci dice che per processi di durata Δt non possiamo verificare
la conservazione dell’energia a meno di ΔE>ħ/Δt – Per scambiare interazioni nucleari il mediatore ha bisogno di coprire
almeno una distanza r0 corrispondente a Δt~r0/c – Quindi è possibile avere masse:
mXc2<ħ/Δt=ħc/r0~200 MeV
• Una forma usata del potenziale di interazione:
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V (r) =gπ2 mXc2( )3
3 mNc2( )2 !2s1 ⋅ s2 + S1,2 1+
3Rr+3R2
r2⎛
⎝⎜
⎞
⎠⎟
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥e−r /R
r / R
S1,2 = 3s1 ⋅ r( ) s2 ⋅ r( )
r2− s1 ⋅ s2( ) R = !
mXc
Costante di accoppiamento
Breve range delle forze